Synaxis 1998 XVI 2

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Andrea Plulovan;

jr" c Niccolò Volpe, concorrente del Larnola già dal 1443-44, che nel 1448 inizierà a studiare greco sotto Lianoro Lianori-19 • Scrivendo al l~ortelli intorno alla venuta del card. Bcssarione in Bologna quale legato ( 1450) dimostrava il suo entusiasn10 «praesertin1 cun1 scias nil n1e 111agis optare quan1 litteras graecas earu111que cultores 111axi1ne conciliarc» 40 . Questi umanisti prepararono la grande stagione di studi ellenistici che si aprì a Firenze con la chia111ata di Giovanni Argiropulo e coi fasti del l'Accademia Platonica·", a Bologna con l'insegnamento del Lianori, cli Mario Filelfo, di Andromaca da Costantinopoli, di Gerardo da Pinerolo, di Bartolomeo da Pratovecchio, di Antonio da Cesena e, soprattutto, di Antonio Urceo. Non v'è dubbio, infatti, che la richiesta di un insegnan1ento sta()RTALLI, ,5'c110/e e 111aestri tra 1\Jedioevo e Rinasci111e11to. Il caso 1'c11eziano. Bologna 1996.

14 e bibliogrnfin in 1ncrito, 36, n. 16. \N \lerso la fine del 1436 viene incaricato di insegnare retorica a Bologna ove, i! 2 nove1nbrc, pronuncia il discorso inaugurale; l'anno seguente è costrelto a lasciare la cattedra per n1otivi di sulutc. Pure che lu sua presenza in città vada anticipata al 1433, quando prega l'atnico Ambrogio Traversari di fùr venire da Firenze alcune vite di Plutarco che uvcvn gifl con1inciato a tradurre (VESPASIANO DA BISTICCI, /,e vite, ciL., 1, 582, n. I; G. ZACCAGN!NL Storia. ci!., 115). 39 Per apprendere la lingua greca (che insegnò pubblicrnncntc a Bologna dal 14551"156: lJ. DALLAl~I, I l?ot11li dei do!!ori legisti e artisti dello Studio bolognese dal I 38../ al 1799, !, Bologna 1888. 43), Lianoro si era recalo a rerrara presso Teodoro Uuza (1447-1448). Nel 1448 era già in grado cli insegnarla a Niccolò Volpe. C'è da chiedersi se il Lianori --allora appena ventitreenne - non avesse già usufruito, in patria, di corsi propedeutici (pubblici o privali). Cfr, su questo personaggio, L. FRATI, Lianoro de 'Lianori ellenista bolognese. in SMUlì 10 (1930) 165ss; C. PIANA.1\luove ricerche, cit., 475, n. 4. Quanto al Volpe, cfr lJ. DALLARI. I l?otuli, cit., I, 18ss. Un discorso a parle meriterebbe lo Studio teologico bolognese del quale si occupò a diverse riprese e con la consueta crnnpetenza p. Celestino Piana. A quanto pare, non era previsto_ in quella sede, un inscgnan1cnto ciel greco: è tuttuv!a clif'.. ficilc credere che Cìiovanni Tortelli indìcato. all'atto dc! confcri1ncnto elci inngistero in leologia <(<11"tiun1 doctor et tain in gracco qurnn in lutino sp!cndoris execllcntissi111i praefulgens eloquio» (C. l)IANA, !,a Facoltà, cit., 401) - avesse tralascialo, ne!!e letture tenute sul!c S'entenze pochi nnni prirna (!443-1445) presso lo Studio rrancescano (C. PIANA, o.J:111., C~hart11lari11111 St11dii Bononicnsis S. Francisci. ;\d Claras ;\quas-F!orentiae 1970. !Analecta Franciscana sive chronica aliaq11e varia doc11111e11ta ad historia111 Fratr11111 kfi11on1111 spectantia edi!a a Patrihus Col/egli S. J3onavent11rae, }(/j, 66*). di dar provu delle sue co11osccnzc in quella lingua che aveva studiato prin1a a fircnzc, poi a Costantinopoli (1435-1438). Sarebbe certo interessante, poi, poter misurare l'influsso esercitato sul Tortelli dal Sighicelli, suo 111acstro pri111n e dopo il 1434 (C. PIANA, I.a Facoltà. ci!., 368s: lo., 1V11ove ricerche, cii.. 32,ls). -lii L. FRATI, [)i 1\!icolò Volpe (app1111li biogrr((icl), in SMUH 9 ( 1926) 250ss; cfr E NASALI.I ROCCA DI CORNELJANO, Il C'ard. Ressarionc legalo ponl(ficio in Bologno (I 4501455). Saggio sullo cos!ituzione dello staio pont{fìcio e sulla legisla::ione e la vita giuridica nel '400, in AMDSP, IV.XX.I-VI (1930) 17ss. ~ 1 A. 17. VERDE o.p., Giovanni Argiropulo e Lorenzo Boninconlri prqfessori nello 5,'111dio .fiorentino, in Rinascimento 1!/14 (1974) 279ss.


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