TABLET Roma - Luglio-Agosto 2013

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DisabilitĂ perineo-sfinteriche - imaging funzionale con rmn Il Dr. Vittorio Piloni, giĂ responsabile della sezione Imaging della SocietĂ Italiana di Chirurgia Colorettale (SICCR), è in forza presso lo Studio Ronconi sede di Acilia dove, da oltre 4 anni, effettua esami di diagnostica con Risonanza Magnetica (RM) nei pazienti affetti da disfunzioni del pavimento pelvico (incontinenza urofecale, sepsi e fistole anali complesse, prolasso degli organi pelvici, stipsi cronica e defecazione ostruita). Lo abbiamo incontrato in occasione di uno dei suoi periodici accessi mensili per porgli alcune domande. Dottore, quando è indicato eseguire l’esame RM morfodinamico? Nel caso di:

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Dottore, in cosa consiste questo tipo di esame e quali sono i vantaggi rispetto agli altri metodi piĂš tradizionali? Iniziamo dai vantaggi: il primo e principale è che questa tecnica di indagine non utilizza radiazioni ionizzanti e quindi è particolarmente indicata nella popolazione femminile, che è quella piĂš colpita per via delle conseguenze del parto, e sarebbe obbligatoria nei soggetti giovani in etĂ fertile. Il secondo vantaggio risiede nel fatto che consente di ottenere una visione panoramica nei 3 piani dello spazio di tutte le strutture di interesse: organi solidi e cavi, muscoli, fasce, ligamenti, recessi adiposi e persino alcuni nervi, come il nervo pudendo. Ma veniamo all’esame ! Dopo una parziale pulizia intestinale limitata all’ultimo tratto (piccolo clistere 3 ore prima) e con vescica repleta a metĂ , il (la) paziente raggiunge il centro diagnostico per essere sottoposto a colloquio preliminare con lo specialista. Poi viene introdotto nella unitĂ di scansione rimanendo con la testa fuori (anche i claustrofobici riescono in genere a sopportarlo). L’esame si svolge in due fasi: una prima di tipo statico, con la quale vengono acquisiti i dati morfologici del distretto anatomico in esame allo scopo di escludere patologie organiche; una seconda di tipo dinamico, oggi possibile grazie alla disponibilitĂ di sequenze veloci che consentono di acquisire fino a 1 imm/ sec con ricostruzione in tempo reale, con le quali è possibile documentare anche la fase minzionale e evacuativa (Fig. 1) del contrasto rettale (gel acustico) preventivamente introdotto tramite piccolo sondino di gomma. Ma a cosa serve dimostrare le possibili alterazioni ? A suggerire al clinico cosa fare e quale trattamento è meglio adottare: riabilitazione, cure mediche o intervento chirurgico. E quali sono gli sviluppi futuri ? Essendo un metodo non invasivo e ben tollerato dal paziente, si affacciano nuove e interessanti prospettive come nel caso del dolore pelvico cronico da neuropatia del pudendo, le lesioni da abusi sessuali, le ricostruzioni chirurgiche dopo interventi correttivi neonatali per anomalie congenite. É possibile integrare lo studio RM con qualche altra indagine? Si, a seconda della problematica e a giudizio dell’operatore si può opportunamente integrare l’esame RM con la ecografia dinamica del pavimento pelvico (Fig.2) denominata ecografia perineale, anche questo disponibile presso il centro diagnostico dietro accordi con la segreteria.

Il Dr. Vittorio Piloni esegue la RMN del pavimento pelvico presso: Studio Ronconi – Sede di Acilia – in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. SEDE ACILIA tel 06.5250612 tel/fax 06.52351592 cell 346.8345051 lun/sab 8,00-20,00

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TABLET ROMA

SOMMARIO

ANNO 1 NO 7-8 Luglio-Agosto 2013

EDITORIALE 5 PRIMOPIANO 7 Vacanze pazze

11 +BENESSERE La cellulite

+FITNESS 13 Beach Volley

15 RICETTA DEL MESE EQUORISPARMIO 17 Io mi insapono così

19 MERAVIGLIARTE 21 GOSSIP IN PILLOLE LO SPORTELLO 22-23 +EVENTI 25 27 SISTEMA BINARIO Il potere sta nelle informazioni

PICCOLI NATURALISTI CRESCONO 29 La metamorfosi della rana

TERZAPAGINA 30-31 Le storie dei due fratelli

33 +MODA&DESIGN La valigia ideale

SCADENZARIO FISCALE 37 38 MESTIERI L’incubo del cake design

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SOCIALE 10A 39 40 ANNUNCI PARTNERS&DISTRIBUZIONE 42

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EDITORIALE

I saldi senza soldi...

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ari Amici, la soddisfazione e l’entusiasmo profuso dall’editore, dalla redazione, dal sottoscritto, dai grafici, dai giornalisti che hanno collaborato numero dopo numero a questo progetto editoriale, ci ripaga delle nottate e dei weekend trascorsi a scrivere articoli, a correggere bozze, a impaginare il giornale. Il crescente successo di Tablet, oggi realtà consolidata nel territorio di Roma Sud, ci inorgoglisce e ci dà la forza per andare avanti, non senza difficoltà, visto il periodo di crisi con cui ci troviamo a dover fare i conti ma, grazie ai nostri inserzionisti, con grande fiducia nel futuro. Dopo otto mesi passati insieme, dunque, siamo giunti al periodo delle vacanze estive con il numero di luglio-agosto. É un po’ come il sabato del villaggio: tutto risplende di speranza in un clima d’attesa del domani giocoso, divertente, e perché no, anche riposante… Questo almeno sulla carta. Al momento giusto bisognerà fare i conti con le risorse ancora disponibili per godersi una vacanza che non sia proprio un mordi e fuggi, ma che dia davvero, con la complicità del bel tempo e della serenità marittima o montanara, l’energia per ricaricare le batterie in vista del nuovo anno. Certo, questo è anche periodo di saldi e c’è da giurare che qualcuno preferirà dirottare verso questa voce di spesa il proprio denaro per rimpinguare il guardaroba, piuttosto che passare qualche giorno di più in vacanza. I patiti dell’abbronzatura e della frivolezza che solo una vacanza sa fornire, invece, daranno compatibilmente con la crisi economica, l’assalto alle agenzie di viaggio per l’agognato divertimento e il meritato riposo. Fatto sta che al rientro, in settembre, ci sarà da fare i conti con l’Imu, con l’Iva con la Tares e con tutti quei balzelli che il governo ha solo allontanato dall’estate ma che non ha ancora detto come intende risolvere in via definitiva. É davvero curioso che in un bilancio di 800 miliardi di euro, come quello che vanta l’Italia, terza Nazione dell’eurozona per importanza, non si riesca a tagliare l’1%, ovverosia 8 miliardi di euro da destinare all’abolizione definitiva dell’Imu sulla prima casa e al blocco dell’aumento dell’Iva dal 21 al 22%. Gli sprechi e i conseguenti tagli vanno individuati in primis nella sanità, che la dice lunga con l’esempio-scandalo di siringhe acquistate dagli ospedali italiani con oscillazioni che vanno da tre centesimi in alcune Regioni virtuose del Paese, via via fino a venti volte di più in altre Regioni d’Italia. Un’altra curiosità riguarda anche gli studi medici di base, dove le persone si accalcano per le prescrizioni di medicine durante la settimana, ma poi nelle giornate di ponte o a ridosso delle feste comandate, svuotano le sale d’attesa lasciando i medici di famiglia a fare le parole crociate. Idem per i pronto soccorso, salvo le urgenze vere ed oggettive, che nessuno può prevedere. É possibile che si stia male in modo temporizzato? É possibile che non si riesca ad uscire da questo loop che pone l’Italia ai vertici UE per la spesa sanitaria? E allora davvero rinfreschiamoci le idee in vacanza, in attesa di un colpo di bacchetta magica dei nostri amati politici che, visto quanto intascano mensilmente, sapranno condurci fuori da questo ginepraio in cui proprio loro ci hanno cacciati anni fa con la riforma del titolo V° della Costituzione (con la crescita delle spese sanitarie) e con l’ingresso nella moneta unica (per il fiscal compact e tutti i rigidi vincoli di bilancio, inaccettabili in un periodo di crisi tale da far impallidire perfino quella storica del 1929). E se continuerà il buio pesto che gli ultimi mesi ci hanno dato a vedere proprio i nostri politicanti, è probabile che il partito italiano degli euroscettici sia in grado di ridare forza alle prossime elezioni europee del maggio 2014, anche ad un movimento in evidente declino come quello di Beppe Grillo, che all’Unione europea e ai suoi metodi ha dichiarato guerra da illo tempore. Ma ora pensiamo alle nostre vacanze, con l’augurio mio personale e dell’intera redazione di Tablet Roma di una buona estate ed un buon ferragosto a voi tutti e alle vostre famiglie. Arrivederci a settembre! Stefano Quagliozzi Direttore Responsabile TABLETROMA di Simona Fiore Editore

É consentita la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari solo se autorizzata in forma scritta da Simona Fiore Editore. Parte delle immagini presenti su questa rivista sono fonte Internet e sono utilizzate solo a fini informativi. Poichè non è stato possibile risalire ai titolari dei diritti, secondo la legge vigente, la redazione si scusa per la mancata citazione rimanendo a disposizione di qualsivoglia richiesta e precisazione da parte dei titolari stessi.

www.tabletroma.it

Finito di stampare 8 Luglio 2013

TabletRoma

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Periodico a distribuzione gratuita del 10 ° Municipio iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Roma al n°296/2012 del 19.10.2012

La collaborazione a questo mensile è da ritenersi libera e gratuita salvo diversi accordi. Del contenuto degli articoli, degli annunci economici e pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. Gli articoli pervenuti anche se non pubblicati non si restituiscono. La Direzione si riserva il diritto di non pubblicare il materiale pervenuto o di effettuare gli opportuni tagli redazionali. Si ringraziano i partners commerciali per il contributo alla pubblicazione e alla diffusione di questo periodico.

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PRIMO PIANO

Le Vacanze Pazze

di Valentina Mele

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i ha fatto disperare e procede ancora a fasi alterne ma l’estate è finalmente arrivata! Il sole scalda, i maglioni sono riposti in scatole e il mare ci accoglie benevolo... quasi sempre. É finalmente arrivata la stagione che tutti aspettano perché è culla delle tanto agognate ferie. Ebbene sì in questi tre mesi si preparano le valige, si impacchettano costumi, vestitini ed infradito e via tutti al mare; alcuni invece preferiscono una bella felpa e mirano a lunghe passeggiate in montagna evitando di abbrustolirsi al sole. Mare, sole, montagna, passeggiate, gelato, discoteche, feste... sì va beh ma che noia! Che noia le solite vacanze e che noia anche il solito articolo su di esse, su quanti italiani riescono a partire e su quanti rimangono a casa causa crisi. Facendo un piccolo omaggio a Sandra Mondaini diciamo “Che noia, cha barba, che noia, che barba!”. Mettiamo per un attimo in stand by i problemi economici e le solite vacanze al mare e tuffiamoci in un bel po’ di vacanze folli che, chissà, magari un giorno potreste decidere di fare. C’è chi dice che l’importante è il viaggio e non la destinazione, allora perché non puntare proprio su quella e passare qualche notte nei mezzi di trasporto?

Vi piacciono le navi ma non vi va la solita crociera? A Stoccolma troverete anche una nave ormeggiata in porto trasformata in un lussuoso hotel. Certo è che se dobbiamo dormire in mare tanto vale fare un giro, no? A Stoccolma tra aerei e navi ferme viene da chiedersi come viaggiano!

E per gli amanti delle automobili che non possono vivere senza, che ne dite di dormire proprio dentro una di esse? A Boeblingen, Germania, vi è un albergo in cui i letti sono stati ricavati da vecchie automobili, per la precisione ci sono ben 34 auto v8 con tanto di autolavaggio e stazione per fare la benzina. Dovete solo scegliere la vostra preferita, saltarci su come facevano Bo e Luke di Hazzard e siete pronti per partire... nel mondo dei sogni.

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In Aralda, Stoccolma, si può dormire comodamente dentro un Boeing 747 e non uno creato ad hoc ma uno che ha realmente volato per varie compagnie e al momento di andare in pensione si è “magicamente” trasformato in albergo: Jumbo Stay Hostel. Si trova direttamente dentro l’aeroporto di Stoccolma con 79 camere più una suite nella cabina di pilotaggio. La chicca: si può passeggiare anche sulle ali. Per amor della precisione, l’aereo in questione è fermo, sia chiaro. Cosa c’è di più bello di dormire in aereo direttamente in aeroporto? Ehm... de gustibus.

Il vostro mezzo di trasporto preferito è il treno? Perfetto, in Chattanooga Tennessee fermo sui binari trovate un vecchio treno a vapore in stile vittoriana che viaggiava agli inizi del 900. Ristrutturato è diventato un lussuoso albergo a 4 stelle dove si può soggiornare fingendo di essere di nuovo agli inizi del secolo scorso... con televisore a schermo piatto, internet e tutte le comodità di oggi. Insomma 900 sì ma non troppo.

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PRIMO PIANO

Le Vacanze Pazze

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sauriti i mezzi di trasporto chi ha cuore la destinazione anziché il viaggio ecco alcuni dei luoghi più strani e pazzi dove fare una vacanza.

Nel Belize vi è il Great Blue Hole, ossia un fantastico buco blu, è un enorme voragine larga 300 metri e profonda 125 che crea un panorama splendido ed una meta tra le più ricercate per i sub. Alle Maldive esiste un particolarissimo ristorante Ithaa Undersea che si trova a cinque metri sotto il livello del mare, occupa due atolli e i muri sono trasparenti così, si può mangiare osservando i pesci che nuotano intorno... naturalmente la cena sarà a base di pesce, supponiamo. In Turchia Centrale troviamo la Cappadocia con i suoi panorami fantastici e le rocce modellate dal vento e le pioggia sembrano le case delle fate. É possibile godersi il panorama da sopra una mongolfiera.

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Agli amanti del Signore degli Anelli piacerà sapere che in Nuova Zelanda, dove è stato per lo più girato tutto il film, c’è un albergo costruito proprio come lo erano le case degli Hobbit. Speriamo che i soffitti non siano troppo bassi. In Croazia sull’isola di Brac vi è una spiaggia, Zlatni Rat, molto particolare perché modifica la sua punta in base al vento e alle correnti, quindi mentre siete lì potrebbe da un momento ad un altro cambiare la sua forma. In Cile si trova la piscina più grande del mondo contiene 250 metri cubi di acqua dell’oceano ed è lunga un chilometro e profonda 35 metri. Per i nuotatori provetti potrebbe essere una bella sfida per tutti gli altri consigliamo di evitare di sfidarsi a chi arriva per primo dall’altra parte.


PRIMO PIANO

Le Vacanze Pazze

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questo punto sprofondiamo un po’ di più nella pazzia e nel pericolo, ecco le mete più folli.

Avete presente i film d’avventura con protagonisti agenti atmosferici che generalmente vanno in onda proprio l’estate? Per esempio i film sui Tornado tipici nel centro degli Stati Uniti... se ogni volta vi passa per la mente “quanto mi piacerebbe vivere un’avventura come quella” questa è la vacanza per voi: il Tornado Tour. É un giro turistico on the road alla caccia di queste gigantesche forze della natura che si abbattano spesso su queste terre. Un’avventura piena di adrenalina e suspance, nella speranza di riuscire poi a tornare a casa e di non ritrovarsi catapultati nel mondo di Oz insieme al cane Toto. Chi ama nuotare in acque incontaminate che ne dite di una bella piscina naturale del diavolo? Non è un’imprecazione ma si chiama proprio così: devil’s swimming pool e si trova ai margini delle Cascate Vittoria in Africa centrale. In sostanza si può nuotare in sicurezza poco prima delle cascate con uno dislivello sotto di noi di “soli” 100 metri. Meglio evitare tuffi, no?

Una nuotata più tranquilla si può fare a Gomera, Canarie, dove la particolarità sta nel ritrovarsi vicinissimi delfini e balene. Sicuramente un ambiente magico e meno pericoloso.

Ed infine per gli amanti del surf, stufi dell’acqua, c’è il surf sul vulcano Cerro Negro in Nicaragua. Un vulcano attivo che in soli 150 anni ha già eruttato venti volte tramutando il paesaggio in un magico panorama in varie sfumature di grigio. Si può surfare all’altezza di 675 metri sui detriti la polvere creata dalla lava provocando sbuffi di vapore della discesa.

In ultimo ci teniamo ad informarvi di una particolare “vacanza” che dal 2012 si può fare: l’immersione alla scoperta del Titanic. Se avete amato il film vi piacerà sapere che ci sono state diverse spedizioni a bordo di un sottomarino russo con 20 turisti per osservare da vicino il relitto del Titanic. Se non vi spaventa l’idea di

immergervi a 3.750 metri di profondità potete farci un pensierino. Ah dimenticavamo che il tutto ha un prezzo molto economico, se vi avanzano 60 mila dollari provate e poi fateci sapere.

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Qualsiasi cosa farete in questi mesi, pazza oppure no vi auguriamo di divertirvi e se avete voglia inviateci mail con qualche foto della vostra pazza vacanza e nel numero di Settembre pubblicheremo quella più fuori dagli schemi per noi!

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+BENESSERE

Contro la cellulite

di Gloria Marchetti Medico estetico e nutrizionista www.gloriamarchetti.it

rendere più attiva la micellizzazione dei grassi contenuti all’interno della cellula adiposa e per favorire l’azione dell’enzima addetto alla digestione del grasso. Questo trattamento è unicamente controindicato in soggetti con accertata ipersensibilità ai farmaci utilizzati ed in gravidanza/allattamento.

Che cos’è la solanina?

Emulsionare gli accumuli adiposi

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ltre a dieta ed attività fisica un rimedio per combattere cellulite ed adiposità localizzate, che molto spesso coesistono nelle stesse aree, è rappresentato da una tecnica utilizzata in medicina estetica: l’emulsiolipolisi. Ideata e messa a punto dal Professor Vincenzo Varlaro viene utilizzata per ridurre la quantità di grasso sottocutaneo e migliorare la qualità del tessuto “a buccia d’arancia” su addome, fianchi, ginocchia ecc.. Il principio su cui si basa è quello del meccanismo con cui avviene la digestione dei grassi a livello del nostro intestino: i grassi alimentari, principalmente rappresentati dai trigliceridi, vengono spezzettati attraverso degli enzimi che si trovano nello stomaco e nell’intestino. Per la loro digestione entrano in gioco i sali biliari e la lecitina (sono due fosfolipidi) contenuti nella bile; questi favoriscono, attraverso l’attività motoria dell’intestino, l’emulsione dei grassi con la frammentazione dei grandi globuli di grasso in tanti piccoli globuli, ed evitano che possano ricongiungersi in una sola grande goccia di grasso. Gli enzimi addetti alla digestione dei lipidi, chiamati lipasi, a questo punto possono lavorare più facilmente. Per rendere più comprensibile questo meccanismo basta ricordare l’azione di molti detersivi usati per uso domestico per rimuovere l’unto e il grasso dagli utensili! La tecnica dell’emulsiolipolisi avviene attraverso l’infiltrazione nel tessuto adiposo di fosfolipidi ipotalamici, carnitina ed aminofillina e con una sollecitazione meccanica attuata attraverso un massaggio a fine trattamento. I fosfolipidi ipotalamici hanno la proprietà di emulsionare i trigliceridi contenuti nelle cellule adipose e di crearne delle micelle. La carnitina, una proteina in parte prodotta dall’essere umano ed in parte assunta con l’alimentazione, trasporta i residui prodotti dalla digestione enzimatica negli organuli (mitocondri) deputati all’ ossidazione dei grassi . L’aminofillina contribuisce all’attività lipotilitica agendo a livello delle pareti delle cellule adipose. Le sedute di emulsiolipolisi possono essere effettuate ogni 7-14 giorni ed il numero complessivo dei trattamenti varia in base alla gravità del problema da affrontare ed ai risultati che si vogliono ottenere. Al termine di ogni seduta è utile consigliare alla paziente una passeggiata di almeno un’ora per

La solanina è un alcaloide tossico, prodotto dalla famiglia delle solanacee. È presente in ogni parte della pianta, comprese foglie, frutti e radici e rappresenta una difesa della pianta contro funghi e insetti. La solanina è presente oltre che nel pomodoro, peperone e melanzana anche nella patata. I sintomi dell’avvelenamento si manifestano soprattutto a livello gastroenterico con nausea e vomito. Nella patata è presente soprattutto nella buccia e nello strato immediatamente sotto a questa in basse quantità (mediamente circa 10 mg per 100gr di patate) ed il contenuto massimo accettabile di solanina è stato stimato in 25 mg per 100 g. La dose di questa sostanza che può creare disturbi è mediamente di 3 mg pro kilo di peso corporeo del soggetto ingerente: quindi un adulto di circa 70 kg dovrebbe assumere almeno 200 mg di solanina per sentirsi male! La solanina è scarsamente solubile in acqua e non è eliminata dalla normale cottura al forno o alla piastra perché viene decomposta a temperature superiori ai 243 °c (consideriamo che la frittura porta “solo” a 180°C la temperatura!). Senza creare paure ed allarmi il consiglio è quello di sbucciare sempre le patate e di evitare quelle che si presentano verdi, con germogli o che sono raggrinzite perché vecchie. E’ bene quindi consumarle nei primi mesi successivi alla raccolta.

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BEACH VOLLEY

+FITNESS

di Valentina Bonanni

…il re della spiaggia, la disciplina sportiva che in questa stagione non conosce rivali, spopola ed arriva al massimo del suo clamore…

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l beach volley è uno sport di squadra, nato come variante estiva della pallavolo e diventato disciplina olimpica (Atlanta 1996). Si gioca su un campo in sabbia, due contro due. Il match si articola in tre set, da 21 punti ciascuno, durante i quali i giocatori hanno a disposizione tre tocchi (compreso quello del muro) per mandare la palla oltre la rete nel campo avversario. È un fenomeno di massa che fa grande presa sul pubblico, data la spettacolarità delle performances degli atleti che ne hanno fatto una professione: fisici asciutti tonici, scattanti e resistenti. È molto praticato anche dalle donne, esistono addirittura dei corsi baby/junior e l’allenamento viene ormai protratto anche d’inverno, all’interno di strutture che forniscono campi al coperto. Richiede un notevole impegno per il corpo: la sabbia come superficie irregolare, l’alternarsi di scatti, tuffi, salti e pause, si traducono in esercizio fisico dall’impatto notevole, che coinvolge in maniera totale tutti i muscoli del corpo e che, se praticato con costanza, garantisce un ottimo allenamento di tipo aerobico-anaerobico alternato.

Un giorno (caldo) a bordo campo…con degli amatori. Oggi non esiste arenile che non ospiti un campo con rete e relative delimitazioni, dove si alternano a tutte le ore (TUTTE) squadre eterogenee e diverse per età, sesso, prestanza e preparazione fisica. Nel ruolo di spettatrice, mi sistemo a bordo campo sulla sabbia alle quattro del pomeriggio di un caldo sabato estivo e subito mi chiedo come facciano i quattro beachers che ho davanti, dotati degli immancabili cerotti colorati “panacea” (usati più come ornamento modaiolo che a scopo terapeutico), a non avvertire né il caldo, né la sete! Soprattutto non riesco a chiudere il mio occhio tecnico, che mi induce ad osservare qualcuno che conosco, che gioca con impegno e determinazione nonostante i problemi articolari che in

Fisioterapista valevale.vale@fastwebnet.it

passato l’hanno reso mio paziente. Per questo a fine match chiedo proprio a lui, Alessandro B., 38 anni, beacher amatoriale da circa 13 anni, di raccontarmi cosa del beach volley lo appassiona tanto da spingerlo ogni domenica sul campo. E lui continuando a palleggiare si entusiasma e mi dice: “quando gioco sento un coinvolgimento emotivo, non è soltanto divertimento: mi piace sentirmi in totale sinergia col mio compagno di squadra, lui gioca con e per me, e viceversa! La competizione con gli avversari è il motore principale, mettere a segno un punto in più, salvare palle impossibili, è una spinta interiore che non scema neanche quando la partita si prolunga all’infinito. Quando poi gli avversari sono più giovani (a volte anche di vent’anni) e mi accorgo che il loro affaticamento è sempre più tardivo del mio, scatta una sfida anche contro me stesso: loro hanno il fiato, ma io ho la tecnica e in quel momento salire oltre la rete e mettere giù la palla è come oltrepassare il mio limite abbattendo ostacoli e fatica. Non importa se il giorno dopo qualche articolazione mi chiederà il conto: ne sarà sempre valsa la pena!” Prima di salutarci tutti insieme facciamo qualche semplice palleggio fuori dal campo e subito mi ritrovo ad impegnarmi per regalare una palla sempre più bella a chi mi sta accanto o di fronte e allora capisco cosa significa “giocare con e per l’altro”…è inevitabile! E così la mia fantasia di donna corre e immediatamente mi spinge a desiderare sì di far meglio, sì di diventare più agile e scattante (ci vorrebbe un altro tipo di preparazione fisica), ma soprattutto… di poter indossare uno dei micro-costumi delle giocatrici professioniste (ci vorrebbe un’altra vita!).

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RICETTA DEL MESE

Salmone alla lappone

di Simone Lomuscio

Ingredienti (per 4 persone): Baffa di salmone da 1,5 kg sfilettato e squamato (con pelle) Succo di limone Crème fraîche o yogurt senza grassi Sale q.b Pepe q.b Aneto fresco q.b Pepe rosa q.b Preparazione

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rendere la baffa di salmone e porla su una teglia con carta da forno, salarla e peparla in modo uniforme. Subito dopo mettere il succo di limone sull’intera superficie del filetto. Prima dell’ultima fase di preparazione del piatto, mischiare la crème fraîche con l’aneto fresco fino ad ottenere un composto omogeneo. Fatto ció spalmare uniformemente la baffa di salmone con la crème fraîche e cospargere il tutto con grani di pepe rosa . Infine infornare il tutto a 170 gradi per circa 15/20 min. Piatto buono e di facile preparazione ottimo da servire sia freddo che caldo. Buon appetito . Vino consigliato: Vermentino toscano tenuta Terenzi

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EQUORISPARMIO

IO MI INSAPONO COSê di Luca Peverini

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ra le tante cose che si possono fare in casa, una delle più affascinanti è senza dubbio quella di farsi il sapone, soprattutto se è di Marsiglia, tra i più convenienti e

salutari.

Come fare? Per prima cosa dobbiamo trovare un grasso da trasformare: se si vuole evitare quello animale, dobbiamo rimediare dell’olio d’oliva, meglio se invecchiato di qualche anno, quello cioè non più buono per essere mangiato ma ottimo per la saponificazione. Poi serve della soda caustica che si trova a buon mercato sia nei supermercati che nei ferramenta. Per ogni 1.000gr. di olio, servono 10gr. di soda caustica e 3000gr. di acqua. Per il procedimento, sarebbe meglio indossare un grembiule, dei guanti da cucina e degli occhialetti. Versare la soda nell’acqua: mai fare il contrario! Cioè versare l’acqua sulla soda perché la reazione chimica sarebbe più violenta. Nel fare questo, non respirare i fumi della reazione. Aspettare che la temperatura sia di 45°. Scaldare l’olio e portarlo anch’esso ad una temperatura di 45° (ci sono in commercio termometri che resistono fino a 110°). Quando entrambi i liquidi hanno la stessa temperatura, versare acqua + soda nell’olio. A questo punto mescolare molto rapidamente con un cucchiaio di legno, meglio ancora se si usa un frullatore ad immersione, il minipimer, fino a che il sapone non raggiunga la cosiddetta fase di “nastro”, quel momento cioè in cui i grassi e la soluzione si emulsionano in modo tale da permettere la corretta saponificazione del composto. Il sapone col metodo a freddo non va montato, cosa che accadrebbe se si usassero le fruste di uno sbattitore, ma frullato.

Mantenere il sapone negli stampi, avvolto da una coperta, per almeno 24 ore. Il sapone deve rimanere in caldo, per favorire la riuscita della fase successiva, ovvero la fase gel, una fase importante della saponificazione che precede la fase di solidificazione. Trascorse le 24 o 48 ore il sapone si deve rimuovere dallo stampo. Infine si taglia. A questo punto lo si ripone in un luogo fresco ed areato o lo si lascia per almeno un mese perché il processo di saponificazione prosegue nei giorni successivi alla sformatura e si completerà in circa 20 giorni. Trascorso questo periodo, prima di usare il sapone sarà meglio lasciarlo stagionare per un altro mese (ma anche di più, il sapone migliora con l’invecchiamento). Trascorso il primo mese il sapone si può riporre possibilmente in scatole di cartone (come quelle delle scarpe) che consentiranno al sapone di respirare. Le scatole andranno riposte in ambiente fresco e asciutto.

ricordiamo la possibilità della consegna gratuita del lievito madre lcpeverini@gmail.com

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Ma cosa è il nastro? Il momento del nastro è quando il tutto è emulsionato, ovvero non si separa più il liquido dai grassi e il composto assume l’aspetto e la consistenza di una crema più o meno densa. Importante è non usare il minipimer ininterrottamente ma alternare colpetti di frullatore a mescolate o con il frullatore stesso o con un mestolo, per non rischiare la fusione dell’elettrodomestico. Il nastro può avere diversi aspetti, ovvero può essere leggero,

medio o semplicemente nastro: queste differenze non inficiano la riuscita finale, ma sono solo accortezze per maneggiare meglio il composto. A questo punto lo si può versare negli stampi. Forse è meglio usare uno stampo grande piuttosto che quelli piccolini, perché così è più facile evitare la formazione di bolle d’aria. Un consiglio che posso dare è di battere lo stampo dove andiamo a versare il sapone per farlo assestare.

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a storia si dipana tra le vicissitudini, familiari e non, di un uomo che sembra invischiato in una vita priva di soddisfazioni e di gratificazioni. Riccardo è un mediocre giornalista che lavora per un’Agenzia, “Il Palazzo”, anch’essa mediocre e interessata ad attività ai limiti della legalità. Riccardo sembra non esserne cosciente, quasi non volesse accettare una realtà scomoda. Per integrare i suoi guadagni, con cadenza settimanale, si incontra con un dipendente dell’Ambasciata americana a Roma e gli fornisce informazioni di natura politica di banale importanza, per un compenso misero e adeguato all’altrettanto misero spessore delle notizie fornite. Necessita’ contingenti lo inducono, un giorno, ad alzare la posta in gioco e a chiedere una cifra molto più alta in cambio di un’informazione veramente importante e potenzialmente destabilizzante per i vertici di governo. Ma Riccardo si troverà stritolato dalla propria inadeguatezza: una povera spia anche nei confronti della vita, che vede e ha sempre visto da spettatore. Un libro che va letto, perché nella storia che racconta trascorrono le debolezze quotidiane che appartengono all’esistenza di tutti noi. Vittorio Ruberti

La copertina è di Lucia Fabiani


MeravigliArte!

Vacanze... non solo romane a cura di Paola Ferrini

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ini prontuario per famiglie con bambini per trascorrere, insieme ai propri piccoli, momenti spensierati e culturalmente interessanti

Link utili per svaghi vari www.roma012.it www.domenicapapa.rai.it www.quantomanca.com/musei-per-bambini/italia www.bimbi.it/Tempo_libero/ www.romabimbi.it/ www.bambini.it/annunci.asp www.auditorium.com/it/attivita/iniziative-giovani www.romaexplorer.it/roma/bambini/spettacoli-bambini.htm

Gite tra arte e natura, da non perdere nel periodo estivo Parco dei mostri di Bomarzo Il giardino dei Tarocchi Oasi di Ninfa Operabosco Museo di Arte nella natura

www.parcodeimostri.com www.nikidesaintphalle.com www.fondazionecaetani.org www.operabosco.eu

Reni, 4A - tel. 06 322 5178 Zona: Flaminio Scuderie del Quirinale Via XXIV Maggio, 16 tel. 0639967500 Zona: Colonna Palazzo delle Esposizioni Via Nazionale 194 - tel. 0639967500 Zona: Colonna Museo del Corso Via del Corso 320 – tel. 066786209 Zona: Colonna MACRO Museo d’Arte Contemporanea Via Reggio Emilia, 54 tel. 06671070400 Zona: Piazza Fiume Art Forum Wuerth di Capena Viale della Buona Fortuna 2 tel. 0690103800 Zona: Capena

Musei per bambini a Roma per divertirsi sperimentando EXPLORA: IL MUSEO DEI BAMBINI DI ROMA Via Flaminia, 82 – tel. 06361 3776 Zona: Flaminio www.mdbr.it LA CASINA DI RAFFAELLO - Viale della Casina di Raffaello (Piazza di Siena) – Tel. 060608 Zona: Villa Borghese www.casinadiraffaello.it TECHNOTOWN: IL MUSEO DELLA TECNOLOGIA PER BAMBINI -Via Lazzaro Spallanzani 1 - Tel. 060608 Zona: Villa Torlonia www.technotown.it/

Teatri che offrono spettacoli e attività laboratoriali Luoghi/tesori, nascosti nel verde, da esplorare per bambini Teatro Dafne - Via Mar Rosso, 329 – tel. 06 5667824 Zona: Ostia Lido Teatro Nino Manfredi - Via dei Pallottini, 10 tel. 0656324849 - Cell. 348.834477 Zona: Ostia Lido Teatro del Torrino - Via Sciangai, 10 - tel. 3388193001 Zona: Eur Torrino Teatro Le Maschere - Via Saliceti 1/3 - tel. 06 58330817 Zona: Trastevere Teatro Verde - Circ.ne Gianicolense, 10 tel. 065882034 - 065896085 Zona: Gianicolense Cinema dei Piccoli - Viale della Pineta 15 (Villa Borghese ingresso Porta Pinciana) – tel. 06 8553485 Zona: Pinciano Teatro Mongiovino degli Accettella - Via Giovanni Genocchi, 15 tel. 065139405 Zona: Garbatella

Musei e spazi espositivi con proposte progettuali dei servizi educativi di laboratori didattici per bambini, correlati alle mostre e ai grandi eventi proposti GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna Viale delle Belle Arti, 131 - tel. 06322981. Zona: Valle Giulia MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo Via Guido

Orto Botanico di Roma Largo Cristina di Svezia, 24 tel. 0649912436 Zona: Trastevere Parco Regionale dell’Appia Antica. Ex Cartiera Latina Via Appia Antica, 42 - telefono 065126314 Zona: Appia Antica

Qualche museo particolare non troppo lontano Museo del Fiore – (Acquapendente) VT www.comuneacquapendente.it Museo del Giocattolo – (Zagarolo) RM www.museogiocattolo.it Museo d’Arte per Bambini BAMBIMUS – SI www.comune.siena.it/bambimus Museo dei Ragazzi di Palazzo Vecchio – FI www.museiragazzifirenze.it Museo del Colore (Urbino) – PU www.museosaraitu.it

Per Info sulle visite guidate dell’Associazione scrivere a: visiteguidate2013@meravigliarte.it o telefonare al 392.0964183

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foto Aldo Marinelli

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GOSSIP IN PILLOLE

SI DICE CHE...

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i sono ripromessa che in questa rubrica non avrei mai parlato di Politica, per svariati motivi tra cui: se ne parla già troppo ovunque ed ogni tanto è così bello farsi una risata pensando a cose frivole e di poca importanza; altro motivo perché non mi piace parlare di politica. Semplice, no? Ma c’è un piccolo pettegolezzo che non posso tacerlo. Pare che dopo la conclusione del processo con la condanna di 7 anni per concussione e prostituzione minorile Berlusconi abbia pensato, ad alta voce, di volersi auto-esiliare in Sudafrica. A mio modo di vedere l’idea è valida in fondo i soldi li ha, la fidanzata poco più che maggiorenne anche, perché continuare ad essere esposto al pubblico ludibrio ancora qui in Italia? Visto, non ho parlato di Politica. La povera Emma Marrone non riesce a scrollarsi di dosso l’etichetta di “tradita” infatti è fresca la notizia che il suo attuale compagno Marco Bocci abbia baciato un’altra donna mentre la cantante stava in vacanza ad Ibiza con le amiche. Le fantomatiche foto del bacio che hanno fatto parlare di sé prima ancora che fossero pubblicate in realtà riproducono l’attore parlare con una donna. Pronta è arrivata la smentita di Emma su Twitter in cui ha pubblicato una foto con il suo Marco in cui ridacchiano di gusto di questo pettegolezzo. Intanto è uscito il suo nuovo singolo “Dimentico tutto” e le conviene tanto ogni movimento del suo fidanzato sarà tacciato di tradimento speriamo che non incappi nelle vicinanze di Belen.

Da amante di Sex and the City ammetto che questo momento lo stavo agognando da tempo. Sarah Jessica Parker, la Carrie della serie tv, sta lanciando la sua nuova linea di scarpe con l’aiuto di Manolo Blanhik, l’amato prescelto per le calzature di Carrie. La linea comprenderà anche borse stile anni ottanta e altri accessori, in America arriverà nel 2014. Al più presto chiunque vorrà potrà sentirsi un po’ Carrie Bradshaw. Ana Laura Ribas sta bene. Non eravate tutti preoccupati? Dall’espressioni deduco che non sapevate neanche che stava male e qualcuno forse non sa neanche chi è. Va bene, un passo indietro: la Ribas è un ex di Non è la rai, ex valletta del “ok il prezzo giusto”, ex naufraga dell’isola dei famosi... insomma fa parte di quella schiera di personaggi noti per aver fatto ben poco ma non si sa come girovagano ancora nell’ambito del mondo dello spettacolo. Qualche giorno fa si trovava da Barbara D’Urso quando ad un certo punto si è sentita male ed è svenuta. La D’Urso, sorprendentemente, ha chiesto che venisse mandata in onda la pubblicità e poco dopo ha chiarito che si è trattato solo di un abbassamento di pressione niente di preoccupante. Poco dopo Ana ha scritto su twitter che stava meglio e si è lamentata del fatto che il video del suo malore abbia avuto molte più visualizzazioni del video del suo ultimo lavoro artistico Boogie Oogie, io a dire la verità non lo trovo molto sorprendente. Povera Ana, tra l’altro il video che ha creato poco dopo per ringraziare e confermare il suo stato di salute ha avuto ancora meno visualizzazioni, meglio non dirglielo. Qualche giorno prima il suo malore Leopoldo Mastelloni, ospite anche lui assiduo di Barbara D’Urso ha subito un furto nella sua casa. Gli hanno derubato qualsiasi cosa, anche la mutande ha confermato Leopoldo stesso. Pare che i ladri vedendo che si trovava da Barbara D’Urso abbiano approfittato per entrare dentro casa sua indisturbati. Prima viene derubato uno poi si sente male un’altra ma non sarà che Carmelita D’Urso porti male? Da poco sono trascorsi 4 anni dalla scomparsa di Michael Jackson, da grandissima fan, non voglio assolutamente scrivere nessun pettegolezzo che riguardi la sua persona ed i suoi figli (qualche mese fa il pettegolezzo che ho scritto era riferito alla sorella e non a lui) perché ritengo che sia stato già massacrato, ingiustamente, dai media finché era tra noi. Vorrei semplicemente ricordare che il mondo ha perso un uomo buono e un artista unico che mai sarà eguagliato. This is it.

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Dopo la falsa notizia della gravidanza di Angelina Jolie che invece si è rivelato essere un’intervento al seno per prevenire il cancro di cui poteva essere più che soggetta, ecco che appare in tutta la sua bellezza proclamare che realmente vuole un altro figlio, anzi per la precisione altri due figli. I bragelina, ricordo, hanno già sei figli (3 adottati e 3 naturali) ma vorrebbero aggiungere alla loro squadra altri due di cui uno adottato e uno naturale. Questa decisione è stata presa dopo il viaggio in Giordania che ha toccato il cuore ad Angelina e l’ha convinta a voler adottare un bimbo di quelle parti con la speranza che altri facciano lo stesso. Inoltre dopo questo viaggio ha pubblicamente attaccato l’Onu per non fare abbastanza per proteggere le donne da stupri nei luoghi di guerra. Un applauso a questi due bellissimi attori che dividono il loro patrimonio con molti bambini che ne hanno bisogno.

di Valentina Mele

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LO SPORTELLO

LA PSICO-PEDAGOGISTA RISPONDE “Due cuori …una capanna”

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ari lettori, dopo tanto sperare è arrivato il caldo torrido e con lui una serie di grandi problemi legati alla nostra sfera emotiva. Il caldo acuisce i nostri malesseri interiori, di cui abbiamo ampiamente parlato nel numero precedente ( vedi numero di giugno). É la famiglia il “luogo” in cui si consumano misfatti: lontano dagli occhi indiscreti è là, proprio il posto in cui ti sentivi più al sicuro del mondo. Famiglie oggi sempre più costrette ad aprirsi a convivenze forzate con suoceri, cognati, genitori anziani e stanchi, fratelli gelosi o invidiosi, sempre per la necessità di razionalizzare i costi. Si pensa che possa essere la soluzione migliore: ci si stringe un po’, pensando di ritrovare quegli affetti lasciati da tempo uguali a prima, con lo stesso entusiasmo che mostrano quando si incontrano alle feste comandate o al pranzo della domenica. Non è proprio così: nella convivenza ritornano i vecchi conflitti che si erano sepolti perché non più costretti a viverli quotidianamente. Durante questo mese, forse perché smossi dall’argomento trattato, o perché consapevoli di essere solo “uno tra i tanti”, molte coppie si sono fatte forza e mi hanno scritto o incontrato per parlare di questa loro esperienza. Molti mi hanno sollecitato ad affrontare questo argomento perché possa essere da esempio ad altri, per non compiere gli stessi errori o per poter affrontare le problematiche con una maggiore grinta. Due sono i tipi di esperienza diversi, ma che conducono alla stessa soluzione: una è formata da coppie costrette a vivere con la famiglia originaria per necessità economiche e l’altra da chi ha scelto questo tipo di vita perché pensava fosse il più semplice. Nel primo caso si tratta di giovani precari che, per sposarsi, sono costretti ad andare a vivere a casa dei genitori. In questo caso si continua a fare i figli in una casa in cui è la madre a detenere il ruolo di organizzatrice, a volte anche intransigente. In fondo è anche comprensibile: desiderava un po’ di pace dopo il matrimonio del figlio/a e invece si ritrova a dover accudire nuora, genero e nipoti e a mediare le discussioni e i disagi di un’altra famiglia. Si rompono equilibri sperimentati per dar vita a nuove situazioni dalle quali si esce, a volte, con le ossa rotte. C’è poi l’”altra persona”, colui o colei che dovrebbe sentirsi il beneficiario di un favore, ma che si è sposata anche con l’aspettativa di svolgere il ruolo di moglie, marito, mamma o papà, cosa difficile perché rompere un’organizzazione trentennale o più non è impresa facile, specie da estranei quale ci si sente. In mezzo c’è il figlio/a, che si sente, da un lato, impotente perché impossibilitato a dare una migliore sistemazione alla sua famiglia, e dall’altro consapevole dello sforzo, sia pur maldestro, dei suoi genitori che tentano di dargli una mano. Nel nostro territorio ci sono molti di questi casi dovuti alla tipologia delle costruzioni che, essendo villette, offrono la possibilità di accogliere più famiglie. Questo può essere più indolore se si possono fare delle divisioni, per cui, sebbene vicini, ognuno mantiene i suoi ruoli all’interno della sua famiglia, senza ingerenze anche non volute. Nel caso in cui questo non possa essere realizzato e ci si trova a vivere a contatto di gomito, la vita può non essere davvero facile.

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L’altra tipologia di coppia è quella che ha fatto della convivenza con i familiari del compagno/a una scelta serena e condivisa, non necessariamente legata alle possibilità economiche, ma alla semplicità e alla consapevolezza che un aiuto nella gestione dei figli ,quando si lavora entrambi, rende le cose più facili. Sicuramente inizialmente è così. La casa patronale viene divisa in appartamenti in cui abitano suoceri e cognati. Il tempo passa e le cose, con un po’ di pazienza, vanno avanti. Si chiude un occhio per vivere i benefici che quella situazione offre: un risparmio sulle baby sitter, un posto sicuro da cui, in teoria, nessuno ti può cacciare. Purtroppo le situazioni non migliorano nel tempo e scoppiano le discussioni soprattutto tra cognati o fratelli. I genitori si trovano a mediare situazioni più grandi di loro. Non sanno dove stare e assistono, a volte impotenti, allo sfascio di relazioni. Tutti noi aspiriamo ad essere la “famiglia del Mulino Bianco”, ma dobbiamo avere la consapevolezza che non esiste. Con l’andare del tempo il crescere delle tensioni, dello stress, dei piccoli malesseri quotidiani, influenzano il carattere e rendono più irascibili, egoisti e poco tolleranti. Si dicono parole inaspettate, si compiono atti che minano i rapporti rendendoli sempre più tesi fino a che si rompono definitivamente. Ho conosciuto gente che dice di essere quotidianamente minacciata dai parenti propri o altrui, fino a temere quasi di trovarsi a casa da sola; persone costrette a vivere sotto lo stesso tetto con chi non rivolge loro la parola da anni e che spera di non incrociare sulle scale. Io non sono qui per giudicare o per dare soluzioni facili. Sappiamo che le relazioni sono fatte da più persone e che i responsabili sono tutti, chi più e chi meno. C’è chi è più portato a” vivere e lasciar vivere” e chi cerca il pelo nell’uovo, ma le relazioni sono sempre più difficili anche con il vicino di casa con il quale non abbiamo nulla da spartire, figuriamoci con i conviventi!! Posso dare solo un suggerimento: è meglio rinunciare a qualsiasi cosa superflua, magari cambiare quartiere, andare in uno più economico in cui le case in affitto o in vendita hanno un costo inferiore, ma non cercare soluzioni apparentemente più comode. La famiglia di nuova formazione ha bisogno di tempo per conoscersi, creare nuovi equilibri, fortificarsi e non è certo pronta ad affrontare le dinamiche di altre persone. L’antico detto “due cuori una capanna” ci guidi nelle scelte future! Buona estate a tutti! Cerchiamo di “staccare la spina” per essere più energici in futuro. Resto comunque a vostra disposizione sul sito. Dottoressa Paola D’Errico Questa rubrica è stata pensata con il preciso intento di dare un servizio utile, un contatto diretto tra noi e chi ci legge, grazie all’ausilio e alla generosa disponibilità di due figure professionali importanti come l’avvocato Federica Lorenzetti e la psico-pedagogista Paola D’Errico. Per contattare la psicopedagogista Paola D’Errico inviate una email a: paola.derricoguarino@gmail.com


LO SPORTELLO

LÕAVVOCATO RISPONDE Trasferimenti immobiliari nella separazione consensuale o nel divorzio congiunto

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ome sempre salve a tutti e ben ritrovati nel nostro sportello, al quale, anche in questo mese, avete rivolto numerosissime domande. Oggi risponderò ad un quesito estremamente interessante e che riguarda la disciplina dei trasferimenti immobiliari nella separazione ovvero nel divorzio dei coniugi. In primis occorre evidenziare come, la separazione personale dei coniugi abbia, tra i suoi effetti, anche quello di carattere patrimoniale: difatti, con il passaggio in giudicato della sentenza giudiziale, ovvero, con l’omologazione della separazione personale, viene meno il regime legale della comunione dei beni, instaurandosi una comunione convenzionale che può essere sempre sciolta a richiesta di uno dei coniugi. All’interno del giudizio di separazione consensuale o di divorzio congiunto è altresì prevista la possibilità di procedere al trasferimento dei beni immobili. Vi segnalo come, di regola, sia doveroso, per procedere ad un trasferimento immobiliare, effettuare il medesimo a mezzo della forma scritta e, laddove tale trasferimento venga posto in essere in sede di separazione o divorzio, si realizza di fatto

Potete inviare i quesiti all’ Avvocato al seguente indirizzo email: federicalorenzetti@libero.it

Avv. Federica Lorenzetti

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Ogni mese risponderanno ai quesiti importanti dei nostri lettori, garantendo l’anonimato ove richiesto. La possibilità di interfacciarsi con i professionisti in maniera privata è un valore aggiunto offerto da Tablet Roma.

una scrittura con la firma congiunta di entrambe le parti che viene autenticata dalla sottoscrizione del Giudice e/o del funzionario che assiste il predetto all’udienza. Questo verbale di condizioni, assume, così, un valore di scrittura privata autenticata la quale, secondo il costante indirizzo esposto dalla Cassazione, costituisce titolo valido per la trascrizione. Occorre evidenziare, però, che il Tribunale, il quale omologhi la separazione oppure il divorzio congiunto, non assuma alcuna responsabilità in ordine alla validità del trasferimento stesso, di talchè, occorrerà pur sempre l’intervento del notaio il quale farà presente alle parti come tali accordi traslativi (sia di separazione che divorzio), possano essere esenti dall’imposta di bollo, di registro e di ogni altra tassa. La tipologia dei contratti che prevedono il trasferimento immobiliare può essere comunque varia anche quando sia fatta all’interno dei procedimenti di separazione o divorzio poiché si possono configurare delle vere e proprie attribuzioni dirette dei beni immobili, oppure dei negozi misti con donazione ( quando le parti sentano la necessità di convenire al di là della compensazione dello squilibrio patrimoniale esistente tra i coniugi e derivante dalla crisi matrimoniale). Qualora poi l‘obbligato si rifiuti di adempiere l’impegno traslativo assunto in sede giudiziale, si configura un inadempimento in fase esecutiva del contratto preliminare, con la facoltà/potere dell’altra parte di procedere all’ulteriore fase giudiziale volta all’esecuzione in forma specifica dell’obbligo di concludere un contratto (art. 2932 c.c.). Mi preme sottolineare come, a tale risultato, la Cassazione sia pervenuta a seguito di un lungo percorso grazie al quale, ad oggi, anche il verbale di separazione consensuale dei coniugi gode di natura di atto pubblico con possibilità di poter inserire, nel medesimo, ogni intesa congiuntamente ritenuta dai coniugi necessaria proprio in relazione all’accordo di separazione con possibilità di recepire, non solo negozi traslativi a titolo oneroso, ma, bensì, anche a titolo gratuito (es: donazione) ed anche in favore della prole. Aspetto, quest’ ultimo, di estrema importanza e che merita, di certo, una specifica trattazione che sarà mia cura dedicare nei prossimi numeri di Tablet.

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SPETTACOLO

+EVENTI

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SISTEMA BINARIO

Il potere sta nelle informazioni A che punto è la nostra vita sul web

di Dario Cattoretti

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hi non ha sentito parlare di hacker di tutto il mondo che attaccano multinazionali, o che fanno spionaggi industriali, o semplicemente duellano in schermaglie informatiche. Tutte notizie che ci lasciano più o meno come sorridenti spettatori di giochi di potere, ma che non ci colpiscono nella sicurezza delle nostre case, dentro i dati dei nostri portatili. Molto diverso è il caso più recente che ha imbarazzato l’amministrazione Obama chiamato dai giornali Nsagate, dove è venuto fuori che le email degli americani venivano controllate fino al 2011. Lo stato Americano si è giustificato dicendo che i controlli verificavano solo con chi i cittadini scambiavano email e gli Ip del loro computer, ma non i contenuti dei messaggi. Rimane il fatto che entravano sui computer dei cittadini, nelle loro vite private, e sicuramente rimane anche il dubbio sulla violazione della loro privacy. La motivazione di questi controlli è che si volevano fermare possibili attacchi alla sicurezza nazionale, ma il punto è che è venuto fuori che le nostre vite sono violabili in nome di giustificazioni che potrebbero anche essere ragionevoli. Vi siete chiesti qual’è la nostra situazione in Italia? La nostra Repubblica ha preso una deriva preoccupante con il decreto Monti sulla “sicurezza informatica nazionale”, dove si sono piantate le basi della futura difesa informatica del nostro Paese. Anche qui ci sono delle giustificazioni ragionevoli, e si dice che non si potrà maneggiare dati personali, ma solo quelli riguardanti la sicurezza dei sistemi. Si fa riferimento ai log di firewall, cioè le tracce informatiche che si lasciano quando si entra in un sito, e alle informazioni su attacchi o tentativi di violazione. Dati che verranno pescati dai cosiddetti SOC, Security Operations Center delle aziende. E non

Un film in 40 secondi Due volte più veloce del 4G, dieci volte superiore al 3G: con una capacità di trasferimento pari a 150 megabit al secondo, la rete mobile Lte (Long term evolution) realizzata dall’operatore sud coreano SK Telecom ha stabilito il nuovo primato mondiale in fatto di velocità di connessione dati: per scaricare un film di 800 Mbyte servono soli 43 secondi, contro gli 80 necessari sfruttando l’attuale rete Lte.

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Diamoci una mano 13 anni fa era stato protagonista del primo trapianto di mano in Italia, un intervento durato 13 ore, nel 2000, al San Gerardo di Monza. Ora Walter Visigalli avrà presto una mano nuova, c’è infatti una protesi bionica che verrà inserita a breve. I tempi per l’impianto della protesi dovrebbero essere di 4-6 settimane.

si parla neanche di ricerche sulle singole persone, ma di una sorta di raccolta in larga scala. Rimane il fatto però che i servizi segreti possono entrare nei SOC anche senza un’effettiva minaccia in corso, a titolo preventivo. Lasciando però, almeno così dicono, tracce della loro presenza, cioè tracce che permetteranno al Garante della Privacy di verificare eventuali abusi. Quello che è certo è che i nostri servizi segreti, da tre mesi, stanno sottoscrivendo convenzioni con i gestori dei più grandi database italiani. La prima a firmare è stata una delle compagnie telefoniche italiane più importanti. Sui suoi server passano e vengono conservati i dati di navigazione, tutte le telefonate e persino i movimenti sul territorio di milioni di utenti. In tutto questo rientrano anche le Sim di un’altra importante compagnia telefonica che si avvale della stessa rete, cioè altre 9,5 milioni di Sim attive. Metteteci anche l’accordo con chi si occupa delle nostre spedizioni nazionali che è contemporaneamente agenzia di recapiti, banca, operatore telefonico e assicurativo, garantendo così la più completa banca dati nazionale. Azienda che sa cosa spediamo, quando lo spediamo, con chi parliamo, conosce l’entità dei nostri conti correnti postali, i bollettini che paghiamo, le nostre pensioni integrative. E che dire di un’altra firmataria alla quale facciamo le nostre dichiarazioni dei redditi, che possiede tutti i dati fiscali di 40 milioni di contribuenti italiani o delle principali aziende che ci forniscono l’energia, nei cui database sono archiviate le nostre abitudini di consumo. Altre firme eccellenti sono compagnie aeree e di trasporto su rotaia che sanno quando, dove e come ci spostiamo. E quanto spendiamo per muoverci. Sarà anche vero che tutto questo è per il nostro bene, per il bene della sicurezza nazionale e quanto altro si voglia mettere come giustificativo, ma io non riesco a non inquietarmi.

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Piccoli naturalisti crescono

La metamorfosi della rana di Aldo Marinelli

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a parola metamorfosi potrebbe essere difficile da pronunciare, ma se invece la descriviamo sicuramente porta alla mente qualcosa di conosciuto. Per metamorfosi in zoologia, cioè la scienza che studia gli animali, si intende la trasformazione di un animale dallo stadio di larva allo stadio di adulto. Ciò provoca un cambiamento totale del corpo del giovane e la formazione di nuove strutture. L’adulto infatti quasi sempre avrà una forma molto differente da quella della larva e addirittura potrà occupare una nicchia ecologica e un habitat differenti. La nostra esperienza ci porta a pensare subito al bruco o al girino, che sono infatti animali che diventeranno farfalla e rana. Oggi parleremo delle rane. Prima di tutto dobbiamo ricordare che le rane hanno un accoppiamento esterno, cioè il maschio e la femmina non hanno un vero è proprio rapporto, ma il maschio feconda le uova man mano che la femmina le depone. Avete mai visto una rana deporre le uova? Le riconoscete perché sono un ammasso gelatinoso che galleggia nelle acque degli stagni, al contrario di quelle del rospo che invece si presentano come lunghi cordoni gelatinosi.

Dopo altri 15 giorni ai lati della coda si formano le zampe di dietro. Anche da questo possiamo distinguere i girini degli Urodeli, nei quali invece si formano prima le zampe davanti. In seguito compaiono le zampe davanti, la coda si atrofizza, le branchie interne si riassorbono e vengono sostituite dai polmoni, varia la dieta in quanto il girino è erbivoro e la rana è carnivora; la bocca cambia fino ad assumere l’aspetto tipico della rana adulta Il tempo che ci vuole per finire il ciclo è quasi quattro mesi dalla deposizione delle uova: la rana ha completato la sua metamorfosi e ha conquistato la possibilità di respirare fuori dall’acqua. Dopo la metamorfosi, questi anfibi conducono vita a terra, ma continuano a vivere in prossimità dell’acqua, nella quale si riproducono; respirano sia grazie alla pelle che ai polmoni e si cibano soprattutto di insetti.

Dalle uova di rana dopo circa una settimana escono delle piccole larve. Inizialmente utilizzano i residui dell’uovo e si nascondono tra le alghe. Non hanno ancora una bocca e ben presto si formeranno le branchie dapprima esterne e poi dopo 15 giorni, interne, che gli permetteranno di respirare sott’acqua. Se invece vedete un girino di anfibio con dei ciuffi esterni, quelle sono le branchie ma allora non si tratta di una rana o di un rospo (Anuri), ma di una salamandra o un tritone (Urodeli). Da questo stadio in poi possiamo chiamarlo girino: si vedono gli occhi, la bocca ha due astucci cornei più duri per mangiare le alghe e la coda gli permetterà di nuotare anche velocemente.

Piccolo dizionario naturalistico:

le foto sono di Aldo Marinelli

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nicchia ecologica: è il ruolo che ha un animale (per esempio erbivoro o carnivoro) habitat: è il luogo dove vive un animale (per esempio lo stagno) branchia: organo respiratorio di pesci e larve di anfibi, ma anche di molti invertebrati anuri: sono gli anfibi senza coda da adulti (rane, rospi) urodeli: sono gli anfibi con la coda da adulti (tritoni, salamandre)

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TERZAPAGINA

Le storie dei due fratelli inneapolis, nel Minnesota, accoglie i primi vagiti di due fratelli, quello più grande, Joel, nasce nel 1954, Ethan, il più piccolo, vede la luce tre anni più tardi. Figli di genitori appartenenti alla middle class americana, il padre occupa la cattedra di economia e la mamma quella di storia dell’arte. Fanno parte di quelle prime generazioni cresciute con la televisione, tra i film hollywoodiani, le gag alla Laurel/Hardy e le grandi commedie alla Billy Wilder e Frank Capra. Confideranno in seguito una predilezione di quegli anni per Preston Sturges. La passione per il cinema scatta quasi immediatamente, e iniziano a girare per il loro quartiere con una Super-8 rifacendo i film visti o ideando strampalate storie originali. È dei fratelli Coen che stiamo parlando.

di Dario Cattoretti Jesus che, dopo averlo visto in calzamaglia viola e retina in testa che lecca con la punta della lingua la sua palla prima di un tiro, si ritrova ad interpretare un’intera sequenza in cui cammina per una classica via della periferia americana, villette a schiera con giardino, suonando ai campanelli per informare i sui vicini di casa, come la voce fuoricampo ci racconta, di essere un pederasta. La risposta dei fratelli Coen è stata chiara, hanno dichiarato di aver semplicemente realizzato un loro sogno, cioè vedere John Turturro nei panni di un pederasta ispanico!

La loro maniera di raccontare una storia fa parte di quel cinema americano che fa della fascinazione il tirante cardine della sua struttura, eppure non hanno niente a che fare con il filone classico americano. I film dei due fratelli sono incapaci di fornire messaggi di alcun tipo, non fanno nulla per sembrare profondi, non ostentano un senso morale, e per la maggior parte delle volte non hanno proprio un “senso” in generale. Il loro interesse è per la storia, per i personaggi, che nei loro film sono il vero e proprio tesoro, a loro basta uno spunto, un’idea introno alla quale strutturare l’intero lungometraggio. Quello che rimane più evidente è che ai due fratelli piace giocare e divertirsi. Non sono particolarmente felici di intrattenersi con la stampa e con i critici, ma quando lo fanno viene fuori tutto il loro spirito goliardico. Quando i critici gli hanno chiesto perché ne Il grande Lebowsky hanno presentato John Turturro in maniera tanto amena e gratuita, hanno risposto nel modo più chiaro possibile. Per chi ancora vive nell’assurdità di non aver visto questo film, rivelerò io che Turturro nella storia è il giocatore di bowling dal nome

Se questo non bastasse per far capire il loro atteggiamento di fondo, si può prendere in considerazione le interviste rilasciate dal loro montatore Roderick Jaynes, che descrive con aria annoiata gli incontri con i due fratelli e punta il dito sul continuo disaccordo sul montaggio dei film che alla fine viene regolarmente affidato ad un altro montatore. Jaynes, che è accreditato in quasi tutti i loro primi film, è stato nominato nel 1997 come miglior montatore agli oscar per il film Fargo. È lì che si è scoperto che non esiste, è un personaggio di finzione dietro cui si nascondono entrambi i Coen, che montano con le loro mani ogni loro pellicola. Vogliamo tentare di capire i due fratelli? È nei personaggi delle loro storie che dobbiamo concentrarci. Uno su tutti: Dude, sempre del film Il Grande Lebowski. Lo abbiamo incontrato tutti per la prima volta mentre tra gli scaffali di un supermercato si aggira in pantofole e vestaglia, con il pizzetto incolto e dei lunghi capelli, che si avvicina al banco frigo, intento in un’operazione estremamente importante: aprire e annusare un cartone di latte, assaggiarlo, e sceglierne un altro chiuso.

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Un caso di omonimia Stiamo parlando di Jeff Bridges che dà vita splendidamente a questo personaggio straordinario: un ex-hippie con la passione per il bowling, per il cocktail white russian e per la marijuana. Un uomo fuori dai canoni di una società che lo ritiene un perdente, che in questo film diventa il protagonista detective dell’intera storia, come se fosse il personaggio di un classico noir di Howard Hawks come Il Grande sonno, ma la sua interpretazione di Philip Marlowe diventa decisamente originale. Quello che si trova tra le mani è un mistero fatto di un rapimento, di soldi scomparsi e uomini che lo minacciano, ma tutto quello che fa lui è lasciarsi trasportare dentro a tutto quello che gli succede, mentre le informazioni gli cascano addosso e le situazioni lo spingono nelle direzione che vogliono. Ma è evidente che quello che vorrebbe veramente è trascorrere la sua vita da felice disoccupato tra una partita di bowling con gli amici e uno spinello. L’unica volta che, a più di metà del film, gli viene in mente di procurasi qualche informazione nella complicata storia in cui si trova invischiato, è un’emblematica scena di rottura con il genere noir. Tutto si svolge in casa del produttore di film porno Jackie Treehorn, interpretato da Ben Gazzarra, con Dude che, ricordandosi probabilmente del Cary Grant di Intrigo Internazionale, vuole scoprire cosa il produttore sta scrivendo su un foglio di carta mentre parla al telefono, che poi strappa e porta via con se uscendo dalla stanza. Così Dude, con aria circospetta, si avvicina al blocchetto e armato di matita si mette ad annerire il foglio sottostante per avere le preziose informazioni. Ciò che compare magicamente sul foglio è il disegnino di un uomo con un’enorme erezione!

TERZAPAGINA

Questa scena mostra una delle caratteristiche più evidenti dei due fratelli, cioè l’abilità di giocare con lo spettatore, con le sue aspettative. La scena iniziale di questo film è in questo particolarmente esplicativa. Dopo aver comprato il latte con un assegno di sessantatré centesimi, Dude entra in casa sua e accende la luce, alle sue spalle un uomo non visto lo guarda immobile. Un altro lo afferra e gridando lo trascina in bagno scaraventandolo con forza sul water, afferrandolo per i capelli inizia ad infilargli ripetutamente la testa nell’acqua. Quello che vogliono i due uomini sono i soldi che una certa Bunny, che dicono essere sua moglie, deve al loro capo. Lo spettatore che inizia a vedere un film con questa scena è portato a pensare che il protagonista sappia benissimo che cosa sta succedendo e che sia un duro quando all’ennesimo: “Dove sono i fottuti soldi, testa di cazzo?”, lui risponde gocciolante: “Sono, uh, sono da qualche parte lì sotto. Lasciami dare un’altra occhiata.” Ma subito vengono disattese le aspettative create, perché dai discorsi diventa evidente che lui non è un miliardario e che non ha nessuna moglie, e mentre Dude recupera con una mano gli occhiali da sole dal fondo del water, i due scagnozzi, e il pubblico, si rendono conto di essere capitati in un caso di omonimia. I due fratelli sono proprio così, di partenza estranei al mondo cinematografico che gli esiste intorno, le loro storie arrivano ad una risoluzione finale che, spesso e volentieri, non risolve nulla, che ritorna esattamente da dove è partita come un nulla di fatto, e i loro personaggi sono così, straordinari e unici. Il mio preferito rimane Dude, un uomo gettato negli eventi, che ha forse una sola regola fondamentale nella vita: “Take it easy!”.

Filmografia

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Blood Simple - Sangue facile (Blood Simple) (1984) Arizona Junior (Raising Arizona) (1987) Crocevia della morte (Miller’s Crossing) (1990) Barton Fink - È successo a Hollywood (Barton Fink) (1991) Mister Hula Hoop (The Hudsucker Proxy) (1994) Fargo (1996) Il grande Lebowski (The Big Lebowski) (1998) Fratello, dove sei? (O Brother, Where Art Thou?) (2000) L’uomo che non c’era (The Man Who Wasn’t There) (2001) Prima ti sposo, poi ti rovino (Intolerable Cruelty) (2003) Ladykillers (The Ladykillers) (2004) Non è un paese per vecchi (No Country for Old Men) (2007) Burn After Reading - A prova di spia (Burn After Reading) (2008) A Serious Man (2009) Il Grinta (True Grit) (2010) Inside Llewyn Davis (2013)

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+MODA&DESIGN

La valigia ideale

di Alessandra Bassetti

Come prepararla, consigli pratici per viaggiare leggeri...

“C

hi viaggia leggero viaggia felice” diceva Antoine de Saint Exupery circa un secolo fa, ma ne siamo proprio convinti?…la verità è che preparare la valigia per le vacanze costituisce un vero e proprio dramma anche per il viaggiatore più esperto, donna o uomo che sia. Le tecniche per la preparazione del bagaglio sono le più varie, c’è chi lo fa scientificamente, rispettando dettagliate liste ed impacchettando ogni capo stile CSI e chi riempie la valigia lanciando alla rinfusa tutto ciò che trova nell’armadio. Che siate dell’una o dell’altra scuola, lo scopo è il medesimo: portare con voi tutto ciò che serve. A questa preoccupazione come se non bastasse, per coloro che viaggiano in aereo, se ne aggiunge un’altra: le compagnie aeree low cost prevedono regole molto severe sul peso massimo consentito per viaggiatore, solitamente dai 10 ai 15 kg, se si oltrepassa il limite c’è il rischio di vedersi addebitare extra spaventosi… Perciò, ecco qui qualche consiglio per preparare la vostra valigia ideale. Innanzi tutto stilate una lista: un elenco dettagliato di indumenti ed accessori, oggetti e medicinali, ovvero tutto ciò che può servire nel vostro viaggio. Ovviamente la lista andrà elaborata tenendo bene a mente la vostra destinazione, sulla quale cari signori è d’obbligo documentarsi. On-line è possibile trovare validi aiuti. A cominciare da Onebag.com sito dedicato al viaggiare leggeri,

alessandratabletroma@gmail.com

amministrato da Doug Dyment, patito viaggiatore, qui troverete non solo indicazioni su come preparare una valigia, ma soprattutto una “ lista universale” delle cose da mettervi dentro, adatta a qualsiasi viaggio. Se poi siete pigri, e anche elaborare una lista vi pesa (del resto come darvi torto, siete quasi in vacanza!!!) ecco The universal packing list un sito che fa la valigia al posto vostro, basta inserire dati del viaggio (destinazione, durata, con o senza bambini, ecc.) ed un tool vi indicherà ciò che si deve portare...provare per credere, confesso… io l’ho fatto! Fatta la lista, è la volta di scegliere gli outfit. Fatelo con anticipo, decidete giorno per giorno, sera per sera ciò che indosserete durante il vostro soggiorno, eviterete così di portare indumenti che non sapreste come abbinare, o in numero superiore al tempo della vostra permanenza. Riducete il numero dei capi, puntando su dei passe-partout, ovvero indumenti ed accessori da utilizzare in più modi ed in più occasioni, un esempio: il caftano, perfetto per andare in spiaggia o per un aperitivo, diventa capo glamour per la sera indossato su di un paio di pantaloni bianchi. Non dimenticare di portare i capi basici ed essenziali, quali un paio di jeans, una t-shirt, una camicia, un bermuda, ed un abito per una serata speciale. Scegliete il colore (o un paio di colori) dominanti delle mise, su cui costruirete il vostro look. Solitamente sono consigliati toni neutri. Attenzione poi ai tessuti dei vostri capi, prediligete fibre sintetiche, si asciugano facilmente e non sgualciscono. Puntate su accessori e bijoux, agite con astuzia: occupano poco spazio, ma danno all’outfit quel tocco in più rendendolo unico e personale. continua a p 35

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La valigia ideale

R

icordate, tre è il numero perfetto, tre paia di scarpe saranno sufficienti, una sneakers, comoda che vi permetterà di scorrazzare d’ovunque, ma senza dover rinunciare ad essere alla moda, basti pensare che quelle di Isabelle Marat sono terribilmente di tendenza, un paio di tacchi alti, per una serata in disco, un sandalo flat schiccossissimo e versatile che userete alla mattina per una colazione in piazzetta e ma anche alla sera per un aperitivo, il top del flat è il sandalo - gioiello di Zanotti. Se siete al mare poi, vi è concessa una quarta scarpa…la ciabattina (deliziose le flip flop di Tory Burch). Infine, qualunque sia la vostra destinazione puntate sul bianco, colore must dell’estate 2013, ma accendetelo con toni di colore, un accessorio o una scarpa colorata lo renderanno unico. Ed ora qualche consiglio più dettagliato, tratto dal blog della personal shopper Carla Gozzi e reinterpretato dalla sottoscritta… Se la vostra destinazione è marina: Look per la spiaggia: mai più senza…il caftano ne porterete ben quattro bianco, sabbia, nero e colorato (Missoni ne fa di bellissimi e che non passano mai di moda!), quattro costumi, di cui uno intero, terribilmente chic ed è perfetto per una gita in barca (sceglietelo di Eres o di Fisico, e vi distinguerete per eleganza), una flip flop in gomma (Tory Burch), ed un sandalo gioiello assolutamente flat (Zanotti). Look per escursioni: 2 bermuda color kaky, blu (deliziosi quelli della Dondup), 2 camicie bianche uomo, due t- shirt aderenti, ed una zeppa alta. Per le occasioni social: un abito da giorno lungo, leggero e fiorato anni 70 e un secondo abito lungo in lino bianco (Ethic, ne realizza di bellissimi a prezzi ragionevoli), per la sera un abito in

+MODA&DESIGN

...continua da p 33 jersey nero, e un abito bandage (Herve’ Leger ne è l’espressione massima) che sceglierete secondo il vostro personale gusto bianco o colorato, da indossare su di sandalo vertiginoso. Borse…una shopping dove portare il mondo, che userete mattina e sera ed una clutch per le serate in disco. Se invece la vostra destinazione è la montagna: Per le escursioni: polo o camicia uomo bianca, bermuda al ginocchio o pantalone lungo color kaky, maglione girocollo, scarponcini modello cortina e foulard Hermes, ma anche un K way e due giulietta e romeo in cashmere e seta … Per l’aperitivo in baita: abito di cotone stile safari (color kaky o nero) con accessori in cuoio, borsa a tracolla perfetta la Eveline di Hermes, accessori in cuoio con zeppa rigorosa. Per la sera in discoteca: abito in jersey nero con scollatura sulla schiena, sandali alti e micro cardigan nero, clutch glitterata e scintillante. Per i pomeriggi in piscina: costume intero brown o nero o verde salvia (suggerisco sempre Eres o Fisico) T- shirt oversize da indossare sul costume, infradito color terra, borsa capiente di cotone, cappello borsalino in paglia, al polso bracciali colorati… Ed adesso come impacchettare la nostra valigia…facile, seguendo le indicazioni di Louis Vuitton: in fondo metteremo le scarpe, nelle loro rispettive sacchette, poi il beauty, negli spazi, calze calzini cinture, poi pantaloni, maglie, camicie, gonne. Carissimi viaggiatori, se poi a prescindere dai consigli il bagaglio rimane pesante, fate come suggerito da Ines de la Fressage, o “non partite o scegliete un fidanzato muscoloso” ed io aggiungerei comprensivo, quando si tratterà di pagare extra all’imbarco….!

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ABITAZIONI DI QUALITÁ i.p. - foto Massimo Carroccia

a cura dell’Arch. Valentina Spogli

Progetto Arch. Giuseppe Anichini per l’Impresa Pietro Mezzaroma & Figli

La società Pontinia 2000, da molti anni nel settore edile,

ottimizza la gestione energetica che va dall’uso degli

ha specializzato le proprie iniziative in contesti urbani

impianti di climatizzazione all’accensione delle luci, che

di pregio sia ambientale che logistico. Le scelte che

si riduce grazie all’utilizzo dell’illuminazione naturale

guidano le nostre strategie nascono dal sogno di creare

maggiormente presente negli orari in cui l’ambiente

degli ambiti urbani, in cui la qualità ambientale abitativa

specifico viene utilizzato. Un altro criterio compositivo

e funzionale siano perfettamente integrate ad un impatto

della tradizione di cui le nostre case si avvalgono, è

armonico e rispettoso del conteso che le accoglierà. Gli

la distribuzione studiata in modo da garantire una

obiettivi su cui punta la nostra ricerca, prendono forza

ventilazione passante grazie alla presenza di chiostrine

dalle caratteristiche climatiche miti delle aree in cui

interne o con tipologie abitative a doppio affaccio.

operiamo, fino a proporre sul mercato prodotti che si

Questo importante accorgimento innesca all’interno delle

avvalgono di impiantistica passiva, che sfrutta il naturale

abitazioni una ventilazione naturale che apporta oltre ad

funzionamento fisico del calore e della ventilazione, ma

una salubrità degli ambienti un notevole raffrescamento

soprattutto di una tipologia architettonica che tende

passivo, ossia un sistema di climatizzazione naturale.

a mettere in continuità gli spazi interni con gli spazi

Questi sistemi associati ad un involucro costruttivamente

esterni, per offrire alla nostra clientela una casa flessibile

corretto, ossia un muro esterno in grado di mantenere

che sia in grado di interagire con il clima e di espandere

il calore all’interno della casa nel periodo invernale, e

la propria vivibilità verso l’esterno. Gli strumenti di cui

di evitarne l’ingresso all’interno nel periodo estivo,

si avvale la progettazione sono quelli della tradizione,

sono elementi che incidono notevolmente sul risparmio

prendono le loro caratteristiche dai dettagli compositivi

energetico e quindi economico della gestione della propria

che hanno scritto la storia della progettazione residenziale

casa. Sulla solidità della tradizione si basa la certezza

in contesti climatici simili. Il solarium, il balcone la

della qualità dei nostri prodotti, sulla ricerca nel settore

loggia diventano così degli spazi filtro che gradualmente

dell’impiantistica innovativa si punta alla realizzazione

mettono in comunicazione l’ambiente interno della casa

di un prodotto che sia in grado di rispettare l’ambiente,

allo spazio esterno ed alle sue caratteristiche ambientali.

di salvaguardare le risorse per le generazioni future e

Altri strumenti fondanti delle nostre costruzioni sono

di pesare meno nei costi di gestione di chi l’andrà ad

elementi antichi come: una corretta esposizione degli

abitare.

edifici e della distribuzione interna; un elemento che può

Nella filosofia Mezzaroma, il rispetto dell’ambiente è visto

apparire scontato ma che se analizzato in modo corretto

come accessibile e semplificato.

evidenzia la sua importanza, in quanto

Noi vi forniamo tutti gli elementi affinché

unisce la funzione degli spazi al suo utilizzo

la sostenibilità rappresenti una prestazione

quotidiano, la casa vive la sua giornata in

della

armonia con il corso del sole e questo ne

consapevolezza ambientale del singolo.

vostra

La sostenibilità a portata di mano

casa

prescindendo

dalla


scadenzario fiscale Anna Maria De Calisti commercialista Marta Montini consulente del lavoro

L

o Studio De Calisti A.M. e Montini M. saluta tutti i Lettori che si inoltrano nello scadenzario fiscale di Luglio e Agosto 2013. Finalmente è arrivata l’estate, purtroppo non ancora per i pagamenti che tra il mese di luglio ed agosto continuano ad alleggerire le nostre tasche.

16/7

Lo Studio rende noto che avendo dipendenti o collaboratori occasionali, la scadenza del 16 luglio prevede: IRPEF, Ritenuta d’acconto, contributi INPS. Inoltre, entro il 16 luglio coloro che sono titolari di Partita Iva e si trovano sotto un regime IVA mensile dovranno effettuare il versamento. Chi non ha potuto pagare omettendo imposte e ritenute (non versate o versate in misura insufficiente entro il 17 giugno 2013), con l’opportuno calcolo può ravvedersi entro il 16 luglio.

8/7

Si prosegue poi con la scadenza del giorno 8 luglio per i versamenti che derivano dalla dichiarazione dei redditi Unico/2013 ed Irap/2013, pertanto coloro che sono in possesso di partita IVA e le persone fisiche, dovranno effettuare il versamento relativo ad Irpef, Irap, Ires, Iva, adeguamento studi di settore ed eventuale acconto della cedolare secca sugli affitti in una sola volta o scegliendo più rate. Vi è la possibilità di allungare i pagamenti sopra citati sino al 21 agosto aggiungendo lo 0,40% dopo conferma della proroga.

1/7

La prima scadenza è il pagamento dei contributi per i datori di lavoro domestico. Il pagamento che va dal 1° luglio al 10 luglio, secondo la nuova circolare Inps, potrà essere versato esclusivamente secondo le seguenti modalità: a) rivolgendosi ai soggetti aderenti al circuito “Reti Amiche” (tabaccherie); b) online sul sito internet “www.inps.it”, nella sezione Servizi on line – Elenco di tutti i servizi - Pagamento contributi lavoratori domestici; c) telefonando al Contact Center 803.164, tramite utilizzo di carta di credito; d) utilizzando il bollettino MAV. Lo Studio rammenta, che per l’anno 2013, l’INPS ha suddiviso i contributi per i datori di lavoro domestico in due tabelle scindendo il tipo di contratto applicato da tempo indeterminato a quello a tempo determinato con l’aggiunta del contributo addizionale.

Con la scadenza del 25 luglio coloro che ne sono soggetti, devono presentare gli elenchi riepilogativi Intrastat.

Il 16 agosto scadenza dell’Iva del 2° trimestre 2013, dei contributi Inps (artigiani e commercianti) e della 3 Rata Inail. In qualità di CAF CGN lo Studio è abilitato a fornire ulteriori servizi tra cui: 730 per coloro che sono dipendenti, collaboratori, pensionati ISEE, RED, Detrazioni ecc. Gestione Badanti e Colf

31/7 16/8

Lo Studio rammenta che con la scadenza del 31 luglio vi è la presentazione telematica del Mod. 770 semplificato per i sostituti d’imposta che hanno corrisposto somme e valori per i quali hanno trattenuto la ritenuta alla fonte, i contributi previdenziali e assistenziali ed i premi assicurativi dovuti all’Inail.

Lo Studio ringrazia per l’attenzione dei lettori e rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento ed augura a tutti buone ferie. Studio De Calisti Anna Maria Via Leonardo Mellano 72 - 00125 Roma - 06/52352585 cell. 3333087137 e-mail: amdec@libero.it

Numeri utili per le emergenze CENTRO ANTIVELENI POLICLINICO GEMELLI POLICLINICO UMBERTO I BAMBIN GESU’ ROMA CAPITALE ACEA Acqua da fisso o nel distretto da cellulare o fuori distretto ACEA Luce da fisso o nel distretto da cellulare o fuori distretto

06 3054343 06 490663 06 68592763 06 06 06 800 130 331 06 45408123 800 130 336 06 45400396

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AMBULANZA 118 CARABINIERI 112 sede di ostia 06 56308127 SEDE DI ACILIA 06 52350109 SEDE DI CASALPALOCCO 06 5053553 POLIZIA 113 SEDE DI OSTIA 06 5636011 POLIZIA MUNICIP. DI OSTIA 06 67696250 -51 FAX 06 67696228 MAIL seg13.polizialocale@comune.roma.it VIGILI DEL FUOCO 115 SEDE DI OSTIA 06 5601960

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SOCIALE 10A

Polizza Assicurativa2 a cura del Movimento in Difesa del Cittadino - sportelloroma10@mdc.it Polizze vita dormienti: estesi al 2009 i termini per accedere ai rimborsi

2. prescrizione del diritto intervenuta anteriormente al 31 dicembre 2009;

T

3. rifiuto della prestazione assicurativa, da parte dell’impresa di assicurazione, per effetto della suddetta prescrizione e conseguente trasferimento del relativo importo al Fondo“Rapporti dormienti”.

orniamo a parlare di Polizze Dormienti, comunicando che il Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con la Concessionaria servizi assicurativi pubblici (Consap S.p.A.) ha riaperto i termini del bando per il rimborso delle polizze vita “dormienti” prescritte nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2007 e il 28 ottobre 2008, estendendo il periodo di rimborso alle polizze prescritte fino al 31 dicembre 2009. La presentazione delle domande di rimborso possono essere inviate dai consumatori a Consap dal 13 giugno 2013 al 13 settembre 2013 per le polizze vita prescritte. L’IVASS ha quindi inviato una lettera alle imprese di assicurazione contenente tutte le indicazioni volte a favorire la diff usione tra i consumatori della riapertura dei termini per il rimborso. A tal fine, le imprese dovranno trasmettere tempestivamente, e comunque entro il 30 giugno p.v., ai soggetti interessati (titolari/ beneficiari delle polizze dormienti), che abbiano ricevuto il rifiuto alla liquidazione delle prestazioni in quanto devolute al Fondo “Rapporti dormienti”, una comunicazione, da inviarsi con raccomandata a.r., per informarli che sono stati riaperti i termini per ottenere il rimborso delle somme devolute al Fondo.

Approfondimento Lettera IVASS - Istituto Vigilanza Sulle Assicurazioni Il Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con la Concessionaria servizi assicurativi pubblici (Consap S.p.A.) ha riaperto i termini del bando per il rimborso delle polizze vita “dormienti” prescritte nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2007 e il 28 ottobre 2008, estendendo il periodo di rimborso alle polizze prescritte fino al 31 dicembre 2009. Il Ministero e la Consap hanno pubblicato sui propri siti internet le modalità e i termini per la presentazione delle domande di rimborso che possono essere inviate dai consumatori a Consap dal 13 giugno 2013 al 13 settembre 2013 per le polizze vita prescritte che soddisfano le seguenti condizioni: 1. evento (morte dell’assicurato o scadenza della polizza) che determina il diritto a riscuotere il capitale assicurato, intervenuto successivamente alla data del 1° gennaio 2006;

Al fine di consentire la più ampia conoscenza della nuova possibilità di rimborso, tenuto anche conto del numero contenuto di richieste pervenute per la prima tranche scaduta il 15 aprile 2013, si ritiene necessario che vengano assunte misure più incisive per informare i consumatori della nuova iniziativa a loro favore e delle modalità per accedere ai rimborsi. A tal fine, le imprese dovranno trasmettere tempestivamente, e comunque entro il 30 giugno p.v., ai soggetti interessati (titolari e beneficiari delle polizze dormienti), che abbiano ricevuto il rifiuto alla liquidazione delle prestazioni in quanto devolute al Fondo “Rapporti dormienti”, una comunicazione, da inviarsi con raccomandata a.r., per informarli che sono stati riaperti i termini per ottenere il rimborso delle somme devolute al Fondo. Per agevolare i consumatori nella pratica di rimborso, nella comunicazione dovranno essere chiaramente riportate le istruzioni per procedere alla richiesta di rimborso, allegando il modulo da utilizzare e dando particolare evidenza alla necessità da parte del consumatore di richiedere per iscritto all’impresa l’“Attestazione di devoluzione di somme al Fondo”, conformemente al modello pubblicato sui siti del Ministero dello Sviluppo Economico e della Consap S.p.A. Le imprese avranno cura di rilasciare in tempi rapidi l’attestazione di cui sopra. Per favorire ulteriormente la conoscenza dell’iniziativa, le imprese dovranno, inoltre, informare i consumatori del bando di rimborso attraverso un “Avviso” da affiggersi presso le proprie reti di vendita, ivi compresi gli uffici postali e gli sportelli bancari, e da pubblicare sui propri siti aziendali. Diego Recino Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi a: MDC _ ROMA _ Municipio 10 Sportello Roma 10 Diego Recino Via del Lido, 78 (Ostia Lido) Chiamare per appuntamento o informazioni Cell: 392.2329237 - Tel: 06 92948683 fax: 06 56320736 sportelloroma10@mdc.it

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TABLET Roma è una rivista Free Press mensile d’informazione, attualità, cultura, spettacolo, moda, natura, distribuita gratuitamente nei quartieri di OSTIA, CASALPALOCCO, AXA, MADONNETTA, INFERNETTO, ACILIA, EUR, TORRINO, SPINACETO, MOSTACCIANO. I diritti di produzione sono riservati. É consentita la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari solo se autorizzata in forma scritta da Simona Fiore Editore. Reg. Trib. Di Roma n°296/2012 del 19/10/2012 P.Iva/Cod. Fisc. 12122131001

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