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XIX N01 Gennaio - Febbraio 2024
Direttore Salvatore Mancuso Tel: 020 8879 1378 Mob: 07976 299 725 smlanotizialondra@gmail.com - www.smphotonewsagency.com SMPhotoNews – La Notizia Londra riceve i contributi previsti dalla legge per la stampa italiana all'estero
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FURIA ANTI-IMMIGRAZIONE IN UK: ANCHE GLI ITALIANI NE FANNO LE SPESE di Marco Varvello (corrispondente Rai a Londra) “get back control” alle frontiere, per ridurre il flusso di immigrati dal Continente, visto come inarrestabile a causa delle norme sulla libera circolazione delle persone. Anche su questo fronte però il bilancio è desolante, sia sul versante dell’immigrazione legale sia di quella clandestina. Ancora una decina di anni fa David Cameron da Premier prometteva di ridurre sotto i centomila i nuovi residenti all’anno. L’anno scorso gli arrivi stabili dall’estero sono invece balzati addirittura a 745 mila. Immigrati legali ovviamente. Meno Europei, causa la
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È il destino degli anni elettorali: mettere in scena uno spettacolo di fuochi d’artificio di annunci e promesse, che quasi sempre sono validi solo per la propaganda dei rispettivi partiti. Tanto più quando la maggioranza di governo - come quella Tory- da mesi si sente come il tacchino a Natale, pronta a essere fatta arrosto. Per evitare la sconfitta i Conservatori di Rishi Sunak devono premere sull’acceleratore soprattutto su temi di bandiera come l’immigrazione. Come gli Europei, noi Italiani compresi, sanno bene questo è stato uno dei punti chiave della Brexit:
reintroduzione dei visti di lavoro e di studio. Più - molti di più - extracomunitari. Un ritmo insostenibile che alimenta la retorica anti immigrati, anche se negli ultimi tempi le cifre sono state gonfiate dai generosi visti di ingresso per cittadini di Afghanistan, Ucraina e Hong Kong. Eventi dunque eccezionali. La cifra “monstre” di oltre 700 mila dovrebbe insomma essere spiegata meglio. Invece è usata in chiave elettorale per alimentare la mentalità ideologicamente anti-migranti di cui è vittima il partito di governo e soprattutto la sua ala destra. Nonostante questa retorica il quadro è fallimentare anche sull’altro versante, quello degli arrivi clandestini sulla Manica, che la ex Ministra degli Interni Suella Braverman non esitò a descrivere come “invasione, frutto di un sistema fuori controllo”. Nel 2022 si è toccato infatti il picco di 45 mila persone sbarcate illegalmente e poi richiedenti asilo. Mai successo prima. Nel 2023 gli arrivi sono calati di un buon terzo, grazie ad accordi bilaterali con Paesi come l’Albania e maggiori controlli congiunti sulla costa francese ma al posto di rivendicare questo successo e continuare sulla stessa strada, il governo si è incagliato sul progetto Ruanda.
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Giorgia Meloni “Uomo dell’anno” ed è polemica “Libero”, quotidiano di destra-destra con una tiratura di poco più di ventimila copie al giorno, ha avuto un mucchio di pubblicità gratuita a fine dicembre per aver proclamato “Uomo dell’anno” Giorgia Meloni, la prima donna a diventare in Italia capo del governo. La provocazione ha dato la stura a un mucchio di polemiche. Ex-portavoce di Giorgia Meloni, il direttore di “Libero” Mario Sechi ha scritto che la premier si merita la nomea di “Uomo dell’anno” innanzitutto perché’ nel 2023avrebbe governato in modo inappuntabile e poi perché’ avrebbe addirittura cancellato la guerra dei sessi, superando stereotipi di genere, diventando un simbolo di forza e decisionismo e – udite, udite! “superando
la boria dei maschi e lo sconfittismo delle femmine”. “Non ha rotto il tetto di cristallo, l'ha dissolto", ha sottolineato Sechi riferendosi sempre al suo adorato idolo e in effetti si è potuto permettere la provocazione per un risvolto non secondario: Giorga Meloni ha messo in chiaro che non vuole essere chiamata La ma Il presidente del Comsiglio. E ciò malgrado ai suoi comizi del passato si sia spesso presentata urlando queste parole: “Io sono Giorgia, sono una madre, sono una donna, sono italiana e sono cristiana”. "Giorgia Meloni uomo dell'anno? Una grave resa", ha commentato la leader del partito democratico Elly Schlein alla quale sembra grave che
Superga, Monviso e luna per la foto Nasa di Natale
La Basilica di Superga, il Monviso e la luna crescente in un sorprendente allineamento al tramonto: è arrivata da Torino l’eccezionale a foto che l’ente spaziale americano (Nasa) ha postato il giorno del Natale 2023 per la serie “Astronomy
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Sempre più probabile l’e-voto per gli italiani all’estero
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CONSOLATO DI LONDRA TRA LE SEDI-PILOTA PER DIGITALIZZAZIONE AVANZATA
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IN VOLO TRA LONDRA E ROMA CON IL WIFI
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The Top 10 Trends for Food 2024, from AI to the Smart Plants...
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“che arrivi da parte della presidente del Consiglio questo tipo di approccio: questo governo ogni giorno fa scelte contro le donne, nonostante sia guidato dalla prima presidente del Consiglio donna". “Perché non “donna dell’anno”? È chiaro: ad essere simbolo di (presunto, in questo caso) successo non può che essere un uomo. Del resto, lei stessa ha deciso di farsi chiamare al maschile: il presidente del Consiglio”, ha commentato acida un’altra esponente di spicco della sinistra, Laura Boldrini.
“Giorgia Meloni Uomo dell’anno” non è piaciuto nemmeno ad un altro quotidiano di destra, “Il Secolo d’Italia”, perché sarebbe molto meglio mettere in risalto l’identità femminile della premier, anziché oscurarla. Alle critiche Sechi ha risposto accusando la sinistra di mancato senso dell’ironia e di memoria e ha ricordato un manifesto radicale del 1999 che definiva Emma Bonino “Finalmente l’uomo giusto” per la sua candidatura alla Presidenza della Repubblica. LaRedazione