GIOVANNI PIZZO - Un Manuale per la gestione quotidiana dell'Anagrafe

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CAPITOLO I - IL SERVIZIO ANAGRAFICO

1857 nel Lombardo-Veneto, nel 1858 nel Regno di Sardegna. Nei Paesi in via di sviluppo censimenti intesi nell’accezione moderna del termine sono effettuati dalla seconda metà del XX secolo. Oggigiorno quasi la globalità degli Stati effettua periodicamente i censimenti demografici: l’ambizione è quella di attivare un sistema di rilevazioni demografiche valido su scala planetaria, come proposto dal World Population and Housing Census Programme delle Nazioni Unite. La Divisione Statistica dell’ONU suggerisce tutta una serie di raccomandazioni metodologiche, miranti ad uniformare le modalità d’attuazione, le caratteristiche socio-demografiche da rilevare e l’obbligatorietà di una diffusione universale dei dati così raccolti; inoltre ha cercato di uniformare i criteri di ricerca (residenza, stato civile, cittadinanza, sesso, luogo di nascita, livello d’istruzione, impiego). I censimenti nazionali si rifanno a raccomandazioni di Eurostat e Nazioni Unite che svolgono in materia funzioni di: — coordinamento degli Istituti nazionali di statistica, — armonizzazione dei contenuti informativi, — redazione delle Raccomandazioni Internazionali. La Commissione europea ha adottato il 30 novembre 2009 il regolamento (CE) n. 1201/2009 recante attuazione del regolamento (CE) n. 753 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai censimenti della popolazione e delle abitazioni per quanto riguarda le specifiche tecniche delle variabili e delle loro classificazioni 1. Gli intervalli quinquennali o decennali tra un rilevamento e l’altro sono in parte dovuti ai costi della raccolta e al tempo occorrente per l’elaborazione dei dati. Tuttavia, le nuove tecnologie informatiche prospettano interessanti forme di gestione e pubblicazione dei risultati, con l’utilizzo di Internet. È allo studio degli Istituti di statistica e degli organismi internazionali come l’Unece (United Nations economic Commission for Europe) la possibilità di sostituire le rilevazioni censuarie con verifiche per campione. Sono complessivamente 173 i Paesi che in tutto il mondo hanno conteggiato i propri abitanti a cavallo del terzo millennio: in Europa è partita per prima la Francia nel marzo 1999 e ha già pronti i risultati definitivi, secondo i quali complessivamente i francesi sono sessanta milioni, con un forte incremento della percentuale di anziani. Nello stesso anno sono stati condotti censimenti nella Guyana francese, in quattro Paesi del continente asiatico, tra i quali il Vietnam, e in tre stati dell’Oceania. Ultimi di questa maratona mondiale sono gli Emirati Arabi Uniti nel 2005. Tra il 2000 e il 2001 sono stati contati gli abitanti di 114 nazioni su 173, dalla popolosa Cina al minuscolo Lussem1

Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea L 329 del 15 dicembre 2009.

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