Comunicando n. 02/2013

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IOVIVOINUNMONDOVIVO IOVIVOINUNMONDOVIVO In alto: si vedano le leggi di unificazione ovvero copriamo la parte superiore e leggiamo. A fianco: leggiamo la sequenza dei puntini rossi e neri come un insieme e gli attribuiamo un significato.

glossario

PROC SO COGNITIVO è la sequeEnSza : d e neces ari aillasingoli eventi formazione di un quasls conoscenza iasi contenuto di . L’acquisizio c onoscenza p ne ella cede attravd molteplici pro erso ercorsi intellettuali fr a loro interccoulturali e nne i, dete inati d alle comunss sociali a curm ità i si ap p artien esperienze cui si è soettoe dalle posti.

“OGNUNO CONOSCE VERAMENTE SOLO QUELLO CHE SPERIMENTA e ognuno organizza le conoscenze a seconda dei contenuti che già gli appartengono” Edmund Husserl

LE SCIENZE COGNITIVE

Katz in questa sua attestazione si riferisce alle leggi di raggruppamento figurale, le quali affermano che l’individuo osservando tende a raggruppare il materiale ottico utilizzando quelle leggi e che poi ne interpreta il significato in base alle esperienze vissute, siamo animali cognitivi e percepiamo il significato del presente attraverso analogie con le esperienze passate. Nei processi di percezione visiva però occorre considerare anche il rapporto che può esistere tra l’oggetto e ciò che lo circonda. Per comprendere un determinato contesto bisogna conoscerlo e anche qui ci troviamo di fronte a un PROCESSO COGNITIVO.. Agli inizi del secolo scorso il pittore russo Kandinsky, avendo notato che le varie zone del campo visivo suscitavano nell’osservatore sensazioni differenti, sviluppa l’idea che la superficie di fondo utilizzata per accogliere la forma in realtà possedesse una valenza diversa. Per esempio egli teorizzava che in una composizione il sopra trasmettesse libertà e leggerezza, come anche la sinistra se pur in maniera minore; al contrario il sotto e la destra comunicano pesantezza e vincolo, in definitiva egli affermava che il movimento verso sinistra rappresentasse un allontanamento mentre il movimento verso destra un avvicinamento. Ma attenzione, tracciare una riga non basta. Per quanta cura ci si metta, le illusioni ottiche sono in grado di deformarle. Linee che si incurvano, forme che si distorcono, direzioni che cambiano; il nostro occhio si fa facilmente ingannare da ciò che circonda gli oggetti. In certe condizioni infatti ciò che “vediamo” di un oggetto può essere falsato proprio dall’uso scorretto delle linee di una composizione grafica o espositiva comunemente nota con il termine di dintorno ottico. Altre alterazioni hanno a che fare con l’inerzia visiva; siamo portati a seguire linee e contorni che possono deformare una forma, per quanto regolare essa sia. In altri casi invece, alterazioni della costanza di direzione o di forma sono e possono essere provocati da fenomeni fisiologici che avvengono a livello della retina. Quindi, un consiglio: attenti a ciò che osservate!!!!!! marzo 2013

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