COMPACT DESIGN POWERFUL PERFORMANCE
5-7 October 2023 - Piacenza, Italy
COMPACT DESIGN POWERFUL PERFORMANCE
5-7 October 2023 - Piacenza, Italy
Con la nuova gru AC 4.070-2, Tadano ha di nuovo riaffermato il suo primato per la gru piĂš compatta della sua categoria, innalzando inoltre il livello in molte aree e offrendo la migliore capacitĂ di sollevamento oggi disponibile. Grazie a un equipaggiamento di serie completo e a una gamma flessibile di accessori, questa nuova macchina a quattro assi si pone quale rappresentante particolarmente versatile della sua categoria, con highlight tecnici quali IC-1 Plus, Flex Base, Surround View e il pacchetto di preparazione E-Pack, che la rendono unâopzione estremamente attraente per molti fornitori di servizi gru. www.tadanoeurope.com
⢠e-PACK
⢠Idonea allâutilizzo di carburanti alternativi
⢠Sistema modalità Eco
Lâeterna querelle sulla natura misteriosa del noleggio italiano occupa sempre le pagine degli opinionisti di settore, quasi fosse lâanomalia dâEuropa per antonomasia nei confronti con le realtĂ di altri paesi del continente. Bisognerebbe cercare di capire se è davvero cosĂŹ, oppure se le nostre aziende si possano considerare oltremodo virtuose, proprio per la loro particolaritĂ dâazione, basata su piccole o medie dimensioni ma, al contempo, su grandi capacitĂ di adattamento alle mutazioni repentine del mercato..
Il contesto in cui si svolge lo sforzo dellâimprenditore italiano del noleggio - ricordiamolo sempre - deve fare i conti (come tutta la libera impresa nazionale) con ostilitĂ burocratiche che gli altri paesi europei non hanno, in un contesto normativo sempre oberato da incertezze e, soprattutto, da una mentalitĂ spesso piĂš ristretta che altrove, da parte dei committenti. Non dimentichiamoci che il âsenso della proprietĂ â è ancora molto diffuso tra le imprese che operano nei cantieri e nellâindustria di casa nostra. Il noleggio italiano, tra lâaltro, è ancora molto legato al settore delle costruzioni; basta una battuta dâarresto generale (e quante ce ne sono state, negli ultimi 30 anni) e lo scenario di una crescita tanto agognata del noleggio cambia radicalmente. Eppure, la resilienza delle costruzioni, nel nostro Paese, deve molto al noleggio, proprio per il ruolo di âancora di salvataggioâ dellâoperativitĂ in cantiere, messa a dura prova - negli anni passati - dalla scarsa liquiditĂ delle imprese, che trovavano rilevanti difficoltĂ nel ricambio del proprio
parco macchine. Oggi si intravedono le prime nubi legate allâavvio del PNRR, soprattutto per le grandi opere, mentre lâedilizia deve fare i conti con la fine degli incentivi da Superbonus 110% (mal calibrati e mal gestiti) che hanno causato piĂš disfunzioni al sistema che benefici. Con lo stop ai cantieri, una parte importante del nostro noleggio va in sofferenza; il corollario rileva contratti inevasi e attese a lungo termine di una redditivitĂ sempre incerta. Eppure, dal movimento terra al sollevamento di materiali, fino alle piattaforme aeree per il lavoro in quota, la categoria dei noleggiatori italiani è sempre al servizio permanente del mercato e lo aiuta a resistere, nei momenti piĂš difficili e imprevedibili. Che il noleggio italiano sia riuscito a svilupparsi in modo cosĂŹ notevole, soprattutto negli ultimi cinque anni di spinte e rallentamenti dellâeconomia globale - con ripercussioni pesanti sul nostro Paese - è un piccolo miracolo, a nostro giudizio. Non è il frutto di anomalie nazionali, certamente; al contrario, è merito delle scelte coraggiose e della lungimiranza dei nostri piccoli e medi imprenditori del comparto. Sono riusciti, in molti casi, a cambiare scenario, a guardare oltre le consuetudini, individuando nuovi segmenti di mercato nellâimpiantistica industriale, nella logistica, nelle utility locali. Vi sembra poco virtuoso? A noi sembra unâanomalia, sĂŹ, ma di quelle che ci fanno onore, da italiani orgogliosi nel consesso del grande noleggio europeo.
Buona lettura!
La LTM 1110-5.2 con 3 novitĂ : sistema di controllo della gru, cabina e trasmissione. Il nuovo sistema LICCON3 si presenta con display touch di grandi dimensioni e predisposizione di serie per telemetria e gestione della flotta. Grazie al DynamicPerform, la trasmissione ZF TraXon assicura una manovrabilitĂ a usura ridotta. Completa il tutto il moderno design della gru â il futuro della serie All-Terrain. www.liebherr.com
In copertIna:
La tecnologia avanzata delle gru su camion progettate, realizzate e allestite da Idrogru costituisce lâavanguardia del grande progetto Crane, nuovo protagonista industriale del sollevamento made in Italy
AttualitĂ , p.8
Gru e AutogrĂš
Liebherr, p.44
Jekko, p.50
Eurogru Amici, p.54
PM Oil & Steel, p.58
Gru Edili
Raimondi, p.62
Ple Genie, p.66
Zoomlion, p.70
JLG, p.74
Merlo, p.78
Flash Battery, p.82
Movimentazione Industriale e Portuale
Still, p.88
Linde, p.90
TVH, p.94
Crown, p.98
Eccezionali
Volvo Trucks, p.102
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Come molte realtĂ imprenditoriali italiane, Tecnocar di Nizza Monferrato (Asti) è una azienda a conduzione familiare. Fondata nel 1974 da Luigi Demichelis è attualmente guidata dal figlio Alberto, coadiuvato dal 2008 dal fratello Gianmario. Il territorio è quello meraviglioso del Basso Monferrato, fatto di paesaggi collinari patrimonio Unesco, vitigni, cantine vinicole e borghi ricchi si storia; inizialmente lâattività è la vendita, il noleggio e la riparazione di carrelli elevatori, che nel 2003 Alberto decide di ampliare con il noleggio a breve termine delle piattaforme aeree. Intuizione che si rivela felice, complice il diffondersi di una maggiore cultura del lavoro con standard di sicurezza sempre piĂš elevati. 20 anni dopo, Tecnocar è una realtĂ che dispone di 114 unitĂ , delle quali 30 sono piattaforme autocarrate da 18 a 30 metri. Un parco macchine giovane, lâetĂ media è 2,5 anni, e articolato, cosĂŹ da offrire soluzioni adeguate alle diverse tipologie di cantieri. La clientela è varia e spazia da aziende e artigiani del settore edile e impiantistico, ma con la presenza di case vitivinicole e di imprese specializzate nella produzione e installazione di macchine enologiche,
i servizi di manutenzione impianti ricoprono un ruolo importante. A testimoniare la crescita dellâazienda non vi sono solo i numeri, ma anche la qualitĂ del servizio, in quanto Tecnocar dal 2015 è anche centro di formazione IPAF, coordinato e gestito da Gianmario Demichelis. Otto i modelli Multitel Pagliero acquistati nel 2022, che hanno permesso di rinforzare e ampliare la flotta noleggio: quattro articolate MXE 200 e una MX 210; due telescopiche MT240 EX e MTE 270 EX; una piattaforma su cingoli SMX 250. Alberto Demichelis sottolinea che per lâaffidabilitĂ e le prestazioni ânon sono tardati ad arrivare i riscontri positivi da parte di clienti. Inoltre, la semplicitĂ di utilizzo ha ridotto in maniera significativa gli interventi di assistenza diretta o telefonicaâ. Tutti i modelli sono dotati del sistema di telemetria âgrazie al quale possiamo verificare in ogni momento le condizioni della macchina ed effettuare una diagnosi in real time, direttamente dallâufficio. Operando in un raggio di circa 50 km dalla sede di Nizza Monferrato e non avendo filiali, il mix di assistenza in remoto e presenza sul territorio, permette a Tecnocar di offrire un servizio capillare, puntuale ed efficienteâ.
Appuntamento principale della stagione europea del sollevamento, il GIS 2023 â le Giornate Italiane del Sollevamento, organizzate da Mediapoint & Exhibitions a Piacenza Expo dal 5 al 7 ottobre prossimi â non poteva non annoverare, tra i protagonisti della kermesse, un attore di primo piano come CMC, produttore cardine di piattaforme ragno cingolate sullo scenario internazionale. Negli ultimi tempi, la storia di CMC sta passando attraverso una crescita esponenziale delle proprie quote di mercato, nel solco di un miglioramento continuo della qualitĂ dei prodotti e dellâefficienza organizzativa interna. A testimonianza del momento cruciale del costruttore di Bari, allo stand L82 â M108 del GIS saranno presentate alcune importanti novitĂ , con innovazioni di prodotto concepite su misura del cliente piĂš diversificato e lâannuncio dei programmi futuri di un marchio che persegue una direttrice di ricerca e sviluppo mirata, con unâattenzione precipua alle richieste del mercato in ambito nazionale e internazionale.
Ti aspettiamo a Piacenza dal 5 al 7 ottobre!
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Hyundai Material Handling annuncia lâingresso di un nuovo concessionario per la distribuzione in Italia della gamma di carrelli elevatori nei territori di Bergamo e Brescia. Si tratta della societĂ Orta di Bergamo, azienda storica (le origini risalgono agli anni Sessanta), specializzata nella vendita e assistenza dedicata a carrelli elevatori e macchine movimento terra.
Negli anni Duemila, la seconda generazione famigliare dellâazienda â Romina e Omar Arrigoni â prende il timone dellâazienda e decide di investire in risorse umane e di trasferire lâattivitĂ in una struttura piĂš ampia, visto lâimportante crescita in termini di volumi di vendite. La societĂ ha conosciuto negli ultimi anni un ulteriore sviluppo nella vendita di carrelli elevatori (oltre 250 nellâarco dei 12 mesi) e nellâacquisizione di clienti prestigiosi.
5-7 October 2023 - Piacenza, Italy
AllâApex di Maastricht, le soluzioni telematiche di JLG hanno segnato la presenza del marchio americano in fiera. Il focus dello stand JLG risiedeva ânel valore aggiunto di servizio, correlato allo sviluppo avanzato del prodotto - come ha sottolineato Mirco Negri, Senior Product Manager per JLG EMEAI. Clearsky Smart Fleet ne ha costituito la prova come piattaforma IoT di nuova generazione in grado di offrire una connettivitĂ gestionale allâavanguardia per la flotta e una completa interattivitĂ delle macchine, con nuove funzionalitĂ e modalitĂ ottimali per una gestione economica del parco mezzi. Il lancio è previsto per lâinizio del 2024 e sarĂ di serie su tutti i nuovi modelli JLG. Ad Apex, JLG ha portato anche le ultime novitĂ di Hinowa, attore di primo piano delle PLE made in Italy nel mondo, oggi parte della galassia JLG. Tra queste, anche i modelli di PLE firmate per JLG - le novitĂ a braccio articolato EC450 ed EC520 - e le serie dedicate alle basse quote Pecolift, con lâhighlight della PLE elettrica verticale a colonna Nano 35.
A meno di quattro mesi dallâinaugurazione, il GIS 2023 - le Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali - sta decollando verso una nona edizione da record.
Dal 5 al 7 ottobre prossimi, a Piacenza Expo, si daranno appuntamento oltre 400 espositori che hanno giĂ confermato la loro partecipazione alla piĂš importante mostra-convegno
italiana interamente dedicata alla filiera del sollevamento, ai quali si aggiungono oltre 50 tra associazioni di categoria e istituzioni pubbliche.
Innovazione, confronto, sinergia sono le parole chiave che da sempre caratterizzano il GIS.
Nate nel 2009, le Giornate Italiane del Sollevamento, nel corso delle edizioni successive,
hanno innalzato progressivamente il carattere nazionale dellâevento, fino ad accreditarsi come la piĂš importante manifestazione europea del comparto, una vetrina ideale per centinaia di costruttori, noleggiatori e imprese, con la presentazione in anteprima di nuovi prodotti e innovazioni tecnologiche dedicate al sollevamento di materiali, al lavoro in quota, alla
Oltre 400 protagonisti del mondo del sollevamento e dei trasporti eccezionali attesi alla nona edizione dellâevento, in programma a Piacenza Expo dal 5 al 7 ottobre
movimentazione industriale e portuale e ai trasporti eccezionali. Anche dal punto di vista dimensionale, il GIS 2023 ha raggiunto numeri da record, con una superficie espositiva totale superiore ai 62.000 metri quadrati - con il supporto di due tensostrutture che ospiteranno il nuovo Padiglione 4 e unâadeguata area ristorante a disposizione degli espositori e dei visitatori, e lâimpiego supplementare dellâadiacente struttura del PalaBanca, allâinterno del quale si svolgeranno alcuni convegni e i tradizionali eventi di gala che costituiscono un importante corollario alla mostra piacentina.
âIn questi giorni stiamo assegnando gli ultimi spazi espositivi - conferma Fabio PotestĂ , presidente e direttore di Mediapoint & Exhibitions, organizzatore della fiera - Ci troviamo al cospetto di un successo che supera ampiamente i risultati delle passate otto edizioni della manifestazione. Poter contare su oltre 400 espositori confermati a quattro mesi dallâinaugurazione, conferma la notorietĂ raggiunta dal GIS nel panorama fieristico internazionale ma anche la validitĂ della formula studiata da Mediapoint per organizzare eventi espositivi sempre piĂš specializzati, a cadenza biennale, dalla durata calibrata sulle esigenze di protagonisti e spettatori e dai costi espositivi certamente piĂš contenuti rispetto alle altre manifestazioni generaliste. Siamo sempre piĂš convinti che una fiera specialistica - focalizzata, quindi, sul settore specifico di riferimento â attiri una crescente attenzione anche da parte degli operatori esteri, sia tramite i loro rappresentanti sul territorio, sia con la partecipazione sempre piĂš frequente da parte dei responsabili direttivi che arrivano a Piacenza Expo dalle sedi principali delle case produttrici. Al GIS 2023, infatti, riscontriamo un elevatissimo numero di espositori internazionali, e ci aspettiamo anche un rilevante numero di visitatori internazionali che apprezzano sempre di piĂš la nostra fiera, con la garanzia di av-
viare contatti utili con una clientela qualificata senza dover sostenere i costi e le problematiche logistiche affrontate in occasione di altre manifestazioniâ.
Il GIS si è dimostrato negli anni, in effetti, lâambiente ideale per creare sinergie tra i protagonisti di un settore tra i piĂš dinamici del paese. A testimoniare lâimportanza della kermesse, la presenza, tra le altre, delle principali associazioni di categoria - citiamo, a esempio, lâAISEM (Associazione Italiana Sistemi di Sollevamento, Elevazione e Movimentazione), lâANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), lâANNA (Associazione Nazionale Noleggi Autogru e Trasporti Eccezionali), Assoporti (Associazione dei Porti Italiani), Assiterminal (Associazione Italiana Terminalisti Portuali), Assonolo (Associazione Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali) e Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica).
A questa platea associativa, il GIS aggiunge il prestigio del patrocinio concesso da istituzioni pubbliche come il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, la Regione Emilia-Romagna, la Regione Liguria e il Comune di Piacenza.
Il GIS 2023 si pone anche come il momento di confronto industriale, in vista delle molteplici sfide che riguardano anche il settore del sollevamento in merito alla transizione ecologica e ai costi energetici (tra le altre).
Non ultima, la direttiva Epdb (Energy performance of Building Directive) sulle cosiddette âcase greenâ appena approvata dal Parlamento Europeo. In questa prospettiva di scambio dialettico e dibattito, le associazioni di categoria (italiane e internazionali, insieme agli enti rappresentativi di ogni segmento del comparto del sollevamento e dei trasporti, saranno protagoniste del fitto calendario (in via di definizione) che riguarda convegni, workshop e seminari organizzati in occasione del GIS. Tra le tematiche piĂš importanti, quella che concerne la formazione degli operatori, elemento fondamentale per garantire la sicurezza sul lavoro degli utilizzatori di macchine per il sollevamento e la movimentazione industriale e portuale; un tema primario di riflessione, in un anno che ha visto troppi incidenti mortali nei cantieri, con un trend in crescita preoccupante.
Anche per questa nona edizione del GIS, sono state confermate le tradizionali serate dedicate ai riconoscimenti per le eccellenze del solle-
vamento nazionale, che si terranno nei giorni della manifestazione, allâinterno dei padiglioni di Piacenza Expo. Si tratta dei premi ITALA-Italian Terminal and Logistic Awards (dedicati al terminalismo portuale, intermodale e alla logistica), lâItalPlatform-Italian Access Platform Awards (riservati alle macchine e alle attrezzature per il lavoro in quota) e ILTA-Italian Lifting & Transportation Awards (per le imprese di sollevamento e dei trasporti eccezionali). TornerĂ anche questâanno, infine, lâevento âGIS by Nightâ che si terrĂ nella serata di venerdĂŹ 6 ottobre, con il prezioso valore di socialitĂ e networking per tutti gli espositori del GIS e i loro clienti piĂš importanti. Un momento di incontro unico e affascinante che si svolgerĂ allâinterno del quartiere fieristico di Piacenza, con lâallestimento di buffet a tema e punti di intrattenimento e animazione dedicati agli ospiti.
SOLLEVATORI TELESCOPICI
Faresin cresce del 14% nel fatturato e compie grandi passi verso la sostenibilitĂ integrata. Lo rivendica lâAnnual Report 2022 dellâazienda di Breganze (Vi), con le dichiarazioni del presidente, Sante Faresin, a sottolineare âuna crescita dellâutile netto pari al 9,5%. Il 2022 è stato un anno di consolidamento strategico spinto dalla crescita costante della domanda per i nostri prodotti e per i servizi, con la prospettiva di grandi potenzialitĂ futureâ. Faresin ha presentato lâAnnual Report 2022 nellâelegante Sala Palladio di Palazzo Bonin Longare, sede di Confindustria Vicenza. Un appuntamento diventato ormai consuetudine, in cui lâazienda breganzese presenta alla comunitĂ finanziaria lâandamento della gestione dellâesercizio appena concluso.
Nel 2022 lâazienda ha superato il record di produzione del 2021, presentando due importanti novitĂ di prodotto: il nuovo sollevatore Big Range 17.45 Full Electric ed il Carro Miscelatore a tre coclee Leader PF3 Plus Ecotronic. Macchine che hanno ribadito la leadership del brand nei settori di riferimento e che sono state progettate per creare sostenibilitĂ strutturale attraverso la costante riduzione dei consumi e la massimizzazione dellâefficienza operativa. Dal lato delle risorse umane, durante lâesercizio 2022, sono state promosse numerose iniziative per promuovere il benessere dei dipendenti come lâerogazione di circa 400.000 euro complessivi in bonus welfare e la rimodulazione dellâorario del lavoro, per migliorare il bilanciamento tra vita lavorativa e tempo libero. Grandi risorse sono state inoltre investite per la crescita delle competenze individuali, con la creazione della nuova Faresin Soft Skill Academy fo High Potentials. âLa nostra visione di sostenibilitĂ tocca tutte le aree del nostro business e sta trasformando Faresin Industries in unâazienda etica â aha aggiunto la vicepresidente Silvia Faresin âGrazie ai nostri prodotti e al nostro modo di fare industria, creiamo valore e miglioriamo la qualitĂ della vita di tutti coloro che sono coinvolti dalla nostra attivitĂ : dipendenti, territorio e clienti ovunque nel mondoâ. NovitĂ assoluta di questâanno, la pubblicazione, contestuale allâAnnual Report, di alcuni importanti indici di sostenibilitĂ , elaborati con il supporto del Team Sustainability di PWC sulla base dei Global Reporting Initiative Standards, il massimo riferimento internazionale in tema di sostenibilitĂ . UnâattivitĂ propedeutica alla redazione del Bilancio di SostenibilitĂ previsto per lâesercizio 2023. âLâinizio del percorso per la redazione del bilancio di sostenibilitĂ cade in un anno speciale, in cui Faresin Industries compie i suoi primi 50 anni â ha sottolineato Giulia Faresin, Operations Manager dellâazienda â Questo nuovo importantissimo passo verso il futuro infatti ci aiuterĂ a trasformare la nostra visione in una roadmap verso la sostenibilitĂ integrata, che vogliamo costantemente migliorare e misurare grazie al confronto con il mondo economico e con la societĂ piĂš in generaleâ.
Si chiama Equipment Service GmbH ed è lâazienda tedesca che da oggi rappresenta CTE per la commercializzazione della gamma di piattaforme autocarrate nel nord della Germania. La sede della nuova societĂ partner di CTE è a Metelen, nel nord-ovest del paese, e lâidentitĂ aziendale di Equipment Service è quella di una realtĂ specializzata nella vendita e nei servizi di assistenza per piattaforme aeree. Equipment Service GmbH rappresenta da oggi i brand CTE relativi alle serie Zed, MP e B-Lift (nel sud della Germania, la distribuzione è affidata, sempre di recente, ad ATG Lift GmbH, secondo un accordo reso noto proprio durante la fiera Apex a Maastricht).
Massimo Franceschi, export area manager CTE, ha definito lâaccordo come â un grande progetto che finalmente è diventato realtĂ . Con il supporto di Equipment Service possiamo dire che la copertura del territorio è ora completaâ; mentre Andre Gerdes, responsabile commerciale di Equipment Service, ha aggiunto che âla gamma competitiva di piattaforme aeree autocarrate CTE è in grado di offrire ai nostri clienti un portfolio completo di soluzioni per il lavoro in quota di alta qualitĂ , complementari agli altri marchi che giĂ rappresentiamo in Germaniaâ.
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Da quasi 80 anni i nostri brevetti rivoluzionano il mercato. Oggi la ricerca e sviluppo MANITEX VALLA continua a offrire nuove, migliori prestazioni e soluzioni, con la stessa leggendaria affidabilitĂ e robustezza di sempre. Come i nostri modelli completamente elettrici: zero emissioni, design compatto, progettati per connettivitĂ moderne e future, costruiti per durare nel tempo.
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In seguito al rinvio forzato a causa della terribile calamitĂ climatica che poche settimane fa ha colpito lâEmilia-Romagna, sono state annunciate le nuove date ufficiali dellâOMC-MED Energy Conference & Exhibition 2023 di Ravenna. Appuntamento quindi dal 24 al 26 ottobre prossimo nel quartiere fieristico del Pala De AndrĂŠ dove lâevento festeggerĂ il suo trentesimo anniversario, nel segno delle strategie di decarbonizzazione, transizione e sicurezza energetica. âAnnunciamo con soddisfazione la conferma dellâappuntamento a Ravenna in autunno, dopo lâalluvione del mese scorso che ha colpito la regione - dichiara Monica Spada, presidente di OMC-MED Energy - La città è diventata, ormai da decenni, hub internazionale privilegiato del dibattito sullâenergia. Con il trentennale, OMC-MED Energy ha lâambizione di diventare un punto di riferimento per i paesi del Mediterraneo, vero ponte tra Nord e Sud del mondo. Con lâedizione di questâanno puntiamo a essere, sempre piĂš, un vero e proprio laboratorio per la creazione di nuovi e innovativi business che guardino alla transizione energetica, assicurando sicurezza, competitivitĂ e sostenibilitĂ â.
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Tra i protagonisti della componentistica elettronica presenti al prossimo GIS 2023 â dal 5 al 7 ottobre a Piacenza Expo â troviamo senzâaltro la milanese AME. Fin dal 1954, questa realtĂ specializzata ha rappresentato commercialmente, per marchi primari del mercato internazionale, una vasta gamma di prodotti destinati allâimpiego in ambito professionale e civile, nei comparti dellâelettronica, dellâelettrotecnica, dellâilluminotecnica, dellâautomotive e dellâautomazione industriale.
âLa partecipazione al GIS 2023 rappresenta per noi unâimportante occasione per mostrare i nostri prodotti e servizi a un vasto pubblico di professionisti ed esperti del settore â confermano dal quartier generale di AME â Avremo anche lâopportunitĂ di stringere nuove relazioni commerciali e consolidare quelle giĂ esistentiâ. Lo stand AME sarĂ lâR77, allâinterno del padiglione 2 di Piacenza Expo. Uno spazio dove i visitatori potranno scoprire le ultime novitĂ del catalogo e usufruire di consulenze personalizzate fornite da esperti del settore. âSarĂ inoltre possibile partecipare ad interessanti workshop e dimostrazioni pratiche per apprendere le migliori tecniche di utilizzo dei nostri prodottiâ, aggiungono i responsabili AME.
Tra le specialitĂ proposte da AME al GIS 2023, un posto preminente sarĂ occupato dagli encoder e dagli inclinometri, destinati allâautomazione industriale nellâambito della logistica e del material handling. âNegli ultimi anni, lâuso di sistemi automatizzati per la movimentazione dei materiali è diventato sempre piĂš popolare, e i veicoli a guida autonoma (AGV) ne sono un esempio â spiegano i tecnici di AME â Questi veicoli si affidano a una serie di sensori e meccanismi di feedback per garantire che si muovano nella direzione giusta e alla velocitĂ corretta. Due dispositivi chiave comunemente utilizzati nelle operazioni di movimentazione dei materiali sono gli encoder e gli inclinometri. Gli encoder sono sensori che forniscono informazioni di posizione, velocitĂ e direzione di un oggetto in movimento. Funzionano generando un segnale durante il movimento della macchina, la cui frequenza è proporzionale alla velocitĂ della stessa. Gli encoder sono comunemente utilizzati nelle operazioni di movimentazione dei materiali per fornire informazioni sul posizionamento, come la distanza da un punto di partenza o la posizione di un braccio o di un meccanismo di sollevamento. Queste informazioni possono essere utilizzate per garantire che le macchine si spostino nella posizione giusta e che il carico venga sollevato e abbassato nella posizione corretta. Gli encoder assoluti e incrementali prodotti da Posital (distribuiti da AME) sono perfetti per la movimentazione dei materiali perchĂŠ offrono molteplici parametri programmabili e unâampia varietĂ di configurazioni di flange e alberi, nonchĂŠ
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October 2023 - Piacenza, Italy
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Mollo Noleggio procede spedita nella propria politica di espansione sul territorio nazionale, con lâingresso in Abruzzo attraverso lâacquisizione della societĂ Manetta Noleggi di Mosciano SantâAngelo, in provincia di Teramo. Il nuovo ingresso nel gruppo di Alba segue alle recenti acquisizioni di Monia Noleggi (ForlĂŹ), Parmiani Noleggi (Sondrio) e allâultima in ordine di tempo della PMP di Udine. âQuesta nuova acquisizione che riguarda lâabruzzese Manetta Noleggi ha innanzitutto un forte valore simbolico, in quanto ci permette di segnare la âpietra miliareâ dei 50 punti operativi â dichiara Mauro Mollo, presidente di Mollo Noleggio â Manetta Noleggi è una realtĂ consolidata e dinamica, condivide la nostra ambizione di fornire un eccellente servizio ai clientiâ. Dal 1999 Manetta Noleggi opera nel campo delle attrezzature per il lavoro in quota e per la manutenzione edile e industriale, costituendo un punto di riferimento nel proprio territorio.
La nuova strategia di mercato, per uno specialista delle gru pick & carry come Manitex Valla, punta in alto, in attesa della partecipazione al prossimo GIS di Piacenza â che si preannuncia ricca di sorprese tecnologiche. A giugno, sono stati presentati due nuovi modelli di fascia alta che vanno ad ampliare la serie delle tipologie elettriche radiocomandate. Si chiamano V70 R e V100 RX, entrambe caratterizzate da una straordinaria compattezza e con un rapporto peso/potenza molto vantaggioso per gli operatori industriali di ogni settore. Si tratta di due prodotti innovativi anche nel design moderno, con prerogative di notevole efficienza e affidabilitĂ .
Al prossimo GIS, le Giornate Italiane del Sollevamento â in programma a Piacenza Expo dal 5 al 7 ottobre prossimi â Manitex Valla porterĂ le nuovissime V46 R e V130 RX. Il pubblico della fiera â negli spazi dello stand Q50-R67 â scoprirĂ due macchine dalle prestazioni e caratteristiche innovative, a partire ancora dal design, ergonomico e compatto, per un uso ideale anche negli spazi piĂš ristretti. La V46 R si caratterizza per una portata massima di 4,6 t, interponendosi tra la V36 R e la piĂš grande V60 R; la V130 RX invece rivela una capacitĂ fino a 13 t e dimensioni contenute che richiamano quella della sorella minore V110 R (ma con 2 t in piĂš di portata grazie alla possibilitĂ di estensione del proprio telaio). Manitex Valla annuncia anche la novitĂ di un sito web (www.valla.com), progettato e realizzato in totale discontinuitĂ con il passato. Un portale del tutto rinnovato in cui è possibile scoprire tutto ciò che riguarda il mondo Manitex Valla e i suoi prodotti in modo semplice e intuitivo. Oltre ad una completa riorganizzazione della sua struttura, il portale porta con sĂŠ alcune novitĂ di notevole importanza: i prodotti sono elencati e quindi consultabili trasversalmente per gamma e per tonnellaggio, e fanno capo a quattro famiglie di macchine (manuali, radiocomandate, cabinate, carry deck). Prossimamente arriverĂ anche la quinta famiglia, quella delle cingolate, al momento in fase di ristrutturazione. Per la prima volta nella storia di Manitex Valla è presente online un dealer e service locator dove sono facilmente identificabili i punti vendita e assistenza distribuiti in tutto il mondo.
Con il Grupo NC/Ontieleva, Clark sancisce una nuova partnership commerciale per la Spagna. Ontieleva si occuperĂ delle attivitĂ di vendita per Clark Europe nella provincia di Valencia. Con questo passo strategico, Clark intende espandere ulteriormente le proprie attivitĂ di vendita sul mercato spagnolo. Il Grupo NC/Ontieleva, fondato nel 1995 con sede centrale a Ontinyent e una filiale a Beniparrell, vicino a Valencia, è specializzato in vendita, noleggio, manutenzione e riparazione di carrelli industriali. Oggi lâazienda impiega un totale di 20 addetti tra vendita, officina, magazzino veicoli e ricambi e amministrazione. Ontieleva offrirĂ ai suoi clienti la gamma completa di servizi Clark. Oltre alla vendita di tutte le classi di carrelli elevatori e di veicoli per la tecnologia di magazzino, lâofferta comprende anche la fornitura di ricambi e accessori, il noleggio e il finanziamento.
Basket è unâ
Una delegazione della compagnia ferroviaria indonesiana KAI e della societĂ di forniture di servizi su rotaia CBP ha visitato nei giorni scorsi il quartier generale di Platform Basket, a Poviglio (Re). La visita è legata a un ordine importante che riguarda una piattaforma semovente articolata del modello RR14 Evo 3-400, destinato allâimpiego alternativo su strada e in sede ferroviaria. LâRR14 Evo 3-400 consente unâaltezza operativa fino a 14,1 m, uno sbraccio di 9,3 m alla quota di 4 m, con una portata massima in cesta di 400 kg. La piattaforma è in grado di lavorare, come dicevamo, sia in sede stradale â con la dotazione di ruote gommate adatte anche alla marcia off-road â sia su rotaia, grazie allâimplementazione del carro a ruote dâacciaio per lâinstallazione in sede ferroviaria. Lâautolivellamento automatico della piattaforma consente a questo modello di lavorare su binari sopraelevati e inclinati.
Per lâedizione del 2024, grande attesa e nuove iniziative in arrivo. Prima edizione degli IDRA-Italian Demolition & Recycling Awards e adesioni in aumento tra gli espositori. In crescita la richiesta di partecipazione internazionale
Ă stata confermata a Piacenza Expo, dal 18 al 20 aprile 2024, la quinta edizione del GIC, le Giornate Italiane del Calcestruzzo/Italian Concrete Days, lâunica mostra-convegno ita-
liana dedicata in modo esclusivo alle macchine, alle attrezzature e alle tecnologie per la filiera del calcestruzzo. Lâesposizione specializzata comprenderĂ anche i settori della pre-
fabbricazione e della demolizione di strutture in cemento armato â oltre ai segmenti operativi del trasporto e del riciclaggio degli inerti, delle pavimentazioni continue e dei massetti.
Le aziende premiate allâedizione 2022 degli ICTA-Italian Concrete Technology Awards Grandi le aspettative per la nuova edizione della fiera, dopo lâultimo svolgimento del 2022 che fece registrare ben 234 espositori e oltre 5.000 visitatori specializzati (italiani e internazionali) con otto convegni organizzati durante i tre giorni della kermesse e 27 premi consegnati agli operatori che si aggiudicarono gli ICTA-Italian Concrete Technology Awards per la loro eccellenza â un evento, questâultimo, che ha sempre accompagnato la mostra piacentina.
âSebbene sia sempre molto cauto nelle mie previsioni, sono certo che questa quinta edizione del GIC sarĂ ancora piĂš grande e di respiro internazionale, nel confronto con lâedizione precedente â rivela Fabio PotestĂ , presidente di Mediapoint & Exhibitions, organizzatore del GIC â Sono sempre piĂš numerosi gli operatori del comparto ad apprezzare la formula di un evento che garantisce contatti estremamente qualificati con operatori italiani ed esteri, a fronte di investimenti assai piĂš contenuti rispetto alle fiere generaliste che si svolgono oggi in Italia, in modo tangenziale
a questo settore. La formula di successo delle manifestazioni B2B proposta da Mediapoint, trova conferma nel continuo e costante incremento dimensionale del GIS, le Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali â con la nona edizione imminente, sempre a Piacenza Expo dal 5 al 7 ottobre prossimi â un evento al quale hanno giĂ aderito oltre 400 espositori che consolidano il primato del GIS come grande fiera europea nel comparto specifico di riferimento. Questo dimostra che si possono realizzare in Italia esposizioni di grande richiamo internazionale, che consentono alle nostre aziende, finalmente, di âgiocare in casaâ, rivelando agli operatori esteri le notevolissime capacitĂ innovative del Made in Italyâ.
La âfedeltĂ anticipataâ allâevento âAlla luce della forte richiesta di spazi espositivi che ci arriva anche dagli operatori esteri, abbiamo deciso di iniziare la vendita degli stand con largo anticipo â spiega PotestĂ â Riproporremo agli espositori della precedente edizione le medesime aree occupate nel 2022 e ci fa piacere notare la notevole fidelizzazione delle imprese che puntano sul GIC come primario
appuntamento fieristico italiano per questo settore specifico. Anche molte delle oltre 60 tra associazioni di categoria e istituzioni che da sempre sostengono il GIC, sono state contattate per il rinnovo del proprio patrocinio e, tra quelle che ci hanno giĂ riconfermato il loro sostegno, evidenziamo il supporto di ANEPLA (lâAssociazione Nazionale Estrattori Produttori Lapidei e Affini), che ha rinnovato tempestivamente lâaffiliazione allâeventoâ. Congressi, tra conferme e grandi novitĂ Una delle novitĂ del GIC 2024, sarĂ certamente la prima edizione degli IDRA-Italian Demolition & Recycling Awards, durante la quale verranno premiate imprese e professionisti italiani in particolare evidenza tecnica e operativa negli ultimi 18 mesi, in questo specifico comparto. Altra novitĂ del GIC, lâorganizzazione di un convegno dedicato alle gru edili, strumenti di movimentazione e sollevamento dedicate principalmente allâimpiego dei conglomerati cementizi, delle casseforme e di tutti i materiali necessari alle operazioni di costruzione (e, anche, di demolizione) delle strutture in cemento armato. âIl convegno sulle gru edili
si andrĂ ad aggiungere agli altri eventi congressuali organizzati dalle varie associazioni di categoria che hanno sempre sostenuto la mostra piacentina â sottolinea ancora PotestĂ â Non mancherĂ anche un convegno dedicato alla costruzione e manutenzione delle piste aeroportuali ad uso sia civile che militare, un
momento di dibattito al quale hanno sempre partecipato i massimi esperti del settore che derivano dal mondo universitario, le societĂ di gestione aeroportuale e i piĂš alti rappresentanti delle AutoritĂ di gestione infrastrutturale degli aeroporti militari dellâAeronautica e degli aeroporti civili dellâENACâ.
LâApex 2023 di Maastricht ha avuto un protagonista in pieno sole che ha portato in alto â molto in alto â i grandi ragni cingolati made in Italy. Tra le tante eccellenze nazionali del settore, Palazzani ha svettato in altezza â negli spazi dello stand 1460 â con i tre modelli TZX 250, TSJ 35.1 e XTJ 52+. Una delle novitĂ per specialisti, rivelata proprio in fiera, è stata sicuramente quella del verricello idraulico da 250 kg, implementato sul modello TZX 250 da 25 m operativi. Ma lâattenzione del pubblico di è concentrata anche sulla PLE TSJ 35.1 in versione Eco, con motorizzazione elettrica. Telescopica con jib articolato per 15 m di sbraccio e 35 m di altezza massima di lavoro, ha esibito ad Apex la struttura robusta che la caratteriz-
za, a vantaggio di grande stabilitĂ e comfort in cesta e trasferimenti veloci anche su forti pendenze; una soluzione ideale per il mercato del noleggio, soprattutto per gli operatori del restauro. Il peso massimo â ancora in carica, nellâattesa dellâesordio definitivo sul mercato della nuova PLE da 58 m, giĂ presentata a Bauma 2022 -, la macchina che ha solcato il cielo assolato di Maastricht, aveva il profilo maestoso della XTJ 52+, con verricello da 980 kg. Eccezionale diagramma di lavoro, movimenti rapidi e precisi fino a 52 metri di altezza, lâarea manager system che regola le manovre di sbraccio in modo automatico, in funzione della stabilizzazione e del carico (120-230-400 kg), consentendo sempre la rotazione a 660°. Anche in que-
sto caso, una dedica al noleggio, ideale per lavori in cantiere, opere di manutenzione esterna e interna e restauro. Ora la carovana dei ragni Palazzani è attesa al prossimo GIS di Piacenza, cuore dellâEuropa del sollevamento dal 5 al 7 ottobre prossimi â dopo la folta schiera di fiere che hanno contraddistinto questo inizio dâestate (oltre allâApex, gli inglesi Vertikal Days e la Francia delle JDL, tra le altre) â con Paola Palazzani, direttore commerciale dellâazienda, a rivelare la novitĂ di mercato âdegli Open Day organizzati da molti noleggiatori, ad arricchire un panorama di confronto con il pubblico radicalmente cambiato dalla pandemia, insieme ai concept che riguardano le fiere moderne di settoreâ.
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Dire che lâincontro tra alta tecnologia e noleggio può raggiungere un connubio perfetto, significa confermare quello che è accaduto tra due eccellenze di mercato come Palfinger e Casella Autogru. La prova? Sabato 1 luglio, negli spazi suggestivi dellâAzienda Agricola Pisaroni "Cascina Pizzavaccaâ, dove lo staff italiano di Palfinger srl - con il CEO Marcello Fortunato a guidare lâevento - ha
presentato in anteprima nazionale la prima gru compatta cingolata PCC 57.002. Casella Autogru ne ha acquistato il primo modello, confermando la lungimiranza di un noleggiatore specialistico e polivalente, con un importante accento operativo nei servizi di sollevamento e movimentazione per lâindustria. La PCC 57.002 è un prodigio dinamico che offre allâoperatore unâaltezza massima di sol-
levamento fino 32 m, con uno sbraccio straordinario di 29,5 m e una capacitĂ di sollevamento da 18,2 ton. La declinazione di utilizzo comprende innumerevoli opportunitĂ in contesti di intervento che comprendono il settore petrolchimico, i cantieri navali, il tunneling e molte altre applicazioni versatili, dove il valore della gru scarrabile - con il carro cingolato che può essere impiegato, in modo indipendente, nel ruolo di potente trasporter - , dotata di un poderoso sistema di stabilizzazione, è evidente in tutto il suo valore operativo. Uno specialista di larghe vedute come Casella Autogru - con tre presidi operativi in Italia, a Piacenza, Cremona e Parma e una filiale in Svizzera, nel Canton Ticino -, rappresentato dal direttore operativo Davide Villa, non poteva lasciarsi scappare lâoccasione di offrire al mercato del noleggio di servizio un esemplare cosĂŹ innovativo, i cui pregi saranno evidenti nei prossimi mesi di esordio in campo. Per far conoscere la macchina, Casella Autogru una sorta di tour dimostrativo nelle sedi dei principali clienti, per mostrare tutti i vantaggi multifunzionali della PCC 57.002. Noi ve li sveleremo nel modo piĂš approfondito nel prossimo numero di Sollevare.
Buone performance che escludono il rallentamento di vendite nel nostro Paese per PLE e gru da autocarro. Rimane lâincognita del traino costituito dai cantieri, soprattutto per le piattaforme semoventi tradizionali. Exploit dei ragni, che triplicano il fatturato nazionale con il favore dei noleggiatori
Al quinto anno dellâiniziativa Valore M.I.O. (Marketing Intelligence Operation), indagine di mercato ideata e concepita da Sollevare e da Mediapoint & Exhibitions, in collaborazione con lâAnfia di Torino (lâAssociazione Nazionale di Filiera dellâIndustria Automotive), i numeri salgono. Ă la con -
ferma del momento di forte sviluppo della meccanica made in Italy relativa alle macchine mobili per sollevamento e lavoro in quota; soprattutto, è il segnale di ripresa del mercato Italia, con unâimportante cambio di tendenza che eleva lâimportanza della âquota internaâ nel confronto con lâacquisito valore di un export sempre notevole
(nei numeri come nellâacquisizione di nuove aree commerciali). Partiamo dalle tabelle di dati relative alle vendite di PLE (Piattaforme di Lavoro Elevabili) in Italia, guardando alle varie sezioni tipologiche e alle aree regionali. Lâanno scorso avevamo giĂ osservato la decisa spinta impressa alle vendite dallâaccelerazione del
mercato post-pandemia, soprattutto in relazione alle macchine piĂš adatte alle flotte di noleggio a freddo. La crescita si conferma per le piattaforme autocarrate, anche se in un quota inferiore alle 495 unitĂ in piĂš del 2021 (sono 2.259 nel 2022, con un incremento di 213 sullâanno precedente), ma è il dato relativo ai ragni cingolati che fa registrare un exploit commerciale, con 923 unitĂ vendute (soprattutto al Nord e al Sud, con numeri rispettivi di 436 e 338 unitĂ consegnate, contro le âsoleâ 149 del Centro) e un fatturato totale di oltre 50 milioni di euro (praticamente triplicato rispetto al 2021).
Gli scissor a quota 549 (con una preminenza di vendite al Nord: 325) riprendono quota dopo la performance interlocutoria dellâanno scorso (234 unitĂ totali), ma il fatturato del segmento scende (dai 17 milioni e 235.000 euro del 2021 ai poco piĂš di 9,5 milioni dellâanno scorso), sottolineando una
concorrenza di mercato dalla competitivitĂ molto aggressiva (tenendo conto, ancora per il 2022, di un ri -
alzo dei prezzi delle materie prime e dellâimpatto sempre rimarchevole dei dispositivi di incentivo offerti dallo
Alle informazioni, attendibili e attuali, sullâentitĂ complessiva delle vendite in Italia, nelle tre macro aree del mercato nazionale (Nord, Centro e Sud) hanno contribuito, come di consueto, i costruttori italiani e i distributori di marchi esteri nel comparto delle PLE (allestite su veicolo e semoventi) e delle gru da autocarro. Ai partecipanti, naturalmente, è stata assicurata lâassoluta riservatezza.
Lâiniziativa, fin dalla sue prima edizione del 2019, è stata fortemente sostenuta da Mario Ferrari e da Renzo Pagliero, rispettivamente presidenti della sezione Gru da Autocarro e della sezione PLE (Piattaforme di Lavoro Elevabili) della stessa associazione - oltrechĂŠ, naturalmente, dallo stesso direttore generale di Anfia, Gianmarco Giorda. Lâidea di partenza è nata da Fabio PotestĂ , direttore della rivista Sollevare e presidente di Mediapoint & Exhibitions, ideatore e organizzatore del GIS, le Giornata Italiane del Sollevamento (in programma a Piacenza Expo, questâanno, dal 5 al 7 ottobre).
Stato). Il crollo di mercato delle PLE semoventi diesel a braccio (articolate e, soprattutto, telescopiche) va a favore dello sviluppo dei modelli articolati elettrici, con un risultato comunque non eccelso (70 unitĂ vendute in tutto, per un fatturato complessivo di circa 3.325.000 euro) che rileva un rallentamento delle applicazioni per il cantiere e lâedilizia (settori operativi cardine per il successo di vendite del 2021).
Veniamo ora al segmento delle gru da autocarro, comparto che si è dimostrato - fino a qualche anno fa - ondivago e sofferente, in un contesto che sembrava vittima di una recessione inarrestabile. I numeri consuntivi del mercato Italia per il 2022 portano conforto, con marchi che si sono rafforzati sotto il profilo industriale, portando il beneficio di investimenti e strategie che si ripercuotono sul rialzo delle quote di vendita. Importante il segmento leggero (da 3 a 5,9 tm), con 1.434
unitĂ vendute e un fatturato che sfiora gli 11,7 milioni di euro. La fascia medio-alta del mercato si impone come regina dei ricavi (circa 24,72 milioni per i modelli da 45 a 85 tm e oltre i 45 milioni per i segmenti, aggregati, che comprendono il range tra 25 e 44,9 tm). Tuttavia, ogni categoria ottiene nel 2022 risultati generalmente soddisfacenti, facendo registrare un totale di 4.078 gru vendute, per un fatturato complessivo di oltre 148,5 milioni di euro.
Non basta il colpo dâocchio sul piazzale di Monfalcone. Nella sede di Liebherr Italia, in occasione dei Customer Days 2023, fanno bella mostra di sĂŠ le ammiraglie dei clienti nazionali piĂš prestigiosi; le autogrĂš piĂš importanti di una nuova era per il mercato del marchio tedesco e per lâItalia che lo rappresenta al meglio, in un momento cruciale di cambiamento. Non basta, questo âparterre de roisâ, perchĂŠ nei Customer Days di Monfalcone, questâanno, câè stato molto di piĂš. Non solo il ritorno delle gru a torre, esibite in pieno sole insieme alle sorelle mobili, per sottolineare un connubio strategico che ritorna centrale. Il valore si eleva oltre le grandi macchine da sollevamento per arrivare al cuore di un servizio completo e allâavanguardia, offerto agli specialisti e ai noleggiatori italiani con uno spirito di vicinanza alle esigenze piĂš complesse e moderne. âTi accompagniamo in altoâ è il motto rivelato da Fabio Fenzi, presidente e Managing Director di Liebherr Italia. âUna filosofia di servizio che vogliamo continuare a migliorare, in un flusso di evoluzione che significa vicinanza ai nostri clienti, mutua crescita e fidelizzazione, impegno e costanza nel tempo - sottolinea
Non potevano essere piĂš potenti e significativi, i Customer Days organizzati dalla filiale italiana il 15 e 16 giugno scorsi per molti clienti e noleggiatori, intervenuti nella sede storica di Monfalcone. Al centro dellâevento, le crescenti dinamiche di servizio e assistenza per una declinazione dinamica e moderna del grande sollevamento
Una mongolfiera in un grande prato e una serata di gala che ha tutto il sapore di un momento simbolico. Liebherr Italia ha âportato in altoâ il cuore dei Customer Days anche nella grande cena ufficiale - replicata nei due giorni dellâeventocon unâospitalitĂ sontuosa riservata a clienti, ospiti internazionali e naturalmente per al team di Liebherr Italia al gran completo. Location straordinaria, quella del magnificente Castello di Spessa, a Capriva del Friuli, dimora tardo medievale che ospitò il Casanova e Lorenzo Da Ponte (il celeberrimo librettista di Mozart). Nellâampio prato che costeggia il castello, proprio la mongolfiera con la scritta Liebherr ha dato il benvenuto agli invitati, offrendo lâemozione di unâascesa guidata â preludio a una notte magica dai momenti suggestivi, culminata con il taglio della torta nelle cantine sotterranee del castello (un annuncio preliminare del duplice compleanno che lâanno prossimo riguarderĂ Liebherr Italia, per i 20 anni dallâapertura della sede di Monfalcone e per i 40 anni di presenza diretta di Liebherr nel nostro paese).
con forza il manager che guida il nuovo corso della filiale di Monfalcone - Le sfide della sostenibilitĂ e di una nuova era di energia industriale ci aspettano e noi vogliamo affrontarle con voi. Portandovi in alto con noi, con la consapevolezza che le nostre gru e i nostri servizi saranno al passo con i tempi nuovi che ci aspettanoâ. Il pensiero di Fenzi è condiviso da un ospite dâonore, che affianca subito il presidente di Liebherr Italia sul palco dei Customer Days. Si tratta di Sophie Albrecht, in rappresentanza della famiglia Liebherr, che rimarca lâimportanza di Liebherr Italia nella strategia globale del costruttore tedesco. Una strategia che trova il suo fulcro vitale proprio nei servizi di cui parlavamo prima, presentati in successione da Marco Brambati â a capo del Customer Service â come progresso di una modernitĂ digitale âbasata sul portale My Liebherr e sulle notevoli funzionalitĂ che lo contraddistinguono, a partire dalle funzioni Crane Finder e Crane Planner 2.0 (disponibile nelle versioni Free, Pro e Pro Floating), dallâwork planner dedicato al sistema Liccon â giunto alla terza generazione â per proseguire con il piĂš completo catalogo di ricambistica disponibile online e con altre dinamiche nella piĂš completa disponibilitĂ del clienteâ. Brambati annuncia dal palco di Monfalcone anche lo sviluppo del Training offerto agli operatori da Liebherr Italia,
in sinergia con la Liebherr Werk Ehingen (LWE) Training School. âUno sviluppo che ha portato Liebherr Italia a diventare International Training Center LWEâ, come ha sottolineato lo stesso responsabile del Customer Service. Unâaltra importante dedica â questa volta a sprone significativo dellâinclusivitĂ professionale di genere â è quella riservata da Liebherr Italia alle operatrici di gru mobili. âAbbiamo deciso di riservare a una donna, durante ogni anno di Training completo per i futuri operatori, un ciclo di formazione gratuito â ha spiegato ancora Brambati â La prima figura di operatrice per gru mobili ha giĂ portato a termine il proprio percorso formativo. SarĂ un esempio da seguire per molte donne che vorranno scegliere questa nuova professione. Si tratta di un contributo che Liebherr Italia vuole riservare con forza a un settore che è rimasto indietro nel cammino dellâinclusivitĂ professionale che coinvolge la popolazione femminile. Un cammino che conta giĂ molte esperienze di progresso negli ambiti della logistica, dellâautomotive e della conduzione pubblica di veicoliâ.
Sul campo, nellâampio piazzale della sede di via Chico Mendes, gli area manager e i vari responsabili della filiale di Monfalcone â con la supervisione dello stesso Fabio Fenzi e di Paola Lupi, irreprensibile Finance Manager della societĂ â hanno offerto, durante lâintero pomeriggio, dimostrazioni e walkaround tecnici sulle macchine dellâultima generazione Liebherr, vergate con le livree dei noleggiatori piĂš importanti che hanno concesso le gru di proprietĂ delle varie flotte societarie allâesposizione collettiva nella sede friulana. A partire dallo straordinario modello LTM 1100-5.3 dal sorprendente braccio di 62 metri, con funzionalitĂ superiori in cabina e doti di compattezza uniche (con il vanto di una larghezza compresa in soli 2,55 metri), per proseguire con il campione elettrico LTC 1050-3.1 E, in rappresentanza della linea trasversale Liebherr dedicata ai modelli ecosostenibili dotati di motore elettrico â a supporto dei cantieri che richie-
Sophie Albrechtdono âzero emissioniâ, in affiancamento al motore diesel che contempla anche lâuso di biocarburante HVO. Vicino alla stessa LTC 1050-3.1 E, un equipaggiamento dâeccezione come quello costituito dal nuovo generatore elettrico Liduro Power Port, dispositivo trainabile in grado di assicurare energia da 40 a oltre 160 kW per una garanzia operativa alla gru elettrica da 50 ton che raggiunge le tre ore di completa autonomia. Officiate dalla presentazione e dalle esposizioni tecniche di Andrea Sella Piazza, nuovo direttore vendite per le gru a torre e le gru mobili della serie MK in Liebherr Italia, anche la gamma delle gru edili ha fatto il proprio esordio âcome dicevamo prima â ai Customer Days 2023. Una novitĂ tematica non da poco, in considerazione del momento cruciale per i cantieri dâItalia, nellâaccezione residenziale e infrastrutturale, con il noleggio delle torri e dei modelli automontanti in deciso rialzo.
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Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale Per saperne di piĂš: www.goldhofer.comCon il modello SPX328, il produttore veneto ha portato al livello massimo la capacitĂ operativa della minigrĂš. Dopo il primo lancio nellâottobre dello scorso anno, la macchina ha conquistato lâoperatore internazionale con il valore di unâinterfaccia utente touch screen rivoluzionaria
Quanto è importante la sinergia connettiva tra gru e operatore? E quanta sostanza, di questa sinergia, è deputata alla facilitĂ di rapporto tra lâuomo e la macchina, attraverso strumenti davvero user friendly, dove la tecnologia è concepita per aiutare chi lavora a entrare nella nuova dimensione digitale della gestione meccatronica? Domande troppo filosofiche, se vogliamo parlare chiaro in relazione a un prodotto innovativo come una minigrĂš? Può darsi, ma almeno lasciateci lâarbitrio di un entusiasmo che ci è arrivato quasi inaspettato, dopo aver osservato allâopera - piĂš volte dal primo lancio, nellâottobre dellâanno scorso - la rivelazione piĂš brillante di Jekko. Ovvero, la notevole SPX328, il frutto di anni passati dallâazienda ad analizzare il mercato, sviluppando moduli di progettazione che hanno portato, infine, allâavanguardia della User Experience, per unâesperienza di lavoro agevole e alla portata di tutti.
âSapevamo di aver concepito un prodotto moderno e molto funzionale - è il commento di Alberto Franceschini, direttore commerciale e marketing di Jekko - Soprattutto, lo sforzo dei nostri progettisti è stato quello di creare una minigrĂš che richiedesse allâoperatore una formazione rapida per lâutilizzo, con un modulo gestionale che fosse in grado di accompagnarlo in tutte le fasi di lavoro, semplificandone i processi e le necessitĂ di allestimento in cantiere. Dalla stabilizzazione alla manovra, attraverso un concetto di âUser Friendly Managingâ, il gruista viene letteralmente âguidatoâ in modo chiaro ed esplicativo in ogni fase di lavoro. Il fulcro di tutto questo? Il piĂš moderno e funzionale touchscreen che Jekko ha mai realizzato nella propria vicenda industrialeâ. Ă proprio questo lâelemento primario della nuova SPX328, ideata e sviluppata per gli operatori entry level come per gli utilizzatori piĂš esperti; certamente, molto appetibile e adatta alle flotte dei grandi noleggiatori. Diamo uno sguardo, ora, al design della nuova minigrĂš. Linee morbide e arrotondate, inusuali per questa tipologia di macchine, ma al contempo la stessa impronta aggressiva della serie Jekko, con un accento compatto notevole - parliamo di un modello cingolato in grado di passare attraverso una porta residenziale, in virtĂš di una larghezza totale (in assetto di trasporto) di soli 73 cm (per 2,95 di lunghezza e 1,61 di altezza a riposo). Peso complessivo contenuto nei 2.300 kg, per una portata di 2.800 kg e unâaltezza di lavoro fino ai 10,5 m (con braccio principale) e a 12,8 m (con jib), con sbraccio orizzontale di 8 m. La SPX328 è alimentata con batterie agli ioni di litio LiFe-PO4 da 210 Ah e consente di lavorare fino a otto ore con una sola carica; la macchina gestisce e ottimizza i consumi in maniera autonoma. Inoltre è possibile lavorare anche sotto carica grazie al caricabatterie standard a bordo macchina da 220 V (110 V per gli Stati Uniti); il tempo totale per la ricarica rapida è di quattro ore e mezza. Questo modello è dotato di un impianto oleodinamico evoluto per raggiungere il massimo delle prestazioni pur mantenendo al minimo il consumo elettrico. La SPX328 è progettata secondo la norma UNI EN 4301-1; i test a fatica condotti sulla macchina la classificano come A3 (Q2, A3) avendo raggiunto e superato i 125.000 cicli di lavoro (A3).
LâSPX328 è la prima minigrĂš al mondo a disporre di un jib elettrico, dalla portata massima di 500 kg, in cui i cilindri idraulici sono sostituiti da attuatori elettrici alimentati da una batteria al litio posta sul braccio principale. Questa soluzione permette di sfruttare la potenza e la fluiditĂ di un jib idraulico tradizionale, ma controllato da radiocomando indipendente e con il vantaggio di un peso minore, evitando ulteriori attivazioni idrauliche e connessioni elettriche. La nuova minigrĂš Jekko è stata progettata per montare una vasta scelta di accessori (calzatoie, gancio singolo, blocco gancio singolo e blocco bozzello per tiro in quarta, runner jib, jib telescopico meccanico, tutti facilmente trasportabili con la macchina stessa). Altra peculiaritĂ âsmartâ di SPX328 è il sistema di aggancio FHS (Fix Hooked System), una soluzione per la rapida conversione dalla modalitĂ argano alla modalitĂ a gancio. Quando non viene utilizzato il gancio, si può comodamente sistemare in modo nascosto allâinterno della testa, nellâultimo sfilo, e assicurarlo con un perno di sicurezza.
Come dicevamo allâinizio, lâinterazione tra gru e operatore si realizza tramite lo schermo touch interattivo da 10ââ a bordo macchina - dotato del grado di protezione IP67 industriale che lo rende adattabile a lavorare in qualsiasi cantiere e condizione atmosferica, dalle basse alle alte temperature, utilizzabile persino con guanti da lavoro. âJekko Touch Experience è il nostro sistema proprietario di interazione con la gru che consente all'operatore di essere guidato passo per passo allâutilizzo piĂš completo ed efficiente della macchina - sottolinea ancora Franceschini - Lâimpiego e lâinterazione sono facilitati anche grazie ai video tutorial disponibili e visibili a schermo, per tutte le operazioni di impostazione della gru prima della sua movimentazione. Il pannello di controllo touchscreen non consente solo di impostare il lavoro, ma permette anche allâoperatore di ottenere sempre un feedback dalla gru, di gestire emergenze, errori, allarmi, facilitando la comunicazione con il nostro servizio post-vendita in caso di complicazioniâ. Il radiocomando, incluso nella dotazione standard, è concettualmente suddiviso in tre sezioni ben definite ed accoppiate in base alla funzione. Il sistema Hook Recovery è un modulo automatico per
la messa a riposo del bozzello per il tiro multiplo â il bozzello aderisce alla testa della gru evitando le oscillazioni e la necessitĂ di impiegare scomode fasce/catene per bloccarlo. Tutte le funzioni del radiocomando sono proporzionali al tocco e vengono segnalate sul radiocomando da spie luminose.
LâSPX328 implementa un sistema avanzato di auto-livellamento da radiocomando che consente alla gru di stabilizzarsi in modo autonomo, permettendo di posizionare correttamente la macchina in qualsiasi posizione degli stabilizzatori, anche in presenza di notevoli irregolaritĂ del terreno. Inoltre la gru è fornita di un sistema antistrappo che evita lo spiacevole scatto di velocitĂ durante il sollevamento del carico da terra. Durante la fase di sollevamento, prima del tensionamento di catene o fasce, lâoperatore può manovrare la macchina alla velocitĂ massima, ma non appena la gru rileverĂ il carico, questa rallenterĂ evitando strappi dannosi alla struttura e al carico, per poi tornare alla velocitĂ massima di manovra senza alcun problema. In aggiunta, dispone del sistema Kick Down che rileva la manovra di traslazione in base a come vengono mosse le leve e consente di traslare la macchina a una velocitĂ maggiore, anche oltre il limite massimo standard previsto per la marcia consueta della gru.
Piacenza, ITSi fa presto a dire âtruck craneâ, quando si vuole indicare una tipologia di gru mobile dalle azioni in deciso rialzo sul mercato internazionale. Ma il termine giusto sarebbe quello di âgru su camionâ, in lingua italiana, per dare finalmente âa Cesare quello che è di Cesareâ, ovvero la pa-
ternitĂ , ai costruttori di casa nostra, della vera avanguardia tecnologica in questo segmento di prodotto molto speciale. Tra i protagonisti industriali delle gru su camion, Eurogru Amici ha la patente del pioniere assoluto e il suo mentore, la storica azienda Autotrasporti Corti di Sirone - in provincia di Lecco - ha la patente di
un innovatore altrettanto autorevole, nel settore dei trasporti e dei servizi di sollevamento. Proprio con questa azienda esperiente e molto attiva nel comparto dei sollevamenti industriali - e grazie allâapporto di consulenza dei titolari, Corrado e Davide Corti con il responsabile tecnico, Rudy Lucchetta - Eurogru Amici ha
consegnato due gioielli autentici, nellâidentitĂ comune della truck crane 300.20, sviluppata proprio per lâesecuzione di montaggi impiantistici allâinterno di siti produttivi e magazzini - con una polivalenza che si declina, ovviamente, anche ad altri settori, compreso quello di notevole complessitĂ dellâambito ferroviario, per il carico e lo scarico di vagoni e per altri importanti servizi accessori.
Le principali caratteristiche delle nuove Eurogru Amici 300.20 allestite per Autotrasporti Corti contemplano la necessitĂ di un preambolo, a cura proprio di Corrado Corti. âParlando di questa nuova 300.20, va rilevato innanzitutto che si
Il tema Industria 4.0 è importante, naturalmente, anche per le aziende di sollevamento e trasporti eccezionali che intendono incentivare gli investimenti, soprattutto a favore della sicurezza e della modernitĂ della flotta, con il supporto delle nuove tecnologie connettive e di controllo. L'allestimento speciale secondo i requisiti Industria 4.0, attuati da Eurogru Amici per il modello di gru su camion 300.20 comprende, tra lâaltro, il sistema di telemetria creato da Progeco Engineering che permette la lettura locale e da remoto dei dati storici di lavoro della macchina - oltre all'accesso da remoto in tempo reale al sistema, con modifica di parametri e limiti funzionali (ad esempio, riguardo alla portata) per garantire i massimi livelli di sicurezza in fase di lavoro e per ridurre il margine di errore dellâoperatore. Il sistema prevede inoltre il caricamento da remoto delle istruzioni e del part program, un modulo di telemanutenzione e diagnosi (e di controllo da remoto), lâintegrazione con il sistema logistico della fabbrica in cui opera la gru e con altre macchine del ciclo produttivo.
tratta di un importante traguardo per una tipologia di gru richiesta in modo specifico dal mercato italiano, per attivitĂ di sollevamento pesante in contesti indoor. - ci spiega il titolare dell'azienda - Lâidea vincente condivisa con Rudy Lucchetta è stata quella di sviluppare un progetto ambizioso, basato sul modello 300.20 di Eurogru Amici, innalzando la portata della gru fino a un livello di capacitĂ mai tentato prima per una gru su camion. Questa truck crane è senzâaltro la piĂš compatta sul mercato, in questa categoria di peso massimo. La lunghezza è di circa 9,45 m e questa dimensione ridotta fa davvero la differenza nellâesecuzione di interventi allâinterno dei capannoni, in termini di accessibilitĂ e velocitĂ operativaâ. Se parliamo di specialitĂ italiana nelle gru su camion, allora è opportuno ricordare che Autotrasporti Corti è lâunica societĂ in Europa a contemplare nella propria flotta aziendale due truck crane da 300 ton con la specialitĂ di caratteristiche davvero notevoli. Le citiamo sinteticamente. LâautogrĂš è collaudata come veicolo eccezionale da 42.000-54.000 kg e lâallestimento è realizzato su camion Scania R650 10x4x6 fornito dalla filiale nazionale Italscania. âSul veicolo
è stato montato un telaio scatolato a cui sono stati incernierati quattro stabilizzatori radiali (dotati di clindri), estensibili e sfilabili idraulicamente - rileva Corti - Gli stabilizzatori possono essere movimentati da due postazioni alternative. Tramite i manipolatori elettrici insediati sul quadro comandi nella cabina di manovra della gru; oppure per mezzo dei distributori idraulici a leva posti a lato del veicolo. Gli stabilizzatori sono dotati di un sistema di smontaggio rapidoâ. Il camion, inoltre, è dotato di assi frontali sterzanti Scania System Truck. Della compattezza totale del veicolo, abbiamo giĂ fatto menzione prima: la lunghezza
dellâautogrĂš non va oltre i 9,45 m, mentre lâaltezza complessiva in assetto di trasporto è contenuta in 3,62 m. Il braccio della gru è composto da tre elementi telescopici indipendenti , per uno sviluppo da 6,04 a 17,04 m. La testa è inclinabile in quattro posizioni, per una portata massima fino a 120 ton (con la possibilitĂ di montare un gancio che porta la capacitĂ fino alle 160 ton). Zavorra applicabile fino a 26.000 kg, composta da quattro sezioni da 5.000 kg e due sezioni da 3.000 kg ciascuna. Ă previsto un sollevatore idraulico sull'ultimo asse, lâargano di traino e un bilancino da 120.000 kg di capacitĂ - da 3 m, a bracci estensibili, con
intervallo di 0,60 metri e lunghezza totale pari a 4,2 m).
Vediamo ora lâhabitat di controllo e gestione. La cabina è in acciaio, con impianto di riscaldamento e aria condizionata indipendente. Allâinterno, si rileva un doppio schermo di gestione operativa e visione di controllo delle telecamere su argano, parte anteriore dellâautocarro e postazione laterale. I comandi di traslazione dellâautocarro sono presenti in cabina e nella torretta della gru, mentre con il radiocomando in dotazione lâoperatore ha la facoltĂ di manovrare a distanza l'intero veicolo per facilitarne le manovre negli spazi piĂš angusti.
âScania è stato lâunico produttore italiano di autocarri che ci ha permesso di allestire questa Eurogru Amici da 300 ton proprio come la volevamo, soprattutto con la caratteristica del terzo asse sterzante - rimarca ancora Corrado Corti - Gli specialisti di Italscania giĂ conoscevano questa tipologia di gru, per altri allestimenti di Truck crane effettuati sempre per noi. Per questo, il risultato finale, anche nella compattezza del veicolo, è stato davvero mirabileâ.
Il modello di gru su autocarro 70.5 SP rappresenta, per il costruttore modenese âlâincontro perfetto tra alta tecnologia ed esteticaâ.
Testimonianza dellâinvestimento notevole nel design e nellâelettronica piĂš avanzata per un controllo e una gestione polivalente
Dallâufficio tecnico del quartiere generale PM, a San Cesario sul Panaro - allâinterno di uno dei distretti industriali piĂš proficui dâItalia, nellâoperosa provincia di Modena - si parla dello âsforzo ingegneristico e produttivo piĂš elevato degli ultimi anniâ. Oggetto privilegiato di una dichiarazione cosĂŹ assoluta, il nuovo modello di gru su autocarro 70.5 SP, frutto di un progetto dâeccezione che unisce performance, efficienza e sicurezza nel risultato combinato di una gru che si distingue dagli standard di settore per design e avanguardia nella tecnologia elettronica applicata. Le soluzioni smart adottate per il controllo e la gestione della macchina contemplano, ad esempio, il nuovo ed esclusivo dispositivo input-output, foriero di fondamentali miglioramenti nellâefficienza operativa del nuovo modello PM. âParliamo di una concezione davvero notevole - confermano i progettisti, dalla sede PM di San Cesario sul Panaro - E questa concezione riguarda tutti gli ingressi e le uscite della gru, ora predisposti per interfacciarsi in maniera diretta e immediata con gli accessori applicati alla macchina, estendendo le funzionalitĂ richieste alla gru stessa dal cliente piĂš diversificato. Parliamo di una prerogativa fondamentale per considerare lâinvestimento da parte del committente, sia al momento dell'ordine che in fase operativa, quando si apprezza la facoltĂ di poter disporre liberamente del piĂš ampio spettro di attrezzature allestite sulla gru, senza alcuna necessitĂ di modifica dellâimpiantoâ.
Il design della 70.5 SP è un altro plus da sottolineare. Curato nei minimi dettagli per un impatto estetico davvero speciale che segue una filosofia costruttiva di ottimizzazione dimensionale ed ergonomica, per la massima accessibilitĂ consentita agli elementi essenziali che riguardano le connessioni. âIl nuovo profilo dei carter in ABS riflette pienamente i lineamenti che abbiamo ridefinito con estrema cura per lâintero progetto - confermano i responsabili PM - Questi elementi sono prodotti con materiali ad alta resistenza e sono posti su entrambi i lati della colonna e a protezione della parte bassa della gru - dove è presente anche un supporto calpestabile per effettuare rapidamente
operazioni di ordinaria manutenzione o manovre di emergenza. Queste protezioni sono estremamente efficaci anche contro gli agenti atmosferici e la caduta accidentale di materiali, che potrebbero impattare sui dispositivi sottostanti, oltre a garantire unâadeguata protezione durante le fasi di lavaggioâ. La predisposizione allâapplicazione di connettori a pannello rappresenta una svolta ulteriore e un enorme vantaggio anche per l'allestitore, dal momento che permette di ridurre quasi del tutto i potenziali errori di collegamento degli accessori (ad esempio le traverse supplementari). Si elimina di fatto la necessitĂ di rimuovere le protezioni di copertura degli elementi funzionali ed ogni componente è disponibile âa vistaâ per lâintervento diretto.
Lâalta qualitĂ del progetto 70.5 SP passa anche attraverso lâelettronica destinata ai controlli. La nuova centralina Power Tronic dotata di tre linee in CAN-Bus, responsabile della gestione totale del funzionamento della macchina, e i nuovi sensori ridondati, garantiscono il massimo della sicurezza, dell'efficienza e della precisione nel controllo della gru, progettata in totale conformitĂ agli elevati standard della normativa piĂš recente EN 12999:2020 (nuovo baluardo della sicurezza relativa alle gru da autocarro, in vigore dal 15 aprile 2023). âPer facilitare ulteriormente il collegamento della gru al veicolo, abbiamo ridisegnato la scatola di alimentazione, questa volta dotata di un fusibile con un led di stato per ogni funzione che permette inoltre, di riconoscere immediatamente la fonte di una possibile avaria - spiegano dallâufficio tecnico di San Cesario - In questa eventualitĂ , si potrĂ ricorrere alla nostra rete del servizio di assistenza che opererĂ in condizioni di chiarezza e tempestivitĂ di intervento. Inoltre, grazie all'ottimizzazione effettuata sul sistema di cablaggi, ora unificati per tutte le macchine prodotte, riparare la gru sarĂ anche piĂš economico oltre a essere drasticamente piĂš rapida l'individuazione e la risoluzione di ogni problema funzionaleâ. Un dettaglio che va evidenziato, in merito alla sicurezza, riguarda la scelta delle guaine trecciate ignifughe, costruite con materiali speciali, a garanzia di un
alto livello di protezione dei cavi e degli elementi circostanti, con una resistenza speciale alle alte temperature e ai fenomeni infiammabili. âIl nostro display multifunzione - coadiuvato da un software efficiente - installato nella parte bassa della gru, consente un facile monitoraggio degli eventuali blocchi funzionali (finecorsa, temperatura eccessiva e altre anomalie) - confermano i progettisti PM - Un esclusivo sportellino sulla protezione in ABS, di ispezione rapida, con guarnizione e cerniere frizionate, rende immediato lâaccesso alle informazioni disponibili e testimonia ancora una volta il ruolo che riveste il design delle gru PM che, in ogni dettaglio, non vuole essere un optional soltanto estetico, moderno e accattivante ma anche e soprattutto un modulo funzionaleâ.
Sedi e contatti:
Sede Principale: Via Nomentana, 1111 00137 ROMA (RM)
Sede Secondaria: Strada Statale 265 km 27.252 81025 MARCIANISE (CE)
Telefono: 06/41734424 - 335/230477
Finalmente, dopo lâesordio a Monaco, compare in un cantiere europeo la nuova
T187, esemplare della gamma Class 110. In evidenza, giĂ nellâallestimento, il vantaggio della modularitĂ e lâintercambiabilitĂ degli elementi-braccio
Un esordio⌠belga per la flat top novitĂ di Raimondi Cranes T187, presentata in anteprima allâultimo Bauma di Monaco e giĂ ambita da molte societĂ di costruzioni e di noleggio edile. Il privilegio è toccato allâimpresa ABHR di Turnhout, impresa di costruzioni della provincia di Anversa dallâannosa autorevolezza - conta piĂš di mezzo secolo di storia - che ha installato il primo esemplare allâopera sul mercato mondiale in un cantiere a nord-est della cittĂ . Il processo di allestimento ha compreso una prima fase di preparazione del braccio, del controbraccio e del gruppo
rotante completo di cabina (lâintero ciclo di predisposizione è avvenuto a terra), seguita poi dal momento del montaggio della base da 4,5 m HEB700, degli elementi della torre - nella serie da 1,5 m - e dal montaggio finale in quota degli elementi di volata pre-assemblati a terra. Ogni fase è stata eseguita con il supporto di una gru mobile da 200 tonnellate.
âSiamo orgogliosi di essere la prima impresa edile proprietaria di una gru a torre della nuova serie Raimondi - ha dichiarato con soddisfazione Max Van Gompel, direttore generale di ABHR - Le eccellenti specifiche del modello che abbiamo
acquistato, in termini di capacitĂ di sollevamento e velocitĂ (senza contare i componenti ottimizzati nel peso, che facilitano le procedure di installazione) hanno costituito le caratteristiche preferenziali che abbiamo maggiormente considerato nella nostra decisione di investimentoâ.
La Raimondi T187, come lâintera serie di gru Class 110, vanta significativi miglioramenti per la categoria sia a livello tecnico che operativo grazie al nuovo sistema di controllo ConCore. I numerosi vantaggi di questo modulo includono una migliore diagnostica degli errori funzionali â un plus che si unisce alle prero-
Uno dei maggiori cambiamenti attuati da Raimondi con la nuova T187 riguarda un nuovo approccio di progettazione e sviluppo nel sistema di produzione delle gru a torre. La modularitĂ delle parti meccaniche e di carpenteria, unita allâintercambiabilitĂ degli elementi del braccio, ha facilitato la produzione in serie di una gamma di otto gru utilizzando le piĂš recenti tecniche di lean manufacturing. Ulteriori vantaggi sono la capacitĂ di fornire standard qualitativi piĂš elevati e di ridurre al minimo i tempi di fermo in cantiere riducendo inoltre i costi di manutenzione e le scorte di ricambi per le societaâ di noleggio. âCon le migliori specifiche della categoria in termini di portata, velocitĂ e altezza libera, la T187, cosĂŹ come lâintera Class 110, è stata progettata pensando alle societĂ di noleggio. La varietĂ di scelta - 8 e 10 tonnellate, tiro II/IV o a due funi permanente - consente ai noleggiatori di accontentare diverse tipologie di clienti e di soddisfare le loro diverse esigenze di progetto - spiega Cristian Badin, direttore commerciale di Raimondi Cranes - La lunghezza del braccio di 67,5 m e la portata in punta di 1,61 ton in versione UltraLift, consentono alla T187 di ambire al ruolo di leader del mercato nella gamma di riferimentoâ. Le torri, di nuova concezione, sono state rinforzate permettendo cosĂŹ il raggiungimento di altezze libere ancora maggiori. La T187 si presta quindi perfettamente alla costruzione di edifici medio-alti, grazie anche a una velocitĂ massima di sollevamento di 115 metri al minuto -nella versione con argano da 37 kW â e alla capacitĂ del tamburo di 620 m. Tutti i nuovi argani sono dotati anche del sistema Down Over Speed (DOS) che permette un sostanziale incremento delle velocitĂ intermedie in discesa.
gative strutturali della macchina stessa, che comprendono la modularitĂ delle parti meccaniche e di carpenteria e lâintercambiabilitĂ dei componenti del braccio. Con le migliori specifiche della categoria, la 187 può sollevare a una velocitĂ massima di 115 m/min nella versione con argano da 37 kW, con una capacitĂ del tamburo da 620 metri.
Disponibile con una capacitĂ di sollevamento massima di 8 o 10 tonnellate, con tiro in II/IV (fune Ă 12 mm) oppure con tiro puro in II (fune Ă 16 mm), la Raimondi T187 soddisfa le piĂš svariate esigenze di cantiere. La macchina, al lavoro con una
lunghezza di braccio massima di 67,5 m, unâaltezza sotto gancio (a.s.g.) di 35 m e un carico di punta di 1,61 t, è dotata della cabina Raimondi Lumina di ultima generazione. La nuova cabina è una delle piĂš grandi del mercato, con unâaltezza di 2,14 metri e una lunghezza di 2,28 metri, ed è apprezzata per il suo comfort (inclusa la disponibilitĂ di un frigorifero e lâimplementazione di un sistema audio Bluetooth). Lumina è dotata di un impressionante monitor da 10â che aumenta la leggibilitĂ , la gestione e lâarchiviazione dei dati e, soprattutto, facilita lâassistenza da remoto in quanto consente un intervento immediato ed efficace.
Una crescente consapevolezza della necessitĂ sostenibile nei cantieri in quota spinge la domanda per gli ultimi modelli del costruttore americano, a partire dagli scissor con batterie agli ioni di litio. Una vivida corrente di mercato che ha percorso anche lo âspazio azzurroâ delle novitĂ allâApex 2023
Chi avesse avuto la ventura di passare molto tempo nellâaffollato e dinamico stand 340, alla fiera Apex 2023 di Maastricht, avrebbe potuto sentire direttamente lââĂŠlan vitalâ sprigionato da Genie nellâaria di un nuovo contesto di mercato. E il contesto piĂš attuale è proprio quello testimoniato dalle piattaforme a pantografo GS3246 e GS-1932 in versione E-Drive (con powerpack di batterie agli ioni di litio) e dai modelli telescopici e articolati elettrici, rappresentati in esposizione dai campioni S-60 DC e Z-45 FE. Il fermento in fiera, nellâampio spazio occupato da Genie al MECC, era evidente e il motivo è stato presto rivelato. âIn tutta Europa cresce forte la domanda di macchine per il lavoro in quota in grado di ridurre l'impatto ambientale senza compro-
mettere prestazioni e qualitĂ complessiva - conferma Will Westley, vicepresidente Sales and Support di Genie per i mercati EMEAI - Nel frattempo, la tecnologia di elettrificazione si è evoluta e i costi per implementarla sono parecchio calati. Genie è da tempo tra i protagonisti dâavanguardia in questa new wave sostenibile dedicata alle piattaforme aeree e ha continuato a innovare la propria gamma sul fronte dellâelettrificazione, applicando le soluzioni piĂš adatte al mercato, nel momento piĂš puntuale e opportuno. Questi ultimi modelli che abbiamo portato ad Apex riflettono perfettamente questo trend attualeâ. Consideriamoli, allora, questi contenuti dâavanguardia, rispondendo innanzitutto a uno dei quesisti fondamentali posti dalle nuove istanze propulsive. La manutenzione e la sosti-
tuzione delle batterie rappresentano uno dei costi piĂš elevati per i proprietari di piattaforme a pantografo (la prima tipologia coinvolta dallâonda dellâelettrificazione, basata sui battery powerpack). Il modello GS-1932 E-Drive agli Ioni di litio è la risposta di Genie a questo dubbio di adozione delle nuove PLE elettriche. Parliamo di uno scissor dotata di una batteria che non richiede alcuna manutenzione, rigorosamente testata per garantire longevitĂ e affidabilitĂ anche in ambienti caratterizzati da temperature estreme. Progettate appositamente per lâimplementazione su piattaforme aeree certificate dall'ente indipendente Underwriters Laboratory (UL) contro i rischi di incendio, scosse elettriche ed esplosione, le batterie agli ioni di litio progettate da Genie contemplano una garanzia quinquen-
Una fuoristrada che non teme le sfide piĂš gravose. Lâha proposta Genie, sempre sul palcoscenico di Apex 2023, nella struttura della piattaforma cingolata telescopica S-45 XC, dotata del sistema di trazione brevettato TraX, con quattro cingoli indipendenti. Questo sistema offre una straordinaria capacitĂ di trazione su terreni difficili e una pressione di contatto inferiore in applicazioni su superfici sensibili. I cingoli triangolari in acciaio sono rivestiti in gomma e consentono alla piattaforma di lavorare in qualsiasi stagione, anche nei mesi autunnali e invernali, in condizioni di notevole umiditĂ e in condizioni di suolo fangose. Ogni cingolo può inclinarsi di 20° verso l'alto e verso il basso, mantenendosi in costante contatto con il terreno. Questa prerogativa contribuisce a garantire una guida fluida anche nel caso di bruschi cambiamenti di pendenza, incluso l'angolo delle rampe di molti rimorchi di trasporto. La S-45 XC TraX offre una portata in cesta limitata di 454 kg e una portata in cesta senza restrizioni di 300 kg, per un'altezza di lavoro di 15,56 m.
nale e un'aspettativa di vita utile di ben 10 anni. âGli operatori e gli appaltatori apprezzeranno il tempo di ricarica rapido in sole quattro ore, del 33% piĂš veloce rispetto alle batterie FLA - sottolinea ancora Will Westley - A questa prerogativa va aggiunta la capacitĂ di lavorare per un intero turno con una sola carica. Parliamo, inoltre, di batterie concepite per temperature estreme (49° C/ -29° C), che mantengono prestazioni costanti indipendentemente dalla temperatura nella quale lo scissor si trova a operareâ. Fin dal primo lancio nel 2020, le piattaforme a pantografo Genie E-Drive hanno dimostrato un alto livello di prestazioni specifiche, con la facoltĂ di poter affrontare pendenze del 25% e un angolo di ribaltameto fino ai 14°. I motori E-Drive sono privi di spazzole e completamente sigillati
a esclusione delle infiltrazioni di acqua e umiditĂ . Inoltre, il potenziale di perdite idrauliche è drasticamente ridotto perchĂŠ i modelli E-Drive contemplano il 70% in meno di tubi e raccordi idraulici. La seconda piattaforma E-Drive a pantografo esposta al MECC di Maastricht è stata la GS-3246, dallâaltezza operativa di di 11,78 m, una capacitĂ fino ai 318 kg e una larghezza minima contenuta in 1,18 m, ideale per lâaccesso agile attraverso doppie porte standard di edifici residenziali.
Dal
Le abbiamo ammirate in prima linea al Samoter di Verona e le abbiamo ritrovate tra i padiglioni dellâApex 2023, a Maastricht. La rifrangenza delle luci verdi di Zoomlion e delle nuove piattaforme semoventi che arrivano dalla Cina - attraverso lâhub italiano di Senago, in provincia di Milano, sede di Zoomlion Europe e crocevia di mercato per il Vecchio continente - non hanno lasciato indifferente il pubblico dei visitatori specializzati, soprattutto nella considerazione delle nuove performance consentite dalle PLE articolate che costituiscono lâavanguardia della gamma di Changsha.
Lâimpronta dellâelettrificazione contraddistingue il lancio di prodotti inediti Zoomlion nellâambito del lavoro in quota e il fatto che questa prerogativa costituisca
un vantaggio per la penetrazione nel nostro paese, è confermata da Marco Polastri, Sales, Aftersales & Marketing Director di Zoomlion Europe. "Il mercato delle piattaforme aeree in Italia è in costante crescita, grazie all'aumento della domanda da parte di aziende che operano in diversi settori, come la logistica, l'edilizia e la manutenzione - considera il manager - Zoomlion Europe ha unâampia gamma di soluzioni per il lavoro in quota, con soluzioni innovative e personalizzate per rispondere alle esigenze specifiche dei diversi ambiti di intervento, contando sulla garanzia qualitativa come veicolo per la massima sicurezza e affidabilitĂ dei nostri prodotti, e su un servizio di assistenza post-vendita diretto. Siamo entrati a far parte di questo mercato dinamico e competitivo e siamo pronti a continuare
a investire e a innovare. Le piattaforme elettriche, con batterie al litio, rappresentano una delle soluzioni piĂš sostenibili per il mercato europeo, assicurano una maggiore autonomia operativa e una riduzione dei costi di esercizio, senza rinunciare naturalmente alla potenza propulsiva, del tutto equiparabile a quella a cui è abituato lâoperatore con le PLE a motore termicoâ.
Nellâarea aperta del Samoter di Verona, abbiamo potuto ammirare noi stessi i risultati della ricerca Zoomlion nel comparto delle piattaforme aeree. A partire dal modello a pantografo da 10 m operativi ZS0808DC-Li, con batteria agli ioni di litio di lunga durata (il triplo rispetto alle batterie tradizionali), scevra da necessitĂ di manutenzione e corroborata nel valore progettuale da dettagli come il
crocevia dellâhub di Senago (Mi), continua lâavventura europea del sollevamento made in China. Con nuovi modelli semoventi in grado di attirare un nuovo pubblico di clienti, soprattutto nei segmenti delle tipologie articolate e a pantografo
Una gru leggera, progettata e costruita in Italia, pensata appositamente per il mer cato italiano, potente e con una capacitĂ di carico fino a 50 tonnellate e dotata di braccio telescopico da 37,1 metri da quattro sezioni telescopiche con due modalitĂ di sfilo e rotazione continua a 360°. Si chiama RTC 500, lâautogrĂš all terrain su cui scommette Zoomlion Europe, dotata di un motore diesel Stage V e di un impianto idrau lico Load Sensing per unire le massime prestazioni in cantiere con la piĂš alta efficienza. Queste caratteristiche, combinate a dimensioni molto compatte, rendono la RTC 500 lâide ale per lavorare in spazi limitati per la movimentazione oltre che perfetta per le operazioni pick & carry. LâautogrĂš consente un facile e veloce trasporto da un cantiere allâaltro senza la necessitĂ di permessi speciali. Lâinnovativo sistema di trazione e lâimpianto di sospensioni garantiscono performance impareggiabili nelle attivitĂ fuoristrada. Molto apprezzata dagli operatori che hanno potuto giĂ provarla, la cabina er gonomica - inclinabile a 20° per migliorare la visibilitĂ - con ampie vetrature per una visuale ottimale durante la guida e il sollevamento, munita di ampio display touchscreen e di joystick elettronici per il controllo dei movimenti.
preriscaldamento integrato (per operare i condizioni climatiche rigide) e il BMS (Battery Management System) a vantaggio di una maggiore efficienza. Sempre nel segno del litio, il modello articolato off-road ZA16JERT-Li, dalla struttura di sollevamento in posizione centrale rispetto alla torretta, in grado di raggiungere 18 metri di altezza operativa
in ogni condizione di cantiere (il range attuale delle articolate Zoomlion va dai 12 ai 22 m). Il motore elettrico potente, a corrente alternata, elimina anche in questo caso lâincombenza della manutenzione, mentre il doppio sistema di controllo avanzato - a valvola e a pompa - eleva le potenzialitĂ operative della piattaforma. Non finisce comunque, per Zoomlion, la stagione delle PLE articolate a motore termico, rappresentate a Samoter dal modello da 21 m operativi ZA20J (con 250 kg di capacitĂ in cesta). Leggera nel design, questa piattaforma è valorizzata da un sistema di livellamento a controllo multiplo della pressione incorporato, dalla modalitĂ Load Sensing per il controllo del sovraccarico in cesta e di un kit di protezione dalla polvere (per preservare i componenti della piattaforma in ambienti di lavoro particolarmente impegnativi); inoltre, il braccio ha la facoltĂ di poter essere abbassato fino al livello del suolo, partendo dalla posizione di vertice, senza piegarne le sezioni. LâattivitĂ promozionale nellâambito di Samoter ha sottolineato la posizione territoriale strategica della sede di Senago rispetto al mercato europeo, contando anche sul supporto che Zoomlion Europe garantisce attraverso lâassistenza e la fornitura di parti di ricambio - basate su un network di officine autorizzate distribuite su tutto il territorio continentale - e sullâofferta di servizi finanziari erogati direttamente dal gruppo Zoomlion, attraverso la societĂ Zoomlion Capital.
Lagomarsino Anielli è uno degli operatori piĂš autorevoli nella manutenzione delle navi e da oltre 60 anni costituisce unâautoritĂ nei cantieri di Genova. Con la sua âflotta arancioneâ continua ancora oggi a scrivere la storia e la professionalitĂ di un mestiere che richiede piattaforme semoventi di alto lignaggio
Parliamo di manutenzione delle navi, e parliamo (naturalmente) di pittura, rigorosamente in quota. Ci sono, in questo ambito particolare di manutenzione, obblighi di regolaritĂ degli interventi, nella consapevolezza di quanta importanza risieda nella garanzia di una costanza del ripristino degli scafi - sotto molteplici profili - per la sicurezza, lâaffidabilitĂ e la durata nel tempo navigabile delle imbarcazioni. In particolare, proprio lo scafo delle navi è sottoposto a condizioni ambientali estremamente usuranti, a causa naturalmente dellâacqua salata, dellâumiditĂ continua e delle variazioni di temperatura, che possono provocare deperimento e corrosione al massimo grado.
La manutenzione dello scafo include la pulizia, la rimozione dei depositi e delle incrostazioni marine, il trattamento antiruggine e la verniciatura tecnica che fornisce una barriera protettiva contro gli agenti esterni. E qui veniamo alla necessitĂ di operare professionalmente con lâimpiego di piattaforme aeree semoventi, secondo una metodologia ormai consueta in questo comparto artigianale e di servizio. Per poter raggiungere e quindi operare lungo lâaltezza completa dello scafo di navi imponenti da crociera o con importanti funzioni di trasporto commerciale, sono inevitabilmente necessari modelli di PLE idonei a queste lavorazioni speciali. Lo sa bene la Lagomarsino Anielli di Genova, azienda specializzata da oltre 60
anni nelle sabbiature, pitturazioni, manutenzioni e riparazioni navali; una realtĂ dallâesperienza vastissima che si è sempre affidata alla gamma di piattaforme semoventi JLG per adempiere in modo irreprensibile. Le origini dellâimpresa, comunque, risalgono addirittura al 1946 e dopo diversi anni di attivitĂ Lagomarsino Anielli si afferma come partner di servizio primario del cantiere navale insediato nel porto della Lanterna e successivamente diventa un punto di riferimento per alcuni tra i maggiori cantieri dâItalia e al servizio degli armatori piĂš esigenti. Tornando alla scelta privilegiata delle piattaforme aeree per la propria flotta di intervento, attualmente Lagomarsino Anielli dispone di un parco macchine che comprende ben 35 unitĂ proprietarie, tutte della gamma JLG, tra scissor del modello 2630ES, PLE elettriche articolate E450AJ, tipologie a braccio telescopico 460SJ, 660SJ, 860SJ e 1350SJP. Un parco macchine in grado di raggiungere altezze di lavoro fino ai 43,3 m e capacitĂ di sbraccio al culmine dei 24,38 m.
Questa flotta è costantemente al lavoro nei cinque bacini di carenaggio del porto di Genova, oltre a svolgere unâattivitĂ assidua in tutti i principali siti produttivi Fincantieri e in altri siti cantieristici di riferimento (non solo italiani), per la pulizia, la manutenzione e la verniciatura degli scafi delle navi, attraverso lâopera professionale di 60 operatori esperti e qualificati per le diverse tipologie di lavorazione.
La fiducia di un operatore dâeccezione come Lagomarsino Anielli rende orgoglioso Alessandro Masiello, Training Manager di JLG Italia, afferma. âĂ un piacere e una soddisfazione poter collaborare da anni con Lagomarsino, un partner serio e affidabile che abbraccia i nostri stessi valori sullâimportanza della sicurezza sul lavoro e della formazione di qualitĂ - conferma MasielloVogliamo continuare ad essere di supporto a tutti i clienti, che richiedono una qualitĂ di servizio irreprensibile, sia per una puntuale ed efficiente assistenza di tecnica, sia per una formazione di spessore dei loro operatori e tecnici, trasmettendo le nostre competenze, spiegando le corrette procedure di riparazione delle nostre macchine e presentando le nuove attrezzature JLG. Tra queste, vorrei menzionare almeno il nuovo Analyzer Loglifter, che consente una diagnosi semplice e autonoma dei nostri mezzi, prima di ogni intervento specificoâ.
Alessandro Masiello, Training Manager per JLG ItaliaâLavoro per Lagomarsino Anielli da 21 anni ma giĂ nelle precedenti esperienze lavorative ho avuto modo di utilizzare le piattaforme JLG, di cui sono sempre stato soddisfatto per lâaffidabilitĂ e le prestazioni superiori rispetto ad altri mezzi comparabili - è il commento specifico di Calogero Toscano, responsabile di officina per lâimpresa genovese - Appena ho iniziato la collaborazione con la Lagomarsino Anielli, nel ruolo che ricopro attualmente, non ho potuto che consigliare alle maestranze di affidarsi ai mezzi JLG. Da oltre 20 anni, rappresentano ormai le attrezzature essenziali che occorrono al nostro lavoro. Le piattaforme semoventi JLG hanno dimostrato in tutti questi anni la capacitĂ di resistere a un uso intensivo e di contemplare una
durata superiore nel tempo, oltre alla dotazione di sistemi di sicurezza avanzati, in grado di proteggere i nostri operatori durante le delicate operazioni di manutenzione e verniciatura dei fuoribordo delle naviâ.
Le piattaforme JLG, tradizionalmente, offrono altezze di lavoro notevoli e una notevole portata in cesta, utile alle fasi piĂš impegnative di verniciatura per lâintera superficie dello scafo navale, con la facoltĂ di raggiungere facilmente anche le zone piĂš difficili. âAbbiamo continuato a puntare sui mezzi JLG perchĂŠ negli anni ci hanno garantito costanza di lavorazione soddisfacendo le nostre esigenze piĂš estreme, sia in termini di altezza e sbraccio - spiega Franco Pelizza, amministratore delegato di Lagomarsino Anielli - A queste caratteristiche vanno aggiunte anche la stabilitĂ , la sicurezza e la grande mobilitĂ indispensabile per lavorare in diverse posizioni e angolazioni, prerogative indispensabili per le quotidiane operazione nei cantieri navali che serviamoâ.
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Itelescopici compatti Merlo come macchine multifunzione riconosciute a livello mondiale? Visto il trend di mercato, diremmo proprio di sĂŹ, e aggiungeremmo il dettaglio fondamentale che le macchine di questa gamma fortunata non coprono soltanto unâampio spettro di applicazioni nellâambito industriale piĂš diversificato ma hanno conquistato lâagricoltura internazionale, aggiudicandosi la preferenza accordata ai sollevatori di Cervasca da consorzi agrari, aziende di allevamento, imprese di fienagione, frutticoltura e silvicoltura. Per tutti questi attori economici, i telescopici compatti Merlo riescono a garantire prestazioni fuori dal comune, grazie anche agli allestimenti pensati in modo specifico per questo tipo di movimentazioni.
Premiata come Macchina dellâanno 2015 per i suoi contenuti tecnologici e innovativi, nella famiglia dei telescopici compatti, il sollevatore TF33.7, ad esempio, si caratterizza per la capacitĂ di adattarsi alle diverse esigenze operative degli utilizzatori finali. Le attrezzature, progettate e prodotte negli stabilimenti del Gruppo Merlo, sono il vero strumento operativo
di questi sollevatori telescopici, studiate per esaltarne le prestazioni e incrementarne la versatilitĂ .
Un attachment esemplare da citare subito? Il porta Big Bag (peso operativo da 250 kg, larghezza di 165 cm), montato su tutti i sollevatori della gamma Agricoltura, ha una capacitĂ massima di 2.500 kg, con lâimplementazione di quattro fermi per evitare lo scivolamento dei sacconi. Lo stabilizzatore per borse antioscillazione aumenta la stabilitĂ , l'efficienza e la sicurezza di questo strumento, mentre la struttura in tubolari azzera il rischio di danneggiare i sacconi mentre la base rialzata previene eventuali danni al tetto del rimorchio durante il caricamento.
Altro esempio di accessorio ad hoc per il sollevatore agricolo Merlo, le palette (strette, di isolamento; larghe per pannelli solari; specifiche per materiali o da collocare sotto le big bag). Rappresentano una testimonianza di come ogni approccio applicativo sia completamente diverso dall'ambito industriale. Le larghezze dei pallet non sono standardizzate, in questi casi, e di conseguenza una
Il modello TF33.7 rappresenta appieno la specialitĂ dei telescopici di Cervasca al servizio dei consorzi agrari e delle aziende di allevamento.
Dallo stabilizzatore per borse antioscillazione al posizionatore automatico per forche flottanti, attrezzature e allestimenti di serie esaltano sicurezza, comfort e prestazioni
Le caratteristiche distintive del modello compatto TF33.7 comprende varie prerogative, che vi elenchiamo in cifre: altezza di sollevamento fino a 6,7 m; impianto idraulico da 125 l/min, con pompa Load Sensing e distributore Flow Sharing; trasmissione idrostatica a due rapporti fino a 40 km/h; motore termico da 85 kW/115 CV. Ă disponibile, inoltre, lâallestimento a âLâ per ridurre lâaltezza massima della macchina e lâequipaggiamento di serie comprende freni a disco a secco sulle quattro ruote.
parte della giornata di lavoro nei campi o nelle aziende agricole dovrebbe essere impiegata per regolare la distanza tra le forche del sollevatore telescopico. Questo accade quando non si ha a disposizione il posizionatore automatico per forche flottanti previsto sui TF33.7 Merlo. I vantaggi sono numerosi e garantiscono maggiore sicurezza, comfort e produttivitĂ ;
si riducono rischi di distorsioni e cadute dell'operatore, non è necessario scendere dalla cabina per cambiare la distanza tra le forche, il cambio di spaziatura dellâattachment è veloce e preciso e consente di risparmiare tempo, concentrandosi in modo opportuno su altre operazioni fondamentali. Il peso delle forche flottanti è di 315 kg, la larghezza di 120 cm, la
portata massima di 4.500 kg. La versione plus di questa attrezzatura ha lâidentitĂ tecnica del traslatore con posizionatore delle forche, senza griglia nella parte anteriore (il peso è di 575 kg, la larghezza 155 cm e la portata massima arriva ai 4.000 kg).
Tutti i modelli compatti Merlo prevedono una struttura metallica posta allâesterno della cabina, sopra il tettuccio in vetro, allo scopo di raggiungere il livello di certificazione piĂš severo in materia di protezione dellâoperatore dalla caduta di oggetti (Normativa FOPS livello II). Il sistema di sicurezza ASCS (Adaptive Stability Control System) assicura una perfetta prevenzione dal rischio di ribaltamento frontale della macchina nelle fasi di movimentazione di un carico. Lâesclusiva cabina, montata mediante silent-block antivibranti sul telaio, è stata sviluppata per garantire un livello di comfort da record. Grazie alla trasmissione idrostatica, che assicura variazioni millimetriche nei movimenti della macchina e nel posizionamento del carico, la garanzia è quella della massima precisione di marcia anche negli spostamenti allâinterno di unâarea agricola, di un centro di allevamento o di unâazienda di trasformazione agroalimentare ao di altri siti operativi, senza comportare rischi per le persone e le strutture circostanti.
Quello del Flash Balancing System rappresenta una rivoluzione autentica per la sicurezza e lâaffidabilitĂ delle batterie al litio. Ne abbiamo parlato in modo approfondito con Marco Righi, fondatore e CEO dellâazienda emiliana. Ă lui il creatore, insieme al socio Alan Pastorelli, di un sistema di bilanciamento unico che garantisce la stabilitĂ e l'efficienza delle celle
Si chiama BMS (Battery Management System) e nel proprio acronimo comprende un punto di evoluzione importante nella storia industriale - recente ma giĂ autorevole - delle batterie al litio applicate a macchine industriali e veicoli. Le batterie al litio, per funzionare al massimo della propria potenzialitĂ , necessitano di un sistema di gestione progettato con cura per ricoprire le funzioni di un vero e proprio cervello elettronico, in grado di svolgere, nel tempo, innumerevoli attivitĂ di controllo e monitoraggio. Su questa evoluzione, Flash Battery ha costruito unâavanguardia di ricerca e sviluppo che è sfociata nel conseguimento di un brevetto nazionale che riguarda il sistema di bilanciamento proprietario Flash Balancing System, apripista dello sviluppo industriale dellâazienda di SantâIlario dâEnza. Dal 2012, questo sistema garantisce massima efficienza ed elevate prestazioni alle batterie al litio prodotte dal costruttore emiliano per il settore industriale ed esportate in 54 paesi del mondo. La rilevanza di un traguardo cosĂŹ fondamentale per il progresso delle stesse batterie al litio ci ha portato a delineare il profilo tecnologico del BMS proprietario di Flash Battery, con il supporto di unâintervista a Marco Righi, CEO e cofondatore dellâazienda.
Comâè nata lâesigenza di studiare il BMS, nellâambito della ricerca interna di Flash Battery?
Diciamo che è stato proprio lo studio del BMS che mi ha portato, insieme ad Alan Pastorelli (socio e CTO dellâazienda, ndr.), a fondare Flash Battery nel 2012. La strada in questa direzione si è delineata nel 2009, quando, visitando lâazienda di un amico attivo nel settore dei veicoli elettrici industriali, mi imbattei nelle prime batterie al litio provenienti dalla Cina. Mi resi subito conto che il potenziale di questa novitĂ era molto alto; queste batterie erano tre volte piĂš leggere di quelle al piombo, con un ciclo vita di gran lunga superiore. Tuttavia, presentavano grandi problemi tecnici legati a un basso livello di affidabilitĂ e sicurezza. Capii che il problema risiedeva proprio nel controllo di gestione che lâelettronica non era in grado di realizzare su queste batterie; si dimostrava obsoleto e dannoso per le celle. Coinvolsi subito il mio amico Alan, ingegnere elettronico con cui, nel garage di casa, iniziammo ad aprire, studiare e testare centinaia di celle al litio. Alla fine, riuscimmo a progettare il nostro sistema di gestione delle batterie, che si rivelò rivoluzionario, in quanto era in grado di mantenere le celle bilanciate ed efficienti anche nei pacchi batteria ad alta capacitĂ , conferendo una stabilitĂ elevata e prestazioni eccellenti. Da lĂŹ a poco abbiamo fondato Flash Battery, nata proprio da questa idea innovativa, che ci ha permesso di ritagliarci un posto di rilievo nel panorama delle batterie al litio per il settore industriale.
Esistevano giĂ prima, per le celle al litio, dei sistemi di bilanciamento? Che cosa vi ha portati a progettarne uno completamente nuovo?
Per rispondere a questa domanda, va fatta, innanzitutto, una premessa per spiegare il concetto di bilanciamento: le celle al litio non sono tutte uguali tra loro e, pur avendo tutte le caratteristiche superiori al nominale, presentano piccole differenze nella capacitĂ , nella resistenza interna e nellâautoscarica. Si tratta di minime discrasie che, nel corso del tempo e con lâuso possono aumentare, comportando uno sbilanciamento delle celle allâinterno del sistema, con differenze tra i singoli elementi anche del 3-6%, in relazione alle condizioni di stress e allo stato di invecchiamento. Le celle, collegate in serie allâinterno della batteria, vengono caricate e scaricate con la stessa energia
e, senza un sistema di bilanciamento, la differenza tra loro aumenterebbe sempre di piĂš - azzerando progressivamente la capacitĂ disponibile. Esistevano giĂ , ed esistono tuttora BMS che possiamo chiamare âtradizionaliâ, i quali, per evitare questa perdita di efficienza, applicano una resistenza alle celle piĂš alte, cercando di abbassarle al livello della cella piĂš bassa. Sono sistemi economici, semplici nellâarchitettura ma dalle problematiche altrettanto notevoli. Possiamo riassumerle in tre punti: estrema lentezza della fase di bilanciamento, che richiede dalle 6 alle 12 ore, in aggiunta alla prima fase di carica, a causa della bassa corrente di bilanciamento (da 0,1 a 1A); riduzione progressiva dellâenergia disponibile (proprio in ragione del fatto che lâoperatore di una macchina non può permettersi di aggiungere unâattesa supplementare di diverse ore per attendere il bilanciamento, finendo quindi per utilizzare il mezzo prima della fine del tempo di bilanciamento, riducendone cosĂŹ gradualmente la capacitĂ nominale); infine, gli alti costi di manutenzione, che richiedono la presa in carico della batteria da parte del costruttore per sostituire lâelemento-cella, senza alcuna possibilitĂ di effettuare interventi agili in autonomia.
CosĂŹ avete iniziato a studiare il vostro sistema alternativo, il Flash Balancing System.
La nostra necessitĂ di ricerca era quella di arrivare a un BMS completamente diverso, in termini di efficienza, che rispondesse a un problema del mercato: rendere le batterie al litio affidabili e sicure. Il Flash Balancing System, infatti, è stato sviluppato per agire su ogni singola cella con un bilanciamento combinato ad alta potenza, sia in modo attivo durante la scarica, che in modo attivo e passivo durante la carica, utilizzando una corrente di bilanciamento 20 volte superiore a quella dei BMS tradizionali (20A). In questo modo garantiamo massima efficienza ed elevata capacitĂ per tutto il ciclo vita della batteria e un tempo di bilanciamento ultraveloce, sempre inferiore ai 30 minuti e praticamente ininfluente sui tempi di ricarica. Al contempo, attiviamo un controllo completo delle temperature con lâapplicazione di due sensori su ogni cella (per un totale di 50 sensori applicati, ad esempio, su una batteria da 80V). Inoltre, lâarchitettura interna delle nostre batterie e il bilanciamento combinato azzerano la necessitĂ di manutenzione, permettendo di svolgere eventuali riparazioni straordinarie direttamente sul posto.
Lâefficienza esponenziale del Flash Balancing System, quindi, ha spinto anche lâevoluzione delle vostre batterie al litio nelle varie applicazioni a cui sono destinate.
Il corretto bilanciamento del pacco batterie è forse una delle funzioni piĂš importanti di un BMS, ma il Flash Balancing System è molto di piĂš e, ad oggi, può essere considerato come il cervello delle nostre batterie, un fulcro nevralgico in grado di gestire la sicurezza e lâautonomia di un veicolo elettrico in modo intelligente, misurando e analizzando in tempo reale le informazioni di funzionamento. Riusciamo ad analizzare il comportamento delle nostre batterie al litio installate su mezzi diversissimi tra loro, dai veicoli elettrici alle piattaforme aeree, dai carrelli AGV ed LGV attivi nella logistica automatizzata alle macchine movimento terra, fino ai veicoli per la pulizia industriale e urbana e ai mezzi impiegati in agricoltura e nella nautica. La nostra elettronica proprietaria è in grado di monitorare in tempo reale tutte le temperature e tensioni di ogni singola cella; ad esempio, attraverso la misurazione del flusso di corrente in entrata e in uscita dalla batteria. In funzione dei valori rilevati, il nostro sistema BMS presiede alle decisioni strategiche di gestione ottimale delle fasi di carica e scarica, oppure dei momenti di prolungata inattivitĂ della batteria.
Mi sembra che lo sviluppo fondamentale della ricerca che ha portato al brevetto di invenzione industriale del Fla-
sh Balancing System sia stato quindi quello dellâelettronica. Certamente, lâelettronica è la chiave di tutto. Nel tempo câè stato un rovesciamento concettuale di fondo. Nel caso delle batterie al piombo, ad esempio, era lâelettronica della macchina a âleggereâ lo stato della batteria (solo in termini di tensione totale, tra lâaltro) mentre con i pacchi batteria al litio si verifica lâesatto contrario: attraverso lâelettronica che governa il nostro BMS, è la batteria stessa a inviare, in forma digitale, alla centralina veicolo, al controllo motore o al display di bordo, tutte le informazioni che la riguardano. Tra questi, ad esempio, lo Stato di Carica (SOC), lo storico dellâattivitĂ complessiva (Ah erogati e cicli di vita) e i segnali di gestione per azioni specifiche (come la disabilitazione di alcune funzionalitĂ della macchina in funzione dello stato di carica della batteria o della temperatura). Oppure, in base al luogo di utilizzo, implementiamo allâinterno delle batterie sistemi riscaldanti o refrigeranti; sarĂ proprio lâelettronica ad occuparsi direttamente della loro attivazione o disattivazione, in funzione delle esigenze della batteria e del veicolo. Inoltre, i sistemi BMS piĂš evoluti come il nostro, sono anche in grado di raccogliere i dati ottenuti piĂš significativi, inviarli nel cloud e analizzarli tramite intelligenza artificiale e machine learning, in ottica di autodiagnostica e manutenzione
predittiva. Ă il caso del nostro software Flash Data Center, una piattaforma proprietaria che analizza real-time tutti i parametri delle batterie interconnesse.
Il successo del vostro BMS proprietario è stato declinato per molte implementazioni importanti sulle macchine mobili, dalle autobetoniere alle piattaforme aeree. Possiamo dire che il Flash Balancing System ha cambiato in modo decisivo il mercato di Flash Battery?
Noi supportiamo clienti con medi volumi produttivi e alte esigenze di personalizzazione. Finora, abbiamo realizzato oltre 550 modelli diversi di batterie al litio, tenendoci lontani quindi da una standardizzazione del prodotto. Quella che ha conferito sempre un grande valore aggiunto ai nostri powerpack, lo ribadisco, è lâelettronica applicata alle batterie, specialmente nella prospettiva di un impiego professionale intenso, in presenza di cicli di carica e scarica importanti e con performance di alto livello. Un Battery Management System intelligente gioca, quindi, un ruolo fondamentale per la corretta gestione delle prestazioni e della vita utile di una batteria al litio. Senza dimenticare la chimica, naturalmente, che nelle batterie al litio conta per due terzi nellâassicurarne lâefficienza sulle macchine. Anche in questo caso, il nostro
BMS è in grado di migliorare la chimica stessa - LFP nel nostro caso - garantendone affidabilità e performance.
Il Flash Balancing System è anche una garanzia di durata della batteria al litio, a conforto di una nuova dimensione di economia circolare richiesta dal nuovo Regolamento Europeo delle Batterie? Per confermare un dato di fatto appurato dalle statistiche, la maggior parte dei nostri clienti non dovrĂ mai sostituire le batterie al litio implementata sulle proprie macchine. Se sottoposte a normali cicli di lavoro, le batterie al litio hanno giĂ una durata molto estesa nel tempo e, se implementate con un BMS dâavanguardia, sono certamente in grado di superare la vita utile della macchina stessa; In oltre 10 anni di attivitĂ non ci è mai capitato di cambiare batterie perchĂŠ esauste, se non nel caso di applicazioni molto stressanti, a ciclo continuo 24/7, come nel caso degli AGV. Negli altri casi, questa esigenza non si è mai verificata.
Ma che cosa ne facciamo della batteria al litio, quando essa stessa o la macchina sulla quale è applicata arrivano a fine vita? Lâallarme lanciato dai media prefigura una potenziale âbomba ecologicaâ, nella previsione di una difficoltĂ importante nello smaltimento. Premesso che non mi piacciono i titoli sensazionalistici, va detto che queste considerazioni sono sostenute da un contesto che, ad oggi, contempla pochi centri specializzati in riciclo e smaltimento. Tuttavia, il motivo è presto detto e risiede nel fatto che ci sono poche batterie al litio da smaltire a livello globale, proprio perchĂŠ queste hanno una vita molto lunga, che spesso supera i 15-20 anni. A questo proposito, si stanno giĂ creando linee pilota, i cui test confermano che si potranno riciclare fino al 95-98% dei materiali impiegati per la realizzazione delle batterie, con la conseguente implementazione di centri specializzati su larga scala nei prossimi 5-10 anni. Non solo. Alcune gigafactory hanno giĂ creato batterie nuove con materiali riciclati, con la stessa qualitĂ ed efficienza di quelle prodotte con materiali vergini: un dato importante, che ci fa capire quanto, ad oggi, lo smaltimento sia inteso come un costo, ma in futuro potrĂ essere un enorme valore.
Al passo con i tempi e a misura del mercato. CosĂŹ si può definire, nel modo piĂš appropriato, la direttrice progettuale di Still che parte dal quartiere generale di Amburgo. I progettisti hanno scelto di rispondere reattivamente allâattuale trend di una domanda che vede un aumento di richiesta per prodotti intuitivi e semplici, adatti a ogni esigenza di movimentazione intralogistica. Ă nata cosĂŹ la nuova serie di carrelli elevatori elettrici RCE 25/35 della linea Classic. Robusti, a manutenzione ridotta ed efficienti in qualsiasi contesto operativo, i carrelli elevatori RCE 25/35 â progettati per applicazioni semplici o di moderata complessitĂ che si svolgono in un solo
turno di lavoro â sono focalizzati sulle funzionalitĂ essenziali, adatti sia allâinterno che allâesterno, per carico e scarico di camion, prelievo e stock delle merci. Inoltre, questi modelli sono in grado di sollevare 3,5 tonnellate ad altezze fino a 6,55 metri e di trasportare carichi alla velocitĂ massima di 15 km/h. Sono particolarmente efficienti dal punto di vista energetico e, grazie alla trazione anteriore con il potente motore di azionamento trifase incapsulato da 80 V, sono idonei anche per applicazioni impegnative. Gli RCE si distinguono anche per unâoperativitĂ estremamente intuitiva: la postazione di lavoro dellâoperatore è strutturata in maniera chiara e tutti i comandi sono
posizionati allâinterno del campo visivo, facilmente raggiungibili. Il display a colori da 4,3âł mostra tutte le informazioni necessarie in maniera chiaramente leggibile e, in virtĂš dell'azionamento idraulico multi-leve, è facile gestire la movimentazione precisa del carico con comandi sensibili, anche per gli operatori meno esperti. Anche per quanto riguarda il comfort, i nuovi carrelli elevatori elettrici mantengono le promesse giĂ realizzate secondo la filosofia ergonomica Still: la postazione dellâoperatore è generosamente dimensionata e di gestione intuitiva, regolabile individualmente e dotata di un ampio spazio per le gambe (senza contare la disponibilitĂ di svariati vani portaoggetti).
Robusti, a manutenzione ridotta, efficienti e orientati verso funzioni semplici, i carrelli elevatori della nuova serie RCE 25/35 rappresentano i primi modelli dedicati alla nuova linea elettrica per lâintralogistica
Nell'area industriale di Pregnana Milanese, nellâarea metropolitana di Milano, è stata inaugurata a maggio la nuova sede della filiale Lombardia di Still. Si occuperĂ delle province di Milano, Monza e Brianza e della zona nord della provincia di Lodi. Il cambio di sede nasce per rispondere al meglio alle esigenze tecnico-organizzative del gruppo, nel nostro paese, e a quelle dei clienti a cui viene offerto un valore aggiunto nellâesperienza di vendita, noleggio e assistenza in una delle regioni italiane piĂš importanti per Still. Da sempre, la Lombardia è una zona caratterizzata dalla presenza di importanti realtĂ aziendali attive in diversi settori, con una domanda crescente di servizi legati alla logistica e alla movimentazione delle merci.
Gli ampi spazi della sede di Pregnana Milanese - dove sono impiegati oltre 70 dipendenti, dagli addetti alle vendite ai tecnici esterni, dal service agli addetti all'usato e al noleggio - ospita una sala corsi, un deposito e un'officina, un locale per la ricarica delle batterie, oltre a una flotta di 45 van e officine mobili che permettono di evadere gli ordini nel giro di 24 ore sullâintero territorio di competenza. "L'inaugurazione della nostra nuova casa dimostrala volontĂ di Still nel perseguire obiettivi sempre piĂš importanti - sottolinea con orgoglio Paolo Taverna, Branch Director Still per la filiale Lombardia - Vogliamo assecondare al meglio l'espansione del marchio in un mercato e in un territorio che, negli ultimi anni, è cresciuto in maniera esponenziale sia in termini di volumi che di richieste dei clienti. Lâapertura della nuova sede certifica il nostro percorso di crescita e prevede anche l'allargamento della nostra famiglia. Nei prossimi mesi, infatti, è in programma un importante piano di assunzioni che porterĂ all'inserimento di nuove risorse professionali, sia commerciali sia tecniche, per far fronte alla crescente domanda dei servizi richiesti a Stillâ.
Infine, anche dal punto di vista della qualitĂ e della sicurezza, la serie RCE 25/35 mantiene alti i livelli di prodotti offerti da Still. Ovvero, parti robuste e di alta qualitĂ , componenti a manutenzione ridotta e materiali resistenti, insieme al ben noto ed eccellente servizio assistenza dellâazienda. Elementi che non solo garantiscono un elevato standard di sicurezza ma assicurano alle aziende dellâintralogistica i vantaggi a lungo termine offerti dai carrelli elevatori polivalenti utilizzati in molte operazioni di material handling.
In piĂš, lâeccellente visibilitĂ a 360° - garantita dai finestrini di grandi dimensioni e dai profili sottili del montante - e la stabilitĂ affidabile del carrello, aumentano la sicurezza per le persone, i macchinari circostanti alle aree operative e le merci. Altre caratteristiche di sicurezza, come il Curve Speed Control (riduzione automatica di velocitĂ in curva), gli specchietti retrovisori panoramici, il tettuccio in vetro e la luce di sicurezza aggiuntiva, possono essere scelte dal cliente come optional di ulteriore vantaggio applicativo.
Per Madi Ventura, produttore primario di frutta secca e disidratata, il progetto di automazione realizzato dallo specialista del material handling ha significato una razionalizzazione ottimale degli spazi e un raddoppio della capacitĂ di posti pallet nel magazzino
"Se decidiamo di fare un investimento, è perchĂŠ crediamo che possa generare valore per noi e per i nostri clienti. CosĂŹ è stato anche per il magazzino automatizzato per i prodotti finiti che abbiamo realizzato nel nostro stabilimento grazie a Linde Material Handlingâ. Le parole, definitive, sono quelle di Giuseppe Calvini, direttore dellâunitĂ operativa di Madi Ventura, azienda leader nel settore della frutta secca e disidratata che movimenta oltre 18.000 tonnellate di prodotto allâanno. Un importante progetto di automazione del magazzino nello stabilimento di Chieve, in provincia di Cremona, è al centro delle considerazioni di Calvini. âNegli ultimi anni il mercato della frutta secca ha registrato un importante aumento della domanda - è il preambolo di analisi del manager di Madi Ventura - Nellâultimo decennio il nostro fatturato è cresciuto del 25%, attestandosi intorno agli attuali 120 milioni di euro. Avevamo bisogno, in conseguenza di questo incremento di flusso, sia di ampliare la parte produttiva sia di ottimizzare i processi logistici a monte e a valle, puntando sullâautomazione per razionalizzare gli spazi e guadagnare efficienzaâ. Per rispondere a questa esigenza, Linde Material Handling ha studiato e realizzato un progetto di ampliamento e automazione per il magazzino di Chieve, garantendo inoltre una fornitura di carrelli elevatori âintelligentiâ dotati di sistema di geo-navigazione: cinque stoccatori L-Matic e due carrelli trilaterali K-Matic. Il magazzino realizzato si sviluppa su una superficie di 2.400 m2, con unâaltezza sotto trave di 16 m. Le scaffalature
ad alta densitĂ , organizzate in dieci corsie distinte, prevedono sei livelli di stoccaggio per una capienza totale di 4.600 posti pallet che ospitano 588 referenze. Ed è proprio in questo contesto che operano i carrelli automatici senza operatore a bordo. La flotta dei cinque stoccatori automatici L-Matic AC è incaricata delle operazioni di rifornimento inbound e outbound, con una capacitĂ complessiva di 39 pallet allâora, mentre la coppia di carrelli trilaterali K-Matic svolge lâattivitĂ in corsia, nellâarea segregata
dove gli operatori non hanno accesso. Grazie al sistema di geo-navigazione integrato, i carrelli possono agire in autonomia, senza lâausilio di sistemi e sensori esterni per la guida da remoto. Lâintervento realizzato ha permesso di liberare diverse aree per nuove linee produttive e di incrementare la parte di magazzino per il prodotto finito, passata da 4.000 a 8.000 posti pallet.
âMadi Ventura necessitava di un impianto flessibile e versatile che si adattasse agli spazi giĂ esistenti e di una soluzione scala-
Linde Material Handling rivoluziona la sostenibilitĂ della propria flotta di carrelli diesel. Dal quartier generale di Aschaffenburg arriva lâapprovazione dellâutilizzo di vegetale idrotrattato (HVO) nei modelli a propulsione termica; una decisione che consentirĂ di ridurre in modo sostanziale lâimpronta ecologica dei carrelli alimentati a diesel. Prodotto mediante lâidrotrattamento di vari oli vegetali e grassi animali, materiali di scarto e materiali residui (come, ad esempio, gli oli alimentari e i grassi provenienti dai ristoranti e dallâindustria alimentare), lâinnovativo diesel HVO è realizzato con il 100% di materie prime rinnovabili e di conseguenza non rilascia ulteriore anidride carbonica nellâatmosfera durante il ciclo produttivo. Inoltre, la sua struttura chimica è pressochĂŠ identica a quella del diesel convenzionale e può sostituirlo completamente. Grazie allâutilizzo dellâHVO, si può ottenere una riduzione fino al 90% delle emissioni di CO2 e non solo; calano anche le emissioni locali, come quelle di particolato, di ossido dâazoto (NOX), di idrocarburi (HC) e di monossido di carbonio (CO), influendo cosĂŹ positivamente sullâambiente di lavoro dei dipendenti e sul loro benessere. Inoltre, il diesel HVO ha una piĂš elevata propensione allâaccensione, che si manifesta in una combustione piĂš efficiente e piĂš pulita, riducendo cosĂŹ la formazione di fuliggine nei motori e negli impianti di scarico.
bile, sicura e che potesse essere modificata nel tempo - spiega
Roberta Mola, Sales Manager Automation di Linde Material Handling Italia - Unâautomazione classica, basata su un magazzino con trasloelevatori, avrebbe rappresentato una soluzione âchiusaâ, in quanto non avrebbe potuto integrarsi adeguatamente con la movimentazione manuale delle aree vicine. Abbiamo cosĂŹ lavorato sulle macchine automatiche, che possono essere utilizzate anche in modalitĂ manuale. Allo stesso tempo, abbiamo aumentato gli spazi e la capienza del magazzinoâ. Allâinterno dellâimpianto le macchine sono governate da un sistema di radio frequenza con una base di intelligenza artificiale: il regista è il software robot manager, che guida la macchina lungo i percorsi. Ad assegnare e inviare le missioni è invece il WMS aziendale. âEravamo alla ricerca di un fornitore in grado di interpretare al meglio le nostre esigenze e capace di supportarci in ogni fase, dallâanalisi alla piena operativitĂ - conferma soddisfatto Simone Gedda, direttore delle operazioni di Madi Ventura - Linde, con la sua proposta progettuale, ci ha permesso di prepararci al meglio al futuro. Il nuovo magazzino ha
portato risultati positivi in piĂš direzioni: il 99% delle missioni avviene oggi senza errori, assorbendo al meglio anche picchi pari a 1.500 quintali al giornoâ.
con competenza e
da un team di tecnici e ingegneri altamente qualificatilo specialista dei ricambi di Waregem trova il fulcro di uno dei servizi piĂš innovativi e vantaggiosi per il cliente finale piĂš diversificato
Come vi anticipavamo nel numero scorso di Sollevare, gli Italian Press Days, organizzati da TVH nel quartier generale di Waregem, ci hanno offerto un caleidoscopio di spunti tecnico-industriali non esauribile in un solo articolo o in una disamina generalistica. Piuttosto, la
realtĂ del mondo di ricambi TVH comprende molteplici sfaccettature che si traducono in altrettante opportunitĂ per il cliente. Lâambito privilegiato è quello dei carrelli elevatori e noi partiamo ancora da qui per descrivere lâaccezione di servizio dei cosiddetti ricambi ricondizionati.
A descriverne la natura commerciale e i vantaggi connessi, è ancora Mirko Alpa, General Sales Manager di TVH Italia. âI ricambi ricondizionati sono ricambi usati che sono stati riparati con competenza e ripristinati dal nostro team di tecnici e ingegneri - ci spiega Alpa - Parliamo di figure altamente qualificate che smonta-
Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e PortualeDai ricambi ricondizionati per il piĂš piccolo miniescavatore a quelli per il carrello elevatore piĂš pesante, dai marchi piĂš popolari alle fattispecie piĂš difficili da trovare. TVH sembra in grado di procurare proprio ogni componente elettronico, elettrico, idraulico, per sterzo e telaio e per motori e trasmissioni. âGrazie a una formazione approfondita, abbiamo acquisito le conoscenze necessarie per trattare un ampio elenco di marchi - specifica Mirko Alpa - Parliamo di eccellenze come Curtis, Sevcon, PG Drives, Elektrosistem, KYB â Rexroth, M+S Hydraulic. Per alcuni di essi, TVH è anche Centro Ufficiale di Riparazione (Curtis, SchwarzmĂźller, Sevcon, SME, Carraro, Danfoss e Parker). La nostra gamma di ricambi ricondizionati è davvero inesauribile e include schede a circuiti stampati, motori a combustione interna, joystick, caricabatterie, acceleratori, motori elettrici e molto altro ancoraâ.
e fornisce una valutazione accurata della funzionalitĂ del ricambio. Ogni ricambio ricondizionato è coperto, per tutti i nostri clienti, da una garanzia che dura anno e costituisce un'alternativa perfetta ai ricambi nuovi, secondo parametri di alta qualitĂ a un prezzo inferiore anche del 50%â.
no, puliscono, riparano e sostituiscono ricambi usurati e obsoleti, per riportarli alla condizione di affidabilitĂ del prodotto originale. Le riparazioni vengono effettuate secondo i piĂš alti standard di qualitĂ e i ricambi ricondizionati sono oggetto di test rigorosi per garantirne una funzionalitĂ indefettibile, come se fossero nuovi. Alcuni ricambi sono testati su macchine vere e proprie, mentre altri sono sottoposti a prove sui nostri banchi di prova. Parliamo di una strumentazione all'avanguardia che simula le condizioni di lavoro reali
Se câè una chiave per il successo affidabile dei ricambi ricondizionati TVH, questa la identifichiamo proprio nei banchi di prova. âSono strumenti innovativi sono ogni profilo - ci conferma Mirko Alpa - Il nostro centro di prova, qui a Waregem, è attrezzato per collaudare tutti i tipi di componenti, dai riduttori alle valvole, dai cilindri idraulici ai circuiti stampati e molto altro ancora. I nostri motori elettrici ricondizionati, come le trasmissioni ricondizionate, sono tutti accompagnati da rapporti di prova certificati. Ogni banco di prova è appositamente progettato per ogni tipologia specifica di componente. Ad esempio, con il banco di prova destinato ai riduttori, realizziamo test sotto carico per assicurarci che il riduttore ricondizionato funzioni in maniera irreprensibile sui carrelli elevatori e sulle altre macchine a cui è destinato. I riduttori ricondizionati costituiscono una
parte essenziale per la dinamica di ogni macchina mobile; trasferiscono la potenza fornita dal motore alle ruote. Come elemento essenziale della trasmissione, il ripristino di questo ricambio richiede una conoscenza tecnica complessa e accurata. I test al banco di prova ci permettono di capire immediatamente se sono presenti anomalie o perdite. Tutti i riduttori ricondizionati sono dotati, naturalmente, di guarnizioni e cuscinetti nuovi e le parti essenziali vengono accuratamente ispezionate e sostituite quando necessario, in modo da garantire, sempre, un prodotto di qualitĂ superioreâ.
Torniamo al banco di prova per unâaltra categoria TVH di componenti ricondizionati: le valvole di controllo idraulico. Parliamo, ancora, di parti che ricoprono una funzione fondamentale nel dirigere correttamente il flusso di un liquido - solitamente un olio - attraverso il sistema idraulico. âI tecnici qualificati del nostro reparto idraulico riparano e testano le valvole di controllo idraulico ricondizionate con assoluta precisione - assicura Alpa - Procedono alla sostituzione com-
pleta delle guarnizioni e controllano tutte le tolleranze tra lo stantuffo e il corpo per garantire che ogni valvola ricondizionata funzioni perfettamente entro le stesse tolleranze prescritte. Abbiamo sviluppato un banco di prova che ci consente di testare qualsiasi valvola di controllo idraulico ricondizionata in una situazione di lavoro simulata. Il banco di prova ci indica la pressione di esercizio e la pressione contenuta in qualsiasi momento e ci avverte delle eventuali perdite interne. Dopo ogni test, viene generato un rapporto con i risultati e una copia del report viene inoltrata ai nostri clienti. Un particolare finale: tutte le nostre valvole di controllo idraulico ricondizionate vengono verniciate con un unico colore grigio che conferisce una rifinitura professionale a questa tipologia di componenteâ.
Quando il cliente TVH ha intenzione di acquistare un ricambio ricondizionato utilizzando lo shop online TVH, la prima fase da esaudire è quella della restituzione del ricambio usato. âTVH lavora con un sistema di deposito - ci spiega ancora Mirko Alpa - Non appena riceviamo il pezzo usato (con la normale usura), il deposito viene rimborsato. Se non sono disponibili sostituzioni con ricambi ricon-
dizionati per il pezzo di cui si ha bisogno, il cliente può inviarci il ricambio difettoso per farlo riparare dai nostri tecnici esperti. Il pezzo sarĂ rigenerato in condizioni di funzionamento e rilasciato con la stessa garanzia di tutti i nostri ricambi ricondizionati. La riparazione può essere richiesta compilando lâapposito modulo oppure registrando la riparazione tramite il nostro shop online di ricambi elettronici (cliccando sul menu a tendina accanto al nome del cliente per accedere alla sezione Riparazioni). Unâaltra accezione che riguarda il nostro servizio è quella della costante ricerca - da parte della divisione di ricambi condizionati TVH - di macchine usate o ricambi sciolti ancora riparabili. Il nostro interesse riguarda ricambi elettronici, elettrici, idraulici e meccanici e di macchine complete per la movimentazione dei materiali. Tutto per noi può essere interessante, a una condizione: i ricambi devono essere comunque in condizioni riparabili. Al cliente, lâonere di controllare che non siano bruciati o corrosi dall'acido. Anche in questo caso, per venderli alla nostra divisione, basta compilare il modulo âAcquisto di ricambi usatiâ e inviarlo via e-mail a cores. electronics@tvh.com - per i ricambi elettronici - e a cores@tvh.com per tutti gli altri ricambi e per le macchineâ. Tra i corollari di vantaggio che riguardano il ciclo TVH dei ricambi ricondizionati, il piĂš
Uno dei banchi di prova specifici per componenti idraulici
importante è quella dellâaspetto ecologico. âEvitiamo che questi componenti usati diventino rifiuti e riduciamo la necessitĂ di produrre altri ricambi e di consumare altre materie prime. - sottolinea Alpa - Seguendo il concetto di Cradle to Cradle (C2C), i nostri ricambi ricondizionati mantengono in circolazione risorse preziose, riducono i rifiuti e contribuiscono a un'economia circolare. In questa filiera virtuosa, inoltre, collaboriamo a stretto contatto con le scuole e le universitĂ per garantire che i ricambi ricondizionati siano riparati e testati utilizzando le tecnologie piĂš recenti. Questo significa declinare una ricerca specifica sul prodotto alla visione piĂš ampia di una sostenibilitĂ industriale mirata e valorizzata da un modus operandi profondamente scientifico ed efficienteâ.
Gli IFOY Test Days si sono tenuti a Dortmund nel mese di marzo 2023. Nel corso di queste giornate di collaudo, il nuovo commissionatore verticale ad altezze elevate di Crown è stato sottoposto a un test esaustivo in tre fasi, alla fine trionfando come vincitore della categoria. Oltre alla forza straordinaria, i test hanno valutato anche i criteri di risparmio, efficienza energetica, sostenibilitĂ , sicurezza, ergonomia e vantaggi per i clienti. LâIFOY Award è tra i premi internazionali piĂš prestigiosi in assoluto per il settore dellâintralogistica e delle soluzioni di movimentazione di materiali. I vincitori sono selezionati da una giuria di giornalisti del settore di reputazione internazionale. Ă la quinta volta che Crown si aggiudica questo ambito riconoscimento: tra i premi IFOY vinti da Crown in passato ci sono il sistema wireless InfoLink di gestione del parco carrelli nel 2013, la tecnologia di commissionamento QuickPick Remote nel 2014, la Serie RT 4000 di transpallet con operatore a bordo nel 2016 e i retrattili Serie ESR nel 2020.
CosÏ è stata giudicata dalla giuria degli
IFOY Awards 2023 la nuova serie SP 1500 di commissionatori in grado di elevare gli standard di piccina, ergonomia e sicurezza
Vincere un premio internazionale - o meglio, âilâ premio internazionale - che riguarda lâintralogistica e i carrelli elevatori che ne movimentano le attivitĂ , è come vincere lâOscar a Hollywood, nel cuore della Mecca del cinema mondiale. Questa sottolineatura ci serve per descrivere lâimportanza degli IFOY Awards 2023 e, soprattutto, della vittoria di Crown nella categoria âCarrelli elevatori da magazzino a grandi altezzeâ; unâaffermazione che finalmente conferma una supremazia di prodotto per i nuovi commissionatori verticali ad altezze elevate della serie SP 1500. Questo riconoscimento indiscusso per le prestazioni straordinarie consentite dai nuovi carrelli Crown da magazzino rivelano le facoltĂ inedite di veicoli che contemplano unâarea operatore innovativa ed ergonomica, con una visibilitĂ autentica a 360° - senza precedenti in questo segmento di prodotto - e numerosi elementi operativi personalizzabili, che rendono le operazioni di commissionamento piĂš facili e sicure. Le prestazioni eccezionali del carrello, unite a velocitĂ
di marcia fino a dodici chilometri allâora, lo distinguono nettamente dalla concorrenza, pur agguerrita, in questa tipologia dalle alte quote.
Secondo la giuria dellâIFOY, il commissionatore della Serie SP 1500 stabilisce nuovi standard di picking. Anita WĂźrmser, presidente esecutivo della giuria, ha sottolineato in particolare che "la Serie SP 1500 ha ottenuto punti preminenti proprio per le prestazioni, l'efficienza e lâergonomia". La giuria - composta da giornalisti del settore, di fama internazionale - ha riconosciuto le numerose innovazioni del carrello elevatore Crown in termini di produttivitĂ , facilitĂ d'uso e connettivitĂ , nonchĂŠ l'elevato TCO che offre ai clienti. L'IFOY Innovation Check enfatizza "l'ergonomia unica con moltissime opzioni di configurazione sviluppate grazie a studi effettuati direttamente presso i clienti". Inoltre, sottolinea "l'utilizzo in corsie di larghezza diversa, l'esclusivo funzionamento regolabile individualmente e l'eccellente campo visivo".
Ken Dufford, vicepresidente Crown per l'Europa, è naturalmente entusiasta del
quinto riconoscimento IFOY ottenuto da Crown. âQuesto premio non riconosce solo i nostri risultati, ma rappresenta anche un incentivo per continuare a innovare - ha dichiarato il manager - Noi di Crown lavoriamo senza sosta per fornire ai nostri clienti prestazioni elevate reali. Siamo orgogliosi di raggiungere nuovi traguardi di successo mentre continuiamo a ricercare i livelli piĂš alti di efficienza operativa. Ciò che ci guida sono standard di qualitĂ elevata e un focus su produttivitĂ , ergonomia e sicurezzaâ.
Con unâaltezza di sollevamento fino a 11,2 m e portate fino a 1,25 ton, i commissionatori Serie SP sono robusti, connessi a tecnologie intelligenti e progettati per soddisfare unâampia gamma di applicazioni di commissionamento. FacilitĂ
di utilizzo e prestazioni consentono a chi li utilizza di raggiungere nuove altezze, letteralmente e metaforicamente. Gli operatori beneficiano di unâeccezionale visibilitĂ a 360°, pressochĂŠ illimitata, nella direzione di marcia, in alto e in basso. Oltre alle finestre del montante ausiliario, i finestrini sul pianale e il tettuccio panoramico, il finestrino all'altezza del ginocchio, in posizione centrale rispetto ai comandi del carrello, è una dotazione unica nel settore, in grado di offrire una vista priva di ostacoli in direzione
dell'unitĂ motrice con la piattaforma sollevata. Unâarea operatore spaziosa, ergonomica e dotata di funzioni intelligenti con doppi comandi opzionali in entrambe le direzioni di marcia offre un comfort di prima qualitĂ . I comandi sono regolabili fino allâultimo dettaglio in base alle esigenze e alla taglia di ogni operatore. Gena, lâinnovativo sistema operativo di Crown, può essere perfettamente integrato al sistema InfoLink di gestione del parco carrelli come opzione per garantire una guida costante allâoperatore. Gena è un sistema intuitivo, personalizzabile e interattivo e offre unâesperienza utente su misura. I widget personalizzabili visualizzano in tempo reale le metriche delle prestazioni principali, come ore di attivitĂ , angolo di sterzata e stato di carica della batteria, fornendo cosĂŹ informazioni facili da visualizzare, comprendere e utilizzare. Inoltre, la Serie SP offre velocitĂ di marcia e di sollevamento straordinarie. Anche con una batteria da 24 V, questi commissionatori possono raggiungere eccezionali velocitĂ di marcia di 12 km/h. Anche le velocitĂ di sollevamento sono notevoli. Con la funzione opzionale di sollevamento a velocitĂ elevata sul modello da 48 V, lâimpressionante velocitĂ di sollevamento massima arriva a 0,71 m/s.
Questi carrelli
vantano lâabbassamento a recupero d'energia di serie: lâenergia è infatti reimmessa nella batteria quando il montante viene abbassato, prolungando lâoperativitĂ del carrello e riducendo il consumo energetico per una migliore sostenibilitĂ . Lâultima generazione di commissionatori della Serie SP, in buona sostanza, esemplifica lâinterazione ottimale tra operatore e carrello. Di conseguenza, questi carrelli migliorano lâintero processo di commissionamento, contribuendo anche a incrementare efficienza e produttivitĂ .
Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e PortualeNotizia sintetica: Volvo Trucks ha consegnato un veicolo elettrico per il trasporto pesante a un autotrasportatore di GĂśteborg, in Svezia. Dettaglio da segnarsi in rosso, a margine: il camion può gestire un peso totale di ben 74 tonnellate. La precisazione vale da sola una considerazione capitale: sempre piĂš autotrasportatori stanno iniziando a investire in camion elettrici, anche per il trasferimento di carichi eccezionali. Mattson Ă keri a GĂśteborg, in Svezia, è uno di questi pionieri e l'azienda ha acquistato, a dimostrazione dellâassunto, tre veicoli elettrici pesanti Volvo FH e, proprio in questo periodo estivo, sono in corso i test su uno dei veicoli operativi in flotta, destinati al traffico di container nella zona portuale di Arendal. Il test fa riferimento a un progetto chiamato HCT (High-Capacity Transport) e, nella fattispecie, ha come protagonista un camion con due rimorchi lungo 32 m che può gestire il peso complessivo di 74 tonnellate giĂ menzionato.
sostenibilitĂ a batterie anche nellâheavy
Con il programma HCT (High-Capacity Transports), si intende una tipologia di testing tecnologico che permette di aumentare la lunghezza o il peso lordo del veicolo, consentendo il trasporto di un carico maggiore per veicolo. LâHCT può essere applicato su tutti i tipi di trasmissione. L'idea è che il progetto contribuisca a ridurre i costi di trasporto, l'impatto ambientale, la sicurezza del traffico, l'usura della strada e i costi di manutenzione. In Europa esistono numerosi progetti HCT in corso e in programmazione. Un esempio particolarmente interessante è quello della Finlandia, dove è consentito guidare con 76 tonnellate di peso totale e 34,5 m di combinazioni di camion sulla maggior parte delle strade. Un altro caso esemplare è quello della Svezia, dove è permesso guidare con 74 tonnellate per rete stradale BK4 e testare, con il permesso delle autoritĂ , combinazioni di camion fino a 34,5 m e 100 tonnellate su una rete stradale definita.
âVogliamo dimostrare che le soluzioni completamente elettriche funzionano anche in applicazioni con pesi totali elevati e un alto tasso di utilizzo - spiega Lena Larsson, Project Manager del Progetto HCT allâinterno dellâorganizzazione tecnologica di Volvo - Insieme a Mattson Ă keri, la Swedish Transport Administration e diversi altri partner, stiamo cercando di ottimizzare il funzionamento del camion elettrico, incluso il modo in cui la ricarica dovrebbe avvenire nel modo piĂš efficienteâ. Il veicolo elettrico in fase di test è un modello Volvo FH Electric 6X4 ed è caricato con elettricitĂ sostenibile ai due caricabatterie veloci da 180 kW che Mattsson Ă keri ha installato nel deposito dellâazienda, proprio ad Arendal. A lungo termine, il camion svolgerĂ servizi di trasporto anche tra GĂśteborg e la cittĂ di BorĂĽs, a 70 km di distanza.
âGuidare carichi lunghi e pesanti utilizzando l'elettricitĂ finora funziona molto bene e possiamo trasportare con una capacitĂ uguale a quella di un camion diesel - conferma Jan-Olof Mattsson, CEO di Mattson Ă keri - Il camion funziona 12 ore al giorno, con una sosta per la ricarica quando il conducente è in pausa. Riforniamo il camion con elettricitĂ sostenibile e quindi non provochiamo emissioni di CO2. Dal momento che un mezzo del genere è anche assolutamente silenzioso, sposare il nuovo concetto di camion elettrico significa spezzare una lancia a favore di un ambiente di lavoro migliore per il conducente stessoâ.
Da quando Volvo Trucks ha iniziato la produzione di veicoli elettrici nel 2019, la quota delle vendite ha raggiunto il limite record di quasi 5.000 camion elettrici operativi in 40 paesi in tutto il mondo. Oggi Volvo offre effettivamente la piĂš ampia gamma di prodotti
del settore con sei modelli elettrici in serie che soddisfano una parte consistente di esigenze di trasporto in ambito urbano e nei servizi di trasporto tra le cittĂ . A livello globale, Volvo Trucks ha fissato lâobiettivo commerciale del 50% di veicoli elettrici venduti - entro il 2030 - sul totale prodotto complessivamente per ogni tipologia propulsiva.
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