EX FABBRICA LUCCHESI - PRATO, TUSCANY, ITALY

Page 1

CASE HISTORY REPORTAGE 2015:

EX FABBRICA LUCCHESI (1934) - Prato, Tuscany, Italy

Stella Carbone 2015.



CASE HISTORY REPORTAGE 2015:

EX FABBRICA LUCCHESI (1934) - Prato, Tuscany, Italy


TAI - Tuscan Art Industry “I giorni del contemporaneo nell’archeologia Industriale toscana” Catalogo 01 di: “Diari Urbani” pubblicato in occasione della Prima edizione di TAI Tuscan Art Industry 2015. Immagine di Copertina: Stella Carbone 2015 Fotografie di: Stefano Roiz e Chiara Bettazzi


Realizzato grazie a: Stefano Perugi - Laura Lucchesi - Alessandro Melani

Iniziativa realizzata con la collaborazione del centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci nell ambito del progetto regionale: “Cantiere Toscana Contemporanea” e Regione Toscana. In collaborazione con il Comune di Prato e l’Assessorato all’Urbanistica di Prato.



EX FABBRICA LUCCHESI (1934) P.za dei Macelli, Prato, Italy. Area occupata mq 5.500 ca. L’edificio secondo memorie orali, risale all’inizio del secolo, viene infatti individuato nella tavoletta I.G.M del1934. L’immagine sotto è tradda da: “Diari Urbani”, archivio di vecchie strutture produttive inattive. Il progetto, si esprime attraverso un’esplorazione all’interno della città che ha permesso di ridisegnare una mappa con traiettorie urbane inaspettate. La prima fase del progetto è nata nel 2014, con l’intento di attuare un’ osservazione del territorio con uno sviluppo temporale progressivo che mira alla creazione di un elenco di strutture a oggi abbandonate e degradate. Sono state individuate le prime 16 fabbriche storiche, partendo dallo studio di un catalogo pubblicato a Prato nel 1985, dal titolo “La città abbandonata”, (ricerca documentaria realizzata da un gruppo di ricercatori sui luoghi del lavoro costruiti nell’area pratese, nel periodo compreso tra la fine dell’800 e la seconda guerra mondiale, finalizzata ad un recupero e ad una conservazione).

foto storiche in bianco e nero tratte dal libro “La Città Abbandonata” a cura di A.Breschi, T.Caparrotti, P.Falaschi, F.M.Lorusso; Edizioni Comune di Prato 1985. Fotowork by: Stefano Roiz in collaborazione con Studio Corte 17


Ex Fabbrica Lucchesi documentazione 1980 FONTI - La città Abbandonata (ricerca documentaria sui luoghi del lavoro nell’area pratese , finalizzata ad un progetto di recupero e di riqualificazione urbana) di Alberto Breschi, Firenze 1985. Inserimento urbanistico: E’ situata in posizione molto particolare: addossata alle mura urbane, fronteggia la piazza. Si tratta di una zona a forte intensità di traffico, densa di attività industriali e di servizi. L’edificio apparentemente un unico corpo, dietro la facciata è composto da 15 capannoni disposti per la maggior parte in fila addossati alle mura. L’ingresso storico e principale è quello a cui si accede dal cancello, anche se attualmente ve ne sono altri lungo tutta la facciata. Vi sono costruzioni accessorie (cabine elettriche, cisterna, ciminiera) oltre a due cortili interni. Cenni storici: L’edificio secondo memorie orali, risale all’inizio del secolo, viene infatti individuato nella tavoletta I.G.M del1934. Fu costruito da Guido Lucchesi, proprietario di tutto il terreno confinante per quel tratto con le mura urbane fino al bastione di S.Giusto. Utilizzava l’acqua della gora Mazzoni ed è infatti descritto nel censimento per la tassazione degli impianti (1937) come : Opificio per la tessitura, stracciatura, cardatura, filatura, lavatura e asciugatura della lana. Consistenza edilizia vani 10. La struttura non ha subito variazioni essenziali ed è tuttora completamente utilizzata per la lavorazione industriale ed artigianale. Lo stato di conservazione è mediocre.


Analisi morfologica: Per quanto riguarda il sistema configurativo planimetrico notiamo la presenza di: due assi principali direzionali di configurazione del sistema edilizio. Un asse secondario di penetrazione. Una configurazione morfologica unitaria per blocchi edilizi tipo, impostati su maglia strutturale. Un elemento edilizia autonomo. Due cortili interni. Per quanto riguarda il sistema percettivo-relazionale notiamo la presenza di : una serie di accessi fra i quali quello storico un fronte edilizio principale con aperture ed accessi seriali ad alta frequenza e forte connotazione rappresentativa (facciata) due elementi edilizi a forte connotazione segnica (cisterna e ciminiera) Per quanto riguarda il sistema configurativo volumetrico notiamo la presenza di: due blocchi a sviluppo volumetrico omogeneo di tipo iterativo con altezza tipo limitata m.8. un sistema di elementi edilizi a sviluppo volumetrico di uno o due piani la facciata ad altezza costante con effetto quinta. Un edificio a connotazione volumetrica atipica con sviluppo altimetrico emergente. Due elementi edilizi emergenti a forte svilupp verticale (ciminiera, cisterna). Per quanto riguarda delle coperture notiamo la presenza di: edifici con tetti a falde in struttura tradizionale (capriate) e illuminazione per finestrature di facciata e lucernari due piccoli corpi con copertura piana in cemento armato (cabine elettriche). Analisi strutturale: L’elemento che caratterizza in modo particolare questa fabbrica è la facciata che fa da fondale a tutta la piazza. I capannoni sono una struttura in muratura portante con solai costituiti da longarine e cemento armato, sorretti in alcuni casi da colonnine in ghisa, in altri casi da pilastri in muratura. Le coperture sono costituite da capriate in legno. Alcuni dei capannoni ad un solo piano hanno la copertura rifatta recentemente in materiali prefabbricati o in metallo . La ciminiera è ancora intatta.

Progetto per la rifunzionalizzazione dell Ex Lanificio Lucchesi 2009. Emanuele Barili, Vito Alberto Cinquemani Filippo Giovannetti e Alberto Gramigni

















































Reportage realizzato in occasione della prima edizione di: TAI “TUSCAN ART INDUSTRY 2015”, UN LABORATORIO CONTEMPORANEO CHE INVITA ARTISTI, CURATORI, FOTOGRAFI, MUSICISTI E PERFORMER A LAVORARE IN SINERGIA E AD ELABORARE UN NUOVO CONCETTO DI “RICONVERSIONE PRODUTTIVA” DELLE INDUSTRIE ALL’INTERNO DEL SITO DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE ITALIANO IN TOSCANA. Progetto di Studio Corte 17 - foto di Chiara Bettazzi e Stefano Roiz


www.tuscanartindustry.com www.sc17.com

Iniziativa realizzata con la collaborazione del centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci nell ambito del progetto regionale: “Cantiere Toscana Contemporanea” e Regione Toscana. In collaborazione con il Comune di Prato e l’Assessorato all’Urbanistica di Prato.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.