Rivista T : Primavera / Estate 2024

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Primavera /Estate 2024 Eleganze LA SOBRIETÀ DELLE FORME MOMENTI DI RELAX IL POETA DEI GIARDINI TECTONA E I GIOVANI DESIGNER Pierre Charpin Tectona ai Rencontres d'Arles Louis Benech AC/AL, Horizon

Eleganze

Per questo settimo numero della rivista T, abbiamo scelto di utilizzare la forma plurale della parola "eleganza". L'ideale di eleganza rinascimentale incarnava naturalmente la cortesia e la distinzione. Fin da allora, le diverse declinazioni della "scienza della bellezza" hanno contribuito ad abbellire la vita con discrezione, animate dallo stesso spirito che ci guida dal 1977, anno di fondazione di Tectona. Sfoglia queste pagine e lasciati conquistare dalle nostre ultime novità, immergiti nei nostri luoghi del cuore e scopri i segreti dei nostri laboratori.

Pierre Charpin, celebre per la sua sedia da arbitro, ha sviluppato una solida collaborazione con Tectona. Nella sua sobria eleganza, il design distilla l'essenza dell'oggetto, un connubio perfetto di funzione, costruzione e materiale. La panchina realizzata per il MUDAC e per il Photo Élysée (Plateforme 10 a Losanna) incarna questi elevati standard di design.

Amiamo i giardini e con questo numero intendiamo rendere omaggio all'eccellenza e alla raffinatezza di Louis Benech, che da sempre ci incanta con i suoi parchi e giardini. Louis Benech esalta la funzionalità e si considera un giardiniere prima che un designer. La delicatezza del gesto e il rispetto per le piante e il paesaggio sono i capisaldi del suo lavoro.

L'appassionato di fotografia che si reca ai Rencontres d'Arles sa che non si tratta di una semplice passeggiata: vero e proprio tour de force da una mostra all'altra, il più grande festival fotografico internazionale ha affidato a Tectona, sponsor dell'evento dal 2015, l'allestimento delle aree relax. In questi incontri fotografici, i mobili Tectona si inseriscono con eleganza e discrezione, creando un'oasi di quiete per i visitatori.

Tra le Alpi dell'Alta Provenza, il Couvent des Minimes Hôtel & Spa ti accoglie in un gioiello di architettura medievale. Immergiti nella purezza della luce provenzale e nei profumi della gariga per un soggiorno all'insegna dell'equilibrio e della serenità. Qui il benessere si fa olistico e si manifesta in ogni momento.

Tectona collabora con AC/AL, lo studio di design ideatore della chaise longue Horizon. In linea con la scuola di pensiero funzionalista, lo studio ha progettato una chaise longue impilabile, leggera e facile da usare, rispondendo perfettamente alle esigenze di Tectona. Le linee orizzontali, semplici e pure, rispecchiano l'essenza della forma.

Vieni a scoprire i segreti di produzione delle nostre docce nel laboratorio in Normandia, dove parleremo di tecniche idrauliche che risalgono all'antichità romana!

La nostra selezione primavera estate 2024 ti accompagna nei mesi estivi con una scelta di mobili pensati per uno stile di vita morbido, solare e raffinato. In una sola parola: elegante!

EDITORIALE 3

Il designer e artista plastico Pierre Charpin collabora con Tectona da quasi due decenni. L'agenda della primavera 2024 prevede la scenografia di una mostra dedicata al maestro italiano Alessandro Mendini (1931-2019), intitolata Io Sono Un Drago, alla Triennale di Milano che si terrà dal 13 aprile al 13 ottobre. Pierre Charpin ha scelto tre progetti che rivelano qualcosa del suo processo creativo.

LA POESIA DI UNA STRADA TORTUOSA

Un design semplice e lineare, privo di dettagli superflui. Questa panca, progettata per due delle principali istituzioni di Losanna, il MUDAC e il Photo Élysée, che dal 2022 sono ubicate nello stesso edificio, esprime senza mezzi termini ciò che l'oggetto è: la sua funzione, la sua costruzione e il suo materiale. Pierre Charpin si è ispirato alle "traversine ferroviarie che evocano la storia di questo sito, situato proprio accanto alla stazione centrale, nel luogo in cui sorgeva la vecchia sala delle locomotive", nonché all'opera dell'artista minimalista americano Carl André, grande conoscitore di materie prime e forme semplici, verso il quale nutre "un interesse costante". Il suo obiettivo? Offrire un oggetto di evidente semplicità, con una presenza forte ma discreta. "Una panca da museo non deve mai ostacolare la vista, da qui l'assenza di uno schienale", sottolinea Pierre Charpin. Lavorare con sezioni di grosse dimensioni ha permesso di conferire un certo 'peso' all'oggetto, e non solo da un punto di vista estetico". La panca combina un solo materiale, il rovere, con una geometria elementare: due "traverse" tenute insieme alle estremità da un elemento di giunzione. "Sia la ferrovia che il museo simboleggiano, tra l'altro, la possibilità di connettersi e aprirsi ad altri mondi, ad altri orizzonti", afferma Charpin.

PARLIAMO DI DESIGN 5
© Daniela Droz e Tonatiuh Ambrosetti

ELOGIO DI UN ARCHETIPO

L’obiettivo non era reinventare tutto, ma sublimare le qualità di un oggetto che ha dimostrato il suo valore per quasi un secolo. Questo è stato uno dei punti di partenza per la riflessione sul "rinnovamento della sedia d'arbitro", missione affidata a Tectona da un appassionato di design, Jean-Claude Blanc, all'epoca direttore generale della Federazione Francese di Tennis e responsabile dell'organizzazione del torneo Roland-Garros. "Il mio progetto non nasce dal nulla", afferma Pierre Charpin, "ma riprende, in modo più sobrio, la volumetria originale di questo modello famoso e archetipico degli anni Venti. L'angolo di inclinazione dei gradini, ad esempio, è studiato in modo che l'arbitro, in caso di contestazione, possa scendere rapidamente dalla sua postazione senza distogliere lo sguardo dalla traiettoria della pallina sul campo, per poi risalire con la stessa velocità". Sfoggiando un'elegante struttura che combina doghe in teck e tubi in alluminio termolaccato, questa nuova sedia da arbitro era inizialmente destinata ad equipaggiare i campi principali dello stadio Roland-Garros, come il Philippe-Chatrier e il Suzanne-Lenglen, ma la partenza del direttore generale ha messo fine all'avventura. Tuttavia, spogliata dei suoi accessori "ufficiali" (microfono, dispositivo per il punteggio, spazio pubblicitario), la sedia è entrata a far parte del catalogo Tectona nel 2007. Il defunto stilista Karl Lagerfeld, bibliofilo compulsivo, l'ha "dirottata" in un contesto completamente nuovo, trasformandola in una... scala da libreria.

TEMPO DI DISEGNO

Per Pierre Charpin, il disegno non è un'attività secondaria, ma una pratica a sé stante. Nel 2022, nella sua esposizione monografica intitolata Avec le dessin (Con il disegno) presso l'Hôtel des Arts di Tolone, molti visitatori hanno potuto ammirare il virtuosismo con cui l'artista utilizza una grande varietà di tecniche: matite, pastelli, gessetti grassi o secchi, pennarelli e penne, inchiostro, pittura... Per Charpin, disegnare non è dare una forma alle cose, ma semplicemente essere. "Devo sentire il bisogno di tensione, che non esclude il piacere, perché il disegno prenda vita", dice. Il disegno è una conditio sine qua non, senza il quale nessun progetto può realizzarsi. Nel suo studio di Ivry-surSeine, in Val-de-Marne, è appesa un'incisione del padre, l'artista Marc Charpin, che a sua volta è stato introdotto a questa tecnica negli anni Cinquanta dallo scultore e incisore Henri-Georges Adam: "Ho sempre avuto queste linee e queste trame davanti agli occhi", confida Pierre Charpin. "Sono onnipresenti in me". Per questo progetto di telo da mare, gioca con i motivi e i colori, in questo caso uno sfondo semplice su cui sono sovrapposti due strati di linee: il primo leggermente ondulato, che si estende sul lato lungo, e il secondo curvo, che gira audacemente ad angolo. Restare sintonizzati

PANCA

4

7
COLLEZIONE
DEI GIOCATORI
TENNIS
1 340
135 × 67 cm
COLLEZIONE TENNIS
SEDIA D’ARBITRO
110 €
142 cm PARLIAMO DI DESIGN
87 ×

Il poeta dei giardini

Di Tania Compton Ritratto di Éric Sander

Da Avignone all'Alvernia, da Versailles a Villandry, non c'è angolo di Francia che non sia stato accarezzato dal tocco esperto ed elegante del paesaggista parigino Louis Benech. Famoso per la sua naturale predisposizione nel comprendere gli spazi e per l'impareggiabile conoscenza delle piante, Benech ha intrapreso la sua avventura orticola sotto i migliori auspici.

UNA VITA ARRICCHITA DAGLI INCONTRI E DALLA SCOPERTA DELLE PIANTE

Il merito va alle sue due nonne, entrambe "giardiniere appassionate, seppur non molto talentuose", come lui stesso le descrive. E a sua madre, che ha coltivato il suo talento fin dalla tenera età, con la benedizione di Madame Mallet del Bois des Moutiers e Jelena de Belder dal Belgio. A soli 7 anni, il piccolo Louis già coltivava la sua passione per la natura. Sul balcone della nonna paterna a Parigi, seminava con cura semi di nasturzio, per poi trapiantare le piantine nel giardino della sua casa nei Paesi Baschi. La sua camera da letto si affacciava su un panorama mozzafiato: "una valle incantevole con una fattoria a est". Nel giardino della nonna materna, svettavano vecchi peri, da lui sempre amati, e qua e là spuntavano Iris unguicularis, o Iris d'Algeria, che lei stessa aveva portato dalla sua casa d'infanzia nel sud della Francia. In questa conversazione con Louis, luoghi, paesaggi, architetture e, soprattutto, le piante emergono come i tasselli di un mosaico che ricompone un'intensa esistenza.

GIARDINI DI CUI INNAMORARSI
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Domaine de La Balive © Éric Sander

UN

MAESTRO DEL MODERNISMO E DELL'ATEMPORALITÀ

Famoso in tutto il mondo per i suoi giardini, il maestro francese vanta una clientela d'eccezione: dai dipartimenti governativi alle celebrità, fino alle sedi più prestigiose. Il suo portfolio include innumerevoli monumenti storici. Attualmente sta lavorando alle rovine di Jumièges. La sua abilità nel restaurare spazi storici è ineguagliabile, come dimostrano i suoi impeccabili lavori di adattamento delle opere di Russell Page e Achille Duchène alle esigenze del XXI secolo. Louis è il punto di riferimento per eccellenza quando si tratta di unire il fascino del passato con la funzionalità del presente. È un maestro della funzionalità. Le sue creazioni non solo sono belle, ma anche incredibilmente efficienti. Eppure, quando viene elogiato per la loro bellezza, tende a minimizzare, affermando che sono semplicemente funzionali, non artistiche. Un esempio lampante sono i meandri in stile greco che ha realizzato per collegare vecchi bacini d'acqua in un progetto nella regione Sologna, in cui si è ispirato a un dispositivo che aveva visto su vecchie mappe della tenuta, trasformandolo in un progetto "più legato alla circolazione dell'acqua che all'estetica". Per gli altri esperti del settore, invece, si tratta di un magistrale connubio tra modernismo e atemporalità.

UN SAPIENTE MIX DI FUNZIONALITÀ E POESIA

Esiste certamente uno "stile Benech", ma non è facile da definire: i suoi giardini sono sempre unici e originali, le soluzioni che escogita e le situazioni che affronta sono tanto varie quanto numerose. Un gran numero dei suoi progetti pone l'accento sulla razionalizzazione e sulla semplificazione, evitando di sovraccaricarli con elementi superflui. Louis possiede una conoscenza enciclopedica dell'orticoltura, un talento che gli consente di affrontare qualsiasi sfida con disinvoltura. Dalle case del VII arrondissement parigino, che trasforma in oasi boscose con cornioli variegati e ciliegi in fiore, agli arditi arboreti di querce rare coltivate da ghiande, il suo tocco magico dà vita a opere di ineguagliabile bellezza. Louis Benech ha plasmato la storia del design francese con uno stile discreto ma chiaro, proprio come le vivide prospettive che ha orchestrato nelle sue opere, dove terra e cielo diventano un tutt'uno, in una straordinaria fusione di funzionalità e poesia.

11 GIARDINI DI CUI INNAMORARSI Domaine de La Balive © Éric Sander

Tectona: una pausa ai Rencontres d'Arles

Di Valérie Duponchelle

Chi ha vissuto i Rencontres d'Arles nell'estate arlesiana sa quanto richiedano energia e costanza, oltre che delle pause! Disseminate nella città antica, le numerose mostre del più grande festival fotografico del mondo devono essere ammirate con calma, con un occhio riposato e con un ritmo adeguato…

Il formato stesso delle fotografie mette alla prova la nostra concentrazione in modi diversi. La scorsa estate, ad esempio, si passava dalla contemplazione di una serie di foto tessere di lavoratori immigrati della collezione Ne m'oublie pas di Jean-Marie Donat, presso l'Espace Croisière, alle foto di grande formato della mostra collettiva Sosterskap Fotografi nordici contemporanei presso la chiesa di Sainte-Anne. La malinconica New York di Saul Leiter presso la chiesa di Saint-Trophime, i fermo immagine di Gregory Crewdson presso il Parc des Ateliers, i segreti dei libri d'artista di Scrapbooks presso l'Espace Van Gogh, i soggetti immortalati da Diane Arbus presso la Fondation Luma: passare da un mondo artistico all'altro è uno stimolo costante per la vista e per l'immaginazione. Nel 2023 la visita ad Arles è stata intensa. E lo sarà anche nel 2024.

Fare una pausa significa fermarsi all'ombra e sedersi. Tectona è partner dei Rencontres d'Arles dal 2015 e valorizza un arredamento da esterni basato su alcuni principi fondamentali: durevolezza, facilità d'uso, leggerezza, ottimizzazione degli spazi, know-how degli artigiani e linee fluide del design originariamente ispirato allo "chic" britannico. Altrove si chiamerebbe arte del dolce far niente. Ai Rencontres d’Arles, la visita è così intensa che è necessario prendersi una pausa per riposarsi.

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CULTURA
© Marjorie Sardanne e Lebogang Thlako

Arnaud Brunel, presidente di Tectona France, è un esperto di fotografia. "Ho iniziato a interessarmi alla fotografia all'inizio degli anni Ottanta, quando vivevo a New York. All'epoca non c'erano così tanti appassionati come oggi. Ho avuto la fortuna di incontrare personalità di spicco di questo mondo, tra cui grandi collezionisti come Harry Lunn, Peter MacGill, Howard Greenberg, Edwin Houk e Maria Hambourg, curatrice del Metropolitan Museum. Mi hanno insegnato la storia della fotografia e influenzato le mie prime scelte. Negli ultimi vent'anni mi sono affidato all'occhio di Alexis Fabry, non solo per le sue competenze uniche nell'ambito della fotografia sudamericana, ma anche per la sua conoscenza del design contemporaneo. Per questo ho chiesto a designer famosi di collaborare con Tectona", spiega l'habitué dei Rencontres d'Arles e di Paris Photo. "Ho conosciuto Sam Stourdzé quando era direttore del Musée de l'Elysée di Losanna, e l'ho seguito ad Arles quando è diventato direttore dei Rencontres il 16 aprile 2014, che conoscevo già da molti anni. È così che è nata la collaborazione tra Tectona e i Rencontres d'Arles. E continua ogni anno con enorme passione".

L'uomo che con i suoi mobili da giardino ha invaso il Musée Rodin di Parigi e Villa Medici a Roma è un collezionista di Diane Arbus (cartolina firmata della sua iconica Identical Twins, 1967), di Robert Frank (The Americans, un libro importante pubblicato da Delpire nel 1958), degli storici Charles Nègre ed Eugène Atget, dei maestri Brassaï e Irving Penn, della sensuale Seydou Keïta e dei trasgressivi Andres Serrano e Martin Parr. È quindi in occasione della visita che si è associato ai Rencontres d'Arles, disponendo le sdraio Copacabana al Parc des Ateliers e le panche Circle in legno chiaro attorno agli alberi della città antica. Da Bettina Grossman a Frida Orudapo, da Lee Miller ad Ana Mendieta per i Rencontres d'Arles 2022: a volte le emozioni ci lasciano senza fiato e fermarsi per qualche minuto è vitale. Anche se la foschia avvolge lo Spazio Croisière, offrendo un po' di sollievo ai visitatori a metà del boulevard des Lices, tra il Forum e la Fondation Luma, la città offre innumerevoli possibilità di scoperta, attività e svago. Per questo il comfort è essenziale.

SDRAIO

COLLEZIONE COPACABANA

750 €

105 × 70 cm

PANCA SEMI-CIRCOLARE

COLLEZIONE CIRCLE BENCH

A PARTIRE DA 3 610 €

220 × 100 cm

SEDIA D’ARBITRO

COLLEZIONE TENNIS

4

110 €

87 × 142 cm

15 © Marjorie Sardanne e Lebogang Thlako
CULTURA

Un'ode alla Provenza

Di Dany Sautot

Tectona ti trasporta nelle Alpi dell'Alta Provenza per un soggiorno olistico, ricco di serenità e bellezza. Al Couvent des Minimes Hôtel & Spa, lasciati avvolgere da un'esperienza sensoriale che sublima i cinque sensi, baciati dalla mirabile luce provenzale.

UNA STORIA SPECIALE

Nel 1613, l'Ordine dei Minimi, dedito alla predicazione e alla penitenza, fu fondato in Provenza, dove il marchese Forbin de Janson fece costruire un convento vicino a Mane. Più tardi, dal 1862 al 1999, fu occupato dalle suore francescane. Trasformato in hotel nel 2008, questo gioiello dell'architettura medievale rinasce nel giugno del 2023, dopo tre anni di lavori di ristrutturazione. Di proprietà del gruppo L'Occitane, è stato trasformato in un hotel a cinque stelle ed è oggi una delle migliori attrazioni del Lubéron.

UN'ARCHITETTURA STORICA MAGNIFICA

Tradizione e innovazione si incontrano nel restauro e nella ristrutturazione del convento, che si pone come luogo di memoria e di ospitalità di prim'ordine. Le facciate originali sono state conservate. Gli ospiti entrano attraverso le porte originali nell'ex cappella, ora trasformata in una lobby, con l'imponente struttura del tetto che si erge per dieci metri al di sopra del pavimento in pietra di Borgogna. Diciotto vetrate del XVII secolo, sapientemente restaurate, infondono nello spazio una luce soffusa e rassicurante. I lavori di ristrutturazione hanno portato alla luce preziosi tesori del XVII secolo, tra cui affreschi raffiguranti un angelo, a testimonianza della cultura artistica e della spiritualità che permeano questo luogo.

© Think Utopia LE NOSTRE REALIZZAZIONI PIÙ BELLE
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GIARDINI STRAORDINARI

La vista dalle terrazze è mozzafiato: il paesaggio provenzale si dispiega in una distesa di giardini mediterranei dal profumo di gariga. Tra gli studenti formati dai monaci del convento spicca Louis Feuillée, che divenne poi il botanico di Luigi XIV. Le sue spedizioni in Sud America gli permisero di introdurre nuove varietà di nasturzi e fucsia. Grazie alle amorevoli cure delle suore francescane, le terrazze dell'albergo si arricchirono di alberi da frutto e viti. La tradizione del giardinaggio si rinnova con mandorli, assenzio, rosmarino, ulivi e la regina indiscussa, la lavanda. Due vasche ornamentali, specchi d'acqua che catturano la luce, completano l'idillio.

L'ANIMA DELLA PROVENZA

La luce naturale, elemento chiave del progetto di restauro, illumina il convento e i nuovi edifici termali. Ispirate alla purezza del cielo provenzale, le 48 camere e suite offrono un'oasi di relax con una palette di colori che spazia dal beige al bianco, dal biondo al greige, fino al verde degli ulivi che circondano l'hotel. Le morbide linee dell'arredamento, realizzato con rovere, lino,

gres, terracotta e vimini da artigiani locali, creano un ambiente accogliente e in sintonia con la natura circostante. La serenità che pervade l'hotel si ritrova anche nei tre locali dedicati ai sapori provenzali: il ristorante gastronomico Le Feuillée, il bistrot Pamparigouste e il bar L'Alambic.

BENESSERE ASSOLUTO

Concepita per fondersi con il paesaggio, la spa offre 2 500 metri quadrati di puro relax, con una zona dedicata ai trattamenti e un'area umida multisensoriale che stimola tutti i sensi. Tectona ha arredato l'area piscina dell'hotel con stile e comfort. Le chaise longue in teck delle collezioni Camarat e Southampton, l'essenziale sdraio Copacabana e i divani modulari Exeter creano un'atmosfera rilassante e invitante. I tavoli bassi quadrati e rettangolari in teck Duxford scandiscono il ritmo di questo spazio dedicato alla quiete. All'ombra degli ombrelloni Roma, è possibile trovare refrigerio dal caldo sole, vero padrone di questa terra baciata dal canto delle cicale.

TAVOLO BASSO 140 CM

COLLEZIONE DUXFORD

× 80 cm

MODULO ANGOLARE

MODULO SEDUTA

POGGIAPIEDI

19 LETTINO COLLEZIONE CAMARAT 1 520 € 200 × 64 cm LETTINO COLLEZIONE SOUTHAMPTON 2 230 € 200 × 72 cm
ROTONDO
ROMA À PARTIR
1 880
Ø 300
OMBRELLONE
3M COLLEZIONE
DE
cm
1 440
140
COLLEZIONE EXETER 2 190 € 88 × 88
cm
COLLEZIONE EXETER 1 790 € 74 × 88 cm
COLLEZIONE EXETER 1 120 € 74 × 74 cm © Think Utopia LE NOSTRE REALIZZAZIONI PIÙ BELLE

AC/AL è uno studio di design fondato nel 2013 da Amandine Chor e Aïssa Logerot, due designer che si sono incontrati durante i loro studi all'ENSAAMA Olivier de Serres prima di entrare all'ENSCI Les Ateliers. Combinano la passione per i processi di produzione industriale con la valorizzazione dell'uso attraverso linee pulite, una passione che hanno espresso tramite la chaise longue Horizon, perfetto esempio della loro filosofia.

Come descrivereste il vostro lavoro?

Siamo ferventi seguaci della scuola funzionalista. Il nostro punto di partenza è cercare di soddisfare le esigenze delle persone in termini di utilizzo, ergonomia e funzionalità. Attingiamo poi alla storia dei nostri clienti per proporre linee essenziali e silhouette chiare, giocando sui dettagli che conferiscono unicità al progetto. Creiamo sempre molti prototipi.

Con quale opera nasce la vostra collaborazione con Tectona?

Tectona voleva aggiungere al suo catalogo una chaise longue impilabile. Così abbiamo pensato che sarebbe stato interessante proporre un'opera in alluminio, un materiale che conosciamo bene e che è particolarmente adatto al mondo dell'outdoor, soprattutto nel settore alberghiero, dove leggerezza e impilabilità sono caratteristiche essenziali.

21 PARLIAMO DI DESIGN

Come avete tradotto in realtà queste esigenze di leggerezza ed ergonomia?

Il punto di partenza tecnico era rendere la chaise longue sottile e leggera, ma anche ergonomica da usare. Il nostro lavoro si è concentrato sul miglioramento del comfort sia nell'uso quotidiano che nella sua manipolazione, in particolare dello schienale. Grazie a meccanismi manuali semplici ed efficaci, abbiamo ottenuto una facilità di regolazione delle diverse inclinazioni. Dal punto di vista estetico, abbiamo puntato sull'orizzontalità e sulle linee, affinché queste potessero integrarsi con il paesaggio circostante e sfruttare l'ambiente in cui la chaise longue si immerge.

La sua finezza viene espressa anche dai materiali. Perché avete scelto la tela Batyline®?

Avevamo provato molti intrecci e corde e il risultato era visivamente e tecnicamente troppo complesso. Abbiamo così optato per la tela Batyline®, che combina comfort, flessibilità, leggerezza visiva, grazie alla traslucenza della sua trama, e portabilità, perché è un materiale leggero. La tela Batyline® è anche un tessuto che dura nel tempo, perché resiste alle intemperie e ai raggi UV.

L'eleganza di Horizon si riflette anche nella scelta degli altri materiali utilizzati e nella linea del design…

Sì, abbiamo lavorato molto sulla finezza degli elementi, soprattutto per quanto riguarda la struttura, una base piatta in alluminio, leggera e resistente alla corrosione, ideale per l'uso

esterno, abbinata a una barra trasversale in teck. Questa barra laterale in teck massiccio sottolinea il profilo orizzontale della chaise longue. L'abbinamento dei due materiali crea un interessante contrasto, in quanto il teck, oltre a fornire un legame con l'esperienza storica di Tectona, apporta una finitura calda e naturale e conferisce chiarezza all'insieme. È un dettaglio che dà un grande valore aggiunto.

Horizon è anche un modello molto mobile.

Abbiamo ideato un meccanismo praticamente invisibile di rotelle posizionate su una gamba posteriore per sollevarla e spostarla come una carriola, un elemento discreto che non sovverte il design e fornisce mobilità, un valore essenziale nel mondo dell'outdoor.

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LETTINO IMPILABILE COLLEZIONE HORIZON
750 €
× 75,5 cm
200
23 PARLIAMO DI DESIGN

Le docce Tectona: savoir-faire in evoluzione

Di Dany Sautot

Le nostre docce sono l'espressione più raffinata del nostro concetto di vita all'aperto, il frutto di un'artigianalità meticolosa e rigorosa. Nel cuore del Pays de Caux, in Normandia, il nostro laboratorio ti accoglie svelandoti alcuni dei suoi segreti di produzione.

LO SPIRITO DI TECTONA

Che siano in teck, acciaio inox o alluminio termolaccato, tutte le docce e i doccini rispondono agli stessi criteri dei mobili Tectona: facilità d'uso, resistenza all'ambiente esterno, proporzioni armoniose e perfetta integrazione con il contesto, sia esso naturale o artificiale.

ALLA SCOPERTA DELL’ATELIER

Tutte le parti che compongono le nostre docce sono realizzate a mano. Nell'impiantistica idraulica, adottiamo tecniche collaudate come le giunzioni filettate, già utilizzate nell'antica Roma. Questa scelta permette di ottenere una tenuta salda senza inceppamenti, garantendo al contempo la possibilità di allentare le giunzioni in caso di necessità. Per garantire la qualità dei nostri impianti idraulici, tutti i componenti vengono acquistati in Europa. Per quanto riguarda i raccordi esterni, sono realizzati in ottone rivestito con uno strato di cromo per resistere alla corrosione.

La doccia Tropic illustra tutta l'esperienza che si cela dietro la creazione delle nostre docce. Realizzata in teck pregiato, la colonna è ricavata da un'unica sezione di legno. Per posizionare il rubinetto miscelatore e il braccio doccia, le finiture vengono montate a mano. Per la massima precisione, il teck viene lavorato a mano con uno scalpello per legno, che consente di "strappare" il materiale con estrema delicatezza. Le docce vengono collaudate in acqua prima di essere spedite dal laboratorio. Le imballiamo con cura per proteggerle e renderle facili da maneggiare e assemblare. Non dovrai preoccuparti dell'installazione: la doccia è progettata per essere facile e veloce da montare. E una volta installata, potrai utilizzarla per molti anni senza problemi!

25 SAPER FARE

LETTINO SOUTHAMPTON

Sognare a colori

L'eleganza di questa chaise longue risiede nel suo design armonioso, grazie alle gambe inclinate in teck. Il blu marino del tessuto batyline ® esalta la bellezza del teck, creando un'armonia perfetta con i colori estivi. Personalizza i tuoi mobili con la tonalità di tessuto outdoor che preferisci. Scegli tra la nostra vasta gamma di colori.

POLTRONA A SEDUTA BASSA BAMBOO

Ispirazione botanica

Il design di questa poltrona si ispira alla struttura e ai nodi delle canne di bambù. La struttura in alluminio regge una seduta e uno schienale ampi, impreziositi da cuscini profondi e avvolgenti. Disponibili in due tonalità, bianco e verde, i cuscini sono bordati da un elegante profilo nero che ne esalta la morbidezza.

POLTRONA

A SEDUTA BASSA

2 580 € 79 × 82 cm

CLASSICO CONTEMPORANEO 26
.01 .02
LETTINO IMPILABILE 2 230 € 200 × 72 cm

DIVANO 1800

Il culto del dettaglio

La collezione 1800 si rivela esigente sotto ogni punto di vista. Le sue proporzioni e la lavorazione impeccabile la rendono un esempio di alta manifattura. Il celebre motivo a bottoni, ispirato allo stile Direttorio, impreziosisce le intersezioni e i punti di giunzione tra i diversi elementi in alluminio, conferendo all'insieme un'eleganza senza tempo.

DIVANO 2 POSTI 3 290 € 154 × 91 cm

OMBRELLONE ROMA

Impareggiabile!

Dal 1986, quest'icona di Tectona si distingue per la sua silhouette inconfondibile, caratterizzata dalla corolla sormontata da un piccolo cupolino che favorisce la circolazione dell'aria. L'ombrellone Roma, da sempre prodotto nella stessa bottega romana, ha visto la sua palette cromatica ampliarsi nel corso degli anni. In questo caso, la tinta ocra si sposa a meraviglia con il materassino Sunbrella della sdraio Camarat.

OMBRELLONE

ROTONDO ROMA

A PARTIRE DA 1 880 € Ø 300 cm

Supporto per ombrellone in acciaio

(venduto separatamente)

Tela colorata Sunacryl® su ordinazione

LETTINO CAMARAT

CLASSICO CONTEMPORANEO 27
1 520 € 200 × 64 cm
.03 .04

TAVOLO 1800 CON PIANO IN MARMO

La nobiltà del marmo Utilizzato in architettura e scultura fin dall'antichità, il marmo si sposa perfettamente con i tavoli della collezione 1800. Dopo la lucidatura, il marmo rivela tutta la sua bellezza, impreziosita dalla morbidezza della finitura satinata. È solido e denso, non poroso, impermeabile. Oltre a essere un comodo piano d'appoggio, è facilissimo da pulire. Una caratteristica importantissima, soprattutto per ristoranti e dehors aperti al pubblico.

TAVOLO QUADRATO PIANO IN MARMO

2 010 € 90 × 90 cm

SEDIA 720 € 44 × 55 cm

POLTRONCINA

770 € 56 × 53 cm

DOCCIA TROPIC

La gioia della freschezza

DOCCIA TROPIC

A PARTIRE DA 2 850 €

Altezza: 215 cm

Bella, resistente agli agenti atmosferici e facile da installare, la doccia Tropic presenta una colonna ricavata da un'unica sezione di teck. Il soffione, con la sua forma quadrata e generosa, regala un getto d'acqua uniforme e continuo, simile a una pioggia finissima. Una pratica doccetta permette di lavarsi rapidamente.

28 .05
CLASSICO CONTEMPORANEO
.06

POLTRONA GOA

Semplicemente senza tempo

Dagli anni Ottanta, la collezione Goa di Tectona esalta la bellezza del teck con un design raffinato, frutto dell'esperienza decennale del marchio nella produzione di mobili. Questa poltrona a seduta bassa è dotata di un ingegnoso sistema che consente di reclinare lo schienale in due posizioni. Il poggiapiedi è la ciliegina sulla torta, il tocco finale per un comfort assoluto!

POLTRONA

OMBRELLONE

INCLINABILE FLORIDA

2 480 € Ø 285 cm

LETTINO

IMPILABILE HORIZON

1 750 € 200 × 75,5 cm

Realizzato con una struttura in alluminio e una corolla in tessuto textilene, l'ombrellone Florida è sinonimo di resistenza. Si inclina per offrirti ombra in qualsiasi momento della giornata, senza bisogno di alzarti. Non solo è facile da spostare, aprire e chiudere, ma grazie al sistema di ventilazione posto sulla cima dell'albero, resiste anche alle raffiche di vento più intense. Qui è in combinazione con la chaise longue impilabile Horizon, progettata dai designer AC/AL. .08

OMBRELLONE INCLINABILE FLORIDA

Lasciarsi guidare dal sole

29
CLASSICO CONTEMPORANEO
1 800 € 73 × 84 cm .07

Italia

Francia

Boutique

Milan

Via della Moscova 47/A 20121 Milan

Tel. +39 02 65 34 23 milano@tectona.it

Boutique

Paris

36 rue du Bac 75007 Paris

Tel. +33 1 47 03 38 05 paris@tectona.fr

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8 rue Antoine de Saint Exupéry 69002 Lyon

Tel. +33 4 78 37 05 05 lyon@tectona.fr

Svizzera

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