TFP Metamorphosis

Page 37

MATILDE SOLBIATI, IDENTITÀ E METAMORFOSI di Maria Luisa Spera Molte bambine da piccole amavano ritagliare e ‘vestire’ quelle bambole di carta che si trovavano sui giornali. In fondo, cambiando il vestito ad una figura nuda come quella, si aveva la convinzione di cambiare un po’ il proprio status, anche emotivo. Il principio che caratterizza questa serie di collage è questo. Attraverso la rielaborazione materiale del concetto, Matilde ha saputo trasportare su carta la sfera emotiva interiore; il volto, specchio della mente e del nostro Io, subisce una vera metamorfosi diventando qualcosa di diverso: un uovo prima, un sacchetto di carta poi. “Metamorfosi” di Matilde Solbiati è un lavoro composto da una serie di otto collage che lei stessa definisce otto autoritratti, per la vasta ricerca introspettiva che ha condotto su di sé, sul suo Io e sulla ricerca di una propria identità. “Chi sono?” è la domanda che ha tormentato Matilde fino alla fine della sua indagine, per tutto il periodo di profonda

trasformazione personale. Con la medesima facilità con cui siamo abituati a cambiare vestito, in base alle circostanze, anche le nostre identità mutano e si trasformano. Indossiamo identità differenti a seconda del momento o di una fase della nostra vita e non solo per una questione biologica. Matilde ci rivela che attraverso il collage l’immagine assume un potere maieutico, portando in superficie e ad un livello razionale l’inconscio. Le immagini, trovate sfogliando libri e giornali, hanno lo stesso ruolo delle lettere di un alfabeto all’interno di una parola, scelte e decontestualizzate permettono di ricreare quella che per Matilde è la sua personale “verità”.

37


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.