SPICCHIAMO IL VOLO

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mai sognato di non essere bravo! Aveva mosso ancora più forte la lunga coda pelosa, magari un po’ troppo forte perché ancora non era abituato a quella “cosa” che gli era cresciuta così in fretta e non la controllava bene. E per questo perse un tantino l’equilibrio, barcollò verso destra e calpestò la bella aiuola di tulipani. “Ma cosa hai fatto?” si spazientì la mamma alzando la voce.

“Guarda che disastro”. Il bambino iniziò a piangere per il tono della voce della mamma e Nick abbassò la testona mortificato. Fermò la coda e non capiva cosa fosse quella nuvola nera che, improvvisamente, si era addensata sul suo cuore, come un groviglio di lana scura, che però pesava come un masso. Non capiva... ma si fidava, perché di certo c’era una spiegazione a quella brutta nuvola... Il giorno dopo era domenica. Il papà arrivò con martello e assi di legno, guardò Nick e scosse la testa: ” Sei cresciuto caro mio“ disse “Chissà che combinerai!” Poi si mise a tagliare, inchiodare, martellare, piantare ed in men che non si

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