Tag n° 14 - Ottobre 2013

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Enya - Pilgrim

TAG EDITORIALE

IL CANTO DELLE SIRENE Il viaggio continua, Tag si trasforma e diventa più grande. Dal prossimo mese, daremo il nostro “in bocca al lupo” ad uno dei membri storici che hanno creduto in questa avventura sin dal primo giorno, il Direttore Editoriale ed amico Antonio Bianco, che lascerà questa mission nelle mani di una nuova direzione e di uno staff ancora più numeroso. Grazie, Antonio! Faremo in modo che tu sia fiero della creatura che hai visto nascere e crescere fin qui! È tempo di novità. È tempo di cambiamento. Scopriamo, giorno dopo giorno, che vi è un magma incandescente che scorre silenzioso sotto terra, sotto i piedi di chiunque, anche della più apparentemente tranquilla delle persone. Non c’è nessuno che sia immune dalla sensazione che qualcosa, che lo si voglia o meno, sta cambiando. Il dato incontrovertibile è che, in un momento storico in cui la certezza è divenuta al tempo stesso il miraggio e la prigione in cui troppo spesso ci costringiamo, molti di noi hanno fatto di questo continuo divenire, di questa sensazione di cambiamento, di questo magma incandescente, una forza da cui partire. E ce l’hanno fatta. Il comune denominatore tra questi pionieri del cambiamento sembra essere la voglia di una Rinascita artistico-culturale del nostro Paese e l’intimo bisogno di Aggregazione. Siamo stanchi di restare divisi, consapevoli che le rivoluzioni partono dal singolo ma poi hanno bisogno di condivisione, di scambio e di empatia. Se l’Arte, allora, nasce dalla necessità personale di esprimere il proprio io, condividerla con gli altri la rende il mezzo sublime per trasmettere un messaggio importante, perché è forse questo il senso più alto dell’aver provato qualche cosa di nuovo: dare un motivo in più a chi ha avuto paura di rischiare, a

Francesca Ceniti Coordinamento Editoriale Tag “la provincia in tasca” chi ha avuto paura di vincere. Sarà anche per questo, che il nostro inviato per Tag Sport, Domenico Concolino, ha voluto soffermarsi, questo mese, su un uomo che, con un semplice gesto, è riuscito a riattizzare nei cuori giallorossi l’antico fuoco e l’antica fierezza del sentirsi Catanzaresi: Carlo La Forza. È anche per questo, che assume un significato diverso l’ascolto dell’opera elettroacustica di Fabrizio Basciano, intitolata “Le 7 Perle di Belzebù”, cui abbiamo voluto dedicare il Tag Arte del mese di Ottobre, pregna di significati che vanno al di là del mero ambito musicale. Allo stesso modo, quello che vedete in copertina non è soltanto un evento cittadino, bensì la conferma che le tue idee e le tue visioni, se ci credi, possono diventare una realtà concreta e che il CUBOROCK, con la creazione di una factory culturale, così come l’Associazione Culturale LanteArte di Lamezia, Lucio Parrillo con i suoi successi internazionali e qualsiasi altra persona o gruppo di persone, che abbiano fatto di quel magma la propria linfa vitale, non hanno avuto altro, se non il coraggio di restare legati all’albero della nave, ad ascoltare il canto delle sirene. Sono stati considerati dei folli; hanno pensato di diventarlo, alcune volte. Ma potranno sicuramente raccontare a tutti coloro che avevano i tappi di cera nelle orecchie di come un Uomo possa vivere al di là di ciò che ieri era per lui il limite più grande: se stesso.

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TERIA BAR - GELA IA PASTICCER

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SOMMARIO TAG RICETTE

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13 41 TAG INTERVIEW TAG BACHECHE 18 47 TAG COMICS TAG STORIA 23 55 TAG MUSICA TAG SPORT 28 59 TAG CINEAMANDO TAG SPECIAL 32 62 TAG CINEMA TAG MODA 38 64 TAG GIOCHI TAG ARTE

TAG - La provincia in tasca Testata giornalistica registrata al Tribunale civile di Catanzaro, sezione per la stampa e l’informazione, con n° R.G. 709/2012 Edito da Provincia Channel di Antonio Bianco Idea Managment - Giuseppe Gabriele Direttore Responsabile – Angela Palaia Direttore Marketing – Angelo Capoano Coordinamento Editoriale – Francesca Ceniti Fotografia – Giulia Virgolino Grafica e Impaginazione - Maurizio Tolomeo

Hanno collaborato: Salvatore Belfiore - Domenico Concolino - Attilio Ferrajuolo - Valeria Iaria - Giuseppe Loprete - Niccolò Matteucci - Antonello Migliaccio - Simona Palaia - Saverio Paone - Simona Tulelli - Urian - Michela Vellone PER LA TUA PUBBLICITÁ Angelo Capoano – 320 93 36 564 Saverio Paone – 333 22 77 792 Michela Vellone – 3297404747

66 TAG EVENTI 68 NUMERI UTILI 69 FARMACIE 71 ORARI AMC 78 MUSEI CATANZARO 80 TAG OROSCOPO

Email: redazione@taginforma.it Facebook: Tag Rivista Gratuita Sede amm.va – Via Pirro Schettino, 1 • 88100 (CZ) Le immagini e i testi presenti su questa rivista, sono di proprietà dei rispettivi autori.

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TAG RICETTE CCR - Who’ll Stop The Rain

Simona Palaia Ottobre

Ed è giunto l’autunno, riaprono le scuole e tutti tornano alla vita di sempre. Se durante l’estate ci siamo un po’ lasciati andare non seguendo le regole del mangiar bene, è giunta l’ora di tornare alla normalità, magari utilizzando i prodotti di stagione. Ed ecco a voi la pima preparazione del mese di Ottobre:

Fregola con vongole veraci e funghi porcini Ingredienti per 4 Persone

400 g di fregola sarda 500 g di vongole veraci 300 g di porcini (preferibilmente freschi) uno spicchio d’aglio

½ bicchiere di vino bianco una cipolla un bicchierino di brandy olio extra vergine d’oliva sale, pepe, prezzemolo

Procedimento Fate aprire le vongole in un tegame con un filo d’olio, il pepe nero e lo spicchio d’aglio. Unite il vino e fate evaporare, cuocendo per circa 10 minuti. A parte in una padella fate imbiondire la cipolla quindi unite i porcini, precedentemente puliti con un canovaccio umido, tagliati a fettine.

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Lasciateli cuocere fin quando hanno eliminato l’acqua vegetativa ed unite, quindi, il brandy,cuocendo per altri 10 minuti circa. Cuocete la fregola in abbondante acqua salata, scolatela al dente ed incorporatevi prima le vongole e poi delicatamente i porcini. Servitela fumante su dei piatti da portata, con una spolverizzata di prezzemolo.


IN CUCINA CON SIMONA vi dà alcuni spunti, chiaramente potete divertirvi a rielaborare le ricette e, perché no, a personalizzarle! Presto torneranno i nostri chef in video, a farvi compagnia su Calabria TV canale 15 e Telespazio TV canale 11. Intanto, ecco la seconda elaborazione culinaria...

Patate farcite con caciocavallo e salsiccia Ingredienti per 4 persone

2 patate medio-grandi 150 g di caciocavallo silano DOP 1 salsiccia fresca rerer

50 g di burro sale

Procedimento Lessate in abbondante acqua salata le patate con la buccia. Scolatele al dente e raffreddatele sotto l’acqua corrente. Dividetele a metà e scavandole ricavatene 4 coppette. In un tegame fate fondere metà del burro e rosolate appena la salsiccia spellata e sbriciolata. Tagliate a quadretti molto piccoli il caciocavallo e riempite, quindi, le

patate prima con la salsiccia e poi con il caciocavallo aggiungedovi dei fiocchi di burro. Disponete su di una teglia da forno imburrata e cuocetele in forno preriscaldato a 180° per 40.Servitele ben calde.

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Con la frutta di stagione si possono preparare dei dolci gustosissimi, adatti a grandi e piccini. Cominciano le prime piogge: perchĂŠ non passare il pomeriggio a preparare un buon dolce? Ecco a voi il terzo suggerimento:

Frittelle dolci di castagna

Ingredienti per 4 Persone

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200 g di farina di castagne 2 cucchiai di zucchero un pizzico di bicarbonato acqua fredda

un cucchiaio di pinoli un cucchiaio di uva sultanina olio per frittura zucchero a velo vanigliato

Procedimento

Sciogliete la farina nell’acqua mescolando a lungo con una frusta fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Aggiungete, quindi, il bicarbonato, i pinoli e l’uva sultanina. Mischiate il tutto e friggete a cucchiaiate in abbondante

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olio caldo. Ritiratele con una paletta forata, asciugatele su carta assorbente e disponetele su un piatto da portata. Una volta fredde spolverizzatele con lo zucchero a velo vanigliato.


Anche per questo mese, con il quarto piatto, si chiude la rubrica dedicata alla ricette preparate nella trasmissione televisiva IN CUCINA CON SIMONA. Vi aspetto in TV prestissimo e vi ricordo che, per partecipare come chef e venire ad esibire la vostra arte, dovete chiamare il numero 0961 998540. Al prossimo mese…e prestate attenzione alla quarta preparazione! Ciao!

Sformatini di zucchine Ingredienti per 4 Persone

3 zucchine ½ cipolla bianca 20 g di di burro 3 uova 200 g di galbanino sale pane grattugiato qb

Procedimento IN CUCINA CON SIMONA anche su Facebook Vienimi a trovare...

Tagliate le zucchine a rondelle e stufatele con la cipolla in poco burro, salate e passatele al mixer con le uova e metà del galbanino (l’altro tagliatelo a rondelle per quanto è la fetta). Versate il composto negli stampini precedentemente imburrati e passati con il pane grattugiato. Adagiate su ogni sformatino 1 fetta di galbanino e cuocere

in forno a bagnomaria a 180°C per Procedimento 40 minuti. Servitli magari, accompagnandoli con una dadolata di pomodori e foglie di basilico.

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TAG ARTE Arvo Pärt - Fratres

FABRIZIO BASCIANO Le 7 Perle di Belzebù. Fabrizio Basciano è un Artista a tutto tondo e non lascia mai nulla al caso, lui direbbe che è del capricorno e che, probabilmente, il motivo è questo. Laureatosi a Roma in Musicologia e beni musicali, conduce contemporaneamente studi di canto armonico e difonico, di armonia e composizione e di musica elettronica e hard disk recording, per poi tornare nella sua Lamezia e fondare, nel 2011, l’Associazione Culturale LanteArte, con l’impegno artistico e umano di innalzare lo standard culturale della sua amata Terra ai livelli europei. Fabrizio non è però soltanto tecnica, studio e autodisciplina o, meglio, questi sono solo i mezzi imprescindibili che il trentunenne lametino utilizza per coltivare i propri talenti e le proprie

Francesca Ceniti Coordinamento Editoriale Tag “la provincia in tasca” passioni, facenti tutte capo a quella, grande, per la Musica: in essa, vengono ad affluire armonicamente la pittura, la scultura, la fotografia e, ad essa, Fabrizio affida il messaggio importante di un Uomo agli altri Uomini (o di Belzebù a suo nipote…), tutti meravigliosamente inerpicati sul sentiero sacro della consapevolezza di sé. Quando nasce Lante Arte e con quali finalità? L’Associazione Culturale Lante Arte nasce nel mese di ottobre 2011, con lo scopo di incentivare la crescita

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culturale e artistica del territorio lametino e calabrese. Fin da subito, ci si è impegnati nel realizzare veri e propri format culturali innovativi sul territorio, allo scopo, anche, di consentire ai professionisti del settore artistico e culturale di esprimersi, tramite l’ideazione e l’organizzazione degli eventi. Quest’ultimo elemento, di enorme importanza, è stato perseguito con determinazione al fine di portare l’associazione verso gli standard europei e non certamente verso quelli nazionali. A proposito di ciò, ti andrebbe di parlarci del fare cultura in Italia? Ecco che l’argomento si fa piccante (ride)! A parte gli scherzi, voglio essere molto serio su questo argomento. L’Italia non ha alcuna prospettiva in senso culturale, come in ogni altro senso, e questo per la faciloneria, la superficialità e la totale mancanza di serietà del popolo italico, sempre pronto a far sfoggio del proprio passato glorioso ma mai pronto a confrontarsi con gli standard odierni di qualsiasi altro paese occidentale. Qui, per restare in ambito artistico e culturale, viene concesso a chiunque di occuparsi di gestione, organizzazione e management del patrimonio artistico; chiunque può improvvisarsi in ruoli quale critico, curatore, operatore culturale, ecc., e questo grazie alla totale assenza di regolamentazione in seno al settore culturale, a partire dai ministeri e dagli assessorati, che vengono affidati a gente proveniente da qualsiasi ambito, fuorché da quello del settore cultura. Come si fa a far gestire i fondi per la cultura, peraltro oramai scomparsi, a gente che non saprebbe distinguere (parafrasando

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il grande Angelo Branduardi) un DO da una sedia, o un Caravaggio da un Raffaello? Il nostro è un Paese di pazzi e di improvvisati! Il tuo percorso artistico non coinvolge solo la musica, parlaci della recente mostra-concorso FotografArte e di PER_CORSI DI_ VERSI. Amo l’Arte a 360° ed è anche grazie al tipo di percorso compiuto, che oggi cerco di porre in relazione, all’interno delle manifestazioni che organizziamo, ambiti artistici spesso tenuti distanti fra loro. Nell’ultimo di questi “format culturali”, come mi piace chiamarli, ossia PER_CORSI DI_VERSI, ho voluto porre in relazione, tanto concettuale quanto artistica e produttiva, i tre settori di arte visiva (fotografia, scultura, pittura), presenti all’interno della manifestazione, con l’arte musicale. Che risposta hai riscontrato dal pubblico giovanile? È una domanda molto interessante, e ti spiego subito perché. Tralasciando il successo che le nostre attività riscuotono presso il pubblico che va dall’adolescenza fino ai 35-40 anni (oggi i nuovi giovani hanno anche 40 e passa anni), mi piace pensare alla giovinezza non come a un dato anagrafico, ma neuro-sinaptico. Cambiando completamente prospettiva, scopriamo che di giovani in senso anagrafico, che siano veramente giovani, ce ne sono pochi e che, con grande probabilità, non si fanno vedere granché in giro. Di contro, vieni a scoprire che i giovani veri spesso si trovano dentro il corpo di persone d’età avanzata che,


con mio sempre crescente stupore, dimostrano molta più gioventù, neuro-sinapticamente parlando, di quelli con molti anni in meno sulla carta d’identità! Qual è il tuo concetto di Arte? Dovrei dilungarmi molto su questo argomento, ma siccome non mi sento in grado di poterlo ancora affrontare

“8 pezzi brevi” È una raccolta di brani, scritta in un raggio temporale che va dal 2011 al 2013. Devo dire che non sono propriamente contento di tutti, alcuni mi lasciano perplesso, come altri certamente no, ma non voglio essere io a creare delle differenze qualitative tra i miei stessi brani, quindi lascio a voi la curiosità di ascoltarli e comprenderne i diversi livelli... Quanto la musica e il pensiero di Franco Battiato hanno influito sulla tua formazione?

con la giusta consapevolezza, preferisco semplicemente sottolineare il bisogno, in qualsiasi genere d’arte, della disciplina e dello studio. Qualcuno, dinanzi ad un’osservazione simile (dal mio punto di vista estremamente scontata), potrebbe dirti - i luoghi comuni purtroppo non hanno mai fine - che Jimi Hendrix era tale senza conoscere le note musicali. A ciò, prontamente, rispondo così: anche a me piacerebbe riuscire a trascrivere tutto il Miserere di Allegri dopo un solo ascolto, come fece Mozart, ma io non sono Mozart e a me, come del resto a Mozart stesso, tocca ammazzarmi di studio, il che, sinceramente parlando, è molto emozionante!

Le tue sono domande meravigliose, perché mi consentono di ampliare sempre il discorso! E anche qui devo dire che ancor più di Battiato hanno influito, tanto sul mio linguaggio quanto sulle mie scelte stilistiche, autori quali Arvo Pärt, Giovanni Battista Pergolesi, Ralph Vaughan Williams, Georg Friedrich Händel, Ludwig Van Beethoven, Wolgang Amadeus Mozart, Alfred Schnittke, Nino Rota e moltissimi altri. Battiato rappresenta per me un modello di sintesi insuperabile, tanto in ambito musicale, quanto e soprattutto in ambito esistenziale. Avessi solo la metà della sua capacità di sintesi, avrei risolto l’80% dei miei problemi (ride)! Il tuo ultimo lavoro, Le 7 perle di Belzebù, è liberamente ispirato all’opera I racconti di Belzebù a suo nipote del filosofo e mistico armeno G.I.Gurdjieff, ispiratore anche di tutto un cammino esoterico più profondo, che percorri quotidianamente come Uomo e, quindi, come Artista…

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Gurdjieff, come diversi altri (Seneca, Paoletti, Rumi, ecc.), è stato un faro che ha illuminato il mio sentiero. Sono costantemente alla ricerca di questi uomini (o donne) capaci di risvegliare in me il senso del sacro e di indicarmi i metodi di “navigazione”, che poi, ovviamente, dovrò sperimentare su me stesso. Ne Le 7 perle di Belzebù, ho tentato di traslare nella musica l’emozione che la lettura del libro ha suscitato in me, per comunicarla anche solo in parte al pubblico. I video, che accompagnano in sede esecutiva le musiche, sono in tal senso un aiuto maggiore per il coinvolgimento totale dello spettatore e per l’integrazione di contenuti non evincibili dalle sole musiche. A tale proposito, vorrei soffermarmi sul tuo libro “Le Vie Mistiche”, il cui intento divulgativo è figlio della scuola di Gurdjieff Con Le Vie Mistiche ho voluto sintetizzare le mie prime esperienze nel mondo della conoscenza di sé, tramite dei collegamenti tra figure quali Gurdjieff, Rumi e molti altri che costellano questo piccolo libro di appena 80 pagine. Dunque sì, da un lato la divulgazione di collegamenti e relazioni spesso non immediati, dall’altro un mio primo resoconto… ogni tanto fa bene raccogliere i sassolini lasciati lungo la via, no? Cos’è per te un Maestro? Potrei dare più tipi di risposte a questa bellissima domanda, ma preferisco quella più comprensibile e pragmatica possibile, forse perché sono nato sotto il segno del capricorno e mi piace, ogni tanto, restare coi piedi per terra: Maestro è

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colui/colei nel quale, in base ad una tua personale predisposizione al discernimento e alla comprensione, riconosci uno stato ed un grado più elevati rispetto al tuo, più ampi, un livello tale da comprenderti e contenerti (nel senso etimologico del termine). Quando incontri una persona simile, ti auguro con tutto me stesso di riuscire a posizionarti in modo tale da sostare sotto questa influenza benefica il giusto tempo per lo sviluppo interiore che la vita costantemente ti richiede. La tua musica coniuga tecniche ed influenze diverse, come l’elettroacustica e le musiche di scena, all’utilizzo di strumenti i più vari, come il flauto indiano o il corno francese. Qual è l’elemento unificatore di questa miscellanea di generi e strumenti? Se guardiamo a Le 7 perle di Belzebù, non possiamo che definirla un’opera elettroacustica, contenitore terminologico nel quale poi vanno a confluire varie spinte diverse. Il filo d’Arianna che lega questa, se così vogliamo chiamarla, poliedricità, credo stia nel ritmo e nella ricerca armonica, oltre che nell’uso delle melodie. Questi sono tratti che, al di là del genere possibile, viaggiano compatti tra le mie produzioni, con una certa soglia di riconoscibilità. Mi ha colpito particolarmente una tua pubblica dichiarazione, in cui affermi la necessità di un nuovo Rinascimento, in Calabria come in tutta Italia… Nel nostro Paese è come se singole personalità concentrassero in sé capacità e competenze che, collettivamente distribuite,


creerebbero uno stato civile, quale il nostro infatti non è. La colpa non è di queste singole personalità (mi piace pensare ad alcuni nostri scienziati, giornalisti o artisti di livello spudoratamente altissimo), semmai di una collettività fatta da singoli individui che non alzano un dito per l’accrescimento umano e culturale della propria persona. Oggi, al contrario di qualche anno fa (ossia a quando risale quella dichiarazione), ho molta meno fiducia nel fatto che questo Paese possa risollevarsi. Occorre guardare in faccia la realtà delle cose: l’Italia non ha alcuna prospettiva. Solo il singolo individuo può, migliorando se stesso, migliorare il contesto in cui vive: solo dal singolo può partire la vera rivoluzione! Quando assisteremo alla tua prossima esibizione assieme al Visual Quartet Live?

avesse voglia di regalare al proprio pubblico qualcosa di nuovo, ci contatti, saremo lieti di metterci al vostro servizio! Progetti in cantiere? Sto iniziando a lavorare alla mia prossima opera elettroacustica, che sarà incentrata sulla figura un Pitagora diverso da quello che solitamente si è soliti studiare e tramandare a propria volta; un Pitagora sì formulatore di teoremi, ma soprattutto Maestro di una via iniziatica e dunque di una scuola, quella Italica (parola a noi cara, di origine calabrese, poi espropriataci dai nordici conquistatori), collocata dai successori Socrate e Platone ai massimi livelli dell’esoterismo di ogni tempo e luogo. Sarà un’opera innovativa, o almeno lo spero, anche per l’utilizzo di parti corali che andranno a poggiare su tessiture elettroacustiche dal forte impatto sonoro. Siamo in chiusura…saluta i nostri lettori, a modo tuo! Semper ad maiora…per aspera ad astra!

Ahah, questo resta un mistero! Il nostro spettacolo, e quindi la mia ultima opera, si inserisce in un repertorio di non facile collocazione esecutiva, dunque lancio un appello: qualora tra i lettori di TAG esista qualche organizzatore d’eventi che

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TAG in CITTÁ Pub – Birrerie Ristoranti – Pizzerie PORTA MARINA Corso Mazzini, 325 Catanzaro tel. 0961 726007

PIZZA STORE Corso Mazzini, 189 Catanzaro tel. 339 2324351 A FURNACIA Via jannoni, 46 Catanzaro tel. 0961 720970 cel. 339 1998549

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RISTORANTE MANFREDI Viale Pio X, 65 Catanzaro tel. 0961721841

RISTORANTE AMICI MIEI Discesa S.Rocchello, 4 Catanzaro tel. 0961 745356

TAVERNA SAN NICOLA Via casalinuovo, 9 Catanzaro tel. 0961 744681

U TAMARRU Viale Europa, 28 Catanzaro tel. 0961 751971

DA SALVATORE Salira del Rosario, 28 Catanzaro tel. 0961 724318 cel. 346 9642177

AI REDUCI DA PEPÉ A TIJANA Viale degli Angioini Vico Piazza Roma, 6 Via Sangue di Cristo Catanzaro Catanzaro Catanzaro tel. 0961 469771 tel. 0961 751838 tel. 0961 726254


TAG in CITTÁ Pub – Birrerie Ristoranti – Pizzerie IRISH PUB Via XX settembre,19 Catanzaro tel. 0961 726794 BIRRERIA BIRRERIADEGLI DEGLI AMICI AMICI Piazza PiazzaStocco,12 Stocco, 12 Catanzaro Catanzaro cel. cel.328 3281262307 1262307

PITBULL PITBULL Via ViaE.E.Scalfaro, Scalfaro,16 16 Catanzaro Catanzaro cel. cel.327 3271942353 1942353

SIMON PUB Discesa Cavour Catanzaro tel. 0961 727757

PIZZERIA ALICE Via Lombardi, 6 Catanzaro tel. 0961 770026

QUESTA PAZZA PAZZA PIZZA Via A. Barbaro, 13 Catanzaro tel. 0961 741474

L’ARTICOLO IL Via Cilea Catanzaro cel. 320 0754460

MALLARD PUB Via ViaXX XXSett Sett embre, embre, 85 Catanzaro 85 tel.Catanzaro 0961 720762 tel. 0961 720762

FRANKIE’S PUB Via XX Settembre, 9 Catanzaro cel. 339 4995719

LA VECCHIA CANTINA Via F. Squillace, 6 Catanzaro tel. 0961 726292

EDEN Viale Europa, 54 Catanzaro tel. 0961 775700

CHIRICÓ Food and beverage Via G. da Fiore, 95 Catanzaro tel. 0961 771403

E BUVETTE P.zza Prefettura Catanzaro tel. 0961 795030

MANGIANOTTE Via F. de Seta, 2 Catanzaro tel. 0961 720668

LA QUERCIA DEGLI ELFI Via Madonna dei Cieli, 72

Catanzaro tel. 0961 701393

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TAG al MARE Pub – Birrerie Ristoranti – Pizzerie TONNINA’S PUB Via Squillace, 23 Catanzaro Lido cel. 327 6930782

LA TANA DEL LUPPOLO (Public house) Via Murano, 12 Catanzaro Lido Tel. 338 6370031 WHITE PUB Zona Porto Catanzaro Lido cel. 393 0733286 GIARDINO DEI SENSI Via Nazionale, 221 Montepaone (Cz) tel. 0967 576670

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TOQUEVILLE PUB Zona Porto Catanzaro Lido tel. 0961 31117

CIRO Viale Europa, 3 Catanzaro Lido tel. 0961 737532

LO SCOGLIO Via S.Elena 42/B Catanzaro Lido tel. 0961 33690

PICCOLO MONDO Via M. di Cefalonia Catanzaro Lido tel. 0961 32245

GOLOSITÁ Via Bausan, 1/A Catanzaro Lido tel 0961 738349

ALEXANDER PUB AL PORTO Via Lungomare, 199/B Via Lungomare, 369 Catanzaro Lido Catanzaro Lido cel. 388 7918227 tel. 0961 31562 PERCIVAL PUB Via Nazionale, 226 Montepaone tel. 0967 576621

MARE NOSTRUM Viale Europa Soverato cel. 346 5873160 cel. 349 6372536

BOCADILLO PUB Via Del Mare, 3 Catanzaro Lido cel. 339 7263009 cel. 3807973712 BIRRERIA T MONK Via Chiarello, 36 Soverato tel. 0967 522601


TAG fuori CITTÁ Pub – Birrerie Ristoranti – Pizzerie MATTIA PUB Via Jerinise Taverna tel. 0961 923633 HEINEKEN LOUNGE BAR Valle del Corace Caraffa tel. 0961 998307

SCACCO MATTO Salita de Seta, 29 Sersale Superiore cel. 333 7334160

HOTEL RISTORANTE 2 MARI Viale Cavour, 46 Tiriolo tel. 0961 991064

BAR CUPIDO Via Garibaldi, 27 S. Pietro Apostolo tel. 0961 994504

IL MELOGRANO Contrada G. Fuscaldo S. Pietro Apostolo tel. 0961 994483

IL CASTAGNETO C.da Pasqualuzzo S. Pietro Apostolo tel. 0961 994048

BAR LA PLAZA P.zza Italia, 8 Tiriolo tel. 0961 590086

ROXY BAR P.zza Marconi, 4 S. Pietro Apostolo tel. 0961 994391

PIZZERIA D’AVALOS Viale Mazzini Tiriolo tel. 0961 991245

IL SEMAFORO Località Pantane Taverna tel. 0961 922198

ALBERGO DELLA POSTA Via E. Mancuso Villaggio Mancuso tel. 0961 922033/57

PALAHOTEL VALLENOCE Decollatura tel. 0968 63380

OLD WILD WEST Parco Due Mari Vena di Maida tel. 0968 751808

LA ROSA NEL BICCHIERE Loc. Polso Soveria Mannelli tel. 0968 666668

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TAG BAR & LOCALI

CAFFÉ IMPERIALE Corso Mazzini, 161 Catanzaro tel. 0961 743231 BAR MIGNON Corso Mazzini, 119 Catanzaro tel. 0961 741000

AMEDEO Via Alberghi, 10 Catanzaro tel. 0961 702237 BLACK & WHITE EASY FOOD CAFÉ Le Acquile business Center Via L. della Valle, 2 Catanzaro tel. 0961 752147 tel. 0961 532589 cel. 333 4155831

BAR PANORAMA Via F. de Seta, 5 Catanzaro tel. 0961 720304

ORSO CATTIVO Loc. Gambieri Settingiano tel. 0961 998149

CHUPITO P.zza Duomo, 6 Catanzaro cel. 389 6049344

GIANDUIOTTO C.so Mazzini, 80/82 tel. 0961 060705 Via Martiri di Cefalonia tel. 0961 020796

JUICE CAFÉ Via Pola Catanzaro Lido tel. 0961 31612

CAFÉ FAZZARI Corso Mazzini, 18 Catanzaro tel. 0961 060302

NO MAS C.da Martelletto Catanzaro cel. 328 0099920

ATMOSFERA Via Donnici, 18 Roccelletta di Borgia cel. 393 3304694

PEOPLE DISCO Via Contiruffo, 25 Catanzaro tel. 0961 719226

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HEMINGWAY Pineta Giovino Catanzaro Lido cel. 338 8911974 cel. 338 3169486


STILO. STORIA E MISTERI DELLA “CITTA’ DEL SOLE”. È una delle località più visitate di tutta la Calabria, arroccata, com’è. alle pendici del monte Consolino, a circa 400 mt s.l.m. sull’incantevole valle dello Stilaro, nell’entroterra di Punta Stilo, che chiude a sud il Golfo di Squillace. Circondata da montagne spettacolari, non si contano i poeti, artisti e viaggiatori stranieri che ne hanno decantato le lodi, paragonandola ad un “manoscritto su cui intere generazioni di popoli e conquistatori hanno inciso la fantasia e l’arte della loro vita quotidiana”, oppure “ Terrasanta del basilianesimo e del bizantinismo” (Pierpaolo Orsi) o, ancora, “Il paese più bello del mondo” (L.P.Courier) e molte altre definizioni che sarebbe lungo poter elencare.

TAG STORIA Franco Battiato - L’Ombra della Luce

Saverio Paone La storia di Stilo è alquanto misteriosa. Sembra che la sua nascita sia legata alle vicende della Caulonia greca, distrutta da Dionisio il Vecchio nel 389 a.c., a seguito della quale le popolazioni si spinsero nei pressi del monte Consolino, ma è indubbio che negli ultimi anni stiano venendo alla luce artefatti e siti molto più antichi del periodo classico. Notizie più concrete si hanno con l’arrivo nella

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valle dello Stilaro di monaci orientali, che si stabilirono anch’essi sul monte Consolino, vivendo a pieno contatto con la natura nelle grotte del monte, in cui si trovano ancora decorazioni risalenti al X sec. I monaci diedero un’impronta notevole a Stilo, sotto l’aspetto linguistico, culturale, spirituale ed artistico e furono i monaci che costruirono, alle pendici del monte Consolino, la famosa “Cattolica”. Ai Bizantini, poi, succedettero i Normanni (sulle sommità del monte Consolino troneggiano i ruderi dello splendido castello normanno), quindi gli Svevi, Angioini, Aragonesi e poi i Borboni. La “Cattolica” di Stilo è appunto considerata il monumento più importante del paese, un “tempio bizantino”, definito “un insigne monumento, il più bello e completo della Calabria”. L’edificio, con le sue graziose cupole e la facciata di mattoni rossi, si erge a dominio dell’ampia vallata dello Stilaro, dinanzi al Mar Ionio. La costruzione è di piccole dimensioni, 8 m per 8, di forma quadrata come un piccolo cubo; incerta la data di costruzione, per alcuni intorno al VII sec d.c, per altri al X sec. La “Cattolica” è sopravanzata da cinque cupolette

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tronche ed all’ interno vi sono caratteri artistico-architettonici e affreschi, tipici della tradizione basilana, ma non solo. Il nome “Cattolica” stava ad indicare la categoria delle chiese privilegiate sotto il dominio bizantino dell’ Italia meridionale. La Cattolica di Stilo è un piccolo gioiello incastonato alle pendici del monte Consolino e, già da sola, varrebbe un viaggio a Stilo. Inoltre, dal 2006, fa parte della lista dei siti basilano-bizantini calabresi per entrare a far parte dell’UNESCU come patrimonio dell’umanità. Un’immagine della Cattolica di Stilo compare addirittura sulla copertina del disco “Time loves a hero” della rock-boogie band statunitense Little Feat. Ma Stilo è famosa anche per un personaggio a cui diede i natali e per lui prende la denominazione di “Citta del sole”: il grande Tommaso


Campanella. Nato nel 1568, entrò da giovane a far parte dell’ordine domenicano ma, insofferente alla disciplina ed alle forme statiche del pensiero esistente nei conventi calabresi, andò in urto con le autorità ecclesiastiche locali. Passato a Napoli, subì un primo processo per eresia a cui ne seguirono altri. Fu confinato in un convento, ma da lì organizzò una rivolta per liberare il Paese dagli spagnoli e fondare una repubblica che, in parte, descrisse nelle sue opere. Portato ancora una volta a Napoli, fu costretto a fingersi folle per evitare la pena capitale; venne quindi condannato al carcere a vita e vi rimase per ben 27 anni. Liberato dagli Spagnoli e portato a Roma, fu rilasciato nel 1627. Riuscì allora a guadagnarsi i favori di Urbano VII e della corte pontificia, ma ben presto, a causa delle sue simpatie verso la Francia, fu costretto a lasciare l’Urbe ed emigrare in Francia, dove fu benevolmente accolto sia da Luigi XIII che dal

Cardinale Richelieu e dove visse fino alla morte nel 1639. In Francia, Campanella riuscì a far pubblicare alcune delle sue opere composte in carcere: Philosophia realis, Philosophia razionalis, Metaphysica, mentre altre era riuscito a farle pubblicare in Germania. L’orbita culturale di Tommaso Campanella è vasta e spazia appunto dalla filosofia alla teologia, passando per astrologia e magia; compose molte poesie, valutate dalla critica come “tra le più alte espressioni della lirica del 600”. Ma, indiscutibilmente, la sua opera più famosa resta la “Città del Sole”, il racconto utopistico di una città dove ogni cosa è predeterminata, dagli usi agli affetti, e rigidamente strutturata su precise regole: simile, per molti aspetti, alla Repubblica di Platone. La Città del Sole, anche se carica di schematismo e rigidità, va contestualizzata in un periodo in cui indubbiamente rappresenta un’importante aspirazione al cambiamento ed al rinnovamento

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della società dell’epoca. Di Tommaso Campanella, a Stilo, si possono ancora visitare la casa natale, i luoghi, i conventi e le chiese in cui trascorse parte importante e florida della sua vita. Vi è ad esempio la chiesa di San Domenico; la chiesa di San Francesco d’Assisi; la chiesetta di San Nicola da Tolentino, con la caratteristica cupola “a trullo”; il vasto complesso artistico dedicato a San Giovanni Theristy, il Santo mietitore, con la grande basilica che conserva autentici pezzi di valore, adesso Palazzo Comunale (dove ha sede una biblioteca con un raro patrimonio librario). Ma Stilo, così come tutta la zona della valle dello Stilaro, offre altresì una varietà di luoghi artisticonaturalistici davvero unici. Nel gran bosco di Stilo, poco lontano dal paese, nel 2003 è stata fatta una scoperta davvero straordinaria: il rinvenimento di un sito preistorico ed un villaggio megalitico, più complessi di quelli della vicina Nardodipace. Si tratta di un villaggio megalitico costellato di simboli di cui non si conosce il significato e blocchi di pietre di centinaia di tonnellate, disposti come fossero Dolmen; fra i tanti monoliti, vi è anche una costruzione piramidale, al cui interno vi è un altro monolite che presenta alcune segnature cuneiformi. Nel punto più alto del bosco, vi è una torretta dalla quale sono incredibilmente visibili Mar Ionio e Mar Tirreno, un luogo carico di mistero senza tempo, con pietre che hanno migliaia di anni e tanti enigmi da scoprire. Si dice che i simboli potrebbero essere segni di ordini come la Massoneria, dal momento che in quei luoghi passarono e

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vissero molti membri della “Giovine Italia”, come Achille Fazzari e lo stesso “Gran Maestro” Garibaldi. Sempre in quei luoghi (ricordiamo l’eremo del “Monte Stella”), su un dirupo con paesaggi da sogno, vi è lo splendido ed antico convento, al cui interno vi è una grotta naturale, che come un abisso scende nelle viscere della montagna e alla quale si accede per mezzo di una suggestiva scalinata. Qui, intorno al VII secolo d.c., i monaci salivano per trascorrere una vita di preghiera e solitudine. E poi vi sono le magnifiche cascate del Marmarico, le più alte del Sud-Italia, che offrono la possibilità di vivere appieno una natura straordinaria! Stilo offre, nei suoi vicoletti e tra le sue viuzze, tante specialità tradizionali tipiche ed è molto famosa per l’antico Palio di Ribusa, che si svolge da secoli nella prima domenica di Agosto e che ci permette di rivivere, tra costumi e arte dell’epoca, il vero Medioevo. Andare a Stilo significa dunque percorrere un vero e proprio viaggio nella natura e nella storia, poiché questa “Città del Sole” rappresenta un piccolo contenitore, anche abbastanza rappresentativo, di tutta la cultura calabrese.


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TAG SPORT Roberto Vecchioni - Sogna Ragazzo Sogna

Domenico Concolino

FIERAMENTE CATANZARESI, NEL RICORDO DI CARLO. Sulle ali dell’entusiasmo, nel ricordo di chi ha riacceso l’orgoglio di sentirsi catanzarese. Il campionato delle Aquile guidate da mister Brevi è partito tra alti e bassi, tra prestazioni poco convincenti e vittorie eclatanti, come quelle conseguite con squadre favorite per la vittoria finale. Il successo più bello ed emozionante di questo primo scorcio di stagione è sicuramente quello datato 22 Settembre, andato in scena allo stadio Via del Mare di Lecce. Centinaia i catanzaresi al seguito della squadra, curiosi di vedere la vera forza dei pugliesi capitanati dall’ex nazionale azzurro Fabrizio Miccoli. La trasferta salentina ha regalato al Catanzaro un successo ricco di significati e ha fatto ritrovare un entusiasmo forse un po’ smorzato dalle delusioni della passata stagione. Gli Ultras e i tanti sostenitori giallorossi al seguito di Russotto e compagni hanno colorato il Via del Mare con cori e festeggiamenti che si sono protratti anche dopo il fischio finale. La vittoria

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è stata simbolicamente dedicata a Carlo La Forza, il grande tifoso icona dell’attaccamento alla maglia, capace di rinnovare l’abbonamento allo stadio nonostante la coscienza di una brutta malattia che lo ha stroncato a soli 38 anni. Un gesto che ha avuto grande risonanza in città, specie dopo lo splendido articolo apparso sulla rosa di Milano a firma


di un altro catanzarese, Francesco Ceniti. Carlo viveva a Milano e aveva due figli piccoli. Nonostante la distanza, la sua passione per i colori giallorossi non si era mai sopita e spesso, molto spesso, seguiva le Aquile in trasferta con i suoi amici, quelli del “Gruppo Torino” (presenti in Puglia nel suo nome). Prima di morire, ha chiamato il club Massimo Palanca: «Voglio abbonarmi, mandatemi tutto a Milano. E fate presto. Voglio l’abbonamento, la ricevuta…voglio tutto perché mio figlio sappia, quando me ne andrò, che suo papà tifava Catanzaro». La squadra ha giocato a Lecce con il lutto al braccio, i tifosi - per rispetto - non hanno esposto striscioni ma nella gara casalinga con il Pisa ne hanno programmato uno speciale tutto per lui. Anche dalle altre tifoserie sono arrivati gesti di affetto e ammirazione, come quello degli Stregoni di Benevento che hanno affisso per le strade della città lo striscione “Onore a te Carlo La

Forza”. Il figlio di Carlo crescerà orgoglioso di suo padre, potrà guardare al passato e raccontare di un gesto che ha commosso un’intera città. Quella maledetta malattia ci ha portato via un tifoso vero, ma non ha vinto. Carlo è stato più forte, ha saputo tramandare una passione autentica e risvegliare l’orgoglio di un’intera comunità. Grazie a lui, il nome di questa città lo si può gridare ancora con più forza. Grazie a lui si può urlare: fieri di essere catanzaresi.

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TAG SPECIAL The Smiths - Girlfriend In A Coma

SPECIALE LUCIO PARRILLO LIVE AT LAMEZIA

COMICS&CO 2013 È stato definito il surfista del fumetto (da me, ma ha poca importanza), tuttavia i suoi non sono solo fumetti, sono veri e propri quadri su tela. È tornato da un tour negli U.S.A., che lo ha visto ospite delle più grandi fiere del fumetto e della fantasy art a livello mondiale. È una vecchia conoscenza di TAG, copertina del numero di Novembre 2012…e ormai avrete capito di chi stiamo parlando: Lucio Parrillo, il catanzarese che ha conquistato la Marvel. Abbiamo saputo della sua presenza

Francesca Ceniti Coordinamento Editoriale Tag “la provincia in tasca” al Lamezia Comics&Co V edizione, l’evento organizzato dai ragazzi dell’associazione culturale AttivaMente di Lamezia per gli appassionati del fumetto e di tutto ciò che ruota attorno a questa fantastica arte, e siamo andati a cercarlo, per farci raccontare da vicino le novità e le anteprime sui suoi ultimi lavori, su tutti il suo Artbook, Aurora Sleeping Beauty - The Making Of… Lucio, sappiamo che vieni da un tour negli U.S.A. che ti ha visto a Chicago per un Workshop alla scuola internazionale di Comics, poi a Kansas City per la fiera Spectrum Live, per poi tornare a Chicago e dirigerti a San Diego per il Comicon. Che impressioni hai dell’esperienza americana? Da circa sette, otto anni, sempre in questo periodo, partecipo a varie fiere tipo questa del Lamezia Comics, ma che sono 50 volte più grosse. Ci sono gli artisti internazionali più importanti del mondo nel settore del fumetto, della fantasy art, della pittura e dell’editoria. Io sono stato invitato per presenziare

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non ce la faccio coi tempi. Tra la fiera qui e altri impegni di lavoro non mi è possibile, forse ce la farò per il periodo di Natale… Aurora Sleeping Beauty – The making of: abbiamo visto l’Artbook poco fa al tuo stand, ma vorremmo fossi tu a parlarcene…

allo stand e ne sono stato onorato. È bello avere l’occasione di vedere dal vivo quadri originali che, altrimenti, non avresti mai modo di vedere! I grandi si radunano tutti lì e li puoi vedere tutti insieme, confrontarti sia a livello tecnico che di pura curiosità d’artista, cose che ritengo entrambe essenziali. È come quando dei musicisti si confrontano sugli strumenti e sulle varie tecniche, per motivi di crescita personale!

È l’anteprima di un libro che uscirà per Gennaio 2014, si tratta della rivisitazione in chiave gotica della Bella Addormentata, scritta da Barbara Baraldi, talentuosa scrittrice gothic, che ha creato questa rivisitazione, un po’ sulla scia degli ultimi lavori cinematografici, come Hansel e Gretel, Biancaneve e il cacciatore ecc. Il lavoro che avete visto allo stand è un making of, edito da Pavesio, per preparare il terreno. È stata una mia idea, così che circoli questa anteprima per ingolosire il pubblico, proprio come avviene al cinema con le anteprime dei film! Il libro che uscirà, sarà cartonato, come i vecchi libri delle fiabe. Quali tecniche hai utilizzato per le illustrazioni? Il mio stile illustrativo per il libro comprende varie tecniche, come olio, matita, acquerello e digitale. Poi, si spera esca anche qualcosa di più grosso, come una produzione cinematografica, anche perché Barbara è molto brava e ha delle idee geniali! Ci stiamo già muovendo in

Sta proseguendo la tua collaborazione con il Museo di Street Art di Catanzaro?

questo senso…

I ragazzi mi avevano chiamato, ma

un Workshop dal 18 al 20 Agosto

Nella parentesi estiva, hai tenuto

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a Villa Rubino (Simeri Mare, Catanzaro), una rarità da queste parti! È stata una bella trovata, il workshop è quella che considero una via di mezzo tra la scuola e l’accademia statale, perché dà una possibilità ai ragazzi che vogliono imparare e non hanno i mezzi per trasferirsi fuori e pagare anche un affitto per tre, quattro anni. In questo modo, dai loro lo start per qualcosa che va poi coltivata nel tempo. Non solo io, ma anche altri artisti come me organizzano spesso dai tre giorni a una settimana di corsi intensivi, a cui può partecipare chiunque, che sono il concentrato di un anno intero in accademia. Specialmente qui, dove non c’è una scuola, è una cosa molto importante e in Italia se ne contano comunque due o tre di quelle buone. Fare una cosa così in Calabria è un evento memorabile che, per chi la sa apprezzare,

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è da prendere al volo: se, quando avevo 20 anni, ci fosse stata un’occasione del genere, mi sarei fiondato subito! Puoi carpire i segreti, le tecniche e anche stringere rapporti di amicizia e rimanere in contatto con persone che coltivano la tua stessa passione. Che livello di partecipazione c’è stato? Hanno partecipato alcuni ragazzi dalla Toscana, che hanno affrontato cinque, sei ore di viaggio per essere presenti, anche alcuni dalla Sicilia. Sono dispiaciuto che i calabresi siano stati davvero pochi, io l’ho fatto qui proprio per i miei compaesani, ma ho avuto una risposta maggiore da altre zone…magari l’avessi avuta io un’occasione così!

È ormai la quinta edizione del Lamezia Comics, per te la terza: è


cambiato il modo di rapportarsi da parte del pubblico a questo genere di eventi che, soprattutto molti anni fa, erano considerati esclusivi e “di nicchia”?

La gente si sta svegliando. Una volta il fumetto era qualcosa in bianco e nero su carta riciclata, che leggevi e buttavi, lo leggevi nelle stazioni, nei treni. Adesso è finalmente considerato una forma d’arte, si usano olio, acrilico, digitale…in realtà i miei lavori non si possono considerare “fumetti”, sono quadri ad olio su tela; che poi il soggetto sia una duchessa dell’Ottocento o una donna vampiro, poco cambia! Sono sessant’anni che i critici d’arte propongono merda su tela, tele sporche senza tecnica né nulla, quindi mi incazzo se poi sento dire che il fumetto non è arte: il fumetto deve stare nei musei e tutto ciò che è venuto da Picasso in poi deve lasciare il posto a questo! Ci sono artisti davvero eccezionali, che lavorano quotidianamente per perfezionarsi e sono bravi come quelli dell’Ottocento, anche qui in Calabria ce ne sono di bravissimi:

loro meritano di stare nei musei. È tempo di cambiamento e questo lo si respira già qui, al Lamezia Comics. È tempo di Artisti e di Arte ed è tempo che Lucio rientri al suo stand, lasciandoci qui a riflettere sul senso delle sue parole, con un “disegnino” autografato sul quaderno e la sensazione che il nuovo giorno potrebbe davvero ripartire dalla nostra Calabria, attraversando la notte; credendoci ancora. Aspettando l’Aurora…

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TAG MODA Siouxie and The Banshees - Spellbound

PUNK COUTURE I prodromi dell’invasione Punk cui stiamo assistendo, e che ci accompagnerà per tutto l’autunnoinverno prossimi, si erano già visti, decisi e dirompenti, sul red carpet più atteso ed esclusivo di New York, quello del Costume Institute Gala e della sua mostra più importante Punk: Chaos to Couture. Le Regine della Provocazione, quali Vivienne Westwood, Madonna e Miley Cyrus, ma anche icone di stile, come Sarah Jessica Parker, Jennifer Lawrence e un’insospettabile Anne Hathaway, si sono date

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Simona Tulelli appuntamento, ormai a Maggio scorso, per decretare l’avvio della nuova fase punk, un compito che le passerelle hanno preso molto seriamente. E quindi preparatevi a un A.A. 20132014 all’insegna delle spille negli abiti, delle pettinature moicane e delle borchie che piovono sull’abbigliamento come se non ci fosse un domani. Persino Anna Wintour si è fatta beccare insieme a giovani non proprio “pettinati” (secondo il simpatico fotomontaggio del New York)! E così, secondo i soliti corsi e ricorsi della moda, i suoi cortocircuiti ed


idiosincrasie, in un sistema che si autocita e autocelebra in continuazione, assistiamo al rimescolamento di tutti gli elementi intravisti (alcuni effettivamente onnipresenti) negli ultimi mesi: le borchie su tutte, ma anche i combat boots, il rossetto rosso cupo o tinte decisamente shock sui capelli. Ma come ogni grande ritorno, che raggiunge il suo apice e che piano piano è destinato a lasciare il passo ad altrettanto grandi apparizioni (s’intravede un deciso ritorno ai ’90, tra abiti sottoveste e maglioni oversize di lana simil-infeltrita), il ritorno PUNK ci lascia la possibilità di giocare. Io consiglio sempre di non eccedere, anzi di smorzare i toni, mescolando capi decisamente in contrasto tra di loro: il bustier di pelle nera (Balmain), con la gonna a ruota floreale (ALICE + OLIVIA), laddove il punk esplode nelle borchie della clutch bag (Valentino Garavani), nella rete dei collant

e nei boots decisamente da combattimento (Valentino Garavani). Se si vuole maggiormente osare, basta un classico tubino impreziosito da borchie dorate (Versus), decolletes a punta (Zara), ma in quel caso lascerei sottotono il resto del look, concentrandomi sul trucco. Il trucco punk, alla Siouxsie Sioux e alla Nina Hagen, non lascerà che passiate inosservate ed è anche poco dispendioso! Bastano pochi elementi caratterizzanti: eyeliner e matita nera da sfumare fino sotto l’arco delle sopracciglia, un rossetto mat (Chanel) e super bloody e un mascara nero (Benefit). Se non siete proprio delle bad girl, Ottobre è pur sempre il mese della festa più pazza dell’anno: potrete travestirvi da vere punk. E non dimenticate di cotonare i capelli! Alla prossima!

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OMD - Enola Gay

CUBOROCK 2.0 Ho incontrato Alex Tolomeo (RED) e Marco Macrì (SPORA) nell’autunno del 2007 e ho condiviso con loro un percorso fatto di fraterna amicizia con uno e…“insulti affettuosi” con l’altro; fatto dello scambio incessante di idee e di progetti entusiasti, embrioni di ciò che poi sarebbe divenuto cuore pulsante dell’underground musicale catanzarese: il CUBO ROCK. Giunto alla sua quinta stagione consecutiva, il CuboRock si prepara ad una serie

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Francesca Ceniti Coordinamento Editoriale Tag “la provincia in tasca” di importanti novità, che saranno gli stessi Alex e Marco a descriverci, in quella che, più che un’intervista, mi piace considerare come un’altra delle nostre innumerevoli chiacchierate… Alex, facciamo un po’ di storia: che cos’è il CuboRock e come è nato? Sono già passati cinque anni e, guardando indietro, mi rendo conto che abbiamo fatto un bel percorso insieme! Il CuboRock, come tu sai bene, nasce dalle viscere di un progetto importante: il Movimento dei Musicisti di Catanzaro. In quell’anno, si è cercato di riavvicinare gli artisti e la gente sensibile all’arte a nuovi modi di intendere il live e all’aggregarsi culturalmente in un luogo comune. Tutto è nato con il Moma Rock Night, sul Corso Mazzini di Catanzaro: già da lì, si è dato vita ad un concetto innovativo, con un djset rock divertente e fresco e l’avvicendarsi di artisti di ogni tipo, fotografi, pittori, poeti. Da quel momento, si è pensato ad una location più grande, per permetterci dei live e dei numeri più importanti… ma soprattutto perché sul corso avevamo sempre problemi di orari e di volumi!

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Il CLUB21 fu una scelta vincente. Così, il 17 Ottobre 2009, si diede vita a quello che ora conosciamo come CUBOROCK: un insieme di idee che trovano luce nella Musica, ma che, soprattutto quest’anno, spazieranno in tanti altri ambiti artistici, per far diventare il Cubo una vera e propria Factory Underground della nostra città. È stato difficile portare avanti un progetto alternativo rispetto ai soliti standard musicali? Sinceramente non me lo sono mai chiesto. Io ho sempre delle idee, delle visioni, e faccio di tutto per concretizzarle. Solitamente, se rimango determinato e propositivo, tutto ciò che mi viene in mente di fare si realizza. È la dimostrazione pratica che la volontà di ottenere una cosa a tutti i costi non conosce difficoltà, se non quella che si ha personalmente. Per dirla in altre parole, l’unico freno siamo noi stessi: se tu metti tutta la tua anima in qualcosa, non puoi sbagliare, è percepibile da tutti e tutti abbiamo bisogno in fondo di cose belle, vero? Al CuboRock c’è chi parla di “famiglia”, chi si sente a casa e aspetta impaziente che riaprano i battenti. Quale credi sia stato l’elemento aggregante per così tanta gente? Come dicevo, noi tutti abbiamo bisogno di vivere cose belle, specie in questo momento storico. L’elemento aggregante che ho visto in CuboRock è la passione che è stata riversata in questo progetto negli anni, l’amore, la voglia di fare qualcosa che lasci un senso a tutti. Ogni persona che è passata dal CuboRock ci ha lasciato qualcosa ed ha portato via altrettanto, nel bene e nel male. Il

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concetto di Arte è proprio questo, per me: arricchirsi reciprocamente. Non riesco proprio ad immaginare un mondo senza Arte, senza Musica, credo sia ciò che di più triste possa capitare e questo è insito in tutti noi, siamo tutti Artisti. Ci sono stati momenti di sconforto, in cui hai pensato di abbandonare tutto? Sì, ci sono stati diversi momenti in cui mi sono sentito stanco e smarrito. Essere sempre in tensione non è semplice, devi avere un carattere molto forte e distaccato, devi dare sempre il massimo. Quando ricopri certi ruoli, non puoi permetterti di mollare, perché le persone che pazientemente ti seguono da anni necessitano delle tue conferme e del tuo modo di fare, ed è giusto che sia così. Questo è un pensiero che, forse, non ho sempre fatto mio, ma che ora accetto con piacere e responsabilità. Alcuni problemi personali mi hanno anche dato l’opportunità di crescere e fortificarmi e mi auguro con tutto il cuore di dare ancora di più, CuboRock è il mio cuore! Ci racconti qualche aneddoto divertente, avvenuto tra le mura del CuboRock? Ne ricordo tanti! Il primo anno, durante il compleanno di Spora, ricordo torta ovunque, a terra e sui muri e, non sono certo se lui o qualcun altro, per colpa del pavimento scivoloso, prese un volo divertentissimo! Ricordo DDM stalker nei confronti della consolle o degli artisti in scena; l’Apa Team e i loro cori a fine serata e tutta l’aspettativa che creavano intorno ad un sabato sera; ricordo i CuboLumière e quel bel gruppetto infrasettimanale, quando davvero in città


non c’era nulla, a parte qualche partita in TV. C’è aria di novità, quest’anno, con un nuovo staff, nuove idee, un blog e un’associazione culturale pronta per nascere… CuboRock ha finalmente voglia di diventare più importante, per questo si avvale di collaboratori che avranno un ruolo rilevante nella gestione e nella creazione di tutto. Avremo un ufficio commerciale, un ufficio stampa, un ufficio di comunicazione e promozione. Nello staff, ci sono persone che negli anni hanno sempre seguito il Cubo ed hanno sempre dato un apporto personale per la buona riuscita degli eventi. È importante, per me, guardare al futuro insieme a loro. Che novità ci sono per il CuboLumière e perché la nuova location del Paddy’s Irish Pub? Ufficialmente, il Lumière riparte dal

26 Settembre, festeggiando l’Arthur’s Day per Guinness. Il Paddy’s Irish Pub è un nuovo centro nevralgico che abbiamo creato, un pub con tanti nuovi propositi; il più importante è quello di mantenerci quanto più vicino alle tradizioni irlandesi: sempre buona musica, ottima birra e buon cibo. Non bisogna mai scostarsi dalla tradizione, in un pub. Preferisco usare questa location, perchè il locale è più piccolo e più idoneo all’idea di Lumière, qualcosa di intimo e caldo, proprio come succede nei pub inglesi e irlandesi. La novità è che il Lumière, quest’anno, si terrà sempre di GIOVEDI, fatta eccezione per un mercoledì di Dicembre, in cui ospiteremo una bravissima artista inglese, Erin K. Del nuovo party infrasettimanale, “Nostalgia canaglia”, vorrei invece che me ne parlasse un’altra colonna del CuboRock, una sorta di alterego del nostro Alex: Marco Macrì, Spora alla consolle. Ti correggo, si chiama “Nostalgia Nostalgia canaglia”…il rafforzativo rende più nostalgici! L’idea di questo nuovo party nasce dal Peter Pan che è in noi. Si tratta di un nuovo tipo di dj set molto trash ed ironico (che di solito non possiamo proporre durante le serate CuboRock), un viaggio musicale che abbraccerà le hit più simpatiche degli anni ‘80/’90, le canzoni dei cartoni animati e dei telefilm della nostra giovinezza. Un tuffo nel passato, allegro e malinconico, per tutti coloro che, come noi, ancora si emozionano ascoltando la canzone di Mazinga, pensando al panino e Nutella delle 16.30, a Bim Bum Bam o ai primi “pomici” da falò, dove se suonavi un pezzone da Festival Bar eri ancora più figo! Dopo

una

brevissima

pausa

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Marco Macrì e Alex Tolomeo sabbatica, sei di nuovo qui, fianco a fianco ad Alex, a riprogrammare le attività del Cuborock. Come ai vecchi tempi? Quando mi sono allontanato, la gente si è interrogata molto sul misterioso motivo della mia dipartita. C’è stato addirittura chi ci ha accostato alle coppie storiche, tipo Franco e Ciccio, Bud Spencer e Terence Hill, fantasticando sugli improbabili motivi della rottura! Sono tornato, perché mi manca il puzzo di Alex…Scherzi a parte, sono di nuovo qui, ma non oserei dire “come ai vecchi tempi”. Vecchi siamo diventati noi, o meglio, la vita non ci permette di dedicarci a tempo pieno al CuboRock, ed è per questo che ci siamo attorniati di validissimi ragazzi che ci aiuteranno nei lavori. Siamo cresciuti noi, vogliamo far crescere il progetto. Sarà un Cubo Rock 2.0, appunto perché rinnovato nello staff, nello spirito, nelle ambizioni. Come intendete comunicare l’idea di factory culturale attraverso il CuboRock?

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M - In questi anni, abbiamo sempre cercato di creare un evento culturalmente a 360°, soprattutto durante il CuboLumière, che meglio si prestava per l’occasione. Abbiamo ospitato mostre di pittura e fotografia, proiezioni di film. CuboRock è una vetrina per tutti gli artisti che hanno qualcosa da dire e per noi è un piacere ospitarli! A – Quest’anno, con il supporto del nuovo staff, speriamo di coinvolgerne tanti altri e in un modo più attento e capillare. Ciò che dobbiamo far capire è che un Artista, se degno di essere chiamato tale, deve avvertire la necessità incontrollabile di mostrare quello che fa: non si vive di solo orgoglio ed ego. L’Arte è comunicazione, diversi perdono di vista questo concetto, trasmutando la purezza della comunicazione in un insignificante ingaggio economico. Non è sempre così, dobbiamo pensare a fare arte propria e promuoverla, usando il Cubo e tutto ciò che ruota intorno: Fanzine, Giornali, Mensili, TV, Media e tanta, tanta gente, per creare e promuovere il nostro vivaio artistico. Ci

date

qualche

anticipazione


sul party di Halloween? Tanto lo sappiamo che ci sarà… M - Il party di Halloween del CuboRock è forse l’evento in città dove l’80% dei presenti si presenta mascherata (e che maschere!). Al TG regionale, ho sentito che Alex si vestirà da “fromboliere della Cornovaglia”, ma sono voci… di sicuro è confermata la presenza del Principino Harry. A – Quando si parla di party in maschera, Spora s’illumina: è lui il trasformista più attento e capace! Per Halloween, avremo una band eccellente che suona Combat Folk, lo spettacolo è garantito e l’allestimento sarà macabro e suggestivo, come da tradizione. Aspettiamo tante maschere, nei nostri Party di Halloween si respira davvero quell’aria festosa, colorata e orrida, tipica delle strade d’oltremanica! Gira voce che quest’anno, dal CuboRock, potrebbero passare artisti importanti sulla scena musicale italiana e internazionale, abbiamo già qualche nome? A – Innanzitutto, spero di far tornare alcuni artisti importanti che tutti ricordiamo, come Zombina and The Skeletones, ce la stiamo mettendo tutta. Anticipazioni su ciò che faremo? Sarà un CuboRock al…Massimo Volume! Dite qualcosa l’uno all’altro (vietato dire “qualcosa”)! M - Rosso, quando sono andato via, ho tenuto per mesi sul comodino una tua foto, che baciavo ogni notte prima di dormire. A - Spora, quando sei andato via, mi sono dato alla pazza gioia! Chiunque è passato è stato oggetto di desiderio e

provocazione, mi sono sfogato in questo modo, sì ora lo sai! È il momento dei ringraziamenti… A I ringraziamenti vanno principalmente a TAG, ad Angelo Capoano e Francesca Ceniti, che mi hanno permesso di usare questo spazio per esprimere i miei pensieri e con i quali è nata questa importante collaborazione organizzativa e mediatica. Un ringraziamento speciale agli altri nuovi membri dello staff: Guerino Catania e Maurizio Cacia. Una nuova avventura sta per iniziare e tutti insieme, con il sempre costante contributo di Marco Macrì, sia in consolle che nella gestione di tante altre risorse, lavoreremo assiduamente per dare alla nostra città e ai nostri sabati quel senso diversamente e “divertentemente” artistico che ci contraddistingue. Un grande omaggio a Luca e Domenico Iofalo dell’Hemingway Club, con i quali ripartiamo per il quinto anno consecutivo: è un grande risultato, un grande numero! M - Ringrazio tutte le persone che in questi anni ci hanno seguito ed aiutato; Luca e Domenico Iofalo; le loro famiglie, perché hanno sempre creduto in noi, anche nei momenti difficili; Alex, per avermi chiesto di collaborare anni fa, e i nuovi membri dello staff: Guerino, Angelo, Maurizio... tranne te, “kikki”! CUBOROCK RELOADING.

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TAG MUSICA Arctic Monkeys - Why’d You Only Call Me When You’re High

You can follow me @MrNickMatt

Arctic Monkeys

AM

N

ella vita quando si diventa grandi cambiano molte cose, vale anche nella musica. Quando si è dei “bimbi prodigio” certe porte si aprono prima, tutto inizia ad accelerare, sarà lo spessore (se c’è) a rivelare alla lunga il valore effettivo di una band, distinguendola dai fuochi di paglia, come quelli che da metà anni 00 ad oggi si sono accesi e spenti come tanti cerini provenienti dalla medesima scatoletta. Gli Arctic Monkeys sono stati uno tra i primi, ma poi anziché spegnersi sono diventati più grandi, la loro fiamma si è ingigantita e ormai, da almeno due anni, sono diventati come una torcia olimpica.

Niccolò Matteucci L’esponenziale crescita del loro successo va naturalmente di pari passo con quello delle prospettive, quindi anche delle aspettative che li circondano ed il loro quinto album, AM, è per forza di cose uno dei più attesi del 2013. La rampa di lancio è quella che, se imboccata nel modo giusto, li proietterà nell’olimpo delle grandi band britanniche, quelle che marchiano le decadi, come Oasis e Muse hanno fatto nelle due passate. L’album precedente, Suck It And See, era stato la prova di maturità, un convincente mix di quegli stili che avevano contraddistinto i loro lavori precedenti e non solo. Il

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tempo è a tutti gli effetti maturo per un cambiamento, è quello che è lecito aspettarsi, non siamo di fronte a uno di quei rari casi (leggasi gente tipo Ac/Dc, Ramones, Motorhead, ecc…) in cui una band può permettersi di fare sempre la stessa cosa e continuare ad essere amata e seguita incondizionatamente. D’altro canto, il cambio di look di Alex Turner (diventato un emulo di John Travolta versione Grease), ma soprattutto i singoli che hanno infiammato l’estate, hanno fatto ampiamente capire che AM non sarebbe stato una minestra riscaldata. R U Mine e Do I Wanna Know hanno

Artic Monkeys

funzionato alla perfezione, sebbene siano molto simili musicalmente, accattivandosi nuove fasce di pubblico e dando tutta l’idea di una virata verso un rock più autoritario e meno da teenagers. Dopo un primo ascolto dell’ultima fatica della band di Sheffield, la sensazione dominante è che “i pezzi bomba” non arrivino mai, forse perché non ce n’è. In ordine

di tracklist le cartucce R U Mine e Do I Wanna Know vengono sparate subito ed essendo già note ai più da due mesi e rotti non creano neppure l’effetto sorpresa, anzi, dopo questa accoppiata iniziale è quasi come se iniziasse un altro disco. L’hanno presa sul serio a quanto pare, ma bisogna che qualcuno spieghi a Turner e soci che la maturità non passa necessariamente per l’abbandono dei pezzi veloci, casinari o ballabili. Il nuovo singolo, Why’d You Only Call Me When You’re High, è quello che forse dà l’impronta principale al mood andante del disco, che spesso assume delle sfumature quasi da beat hip hop o r’n’b. Mancano dei momenti strumentali significativi o una vera e propria perla e, per quanto i brani presi uno ad uno siano tutti piuttosto piacevoli, l’ascolto integrale ed ininterrotto dell’album risulta piuttosto stancante, per non dire addirittura noioso. Nonostante tutto AM non è certamente un lavoro da bocciare, anzi, casomai da esaminare con parametri che finora non eravamo stati abituati ad adottare per gli Arctic Monkeys, ma sostanzialmente è un buon disco, ben suonato e con una sua identità. Certo c’è da dire che i grandi album sono quelli su cui non serve andare a impelagarsi in più o meno avventurose spiegazioni o interpretazioni, semplicemente è lampante come le scimmie artiche abbiano deciso di andare in solitaria ed abbandonare una volta per tutte quelle caratteristiche che li avevano fatti diventare gli alfieri (insieme a The Strokes e Libertines) del genere comunemente ed inflazionatamente definito “indie-rock”. La miscela


dei nuovi Arctic è composta nei momenti più esaltanti da riff molto ben scanditi che vanno di pari passo con una batteria perentoria, il tutto con un retrogusto vagamente classic-rock. Si nota anche una crescente propensione verso falsetti e coretti, come su I Want It All o sul ritornello di Arabella, che hanno un po’ di verve, ma scordatevi le accelerazioni dei primi due

album o l’acidità degli ultimi due, piuttosto abituatevi ad arpeggi intriganti ed insoliti poggiati su linee di basso molto presenti, non banali ma neanche protagoniste. Poi ci sono le ballate, di ispirazione “Lennoniana”, concilianti e avvolgenti, una tra tutte: No. 1 Party Anthem.

The Road e Knee Socks, restituendo così la cortesia ad Alex Turner, che a sua volta si era aggiunto ai credits dell’ultimo lavoro della band di Homme, Like Clockwork. In definitiva, la sostanza di AM è fatta di brani rock-pop decisamente ben suonati e maturi, prodotti con intelligenza (ancora non si può parlare di mestieranza) ed una voglia rispettabile, per quanto più o meno condivisibile nella forma e nelle scelte stilistiche, di prendersi definitivamente la leadership tra le band britanniche di questa decade. Probabilmente, il banco di prova più interessante sarà la resa live dei nuovi brani. Dopo il trionfale tour tenutosi nel corso dell’estate, infatti, gli Arctic Monkeys dovrebbero aver acquisito quella credibilità ed autorevolezza che caratterizza le grandi band. L’appuntamento per i fan italiani si terrà nell’unica data del 13 novembre che avrà luogo a Milano.

A metterci “una buona parola” ci pensa anche Josh Homme, uno dei principali artefici della maturazione artistica degli Arctic Monkeys, che ha definito AM “Un disco fico, sexy e notturno. Non dance come sembra, ma moderno, da sala da ballo sexy...” Il frontman dei Queens Of The Stone Age, che aveva prodotto il terzo disco degli Arctic (Hambug), ha collaborato anche in AM aggiungendo parti vocali in One For

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TAG CINEAMANDO Duke Ellington - Chloe

Antonello Migliaccio

“Dunque, dire idiozie, oggi, quando tutti riflettono profondamente, rimane il solo mezzo per provare la propria libertà e indipendenza di pensiero.” Boris Vian Partiamo da questa affermazione di Vian, di cui scopriremo più avanti connotazioni artistiche e percorsi di vita, per soffermarci su quanto implichi, ai nostri giorni, una simile riflessione. Perché ritenere che sia imprescindibilmente necessario, quasi un assioma di partenza nel nostro incauto e insofferente procedere in ciò che si definisce vita, adottare una simile abitudine, e cioè, costringersi a dire idiozie per distinguersi dall’oceano di riflessioni “profonde” e pensieri “illuminati”? Ma perché, oggi, va di moda mostrarsi, ritenersi, esibirsi intellettuali. E come mai l’intellettualismo, ammesso che sia mai esistita tale costumanza, “tira alla grande”? La risposta è tutta intorno a noi: perché l’insulsaggine, la dabbenaggine,

Mood Indigo -La schiuma dei giorni- Vian, Gondry e altri baluardi di resistenza all’invasione delle cavallette del pensiero. la faciloneria, il pressapochismo, la scostumatezza, il torpore intellettuale e la pigrizia psico-fisica sono i nuovi valori della società, per lo meno di quella americana ed europea. Ed ecco che, nel nostro paese, come per magia, l’intellettuale di un tempo -penso a Pasolini, Fortini, Calvino, Flaiano- è sostituito dal qualunque personaggetto (mi si passi l’azzardo ortografico) di un’Italietta a briglia sciolta, scollacciata, cafona, stigmatizzata e, nel contempo, osannata, da tanto ciarpame e mediocrità che invade le nostre case, il nostro lavoro, i nostri sogni; sogni, appunto, per ritornare al cinema: Moccia, I fratelli Vanzina, Checco Zalone, i Soliti Idioti, i cinepanettoni e i tormentoni dell’estate esotica, tutta Formentera, tette siliconate e quattro chili di volgarità da Uomini e Donne. Insomma tutti, oggi, hanno qualcosa da dire, soprattutto attraverso il cinema. E il cinema, oggi, risente in misura maggiore rispetto alle sue consorelle arti, del degrado della categoria dell’intellettuale. E tutti i sistemi di intrattenimento, da

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quello teatrale a quello cinematografico, passando attraverso il sistema televisivo, il più colpevole, in fin dei conti, dello stato delle cose, sono vessilli, simboli, totem e araldi di questa apocrifa profondità di pensiero. Cosa resta a noi, in mezzo a tanta, troppa, arroganza di parola, di penna e d’immagine? Si può scampare al rigurgito bestiale e cacofonico di tutti coloro che hanno un’opinione su qualunque argomento, e la fanno cader giù dal cielo, come fosse oro colato? La risposta, per quanto mi riguarda, è no. Non possiamo far niente per arrestare questo tsunami di espressioni sempre più gergali e semplificate, siano esse espressioni scritte, parlate e, peggio, filmate. “Il cinema,” amava dire Akira Kurosawa, “racchiude in sé molte altre arti; così come ha caratteristiche proprie della letteratura, ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica.” A maggior ragione, dico io, bisogna saper discernere, e imparare, qualora non lo si sia fatto finora, a pensare. E per pensare è necessario un sistema di riferimento che aiuti, non necessariamente la teoria delle Idee del platonismo o le categorizzazioni logiche della

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realtà aristotelica; non serve, necessariamente, sapere a memoria la Divina Commedia, ma, perdiana, non è ammissibile che la si apprenda con Benigni. E per tornare al cinema, che, in fondo, è il nocchiero che guida queste nostre riflessioni mensili, proporrò visioni che possano insegnare qualcosa, che possano lasciar spazio a riflessioni, dubbi, rinsaldare certezze, o, laddove non sia possibile, suggerire semplicemente uno sguardo più intenso, meno superficiale, meno egoista, più partecipativo e più maturo. Perché “l’arte del cinema consiste nell’approcciarsi alla verità degli uomini, non di raccontare delle storie sempre più sorprendenti”, diceva Jean Renoir, regista che varcò il passaggio dal cinema muto al sonoro, figlio del grande pittore impressionista Auguste Renoir, autore di pellicole passate alla storia del cinema, come La grande illusione (1937) e La regola del gioco (1939), osannato da Truffaut come uno dei film più belli della storia del cinema. Come, dunque, dire idiozie per il solo esercizio di differenziarle dalla mole pantagruelica di opinioni che pretendono di profumare di alta cultura ed erudizione, senza cadere nel banale, nel trito gioco della facile ironia, nel tranello della facile battuta, condita di doppio senso, o, al peggio, di demenzialità gratuita e fine a se stessa? Boris Vian, scrittore, paroliere, musicista, traduttore, drammaturgo e chi sa cos’altro, è l’esempio lampante di come poter differenziarsi attraverso il gioco, il nonsense fine ed elegante, il paradosso, le contraddizioni logiche della narrazione, semantiche del senso, ed esistenziali


della società da lui descritta. Ho amato senza freni la narrativa di Boris Vian, al punto da considerarlo uno scrittore imprescindibile per il lettore di qualsiasi tipologia. E Vian ha sempre amato spiazzare il suo pubblico, giocare, spaziare con una fantasia che rincorreva se stessa, pur non rinunciando a narrare di emozioni, di umanità, come è nel caso de La schiuma dei giorni, Marcos Y Marcos in seconda edizione del 2005; storia d’amore (direi quasi La Storia d’Amore) straziante, dilaniante, tra Colin, ricco fino alla nausea e, ovviamente, distrattamente annoiato, e Chloe, che diventa sua moglie in un batter d’occhio -quando si dice il colpo di fulmine- e che, al ritorno dal viaggio di nozze, si ammala gravemente. Nei suoi polmoni sta crescendo una ninfea. E di più non aggiungo, per nulla sottrarre al fruitore di questo libro imperdibile per chiunque ami leggere seriamente

(si dispensano i lettori dei vari Moccia, Kinsella, Meyer, Brown, et cetera). Ma, e dunque, di cinema non si è parlato per niente? Certo che sì, poiché quello che suggerisco di andare a vedere al cinema è proprio la trasposizione filmica di questo splendido romanzo: Mood Indigo, in uscita questo autunno; il regista è un certo Michel Gondry, di cui abbiamo parlato ampiamente in uno dei precedenti nostri articoli, pubblicato in questa rubrica. Vi dice nulla Se mi lasci ti cancello (Eternal sunshine of the spotless mind) e L’arte del sogno? Forza! Al cinema di corsa, oppure a leggere un bel libro, ascoltare della musica intelligente. Ricordate: la parola chiave è intelligente, ma con intelligenza.

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TAG CINEMA DIANA - LA STORIA SEGRETA DI LADY D. Regia: Oliver Hirschbiegel. Con Naomi Watts, Douglas Hodge, Geraldine James, Charles Edwards, Cas Anvar. Genere: Drammatico Uscita: 03/10/2013 Trama: La storia è quella della relazione di due anni della principessa Diana con Khan, durante le procedure per il divorzio dal principe Carlo, terminata nel giugno 1997. Lady D., morta pochi mesi dopo, voleva convertirsi all’Islam per poterlo sposare. Il film verrà girato a Parigi, dove Diana morì nell’incidente d’auto, ma anche in Pakistan, Angola e sud della Francia.

IL CACCIATORE DI DONNE Regia: Scott Walker. Con Nicolas Cage, Vanessa Hudgens, John Cusack, Dean Norris, Kevin Dunn. Genere: Thriller Uscita: 03/10/2013 Trama: Robert Christian Hansen, uno dei più feroci serial killer americani, trasportava le sue vittime nelle zone più remote dell’Alaska, per poi liberarle e dar loro la caccia come fossero prede. Per tredici anni ha rapito, violentato e ucciso indisturbato giovani prostitute, fino a quando il detective Glenn Flothe, grazie ad un testimone chiave, riuscirà a mettersi sulle sue tracce...Da una storia vera, un thriller inquietante.

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TAG CINEMA GIOVANI RIBELLI - KILL YOUR DARLING Regia: John Krokidas. Con Daniel Radcliffe, Dane DeHaan, Michael C. Hall, Ben Foster, Jack Huston. Genere: Biografico Uscita: 17/10/2013 Trama: La vera storia mai raccontata di quattro giovani studenti della Columbia University che ispirati dall’esempio di Walt Whitman e della “setta dei poeti estinti” sfidarono le rigide regole della più potente Università Americana, finendo per diventare a loro volta ispirazione per le generazioni successive.

JUSTIN E I CAVALIERI VALOROSI Regia: Manuel Sicilia. Con Saoirse Ronan, Mark Strong, Freddie Highmore, Charles Dance, Rupert Everett. Genere: Animazione Uscita: 24/10/2013 Trama: Justin vive in un regno governato da burocrati, dove i grandi cavalieri sono stati estromessi dal potere. Suo padre, primo consigliere della Regina, vuole che il figlio segua le sue orme e intraprenda la carriera di avvocato. Ma Justin ha un sogno: diventare un Cavaliere Valoroso come lo era stato suo nonno!

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TAG GIOCHI

ORIZZONTALI

1)sfruttamento illecito o eccessivo 4) lo era per nascita Ester 8) si usa per cuocere 9) istituto geografico militare 10) unità monetaria giapponese 11) piatto tipico orientale 14) una composizione di Anzaghi 16) genere delle ranuncolacee 18) monete tedesche d’argento 20)un albero enorme 21) grosso uccello , inetto al volo , scoperto nel sec 23) qualsiasi malattia di tipo degenerativo 25) audiovisual industry promotion 26) un insetto come la melipona 27) relativo alla razza 30) antica regione dell’Asia minore 31) fatta di fuoco

VERTICALI

il Kurosawa regista 2) le consonanti dell’oste 3) ora si chiama OCSE 4) Mircea storico romeno 5) limiti di Bari 6) Sugar Robinson ex pugile 7) la regista Varda 11) santuario della mecca 12) balbuziente , tartaglione 13) guarnizioni marginali 15) un ruolo difensivo del gioco del calcio 17) isola greca del mare Egeo 19) la madre di Apolia 20) Lois tra i precursori del socialismo 22) spettacolo lirico 24) formano cooperative 28) fine delle liti 29) prima parte di oggi

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ORIZZONTALI

1) nome scentifico dei serpenti 5) in epoca coloniale o nelle società schiaviste 9) spesso accompagna l’impennata 11) le prime di assunto 13) rappresenta una delle forme di valorizzazione del rifiuto 14) mordacemente nel mezzo 15) la Nigeria in breve 17) una società che si occupa di pubblicità 18) margine operativo lordo 19) uno strumento ad ancia 21) non affette da malattie 22) risonanze 23) colonia in Germania 24) vasi panciuti a bocca stretta 26) nome dell’allenatore svedese Eriksson 28) articolo tedesco 29) a favore di , a vantaggio di 31) è noto anche come “pan di serpe” 32) le prime di Oaks 33)pesanti ed opprimenti 35) testa*** di yeti 36) musicò “i dialoghi delle carmelitane” 38) immagine 39) fanno dolere le articolazioni

VERTICALI

1)comune sui monti volsini 2) le iniziali di Newton 3) diritto in breve 4) istituto tecnico industriale statale 5) con i risi in un piatto veneto 6) organizzazione mondiale del commercio 7) le hanno e Marco o Lando 8) sorteggiata il 24 dicembre 10) nell’antichità era nota quella tarpea 12) una vastissima regione della terra 14) il Sean che ha interpretato molte volte l’agente 007 16) stille di liquido 18) piante erbacea della famiglia delle malvacee 20) interiezione di chiamata 21) scosso senza pari 24) si sentono se sono a portata di naso! 25) noto cantautore belga 27)la moglie di elimelek 29) erano rostrate per speronare 30) nuoto alla marinara 33) è citato con Magog 34) suffisso diminuitivo plurare 36) iniziali di Annigoni 37) le prime di curricolo

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TAG EVENTI I NOMADI IN CONCERTO - OKTOBERFEST (VI edizione) Stadio Comunale, Gasperina (CZ) Start: ore 17.00 Ingresso gratuito

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NINA ZILLI E FABRIZIO BOSSO - WE LOVE YOU – JAZZ’ N SOUL FESTIVAL D’AUTUNNO 2013 Teatro Politeama, Via Jannoni, Catanzaro Start: ore 21.00 Ingresso a pagamento: platea e primo ordine di palco 25 € - secondo ordine di palco 20 € - terzo ordine di palco 15 € - quarto e quinto ordine di palco 10 € Info: www.festivaldautunno.com; Segreteria Festival d’autunno: tel. 388.8183649 THE SONS OF ANARCHY CUBOROCK – GRAND OPENING SEASON 2013/2014 Hemingway Club, Pineta di Giovino, Catanzaro Lido Start: ore 23.30 Ingresso a pagamento: 4 € MODA’ – GIOIA TOUR 2013 Area Magna Graecia, Via Nazionale, Catanzaro Lido Ingresso a pagamento: 34,50 €.

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AL DI MEOLA - PLAYS BEATLES AND MORE FESTIVAL D’AUTUNNO 2013 Teatro Politeama, Via Jannoni, Catanzaro Start: ore 21.00 Ingresso a pagamento: platea e primo ordine di palco 25 € - secondo ordine di palco 20 € - terzo ordine di palco 15 € - quarto e quinto ordine di palco 10 € Info: www.festivaldautunno.com; Segreteria Festival d’autunno: tel. 388.8183649


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12° SLALOM MONTE CONDRO’ – GARA AUTOMOBILISTICA Memorial Francesco Farmaco, Trofeo Dalidà Serrastretta (CZ) Iscrizione: 100 €

CLAUDIO BAGLIONI – CON VOI TOUR Area Magna Graecia, Via Nazionale, Catanzaro Lido Start: ore 21.00 Ingresso a pagamento: 35 € Info: www.ticketservicecalabria.it

RAY GELATO IN TOUR FESTIVAL D’AUTUNNO 2013 Teatro Politeama, Via Jannoni, Catanzaro Start: ore 21.00 Ingresso a pagamento: platea e primo ordine di palco 20 € - secondo ordine di palco 15 € - terzo ordine di palco 10 € - quarto e quinto ordine di palco 7 € Info: www.festivaldautunno.com; Segreteria Festival d’autunno: tel. 388.8183649

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TAG UTILI

NUMERI UTILI EMERGENZE Catanzaro Soccorso......................................................................................0961 32155 Soccorso Stradale Club Italia...................................................................................116 Emergenza Sanitaria.................................................................................................118 Soccorso Stradale Europ Assistance.................................................................803803 Linea antiusura............................................................................................800 018 903 SALUTE Ospedale Pugliese di Catanzaro..............................................................0961 702021 Croce Rossa Italiana Catanzaro.................................................0961 744111 - 741769 Croce Azzurra Catanzaro..........................................................................0961 727719 Croce Verde Catanzaro..............................................................................0961 741010 Pronto Soccorso Catanzaro.......................................................................0961 883219 Guardia medica Catanzaro........................................0961 745833 - 750193 - 737562 SICUREZZA Carabinieri..................................................................................................................112 Vigili del Fuoco..........................................................................................................115 Polizia di Stato...........................................................................................................113 Corpo Forestale dello Stato di Catanzaro...............................................0961 741958 Polizia Municipale......................................................................................0961 393911 UTILI Stazione ferroviaria di Catanzaro............................................................0961 751022 Capitaneria di Catanzaro............................................................................0961 31642 A.M.C............................................................................................0961 781467 - 781475 Funicolare.....................................................................................0961 750120 - 794425 Aereoporto Internazionale di Lamezia Terme........................................0968 414111 TAXI...............................................................................0961 721348 - 725846 - 721348 Comune di Catanzaro.................................................................................800 574 323

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TURNI FARMACIE

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TURNI FARMACIE

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CZ Lido – Cz Centro

CZ Lido - Corvo - CZ Centro

CZ Centro-Via Fares-S.Maria-CZ Centro

CZ Centro - Cavita CZ Centro

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Linea Percorso

Da Piazza Matteotti 7.05 8.15 9.10 10.20 11.30 12.10 13.15 14.30 15.20 16.10 17.00 18.00 19.00 19.50

Da Kennedy 8.00 9.05 9.40 10.50 12.40 13.10 13.30 14.15 15.10 16.20 17.30 19.00 20.10

Da Giovino 6.00 7.00 8.00 9.00 10.00 11.00 12.00 13.10 14.00 15.00 15.50 17.00 18.00 19.00 20.00 21.20

Da Giovino 6.40 7.30 8.30 9.30 10.20 11.20 12.30 13.30 14.30 15.30 16.25 17.30 18.30 19.20 20.45

Partenza

Ritorno, Transito o Partenza Da Kennedy (transito) 7.20 8.20 9.15 10.15 11.10 12.05 13.10 14.15 15.10 16.10 17.10 18.15 19.15 20.05 21.25 Via Indipendenza (transito) 6.50 7.50 8.50 9.50 10.50 11.45 13.00 14.05 14.50 15.50 16.40 17.45 18.50 19.50 20.50 22.05 Da Fares (transito) 7.30 7.25 8.10 8.50 9.15 9.50 11.00 12.50 13.20 13.40 14.30 15.20 16.30 17.40 19.10 Da Cavita (transito) 6.35 7.15 8.25 9.20 10.30 11.40 12.20 13.25 14.40 15.30 16.20 17.10 18.10 19.10

ORARI in vigore


CZ Centro - Gagliano

CZ Centro - Buda

CZ Centro - S. Elia

Cz Centro-StadioOspedale-Siano

CZ Centro-SianoOspedale-Cz Centro

Funic.Sala - S.Janni - Cava - Alli - CZ Centro

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Tag 72 Da Funicolare Sala 8.15 8.30 9.40 11.25 12.20 13.00 15.00 16.20 17.45 19.55

Da Kennedy 7.10 8.10 9.20 10.20 11.25 12.10 13.05 14.05 15.00 15.50 16.50 17.50 Da Kennedy 6.40 7.40 8.50 9.50 11.10 17.15 18.15 19.25 20.20 21.05

Da Piazza Matteotti 6.20 6.55 7.35 9.00 9.20 10.30 12.10 15.30 16.10 17.00 18.00 20.40

Da Kennedy 6.30 7.30 8.30 9.35 10.15 12.00 13.05 13.30 14.00 15.00 17.00 18.30 19.30 20.30

Da Kennedy 6.00 7.00 8.00 9.00 11.00 11.35 12.30 14.35 15.50 18.00 19.00 20.00 21.30 22.40

Da Siano Centro (transito) 6.50 7.50 9.00 10.00 11.20 17.25 18.25 19.35 20.30 21.15 Da Kennedy (ritorno) 8.00 8.40 9.05 10.15 12.05 13.35 15.30 16.50 18.20 20.25

Da Gagliano (transito) 6.25 7.25 8.25 9.25 11.25 12.00 13.00 13.55 15.00 16.15 18.25 19.25 20.25 21.55 23.00 Da Buda (transito) 7.00 8.00 8.40 9.00 10.10 10.50 12.30 13.35 14.05 14.30 15.30 17.30 19.00 20.00 21.00 Da S. Elia (transito) 6.45 7.25 8.05 9.30 9.50 11.05 12.50 14.35 16.00 16.40 17.30 18.30 21.05


CZ Centro-Siano Lacina-S. DomenicaCZ Centro

Navetta Musofalo

Funic.Sala - P.zza Roma - CZ CentroFunic.Sala

Funic. Sala - P.zza Roma - Cimitero Funic.Sala

CZ Centro - B.Gesù -CZ Centro

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B

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Da Da Kennedy 6.25 6.45 7.00 7.15 7.30 7.45 8.00 8.15 8.30 8.50 9.10 9.30 9.50 10.10 10.40 11.00 11.20 11.40 12.00 12.15 12.30 12.45 13.00 13.15 13.30 13.45 14.05 14.25 14.45 15.05 15.25 15.45 16.00 16.15 16.30 16.45 17.00 17.15 17.30 17.45 18.00 18.30 19.10 19.55

Da Funicolare Sala 8.10 10.05 11.05 12.15 15.00 16.00

Musofalo Corse ogni 10 minuti (dal lunedì al venerdì dalle ore 7.20 alle ore 17.30) Da Funicolare Sala 6.50 7.30 8.35 9.20 11.45 13.00 14.00 18.00 18.45 19.30 20.20

Da Piazza Matteotti 7.25 8.15 12.20 13.15 14.05

Da Kennedy (transito) 7.20 7.50 8.55 9.40 12.05 13.20 14.20 18.20 19.05 19.50 20.40 Da Cimitero (transito) 8.40 10.35 11.35 12.45 15.30 17.00 Da B. Gesù (transito) 6.35 7.00 7.15 7.30 7.45 8.00 8.15 8.30 8.45 9.05 9.25 9.45 10.05 10.25 10.55 11.15 11.35 11.55 12.15 12.30 12.45 13.00 13.15 13.30 13.45 14.00 14.20 14.40 15.00 15.20 15.40 16.00 16.15 16.30 16.45 17.00 17.15 17.30 17.45 18.00 18.15 18.45 19.25 20.10

Da Siano Lacina (transito) 6.55 7.35 8.25 12.30 13.25 14.15


Funic.Sala - Pentone

Cz Lido - Facoltà Farmacia

Cz Lido – Università dal Lunedi al Venerdi

B.Gesù - Università dal Lunedi al Venerdi

Gagliano – Università dal Lunedi al Venerdi

266

267

U1

U2

U3

Tag 74 Da Università 6.50 7.30 8.00 9.00 9.45 10.30 11.30 12.00 12.30 14.05 14.35 15.30 16.10 17.25 18.10 19.10

Da Università 6.30 6.55 7.20 7.50 8.20 8.40 9.10 9.40 10.20 10.40 11.10 11.40 12.30 13.10 13.40 14.15 15.15 16.15 17.15 18.20 19.40 21.05

Da Giovino 7.00 7.30 8.00 8.30 9.00 9.30 10.00 10.30 11.00 11.30 12.00 13.00 13.20 14.30 15.30 16.00 16.30 17.30 18.00 19.30

Da Giovino 7.00 8.05 9.15 10.30 11.50 13.05 14.10 15.35 17.00 18.00

Da Funicolare Sala 10.50 19.30

Da Pentone (partenze) 12.00 20.30 Da Facoltà Farmacia (transito) 8.30 9.45 11.00 12.20 13.35 14.35 16.00 17.25 18.25 Da Università (transito) 7.30 8.00 8.30 9.00 9.30 10.00 10.30 11.00 11.30 12.00 12.30 13.30 13.50 15.00 16.00 16.30 17.15 18.15 18.40 20.10 Da B. Gesù (transito) 7.00 7.30 8.00 8.30 9.00 9.30 10.00 10.30 11.00 11.30 12.00 12.30 13.10 13.50 14.20 15.00 16.00 17.00 18.00 19.00 20.20 Da Gagliano (transito) 7.10 8.00 8.25 9.25 10.10 10.55 11.55 12.25 12.55 14.30 15.00 15.55 16.40 17.55 18.40 19.40


Funic. Sala - Corvo Università dal Lunedi al Venerdi

Cz Sala - Aranceto Università dal Lunedi al Venerdi

Deposito - Funicolare Sala

Deposito - S. Maria Giovino

Deposito – Università dal Lunedi al Venerdi

U4

U5

100T

200T

300 T

Tag 75

Da Deposito 6.20 6.40 6.45 7.10 7.20 7.40 11.40 12.20 13.00 13.30 14.10 15.20 18.10

Da Deposito 5.50 6.40 8.40 11.20 12.45 12.50 13.10 13.50 15.10 15.40 17.40 18.40 19.05

Da Deposito 6.10 6.15 6.40 8.05 11.35 12.10 12.35 12.40 13.25 13.35 14.50 19.20

Da Università 6.30 8.05 11.50 13.00 16.10 18.05 20.50

Da Università 7.30 9.10 11.10 13.05 14.30 15.30 17.05 19.05

Da Funicolare (transito) 8.10 9.45 11.50 13.45 15.05 16.10 17.45 19.45 Da Funicolare (transito) 7.00 8.35 12.25 13.40 16.45 18.40 Da Funicolare Sala (partenze) 9.00 9.40 12.35 13.05 14.05 14.30 20.45 21.10 21.20 Da Giovino (partenze) 11.50 12.35 12.45 12.55 13.55 15.20 18.35 18.45 18.50 19.05 20.00 21.20 22.10 22.40 Da Università (partenze) 9.05 11.35 12.05 12.25 12.35 12.55 13.10 14.20 17.35 18.00 18.35 19.10 20.00


Deposito - Aranceto CzLido Deposito - Corvo - Cz Lido Deposito - Buda

Le Fontane - Cz Lido

Cz Centro - Carlo V Cz Centro

500T

L

C

700T

600T

Deposito - Cz Centro

400T

Tag 76 Da Piazza Matteotti 8.00 8.35 9.15 10.05 11.05 12.05 13.05 14.30 15.05 16.05 16.45 17.25 18.25 19.00 19.40

Da Deposito 6.20 6.40 7.05 8.00 11.40 14.10 Da Deposito 6.10 7.00 Da Deposito 6.10 6.20 12.30 Da Le Fontane 18.00 19.00 20.00 21.00 22.00 23.00 23.30

Da Deposito 5.40 6.00 6.10 6.15 6.20 6.30 6.35 6.40 6.45 6.50 7.40 8.10 8.40 11.15 11.30 11.40 12.45 13.10 13.40 14.10 15.40 16.40 17.30 18.40

Da Piazza Garibaldi (transito) 18.15 19.15 20.15 21.15 22.10 23.10 Da Piazza Roma (transito) 8.10 8.45 9.25 10.15 11.15 12.15 13.15 14.40 15.15 16.15 16.55 17.35 18.35 19.10 19.50

Da Kennedy (partenze) 7.55 8.10 8.25 8.35 8.50 8.55 9.05 11.25 11.35 12.05 12.30 13.25 13.30 13.55 14.00 14.05 14.20 14.30 16.00 17.15 18.00 18.30 18.35 18.50 19.05 20.00 20.50 21.35 23.25 Da Giovino (partenze) 8.30 12.10 12.40 14.15 Da Giovino (partenze 8.40 14.00 20.40


Buda - Ospedale – Buda

CZ Lido - Corvo Stadio - CZ Lido

CZ Centro – Alli

Scuola Mattia Preti – Le corse si effettuano solo nei giorni scolastici Cz Sala-S.Elia

Cz Sala-Siano

Scuola Vivaldi – Le corse si effettuano solo nei giorni scolastici Scuola Casalinuovo – Le corse si effettuano solo nei giorni scolastici

S45

S31

S20

S38

S12

S37

S34

S11

CZ Centro Germaneto- CZ centro

G

Tag 77

Da Deposito 7.45

Da Funicolare Sala 6.25 12.50 13.35 Da Funicolare Sala 6.20 12.55 Da Deposito 7.05

Da Kennedy 13.15 14.05 Da Deposito 7.10

Da Giovino 6.35 12.25

Da Buda 6.35 7.25 13.10

Da Kennedy 6.50 13.50

Da Scuola Casalinuovo (partenze) 13.05

Da S. Elia (partenze) 7.35 13.50 Da Alli (partenze) 7.10 7.15 7.30 14.05 Da Scuola Vivaldi 13.30

Da Ospedale Pugliese (transito) 7.00 8.00 13.35 Da Piazza Stadio (transito) 7.55 13.30 Da Alli (transito) 6.50 13.45 Da Scuola Mattia Preti (partenze) 13.20

Da Germaneto (transito) 7.05 14.10


Musei Catanzaro Tag 78

Museo MARCA Via A.Turco, 63 – Catanzaro Tel: 0961-746779 e-mail: info@museomarca.com Orario invernale: 9:30/13:00 e 15:30/20:00 (21 Ottobre – 20 Aprile) Orario estivo: 9:30/13:00 e 16:00/20:30 Chiuso lunedì Ingresso intero: 3 € Ingresso ridotto: 2 € - accompagnatori di persone diversamente abili, ragazzi 6/18 anni, militari, gruppi min 10 max 25 persone, scolaresche, studenti in conservazione dei beni culturali, architettura, accademia di belle arti, dams, lettere indirizzo storico, artistico ed archeologico. Ingresso gratuito: minori di 6 anni, maggiori di 65 anni, professionisti del settore dei beni culturali, capigruppo, insegnanti accompagnatori di scolaresche, guide turistiche in attività professionale, portatori di handicap, giornalisti con tesserino. MUSMI (Museo Storico Militare) Via V.Cortese, 1 – Parco della Biodiversità Mediterranea - Catanzaro Tel: 0961-795925 e-mail: musmi@provincia.catanzaro.it Orario: da maggio a settembre, da martedì a domenica 10:00/13:00 e 17:00/20:00 da ottobre ad aprile, da martedì a domenica – 10:00/13:00 e 16:00/19:00 Chiusura: 25 Dic, 1 Gen, 1 Mag e tutti i lunedì Ingresso intero: 3 € Ingresso ridotto: 2 € - gruppi min 5 persone e studenti 18/25 anni Ingresso gratuito: under 18 anni, over 65 anni, portatori di handicap e loro accompagnatori Museo Provinciale Villa Margherita (Villa Trieste) Tel: 0961-720019 Orario: da martedì a venerdì – 10:00/13:30 e 15:30/17:30, sabato mattina e domenica 9:00/12:30 Chiusura: lunedì


Musei Catanzaro

Casa della Memoria – Fondazione Mimmo Rotella Vicolo dell’Onda, 7 - Catanzaro Tel: 0961-745868 Orario: tutti i giorni 10:00/13:00 e-mail: casadellamemoria@fondazionemimmorotella.net Museo del Risorgimento Via Pascali, 40 - Catanzaro Tel: 0961-743691 Orario: 8:30/16:30 da lunedì a venerdì e-mail: distremilescz@tiscalinet.it Ingresso gratuito Museo dell’Arte e della Seta Scuola media G. Mazzini, Via Maddalena - Catanzaro Tel: 0961-725038 Orario: aperto a richiesta Ingresso gratuito Museo delle Carrozze Frazione Siano, C.da Monte Musofalo - Catanzaro - Tel: 0961-469546 Orario: 8:30/12:00 e 15:30/18:00 Chiusura: sabato e domenica Ingresso gratuito Museo Diocesano Via Arcivescovado, 13 - Catanzaro Tel: 0961-72133 Orario: 17:30/19:30 lunedì, mercoledì e sabato, altri orari a richiesta Ingresso: intero 1 €, ridotto 0,50 € Museo dell’Olio di Oliva e della Civiltà Contadina Via Guglielmo Marconi, 88050 - Zagarise (CZ) Tel; 0984/902838 Museo della Civiltà Agrosilvopastorale, delle Arti e delle Tradizioni del Parco Nazionale della Sila Via Serra, 1 - Albi (CZ) Tel: 0961/923303 - 0984/902838 Tag 79


TAG OROSCOPO

L’oroscopo di URIAN OTTOBRE 2013 ARIETE Dopo la carneficina che vi ha visto protagonisti in agosto (i cui strascichi e cadaveri ancora dovete smaltire), ottobre, a confronto, è il mese della cuccagna. Avrete pure il tempo per chiedere qualche scusa qui e là e, magari, slegare i vostri familiari che avete voluto punire, relegandoli nello stanzino buio…Basta discussioni, ora è tempo di chiarirsi, parlare e magari considerare la possibilità di nuovi amori. Per il lavoro, ancora tutto da definire. PAZIENTATE. TORO In autunno, si dovrebbe alleggerire il fegato, per prepararsi meglio all’avvento dei mesi freddi, il fegato sede della rabbia e di emozioni represse…Quand’è che vi deciderete a dire le cose come stanno, senza fingere indifferenza in pubblico e poi arrovellarvi dopo in privato? Mercurio nello scorpione mi parla di grandi evoluzioni, disvelamenti e CAMBIAMENTI. Vi piaccia o no (so quanto amate cambiare le cose…), ottobre è tempo di esplorare pascoli diversi: animo e mettetevi in cammino. GEMELLI

Ad ottobre, diciamo che potrete mettere il naso fuori dalla porta dall’uno al sette. Dopo, tra Marte e Venere che non sono in buon aspetto, ci sarà poco da sghignazzare. Nessuno riderà più alle vostre freddure, né tantomeno potrete sperare di fare appello al vostro fascino da jolly…non pensate per questo di porre fine alle vostre sofferenze…è una fase passeggera. Un mese senza dire corbellerie non fa male. PS: ricordate ai parenti di legarvi alla sedia, quando vi verrà un’improvvisa

voglia di rinnovare la tinta alle pareti!

CANCRO Lamento dopo lamento, tragedia su tragedia, alla fine, ad ottobre, i vostri bei risultati li otterrete. E parlo di cose concrete, CERTEZZE, l’elisir che le vostre esistenze bramano fin dai primi istanti. Favoriti anche da Mercurio, darete perfino l’impressione di essere più simpatici ed estroversi…quindi cavalcate l’onda, firmate contratti, chiedete prestiti in banca, insomma servitevi di questo momento di grazia, più che potete! Ottimo l’amore, le unioni, le partnership: ENJOY IT!

Tag 80


Segno del mese

LEONE Mercurio in scorpione per tutto il mese, preannuncia un autunno “caldo”. Chi ha dato il permesso ai vostri collaboratori di rivolgervi quel saluto? Come hanno osato farvi domande dirette sul vostro operato? Non saltate su per un nonnulla, sfoggiando la vostra diplomazia tirannica da grosso felino…E i vostri partner? Prima di cambiare la serratura di casa dopo un litigio, contate molto e fate dei grandi respiri profondi…e soprattutto cercate di credere che alla fine di questo tunnel, la Luce arriverà. VERGINE Ottobre sarà positivo e stimolante in quasi tutti i settori per voi, se non fosse per la posizione di Venere che vi sarà propizia solo nei primi sette giorni del mese. Approfittatene per sfoggiare l’intimo audace tigrato che avete comprato, prevedendo di poterlo riciclare per carnevale. Dopo, potrete invece indossare il solito intimo cotone dentro e fuori lana, compagno di tante avventure, frenetiche ed esaltanti (…). E con tutto questo tempo libero, il lavoro potrebbe essere la vostra unica consolazione.

BILANCIA Nel vostro mese, sarete assistiti e incoraggiati da Venere e Marte, ogni cosa sembrerà cospirare perché voi ritorniate a gioire della sfera dei sensi. Riscoprirete quanto è bello concedersi al gioco della seduzione (che tanto amate) e vi sembrerà di svegliarvi da un sogno in cui non ricorderete di essere scivolati. Scegliete i vostri obiettivi, puntateli, stendete la mano e afferrate quello che volete: sarete favoriti e sorretti da molti pianeti. Cercate solo di non spendere troppo, avete le mani bucate, ma pensate all’inverno che arriva…

SCORPIONE Con Mercurio in Scorpione, siete una forza della Natura. E chi potrebbe fermarvi, con tutta l’energia che vi scorrerà in corpo ad ottobre? Solo Marte ostile potrebbe farvi diventare ANCORA più suscettibili e irritabili del solito, specie in famiglia…quando sentirete la pressione essere eccessiva per voi, uscite in strada e fatevi una corsetta o, meglio ancora, qualche esercizio di visualizzazione. Immaginatevi al mare, in acqua, e ripetete il mantra: “ Sono in Pace con me stesso e con il Mondo”, funziona! Siete a un passo dal raggiungere quello che vi sta più a cuore…coraggio.

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SAGITTARIO “Born to be wild”, cantava qualcuno: siete dinamici, affascinanti, prorompenti, tutti un fuoco che non accenna a smorzarsi! Il pericolo è il vostro mestiere e, si sa, voi ridete in faccia al pericolo…questo per le prima metà del mese vi sarà anche “permesso” e favorito dai transiti di Marte e Venere positivi. Dopo il 15 c’è il rischio che vi trasformiate in piromani permalosi e suscettibili, quindi evitate i cibi piccanti e lasciate a casa quelle armi che tanto sembrano luccicare: Marte sarà in Vergine…e ho detto tutto! CAPRICORNO Vi hanno sempre dipinti come distaccati, glaciali e privi di passione. In questo ottobre, tutte voi, capre dalla coda di pesce, diventerete “ghiaccio bollente”, come veniva soprannominata Marlene Dietrich (del capricorno anche lei…). Nonostante il transito di Giove in Cancro perduri, TUTTO il resto del cielo vi arride, soprattutto Mercurio in Scorpione è la carta vincente per intraprendere nuovi progetti, dissolvere conflitti, emergere, proporsi al mondo e…sedurre. Chi vi resisterà ad ottobre? Nessuno, promesso!

ACQUARIO Se volete posso consigliarvi uno bravo… In Ottobre forse sarebbe meglio per voi che vi chiudeste in casa per poi fare capolino alla fine del mese. Siete intrattabili, polemici e soprattutto poco lucidi. Certo per voi non è una novità (…) ma diciamo che dimostrerete una certa caparbietà nel perseverare nella non lucidità. Per cui EVITATE di affrontare conflitti, discussioni, colloqui di lavoro o assemblee. E soprattutto non gettate via energia e soldi nei soliti progetti senza capo né coda, potrebbe costarvi carissimo. Una bella BENEDIZIONE, ecco cosa ci vorrebbe.

PESCI Carissimi pesci, giocatevi le carte che avete nel mazzo entro la prima metà del mese, tutto sembrerà più rosa e possibile. Nella seconda metà di ottobre, dovrete fare appello a tutta la vostra capacità di “guardare oltre”, per sopportare tutti i conflitti e tensioni che vi vedranno, vostro malgrado, protagonisti. Un consiglio? Chiamate i vostri amici e cercate di diluire il peso delle situazioni che vivete. Non siete da soli e, con Mercurio in Scorpione, la comunicazione sarà anche di un certo livello. PARLATENE, è meglio..

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CURIOSITÀ… a cura di Urian

Nei giorni tra il 31 ottobre e l’ 1-2 novembre, si celebra la festività di Samhain che è molto più conosciuta con il nome di Halloween. Samhain è una festa pagana di origine gaelica che è spesso conosciuta anche come Capodanno celtico e che poi, con il tempo, è stata trasformata nella “Festa dei morti” e in quella di “Ognissanti”. Come tante altre festività e celebrazioni di matrice animista e politeista, quella di Samhain/Halloween fu impossibile da estirpare a livello di cultuazione popolare, da parte del cattolicesimo imperante in Europa, così venne sincretizzata e assorbita. Nel calendario di Coligny (epigrafe in bronzo ritrovata in Francia), si riporta che i Celti dividessero l’anno in due momenti cosmico-energetici: l’inverno (che iniziava appunto a Samhain) detto geimhredh e l’Estate (che iniziava a Maggio a Beltane) detta samradh. In passato, si pensava che durante la notte del 31 ottobre la dimensione temporale venisse “annullata” e che la Coscienza potesse esplorare altri luoghi, entrare in contatto con il “mondo dell’ombra”. Ricordiamo che in passato la concezione della “Morte” e delle anime dei cari estinti non era appesantita dalla paura, dal pericolo e dalla morbosità propria del nostro secolo. Non li si considerava un “aldilà”, ma un’altra dimensione che era sempre presente, ma traslata su un piano diverso. Durante la fase di Samhain, i “veli” che dividono le dimensioni si assot-

tigliavano, motivo per cui era molto più semplice contattare il mondo spirituale, entrare in contatto con le proprie guide interne, con il famoso “mondo fatato” e, ovviamente con i propri cari defunti. Il tutto attraverso momenti di preghiera, gesti di devozione, offerte in cibo (cotto senza sale), latte e pane, momenti di dedicazione privilegiata agli Esseri dell’altro mondo. In Messico c’è ancora l’usanza, durante los dias de los muertos, di cucinare la pietanza preferita in vita dai defunti e lasciarla sulla lapide come offerta. La Zucca con la luce all’interno è il simbolo del disco solare che scende sottoterra, incontrando l’ombra, cioè conoscendo quello che ignora di sé: è il principio maschile della Creazione che, per evolvere ancora e ancora, ha bisogno di rinnovare se stesso attraverso la conoscenza della sua “ombra”. Perché con il tempo questa, che era una delle feste più sacre e importanti per tutte le popolazioni, è stata trasformata in un’operazione di marketing collettiva che si riduce ad un’occasione per vestirsi in maschera e ballare in discoteca? Il mio consiglio è quello di approfittare del momento di Samhain per ricordarsi simbolicamente della propria parte spirituale, dei propri defunti (attraverso l’accensione di una candela in offerta) o comunque attraverso un momento che possiamo ritagliarci dalle attività frenetiche di ogni giorno. “Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’universo e gli Dei”.

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