Amore Morte e altre cose compostabili.

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Adriano Cataldo

amore morte e altre cose compostabili


Š Copyright 2018 Adriano Cataldo I Edizione Prefazione: Davide Passoni Design ed illustrazioni: Sedili Nomari



Adriano Cataldo (noto anche come Adriano Catd) è nato a Emmendingen nel 1985. È bravissimo nel contare le lettere delle parole.

Davide Passoni (1985) Musicista, poeta e grafico. In primis animatore sociale esperto in musicoterapia. Ex bagnino. Vincitore del Premio Dubito 2014 e Campione nazionale di Poetry Slam a Squadre 2018 con il progetto Eell Shous. Pubblica Raccolta Differenziata per Miraggi Edizioni nel dicembre 2018. Nel 2019 presenta il primo torneo di Poetry Slam televisivo su Zelig Tv, insieme a Paolo Agrati e Ciccio Rigoli. Attualmente attivo nel progetto Poesia Potente e Chitarra Tonante, con Sir & the Ivanoe, e in Original Motion Poetry con Alessio Pamovio. Maestro di Cerimonia stakanovista. Automunito e disponibile per trasferte di lavoro fuori sede. Film preferiti: Ritorno al futuro e Star Wars. Libro preferito: Dizionario dei sinonimi e contrari. Frutto preferito: limone. Animale preferito: prosciutto.

Le persone

Creativo, eclettico, geniale: niente di tutto questo. Sedili Nomari -al secolo Simone Rinaldi- nasce nel centro Italia nel 1993. Laureatosi in Comunicazione a Verona nel 2016, frequenta l’Alta Formazione Grafica a Trento, dove –a detta di tutti i suoi insegnanti– è uno studente così così.


Indice

Da pag 8 a pag 33: alcune poesie (17 per la precisione) con alcuni disegnini. Prima: la prefazione di Davide Passoni


Prefazione Io e Adriano siamo gemelli. A prima vista non si direbbe: lui ha i capelli scuri, io li avevo chiari (anche se adesso sono un uomo lampadina); lui ha gli occhi scuri e profondi, io azzurri e spiritati; lui ha il baffo bello importante, io ho la barbetta smilza; io mi vesto come capita, un po’ street e molto male, invece lui è sempre elegante nonostante gli abiti tremendamente casual. Lui è un terun e io sono un ciuccia-nebbia. Nonostante tutte queste differenze evidenti, di impatto, siamo proprio gemelli. Come De Vito e Schwarzenegger. Abbiamo le stesse idee senza copiarci o scambiarci prima opinioni a riguardo: è come se nell’aria ci fosse una particolare frequenza radio che trasmette idee, e fossimo in grado di sintonizzarci entrambi, a distanza, su quella stessa frequenza. Siamo gemelli: amiamo le freddure e abbiamo creato delle pagine per diffondere la splendida arte della risata a denti stretti, io con Mr Freddolo e lui con Breveintonso; l’immagine di copertina di questo libro, l’avete vista, è un bidone della spazzatura, così come l’immagine di copertina del mio libro è un cestino della spazzatura; Adriano si dileggia nella scrittura di tautogrammi, a volte, e così faccio pure io; organizziamo entrambi i Poetry Slam e a volte partecipiamo come poeti. Mi piace molto Trento e tutto quello che le sta intorno, Adriano ci vive, non so se sia così anche per lui. So che gli manca il mare, io adoro la montagna. La cosa bella di Adriano è che mi ha chiesto di scrivergli la prefazione al libro, cosa di cui vado fiero. Scrivere la prefazione di un libro bello è doppiamente gratificante: si ha la possibilità di leggerlo in anteprima e, cosa decisamente importante, si riceve sempre una copia in regalo. Ecco, anche se non avessi scritto

Davide Passoni

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questa prefazione, io questo libro, l’avrei comprato ad ogni costo perché è fantastico: non si dovrebbe mai essere così espliciti in una prefazione, ma io me ne frego di cosa si dovrebbe evitare di fare, a volte. Amore Morte e altre cose compostabili mi piace tantissimo. In pratica, leggendo questo libro, è come se avessi letto qualcosa di mio, ma che non ho scritto io. Non qualcosa che avrei voluto scrivere, ma una sorta di premonizione di quello che avrei, in qualche universo parallelo, sicuramente scritto, con le stesse parole. Leggetelo con attenzione perché chissà, forse anche voi, leggendo Amore Morte e altre cose compostabili di Adriano, scoprirete di essere suoi gemelli.

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Ps: mi sono accorto che nella prefazione non ho speso mezza parola per i disegni che sono esageratemente belli, ma sono grafico pure io e troppi gemelli stanno un po’ stretti.


Piove, auspico la morte delle zanzare

Piove, auspico la morte delle zanzare. Censisco il pattume (loro cibo altrimenti): il modello proporzionale.

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Coda

Hai detto: i cani sono i più fedeli tra le persone Io ti guardavo con la coda del mio occhio in fila per un pasto con “torni” e “resti”, in fette. Siamo adulteri ma in questo film alla vaccinara siamo ai titoli di coda.

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Sul sesso sono Sul sesso sono selvaggio, scostumato, sporco silente soltanto se sento sbrodolarti sono satanico sul sedere saffico saggio sfinteri solenne sussulto sul seno so suscitare sconcezze su sudate suore Savonarola sarebbe Sade se sentisse suggerimenti sono siluro sputante se sai succhiare senza stop saccarina splendida splendente, sapore salato sul sorso. Sarò superuomo sovrastimato simbolo soggetto senza scopo *** Sul sesso sono squallido sincopato supplizio sono soltanto sillogismi sapere scartato svilito Sul sesso sono solo

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Ho chiuso, dandoti il braccio Il lucchetto? La porta? Il gas? Il termosifone? Ho strisciato, il cartellino? l’abbonamento del treno? Ai tuoi piedi?

Dimenticansie

O sono alcune noncuranze a tradirmi, oltre te, da quando abbiamo chiuso?

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Poesia di amore vocale per donne abbandonanti Anna, armata, amata lama Anna, ambrata arca. Anna salpava: Malta.

Sara, cablata stava Sara, appagata amava. Sara andava: Val Fassa. Mara, salata, calma saltava, arrancava. Mara scappava: Massa Carrara. Barbara, Assaltata, casta, cara. Barbara allarmava alata: Ankara.

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Marla, barava alla carta Marla abbassata alla cabala All’anta dalla stanza, Marla parlava: “basta�.


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L'amore non è fonte rinnovabile L’amore non è fonte rinnovabile. Come il vento accade, ignora i confini e si definisce nel computo degli effetti. L’amore rifiuta però le turbine Non crea profitti di un qualche padrone. L’amore non è fonte rinnovabile, come il sole alimenta scambi di ossigeno quando piantati sulle superfici ci uniamo. L’amore però non brucia pelli Oltre al primo grado ustorio. L’amore non è fonte rinnovabile, come l’acqua distrugge e irriga ma non vuole contenitori e rifiuta metonimie. L’amore è semmai La componente umida del rifiuto di ogni ciclo produttivo È cura nel non confondere Carte sporche Carte da giocare Carte da decifrare L’amore non si rinnova L’amore rinnova.

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Facciamo indifferenza Selezioniamo piattume Una metonimia di sputi. Una gara che era Stazione a Parigi Val bene una messa in piega Una prostrazione Uno sfruttamento della sostituzione. Occupiamo i banchi di nebbia Facciamo saltare le massime cariche dello stato delle cose. Mi riprendo la camera e assennato Faccio una riforma, Ne ha bisogno il palese Disprezzo che provi. Un’inflazione da appagare Una multa subconscia Un lavorio sommerso

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Eu-carestia

In questi treni in Ricardo, una curva che decresce.

Impossibile sorvolare, su un bacio Sul decollo Del piede tuo Che avanza Perché ti avevo chiesto la mano In questo pasto al posto tuo. Rendimi maggio Questo novembre Rimembro Ancora una volta celeste C’è l’oste L’ostia porosa Litio orale Offerto in sacrificio per noi, in emissione dei “peccato”.


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Non è il precipitare di pareti ghiacciate Ma è lo svanire lento del permafrost al Norway’s Svalbard seed vault un lento contatto ai tuoi occhi Queste dita sottili provocheranno altri esodi di inviti che declini, da Miami al Bangladesh Scompariranno popoli e ricompariranno malattie seguendo il ritmo della tua alternanza Caleranno del 20% le capacità cognitive umane, causa anidride carbonica nell’aria causa tua veste che cade, causa tuo sospiro In questa grande cecità questa reticenza della comunità scientifica mancano le croci e non rimane che qualche brandello d’amore borghese È il mio cuore il paese più surriscaldato.

Di amore e cambiamento climatico

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Sono Solo

Sono solo Fo’ l’orto obtorto collo: rospo horror. Sono solo, goloso compro pollo Forno Tolgo l’osso Sorso rosso. Sono solo: compro oro, compro lotto, compro oroscopo Sono solo: corro. Colpo sordo, molto dolo corpo rotto, collo nodoso. Sono solo: bosco odoroso, orso morto, concorso colposo. Sono solo, soporoso non dormo non sogno. Odo Bob Solo? Odo Rock ‘n roll? Roth? Troppo colto Sono solo, sotto sotto tocco fondo Otto porno col dvd Godo STOP!

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Realismo della funzione d'onda La vita è forse liquida Sicuramente, liquida illusioni. Chi m’era prossimo? Chi mera conoscenza?

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Sacchetti

Con te, i miei giorni sono sacchetti biodegradabili: misteriosamente introdotti, per un futuro di cura, migliore. Tra le cose che ci muovono non conosciamo, la dinamica dei prezzi o quella dei bit. Sappiamo che un battito in gola fa campagna elettorale e c’imballa leggeri.

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Abolisco congiuntivo

Teste nella sabbia giuro sulla Bibbia: nient’altro che la verità! In principio era il diverbio le possibili sinossi di “sappia”. Oggi, abolisco il “vorrei” e il “volessi” adagio un fiore, strizzo l’occhiello tolgo una res alla mediocrità mi saggio senza volubili pindarici seguo un corso del fiume imparo nulla o imparo tutto perché verba transcurrent e panta rei. Oggi, mi saldo ai “vuoi” abolisco i “volesse”, i “vorrei”.

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e condizionale

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Districo Elegiaco Cinti nel pettine evasi capei Di tanto turbine fanno carezze

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Se tutte le parti del corpo

Se tutte le parti del corpo Fossero definite dalla loro funzione Risolveremmo di molto Il tema scottante della finzione. I menti non mentirebbero Le mani non emanerebbero, I pollici dimensioni dello schermo non definirebbero. Sorvolo invece su ciò che non fare potrebbe il membro maschile. Sarebbe tale, soltanto il sedere Il piede sarebbe correre, camminare, scalciare. Verbi all’infinito per infinite possibilità. Gli occhi piangere e vedere. (Applicando una prospettiva solo riferita a te Si aggiungerebbe l’innamorare). Se tutte le parti del corpo Fossero definite dalla loro funzione Risolveremmo di molto Il tema scottante della di genere discriminazione. In particolare, il già citato pene, la vulva, il già citato sedere e la bocca, nelle loro molteplici implicazioni di Pene e vulva Pene e sedere Vulva e sedere Bocca e sedere

Pene e pene Vulva e vulva Bocca e pene Bocca e vulva Bocca e bocca (assumendo per semplicità scenari a due) Sarebbero definiti da un unico infinito Non più accoppiare, solo amare.

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Il rimpianto ai tempi del centenario della Rivoluzione Russa Rendi Ottobre novembre

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Brucerò per te il tricolore soprattutto quello messo dai trentini Per creare un ambiente confortevole agli alpini E poi ciucciargli soldi E lascerò spazio a un mondo genuino. Brucerò per te il tricolore sulla divisa della Juventus Per lasciare spazio a un mondo onesto. Brucerò per te il tricolore messo per la nazionale di calcio Per lasciare spazio a un mondo appassionato. Brucerò per te il tricolore di Giorgia Meloni Perché non basta essere donna per essere una buona politica I fascisti sono insensibili al genere. Brucerò per te il tricolore di Casa Pound E con te farò l’amore Su di una superficie non fastidiosa per la vita.

Bruciare il tricolore

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Da oggi, è continuo il porre di sveglie. Ti sogno, così, a intervalli.

Amore Extraparlamentare. Invito al voto inutile

Da oggi non cerco, nel cascame del caso, alleati o simboli per il giogo dei collegi a unico nome. Da oggi, partito dal tuo nome, non scelgo banche o fasci ma semi più forti. L’amore non è voto utile. Di capitale e odio dimentica la soglia di sbarramento.

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Ringraziamenti

Grazie a Simone per le grafiche e per avermi motivato moltissimo a fare questa raccolta. Allo stesso modo ringrazio Davide per la prefazione e per aver detto da subito di fare questo librino. Grazie a tutto il Trento Poetry Slam perché in alcune occasioni mi ha dato la possibilità di leggere dei testi in pubblico. Ringrazio infine Valeria perché delle tre parti che costituiscono il titolo del librino, lei è l’Amore. Dedico il libro a mio nipote Gabriel, sperando che imparipresto a leggere.


Š Copyright 2019 Adriano Cataldo I Edizione 08/2019 - Stampato in proprio


Una raccolta di poesie, illustrazioni, amore, morte, e altre cose compostabili.

Š Adriano Cataldo Prefazione: Davide Passoni Design ed illustrazioni: Sedili Nomari


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