Surgelati Magazine n.2/2021

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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/Milano

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E ZIN GA MA

ENGLISH ABSTRACT

SURGELATI

LA RIVISTA ITALIANA DEGLI ALIMENTI SURGELATI PER GD - GDO - DA - DISCOUNT - DOOR TO DOOR GROSSISTI - CONCESSIONARI - HORECA - DEPOSITI - DISTRIBUTORI - FREEZER CENTER - AGENTI

APRILE/MAGGIO/GIUGNO ANNO 27 - N° 2/21




Sommario Prodotti

Attualità 6

Come sarà la ristorazione del futuro? L’aperitivo si fa a casa, con i surgelati

10

AGRODIPAB: un’unica voce per il Foodservice

14

Aziende La vera alternativa alla carne vola in Usa

20

Passato e futuro di Il Fior Fiore

21

Cover Story

Raccolte&Grigliate: praticità, sapore e varietà

48

Le fragranti novità di Bassini1963

49

Il PanBurger Cristallino di Europastry

50

Il Croissant Royal da lievitare

50

Il delivery di Lutosa

51

Svila: non è una pizza, è una pinsa!

52

Ciclo Freddo

22 Versilfungo: Innovazione e sostenibilità per far fronte alla pandemia

Focus IMPIANTI DI SURGELAZIONE

53

Mercato 24

MDD: una risorsa per la ripartenza La GDO del post-pandemia

28

Inchiesta Piatti fumanti di novità

30

Distribuzione Forum: una nuova supercentrale d’acquisto Metro: vicini, anche nelle difficoltà

42

Inserzionisti • Agrifood Abruzzo Srl

• JBT-Frigoscandia Spa

• Alcass Spa

• L’Ascolana Srl

• Antico Forno Romagna Surl

• Lutosa Italia Srl

• Apo Scaligera Scagr

• Pologelati Srl

• Cefla Spa

• Pronto Green Spa

• CGM Srl

• Riposto Pesca Srl

• Comavicola Spa

• San Giorgio Spa

• Depur Padana Acque Srl

• Svat Spa

• Europastry Srl

• Svila Srl

• Falog Spa

• Tecnopool Spa

• Herbafrost Nv

• VersilFungo Srl

• Il Fior Fiore Srl

• Wolf ButterBack Kg

44 I contatti delle aziende citate sono a pag. 66 4 - Numero 2 - Aprile/Maggio/Giugno 2021



Attualità

Come sarà la ristorazione del futuro? SIGEP • Nell’edizione di quest’anno sono state presentate le tendenze per il mondo del fuori casa nella ripresa Quest’anno Sigep, che era stato l’ultimo grande evento fieristico per la filiera del surgelato nel 2020, si è reinventato in versione online, con un ricco calendario di incontri per offrire al mondo del fuori casa (ai ristoratori e, a ritroso, a tutta la filiera) degli spunti per prepararsi alla ripresa. Ne riportiamo alcuni che possono essere utili suggerimenti per tarare la propria offerta sulle base dei nuovi scenari che si stanno aprendo. L’ATTEGGIAMENTO DEI CONSUMATORI

Il primo aspetto su cui focalizzarsi è l’atteggiamento dei consumatori. Anche nel confinamento permane il desiderio di socialità e convivialità. E’ legittimo attendersi, quindi, che con la riapertura ci sia voglia di uscire e tornare a frequentare locali pubblici. <<Credo che vivremo un periodo di “francescanesimo” – afferma Matteo Figura, Direttore di NPD Group Foodservice per l’Italia – in cui gli italiani saranno più oculati nel mangiare fuori casa, privilegiando luoghi familiari e che

trasmettono sicurezza e rispetto delle regole. Il consumatore cercherà esperienze gratificanti, ma senza sentirsi in colpa. Le occasioni di consumo saranno magari più veloci e piccole, più accessibili. Il tema della sicurezza rimarrà prioritario a lungo e si tradurrà anche nella ricerca di prodotti e servizi sostenibili>>. NUOVI MODI PER VIVERE GLI SPAZI URBANI

Lo smartworking, che probabilmente perdurerà, magari in forma più limitata, anche dopo la fine della pandemia, ha inciso pesantemente sulla pausa pranzo. Nel 2019 i pasti di lavoro rappresentavano, secondo i dati presentati da Jochen Pinsker, Senior Vice

President Foodservice Europe, The NPD Group, il 36% delle occasioni di consumo fuori casa. La ripresa di questo servizio è quindi essenziale per la ripartenza della ristorazione. La soluzione è quella di portare i servizi dalle aree direzionali, i centri cittadini, i luoghi dove si concentrava l’attività lavorativa, alle aree periferiche, residenziali e rurali. <<Le città cambiano sempre – sostiene Simona Tondelli, urbanista dell’Università di Bologna - sono organismi viventi che si adattano ai cambiamenti. Ma la riorganizzazione degli spazi che segue al distanziamento fisico non fa venire meno il bisogno di socialità. E’ inevitabile un ripensamento degli spazi urbani, anche a causa

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dello smart-working. Il bisogno di servizi e supporti alle persone che lavorano, tra cui locali in cui consumare la pausa pranzo, è quindi destinato ad allargarsi alle periferie o alle aree in cui attualmente questo tipo di offerta è scarsa>>. In questo senso il cibo e la ristorazione possono diventare strumenti per valorizzare il territorio. La ripresa del turismo, che porterà a privilegiare, almeno in un primo momento, il turismo locale, può diventare l’occasione per sviluppare percorsi tematici alla scoperta delle tipicità gastronomiche, in cui gli operatori del fuori casa e i loro fornitori sviluppino sinergie a vantaggio del territorio. UNA MARCIA IN PIU’ CON LA DIGITALIZZAZIONE

Il consumatore in questo ultimo anno ha preso maggiore confidenza con app e piattaforme digitali per la prenotazione, gli ordini. I locali che hanno saputo investire in questi ambiti (anche con il supcontinua a pag. 8



Attualità

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porto dei loro fornitori, in alcuni casi) hanno avuto in questi mesi la possibilità di lavorare più facilmente anche durante i momenti di chiusura, attraverso il delivery e il take away. Ma la digitalizzazione non è solo questo: consente di comunicare al cliente il proprio punto di vista, di raccontare la propria attività, di intraprendere azioni di marketing. I big data permettono di conoscere il consumatore in maniera più dettagliata, per realizzare campagne di comunicazioni capillari, oneto-one. La digitalizzazione consente di rispondere al bisogno di sicurezza, garantendo l’efficienza dei processi e la tracciabilità dei prodotti. E’

Il settore della ristorazione è stato duramente colpito dal Covid e l’Italia registra una significativa riduzione delle attività di bar, ristoranti e pizzerie. Eppure non mancano segnali di ottimismo, come testimoniato dalle nuove aperture di locali da parte dei grandi gruppi della ristorazione. Essenziale è comunque adeguarsi alle nuove richieste a cui la pandemia ha obbligato. Restalia, ad esempio, presente in Italia con i brand 100 Montaditos (100M) e The Good Burger (TGB), per un totale di 36 locali, ha attivato il format "Zero Contatti", caratterizzato da un modello di business rivelatosi vincente. I contatti sono molto limitati: non c'è servizio al tavolo, la maggior parte dei prodotti viene consumata senza

la lingua comune per dialogare all’interno della filiera, permettendo di ottimizzare la gestione degli ordini e la costruzione mirata dell’offerta. COSA ACCADE IN EUROPA

Tutta l’Europa è stata investita dell’emergenza covid e le misure di contenimento prese non sono molto differenti da

quelle italiane. Secondo quanto riportato da Jochen Pinsker, i fattori chiave per la ripresa dei consumi sono quattro. Il primo è la situazione economica generale globale, il potere d’acquisto delle famiglie e il fatto di potersi permettere di mangiare fuori casa; il secondo è l’effettiva capacità di somministrare pasti, compatibilmente con le li-

UN ESEMPIO DI SUCCESSO

Fuori casa: zero contatti e più delivery

bisogno di posate, i clienti vengono chiamati tramite il sistema di comunicazione al pubblico, molti prodotti non vengono manipolati nei locali perché preparati alla fonte, eliminando così qualsiasi tipo di agente patogeno, c'è un'alta rotazione dei tavoli

che elimina le code nei locali; inoltre, sono previste zone dedicate per la consegna dei prodotti senza contatto. In questa fase delicata, peraltro, il format “Zero Contatti” è stato rafforzato con una serie di altre misure: piani di emergenza, misure di informazione e attrezzature di disinfezione, controlli sanitari e formazione per il personale, controlli di capacità e di distanza sociale, strumenti digitali, una zona a contatto zero da asporto, oltre all’aumento delle misure di pulizia e disinfezione ordinarie.

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mitazioni della capienza dei locali e degli orari di apertura; il terzo è il senso o meno di sicurezza dei consumatori che si recano nei locali; il quarto è il cambiamento degli stili di lavoro. <<Questi fattori – spiega Pinsker - andranno presi in considerazione quando si potrà riprendere le attività fuori casa. Nei prossimi mesi ci aspettiamo che possa continuare l’attuale situazione di “montagne russe” tra parziali riaperture e chiusure, ma si andrà verso una certa stabilizzazione una volta che, anche attraverso i vaccini, il virus sarà più sotto controllo. La ripresa dei viaggi di lavoro potrà dare una buona spinta ai consumi fuori casa. Un trend che continuerà ad affermarsi sarà il consumo

Una delle azioni che Restalia si prepara a intraprendere in Italia per sostenere i suoi franchisee è il rafforzamento del delivery, settore che si è rivelato strategico durante il lockdown e che ormai rappresenta una modalità di consumo complementare a quella dei pasti nei locali. Il gruppo sta lavorando per intensificare la presenza in questo canale di vendita e distribuzione, anche attraverso lanci di nuovi prodotti dedicati al delivery.

Out-of-home: zero contacts and more delivery An example of success


Attualità

a domicilio, con ordini tramite app. I luoghi di consumo della pausa pranzo si potrebbero spostare dai centri direzionali delle città alle aree residenziali. Il consumatore continuerà a prediligere comfort food, alimenti familiari come pizza e hamburger che lo fanno sentire bene. L'auto potrebbe diventare un nuovo spazio di consumo privato, dove mangiare quanto ritirato al take away; pertanto, il packaging sarà un elemento molto importante e uno dei driver principali di scelta. Ci sarà ancora bisogno di socializzazione e, in assenza di mense e bar aziendali, le persone troveranno nuovi modi

per la convivialità>>. QUALCHE SPUNTO DALL’ORIENTE

La Cina, il luogo dove la pandemia ha avuto origine, è stato anche il primo a riprendersi. E’ passata dal -31% di spesa per i pasti fuori casa nel primo trimestre 2020, al dato prossimo allo zero dell’ultimo trimestre, con un recupero quasi totale rispetto al 2019. Il suo esempio può dare delle indicazioni su dove potrebbe andare il fuori casa anche da noi. <<Quel che è accaduto di interessante in Cina – dice Sanjev Kangatharan, direttore Foodservice Australia di NPD Group - è che al distanzia-

mento fisico della pandemia non è seguito un disinteresse per il valore dell’esperienza del cibo. È rimasta però l’idea del contactless nei sistemi di ordine e pagamento, anche quando le persone hanno potuto poi tornare a vivere fuori casa>>. I ristoratori cinesi hanno puntato sulla tecnologia: sistemi di take away e delivery senza contatto, con prodotti forniti in punti di consegna anche attraverso distributori automatici; chioschi con servizio gestito da robot, sistemi di self-order e di self-payment. Hanno anche lanciato iniziative di fidelizzazione per incentivare la ripresa dei consumi fuori

casa con sconti e raccolte punti. Per rassicurare i clienti, inoltre, si è puntato sulla sicurezza, eliminando i tavoli dai ristoranti e incentivando con promozioni il consumo fuori casa da soli. Si tratta forse di misure che è difficile immaginare oggi in Italia, ma da cui si può prendere spunto per accelerare la ripresa.

The restaurant of the future. How will it be? SIGEP - On the occasion of this year’s edition were presented the trends for the out of home sector in the recovery


Attualità

L’aperitivo si fa a casa, con i surgelati CONSUMI • Secondo IIAS si è registrato, agli inizi del 2020, un boom delle vendite di comfort food surgelati: pizze, snack, patate fritte sono da un anno protagonisti degli “happy hour” casalinghi Sebbene il lockdown dello scorso anno e la pandemia da Covid-19 abbiano stravolto le abitudini di milioni di Italiani, l’aperitivo resta un momento di svago irrinunciabile, tanto che il 51% dei nostri connazionali (Fonte: Ricerca Campari-Sanbitter) ha dichiarato di non averci rinunciato neppure nel periodo del lockdown, trasformandolo in modalità “casalinga”. Protagonisti di questi momenti, spesso condivisi a distanza con gli amici più cari, i “comfort food”: snack salati, pizze e patate fritte, anche “sottozero”. I trend di consumo confermano questa tendenza. Nei primi 4 mesi del 2020, con la socialità confinata tra le mura domestiche e una ricerca spasmodica di “normalità”, nel canale retail degli alimenti surgelati, gli snack salati hanno registrato un balzo nei consumi del +21,5%, la pizza del +12,5% e le patatine fritte del +12%; di contro, si è interrotta l’ascesa del Catering, che si auspica possa presto ripartire con l’avvicinarsi dell’estate. È

questa la foto scattata da IIAS – Istituto Italiano Alimenti Surgelati – che rende noti numeri e tendenze di questi segmenti merceologici, pro-

tagonisti delle nostre tavole e immancabili per l’happy hour perfetto. <<Il cibo non è solo fonte di nutrimento - commenta Gior-

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gio Donegani, presidente IIAS - ma anche uno strumento per risollevare l’umore, per farsi una piccola “coccola”. Pizza, patate fritte e snack possono diventare dei veri e propri comfort food se abbinati al giusto aperitivo! E se pensiamo al particolare periodo che stiamo vivendo, non stupisce la crescita dei consumi di questi prodotti. Eppure, già nel 2019, patate-pizza-snack salati in versione frozen avevano fatto registrare un consumo importante per il settore (parliamo di 150.800 tonnellate nel canale Retail e 89.700 tonnellate nel Catering). La pizza surgelata, così come gli snack e le patate fritte “sottozero” corrispondono proprio a questo identikit: possono essere associati a un’atmosfera di allegria, convivialità, sfizio, buonumore; evocano la spensieratezza mentale di un momento a chiusura della giornata, come è quello dell’aperitivo. Insomma, un’occasione di consumo “rituale”, percepita continua a pag. 12



Attualità

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come un appuntamento atteso e desiderato. Riproporlo, anche se in casa e in modalità diverse, può aiutare a ritrovare una sorta di normalità>>. Secondo gli ultimi dati del Rapporto annuale di IIAS, prima dell’emergenza legata al Covid-19, il canale Retail nel 2019 ha registrato ottime performance per tutte le categorie merceologiche legate al mondo dell’aperitivo: dalle patate, con 72.300 tonnellate (+0,7% sul 2018) alle pizze e agli snack salati, con 78.500 tonnellate (+2,4% sul 2018). Anche il canale del Catering ha raggiunto numeri importanti nel 2019: ben 75.100 tonnellate di patate (+1,5% rispetto al 2018) e 14.600 tonnellate di pizze e snack salati (+0,7% sul 2018). A contribuire a questa crescita dei consumi di frozen food, costante negli anni, hanno concorso diversi aspetti, come la disponibilità delle materie prime in ogni periodo dell’anno, la porzionabilità, la varietà delle ricettazioni proposte, la maggior gestibilità della dispensa nel tempo, la convenienza economica complessiva e la sicurezza alimentare: fattori imprescindibili, che hanno fatto dei surgelati la risposta più completa e l’alleato vincente per bar, tavole calde, ristoranti, chiamati a somministrare piatti pronti.

UN SUPPORTO PER L’HORECA, NELLA RIPRESA

E se in modalità casalinga, i frozen food consentono di preparare un gustoso aperitivo in pochissimi minuti, oggi possono diventare sempre più protagonisti anche nel mondo della ristorazione (dato il particolare momento storico), grazie agli altissimi livelli di sicurezza e igiene alimentare, uniti alla disponibilità di un prodotto finale, che mantiene intatte le caratteristiche nutrizionali del fre-

sco e che garantisce massima varietà e versatilità. Pizza, snack e patatine surgelate sono sinonimo, a casa come al bar, di velocità e comodità di preparazione, ma anche di qualità: i consumatori vogliono gusto, ampia scelta, abbinamenti sfiziosi e amano variare spesso tipologie e formati. Ecco perché, nel corso degli anni, l’offerta di questi prodotti surgelati, con diversi impasti o farciture (nel caso delle pizze) e con differenti dimensioni o tipologie (nel

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caso delle patate fritte) è enormemente cresciuta. Purtroppo il canale Catering ha dovuto scontare le conseguenze del lockdown e dei danni derivanti dalla chiusura di bar, ristoranti, tavole calde, mense scolastiche e aziendali. L’auspicio è di una pronta ripresa di questo comparto, grazie al ruolo chiave che i frozen food possono giocare nel garantire sicurezza alimentare, gestione degli stock, riduzione degli sprechi e ottimizzazione dei costi. <<Oggi, il settore dei surgelati – conclude Donegani grazie all’eccellente rapporto qualità-prezzo insito nella propria offerta, può rappresentare uno strumento fondamentale per una “ripartenza” dei consumi alimentari fuori casa. Uno strumento capace di mettere insieme gli interessi del consumatore finale e le esigenze di un settore duramente provato economicamente, per il quale la velocità e le nuove modalità di somministrazione dei pasti diventano una variabile fondamentale>>.

Happy hour at home, with frozen foods Consumption - According to IIAS, at the beginning of 2020, there was a boom in sales of frozen comfort food: pizzas, snacks, chips have been the platers up for a year in the homemade appetizers



Attualità

Un’unica voce per il Foodservice AGRODIPAB • E’ nata un’associazione che rappresenta i grossisti della distribuzione con l’obiettivo di portare avanti le istanze del comparto davanti alle Istituzioni Il mondo del Foodservice è stato pesantemente colpito dalla crisi legata alla pandemia. Eppure, se la ristorazione ha ottenuto dei sostegni, il mondo della distribuzione alimentare non ne ha ricevuti. Sicuramente identificarne il motivo non è semplice, ma di sicuro sulla situazione pesa il fatto che il comparto fatica a muoversi unito. Un passo avanti per ottenere maggiore visibilità presso le Istituzioni è stato compiuto a fine febbraio, quando è stata ufficialmente costituita l’associazione di categoria AGroDiPAB, Associazione dei grossisti della distribuzione di prodotti alimentari e di bevande. L’obiettivo era quello di creare un network di imprese operanti nel comparto, che possa essere un interlocutore attivo delle Istituzioni, e che sappia definire un percorso di condivisione, conoscenza e sensibilizzazione finalizzato alla tutela degli interessi e delle istanze di una categoria lasciata fuori dalle iniziative di sostegno nell’at-

tuale impasse pandemica. Per comprendere meglio finalità e strategie della neonata Associazione, abbiamo interpellato due riferenti: il Presidente Aldo Di Biagio e il Vice Presidente Giuseppe Maria Arditi. Il vostro settore è storicamente molto frammentato e poco incline a proporsi in maniera coordinata con gli interlocutori istituzionali. Quali sono, a vostro avviso, le ragioni? Aldo Di Biagio: Trattandosi

di un comparto animato da molteplici segmenti, si è fatto fatica nel tempo ad individuare una mission condivisa e delle istanze collimabili. Se poi consideriamo che il comparto è composto soprattutto da PMI spesso a gestione familiare caratterizzate da una forma mentis pragmatica e lontana dalle dinamiche delle relazioni istituzionali, ne emerge dunque uno scenario poco propizio per un ragionamento di tale natura. Appare opportuno evidenziare anche

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che negli anni passati non ci sono state esigenze particolari che hanno spinto l’intera categoria a definirsi in una unica persona di rappresentanza, e questo ha legittimato l’emergere di realtà poco rappresentative e spesso lasciate ai margini del reale confronto politicoistituzionale. Con il tempo è maturata negli imprenditori la consapevolezza che una rappresentanza associativa avrebbe potuto comportare un valore aggiunto inderogabile e la crisi pandemica non ha fatto altro che accelerare un iter di cui avevamo gettato già le premesse. Credete che l’attuale congiuntura possa rappresentare una svolta rispetto a questa mentalità? Giuseppe Arditi: La crisi pandemica ha messo in ginocchio buona parte delle aziende del comparto, determinando un crollo pari al 40% del fatturato nel 2020 rispetto al 2019. Si sono alcontinua a pag. 16



Attualità

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ternati ben 4 decreti ristori e nessuno di questi ha previsto una misura di sostegno verso il comparto, siamo stati tagliati fuori come una sorta di categoria privilegiata, malgrado l’andamento economico dei fatturati dimostrasse il contrario. La crisi ha avvicinato molti imprenditori che, a prescindere dai propri percorsi economico-commerciali, hanno inteso mettere insieme le forze e trasmettere all’interlocutore istituzionale un’immagine di coerenza e chiarezza. Ci si è resi conto dei propri limiti e che invocare il cambiamento limitandosi al perimetro della propria azienda o del proprio ufficio non avrebbe condotto a nulla. La storia ci insegna che l’unione fa la forza, e soltanto con questa “forza” si può ambire a sollecitare l’attenzione del legislatore. Già prima della ufficiale costituzione dell’Associazione, quando eravamo soltanto un piccolo comitato promotore di poche aziende, abbiamo proposto dei progetti al Governo mettendo fin da subito a disposizione la nostra

Aldo Di Biagio, presidente AGroDiPAB

Giuseppe Maria Arditi, vice presidente AGroDiPAB

expertise per migliorare la normativa ed essere partecipi del rilancio del Paese, senza la tipica autoreferenzialità di realtà più strutturate che poi non conduce da nessuna parte come i fatti dimostrano.

ne di “vita”. A 15 giorni dalla costituzione eravamo già in Senato per l’audizione nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) durante la quale abbiamo fatto proposte chiare su cui è stata forte l’attenzione dei senatori e già abbiamo svolto diversi tavoli tecnici con i parlamentari, ai quali abbiamo presentato le nostre proposte emendative. Stiamo raccogliendo fiducia ed entusiasmo tra le aziende del comparto, e ogni giorno raccogliamo nuove richieste di adesione.

Come è stata accolta, dai vostri colleghi, la nascita di questa nuova associazione? Quali feedback avete raccolto e che rappresentatività avete? G.A. Sembrava che non si aspettasse altro. Il progetto giusto al momento giusto: la sensazione di abbandono istituzionale e di disattenzione politica verso la categoria è stata il primo comune denominatore del progetto che ha avvicinato aziende diversissime tra di loro in termini di dinamiche commerciali e distribuzionali e di fatturato. A.D.B. Nessuno si aspettava la rapidità di azione e il pragmatismo che abbiamo dimostrato in poche settima-

Quali saranno le prime richieste che porterete alle Istituzioni? A.D.B. Già a gennaio, quando eravamo un manipolo di aziende in attesa di associarci, abbiamo sottoposto un documento al Governo e al Parlamento, quando nell’aria vi era il decreto ristori, successivamente bloccato dalla crisi di Governo. Dalla nostra costituzione, a

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fine febbraio, abbiamo redatto una memoria con delle proposte emendative che sono state sottoposte alla Vice Ministro Castelli al Mef e ai Vice Ministri Todde e Pichetto Fratin al Mise. In fase di stesura del c.d. DL Sostegni abbiamo richiesto di rivedere il limite massimo del fatturato delle aziende che possono potenzialmente beneficiare del contributo a fondo perduto, che è stato elevato negli ultimi giorni a 10 milioni di euro, segnale che stiamo sulla strada giusta ma è ancora lunga. Infatti abbiamo richiesto, e riproporremo le nostre proposte come emendamenti, il riconoscimento di un contributo a fondo perduto alle aziende del comparto, con fatturato fino a 50 milioni di euro, che hanno registrato un calo del fatturato di almeno il 20% nel corso del 2020 pari a una percentuale della perdita di fatturato maturata nel 2020 rispetto al 2019, un credito di imposta alle aziende del comparto che hanno registrato un calo del fatturato di almeno il 20% nel corso del 2020 pari a una percentuale dell’ammontare dei crediti pecuniari vantati nei confronti dei debitori inadempienti, l’abrogazione del versamento della Tari, ed eventualmente anche dell’Imu dovuta per i capannoni di immagazzinamento delle derrate alimencontinua a pag. 18



Attualità

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tari delle aziende che hanno registrato un calo del fatturato di almeno il 20% nel corso del 2020, e il riconoscimento di un contributo a fondo perduto o in alternativa un credito di imposta corrispondente a una percentuale delle perdite derivate dal deperimento dei prodotti alimentari e delle bevande in giacenza in magazzino di cui non è stato confermato l'ordine di acquisto. La nostra priorità si colloca anche nell’urgenza di mantenere gli attuali livelli occupazioni con il riconoscimento di sgravi contributivi e fiscali e nella prospettiva di rivedere le dinamiche di operatività e degli orari dei pubblici esercizi della filiera horeca, segnatamente nell’ambito della fascia gialla. Siete disponibili a interfacciarvi con gli altri rappresentanti della filiera Horeca - da una parte i vostri fornitori, dall’altra i vostri clienti - per definire strategie comuni per affrontare l’emergenza? Vi siete già mossi in tal senso? G.A. Siamo parte integrante di un settore, composto da più segmenti che non possono ragionare a compartimenti stagni ma devono necessariamente interfacciarsi e mediare se si ha l’ambizione di crescere e recuperare quanto finora perso. I

distributori rappresentano l’anello intermedio della filiera horeca, collocandosi come tramite tra i produttori e i pubblici esercizi, e svolgendo pertanto un ruolo inderogabile, di coordinamento, di promozione e in certi casi anche di garanzia economia. Pertanto, siamo consapevoli anche del ruolo di responsabilità verso l’intera filiera di cui siamo, in un certo senso, il motore. Siamo nati da poco e qualche confronto con altri referenti della filiera l’abbiamo avuto ma abbiamo in progetto di creare una consulta entro la quale ottimizzare il confronto e amplificare la richiesta di istanze e di partecipazione. Ma, considerando il momento complesso e le priorità attualmente delineate, crediamo ci sarà il tempo per ragionare su altre prospettive aggregative.

Come vi immaginate il vostro settore una volta usciti dall’emergenza? Cosa credete sarà possibile imparare da questa situazione? G.A. Se è vero che le crisi rappresentano delle opportunità, è anche vero che le opportunità si devono saper cogliere e bisogna avere a disposizioni strumenti, risorse e mentalità che consentano questo. A.D.B. Gli strumenti legislativi predisposti durante questa crisi, dal decreto sostegni al più vasto e prospettivo PNRR rappresentano senza dubbio un’opportunità, un’occasione irrinunciabile per evolversi in chiave moderna, innovativa e competitiva e condurre il sistema Paese, condizionato attualmente da un’impasse pandemica, verso una stagione di crescita e rilancio. A.D.B e G.A. Sicuramente le aziende del comparto sono

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maggiormente consapevoli delle loro potenzialità così come dei loro limiti, stanno comprendendo che non basta invocare il sostegno ma bisogna pretenderlo, con strumenti e approcci giusti, e soprattutto condividendo e puntando ad un approccio corale, che superi la frammentarietà del comparto, gli egoismi e gli appetiti dei singoli puntando invece al valore aggiunto collettivo. Pertanto, siamo certi che qualcosa di buono sicuramente si sta realizzando.

One single voice for Foodservice AGroDiPAB - An association representing distribution wholesalers was created with the aim to carry on their requests in front of the Institutions



Aziende

La vera alternativa alla carne vola in Usa AMICA NATURA • Il mercato statunitense premia la linea Plant Based, tant’è che ci sono interessanti sviluppi oltreoceano e l’avvio di un nuovo polo produttivo di gruppo Il tema della sostenibilità è da sempre prioritario per Alcass, azienda che ha dato vita al brand Amica Natura, che da oltre 15 anni si è impegnata per sostenere una produzione sempre più green, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente. Grazie al costante lavoro del reparto Ricerca e Sviluppo, si è specializzata nella realizzazione di ricette salutistiche innovative “plant based”, percorso che intende continuare con determinazione, con l’obiettivo di ampliare la gamma dedicata. Da oltre vent’anni Alcass è pioniera nel segmento delle pietanze a base proteica vegetale, sia con il proprio brand Amica Natura che in private label che tramite partnership con l’industria alimentare. Il notevole knowhow sviluppato in tutti questi anni permette di giocare un ruolo di facilitatore in molti progetti innovativi e sta facendo di Alcass un attore di rilievo anche nella fornitura di semilavorati plant-based per nuovi sviluppi e lanci di prodotto non necessariamen-

Renato Bonaglia, CEO di Alcass

te nel settore frozen. Si tratta di prodotti 100% plant-based, ma dall’aspetto e dal sapore comparabili a referenze di carne. Se il mercato italiano è, ad oggi, meno ricettivo riguardo questi temi e questi alimenti, quello estero, e in particolare gli Stati Uniti, sta ponendo molta attenzione all’innovazione alimentare e alla sostenibilità. Il mercato oltreoceano viene servito da Alcass con una serie di prodotti esclusivi, innovativi sia nelle ricette, sia nella modalità di produzione, sfruttando il potenziale della surgelazione con tecniche all’avanguardia e studiate individualmente per ogni tipologia di prodotto.

L’obiettivo di rafforzare la quota export, dichiarato a dicembre 2019 con l’ingresso in Italian Frozen Food Holding, si può dire raggiunto. <<Siamo soddisfatti del lavoro sin qui fatto e della crescita di fatturato export che, nel 2020, ha traguardato il 20% delle nostre vendite – afferma Renato Bonaglia, amministratore delegato di Alcass - un risultato notevole considerato l’anno pandemico, l’assenza di fiere e soprattutto il fatto che fino a pochi anni fa la nostra quota export era meno del 5%. Il progetto di aggregazione sviluppato con IFFH e con i nostri soci Appetais e Roncadin ci ha stimolato fin dall’inizio. Abbiamo voluto

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cogliere la sfida con ottimismo, sicuri che, grazie a un accurato lavoro, l’export sarebbe cresciuto, e non abbiamo sbagliato. Inoltre, dopo un anno difficile segnato dalle difficoltà legate alla pandemia, siamo riusciti a rendere operativo lo stabilimento produttivo di Chicago, destinato alla produzione di pizze surgelate, un ulteriore importante traguardo per il gruppo>>. <<La nostra mission per il futuro - conclude Bonaglia sarà quella di continuare a crescere e incrementare l’export del nostro Made in Italy di gruppo. Particolare attenzione verrà posta all’innovazione e alla gamma Plant Based, cercando di promulgare questo tipo di alimentazione anche in Italia, mercato più difficile perché maggiormente tradizionalista. La nostra azienda è sempre stata pioniera nel settore della surgelazione, facciamo quindi tesoro della nostra esperienza e, anche grazie ad un portafoglio prodotti oggi molto più ampio, siamo pronti a cogliere le sfide che verranno in un mercato globale sempre più competitivo>>.

The real alternative to meat flies to Usa AMICA NATURA - The American market rewards the Plant Based line, in fact there are interesting developments overseas and the start of a new group production plant


Aziende

Il Fior Fiore: passato e futuro! UN’AZIENDA IN EVOLUZIONE • Fornitore per bar e horeca, ha recentemente rifatto il sito web, investito nell’e-commerce e strutturato la pagina Instagram per mantenere un costante contatto con i propri clienti Il Fior Fiore nasce nel 1988 con il nome di Croissant Service e ben presto diventa una realtà importante e di riferimento per il mondo del bar e del canale horeca in generale, nel complesso mercato della città di Milano e provincia. L’azienda prende origine dall’idea di tre soci fondatori, ma in particolare di Piero Amoruso il quale, avendo esperienza nel settore, ne percepisce fin da subito le opportunità. Grazie alla sua guida, nel 2008 l’azienda è pronta a compiere un significativo passo, con il cambio di immagine e di nome, che diventa Il Fior Fiore, per comunicare la sua nuova mission, ovvero la ricerca continua di prodotti di qualità e innovativi. Obiettivo dell’azienda è però da sempre essere partner dei propri clienti e offrire un servizio e una gamma prodotti in grado di soddisfarne le singole esigenze. Grazie a un ampliamento, nel 2012 Il Fior Fiore si ingrandisce e amplia la zona di operatività ad alcuni territori di Monza e Brianza e di Lodi.

Dal 2013 la conduzione dell’azienda passa nelle mani della seconda generazione Amoruso, con Veronica e Luca, due ragazzi giovani ma che hanno ereditato la tenacia del padre e che si mettono, con grande senso di responsabilità, in gioco per la continuità aziendale. Nonostante il periodo impegnativo e difficile per tutte le realtà del settore, Il Fior Fiore decide di investire in un nuovo sito internet con relativo spazio e-commerce, perché nella visione aziendale il modo di vendere sta cambiando, sta evolvendo, per non farsi cogliere impreparati. Con l’obiettivo di dare sempre maggiore servizio, il sito rappresenta la piattaforma sulla quale i clienti sono liberi di fare i propri ordini, consultare le ultime novità e guardare prodotti nuovi con estrema tranquillità e in

qualsiasi momento della giornata. Il venditore deve diventare un vero e proprio consulente per il cliente, agevolandolo nelle scelte dei prodotti, consigliando nuove ricette e utilizzi sempre più innovativi dei prodotti a disposizione. E il Fior Fiore questo prezioso supporto lo garantisce sempre, sia mediante un contatto diretto sia attraverso il suo ben strutturato sito web. Altro importante mezzo sul quale l’azienda sta investendo molte energie è il profilo Instagram (@ilfiorfioresrl), sul quale a rotazione pubblica i prodotti e da consigli sul loro utilizzo. Questo social network, per i clienti di Il Fior Fiore, è diventato uno strumento per tenersi costantemente aggiornati su quanto riguarda l’azienda, per avvicinarsi ad essa e ritrovare nello staff aziendale un punto di riferimento per la propria attività. Un profilo Instagram b2b rischia di essere meno accattivante di uno b2c e per tale motivo cerca quanto più possibile di coinvolgere i follower nella pagina social. Il Fior Fiore crede fermamente che la vendita del fu-

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turo vada proprio in questa direzione, dove il venditore diventa consulente e i mezzi social e online in generale siano il supporto che aiuta nella vendita e nel creare il rapporto di partnership con il cliente. Il mercato che l’azienda si trova ad affrontare oggi è in continua evoluzione, saturo di offerta, per questo vuole differenziarsi dai competitor, per dare un vero plus a chi decide di lavorare con lei. La fidelizzazione del cliente, purtroppo, è un lontano ricordo, ma se si crea nel cliente l’esperienza positiva, il coinvolgimento e l’appartenenza all’azienda, quest’ultimo sarà difficilmente disposto a cambiare fornitore.

Past and future of Il Fior Fiore A company in evolution Supplier for bars and horeca, it has recently redone the website, invested in e-commerce and structured the Instagram page to maintain a constant contact with customers




Mercato

MDD: una risorsa per la ripartenza UNA LEVA E UN VALORE • Sempre più competitor attivo, anche nel comparto frozen, la “marca del distributore” può diventare un volano di crescita per le aziende del surgelato, in particolare per quelle che puntano sulla sostenibilità Anche nel 2020 sono aumentati gli acquisti di prodotti alimentari a Marca del Distributore (MDD): è emerso nell’ambito dei convegni organizzati a marzo per anticipare la 17a edizione di MarcabyBolognaFiere. Nell’anno più imprevedibile per il nostro Paese, la MDD è cresciuta del +9,6%, raggiungendo una quota di mercato del 20% (+0,5 sull’anno precedente) pari a 11,8 miliardi di euro di fatturato (nel 2019 era di 10,8 miliardi di euro). Per la Distribuzione Moderna, la filiera legata a questi prodotti ha dimostrato di essere un fattore che genera valore e una leva che può contribuire allo sviluppo economico del Paese, accompagnandone il rilancio secondo criteri sempre più sostenibili. Il freddo è uno dei comparti in cui la marca del distributore è cresciuta di più, con un incremento dell’11,7% a valore e dell’11,3% a volume. La quota sul totale del mercato è del 29,1%, ben oltre la media. In particolare, l’ittico surgelato è una delle categorie core per

la marca privata e rappresenta quasi un terzo del totale mercato (32,2%). Un’altra categoria di grande rilievo è quella dei vegetali al naturale, con una quota del 35,2%, che però è in calo rispetto al 2019. Un fenomeno che quest’anno val la pena citare è la percentuale di vendite che so-

no state perse per rotture di stock: nel 2020 è cresciuta arrivando al 5,3% di vendite attese non realizzate sul Largo Consumo Confezionato (Iper + Super), con quote leggermente più alte (5,5%) tra i prodotti a marchio del distributore. Il freddo è uno dei reparti che ha contenuto meglio

il fenomeno, con perdite del 4,4% a testimonianza di come la filiera, seppure sottoposta a pressione soprattutto nei primi mesi del lockdown abbia saputo tenere. In generale, grazie all’innovazione, alla ricerca di qualità, a una maggiore attenzione al sostegno delle produzioni Made in Italy e a criteri di sostenibilità, i prodotti MDD, realizzati dalle industrie alimentari partner, sono sempre più apprezzati dai consumatori: si calcola che nel 2020 abbiano fatto risparmiare alle famiglie italiane circa 2 miliardi di euro. OPPORTUNITA’ DA COGLIERE PER LE AZIENDE DEL SOTTOZERO

Il Position Paper di The European House – Ambrosetti “Dall’emergenza al rilancio sostenibile: il contributo della Marca del Distributore”, ha evidenziato che la MDD viene prodotta da una filiera di 1.500 industrie MDD partner, di cui circa l’85% è rappresentato da piccole e medie continua a pag. 26

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Mercato

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imprese italiane. Le insegne distributive selezionano le industrie partner seguendo vari criteri di produzione e packaging sostenibile. Tra questi, quelli più richiesti sono: attenzione nell’utilizzo di sostanze chimiche; garanzia di tracciabilità della filiera; tutela del benessere animale; riduzione della plastica e utilizzo di imballaggi riciclabili. Dalla survey realizzata da The European House – Ambrosetti risulta che la transizione verso modelli di produzione e consumo sostenibili è considerata una priorità strategica da oltre l’80% delle insegne distributive e delle aziende MDD partner che hanno realizzato investimenti specifici o che li hanno programmati nei prossimi tre anni. <<La Distribuzione Moderna Alimentare – sottolinea Marco Pedroni, presidente di ADM, Associazione Distribuzione Moderna - ha un peso economico e sociale per il Paese forse poco conosciuto dalle stesse Istituzioni. Nel 2020 ha generato 143 miliardi di euro di

fatturato, sostiene direttamente 425.000 occupati e rappresenta il primo canale per la spesa alimentare delle famiglie italiane. Ogni settimana milioni di consumatori entrano nei nostri punti vendita e anche nel difficile 2020 la MMD è cresciuta 3 volte di più dei prodotti dell’industria alimentare. Se il Paese vuole tornare a crescere deve sostenere i consumi interni, a partire dalla capacità di spesa delle fasce più deboli>>. <<La Marca del Distributore – afferma Valerio De Molli, managing partner & CEO di The European House – Ambrosetti

- spiega il 78% della crescita dell’industria alimentare nel mercato domestico negli ultimi 17 anni. Grazie alla sua relazione privilegiata con la società, il consumatore e la filiera di riferimento, la MDD è uno dei pochi settori economici a essere coinvolto su tutti i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e su 71 dei rispettivi 169 target. La MDD, ancor più nel 2020, è diventata una leva chiave per l’affermazione di un nuovo modello di società che mette al centro il benessere dell’individuo>>.

<<La MDD in Italia ha contributo alla crescita della Distribuzione Moderna anche in un anno di fortissima discontinuità come il 2020 - sostiene Gianmaria Marzoli, retail solutions vice president di IRI – e questo trend di crescita, nel corso degli ultimi anni si è consolidato e accelerato grazie alla capacità delle imprese commerciali di adeguare l’offerta ai nuovi bisogni che stanno emergendo e che la pandemia ha ulteriormente evidenziato. La sfida per i prossimi anni sarà proprio questa: continuare nello sviluppo di un’offerta accessibile, economica e adeguata ai bisogni dei clienti>>.

PL: a resource for restarting A lever and a value Increasingly active competitor, even in the frozen sector, the “private label” can become a driving force of growth for frozen food companies, in particular for those that focus on sustainability

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Mercato

La GDO del post-pandemia ORIZZONTI PIU’ AMPI • I retailer guardano all’evoluzione dei trend e confermano investimenti in multicanalità e sostenibilità, puntando sull’offerta di eccellenza nel punto vendita e sul contenuto di servizio nell’online Nella distribuzione moderna il food ha raggiunto a fine 2020 un incremento dell’8,4% a valore e del 7,1% a volume, beneficiando anche di un travaso dal canale fuoricasa dovuto ai diversi lockdown. E quello dei surgelati è tra i reparti con i tassi di crescita più elevati, pari al +12,9%. <<Nei primi mesi del 2020 l’effetto accaparramento ha spinto la domanda delle categorie scorta – commenta Daniele Gilli, direttore commerciale di IRI, società di ricerche specializzata in big data, analytics e insight - ma il passo eccezionale seguito dalle vendite nella prima fase dell’epidemia era in buona parte causato dal blocco della mobilità, che ha spostato in casa consumi normalmente effettuati in bar e ristoranti. Stimiamo che ancora oggi circa il 5,5% delle vendite di food&beverage attengano a questa migrazione del consumo alimentare>>.

NUOVE GENERAZIONI TRA PHYGITAL E SOSTENIBILITA’

Ma non si tratta solo di spostamenti di cifre. L’emergenza sanitaria ha indotto cambiamenti nei comportamenti di acquisto, alcuni probabilmente permanenti. E spiccano importanti differenze tra i target generazionali, come risulta dalle analisi di Retail Institute Italy, l’associazione punto di riferimento del retail in Italia: se gli over 65 hanno scoperto per la prima volta l’online, la Gen Z e i Millennial hanno “approfondito” nuovi punti vendita e nuove modalità di acquisto digitale.

<<Osserviamo una predisposizione dei consumatori da un lato verso marche e prodotti nuovi, scoperti online durante il lockdown – spiega Alberto Miraglia, general manager di Retail Institute Italy – e dall’altro verso la riscoperta dei negozi di prossimità. Il passaggio al “phygital” porta a ripensare la logistica, mentre l’utilizzo di big data e l’intelligenza artificiale miglioreranno l’esperienza omnicanale, creando solide relazioni con i clienti. Infine, la sostenibilità è un tema centrale, anche per la nostra associazione: di recente abbiamo lanciato il progetto Green Re-

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tail Lab, un laboratorio permanente volto a supportare le aziende del settore nella realizzazione di un’economia circolare>>. La sostenibilità è molto importante in particolare per i giovani (Gen M e Gen Z), disposti a pagare di più per prodotti “eco” (secondo dati PwC, l’80% dei consumatori è disposto a spendere tra il 5% e il 10% in più per un prodotto a minore impatto ambientale). SUL CAMPO: IL PUNTO DI VISTA DEI RETAILER

Se gli analisti presentano i dati a consuntivo e ne ricavano possibili trend, grazie alla loro presenza sul campo gli operatori hanno il polso delle tendenze mentre si stanno manifestando. <<Offriamo ai nostri consumatori ben sei modalità diverse di acquisto – commenta Giovanni D’Alessandro, direttore generale di Basko – inclusi il delivery e il click&collect. Per quanto riguarda i punti vendita fisi-


Mercato

ci, la pandemia ha accelerato tendenze che erano già in corso, come la crescita dei negozi di prossimità, anche con format innovativi, e la crisi delle grandi superfici>>. Gli investimenti in innovazione e trasformazione digitale sono confermati anche da Adriano De Zordi, amministratore delegato di Bennet: <<A ottobre 2020 abbiamo lanciato la nuova piattaforma e-commerce. Più in dettaglio, gli investimenti dedicati al front end hanno l’obiettivo di accogliere al meglio i clienti migliorando l’esperienza nella fase di acquisto e navigazione>>.

Ma l’innovazione riguarderà anche gli store, oltre che l’universo digitale, come spiega Francesco Avanzini, direttore generale di Conad: <<Riteniamo che dopo l’emergenza riprenderà il processo di evoluzione dei format che era già in corso. Le classiche corsie obbligate verranno sostituite da ‘piaz-

ze’ aperte e le diverse modalità di acquisto e fruizione del food&beverage sfumeranno in un continuum che va dal consumo in loco, all’acquisto in negozio, al click&collect e delivery fino al commercio digitale>>. <<Siamo passati dalla lealtà del consumatore per il marchio – conclude Giorgio Santambrogio, amministratore delegato di Gruppo VéGé – alla lealtà dell’insegna verso il consumatore, cui rendere disponibili più canali di acquisto. Io lo definisco modello “penta-touch point”: home delivery diretto, click&collect, locker, piattaforme dedicate alla

spesa online e piattaforme di food delivery. Per quanto riguarda il punto vendita, dovremo puntare a un’esperienza multisensoriale di qualità, complementare agli altri canali in cui privilegiare prodotti più “ordinari”>>.

MMR in the postpandemic Wide horizons – Looking to trends evolution, retailers confirm investments in multichannel and sustainability, by relying on the offer of excellence in the store and focusing on service content in the online


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PER RETAIL E PORTA-A-PORTA

Piatti fumanti di novità Sono a base verdure, ma si tratta di piatti pronti, per questo zuppe e vellutate riassumono le tendenze di queste due famiglie di prodotto, da una parte il salutismo, dall’altra la praticità d’uso

Anche se nelle ricerche di mercato vengono fatte rientrare nell’ambito dei piatti pronti, creme e zuppe sono essenzialmente prodotti a base vegetale. I fenomeni che hanno vissuto in questo anno di pandemia riflettono quando è accaduto in entrambi gli ambiti. Innanzitutto, qualche numero. Sul totale dei surgelati, i piatti pronti rappresentano il 10,4%. All’interno di questa percentuale, le zuppe rappresentano il 13,5% mentre i passati il 19,2%. Secondo dati IRI, le vendite di passati sono cresciute del 2,3% in volume e in valore, superando i 30 milioni di euro di vendite. Le zuppe sono invece leggermente in calo, fa-

cendo segnare -1,7% in volume e -0,3% in valore, per un totale di 27,5 milioni di euro. I numeri sono quindi meno esplosivi rispetto alla media dei surgelati, che nell’anno della pandemia sono cresciuti a due cifre. Il motivo è da ricercare nel fatto che il consumatore, pur apprezzando la qualità e la disponibilità dei prodotti surgelati e la naturalezza delle referenze a base vegetale, si è in parte orientato verso prodotti a minor contenuto di servizio, avendo a disposizione più tempo da dedicare alla preparazione dei piatti. Anche le aziende che operano in questo comparto hanno quindi dovuto fare i conti

con la gestione dei picchi di domanda coincidenti con gli annunci delle varie fasi del lockdown, in un contesto reso ancora più complicato dalla necessità di organizzare la produzione su più turni per consentire agli addetti di lavorare in piena sicurezza. La capacità produttiva e la solidità strutturale delle aziende del comparto hanno comunque consentito loro di riuscire a far fronte a questa sfida. RETAIL E DOOR-TO-DOOR I CANALI DI RIFERIMENTO

Il segmento è prettamente appannaggio del canale consumer. Questi prodotti, come tutti i piatti pronti, sono de-

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stinati in prevalenza al consumatore finale e sono venduti attraverso il retail e il porta a porta, canale che nell’ultimo anno ha particolarmente beneficiato della situazione contingente. E’ minoritario, invece, l’impiego di queste referenze nel canale horeca. L’utilizzatore professionale privilegia, nell’ambito dei vegetali surgelati, prodotti base e semilavorati, che permettono di ottenere ricette personalizzate, piuttosto che zuppe e minestre già pronte. Se molte aziende operano nel reparto consumer direttamente con il loro marchio, molte altre integrano questa produzione con quella conto terzi, in partnership con ope-


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ratori della grande distribuzione e del door-to-door. La collaborazione e il confronto con i retailer porta alla messa a punto di ricette personalizzate, con caratteristiche uniche e un rapporto qualità/ prezzo che soddisfa il consumatore. INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE

Anche nel contesto della pandemia, comunque, gli operatori hanno continuato a investire nella categoria, puntando sulle caratteristiche premiate dal consumatore in questa fase storica: l’italianità, la sostenibilità, il controllo della filiera, la ricettazione a base vegetale, il biologico. Zuppe, vellutate e minestre, infatti, ben si inseriscono in tutte le tendenze di alimentazione salutistica che, già affermatisi negli ultimi anni, hanno trovato un’ulteriore conferma in questi ultimi mesi. Per differenziarsi sullo scaffale, le aziende puntano quindi su proposte ricche di legumi o cereali, per offrire un piatto sostanzioso a base di proteine vegetali o, al contrario, solo a base di ortaggi, per una proposta a ridotto contenuto calorico. Nelle ricette entrano ingredienti a denominazione protetta, per caratterizzarne la provenienza geografica, mentre sempre più aziende esercitano un controllo rigoroso sulla filiera di approvvigiona-

Hanno parlato con noi Valeria Picco - direttore operativo Agrifood Abruzzo Paola Munforte - product manager Alce Nero Andrea Azzolini - export manager Asiago Food Raffaella Fontana - marketing manager food service Bonduelle Italia Claudia Di Pasquale - marketing manager surgelati retail Bonduelle Italia Gloria Lombardi - marketing manager vegetables & meals Findus Andrea Galatioto - brand manager “La Valle degli Orti” Frosta Maurizio Zappatore - direttore commerciale di Orogel Ufficio commerciale Promarche Massimiliano Treggiari - direttore tecnico e commerciale Pronto Green Nicola Sartor - titolare Surmont Vincenzo Vitale - direttore commerciale Vital Natural Gel

mento delle materie prime, certificandola. In alcuni casi, soprattutto nelle imprese cooperative, i produttori agricoli fanno parte della compagine societaria e la produzione di materia prima avviene a poca distanza dagli stabilimenti di trasformazione. La varietà non è solo sul fronte degli ingredienti, perché variano anche le consistenze, dai minestroni con pezzi di verdure, alle vellutate, per arrivare fino ai brodi. Il consumatore può quindi trovare risposte a diversi gusti ed esigenze, oltre alla praticità di un prodotto pronto, solo da rinvenire, senza sprechi. Un altro ambito su cui le aziende stanno lavorando è quello degli imballaggi. L’attenzione per la sostenibilità durante la pandemia da parte del consumatore è diventata un driver di sviluppo e innovazione soprattutto nell’imballaggio. Molte aziende si stanno orientando su imballi più sostenibili, abbandonando almeno in parte la plastica o orientandosi su materiali facilmente differenziabili e interamente riciclabili.

Steaming bowls of novelties For retail and door-to-door Based on vegetables and ready to eat, that’s why soups and velveties combine the trends of these two products ranges: to be healthy on the one and practical on the other

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AGRIFOOD ABRUZZO <<Anche se il 2020 era iniziato con segnali positivi - afferma Valeria Picco, direttore operativo di Agrifood Abruzzo l’emergenza legata alla pandemia ha impattato sulla spesa degli italiani interessando anche il settore surgelati. Alla crescita record del retail ha fatto da contraltare il crollo del fuoricasa. A seguito della chiusura di scuole, esercizi pubblici, bar, ristoranti e mense, il comparto della ristorazione commerciale e collettiva si è quasi dimezzato. Questa situazione ha avuto ripercussioni anche sul settore del surgelato, che nel fuoricasa nazionale registra una larga fetta dei consumi. Come azienda, all’impegno produttivo richiesto dai clienti industria, distribuzione e door-to-door, abbiamo risposto garantendo massima collaborazione ed elasticità, sempre in condizioni di massima sicurezza per tutti i nostri dipendenti e collaboratori. Alla riapertura degli esercizi pubblici, come fornitori avremo un ruolo chiave nel garantire al canale foodservice il nostro supporto per la ripartenza>>. Il fatturato di Agrifood, infatti, è equamente ripartito nei tre settori industria, ristorazione e distribuzione, nella quale è presente sia con il proprio marchio, sia come produttore di MDD. <<La richiesta di italianità e prodotti sempre più

sicuri e sostenibili – prosegue Picco - è il filo rosso che unisce tutti i comparti. I minestroni surgelati sono versatili, talmente ricchi di ingredienti da poter essere presentati in decine di diverse ricettazioni, in linea con la tradizione gastronomica italiana. Hanno inoltre ottime qualità nutrizionali, pari a quelle dei freschi, grazie alle tecnologie di avanguardia adottate dal settore lungo l’intera filiera, dalla coltivazione alla lavorazione dei surgelati fino al loro arrivo al consumatore finale. Senza dimenticarci del loro contenuto di servizio, ideale per coniugare alimentazione sana e praticità>>. In questo comparto, l’azienda ha recentemente lanciato il Minestrone Tradizionale con Patate e Carote IGP del Fucino (Marchio Passione Verde, formati da 1kg e 600g). <<Si tratta – conclude Picco – di

ALCE NERO FREDDO

Valeria Picco, direttore operativo Agrifood Abruzzo

una ricetta di 15 verdure, arricchita dagli ingredienti IGP dell’Altopiano del Fucino, area intatta e vocata all’orticoltura, in cui si trovano il nostro stabilimento e i nostri soci agricoltori. Il microclima montano e la particolarità del terreno, per secoli il fondo di un lago, conferiscono a patate e carote peculiari caratteristiche di corposità e gusto che arricchiscono il nostro minestrone>>.

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<<Alce Nero Freddo è un’azienda giovanissima – racconta Paola Munforte, product manager Alce Nero presente sul mercato da circa 2 anni. Pertanto, si tratta di un business nuovo per la nostra marca e, in generale, anche per il biologico, in una fase iniziale di forte sviluppo in quanto siamo nel vivo della costruzione della distribuzione di tutti i nostri prodotti. Alce Nero Freddo è partita con il lancio delle pizze surgelate biologiche, poi siamo entrati nel segmento dei vegetali surgelati e dei minestroni e zuppe dove abbiamo presentato un ricco assortimento di referenze biologiche. Il 2020 è stato un anno davvero particolare. All’inizio è stato complesso, ma siamo riusciti ad organizzarci in tempi rapidi per cercare di soddisfare una domanda sempre più crescente, anche per quanto riguarda il nostro shop on line che è stato rafforzato e supportato al meglio per soddisfare le molte richieste in tempi contenuti. In questa situazione di grande difficoltà per molti, siamo stati dei privilegiati: la nostra azienda ha visto crescere il fatturato, anche e soprattutto su canali come il nostro e-commerce, dove eravamo abituati a ritmi molto più blandi. Il nostro cana-


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le di riferimento, per il surgelato, ma non solo, è comunque il canale GDO anch’esso in crescita>>. L’offerta dell’azienda nell’ambito minestroni e zuppe surgelati biologici comprende tre referenze: Minestrone Tradizionale e Delicato e Zuppa Tradizionale. <<Tutte le nostre referenze – sottolinea Munforte - sono biologiche e 100% italiane e confezionate in buste plastic free, completamente riciclabili nella carta. Sono tutte naturalmente fonte di fibre, senza sale aggiunto e il nostro Minestrone Delicato è senza patate e fagioli e quindi a basso contenuto calorico per offrire un’alternativa a quei consumatori molto attenti alla linea>>.

ASIAGO FOOD <<L’anno passato sicuramente non è stato facile per molti segmenti di settore – afferma Andrea Azzolini, export manager di Asiago Food - tuttavia, il comparto

in questione non ha risentito fortemente dei cali di consumo. Ha sicuramente influito la chiusura del canale ristorazione, che ha portato molti consumatori, anche non abitudinali, a prendere in considerazione i vantaggi e l’offerta disponibile nella gamma “zuppe e vellutate” surgelate. La semplicità e la velocità d’utilizzo sono sempre state identificative di questa linea di prodotti>>. Asiago Food nel comparto “zuppe e vellutate” è presente principalmente nel canale GDO, con referenze sia a marchio proprio, sia a

Andrea Azzolini, export manager Asiago Food

marchio del distributore. <<La nostra tecnologia – sottolinea Azzolini - ci permette di differenziarci dai player di mercato, il nostro prodotto si presenta in IQF Drops. Questa specifica tecnologia garantisce al consumatore un’immediata surgelazione del prodotto mantenendo al massimo i valori nutrizionali e i sapori tipici continua a pag. 34


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inalterati. Il prodotto può rinvenire molto velocemente sia in padella che al microonde e permette un facile dosaggio eliminando eventuali sprechi. Da sempre Asiago Food, in questo comparto, sviluppa e presenta prodotti 100% vegetali. Crediamo molto nella sostenibilità ambientale e nell’importanza della filiera produttiva. In questo senso selezioniamo e certifichiamo i fornitori di materie prime prendendo in considerazione anche i valori etici aziendali>>.

BONDUELLE ITALIA <<Per Bonduelle – afferma Claudia Di Pasquale, marketing manager surgelati retail di Bonduelle Italia - i surgelati sviluppano circa il 12% del fatturato retail complessivo realizzato in Italia del gruppo francese e il comparto sta diventando sempre più importante di anno in anno. Nel 2020 il giro d’affari del frozen food nel retail ha registrato tassi di crescita

Claudia Di Pasquale, marketing manager surgelati retail Bonduelle Italia

anche superiori al 10%, ma le vendite di prodotti Bonduelle hanno viaggiato al ritmo di +20%. Tale positivo andamento è frutto di una continua innovazione con cui l'azienda ha dimostrato e dimostra la volontà di rimanere vicino ai consumatori nel quotidiano, anche in questa nuova versione di normalità, impattata dalla crisi>>. Tutta la categoria del vegetale ne ha beneficiato, sia come sostituzione al prodotto fresco, sia perché intercetta i trend di consumi più attuali: salutismo, sostenibilità, veg… <<Le zuppe – prosegue Di Pasquale - sono consumate per rispondere ai bisogni di assumere una corretta portata di fibre e proteine, oltre a perseguire in generale un’alimentazione sempre più sana e ben bilanciata, bisogni che abbiamo registrato essere sempre più diffusi. La nostra offerta di minestroni con ricet-

te ricche di verdure e legumi risponde a queste esigenze. Se il sell out della categoria, infatti, ha performato al di sotto delle attese, per Bonduelle i dati registrati indicano un aumento del +13,2%>>. Diversa la situazione nel canale horeca. <<La nostra divisione Food Service dedicata al canale fuoricasa – racconta Raffaella Fontana, marketing manager Food Service di Bonduelle Italia è stata naturalmente impattata da questa emergenza, ma con performance migliori di quelle del mercato fuoricasa, grazie alle diverse attività tempestivamente implementate a supporto dei clienti. I surgelati in questo periodo di difficoltà di pianificazione e incertezze, si stanno dimostrando un’arma vincente per la ristorazione professionale, perché permettono di valorizzare i menù con prodotti di qualità, garantendo allo stesso

tempo sicurezza alimentare, standardizzazione, facilità e velocità di servizio per ottimizzare le operation di cucina, semplicità di pianificazione e gestione degli stock>>. Nell’ambito delle zuppe, uno degli ultimi lanci è il Minestrone Ricco con passato. <<E’ una nuova formula del classico minestrone Bonduelle – precisa Di Pasquale - che oltre alle verdure tradizionali, viene arricchito di passato di verdura. Questo permette al prodotto di renderlo più vellutato e offrire al consumatore un’esperienza di bontà e gusto ancora maggiore, pronta in pochi minuti>>.

FINDUS

Raffaella Fontana, marketing manager food service Bonduelle Italia

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<<Per Findus il 2020 è stato un anno particolarmente positivo - sostiene Gloria Lombardi, marketing manager Vegetables & Meals di Findus - con una crescita legata non solo all’aumento dei consumi alimentari dovuti alla pandemia, ma anche alle attività di comunicazione che portiamo avanti ormai da anni e a una serie di innovazioni incre-


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mentali. Tutto il comparto alimentare ha registrato una crescita, ma i surgelati sono sicuramente una delle categorie più apprezzate dai consumatori. Tra i segmenti che sono cresciuti maggiormente ci sono stati anche quello delle zuppe e dei minestroni, che hanno saputo rispondere all’esigenza crescente di prodotti gustosi e facili da preparare. In questo segmento in particolare Findus nell’ultimo anno ha guadagnato quota e acquisito nuove famiglie trattanti: grazie ad una gamma molto ampia e variegata, in grado di soddisfare i diversi bisogni dei consumatori, e a forti investimenti in qualità, comunicazione e innovazione, siamo riusciti a rafforzare la nostra leadership nel comparto. In un periodo di forte incertezza e preoccupazione come quello che stiamo attraversando, gli italiani hanno scelto prodotti e marche a loro familiari, di cui sanno di potersi fidare per portare qualità e gusto sulla

Gloria Lombardi, marketing manager vegetables & meals Findus

propria tavola. Findus è un marchio storico che risponde al meglio a questo bisogno>>. Findus lavora quasi esclusivamente nel canale retail, che nell’ultimo anno è cresciuto moltissimo principalmente a causa dell’aumento dei consumi domestici. <<Cerchiamo sempre di innovare e rinnovare i nostri prodotti – continua Lombardi - intercettando i trend di consumo, così da poter rispondere alle diverse esigenze dei consumatori. Laddove possiamo, cerchiamo di prediligere ingredienti italiani e l’esempio più importante in quest’area è il nostro Minestrone Tradizione, dove utilizziamo solo verdure 100% italiane, tra cui sono presenti ingredienti IGP/DOP. In questo modo vogliamo offrire un prodotto di altissima qualità e in grado di valorizzare le eccellenze del nostro territorio. Abbiamo inoltre espanso la nostra gamma cercando di intercettare i diversi bisogni dei consumatori, lanciando per esempio il Minestrone Tradizione Leggero, per chi cerca gusto ma è attento all’apporto calorico, oppure la versione il Minestre Tradizione + Legumi, per chi cerca un gusto più

deciso e un maggiore apporto proteico. Nel comparto delle zuppe abbiamo invece cavalcato maggiormente il trend del salutismo, offrendo delle ricette senza sale aggiunto, aderendo al programma Guadagnare Salute del Ministero della Sanità, con prodotti gustosi ma allo stesso tempo salutari>>. In questo ambito si inserisce una delle più recenti novità lanciate sul mercato dall’azienda, la Zuppa Leggera. <<E’ in grado di abbinare gusto e leggerezza – precisa Lombardi - grazie alla presenza di un ingrediente altamente innovativo, il riso di cavolfiore. In questa zuppa, infatti,

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abbiamo sostituto i cereali con il cavolfiore in chicchi, per offrire la stessa esperienza di gusto e consistenza dei cereali, ma con meno calorie! Il tutto sempre in una ricetta senza sale aggiunto, per aiutare i consumatori a seguire un’alimentazione più sana, senza rinunce>>.

FROSTA <<A livello aziendale – spiega Andrea Galatioto, brand manager La Valle degli Orti in Frosta - il 2020 è stato un anno positivo a livello di vendite continua a pag. 36


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e trend di mercato, ma quello che ci ha reso più soddisfatti è che abbiamo sostenuto una crescita importante soprattutto a livello di immagine di marca. Il “frozen” in generale ha visto una crescita a valore del mercato del +14%. Per noi di Frosta questa crescita è stata ancora più positiva, avendo registrato un +24% a totale brand. Il primo lockdown di marzo 2020 ha fatto emergere nei consumatori due temi, l’importanza della salute e l’impatto ambientale delle priprie azioni>>.

Queste tematiche sono centrali nella produzione e nella strategia di Frosta in tutte le categorie. <<Il nostro canale di riferimento è la GDO – sottolinea Galatioto - dove abbiamo avuto una crescita overall equilibrata. Queste performance sono state migliori per via dei consumi guidati dal Covid, ma prevediamo di riuscire a mantenere questo trend anche nel futuro, perché guidato da scelte personali di tipo più profondo>>. La filosofia di produzione di Frosta si basa sul rispetto della salute, dell’ambiente e dell’in-

dividuo. <<Questo - sostiene Galatioto - è stato il modo in cui abbiamo pensato, progettato e implementato molte delle novità introdotte nel 2020. Per quanto riguarda il mondo delle zuppe e delle minestre, abbiamo fatto fare il suo ingresso nella famiglia di La Valle Degli Orti alla Zuppa Contadina, una ricetta tradizionale preparata con gli ingredienti che si trovavano nelle case dei contadini, un mix equilibrato di fagioli, patate, cavolo verza, carote, pomodori, cavolo nero, sedano, porri e pezzi di pane tostato. Sempre nel segmento di La Valle Degli Orti, tra il 2019 e il 2020 abbiamo lanciato la più importante innovazione di packaging di Frosta, la nostra eco-bag, dicendo definitivamente addio alla busta di plastica dei surgelati. I dati a livello di impatto sono importanti, con la riduzione del 20% delle emissioni e del 75% di plastica rispetto alle vecchie confezioni, perché è a base di pura cellulosa da foreste certificate FSC. Anche l’inchiostro è compostabile, per renderla completamente riciclabile nella carta. L’ecobag è quindi 100% sostenibile e l’abbiamo estesa a tutti i prodotti della Valle degli Orti>>.

OROGEL <<Lo scorso anno è stato molto sfidante – afferma Maurizio Zappatore, direttore

commerciale di Orogel – per noi come per tutto il comparto. Ci siamo trovati ad affrontare uno stress produttivo e logistico, che ha portato una crescita dei consumi del 3035% per la verdura surgelata e, allo stesso tempo, a dover riorganizzare i flussi di personale in piena sicurezza. Pur trovandoci ora in condizioni più tranquille, nei primi mesi del 2021 abbiamo rilevato una crescita del 9,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di un risultato rilevante, perché il nostro comparto nel periodo dell’emergenza ha conquistato nuovi consumatori che continuano a comperare surgelati. Secondo dati GFK, Orogel conta ora un panel di 10,5 mln di famiglie acquirenti, 8 mila in più rispetto al 2019: abbiamo fidelizzato nuovi clienti>>. In questo contesto, i prodotti che hanno guadagnato di più sono quelli certificati, salubri, sostenibili, che rispondono alle nuove esigenze del consumatore. <<La categoria “zuppe e passati surgelati” – sostiene Zappatore - interpreta appieno questi valori. Si tratta di una nicchia di mer-

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cato rispetto al grosso comparto delle verdure surgelate. Fatti 100 i surgelati, i prodotti vegetali pesano per il 52% in volume; i piatti pronti il 10,4%. Zuppe e passati rientrano in questa categoria. Le zuppe ne rappresentano il 13,5%, i passati il 19,2%>>. Orogel ha avuto il merito di aver inventato il segmento nel 1998, con il lancio di Verdurì, prodotto che vanta tuttora una quota di mercato del 36,6%. <<Nel tempo – racconta Zappatore – abbiamo cercato di differenziare l’offerta. Oltre a proporre zuppe di verdure, legumi e cereali, ci siamo indirizzati sul segmento del salutismo con la “Zuppa Leggerezza” che ci ha dato risultati importanti. Abbiamo lavorato anche nell’ambito dell’italianità con i 7 item che costituiscono la linea “Virtù di zuppa”, che hanno riscosso il favore del mercato perché sono ricette tipiche

Maurizio Zappatore, direttore commerciale di Orogel


Inchiesta

del territorio italiano>>. Intercettando le tendenze più attuali, il segmento avrebbe modo di crescere ulteriormente nel retail, come tutto il comparto dei surgelati, se non fosse che gli spazi in distribuzione sono limitati. <<Non sono proporzionali – afferma Zappatore - alla richiesta e al potenziale di acquisto del consumatore finale. Ci sarebbero opportunità di crescita se avessimo più spazio a disposizione. I lineari sono limitati soprattutto nei punti vendita di prossimità che, per la vicinanza alle abitazioni, sono quelli che più si prestano all’acquisto di prodotti che richiedono il rispetto della catena del freddo. Purtroppo, gli spazi a disposizione sono gli stessi di 10 anni fa e i consumi sono nel frattempo aumentati. Fortunatamente nelle nuove aperture e nelle ristrutturazioni si tende a dare più spazio alla nostra categoria>>. Nella propria offerta di vegetali, e quindi anche nelle zuppe, Orogel impiega ingredienti di origine italiana, prodotti in prossimità degli stabilimenti. <<Crediamo nella valorizzazione dei prodotti agricoli italiani – precisa Zappatore – e se il 2020 non è stato un anno facile per proporre innovazione, abbiamo comunque rivalutato il nostro assortimento e proposto il nostro “Virtù di brodo”, un prodotto del 2017, in astuccio anziché in busta. Per il 2021 abbiamo un nuovo pro-

getto in cantiere, che vedrà lanci in autunno coerenti con la nostra visione aziendale di diversificare e portare valore al comparto>>.

PROMARCHE

<<Il comparto dei vegetali surgelati, e nello specifico il segmento delle vellutate, presenta una crescita strutturale da anni – affermano dall’Ufficio Commerciale di Promarche - l’attenzione dedicata a temi come la salubrità degli alimenti, la riduzione degli sprechi, la praticità di utilizzo del prodotto e la salvaguardia ambientale, non poteva che premiare una categoria come la nostra, che da sempre fa di questi aspetti i pilastri attorno a cui costruire il valore aggiunto. Il nostro primario canale di riferimento è il retail, che ha espresso fabbisogni altalenanti con picchi, registrati nel periodo marzoaprile 2020, che hanno rappresentato un unicum nei consumi degli ultimi 5 anni. Poi per importanza abbiamo il canale dello scambio in-

dustriale, che nel nostro caso non ha subito particolari scostamenti rispetto al passato. In ultimo l’horeca, che ha avuto inevitabilmente una flessione significativa con andamento tutt’ora altalenante a causa delle riaperture a singhiozzo. Peraltro, da quanto abbiamo potuto osservare in questi ultimi anni, proprio nel canale horeca i prodotti di maggior servizio quali vellutate e zuppe pronte hanno faticato a prendere piede in maniera diffusa come invece è avvenuto nel retail>>. Per Promarche, il prodotto esprime l’identità aziendale e del territorio dove l’azienda svolge le proprie attività. <<Questo è quello che cerchiamo di mettere in pratica con la nostra gamma di vellutate – proseguono - dove utilizziamo soltanto olio extra vergine di oliva italiano e alle verdure di prima scelta di nostra produzione non vengono aggiunti conservanti, lieviti o coloranti. Tra le ricette più interessanti, oltre alla classica Vellutata di Zucca e Carote, possiamo citare la Vellutata ai Carciofi, dal sapore deciso, o la Vellutata Borlotto e Pomodoro, il cui connubio genera degli ottimi benefici in termini di apporto proteico e di sali minerali. Altra ricetta interessante da noi sviluppata è la Vellutata di Piselli e Porro, che garantisce la ricchezza proteica dei piselli, senza pregiudicare il gusto>>.

Aprile/Maggio/Giugno 2021 - Numero 2 - 37

PRONTO GREEN <<Il nostro comparto – afferma Massimiliano Treggiari, direttore tecnico e commerciale di Pronto Green - ha risentito, come altri, dell’emergenza sanitaria e del clima di incertezza che prosegue ormai dallo scorso anno. I dati, ovviamente, penalizzano fortemente il mercato horeca, mentre tengono quelli della distribuzione organizzata; pronti entrambi, però, a cogliere ogni tipo di segnale proveniente dal consumatore e trasformarlo in opportunità. Come azienda abbiamo reagito, senza rallentare minimamente tutti i progetti di innovazione, anzi accelerando dove necessario, con la consapevolezza di dover essere pronti alla ripresa, che siamo convinti sarà imminente>>. Pronto Green opera su più canali, con marchi propri, cui aggiunge la produzione continua a pag. 38

Massimiliano Treggiari direttore tecnico e commerciale Pronto Green


Inchiesta

continua da pag. 37

conto terzi. <<I nostri clienti – prosegue Treggiari - sono presenti in diversi canali, ma è ormai sotto gli occhi di tutti, la difficoltà del mercato del fuoricasa. La prima esigenza per tutti è quella di ripartire con nuove idee. Il

mercato delle zuppe, all’interno del più complesso segmento dei piatti pronti, è sicuramente quello che meglio riesce a tradurre in prodotti le nuove tendenze provenienti dal mercato. Il mondo del ricettato vegetale, è in grado di far suoi tutti i nuovi trend, soprattutto quello del salutismo e del bio, con uno sguardo alla sostenibilità. Crediamo fortemente nei nuovi trend, tanto che abbiamo deciso di lanciare una nuova piattaforma di zuppe vegetali. Rientrano ovviamente in questo concetto, sia le classiche zuppe della tradizione, che i

minestroni in pezzi, fino ad arrivare a ricette gourmet con cremose e vellutate. La novità della nostra linea di prodotti frozen è quella di non presentare la classica busta con la salsa in pellet, ma una gamma di prodotti monoporzione, in un preziosissimo pack in polipro-

pilene, che assicura anche la praticità di un riscaldamento veloce in microonde>>.

SURMONT <<Nel canale retail – afferma Nicola Sartor, titolare di Surmont - il comparto zuppe e vellutate ha beneficiato della spinta che ha caratterizzato un po’ tutti i cibi surgelati, ma un po’ meno rispetto ai vegetali tal quali. Probabilmente la motivazione risiede nel fatto che il lockdown ha costretto alla permanenza in casa e ha privilegiato l’uso di materie prime al posto di

zuppe e vellutate pronte, solo da scaldare. Siamo assolutamente convinti che il consumo di zuppe, minestre e vellutate diverrà sempre più abituale per i consumatori grazie alle caratteristiche intrinseche dei prodotti surgelati. Per questo motivo stiamo continuando a lavorare per ampliare la nostra offerta e differenziarla dalle referenze più “classiche” che il consumatore trova in ogni banco/vetrina freezer>>. Questo comparto incarna al meglio alcuni dei trend più interessanti degli ultimi anni. Genuinità delle materie prime, naturalezza delle ricette, sostenibilità ambientale, salutismo, con declinazione al biologico e attenzione al gusto. <<Surmont – conclude Sartor - da tempo propone prodotti assolutamente naturali ma altrettanto ricchi di gusto, come la Zuppa ai Funghi con Porcini “Cucina Sartor”, un prodotto unico, per quantità di funghi, genuinità e sapore. Ricette della tradizione sono anche il GranMinestrone con Riso “Cucina

Sartor” e la Pasta e Fagioli “Cucina Sartor”, tutte referenza in confezione da 600g. Un grande successo riscuote la nostra gamma di zuppe biologiche con ingredienti italiani al 100%, per le quali è stato creato una linea ad hoc “Cucina Sartor Bio”: Zuppa dell’Orto, Zuppa del Contadino, Zuppa di Ceci e Lenticchie in umido. Tutte ricette tipiche della tradizione italiana a base di legumi e cereali, con un’attenzione particolare all’apporto di proteine di origine vegetale. Si tratta, infatti, di prodotti adatti anche ad un’alimentazione vegana, in quanto vegetali al 100%>>.

VITAL NATURAL GEL <<Possiamo rilevare nel nostro comparto un soddisfacente incremento di vendite e richieste di prodotto surgelato – afferma Vincenzo Vitale, diNicola Sartor titolare Surmont

38 - Numero 2 - Aprile/Maggio/Giugno 2021

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Inchiesta

continua da pag. 38

rettore commerciale di Vital Natural Gel – e dopo il boom di richieste nel primo lockdown, il surgelato di qualità italiano è rimasto nella mente e nel gusto del cliente. Ora siamo noi produttori a non farci trovare impreparati sulle richieste, rimanendo molto attenti alla qualità. Come azienda abbiamo pensato di far fronte a questa situazione investendo in pubblicità e utilizzando i canali social per rimarcare a 360 gradi il surgelato nella sua comodità e qualità. Abbiamo pensato innanzitutto al consumatore che acquista dallo scaffale un prodotto in busta trasparente, con il sottovuoto che ha lo scopo di creare immediatamente un rapporto di fiducia con l’utente, che nota subito il verde brillante, l’assenza di bruciature, brina e glassatura. Queste caratteristiche portano il prodotto Vital Natural Gel ad essere un’eccellenza surgelata. Infatti, noi non presentiamo il marchio ma presentiamo il prodotto>>. Vital Natural Gel è specializzata nella fornitura del canale retail, gdo e porta a porta, sia con il proprio marchio “Pe-

Assortimento prodotti nel banco freezer - Vital Natural Gel

scasseroli Surgelati Alta Qualità” che a conto terzi. <<Sta andando abbastanza bene – sottolinea Vitale - abbiamo ottime richieste da parte dei players che cercano referenze che si distinguono dal solito prodotto industriale. Il nostro paniere è formato da 30 referenze curate per esprimere le esigenze dei clienti, anche quelli più scrupolosi. Ricerchiamo sempre prodotti a km 0 e questo fa sì che veniamo scelti sempre più spesso da chi è attento alla sostenibilità. Inoltre, i nostri prodotti sono al naturale, senza aggiunta di condimenti o altro, e perfetti per dare spazio alle ricette>>. L’azienda è sempre alla ricerca di novità, per questo ha rivisitato alcune ricette storiche, proponendo ingredienti classici in prodotti moderni e fruibili comodamente. <<La nostra trasformazione – conclude Vitale - va di pari passo con il mutamento della domanda che, oltre a puntare alla qualità della materia prima e a nuovi gusti, si sta orientando verso praticità, versatilità, consumo veloce ma sano. Tra i nostri prodotti a marchio Pescasseroli Surgelati segnalo la Zuppa di Cereali con cuor di Borragine, a base di cereali selezionati e borragine spontanea, la Vellutata Cuor Cremoso con 10 verdure e Minestrone Cuor di Verdura, con 13 verdure. Sono proposti per il retail e il porta a porta in confezioni da 500 g>>.

Il parere della distribuzione Gruppo Maiorana, Iperal Supermercati, Eismann Zuppe, minestre e vellutate, come abbiamo visto, sono una categoria più presente nel canale consumer rispetto a quello professionale e Horeca. Per questo ci siamo confrontati con operatori nell’ambito del retail e del door-to-door. Abbiamo parlato con: Juri Persiani, Trade & Purchasing di Eismann, Director Alessio Carchi, buyer del Gruppo Maiorana, Sergio Bianchi, Direzione Commerciale Iperal Supermercati EISMANN <<Il 2020 – afferma Juri Persiani, Di-

Juri Persiani, trade&purchasing di Eismann

rettore Marketing, Trade & Purchasing di Eismann – si è chiuso per noi

che la categoria non fosse spinta da

in maniera molto positiva, + 21,5%.

attività promozionali che l'anno

L'effetto lockdown che ci ha dato

scorso sono state svolte nello stesso

una forte spinta nei mesi di chiusura,

periodo. Ci tengo però a precisare

si è poi mantenuto fino a fine anno,

che c’è un segmento, le vellutate,

grazie ad una serie di attività volte a

con performance superiori alla no-

capitalizzarlo. Tutte le categorie

stra media>>.

merceologiche sono cresciute, anche

Nel complesso la categoria pesa per

se non tutte con lo stesso ritmo. Per

il 4.8% sul totale dell’offerta Ei-

esempio, la crescita di zuppe e mine-

smann e il consumatore tipico è il

stre è stata leggermente al di sotto

giovane (under 40) che vuole man-

della media, probabilmente perché il

giare in maniera sana, ma non ha

periodo in cui per noi la crescita è

tempo per preparare questo tipo di

stata davvero esplosiva (i mesi di

piatti.

Marzo e Aprile) si era già chiuso il

L’offerta di Eismann è caratterizzata

picco di consumo stagionale per que-

da una scelta qualitativa ben chiara.

sti prodotti, notoriamente tra ottobre

<<Con i fornitori - spiega Persiani -

e febbraio. Anche in questo primo

lavoriamo sulla distintività della no-

scorcio di 2021 c’è stata una crescita

stra proposta: cerchiamo sempre ri-

(+5%), inferiore alla nostra media a-

cette che non abbiano simili o uguali

ziendale (+15,6%). Lo spieghiamo

sul mercato. L’altra leva su cui lavo-

col fatto che la Pasqua alta ha fatto sì

riamo è la resa organolettica, per

40 - Numero 2 - Aprile/Maggio/Giugno 2021


Inchiesta

questo abbiamo selezionato dei forni-

te necessità di variazione dei menù

lità in ogni periodo dell’anno, elevati

tori che impiegano la tecnologia IQF

con piatti “leggeri”, fondamentali in

contenuti nutrizionali, ampiezza del-

a tunnel rotativo, che permette di cu-

un periodo in cui si è stati costretti al-

la proposta, completezza e trasparen-

cinare tutti gli ingredienti e poi surge-

la sedentarietà. Ecco perché il loro

za delle informazioni presenti sulla

larli insieme, in circuiti alimentati ad

basso contenuto calorico legato alla

confezione, e su queste basi consu-

azoto liquido, in 6-8 minuti. Circa un

possibilità della personalizzazione

matori sempre più informati e consa-

terzo rispetto alla tecnologia ad IQF

delle minestre a zuppe hanno genera-

pevoli scelgono un prodotto piuttosto

classica. Si ottengono così granuli in

to l’aumento della richiesta di questa

che un altro.

cui si trovano in quantità proporzio-

gamma di prodotti nei nostri punti

Ad oggi, oltre chiaramente al conti-

nale ed ottimale, dal punto di vista

vendita>>.

nuo miglioramento delle caratteristi-

organolettico, tutti gli ingredienti. Col

Per Gruppo Maiorana, all’interno del-

che base elencate sopra, siamo di

porre che qualche cliente abbia gradi-

risultato che, se anche non si cucina

la offerta di vegetali surgelati, mine-

fronte alla crescita della richiesta pro-

to il prodotto e spostato il consumo

l’intera confezione, in ogni porzione è

stre e zuppe rappresentano il princi-

veniente da consumatori vegani ovve-

dal mondo fresco al mondo freddo. Il

rispettata la giusta proporzione degli

pale segmento del comparto, questo è

ro prodotti in cui sia assicurata l’as-

fresco è però ancora preferito, soprat-

ingredienti ed il gusto risulta decisa-

legato in primo luogo alla loro capa-

senza di qualsiasi ingrediente di origi-

tutto se posizionato in area ortofrut-

mente più armonico. Questa tecnolo-

cità di rispondere alla sempre maggio-

ne animale sia nel prodotto che nel

ta. Il comparto pesa circa l’1% del to-

gia non è molto comune, anche per-

re richieste di servizio e di benessere

packaging>>.

tale sviluppato dai surgelati (dati

ché è ottimizzata su volumi di produ-

in linea con le più recenti tendenze a-

Per la scelta dei fornitori per questa

2020)>>.

zione medi, quali sono quelli che noi

limentari.

gamma di prodotti il gruppo segue le

L’attenzione del consumatore nei

richiediamo>>.

<<Nel periodo del lockdown – prose-

linee guida consolidate. <<Uno stret-

confronti delle materie prime impie-

Sul fronte delle ricettazioni la gamma

gue - il consumatore, a causa delle re-

to rapporto con ogni fornitore – con-

gate è sempre maggiore pertanto le ri-

Eismann si caratterizza per le combi-

strizioni negli spostamenti ed i vincoli

clude Carchi - attraverso la loro certi-

chieste frequenti fanno riferimento al-

nazioni inusuali. <<Ogni anno lancia-

presenti negli esercizi commerciali, si

ficazione a garanzia di una efficace fi-

la provenienza dei prodotti. <<Diffi-

mo nuove referenze che soddisfano la

è orientato verso prodotti “conserva-

liera produttiva ed elevata qualità dei

cile dire se ci sono bisogni ancora

voglia di novità rispetto ai gusti più

bili” per un periodo medio-lungo a

vegetali utilizzati. Per questa ragione

non soddisfatti – sostiene Bianchi - il

classici – afferma - per esempio la

scapito dei freschi, per cui minestre e

il nostro rapporto con i fornitori va

mercato è molto dinamico, soprattut-

Vellutata di ceci, salvia e rosmarino e

zuppe hanno registrato una crescita.

oltre il mero rapporto commerciale e

to nel mondo dei surgelati dove si so-

la Vellutata verdure e quinoa. Stiamo

In questa tipologia di prodotti i con-

può essere meglio definito come rap-

no aperti alcuni bisogni impensabili

lavorando anche a proposte funziona-

sumatori cercano: alta qualità, natu-

porto di partnership>>.

prima della pandemia.

li, arricchite con vitamine, fibre e Sali

ralità delle materie prime, disponibi-

Sicuramente la presenza sempre più IPERAL SUPERMERCATI

minerali >>.

frequenti dei legumi nelle diete lascia presagire che si debba puntare a pro-

<<Il comparto delle minestre e zuppe

dotti in linea con questi trend>>.

– afferma Sergio Bianchi, della Dire-

Iperal Supermercati fa parte della

<<Negli ultimi anni – spiega Alessio

zione Commerciale di Iperal Super-

centrale acquisti Agorà Network (so-

Carchi, buyer del Gruppo Maiorana -

mercati - ha ottenuto ottimi risultati

ci: Iperal, Tigros, Poli, Sogegross e

abbiamo registrato una crescita co-

nel 2020, continuando il suo percorso

Rossetto) che sceglie l’assortimento in

stante dei consumi di queste tipologie

di crescita anche nei primi mesi del

base agli elevati standard qualitativi

GRUPPO MAIORANA

di primo piatto. Nel corso del 2020,

2021. Sicuramente l’emergenza sani-

richiesti. <<Il nostro obiettivo – con-

la emergenza sanitaria e le restrizioni

taria, e di conseguenza la riduzione

clude - è quello di dare al cliente il

legate al controllo della pandemia

delle visite presso i punti vendita, ha

prodotto migliore al minor costo pos-

hanno impattato sulle abitudini ali-

portato i consumatori ad acquistare

sibile. Il nostro marchio privato espri-

mentari principalmente a causa dell’aumento del numero dei pasti consumati in famiglia e la conseguen-

Alessio Carchi, buyer del Gruppo Maiorana

prodotti surgelati anche in questo

me molto bene questo concetto, e

comparto.

questo è riconosciuto dal nostro

Il dato positivo del 2021 lascia sup-

cliente anche in questo comparto>>.

Aprile/Maggio/Giugno 2021 - Numero 2 - 41


Distribuzione

Forum: una nuova supercentrale d’acquisto UNITA’ DI VEDUTE E PROSPETTIVE • Quattro operatori della DO si sono alleati per dare vita a un interlocutore qualificato nei confronti dell’industria di marca. Anche i surgelati rientrano nelle loro attività di negoziazione Alla fine del 2020 è apparso un nuovo operatore nello scenario della distribuzione: si tratta di Forum, una supercentrale di acquisto che nasce dall’alleanza tra Crai Secom, Despar Servizi, C3 e D.it Distribuzione italiana. Forum si pone come interlocutore qualificato nei confronti dell’industria di marca, con l’obiettivo di far emergere il valore delle proprie reti sul territorio. A Enrico Fattori, direttore generale di Forum, abbiamo chiesto di raccontarci quali sono gli obiettivi e i valori di questa nuova realtà.

commercio moderno, con l’intento di valorizzare la propria rete di punti vendita sul territorio.

Enrico Fattori, direttore generale di Forum

Cosa ha spinto importanti operatori della filiera distributiva a riunirsi nella super centrale Forum? I quattro soci fondatori (C3, Crai, D.it e Despar Servizi) hanno intravisto, con grande lungimiranza, la possibilità di riunire la Distribuzione Organizzata Italiana e l’hanno resa realtà. Mettendo a fattore comune le qualità, il know-how e la visione tipiche degli imprenditori del

Quali i valori che accomunano queste insegne? Patti chiari e pari dignità nel rispetto del valore di ciascun socio. Unità di vedute e prospettive di lungo periodo tra le quali, certamente, l’allargamento progressivo del numero dei partner. Io sto lavorando con un gruppo di manager molto preparati e con i soci che vogliono giocare un ruolo da protagonisti con grande entusiasmo. Forum è un’alleanza nata tra aziende della Distribuzione Organizzata ma in futuro vogliamo condividere il nostro approccio collaborativo anche con operatori differenti. Che peso ha questa nuova centrale sul totale del mercato distributivo italiano? Secondo dati aggregati interni, allo stato attuale la nostra realtà ha sviluppato un fatturato concentrato di acquisto

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Distribuzione

intorno a 5 miliardi di euro, con un fatturato di oltre 13 miliardi di euro. Attualmente la nostra rete conta 6.300 punti vendita e rappresenta una quota potenziale sul totale LCC del 9,9%. Essendo nati solo da pochi mesi abbiamo del tempo da recuperare sulle negoziazioni, ma lo stiamo facendo in maniera molto efficiente. Il nostro format di riferimento è prevalentemente il negozio di prossimità che in questo periodo è favorito dalle abitudini di acquisto che si sono affermate con l’emergenza Covid. Quale sarà, nello specifico, il ruolo di Forum e di cosa continueranno a occuparsi i singoli aderenti? Forum rappresenta la grande novità del 2021 per quanto riguarda il panorama delle Centrali di Acquisto italiane. La dinamica delle alleanze e l’andamento estremamente positivo dei nostri soci nel format di prossimità, pone Forum come una grande opportunità per tutta la filiera distributiva. Siamo un’organizzazione in grado di offrire efficaci strumenti di collaborazione e sviluppo del business, con obiettivi strategici di medio/lungo termine da affiancare alla tradizionale negoziazione. Lo scenario di crisi economica che si profila per il 2021, impone la massima attenzione al contrasto all’incremento

Negli ultimi anni a questo comparto è stato dato più spazio anche per l’evoluzione dei prodotti in termini qualitativi.

dei prezzi, per sostenere il potere di acquisto delle famiglie clienti dei punti vendita del nostro Gruppo. Con questo spirito, per il 2021 Forum si concentrerà esclusivamente sulla negoziazione di Accordi Quadro con le principali imprese industriali. Tutto il resto sarà deciso, con gradualità crescente, dal Consiglio di Amministrazione, gestione della MDD compresa. In particolare, come verranno gestite le private label? Per il momento gli accordi per la MDD non rientrano tra gli obiettivi di breve periodo, ma ritengo che quando l’attività sarà a pieno regime, il CdA potrà fare delle attente valutazioni sul tema, così come per altri servizi comuni a tutti soci quali, ad esempio, il commercio online

Quali criteri adottate per la selezione dei vostri fornitori? Come regola generale valutiamo aziende che abbiano un giro d’affari di almeno 10 milioni di euro e il fatturato generato dalla nostra centrale non rappresenti oltre il 25% di quello totale. Per selezionare un nuovo fornitore ci deve essere comunque l’interesse di almeno 2/3 soci. Al momento abbiamo un parco fornitori piuttosto importante e dopo l’estate valuteremo nuove opportunità. Che ruolo avrà il comparto dei surgelati nelle strategie assortimentali di Forum? Il comparto surgelati avrà sempre uno spazio maggiore per l’alta efficienza in termini di servizio e di copertura dei bisogni del consumatore.

Come valuta le performance della categoria, anche alla luce della situazione contingente? Nel periodo di pandemia, i prodotti surgelati hanno avuto un aumento di vendite più elevato di tutte le altre categorie. Questo per la capacità di poter far scorta di prodotto e diminuire il processo di acquisto fisico nel punto vendita da parte del consumatore. In primis pizze, verdure e minestroni. Quali suggerimenti darebbe agli operatori della catena del freddo per rispondere al meglio alle esigenze dei retailer? Riuscire a garantire ai consumatori un’offerta continuativa in termini qualitativi, di prezzo e di varietà dell’assortimento.

Same points of views and perspectives Four MR operators are teaming up to create a qualified interlocutor towards the brand industry. Frozen foods are also part of their trading activities

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Distribuzione

Vicini, anche nelle difficoltà METRO ITALIA • La catena ha attivato una serie di iniziative per supportare gli operatori del fuori casa. E’ molto importante, soprattutto nell’ambito dei surgelati, il confronto continuo con i fornitori Gli effetti delle forti limitazioni alle attività di ristorazione per arginare la pandemia si fanno sentire in tutta la filiera del fuori casa, coinvolgendo produttori e distributori. Il food service può giocare un ruolo strategico per aiutare i ristoratori, offrendo maggiore flessibilità e servizi. Ne abbiamo parlato con Marco Cosi, responsabile acquisti Metro Italia, che ha sottolineato anche il valore dei surgelati in questo contesto. Cosa significa gestire una società di food service in una contingenza come questa? Quali misure avete adottato per rimanere comunque attivi? Certamente l’emergenza sanitaria ha messo alla prova tutta la filiera - dalla produzione, alla distribuzione all’ingrosso - fino a tutto il comparto dell’Horeca. La situazione che stiamo vivendo ormai da oltre un anno necessita di un approccio dinamico e flessibile, ma anche di grande capacità di organizzazione. Aspetti, questi, che come Metro Italia abbiamo messo a valore anche in tutte le nostre attività di approvvigionamento. Nel mon-

Marco Cosi, responsabile acquisti Metro Italia

do dei frozen, in particolare, la collaborazione con i fornitori è stata strategica. Fin dal primo lockdown abbiamo rafforzato la nostra partnership, attraverso una comunicazione costante, anche con frequenza giornaliera, per sviluppare insieme soluzioni sostenibili nel breve termine e piani strategici di mediolungo periodo. Tutto questo ci ha portato ad esempio a ottimizzare la pianificazione degli ordini, aumentando i volumi di acquisto, favorendo una maggiore frequenza di riordino con un minimo d’ordine ridotto, che significa maggiore flessibilità su un mercato, come quello dei consumi fuori casa, attraversato da una forte incertezza. Nei mesi estivi, in collaborazione con i fornitori, abbiamo inoltre costruito delle forti azioni commerciali che supportassero i professionisti Horeca nella ripartenza del business. Quali le maggiori criticità a cui state facendo fronte? La pandemia e le necessarie misure restrittive di sicurezza che ne sono discese non consentono oggi ai professionisti della ristorazione e

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Distribuzione

dell’ospitalità costanza e pianificazione del business. Di contro, il mercato dei surgelati è spesso legato a una produzione molto programmata. La prima sfida nell’immediato è pertanto l’individuazione di un corretto trade-off tra domanda, variabile e incerta, e pianificazione degli ordini, fondamentale per garantire al cliente un adeguato livello di servizio. La pandemia ha inoltre comportato e continuerà a comportare la nascita di nuove abitudini di acquisto, non solo sul piano dei consumi privati, ma anche in ambito professionale. Oggi è pertanto fondamentale mantenere un dialogo continuo con gli operatori del mercato dei consumi fuori casa, anche individuando soluzioni condivise, per sostenere la ripartenza del comparto.

Che quota rivestono i surgelati nel vostro assortimento? Come sono andate le vendite in quest’ultimo anno per questa categoria? Oggi il frozen rappresenta il 6,5% delle nostre vendite

food. Il segmento di punta è rappresentato dall’ittico surgelato che, per la natura stessa del prodotto, permette ai ristoratori un corretto controllo del food cost. Altrettanto importante è il mondo

Secondo lei quali misure sarebbero necessarie per sostenere il settore in questo momento? Sicuramente sarebbe necessario ridurre l’incertezza generale che ha impatto sull’intera filiera, dalla produzione, alla distribuzione, fino al comparto dell’Horeca, sia a livello nazionale che a livello europeo. Questo consentirebbe alle aziende della filiera agroalimentare una migliore pianificazione, leva strategica per la sostenibilità del business, ma soprattutto per il contenimento degli sprechi alimentari.

Aprile/Maggio/Giugno 2021 - Numero 2 - 45

dei vegetali, da un lato, e quello degli appetizer e dei dessert surgelati, dall’altro, che strizzano l’occhio al mondo degli happy hour. continua a pag. 46


Distribuzione

sa, ha dimostrato di essere tra le più reattive alle azioni commerciali.

continua da pag. 45

Anche la carne sta iniziando ad avere sviluppi molto interessanti grazie a prodotti innovativi come i cosiddetti “plant based”, in grado di intercettare emergenti trend di consumo. In generale, la categoria del frozen ha registrato performance di vendite molto soddisfacenti, soprattutto nei mesi estivi del 2020 dove, in concomitanza con la ripartenza dei consumi fuori ca-

Nuovi strumenti per supportare la ristorazione Per supportare i professionisti della ristorazione, Metro Italia ha lanciato Dish Order, una piattaforma digitale attraverso cui il ristoratore può raccogliere e gestire in autonomia gli ordini dei suoi clienti. I vantaggi per il ristoratore sono molteplici. Innanzitutto Dish Order permettere di controllare direttamente la relazione con il cliente già dall’interfaccia della app e quindi aumenta la possibilità di personalizzazione e fidelizzazione. Inoltre, aggiunge un nuovo canale di vendita per tutti coloro che ancora non si sono attrezzati con questa modalità perché timorosi rispetto alla gestione. Infine, ma non per importanza, rappresenta un’alternativa più economica sia per costi di accesso al servizio, sia per l’assenza delle commissioni sui pagamenti. <<Metro Italia dimostra concretamente la possibilità di supportare i propri clienti - afferma Tanya Kopps, ceo Metro Italia - offrendo servizi

che li rendano competitivi anche in questa situazione complessa, che purtroppo si protrae. La forma del business da un anno a questa parte è cambiata in modo repentino e l’accelerazione verso la gestione digitale non è stata raccolta immediatamente da tutti. In qualità di partner dell’Horeca, vogliamo essere anche dei facilitatori per la digitalizzazione dei nostri clienti, perché possano essere sempre al passo con le necessità dei consumatori fi-

nali. Ma le novità in casa Metro non finiscono qui, infatti da marzo è attivo anche MetroPro, un pacchetto di soluzioni studiate ad hoc, che prevede l’accesso a bonus mensili di sconto rispetto a percentuali di spesa effettuata, consulenze di prodotto, corsi di formazione attraverso le Metro Academy, consulenze sui tool digitali offerti dall’azienda, e altri servizi “tailor made” per il singolo cliente, in modo che risponda alle specifiche esigenze.

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Quali vantaggi offrono i surgelati a un operatore del fuori casa in questo periodo? In un mercato dei consumi fuori casa dominato dall’incertezza, dove non è sempre facile pianificare le aperture delle attività, il prodotto frozen garantisce stabilità. È semplice da stoccare e si conserva nel tempo, permettendo ai professionisti della ristorazione e dell’ospitalità di evitare sprechi e produzione di eccedenze alimentari. La pandemia ha messo a fuoco con chiarezza i punti di forza del frozen, un prodotto porzionato e pronto all’uso che consente di ridurre i tempi di lavorazione. Permette inoltre di controllare il food cost di un ristorante, garantendo comunque un elevato standard qualitativo. Ultimo, ma non meno importante, è disponibile facilmente anche in formati di vendita ridotti.

Close, even in difficulties Metro Italia – A series of actions of the chain in order to support the out-of-home operators. It is hugely important to continually deal with suppliers, especially in the frozen food sector


Estero

Le vendite totali di alimenti surgelati in Germania hanno registrato una diminuzione in volume del -4,5% nel 2020 attestandosi a 3.660 mln di ton. I ricavi totali sono diminuiti dell'1,8% arrivando a 15,081 mld di euro. Questo è il risultato complessivo delle statistiche di vendita dell’Istituto per i surgelati tedesco (DTI), che mostra l'andamento annuale delle vendite di alimenti surgelati ed è suddiviso nei canali di retail e fuoricasa. Il comparto, dopo anni di crescita, ha dovuto accettare un passo indietro, dovuto esclusivamente al blocco della ristorazione a causa della pandemia. Le ottime performance di vendita nel settore retail non hanno assorbito il forte calo dell'horeca. A seguito della crisi della ristorazione, anche il consumo pro capite di alimenti surgelati nel 2020 è diminuito di 2,1 kg, scendendo a 44,8 kg. Si tratta di un calo senza precedenti che si discosta insolita-

Luci ed ombre per i surgelati

mente dalla tendenza degli ultimi 30 anni. Il consumo di surgelati per famiglia è sceso a una media di 89,8 kg (-4,4 kg). Limitando l’analisi al retail, la situazione cambia. Il canale ha registrato nel suo complesso una straordinaria crescita dei volumi di +12,1%. Il DTI ha determinato un volume di vendita di 2.087 mln di ton, un record assoluto. Le vendite al dettaglio di surgelati sono aumentate del 13,4%, fino a 9,40 mld di euro. La pandemia ha chiaramente modificato in modo significativo il comportamento alimentare e di cucina. Di con-

Effetti sul retail con la ripartenza del fuoricasa L’intensa campagna vaccinale condotta in Usa potrebbe portare all’aumento dei consumi fuori casa. Se questo è un bene per molte aziende,

per alcune categorie, che negli ultimi mesi hanno performato molto bene nel canale retail, potrebbe esserci uno scossone. Per questo Nume-

seguenza, le categorie di prodotti surgelati ideali per la preparazione domestica, come i prodotti a base di patate (+18,2%), verdure (+16,3%) e pesce (+15,9%), hanno visto una crescita particolarmente forte. Tuttavia, sono stati consumati anche più piatti pronti (+11,2%), pizza (+5,8%) e snack (+8,2%). Tutti questi prodotti surgelati sono stati la soluzione perfetta per seguire una dieta varia e semplificare la preparazione dei pasti. Per i prodotti da forno surgelati, il pane (+ 14,7%) è stata la categoria trainante, mentre torte e crostate surgelate si sono sviluppate un po' più lentamente, viste le limitazioni alle “feste”. I panini surgelati, d'altra parte, hanno aumentato la loro popolarità, non ultimo per limitare gli accessi ai negozi. Anche la frutta congelata è cresciuta del 16,7%, un

rator, società statunitense di indagini di mercato, ha lanciato un indice di vulnerabilità per il settore del grocery alimentare, per guidare i marchi e i rivenditori di prodotti di largo consumo in questa fase delicata. Tra le categorie sotto osservazione ci sono anche i surgelati,

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tasso superiore alla media. Sempre nell’ambito del consumo domestico, anche i servizi di consegna a domicilio sono aumentati: il porta a porta ha conosciuto una rinascita ed è stato in grado di conquistare molti nuovi clienti. La domanda di servizi a domicilio è stata trainata anche dai clienti che hanno evitato di andare al supermercato per ridurre il rischio di contagio. Quanto al mercato del fuoricasa, invece, che negli ultimi anni aveva trainato la crescita dei surgelati, ha avuto una pesante battuta d’arresto. Le vendite di surgelati nel mercato out of home nel 2020 hanno raggiunto un valore di 5,68 mld di euro e sono quindi diminuite del 19,6%. Tutte le categorie hanno totalizzato una diminuzione a doppia cifra.

Germany: Lights and shadows for frozen foods

classificati come “Wait and See”, letteralmente “aspetta e stai a vedere”. Secondo l’indagine la probabilità che le vendite di alimenti surgelati nel retail possano diminuire è del 2%, anche se non tutte le categorie del comparto hanno la stessa vulnerabilità.


Prodotti

Raccolte&Grigliate: praticità, sapore e varietà APO SCALIGERA • La filiera 100% italiana dei surgelati a marchio Diva, tracciabile, controllata e certificata dal campo al piatto Raccolte&Grigliate è la linea di verdure surgelate a marchio Diva, prodotte dalla cooperativa Apo Scaligera. La gamma include melanzane, zucchine, peperoni, patate e un mix di verdure saporite. Tutte le verdure sono coltivate nel cuore della pianura padana e crescono secondo natura, rispettando i principi di freschezza e naturalità. Per garantire il sapore, i valori nutrizionali e l’apporto vitaminico gli ortaggi sono raccolti nel pieno della maturazione, grigliati e surgelati subito dopo. Apo Scaligera assicura una produzione naturale senza l’utilizzo di ogm: una filiera 100% italiana, tracciabile, controllata e certificata secondo le normative. Il sistema di qualità aziendale, infatti, coinvolge tutta la filiera: dalla campagna al prodotto finito e confezionato, pronto per la distribuzione. La qualità parte quindi dal campo, con l’applicazione di tecniche di produzione integrate, e si diffonde in tutte le aziende agricole associate per garantire un basso impatto ambientale e una sempre maggio-

re salubrità per il consumatore finale. Questi alti standard qualitativi della produzione del fresco, sono stati trasposti anche nel processo produttivo dei surgelati con l’apertura di uno stabilimento espressamente dedicato, dotato di un layout produttivo di ultima generazione, con impianti di grigliatura che evitano lo sviluppo di acrilamide e celle di stoccaggio refrigeranti a -23 °C. Il trend del

consumo dei surgelati è in aumento, in linea con la sempre maggiore attenzione alla genuinità degli alimenti e delle materie prime che vengono utilizzate in cucina. I vantaggi di Raccolte&Grigliate, oltre al fatto di avere ortaggi freschi in qualunque mese dell’anno, sono: praticità e sapore e varietà nell’utilizzo. Ristoranti, pizzerie, catering possono quindi garantire ai propri clienti verdure fresche e

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saporite sotto le più diverse forme: piatti unici, contorni e hamburger vegetali, ottenuti attraverso il taglio della verdura in vari formati, grazie alla qualità della materia prima che viene coltivata in campo e non in serra e fatta maturare al sole, senza forzare nessun processo per ottenere caratteristiche organolettiche più performanti. Le verdure surgelate Raccolte&Grigliate rappresentano anche un’ottima soluzione per l’industria di trasformazione alimentare, grazie all’ampia gamma di tagli, pezzature e confezioni. Le confezioni sono personalizzate in base alle esigenze specifiche del canale di distribuzione.

Raccolte&Grigliate: a tasty and practice range of grilled veggies Apo Scaligera - The 100% Italian production of frozen food branded Diva is traceable, controlled and certified from field to fork.


Prodotti

Le fragranti novità di Bassini1963 ANTICO FORNO DELLA ROMAGNA • Una linea retail di quattro referenze: bocconcini con farina integrale, focaccine ai cereali, focaccia alla pugliese, impasto per pizza Il 2021 vedrà coinvolto il gruppo AFR- Antico Forno della Romagna, nato dalla recente operazione di fusione dei brand Bassini 1963 e Glaxi Pane, in un progetto molto significativo: il lancio della nuova linea di surgelati confezionati B2C a marchio Bassini 1963. La storia del brand Bassini1963 inizia nel 1963 a Forlì, in un piccolo forno a gestione familiare. Grazie a impegno, passione e maestria Bassini 1963 ha saputo crescere e rinnovarsi nel tempo, rimanendo fedele alle proprie tradizioni. La qualità dei prodotti proposti è il frutto di tanti piccoli gesti quotidiani: selezione con cura dei migliori ingredienti e impegno nel controllo di filiera, utilizzo di lievito naturale, rispetto dei tempi di lievitazione e delle tecniche di lavorazione dei vecchi fornai e assenza di conservanti per garantire sempre un pro-

dotto genuino. Il progetto B2C nasce con il fine di comunicare l’expertise che l’azienda possiede anche al consumatore finale con una nuova linea di prodotti destinata allo scaffale del surgelato della GDO. Partendo da un’analisi sull’effetto che la pandemia ha avuto sui comportamenti dei consumatori sono state rilevate le seguenti tendenze: la voglia di sperimentare in cucina e allo stesso tempo di creare il fuori casa in famiglia, oltre alla sempre più comune pausa pranzo in smart working. È emersa anche la necessità di rassicurazione e di ricerca di prodotti “safe” che cambiano le abitudini di acquisto anche nel food: con la scelta di più surgelati rispetto ai prodotti sfusi. Questo è stato il punto di partenza per la creazione della

nuova linea di surgelati rivolta al pubblico B2C, che permetterà al consumatore di avere sempre a disposizione prodotti gustosi e fragranti come appena sfornati. Si tratterà in totale di quattro referenze: - Bocconcini con farina integrale, delle piccole prelibatezze da 30 gr preparate con farina integrale di grano tenero e olio extra vergine di oliva, disponibili in una comoda busta da 10 pezzi. - Focaccine ai cereali, delle soffici focaccine da 110 gr preparate con olio extravergine di oliva e un mix unico di cereali e semi per garantire gusto e benessere a ogni morso, disponibili in un astuccio da 3 pezzi. - Focaccia alla pugliese con pomodorini, olive e capperi, preparata con semola rimacinata di grano duro proveniente da un antico molino pugliese, pomodorini italiani, olive e capperi accuratamente selezionati, e disponibile in un comodo astuccio contenente 1 pezzo da 525 gr. - Impasto per pizza surgelato,

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sempre pronto da conservare nel freezer per preparare a casa un’ottima pizza con pochi semplici passaggi (1 impasto per 1 pizza da 280 gr). Tutte queste specialità sono disponibili in pratiche confezioni e sono state surgelate appena cotte per poter mantenere intatta la loro fragranza e per rispondere alla necessità di prodotti “safe” che possano garantire sempre maggiore igiene e sicurezza al consumatore finale. Bassini 1963 è in continua evoluzione e sarà presto ampliata anche la nuova linea B2C con altri prodotti, che seguano le richieste dei consumatori. Prossimamente, infatti, a completamento della gamma, arriverà un ulteriore novità: una base pizza a elevato contenuto proteico.

The fragrant new products of Bassini1963 AFR - A line for retail of four references: Bocconcini with wholemeal flour, focaccine with cereals, Apulian focaccia, pizza dough


Prodotti

Europastry, azienda specializzata nel settore dei prodotti da forno surgelati, annuncia l'ampliamento del proprio stabilimento Vallmoll a Tarragona, dopo un investimento di oltre 18 milioni di euro in una linea innovativa ad alta capacità produttiva. Grazie alle ultime tecnologie incorporate nella nuova linea, la massima qualità e coerenza sono garantite nel processo di realizzazione della gamma

Il Croissant Royal Wolf ButterBack vuoto e ripieno è ormai un vero e immancabile musthave nei migliori bar, panetterie e pasticcerie, ma da oggi l’amato classico è disponibile anche nella versione da lievitare. Il raffinato e fragrante croissant dritto al burro colpisce per il suo gusto armonioso e l’alveolatura aperta. Non meno accattivanti per i clienti sono la laminazione ben visibile, la superficie lucida dopo la cottura a vapore e l'aspetto uniforme. L'impasto contiene il 23% di burro, che regala una straordinaria morbidezza per una colazione deliziosa. Inoltre, lo sfogliato non lievitato consente un risparmio di spazio nel conge-

NUOVA LINEA DI PRODUZIONE

Il PanBurger Cristallino di Europastry PanBurger, che si è consolidata con successo sia sul mercato nazionale che internazionale. Un esempio è la linea PanBurger Cristallino, un pane 100% naturale senza additivi, con il sigillo Clean Label, realizzato con olio di oliva, lievito madre e con lunghe fermentazioni, che caratterizzano l'autentico processo di cottura tradizionale. Oltre alla gamma PanBurger Cristalino, la nuova linea produrrà anche formati di pane ready-to-eat, confezionati per

la vendita diretta, come ad esempio le confezioni assortite di pane per hamburger. Questa nuova linea aumenterà la produzione dello stabilimento di Vallmoll dell'8%, raggiungendo una capacità annua di 90.000 t/anno. Allo stesso modo, significherà anche la creazione di 50 nuovi posti di lavoro, un passo strategico per Europastry, che conferma ancora una volta il suo impegno per l'innovazione, la qualità, l'efficienza e la competitività.

IDEALE DA FARCIRE E RENDERE UNICO

Il Croissant Royal da lievitare

PanBurger Cristallino by Europastry The new production line

latore e permette di integrare perfettamente il processo di lievitazione nel flusso di lavoro operativo. In questo modo, con un po' di creatività e in pochi minuti il professionista potrà così dare al croissant il suo tocco personale e renderlo davvero unico, con farciture personalizzate dolci e salate. Il Croissant Royal da lievitare viene proposto nella versione da 65 g ed è disponibile in confezioni da 150 pezzi.

The Royal Croissant to leaven Perfect to be filled and made unique.

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Prodotti

Il delivery di Lutosa UNA RICCA GAMMA • Le proposte dell’azienda per il servizio d’asporto e di consegne a domicilio, ideali per gli chef del foodservice Nel mercato in continua espansione del servizio d’asporto e delle consegne a domicilio, Lutosa offre una vasta gamma di prodotti a base di patate che rispondono alle esigenze degli chef del mondo del catering: - Patate XCrispy, caratterizzate da uno spesso strato di rivestimento privo di glutine, risultano particolarmente croccanti e conservano il loro calore più a lungo - Patate XCrispy Salate, attualmente disponibili in due diversi tagli (7/7 e 9/9), sono rivestiti con uno strato gluten-free salato, sono croccanti, appetibili e fanno venire l’acquolina in bocca - Patate Premium XCrispy, particolarmente lunghe e dall’aspetto assai invitante, sono pre-salate in modo uniforme e pronte da servire, basta lasciarle raffreddare giusto uno o due minuti, intingetele nella salsa che più piace e.. gustarle! - Flavours of the World, prodotti che portano in tavola un piacevole tocco di cultura regionale e alle volte anche esotica, per essere conosciuti e accessibili ad un vasto pubblico. In definitiva, c’è sempre un’alternativa per deliziare tutti i palati!

- Patate tagliate con rivestimento aromatizzato, ossia rivestite con amido e caratterizzate da maggiore croccantezza e tenuta del calore più a lungo - Prodotti a base di Purè, una gamma di squisiti purè di patate dalla morbida consistenza e dal gusto delizioso, modellati in piccoli cilindri o

“pellet” del peso di pochi grammi ciascuno, quindi congelati singolarmente fino al raggiungimento dei -18 °C. Tutto ciò garantisce una perfetta porzionabilità, ma soprattutto una cottura finale omogenea. Tutti questi prodotti Lutosa sono la perfetta soluzione per il delivery, basta lasciarsi

ispirare sfogliando l’apposito catalogo consultabile sul sito dell’azienda o guardando i video dedicati ai prodotti e alle loro caratteristiche chiave. E per di più cataloghi, video e immagini sono liberamente scaricabili e pubblicabili sui social, per attirare ed entusiasmare grabdi e piccini! E per friggere al meglio le patatine Lutosa, ecco una serie di utili trucchetti: non scongelare il prodotto prima dell’uso ; scegliere una friggitrice con sufficiente potenza ed efficienza; rispettare il giusto rapporto di proporzione per una cottura omogenea (100 gr di prodotto surgelato per 1 litro di olio); seguire i tempi di cottura indicati sulle confezioni per garantire un risultato qualitativo ottimale ; utilizzare olio di qualità e cambiarlo regolarmente; al fine di evitare rischi legati all’acrillamide, assicurarsi che l’olio di frittura non superi i 175 °C.

Lutosa delivery A wide range - The company's proposals for take-away and home delivery services, perfect for food service chefs

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Prodotti

Non è una pizza, è una pinsa! SVILA • Leggera, gustosa e digeribile, croccante all’esterno ma estremamente morbida all’interno, in quattro differenti versioni per il retail

Il grande successo italiano ed internazionale della pinsa è da ricercare nel trend salutistico generale che tende a premiare quei prodotti caratterizzati dal mangiar sano e genuino. La leggerezza della pinsa deriva da una maggiore idratazione dell’impasto, a differenza delle pizze tradizionali, e quindi una migliore digeribilità. Di conseguenza, la tipologia di acqua che si utilizza per fare una pinsa è un elemento fondamentale per la corretta formazione del suo gusto. Anche gli antichi romani, da cui proviene la ricetta, ne conoscevano la leggerezza, tanto da utilizzare la pinsa nella sua forma originale ovale come un piatto commestibile su cui stendevano il

cibo principale, di solito carne o pesce. Svila, che produce da oltre 45 anni solo prodotti da forno, ha approcciato in modo magistrale l’antica ricetta romana della pinsa, mantenendo tutte le caratteristiche connesse alla tradizione. Inoltre, l’azienda, incastonata tra i monti Sibillini, dove l’aria è sempre frizzante, utilizza un’acqua purissima di sorgente, che contraddistingue da sempre tutta la sua produzione, garantendo un indice di leggerezza tra i più alti della categoria. Legge-

rezza e gusto della Pinsa Svila sono anche il risultato delle materie prime utilizzate: una miscela di farine di frumento e di cereali, selezionate con cura, che rendono il prodotto croccante al suo esterno ma estremamente morbido all’interno. L’alta digeribilità della Pinsa Svila è invece garantita: dall’eccezionale acqua impiegata, che idrata in modo perfetto l’impasto, dalla lunghissima lievitazione e, soprattutto, dalla “pinsatura” fatta a mano, senza stressare la base. Ed è proprio questo movimento lento che riconduce al nome stesso della pinsa, che viene proprio dal gesto di stendere, di allungare, e che infatti in latino si dice “pinsere”! La Pinsa Svila, per il retail, è

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proposta in quattro versioni: Margherita Sfiziosa, con salsa di pomodoro, mozzarella, formaggio Gran Moravia e stracciatella di burrata; all’Amatriciana, con salsa di pomodoro, mozzarella, pancetta affumicata, pecorino e cipolla rossa; alla Norcina, con mozzarella, salsa di panna e tartufo, salsiccia; alla Gricia, con salsa al mascarpone pancetta affumicata e pecorino.

It’s not a pizza, it’s a pinsa! Svila - Light, tasty and digestible, crunchy outside and extremely soft inside, four different recipes for retail market


CICLO FREDDO A P PA R E C C H I AT U R E

SERVIZI

S T R U M E N TA Z I O N E

Il freddo scorre su un nastro La surgelazione è un processo di raffreddamento spinto ed estremamente rapido che consente di minimizzare i danni al prodotto alimentare, con il risultato che allo scongelamento esso sarà molto simile a quello fresco in termini di turgidità, valori nutrizionali e organolettici.

Gli impianti deputati alla surgelazione sono di diverso tipo in base al tipo di prodotto da trattare. Molto utilizzato è l’impianto a tunnel, che può essere a spirale, a letto fluido o statico, e che viene impiegato in linee di produzione di medie e grandi dimensioni, e con-

sente di surgelare tutti quei prodotti, sfusi o confezionati, che devono rimanere immobili sul nastro durante la lavorazione, come ad esempio: hamburger, pizze, croissant, piatti pronti. Indipendentemente dalla tipologia, tutti gli impianti sono appositamente studiati

per garantire la massima sanificazione durante i lavaggi e per non avere superfici su cui potrebbero formarsi depositi. Sono inoltre gestiti da una centralina di controllo dalla quale si possono regolare la velocità del nastro di trasporto, la ventilazione e la temperatura.


Focus Impianti di Surgelazione

AM TECHNOLOGY

ll know-how acquisito da AM Technology sugli impianti di surgelazione è frutto di anni di ricerca nel settore per proporre le migliori soluzioni nel trattamento dei flussi d’aria tramite l’utilizzo di specifiche celle, costituite da pareti modulari di vario spessore e dal semplice incastro, al fine di ottenere un ottimale scambio termico con il prodotto. Gli impianti proposti sono affidabili, pratici da pulire e semplici nelle operazioni di manutenzione ordinaria. Per il comparto delle carni, l’azienda realizza soluzioni per la surgelazione di prodotti confezionati o sfusi, mediante una forma ultrarapida di surgelazione che porta in poco tempo la temperatura del prodotto fino a -40 °C. Anche la surgelazione dei prodotti ittici avviene in celle a pannelli modulari di spessore variabile, e per completare il ciclo di surgelazione e ottenere un prodotto di qualità fino al cliente finale, AM Technology offre anche sistemi di glassatura.

La gamma AMT nel settore dei prodotti da forno comprende impianti che partono dalla lievitazione per arrivare alla surgelazione: un percorso durante il quale il prodotto è trattato delicatamente per evitare ogni stress all’impasto e ottenere un risultato “home-made”. Per ogni tipo di prodotto dolciario AMT realizza impianti customizzati, per offrire la giusta soluzione produttiva e quantitativa, al punto che anche ogni cella di surgelazione può essere configurata su misura per un ottimale scambio termico fra prodotto e aria in circolo nella cella. Temperature rigide e costanti caratterizzano poi gli impianti per gelateria industriale, così da garantire un gelato al top. L’accurato sistema di surgelazione permette di raggiungere rapidamente -18 °C al cuore del prodotto. La rapidità del processo rappresenta la tecnica più efficace per dei risultati ottimali.

BI FREEZER Il tunnel per la surgelazione IQF realizzato da Bi Freezer consente di produrre in continuo una notevole quantità di prodotto riducendo i tempi di attesa tipici dei normali Blast freezers. La sua efficienza è infatti molto più elevata rispetto ai sistemi tradizionali. La peculiarità di questo tunnel è

COLIP

la massima igienicità di lavorazione, garantita dalla speciale pellicola HD e dalla particolare costruzione, in particolare del piano di scorrimento refrigerato. Su queste piastre, di diversa misura secondo il modello, scorre, a velocità impostabile dall'utente, un film sottilissimo (polietilene HD 15 micron), su cui viene adagiato il prodotto da surgelare. Al di sopra del piano e della pellicola, a circa 20 cm dal prodotto, una batteria evaporante con grosse ventole raffredda tutto l’ambiente interno creando una circolazione d’aria gelida che investe il prodotto ad alta velocità. Questo processo avviene sotto a una copertura isolante che può essere sollevata pneumaticamente per la pulizia periodica. Il tunnel è costruito in acciaio inox Aisi 304 e 316L, ha una copertura mobile di 120 mm iniettata con poliuretano espanso (37 kg/mc), rivestimento in vetroresina e finitura in gelcoat alimentare. La velocità delle ventole (400/1.250 giri) e l’avanzamento della pellicola (da 20 a 100 cm/min) sono regolate elettronicamente.

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L’azienda mette la massima esperienza e professionalità fin dalla progettazione al prodotto finito, senza mai perdere di vista il rispetto della tradizione. In Colip infatti, la surgelazione viene progettata per processo e genere alimentare, in conformità alle normative (HACCP) e direttive UE, per garantire tutti i requisiti di igiene e sicurezza, a tutela dei consumatori. La linea Sursystem annovera armadi e celle di surgelazione per piccole, medie e grandi produzioni di pane e prodotti di pasticceria, quali prodotti crudi, prodotti lievitati “pronta cottura”, prodotti precotti e cotti. Ma Colip realizza anche tunnel industriali di surgelazione con movimentazione automatica, con temperatura di esercizio di -30/-40 °C, dotati di


Focus Impianti di Surgelazione

quadro comandi elettronico e in optional PRO-10 TS touch screen.

COMER Comer vanta un dipartimento di sviluppo progettuale dotato di tecnologia e software all’avanguardia, sotto la direzione esperta di personale altamente qualificato. La creazione di modelli informatici e di simulazioni tridimensionali consente accurate verifiche preliminari, prima di passare alla fase di prototipazione e produzione dell’impianto. La mission dell’azienda, infatti, è creare una soluzione tecnologica innovativa, unica ed esclusiva, in grado di rispondere alle specifiche esigenze dei clienti. Tante le realizzazioni fatte nel settore della produzione di alimenti surgelati: linee di produzione e trasformazione di prodotti alimentari con processi di lavaggio, taglio, stratificazione, cottura tramite forni continui, oliatura e surgelazione; impianti per produzione di salse surgelate; impianti di cottura e surgelazione di paste corte; impianti di cottura e surgelazione di paste lunghe in nidi; impianti di confezionamento di paste surgelate e sughi in buste (300-1.000 gr); impianti per la produzione di riso surgelato con vari ingredienti e di qualsiasi richiesta particolare, imbustati e incartonati; impianti per la produzione di prodotti stam-

pati, pastellati, fritti e surgelati; impianti per la produzione di sofficini pastellati, panati surgelati, anche con processo di pre-frittura con inscatolamento e pallettizzazione.

FRIGO TECNICA Frigo Tecnica Internazionale da oltre 40 anni progetta e realizza componenti e impianti frigoriferi per la surgelazione di prodotti alimentari, tra cui anche i tunnel di surgelazione continui IQF a film plastico. Nata dalla competenza sviluppata fin dal 1974 nei sistemi di refrigerazione a bordo delle navi per la pesca oceanica, nel 1990 realizza il primo impianto chiavi in mano per uno stabilimento produttivo di surgelati. Gli impianti realizzati consentono la surgelazione di svariate tipologie produttive: dalla carne al pesce, dalle verdure alla frutta, mettendo in campo le più moderne tecnologie per creare le migliori condizioni di mantenimento dei principi nutritivi e delle proprietà organolettiche dei prodotti, e permettendone il consumo in luoghi e stagioni diversi da quella della raccolta. Per quanto riguarda in particolare il comparto ittico, l’azienda grazie all’esperienza di oltre 40 anni nel settore, è in grado di sviluppare oggi progetti specifici per ottenere i più elevati standard qualitativi per qualunque tipo di prodotto ittico, anche surgelato alle

più basse temperature come il tonno a -60 °C.

FRIOSTAR Da più di 40 anni l’azienda progetta e installa, in tutto il mondo e chiavi in mano, impianti frigoriferi personalizzati, di ogni genere e dimensione, in relazione alle specifiche esigenze del cliente (come, ad esempio, il surgelatore a doppia spirale costruito su piattaforma). Tutti gli impianti sono realizzati per garantire: rispetto dei budget, cura dei dettagli, qualità e durabilità dei materiali, efficienza energetica,

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semplicità di utilizzo, abbattimento dei costi di gestione, sicurezza degli operatori. Ogni impianto Friostar viene dimensionato su fattori imprescindibili: quantità di prodotto da surgelare, tempo entro cui si vuole surgelare il prodotto, temperatura di fine abbattimento, pezzacontinua a pag. 56


Focus Impianti di Surgelazione

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tura del prodotto. In base a tutto ciò, possono impiegati i seguenti processi di surgelazione: Surgelazione in discontinuo, quando il prodotto da surgelare è disposto su vassoi disposti all’interno di una camera di abbattimento (fino a -35 °C) per surgelare il prodotto in un determinato tempo. Una sonda di temperatura inserita nell’alimento permette di verificarne l’effettiva surgelazione. Surgelazione a contatto, quando l’alimento preconfezionato è disposto su una batteria di piastre refrigerate così da permette il perfetto abbattimento in tempi molto brevi. E’ un processo adatto per medio-piccole quantità di prodotto. Surgelazione con nastro trasportatore, quando il prodotto da surgelare è disposto su un nastro trasportatore lineare o a spirale inserito all’interno di un abbattitore di temperatura. Temperatura impostata e velocità del nastro sono variabili e pertanto è possibile scegliere il tempo di stazionamento. Ideale in caso di produzioni elevate.

GEA La tecnologia GEA comprende freezer a tunnel, adatti per surgelare prodotti di piccola pezzatura, freezer per surgelare prodotti confezionati in

cartoni o pellicole, freezer a spirale ideali per prodotti lavorati e pronti. Gli impianti a spirale, in acciaio inox e completamente saldati, trattano i prodotti con delicatezza, hanno capacità sino a 7 t/h e ottimizzano qualità e resa del prodotto. Sono dotati di controllo della brina, sistema di sbrinamento sequenziale ed eliminazione della neve, consentendo un funzionamento continuo fino a 14 giorni. I nastri di alimentazione e uscita garantiscono perfetta integrazione con la linea di lavorazione, mentre i sistemi clean-in-place assicurano pulizia completa riducendo manodopera e consumo d’acqua. Il modello a spirale Gea S-Tec ha configurazione modulare flusso d’aria orizzontale e distribuzione della temperatura uniformi su tutti i livelli, assicurando la minima disidratazione del prodotto. Il sistema di azionamento è semplice e i costi di manutenzione bassi. L’impianto a soffiante serie HVF minimizza la disidratazione accelerando la surgelazione con aria fredda ad alta velocità (impingement). I getti d’aria indirizzati verso la parte superiore e inferiore del prodotto rimuovono lo strato su-

perficiale di rivestimento statico che lo circonda, determinando una surgelazione molto rapida, per un prodotto di alta qualità. La surgelazione a soffiante si applica a prodotti con un elevato rapporto superficie/peso come ad esempio polpette di carne o hamburger. Ma la tecnologia a soffiante si applica anche per la crostatura criogenica. La serie HVF di Gea è disponibile con due nastri paralleli, indipendenti l’uno dall’altro per garantire una surgelazione in linea flessibile con velocità del nastro regolabile e trasporto in due direzioni. La struttura è in moduli di lunghezza standard preassemblati, che consentono una rapida installazione in loco e l’integrazione di altri moduli per aumentare la produttività.

KRIOTECNICA I tunnel lineari Kriotecnica a frigorie criogeniche sono progettati e costruiti con caratteristiche idonee a garantire la surgelazione in ciclo continuo di qualsiasi tipologia di prodotto alimentare. Il prodotto da surgelare viene caricato su nastro trasportatore, che trasferisce il prodotto nella camera di surgelazione.

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La velocità di avanzamento del nastro di alimentazione del prodotto può essere ovviamente variata in continuo per mezzo di un sistema a gestione elettronica (inverter). Il raffreddamento della camera è realizzato con iniezione e successiva nebulizzazione di liquidi criogenici (azoto o CO2). Il gas freddo generato dalla nebulizzazione dei liquidi criogenici viene fatto transitare per tutta la lunghezza della camera di surgelazione. L’efficienza dello scambio termico tra i gas freddi e l’alimento viene assicurata da un moto convettivo, generato dai ventilatori posizionati sulla parte superiore della camera; la velocità di rotazione dei ventilatori può essere regolata in funzione della tipologia di prodotto. I gas esausti vengono estratti e convogliati all’esterno da apposito estrattore. Pulizia e scongelamento di fine produzione sono semplici, in quanto la parte superiore della camera di raffreddamento può essere sollevata grazie a un sistema a martinetti idraulici gestito dal quadro elettrico. Nel tunnel Kriotecnica V 6100 il nastro trasportatore è costituito da un telaio in acciaio inox, nastro a rete con catene laterali in acciaio inox, tamburi con pignoni dentati per il traino del nastro e motoriduttore /variatore di velocità. L’iniezione del gas criogenico continua a pag. 58



Focus Impianti di Surgelazione

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avviene tramite ugelli calibrati e valvole regolate da temporizzatori e termostati collegati a sonde di temperatura. Il tunnel di surgelazione è dotato di un sistema di estrazione di gas esausto mediante aspiratore centrifugo e valvola a tre vie con farfalla di regolazione. Il sistema di ventilazione è invece costituito da un gruppo di ventilatori posti a soffitto sopra il nastro trasportatore. Dal quadro elettrico, dotato di visualizzatori digitali (temperatura impostata, temperatura di lavoro della camera e velocità del nastro), è possibile programmare in automatico il ciclo di surgelazione).

MOVINOX Movinox opera nella progettazione, costruzione, installazione e manutenzione di macchine e impianti per l’industria alimentare. Con oltre 50 anni di esperienza nei sistemi di automazione per la lavorazione del pesce, ad oggi i suoi standard garantiscono sicurezza, igiene e qualità a tutta l’industria del food processing. Infatti, l’offer-

ta impiantistica di Movinox annovera sia tunnel di surgelazione lineare sia impianti per la lavorazione e surgelazione di prodotti ittici, di prodotti vegetali in foglia o legumi, di piatti pronti e di snack, completabili con sistemi per confezionamento e packaging e impianti automatici di movimentazioni e trasporto. Ad esempio, l’impianto per i vegetali a foglia, come gli spinaci, comprende le seguenti sezioni: ricevimento, spietratura, aereoseparazione, lavaggio e cernita, scottatura e raffreddamento, porzionatura, surgelazione e glassatura, confezionamento.

SARP Le spirali di surgelazione Sarp per alimenti sono progettate su misura per ogni linea di produzione e sono funzionali a ridurre tempistiche e ingombri. I sistemi di surgelazione sono infatti sviluppati in altezza, per sfruttare al massimo lo spazio disponibile, riducendo l’ingombro del nastro trasportatore e personalizzandone la forma (circolare, ovale, incrociata a 8). Inoltre il macchinario si inserisce nel circuito produttivo andando a implementare la performance e l’efficienza. Le spire sono ravvicinate e consentono di gestire elevata quantità di prodotto in dimensioni contenute. Il nastro trasportatore è di materiale plastico alimentare (nel caso di traino orizzontale), o ac-

ciaio inox (traino verticale), garantendo massima igiene a contatto con il prodotto e una manutenzione ordinaria semplificata, grazie all’accessibilità delle parti. E’ anche personalizzabile la velocità di trasporto, l’altezza di carico e scarico del prodotto e la direzione di scorrimento del tappeto. Gli impianti Sarp ottimizzano i sistemi di accumulo, per evitare scarti di prodotto in caso di fermo della linea. L’impianto di lavaggio è progettato all’interno di una struttura impermeabile e a tenuta stagna, indicata per una pulizia ad alta pressione. La cella coibentata ospita il surgelatore a spirale e altri dispositivi quali evaporatori, batterie, impianto dell’aria e dell’acqua. La disposizione razionalizzata e innovativa permette di mantenere una temperatura uniforme e costante, aumentare lo scambio termico, ridurre il contenuto residuo di umidità e velocizzare l’intero processo di surgelazione. La centrale di ventilazione a recupero d’aria esterna consente di risparmiare fino al 50% rispetto ai normali consumi. Negli impianti di surgelazione per le carni i nastri trasportatori vengono realizzati in fun-

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zione della tipologia di prodotto, a seconda che si tratti di hamburger, carne impanata, crocchette, pepite o medaglioni di carne Negli impianti per i pastifici, una prima sezione produce la pasta precotta e una seconda la surgelazione. Il prodotto sfuso, prima o dopo il confezionamento, viene immesso in un surgelatore a -40 °C. Il prodotto è depositato su un nastro trasportatore a spirale, completo di evaporatori per il raffreddamento e di cella coibentata. I nastri trasportatori per prodotti da forno della divisione Bakery di Sarp sono appositamente pensati per il trattamento termico di alimenti da forno sfusi o confezionati. Le funzionalità disponibili sono efficaci su differenti tipologie di impasto. Il nastro può essere è studiato per evitare che il prodotto si appiccichi e per fare in modo che non restino segni sulla superficie. Gli impianti per il surgelamento del pane, inoltre, hanno una struttura che evita possibili accumuli di farine e polveri e che determina uno scambio termico tra aria e prodotto vicino al 100%.

SITTIN Sittin fornisce e installa tutti i tipi di macchine per la surgelazione di prodotti alimentari. Con 40 anni di esperienza nel settore e un pool di tecnici continua a pag. 60



Focus Impianti di Surgelazione

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specializzati e importanti referenze è un partner affidabile per ogni necessità di surgelazione. Costruiti interamente in acciaio inox, i surgelatori a spirale, sono studiati per surgelare una vasta gamma di prodotti sfusi o in contenitore, come gelati, hamburger, piatti pronti, pizza, bastoncini di pesce, ecc. Per soddisfare le necessità di grandi carichi, possono essere forniti anche surgelatori a spirale con doppio tamburo che aumentano capacità e tempo di permanenza dei prodotti nel tunnel di surgelazione. I surgelatori IQF realizzati dall’azienda sono modulari, pre-assemblati in fabbrica con capacità produttiva da 500 a 20.000 kg/ora. In base al prodotto da surgelare, il freezer può essere fornito con nastro singolo o doppio, con sbrinamento manuale o sequenziale. I ventilatori centrifughi, garantiscono portata d’aria costante, grande efficienza nella surgelazione e un ridotto consumo di energia elettrica. I sistemi IQF sono adatti per verdure, frutta, patatine e pescato.

SOL

bettata o granulare e prodotti solidi ricoperti con liquidi.

STANDARD TECH

Sol, specializzata in gas tecnici, propone soluzioni personalizzate sviluppando tecnologie e impianti per l’utilizzo dei gas. I tunnel di surgelazione CryoSol, infatti, sfruttano il brevetto Sol che ottimizza il consumo di gas (risparmio di almeno 20%). Sono ideali per crostature superficiali, indurimenti e produzione di alimenti surgelati con tecnica IQF. Regolando accuratamente il funzionamento dei tunnel, con l’utilizzo di vasche criogeniche ad immersione o di tumbler criogenici è possibile ottenere surgelazioni superficiali di prodotti alimentari che possono essere lavorati più facilmente. La crostatura con CryoSol evita modifiche di forma o contenuto di umidità, facilita la copertura dei prodotti con salse o pastelle, surgelandoli al contempo. E’ possibile implementare gli impianti di surgelazione tradizionali in caso di produzioni a campagne e ordini discontinui. Con la tecnologia IQF si possono surgelare: prodotti di piccola pezzatura mantenendoli separati tra loro, ottenendo un prodotto dosabile ed omogeneo, liquidi in forma cu-

I tunnel automatici di surgelazione di tipo statico o a spirale Cryorapid hanno la cabina di contenimento realizzata in pannelli inox con giunzione a “doppio labirinto”, per garantire l’isolamento termico con conseguente risparmio energetico. I pavimenti sono realizzati con pannelli isolati e rinforzati per una corretta ventilazione del sottofondo. E ad essi sono associate delle speciali lamiere di acciaio, saldate in opera, per creare nella parte interna della cabina una vasca stagna che agevoli il lavaggio e la sanificazione. Le spirali di movimentazione dei tunnel in acciaio inox, con tecnologia a tamburo o ad albero di trascinamento esterno, sono abbinate a tappeti in resina acetalica o in acciaio inox. Gli alberi di trasmissione delle spirali sono associati a motori a basso consumo energetico, e motoriduttori e cuscinetti sono progettati per limitare al massimo la lubrificazione e i relativi problemi igienici.

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Le batterie di raffreddamento, cuore dell’impianto di abbattimento, garantiscono il freddo nella cabina evitando periodi di fermo dovuti agli sbrinamenti. Sono connesse a centrali frigorifere Ecofreddo funzionanti a CH3, CO2, freon e acqua glicolata, hanno dispositivi di risparmio energetico quali controllo della condensazione di tipo dinamico o inverter sui compressori, e son realizzate con passi alette larghi o, talvolta, differenziati (per ridurre gli sbrinamenti). I ventilatori sono ad alta efficienza e dotati di sistemi di controllo della portata d’aria tramite inverter. Per ottimizzare flusso d’aria e scambio termico degli abbattitori, sono previste delle lamiere di convogliamento in acciaio inox installate fra le batterie e la spirale. I PLC di gestione degli abbattitori consentono di impostare ricette diverse andando a variare, in base alla quantità di produzione oraria, peso e dimensione dei prodotti, i tempi di abbattimento e tutti i parametri chiave del processo.

TECNOPOOL Con oltre 40 anni di esperienza e specializzazione nel food processing, Tecnopool è un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale, offrendo alle aziende del settore alimentare impianti personalizzati e linee complete chiavi in mano. L’impianto di


Focus Impianti di Surgelazione

surgelazione a spirale con nastro T-Worth in acciaio inox è una soluzione particolare nel suo genere che offre grandi vantaggi: dal miglioramento della resa del prodotto, che conserva aromi, colore e sapori naturali, alla massima flessibilità progettuale, che permette di posizionare entrata e uscita allo stesso livello grazie a un innovativo sistema di inversione. La cella è costituita da pannelli prefabbricati con uno spessore variabile da 150 a 200 mm, nella quale la temperatura scende fino a -40 °C. Per aumentare le performance e l’efficienza energetica del sistema, gli evaporatori sono dimensionati in base alle caratteristiche dei prodotti trattati e alle esigenze del singolo cliente. Inoltre, l’impianto viene sbrinato senza dover interrompere il ciclo di lavoro grazie all’utilizzo degli evaporatori con sistema sequenziale. La spirale, grazie alla struttura centrale priva di qualsiasi ostacolo e alla predisposizione di specifiche lamiere di convogliamento, ottimizza il flusso d’aria, che investe in maniera uniforme tutti i prodotti all’interno della cella di surgelazione, migliorando la qua-

lità e la resa degli alimenti. Questa soluzione tecnologica conferisce all’impianto un’estrema facilità di pulizia e il rispetto degli standard igienici per la sicurezza alimentare. Per ridurre ulteriormente tempi e costi di pulizia l’impianto può essere dotato di un sistema Clean-In-Place e dell’unità di lavaggio nastro. I clienti Tecnopool possono valutare le soluzioni offerte nella Test Room dell’azienda. In questo spazio, infatti, è possibile simulare la realizzazione dei propri prodotti con gli impianti prova a disposizione, tra i quali la spirale di surgelazione, e anche sviluppare soluzioni personalizzate insieme agli esperti e ai tecnologi Tecnopool.

freddare il prodotto nel minor tempo possibile, I tunnel, a spirale o statici, cambiano in base a tipologia e quantità di prodotto da lavorare. Per surgelazione/indurimento di gelato vengono utilizzati dei sistemi ad alta ventilazione e temperature di funzionamento bassissime: il gelato appena prodotto viene abbattuto a -25 °C con temperature di funzionamento fino ai -47 °C. Per il raffreddamento rapido di frutta e verdura i tunnel possono essere a spirale, a letto fluido e statici, e consentono di conservare le proprietà di “prodotto appena raccolto” senza rovinarlo. Anche l'umidità ambiente viene regolata per

TECNOSYSTEM Tecnosystem costruisce tunnel di surgelazione e di raffreddamento rapido, per ogni specifica di potenza e temperatura. Negli impianti frigo per tunnel di surgelazione (a freon o ammoniaca) gli aerorefrigeranti sono realizzati con ventilatori ad alta prevalenza per un flusso d'aria ottimale; hanno passo alette maggiorato per ridurre gli sbrinamenti e trattamenti antiossidanti per ogni tipo di prodotto. Sono dotati di un sistema di raffreddamento che spinge il freddo al massimo e, dopo che si è formata la crosta in superficie, regola freddo e ventilazione in modo da raf-

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non far asciugare o bagnare il prodotto. Per la surgelazione di prodotti ittici, gli impianti vengono realizzati con batterie in acciaio inox o con trattamento in cataforesi, per contrastare l’ossidazione dei pacchi refrigeranti. Per la surgelazione della carne viene attenzionata la conformazione delle apparecchiature e delle strutture per agevolare un’accurata pulizia della macchina, che cambia a secondo della tipologia e della quantità di prodotto da lavorare.

The cold runs on a tape


Focus Impianti di Surgelazione

Advantec Compact Chiller l’abbattitore rapido pre-taglio e confezionamento JBT FRIGOSCANDIA • Un impianto ideale per la surgelazione di prodotti sottili mediante migliaia di getti d'aria ad alta velocità Ottenere tagli sottili di carne senza una conseguente perdita di resa è un requisito fondamentale per molti produttori che servono il mercato del ready-to-eat, ma non sempre semplice da ottenere. La tecnologia Impingement Frigoscandia Advantec proposta da JBT è un modo efficiente ed economico per stabilizzare la superficie del prodotto, offrendo la rapidità e la qualità della surgelazione criogenica, ma solo alla metà del costo! La resa e la qualità del prodotto sono assicurate. RAFFREDDAMENTO RAPIDO

L’impianto di surgelazione Frigoscandia Advantec Impingement è stato progettato con l'obiettivo di ottenere una surgelazione rapida di prodotti sottili, in quanto tempi di surgelazione molto veloci significano una maggiore qualità del prodotto. Advantec utilizza il principio impingement, tramite lamine in inox microforate migliaia di getti d'aria colpiscono il prodotto ad

alta velocità da sopra e sotto, ottenendo un abbattimento estremamente rapido poiché i prodotti sono continuamente esposti all'aria di raffreddamento. L’Advantec è quindi conveniente per surgelare prodotti sottili fino a 25 mm

di spessore e per crostare prodotti fino a 200 mm di spessore. SURGELAZIONE DELLA CROSTA PRIMA DELL'AFFETTATURA

La stabilizzazione della super-

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ficie, o crostatura, è idealmente utilizzata con prodotti delicati, carni e salumi, dove si desidera ottenere fette molto sottili. Questa operazione è abbastanza difficile, ma se si crosta la superficie si può ottenere un taglio netto e molto sottile senza subire perdite di resa e con una migliore qualità e aspetto della fetta. E’ inoltre importante stabilizzare la superficie prima del confezionamento in skin-pack per evitare la deformazione del prodotto. Affettare in modo efficiente significa ridurre al minimo gli scarti e massimizzare l'uniformità. Rendere il taglio redditizio richiede un attento controllo su ogni fase del processo. Il prodotto, sia esso un salume, un pezzo di carne, un arrosto... deve essere stabilizzato prima dell'inizio del processo di affettatura, solitamente abbassando la sua temperatura tra 0 e -10 °C per aumentarne la consistenza e la manipolazione. È necessario mantenere un delicato equilibrio, per motivi di costi e lavorazione: un raffreddamento ecces-


Focus Impianti di Surgelazione

sivo utilizza energia non necessaria, rallenta il processo di affettatura e usura le lame di taglio. Può persino danneggiare la qualità del prodotto. Sebbene un raffreddamento insufficiente si traduca in una difficile manipolazione del prodotto, spessore della fetta irregolare e aumento degli scarti. Per ottenere un'affettatura efficiente, è necessario stabilizzare solo 4-5 mm dello strato esterno. L’Advantec Compact Chiller è particolarmente adatto a portare il prodotto a questa temperatura superficiale ottimale, offrendo una migliore qualità di affettatura e una maggiore capacità rispetto all’ abbattimento in cella

frigorifera, una maggiore uniformità e minori costi rispetto al criogenico. Permette di surgelare e stabilizzare perfettamente la crosta dei prodotti di gastronomia, carni ed affettati migliorando la produttività, la resa e l'igiene nelle operazioni di affettatura. Si tratta di un'apparecchiatura in li-

nea, plug-and-play, che mantiene la stessa velocità della linea di produzione esistente e garantisce una temperatura uniforme del prodotto alla porzionatrice, riducendo drasticamente l'onerosa manipolazione manuale. Disponibile con larghezza del nastro singolo da 1.250 mm o con na-

stro doppio 2 x 625 mm completamente indipendenti, questa macchina viene consegnata preassemblata per una rapida installazione e un facile riposizionamento. Tutta in inox, il pavimento e la cabina completamente saldati assicurano la massima igiene. Le porte scorrevoli su ogni lato permettono un facile accesso per la pulizia e la sanificazione.

Deep-freezing of thin products JBT Frigoscandia - Ideal system for extremely fast abatement thanks to thousands of high-speed air jets


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Patate

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Guida Mercato

Prodotti da forno

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Gruppo Acquisti CENTRALE DI ACqUISTI E MARkETING PER AZIENDE DEL SURGELATO GEl GRoUP Scrl Via M.T. Cicerone, 11 - 43123 Parma Tel. 0521/482487 - Fax 0521/484323 E-Mail: info@gelgroup.net

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I Contatti delle Aziende Citate

ADM, Associazione Distribuzione Moderna Tel 02.777212367

Asiago Food Tel 049.5082260 E-mail info@asiagofood.it

Europastry Srl Tel 0185.459300 E-mail informazioni@europastry.com

Movinox Srl Tel 0735 764522 E-mail info@movinox.it

AFR - Antico Forno della Romagna Surl Tel 0543.722876 E-mail info@bassini1963.com

Associazione AGroDiPAB Tel 06.69375128 E-mail agrodipab@gmail.com

Fiera Milano Spa Tel 02.49977457 E-mail press.host@fieramilano.it

Orogel Spa Tel 0547.3771 E-mail mzappatore@orogel.it

Agrifood Abruzzo Srl Tel 030 99 8 1 530 E-mail info@agrifood.it

Bi Freezer Srl Tel 010.7261703 E-mail info@bifreezer.it

Findus – Compagnia Surgelati Italiana Spa Tel 02.89011300 E-mail findus@imagebuilding.it

Promarche Scagr Tel 0735.7541 E-mail info@promarche.it

Alcass Spa - Amica Natura Tel 030.6872108 E-mail info@amicanatura.it

Bonduelle Italia Srl Tel 035.4252411 E-mail foodserviceitalia@bonduelle.com

Forum Scrl E-mail centrale@4um.it

Pronto Green Spa Tel 3488573782 E-mail massimiliano.treggiari@prontogreen.it

Alce Nero Spa Tel 051.6540211 E-mail info@alcenero.it

Colip Srl Tel 051 812401 E-mail sales@colip.com

AM-Tecnology Srl Tel 0444.410221 E-mail info@am-technology.it

Comer Srl Tel 06 9692433 E-mail info@comer-srl.it

Apo Scaligera Scarg Tel 045.6068311 E-mail info@aposcaligera.it

Eismann Srl Tel 045.7160211 E-mail info.it@eismann.com

Frigotecnica Srl Tel 0735 915.1 E-mail assistenza@frigotecnica.com Friostar Srl Tel 0541 1741548 E-mail info@friostar.it Frosta Italia Srl Tel 06.6871749 E-mail info@frosta.it Gea Group Ag Tel 0521 965411 E-mail info@gea.it

SURGELATI MAGAZINE SOCIETA’ EDITRICE

Pubblindustria s.r.l.

Direttore Responsabile: Leonardo Bindi (l.bindi@pubblindustria.com) Hanno collaborato a questo numero: Patrizia Bindi, Elena Consonni, Vittorio Chioetto, Mariachiara De Neri, Cesare Del Francia, Francesca Madafferi, Cecilia Marianetti, Cati Tonon, Diana Tribi Traduzioni: Mariachiara De Neri Videoimpaginazione Grafica: Fabrizio Filippini (grafica@pubblindustria.com) Registrazione Tribunale di Pisa N° 16 del 26/6/89 Iscrizione R.O.C. n° 1246 del 29/08/2001

Gruppo Restalia Tel +34.91.3519001 E-mail attcliente@gruporestalia.com Gruppo Maiorana Spa Tel 06.725781 E-mail info@gruppomaiorana.it Il Fior Fiore Srl Tel 02.98282205 E-mail info@ilfiorfiore.com Iperal Supermercati Spa Tel 0342.606811 E-mail info@iperal.it

Pubblicità: Pubblindustria Srl 56121 Pisa - Via Chiassatello, 100 - Tel. 050.49490 Sito Internet: www.pubblindustria.com www.surgelatimagazine.com Diffusione e Abbonamenti: Emanuela Gatti (segreteriapi@pubblindustria.com) Via Chiassatello, 100 - 56121 Pisa - Tel. 050.49490 Stampa: Roto3 s.r.l. - Castano Primo (MI) La riproduzione totale o parziale dei testi è consentita soltanto con l’autorizzazione scritta della Casa Editrice. Manoscritto e fotografie anche se non pubblicati, non si restituiscono. Una copia 0,025 euro.

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IRI - Information Resources Srl Tel 02.525791 E-mail marketing.italy@iriworldwide.com JBT-Frigoscandia Spa Tel 0521.908411 E-mail sales.parma@jbtc.com Kriotecnica Srl Tel 051.331520 E-mail info@kriotecnica.com Lutosa Italia Srl Tel 02.97002241 E-mail italia@lutosa.com Metro Italia Spa Tel 02.51711 E-mail servizio.clienti@metro.it

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Sarp Tel 0423 482633 E-mail sarp@sarp.it Sittin Srl Tel 02 9295611 E-mail info@sittin.it Sol Spa Tel 039.23961 E-mail info@sol.it Standard Tech Impianti Srl Tel 049 9070585 E-mail info@standard-tech.it Surmont Srl Tel 0423.681981 E-mail info@surmont.it Svila Srl Tel 0737.972811 E-mail vendite@svila.it Tecnopool Spa Tel 049.9453111 E-mail info@tecnopool.it Tecnosystem Snc Tel 0716 609500 E-mail info@tecnosystemsenigallia.it TEH – Ambrosetti Tel 02.46753208 E-mail valerio.de.molli@ambrosetti.eu Versilfungo Srl Tel 0584.338243 E-mail info@versilfood.com Vital Natural Gel Tel 0863.910438 E-mail info@vitalnaturalgel.it Wolf ButterBack Kg Tel 348.4611608 E-mail a.pizzuto@butterback.de




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