P A C K A G I N G
Pack flessibile di Bazzara Bioarabica, design di Adriano Rosso
Masterpeel & Reseal, la nuova tecnologia Masterpack
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Le spinte per un approccio consapevole ai materiali vengono da lontano, ma molte di queste istanze hanno iniziato a trovare più spazio nelle scelte produttive, nelle politiche dei brand e nell’inquadramento legislativo tra la fine degli anni Novanta e il primo decennio del Duemila, arrivando sino ai giorni nostri. Una spinta che ha incentivato progressi tecnologici e ha consentito a brand e produttori di esplorare nuove possibilità in ambito packaging. Vediamo insieme, con l’aiuto dei dati e degli insight raccolti da Giflex, l’associazione Gruppo Imballaggio Flessibile, GIFCO – Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato, e GIFASP – Gruppo Italiano Fabbricanti Astucci e Scatole Pieghevoli quali sono state le innovazioni, le novità nella filiera e nel design che hanno interessato tre aree fondamentali del packaging di prodotto. Flessibile e versatile Il mercato mondiale degli imballaggi flessibili nel 2022 valeva circa 106 miliardi di dollari, con Stati Uniti e Asia al primo e secondo posto per importanza in termini percentuali. Secondo una ricerca effettuata in Gran Bretagna sul mercato europeo e pubblicata da Euromonitor/FPE, escludendo le bevande il packaging flessibile nel 2021 era la fetta più rilevante del packaging in Europa destinato al retail. In Italia gli imballaggi flessibi-
Masterpack ancora una volta al servizio di ambiente e consumatore con tecnologie eccezionali. Il nuovo sistema di apertura e chiusura Peel&reseal consente di dilazionare in maniera efficiente il consumo di prodotti nel tempo, garantendone conservazione e freschezza. Grazie all’utilizzo di una struttura mono-materiale a base polipropilenica, la quale ha previsto l’utilizzo di polimeri certificati ISCC PLUS BIO-CIRCULAR con un contenuto di materia prima sostenibile pari al 70%, è stato possibile ottimizzare il sorting e l’End-of-Life del prodotto sviluppato. Inoltre, grazie all’utilizzo di un particolare adesivo water-based, nessuna etichetta è resa necessaria. Questo sistema garantisce enormi capacità di personalizzazione e di accessibilità al prodotto, pensandone la destinazione sui diversi formati di imballaggio e materiali. Ben fatto Masterpack! www.masterpack.it
li equivalgono a un fatturato totale di 3 miliardi e mezzo, che corrisponde a un volume stimato intorno alle 421.000 tonnellate. Il flessibile è la tipologia di packaging più giovane per materiali e tecnologie e si trova in fase espansiva. Il settore più importante è l’alimentare, in particolare l’area del fresco. Il ricorso dei consumatori al cosiddetto convenience food (prodotti che richiedono minime lavorazioni, adatti alla pausa pranzo fuori casa o a chi ha poco tempo o competenza in cucina) ne hanno guidato l’evoluzione, in particolare con l’arrivo di frutta e verdura pre-lavate pronte per il consumo. L’uso degli imballaggi flessibili ha allargato il consumo di prodotti freschi a una platea più ampia di consumatori: conservandone le caratteristiche e rallentandone il deterioramento, ha permesso di far durare più a lungo la spesa e di limitare lo spreco. I formati disponibili sono innumerevoli: tra i principali troviamo sachet, bag, clip o ponytail bag, flow bag, pouch, mattonella, doypack, e cheerpack. Ognuno è disponibile in diverse varianti,
ma ad aver dimostrato la crescita più dinamica negli ultimi anni sono le pouch, con le stand up pouch nel settore del cibo umido per animali e le bag flessibili per il baby food. Ad ampliare significativamente la platea dei possibili usi è stato l’arrivo delle zip pouch e press pouch: da confezioni monouso da consumare a breve termine dall’apertura si è passati a prodotti da conservare in una confezione apri e chiudi. La possibilità di avere imballi trasparenti svolge un’importante funzione psicologica nel rassicurare il consumatore. Conservare intatte le caratteristiche del prodotto è fondamentale anche nel settore salute, cura della persona e della casa. Il 20% della produzione di imballaggi flessibili si divide tra pharma, pet food, igiene e casa. In ambito cosmetico sono molto richiesti i monodose, mentre nell’homecare si sono affermate le ricariche, in un’ottica di riduzione dei contenitori in plastica rigida. Buona parte degli imballaggi flessibili viene realizzata tramite tecniche di coestrusione o laminazione, in cui ciascun layer assolve una funzione specifica. In questo momento la spinta è verso il
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