Il Poligrafico, n. 150, Dicembre 2013

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PIOMBI

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Canale+Satiz, il nuovo polo grafico torinese

n È stato un percorso lungo, ma alla fine Giacomo Canale, alla guida dell’omonimo gruppo, e Alessandro Rosso (in foto), al timone della Satiz, sono riusciti a siglare un importante accordo di aggregazione delle attività industriali per creare uno dei più importanti poli di stampa piana e rotooffset in Italia con circa 90 milioni di euro di ricavi e oltre 600 dipendenti comprendendo anche le attività in Romania di Canale. Dopo numerosi tentativi, dunque, il gruppo industriale della famiglia Canale realizza l’operazione di costruire un polo grafico torinese aggregando, appunto, le componenti

industriali della Satiz Spa. L’operazione è tecnicamente diversa dall’accordo quadro annunciato lo scorso luglio che prevedeva la creazione di una nuova società a cui avrebbero fatto capo le attività industriali di Canale e Satiz, controllata al 60% da Canale e al 40% da Satiz. La formula individuata invece adesso per realizzare l’accordo prevede che la famiglia Canale - attraverso Canale Industrie Grafiche srl, società separata dalla Canale & C. spa e facente capo alla famiglia Canale - rilevi con la formula dell’affito del ramo d’azienda le attività di stampa della Satiz, ovvero lo stabilimento di Moncalieri dove

lavorano 197 addetti. Personale che si aggiungerà ai circa 180 dipendenti della Canale di Borgaro Torinese e ai circa 250 che lavorano in Romania. La parte editoriale e di servizi della Satiz, che nel gennaio 2012 con un’operazione di management buyout guidata dall’ex top manager della Ilte Alessandro Rosso aveva incorporato le attività di stampa di Moncalieri, ex Ilte, continuerà invece la sua attività autonoma. Nei prossimi mesi verrà individuato un piano di riorganizzazione produttiva dello stabilimento di Moncalieri, specializzato nella stampa di prodotti commerciali (dai cataloghi alla Gdo) e delle rivi-

ste con una spiccata presenza sul mercato domestico. Una produzione che si integra con quella editoriale e commerciale della Canale che a Borgaro Torinese conta su due rotative da 80 pagine Lithoman, due Timsons per la stampa di libri, gruppi piani di casa KBA e il reparto legatoria. Achille Perego

diventata leader europeo nella stampa di agende e taccuini, di un investitore libanese insieme con otto imprenditori bergamaschi, non solo del settore grafico. Le banche finanziatrici a medio e lungo termine del Gruppo, tra le quali spiccano Intesa San Paolo e Unicredit seguite da Mps, Bnl, Natixis e Ihb, hanno accettato l’offerta presentata dal gruppo di investitori libanesi aggregati al veicolo Iris Fund e affiancati, come detto, da un pool di investitori privati bergamaschi. Investitori che faranno da nuovo punto di riferimento mentre la famiglia resterà con una quota di minoranza. I nuovi soci hanno messo sul piatto 20 milioni di euro di

nuovo equity, mentre le banche convertiranno in equity 40 milioni dei loro crediti, il tutto per una ricapitalizzazione complessiva di 60 milioni. Al termine dell’operazione, che prevede anche 5 milioni di investimenti, il debito finanziario di Lediberg (la palla al piede del gruppo, conseguenza della crisi di questi anni, mentre l’attività industriale è in buona salute con un fatturato consolidato oltre i 160 milioni di euro e circa 1.600 dipendenti) si abbatterà da 140 a circa 85 milioni, che a loro volta verranno riscadenzati su 8 anni con 3 anni di moratoria sul capitale. Fornitori e altri creditori, incluse le banche finanziatrici a breve termine, non saranno coinvolti nella ristrutturazione e i loro crediti verranno integralmente onorati. Il gruppo bergamasco, che ha

Piano di rilancio del Gruppo Lediberg Previsto l’ingresso di un investitore libanese.

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C’è voluto molto tempo ma alla fine a San Paolo D’Argon, quartier generale dello storico gruppo bergamasco Lediberg, la soluzione è stata trovata. E così è stato raggiunto l’accordo per la ristrutturazione del debito che prevede l’ingresso nella società fondata nel 1965 da Lindo e Maria Castelli,

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Circa 90 milioni di euro di ricavi e oltre 600 dipendenti caratterizzano il polo creato da Giacomo Canale e Alessandro Rosso.


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