GP Magazine Giugno 2012

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Copia omaggio

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© Foto Chieregato

GP MAGAZINE ANNO 13 NUMERO 130 WWW.GPMAGAZINE.IT

LAVINIA BIAGIOTTI Yohana Allen • Jerry Calà • Stefano D’Orazio • Catena Fiorello • Christian Floris • Tommaso e Nicola Marconi


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LAVINIA BIAGIOTTI

Quella per la moda è stata una scelta di vita. Ha conosciuto questo mondo da subito e così da vicino, che non avrebbe potuto non rimanerne affascinata, travolta, catturata

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LEO MESSI

E’ stato l’unico giocatore ad aver segnato almeno 4 gol in due differenti partite di Champions League. Ed è l’unico, insieme a Cruijff, Platini e Van Basten a vincere tre Palloni d’oro

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YOHANA ALLEN

TRANSIZIONE


91 72 FRATELLI MARCONI

Tommaso e Nicola Marconi sarannao gli opinionisti di Sky alle prossime Olimpiadi di Londra dove commenteranno le gare di tuffi

94 JERRY CALA’

88 CATENA FIORELLO

CHRISTIAN FLORIS

“Casca il mondo, casca la terra” è l’ultimo romanzo scritto da Catena Fiorello. Adesso è impegnata nella promozione e incontra i lettori nelle migliori librerie di tutta Italia

98 STEFANO D’ORAZIO

E’ il protagonista del suo ultimo film “Operazione vacanze”. Oltre al grande schermo questa estate sarà protagonista a Forte dei Marmi e in Sardegna

Dopo Pinocchio, Aladin, Mamma Mia!, si annuncia un altro successo per l’ex batterista dei Pooh. Questa volta dal suo cilindro creativo è uscito Zorro, che sarà l’atteso musical dell’autunno


ZOOM di Alessandro Cerreoni

STORIE DI GREEN HILL E UCRAINA “La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui essa tratta gli animali”. Questa frase di Mahatma Gandhi parla da sola e ci svela molte cose sul rapporto tra uomo e specie animale. Chi non conosce la sensibilità degli animali, la loro percezione delle cose, l'amore che riescono a dare, non conosce l'altra metà del mondo e quindi è una mente “limitata” e oscurata. Negli ultimi tempi è cresciuta l'onda emotiva attorno ad uno dei più grandi scandali di questo millennio: Green Hill. Un Paese civile, che si vanta di essere evoluto (a parole), non può consentire che gli animali siano oggetti da profitto e considerare “delinquenti” coloro che hanno rischiato molto per liberarli. Non può e non deve. Gli animali devono essere equiparati alle persone, come diritti e come libertà di cittadinanza. Qualcuno potrà anche considerare eccessivo e un po' folle questo concetto, ma l'evoluzione dell'uomo non può prescindere dal rispetto che deve avere nei confronti degli altri esseri viventi. Qui non stiamo parlando di lotte tra vegetariani e “carnivori”, qui non diciamo che è meglio e più etico un piatto di insalata rispetto ad una bistecca, qui si esprime il dissenso verso ogni forma di tortura verso gli animali. Grazie anche ai social network, poi, da mesi vediamo davanti ai nostri occhi immagini strazianti di cani e gatti uccisi vergognosamente in Ucraina, Paese che ospita l'edizione 2012 degli Europei di calcio. Sembrerebbe che il motivo di queste barbarie sia da ricercare nell’intenzione di questo Stato di voler ripulire le proprie strade dai randagi, al fine di dare una bella immagine di sé ai tanti visitatori e sportivi che approderanno nel Paese per seguire l'evento calcistico. Tutto questo mentre l'Uefa, la massima istituzione calcistica europea, non ha mosso un dito o espresso una parola per condannare questi vili gesti. Quel Platini, che a parole dice di voler infondere tra gli sportivi d'Europa un messaggio nuovo fatto di moralità, dov'è? E tutti gli acclamati campioni del calcio, quelli che frettolosamente i media considerano “esempi” per i giovani? Nessun messaggio e nessun gesto mediatico, come può essere una maglietta. Sono tutti bravi a sollevare le maglie dopo un gol dove si parla di purghe e di altre scemenze, ma nessun “campione” ha fatto vedere una maglietta dove poteva esserci scritto: “Uefa ferma il massacro in Ucraina!”. Nessuno, a parte il portiere del Chievo Sorrentino. Un gesto semplice che avrebbe avuto senz'altro un bell'impatto mediatico internazionale. Ma d'altronde, come si può sputare nel piatto dove lautamente si mangia?

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DIRETTORE EDITORIALE E RESPONSABILE Alessandro Cerreoni - a.cerreoni@gpmagazine.it REDAZIONE Via V. Pacifici, 20 00019 Tivoli (Roma) Tel. e fax 0774.314093 e-mail: redazione@gpmagazine.it PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Simone Ruiti - s.ruiti@gpmagazine.it REDAZIONE Fabiola Di Giov Angelo Silvia Giansanti HANNO COLLABORATO Costanza Cambriani, Cristiano De Masi, Bibi Gismondi, Véronique Haentjens, Ettore Luttazi Si ringraziano: Alessio Piccirillo, Sara Battelli, Mara Fux, Kika Press (crediti fotografici), Corrado Pinci (foto), Aldo D’Ambrosio (foto) EDITORE PUNTO A CAPO Srl PUBBLICITA’ Info spazi e costi: adv@puntoacapo.org Claudio Testi - c.testi@gpmagazine.it Gionata A. Mattioli - g.mattioli@gpmagazine.it STAMPA Fotolito Moggio - Strada Galli 5 - Villa Adriana (Roma) info 0774.381922 - 0774.382426 - Fax 0774.509504 fotolitomoggio@fotolitomoggio.it Chiuso in redazione il 26/05/2012 Copie distribuite: 20.000

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STELLINA NUDA IN VETRINA

DOPING “AMATORIALE”

Una trovata pubblicitaria senza precedenti. Siamo a Hollywood, e dunque questo basta per far capire che non ci sarebbe nulla di strano. Eppure, questa stravagante idea di un negozio di ottica locale è troppo audace per passare inosservata: mettere in vetrina, quasi in gabbia, una stellina in cerca di notorietà (l’ex pornostar Bree Olsen) seminuda, per attirare l'attenzione di eventuali visitatori e passanti. Anche se in molti – soprattutto di sesso maschile – hanno apprezzato, la trovata è di pessimo gusto e infastidisce l’ennesimo ricorso alla donna-oggetto. Inoltre, risulta che gli automobilisti che passavano nella zona - come riportato da molti siti americani - sono stati coinvolti in tamponamenti, perché “distratti” dallo spettacolo.

Non c’è solo la voglia di conseguire un successo sportivo, un trofeo o un’olimpiade, il ricorso al doping serve di più per arrivare davanti agli altri nella gara ciclistica amatoriale della domenica o per avere un fisico più bello. E’ quanto emerge dai dati 2011 della Commissione Vigilanza e Controllo del Doping (Cvd) del Ministero della Salute, ovvero un mondo in cui il 3% degli atleti amatoriali fa uso di sostanze proibite, che diventa il 10% se si considerano solo le palestre. L'atleta amatoriale dopato tipo è maschio (oltre il 70%), risiede al nord (più di metà dei controlli positivi), e ha circa 30 anni. Ma sono state trovate anche persone di 65 anni che prendono steroidi. Il problema nelle palestre è ancora più preoccupante: si vuole avere un fisico più bello in fretta, e per riuscirci ci si rivolge al doping.

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A NEW YORK I TAXI DIVENTANO VERDI

BOOKFACE, ESPERIMENTI DI SCRITTURA COLLETTIVA

A New York sono arrivati i taxi verdi mela! Ma non si è trattato di un vero addio al vecchio taxi giallo, piuttosto semplicemente di una scelta del sindaco Michael Bloomberg che in accordo con la Taxi and Limousine Commission ha ritenuto giusto il color verde mela per quelle auto che presteranno servizio taxi fuori Manhattan. I permessi per i nuovi taxi saranno 18.000 e i primi 6.000 saranno disponibili a partire dal mese di giugno. Ogni licenza costerà 1.500 dollari e sarà valida per tre anni. L’innovazione legata al colore ha destato qualche perplessità, ma come è stato spiegato dal responsabile della Taxi and Limousine Commission si tratta di un colore che calza bene col nuovo servizio svolto prevalentemente da auto ecologiche. Inoltre il colore piacevole a vedersi sarà facile da avvistare a distanza e si sposerà bene col paesaggio cittadino.

Sulle enormi potenzialità di facebook pensavamo non ci fosse più nulla da scoprire. E’ diventato in pochissimo tempo uno dei più celebri social network, è capace di mettere in contatto milioni e milioni di utenti. Nel tempo però è anche diventato il luogo virtuale dove scrivere un libro, grazie ad un esperimento nato qualche tempo fa dall’idea di Roberto Secci, libero professionista in comunicazione e relazioni con i media, in collaborazione con la specialista di web marketing Eleonora Galbiati. E’ nato il Bookface, una sorta di romanzo corale realizzato grazie ai post di quegli utenti che hanno voluto contribuirvi, e che così facendo si sono trasformati in autori. Il titolo è “Le connessioni invisibili", è un libro composto da 18 capitoli al quale hanno contribuito circa 70 autori, pubblicato interamente sulla pagina di BookFace.

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cuRIOsITY di Cristiano De Masi

CANNES

A MARILYN IL POSTER UFFICIALE

LONDRA

VISITA SPECIALE PER I FANS DI HARRY POTTER

La 65esima edizione del Festival di Cannes ha dedicato a Marilyn Monroe il poster ufficiale della manifestazione presieduta da Nanni Moretti. La locandina della kermesse riprende il famoso scatto del fotografo Otto L. Bettmann che ritrae l'attrice nell'atto di spegnere la candelina di una torta di compleanno. L'attrice è stata scelta per celebrare i cinquant'anni della sua scomparsa, il 5 agosto del 1962. Questa la motivazione ufficiale: "Ciascuna delle sue apparizioni sul grande schermo accende l'immaginazione. Il poster del Festival cattura Marilyn di sorpresa, in un momento intimo dove il mito incontra la realtà. Un tributo per celebrare l'anniversario della sua morte che coincide con un compleanno importante del Festival. Marilyn ci incanta con un gesto che è una promessa: un bacio schioccato con aria seducente. Il Festival di Cannes è un tempio del glamour, e Marilyn è la sua perfetta incarnazione. Insieme simbolizzano l'ideale di semplicità ed eleganza".

I fan di Harry Potter, la cui saga è terminata con l'ottavo e ultimo capitolo, “Harry Potter e i doni della morte: Parte 2”, potranno ammirare da vicino il modellino del Castello di Hogwarts. Jose Granell, model supervisor del progetto, e Stuart Craig, production designer, hanno inaugurato le visite guidate negli studi londinesi della Warner Bros. Pictures.

MILANO

ULTIMO VIAGGIO PER LA “LOVE BOAT” Sembra essere arrivato il capolinea per la Pacific Princess, storica nave da crociera, che a cavallo tra gli anni '70 e '80 fu teatro di amori e avventure nella serie televisiva “Love Boat”. Il transatlantico, costruito in Germania negli anni sessanta, è stato venduto alla compagnia di demolizioni turca Cemsan dopo numerosi sforzi finalizzati a effettuare alcuni lavori a bordo per rimuovere l'amianto che si trovava dietro ai pannelli della nave. Le operazioni di restyling però, affidate in definitiva ai cantieri San Giorgio di Genova, non sono mai state pagate e la Pacific Princess è stata messa all'asta. Fallito anche quest'ultimo disperato tentativo, per Love Boat il viaggio sembrerebbe proprio giunto al termine.

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INGHILTERRA

LA STORIA A LIETO FINE DI MIRACLE Sarà anche alta quanto una moneta da cinquanta pence e potrà stravaccarsi comodamente utilizzando il palmo di una mano come una morbido divano. Ma ciò che manca, in termini di centimetri, a Miracle, cucciolo di Jack Russell incrociato con un Chihuahua, viene ampiamente compensato con una buona dose di coraggio. Questa cagnetta di nove giorni è stata infatti l'unica, tra i cinque cuccioli gettati nella spazzatura, a lottare per la vita trovando la salvezza. Da qui il nome Miracle, scelto dalla sua nuova padrona KayleyMay Coles, una bambina di dieci anni che vive a Chiseldon, in Inghilterra e che oggi nutre felice il suo animaletto utilizzando una siringa e del latte speciale per cani. Niente biberon, quello è più grande di Miracle.

LONDRA

PREPARATIVI PER LE OLIMPIADI CI SIAMO

SCOZIA

VINCITORE ALLA LOTTERIA PER CASO Ryan Kitching, un 19enne scozzese di Penicuik, ha scoperto di aver vinto 53mila sterline alla lotteria grazie ai rimbrotti della mamma Susan che, esasperata del disordine della sua camera, gli ha ordinato di riordinarla. Durante le pulizie il teenager ha trovato 12 vecchi biglietti della Lotteria Nazionale dei quali si era totalmente scordato. Il ragazzo, da poco assunto part time dalla catena di distribuzione Tesco, ha fatto un controllo dal rivenditore e ha scoperto di avere vinto la bella somma di 52.981 pound.

Londra ospiterà i giochi olimpici dal 27 luglio al 12 agosto e in preparazione dell'importante evento, la città britannica si sta preparando per ricevere le migliaia di atleti e appassionati sportivi. In questi giorni, in vista dell'inaugurazione ufficiale, lungo il Tamigi sono state applicate numerose installazioni con i tradizionali cerchi che rappresentano il logo delle Olimpiadi.

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cOVER STORY di Fabiola Di Giov Angelo

Quella per la moda è stata una scelta di vita. Ha conosciuto questo mondo da subito e così da vicino, che non avrebbe potuto non rimanerne affascinata, travolta, catturata

LAVINIA BIAGIOTTI “LA MODA È LA MIGLIORE AMICA DI UNA DONNA” 16 GP MAGAZINE


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avinia Biagiotti è figlia d’arte, ma in un modo molto personale ha saputo valorizzare questo privilegio di nascita. Perché come lei stessa afferma “l’importante è personalizzare, aggiungere un tocco, suscitare una piccola emozione”. E lei lo ha fatto pur lavorando al fianco della madre e imparando da lei. In questi anni ha voluto fortemente sperimentare ed innovare, lanciando nuove collezioni, Dolls, Bodywear, Jewels, Bomboniere e Uomo e promuovendo la sinergia tra la moda e lo sport due settori che contribuiscono a diffondere il prestigio del made in Italy. Per il suo impegno lo scorso 8 marzo ha ricevuto insieme ad altre eccellenze femminili italiane il premio Venere Capitolina per essersi distinta per merito e talento. Ha una forte passione per il ballo, soprattutto latino-americano e un grande amore per lo sport, il calcio soprattutto, infatti da anni gioca nella Nazionale Stilisti. Da poco più di un anno conduce un programma radiofonico su Radio 2 ‘Pronto e indossato’ e proprio da questa divertente esperienza è partita l’idea di un libro, un testo agile e snello, divertente e colorato che regala consigli e ricette di stile. E’ appena uscito il tuo libro “Pronto e indossato”, sottotitolo “Ricette di stile per tutte le occasioni”. Ce ne vuoi parlare? “L’idea del libro è nata in relazione alla trasmissione radiofonica che conduco il venerdì pomeriggio su Radio 2, ‘Pronto e indossato’, con le ‘Brave Ragazze’, Michela Andreozzi e Federica Gentile. Lo scopo è fondere insieme due mondi che appartengono alle donne, la moda e la cucina. Più che dare consigli la mia intenzione è quella di fornire delle vere e proprie ricette, come quelle che si danno per cucinare, mettendomi nei panni di donne che magari non hanno una grande esperienza e soprattutto hanno poco tempo, per cui la loro esigenza è quella di avere ricette facili e veloci”. Le illustrazioni del tuo libro sono veramente accattivanti e il formato notebook carino e molto pratico… “Sì è vero, ci tengo a dirlo che le illustrazioni sono di Francesca Galmozzi, ha fatto delle cose meravigliose. Con lei ci siamo divertite molto, perché la moda è divertimento, come del resto la cucina. Penso che la moda sia un’alleata delle donne e non mi piace parlare di ‘fashion victim’, infatti perché dovremmo essere considerate vittime della moda? La moda dona energia, aiuta a conquistare una persona, è una vera amica in tante occasioni”. La prefazione al tuo libro è di un personaggio illustre del mondo della moda, tua madre Laura Biagiotti. Qualcosa da dichiarare? “Certo, la mia immensa gratitudine e l’enorme privilegio che è stato per me essere sua figlia. Ho perso mio padre, Gianni Cigna, prematuramente e mia madre per essermi ancora più vicina ha rinunciato a molto,

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anche ad impegni di lavoro importanti magari per venire a vedere una mia stupida recita a scuola. Ho imparato tante cose da mia madre e le sono grata”. Sei entrata a lavorare nell’azienda di famiglia che avevi 18 anni. Che tipo di esperienza hai vissuto? “Diciamo che ho sentito sempre forte l’impegno di essere al fianco di Laura Biagiotti. Non ho mai temuto il confronto, ma di sicuro ho avuto paura di sbagliare, di commettere degli errori. Ho dovuto fare la mia gavetta, ma è stata molto formativa”. Impegnata nella moda, conduttrice radiofonica e hai appena pubblicato un libro. Cosa ami di più? “Tutto ciò che faccio è un grande privilegio. Penso di potermi definire una persona eclettica, perché mi piace il ballo e il calcio, sono curiosa ed ironica ed amo condividere le mie esperienze. Mi appassiona un po’ tutto quello che faccio e ovviamente adoro il mio lavoro e la mia azienda”. Da esperta di moda trovi che in giro ci sia troppo cattivo gusto? “Penso che la perfezione non esista e se mai esistesse sarebbe noiosa, ma dobbiamo tendervi per quanto possibile. Io ad esempio sono una ragazza con la valigia, sempre di corsa, ma questo non giustifica il fatto di essere sciatta. E’ quello da cui le donne devono rifuggire, abbandonarsi alla sciatteria perché sono sempre di corsa e nel libro cerco di spiegarlo, dando consigli veloci per evitare questo inconveniente”. Per concludere ti va di indicarci un itinerario di shopping per chi volesse trascorrere un week end a spasso per la Capitale? “A Roma il centro storico non si può mancare. Vi si possono trovare dalle grandi catene come H&M alle grandi griffe italiane ed internazionali, soprattutto concentrate in via Condotti. Splendide sono le gallerie come la Galleria Sordi a piazza Colonna. Per chi ama poi la Roma cattolica proprio di fronte alla galleria può essere suggestivo visitare la Chiesa Santa Maria in Via dove bere l’acqua benedetta. La città di Roma è tutta meravigliosa da visitare, da Monti che è il ‘village’ di Roma per i curiosi di moda e design, a via Merulana, a Ponte Milvio. Ma nel mio libro scoprirete tanti altri meravigliosi itinerari”.


© Foto di Roberto Rocchi

CHi è Lavinia Biagiotti Lavinia Biagiotti è nata a Roma sotto il segno della Bilancia il 12 ottobre 1978. nel 1996, dopo la prematura scomparsa del padre gianni Cigna, è entrata nell’azienda di famiglia, fondata nel 1965 dalla nonna Delia Biagiotti e portata al successo dalla madre Laura. Ha esordito nel 1997 per la prima volta uscendo in passerella al termine di una sfilataevento al Cairo. Dal 2004 è Consigliere della Camera nazionale della Moda italiana, di cui rappresenta il componente più giovane mai eletto. Dal 2005 è vice Presidente di Biagiotti group. Dal 2011 è Consigliere di Pitti immagine. i suoi interessi principali oltre alla moda sono l’arte e lo sport, che riesce a contaminare con il lavoro trovando sinergie inedite. ama i viaggi, la natura, le amicizie, il teatro ed il ballo. Fa parte della nazionale Stilisti in cui gioca con la maglia 78. Dal 2005 tiene una rubrica di moda mensile su Donna Moderna. Da marzo 2011 cura una rubrica di moda all’interno del programma radiofonico “Brave Ragazze” su Radio 2. E’ sostenitrice e Socio onorario di “Care & Share onlus” che opera in india.

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LO sAPEVATE CHE di Cristiano De Masi

LEOMESSI IL CAMPIONE DEI RECORD E' una rubrica che ha lo scopo di farvi conoscere in maniera diversa i personaggi che ogni giorno sono acclamati da folle di ammiratori. Questa volta dedichiamo il nostro spazio al piÚ grande talento calcistico degli ultimi vent’anni

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@ Foto gentilmente concesse da Kika Press

Lo sapevate che… Noto anche con il diminutivo di Leo o “pulce” , è nato a Rosario (provincia di Santa Fe) da Jorge Horacio Messi, un operaio di un'acciaieria, e da Celia María Cuccittini il 24 giugno del 1987. Lionel Messi è di lontane origini italiane, essendo il suo trisavolo Angelo Messi emigrato da Recanati a Rosario nel 1883, ed è un lontano parente dell'omonimo pugile Luca con cui condivide le origini familiari. Ha due fratelli maggiori, Rodrigo e Matías, ed una sorella di nome María Sol. Nell'ottobre del 2011 il quotidiano di Lleida "Segre" rivela la parentela tra l'argentino e Bojan Krki , che sarebbero cugini di 4° grado. Lo sapevate che… E’ citato nella canzone Un pallone di Samuele Bersani, cantata all’ultimo Festival di Sanremo. Lo sapevate che… E’ stato l’unico giocatore insieme a Johan Cruijff, Michel Platini, Marco Van Basten a vincere tre Palloni d'oro, l'unico insieme al già citato Platini a vincerli tutti consecutivamente ed è il più giovane a farcela all'età di 24 anni. Lo sapevate che… E’ stato l’unico giocatore ad aver segnato almeno 4 gol in due differenti partite di Champions League. Lo sapevate che… E’ stato l’unico giocatore ad aver vinto la classifica marcatori della Coppa dei Campioni/Champions League per tre volte consecutive (2009, 2010, 2011). Lo sapevate che… E’ stato il Più giovane calciatore ad aver segnato 150 gol nel campionato spagnolo all'età di 24 anni e 270 giorni, superando il record di Raúl González Blanco. Lo sapevate che… E’ il giocatore con il maggior numero di UEFA Champions League vinte: tre (record ex aequo con Víctor Valdés, Xavi, Carles Puyol e Andrés Iniesta). Lo sapevate che… E’ stato il giocatore con il maggior numero di realizzazioni in tutte le competizioni segnati in una stagione al Camp Nou: 37 (nel 20112012). Lo sapevate che… Nel 2007 ha dato vita alla Leo Messi Foundation, una fondazione che si occupa di garantire sostegno, soprattutto medico, ai bambini indigenti. Lo sapevate che… Nel 2009, il 1º di-

cembre, ha vinto il Pallone d'oro con un distacco record sul secondo classificato. Conquista il FIFA World Player nel 2009, dopo essere arrivato secondo nella classifica nel 2008 e nel 2007, al termine di una trionfale stagione con il Barcellona che si conclude con la vittoria di sei trofei, tra cui la Champions League 2008-2009 ed il Mondiale per club 2009. Lo sapevate che… E’, inoltre, l'unico calciatore ad aver segnato cinque gol in una partita di Champions League (mentre per il traguardo dei 4 gol i calciatori che erano riusciti a raggiungerlo erano ben sei ma Messi è stato comunque il primo a farlo nella fase ad eliminazione diretta: condivide il record con Marco Van Basten, Andrij Šev enko, Simone Inzaghi, Ruud Van Nistelrooy e Dado Pršo. Lo sapevate che… Nel marzo 2010, France Football lo ha classificato al primo posto tra i calciatori più ricchi del globo, comprendendo non solo l'ingaggio corrispostogli dal Barcellona, ma anche il guadagno derivante dai numerosi contratti pubblicitari. Lo sapevate che… Nel giugno 2010 ha siglato un contratto di tre anni con Herbalife che garantisce un prezioso sostegno alla Leo Messi Foundation. Lo sapevate che… Compare sulla copertina di febbraio 2012 del settimanale statunitense ‘Time‘. E’ la prima volta in assoluto che un calciatore riceve questo onore, che è toccato a pochi altri sportivi del calibro di Tiger Woods, Michael Jordan e Muhammad Alì. In copertina c’è un primo piano del calciatore, con la scritta “King Leo” e Messi è stato descritto al pubblico americano come il “miglior giocatore del mondo” forse “il più forte di tutti i tempi“. L’argentino era stato in lizza anche per la copertina di uomo dell’anno del 2011, che viene rivelato sul primo numero del mesi di dicembre, invece alla fine la copertina non è andata ad una persona, bensì al “The Protester”, il contestatore, per celebrare la “rivoluzione del gelsomino” nei paesi del Maghreb ma anche il movimento mondiale degli Indignados che ha fatto occupazioni e manifestazioni per celebrare il dissenso contro l’economia e le scelte politiche mondiali.

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fAsHION di Cristiano De Masi

PENN-RICH: LA NUOVA SFIDA E’ il marchio giovani della Woolrich lanciato dall’azienda bolognese WP Lavori in corso. Sono già diversi i vip che hanno sposato questo brand: da andres gil a Enrico Silvestrin, da nicola a tommaso Marconi P Lavori in corso è un’azienda nata a Bologna dall’acume di un imprenditore, Giuseppe Calori e della figlia Cristina, che dal 1982 iniziarono a creare una rete di rapporti e conoscenze che li portarono ad acquisire i diritti per la distribuzione di alcuni tra i più celebri marchi non solo di abbigliamento, ma anche scarpe e molto altro. Nel 1984 acquisisce il marchio inglese Barbour, nel 1985 il marchio americano Woolrich, che nel giro di pochissimi anni verrà conosciuto e riconosciuto in Italia come uno dei marchi più famosi grazie al capo di maggior successo: il parka invernale che spopola. Dagli anni ’80 ad oggi è stato un crescendo, con l’apertura di nuovi punti vendita e l’acquisizione di numerosi altri marchi tra cui: BD Baggies, Barbour Beacon, Vespa, Blundstone, Blue Marlin, Avon Celli, Save khaki, e NM 70. “Ultimo nato” il marchio Penn-rich, la nuova linea di Woolrich dedicata ai giovani, questa è la nuova sfida raccolta da WP Lavori in Corso, che tra i marchi distribuiti aggiunge anche questo nuovissimo brand; l'intenzione è quella di declinare i valori storici del marchio outdoor del brand Woolrich John Rich & Bros pre-

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sente sul mercato dal 1830, assegnandogli però una connotazione più “urban” con dettagli più contemporanei e dal taglio giovane ed ironico. La sfida sul mercato si è rivelata vincente, il brand ha riscosso enorme successo in pochissimo tempo, non solo tra le persone "comuni" ma anche tra i VIP: tra coloro che hanno scelto Pennrich ci sono Andres Gil, vincitore dell’ottava edizione di “Ballando con le stelle” affiancato dalla compagna di ballo Anastasia Kusmina, Enrico Silvestrin, attore di successo protagonista di “Distretto di Polizia”, “I delitti del cuoco” accanto a Bud Spencer, celebre conduttore di MTV e noto deejay, recentemente al cinema con il suo ultimo film "Good As You" prima gay comedy tutta italiana e gli sportivi della nazionale italiana di tuffi Tommaso e Nicola Marconi, da poco reduci dagli europei di Eindhoven e prossimi commentatori di Sky per le Olimpiadi di Londra 2012. A Roma trovate le splendide collezioni Penn-rich, insieme a tutti gli altri brand promossi da WP Lavori, all’omonimo negozio di Via San Sebastianello 6, proprio accanto a Piazza di Spagna,vi accoglieranno dei ragazzi fantastici che vi faranno letteralmente scoprire un mondo nuovo.



fAsHION di Costanza Cambriani

LE PROPOSTE PER L’ESTATE Finalmente, dopo un inverno che sembrava proprio non volesse abbandonarci, l’estate è arrivata. Scoperte timidamente gambe e braccia, cominciamo a fare i conti con le nuove proposte per la bella stagione

ome ogni anno vi elencheremo i 5 must have che proprio non possono mancare nel guardaroba di ogni fashion victim. Il bracciale a catena: l’accessorio che più farà tendenza è proprio questo. In plastica, colorato e versatile non potrà mancare su nessun braccio glamour! Le proposte sono tantissime dalle più cheap a quelle più costose. Angela Caputi, regina indiscussa di questo meraviglioso accessorio, tinge i suoi bracciali nelle tinte più cool del momento, dal fuxia al rosa antico passando per il verde menta. Marc Jacobs, si distingue nuovamente proponendo catene gommate dai colori quasi accecanti, divertenti e di grande effetto, come solo lo stilista sa fare. Le sneakers con la zeppa: rivoluzione unica nel suo genere. Pioniera fu Isabel Marant lo scorso inverno, che propose una semplicissima scarpa da ginnastica con all’interno un rialzo di 5 centimetri. Nonostante il caldo della bella stagione ci porti ad indossare prevalentemente scarpe aperte, le collezioni estive di questo esemplare di sneakers sono veramente belle e di grande tendenza. Lemare’, fabbrica artigianale completamente made in Italy, propone i colori più caldi e di moda rendendo quest’oggetto del desiderio ancor più af-

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fascinante e amabile. Fluo: ovvero color evidenziatore. L’ossessione dell’estate, infatti, si riduce a queste quattro lettere. Tutto deve essere accecante e appariscente. il fuxia, il giallo l’arancio e il rosso si illuminano e brillano di luce propria. Dall’accessorio al vestito, dall’occhiale ai lacci delle scarpe. Impossibile non amarli ma attenzione a non esagerare. Colletto: ricordate i vecchi colletti che si usavano sopra il grembiule di scuola? Ecco, proprio loro sono tornati di moda. In versione più fashion ed accattivante, ricoperti di pietre o lavorati con materiali preziosi, i colletti sono un vero must have. Sopra o sotto il collo della camicia, da soli o in abbinamento ad altri necklace, per abbellire una semplice t-shirt o per rendere accattivante un look più minimal. Le proposte sono innumerevoli e i marchi low cost non restano indietro. Quindi niente scuse! Borchie: se il tormentone dello scorso anno erano i teschi, quest’anno abbiamo le borchie. Quel look un po’ dark che ci fa pensare agli anni ’80, ha invaso le nostre case ed i nostri armadi. Tutto è borchiato, o meglio tutto ciò che è borchiabile viene borchiato! Divertenti le borse Leghilà, completamente ricoperte di borchie fluo, ed i bracciali Black Jesus, dalle linee semplici ma molto accattivanti!





FASHION di Fabiola di Giov Angelo

LA GONNA È A RUOTA La gonna a ruota è tornata di gran moda in questa stagione in un vero revival anni cinquanta e settanta. Dalle passerelle alle strade delle nostre città per una donna femminile ed elegante

ella moda si sa tutto torna. E quest’anno è la volta della gonna a ruota, che ha già fatto parlare di sé quando l’abbiamo vista tornare su tutte le passerelle primavera estate da Parigi a Milano passando per Londra e New York ed ora spopola tra le donne di tutto il mondo decretando il ritorno ad un look anni ‘50 . Molteplici sono le ispirazioni e i punti di vista, ma quasi tutti gli stilisti sembrano concordare sul fatto che il capo culto della bella stagione torna ad essere la gonna a ruota. Mitico emblema di una femminilità dai tratti retrò, torna alla ribalta dopo tanti anni con modelli bellissimi, talvolta eleganti e ricercati, altre volte maliziosi e sbarazzini, tutti con una giusta occasione per essere indossati. Dal cotone al pizzo, dal broccato alla seta, la gonna a ruota tende a conferire alla donna che lo indossa un vitino da vespa e un look da vera pin up. L’importante è non esagerare perché questo tipo di gonna rende già fortemente protagonista la donna che decide di indossarla e attenzione anche alla lunghezza che non deve mai essere troppo sopra al ginocchio. I colori pastello sono ideali per questo tipo di indumento, dal rosa all’azzurro, al giallo limone o fluo da abbinare a canottiere a costine oppure a camicie annodate in vita che danno un’aria un po’ retrò. Per quanto riguarda le scarpe gli esperti consigliamo di rinunciare alle ballerine, perfette per altri look, e optare per una scarpa con tacco medio o in alternativa una zeppa con il sughero. Ma la moda si sa è stile, eleganza, personalità per cui, acquisite le basi minime del buon gusto, fondamentale rimane saper portare e valorizzare il capo che si indossa, giocando con colore e abbinamenti glamour e questa volta puntando alla riscoperta di una femminilità vecchio stile.

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FASHION di Cristiano De Masi

YOHANA ALLEN “EL MUNDO ES MI CASA” A 17 anni faceva la fotomodella per la Coca Cola. Oggi, a 25 anni, ha un futuro importante davanti a sé e la consapevolezza che i sacrifici sono alla base di tutto

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© Foto di Massimo Palmieri per Creative Ideas

asce all' Avana (Cuba) il 21 giugno del 1987 da genitori Cubani mentre il nonno paterno era jamaicano. Dopo il divorzio dei genitori, cresce con la nonna materna. A 10 anni la mamma la porta a vivere a Roma insieme alla sorella maggiore e a 17 anni viene contattata dalla Coca Cola per la partecipazione come fotomodella alla campagna pubblicitaria della celebre bevanda. Nello stesso anno intraprende un percorso parallelo come attrice e figurante, ma continua la carriera di modella e lavora per stilisti come Ferragamo. A soli 21 anni viene contattata dalla Rai e lavora come modella per Geo & Geo. Durante il Grand Prix 2010 è stata l’ombrellina di Toni Elias. Ha lavorato poi come ballerina dello Show televisivo “Chiambretti Night” e come figurante nella serie televisiva "Romanzo criminale 2". Aggiunge al suo curriculum i lavori come modella per Redbull, Roberta e l'intimo Pompea. Gianni Molaro gli fa indossare il suo velo da Guinnes dei primati lungo 3 chilometri. Sul piccolo schermo ha lavorato come attrice per il film "Big House" di Matteo Garrone e a seguito dell’ incontro con il noto regista Italiano Andrea Costantini, viene scelta come attrice per la interpretazione di una Top model nella serie televisiva "Il commissario Rex". Yohana qualche mese dopo lavorerà anche per Fausto Brizzi per l' interpretazione di Joddy nel suo film “Com' è bello far l'amore". Hai vissuto in molti Paesi durante la tua vita, Turchia, Grecia e poi l’Italia. Quale ti è piaciuto di più? “Sono nata a Cuba ma cresciuta in Italia, sento questo nazione europea praticamente casa. Ho vissuto in Turchia per un anno, ho alloggiato a Marmaris e alternato il lavoro di modella e hostess a bordo di un caicco di 26 metri. Poi la passione per il mare mi ha portata in Grecia dove sono rimasta per due anni. Attualmente vivo in Italia, a Roma. Tutti questi Paesi mi piacciono per l'arte, la cultura il cibo e il mare. Non saprei sceglierne uno: el mundo es mi casa”. Come sei arrivata alle passerelle? “Ho iniziato a lavorare come modella molto giovane. Avevo 14 anni ed ero un'atleta nelle Fiamme Gialle... Inizialmente facevo solo le fotografie, poi, grazie a Fashion Tv, la mia voglia per sfilare si è sbocciata. Tanti casting, book in mano, look a doc, e tacchi in borsa da ricambio. Bisogna fare tanti sacrifici! E avere una buona agenzia alle spalle per evitare fregature di ogni genere”. Il ricordo più bello che hai da modella? “Il bravo stilista che mi regala qualcosa. No, scherzo! Roma 2012, 4 del mattino suona la sveglia, 4.30 direzione Bologna Cosmoprof, fuori si gela! Orario di arrivo 9. Alle 9.30 iniziamo a lavorare. Finiamo alle 18 e anche se siamo stanche morte, mentre si va in hotel insieme alle colleghe nel mega bus si fa il karaoke e si canta ‘Livin' on a prayer’ ”. Nel tuo trascorso da modella sono state più le difficoltà o le soddisfazioni? “Entrambe. Non c'e' vittoria senza guerra. Non ci sono soddi-

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sfazioni senza sacrifici. Ad ogni difficoltà superata corrisponde il doppio della soddisfazione. A volte mi alzo all'alba, altre torno molto tardi a casa. Ho sempre la valigia pronta e tantissime volte i casting non vanno bene. Ma amo il mio lavoro e questo mi dà la forza per non buttarmi giù”. Chi è lo stilista cui sei più affezionata e perché? “Sono tanti gli stilisti con qui ho lavorato. Mi sono affezionata molto a Francesca Ferrante, perché, oltre ad essere una designer, è sopratutto una donna semplice, paziente e umile con tanto rispetto per chi collabora con lei, per il suo successo”. Hai lavorato per il motomondiale e al “Chiambretti Night”, hai anche fatto l’attrice in alcuni celebri spot, tra cui la Coca Cola, ma anche parti in film di registi celebri come Brizzi e Garrone. Cosa ami più fare? “Sono state tutte esperienze lavorative bellissime. Ho avuto la fortuna di collaborare con regi-

sti bravissimi come Garrone, Brizzi, Apolloni e Costantini. Ho lavorato come modella al Moto GP, ho ballato al ‘Chiambretti Night’ e in vari videoclip. Ho lavorato persino come valletta. Sono tutte cose diverse, che però mi hanno permesso di confrontarmi con me stessa. Ma la cosa che amo più fare è cantare e quando mi è possibile faccio la brava casalinga”. Quali sono i tuoi sogni per il futuro? “Essere una donna di successo qualunque sia il mio destino, in amore, nella salute e nel lavoro”. Se dovessi dare un consiglio ad una ragazza che si affaccia a questo mondo dorato, cosa le consiglieresti? “Non è tutto oro quello che luccica. La bellezza deve essere accompagnata sempre dall' intelligenza. Non voltate le spalle a chi vi ama veramente se per caso giudica male una vostra scelta lavorativa, spesso i consigli di chi ci osserva dall'esterno sono quelli che veramente sono degni di importanza. Ma questo non vuol dire sia giusto mollare la presa. Anzi, bisogna ricordare ogni giorno il perché delle nostre scelte”.

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ART&FASHION

TRAN SIZI ONE ullo sfondo di un ambiente lirico, le fotografie di Lorenzo Cinti sono scattate ad un soggetto femminile dalla presenza concreta e statica. La solitudine della donna contrasta con l'ampiezza degli spazi, lo splendore del passato con le immagini di decadenza qui catturate dall' obiettivo: il dissidio che convive in questi scatti si risolve in una fotografia acquerellata, dalla bianca luminositĂ . Reti, porte, fessure, finestre, incorniciano la figura femminile punto di convergenza di linee periferiche. I meravigliosi abiti di Aurora Potenti danno vita ad una rappresentazione capace di realismo e dalla radice sensuale e terrestre.

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Credits: Progetto: Tommaso Lorenzetto Bologna & Lorenzo Cinti Abiti: Aurora Potenti Modella: Giuditta Taccani MUA: Erika Novi Assistente: Veronica Lapini Sacchetti Foto: Lorenzo Cinti www.lorenzocinti.com

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eROS di Fabiola Di Giov Angelo

DONNE, PAURA D’AMARE? La paura di impegnarsi in relazioni stabili e durature è sempre più diffusa tra uomini e donne, ne parliamo con il dottor Marco Rossi, sessuologo e psicoterapeuta. na volta erano gli uomini a fuggire. Non volevano legami, prolungavano la loro “singletudine” quanto più possibile e quando finalmente decidevano di mettere la testa a posto, sposavano una brava ragazza, capace di regalargli almeno un paio di figli, una casa pulita e un piatto caldo tutte le sere. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, tanto che il ricordo di quel modello di uomo non esiste più. Ma è scomparso anche quel prototipo femminile e al suo posto, senza generalizzare, si è fatto avanti un modello di donna che rifugge dal matrimonio e che spesso teme i rapporti con gli uomini. Una donna che talvolta ha paura di amare tanto da averne l’ossessione, che nelle sue relazioni con l’altro sesso riesce a coglierne soltanto i difetti, le disattenzioni e gli egoismi e che come ha ben raccontato Laura Morante nel suo film “Ciliegine” riesce ormai ad innamorarsi soltanto di uomini dolci e poco aggressivi. Una donna che ha ereditato dagli uomini la paura di abbandonare, oltre a quella di essere abbandonata e il timore di venire risucchiata in un rapporto totalizzante. E’ proprio così? E’ talmente tanto diffusa ormai l’incapacità di mettersi in gioco e di impegnare le proprie emo-

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zioni che le donne si sentono attratte soltanto da relazioni precarie? “Sono sempre più numerose le relazioni che finiscono – ci spiega il dottor Rossi – per cui aumenta la paura di soffrire e quindi di amare. Possiamo elencare una serie di motivi che sono alla base di questa diffusa paura d’amare, innanzitutto l’insicurezza di molte donne, legata al proprio aspetto fisico e ad una cattiva percezione del proprio sex appeal, ovviamente a questo aspetto è immediatamente collegata una forte mancanza di autostima. Una reiterata scelta della persona sbagliata, di una tipologia di uomo che ha sempre gli stessi difetti. Una forte paura di restare sole e di soffrire a causa della solitudine, ma anche il timore di lasciarsi andare completamente per non correre il rischio di essere considerate troppo audaci. Inoltre la paura di aprirsi nei confronti dell’altro, di rivelare se stessi fino in fondo, con pregi, difetti e debolezze, rischiando per questo di essere feriti dall’altro. Esiste un termine – conclude Marco Rossi – con cui indicare l’espressione patologica della paura d’amore, è la ‘philofobia’, la paura di innamorarsi e di essere innamorati”. www.marcorossi.tv

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LIFe COACH di Stefania Di Benedetto

Legge di Attrazione: un argomento che negli ultimi anni sta appassionando milioni di persone in tutto il mondo e che potrebbe migliorare la nostra esistenza. Ne parliamo con Simonetta Pozzati, Master Life Coach in Programmazione Neuro Linguistica

ATTRARRE CIÒ CHE SI DESIDERA vete mai sentito parlare della Legge di Attrazione? Avete mai preso in considerazione l'idea che siamo noi a creare la nostra esistenza, che siano i nostri pensieri ad attrarre ciò che ci accade? Stiamo parlando di uno stile di vita creato intorno all'ottimismo e al possibilismo, essenziali per avere successo in ogni ambito della vita. Così semplice da capire e praticare? A tal proposito, abbiamo coinvolto Simonetta Pozzati, Master Life Coach in Programmazione Neuro Linguistica, esperta in Legge di Attrazione. "Semplice non significa facile. Bisogna innanzitutto – sostiene la Life Coach - avere il coraggio di uscire dai vecchi schemi comportamentali e fare propria la nuova forma mentis applicandola alla quotidianità, non temendo il cambiamento. E' certamente

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più comodo adagiarsi nel vittimismo e nella lamentela, imputando sempre a cause esterne ogni nostro disagio. Chi applica la Legge di Attrazione deve chiedersi invece come e perché abbia attratto una data situazione, assumersene completamente la responsabilità ed agire per ribaltarla". Esistono milioni di best-seller sull'argomento, venduti in tutto il mondo, dunque la Legge di Attrazione può essere considerato un argomento molto popolare. Eppure, chi non ha mai sentito parlare di LOA (Law of Actraction) può cadere nello scetticismo scoprendo quale potere catalizzatore abbia il nostro pensiero, che i nostri desideri possono realizzarsi visualizzandone il risultato e sentendo l'emozione che si proverebbe se già fossero realtà. Vi chiederete perché, se basta usare l'immaginazione, non siamo tutti felici, ricchi e in perfetta salute? "Il punto – spiega

Simonetta Pozzati - è che non otteniamo ciò che chiediamo quando la mente conscia, la mente inconscia ed il corpo non sono allineati. Se ad esempio avevamo formulato la richiesta di attrarre nella nostra vita un partner con certe caratteristiche e questo non accade, dobbiamo interrogarci su cosa in noi abbia bloccato tale manifestazione. Infatti, se inconsciamente non abbiamo definitivamente chiuso col passato, ci autosabotiamo!". Dunque "chiedi e ti sarà dato!". Ma lo strumento indispensabile qual è? "La fiducia – risponde sorridendo determinata l'esperta - e il coraggio di compiere il ‘salto quantico’, quello di crederci. Questo chiede la LOA: il coraggio di osare!". Se volete entrare nell'argomento, seguite il blog di Simonetta Pozzati nel suo sito dedicato alla Legge di Attrazione: simonettapozzati.blogspot.it

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HAIRStyle

ANTONIO FABBRICATORE: D’ESTATE FATE COSÌ... L'hair stylist che cura il look di molti personaggi famosi, e che realizza anche delle splendide sculture, dà i consigli giusti per la calda stagione vete bisogno di un valido curatore d’immagine? Allora affidatevi alle sapienti mani di Antonio Fabbricatore, abituato a conciare non solo per le feste (anche) celebrità nel suo salone di Hair Style in via delle Milizie 11 a Roma. Il suo punto forte? Taglio e colore, che ha cambiato ad esempio a Rossana Fratello, portando il rosso al colore dei toni marroni chiaro con riflessi più chiari, ma molto naturali. E poi il taglio di Guillermo Mariotto e della giornalista di Raidue Adele Ammendola e molti altri… Antonio Fabbricatore, hair stylist, come nasce questa tua vena creativa? “La mia vena artistica e nata in tenera età, quando per gioco iniziai a pettinare mia sorella più piccola. Mia madre vedendo l’amore e la fantasia che impiegavo nel pettinare e acconciare, all’età di 12 anni finite, le scuole dell’obbligo, mi portò a la-

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vorare nel negozio della sua parrucchiera nella mia città natale. Fu cosi che ebbe inizio la mia carriera”. Che consigli dai alle donne per essere perfette per l’estate? Quali colori andranno maggiormente? Quali tagli? “Per essere sempre perfette in estate è preferibile fare dei tagli più leggeri e movimentati anche con l’aiuto di sostegni in modo da avere un effetto sempre fresco. I colori che andranno saranno caldi con delle piccole sfumature più fredde in modo da ottenere un contrasto tenue caldo freddo”. La salsedine rovina sempre il colore e il tono dei capelli, cosa consigli per nutrirli al meglio ed evitare si brucino al sole? “Di solito consiglio sempre a tutte le mie clienti, che durante l’anno esercitano l’attività sportiva nelle piscine, di usare dei prodotti protettivi e purificanti. Con l’aiuto degli scrub per capelli che purificano bene i capelli, e per le esposizioni al sole consi-

glio sempre di proteggerli con spray o creme con filtri solari prima e dopo l’esposizione al sole, in modo da preservarli al meglio”. Qual è la richiesta più strana che ti ha fatto uno dei tanti personaggi celebri che si affidano alle tue mani? “La richiesta più strana mi è stata fatta da una celebre attrice che mi ha chiesto se potevo fare le mesches al suo levriero afgano”. A quale personaggio vorresti mettere le “mani in testa”? “Mi piacerebbe tanto mettere le mani sulla meravigliosa testa di Milly Carlucci…”. Realizzi anche delle splendide sculture, come nasce quest’altra passione? “Dall’amore che ho per l'arte e la moda. Tutto ciò deriva dalle competizioni che facevo qualche anno fa, nelle quali potevo esprimere tutta la mia fantasia”. (Cristiano De Masi)







HOMe & DeSIGN di Fabiola Di Giov Angelo

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I ventilatori di ultima generazione, tra l’hi-tech e il vintage, sono apparecchi belli, funzionali ed eleganti, rinfrescano ogni tipo di ambiente muovendo una dolce brezza

ARREDIAMOCI DI FRESCO l calore dell'estate comincia a farsi sentire spingendo tutti a trovare una soluzione bella e pratica per farvi fronte. Il ventilatore si rivela ancora una volta una valida alternativa all’aria condizionata, soprattutto grazie all’evoluzione estetica che ha avuto negli ultimi anni, per cui da oggetto obsoleto è tornato nelle nostre case per regalare, oltre che un po’ di sollievo dalla calura

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estiva, un tocco di design hi-tech al nostro arredamento. Da terra e con piantana, da tavolo o da soffitto con pale, il ventilatore muove l’aria dolcemente senza raffreddarla eccessivamente e senza modificarne la qualità. Per cui grazie ad un design moderno, talvolta colorato e sbarazzino, il ventilatore torna ad arredare, riempiendo gli spazi con un frizzante tocco di interior design.


Maiuguali Ventilatore con termometro. www.maiuguali.it

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HOME & DESIGN di Fabiola Di Giov Angelo

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PENSATE PER LORO Uno stile di arredamento pratico e sicuro, fatto per il loro divertimento e il loro riposo

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Romantico La camera dei più piccoli in casa rappresenta il loro nido, ma anche il luogo dei divertimenti e l’angolo dei compiti, e racconta spesso il carattere e la personalità di chi la vive. www.twils.it

Divertente Una commistione di stili ed elementi, dai letti, agli armadi, dalle librerie ai pensili ed elementi modulari, tutti necessari per creare un ambiente a misura di bambino. www.twils.it

Avventuroso Versatilità e colore, ambientazioni fantastiche, ma anche rappresentazioni prese a prestito dal mondo degli adulti per letti, armadi, librerie, scrivanie e complementi d’arredo. www.twils.it

Colorato La cameretta è il centro del mondo dei bambini è il luogo dove trascorrono la metà del loro tempo ed è per questo che deve essere arredata con cura e tanto colore. www.twils.it

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ANIMALI

BAU BEACH AL MARE CON FIDO

a riaperto i battenti la prima (e l’originale!) spiaggia per cani liberi e felici d’Italia, un piccolo angolo di serenità e solidarietà per il benessere e la conquista di spazi naturali all’interno della riserva naturale di Maccarese: un’area di 7000 metri quadri dove condividere un’esperienza alquanto rilassante e divertente con i fedelissimi compagni quotidiani. Nella pulita ed attrezzatissima spiaggia, quest’anno si respira un’atmosfera “trendy” con un punto di Bau Beauty ispirato agli anni '50 (prodotti altamente qualificati e totalmente naturali) ed una scenografia ricca di spazi totalwhite e cartellonistica vintage. Una nuovissima tenda berbera, decorata con l'effige allegra e volante di una immensa lupa in costume inizi secolo, ospiterà un punto ristoro totalmente ispirato ai principi etici dell’agricoltura biologica e

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dello sviluppo ecosostenibile, in cui verranno offerti prodotti equi e solidali di ogni tipo, fino allo stesso caffè, che si garantisce privo di pesticidi e raccolto da mani adulte... L’originale design della struttura continua con angoli new age che ospiteranno arredi PETSMOOD, mobili costruiti per chi vive con altri animali in casa, un guardaroba di idee e segnali che inducono alla tentazione, anche per i più restii, di fare il grande passo e condividere il proprio spazio con un cane. Per i soci quadrupedi sono stati invece concepiti coloratissimi collari con il logo Baubeach, attestato di appartenenza all’allegra brigata dei cani bagnanti, e verranno messe a loro disposizione altrettanto coloratissime tendine canadesi parasole, adatte per un ombreggiante ristoro tra un tuffo e l'altro! Baubeach continua con passione la campagna per la difesa ambientale e ospiterà

Anche quest’anno Maccarese ospita la prima spiaggia per cani liberi e felici, un’area di 7 mila metri quadri

nel corso dell’estate presidi di associazioni di categoria quali l'ANPANA (www.anpana.it) con le sue Guardie Ecozoofile. Consolidata è anche la partnership con associazioni che si occupano di randagismo, tra cui IL CASALE DELL' ISOLA CHE NON C'E', dedicata al recupero di cani anziani e di controinformazione animalista. Ampio spazio verrà dato, come di consueto, alle adozioni di cani dei rifugi laziali: sarà infatti possibile, ogni week-end, approcciare gli animali abbandonati attualmente ospitati nei canili, parlare con gli esperti del settore e sceglierne uno per cominciare insieme una nuova entusiasmante avventura di vita. Baubeach è un’iniziativa che gode del patrocinio della Provincia di Roma. BAUBEACH Via Praia a Mare snc – Maccarese (RM) www.baubeach.it



CITY

TERME DI CRETONE: SALUTE DIVERTIMENTO, RELAX a preso il via la stagione estiva 2012 delle Terme di Cretone. La struttura termale, diretta da Alessandro Sammartino, si presenta rinnovata e all’altezza di tutti coloro (tantissimi) che la frequentano da anni. La caratteristica primaria delle Terme di Cretone è quella di saper offrire un ottimo mix di salute e divertimento. Situate nel comune di Palombara Sabina, a circa 30 chilometri da Roma, immerse nel verde, si avvalgono di un acqua nota per le sue proprietà terapeutiche e cosmetiche fin dall’antichità. Da diversi anni, inoltre, sono riconosciute dal Ministero della Salute per il trattamento di malattie della pelle, delle vie biliari, dello stomaco, delle patologie artro-reumatiche nonché delle affezioni a carico dell'apparato respiratorio. Presso il Centro è possibile praticare pertanto cure termali, inalatorie, aerosol-inalazioni, insufflazioni, idromassoterapia e cure idroponiche, fanghi, saune e massaggi, e prenotare anche un “day spa terme”. Ma non è tutto: le Terme di Cretone si caratterizzano per l'eccellente clima di totale benessere che si respira non appena si entra all'interno dello stabilimento. Immerse nella natura circostante, ai piedi di un rigoglioso bosco, offrono un'opportunità unica di svago e relax, grazie alle 3 grandi piscine, di cui una per bambini, alimentate direttamente da sorgenti termominerali solfuree, per uno specchio d'acqua complessivo di circa 1500 metri quadrati, dotate di circuito di getti, cobra e cigno per idromassaggi. Per chi vuole, le Terme sono arricchite da un servizio di animazione che permette di praticare aerobica, beach volley, gym, soft step, acqua-gym, spinning tennis, calcetto ecc. E per i più piccoli c’è un divertentissimo mini club. Il complesso, che copre un'area di circa tre ettari attrezzati, dispone di ampissimi solarium pavimentati e a verde, e consente di usufruire all'interno di servizi di tavola calda, bar, spogliatoi, guardaroba e docce. Il massimo per chi vuole vivere una giornata rilassante, senza doversi sottoporre a lunghe code di traffico per raggiungere le affollate località balneari. E, vista la situazione economica, la famiglia Sammartino ha pensato bene di non aumentare il prezzo del biglietto di ingresso (che si attesta al di sotto della media delle strutture analoghe). Inoltre, sono allo studio ulteriori forme di agevolazioni, che i clienti potranno apprezzare con piacevole sorpresa. Senza dimenticare che sono attive convenzioni con centri anziani, centri estivi, aziende e associazioni. E i bambini fino a 6 anni di età possono entrare gratis e godere di una struttura che garantisce il massimo divertimento ai più piccoli. Ma anche ai grandi.

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RISTORANTE bONA DEA AMIAMO TUTTO CIÓ ChE É bUONO pochi passi da Villa Adriana, sito archeologico patrimonio dell’Unesco, si trova il Ristorante Bona Dea. Frutto del lavoro di una famiglia di esperti ristoratori il Ristorante offre ai propri ospiti un ambiente familiare, ma raffinato in cui riscoprire la passione per la cucina e il legame con le radici e la tradizione, il gusto per la gastronomia mediterranea e la cultura degli antichi sapori. Ideale per tutte le occasioni al Ristorante Bona Dea è possibile avere un menù a la carte a pranzo e a cena e menù per gruppi turistici, inoltre organizzazione e allestimenti per eventi speciali, servizio catering e piatti d’asporto. E’ possibile inoltre degustare specialità legate alla qualità D.O.P., carne d’asino, suino nero dei nebrodi, formaggi e salumi tipici, gamberoni di mazara del vallo, aragostelle e frutti di

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mare, tutti piatti prelibati, esaltati nella presentazione dalla sapiente ricerca dei particolari, dello chef Luca Cascone, insegnante di ristorazione nei migliori istituti alberghieri italiani e sempre accompagnati da una vasta e appropriata carta dei vini.

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TIRO A SEGNO, TRA IMPEGNO E COMPETITIVITÁ oddisfacienti i risultati ottenuti durante la terza gara federale valida per l’ammissione ai campionati italiani, individuali e a squadre. A cominciare dal prestigioso punteggio raggiunto dalla tiratrice Francesca Siracusa che grazie ai suoi 391 punti su un massimo di 400 si è brillantemente distinta e ha messo una bella ipoteca sull’ammissione ai campionati italiani di carabina donne. Ma altri sono gli esiti di gara degni di nota, come quello di Elisa, una giovane che ha iniziato questa attività da pochissimi mesi e che ha conseguito risultati migliori di gara in gara. Inoltre ottime le performance dei tiratori di pistola libera, una specialità a fuoco che si effettua sulla distanza dei 50 metri. In generale meri-

giato con impegno e perseveranza, soprattutto quelli più giovani che hanno dimostrato la loro forza e competitività. Per il rilascio dei certificati maneggio armi, attestazione di frequenza dei corsi di tiro, allenamenti soci volontari, gli orari sono:

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SPORT di Cristiano De Masi

TOMMASO E NICOLA MARCONI UN TUFFO A SKY Saranno gli opinionisti di Sky alle prossime Olimpiadi di Londra dove commenteranno le gare dei tuffi. A Eindhoven hanno disputato l’ultima gara in coppia nel sincro da 3 metri in quanto Nicola ha deciso di lasciare l’agonismo. Ma non è detta l’ultima parola…

anno conquistato titoli importanti rappresentando il meglio nazionale dei tuffi al maschile. Hanno conquistato 3 medaglie europee nei tuffi sincronizzati dal trampolino 3 metri; un oro a Madrid nel 2004 e due bronzi: a Berlino nel 2002 e a Budapest nel 2006. Si sono qualificati alle Olimpiadi di Pechino nel trampolino da tre metri. Ai Campionati mondiali di Melbourne 2007 la coppia si è classificata al quinto posto. Ai Campionati mondiali di Roma 2009 si sono piazzati quarti nel sincro da 3 metri a soli 9 centesimi dalla coppia strepitosa canadese Alexandre Despatie e Reuben Ross. Tommaso e Nicola, coppia storica dei tuffi, nel sincro da 3 metri, raccontate ai lettori com’è nata questa vostra passione.

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Tommaso: “La nostra passione per i tuffi è nata un po' per caso. Il primo ad iniziare è stato Nicola poi, spinto dalla curiosità, ho deciso di provare anche io dividendo il mio tempo libero tra la piscina e il campo di calcio. Dopo qualche anno e le prime medaglie ottenute ai Campionati Italiani ho deciso, senza rimpianti, di lasciare il calcio e dedicarmi totalmente ai tuffi”. Nicola: “E’ nata per caso: amante dell'acqua, ma spericolato e scalmanato, nei tuffi ho trovato il mix ideale per sfogare le mie energie in eccesso!”. Tante soddisfazioni nel vostro palmares, quale ricordate con maggior entusiasmo? T: “Ricordo con molto piacere il nostro primo Oro ai Campionati Europei di Madrid nel 2004. Nessuno ci dava per favoriti e noi, consapevoli del nostro valore, siamo riusciti a battere coppie molto forti come i russi e i tedeschi”. N: “Per me è stata la prima medaglia importante vinta insieme, ovvero il bronzo dei campionati europei a Berlino nel 2002. E' stata la nostra gara d'esordio, eravamo entrambi molto tesi ed emozionati, ma siamo comunque riusciti ad ottenere un ottimo risultato”. Qual è il più grande rimpianto? T: E’ stata sicuramente la medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali a Roma 2009 persa per un soffio all'ultimo tuffo per 9 centesimi di punto. Non potrò mai scordare la delusione che ho provato in quel momento”. N: “Anche per me! La medaglia al mondiale di Roma era l'obiettivo di sempre, in cui ho investito 4 anni della mia vita, passati ad allenarmi duramente a Trieste insieme a Tommaso e Maria. E' stato veramente terribile vedersela sfilare da sotto il naso”. Siete reduci dalla gara di Eindhoven, negli Europei di specialità, ultima gara agonistica nel sincro da 3 metri della vostra carriera, come vi siete sentiti? T: “Ci siamo allenati bene per questo importante evento e siamo soddisfatti per come è andata. Adesso abbiamo altri appuntamenti importanti che ci aspettano come i Campionati Italiani e lì vogliamo assolutamente vincere per conquistare il nostro dodicesimo titolo in carriera”. N: “E chi lo ha detto che sarà l'ultima? Non dò mai nulla per scontato e dopo un risultato come quello di Eindhoven io non escluderei un nostro ‘comeback’ ”. La vostra avventura con i trampolini è tutt’altro che conclusa, inizia ora un’altra fase della

vostra vita che vi vedrà protagonisti della telecronaca per Sky alle olimpiadi di Londra 2012. Cosa vi aspettate da questa esperienza? T: “Siamo molto contenti di far parte del Team Sky. Affronteremo questo nuovo ed esaltante impegno con la professionalità che ci ha sempre contraddistinto mettendo a disposizione la nostra esperienza. E speriamo di portare fortuna ai nostri compagni di nazionale”. N: “Non vedo l'ora di cominciare! E' stata una sorpresa ed un onore essere chiamati da Giovanni Bruno, direttore dei progetti speciali di Sky. Io mi occuperò del canale 3D, quindi una novità nella novità e penso che, almeno per le gare di tuffi, questa esperienza sarà, per me e l'utente, il non plus ultra”. Che prospettive ha la nazionale italiana per le medaglie a Londra? T: “In campo femminile l'Italia ha sicuramente molte chance di ottenere grandi risultati. Per scaramanzia non voglio sbilanciarmi ma spero che le nostre ragazze ci regalino tante emozioni. In campo maschile paghiamo un po' l'inesperienza perché per 3 atleti su 4 sarà l' esordio ai Giochi. Per loro l'obiettivo sarà arrivare in finale e giocarsela con i più forti al mondo”. N: “Penso che le finali siano alla portata di tutti glia atleti italiani, inoltre penso che in campo femminile Tania Cagnotto abbia poche rivali, sopratutto nella gara sincro che affronterà con la sua compagna Francesca Dallapè”. Tommaso, come sarà tuffarsi nelle gare individuali ma non fare più il sincro con tuo fratello? “Mi mancherà molto non fare il Sincro con Nicola. Rispetto la sua decisione di smettere ma spero ancora che lui ci possa ripensare”. Nicola, sei diventato da poco padre per la seconda volta, smetti con i tuffi a livello agonistico, ma diventi opinionista, come sarà d’ora in poi la tua vita? “Sarò opinionista, ma solo per il periodo olimpico. Io e Tommaso siamo comunque atleti della Marina Militare, io sono anche il responsabile del settore tuffi, ed i tuffi sono ciò che più ci piace fare. Certo che se Sky richiederà ancora la nostra collaborazione saremo felicissimi di accettare”. Cosa consigliereste ad un ragazzino che vuole iniziare a tuffarsi? “Di venire a trovarci alle piscine del Foro Italico di Roma”.

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FOOD di Cristiano De Masi

CUOCHI X CASA Se la cucina in tv sta diventando spettacolo e moda, questi tre personaggi l’hanno fatta diventare una professione importante mettendo in piedi un’attività di chef a domicilio, con passione e amore per i cibi di qualità

n ingegnere (Rinaldo Zacchei), una responsabile amministrativa (Federica Magalotti) e uno chef-docente (Luca Materazzi), tutti uniti con la finalità di offrire i propri “servigi culinari” a domicilio. Ecco come nasce l’idea “Cuochixcasa”. Come nasce questo terzetto e la passione per la cucina? Rinaldo: “Sin da bambino ho avuto interesse per la cucina ma avevo un grosso problema: non riuscivo a farmi piacere il formaggio. Con il crescere, i miei gusti non solo non sono cambiati, ma si sono rafforzati. Tutto ciò ha fatto nascere la necessità di cucinare per me stesso e nel tempo la cucina si è trasformata nella mia valvola di sfogo artistica, contrastando così il mio mondo razionale di ingegnere. Forse è stato proprio l’incontro di questi mondi così diversi, che mi ha avvicinato a Federica e

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Luca”. Federica: “Da bambina andavo a trovare mia zia nella sua trattoria di Trastevere, mi intrufolavo in cucina dove mi lasciavo ammaliare dai fornelli ai miei occhi esageratamente grandi e da tutti quei profumi inebrianti. Crescendo, la passione per la cucina è cresciuta con me, portandomi a frequentare numerosi corsi di cucina e deliziando il palato dei miei amici. Abbiamo conosciuto Luca tramite amici in comune, la passione per la cucina ci ha uniti e pian piano è nata una bellissima amicizia. Lo abbiamo coinvolto in alcuni dei nostri eventi e ad un certo punto ci siamo ‘dichiarati’ chiedendogli di unirsi a noi. Temevamo un rifiuto, ma lui ci ha detto sì!” Luca: “Avevo una tata che si chiamava Carlotta a cui ero molto legato. La mia passione per la cucina nacque quando, intorno ai 5 anni, rimasi folgorato dalla ve-

locità con cui Carlotta faceva decine e decine di tortellini a mano. Non riuscivo a capire come quel movimento delle mani potessero ‘confezionare’ quella prelibatezza; pensai che nelle sue mani ci fosse qualcosa di magico. E cos'è che rende felice un bambino se non la magia? Nel tempo, ho deciso quindi di dedicarmi a questa passione che è diventata un lavoro vero e proprio”. “Cuochi x casa”, raccontateci, com’è nata l’idea e chi ha scelto il nome? Cosa offre questo tipo di servizio? R: “L’idea è nata per sviluppare una vita parallela a quella ordinaria del nostro lavoro quotidiano, e quindi con forza e passione abbiamo cercato di costruire questa iniziativa. Il servizio che offriamo ha l’obiettivo, non solo di permettere ai nostri clienti il piacere di assaporare piatti nuovi e gustosi, ma anche quello di vivere in modo pieno e

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spensierato i loro eventi, senza pensare assolutamente a nulla”. F: “Io e Rinaldo abbiamo iniziato tra il serio e il faceto, organizzando cene a tema nella libreria di una nostra amica (Bibli), e il successo è stato del tutto inaspettato. L'idea di darci un ‘assetto’ è venuta da sé, anzi forse la pulce nell'orecchio ci è stata messa proprio dai clienti della libreria, che ci chiedevano dove avrebbero potuto trovarci. Il nome ‘cuochixcasa’ è il risultato di un sondaggio popolare sottoposto agli amici. Effettivamente era il più simpatico tra tutti i papabili. Offriamo un servizio a 360 gradi che va dalla spesa alla pulizia della cucina una volta terminato il lavoro. Collabora con noi un sommelier che suggerisce il giusto abbinamento dei vini con le pietanze, ci avvaliamo di camerieri professionisti in caso di richiesta e chi organizza una cena a domicilio può contare sulla qualità dei cibi e della loro freschezza. Soprattutto può godersi il momento e la compagnia nell'intimità della propria dimora”. L: “Sono arrivato per ultimo e quindi non posso che confermare quello che hanno appena detto Federica e Rinaldo. Aggiungo che per me è sempre più bello rendere felici le persone in casa piuttosto che in un ristorante”. In tv si moltiplicano i programmi in cui persone comuni si occupano di cucina, da Tessa Gelisio a Federica De Denaro, passando per l’ormai cele-

cui Alessandro Borghese “insegna” a cucinare, lo faresti? L: “Come ho già detto, ritengo molto positivo che avvenga una diffusione dell'arte culinaria attraverso la tv però penso anche che la televisione stia contribuendo a dare un'idea sbagliata del mondo professionale della cucina. La tv rende tutto facile, i tempi sono tutti brevissimi, le carriere tutte fulminanti, vedasi ‘Masterchef’, e le ‘vittime’ sono proprio i ragazzi. Lo vedo con i miei allievi, costantemente, tutti i giorni durante i miei corsi: arrivano a scuola pensando che la cucina professionale sia solo un fatto di ‘riduzioni’ o di tecniche scenografiche. Dopo qualche giorno però si rendono conto che devono prima imparare a fare una omelette. Rispetto alla mia partecipazione in tv sono un po’ diffidente: ho appena declinato un'offerta della produzione Real Life Television, perché se da una parte la tv mi affascina, dall'altra mi spaventa molto. Se un giorno ci dovessi andare, sarà solo se l'argomento sarà di primaria importanza per me. In virtù di questo, ‘Masterchef’ non è nelle mie corde: detesto le gare e soprattutto quelle a tempo. I programmi di insegnamento, tipo quello con Borghese, sono molto più costruttivi”. Cosa vi aspettate da quest’avventura che avete intrapreso da poco? R: “ Coltivare una passione condividendo con il maggior numero di persone il piacere di mangiare bene”. F: “Che sia sempre divertente com'è ora e che continui ad in-

bre Benedetta Parodi. Cosa pensate di questa tendenza? R: “Per certi versi è una opportunità per crescere e apprendere nuove idee anche se ormai, visto il proliferare di queste trasmissioni, il livello sta gradualmente scendendo e quindi forse è meglio cambiare canale e chiudersi in cucina”. F: “Viviamo in una società dove con estrema facilità si diventa ‘attori’ o ‘opinionisti’ ed ora va di moda lo chef che il più delle volte non sa fare un uovo al tegamino. Per rispondere alla domanda, diciamo che quando mi imbatto in una trasmissione della Parodi o simili cambio canale, immediatamente!”. L: “Penso che sia molto positivo diffondere la scienza culinaria ma penso anche che la tv stia dando un'idea sbagliata di quello che vuol dire essere chef ed essere un bravo cuoco. La realtà è che, come in tutte le cose, non tutti possono essere bravi cuochi”. Luca se ti chiedessero di partecipare come giudice ad un programma come “Masterchef” o ad un programma come quello in

contrare i gusti dei nostri clienti”. L: “Divertimento e conoscenza, sperimentazione e condivisione... E chissà un domani una scuola di cucina ‘Cuochixcasa’ ”. Cosa vi sentireste di consigliare a chi desidera diventare chef per professione? R: “Iniziare ad imparare il più possibile da tutti i tipi di chef, senza presunzione, rielaborare ed inventare2. F: “Di farlo senza esitazione, di fare molte esperienze e sopratutto di farlo con passione sempre!”. L: “La cosa che dico sempre ai miei allievi è questa: la professione di chef è una professione molto intrigante, piena di soddisfazioni e che ti tiene sempre sulle corde; Bisogna però tener conto che è una professione che richiede anche una grossa dose di sacrifici”. Che dire? Approfittatene! E buona cucina a tutti. www.cuochixcasa.it

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ARTE di AAlbamaria Moro

L’ARTE ABBRACCIA SCANSANO

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E’ stata inaugurata la galleria d’arte dell’artista Mauro Stampatori. Con l’occasione si è svolto, il 28 aprile, il convegno sul tema “Rapporto 2011 sulla criminalità organizzata in Toscana”

Sabato 28 aprile si è svolta a Scansano (Grosseto), l'inaugurazione del locale "Art Gallery Studio", piccola ma suggestiva galleria d'arte, di proprietà dell'artista-architetto Mauro Stampatori, con proprie opere di pittura e pubblicazioni di proprie realizzazioni di architettura. In occasione di tale evento, sono intervenute anche Autorità locali, provinciali e regionali, a seguito di un convegno, che si è tenuto in concomitanza con l'apertura della galleria, presso la Sala Consiliare del Comune di Scansano, sul tema "Rapporto 2011 sulla criminalità organizzata in Toscana", incontro con la Fondazione Caponnetto, su invito del Sindaco di Scansano, Dott.ssa Sabrina Cavezzini e dell'Assessore alla Cultura Dott. Massimiliano Rocchi. A seguito del convegno, le autorità hanno per l'appunto, partecipato all'inaugurazione della "Art Gallery Studio", a completamento di una mattinata all'insegna dell'infor-

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mazione e dell'Arte. Erano presenti, oltre al Sindaco ed all'Assessore alla Cultura di Scansano, il Vice Prefetto Vicario Dott. Luigi Manzo, il Comandante Compagni CC di Pitigliano Cap. Antonio Memoli, L'Ispettore Superiore Paolo Bischèri, L'Ispettore Capo Antonio Martelli, Il Pres. Fondazione Caponnetto Salvatore Calleri, Resp. Terr. Fond. Caponnetto Marina Biagiotti, Il Sindaco di Magliano Giampiero Tofanelli, Pres. ANPI Nello Bracalari, Gianni Bracciali per la CGIL, Ass. Comune di Grosseto Luca Ceccarelli, Ass. alla Cultura alla Provincia Grosseto Cinzia Tacconi, ed inoltre Renato Scalìa della DIA. Tutti si sono vivamente complimentati, sia per l'apertura di una Galleria D'Arte a Scansano, ma soprattutto, per le opere di pittura di Mauro Stampatori, ulteriormente arricchite da nuovi dipinti, realizzati negli ultimi mesi, completamente innovativi e altamente ispirati, che arricchiscono la già copiosa e decennale collezione d'arte.

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LIBRI DEL MESE

LA LIBRERIA DELL’ARMADILLO di Alberto Schiavone – Ed. Rizzoli Un vecchio smemorato gioca al superenalotto, ma non controlla la schedina che invece inserisce in un libro, “Randagio è l’eroe” di Giovanni Arpino, un libro fuori catalogo. Forse vince, ma nessuno lo sa. E il libro comincia a passare da un posto a un altro, di mano in mano senza che nessuno possa minimamente intuire che lì dentro è custodita una ricchezza. Molti, bisognosi, mettono inconsapevolmente le mani su un tesoro che potrebbe aiutarli a risolvere i propri problemi finanziari e cambiare vita. Chissà dove deciderà di fermarsi questo libro “randagio”.

HIROSHIMA VENTICINQUE

BALLA, SOGNA, AMA

IL CUORE DI DERFEL

di Fabio Geda – Ed. EDT Compiere 25 anni è un traguardo importante. È l’età più bella, quella in cui una sana incoscienza adolescenziale si mescola ad una nascente maturità derivata in questo caso dall’esperienza di una vita spesa nei locali della periferia italiana a scovare nuovi talenti e musicisti squattrinati che tuttavia posseggono quella luce particolare negli occhi, fresca, nuova, piena di significato in attesa di un’occasione per destarsi e uscire dal suo torpore. Una luce che quando parte la musica, nessuno scorda più. Questo è e questo fa “Hiroshima Mon amour”, lo storico locale di Torino che, in un libro + dvd edito dall’Edt (Lonely Planet), celebra l’intensa attività artistica dei suoi primi 25 anni.

di Sophie Flack – Ed. Newton Campton Una fila di nuvole di tulle bianco in perfetto equilibrio su scarpette di raso rosa si muove e si intreccia leggera tra uno sfondo dipinto e gli occhi del pubblico, mentre il suono ora languido, ora deciso di un pianoforte o di un’intera orchestra riempie la mente, il cuore e i sensi: la danza! Il sogno di almeno nove bambine su dieci, che, nelle ingenue intenzioni dell’infanzia, sarebbero pronte a sacrificare la propria vita pur di indossare il costume di Odette o quello di Giselle. Come sempre succede, non è tutto oro quello che luccica.

di Bernard Cornwell – Ed. Longanesi Il secondo romanzo dei cinque che compongono la saga segue “Il re d’inverno” e vede più che mai protagonista il cavaliere Derfel Cadarn che racconta in prima persona le incredibili gesta degli uomini di Avalon. Ormai vecchio, il guerriero si è ritirato ed è diventato monaco. Racconta le sue formidabili imprese alla giovane e bella regina Igraine. L’autore, nato a Londra, già corrispondente per la BBC, ha scritto numerosi romanzi d’avventura e fantasy tra i quali la saga ottocentesca di “Sharpe, avventure sui mari”, oltre al fortunatissimo ciclo medievale nel quale ricordiamo “L’arciere del re e I re del nord”.

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LIBRI di Silvia Giansanti

CATENA FIORELLO “SCRIVO CIÒ CHE SENTO”

“Casca il mondo, casca la terra” è l’ultimo romanzo scritto da Catena Fiorello. “Scriverlo è stato faticosissimo. Negli ultimi mesi, tra ritocchi e correzioni credo di aver dormito due ore per notte”. Adesso è impegnata nella promozione e incontra i lettori nelle migliori librerie di tutta Italia

l suo nome ha un significato strettamente religioso, i suoi fratelli Rosario e Beppe hanno fatto parlare molto di loro e non da meno è stata lei, soprattutto attraverso il mestiere di scrittrice, una vena che ha avuto da sempre. I suoi lavori, come “Nati senza camicia” e “Picciridda”, le hanno permesso di trasmettere chiari messaggi al suo pubblico di fedeli lettori e adesso con “Casca il mondo, casca la terra”, Catena mette in risalto il dolore, quando s’insinua in una famiglia apparentemente perfetta. Il romanzo parla di due donne diverse, unite da una verità scomoda e da un prepotente bisogno di felicità. Abbiamo scambiato qualche parola con l’autrice, che si è concessa volentieri. Catena, da dove deriva la scelta del tuo nome? “Mi chiamo in questa maniera perché mio padre era

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devoto alla Madonna della Catena, che si trova in un paesino sopra Taormina dove esiste soltanto un santuario. Anche mia nonna aveva lo stesso nome, ma non è stata una scelta legata alla tradizione”. Quando è emersa la tua grande passione per la scrittura? “Da sempre ho avuto questa passione, ma se si sceglie di fare lo scrittore, almeno all’inizio non hai possibilità di vivere solo di questo lavoro. Ho iniziato quindi a lavorare per Rosario e con grande fatica ho seguito tutte le sue attività. In mente mi è sempre balenata l’idea di scrivere un libro, finché un giorno ho deciso di presentare un progetto ad una casa editrice, raccontando la vita di personaggi che si sono fatti con le proprie mani partendo da zero. Tutti quelli che insomma, provenivano da una famiglia modesta e hanno costruito qualcosa di importante. Da Giovanni Rana a Massimo Ranieri, da Maurizio Costanzo a Pavarotti, giusto per fare alcuni esempi. Ho realizzato così una serie di interviste, ho messo su un buon volume dal titolo ‘Nati senza camicia’ e il gradimento non è tardato ad arrivare, tanto che l’editore mi ha incitata a scrivere un romanzo”. Quindi? “Già da tempo avevo in testa una storia che riguardava una bambina figlia di emigranti che veniva lasciata alle cure della nonna e così è nato ‘Picciridda’, un romanzo di successo. Un esordio quasi avvenuto per imposizione. Da quel momento, esattamente nel 2006, ho deciso che avrei fatto questo mestiere”. E dal 2006 al 2012, anno in cui è uscito il tuo ultimo libro, sono trascorsi sei anni... “Sì, perché sono del parere che non bisogna scrivere qualsiasi cosa. Bisogna scrivere cose che si sentono. E allora nel frattempo mi sono dedicata ad altre attività, come la regia teatrale, quella di autrice, finché non è arrivato il momento in cui ho sentito la spinta di scrivere il mio ultimo romanzo”. Quanto tempo hai impiegato per partorirlo? “Un anno e mezzo di duro lavoro. E’stato molto faticoso, mi alzavo anche in piena notte per andare ad imprimere un’idea. Negli ultimi mesi, tra ritocchi e correzioni credo di aver dormito due ore per notte. Dico sempre che se uno scrit-

tore dovesse guadagnare in base alla fatica che fa, sarebbe miliardario”. Da dov’è nata l’idea? “E’ nata dal fatto che volevo raccontare il dolore quando s’insinua in una famiglia apparentemente perfetta. La donna protagonista Vittoria, è una donna diversa da me”. Cosa hai provato mentre scrivevi questo libro? Cosa vuoi trasmettere al pubblico? “Che giudicare dalle apparenze è sempre sbagliato. Non possiamo mai sapere cosa ci sia effettivamente dietro a queste persone, ma soprattutto c’è da riconoscere che abbiamo una particolare predisposizione ad invidiare sempre quelli che secondo noi hanno tutto. Le persone portano delle croci invisibili e forse è meglio non invidiare nessuno e tenersi la propria croce che senza saperlo potrebbe essere più piccola degli altri”. Visto che sei una donna ‘vulcanica’, per caso hai già in mente il prossimo libro? “Sarò un uomo molto discutibile nel prossimo romanzo con un passato da play-

boy. Simpatizzo molto per i peccatori, per quelli che sanno ammettere i propri difetti, le colpe e le proprie debolezze. Le persone troppo perfette mi trasmettono una certa inquietudine”. Usi ancora la penna? “No, mai usata. So che molti scrittori prendono appunti e invece io riesco a mantenere tutto in testa recuperandolo all’occorrenza”. Quanti libri leggi in media all’anno? “Dunque, al mese riesco a leggere in media cinque libri, quindi più o meno una settantina l’anno. Considero la lettura l’unica forma di verità che non tradisce mai. Quando leggo un libro, mi sento in compagnia”. Il tuo scrittore preferito, uno su tutti? “In assoluto Romain Gary. Quando scriveva aveva una forma personalissima e reputo il romanzo ‘La vita davanti a sé’ il più bello che abbia mai letto”. Quanto ti manca la tua terra? “Mi manca sempre, sono una siciliana che abita a Roma, ma non mi sentirò mai parte di questa città. Prima o poi ci tornerò. Un altro amore della mia vita dal punto di vista geografico è il Salento e la protagonista del mio romanzo, Vittoria è proprio originaria di quelle zone. Ho voluto così onorare quella parte d’Italia, per cui ho avuto sempre un forte richiamo”. Ci potresti raccontare un aneddoto risalente alla tua infanzia che ha visto protagonista te insieme ai tuoi famosi fratelli Rosario e Beppe? “Da ragazzini giocavamo sotto casa e lungo una via di cui ancora ricordo il nome, via Orso Mario Corbino ad Augusta, avevamo formato delle fazioni. Invece, mia sorella Anna usciva poco. Quindi da una parte c’era la fazione di Rosario, in cui si giocava a calcio, da un’altra quella di Beppe con i giochi di strada e dall’altra c’ero io che organizzavo i concorsi canori, le sfilate di moda, ‘1,2,3 stella’, ecc. E guai se qualcuno provava ad entrare nel pezzo di strada dell’altro! Eravamo molto divisi, ma c’era questo bellissimo modo di vivere la strada che al giorno d’oggi nessuno potrebbe immaginare. Giocare per strada era una cosa normale, invece oggi i ragazzini devono avere paura di tutto. Ho ricordi davvero straordinari”.

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TV di Cristiano di Masi

E’ un giovane volto televisivo, conduce un programma sui libri ed è stato presente con il suo volume al Salone Internazionale del Libro di Torino

CHRISTIAN FLORIS: SE SCRIVENDO

hristian Floris, eclettico conduttore televisivo, di recente ospite a Matrix, il noto programma di Canale 5 condotto da Alessio Vinci, si racconta ai nostri lettori. Christian Floris, conduttore radiofonico e televisivo, nonché scrittore e blogger, come nascono tutte queste tue passioni? “Alla radio mi ci sono avvicinato nel periodo dell'adolescenza, avevo una voce importante ma un fisico gracile. Quello era l'unico posto dove ciò che dicevo non doveva corrispondere all'immagine, mi sentivo a mio agio e tutto il resto poi è venuto con il tempo”. Nel corso degli anni ti è capitato di intervistare personaggi importanti del jet set internazionale, quali sono i due che ti hanno maggiormente colpito e perché? “Senza dubbio Sofia Loren, un'intervista breve ma memorabile, e poi l'incontro con Robert Redford, decisamente sorpren-

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dente... Ma fra tutti devo ammettere che stare per 15 minuti a chiacchierare con Dario Fo è un'esperienza che non si scorda”. Recentemente ti abbiamo visto protagonista alla conduzione della rassegna, ormai giunta alla quinta edizione, del Festival Internazionale film corto a tema “Tulipani di seta nera: Un sorriso diverso”. Cosa pensi di iniziative come questa? “Sono officine importanti, palestre in cui giovani attori, registi e sceneggiatori iniziano a raccontare la vita in tutte le sue declinazioni, incitando anche alla riflessione sociale”. La visione propositiva delle diversità umane, coniugate in tutte le sue forme... questa una delle descrizioni della rassegna da te presentata ma tu, in prima persona, per la tua “presunta” diversità sei stato aggredito quattro anni fa nei pressi di casa tua. Come vivi ora la tua vita? Cos’è cambiato? “Vivo la mia vita con una nuova consapevolezza del pericolo e temo per chi, al contrario di me, non ha una telecamera o un microfono per denunciare violenze, aggressioni verbali e atti di bullismo, ecco perché ci vorrebbe un'estensione della legge Mancino che includa i reati di omo e trans fobia”. Cambiando argomento e parlando dei tuoi progetti, sappiamo che il tuo libro “Se

scrivendo – L’Antologia” è stato presente al Salone Internazionale del Libro di Torino 2012. Di cosa parla questo volume? “Da quasi tre anni conduco ‘Se scrivendo’, un programma sui libri che ha ospitato tantissimi autori noti e stranoti, ma che come obiettivo ha quello di valorizzare i giovani esordienti. Dopo il primo anno con i produttori di Caos Film e le edizioni del Gruppo Albatros abbiamo pensato di creare un'ulteriore occasione per valorizzare il loro talento. Ho letto con la redazione i loro inediti e poi li abbiamo inseriti nell'antologia che porta il nome del programma. I due volumi, uno di narrativa e l'altro di poesia, contengono secondo il mio modesto parere alcuni nomi di cui sentiremo parlare”. Hai in cantiere la stesura di altri testi? “Sì, finalmente un romanzo tutto mio, ma sta decantando, dopo che scrivi devi far passare un po' di tempo prima di rileggere e capire se la direzione che hai dato alla storia è quella corretta”. Quali sono i tuoi prossimi progetti? Dove ti vedremo o sentiremo? “Continuerò a condurre ‘Se scrivendo’, che alla fine di questa stagione arriverà alla soglia delle 700 puntate. Poi un po' di relax in giro per l'Europa alla ricerca di nuovi stimoli per nuove idee”. Foto: www.alessandroantonini.com

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TV @ Foto www.paologaetani.com

SARA TOMMASI È “CELEBRITY” Svelare i retroscena di tutti i vip del mondo. E’ questo il tema del programma in onda su Coming Soon ogni mercoledì alle 18

oming Soon Television racconta da sempre la magia del mondo dell’entertainment. Le star più glamour, i registi più amati, i grandi festival internazionali, le news e gli approfondimenti sul mondo del cinema. Ma anche musica, libri, videogiochi e costume. Free sul canale 49 del digitale terrestre e in streaming sul sito www.comingsoon.it, è ogni mese “la tv del cinema” per 6 milioni di telespettatori. “Celebrity” è il programma esclusivo che ti svela tutte, ma proprio tutte, le curiosità sulle STAR di Hollywood. Ogni mercoledì

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alle 18.00 questo nuovo programma di Coming Soon Television, condotto da Sara Tommasi, intrattiene il preserale di moltissime famiglie italiane (le repliche potete vederle il venerdì alle 19.20 e il sabato alle 16.20). Volete conoscere manie, passioni, hobby e curiosità dei vip? Cantanti, attori, registi, rockmen, top model e personalità mondane del mondo dello spettacolo si raccontano a ruota libera in Celebrity e Sara Tommasi è la traghettatrice che ce ne svela tutti i retroscena. Sara Tommasi, al debutto come conduttrice vera e propria, ci accompagna ogni

giorno in un viaggio attraverso il mondo patinato dello spettacolo internazionale, con curiosità e gossip stuzzicanti su svariati personaggi; l’attrice e soubrette italiana laureata alla Bocconi, si è detta a dir poco entusiasta di questo suo inatteso impegno lavorativo, che, dopo un iniziale imbarazzo, sta portando avanti con ottimo successo. Trenta minuti per un viaggio che ci svelerà manie, curiosità, passioni, scandali. Insomma tutti i gossip che riguardano i divi che hanno conquistato spazio sulle riviste rosa di mezzo mondo. (Cristiano De Masi)

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CINEMA di Claudio Testi

E’ il protagonista del suo ultimo film “Operazione vacanze”, al cinema da qualche settimana. Oltre al grande schermo, quest’estate lo vedremo protagonista a Forte dei Marmi e in Sardegna, con le sue inconfondibili battute e la sua passione per la musica

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itiche erano le sue “scorribande” nei film cult degli anni ’80 “Sapore di mare” e “Vacanze di Natale”. Erano anni spensierati, dove ci si divertiva con poco e si andava felici al cinema a vedere i film comici dell’epoca. E lui era uno dei protagonisti di quegli anni. Jerry Calà è uno di quegli attori che non si è fermato a quell’epoca e non ha vissuto di rendita per quei successi. Ha lavorato tanto e ha continuato a far ridere gli italiani con tanti altri film per il cinema e per la tv. La sua simpatia è rimasta immutata, così come lo spirito e la passione per il suo lavoro. Un esempio per molti giovani, soprattutto per quelli che al primo “filmetto” si sentono già arrivati. Altra stoffa. Come è nata la tua passione per questo lavoro? “E’ nata quando ero molto piccolo e mio padre mi portava a vedere al cinema i film con i mitici Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. E, ricordo, guardando i loro manifesti sognavo e immaginavo un giorno, il mio nome su di essi: ‘Jerry Calà in…’. Poi da quando è accaduto veramente ho iniziato a credere che i sogni possono trasformarsi in realtà, basta credere fino in fondo a quello che fai”.

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Cosa ricordi con piacere della tua esperienza con I Gatti di Vicolo Miracoli? “Nel tempo la mia passione si è consolidata, mi sono trasferito a Verona, quando al Liceo Maffei ho incontrato Umberto Smaila, Franco Oppini e Nini Salerno che facevano parte della Filo Drammatica, una scuola che aveva un piccolo teatro. E lì mi sono iscritto e ho cominciato la mia avventura che mi ha portato con loro ad avere un grande successo in teatro, in tv e poi da solo al cinema”. Da “Sapore di Mare” e “Vacanze di Natale” dei fratelli Vanzina ad oggi, secondo te è cambiato il modo di divertirsi e di ridere degli italiani? “Sai, i modi di ridere non cambiano molto. La comicità da sempre è scatenata da meccanismi abbastanza uguali a se stessi, che possono essere la battuta legata all’attualità piuttosto che la ‘gag fisica’, ‘l’ammiccamento facciale’ o la ‘mimica’, insomma ci sono moltissimi elementi per cui possiamo dire che la gente ride per le stesse cose, poi ‘l’involucro’, dove sono presentate queste ultime, varia di epoca in epoca con l’avvicendarsi di personaggi, di generi e quant’altro che comunque rimangono nella storia. Infatti, con grande piacere, oltre alle persone più grandi, mi ri-

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trovo tanti fans giovanissimi che hanno scoperto o riscoperto i miei film, o perché spesso li ripropongono in tv o perché li vedono attraverso il web e negli spettacoli che faccio sento che sanno a memoria tutte le mi storiche battute. Quindi anche con l’aiuto della televisione e delle nuove tecnologie ci sono personaggi e film che vivono eternamente. Se a tuo figlio o a tuo nipote gli vuoi far vedere Totò, lo conoscerà, si appassionerà e lo amerà, come fra tanti anni, spero, i nipoti di mio figlio magari guarderanno Jerry Calà, che nel frattempo sarà andato in cielo, fra le nuvole assieme agli angeli e agli altri comici”. Jerry , sei superstizioso? “Non proprio superstizioso, però ho delle mie piccole manie. Ad esempio, non salgo su un palcoscenico a fare il mio show se non ho una camicia bianca. Mi ricordo che una notte l’avevo dimenticata ma sono riuscito a far aprire un negozio a mezzanotte e a procurarmi questa camicia bianca”. A proposito di manie e tendenze, cosa pensi dei talent show? “Da una parte sono utili a portare alla ribalta dei talenti veramente notevoli, dall’altra però vedo che questi ragazzi sin da subito, che abbiano perso o vinto, hanno la consapevolezza già di essere comunque dei ‘piccoli divi’ e questo non gli fa bene perché spesso li vedi frastornati dal successo, non studiano più e non crescono più. Quindi mi sento di dire alle ragazze e ai ragazzi: se credete in quello che fate, per crescere continuate con passione a studiare senza pensare al successo facile, nessuno ti regala nulla ed è giusto che sia così”. Come investi il tuo tempo libero? “Guarda Claudio, ultimamente, il mio tempo è investito quasi tutto su mio figlio. Ora ha nove anni, l’ho avuto in età avanzata,

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e non voglio perdere neanche un istante che non sia con lui. E poi, starci assieme mi mantiene giovane, mi porta allo stadio, al parco giochi, giochiamo alla play station, e questo mi aiuta tantissimo”. Puoi dirci qualcosa su “Operazione vacanze”, il tuo ultimo film? “Intanto la scelta del titolo è arrivata da mio figlio, che è molto ‘collaborativo’. Quando mi è venuta l’idea di fare questo film, liberamente ispirato alla mia serie televisiva ‘Professione vacanze’, mi scervellavo e chiedevo, come possiamo chiamarlo per non usare lo stesso titolo di quest’ultima? E lui se ne è uscito: papà perché non gli dai il nome ‘Operazione vacanze’? Ed io: ma sai che è un bel titolo! E così lo abbiamo tenuto. La regia è di Claudio Fragasso, che viene dal cinema di azione, e questo film gli ha aggiunto un qualcosa che lo rende diverso dalle altre commedie, e secondo me piace molto ai giovanissimi e ai bambini. Oltre a me c’è un bel cast di protagonisti: Enzo Salvi, Maurizio Mattioli, Massimo Ceccherini, Valeria Marini, Francesco Pannofino e Benedetta Valanzano. Le musiche sono di Umberto Smaila e una canzone è stata scritta da me, ‘Operazione vacanze’. E’ molto divertente che potrebbe diventare l’inno di questa estate 2012”. Quali saranno i tuoi momenti live estivi nelle discoteche e nelle piazze di tutta Italia? “Certo mi fa piacere parlarne. Se volete, tutti i mercoledì di luglio sono nella mitica Capannina a Forte dei Marmi, e poi ad agosto tutte le sere nel mio locale che ho in Sardegna, Vita Smeralda”. Jerry vogliamo concludere questa piacevole intervista alla tua maniera? “Volete andare al cinema e farvi due risate? Prooooova!”.



TEATRO

di Alessandro Cerreoni

Pinocchio, Aladin, Mamma Mia!, si annuncia un altro successo per l’ex batterista dei Pooh. Questa volta dal cilindro della creatività di D’Orazio esce il personaggio mascherato amato da tutti. E così ad ottobre debutterà il musical “W Zorro” con le musiche di Roby Facchinetti

STEFANO D’ORAZIO NEL SEGNO DI ZORRO 98 GP MAGAZINE


a notte è fatta per dormire e per creare. La gente normale dorme, se non ha pensieri o una digestione pesante, l’artista talvolta crea. E così, in una notte di Pantelleria, mentre si girava nel suo letto, Stefano D’Orazio ha incontrato un personaggio particolare: Zorro. Da lì l’idea di scrivere una storia e tramutarla in un musical. Un altro successo annunciato dopo Pinocchio e Aladin, altri eroi di ogni generazione. La messa in scena vedrà il suo debutto ad ottobre e per adesso c’è da impostare il lavoro insieme ai registi Fabrizio Angelini e Gianfranco Vergoni e alla società di produzione, la Medina Produzioni, dalla definizione del cast alla scenografia, fino alla messa a punto delle musiche, firmate da Roby Facchinetti, suo “vecchio” compagno dei Pooh (insieme nella foto). Ed è proprio durante una di queste riunioni che incontro Stefano D’Orazio. E’ il lunedì del ponte del 1 Maggio. Roma è una delizia, si gira tranquillamente. La gente normale, la maggioranza, è in vacanza. Gli artisti lavorano. Ed io anche. Nello spettacolo non esistono né feste e né ponti. Forse è una delle poche macchine efficienti del sistema lavorativo italiano. D’altronde se non si produce non si mangia! Intervistare D’Orazio è uno spasso, ti coinvolge con i suoi racconti e la sua verve, e in più improvvisa altre storie, magari da

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buttare giù per i prossimi personaggi. Stefano, com’è nato “W Zorro”? “Tutti noi abbiamo avuto un bel passato con Zorro, come Aladin, Pinocchio o Cappuccetto Rosso. E’ l’eroe che piace a tutti e non solo ai Peones, di cui era il paladino. Ho fatto ricadere questa storia al 29 settembre del 1820 nella California dell’epoca messicana. Dopo essere stato mandato dalla sua nobile famiglia per quindici anni in Spagna ad imparare le buone maniere, Zorro ritorna e si scontra con l’ilarità dei nobili che sostengono che ormai sia solo una maschera e niente più. Ma la sua riapparizione scatena l’entusiasmo dei Peones, per questo suo essere ideale di libertà. Dopo il suo ritorno, Zorro scopre anche da suo padre di avere una sorellastra adottata dalla sua famiglia. Intorno s’intrecciano altri personaggi, come il governatore succube della moglie, moglie che a sua volta s’innamora di Zorro e lo insidia. C’è poi il sergente Garcia con il suo fare tutto ‘scoglionato’. Il resto lo vedrete al teatro”. Quanto tempo ci hai messo per creare e scrivere tutta la storia? “Poco, quindici giorni. Era dicembre e mi trovavo a Pantelleria, e tutto è nato una notte mentre mi giravo nel letto come una cotoletta”. Quanto c’è di Stefano D’Orazio in questo personaggio di Zorro da te raccontato? “Diciamo che ci unisce la visione della vita e del potere, partendo dalla ‘ridicolizzazione’ dello stesso per arrivare al ridimensionamento della sudditanza”. Ti sei fatto un’idea sul riscontro che ci potrà essere per “W Zorro”? “Mi metto sempre nei panni del pubblico, ovvero dei genitori che accompagnano i figli a vedere lo spettacolo, ricordando quando mio padre mi portava a vedere certi spettacoli dove io mi divertivo come un matto e lui si annoiava. Ecco, Zorro è per tutti, grandi e piccoli. Zorro è un eroe concreto, credibile ed emulabile”. Le musiche degli altri due musical da te scritti, “Pinocchio” ed “Aladin”, sono state firmate dai Pooh. Per “W Zorro”, invece, la firma è unicamente di Roby Facchinetti, perché questa scelta? “Mentre scrivevo mi veniva in mente la possibile colonna sonora e c’era bisogno di accompagnarla da musiche che richiamano al sentimento. Ecco, Roby riesce a rappresentare ottimamente i sentimenti”. Pinocchio, Aladin e Zorro, cosa ti “dicono” questi personaggi che hai raccontato a tuo modo? “Sono tutti e tre piccoli eroi del quotidiano. Pinocchio è la presa di coscienza della sua diversità. Aladin è la semplicità. Zorro è la nobiltà d’animo messa al servizio dei poveri. Tutti e tre hanno un’arma pulita e cercano il riscatto nella vita”. Chi sarà il prossimo personaggio? “Quello su cui ci inciamperò di notte, ovviamente sempre a Pantelleria mentre mi giro nel letto ed inizio a pensare. Mi piacerebbe comunque mettere mano al Gatto con gli Stivali, e chissà che non accada”. Cosa farai da qui al giorno del debutto? “Incontri e riunioni per mettere a punto il tutto, luci, musiche, scenografia, situazioni pratiche e confronti continui con i registi Angelini e Vergoni”.

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TEATRO di Alessandro Cerreoni

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© Foto Corrado Pinci

W ZORRO IL CASTING Siamo andati dietro le quinte del casting di “W Zorro”, il nuovo musical scritto da Stefano D’Orazio. Davanti ci siamo trovati ballerini, cantanti e attori davvero molto preparati ono stati tre giorni di spettacolo gradevoli. E’ stato come andare a teatro”. Con queste (belle) parole, Fabrizio Angelini e Gianfranco Vergoni, registi e coreografi del nuovo musical di Stefano D’Orazio, “W Zorro”, hanno sintetizzato la tre-giorni dedicata ai casting. Centinaia di uomini e di donne, giovani e meno giovani, si sono dati appuntamento a fine aprile al Molinari Art Center di Roma (zona Marconi) con il sogno di essere scelti per affiancare (in sei) il protagonista Michel Altieri. Tre giorni di prove (ballo, recitazione e canto) per misurare la bravura dei candidati e scegliere il gruppo su cui poi fare la scelta finale. Una scelta non facile considerata la bravura degli artisti. Con i due registi c’erano anche l’autore del musical Stefano D’Orazio, Roby Facchinetti che ha realizzato le musiche, Rossana Casale come vocal coach e Stefano Pantano (campione di scherma) che insegnerà l’uso della spada ai protagonisti di “W Zorro”. “Davanti – spiega il duo Angelini-Vergoni – ci siamo trovate persone davvero valide e preparate. Scegliere non è stato facile, anche perché, oltre alla bravura, bisognava trovare artisti in grado di legare con il protagonista Michel Altieri dal punto di vista fisico-estetico. Sicuramente, vista la presenza di persone bravissime,

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ci potrà essere sfuggito anche qualche elemento di talento. Ma, ripetiamo, non era facile scegliere”. In effetti, per “facilitarsi” il compito, i due registi-coreografi già in partenza avevano fatto un’enorme lavoro di scrematura. “Abbiamo ricevuto ben 500 domande di partecipazione – dicono – fermo restando che già in partenza avevamo fissato chiaramente i requisiti richiesti. Dai curriculum abbiamo fatto una prima selezione. Ad esempio, non ci servivano necessariamente uomini giovani sotto i 25 anni”. Dunque, vista la bravura del cast, si annuncia un “W Zorro” carico di successo. “Questo – affermano Angelini e Vergoni – è dovuto anche al fatto che in 22 anni c’è stata una grande crescita del musical in Italia. Durante i casting, infatti, abbiamo incontrati artisti che conosciamo da oltre vent’anni, che fanno parte della generazione che va dai 40 ai 50 anni. Persone molto preparate”. Ora che la scelta del cast è stata compiuta (top secret sui nomi), il lavoro si sposterà sulle prove fino al debutto, che avverrà in autunno. “Tra fine agosto e i primi di settembre – spiegano Fabrizio Angelini e Gianfranco Vergoni – inizieremo e porteremo avanti 5-6 settimane di prove, pronti poi per debuttare”. E non ci resta che dire: “W Zorro”.

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MUSICA

CHARTS CLASSIFICHE TOP TEN EUROPA 1 “YOUNG” – TULISA 2 “SPARKS” – COVER DRIVE 3 “TOO CLOSE” – ALEX CLARE 4 “DRIVE BY” – TRAIN 5 “WE ARE YOUNG” – FUN FT. JANELLE MONAE 6 CALL ME MAYBE” – CARLY RAE JEPSON 7 “LASERLIGHT” – JESSIE J FT. DAVID GUETTA 8 LET’S GO” – CALVIN HARRIS FT. NE-YO 9 “212” – AZEALIA BANKS FT. LAZY JAY 10 “STARSHIPS” – NICKI MINAJ

TOP 10 USA 1 “PAYPHONE” – MAROON 5 FT. WIZ KHALIFA 2 “BURN IT DOWN” – LINKIN PARK 3 “SOMEBODY THAT I USED TO KNOW” – GOTYE FT. KIMBRA 4 “CALL ME MAYBE” – CARLY RAE JEPSEN 5 “LIVE TO RISE” – SOUNDGARDEN 6 “MIDNIGHT CITY” – M83 7 “WE ARE YOUNG” – FUN FT. JANELLE MONAE 8 “LITTLE TALKS” – OF MONSTERS AND MEN 9 “BOYFRIEND” – JUSTIN BIEBER 10 “GOLD ON THE CEILING” – THE BLACK KEYS

TOP TEN ITALIA 1 “TU MI PORTI SU” – GIORGIA 2 “IL COMICO (SAI CHE RISATE) – CESARE CREMONINI 3 HAI DELLE ISOLE NEGLI OCCHI” – TIZIANO FERRO 4 “COME UN PITTORE” – MODÀ FT. JARABE DE PALO 5 “SENZA SORRIDERE” – FRANCESCO RENGA 6 “ORA IL MONDO È PERFETTO” – P.FUNK FT. G.SANGIORGI 7 “L’AMORE È FEMMINA” – NINA ZILLI 8 “TI DEDICO TUTTO” – BIAGIO ANTONACCI 9 “QUELLO CHE CI MANCA” – MARIO VENUTI 10 “SGUARDI” – GIANLUCA GRIGNANI

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TULISA L’inglesina ha avuto successo come membro degli N-Dubz e adesso si presenta in veste da solista. Il pezzo è stato prodotto dal suo ex fidanzato Fazer. Per le sue forti sonorità è un potenziale successo estivo. ALEX CLARE Debutto fortunato del cantautore inglese con l’album “The Lateness of the hour”, visto che questo pezzo è stato selezionato come colonna sonora della Microsoft per pubblicizzare Internet Explorer 9.

M83 E’ un gruppo di musica elettronica nato in Francia. Nel passato hanno anche remixato un pezzo dei Depeche Mode e questo pezzo anticipa l’uscita del loro doppio album. I loro lavori finora sono stati sempre ben accolti dalla critica. OF MONSTERS AND MEN Questa band è nata in Islanda nel 2010. La loro cantante si chiama Nanna e il singolo è estratto dall’album “Into the Woods”. Hanno vinto un concorso canoro di band emergenti delle loro parti. PLANET FUNK Sono un gruppo italiano autori nel passato di successi come “Chase the Sun” e “Who said”. Incidono sempre nel loro studio di registrazione napoletano. Questo è il loro primo brano cantato in italiano affidato alla calda voce di Giuliano Sangiorgi. MARIO VENUTI Riecco all’opera l’ex Denovo, dall’ultimo album di inediti intitolato “L’ultimo romantico” uscito a maggio. Il cantautore siciliano ha composto musiche e testi e torna a tre anni di distanza da “Recidivo”.


di Silvia Giansanti - in collaborazione con la Foxy John Production - www.foxyjohnproduction.com

SPECIAL GUEST REBECCA FERGUSON ANIMA INGLESE uesta giovane arriva direttamente da Liverpool dov’è nata il 21 luglio 1986 ed è diventata famosa attraverso la partecipazione alla settima edizione del talent show “The X-Factor” versione britannica, nella quale si è classificata seconda. Rebecca Ferguson è madre single, proviene da una famiglia proletaria e si è diplomata all’Hugh Baird College di Bootle, in qualità di assistente legale. Negli anni precedenti aveva già partecipato ad altre edizioni del celebre talent show, non ottenendo però buoni risultati. Invece, qualche tempo dopo, per lei la situazione si è completamente ribaltata ed è stata notata anche da personaggi affermati del mondo musicale internazionale. Molto apprezzato è stato il suo singolo di debutto intitolato “Nothing’s real but love”, seguito dal suo primo album “Heaven” che ha raggiunto il podio della classifica ufficiale britannica, dopo che Rebecca si è chiusa letteralmente per un anno in sala di incisione per partorire questo lavoro dalla vena pop con influenze soul e blues. Di recente, in occasione di uno special tv, ha anche duettato magnificamente con Lionel Richie all’interno del classico “Endless Love”, prendendo il posto di Diana Ross. Al momento è in rotazione radiofonica il suo secondo singolo “Glitter & Gold”.

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NEWS Gli Europe, la celebre band anni ’80 guidata da Joey Tempest, è tornata a farsi sentire. Il loro ritorno è stato siglato da “Bag of bones”, ultima fatica che verrà presentata live in autunno nel nostro Paese in ben quattro città: Firenze, Modena, Bassano Del Grappa e Milano. Jennifer Lopez & Enrique Iglesias partiranno in tour il 14 luglio da Montreal per tenere una serie di concerti in America per tutta l’estate. Durante i live ci sarà spazio per i rispettivi successi dei due artisti, che in questo periodo stanno incidendo una canzone insieme. Marco Carta si appresta a tenere una serie di concerti estivi a sup-

porto del nuovo lavoro intitolato “Necessità Lunatica”. Il tour vero e proprio però prenderà il via in autunno nei teatri e in qualche palasport. Gli Skunk Anansie usciranno in autunno con un nuovo album a due anni di distanza dall’ultimo. Inoltre lo presenteranno live in tre date italiane. Saranno il 19 novembre a Milano, il 20 a Roma e il 21 a Jesolo. I Foo Fighters capitanati da Dave Grohl, tornano a grande richiesta in Italia. Infatti, dopo il successo di Milano, si esibiranno il 13 agosto ad Udine. Il noto gruppo americano è impegnato nella registrazione del nuovo lavoro.

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EVENTI

© Foto Andrea Chiodi

DYNAMITE ROMA FROM IBIZA L’idea è quella di scatenare le folle con un progetto innovativo, qualcosa che richiamasse i party tanto in voga ad Ibiza. Il tutto da “trapiantare” a Roma. Nasce così il progetto Dynamite, un nome esplosivo che richiama quelle tipiche atmosfere “ibizane” romotori di ciò sono due dj romani, Daniele Sgroi e Cristiano Latini, meglio conosciuti come D-Key. “Siamo follemente innamorati – dicono i due dj – di tutto ciò che ruota intorno alla vita notturna di quell’isola, dalla musica all’estetica, dai locali alle persone. E abbiamo pensato che un’atmosfera del genere a Roma mancava da tempo. E da lì abbiamo messo in piedi uno staff che condividesse l’idea di questo party, dove la musica torna ad essere la vera regina, che celebra gli artisti indipendenti per valorizzare il talento. Un party concepito per noi che amiamo ballare senza compromessi, dove essere un po’ folli ed essere noi stessi, senza maschere da week end”. A quale target di pubblico si rivolge? “A tutti coloro che hanno la voglia e il coraggio di mettere in gioco la propria scelta per una serata e sperimentare qualcosa che da qualche altra parte non troverebbero. A tutti coloro che hanno voglia di ballare e saltare senza dover per forza rispettare gli schemi a cui sono abituati. Insomma, a tutti coloro che sono appassionati di musica elettronica a 360 gradi”. Com’è strutturato il party?

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“Dal momento in cui si entra fino a quando si esce, non c’è mai una serata uguale. Il tutto è sempre rimandato al singolo evento e alla nostra proposta artistica e musicale. L’obiettivo è riuscire ad offrire sempre un party di alta qualità”. Oltre a voi, chi sono i dj che ne fanno parte? “E’ importante per noi far coesistere in consolle dj di ventennale esperienza con giovanissimi talenti che tentiamo di promuovere , in un crescendo musicale che si sviluppa in ogni serata, a partire da un sound più morbido fino ad arrivare ai dischi che ‘profumano’ di vecchio rave. Tutto questo in un ambito di amicizie costruite nel tempo, dividendo le consolle di mezza Italia, ma sempre dando spazio a chi ci ha sempre mostrato grande valore e professionalità. Il comune denominatore per gli artisti che invitiamo a suonare da noi è che possono dare liberamente sfogo al loro gusto, senza doversi rifare a dettami o a paletti prestabiliti”. Per ulteriori informazioni, cercate la pagina ufficiale del party "DYNAMITE (D-KEY's party)" o sulla pagina "D-Key”

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VITA MONDANA di Roberto Gismondi

TANTI VIP A RAINBOW MAGICLAND

ella Capitale in preda al pallone europeo continuano le inaugurazioni e gli incontri culturali tra mondanità e divertimento. Il caldo ha favorito l’apertura delle porte del parco divertimenti più importante del centro Italia. A Valmontone si sono riversati, infatti, centinaia di invitati all’inaugurazione di Rainbow Magicland, il parco divertimenti a tema magico che ha accolto decine di personaggi dello spettacolo. La madrina Bianca Guaccero in compagnia del Sindaco di Valmontone Egidio Calvano, il presidente di Rainbow Magicland Giuseppe Taini e l’Amministratore Delegato Stefano Cigarini, hanno aperto il parco al pubblico presente e ai loro ospiti, tagliando il simbolico nastro tricolore. Tanti i vip presenti: Jonis Bascir, Vittoria Belvedere, Nadia Bengala, Roberta Beta, Vincenzo Bocciarelli, Matilde Brandi, Eleonora Bri-

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gliadori, Nathalie Caldonazzo, Kaspar Capparoni, Pierdavide Carone, Licia Colò, Tosca D’Aquino, Fabiola Daniele, Lucianna De Falco, Enio Drovandi, Valeria Fabrizi, Elisabetta Ferracini, Irene Ferri, Ugo Fabrizio Giordani, Brando Giorgi, Simone Inzaghi, Gabriella Labate, Barbara Livi, Veronica Logan, Daniela Martani, Leopoldo Mastelloni, Mita Medici, Maria Monsè, Enrico Mutti, Stefano Pantano, Sabrina Paravicini, Martina Pinto, Lilian Ramos, Amanda Sandrelli e Blas Roca Rey, Luana Ravegnini, Ivonne Sciò, Sebastiano Somma, Katia Svizzero, Gianmarco Tognazzi, Saverio Vallone e Flavia Vento. a pittura dei metropolisti, la corrente artistica nata a Roma più di ven’tanni fa, è tornata alla ribalta esponendo le opere di Carlos Grippo, Antonio

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Da sinistra: Bianca Guaccero, Gatto Baleno e Stefano Cigarini; Achille Bonito Oliva con Vittoria Cappelli; Paola Fendi; Anna De Fazio, Vicesindaco Sveva Belviso

Tra gli eventi segnalati dal nostro viaggiatore notturno (a volte anche diurno), c’è l'inaugurazione della stagione estiva del parco dei divertimenti di Roma, una mostra di pittura dei metropolisti e un incontro di educazione alimentare con i giovani

Sciacca, Timur Incedaiy e Nico Paladini al Palazzo Ruspoli a Roma. Un ritorno in grande stile, con una vernice stampa che ha fatto rivivere a tutti gli ospiti la disinvolta euforia e il senso di opulenza dei nostri “Magnifici anni ‘80”. Alle 18 è arrivata la special guest Achille Bonito Oliva, il critico che ha teorizzato il movimento e che non poteva mancare all’appuntamento. Poi è stata la volta di Camilla Morabito la gran cerimoniera della vita cultural-mondana capitolina accompagnata da Umberto Croppi. Una raffica di flash ha accolto Isabella Rauti consigliere della Regione Lazio. E poi ancora: Marisa Stirpe, Paola Fendi, Vittoria Cappelli (produttrice dei programmi di Philip Daverio e amica di Bonito Oliva), Livia Azzariti, Maria Teresa Mastromarino, Rosalba Giugni e Antonia De Mita e Luca Barbarossa. Champagne, cous cous, tartine di caviale e involtini di carpaccio serviti

su eleganti tovaglie di fiandra dai motivi floreali insieme alla pittura audace, provocatoria e attuale del Metropolismo hanno portato una ventata di ottimismo e di allegria in Via di Fontanella Borghese. imbolicamente indicati da una tavola “d’oro” e da una tavola “nera”, sono stati presentati i cibi sani e quelli rischiosi in un incontro con 500 studenti delle scuole della Capitale presso l’istituto agrario Giuseppe Garibaldi di Roma. Una campagna itinerante promossa dall’Assessorato capitolino alle Politiche Sociali e inaugurato per l’occasione dal Vicesindaco Sveva Belviso. Notevole ed interessata è stata la partecipazione dei ragazzi ai quali l’ideatrice dell’evento Anna De Fazio ha rivolto il proprio contributo.

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WEDDING di Claudia Della Ratta

WEDDING CRAZY Tutti sognano il matrimonio perfetto e cercano di organizzarlo in modo che si tratti di un giorno speciale ma ci sono matrimoni tanto speciali da risultare indimenticabili tanto per gli ospiti quanto per gli ignari spettatori

na passione in comune con il partner o un aneddoto legato alla storia d’amore sono lo spunto per dare una particolare impronta alla cerimonia e ai festeggiamenti . Nel nostro paese ipertradizionalista sono ancora ridotte le cerimonie così come il web ci propone dalla non lontana Europa o dallo stravagante mondo del wedding americano. Ad esempio, di recente l’Orlando Scienze Center è stato teatro di un matrimonio davvero singolare, un Halo Themed Wedding, ispirato ad un celebre gioco virtuale per console che ha fatto sì che gli sposi si incontrassero e si innamorassero. L’unione dei due è stata celebrata da un inquietante ministro, il protagonista del gioco, e i brani dell’accompagnamento musical erano quelli originari del gioco Halo. C’è poi chi ama i fumetti e i cartoni animati giapponesi, al punto da riproporre i personaggi più noti, Sasuke e Naruto, ma affinché tutto risulti perfetto anche amici e parenti si devono calare nella parte. Ma come sempre, la patria più alternativa è sempre quella degli Stati Uniti, dove una coppia nel momento più bello, quello legato al ballo della sposa con il papà, ha pensato di scegliere il brano “Thriller” per aprire le danze coinvolgendo gli invitati a seguire la coreografia originale attraverso un mega monitor, altri, invece, hanno dato sfogo al sound di “Dirty Dancing” e alla sua scena finale. E’ proprio vero quando si dice se ti sposi sei in ballo, e quindi… balla!

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Via Poggibonsi, 15 - 00148 Roma - Tel. 06 65.74.33.14 - www.palombini.com - d.melis@palombini.com


Copia omaggio

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© Foto Chieregato

GP MAGAZINE ANNO 13 NUMERO 130 WWW.GPMAGAZINE.IT

LAVINIA BIAGIOTTI Yohana Allen • Jerry Calà • Stefano D’Orazio • Catena Fiorello • Christian Floris • Tommaso e Nicola Marconi


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