Handball's Emotions nr. 22

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CAMPIONATO SERIE A MASCHILE 2014-2015

Bolzano è campione d’Italia Il Bolzano è campione d’Italia 2014/2015! Il successo è arrivato al termine di una partita a dir poco estenuante, bellissima, vibrante, fino all’ultimo secondo c’è stata battaglia. I nervi di tutti sono stati portati allo stremo ed alla fine a gioire sono stati quelli della squadra di casa; il punteggio finale dice 23-21 per gli altoatesini che vincono con lo stesso margine conquistato da Fasano in gara 1 ma in virtù del numero di gol segnato in trasferta (24) si aggiudicano il tricolore. Il pubblico del “Pala Resia” e quello sintonizzato, da casa, su Rai Sport 2 hanno assistito ad un meraviglioso spot per la pallamano restando con il fiato sospeso per tutti e 60 i minuti. Il Fasano esce tra gli applausi, ha disputato una gara tenace, vigorosa che purtroppo per i pugliesi non ha portato i frutti sperati ed è stato costretto a cedere lo scettro di campione d’Italia.


LA PARTITA Il Bolzano sa di non dover spingere sull’acceleratore fin da subito perchè i due gol di svantaggio maturati all’andata sono recuperabili e quindi parte a basso ritmo, un po’ troppo perchè Fasano è decisamente in palla con la tranquillità di chi sa di poter far male in qualsiasi momento. Gli altoatesini sono contratti così i pugliesi colpiscono più volte mettendo sotto pressione i padroni di casa che vanno sotto 3-1; la reazione però è immediata con Turkovic che si carica i suoi sulle spalle guidandoli al parziale di 4-0 per il 5-3 in favore del Bolzano. Verso la metà del primo tempo salgono in cattedra i portieri, prima Fovio compie delle parate decisive e poi Tsilimparis risponde chiudendo la porta in faccia agli attaccanti del Fasano che trova in Rubino un autentico cannoniere da fuori area con le sue tre reti nel primo tempo. I padroni di casa iniziano a macinare gioco dopo essersi scrollati di dosso un po’ di tensione con Starcevic e Dallago che fanno male a Fovio inchiodando il punteggio di fine primo tempo sull’11-9 per Bolzano. La seconda frazione comincia con il Fasano che spinge sull’acceleratore nel tentativo di ricucire il gap ma Bolzano lo tiene a distanza con la partita che va a strappi, si alternano le esclusioni da 2 minuti da una parte e dall’altra con il pubblico del Pala Resia che si fa sentire (da sottolineare anche la presenza di diversi tifosi pugliesi, straordinari nel manifestare la loro passione). Bolzano ha un attimo di calo fisico e di concentrazione con diversi errori in attacco, Turkovic fallisce anche dai 7 metri con Fovio super a ribattere di gamba destra, allora Fasano ci crede e riesce a concretizzare un parziale di 5-1 per il 16-16 a quindici minuti dalla fine della gara. Gli altoatesini si innervosiscono, si schiantano nel muro della difesa pugliese e non riescono a pungere come prima, il cronometro scorre ed il punteggio dice 18-18: in questo momento i pugliesi sono bi-campioni d’Italia. Turkovic però mette a segno altre due reti grazie anche all’aiuto di Gaeta, importante nel momento in cui Radovcic saluta il match per un problema fisico, lanciando la propria squadra sul 21-20. A cinque dal termine siamo 22-20 quando le due squadre mettono a referto altre due segnature per il 23-21, a questo punto c’è un’esclusione per Turkovic che lascia i suoi in inferiorità numerica ma non c’è più tempo. Bolzano tiene il possesso di palla fino al fischio finale riconquistando lo scudetto, il terzo negli ultimi quattro anni. (Fonte: Roberto Avallone - handballtime.it) 4

http://www.handballtime.it/bolzano-e-campione-ditalia-20142015/


PLAY OFF - FINALE GARA 1 mer 13-mag-15 NOCI

20.30 JUNIOR FASANO - BOZEN 26-24 (p.t. 17-13)

JUNIOR FASANO: Fovio, Giannoccaro, De Santis L. 3, De Santis P, Messina 2, Maione 10, Brzic 4, Rubino 2, Cedro, Raupenas 2, Taurian, Costanzo 1, Riccobelli 2, Marino. All: Francesco Ancona BOZEN: Dallago 5, Gaeta 1, Innerebner, Kammerer 3, Pircher, Radovcic 2, Sporcic 2, Turkovic 8, Waldner, Pirpamer, Willeit, Jurina, Starcevic 3, Tsilimparis. All: Alessandro Fusina

GARA 2 mer 20-mag-15 BOLZANO 20.30 BOZEN - JUNIOR FASANO 23-21 (p.t. 11-9) BOZEN: Dallago 3, Gaeta 2, Innerebner 2, Kammerer 2, Pircher, Radovcic, Sporcic 2, Turkovic 8, Waldner 1, Pirpamer, Willeit, Jurina, Starcevic 3, Tsilimparis. All: Alessandro Fusina JUNIOR FASANO: Fovio, Giannoccaro, De Santis L. 3, De Santis P, Messina 2, Maione 2, Brzic 3, Rubino 5, Cedro, Raupenas 1, Taurian, Costanzo 2, Riccobelli 3, Marino. All: Francesco Ancona

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A sinistra, i festeggiamenti del Bozen, campione d'Italia 2014-2015

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FINALE PLAY OFF

Bolzano campione Dalvai: “Merito di tutti”

© handballtime

In Alto Adige si respira un’aria diversa questa mattina, ma non sconosciuta, perché questo genere di brezza, prima di oggi, si è presentata altre due volte negli ultimi quattro anni. È il profumo della vittoria. Lo scudetto 2014/2015 è tornato di casa a Bolzano dopo la parentesi fasanese della scorsa stagione ed ha riempito di gioia tutti i supporters della squadra altoatesina: dalla società al più piccolo dei tifosi. Hans Peter Dalvai è uno dei tanti artefici di questo glorioso campionato capace di supportare ed aiutare la squadra ed il tecnico Fusina con ogni mezzo possibile. Forza di volontà e spirito di sacrificio notevoli che hanno portato alla conquista del titolo al termine di una partita dalle mille emozioni e sfumature. “Bellissima gara – dice soddisfatto Dalvai – perché sapevamo di dover giocare senza Innerebner e probabilmente anche Radovcic per infortunio e non sarebbe stato semplice. Voglio ringraziare tutti quanti per il


lavoro svolto ma soprattutto lanciare un grazie enorme al pubblico di Bolzano che ci ha sostenuti per tutti e 60 i minuti. Sono quarantacinque anni che sono qui e non avevo mai visto niente di simile, un plauso anche ai tifosi del Fasano che si sono spinti fin qui per sostenere i loro giocatori. Credo sia stato un bellissimo spot per la pallamano italiana e la nostra città”. Dalvai ritorna sulla partita che ha vissuto dall’inizio alla fine “Due squadre eccellenti, ritmo alto ed espressione massima sia del gioco di squadra che del singolo. Mi permetto di sottolineare la prestazione mostruosa di Turkovic, vero trascinatore, dei veterani scesi in campo nel secondo tempo che hanno anche segnato e di Tsilimparis che ancora una volta ha messo a segno diverse parate decisive”. Il grande assente di serata è stato Demis Radovcic, fin qui un fattore determinante dello scacchiere altoatesino, sceso in campo nonostante una caviglia gonfia ma che ha rinunciato al match dopo i primi minuti del secondo tempo. Fatale, per lui, l’ultimo allenamento di avvicinamento alla gara “Demis ha preso una brutta distorsione ma ha stretto i denti ad inizio partita, ad un certo punto il dolore è stato insopportabile e quindi abbiamo deciso di tenerlo in panchina. Negli ultimi secondi è rientrato perché lui è abile a tenere palla, è esperto, e ci era utile la sua abilità. Gli infortuni non ci hanno abbattuto, la squadra si era preparata in un certo modo ed ha stravolto tutto quando Demis si è infortunato, non è stato facile ma questa è un’altra dimostrazione della grandezza di questo gruppo”. Il Bolzano ha riconquistato il tricolore nello stesso ed identico modo con cui lo aveva perso l’anno scorso, a volte il destino è beffardo nel riproporre uguali situazioni ma con esiti invertiti. Questa volta a sorridere sono stati gli altoatesini ed a piangere i pugliesi che, in ogni caso, sono stati in partita fino alla fine e ci hanno provato senza mai indietreggiare. Onore agli sconfitti e un plauso ai vincitori, non vediamo già l’ora che ricominci il nuovo campionato. Siamo stati spettatori di un grande match dove si è apprezzato tutto il valore che questo sport può dimostrare anche solo in una gara, ringraziamo Dalvai per la disponiblità e gli facciamo di nuovo i complimenti per il titolo acquisito. (Fonte: Roberto Avallone - handballtime.it) http://www.handballtime.it/bolzano-campione-dalvai-merito-di-tutti/


FINALE PLAY OFF

Fusina: “Grande gioia, scudetto meritato!” Il Bolzano dal 2012 ha alla propria guida Alessandro Fusina e tutti, ormai, hanno la sensazione che farlo sedere su questa panchina sia stata una scelta più che saggia. Il tecnico siciliano ha aggiunto al palmares il secondo scudetto della gestione e l’impressione che tutti hanno è che non sia finita qui. Si è trasferito a Bolzano con tutta la famiglia sposando sia il progetto sportivo che quello della vita quotidiana, il suo presente è qui così come il suo futuro “Non ho intenzione di andare via – esordisce Fusina – vivo qui e sto benissimo, c’è tutta l’idea di andare avanti su questa strada. Il progetto per l’anno prossimo del club è ancora in fase di allestimento ma a grandi linee si può affermare che la rosa sarà confermata totalmente e vedremo se ci sarà qualche giovane interessante del nostro vivaio da verificare. Vedremo anche quello che riguarda i palcoscenici più importanti perché, come me, questo club è ambizioso; restiamo con i piedi per terra visto che non ha senso riempirci la bocca di paroloni, vedremo il da farsi senza fretta mentre ci godiamo il titolo vinto. Abbiamo delle squadre giovanili competitive, vinto un titolo U18 il primo anno che ero qui e vogliamo programmare anche qui il lavoro da portare avanti in futuro. Per un motivo o per un altro non è semplice operare con i ragazzi dell’U18 o dell’U20 perché fanno scelte di vita post-liceo che li portano in Germania o Austria ma speriamo di poter costruire una base solida partendo dai più piccoli”. La sensazione è che il Bolzano ricoprirà un ruolo da protagonista ancora per tanto tempo ed ora che ha riconquistato lo scettro di campione d’Italia sarà dura strapparglielo. Il match di ieri viene rivissuto dall’allenatore di Siracusa con la soddisfazione di chi sa di aver completato un’opera d’arte viste le difficoltà e le assenze non da poco di due grandi giocatori come Innerebner (assente totalmente) e Radovcic (giocato con una caviglia gonfia) “Aver vinto anche


senza questi due atleti è stata la dimostrazione del lavoro svolto e della forza di squadra, questo è un gruppo meraviglioso che è stato allestito da qualche anno e che ha sempre fame di successi. La serata è stata fantastica, il titolo voluto fortemente. C’è stato grande spettacolo sia in campo che sugli spalti, i miei giocatori hanno saputo reagire anche ai momenti di difficoltà della gara quando abbiamo subito una rimonta nel secondo tempo così come nel primo quando siamo partiti un po’ a basso ritmo. La tensione? Ovviamente non può mancare in una partita di tale caratura, in settimana abbiamo preparato delle azioni che poi sono cambiate per via dell’infortunio a Radovcic che stoicamente ha provato lo stesso ad essere della partita. Alla fine abbiamo gioito noi, è andata a finire esattamente come l’anno scorso ma con ruoli invertiti, negli ultimi minuti quando il punteggio ci vedeva sconfitti cercavo di trasmettere ai miei l’indole di non mollare mai, fino all’ultimo secondo; ci tengo a complimentarmi con il Fasano per l’ottima prestazione, onore a loro”. L’elemento fortuna, come in tutte le cose, è determinante “Impossibile vincere senza l’aiuto della dea bendata. I nostri avversari hanno fallito due rigori nel finale e noi quando siamo stati anche in doppia inferiorità numerica l’abbiamo scampata. Alla fine tutto si riduce ad una questione di dettagli e per nostra fortuna è andata a favore nostro ma al di là di tutto posso affermare con decisione che sia stata una vittoria meritata”. L’ultimo appunto è chiaro “Sottolineo come alla guida delle due migliori squadre italiane ci siano due allenatori italiani, questo dovrebbe far riflettere gli addetti ai lavori”. L’allenatore ha grandi meriti in questa vittoria del Bolzano, il suo impegno fin dai primi giorni è stato notevole ed ha raccolto i frutti lungo la strada. (Fonte: Roberto Avallone - handballtime.it) http://www.handballtime.it/fusina-grande-gioia-scudetto-meritato/



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