@motion Anno 2 Numero 5

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ANNO II° - NUMERO 5 - LUGLIO 2009

@motion

PERIODICO SULL’ AUTOMAZIONE INDUSTRIALE DI SONEPAR ITALIA


INDICE Redazionale di benvenuto

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PMTeam Automazione Industriale

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Moeller

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Asita

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Italweber

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Phoenix Contact

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Abb

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Abb

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Cabur

16

Grafoplast

17

Omron

18

Schneider Electric

20

Siemens

22

Sick

24

Lovato

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Bticino - Legrand

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Elenco Filiali Sonepar

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SmartWire-Darwin Sicurezza Elettrica Etimat

PSR - Trifase | nanoLine Automazione & Materiale Edile Inverter ABB Morsetti passanti Serie CBC Siglatura No Problem Omron Energy Saving Nuova gamma di variatori di velocità Altivar 12 e Altivar 312, semplice e completa Puntare all’essenziale Sick Innovation Marathon 2009 Lovato Electric “GA” Spidò Legrand

Numero 5 - Luglio 2009


REDAZIONALE Bentrovati a tutti In questo numero preestivo troverete la voglia nostra e dei nostri partner di reagire alla situazione che il mercato ci sta prospettando, al momento senza soluzione di continuità. Se molti attori adottano una strategia di attesa e puro risparmio di risorse, altri come Sonepar vogliono investire per supportare e sostenere l’economia generale. Non è voler essere ottimisti a tutti i costi, cosa diffusissima su tutti i media per ovvi motivi di sostegno al “morale” dei consumatori. E’ in realtà uno degli approcci possibili alle situazioni difficili, come quella attuale. Investire adesso, per chi può farlo, può significare trovarsi in una situazione vincente quando la crisi cederà il passo alla ripresa.

maggior competitività di prezzi nel mercato e un vantaggio per l’ambiente. La strategia di Sonepar è quindi quella di sostenere i suoi clienti nella fase di progettazione e proposta di queste soluzioni, sia che siano installatori che a loro volta dovranno “vendere” queste soluzioni, sia che siano direttamente consumatori finali che necessitano di maggiori competenze tecniche, senza doversi rivolgere a costose consulenze. Ma il risparmio non è solo quello energetico, e neanche il prezzo del singolo prodotto. I nostri investimenti, all’interno dell’azienda, sono diretti ad ottimizzare e riorganizzare i magazzini per ottenere un servizio di logistica di altissimo livello, grazie anche a sistemi informativi che facilitino e automatizzino i flussi gestionali con clienti e fornitori.

Quello che noi in Sonepar stiamo facendo è sostenere i nostri clienti investendo nella specializzazione delle persone, in organizzazioni e strutture più efficienti.

Si riducono al minimo tempi e possibilità di errori; il personale è specializzato nel suggerire le migliori soluzioni e prodotti per specifiche applicazioni. Il risultato è maggior efficienza nella gestione del tempo, dello stock e quindi della liquidità ai nostri clienti.

Ad esempio in progetti e proposte di soluzioni per il cost-saving. Principalmente ci riferiamo al risparmio energetico perché è una delle voci più importanti dei costi di qualunque tipo di impresa.

Siamo qui per voi e non è un caso che nella pubblicazione troverete i nomi dei riferimenti delle nostre società che potranno accogliere le vostre richieste e fornirvi le risposte necessarie.

Spesso, convincendo i clienti finali a fare investimenti con un pay-back nel breve/ medio termine (da 6 a 36 mesi), si possono ottenere risultati eccellenti che rendono più redditizi e competitivi i prodotti di un’industria o i servizi prestati da aziende del terziario.

Vi auguro una buona lettura e soprattutto delle splendide vacanze estive.

Il beneficio è comune essendo uno sviluppo di business per noi, ma anche portando

Visitate il sito www.sonepar.it e iscrivetevi nella sezione @motion per ricevere la rivista personalmente e direttamente all’indirizzo che preferite. Se avete richieste e osservazioni, scriveteci alla casella di posta infoemotion@sonepar.it

Gianfranco Lanzoni

Coordinatore PMTeam Automazione Industriale

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PMINDICE TEAM

Il PMTeam Automazione Industriale

Una squadra di professionisti per aggiornarvi sulle nuove opportunità dell’automazione industriale.

Gianfranco Lanzoni

Lamberto Pege

Gennaro Pennone

Michele Miloro

Pietro Giordano

Giuseppe Carone

Silvano Marcucci

Carlo Logi

Coordinatore PMTeam Automazione Industriale Sonepar Italia gianfranco.lanzoni@sonepar.it

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PMTeam Automazione Industriale RER p.giordano@grupporer.com 06.655181

PMTeam Automazione Industriale Sonepar Italia Nord lamberto.pege@sonepar.it 049.8292111

PMTeam Automazione Industriale Sonepar Puglia giuseppe.carone@sonepar.it 080.2124101

Giambattista Signorelli

PMTeam Automazione Industriale Femi-Rinaldi giambattista.signorelli@sonepar.it 035.4282800

Claudio Garosi

PMTeam Automazione Industriale Cangiano Sonepar gennaro.pennone@sonepar.it 081.5503111

PMTeam Automazione Industriale ED s.marcucci@grupporer.com 06.8861764

PMTeam Automazione Industriale Sonepar Sardegna. claudio.garosi@sonepar.it 070.485151

Giancarlo Giarin

PMTeam Automazione Industriale Sonepar Italia Nord giancarlo.giarin@sonepar.it 049.8292111

PMTeam Automazione Industriale Migliore Sonepar michele.miloro@sonepar.it 091.6836211

PMTeam Automazione Industriale Mazzi Sonepar carlo.logi@sonepar.it 055.897741

Raffaele Caldarola

PMTeam Automazione Industriale Forel Sonepar raffaele.caldarola@sonepar.it 0331.427711

Moreno Lorenzoni

PMTeam Automazione Industriale Mazzi Sonepar moreno.lorenzoni@sonepar.it 055.897741



MOELLER INDICE

SmartWire-Darwin

L’evoluzione del Quadro di comando Per Impiantisti e Costruttori di Macchine è determinante trovare un equilibrio fra massima funzionalità ed ottimizzazione dei costi. Moeller Electric risponde a questa necessità con una rivoluzionaria soluzione: SmartWire-Darwin. Si tratta di un nuovo concetto di cablaggio per comando, segnalazione e comunicazione. 06

Attualmente i dispositivi di comando sono ancora collegati singolarmente agli Ingressi e alle Uscite del PLC centrale o degli I/O remoti. Errori di connessione, complessi test funzionali e di cablaggio, diagnostiche complesse in caso di guasto, sono tutte conseguenze inevitabili, nonostante gli intelligenti sistemi di automazione. SmartWire-Darwin, da un lato collega tramite un Gateway ed un unico cavo piatto, il PLC a tutti i componenti del quadro, dall’altro trasforma i tradizionali componenti standard (partenze motori, pulsanteria etc.) in utenti attivi nel sistema di comunicazione. Il cablaggio convenzionale tra unità I/O e dispositivi di comando si riduce drasticamente. Un’unica dorsale con cavo piatto a 8 poli, collegherà infatti il PLC a tutti i componenti del quadro, siano essi contattori singoli o partenze motore complete, sensori o pulsanteria, interruttori di potenza o drives. La tecnica di cablaggio tradizionale, tra cui anche quella degli I/O remotati, risulterà estremamente alleggerita, sostituita dalla tecnica a cavo unico con connessione ad innesto.

Il sistema Smar tWire-Darwin (SWD) in poche parole: La Linea • Sul PLC non sono più necessari I/O, né a livello centrale né remoto: è sufficiente la sola connessione al Gateway SWD • Il Gateway SWD è compatibile con i

principali protocolli Bus: ProfibusDP e CANopen. Ad ogni Gateway sarà possibile collegare fino a 99 partecipanti. • Il cavo non solo trasmetterà i dati di segnale (On, Off o analogici), ma provvederà anche ad erogare la necessaria potenza di comando. • Il cavo SWD può anche uscire dal quadro principale, trasformandosi da piatto in cavo a sezione circolare, per raggiungere i quadri e i componenti periferici (la distanza totale dal Gateway può raggiungere i 100 metri). Le connessioni Il cavo piatto viene equipaggiato di speciali connettori mediante crimpaggio:


MOELLER

la pulsanteria RMQtitan sono infatti interfacciabili alla dorsale SmartWire-Darwin. • Elementi funzionali permettono di connettere la pulsanteria standard RMQtitan, sostituendone di fatto i classici blocchetti di contatti;

L’interfacciamento con gli apparecchi Il sistema SmartWire-Darwin non rivoluziona però gli standard di cablaggio e di progettazione a cui costruttori e quadristi sono abituati. Infatti così come è compatibile con usuali protocolli (ProfibusDp e CANopen) così non richiede particolari componenti: contattori e partenze motore Moeller xStart così come

I vantaggi SmartWire-Darwin rappresenta un vero e proprio salto evolutivo nella tecnica di cablaggio e nelle architetture di comunicazione dei Quadri di Controllo. SmartWire-Darwin riduce drasticamente i costi di cablaggio e contribuisce a ridurre le spese sull’intera catena di valori – dalla progettazione alla costruzione, dalla messa in esercizio agli interventi di manutenzione e/o espansione del quadro macchina.

07

• Una “testina” speciale SWD, inseribile ad innesto sul fronte del contattore, connette contattori e partenze motore alla dorsale SWD alla quale trasmette i valori di stato (On,Off) e ne riceve segnali di comando, ma anche la stessa potenza d’eccitazione della bobina del contattore.

Progettazione semplificata

• Grazie alla riduzione di punti terminali e all’impiego di protocolli e componenti standard conosciuti.

Riduzione degli spazi

• Eliminazione degli I/O del PLC o remotati. • Unico cavo piatto che elimina o rimpicciolisce le canaline di cablaggio.

Riduzione Tempi-Costi di cablaggio e montaggio

• Un unico cavo, connessioni a crimpare a montaggio a scatto, in pratica Plug & Work!

Facilità e velocità di messa in esercizio

• La semplificazione del layout di cablaggio, l’eliminazione pratica delle possibilità di errore e l’indirizzamento a riconoscimento automatico, rendono lo start-up semplice e veloce.

Diagnostica semplificata

• In caso di errore, sul componente interessato lampeggia un led che indirizza l’operatore nella ricerca del guasto.

Manutenzione ed Espansione agevolata

• Scollegando un singolo componente il resto del sistema continua a funzionare regolarmente. • La dorsale è ampliabile mediante opportuni connettori di interconnessione verso il nuovo tratto del sistema.

Riduzione scorte e facilità d’approvvigionamento

• Grazie all’impiego di protocolli e componenti standard facilmente reperibili sul mercato.

Numero 5 - Luglio 2009


INDICE ASITA

www.asita.com

Sicurezza Elettrica

Le prove e le misure da condurre sull’equipaggiamento elettrico delle macchine ed altro ancora… Più numerose e accurate sono le verifiche, maggiore è la certezza del costruttore che la macchina non presenta difetti e soddisfa la regola dell’arte.

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Regola dell’arte che il costruttore deve soddisfare ottemperando a quanto prescritto dalla specifica normativa CEI EN 60204-1. Sicurezza del macchinario, eseguendo anche le verifiche richieste al capitolo 18. Dopo aver verificato che l’equipaggiamento elettrico sia conforme alla documentazione tecnica, il costruttore non può esimersi dall’eseguire: • Verifica delle condizioni per la protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione che comprende: - Verifica della continuità del circuito equipotenziale di protezione mediante prove. - Verifica dell’impedenza dell’anello di guasto e idoneità del corrispondente dispositivo di protezione contro le sovracorrenti (per i sistemi di tipo TN) • Prove di resistenza dell’isolamento • Prove di tensione • Prove funzionali Modelli

Per la prova di continuità del circuito equipotenziale di protezione (conduttori PE), gli strumenti proposti da ASITA, prediligono una corrente di prova elevata 10A per soddisfare pienamente la norma CEI EN 60204-1 la quale suggerisce una maggiore corrente per la migliore precisione dei risultati, specialmente con bassi valori di resistenza. Questa prova deve comunque sempre precedere la verifica dell’impedenza dell’anello di guasto (Zs) da eseguire sul posto con la macchina interamente costruita. Ai fini della sicurezza, la condizione da soddisfare anche dalle masse più lontane dalla fonte di alimentazione è la seguente: Uo/Zs ≥ Ia; dove Ia rappresenta la corrente di intervento del dispositivo di protezione della linea che alimenta la macchina stessa. ASITA, per questa importante prova propone REALIMP, strumento specifico per la misura dell’impedenza dell’anello di guaMARK II

AS5100

AS5150

sto con elevata corrente di prova (200A). REALIMP esegue il calcolo della presunta corrente di guasto considerando la parte reattiva e quella resistiva che compongono l’impedenza, condizione necessaria in presenza di cavi con sezione maggiore di 70 mm2. Relativamente alla misura della resistenza di isolamento viene prescritta una tensione di prova 500Vc.c. con un limite di 1 MΩ mentre, per la prova di tensione applicata viene eseguita applicando per un secondo la tensione di 1kVc.a., in pratica la prova serve per accertare eventuali guasti di isolamento verso terra. Gli strumenti AS5100, MARKII e AS5150 permettono ovviamente anche queste prove oltre a quella di continuità. Queste le soluzioni strumentali multifunzione accomunate dall’estrema semplicità di utilizzo e dalla loro robustezza. REALIMP

AS5010

Funzioni Continuità PE

I di prova: 10A

I di prova: 10A,25A

I di prova: 10A,25A

I di prova: 10A

-

Isolamento

V di prova 500V

V di prova 500V,1000V

V di prova 500V,1000V

-

-

Tensione applicata

1000V o 2500V

1000V o 2500V

Fino a 5000V

-

-

Tempo di scarica

X

Metodo a 4 sonde

X

-

-

Impedenza Zs

-

-

-

-

I di prova 200Amax

Connessione a PC

X

X

X

X

X

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ITALWEBER

Un mondo di protezione

Etimat

Sistema di apparecchiature modulari di protezione e comando Soluzioni di elevata qualità per ogni applicazione Nel moderno mondo industriale risulta ormai fondamentale poter disporre di un completo sistema di apparecchiature, meglio se di tipo modulare, in grado di fornire soluzione ad ogni problematica relativa alla protezione, al comando ed all’automazione dei processi industriali. A questo tipo di esigenza è in grado di rispondere solo una gamma di prodotti ampia e variegata, composta da interruttori automatici, interruttori differenziali puri o magnetotermici, scaricatori di sovratensione, contattori modulari, e da altri prodotti complementari, compresi i relativi accessori. Le applicazioni di questi dispositivi sono davvero infinite, ad esempio per quadri di sollevamento acque, bordo macchina, nel settore del condizionamento, nel settore dei quadri per cantieri, ecc. ed è sempre utile (per non dire necessario) controllare la reale qualità dei prodotti utilizzati.

Verificare quindi le normative in base alle quali sono stati realizzati gli apparecchi e, soprattutto, verificare la presenza di qualche omologazione di prodotto rilasciata da enti indipendenti (IMQ, VDE, KEMA, UL, ecc.), sicuramente garanzia di qualità e di serietà. In particolare, gli interruttori automatici magnetotermici sono realizzati in conformità alle Norme CEI EN 60898 e CEI EN 60947-2 (rispettivamente interruttori automatici per usi domestici e similari e per usi industriali), e sono utilizzati per la protezione delle apparecchiature poste a valle contro le sovracorrenti. I differenziali invece sono destinati tipicamente alla protezione delle persone ed intervengono in caso di dispersione di corrente verso terra. In realtà, essi si distinguono in “puri” (norma EN 61008-1) e “magnetotermici” (EN 61009-1). Quest’ultima versione, che comprende anche la protezione magnetotermica unita alla protezione dif-

ferenziale, può essere ottenuta anche abbinando agli interruttori automatici i cosiddetti “blocchi differenziali”. Risulta fondamentale poter utilizzare anche l’accessoristica di corredo per tali prodotti, ad esempio i contatti ausiliari, le bobine di apertura a lancio di corrente, le bobine di minima tensione, ecc. in modo da consentire la progettazione e la realizzazione di soluzioni complete, moderne ed integrate.

Esempio applicativo: quadro per centrale termica

Esempio applicativo: quadro pompe sollevamento

Interruttori automatici magnetotermici e differenziali

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PHOENIX CONTACT INDICE

PSR - Trifase

Modulo di sicurezza programmabile

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Alla fine del 2009, la nuova norma di sicurezza ISO 13849-1 sostituirà in modo definitivo l’attuale DIN EN 954-1. La nuova norma stabilisce che determinati requisiti siano rispettati nell’intero ciclo di vita di una funzione di sicurezza e suggerisce dei metodi per l’applicazione degli stessi. La progettazione di soluzioni di sicurezza adeguate offre agli utenti vantaggi competitivi notevoli, quali una maggiore disponibilità dei componenti di sicurezza e conseguentemente una maggiore produttività della macchina o dell’impianto. PSR-Trisafe è il nuovo modulo di sicurezza programmabile di Phoenix Contact. Interi circuiti di sicurezza in macchine e impianti, dagli arresti di emergenza al monitoraggio dei ripari, possono essere monitorati utilizzando un unico dispositivo di controllo.

in qualsiasi momento. La modalità di simulazione integrata e la funzione di controllo automatico della logica assicurano agli utenti la sicurezza necessaria anche durante la fase di progettazione. Bastano pochi clic per configurare ogni modulo. Questo non solo elimina la necessità di un complesso cablaggio, ma minimizza anche le potenziali fonti di errori. Il modulo di sicurezza programmabile consente un’efficiente implementazione dei progetti in tutte le loro fasi. La logica di sicurezza, dopo essere stata testata, viene infine scaricata mediante il cavo USB nel modulo di sicurezza.

Con una larghezza di soli 67,5 mm, PSRTrisafe può essere utilizzato per gestire fino a 20 segnali in ingresso. Il modulo fornisce inoltre quattro uscite di sicurezza nonché uscite per segnali di trigger, allarmi e taglio di polarità a terra. La logica di sicurezza può essere facilmente personalizzata utilizzando la funzione „drag and drop“ nell’intuitivo software di configurazione grafica Safeconf, che non richiede competenze di programmazione specifiche. I nuovi dispositivi di sicurezza possono pertanto essere integrati nel sistema in modo rapido e semplice Codice

Descrizione

Tipologia morsetti

29 86 22 9

PSR-SCP-24DC/TS/S

29 86 23 2

PSR-SPP-24DC/TS/S

A vite su connettori estraibili A molla su connettori estraibili

Ingressi digitali di sicurezza

Uscite digitali di sicurezza (Cat. 4; PL “e”; SIL3)

Uscite digitali di segnalazione

20

4

4

20

4

4


PHOENIX CONTACT Possibili campi applicativi

nanoLine

Il sistema di controllo semplice ed intelligente L’innovativa piattaforma di controllo nanoLine permette una programmazione semplificata, con opzioni di comunicazione flessibili e modulari. nanoLine è adatta in modo particolare per le applicazioni entry level, nelle quali la connettività sta assumendo un’importanza sempre maggiore. Connettività all’avanguardia Con l’integrazione delle funzionalità di Modbus TCP e Modbus RTU server, la famiglia nanoLine offre una versatilità di connettività unica per questa classe di prodotti. Modbus TCP e Modbus RTU consentono il monitoraggio a distanza dell’unità nanoLC mediante un PC, un PLC di livello superiore o un HMI, consentendo di integrare i nanoLC in sistemi più ampi. In questo modo, tutti i punti I/O, i registri, i timer, i contatori e i flag di programma e di sistema possono essere letti e scritti da postazione remota. È inoltre supportato un controllo di accesso a più livelli con password e timer watchdog. Pannello di comando e software nanoNavigator Il pannello di comando è un’interfaccia flessibile preposta all’interazione tra l’operatore

e il controllore. Può essere montato sull’unità di controllo oppure può essere utilizzato come unità palmare, che viene collegata al controllore in caso di necessità. Sul pannello di comando l’operatore può visualizzare lo stato di tutti i punti I/O e variabili. Il programma inoltre invia al display messaggi con istruzioni o richieste d’inserimento dati. Il pannello di comando nanoLine dispone di un tastierino numerico per l’inserimento dei parametri. La visualizzazione dei messaggi avviene in modo ben visibile sul display grafico da 32 mm con retroilluminazione. Il pacchetto software gratuito nanoNavigator, disponibile in lingua italiana, semplifica e accelera le operazioni di configurazione, programmazione e manutenzione. La programmazione e la simulazione del programma avvengono attraverso un PC, collegato all’unità di base nanoLine mediante un modulo di collegamento seriale, o USB, opzionale. La programmazione dei controllori nanoLine avviene con l’ausilio di un linguaggio di programmazione a diagramma di flusso intuitivo, che offre numerosi vantaggi; non è necessario avere conoscenze di programmazione per creare un programma. E’ inoltre prevista l’aggiunta del linguaggio di programmazione Ladder.

nanoLine può essere installato in ambiti applicativi dove è richiesta semplicità d’installazione, velocità di programmazione senza specifiche competenze tecniche. Il tutto, salvaguardando i costi. Le applicazioni tipiche riconducibili a nanoLine sono: l’automatizzazione di serre mediante l’installazione di moduli dedicati ad apertura e chiusura automatica di porte e finestre, irrigazione centralizzata nonché l’illuminazione interna ed esterna. La gestione del controllo luci in ambiente industriale, sezionando, temporizzando e controllando le varie utenze; questo rappresenta un aspetto di grande attualità legato al risparmio energetico. nanoLine può essere ottimamente installato come gestore della rete domotica, non basata su bus. Nel trattamento delle acque, il controllo delle pompe è fondamentale per poter erogare correttamente l’acqua alle utenze collegate. Le pompe devono essere azionate in base non solo a criteri locali (fasce orarie dell’energia elettrica, condizioni dell’impianto, livelli dei serbatoi) ma anche in base ai livelli ed alle portate rilevate in vari punti di un acquedotto. Nell’automazione di parcheggi, nanoLine permette di controllare i sensori di presenza auto, la movimentazione di meccanismi di apertura e chiusura nonché l’illuminazione del parcheggio stesso. E poi, distributori automatici di bevande e snacks, autolavaggi e piccole isole standalone di automazione dove si possono gestire I/O digitali e analogici.

Codice

Descrizione

Ingressi/uscite onboard

Alimentazione

Temperatura di esercizio

Espansioni

Interfacce opzionali

2701027

nLC-050-024D-06104QTP-00A

6 ingressi / 4 uscite digitali PNP

24 V DC

-20 / +60°

Max. 3 (digitali o analogiche)

Ethernet (Mobdus TCP server), RS232, RS485 (Modbus RTU server), USB

2701043

nLC-050-024D-06104QRD-05A

6 ingressi / 4 uscite digitali a relè

24 V DC

-20 / +60°

Max. 3 (digitali o analogiche)

Ethernet (Mobdus TCP server), RS232, RS485 (Modbus RTU server), USB

2701056

nLC-050-024X-08104QRX-05A

8 ingressi / 4 uscite digitali a relè

24 V AC / DC

-20 / +60°

Max. 3 (digitali o analogiche)

Ethernet (Mobdus TCP server), RS232, RS485 (Modbus RTU server), USB

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INDICE ABB

Automazione & Materiale Edile Più automazione quindi più sicurezza e più affidabilità: con il contributo delle apparecchiature di ABB il processo produttivo di materiale da costruzione della Cava dei Renai di Signa (Firenze) ha conosciuto una sensibile evoluzione, rinnovando l’impianto di lavorazione della ghiaia, in precedenza gestito manualmente.

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Macchine specializzate, quali: estrattori, tramogge e vagli vibranti, mulini ad urto, silos ecc…, intervengono nelle diverse fasi della trasformazione della ghiaia in sabbia. Per controllare e intervenire tempestivamente nel caso di anomalie, le fasi erano da sempre gestite localmente dal personale, ognuna distinta e svincolata dalle altre. I dispositivi ABB (PLC, convertitori di frequenza e avviatori graduali ecc.) hanno reso possibile la gestione automatica e centralizzata delle macchine, senza precludere la possibilità di intervenire manualmente e in locale in caso di necessità, assicurando maggiore affidabilità dell’impianto e riducendo di conseguenza gli interventi di manutenzione.

L’architettura ABB fornita si basa sui PLC e sul bus dati CS31, consentendo il controllo distribuito del sistema, ed è suddivisa in tre sotto sistemi: un quadro generale, un pulpito e quattro sottoquadri con alimentazione di emergenza (UPS). Il quadro generale contiene tutti i contattori di comando e protezione motori delle diverse apparecchiature coinvolte nella lavorazione. Il pulpito di comando e di coordinamento delle macchine, con funzione di supervisione, riceve segnalazioni e allarmi da diversi sensori sullo stato delle varie fasi di lavorazione (raccolta o estrazione, frantumazione, selezione, stoccaggio e carico camion). I quattro sottoquadri permettono anche la gestione locale delle singole macchine. Il pulpito realizzato per la gestione centralizzata è basato su un PLC, comprende un pannello operatore e un sinottico, da cui l’operatore può supervisionare e comandare il funzionamento dell’impianto. Sul pannello operatore è possibile visualizzare (con diverse pagine) lo stato di allarmi provenienti dai vari sensori posti lungo tutto l’impianto,

sicurezze o emergenze attivate, livelli dei silos, assorbimenti delle singole macchine (mulino, vagli rotanti...), rottura nastri trasportatori, ecc. Ogni pagina è legata a funzioni specifiche, dove sono visualizzati dati e informazioni e, quando previsto, è possibile impostare tempi di lavorazione, soglie, parametri, ecc… La parte dei comandi viene realizzata tramite pulsanti di marcia e arresto, con la segnalazione riportata sul sinottico, per tutte le macchine che fanno parte del processo automatico e manuale. La disposizione dei pulsanti è suddivisa nelle due sezioni principali (sabbia e frantumazione) rispettando il processo d’avvio e la sequenza delle fasi del processo. L’unità centrale PLC svolge le funzioni di controllo e comando di tutte le apparecchiature (tramogge, pompe dell’acqua, nastri trasportatori, vagli vibranti, mulino a urto) coinvolte nell’impianto, dal carico del materiale ai silos e oltre, sino al carico camion. È possibile selezionare tre tipi di funzionamento dell’impianto, utilizzando i comandi “automatico”, “manuale” e “ma-


ABB

nutenzione” a disposizione. Ognuna delle fasi di lavorazione è alimentata, tramite nastri trasportatori, con il materiale da trattare. Naturalmente tutto viene gestito dal PLC con l’ausilio di sensori di prossimità, fotocellule, finecorsa e, per garantire controlli motori efficienti (adeguate velocità, riduzione stress elettrici e meccanici, riduzione consumi e segnalazioni di anomalie), sono stati scelti i convertitori di frequenza e gli avviatori graduali più idonei per ogni fase di lavorazione. Nella fase iniziale di raccolta o estrazione del materiale sono utilizzati gli estrattori che prelevano pietre di varie dimensioni in quantità variabile; per gestire la variazione della velocità e della coppia necessarie a ridurre le frizioni del motore d’elevata po-

tenza è stato applicato un convertitore di frequenza in tecnologia DTC (Direct Torque Control). Le restanti fasi di lavorazione prevedono il lavaggio, la movimentazione del materiale nelle varie forme, il controllo delle tramogge, del vaglio vibrante e del mulino a urto, ma non richiedendo variazioni di velocità o portata sono state equipaggiate con avviatori graduali. Queste apparecchiature assicurano avviamenti e arresti controllati, annullando così effetti di sovraccarichi sui motori dei nastri trasportatori, specialmente nelle fasi di ripartenze a seguito di anomalie.

Zona 1

Comandi locali Raccolta materiale

Zona 2

Comandi locali Trattamento materiale

Zona 3

Comandi locali Gestione Silos

Quadro generale

Pulpito PLC Master

Zona 4

Vantaggi dell’applicazione La scelta di realizzare un impianto modulare e distribuito, con relativa supervisione dedicata, consente di ottenere principalmente i vantaggi seguenti: • riduzione notevole di cablaggi (segnali e potenza); • risparmio di eventuali soluzioni per eliminare disturbi tra cavi di potenza, in genere onerose nelle soluzioni convenzionali; • manutenzione facilitata e manutenzione preventiva/programmata; • diagnostica evoluta; • gestione di anomalie; • possibilità di effettuare statistiche guasti; • possibilità di ampliare o modificare il sistema; • affidabilità rispetto a soluzioni convenzionali; • maggiore sicurezza.

Comandi locali Carico Camions

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INDICE ABB

Inverter ABB

Controllo remoto tramite GPRS/Internet

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Sempre più frequentemente si assiste all’utilizzo dei convertitori di frequenza (inverter) in ambiti che si discostano dalle classiche applicazioni industriali. In particolare in ambito civile sempre più spesso gli inverter svolgono un ruolo primario nel tema dell’ottimizzazione dei consumi negli impianti HVAC e in applicazioni come il teleriscaldamento. Inoltre in ambito industriale sempre maggiore è l’interesse per ciò che riguarda l’efficienza energetica; come nel caso dell’inverter che può garantire un risparmio superiore al 35% in applicazioni di pompaggio e ventilazione. Parallelamente a questa crescita d’impiego è sempre più frequente la richiesta di poter supervisionare/gestire gli impianti da località remote cosi da poter essere costantemente aggiornati sullo stato dell’impianto. A questo proposito ABB ha sviluppato il modulo SREA-01 (adattatore ethernet) in grado di poter offrire al cliente una semplice soluzione per integrare, in sistemi già in uso, un controllo remoto degli inverter in campo. Questo permette di monitorare il consumo istantaneo, valutare il risparmio energetico, visualizzare eventuali allarmi ed in oltre fornisce la possibilità di parametrizzare da remoto l’inverter. Grazie alla sua semplicità d’uso ed alla possibilità di personalizzazione, il modulo può essere facilmente utilizzato anche da utenti che non dispongono di un’elevata conoscenza dei prodotti installati sull’impianto. Il modulo SREA-01 è un’interfaccia remota che può collegare fino a 10 inverter ABB e, tramite Web-Browser (Internet Explorer, Mozzilla..) monitorarne il funzionamento. Le principali funzioni cui si può avere accesso tramite il modulo SREA-01 sono le seguenti:

Web browser • Possibilità di monitorare i valori attuali di ogni singolo inverter (Kw, HZ, Rpm..); • Parametrizzazione degli inverter da postazione remota; • Creazione di diverse tipologie d’utente con diverse possibilità d’accesso ai parametri; • Storici dei guasti; • Funzione oscilloscopio per uno o più valori. Data logging • Invio degli accessi via e-mail o FTP; • Possibilità di salvare i dati in formato CSV(compatibile con Excel). Allarmi • Condizioni d’allarme personalizzabili (contenuto del messaggio,destinatari); • Invio degli allarmi tramite SMS, e-mail e SNMP.

Al modulo possono essere collegati tutti i tipi di inverter ABB compatibili con il protocollo Modbus a partire dalla serie ACS310 fino ad arrivare agli ACS/ACH550. Il modulo accede tramite la rete Modbus a tutti i dati presenti su ogni singolo drive ed è in grado successivamente di formattare queste informazioni su una pagina HTML/ XML visualizzabile da una qualsiasi postazione collegata ad internet. La connessione alla rete internet avviene tramite una porta RJ45, al modulo potrà essere assegnato un indirizzo IP STATICO o un IP DINAMICO che risulterà essere l’indirizzo con cui raggiungere il modulo dal Web-Browser e quindi avere accesso alle informazioni riguardanti gli inverter. Il modulo dispone in oltre di una porta Dsub 9 poli per il collegamento di un modem GSM/GPRS (opzionale) con cui l’inverter sarà in grado di poter inviare SMS di allarme/informazioni.


ABB ESEMPIO D’APPLICAZIONE: Monitoraggio delle UTA di un ospedale controllate da inverter L’utente può essere costantemente informato nel caso di allarme su un’UTA delle sale operatorie e quindi sapere fin da subito su quale inverter andare a ricercare il guasto e risolverlo. I consumi dell’UTA degli spazi comuni ed ambulatori sono costantemente monitorati permettendo cosi di verificare il risparmio energetico stimato in fase di inserimento degli inverter. Infine il manutentore può rilevare la caduta di pressione a valle dei filtri (tramite il monitoraggio grazie al modulo SREA-01 dei valori di una sonda collegata all’inverter) e decidere di intervenire per la manutenzione.

L’immagine riporta un tipico caso di possibile applicazione dove può risultare utile avere a disposizione il controllo remoto di ogni singola UTA. Nell’impianto sono stati installati N°6 ACH550 (che dispongono del protocollo Modbus come standard On Board) due per ogni UTA ed un modulo SREA-01 con relativa connessione ad internet. Ogni UTA ha in carico la ventilazione di una determinata parte di ospedale come qui sotto riportato:

UTA1 = Uffici Amministrativi UTA2 = Sale Operatorie UTA3 = Spazi Comuni e Ambulatori Grazie all’utilizzo del modulo SREA-01 l’utente può da una qualsiasi postazione internet anche esterna al complesso ospedaliero decidere di abbassare la ventilazione negli uffici amministrativi, quando questi non sono utilizzati e conseguentemente ridurre i consumi apportando cosi un risparmio energetico all’impianto.

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Ad esempio l’installatore potrà ricevere un SMS con la segnalazione di allarme o eventuali Log File Sarà inoltre possibile distinguere più classi d’utenti che accederanno tramite username e password, ad ogni classe corrisponderanno diversi privilegi all’interno del sistema (lettura, paramertizzazione, amministratore) Inoltre, ogni utente potrà ricevere solo la classe di guasti cui direttamente interessato cosi da avere una maggiore efficacia nella risoluzione di eventuali problemi.

Numero 5 - Luglio 2009


CABUR INDICE

Morsetti passanti Serie CBC

Una gamma completa per ogni ambiente installativo La versatilità offerta dai morsetti Serie CBC di Cabur è oggi sinonimo di affidabilità e sicurezza in presenza di condizioni installative particolarmente gravose, quali: - presenza di vibrazioni (IEC 6068-2-6), - ambienti potenzialmente esplosivi con presenza di gas, modo di protezione “e” (IEC 60079-7) e polveri combustibili (IEC 61241-0) 16

I morsetti passanti Cabur Serie CBC, provvisti di serraggio a vite e corpo isolante in poliammide con comportamento alla fiamma UL94V-0, sono caratterizzati da ingombri ridotti e design accurato, permettendo la realizzazione di morsettiere uniformi e lineari. La gamma CBC permette la connessione sicura ed antiallentante di conduttori da 0,2 a 50 mm², con o senza speciale preparazione. L’esclusivo sistema di ponticellamento privo di vite “Easy Bridge”, brevettato da Cabur ed intrinsecamente IPXXB senza l’ausilio di protezioni aggiuntive, costituisce la soluzione più razionale e rapida per il collegamento in parallelo dei morsetti; é possibile infatti inserire il ponte e collegare contemporaneamente tutti i poli desiderati con un’unica pressione del cacciavite. La successiva estrazione del ponte è altrettanto agevole. Con tale sistema è possibile ottenere schemi di collegamento anche con salto di polo, sfalsati ed incrociati. Per le sue caratteristiche tecniche, la Serie CBC trova impiego ottimale nei quadri d’automazione e distribuzione d’energia ed è conforme ai requisiti per impiego per impianti fotovoltaici (con tensioni d’esercizio fino a 1000 Vdc - Sec. IEC 60947-1).

I morsetti Serie CBC sono realizzati con l’accuratezza di design, la qualità dei materiali e della lavorazione tipiche di Cabur. Grazie all’esperienza (avvalorata da oltre 20 anni di presenza attiva nei comitati di normazione tecnica internazionale IEC), nonché alla cura ed all’attenzione riposta sin dalla fase progettuale, ogni morsetto è dimensionato meccanicamente ed elettricamente per collegare in tutta sicurezza il conduttore della sezione nominale immediatamente superiore. E’ possibile pertanto ridurre sensibilmente gli ingombri in morsettiera, cablando conduttori da 4 mm² e 6 mm² in soli 5 e 6 mm di passo, rispettivamente. Con l’impiego di soli 3 morsetti si soddisfano pertanto le esigenze di connessione normalmente coperte da sei grandezze nominali. NORMALE O CONCATENATO

CON SALTO DI POLO

ADIACENTE CON DIAFRAMMA O PIASTRINA NOMINALE

ADIACENTE SENZA DIAFRAMMA

La Serie CBC, qualificata dai più prestigiosi marchi internazionali, è disponibile nei colori standard beige (RAL 1001) e grigio (RAL 7042) o, a richiesta, anche in altri colori, ed è certificata: - KEMA ed UL, per quadri industriali - R.I.NA. per installazioni navali - ATEX Ex e ed IEC Ex per impiego in atmosfere potenzialmente esplosive (gas e polveri).

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SCHEMI DI COLLEGAMENTO PONTI PTC SFALSATI

INCROCIATI

SISTEMA EASY BRIDGE 1

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GRAFOPLAST

Siglatura No Problem Le sempre più crescenti esigenze di personalizzazione e ricerca di unicità nella produzione di quadri elettrici per automazione e distribuzione viene soddisfatta da Grafoplast, azienda del gruppo 3M, con la stampante a trasferimento termico SI2K, che oltre a permettere l’identificazione della parte interna (Morsetti, Cavi,PLC, etc.), come vi abbiamo già illustrato nel precedente numero, garantisce una soluzione completa per l’esterno quadro.

Quanto sopra senza dimenticare che la normativa CEI EN 60204-1 prescrive al paragrafo 16.4 “Marcatura dell’Equipaggiamento” l’obbligo di applicare una targa contenente i “dati di targa” in prossimità di ogni alimentazione e la stampante SI2K unita all’ampia gamma di consumabili, supporti e accessori rappresenta la soluzione ideale per soddisfare tali requisiti.

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L’ampia gamma di consumabili comprende targhe per pulsanti, etichette per apparecchiature, targhe FIRMA per l’applicazione dei dati di targa, strisce modulari compresi i relativi supporti e accessori. Inoltre, grazie al Software SIMPLO, l’utilizzatore finale può creare i propri layout di stampa utilizzando immagini nei più comuni formati.

Numero 5 - Luglio 2009


OMRON INDICE

Omron Energy Saving

Come aiutare il cliente a risparmiare energia (e denaro)

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Il motore asincrono è una macchina elettrica in grado di trasformare l’energia elettrica in meccanica. E’ certamente la tipologia di motore più utilizzata in ambito industriale grazie alla sua semplicità costruttiva, robustezza ed all’enorme efficienza, il tutto con costi contenuti. I motori elettrici sono tra i principali consumatori di energia elettrica nei siti produttivi industriali. Il loro peso è pari a circa la metà di tutta l’energia utilizzata in Europa e circa due terzi dell’energia usata nell’industria. Ci sono oggi prove concrete che l’accoppiamento di un inverter ad un motore per controllarne la velocità e per gestire il carico riduce sensibilmente il consumo di energia, abbattendo quindi di molto anche i costi operativi. Per applicazioni a coppia variabile, come nel caso di pompe e ventole, il risparmio energetico è anche superiore perché a basse velocità un inverter consuma ancora meno energia.

Software €Saver Potete valutare il risparmio energetico Omron ha preparato un apposito software che stima la riduzione del consumo di energia con l’installazione di un inverter accoppiato a una pompa, ventola o compressore. Scaricatelo gratuitamente dal sito www.energysaving.omronitalia.it

Agevolazioni fiscali Oltre a far conseguire un risparmio energetico ed economico tangibile e misurabile, l’adozione di inverter e di motori ad elevata efficienza viene riconosciuto dalla Legge finanziaria in vigore e conseguentemente defiscalizzato. Per l’acquisto del variatore di velocità (inverter), infatti, la detrazione dall’imposta lorda è pari al 20% della spesa effettivamente sostenuta e documentata per l’acquisto del medesimo variatore di velocità. (Decreto Motori, Art 6, comma 1). Vediamo ora concretamente come l’adozione dell’inverter abbia determinato un reale vantaggio in termini non solo di flessibilità dell’applicazione ma anche di risparmio energetico ed economico.

Pompa sommersa di ricircolo in un impianto di termovalorizzazione Dati di targa del motore: Potenza: 160 kW, classe di alimentazione 400 Vac, corrente nominale 280 A. Prima dell’installazione dell’inverter il motore era alimentato dalla rete a 50 Hz con avviamento stella/triangolo. Il controllo della pressione della pompa avveniva sfruttando una valvola di strozzatura. Una volta installato l’inverter il motore viene alimentato a una frequenza di circa 45 Hz con una potenza erogata di circa 105 kW e la valvola di strozzatura viene lasciata completamente aperta. Calcolo dell’energy saving annuale Potenza consumata con velocità fissa e controllo della portata con valvola di strozzatura: 1.320.000 kWh/anno.

Relazione tra velocità di rotazione del motore (in verde) e potenza assorbita (in rosso).


OMRON

Potenza consumata con velocità variabile e controllo della portata con inverter: 1.000.000 kWh/anno Risparmio energetico conseguito: 320.000 kWh/anno. Calcolo del periodo di payback (rientro dell’investimento) Costo dell’investimento: 30.000 Euro; risparmio annuo: 320.000 kWh/anno * 0,11 euro/kWh = 35.000 euro; periodo di payback: circa 10 mesi Applicazione di sollevamento in ambiente di media montagna Si tratta di una pompa con portata nominale di 80 l/s, prevalenza: 30 m, prevalenza massima: 32 m, prevalenza statica: 5 m e rendimento 0,7. Il motore impiegato ha una potenza di 30

kW a 200 V con un rendimento di 0,75. Prima dell’installazione dell’inverter il motore veniva alimentato dalla rete a 50 Hz con avviamento stella/triangolo. Il controllo della pressione della pompa era effettuato controllando il motore in ON/OFF. Calcolo dell’energy saving annuale Potenza consumata con velocità fissa e controllo della portata in ON/OFF: 180.000 kWh/anno. Potenza consumata con velocità variabile e controllo della portata con inverter: 99.000 kWh/anno. Risparmio energetico conseguito: 81.000 kWh/anno.

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Calcolo del periodo di payback (rientro dell’investimento) Costo dell’investimento: 6.000 Euro. Risparmio annuo: 81.000 kWh/anno * 0,12 Euro/kWh = 9.720 Euro. Periodo di payback: circa 8 mesi

sommarietto Due terzi dell’energia elettrica utilizzata dall’industria è impiegata per muovere i motori elettrici. Una delle azioni che portano immediatamente maggiore efficienza energetica, e un risparmio economico immediato, è l’installazione di inverter per il comando dei motori asincroni. Un mercato enorme, dato che in Italia solo l’8% dei motori asincroni è regolato da inverter.

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SCHNEIDER ELECTRIC INDICE Altivar 12

Altivar 312

Nuova gamma di variatori di velocità Altivar 12 e Altivar 312, semplice e completa Schneider Electric presenta Altivar 12 e Altivar 312, i nuovi prodotti della gamma low-end dei suoi inverter.

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Altivar 12 è il nuovo piccolo di gamma dei variatori di velocità di Schneider Electric; sarà realizzato nelle seguenti taglie: • da 0,18 a 0,75 kW,alimentazione 100 -120 V monofase; • da 0,18 a 2,2 kW, alimentazione 200 - 240 V monofase con filtro EMC integrato in categoria C1; • da 0,18 a 4 kW, alimentazione 200 - 240 V trifase. Altivar 12 sostituirà Altivar 11, del quale manterrà la compattezza e la robustezza, aggiungendo numerose innovative funzionalità. Tra queste, le principali sono: • la comunicazione Modbus tramite connettore RJ45; • un’uscita analogica; • frequenzadi uscita fino a 400 Hz; • gamma di potenza estesa fino a 4 kW a 230 V trifase; • filtro EMC integrato in categoria C1 per i variatori a 230V monofase; • fino al 70% di coppia frenante senza resistenza. AI pari di Altivar 11, Altivar 12 abbina caratteristiche prestazionali come il 170% di sovraccoppia a caratteristiche di robustezza quali la possibilità di funzionare fino a 50° C senza declassamento e numerose funzioni di protezione in caso di guasto. Altivar 312 completerà la gamma low-end di variatori di velocità Schneider Electric e

sarà disponibile nelle seguenti taglie: • da 0,18 a 2,2 kW, alimentazione 200 - 240 V monofase, con filtro EMC integrato in categoria C2 o C3; • da 0,18 a 15 kW, alimentazione 200 - 240 V trifase; • da 0,37 a 15 kW, alimentazione 380 - 500V trifase,con filtro EMC integrato in categoria C2 o C3; • da 0,75 a 15 kW, alimentazione 525 - 600 V trifase. Il nuovo inverter Altivar 312 invece sostituirà Altivar 31, rispetto al quale integrerà le seguenti caratteristiche: • possibilità di inserire all’interno del variatore schede opzionali per la comunicazione, CANopen Daisy Chain, DeviceNet, Profibus DP; • possibilità di remotare il controllo utilizzando il terminale remoto di Altivar 12 o quello di Altivar 61 e Altivar 71; • filtri EMC integrati in categoria C2 o C3 per i variatori a 230 V monofase e 400V trifase. Altivar 312 è totalmente compatibile con Altivar 31 mantenendo di base la comunicazione tramite protocolli Modbus e CANopen, la possibilità di erogare una sovraccoppia fino al 200% della nominale e la capacità di funzionare fino a 50° C di temperatura senza declassamento anche in caso di montaggio affiancato. Per offrire al mercato l’immagine di una gamma completa, Schneider Electric ha curato in modo approfondito il design

esterno di Altivar 12 e Altivar 312. Questi prodotti hanno, infatti, la medesima interfaccia: quattro pulsanti sul pannello anteriore e un selettore rotativo che permette di accedere rapidamente al menù e cambiare la configurazione degli inverter. Inoltre, numerose caratteristiche costruttive e nuovi tool di configurazione sono comuni ad Altivar 12 e Altivar 312. Robusti e resistenti gli ambienti più aggressivi Da un punto di vista costruttivo, Altivar 12 e Altivar 312 sono resistenti agli ambienti chimicamente più aggressivi grazie alla vernice protettiva che riveste le loro schede di controllo e di potenza (in accordo con la norma IEC 60721-3-3, classe 3C2 e 3S2). Da un punto di vista elettrico invece, questi inverter possono essere perfettamente integrati in un qualunque impianto elettrico residenziale o industriale grazie ai filtri EMC integrati nelle categorie C1 (per Altivar 12), C2 e C3 (per Altivar 312). Grande capacità di comunicazione Per adattarsi alle esigenze dei diversi operatori o per facilitarne alcuni compiti, è disponibile una vasta scelta di strumenti di configurazione comuni per le gamme Altivar e Lexium serie 2: • il software SoMove permette di preparare la configurazione e di effettuare la messa a punto del variatore: in questo modo, l’ufficio tecnico di un’impresa può preparare i file


SCHNEIDER ELECTRIC gurazione saranno compatibili anche con i prodotti della gamma high-end di Schneider Electric, Altivar 61 e Altivar 71, oltre che con Altivar 31 che continuerà ad essere commercializzato nella versione in cassetta IP55. Rispetto dell’ambiente ed efficienza energetica Altivar 12 e Altivar 312 sono realizzati ponendo in primo piano l’ecologia: questi due prodotti, infatti, rispettano le direttive RoHS e WEEE. Inoltre, se usati in applicazioni con pompe e ventilatori, questi inverter permettono di ottenere un risparmio del 50% dell’energia che verrebbe consumata in un’installazione tradizionale, in cui vengano utilizzate valvole o serrande per la variazione della portata del fluido.

necessari per la configurazione e trasferirli poi all’inverter direttamente dal PC tramite l’adattatore USB/RJ45, oppure tramite lo strumento Multi Loader. SoMove consente anche di mettere a punto la dinamica della macchina: in questo caso, un aiuto prezioso è fornito dalla funzione oscilloscopio che permette di effettuare gli aggiustamenti necessari al perfetto funzionamento della macchina stessa; • il software SoMove Mobile, da installare su telefoni cellulari, è stato invece pensato per inverter installati in impianti di vaste dimensioni o per quelle imprese che forniscono un servizio di teleassistenza. Utilizzando un apposito accessorio, è possibile collegare via Bluetooth un telefono cellulare ad un Altivar 12 o Altivar 312: SoMove Mobile permette quindi all’operatore di modificare la configurazione del variatore da remoto, via telefono; • il tool di configurazione Simple Loader permette di copiare molto rapidamente la configurazione da un variatore ad un altro, permettendo, soprattutto per i costruttori di macchine, di risparmiare una notevole quantità di tempo per la programmazione; • il tool Multi Loader permette di copiare diverse configurazioni da un inverter all’altro dopo il salvataggio di queste su una scheda di memoria SD. Una determinata configurazione, realizzata con SoMove, può essere salvata su una scheda SD e poi trasferita ai variatori usando il Multi Loader: così facendo si evita di portare il PC sul campo, semplificando notevolmente l’operato del programmatore. Utilizzando il Multi Loader, Altivar 12 può essere programmato da spento ancora nell’imballo, senza estrarre il prodotto dalla scatola: una dozzina di prodotti può essere configurata in meno di 5 minuti. Sia i software che i tool di confi-

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SIEMENS INDICE

Puntare all’essenziale I nuovi Basic Panels SIMATIC

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I nuovi Basic Panels SIMATIC La supervisione anche per piccole macchine e semplici applicazioni, è una funzionalità sempre più richiesta, ma qui il fattore costo gioca un ruolo essenziale. È proprio questa l’esigenza che teniamo in considerazione con i nuovi Basic Panels SIMATIC. Puntando all’essenziale, questi pannelli operatore offrono esattamente le funzionalità di base richieste a condizioni economiche ottimali. Un rapporto prezzo-prestazioni perfetto. Come tutta la gamma di prodotti per l’automazione industriale i nuovi Basic Panels offrono la comprovata qualità SIMATIC e indipendentemente dalla grandezza del display, numerose funzioni software di serie: ad es. sistema di segnalazioni, gestione ricette, funzionalità di curve e cambio della lingua di interfaccia. Gli utenti possono così sfruttare i vantaggi della visualizzazione anche nelle piccole applicazioni contribuendo ad una migliore qualità dei processi. Omogeneità: una sola famiglia per svariate applicazioni I nuovi Basic Panels SIMATIC, nell’elegante design industriale SIMATIC HMI, sono dotati di touchscreen per un utilizzo sempre intuitivo. Il display grafico consente una rappresentazione chiara e brillante di pagine video ed apre nuove prospettive per la visualizzazione. In aggiunta al touchscreen, le apparecchiature da 4, 6 e 10 pollici hanno diversi tasti meccanici con feedback tattile, liberamente configurabili. Per applicazioni che richiedono rappresentazioni grafiche di grandi dimensioni, è disponibile un’apparecchiatura con display

grafico a colori di tipo touchscreen da 15 pollici. I nuovi Basic Panels comunicano di serie tramite PROFINET/Ethernet o via PROFIBUS/MPI. Ineguagliabili: massima efficienza di progettazione Come per tutti i pannelli operatore SIMATIC, la progettazione si realizza con SIMATIC WinCC flexible. L’innovativo software di engineering assicura massima efficienza di progettazione. È prevista la scalabilità di tutte le progettazioni HMI – per portarle in modo semplice e veloce ai diversi livelli di performance. Un ulteriore vantaggio quindi: se mutano le esigenze, la scalabilità del software di engineering WinCC flexible consente in ogni momento un passaggio senza problemi ad apparecchiature di altro livello di performance o con altre grandezze di display. Parte di Totally Integrated Automation I Basic Panels SIMATIC fanno parte di Totally Integrated Automation, la gamma omogenea ed unica di prodotti e sistemi per soluzioni di automazione – adatta per tutte le industrie ed applicazioni - dall‘entrata merci fino all‘uscita dei prodotti finiti -. L‘eccezionale omogeneità di Totally Integrated Automation consente una netta riduzione dei costi di engineering e pertanto dei costi complessivi di realizzazione e messa in servizio. Assicuratevi ulteriore risparmio con i nostri Starter Kit che comprendono: • un Basic Panel SIMATIC • il software di engineering SIMATIC WinCC flexible

• SIMATIC HMI Manual Collection (DVD), in 5 lingue (tedesco, inglese, francese, italiano, spagnolo), comprende tutti i manuali per l’utente, i manuali dei prodotti e i manuali sulla comunicazione per SIMATIC HMI attualmente disponibili • cavo Ethernet per apparecchiature PN • cavo MPI per apparecchiature DP (per download e scopi di test) • buono per abilitare Software-UpdateService (validità 1 anno, riceverete automaticamente gli aggiornamenti del software) Highlights dei Basic Panels • Serie ideale per primo approccio alla supervisione, con grandezza display da 4 a 15 pollici per macchine ed impianti di piccole dimensioni • Display con funzionalità touch per un utilizzo intuitivo • Tasti progettabili a piacere con feedback tattile • Modelli per il collegamento a PROFINET/ Ethernet oppure a PROFIBUS DP/MPI • Scalabilità delle progettazioni nell‘ambito della famiglia HMI grazie alla progettazione con SIMATIC WinCC flexible • Compatibilità d‘incasso con i Panels e i Multi Panels già esistenti a catalogo • Design industriale SIMATIC HMI • Qualità comprovata di Siemens


SIEMENS Prodotto SIMATIC HMI BASIC PANELS KTP400 Basic mono Profinet

Codice di ordinazione 6AV6647-0AA11-3AX0

KTP600 Basic mono Profinet KTP600 Basic 256 colori Profibus/MPI KTP600 Basic 256 colori Profibus STARTER PACKAGES SIMATIC HMI BASIC PANELS Starter Package KTP400 Basic mono Profinet

6AV6647-0AB11-3AX0 6AV6647-0AC11-3AX0 6AV6647-0AD11-3AX0 6AV6652-7AA01-3AA0

Starter Package KTP600 Basic mono Profinet Starter Package KTP600 Basic 256 colori Profibus/MPI Starter Package KTP600 Basic 256 colori Profinet SIMATIC HMI BASIC PANELS KTP1000 Basic colori Profibus/MPI

6AV6652-7BA01-3AA0 6AV6652-7CA01-3AA0 6AV6652-7DA01-3AA0

KTP1000 Basic colori Profinet TP1500 Basic colori Profinet Starter Packages for SIMATIC HMI Basic Panels Starter Package KTP1000 Basic colori Profibus/MPI Comprende: - KTP1000 Basic colori Profibus/MPI - WinCC flexible 2008 Compact Edition - Voucher per Software Update Service (validità 1 anno) - Cavo MPI - SIMATIC HMI Manual Collection Starter Package KTP1000 Basic colori Profinet Comprende: - KTP1000 Basic colori Profinet - WinCC flexible 2008 Compact Edition - Voucher per Software Update Service (validità 1 anno) - Cavo Ethernet - SIMATIC HMI Manual Collection

6AV6647-0AF11-3AX0 6AV6647-0AG11-3AX0

Le grandi novità nella gamma di PLC SIMATIC S7-300: velocità, memoria, nuove funzionalità e nuovo look! Per venire incontro alle necessità del mercato e offrire ai propri clienti dei controllori che possano sempre soddisfare le richieste crescenti delle applicazioni di automazione, dal mese di aprile 2009 sono disponibili delle nuove versioni delle CPU SIMATIC S7 300 che, rispetto alle precedenti, risultano essere più potenti, performanti e dotate di un ventaglio di caratteristiche aggiuntive di sicuro interesse. Nonostante questo però le nuove CPU S7-300 non hanno subito variazioni del prezzo di listino e sono totalmente compatibili con le versioni precedenti. Di tutta la gamma di CPU, le prime ad essere disponibili nella loro versione aggiornata, sono: CPU 312, 314, 315-2DP e 315F-2DP (versione Fail Safe). Tutte queste sono caratterizzate da: delle performance fino a 5 volte superiori e della memoria di lavoro; l’armonizzazione dei dati tecnici delle CPU, per facilitare la portabilità del programma utente tra le differenti CPU S7-300 e tra le CPU S7-300 e la famiglia S7-400; l’introduzione della modalità isocrona in PROFIBUS su tutte le CPU che hanno la funzionalità Master, al fine di poter controllare processi dove sono necessarie particolari prestazioni. In particolare, grazie a quest’ultima funzionalità, l’elevata ripetibilità dei tempi di esecuzione che è ottenibile grazie alla mo-

dalità isocrona, permette di ottenere degli ottimi risultati in termini di precisione, ottimizzando così i tempi di risposta e la qualità della lavorazione. In aggiunta a tutte le caratteristiche appena descritte, le nuove versioni di controllore migliorano sensibilmente l’interazione dell’operatore con le CPU S7-300, soprattutto durante la fase di messa in servizio. Infatti è ora possibile collegarsi al controllore online da STEP7, al fine di controllare il programma utente, simultaneamente con due PG/PC differenti oppure da un singolo PG/PC su due blocchi software distinti. Oltre alle novità riguardanti le CPU, nella famiglia SIMATIC S7-300 è stata recentemente introdotta anche un’ulteriore novità legata a tutti i moduli di espansione. Da oggi infatti, per garantire ai nostri clienti la giusta competitività sul mercato, premiando la qualità e l’uniformità delle soluzioni SIEMENS e per tutelare i clienti finali che acquistano sistemi di automazione, tutti i moduli di espansione della famiglia S7-300/ET200M cambiano look, avendo sul frontale, oltre al consueto nome identificativo, anche la scritta SIEMENS, applicata in modo evidente. Sarà così più facile riconoscere in modo immediato e univoco tutti i moduli di espansione prodotti da SIEMENS.

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Al fine di rendere le applicazioni dei nostri clienti sempre più competitive, moderne e più economicamente efficaci, le novità del mondo SIMATIC S7-300 non si limiteranno solamente a quanto appena descritto. Sono già previste infatti delle nuove funzionalità che nei prossimi mesi verranno rese disponibili a tutti i clienti, offrendo così degli ulteriori buoni motivi per utilizzare un controllore S7-300 dotato di maggiori prestazioni e funzionalità ma con le inalterate prerogative di robustezza ed affidabilità che da sempre contraddistinguono i PLC SIMATIC. Tutte le informazioni aggiornate sul tema SIMATIC S7-300 sono disponibili sul sito www.siemens.it/S7-300.

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INDICE SICK

SICK Innovation Marathon 2009 Protagonista dell’anno!

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All’interno di un contesto di mercati in crisi e con trend negativi, SICK esprime con forza la volontà di reagire e dimostrare le proprie capacità attraverso l’Innovation Marathon, una lunga corsa tecnologica che porterà al lancio di 52 nuovi prodotti in 52 settimane, nell’arco 2009. La maratona, sintomo di sforzo prolungato, di tenacia per reagire ai momenti di debolezza, di capacità di mantenere il ritmo ed addirittura di farlo crescere fino al traguardo è stata scelta come simbolo portavoce dell’impegno di SICK che, in questo periodo denso di incertezze, vuole dichiarare il proprio messaggio di azienda che si distingue nel mercato per l’altissimo tasso di innovazione sia tecnologica che di prodotto. Innovazione che, supportata da oltre 350 brevetti e diversi centri R&D nel mondo per un investimento di oltre il 9% dei ricavi, costituisce da sempre fiore all’occhiello, obiettivo e motivo di continuo miglioramento di quest’azienda che, da oltre 60 anni, si impone a livello internazionale come leader nell’automazione di fabbrica e logistica. Tra gli oltre 50 prodotti che saranno introdotti sul mercato poniamo oggi l’attenzione sulle novità per i settori del packaging e del food&beverage, che costituiscono per SICK un business di importanza primaria. SICK e l’industria del Packaging L’industria del Packaging necessita di sensori e sistemi che siano progettati per funzioni complesse e di frequente variazione e, contemporaneamente, siano in grado di soddisfare le sempre più esigenti direttive per la tutela dei marchi di fabbrica, la sicurezza e la documentazione. Un’ampia gamma di fotocellule, prodotte in materiale igienico e resistente all’umidità per l’identificazione del vetro, sensori intelligenti con

telecamera per il controllo della posizione dei componenti di imballaggio, sistemi laser per il comando di robot caricatori, ecc.. I prodotti SICK soddisfano le esigenze di questo settore con notevoli vantaggi in termini di prestazioni, possibilità di collegamento in rete e flessibilità. L’industria del food&beverage In questo settore produttivo vigono le più severe condizioni igieniche che comprendono anche il processo di imballaggio. I sensori di SICK vengono utilizzati negli ambienti asciutti e umidi di queste industrie, dimostrandosi la scelta giusta grazie a disponibilità e flessibilità straordinariamente elevate. L’estrema facilità di impiego permette inoltre di ridurre i tempi di preparazione della macchina durante il cambio del prodotto. Per quel che riguarda in particolare l’industria delle bevande e dell’imbottigliamento, occorrono sensori particolarmente resistenti; l’acqua e gli altri liquidi, uniti a particolari sforzi meccanici , possono infatti mettere a dura prova i macchinari e gli stessi sensori. Le novità di “SICK Innovation Marathon” per il mercato del packaging • W4S-3 Inox: fotocellule per situazioni estreme, oltre l’IP69k! La W4S-3 Inox è la combinazione provata – unica al mondo – della migliore tecnologia fotoelettrica in una custodia progettata per assicurare un’affidabile operatività per molti anni, sia che vengano impiegati detergenti aggressivi e disinfettanti, sia in presenza di vapori corrosivi. Le dimensioni compatte, poco superiori a quelle di una zolletta di zucchero, consentono una facile integrazione del sensore

anche all’interno di macchine con spazi limitati. L’housing è in acciaio inossidabile 14435 / AISI 316L estremamente resistente e approvato per il contatto col cibo. I LED di stato sono integrati nel profilo, i fori M3 possono essere completamente sigillati. Il risultato di questi accorgimenti è una superficie liscia, priva d’incavi in cui possano depositarsi sporco o batteri, facile da mantenere pulita e igienica. Dal punto di vista fotoelettrico il sensore offre la miglior immunità alla luce ambientale. L’impiego della nuova tecnologia pin-point e LED su tutta la serie, permette ai sensori di emettere una luce più focalizzata e omogenea. La serie W4S-3 Inox offre le alternative più semplici e moderne per la regolazione del sensore. La variante più innovativa è senz’altro quella con l’impostazione dei parametri via IO Link: così il sensore, oltre a poter essere impostato da remoto, può anche comunicare all’operatore importanti parametri di stato, di funzionamento e di manutenzione, fornendo un importante contributo alla garanzia di una superiore disponibilità della macchina.


SICK • Igienici, robusti e versatili: la nuova gamma di sensori per l’industria alimentare in acciaio Inox 316L V18V: efficacia e precisione Sulle fotocellule V18V, il sistema brevettato consente una facile impostazione della sensibilità senza potenziometro o altre parti meccaniche con una tenuta garantita fino a 100°C, grazie all’impiego di materiali specifici. Un menu vario e completo, con le versioni a tasteggio fino a 800 mm, a riflessione fino a 5 m e a sbarramento con portata fino a 25 m.; senza dimenticare la versione a riflessione per materiali trasparenti che permette anche il rilevamento di bottiglie e film. MH15V: compattezza e igiene La serie MH15V, invece, è stata studiata per lavorare in spazi molto ridotti. Infatti, il corpo M18 è molto corto e permette un montaggio protetto, anche grazie al supporto dell’anello frontale inox di fissaggio, adatto a garantire le condizioni igieniche. Con le versioni a tasteggio fino a 350 mm, a riflessione fino a 4,5 m e a sbarramento fino a 5 m, la serie MH15V è la soluzione appropriata per diverse applicazioni del settore alimentare. IMF: robustezza e resistenza La caratteristica più importante dei sensori induttivi serie IMF è la flessibilità che permette di utilizzarli in modo affidabile in ogni area del processo alimentare. Il loro corpo, in acciaio inox 316L e con parti plastiche in PPS certificate dalla FDA, è in grado di sostenere gli agenti chimici utilizzati quotidianamente nell’industria alimentare. Nessun problema nemmeno in aree ad elevata temperatura, grazie al range esteso da -40° C a +100°C.

• Inspector I20: flessibilità in primo piano La serie Inspector è composta da sensori di visione semplici, compatti e affidabili, dotati di illuminazione integrata, di potenti strumenti di analisi dell’immagine e di interfaccia ethernet. Questi dispositivi sono stati progettati per risolvere un’ampia gamma di applicazioni, sono infatti in grado di ispezionare oggetti con differenti posizioni ed orientamento, con tempi di elaborazione veloci e ripetibili. Il design robusto è adatto per le applicazioni negli ambienti più gravosi, inoltre, le veloci funzioni di elaborazione, permettono ad Inspector di tenere il ritmo di linee di produzione ad alta velocità. Inspector I20 permette una facile sostituzione dell’ottica, questa caratteristica, unita all’illuminazione integrata, rende Inspector I20 ideale sia per gli utenti finali che per i system integrator che, con un solo dispositivo, possono risolvere diverse applicazioni. Inspector I20 dispone di uscite logiche configurabili. Sullo stesso oggetto possono essere combinate diverse ispezioni con semplici operatori logici AND/OR, per creare risultati flessibili in base alle esigenze dell’applicazione. Tramite un box di espansione esterno è possibile aumentare il numero di I/O e avere a disposizione più ingressi, in modo da poter selezionare tutti i 16 programmi memorizzabili all’interno di Inspector I20, senza compromettere le funzionalità speciali di ingressi come il trigger, l’ingresso encoder e il segnale di apprendimento esterno.

Un caso applicativo: controllo qualità nella produzione di bottiglie in vetro con il sensore di visione Inspector I sensori di visione Inspector permettono di effettuare ispezioni sulla linea di produzione, per il controllo di difetti come inclusioni, cricche, mancanze e presenza di corpi estranei. L’alta velocità di ispezione, lo strumento di localizzazione e la possibilità di controllare illuminatori esterni rendono Inspector una soluzione semplice ed economica per effettuare controlli specifici sulla produzione di prodotti in vetro cavo. Il sensore può essere utilizzato con l’illuminazione integrata, in versione diretta o diffusa, quest’ultima particolarmente indicata per evitare i riflessi tipici del materiale. Inoltre è possibile collegare e controllare direttamente un illuminatore esterno, ad esempio un retroilluminatore, particolarmente utile per le applicazioni di ispezione di difetti sul vetro. Nel settore del vetro per food and beverage l’ispezione è spesso affidata a complesse e costose macchine dedicate, con diverse telecamere ed illuminazioni. Un unico sensore Inspector può essere utilizzato in aggiunta ai sistemi esistenti, per ispezionare difetti ricorrenti che i sistemi dedicati non riescono a identificare. La facilità d’uso e di configurazione permettono ai tecnici di linea di creare facilmente nuovi punti di ispezione, a seconda del tipo di bottiglia o vasetto prodotti.

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LOVATO INDICE

Lovato Electric “GA”

Interruttori sezionatori per ogni esigenza applicativa Dimensioni compatte e ampia gamma di accessori. Versioni tripolari e quadripolari Di base vengono forniti nella versione tripolare. Per realizzare la versione quadripolare è sufficiente acquistare il 4° polo aggiuntivo. Elevate prestazioni in AC23 Le correnti nominali le in AC23 (690VAC) sono le più elevate della categoria. 26

Versioni per applicazioni fotovoltaiche Gli interruttori sezionatori tipo GA...D sono idonei sia per piccoli impianti domestici che per impianti con un grande numero di stringhe. La corrente d’impiego, a 800V in categoria DC21B, è 20A con 4 poli in serie e 35A con 8 poli in serie. Maniglie lucchettabili Tutte le maniglie sono dotate di meccanismo lucchettabile integrato. Dimensioni compatte Gli interruttori sezionatori tripolari da 16A a 40A sono realizzati in un corpo di soli 36mm di larghezza;quelli da 63A a 125A in un corpo di soli 70mm di larghezza. Finestratura modulare Sono realizzati per poter essere alloggiati anche in centralini modulari. Quarto polo laterale aggiuntivo Chiusura simultanea oppure anticipata polo rispetto ai poli dell’interruttore sezionatore. Contatti ausiliari aggiuntivi Un solo blocchetto aggiuntivo idoneo per tutte le 8 taglie di interruttori sezionatori.

Massima componibilità È possibile montare fino a 4 componenti aggiuntivi: contatti ausiliari, quarto polo, morsetto di terra e di neutro.


LOVATO

Maniglie IP65 É disponibile un’ampia gamma di maniglie a selettore ed a leva, con fissaggio a vite ed a ghiera.

Maniglie versione UL508A In conformità alla norma UL508A, che richiede la possibilità di ispezionare il quadro in tensione da parte di personale autorizzato, sono disponibili maniglie a selettore ed a leva con sblocco della funzione blocco porta a sezionatore in posizione ON.

Adattabilità delle maniglie L’ampia dotazione di fori sulla mostrina consente di sostituire interruttori sezionatori comunemente in commercio senza ricorrere ad ulteriori forature.

Portafusibile Agli interruttori sezionatori con comando diretto da 16A a 32A può essere aggiunto un portafusibile tripolare ottenendo un apparecchio monoblocco compatto. Omologazioni Tutti gli interruttori sezionatori serie GA... sono omologati Kema e cULus secondo UL508. Le versioni da 63A a 125A sono anche omologati cULus secondo UL98.

Versione a 6 e 8 poli Per interruttori sezionatori con comando diretto da 16A a 125A è disponibile il sistema di unione meccanica per ottenere sezionatori a 6/8 poli e l’interblocco meccanico per la funzione di commutazione (I-0-II).

Visibilità dello stato dell’interruttore Grazie al design semplice e moderno delle maniglie, lo stato di interruttore aperto o chiuso è chiaramente ed inequivocabilmente visibile a distanza.

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ESECUZIONE COMANDO DIRETTO E BLOCCO PORTA Corrente AC21(A) Tripolari

ESECUZIONE IN CASSETTA

Larghezza 36 mm

Larghezza 70 mm

Larghezza 36 mm

Larghezza 70 mm

Larghezza 100 mm

Larghezza 220 mm

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4° polo chiusura simultanea

4° polo chiusura anticipata

Tripolari e 4° polo per applicazioni fotovoltaiche

ESECUZIONE MONTAGGIO SU PORTELLA

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LEGRAND INDICE

Spidò Legrand

Nuovi raccordi rapidi per i sistemi guidacavi RTA Dall’esperienza di chi da sempre opera nel settore dell’automazione e della distribuzione di energia e segnale nasce il raccordo che semplifica e rende più rapida l’installazione delle guaine metalloplastiche. Spidò: il raccordo che può essere attestato sulla guaina senza smontarlo.

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La soluzione tradizionale di fissaggio è realizzata eseguendo una lunga sequenza di operazioni: il raccordo viene fornito smontato in quattro pezzi: dado, anello di tenuta, virola, corpo del raccordo. Sulla guaina vengono inseriti in sequenza il dado con filettatura femmina, l’anello di tenuta, a seconda della guaina utilizzata, quindi si intesta e si avvita la virola di fissaggio sul terminale della guaina e finalmente si fissa il corpo del raccordo. L’operazione, lunga e complessa, comporta numerose manovre di assemblaggio manuale e l’impiego di accessori diversi (anelli di tenuta dedicati) in funzione delle distinte tipologie di guaine. Per superare questa problematica, con il nuovo raccordo Spidò, Legrand ha realizzato un sistema di bloccaggio della guaina sul corpo del raccordo basata su un sistema pre-assemblato.

comprendere in un unico articolo raccordo, O-ring e ghiera, sono dotati di una particolare ghiera svasata che ha una doppia funzione, riduce l’ingombro della sezione di fissaggio del raccordo, utile ad esempio, per l’accoppiamento a una scatola di derivazione o un canale metallico, a tutto vantaggio della spazio di cablaggio e, non avendo angoli vivi, facilita la curvatura del cavo diminuendo al minimo i rischi di abrasioni sul filetto o di danneggiamento dello stesso. Le caratteristiche tecniche non sono da meno di quelle innovative: La tenuta meccanica allo strappo è alta, mentre la tenuta a polvere e liquidi è garantita da un grado di protezione IP68 con le guaine PN e P2. Spidò è disponibile in due finiture, alluminio per applicazioni “generiche” e Inox per tutti quegli ambienti in cui è richiesta resistenza ad agenti aggressivi, massima sicurezza di resistenza e durata nel tempo. Con Spidò, il Sistema guidacavi RTA di Legrand ribadisce la sua capacità di innovazione a dimostrazione di una costante affidabilità nel tempo, fattori che garantiscono soluzioni ottimali per ogni esigenza installativa.

Con Spidò è sufficiente allentare leggermente il dado, attestare il raccordo sulla guaina e serrare il tutto, un’operazione che richiede solo qualche secondo. L’innovazione non si ferma qui: infatti, nella versione Small, i raccordi Spidò, oltre a

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@motion è una rivista di Sonepar Italia Redazione: Gianfranco Lanzoni, Lamberto Pege, Claudio Garosi, Pietro Giordano Coordinamento e supervisione organizzativa: Giordano Mieni Progetto grafico: Work in Progress by W.I.P. Communication S.r.l. Stampa: Pieffe Industria Grafica

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