In Roma 13 gennaio

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Cinema

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il Cinema all’omBra di Verdone Con “Sotto una buona stella” torna il comico, attore e regista romano in uno straordinario incontro con una collega unica, Paola Cortellesi

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o ha girato nel mitico Studio 15 di Cinecittà, 500 metri quadrati che hanno fatto la storia del cinema. Per “sotto una buona stella”, hanno riprodotto la casa, lussuosa, dell'ultimo protagonista di uno degli ultimi grandi di una generazione che ha rappresentato, al pari di Cinecittà, un pezzo di cultura italiana. E se il nome di Carlo Verdone potrebbe sembrare un po' vintage, con le sue faccette un po' così, un po' tutte uguali a se stesse e con un canovaccio che a volte sembra riprodursi sempre uguale, non va dimenticato che il nome – la faccia e le faccette – di Carlo Verdone, quel ragazzo timido portato al cinema dall'occhio magico di Sergio Leone, è presente in quello che a oggi è il successo più importante del cinema italiano nel mondo, “La grande bellezza” che il 2 marzo si “gioca” addirittura gli Oscar a Los Angeles. Così, aspettando quella notte magica, la notte delle stelle, oggi 13 febbraio Carlo Verdo-

ne porta al cinema la sua ultima fatica, i suoi sua totale assenza, affettiva e fisica, è stata e ultimi sogni di celluloide. Dopo “Posti in pie- resta imperdonabile. L’improvvisa morte deldi in paradiso” (la storia di tre divorziati/se- la ex moglie e uno scandalo finanziario che parati costretti dalla crisi e dagli alimenti a una lo riduce quasi in rovina, cambiano drasticaconvivenza forzata), arriva “Sotto una buona mente la sua vita: non potendo più permetstella”. Cosa succederebbe se un uomo tersi di pagare l’affitto per l’appartamento dei d’affari, divorziato, con figli, è costretto ad acuna bella casa, una coglierli a casa sua. «La frattura tra genitori e figli vita agiata, una ragazCosì, addio vita agiata, è oggi un’emergenza, dovuta za mozzafiato, si trobenvenuto disordine, ai ritmi del lavoro e a una vasse improvvisamenciao ciao compagna te costretto a fare il mozzafiato (Eleonora generalizzata distrazione» Mammo casalingo con Sergio), benvenuta vidue figli ventenni e una cina rumorosa, Luisa nipotina a carico? È la storia di Federico Pic- (Paola Cortellesi). L'incontro con la showgirl chioni (CarloVerdone) che separatosi dalla romana aggiunge un nome di primo piano alla moglie quando i figli (Tea Falco e Lorenzo Ri- lunga (e bellissima) carrellata di brave attrici chelmy) erano ancora piccoli, si è rifatto una con cui Verdone ha lavorato: «Paola Cortellesi vita grazie a una brillante carriera in una hol- è una delle poche attrici con cui non avevo anding finanziaria. Questo gli ha permesso di cora lavorato: mi è sempre piaciuto il suo sennon far mai mancare nulla alla famiglia in ter- so della misura e l’efficacia di una personalimini economici ma agli occhi dei due figli la tà molto solida, unita ad una rara capacità di

muoversi con disinvoltura sia nel campo della commedia che in quello drammatico. E’ stata una compagna di lavoro splendida con la quale mi piacerebbe affrontare una nuova avventura, il nostro interagire è stato perfetto». Sul film, Verdone ha sottolineato l'approccio a un argomento che aveva solo sfiorato in altre pellicole, molto vicino alla sua situazione personale (separato ma non divorziato dalla moglie, con due figli): «E’ la prima volta che affronto la tematica di un rapporto difficilissimo tra un uomo e i suoi figli. Si tratta di un argomento davvero molto attuale, perché la frattura tra genitori e figli è oggi un’emergenza, dovuta ai ritmi del lavoro, a una generalizzata distrazione. Per quanto mi riguarda faccio sempre il parallelo con la famiglia che ho avuto io, con le attenzioni che mi sono state date e che ho cercato di trasmettere ai miei figli. Poi però intorno a me vedo molti amici, molti padri e anche molti figli che purtroppo soffrono di questa assenza di cure e attenzioni».


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