Il Poligrafico, n. 146, Giugno - Luglio 2013

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PIOMBI

PrimoPiano

Altra riorganizzazione al Gruppo Seregni

Possibile il raggruppamento delle attività in un unico polo produttivo.  La crisi, in particolare quella della stampa dei quotidiani, sta nuovamente colpendo il Gruppo Seregni che, dalla scomparsa (gennaio 2009) del suo fondatore, Umberto Seregni, ha vissuto anni abbastanza travagliati. A marzo 2011 il Gruppo era stato ceduto dal fondo di private equity Camulus (che aveva rilevato il controllo) alla famiglia Mastagni che, tramite la holding Mca, controllava la Cartiera Verde Romanello con sede a Basaldella di Campoformido, in provincia di Udine, messa poi in liquidazione. L’arrivo dei Mastagni (tre fratelli: Andrea, Stefano e Riccardo) aveva comportato una profonda ristrutturazione. La partecipazione nel nuovo centro stampa francese era stata

ceduta agli editori di Le Figaro mentre erano state mantenute (e rafforzate con l’investimento in una nuova rotativa) le commesse in Polonia. In Italia il Gruppo aveva quindi cessato l’attività a Macomer in Sardegna e mantenuto gli impianti per la stampa di quotidiani, fogli locali, commerciale e riviste per la Gdo nell’area milanese (Paderno e Cernusco sul Naviglio), a Padova (Sepad) e alla Stiem di Fisciano (Salerno). Dal 2011, ricorda Daniele Bonanno della Fistel-Cisl, c’è stato un processo di riorganizzazione societaria e aziendale e un forte ricorso alla cassa integrazione. La catena del Gruppo è stata accorciata. Alla famiglia Mastagni fanno riferimento lo stabilimento di Cernusco sul

Naviglio e quello di Padova (ex Sepad) e le attività di stampa di Paderno Dugnano (ex Nuova Same, Sies e Fingraf) confluite nella nuova holding Nuova Sebe. La riorganizzazione, con nuova cassa, mobilità e prepensionamenti tra Milano e Padova, aveva portato a ridurre a circa 140 i dipendenti dell’area milanese dove, aggiunge sempre il sindacalista, la proprietà aveva mantenuto gli impegni investendo in due nuove torri per rotative provenienti dalla Spagna. L’aggravarsi della situazione del mercato, però, ha costretto la proprietà ad aprire, in sede nazionale, una nuova vertenza con i sindacati (in corso in questo periodo) per un ulteriore ristrutturazione

aziendale che, conclude Bonanno, potrebbe comportare il raggruppamento delle attività in un unico polo produttivo nel Milanese (unendo quelli di Cernusco, dove si stampano prodotti editoriali-commerciali e quello di Paderno dedicato alla stampa dei quotidiani, dal Giorno al Giornale) e una nuova serie di esuberi, gestibili con i fondi previsti dalla legge per l’editoria. A meno che le voci ricorrenti del mancato rinnovo della commessa di stampa (in scadenza a fine anno) del Giornale siano reali. In questo caso la situazione del Gruppo Seregni diventerebbe più problematica e il numero degli esuberi (non ancora quantificato) sarebbe destinato purtroppo ad aumentare. A.P.

Miyakoshi rappresentata in Italia da MGraf La neonata società si apre così alla stampa delle etichette. Un paio di mesi fa una notizia sul nostro sito stampamedia.net informava della nascita di MGraf e chiudeva annunciando la definizione a breve di nuove alleanze. Oggi la prima di queste si è concretizzata e apre alla neonata Società l’interessante mondo della stampa di etichette. Infatti la MGraf è il nuovo rappresentante in esclusiva per l’Italia della Miyakoshi, dopo aver raggiunto una partnership con la Emmemme di Bollate, fondata da Nicola Meroni, da anni punto riferimento del marchio Miyakoshi in Italia. MGraf si occuperà, in collaborazione con Emmemme, anche dell’assistenza e della fornitura dei pezzi di ricambio alla clientela italiana. Miyakoshi Printing Machinery, dopo essersi guadagnata un posto da leader nel mondo delle macchine per moduli continui, si è affermata anche nel mondo

delle macchine per etichette, sviluppando da oltre dieci anni anche macchine digitali inkjet. L’azienda giapponese realizza macchine rotative, semi-rotative e rotative sleeve che saranno presto presentate in Europa con sistemi di essiccazione Led-UV. Tutte queste macchine offrono una serie completa di processi in linea come verniciatura flexo, fustellatura, laminazione a caldo e a freddo, stampa a rilievo, serigrafia, uscita a foglio e altro. La qualità di stampa della Miyakoshi, grazie a un gruppo stampa assimilabile a quello delle macchine a foglio con 4 rulli inchiostratori, ha permesso all’azienda nipponica di fornire macchine a stampatori, come quelli di etichette da vino, che non accettano compromessi riguardo la qualità di stampa. In Italia vi sono già 5 macchine semirotative installate della serie MLP, che permettono un cambio

formato automatico da 5 a 14 pollici. Inoltre, Miyakoshi Printing Machinery ha sviluppato una macchina per la cartotecnica per stampare e fustellare da bobina contenitori per liquidi e astucci in cartoncino teso fino a 0,6 mm. LMiyakoshi sarà presente al LabelExpo di Bruxelles il prossimo settembre con le ultime tecnologie sia offset che digitali.

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