L'ospite inatteso

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Antje Damm

L’ospite inatteso


Elsa aveva paura di tutto. Dei ragni, delle persone, e persino degli alberi. E cosĂŹ stava sempre chiusa in casa, giorno e notte.



E siccome amava l’ordine e la pulizia, puliva la casa ogni giorno. Di tanto in tanto apriva anche una finestra, per far entrare un po’ di aria fresca. Un giorno accadde qualcosa di incredibile.



Uno strano oggetto entrò dalla finestra e atterrò proprio ai suoi piedi.

Spaventata, Elsa lo osservò per qualche istante.


“Questo coso non può assolutamente restare qui!” disse, e lo bruciò nel forno. Ma quella notte…


‌ non chiuse occhio dalla paura.



Il mattino dopo sentĂŹ bussare. Alla sua porta non bussava mai nessuno. Chi poteva essere? Elsa non avrebbe voluto aprire per nessuna ragione. Ma non smettevano di bussare.



Alla fine aprì e restò di stucco.


“Dov’è il mio aeroplanino?” chiese il bambino. “Ehm…” mormorò Elsa. “E mi scappa un sacco la pipì!” aggiunse il bimbo. “E ora che faccio?” pensò Elsa.



Poi rispose: “Il bagno è al piano di sopra, a sinistra”. Il bambino salì le scale e scomparve. Le sembrò che stesse via per un’eternità. Ma finalmente eccolo tornare.


“Chi è questa?” chiese. Elsa guardò la foto. Il bambino aspettava paziente.


“Sono io, da ragazza”, rispose, e le scappò un sorriso. “Dovevo andare a una festa e mi ero messa il mio vestito più bello.” “Uau!” disse il bambino, e continuò a guardarsi intorno.


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