Anno 0 - Numero 8-9-10

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AREA TECNICA

difetti nell’uso della voce.

1.

Introduzione

Sulle note dello spirito

1.

Chi si accinge a cantare, può farlo subito bene (molto raro), oppure presentare dei difetti per svariati motivi. Quali? Per esempio una cattiva impostazione anche nel parlato, che si trascina nell’atto cantato; anche un cattivo esempio di fonazione da parte di genitori,educatori, direttori di coro, può essersi sedimentato in chi, per un pò di tempo ha fatto parte di qualche gruppo e ha cantato senza controllo ... Questi “atteggiamenti” fonatori sono solo il risultato di cattive abitudini e risolvibili con l’aiuto di un buon insegnante. Le patologie, che si presentano come danni ai tessuti delle corde vocali, richiedono l’intervento del foniatra. 2.

La voce nasale

La voce nasale nell’atto cantato è necessariamente collegata al mancato sollevamento del velo palatino (o palato molle) durante la fonazione, che favorisce l’incanalamento del suono nelle cavità nasali piuttosto che nella cavità orale. Si risolve abbastanza facilmente pensando di “sbadigliare” durante la vocalizzazione, poiché il palato molle è alto e “chiude” le cavità nasali, impedendo al suono di migrare “nel naso”, appunto. Per maggiori chiarimenti circa lo sbadiglio, tornate alla sesta lezione! 3.

La voce gutturale

È causata da tensioni che non permettono alla faringe di allargarsi, alla lingua di rimanere rilassata sul fondo della bocca, con la punta contro gli incisivi inferiori e alla mandibola di scendere e salire morbidamente. La voce perde brillantezza e morbidezza e diventa dura, la salita all’acuto diventa impossibile poiché non c’è il sollevamento del palato molle, che permette al suono di girare ed andare in “maschera” (vedi sesta lezione). La lingua è rigida e nel migliore dei casi contratta e sollevata invece di essere appoggiata rilassata sul fondo della bocca. Cito un passo dell’intervista ad un noto didatta del campo lirico, Sherman Lowe, a proposito della voce gutturale: “...La lingua tirata indietro, alzata o schiacciata è come una spugna infilata nella cavità orale: assorbe le vibrazioni. Il cantante con questo difetto, in pratica riduce lo spazio tra la faringe orale e la cavità orale (istmo delle fauci). Il suono che ne risulta è di natura gutturale.” (tratto da “La voce del cantante-Saggi di foniatria artistica” a cura di Franco Fussi, Ed. Omega) Come si può immaginare, è necessaria la presenza di un buon insegnante che guidi l’allievo a compiere le “manovre” corrette a risolvere questo problema:

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 allargare la gola, simulando lo sbadiglio;  lasciare morbida la mandibola;  in alcuni casi potrebbe essere utile poggiarsi un cucchiaino sulla lingua per verificare se si alza o meno;lo si faccia solo cantando le vocali O ed A, per la cui pronuncia la lingua rimane naturalmente bassa.  Anche concentrarsi a tenere la punta della lingua contro gli incisivi inferiori può essere utile.


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