Il Poligrafico, n. 156, Agosto - Settembre 2014

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PIOMBI

PrimoPiano

Due 48 pagine movimentano il mercato roto-offset Provenienti dalla riorganizzazione produttiva di altre aziende, Caleidograf e Mazzucchelli si aggiudicano una Goss e una KBA. ■ Il mercato delle rotative non vive certo un periodo facile con la contrazione delle commesse e una forte guerra sui prezzi. Ma se ci sono aziende che hanno deciso di ritirarsi considerandolo un settore non più in grado di generare redditività (vedi Arbe a pag. seguente), altre hanno deciso di aumentare la capacità produttiva. Comprando macchine di seconda mano e rigenerate frutto di riorganizzazione di altre aziende. Così, ultimamente il mercato ha segnalato movimenti interessanti. Il primo riguarda Deaprinting. Dopo l’importante accordo che ha portato l’azienda novarese a integrare Amilcare Pizzi, l’attività roto è stata tutta spostata nello stabilimento di Cinisello Balsamo dove girano

due 64 pagine Lithoman, una 48 KBA e una 16 pagine sempre KBA. Se i reparti di stampa piana di Deaprinting e Pizzi, come spiega Cesare Tocchio, ad del gruppo, continueranno a rimanere nelle rispettive sedi (con tre 120x160 a Cinisello e altrettante a Novara più una 70x100), è stato invece razionalizzato il reparto rotative con, nei fatti, la chiusura di quello di Novara. Così sono state messe sul mercato le tre macchine rotooffset della Deaprinting. La prima a essere stata venduta alla Caleidograf di Merate è una 48 pagine Goss che ha una decina d’anni di vita. Ma l’intenzione, conferma Tocchio, è di vendere anche le altre due Goss, un’altra 48 e una 16 pagine.

Sempre una 48 pagine, in questo caso una KBA, è stata acquistata da un broker del settore (con provenienza dalla Coptip di Modena) dalle Grafiche Mazzucchelli di Seriate, che fanno parte del gruppo GVE, Guido Veneziani Editore. «Per noi» spiega lo stesso Guido Veneziani, «era indispensabile aumentare la capacità produttiva della Mazzucchelli che sta registrando un forte incremento delle commesse, dalla Gdo alle riviste, al commerciale, grazie anche alla forza della nostra rete commerciale che oltre alla pubblicità adesso si occupa del printing, tanto che il fatturato del 2013 è cresciuto da 62 a 70 milioni di euro». La 48 pagine KBA si affianca

a una Mitsubishi sempre a 48 riattivata, a un’altra 48 e a una 64 pagine di casa Goss. Nello stabilimento di Rotoalba, invece, acquisito sempre dal gruppo GVE, non sono in programma inserimenti di nuove macchine ma un efficientamento della capacità produttiva (i ricavi 2014 dovrebbe aumentare da 26 a circa 30 milioni di euro, secondo Veneziani) che passa anche attraverso una riorganizzazione del lavoro e una revisione del costo dei contratti per cui è aperto un tavolo con i sindacati, mentre per Veneziani è ormai chiuso il capitolo dei cinque licenziamenti per assenteismo sui quali non ci sono più margini di trattativa. E la parola spetterà al giudice del lavoro. Achille Perego

Pixartprinting aumenta ancora la capacità produttiva Con Komori per la offset e HP Indigo per la stampa digitale. Pixartprinting investe nel piccolo formato: confermata una nuova Komori Lithrone GL 840 P – 8 colori in formato 70x100 – e già installate due HP Indigo 10000. Opzionata l’anno scorso, la nuova offset verrà installata presso l’headquarter di Quarto D’Altino a metà ottobre 2014 e andrà ad affiancare gli altri tre sistemi con la medesima configurazione, dando vita alla più grande installazione europea di Komori Lithrone GL 840 P.

«Ciclicamente facciamo investimenti in tecnologia per aumentare la capacità produttiva, ponendoci traguardi sempre più ambiziosi per far fronte alla crescita della domanda», commenta Alessandro Tenderini (nella foto), direttore generale di Pixartprinting. «E il recente incremento dell’offset ha reso imprescindibile questo investimento, dato che abbiamo già saturato la nostra capacità produttiva con l’attuale installato». Un investimento in linea con il Dna innovativo di Pixartprinting, il cui reparto produttivo vanta sistemi di ultima generazione che non superano mai i tre anni di vita. Ogni anno lo specialista del W2P investe circa il 20% del fatturato in innovazione tecnologica, che coinvolge ogni aspetto della vita dell’azienda: dalla piattaforma informatica alle strategie di marketing, dai sistemi tecnologici al reparto R&S.

«La nostra decisione va vista anche in un’ottica di ottimizzazione del processo produttivo: lavorare con lo stesso software, anche se upgradato con nuove funzionalità, ci consente infatti la massima flessibilità». Ma il recente investimento va anche letto in chiave di internazionalizzazione. «L’offset è un importante vettore di espansione in molti mercati, come la Francia, che rappresenta per noi il secondo Paese dopo l’Italia» attesta Tenderini. «La collaborazione con un’azienda proattiva come Pixartprinting è per noi fonte di grande motivazione», afferma Silvano Bianchi, CEO di Komori Italia. >segue a pag. 88

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