aprile2013

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Aprile 2013 Reg. n. 2/2011 del 19/01/2011 al Registro Stampa del Tribunale di Terni direttore responsabile: Michele Di Schino foto di copertina: Valeria Di Schino


FRANCESCA LEONARDI FOTO: MICHELE DI SCHINO

Italia, bellezza, futuro

“La bellezza come risorsa per la crescita del Paese.” – Legambiente


Italia, bellezza, futuro

La corsa per salvare, valorizzare e promuo-

ambientalista all’annullamento della setti-

vere la bellezza dell’Italia rappresenta una

mana della cultura 2013 da parte del Mini-

lunga storia per Legambiente, un percorso

stero per i Beni e le Attività Culturali, che

senza fine, che rinnova ad ogni tappa colla-

ha sospeso per il momento l’ormai storica

borazioni, partecipazioni e sempre nuovi

settimana primaverile di apertura gratuita

progetti.

dei luoghi statali dell’arte.

Nell’ultimo anno Legambiente ha posto al

Dal 13 al 21 aprile, allora, i volontari di Le-

centro dell’Italia la sua risorsa migliore e

gambiente e altre associazioni, gli ammini-

unica nel mondo: la bellezza, fino a pro-

stratori locali, le singole personalità, orga-

muovere, nella settimana dal 13 al 21 apri-

nizzeranno visite guidate ed eventi culturali

le, la “Settimana della bellezza”, la risposta

lungo tutto lo Stivale per celebrare la ric-

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chezza dei territori e del nostro patrimonio storico artistico.

La settimana della bellezza arriva come a compimento di un percorso di analisi e di sintesi dei temi legati alle città, ai paesaggi, alle opere d’arte e alla creatività.

Tutto con uno scopo: dimostrare, testimoniare con forza che la bellezza è la chiave per immaginare un’altra Italia oltre la crisi, e che occorre invertire la tendenza ai tagli finanziari alla cultura degli ultimi anni e proporre una nuova governance dei beni culturali in Italia. La settimana della bellezza arriva come a compimento di un percorso di analisi e di sintesi dei temi legati alle città, ai paesaggi, alle opere d’arte e alla creatività, tutti settori di un made in Italy riconosciuto a livello globale spesso disatteso dalla legge proprio in Italia. In questo percorso, sono state elaborate proposte per un disegno di legge sulla bellezza come “chiave di ogni politica per la crescita”, che ne tuteli e ne valorizzi l’espressione e la conservazione, un disegno di legge articolato in dieci, semplici punti:

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1. Considerare la bellezza patrimonio del Paese, espressione della sua identità e cultura. 2. Tutelare e riqualificare il patrimonio paesaggistico italiano. 3. Tutelare il suolo come bene comune indisponibile e fermarne il consumo. 4. Promuovere la bellezza delle opere pubbliche attraverso i

Motore di questa proposta di legge è stata la campagna “Italia, bellezza, futuro”, che ha attraversato da gennaio a marzo tutta l’Italia nei luoghi più rappresentativi del progetto di Legambiente.

concorsi di progettazione. 5. Incentivare e promuovere la rigenerazione urbana. 6. Istituire un contributo per la tutela del suolo da destinare alla riqualificazione del degrado urbano. 7. Demolire le opere edilizie abusive e facilitare il recupero ambientale delle aree. 8. Istituire il dibattito pubblico per le Grandi Opere. 9. Istituire e finanziare un bando di idee per la bellezza destinato ai giovani. 10. Promuovere un Premio Virtù civica per gesti e azioni che generino cittadinanza e coesione sociale. Motore di questa proposta di legge è stata la campagna “Italia, bellezza, futuro”, che ha attraversato da gennaio a marzo tutta l’Italia nei luoghi più rappresentativi del progetto di Legambiente. Dalla partenza da Paestum, il 19 gennaio, dove è stato presentato il progetto di azionariato popolare teso all’acquisto dei terreni dell’antica colonia greca all’incontro del 31 gennaio a Roma per chiedere la pedonalizzazione del Colosseo, dall’incontro valentiniano “Innamorati dell'Italia” alla BIT di Milano ai confronti proposti ai candidati regionali nelle recen4


ti elezioni a Palermo, Campobasso, Cagliari, Torino e Milano

Alle iniziative previste nel mese di aprile durante la “Settimana della bellezza”, si susseguono innumerevoli appuntamenti.

sul tema del consumo del suolo, fino alla cornice delle Cinque Terre per parlare di tutela paesaggistica dopo l’alluvione, all’inaugurazione il 21 marzo dell'Ecomuseo della Campania felix presso il comune di Succivo, alle iniziative previste nel mese di aprile durante la “Settimana della bellezza”, si susseguono innumerevoli appuntamenti per fare della bellezza uno dei punti centrali dell’agenda politica del Parlamento e del Governo, per chiudere per sempre “la stagione dei condoni edilizi, dell’abbandono e della privatizzazione del patrimonio storico e archeologico, del consumo di suolo e della deregulation del territorio italiano” e porre al centro “le città e il patrimonio di storie, culture, socialità, dentro cui nasce il made in Italy”, il patrimonio su cui costruire il nostro sviluppo. Un patrimonio ambientale che sarà analizzato ancor più approfonditamente con la presentazione, il 16 aprile, del rapporto 5


annuale “Ambiente Italia 2013, idee di futuro a confronto”, rea-

Legambiente ha scelto di celebrare, con un grande richiamo simbolico, l’ultimo incontro della propria campagna a L’Aquila.

lizzato a cura dell’Istituto Ambiente Italia. Un patrimonio che Legambiente ha scelto di celebrare, con un grande richiamo simbolico, ponendo l’ultimo incontro della propria campagna a L’Aquila, un incontro sulla bellezza della cultura come motore per la rinascita delle città.

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MARTA BONUCCI FOTO: MICHELE DI SCHINO

Crescono ancora i Comuni rinnovabili

“Il rapporto sullo stato delle Rinnovabili in Italia.” – Legambiente


Crescono ancora ! ! ! ! i Comuni rinnovabili

!!

Pi첫 di 600mila impianti, quasi 8mila Comu-

fino ad arrivare a toccare quota 7.970 nel

ni. Sono i numeri del rapporto Comuni Rin-

2012. 27 di questi sono 100% rinnovabili,

novabili 2013 di Legambiente, realizzato

e rappresentano oggi il miglior esempio di

con il contributo di GSE e Sorgenia. Nume-

innovazione energetica e ambientale. Si

ri che mostrano un'Italia, quella che punta

prenda Prato allo Stelvio, premiata come

sull'energia pulita, in costante crescita.

simbolo del futuro energetico col suo

I Comuni in cui si trova almeno un impianto, infatti, sono aumentati progressivamente: erano 3.190 nel 2008, hanno pi첫 che doppiato nel 2010, arrivando a 6.993 del 2010, sono diventati 7.661 l'anno seguente

100% rinnovabile, e bollette ridotte grazie alla gestione delle reti. Nel complesso, queste fonti hanno dato vita a un articolato sistema di generazione sempre pi첫 distribuita, che nel 2012 ha garantito il 28,2 % dei consumi elettrici e il 13% di quelli comples-

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sivi dell'intero Paese. Un sistema articolato, appunto, in cui si

Sono 2400 i Comuni 100% rinnovabili per l’energia elettrica, quelli cioè dove si produce più energia di quanta ne consumino le famiglie residenti.

realizza un mix di impianti diversi da rinnovabili e impianti a biomasse allacciati a reti di teleriscaldamento. Sono 2400 i Comuni 100% rinnovabili per l’energia elettrica, quelli cioè dove si produce più energia di quanta ne consumino le famiglie residenti. A fare la parte del leone – com'è ovvio aspettarsi nel Paese del Sole – è l'energia solare. Energia su cui puntano 7.937 Comuni, un numero in crescita che evidenzia come con il Sole si produca oggi energia nel 97% dei Comuni. Seguono bioenergie (1.494 Comuni, per una potenza installata complessiva di 2.824 MW elettrici e 1.195 MW termici) e mini idroelettrico (con 1.053 Comuni). Quindi, l'eolico (571), che si dimostra in crescita, con una potenza installata di 1.791 MW in più rispetto al 2011. La geotermia fornisce 369 Comuni, e ad oggi è in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di oltre 2 milioni di famiglie. 343 i Comuni in cui gli impianti di 9


teleriscaldamento utilizzano fonti rinnovabili, come biomasse

Numeri in costante crescita, che meritano una riflessione seria e approfondita. E anche un cambio di prospettiva.

“vere” (di origine organica animale o vegetale provenienti da filiere territoriali) o fonti geotermiche, attraverso cui riescono a soddisfare larga parte del fabbisogno di riscaldamento e di acqua calda sanitaria. Numeri in costante crescita, che meritano una riflessione seria e approfondita. E anche un cambio di prospettiva: come suggerisce il rapporto, mentre l’attenzione in questi anni si è spesso concentrata sui costi degli incentivi alle fonti rinnovabili, ora è di vitale importanza comprendere i vantaggi prodotti da questo cambiamento dal basso. La crescita della produzione rinnovabile ha permesso di sostituire quella da impianti termoelettrici, quelli per intenderci più inquinanti e che emettono gas serra. Quindi meno importazioni di petrolio e gas, riduzione delle emissioni di CO2 e diminuzione del costo dell'energia nel mercato elettrico. 10


FRANCESCA LEONARDI FOTO: VALERIA DI SCHINO

Orti in festa

“Un orto nel giardino per una filiera a km 0.” – Legambiente


Orti in festa

Gli orti urbani e sociali rappresentano una

no gruppi di persone che diventano comu-

realtà sempre più diffusa nelle città italia-

nità e che, oltre a coltivare insieme i prodot-

ne. Vuoi per la crisi economica, che costrin-

ti della terra per produrre cibi sani, econo-

ge bene o male a privilegiare la filiera cor-

mici e di qualità, scambiano esperienze,

ta, anzi il fai da te, per quanto riguarda l’ac-

opinioni, progetti per un futuro green che

quisto di materie prime, vuoi una coscien-

parte sempre più dalla base.

za ambientalista sempre più diffusa e forte, specie nelle città assediate dall’inquinamento e dalla cementificazione, gli orti urbani ridisegnano sempre più l’immagine delle nostre città, ne valorizzano e recuperano gli spazi verdi abbandonati, coinvolgo-

Con "Orti in festa", il 20 e il 21 aprile Legambiente promuove quella che è divenuta una vera e propria rete in tutta Italia, con lezioni didattiche sull’orticoltura per realizzare un mini orto sul balcone di casa, visite

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guidate negli orti di quartiere, ma anche guerrilla gardering e

Con "Orti in festa", il 20 e il 21 aprile Legambiente promuove quella che è divenuta una vera e propria rete in tutta Italia.

azioni di inverdimento degli spazi pubblici, per diffondere buone pratiche di gestione del verde pubblico, con un occhio alla riqualificazione urbano e uno alla diminuzione delle emissioni di CO2 dovute al trasporto di ortaggi e frutta lungo tutto lo stivale. E di motivi, per realizzare il proprio orto di cittĂ , ce ne sono molti, per le amministrazioni come per i cittadini: dal sottrarre le aree urbane al degrado alla riduzione dello spreco di cibo, dalle politiche di incentivazione al consumo di prodotti di stagione alla formazione di progetti di partecipazione sociale, fino alle strategie per evitare il consumo di suolo e tutelare la biodiversitĂ . Ma soprattutto, coltivare significa mangiare sano, ridurre i costi e tenersi in forma! Â

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MICHELE DI SCHINO FOTO: MAURO AMATI

Rapporto ONRE 2013

“Il rapporto sui regolamenti edilizi in Italia.” – Cresme e Legambiente


Rapporto ONRE 2013

È stato presentato l’11 marzo scorso a Mi-

zioni delle abitazioni e la qualità del costrui-

lano, da Cresme e Legambiente, il Rappor-

to, anticipando e andando oltre la normati-

to ONRE 2013, sullo stato dell’edilizia so-

va in vigore. L’Osservatorio Nazionale sui

stenibile in Italia, attraverso l’analisi dei re-

Regolamenti Edilizi, promosso da Cresme

golamenti edilizi.

e Legambiente cinque anni fa, ha registra-

Regolamenti che esprimono una spinta “dal basso” verso la sostenibilità in materia edilizia, grazie ai 1.003 Comuni che hanno modificato i propri regolamenti edilizi per inserire nuovi criteri e obiettivi energeticoambientali in modo da migliorare le presta-

to una tendenza costante che fotografa il cambiamento in atto nella filiera delle costruzioni, ricostruendo annualmente il quadro dei provvedimenti nazionali e regionali in materia di innovazione energetica e ambientale.

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Oggi, 21 milioni di italiani vivono nei Comuni, concentrati pre-

Oggi, 21 milioni di italiani vivono nei Comuni dove sono in vigore regolamenti sostenibili.

valentemente al centro-nord del Paese, dove sono in vigore regolamenti sostenibili, cresciuti del 42,3% rispetto 2010 e addirittura dell’80% rispetto al 2009. Grazie all’ingresso nell’osservatorio di partner quali Assotermica, Consiglio nazionale degli architetti, Federlegnoarredo, PVC Forum, Uncsaal, sono stati adeguati anche i parametri presi in considerazione per l’analisi di regolamenti e normative: l’isolamento termico, i tetti verdi, l’utilizzo di fonti rinnovabili, l’efficienza energetica degli impianti, l’orientamento e la schermatura degli edifici, i materiali da costruzioni locali e riciclabili, il risparmio idrico e il recupero delle acque meteoriche e delle acque grigie, l’isolamento acustico, la permeabilità dei suoli e l’effetto isola di calore, le prestazioni dei serramenti, la contabilizzazione del calore, la certificazione energetica, le pompe di calore e le caldaie a condensazione, la ventilazione 16


meccanica controllata. Tra le Regioni più avanzate nella normativa, si confermano, oltre alle Province Autonome di Trento e Bolzano dove la certificazione in classe B è richiesta minima per ogni tipologia di intervento, la Lombardia, che conta la quantità più elevata di Comuni virtuosi (318), seguita da Toscana (133) ed Emilia-Romagna (127). “I regolamenti edilizi comunali –spiega Edoardo Zanchini, vice

I risultati dimostrano che l’innovazione sta andando avanti e che la spinta alla certificazione energetica e al miglioramento delle prestazioni impressa dall’Unione Europea sta producendo buoni risultati.

presidente di Legambiente – si stanno dimostrando un’ottima chiave di lettura per raccontare l’evoluzione verso l’edilizia sostenibile e strumenti preziosi per accompagnare l’innovazione in corso, per una corretta progettazione e per la realizzazione di edifici efficienti dal punto di vista energetico. I risultati dimostrano che l’innovazione sta andando avanti e che la spinta alla certificazione energetica e al miglioramento delle prestazioni impressa dall’Unione Europea sta producendo buoni risultati. Ora occorre, però, una regia nazionale che consenta di superare le troppe contraddizioni del quadro normativo italiano e i ritardi nel recepimento della normativa europea di riferimento, per raggiungere gli obiettivi fissati al 2021 quando tutti i nuovi edifici dovranno essere progettati e costruiti in modo tale da avere bisogno di una ridotta quantità di energia per il riscaldamento e il raffrescamento che, in ogni caso, dovrà essere prodotta da fonti rinnovabili. E’ indispensabile anche una strategia per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, dando certezze per le detrazioni del 55% che terminerebbero a giugno e legando gli incentivi ai risultati raggiunti in termini di riduzione dei consumi energetici, aiutando così concretamente le famiglie”. E in questa corsa al futuro un apporto sostanziale viene dall’Unione Europea, con i nuovi obiettivi previsti dalla Direttiva Europea 31/2010 che prevedono un’accelerazione ancora più

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forte nella transizione verso uno scenario nel quale il peso dei

Dal 1° gennaio 2019 tutti i nuovi edifici pubblici costruiti in Paesi dell’Unione Europea, e dal 1° gennaio 2021 tutti quelli nuovi privati, dovranno essere “neutrali” da un punto di vista energetico.

consumi energetici legati al settore delle costruzioni si dovrà ridurre significativamente grazie a un rapido miglioramento degli standard e a una fortissima integrazione delle fonti rinnovabili. Dal 1° gennaio 2019 tutti i nuovi edifici pubblici costruiti in Paesi dell’Unione Europea, e dal 1° gennaio 2021 tutti quelli nuovi privati, dovranno essere “neutrali” da un punto di vista energetico, ossia garantire prestazioni di rendimento dell’involucro tali da non aver bisogno di apporti per il riscaldamento e il raffrescamento oppure di soddisfarli attraverso l’apporto di fonti rinnovabili.

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FRANCESCA LEONARDI FOTO: PAOLO BALISTRERI

100 strade per giocare

“I bambini si riprendono le strade del centro città.” – Legambiente


100 strade per giocare

Come ogni anno, l’appuntamento di Le-

e motorini di chi, in città, non riesce pro-

gambiente “100 strade per giocare” propo-

prio a pensare di poter fare un metro con i

ne una città a misura di bambino, provan-

propri piedi.

do ad immaginare, adulti e non, come potrebbero essere le nostre strade senza au-

Pensare allora città meno congestionate

tomobili, con in prima linea le scuole.

dal traffico non migliora solo la qualità del-

La ricetta di Legambiente non è, ovviamen-

centro storico come ambiente di aggrega-

te, una rinuncia totale e assoluta alle auto,

zione e conoscenza della propria specifici-

ma una visione più “a misura di pedone”

tà e tradizione.

dei centri cittadini, spesso ridotti a parcheggio (più o meno abusivo) di automobili

l’aria, ma la sua vivibilità in generale e il

E i bambini, come ogni anno, saranno i protagonisti indiscussi, “poliziotti” per un gior20


no nei confronti di chi si muove ancora in auto, urbanisti che

Come ogni anno, l’appuntamento di Legambiente “100 strade per giocare” propone una città a misura di bambino.

decoreranno palazzi e monumenti in maniera festosa e allegra. Perché la riconquista di una città, stavolta, significa gioia e divertimento. L’appuntamento per giovani e meno giovani è allora per il 4 e il 5 maggio nelle piazze italiane per riprendersi, per un giorno, la città e i suoi spazi.

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FRANCESCA LEONARDI FOTO: VALERIA DI SCHINO

Treno Verde 2013

“In viaggio lungo l’Italia per la mobilità dolce.” – FS e Legambiente


Treno Verde 2013

Il Treno Verde di Legambiente e Ferrovie

ma è anche una mostra speciale e gratuita

dello Stato è in viaggio lungo tutto lo stiva-

che conduce, carrozza dopo carrozza, alla

le per accrescere la cultura ambientale,

scoperta della mobilità e del costruire so-

combattere l'inquinamento e i mutamenti

stenibili, dell’energia pulita, degli stili di vita

climatici, costruire insieme un futuro miglio-

virtuosi, dell’importanza del verde urbano,

re ripensando il modo di spostarci, costrui-

all’insegna della tutela dell’ambiente e del-

re, vivere.

la qualità della vita, una vera e propria città

Alla sua venticinquesima edizione, il Treno Verde rappresenta un appuntamento fisso sul monitoraggio del livello d’inquinamento acustico e atmosferico nelle nostre città,

del futuro su rotaia per dimostrare, e mostrare, che un’idea differente, intelligente e sostenibile delle nostre città è possibile e perseguibile nell’immediato.

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La mostra è aperta tutti i giorni tranne la domenica dalle 8,30

Il Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato è in viaggio lungo tutto lo stivale per accrescere la cultura ambientale.

alle 14,00 solo per le scuole prenotate. Dalle 16,00 alle 19,00 per tutti i cittadini. Per le classi che vogliono prenotare una visita e per qualsiasi altra informazione: trenoverde@legambiente.it tel. 06.86268417 – 418 – 419.

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© SO.ECO. Srl Società Editrice: SO.ECO. Srl, via Cavour, 14 - 05100 Terni (TR).

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