Non sono pochi i brand che stanno riscoprendo questa antica tradizione italiana. Ne parliamo con Carlo DeStefani, che ha appena terminato il decoro (con una foglia d'oro 23 carati!) delle vetrine di Candiani Denim. di S T E F A N O
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TORREGRO S SA
Carlo Destefani inizia molto giovane lavorando come imbianchino e diplomandosi come web designer: trascorre così i suoi primi dodici anni di carriera diviso tra un’agenzia di comunicazione a Brescia e i soffitti, i muri e le facciate degli edifici. Se da una parte coltiva la passione per il design, la tipografia, la comunicazione e il digitale, dall’altra mantiene viva una tradizione artigianale antica, che lo porta a scoprire materiali, colori, manualità. COME HAI CAPITO CHE IL SIGN PAINTING SAREBBE DIVENTATO IL TUO MESTIERE? È successo quasi per caso. Ho frequentato un corso di hand lettering con il newyorchese Jon Contino, tra i più grandi del settore: con lui ho riscoperto l’amore per la manualità, la scrittura, il pennello. I successivi workshop di sign painting con Mike Meyer a Zurigo e con Jakob Engberg a Copenhagen mi hanno aperto definitivamente gli occhi. Ho passato i seguenti quattro mesi chiuso in garage ad approfondire tecniche, strumenti, possibilità. La vita in agenzia mi stava stretta: mi sono licenziato e mi sono dedicato a tempo pieno alla pittura di insegne con il progetto TheStephani. CHE TECNICHE USI? Per progettare mescolo la tradizione — matita, carta, pennello — e il digitale: disegno anche in vettoriale, soprattutto per layout di grandi dimensioni o quando è necessario partire da un brand già esistente. La realizzazione, invece, avviene esclusivamente a mano con pennello, matita, riga, bolla, compasso. Dipingo con smalti sintetici a base oleosa, molto più densi e resistenti anche su supporti difficili come il vetro. Ma è possibile usare anche vera foglia d’oro a 23 carati, per risultati di altissimo pregio. IL SIGN PAINTING, IN PASSATO, HA AVUTO UNA GRANDE TRADIZIONE NEL NOSTRO PAESE: PERCHÉ OGGI NON È PIÙ COSÌ? Nel secondo dopoguerra, le contaminazioni culturali con Stati Uniti ed Europa, unite alla creatività e al buon gusto italiano, hanno prodotto una genera-
PRINTLOVERS | MAG2019