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PALAZZANI

Abbiamo visto in anteprima l’esordio della prima minigrù concepita dal costruttore bresciano. Nel cantiere dell’Opera di Firenze, con lo specialista d’eccezione Caf, la nuova RPG 2900 si rivela un assoluto talento multifunzione. A misura di ogni sollevamento

Una Palcrane a scena aperta

Per l’esordio ufficiale di una diva occorreva un teatro d’eccezione. E quale maggior magnificenza poteva accogliere il debutto in cantiere della nuova minigrù Palcrane RPG 2900 di Palazzani più del nuovo Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, l’Opera che la città del Rinascimento ha voluto e creato secondo un programma di realizzazione a tappe progressive, nell’intento di ricavare un grande spazio artistico polifunzionale. La grande area di rivalutazione urbanistica prospiciente la linea ferroviaria e la stazione di Porta al Prato, tra piazza Vittorio Veneto e il Parco delle Cascine e negli spazi vasti in corso d’opera ci aspetta Valerio Di Quirico, vicepresidente di Caf (Cooperativa autotrasportatori fiorentini), impresa tra le più rilevanti in ambito nazionale nell’engineering dei grandi sollevamenti e nel noleggio di gru e autogrù. “Siamo noi ad aver creduto per primi in questa nuova minigrù di Palazzani - dichiara subito Di Quirico, mostrandoci l’RPG 2900 in allestimento - Abbiamo intuito subito che l’RPG 2900 poteva essere uno strumento di flessibilità straordinaria per tutta una serie di lavorazioni in ambienti difficili nell’accesso come nell’operatività in spazi sensibili. Con la Palcrane, ci troviamo al cospetto di una macchina versatile, con un’ottima capacità di tiro e un’agilità che non abbiamo mai riscontrato prima in gru semoventi di questa categoria”.

Passaggio in remoto per il futuro

La dotazione di un’interfaccia software intuitiva (e proprietaria), rappresenta per la Palcrane RPG 2900 il lasciapassare per l’industria 4.0. Gli elementi dell’innovazione partono dal radiocomando che presiede a qualsiasi funzione della gru, tramite un display a colori da 4.3” per arrivare alla funzione remota Pal Connect, un pacchetto “ready to go” che si può abbinare alla minigrù per attivare un servizio di connessione che permette all’utente di monitorare i parametri di utilizzo della macchina. inoltre, con la funzione My Palazzani, l’operatore ha sempre a disposizione un sistema di assistenza tramite la scansione di un Qr code applicato alla superficie della gru, per un accesso immediato e pratico ai manuali e alle dinamiche tutorial.

Mentre osserviamo le fasi preliminari della messa in opera della gru, ci raggiungono Roberto Parma, Business Development Manager, e Luigi De Matteo, responsabile commerciale italia, gli uomini di Palazzani Industrie che ci illustreranno i valori sul campo della prima Palcrane uscita dagli stabilimenti del costruttore di Paderno Franciacorta. Tutto è pronto per la dimostrazione e la minigrù Palazzani, in assetto di sollevamento con stabilizzazione autonoma, comincia a rivelare il proprio valore. Innanzitutto, la compattezza. Abbiamo visto la macchina nella fase di marcia nel cortile del cantiere e siamo rimasti sorpresi dall’ingombro minimo in larghezza: solo 730 mm. Questo vuol dire che la minigrù di Palazzani può entrare ovunque, anche passando attraverso una normale porta condominiale. In questo caso, gli spazi a disposizione sono piuttosto ampi ma può capitare che la gru debba lavorare con altre attrezzature e maestranze presenti in cantiere allo stesso tempo. Ecco allora la prima evidenza tecnica che consiste nella libertà di posizionamento conferita dagli stabilizzatori a configurazione variabile; ciascun stabilizzatore, in sostanza, è articolato, allungabile su tre differenti posizioni e orientabile in modo indipendente. Un vantaggio eccezionale, tenendo conto, inoltre, del peso contenuto della gru che culmina a soli 2.600 kg.

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Mentre l’operatore procede all’estensione del braccio telescopico, osserviamo la capacità notevole di rotazione della torretta. La manovra procede a tre velocità, con 360° continui che consentiranno di orientare il carico applicato (una lastra di alluminio) con la massima libertà di lavoro in quota. “Delle possibilità dinamiche della RPG 2900 si accorgeranno senz’altro i montatori di strutture leggere, gli installatori di serramenti e di carpenteria leggera, le squadre al lavoro per la posa di vetrate, oppure di manufatti in alluminio, serramenti, infissi - afferma con una convinzione illimitata Roberto Parma - Per tutte queste applicazioni, è richiesta una gru compatta, che applichi una pressione limitata sul terreno e che contempli molteplici funzionalità nello stesso cantiere”. Mentre ascoltiamo le parole dell’export manager Palazzani, la nostra attenzione è calamitata anche dal… silenzio della minigrù di Palazzani. Verifichiamo in diretta le facoltà della doppia motorizzazione che prevede una motorizzazione bii-energy, con motore diesel e motore elettrico, che permette di lavorare senza problemi negli interni come all’aperto, in virtù della propulsione elettrica. Una bella polivalenza a misura di un orizzonte di intervento al massimo dell’ampiezza. “Con queste caratteristiche, prevediamo un impiego assiduo in un’infinità di cantieri - ci conferma con soddisfazione Valerio Di Quirico - Senza contare le prestazioni. Con un’inclinazione fino a 80°, si può raggiungere un’altezza massima al gancio di 12,5 metri e con 2,9 ton di capacità a

1,5 metri possiamo confermare di trovarci al cospetto della minigrù più potente sul mercato in questa classe operativa”. In effetti, il braccio telescopico da 8,7 metri, corroborato dall’estensione di un jib idraulico di 2.778 mm - con bozzello in dotazione a tiro singolo della capacità di 1.000 kg - può arrivare a un’altezza massima verticale di 9,5 metri e con lo stesso un jib idraulico (dotato di falconcino) il culmine si attesta ai 13,6 metri, per una capacità di carico sospeso di ben 600 kg. Mentre ammiriamo le capacità dinamiche della RPG 2900, la videomaker Nathascia Germani è impegnata in una serie di riprese che assomigliano a una danza continua. La Palcrane di Palazzani non consente pause e l’operatore di Caf, con l’ausilio del radiocomando di serie, non si stanca di mutare posizioni e manovre della minigrù. Grazie all’utilizzo di un monitor presente sullo stesso radiocomando full-control Scanreco, l’utilizzatore può consultare informazioni dettagliate in tempo reale sulla gru - con la lettura e le opportune indicazioni del carico sollevabile in funzione della posizione del braccio - attivando anche funzioni di diagnostica. “Ora può vedere una dimostrazione sola di quello che può fare l’RPG 2900 - tiene a precisare Roberto Parma - ma la dotazione di attrezzature che questa minigrù prevede è straordinaria per numero e varietà. Inoltre, la predisposizione di collegamenti elettrici e idraulici in testa al braccio principale permette alla nostra Palcrane di collegare altri accessori di qualsivoglia struttura e capacità. Possiamo ben capire come questa minigrù sia davvero l’alternativa ideale a molte tipologie di sollevamento, con costi di gestione decisamente inferiori”. Le considerazioni dell’export manager Palazzani ci spingono a menzionare le molteplici dotazioni previste per l’RPG 2900. Tra queste, ad esempio, un jib meccanico che può essere alloggiato, in fase di riposo (come il jib idraulico) in posizione adiacente al braccio della minigrù. Si tratta di un elemento della lunghezza di 1.500 mm, regolabile in cinque posizioni diverse (una positiva a +15°) per facilitare le operazioni relative al montaggio di vetrate con sistemi a ventosa, e capace di sollevare fino a 800 kg. Tra gli altri attachment: un argano sempre della capacità di

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800 kg, con 53 m di fune di sicurezza omologata anti-giro e dispositivi meccanici di anti-scarrucolamento; un bozzello con pulegge per tiro in quarta fini a 2.900 kg (per 13,12 m); la presa di potenza idraulica con connettori rapidi 3/8” per accessori supplementari; le ventose autonome elettriche alimentate con batterie ricaricabili, con doppio circuito di sicurezza del vuoto, portata fino a 400 kg e rotazione a 360°, e forche speciali leggere per pallets della capacità di 600 kg, con regolazione della bilanciatura del carico. Mentre parliamo di attrezzature, la nostra RPG 2900 dopo aver ritirato gli stabilizzatori, sta cominciando la sua marcia in modalità Pick & Carry, con un carico in movimento. “La possibilità di trasferimento della gru su qualsiasi tipo di terreno, il livellamento automatico del carro e il piazzamento anche su forti pendenze confermano la flessibilità di accesso della Palcrane - aggiunge Luigi De Matteo, sottolineando le facoltà di utilizzo per molti noleggiatori di casa nostra - In modalità

Pick & Carry, poi, l’RPG 2900 può movimentare qualsiasi tipo di oggetto pesante, in virtù di una scelta di imbracature e pinze disponibili per la movimentazione di tubi, tombini, cilindri in cemento, piastre di acciaio, lamiere e molto altro ancora”. Dall’Italia alla scena internazionale, la Palcrane di Palazzani si prepara a un debutto su larga scala. “All’estero questa tipologia di gru su cingoli, multifunzionale e adatta a ogni operatività, è ormai molto diffusa - ci conferma Roberto Parma - In Italia molto meno ma i tempi sono maturi per un successo diffuso. Con modalità di presentazione Webinar, cominceremo un giro promozionale nei paesi dell’Est, in Nord-Europa e in altre aree del Vecchio cintinente. Con i primi mesi del 2021, inoltre, avvieremo un processo di produzione che abbatterà notevolmente i tempi di consegna per i futuri clienti. Poi ci aspettano - sperando nella risoluzione dell’attuale emergenza Covid-19 - altri tour in Italia tra i concessionari storici Palazzani e le fiere internazionali a Parigi e a Maastricht”. Per una stella appena nata, la strada della consacrazione in cantiere è ancora tutta da percorrere. Dopo questo debutto “teatrale”, la Palcrane è attesa alla ribalta del noleggio, sotto ogni latitudine.

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