MERANO
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LA MOSTRA
GLI EVENTI CULTURALI
Un anno dedicato a Kafka MERANO A cento anni dal soggiorno di Franz Kafka a Merano, la domanda è lecita: dove ha abitato? E poi: quali strutture ha visitato? Accanto a quali edifici è passato passeggiando? Com’era la vita culturale di allora? Sono le domande alle quali il giornalista dell’Orf Patrick Rina vuole dare una risposta e divulgarla alla cittadinanza attraverso una serie di proposte culturali. Il 2020 sarà infatti un anno dedicato a Kafka, ed è proprio sua del giornalista l’idea di organizzare degli eventi per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica su uno dei più significativi protagonisti della letteratura moderna mondiale, e al tempo stesso a puntare i riflettori sugli anni compresi fra il 1918 e il 1922, un periodo molto interessante che caratterizza anche la storia più recente della città di Merano. Nella primavera del 1920 Franz Kafka (1883-1924), ammalatosi di tubercolosi polmonare, soggiornò per cure a Merano e a Maia Bassa. Il suo soggiorno è comprovato dall’elenco degli stranieri pubblicato dal “Burggräfler”, dalle annotazioni dello scrittore nel suo diario e soprattutto dalle “Lettere a Milena”. Dapprima Kafka trovò sistemazione presso il Grand Hotel Emma. Allo spirito solitario del poeta
Da sinistra Patrick Rina, Barbara Nesticò, Paul Rösch, Veronika Rieder, Herta Toggler e Marlene Messner
però l’albergo poco si addiceva, così Kafka si trasferì nella pensione Ottoburg a Maia Bassa (che allora era Comune a sé stante). Il programma dell’anno commemorativo prevede numerose manifestazioni: passeggiate guidate, una mostra biblio - fotografica, le Giornate di Kafka in marzo, letture e conferenze. Sempre in primavera verrà intitolata a Kafka, e abbellita con un’installazione artistica, la piazzetta davanti all’ex pensione Ottoburg. L’opera d’arte verrà scelta attraverso un concorso, bandito e curato da Merano Arte. All’organizzazione degli eventi previsti durante l’anno commemorativo partecipano, assieme al Comune di Merano , anche l’Urania, Merano Arte, l’istituto per il turismo e le biotecnologie Marie Curie, il Südtirol Festival (Settimane musicali), la Biblioteca civica, Giardineria comuna-
MERANO Le musicassette avevano spianato la strada a chi voleva registrare la propria musica; poi sono arrivati i computer, gli mp3, e oggi in ogni telefono c’è un’app capace di trasformare una qualsiasi stanza in una sala d’incisione. Ma come si faceva un tempo? Lo si può scoprire a Palais Mamming in una mostra che resterà aperta fino al 14 luglio, in cui sono esposti oggetti provenienti dalla Collezione Gigliotti.
Fuggire verso
il sud
ESTATE 2019 Antalya, Brac, Calabria, Calcidica/Salonicco, Calamata, Cefalonia, Coo, Corfù, Creta, Helsinki, Maiorca, Minorca, Prevesa/Lefkada, Rodi, Sardegna
LA FOTONOTIZIA
Nuovo look al ponte
Un operaio al lavoro sul ponte
le e il Palais Mamming Museum. La pianificazione degli appuntamenti è stata affidata al “Gruppo di lavoro Kafka”, coordinato da Veronika Rieder e Patrick Rina e composto anche da Alexander Knoll, Gerti Wolf, Horst Ellmenreich, Karl Chizzali, Fausta Menghini, Richard Kienzl, Stefan Pur e Sandro Zamai.
LA STORIA DEL FONOGRAFO
MERANO Sono iniziati i lavori di restauro e di pulizia delle balaustre e dei capitelli del ponte della Posta nonché delle balaustre situate all’ingresso del parco Sissi. Realizzato nel 1909 secondo i dettami dello Jugendstil, il ponte della Posta è considerato il ponte più elegante di Merano.
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