Speechless Magazine N° 2

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RACCONTO

Tre indimenticabili giorni di Rita Charbonnier

È

ubriaca di un vino scadente perché ha visto quella gran mignotta della sua ex che gli si avvicinava guardandolo di sotto in su.

È accasciata sul divano e non ha la forza di spostarsi. Prova a mettersi supina ma lo stomaco le arriva alle narici e l’intestino si annoda su se stesso e nella sua testa cozzano nubi pesanti che sovrastano un mare incazzato nero aiuto aiuto qualcuno faccia qualcosa per me. E tutto questo per un bambino cattivo di quarant’anni con una macchina che assomiglia a un cassonetto dell’immondizia e l’alito puzzolente di vodka da due soldi, ma lui non si riduce mai in questo stato, come cavolo fa? Anzi ha un’aria straordinariamente salubre mentre parlotta tutto piacione sdilinquito e sghembo con quella gran mignotta della sua ex. Il bambino cattivo fa qualcosa per lei. La carica sul cassonetto dell’immondizia e la porta a casa propria e la accudisce per tre indimenticabili giorni e per tre indimenticabili giorni la ospita nel proprio letto dalle lenzuola umide di sudore. Lui non possiede una lavatrice e non apre mai le finestre perché è allergico alla primavera, è allergico alla vita, e nel suo frigo campeggia solo un iceberg quietamente disceso dal congelatore accanto a una cipolla ammuffita trafitta da un coltellaccio. Ma per lei, oh, per lei lui compra un chilo di mele gialle e profumate e per tre indimenticabili giorni taglia le mele gialle e profumate a pezzettini e la imbocca paterno, dopodiché alla fine dei tre giorni la rispedisce a casa e si rimette con quella gran mignotta della sua ex.

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