Sorrento Magazine Easter Edition

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Foto di Gianfranco Capodilupo

numero/issue 0 路 marzo/march 2008



sommario/issue content · marzo/march 2008 in questo numero/in this number 4 · LE TRADIZIONI PASQUALI Le processioni della Settimana Santa

6 · CONFETTI, FIORI E MERLETTI

L'antica lavorazione artigianale delle palme di confetto sorrentine

7 · LA GASTRONOMIA PASQUALE IN PENISOLA SORRENTINA

Rituali, storie e leggende legate alla nostra cultura gastronomica

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10 · IL COLORE DELLA PASSIONE Il libro di Gianfranco Capodilupo

11 · ORARI - NUMERI UTILI

4 · EASTER TRADITION

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Holy Week processions

6 · CONFETTI, FLOWERS AND LACE

The ancient handmade work of the Sorrentine Confectionary Palms

7 · EASTER GASTRONOMY IN THE SORRENTINE PENINSULA

Rituals, tales and legends attached to the sorrentine gastronomy culture

10 · THE COLOR OF PASSION Il libro di Gianfranco Capodilupo

11 · TIMETABLE - USEFUL NUMBERS


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LE TRADIZIONI PASQUALI

Le processioni della Settimana Santa

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hi soggiorna a Sorrento nel periodo pasquale ha la possibilità di assistere ad una delle tradizioni più radicate nella nostra memoria storica, che si rinnova anno dopo anno: le processioni del giovedì e del venerdì santo. Le loro radici sono antichissime, già nel 1500 si registrano testimonianze di primi semplici cortei: pochi confratelli percorrevano le vie della città cantando salmi e recando una croce tra due lance. Solo verso il 1700 l'influenza dei gesuiti portò ad arricchire le processioni con lampade, fiaccole e stendardi. La processione bianca, ha inizio nel cuore della notte tra il giovedì e il venerdì che precedono la Pasqua, ed è organizzata dall'Arciconfraternita di Santa Monica. Prende il nome dal colore delle vesti che indossano i partecipanti, i quali sfilano, in maestoso silenzio, nascondendo il proprio volto sotto il cappuccio. La tradizione vuole ricordare il vagare della Madonna alla ricerca del Figlio catturato e condannato a morte. La notte del venerdì Santo - terminate le funzioni liturgiche della sera - i membri dell'Arciconfraternita di Santa Monica danno il via alla processione nera: è Maria che, finalmente, ritrova il Figlio morto in croce! Con indosso saio e cappuccio nero, gli uomini precedono silenziosi e solenni la statua della Madonna Addolorata ed il simulacro del Cristo morto portato a spalla. Su Sorrento scende il silenzio, … le luci si spengono, i negozi abbassano le serrande e gli incappucciati sfilano con passo lento e deciso, confondendosi quasi con il buio della notte, appena illuminati da languide fiaccole; mentre croci, stendardi e canti struggenti rievocano tradizioni millenarie che la fede ha tramandato di generazione in generazione nel corso dei secoli. All'improvviso il silenzio è rotto dalle note di Wagner che rievocano nella mente di ognuno la struggente morte e passione del Cristo. Una delle emozioni più forti è l'eco dei 200 cantori del Miserere che come spada taglia il commosso silenzio facendo proprie le parole del salmista Davide, trasformandole in un unico grido di preghiera.

(Concetta Caccaviello)

EASTER TRADITIONS Holy Week Processions

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hoever visits Sorrento during the Easter period has the chance to see one of the traditions which is most deep-rooted in historical memoirs, repeated year after year: the procession of Maundy Thursday and Good Friday. This tradition goes back a long way; there are testimonies dating back to the 1500's of simple processions: a few religious monks walked the streets of the city carrying a cross between two lances, singing psalms. Only towards the 17th century, the influence of the Jesuits embellished the processions with lamps, torches and standards. The White procession, starts in the middle of the night between the Thursday and Friday before Easter, and it is organized by the Santa Monica Main Confraternity. It takes its name from the color of the robes that the participants wear, in majestic silence, hiding their faces under their hoods. The tradition recalls the wandering of Our Lady whilst searching for her Son, captured and sentenced to death. Black Procession in Sorrento: the night of Good Friday - after the evening liturgical functions - the members of the Santa Monica Main Confraternity start the Black procession: it is Our Lady who has finally found her Son dead on the cross. Dressed in habits and black hoods, the men walk silently and solemnly in front of the statue of Our Lady and the simulacrum of Christ carried on their shoulders. Sorrento is in complete silence. Lights go out, shops close their shutters and the hooded monks proceed with their slow and decisive march, merging with the darkness of the night, slightly illuminated by languid torches; whilst crosses, standard and poignant songs recall age-old traditions which faith has passed on from generation to generation over the centuries. White procession in Sorrento Italy: All of a sudden the silence is broken by the notes of Wagner which recall to everyone's mind the desperate death and passion of Christ. One of the most profound moments is the echo of the 200 singers of Miserere which like a sword cuts into the moving silence and makes the words of David's psalm transform into a single cry of prayer.

(Concetta Caccaviello)


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CONFETTI, FIORI E MERLETTI

L'antica lavorazione artigianale delle palme di confetto sorrentine

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ono "Mani d'oro" quelle di chi porta avanti l'antica tradizione della lavorazione dei confetti, accostandoli a fiori colorati, frutta, trine e merletti. Una tradizione che ci riporta al tempo in cui pirati Saraceni, devastavano le nostre coste. Attualmente Sono sempre di meno le persone che con passione, come si dice qui "infilano i confetti", nonostante la richiesta del mercato sia sempre piu'alta. Una lavorazione artigianale tipica della costiera sorrentina, e che forse non è abbastanza conosciuta al di fuori della nostra regione. Per i bambini della costiera la domenica delle palme, e' una delle tradizioni più sentite ed attese. La benedizione delle palme, giorno in cui si ricorda l'ingresso in Gerusalemme di Gesù accolto dalla popolazione, con enormi rami di palma, e che apre la settimana santa. Un'altra tradizione locale é quella dei fiori di confetto. E proprio intorno alla tradizione delle palme di confetti che si racconta un'antica storia: Tanto tempo fa i Saraceni intraprendevano spessissimo scorrerie nella nostra terra. Visto l'imminente pericolo i sorrentini si rifugiarono nella loro Cattedrale dove si raccolsero per pregare ferventemente il buon Dio chiedendo di essere risparmiati dal saccheggio. Le loro preghiere furono esaudite e le navi Saracene naufragarono in prossimità della costa sorrentina. Soltanto una fanciulla, schiava dei saraceni, riuscì a salvarsi e, raggiunta a nuoto la Marina Grande, giunse in Cattedrale dove fu accolta premurosamente dal popolo e, per ringraziarli sciolse il sacchetto che aveva al collo e ne depositò il contenuto sull'altare: erano confetti colorati. Le nostre palme sono dei veri e propri capolavori, e dietro vi e' una lavorazione artigianale non delle più semplici. Nel periodo antecedente la pasqua, i fiori di confetto fanno bella mostra nelle vetrine dei bar, delle pasticcerie, dei negozi di prodotti locali, nei supermercati. Per realizzare questi fiori occorre tanta pazienza ed abilità: la candela accesa serve per riscaldare i bastoncini di metallo in cui poi verranno infilati, uno per uno i confetti. Si lasciano per una intera giornata ad asciugare, questi daranno origine a dei veri e propri boccioli di confetti che montati tra di loro, con l'aggiunta di merletti, fiori colorati, foglie e adornamenti vari, a seconda della fantasia e dell'estro creativo daranno vita all'opera finale: dei veri e propri "fiori e bouquet di confetti". Sono tradizioni della nostra terra, ed e' bello che oggi ci sia ancora qualcuno che continui a portarle avanti.

(Angie Cafiero)

CONFETTI, FLOWERS AND LACE The ancient handmade work of the Sorrentine Confectionery Palms

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alled “Hands of Gold” are those that carry from generation to generation the traditional work of Confetti (Confectionery), adding colored flowers, fruits, embroidery and lace. A tradition that goes back in time since the Saracens Pirates. Nowadays the number of people dedicated to this art is quite reduced, and those that, with passion, “thread the confetti” are very much appreciated and required. This is a very known local handicraft from the Sorrentine Area and maybe not as diffused as it could be throughout other regions. For children of this region, Palm Sunday is one of the most awaited and enjoyed traditions. The Palm Blessing, when it is remembered the arrival of Jesus in Jerusalem awaited by crowds with enormous Palm leaves, brands the start of the Easter Holy Week Another tradition are the Confetti flowers and a legend comes with this: The Saracen pirates were quite constant in the Sorrentine Coasts. Under an eminent danger, Sorrentines sheltered themselves in the Town’s Cathedral and prayed vigorously to be saved from the sacking. The prayer were heard and the Saracen vessels shipwrecked close to the Coast. One girl survived, a slave from the Saracens, that swam to the Coast and was welcomed by all in the Cathedral. She has a sack on a necklace around her neck and placed it at the altar. Inside, there was colorful confetti. The Confetti Palms are quite handcraft masterpieces as the elaboration is not simple. The period prior to Easter are a beautiful display to bars, cafeterias and pastry shops. To prepare a Confetti Flowers it takes a lot of patience where a skilful person heats with a candle small metal sticks where later, one by one, the confettis will be placed. A full day to dry them out and then creativity will be added with the embroidery, lace, flowers and all fantasy and magic to become beautiful bouquets. Traditions of that area still rewarding to see someone that is dedicated to keep them alive.

(Angie Cafiero)


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LA GASTRONOMIA PASQUALE IN PENISOLA SORRENTINA:

Rituali, storie e leggende legate alla nostra cultura gastronomica.

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a Pasqua, così come le altre feste religiose ha i suoi dolci tipici che sono soprattutto rituali in rappresentanza di questa grande ricorrenza. La gastronomia sia artigiana o domestica che sia, è abbastanza varia e cospicua. Alla Pasqua sono legati diversi dolci, in cui gli ingredienti impiegati hanno una notevole importanza. Il riferimento all’uovo nella ricorrenza pasquale, sotto l’aspetto rituale, rappresenta la rinascita della natura. I pani della Pasqua, sono presenti nelle gastronomie delle varie regioni italiane, ma anche d'europa, basta ricordare gli inglesi hot cross burns, pani lievitati nel cui centro e' posta una piccola croce. I nostri casatielli, sia dolci che salati ci riportano a questa antico rituale, e non a caso, nel loro impasto viene inserito un uovo. L'uso di regalare uova pasquali nasce dal fatto che durante la Settimana Santa non si potevano mangiare le uova, data la severissima osservanza del digiuno. Il mito della Sirena Partenope ci riconduce alla storia della pastiera napoletana. La leggenda racconta di Partenope che allietava con il suo melodioso canto la vita delle genti del golfo, queste per ringraziarla le offrirono frutti della (Pastiera) loro fertile terra: la farina, la ricotta, le uova, il grano tenero bollito nel latte, l'acqua di fiori d'arancio, la cannella e lo zucchero. La Sirena Partenope, commossa dai tanti doni li depose ai piedi degli dei. Questi con arti divine, mescolarono tutti gli ingredienti ed il risultato fu un dolce che superava in bontà e dolcezza il melodioso canto di Partenope: la pastiera. Con molta probabilità, invece, la puls punica, pietanza descritta in una ricetta di Catone nel suo De re rustica, fu la vera antenata del famoso dolce partenopeo. Nella Gatta Cenerentola la nota fiaba di Giovan Battista Basile, portata sulle scene dal Maestro de Simone, le pastiere, unitamente ad i casatielli vengono mezionate nelle prelibatezze che allietano il pranzo finale. Un'altra storia racconta di re Ferdinando II di Borbone il quale sposato Maria Teresa d'Austria, donna austera che i sudditi avevano soprannominato "la regina che non sorride mai". Un giorno Maria Teresa, cedendo alle insistenze del consorte, assaggiò una fettina di pastiera ed un sorriso le illuminò il volto, al che il re rispose: "per far sorridere Maria Teresa ci voleva la pastiera, ora dovrò aspettare la prossima Pasqua per vederla sorridere di nuovo!". In tempi remoti la pastiera veniva preparata solo in occasione della ricorrenza pasquale, ora e' la si può trovare facilmente tutto l'anno entrata anche essa a far parte della pasticceria napoletana, (casatiello) come' il babà e la sfogliatella. A Napoli non c’è famiglia che non sia depositaria della migliore e “origginale” ricetta, naturalmente il gusto e' diverso, ed ogni famiglia ne custodisce il segreto. Dall'aggiunta di crema pasticciera qui in costiera sorrentina, a quella di riso nel beneventano, a quella con i tagliolini che si prepara invece nel nolano, e con le innovazioni della moda, si aggiunge per i piu' golosi anche del cioccolato. (Angie Cafiero)

EASTER GASTRONOMY IN THE SORRENTINE PENINSULA

Rituals, tales and legends attached to the Sorrentine Gastronomy culture

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aster, as the other religious celebrations has its typical sweets that are, above all, rituals in a representation to what is related to. The gastronomy, whether rustic or homemade is various and abundant. To Easter several sweets are attached to, where the ingredients used are quite important such as the figure of the eggs during Easter also as a representation of Nature’s rebirth. The Easter breads, are present in the gastronomy of various regions in Italy, but also in Europe, to be remembered the famous English Hot Cross Buns, homemade bread where a small cross is made in the center. The local Casatielli, whether sweet or salty enhances the traditions of Easter as an egg is added into the recipe. Gifting Easter eggs was born once regular eggs could not be eaten during the Holy Week as they fastened. The Siren Partenope brings the tale of the Neapolitan “Pastiera”. The legend says that, to thank the beautiful singing and protection from the siren, the community offered her all the products cultivated in the area: flour, ricotta, eggs, orange, cinnamon, sugar. The siren, moved by such a delicate gesture took all the ingredients and brought to life the famous Pastiera pie. Instead, another legend surrounds the Pastiera, once mentioned on Roman Poet Catone’s rhymes and it is said to the faithful one. It is said that the King Fernando II from the Bourbons married a dour Maria Teresa d'Austria, called by its people “the queen that never smiles”. Surrendering her strong reluctance, at her husband’s insistence, she tried a piece of the Pastiera and a grand smile blossomed in her face. The king said that the Pastiera was needed to make Maria Teresa smile and that he would have to wait until next Easter to see it again. The nicest thing of nowadays is that you can try Pastiera at any time of the year, opposed to the Old times where it was traditional to see them only during Easter. Being so popular, the Pastiera is part of the typical pastries of the area such as the baba and the sfogliatella. Each traditional family says to be the owner of the most traditional recipe for this important Easter sweet. All secret, with similar results, some taste variations, although with the same intense passion as well as in different regions of the Campania Region such as the rice filling in the area of Benevento, the flat noodles in Nola or even, for the most gluttonous appetites, the one filled with rich chocolate.

(Angie Cafiero)




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IL COLORE DELLA PASSIONE

THE COLOR OF PASSION

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(Marino Niola - Tratto da "Gli incappucciati" di Gianfranco Capodilupo)

(Marino Niola)

a Pasqua, che è festa di resurrezione, è anche festa di primavera, rito di passaggio stagionale, che custodisce sin nel nome l'eco di tale transizione: esso deriva infatti dall'aramaico "pasha" che significa "passaggio". Nella Settimana Santa la memoria del Dio che risorge si articola con il simbolismo della natura che si risveglia. Non a caso la Pasqua, come altre feste analoghe nel mondo mediterraneo precristiano, cade nella domenica che segue il primo plenilunio dopo il ventuno marzo, quindi intorno all'equinozio di primavera, quando la natura rinasce dal sonno invernale e il ciclo delle messi volge verso la stagione della fioritura e dei raccolti. Tale simbolismo di morte e rinascita, di tenebra e di luce, è ancora avvertibile nelle "funzioni" della Settimana Santa: nel rito dei "Sepolcri" allestiti il Giovedì Santo, con il grano pallido fatto crescere nel buio delle chiese parate a lutto per la morte di Cristo. E, soprattutto, nelle processioni del Venerdì Santo quando la sagoma nera della Madre il lutto veglia come una grande icona del dolore sul corpo esangue del Dio incarnato. In pochi luoghi del Mediterraneo il teatro della passione celebra i suoi fasti con la stessa corale simultaneità che accende improvvisamente, come una partitura segreta, l'intera penisola sorrentina. Ogni paese intona la sua variazione sul tema arcaico della morte e resurrezione. Affiora così, da questa armonia di differenze una geografia segreta, la ragione, spesso dimenticata, di una antica unità. Una unità che solo l'immagine riesce a cogliere poiché il colpo d'occhio fa riaffiorare la cifra profonda della festa, che custodisce quelle ragioni lontane dell'unità di un territorio che sfuggono alla memoria della parola e della scrittura. Una mappa per immagini, una cartografia festiva della penisola sorrentina, è quella che ci offre Gianfranco Capodilupo con la sua preziosa serie di scatti dedicati ai riti della Settimana Santa.

aster (La Pasqua), that is the Resurrection event, is also a Spring event, rite of season change, that foster from the name its routes: actually derives, in fact, from the Aramaic “pasha” that means “the passage”. During the Holy Week the memory of God that resurrects articulates the symbolism of Nature that awakes. Not by mistake, Easter, as the other similar celebrations in the Mediterranean preChristian world, falls on a Sunday followed from the first spring-tide after March 21st, which means around the vernal equinox , when Nature is reborn from the restful winter sleep and the harvesting period start to occur. This particular symbolism of life and death, dark and light, is still recognizable during the “functions” of the Holy Week: at the Rite of the adorned Sepulchres on Holy Thursday, with soft grains cultivated in the undergrounds of the churches as a symbol in mourning of the death of Christ. And, above all, during the Holy Friday precessions when the dark silhouette of the Madonna mourns, as a grand icon of pain, the body and blood of the incarnated God. In very few places of the Mediterranean , the Passion of Christ performance celebrates its pomp with the simultaneously fire of enthusiasm as a secret work of Art, throughout the entire Sorrentine Peninsula. Each town highlights its own variations on the archaic theme of death and resurrection. Blossom, from this harmonious variety a secret area, the reason, often forgotten, ancient unity. A Unity that only eyes can catch and picture as its brightens the profound code of the even, fostering the distant unity minds of a territory that escapes the memory of expression and writing. A map for the images, a festive cartography of the Sorrentine Peninsula, is the one that offers Gianfranco Capodilupo with his precious photo series dedicated to the rites of the Holy Week.

Chi è: Gianfranco Capodilupo

Who is: Gianfranco Capodilupo

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iovanni Capodilupo (Gianfranco) è nato a Meta di Sorrento il 9 febbraio 1950. Dopo varie esperienze lavorative, è ritornato alla sua passione per la fotografia, fino a farla diventare una scelta professionale definitiva. Vive ed opera a Sorrento dagli anni Ottanta. Grazie alla sua naturale curiosità ha saputo adeguarsi all'evoluzione della fotografia e con l'avvento del digitale ha saputo riconvertirsi alle nuove tecnologie proponendosi con lavori interessanti ed innovativi. La sua attività spazia dal settore industriale a quello pubblicitario e commerciale. Negli ultimi anni, grazie ad importanti collaborazioni nell'ambito della nautica, si è proposto come punto di riferimento per le attività del settore nautico interessate a produzioni video e fotografiche. Negli anni ha partecipato ed organizzato mostre e contribuito a prestigiose pubblicazioni e cataloghi scientifici.

iovanni Capodilupo (Gianfranco) was born in Meta di Sorrento on Febraury 9, 1950. After a wide work exprience in various different capabilities, Capodilupo has returned to his passion, Photography, making it a definite professional carrier. Lives and works in Sorrento since the 1980's. Thanks to his natural curiosity, he has adapted himself to Photography evolution and with the arrival of digital, he has restructured to the new technologies proposing interesting and innovative works. His works runs through a wide variety of fields, from industrial to advertisment and commerce.For the last few years, thanks to an important support to the Nautical Area, he has become a reference in this sector when it comes to photo and video productions. Capodilupo has organized and participated on various events and has contributed to prestigoius publications and scientific catalogs..


sorrentoinfo · 11

ORARI TIMETABLE TRENI LOCALI/LOCAL TRAIN Circumvesuviana - call center 800053939 – 0817722111 www.vesuviana.it Sorrento-Napoli: 5.01, 5.37, 6.07, 6.25, 6.55, 7.22, 7.38, 7.55, 8.26, 8.52, 9.07, 9.37, 10.07, 10.37, 11.07, 11.37, 12.07, 12.37, 13.07, 13.25, 13.56, 14.22, 14.55, 15.26, 15.52, 16.07, 16.37, 17.07, 17.25, 17.56, 18.22, 18.55, 19.26, 20.07, 20.37, 21.07, 21.37, 22.25 Napoli-Sorrento: 5.09, 5.39, 6.09, 6.40, 6.44, 7.09, 7.39, 8.11, 8.22, 8.39, 9.09, 9.39, 10.09, 10.39, 11.09, 11.39, 12.09, 12.39, 13.09, 13.41, 14.09, 14.39, 15.11, 15.22, 15.39, 16.09, 16.39, 17.09, 17.41, 18.09, 18.39, 19.11, 19.39, 20.09, 20.39, 21.09, 21.39, 22.09, 22.42 Fermate/Main stop at Sant’Agnello (2 min) Piano di Sorrento (4 min), Meta (6 min), Vico Equense (10 min), Castellammare di Stabia (20min), Pompei (30 min), Ercolano (50 min), Napoli (1h). _________________________________________________ TRAGHETTI/FERRY (durata / duration 45 min.) Linee Marittime Partenopee (call center 0818073024) Sorrento-Capri: 8.35, 10.20, 16.00 Capri-Sorrento: 15.05, 16.55 Caremar (call center 892123) Sorrento-Capri: 7.45, 09.25, 14.30, 19.00 Capri-Sorrento: 7.00, 8.40, 13.40, 18.15 _________________________________________________ ALISCAFI/HYDROFOIL (durata / duration 25 min.) Linee Marittime Partenopee (call center 0818073024) Sorrento-Napoli: 7.20, 8.20, 9.45, 12.00, 13.40, 16.25, 18.50 Napoli-Sorrento: 9.00, 11.00, 13.05, 15.00, 17.15, 18.25, 19.30 Sorrento-Capri: 8.05, 8.25, 8.45, 8.55, 9.15, 9.40, 9.45, 10.45, 11.10, 11.45, 12.55, 13.10, 13.45, 14.25, 14.45 15.45, 16.05, 16.45, 16.55, 17.45, 18.20 Capri-Sorrento: 8.00, 8.55, 09.00, 9.20, 9.50, 10.05, 10.20, 11.20, 11.40, 11.55, 12.20, 13.50, 15.20, 15.35, 16.05 16.20, 16.35, 17.20, 17.45, 18.30, 19.00 Sorrento-Ischia: 9.30 - Ischia-Sorrento: 17.20 Metro del Mare (call center 199600700) Sorrento-Amalfi: 7.30, 9.25, 13.25, 15.10 Amalfi-Sorrento: 10.00, 12.00, 15.45, 18.30 _________________________________________________ SERVIZIO AUTOLINEE/BUS ORANGE BUS (call center 0817345302) corse ogni 20 minuti/there is a rule every 20 minutes Linea A Sorrento (Capo)-Meta dalle 5.30 alle 0.50 Meta- Sorrento (Capo) dalle 6.10 alle 0.20 Linea B - Sorrento (Porto)-Centro: dalle 7.00 alle 23.30 Linea C Sorrento (Porto)-Sant’Agnello: dalle 7.00 alle 23.30 Sant’Agnello-Sorrento (Porto): dalle 7.47 alle 23.50 Linea D Circolare Marina Grande-Sorrento Marina Grande dalle 7.20 alle 0.20 _________________________________________________ Autolinee Marozzi Sorrento-Roma-Sorrento www.marozzivt.it - tel. 0805790111 Sorrento (Train Station) 6.00, 17,00 Fermate/Main stop at Vico Equense (p. Kennedy, 15min), C.mare di Stabia (Viale Europa, 30 min), Pompei Scavi (Piazza Esedra, 45min), Napoli (Molo Beverello, 1h), Roma (St.Tiburtina, 4h) Roma (St. Tiburtina) 7,00 15.00 Fermate/Main stop at Napoli (Molo Beverello 2.45h), Pompei Scavi (Piazza Esedra 3.25h), C.mare di Stabia (Viale Europa, 3.40h), Vico Equense (p. Kennedy, 3.55h), Sorrento (train station, 4.10h) _________________________________________________ rosso/red: corse feriali/except sundays and other holidays viola/violet: corse festive/sundays and other holidays verde/green: direttissimo/direct

Sita - Blue Bus Sorrento-Positano-Amalfi 6.25, 8.25, 8.50, 9.15, 10.05, 10.20, 10.30, 11.00, 11.30, 12.25, 13.00, 13.30, 14.05, 14.15, 15.25, 16.00, 16.30, 17.00, 18.25, 18.25, 19.25, 20.05 Fermate/Main stop at Positano (40 min), Amalfi (90min) Amalfi-Positano-Sorrento 6.30, 7.15, 8.05, 9.00, 9.30, 10.30, 11.30, 12.15, 13.00, 13.30, 14.05, 14.30, 15.15, 16.00, 16.30, 17.00, 17.30, 18.15, 19.00, 20.00, 21.00 Fermate/Main stop at Positano (40 min), Sorrento (90min) Sorrento-Massalubrense-S.Agata 5.50, 7.25, 8.05, 8.50, 9.30, 10.10, 11.00, 12.15, 12.40, 13.15, 14.00, 14.20, 14.50, 15.25, 16.15, 17.10, 19.00, 20.05, 21.05, 22.10, 23.00 Fermate/Main stop at Massalubrense (20 min), Sant’Agata (35min) S.Agata-Massalubrense-Sorrento 5.15, 6.15, 7.10, 7.15, 7.45, 8.30, 9.15, 10.05, 10.20, 11.15, 12.10, 12.50, 14,20, 14.40, 15.25, 16.00, 17.10, 18.00, 19.00, 20.20, 21.30, 22.20 Fermate/Main stop at Massalubrense (15 min), Sorrento (35min) Sorrento-Priora-S.Agata 6.50, 8.05, 8.50, 9.15, 10.10, 11.30, 12.15, 13.00, 13.15, 13.55, 14.00, 15.30, 16.15, 17.00, 18.00, 19.15, 19.25, 20.05, 21.05, 22.00 Fermate/Main stop at Priora (15 min), Sant’Agata (25min) S.Agata-Priora-Sorrento 6.00, 7.00, 7.25, 8.15, 8.45, 10.55, 11.30, 12.10, 13.00, 13.30, 15.05, 15.35, 16.00, 17.05, 18.00, 20.40 Fermate/Main stop at Priora (10 min), Sorrento (25min) Amalfi-Ravello 30 minutes 6.30, 8.00, 8.30, 9.00, 10.00, 10.30, 11.00, 12.10, 13.15, 14.15, 14.30, 15.05, 15.35, 16,35, 17.30, 18.50, 19.00, 20.00, 21.30, 22.00, 23.00, 00.00 Fermate/Main stop stop at Ravello (30 min) Ravello-Amalfi 30 minutes 5.45, 6.05, 6.35, 7.35, 7.45, 8.05, 8.25, 9.05, 9.35, 10.05, 10.35, 11.25, 12.45, 12.50, 13.40, 14.00, 14.40, 16.05, 16.20, 16.40, 17.05, 17.35, 18.10, 18.25, 19.20, 19.20, 19.25, 19.55, 20.25, 21.35, 22.25, 23.25 Fermate/Main stop stop at Amalfi (30 min) _________________________________________________ Curreri Service Sorrento-Capodichino-Sorrento www.curreriviaggi.it - tel. 0818016376 Sorrento (Train station) 6.30, 8.30, 10.30, 12.00, 14.00, 16.30 Fermate/Main stop: Piano (Ex Hotel Siesta, 8min), Vico Equense (P. Kennedy, 20min), C.mare di Stabia (Nuove Terme, 30min), Napoli (Aeroporto, 75min) Napoli (Aeroporto) 9.00, 11.30, 13.00, 14.30, 16.30, 19.30 Fermate/Main stop: C.mare di Stabia (Nuove Terme, 30min), Vico Equense (P. Kennedy, 40min), Piano (Ex Hotel Siesta, 52min), Sorrento (Train Station, 75min) _________________________________________________ rosso/red: corse feriali/except sundays and other holidays viola/violet: corse festive/sundays and other holidays verde/green: direttissimo/direct Sorrento Info non è responsabile di eventuali variazioni negli orari. Si raccomanda di contattare le varie società di trasporto prima di mettersi in viaggio.

Sorrento Info is not responsable of possible variations in the schedules. We recommend you to contact the various societies of transport before putting on in trip.



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