Handball's emotions nr24

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Campionato

Pallamano

Serie A maschile 2013-2014 ANNO 1 - N. 24 - 12-04-2014

PLAY OFF OU PLAY OUT

Handball’s Emotions SPECIALE PLAY OFF sabato 12 aprile 2014


Handball’s Emotions House Horgan Lega Italiana Pallamano Maschile ANNO 1 - N. 24 - 12-04-2014 Grafica e Redazione: SPORTINPROGRESS info@sportinprogress.it Sport in Progress

Redazione: SPORTINPROGRESS Ronni Benigno Hanno collaborato con noi: Aldo Modica Lino Alberto Soleti

LIPam Lega Italiana Pallamano Maschile

Sede di Presidenza e Coordinamento delle attività tecniche e di marketing Via Galileo Galilei, 10 39100 Bolzano (BZ) - Italia Tel.: +39 0471 533630 Fax: +39 0471 210630 Email: info@lipam.it LIPam

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Sede Legale Via Gramsci, 14 00197 Roma (RM) Italia


EDITORIALE Pressano ok nell’anticipo. Oggi i verdetti definitivi in chiave salvezza La seconda fase del massimo campionato di serie A si avvia verso i titoli di coda. Ad inaugurare la penultima giornata della Poule Playoff ci hanno pensato Merano e Pressano nell’anticipo televisivo del giovedì. In terra altoatesina sono stati i gialloneri di mister Branko Dumnic a conquistare i tre punti fondamentali per continuare a tenere vive le speranze di primo posto e mettere pressione al Bolzano, impegnato questa sera sul campo del Trieste. Nel girone B, invece, la seconda giornata di ritorno propone il testa-coda tra Teramo e Carpi, con questi ultimi, ovviamente, grandi favoriti, e lo scontro tra Romagna ed Ambra, decisivo ai fini dell’acquisizione del secondo posto da parte dei toscani. Quasi tutto fatto, inoltre, nel girone C dove la capolista Fasano va a far visita al Siracusa con l’obiettivo di consolidare, qualora ce ne fosse bisogno il primato, ed il Fondi, già certo della seconda piazza, di scena a Benevento. Ultime fatiche per le squadre impegnate nella corsa alla salvezza. Nel girone A l’attenzione è tutta per la sfida tra Oderzo e Mezzocorona che mette in palio il mantenimento della categoria. Già salve invece il Cassano Magnago, fermo per il turno di riposo, ed il Cologne, di scena a Bressanone, altra compagine ormai certa di far parte anche l’anno prossimo dei ranghi della massima categoria. Nel girone B, invece, la capolista Estense sfida la Farmigea, ormai aritmeticamente ultima e già condannata alla retrocessione, mentre tra Bologna e Casalgrande c’è in palio il terzo posto. Corsa a tre, infine, nel girone C dove Conversano e Palermo sono ormai salve con un turno di anticipo. Entrambi i team, tuttavia, diventano arbitri della corsa salvezza per via degli impegni in programma nel pomeriggio. I biancoverdi, infatti, sono di scena a Chieti, mentre i siciliani ospitano il Gaeta. Spettatrice molto più che interessata la Lazio. Ronni Benigno

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A tu per tu con Stefano Podini: “La Lipam è un’opportunità per tutti” Appena una settimana fa la rielezione come presidente della Lipam, la Lega italiana Pallamano Maschile, ed in quasi sette giorni Stefano Podini, insieme ai suoi collaboratori, ha già posto le basi per il futuro. Un paio di giorni per ripercorrere, in maniera veloce, i primi due anni di lavoro e poi eccolo di nuovo al lavoro con lo scopo di garantire sempre il meglio tutto il movimento pallamanistico italiano. È lo stesso Podini, in un’intervista esclusiva concessa al nostro magazine, a spiegare quelli che sono gli obiettivi sin qui raggiunti e quelli invece ancora da raggiungere dalla Lipam. Buongiorno Presidente, allora… Come valuta il lavoro svolto da lei e dai suoi collaboratori nell’arco degli ultimi due anni? “Dalla effettiva costituzione della Lipam ci sono voluti quasi sei mesi per far partire ufficialmente i lavori. A mio avviso una buona convenzione con la Figh ci ha permesso nell’anno a seguire di im-

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postare alcune attività innovative per la pallamano italiana. Una di queste riguardava la possibilità di organizzare, in qualità di Lipam, la Final Four di Coppa Italia e la finale di Supercoppa. Attività svolte con grande successo e che hanno permesso di ottenere delle interessanti risorse economiche per far partire da zero l’attività della Lipam. Ricordo che le attività di partenza di una associazione di questo tipo assorbono tantissima energia e richiedono anche un notevole impegno finanziario. Ci siamo autofinanziati egregiamente e abbiamo impostato degli accordi interessanti con il Corriere dello Sport, con articoli periodici che danno visibilità al nostro sport, e agli sponsor delle nostre società affiliate”. Quali sono invece adesso gli aspetti su cui si deve lavorare maggiormente? “Sicuramente sull’aspetto della comunicazione tra tutti i potenziali soci della Lipam e, di conseguenza, tra tutte le squadre iscritte

al massimo campionato. Dobbiamo trasmettere alle società che la Lipam è anche un loro patrimonio, un’opportunità, un veicolo di marketing e di comunicazione che però ha bisogno dell’aiuto e della collaborazione di un numero sempre maggiore di società per poter ottimizzare i risultati. Negli altri sport la lega ha ottenuto l’autorità, e quindi il mandato, dalle rispettive federazioni per costringere le singole società ad adeguarsi a determinati criteri di ‘Corporate Identity’ e di collaborazione operativa nel marketing. Lo sportwittingliveticker, per esempio, negli altri sport è obbligatorio dato che è una importantissima fonte di rientro pubblicitario. Pochissime società in Italia lo hanno capito. Purtroppo è come con tante altre cose: noi italiani siamo costretti con delle sanzioni ad adottare certi comportamenti dato che la disciplina volontaria è materia rara. L’importante però è non mollare. Noi ci crediamo e


troveremo la strada giusta per coinvolgere maggiormente queste società. E qualche idea già ce l’abbiamo”. Per ridurre il gap con i maggiori campionati europei quali sono le “corde” che bisognerebbe andare a toccare? “Penso che più che un semplice problema della pallamano italiana, sia un problema degli sport di squadra nell’ambito degli sport minori. Parlando di sport di squadra in Italia si concentra tutto su pochi sport. A mio avviso ci sarebbe bisogno di una riforma strutturale della visione dello sport nella politica sociale italiana. Nella nostra lettera aperta, redatta dall’avvocato Modica ed indirizzata al presidente del coni Malagò e al ministro Poletti, sottolineiamo esattamente queste peculiarità. Ben consapevoli che il presidente del Coni questa nostra impostazione la stia già ampiamente trasmettendo

al mondo politico italiano, siamo convinti, e lo sosteniamo per quel poco che possiamo fare, che questa sia la strada giusta per trovare risorse immediate e per impostare un nuovo lavoro con i giovani atleti, garantendogli contemporaneamente un futuro dopo aver scelto la via del professionismo. La risposta quindi è quella di dedicare più tempo allo sport, iniziando prima e intensificando sempre di più questa pratica nel tempo”. Parliamo di campionato: da ex giocatore, che idea si è fatto dei valori espressi in campo e quali saranno le squadre che si contenderanno il tricolore sino alla fine? “Il grande gap tra le prime quattro/sei è palese. Le formazioni che si possono contendere il titolo sono sicuramente quattro e penso che tutto dipenderà dallo stato di forma delle squadre stesse, dagli infortuni e dall’eventuale giornata di grazia dei sin-

goli portieri che in certe partite secche possono veramente fare la differenza”. Quali sono i giocatori in grado di spostare gli equilibri secondo lei? “Come detto prima, per definizione i portieri sono i giocatori più importanti per ogni squadra. Detto questo, ogni squadra ha i suoi fuoriclasse che però hanno comunque sempre bisogno del supporto degli altri compagni per risultare veramente determinanti”. Nell’arco della sua carriera da giocatore, chi è stato e chi sono stati gli atleti più forte con cui ha avuto l’onore di giocare o il “piacere” di sfidare? “Sicuramente un giocatore e una persona straordinaria è stato Pavel Jurina, papà dell’attuale portiere del Bolzano. Ho avuto il piacere di affrontarlo sia quando militava nella nazionale jugoslava a Siracusa, sia quando militava nel Gaeta. Chiaramente anche Antoni Przybecki, Erhard Wunderlich, Zare Balic, Milan Isacovic, Kotlas e tanti altri: c’era sempre qualcosa da imparare da ognuno di loro, ma non solo da loro”. Ronni Benigno

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Lettera aperta al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti Egr. Sig. Ministro, Le scrivo nella speranza che Lei, quale appassionato di sport, e di pallamano in particolare, e quale ex Consigliere Federale FIGH abbia la voglia ed il tempo per leggere il nostro magazine “Handball’s Emotions” ed in particolare queste mie poche righe. Come certamente è a Sua conoscenza, fuori dall’Italia chi fa sport riceve sin da subito il giusto riconoscimento. La tradizione dei college USA, ad esempio, dimostra come l’attività sportiva faccia parte della valutazione della crescita anche culturale di un individuo. Altrove, chi ha un buon curriculum vitae sportivo, fa velocemente strada, addirittura si suole dire “Work out or out of work” ovvero “Allenati o sei disoccupato”. In Italia, come lei sa, l’approccio è assai diverso. Chi dedica, da dilettante, tutto il suo tempo alla pratica agonistica di vertice, si trova poi, a fine carriera, quasi totalmente impossibilitato a trovare un’occupazione,

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anche più degli altri coetanei. Ciò determina spesso un precoce abbandono da parte di molti atleti ed atlete di livello nazionale, spesso proprio dei migliori, con una grave perdita, anche economica, dell’investimento effettuato sui giovani talenti. E non solo, come Le è noto, non esiste neanche un’adeguata tutela giuridica del lavoro sportivo per i dilettanti agonisti di alto livello, o meglio professionisti di fatto poichè, l’unica normativa organica vigente nel nostro paese è la legge 23 marzo 1981 n. 91, che risale a più di trent’anni fa, che disciplina solo lo sport professionistico, e che è stata pensata per il mondo del calcio. Gli sport dilettantistici di vertice sono disciplinati invece quasi alla stregua di una pratica sportiva di base. Probabilmente la ragione dell’esistenza di tale lacuna normativa va ricercata nella difficoltà di individuazione di un convincente criterio discriminante tra dilettantismo e

professionismo sportivo, ciò però non giustifica l’inerzia del legislatore, che è intervenuto solamente per prevedere alcune, comunque insufficienti, agevolazioni fiscali, che per altro dovrebbe inoltre essere meglio indirizzate al fine di favorire concretamente le sponsorizzazioni da parte delle aziende. È necessaria un’urgente riforma delle norme sul lavoro sportivo, superando la distinzione tra professionismo e dilettantismo, creando magari una categoria intermedia, per tutelare non solo il lavoro dei giovani atleti e delle giovani atlete di interesse nazionale, ma anche di allenatori e dirigenti che svolgono professionalmente il loro lavoro sportivo, spesso senza alcun dignitoso compenso, e ciò magari riqualificando le figure professionali anche alla luce del “The European Qualifications Framework (EQF)”. Il tutto, ovviamente, senza però senza aggravare di oneri economici le società sportive no profit,


le quali soffrono più che mai questo periodo di grave recessione, ma al contrario creando opportunità per la raccolta fondi attraverso una mirata politica di defiscalizzazione degli introiti e delle sponsorizzazioni per gli sport oggi definiti dilettantistici. È altresì importante pensare a norme specifiche che favoriscano l’ingresso nel mondo del lavoro per i lavoratori sportivi a fine carriera. Se si considera la vasta platea dei praticanti di vertice degli sport così detti dilettantistici, si comprende come questa riforma non possa più attende-

re. E d’altronde se già oggi, per ciò che riguarda la pubblica istruzione, esiste un percorso di studi superiori nei Licei Sportivi, è logica conseguenza prevederne anche gli sbocchi lavorativi. Pur essendo stati consiglieri federali della FIGH in uno medesimo quadriennio, purtroppo non ho avuto il piacere di conoscerla personalmente. Mi rendo conto che questo governo è in altre, forse più importanti, faccende affaccendato, confido tuttavia che si possa lavorare anche a questa riforma che ritengo importante anche

per il grande numero di soggetti che potrebbero esserne interessati. Sarebbe, inoltre, una riforma perfettamente coerente con quelle in itinere che dovrebbero favorire una maggiore occupazione, non solo dei giovani. Certo di un suo gentile riscontro, La ringrazio fin d’ora e Le porgo i miei distinti saluti. Avv. Aldo Modica

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2^ FASE - 1^ Giornata di Ritorno PLAY-OFF 4^ Giornata PLAY-OUT Risultati PLAY OFF BOZEN - MERAN

32-23

PRESSANO - TRIESTE

25-21

Risultati PLAY OUT METALLSIDER MEZZOCORONA - CASSANO MAGNAGO

25-29

METELLI COLOGNE - VISA ODERZO BONOLLO EMMETI

30-29

Riposa FORST BRIXEN

Risultati PLAY OFF TERRAQUILIA CARPI - ROMAGNA

32-28

AMBRA - TEKNOELETTRONICA TERAMO

38-17

Risultati PLAY OUT ESTENSE - LUCIANA MOSCONI DORICA

41-31

NUOVA ERA CASALGRANDE - FARMIGEA

32-23

Riposa BOLOGNA

Risultati PLAY OFF JUNIOR FASANO - BENEVENTO

37-25

FONDI - TEAMNETWORK ALBATRO

25-22

Risultati PLAY OUT CUS PALERMO - LAZIO

34-25

CONVERSANO - GEOTER GAETA

37-30

Riposa C.U.S. CHIETI


Classifica PLAY OFF

pt

giocate

vinte

perse

fatti

subiti

BOZEN PRESSANO TRIESTE MERAN

16 15 8 3

4 4 4 4

2 3 2 1

2 1 2 3

124 99 104 92

116 85 100 118

pt

giocate

vinte

perse

fatti

subiti

CASSANO MAGNAGO FORST BRIXEN METELLI COLOGNE METALLSIDER MEZZOCORONA VISA ODERZO BONOLLO EMMETI

14 9 8 5 3

4 3 3 3 3

3 2 2 0 1

1 1 1 3 2

116 71 85 73 80

101 69 85 83 87

pt

giocate

vinte

perse

fatti

subiti

21 12 6 3

4 4 4 4

4 2 2 0

0 2 2 4

125 113 106 66

85 84 108 133

pt

giocate

vinte

perse

fatti

subiti

13 11 6 5 1

3 2 3 3 3

3 2 1 1 0

0 0 2 2 3

106 69 97 83 74

83 54 107 85 100

pt

giocate

vinte

perse

fatti

subiti

21 15 3 3

4 4 4 4

4 3 1 0

0 1 3 4

142 103 100 85

82 103 131 114

pt

giocate

vinte

perse

fatti

subiti

11 10 7 7 4

3 3 4 3 3

3 2 1 1 1

0 1 3 2 2

92 90 113 101 87

77 87 126 91 102

Classifica PLAY OUT

Classifica PLAY OFF TERRAQUILIA CARPI AMBRA ROMAGNA TEKNOELETTRONICA TERAMO

Classifica PLAY OUT

LUCIANA MOSCONI DORICA ESTENSE BOLOGNA NUOVA ERA CASALGRANDE FARMIGEA

Classifica PLAY OFF JUNIOR FASANO FONDI BENEVENTO TEAMNETWORK ALBATRO

Classifica PLAY OUT CONVERSANO CUS PALERMO LAZIO C.U.S. CHIETI GEOTER GAETA


CALENDARIO 2^ FASE 2^ Giornata di Ritorno PLAY-OFF 5^ Giornata PLAY-OUT GIRONE A POULE PLAY-OFF sabato 12-apr-14 TRIESTE 18.30 TRIESTE - BOZEN

giovedì 10-apr-14 MERANO 19.00 MERAN - PRESSANO POULE PLAY-OUT sabato 12-apr-14 ODERZO 20.30 VISA ODERZO BONOLLO EMMETI - METALLSIDER MEZZOCORONA

Riposa CASSANO MAGNAGO

Nicola Karabatic

sabato 12-apr-14 BRESSANONE 18.30 FORST BRIXEN - METELLI COLOGNE


GIRONE B POULE PLAY-OFF sabato 12-apr-14 TERAMO 18.30 TEKNOELETTRONICA TERAMO - TERRAQUILIA CARPI sabato 12-apr-14 IMOLA 18.30 ROMAGNA - AMBRA POULE PLAY-OUT sabato 12-apr-14 PISA 18.30 FARMIGEA - ESTENSE sabato 12-apr-14 SAN LAZZARO DI SAVENA 19.00 BOLOGNA - NUOVA ERA CASALGRANDE Riposa LUCIANA MOSCONI DORICA

GIRONE C POULE PLAY-OFF sabato 12-apr-14 SIRACUSA 16.00 TEAMNETWORK ALBATRO - JUNIOR FASANO sabato 12-apr-14 BENEVENTO 18.00 BENEVENTO - FONDI POULE PLAY-OUT sabato 12-apr-14 FORMIA 15.30 GEOTER GAETA - CUS PALERMO sabato 12-apr-14 CHIETI 18.00 C.U.S. CHIETI - CONVERSANO Riposa LAZIO


L’avviamento nella pallamano – 2a parte (La prima parte la potete trovare nel numero 23 del 29-03-2014) La Strutturazione Spazio-Temporale La padronanza dei parametri spazio-temporali è un’esigenza di base nel gioco della pallamano. Il raggiungimento degli obiettivi di ogni situazione di gioco dipenderà in alta percentuale dalle relazioni spazio-temporali che si attuano come: • La posizione del giocatore in campo: lontano o vicino alla porta, al centro o decentrato rispetto al campo. • La distribuzione dei giocatori: avversari e compagni, raggruppati, sparpagliati, in profondità, in larghezza. • La posizione dei giocatori rispetto a sé stessi, lontani, vicini, dx, sx, avanti, dietro. • La situazione del pallone, in possesso o no: vicino, lontano, avanti, dietro.

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• Movimento del pallone e dei giocatori e loro relazioni: velocità, traiettoria, direzione, ritmo, ecc. L’acquisizione di una buona strutturazione spazio-temporale si consegue attraverso l’esercitazione delle seguenti situazioni: 1. Valutazione di situazioni e orientamenti. • Manipolazione d’oggetti. • Posizionarsi in relazio ne ad un oggetto o agli altri. • Tiri di precisione e pas saggi con differenti o rientamenti. • Salti in diverse direzioni. Stacchi e cadute con una o due gambe. • Giri in entrambi i sensi e con diversi gradi. • Spostamenti rispetto ad oggetti, compagni, linee, spazi.

• Dirigersi da una zona all’altra. 2. Valutazione delle di stanze. • Passaggi e tiri variando la distanza. • Raggiungere una zona ad occhi chiusi, misura re la distanza (passi), passare o tirare. • Salti successivi a diver se distanze. • Salti di precisione va riando ostacoli e tipi di atterraggio. • Determinare il numero di azioni per giungere in una determinata zona (passi, palleggi, passaggi). • Corse in velocità con arresti in zone determi nate. • Giochi a specchio ri spetto ad una linea. • Percorsi a slalom varian do la distanza dei segnali.


3. Valutazione di situazioni e orientamenti. • Seguire o imitare uno spostamento. • Intercettare traiettorie (interporsi, incrociare, raggiungere lo stesso punto). • Schivare ostacoli (og getti, superfici, giocato ri) di diverse grandezze e forme, fissi o mobili. • Salti preceduti da uno spostamento. 4. Valutazione di traiettorie verticali. • Passaggi con varie tra iettorie (parabolica, indi retta, diretta, ecc.). • Passaggi superando un ostacolo verticale. • Passaggi superando una opposizione. • Palleggi, tocchi, colpi, ricezioni variando l’al tezza. • Combinazioni.

5. Valutazione di duratavelocità -ritmo. • Realizzare un numero di azioni in un determi nato tempo o spazio. • Valutare distanze da percorrere e tempo. • Dissociare velocità di azioni simultanee o successive. • Raggiungere una zona relazione ad un pallone o ad un giocatore. • Adeguarsi alla velocità degli altri.

• Tirare o passare a diffe renti velocità • Passaggi a compagni in movimento. • Ricevere, tirare o passa re in movimento, con uno, due o tre passi. • Adeguamento a stimoli sonori. • Combinazioni. Lino Alberto Soleti

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“40 per 20”... NOTIZIE DAL CAMPO HC Fondi alla prova del Benevento Dopo essersi assicurato con due turni di anticipo l’accesso al concentramento a tre che decreterà la quarta semifinalista-scudetto, l’HC Fondi nel penultimo turno della Poule Play-off si reca sul campo del Benevento. La sosta di campionato della scorsa settimana e le due partite che ancora mancano, e che potranno essere giocate senza l’assillo del risultato, sono state e saranno utili alla squadra fondana per preparare al meglio l’importante appuntamento in cui si giocherà con le altre due seconde classificate nelle Poule l’accesso tra le prime quattro squadre d’Italia. La compagine di De Santis nelle ultime apparizioni è apparsa un po’ sottotono, nonostante i risultati positivi comunque conseguiti; vero è che il tecnico fondano ha dovuto fare a meno di pedine importanti, ma questo non basta a giustificare il calo fisico emerso nelle prestazioni più recenti dei rossoblù. Così, subito dopo il match vinto con l’Albatro Siracusa, lo staff tecnico fondano ha approntato un serrato programma di allenamento, con richiami atletici e grande attenzione all’aspetto tattico. Gli atleti rossoblù stanno rispondendo con impegno e continuità, già soddisfatti di potersi considerare tra le prime sei realtà della pallamano italiana ma pronti a giocarsi tutte le carte a loro disposizione per raggiungere un traguardo ancora più importante e prestigioso. La gara di Benevento diventa dunque il primo banco di prova in vista del concentramento tra le tre seconde, che si affronteranno dal 25 al 27 Aprile al Pala Santa Filomena di Chieti per aggiudicarsi il quarto posto nel tabellone delle semifinali. Nella sfida con il team degli ex Andrea e Giuliano Sangiuolo il tecnico De Santis potrà testare la condizione dei suoi uomini e provare nuove soluzioni, ma dovrà anche fare i conti con la voglia dei sanniti di chiudere le gare casalinghe stagionali con un successo di prestigio; le precedenti tre sfide di campionato hanno sempre visto il successo dei rossoblù, anche se in due di queste la vittoria è arrivata dopo partite equilibrate in cui il Benevento ha dimostrato di poter offrire una buona pallamano. Ufficio Stampa HC Fondi

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