Short theatre 10 | Nostalgia di futuro

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Il futuro è chance e minaccia. Almeno fin quando la costrizione dell’occhio rivolto al passato, sottrae futuro allo sguardo. La consolazione, la giustificazione, la celebrazione: queste le insidie su cui si gioca il rapporto tra quello che siamo e quello che siamo stati, le insidie su cui si gioca il nostro rapporto col tempo. Il passato dovrebbe servire per pensare il futuro – un destino da costruire e non un’incertezza da colmare – e non per compiacere il presente. Questa che viviamo è l’era geologica in cui l’uomo sembra essere primo e unico motore di ogni cosa, tranne, forse, che del proprio futuro. Questo che viviamo è un sistema che non sa rilanciarsi, se non nascondendo i segni della sua implosione, progettando crisi essenziali alla sua conservazione. Un tempo in cui le ideologie diventano tradizione, l’utopia e il desiderio restano idee di rivolta. L’Occidente confonde le prospettive, mentre l’Europa edifica fortezze su terreni paludosi. Sembra impossibile in Italia immaginare qualcosa di inimmaginabile. Ed eccoci, qui e ora, con una certa e inconsueta NOSTALGIA DI FUTURO. Un ossimoro all’apparenza. A comporlo due termini sempre compresi in un duplice dialogo con due diversi sistemi di riferimento (il reale e il virtuale, la vita e il suo racconto). Eppure, forse, proprio la rappresentazione è uno strumento di scrittura di altre possibilità, di un’altra ipotesi? Possiamo, forse, provare a non stringere troppo il fuoco dello sguardo e a prenderci cura del paesaggio? Un paesaggio che è ora e qui. Che non chieda nulla al futuro, se non di accogliere il prossimo passo. Il prossimo passo che comunque faremo. Un’ipotesi. Dieci anni fa abbiamo provato ad immaginare come ci sarebbe piaciuto essere oggi. Adesso continuiamo ad immaginare come ci piacerebbe essere, oggi. È un rilancio quello che proviamo a praticare, ospitando un dispiegamento di strumenti e forme con cui sperimentare un’immaginazione di futuro. Con un pensiero a Chris Burden che con la chance e la minaccia ha sempre giocato, al confine tra arte e vita, appunto, da Shoot del 1971 fino a Metropolis II, opera vertiginosa in cui disegna la vertigine che ci aspetta. Fabrizio Arcuri


Ci sono tanti modi per guardare, tante posizioni da cui osservare, diverse posture con cui vedere. Chi guarda, nell’atto stesso del guardare, fa. D’altra parte, chi fa, non può non guardare. E l’evento performativo non può non vivere dei due movimenti, che Short Theatre ogni anno ospita, e fa incrociare. Short Theatre è un luogo e un tempo in cui si ricompone una comunità di artisti, pubblico e operatori. Una comunità alla ricerca della giusta distanza tra sguardo e creazione. Short Theatre è una lente con cui osservare il paesaggio dello spettacolo dal vivo italiano e internazionale, ma anche un’occasione di dialogo intorno all’attuale condizione della performance, alle sue forme e ai suoi sensi, alle sue prospettive. La prima battuta di questo dialogo, quest’anno, è: NOSTALGIA DI FUTURO. Spettacoli, incontri e conversazioni, percorsi di formazione e di visione, djset, concerti, installazioni: questi i formati del dialogo che coinvolge l’intera comunità del festival. Impossibile mappare l’intero territorio su cui si innesta questo dialogo, troppo vario, così preziosamente intessuto d’interferenze. Emergono delle aree, dei segni, degli snodi, di cui è impossibile trascurare la rilevanza e la viralità: il discorso politico come azione di autogoverno e di intervento pubblico; il racconto sulle identità culturali, artistiche, di genere; lo sconfinamento artistico e sociale; la nuova tradizione della scrittura contemporanea e le emergenze della danza europea; strategie culturali come ispirazione di strategie politiche; la virtuosa ambiguità della posizione del performer e dello spettatore.


Anche quest’anno Short Theatre ospita una moltitudine di artisti e progetti, moltissimi per la prima volta in Italia, riaffermando l’inclinazione per le scommesse artistiche, continuando a tracciare i contorni di un paesaggio popolato di occasioni e di promesse che Short Theatre tenta ogni anno di raccogliere e mantenere. La relazione con il panorama artistico europeo è ancora più solida, grazie al consolidamento di alcuni rapporti e all’inaugurazione di nuovi (con strutture ed istituzioni artistiche e istituti di cultura di diversi paesi), e alla presenza sempre più definitiva di Short Theatre in numerosi network europei, dedicati al sostegno e alla circuitazione di giovani artisti internazionali. Un posizionamento strategico, ma anche, in qualche modo, ideologico – con un pensiero ad una più vera idea di mobilità, di rischio e insieme di costruzione condivisa, di considerazione dei confini come segni da curare, da rigiocare e non da subire. Con un pensiero ad un’Europa che ancora non c’è. Short Theatre festeggia i suoi dieci anni inaugurando un più intenso percorso dedicato all’immaginazione e alla cura di dispositivi performativi che coinvolgano i cittadini, e non solo gli spettatori. Inizia così un triennio in cui rilanciare una riflessione, condivisa con alcuni artisti ospitati in residenza per tutta la durata del Festival, sulle pratiche di apertura dello spettacolo dal vivo alla comunità che lo circonda. Per incontrare la realtà e immaginare il futuro.



19.30 | TEATRO 2 | teatro | 1h15’ DANIO MANFREDINI Vocazione 21.00 | FOYER 1 | danza | 12’ MK e-ink 21.00 | ZONA ESTERNA | concerto | 45’ WOW Altrove 22.00 | FOYER 2 | teatro/performance | 1h20’ MOTUS MDLSX 22.30 | LES THERMES | conversazione | 30’ FUOCO CAMMINA CON TE - prontuario di filosofia stoica a cura di Marco Casu 23.30 | ZONA ESTERNA | dj set Octopussy Party dj set a cura di SILVIA CALDERONI

19.00 | FOYER 2 | teatro/performance | 1h20’ MOTUS MDLSX 20.00 | FOYER 1 | danza | 12’ MK e-ink 20.45 | TEATRO 2 | teatro | 20’ ANGELA DEMATTÉ / Mad in Europe Mad in Europe vincitore Premio Scenario 2015

21.15 | TEATRO 1 | teatro | 1h30’ | sovratitoli in italiano

SHE SHE POP (de) The rite of spring as performed by She She Pop and their mothers 23.00 | TEATRO 2 | teatro | 20’ MARIO DE MASI Pisci ’e paranza | menzione speciale Premio Scenario 2015 00.30 | ZONA ESTERNA | dopofestival party a cura di BUTTER e REBEL REBEL

18.30 | FOYER 2 | teatro | 1h15’ ANGIUS / FESTA O della nostalgia 20.00 | TEATRO 1 | teatro | 1h30’ | sovratitoli in italiano SHE SHE POP (de) The rite of spring as performed by She She Pop and their mothers 20.30 | LES THERMES | conversazione | 30’ MICHELE DI STEFANO / MK + RADOUAN MRIZIGA (MAR/BE): dialogo a cura di TEATRO E CRITICA

21.45 | TEATRO 2 | teatro/danza | 1h ROBERTO CASTELLO In girum imus nocte (et consumimur igni) | prima assoluta 23.00 | FOYER 1 | teatro/performance | 50’ ISABELLA MONGELLI my personal tarànto | nell’ambito di IYMA 00.30 | ZONA ESTERNA | dopofestival party a cura di L-EKTRICA


18.30 | FOYER 1 | teatro | 1h MICHELE DI MAURO / G.U.P. ALCARO Confessione di Davide Carnevali nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe

20.00 | TEATRO 2 | teatro/danza | 1h ROBERTO CASTELLO In girum imus nocte (et consumimur igni) | prima assoluta 21.15 | FOYER 2 | danza | 50’ YOUNESS KHOUKHOU (MAR/BE) Becoming | nell’ambito di IYMA | prima nazionale 22.15 | TEATRO 1 | teatro | 1h KRONOTEATRO Cannibali 23.30 | ZONA ESTERNA | live music/performance | 1h20’ NICONOTE live set

18.30 | GALLERIA | incontro | 1h presentazione della piattaforma CROWDARTS a cura di Serena Telesca 20.00 | TEATRO 1 | teatro | 3h30’ inclusi due intervalli ACCADEMIA DEGLI ARTEFATTI FaustIn and out | nell’ambito di Focus Jelinek 21.30 | ZONA ESTERNA | film | 1h30’ Agostino Ferrente e Giovanni Piperno Le cose belle

18.30 | FOYER 1 | teatro | 20’ CAROLINE BAGLIONI Gianni | vincitore Premio Ustica 2015 19.00 | FOYER 2 | mise en espace | 1h BARLETTI / WAAS (IT/DE) Tristezza&Malinconia o il più solo solissimo George di tutti tutti i tempi di BONN PARK (DE) | nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe prima nazionale

20.30 | TEATRO 2 | danza | 55’ RADOUAN MRIZIGA (MAR/BE) ˜ 55 | nell’ambito di IYMA | prima nazionale 21.45 | TEATRO 1 | teatro | 1h TEATRO SOTTERRANEO / VALTERS SĪLIS (LV) War Now! 23.00 | FOYER 1 | teatro | 20’ DISPENSABARZOTTI Homologia | menzione speciale Premio Scenario 2015 23.30 | LES THERMES | live set | 45’ GÉRALD KURDIAN (FR) and GUESTs TRKTV (a theory concert) nell’ambito di TransARTE | prima nazionale

17.30 | GALLERIA | incontro | 1h Creative Europe a Roma a cura di PAV e MARGINE OPERATIVo 19.00 | FOYER 2 | mise en espace | 1h BLUEMOTION Guance Rosse di SANDRINE ROCHE (FR) nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe | prima nazionale

20.15 | TEATRO 1 | teatro | 1h TEATRO SOTTERRANEO / VALTERS SĪLIS (LV) War Now!


21.30 | FOYER 1 | danza/performance | 45’ MICHELA LUCENTI / BALLETTO CIVILE Peso Piuma 22.30 TEATRO 2 | teatro | 1h30’ TEATRI DI VITA Jackie e le altre | nell’ambito di Focus Jelinek 22.45 | LES THERMES | conversazione | 30’ ANDREEA VALEAN (RO), BONN dialogo a cura di TEATRO E CRITICA

PARK (DE) e SANDRINE ROCHE (FR):

18.00 | GALLERIA | incontro | 45’ Vertigine ELFRIEDE Jelinek a cura di Elena Di Gioia 19.00 | TEATRO 1 | teatro | 1h25’ TEATRINO GIULLARE Le amanti | nell’ambito di Focus Jelinek 21.00 | TEATRO 2 | danza | 50’ VIRGILIO SIENI Kore 21.15 | GALLERIA | performance/arte visiva | 45’ | max 15 spettatori ATELIERSI / NOSADELLA.DUE Manuale della figura umana. Primo studio per l’allestimento di un impaginato 22.15 | FOYER 1 | mise en espace | 1h BLUTEATRO Io se voglio fischiare, fischio di ANDREEA VALEAN (RO) nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe | prima nazionale

22.30 | FOYER 2 | teatro | 50’ TEATRO CAMPESTRE Amami, Baciami, Amami, Sposami 23.30 | ZONA ESTERNA | concerto | 1h GÉRALD KURDIAN (FR) Concerto | nell’ambito di TransARTE | prima nazionale

19.00 | FOYER 2 | teatro | 45’ MASQUE TEATRO Nikola Tesla. Lectures 19.15 | GALLERIA | performance/arte visiva | 45’ | max 15 spettatori ATELIERSI / NOSADELLA.DUE Manuale della figura umana. Primo studio per l’allestimento di un impaginato 20.30 | FOYER 1 | teatro | 20’ MARTA CUSCUNÀ Sorry, boys (primo studio) 21.15 | TEATRO 1 | teatro | 1h05’ | sovratitoli in italiano AGRUPACIÓN SEÑOR SERRANO (ES) A House in Asia 22.45 | TEATRO 2 | danza | 12’ | MK e-ink | danza | 50’ | CRISTINA RIZZO Bolero Effect 00.30 | ZONA ESTERNA | dopofestival party a cura di BALSAMO DI SCIMMIA

19.00 | FOYER 1 | teatro | 20’ MARTA CUSCUNÀ Sorry, boys (primo studio) 19.45 | TEATRO 1 | teatro | 1h05’ | sovratitoli in italiano AGRUPACIÓN SEÑOR SERRANO (ES) A House in Asia


20.15 | GALLERIA | performance/arte visiva | 45’ | max 15 spettatori ATELIERSI / NOSADELLA.DUE Manuale della figura umana. Primo studio per l’allestimento di un impaginato 21.30 | TEATRO 2 | danza/musical | 1h LIZ KINOSHITA (CAN/BE) Volcano | nell’ambito di IYMA | prima nazionale 22.00 | Les thermes | conversazione | 30’ AGRUPACIÓN SEÑOR SERRANO (ES) e MATS STAUB (CH) dialogo a cura di TEATRO E CRITICA

23.00 | FOYER 2 | concerto | 1h JEAN-LUC VERNA / I APOLOGIZE (FR) | nell’ambito di TransARTE 00.30 | ZONA ESTERNA | dopofestival party a cura di AMIGDALA

18.00 > 24.00 | progetto video con i visitatori del festival MATS STAUB (CH) My other life: 3 > 6 sett.: riprese video | 8 > 12 sett.: proiezione video nell’ambito di SWISS TIME 17.00 > 24. 00 | workshop JORIS LACOSTE e JEANNE REVEL / W (FR) GASP (Gruppo Autorganizzato di Speculazione Performativa) nell’ambito di TransARTE per iscrizioni: promozione@shorttheatre.org 20.00 > 23.00 | live visual art FRANCE DISTRACTION (BELINDA ANNALORO, ANTOINE DEFOORT, JULIEN FOURNET, HALORY GOERGER, SÉBASTIEN VIAL) (FR) Les thermes | nell’ambito di TransARTE

17.30 e 1 9.00 | teatro | 45’ | max 50 spettatori SOCÍETAS RAFFAELLO SANZIO / CHIARA GUIDI Nuvole. Casa. nell’ambito di Focus Jelinek

20.00 | SALA A | teatro ÉCOLE DES MAÎTRES 2015

Dimostrazione finale aperta al pubblico del corso internazionale itinerante di perfezionamento teatrale - maestro Ivica Buljan (HR) prenotazione obbligatoria a: promozione@shorttheatre.org



3 -12 SETTEMBRE | 18.00-24.00 ZONA ESTERNA + GALLERIA | video installazione prima nazionale | nell’ambito del progetto SWISS TIME

Mats Staub (CH) My other life (Video progetto con i visitatori del Festival) 3 - 6 settembre | black box in zona esterna | 18.00-24.00 | riprese con i visitatori 8 settembre | galleria | 19.30 | vernissage 9-12 settembre | galleria | 18.00-24.00 | installazione video idea e regia Mats Staub – fotografia Benno Seidel – musica Andrea Brunner – grafica Krispin Heé www.matsstaub.com

Matthias o Franziska, Sofia o Francesco, Ben o Emma. Il nome viene dato alla nascita. Una volta registrato resta con noi per una vita intera. Ma che ruolo gioca il nostro nome nella nostra vita? Nella prima parte del festival Mats Staub invita artisti e visitatori di fronte a una telecamera, per farsi dire come si sarebbero chiamati se fossero stati dell’altro sesso. Il materiale raccolto viene montato fino ad assumere la forma di un unico video che sarà presentato nella seconda parte del festival. La confluenza dei volti che appaiono con il loro “altro” nome suggerisce una riflessione su questioni come identità, famiglia, comunità, umanità. Mats Staub Vive e lavora a Olten, Svizzera, e ovunque i suoi progetti lo portino. Si è formato in studi teatrali, giornalismo e studi religiosi a Berna, Fribourg e Berlino. In passato, ha lavorato come giornalista per diverse testate e come drammaturgo al Theater Neumarkt di Zurigo. Dal 2004 ha creato progetti artistici in aree di transizione tra teatro, giornalismo e scienza.

The name is given us when we born. But what role does it play in our lives? During the first part of the festival, the journalist and dramaturge Mats Staub will invite artists and visitors to stand in front of a camera and reveal us how they would be called if they had been of opposite sex. Then, Staub will assemble and edit the footage to create a video installation.


3 -12 SETTEMBRE | 20.00-23.00 GALLERIA | live visual art nell’ambito del progetto TransARTE

FRANCE DISTRACTION (FR) Les thermes concept Belinda Annaloro, Antoine Defoort, Julien Fournet, Halory Goerger, Sébastien Vial – direzione tecnica Emilie Godreuil produzione l’amicale de production – responsabile di produzione Julien Fournet – amministrazione Sarah Calvez – distribuzione e coordinamento generale Mathilde Maillard – coproduzione LECENTQUATRE (Parigi); LeVivat, scène conventionnée danse théâtre, Armentières (Francia); Beursschouwburg (Bruxelles), BudaKunstenCentrum, Courtrai (Belgio); Réseau APAP; Le Musée de la Danse/ Centre Chorégraphique National de Rennes et de Bretagne, Rennes (Francia); TNB-Théâtre National de Bretagne, Rennes (Francia) – partner La Malterie (Lille) www.amicaledeproduction.com

Les thermes è un bagno di moralità, una spa dedicata alla filosofia stoica. Una grande piscina in legno contiene 25.000 palline nere di plastica morbida sulle quali sono incisi frammenti di opere stoiche. I visitatori possono immergersi in questo hammam del pensiero, e impregnarsi, lentamente, di questi aforismi. Lo spazio diventa così un luogo comodo e impegnativo insieme, surreale. Implicita alla creazione de Les thermes è la sua natura di ambiente ospitante di conferenze, letture, dibattiti e scambi di riflessioni tra i visitatori. Attività de Les thermes: 3 settembre | 22.30 | 30’ | FUOCO CAMMINA CON TE prontuario di filosofia stoica, a cura di Marco Casu 5 settembre | 20.30 | 30’ | dialogo tra Michele di Stefano e Radouan Mriziga, a cura di Teatro e Critica 9 settembre | 22.45 | 30’ | dialogo tra gli autori coinvolti nel progetto Fabulamundi, a cura di Teatro e Critica 12 settembre | 22.00 | 30’ | d ialogo tra Agrupación Señor Serrano e Mats Staub, a cura di Teatro e Critica

Les thermes are a giant wooden ball pool containing 25.000 engraved black plastic balls, in which the public immerse itself to read carvings on balls (90 different stoician maxims) and listen to a small philosophy conference. This space become a surreal spa of conferences, lectures, debates, and reflections, between the participants of this installation.


3 -12 SETTEMBRE | 17.00-24.00 MEETING ROOM + ALTRI SPAZI | workshop prima assoluta | nell’ambito del progetto TransARTE

JORIS LACOSTE e JEANNE REVEL / W (FR) GASP (Gruppo Autorganizzato di Speculazione Performativa) www.1110111.org

Per tutta la durata del festival Jeanne Revel e Joris Lacoste coordinano un Gruppo Autorganizzato di Speculazione Performativa (GASP). Il GASP ha come missione quotidiana quella di discutere, criticare, predire, fare a pezzetti, ricomporre, esorcizzare, alcune delle performance programmate a Short Theatre 10. Il GASP opera attraverso giochi performativi e dispositivi di discorso, attraversando il festival, assistendo agli spettacoli, aprendosi al pubblico, disseminandosi nello spazio e nel tempo della normale programmazione. GASP ha l’obiettivo di costruire un percorso consapevole e autorganizzato di visione degli spettacoli: W curerà il progetto fin quando il gruppo non saprà muoversi da solo. Joris Lacoste e Jeanne Revel fanno parte del collettivo W. W è un collettivo di ricerca sull’azione in situazione di rappresentazione. W sviluppa simultaneamente tre approcci complementari: una pratica, una critica e una teorica. W immagina, organizza e produce giochi, corsi di formazione teorici e pratici, pubblicazioni, conferenze e seminari critici, e approfondisce nozioni sui meccanismi della rappresentazione.

During the festival the collective W (Jeanne Revel and Joris Lacoste) coordinates a Group of Performing Speculation (GASP) which develop three different approaches: practical, critical and theoretical. The GASP has as daily mission which is to discuss, criticize, to cut down and recomposed the performances programmed in Short Theatre 10. GASP has the objective to realize an aware and self-organized vision of the shows.


19.30 | TEATRO 2 teatro | 1h15’

DANIO MANFREDINI Vocazione ideazione e regia Danio Manfredini – con Danio Manfredini e Vincenzo Del Prete assistente alla regia Vincenzo Del Prete – progetto musicale Danio Manfredini, Cristina Pavarotti, Massimo Neri – disegno luci Lucia Manghi, Luigi Biondi collaborazione ai video Stefano Muti – sarta Nuvia Valestri – produzione La Corte Ospitale – con il sostegno di Sotto-Controllo, Elsinor Teatro Stabile di Innovazione, Versiliadanza,
Collettivo di Ricerca Teatrale - Vittorio Veneto www.corteospitale.org

Vocazione è il viaggio di un artista di teatro nei desideri, nelle paure e consapevolezze legati alla pratica del suo mestiere. Nel microcosmo del palcoscenico, l’artista riconosce l’inquietudine dell’uomo: la paura del fallimento e della follia, il desiderio di evasione, le domande sulla propria motivazione, e getta uno sguardo verso il momento del proprio tramonto e il momento del definitivo saluto alla propria passione. In scena un altro attore pronto a incarnare la ragionevolezza necessaria a richiamare alla sobrietà un mestiere che l’artista tende a portare verso direzioni più estreme – verso dove tuttavia l’attore lo segue. Fosse anche, come si dice, che il teatro è destinato a sparire, sarebbe comunque un privilegio dare luce al tramonto. Danio Manfredini ha segnato come autore e interprete il panorama dello spettacolo dal vivo in Italia. Ha vinto numerosi premi Ubu, come attore e regista. Nel 2013 riceve il Premio Lo Straniero come “maestro di tanti pur restando pervicacemente ai margini dei grandi circuiti e refrattario alle tentazioni del successo mediatico”. Dal 2013 è direttore dell’Accademia d’Arte Drammatica del teatro Bellini di Napoli.

Danio Manfredini is one of the most intense protagonist of the contemporary Italian theatre. Vocazione is the journey of a theater artist in his fears, desires and awareness related to the practice of his profession. In the microcosmos of the stage he finds himself floating in the restlessness condition of humankind.


GIOVEDÌ 3 | 21.00 VENERDÌ 4 | 20.00 FOYER 1 | danza | 12’

MK

VENERDÌ 11 | 22.45*

e-ink con Biagio Caravano, Michele Di Stefano – coreografia Michele Di Stefano musica Paolo Sinigaglia – disegno luci Vincenzo Dente – produzione mk 1999 in collaborazione con Festival Teatri 90/Ref e AREA06 www.mkonline.it

e-ink nasce dalla curiosità per le pratiche antiche dei messaggi oracolari e divinatori che, pur essendo formalmente precisi, sono il prodotto di uno sconvolgimento psichico. Esatta e ambigua a un tempo, la loro scrittura è organizzata sull’addomesticamento ritmico di ciò che per sua natura desidera essere continuamente reinventato e frainteso. Il duetto è il lavoro di esordio della compagnia e ha avuto al suo apparire una grande fortuna di pubblico e critica. La sua riproposizione è stata sollecitata dal recente riallestimento per Aterballetto nell’ambito del progetto RIC.CI – Reconstruction Italian Contemporary Choreography, ideato e diretto da Marinella Guatterini. mk è una delle compagnie di punta della ricerca coreografica italiana, invitata nei più importanti festival italiani e internazionali, con date in Giappone, Gran Bretagna, Germania, Indonesia, Stati Uniti, Spagna, Portogallo, Francia e in altri paesi. Nel 2014 Michele Di Stefano, fondatore del gruppo, riceve il Leone d’Argento per la danza alla Biennale di Venezia

mk is one of the most renowned Italian dance research groups. Michele Di Stefano received the Silver Lion for Innovation in dance at the Venice Biennale 2014. e-ink is the first choreography by mk (1999). It originates from an interest in the ancient practices of divination and oracular messages that, although formally precise, are the product of a mental derangement. * in double bill con Bolero Effect di Cristina Rizzo in TEATRO 2.


21.00 | ZONA ESTERNA concerto | 45’

WOW Altrove (special set per Shorth Theatre 2015) Francesca Cuttica + Leonardo Cabiddu io suono tastiera, forse batteria, leo usa due ampli uno a mo’ di basso, qualche loop elettronico, è un set complessuccio, non so, non mettiamo niente set design Luca Brinchi www.42records.it/wow – wowiii.blogspot.it

Gli WOW sono nati a Roma nel 2009 come gruppo garage lo-fi, dall’incontro di China e Leo; negli anni, attraverso le collaborazioni e scambi con i musicisti di Roma est / Borgata Boredom e qualche espatriato francese della Grande Triple Alliance internationale de l’Est, virano verso una riattivazione dell’età d’oro della musica italiana - da Mina, Milva, Patti Pravo, Tenco, Endrigo, Morricone, Ciampi, ma anche Bechi, Nilla Pizzi, Buti, Trovajoli... – mantenendo però sempre quell’attitudine degli esordi, immediata e amatoriale: punk. AMORE è il loro primo 33 giri in italiano, uscito nel gennaio 2015 per l’etichetta indipendente 42Records. ALTROVE è un concerto sospeso tra le canzoni del loro primo disco e quelle nuove, a cui stanno lavorando per il prossimo anno. …tutto finisce prima di poterne davvero essere felici cosa cerchiamo nelle pieghe della notte, nelle ombre tra le parole, negli abissi che può schiudere la mente? […] La domanda segreta dell’arrivo in ogni nuovo luogo: troveremo anche qui, anche oggi, musica? cosa essere? cosa resta? (Francesca Cuttica)

WOW was born in Rome in 2009 as a garage lo-fi band; over the years, through partnerships and exchanges with local musicians and with some expatriate of the French Grand Triple Alliance, they move towards a reactivation of the golden age of Italian music, always keeping the attitude of the early, immediate and amateur: punk. AMORE is their first 33 laps in Italian, released in January 2015 with the independent label 42Records.


GIOVEDÌ 3 | 22.00 VENERDÌ 4 | 19.00 FOYER 2 teatro/performance | 1h20’

MOTUS MDLSX con Silvia Calderoni – regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò drammaturgia Daniela Nicolò e Silvia Calderoni – suoni Enrico Casagrande, in collaborazione con Paolo Baldini e Damiano Bagli – luce e video Alessio Spirli

produzione Elisa Bartolucci e Valentina Zangari – promozione Italia Sandra Angelini – distribuzione estera Lisa Gilardino – produzione Motus 2015 in collaborazione con La Villette - Résidence d’artistes 2015 (Parigi), Create to Connect (EU project) Bunker/ Mladi Levi Festival Lubiana, Santarcangelo 2015 Festival Internazionale del Teatro in Piazza, L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino, MARCHE TEATRO – con il sostegno di MiBACT, Regione Emilia Romagna

www.motusonline.com

MDLSX è ordigno sonoro, inno lisergico e solitario alla libertà di divenire, al gender b(l)ending, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta, dalla territorialità forzata, dall’appartenenza a una Patria. Dopo 10 anni con Motus, Silvia Calderoni si avventura in un esperimento in formato di Dj/ Vj Set. Terreno magmatico in cui collidono fiction e autobiografia, MDLSX oscilla da Gender Trouble a Undoing Gender. Pagine di Judith Butler, di Paul B. Preciado e frammenti di manifesti Queer, tessono il background di questa Performance-Mostro. Motus, collettivo nomade e indipendente, con gli ultimi progetti, tutt’ora in tournée internazionale, ha indagato grandi classici per affrontare questioni brucianti della quotidianità. MDLSX apre un nuovo fronte di ricerca sul confine/conflitto con le “diversità” che condurrà al progetto Okayafrica. Motus, a nomad and independent collective, has investigated great classics to tackle current burning issues. In MDLSX they now open a new research about “diversity”: an explosive sound device, a lysergic and solitary hymn to the freedom of becoming, to gender b(l)ending, to being other than the borders of the body, skin color, sexual organs. Giovedì 3 a fine spettacolo: OCTOPUSSY PARTY, dj set a cura di Silvia Calderoni – ascoltando elettrocemento per ripartire un’altra volta, ancora e ancora.


20.45 | TEATRO 2 teatro | 20’

vincitore Premio Scenario 2015

ANGELA DEMATTÉ / MAD IN EUROPE Mad in Europe testo di Angela Dematté – regia Mad in Europe – interprete Angela Dematté collaborazione drammaturgica Rosanna Dematté – scene e costumi Ilaria Ariemme disegno luci e audio Marco Grisa

Il progetto parte da innumerevoli suggestioni. Vi è una riflessione sulla “parola” e sul “linguaggio” e cosa esso comporta nelle nostre vite. Una seconda riflessione parte da una serie di incontri indetti dalla Commissione Europea, nati nel tentativo di scrivere “The mind and body of Europe: a new narrative”. Vi è una terza suggestione, che parte da una prozia rimasta in manicomio per 80 anni della sua vita. Vi è una quarta, inaspettata, suggestione, che è una gravidanza a sorpresa. Ciò che ne scaturisce è una donna incinta impazzita. Al Parlamento europeo. Progetto vincitore del Premio Scenario 2015 con la seguente motivazione: “Angela Demattè dimostra maturità di scrittura scenica sostenuta dall’invenzione di un personaggio alla deriva e dalla ricerca di una lingua capace di raccontarlo. La frammentazione dell’interiorità di una donna si fa metafora della crisi dell’utopia europea”. La compagnia MAD IN EUROPE accetta la proposta di Angela Demattè che ha ‘a mad idea’ di lavorare sul linguaggio per lavorare sulle radici e sulla vergogna, sull’estetica contemporanea e per lavorare sul significato odierno della libertà.

The company MAD IN EUROPE and Angela Demattè work on ‘the mad idea’ of looking for a language to investigate contemporary aesthetics and a current meaning of freedom. The project Mad in Europe is born by several different suggestions: a series of meetings in the European Commission, a great-aunt in a mental hospital for 80 years and a unexpected pregnancy. At the European Parliament.



Venerdì 4 | 21.15 Sabato 5 | 20.00 TEATRO 1 | teatro | 1h30’ con sovratitoli in italiano

SHE SHE POP THE RITE OF SPRING as performed by She She Pop and their mothers concept She She Pop – di e con Cornelia e Sebastian Bark, Heike e Johanna Freiburg, Fanni Halmburger, Lisa Lucassen, Mieke Matzke, Irene e Ilia Papatheodorou, Heidi e Berit Stumpf, Nina Tecklenburg – video Benjamin Krieg & She She Pop – set Sandra Fox & She She Pop – costumi Lea Søvsø – light design e direzione tecnica Sven Nichterlein | suono Florian Fischer – assistenza Veronica Steininger e Fanny Frohnmeyer – produzione/PR: ehrliche arbeit - freelance office for culture – organizzazione

Elke Weber – produzione She She Pop – co-produzione HAU Hebbel am Ufer, FFT Düsseldorf, Künstlerhaus Mousonturm, Kaserne Basel, brut Vienna, German Language Theater Festival of Prague, Archa Theater Prague, Kyoto Experiment, Théâtre de la Ville/Festival d’Automne à Paris - con il sostegno di Goethe-Institute, City of Berlin – Department for Cultural Affairs, Hauptstadtkulturfonds Berlin – con il supporto di NATIONAL PERFORMANCE NETZ (NPN), International Guest Performance Fund For Dance / Federal Government Commissioner for Culture and the Media e il Goethe-Institut Italien

www.sheshepop.de

Insieme alle loro madri, She She Pop mettono in scena una cerimonia totale, a cui sono invitati a partecipare anche gli spettatori, ricomponendo La Sagra della Primavera di Igor Stravinsky, intorno al tema del sacrificio, della condizione della donna nella famiglia e nella società. Le She She Pop non sono d’accordo con Stravinsky e con le modalità classiche di sacrificio: chi o cosa sarà sacrificato allora? E a chi? E qual è lo scopo del sacrificio? La risposta non può che essere collettiva, politica, sempre attuale al momento performativo. She She Pop è un collettivo femminile fondato nei tardi anni ’90 nell’ambito del corso di teatro dell’Università di Gießen. Per le She She Pop, il palco è uno spazio nel quale vengono prese decisioni, si testano forme di dialogo e sistemi sociali, si apprendono o si rifiutano rituali collettivi.

She She Pop is a female performance collective founded in the late 1990’s in Gießen. The encounter between She She Pop, their mothers and the audience will be staged in a full ceremony focused on the subject of female sacrifice in the family and in society: their version of The Rite of Spring.


23.00 | TEATRO 2 teatro | 20’ menzione speciale Premio Scenario 2015

MARIO DE MASI Pisci ’e paranza progetto e regia Mario De Masi con Andrea Avagliano, Serena Lauro, Fiorenzo Madonna, Rossella Miscino, Luca Sangiovanni organizzazione e tecnica Gaetano Battista

Pesci di paranza che si muovono tra un acquario e una stazione, un luogo che contiene e un luogo di transito. In questo strano mondo dove si ritrovano gli ultimi della terra, trova spazio la bellezza, ancoraggio disperato alla vita, con la struggente consapevolezza della sua caducità. Le pareti a specchio dell’acquario diventano poi la metafora di un marciapiede. Il marciapiede è dunque il meraviglioso, terribile limite che è insieme tensione al superamento e divieto di transito, horror vacui e curiosità adrenalinica, insofferenza al presente e paura del futuro. Mario De Masi nasce ad Avellino nel 1985. Frequenta l’Accademia del teatro d’Europa e dal 2006 al 2009 il Laboratorio Stabile del Teatro Elicantropo. Approfondisce la sua formazione teatrale incontrando registi e formatori come Emma Dante, Paola Tortora, Salvatore Cantalupo, Anton Milenin e Orlando Cinque.

Mario De Masi (born in Avellino in 1985) studied with Emma Dante, Paola Tortora, Salvatore Cantalupo, Anton Milenin and Orlando Cinque. In Pisci ‘e paranza he uses an aquarium and a railway station as a metaphor to investigate the world of outcast people. In this world happens the beauty, the last desperate anchor to life, among the horror vacui of the past and the fear of the future.


18.30 | FOYER 2 teatro | 1h15’

ANGIUS/FESTA O della nostalgia di e con Matteo Angius e Riccardo Festa – luci Claudio Amadei distribuzione e comunicazione Tiziana Cusmà – produzione Fondazione Campania dei Festival / Napoli Fringe 2015, Accademia degli Artefatti, URteatro www.facebook.com/odellanostalgia

Il nostalgico è contemporaneamente qui e là, né qui né là, presente e assente, due volte presente e due volte assente (Vladimir Jankélévitch) Un programma radiofonico con la forma di uno spettacolo teatrale, fatto di appunti, rubriche, tentativi da condividere con il pubblico. Una performance teatrale costruita su una scaletta radiofonica, sempre sul punto di essere interrotta, rimandata, invasa. Un dialogo intorno alla spinosa questione dei bambini che siamo stati, di quelli che non saremo più, e di quelli che forse non faremo mai; un dialogo che nasce molto prima dello spettacolo, per proseguire oltre, fin dove volete voi. Due uomini di 40 anni, o quasi. Alcune cose le hanno fatte, molte altre le hanno mancate - e di tutte sentono un’inaggirabile nostalgia. Cosa sia però poi la nostalgia, chi lo sa. Tu lo sai? Ci siamo conosciuti e non è successo niente. Poi dopo anni continuava a non succedere niente e allora abbiamo deciso di fare una cosa insieme. Abbiamo altezze e opinioni diverse su molte cose. Ma siamo due persone molto ragionevoli. Matteo Angius: attore di Accademia degli artefatti dal 2003. Ha lavorato con Marina Abramovic e Teatro Sotterraneo. Riccardo Festa: attore, regista, presentatore tv e radio. Lavora per chiunque lo chiami.

‘The nostalgic is both here and there, neither here nor there, present and absent, and twice present and twice absent’. A radio show under theatrical shape made of sketches, sections, attempts to share with the audience. A play built on an outline as if it were to be broadcasted, always on the verge of being interrupted, postponed or invaded.


SABATO 5 | 21.45 DOMENICA 6 | 20.00 TEATRO 2 | teatro/danza | 1h prima assoluta

ROBERTO CASTELLO In girum imus nocte (et consumimur igni) (andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco)

interpreti Mariano Nieddu, Stefano Questorio, Giselda Ranieri, Ilenia Romano, Irene Russolillo – luci, musica, costumi Roberto Castello – costumi realizzati da Sartoria Fiorentina – produzione ALDES – con il sostegno di MIBACT/Direzione Generale Spettacolo dal vivo, Regione Toscana/Sistema Regionale dello Spettacolo www.aldesweb.org

Una scabro bianco e nero e una musica ipnotica fanno lo spazio nel quale si inanellano le micro narrazioni di questo peripatetico spettacolo notturno a cavallo fra cinema, danza e teatro. Il suo tempo invece è un passato senza tempo abitato da un’umanità allo sbando che avanza e si dibatte con una gestualità brusca, emotiva e scomposta, oltre lo sfinimento e fino al limite della trance. Il titolo In girum imus nocte et consumimur igni, enigmatico palindromo latino dalle origini incerte, che già fu scelto da Guy Debord per un famoso film del 1978, va oltre la sua possibile interpretazione di metafora del vivere come infinito consumarsi nei desideri. Roberto Castello è danzatore, coreografo, insegnante. Nel 1984 è tra i fondatori di Sosta Palmizi e nel 1993 fonda ALDES con cui conduce sperimentazioni tra danza, arti visive e nuove tecnologie. Premio Ubu nel 1986 e nel 2003, Castello è docente di coreografia digitale all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano dal 2005. Dal 2008 cura il progetto SPAM! Rete per le arti contemporanee. Roberto Castello is a dancer, choreographer and teacher. In 1993 he founded ALDES which conducts experiments in dance, visual arts and new media. In In Girum a rough black & white and a hypnotic music generate the space which host the micro narratives of this peripatetic night show.


23.00 | FOYER 1 teatro/performance | 50’ nell’ambito del progetto IYMA

ISABELLA MONGELLI my personal tarànto di Isabella Mongelli con Isabella Mongelli e Antonello Greco luci Francesco Catacchio sound design Alessandro Altavilla attrezzeria Yesenia Trobbiani produzione Isabella Mongelli, Teatro Menzatì in coproduzione con AREA06 con il sostegno di ExFadda, Manifatture Knos, Teatro Tatà iyma.eu/artists/isabella-mongelli-it

my personal tarànto è uno spettacolo su Taranto che non nomina mai la città né l’Ilva, ma fa volare cozze. In scena una donna/ragazza e un uomo/ragazzo, non hanno nomi, l’ambientazione è distopica, i colori intermedi, tanto fumo. Tarànto è una nuova parola che significa vita in luoghi tossici. Questo punto di vista incarna spostamenti tra interno/ esterno, scivolamento volontario e involontario, uscita auto-forzata, visione/distorsione. Occorrerebbe essere ovunque, prendere e schizzare via. Schizzare via in un sacco di punti, mettersi in una di quelle, come si chiamano? E lanciarsi, andare a trovare tutti. Isabella Mongelli è performer e artista visiva impegnata nello sviluppo di un suo personale linguaggio. Ha collaborato con Xing, Via Negativa, Fondazione Pino Pascali e altri gruppi. Interessata ad azioni semplici in zone tematiche complesse, usa l’ironia e rimanda continuamente il senso a favore della commozione.

Isabella Mongelli is a performer and visual artist: she uses irony and continuous diversions to guide the public towards instant unknown emotions. my personal tarànto is a show about the city of Taranto. In a dystopian setting, a woman/girl and a man/boy with no name are surrounded by smoke. The different accent on the world “tarànto” gives a new meaning to the city: “living in toxic places”.


18.30 | FOYER 1 teatro | 1h nell’ambito del progetto Fabulamundi. Playwriting Europe

MICHELE DI MAURO / G.U.P. ALCARO Confessione (Confessione di un ex presidente che ha portato il suo paese sull’orlo della crisi) di Davide Carnevali diretto e interpretato da Michele di Mauro – suoni e live electronics G.U.P. Alcaro con il sostegno di PIIGS - Festival de Dramatúrgia sobre la crisi, Barcelona 2014 e Outis Tramedautore, Milano 2014

In Confessione (2012) un ex presidente parla al suo popolo dicendo tutto quello che non ha voluto, potuto, o saputo dire durante il suo mandato. L’ex presidente si rivolge al pubblico come se si stesse rivolgendo alla corte di un tribunale popolare che lo deve giudicare. Lo spettatore è letteralmente chiamato in causa, invitato a svolgere il compito che ogni evento teatrale implicitamente o esplicitamente gli richiede: l’esercizio dello spirito critico. Confessione è un’opera sull’uso del linguaggio, sull’uso che il potere fa del linguaggio, nel creare un’immagine della realtà che sottilmente si impone sulle altre, e divenendo egemonica giustifica il proprio uso (o meglio: l’uso improprio) del linguaggio. Davide Carnevali: uno dei più significativi autori contemporanei italiani, le cui opere sono pubblicate in numerosi paesi internazionali. Premio Riccione 2013. Michele di Mauro: interprete e regista teatrale, attore di cinema e televisione. G.U.P. Alcaro: musicista e sound designer, impegnato dal 2004 in progetti teatrali di interazione musicale live. Davide Carnevali is one of the most important contemporary Italian authors, Michele di Mauro is an interpreter and theater director, G.U.P. Alcaro is a musician and sound designer. Together in Confessione they aim to find a way for theatre to be politic: a theatre for the polis, the assembly of citizens.


21.15 | FOYER 2 danza | 50’ nell’ambito del progetto IYMA prima nazionale

Youness Khoukhou (MAR / Be) Becoming concept e coreografia Youness Khoukhou con Youness Khoukhou, Radouan Mriziga, Zoltán Vakulya. suono e luci Benoit Pelé co-produzione Charleroi Danses, Centre Chorégraphique de la Fédération Wallonie-Bruxelles Les Brigittines – Moussem – Centre nomade des arts con il supporto di Fonds Prince Philippe de La Fondation Roi Baudouin – Summer Studios Rosas www.iyma.eu/artists/youness-khoukhou-ma-be

Misurare lo spazio, non solo disegnando traiettorie, ma anche cambiando il ritmo di una camminata, la frequenza di un salto: con questa semplice, eppure decisiva, missione nasce la performance, che avanza poi per mimetismo gestuale, lasciando rielaborare ad ognuno dei tre interpreti l’azione coreografica. La specificità emerge nel confronto. La strada, spazio pubblico per eccellenza, è la somma di una stratificazione di percorsi, sia concreti che astratti, rivelatori di una geometria preesistente. Quando un individuo, la collettività o degli oggetti attraversano questa geometria, improvvisamente una nuova struttura prende forma, come fosse una partitura già esistente. (Youness Khoukhou) Youness Khoukhou è nato a Safi in Marocco, dove fa breakdance e studia danza contemporanea. Nel 2006 si trasferisce a Tunisi dove entra nel C.M.D.C. (Mediterranean Centre for Contemporary Dance in Tunisia). Arriva in Belgio nel 2008 per continuare il suo percorso al P.A.R.T.S. con Anne Teresa de Keersmaeker. Becoming è la sua prima coreografia.

“[…] The street is a public space par excellence; it presents itself as the sum of many paths, which reveal a plotted geometry. When individuals, collectives and objects go through this geometry, a surprising structure suddenly occurs which is written as an existing partition”


22.15 | TEATRO 1 teatro | 1h

KRONOTEATRO Cannibali di Fiammetta Carena in scena Tommaso Bianco, Alex Nesti, Maurizio Sguotti regia Maurizio Sguotti elementi scenici e costumi Francesca Marsella disegno luci Amerigo Anfossi video animazione Fabio Ramiro Rossin musiche MaNu! www.kronoteatro.it

L’uomo viaggia per il mondo e si confronta col vivere quotidiano portandosi dietro un corpo già morto. Le “cose della vita” lo illudono di essere vivo e l’evento che più lo spinge in questa illusione è l’esercizio del potere, poiché prevede il dominio dell’uomo sull’uomo. Ne nasce uno scontro volto all’accumulo di comando ed è la vita a diventare terreno di conquista, far west dove espandere i confini del proprio dominio. La resa è una possibilità. Moriamo ogni giorno, ogni giorno ci viene tolta una parte della vita e anche quando ancora cresciamo, la vita decresce. (Lucius Annaeus Seneca) Kronoteatro nasce nel 2004 ad Albenga. Una vera e propria alleanza tra generazioni, in un patto di reciproco scambio. L’attività di produzione di Kronoteatro (Familia una trilogia: Orfani, Pater familias, Hi nummy e Dittico della resa: Cannibali e Amen) si orienta verso una pratica creativa in cui movimento, parola ed immagine si fondono e si valorizzano l’un l’altro.

Kronoteatro was created in Albenga in 2004. A true alliance of generations, a pact of mutual exchange. With the show Cannibali they want to tell the greatest disillusionment of humankind: the wielding of power that generates a struggle for command. Life becomes a land of conquest, a farwest frontier where individual dominance dictates the boundaries.


23.30 | ZONA ESTERNA live music performance | 1h20’

NicoNote Live set cut up + live per voce, dischi e laptop www.niconote.net

Un live set, un flusso sonoro, un concerto, un djset. Creatrice di mondi sonori e atmosfere mutevoli non riconducibili ad un genere codificato, NicoNote propone il suo universo sonoro attraversando i suoi archivi personali. 
 Un vero e proprio cut up live, composto di materiali originali e covers, spaziando da Tuxedomoon a Tenco, da The Morphine a Elvis Presley, Henry Purcell o Leonard Cohen, passando per Frankie Goes to Hollywood. 
 NicoNote è performer, cantante, artista outsider della scena indipendente. Agita universi nomadi e formati differenti, costruendo ambienti sonori al confine tra la musica, il teatro e il clubbing. Negli anni 80 è stata la voce della band Violet Eves con la Ira records insieme a Litfiba e Diaframma. Negli anni 90 crea insieme a David Love Calò il morphine (1994-2007), luogo cult del clubbing made in Italy. È stata ospite alla Fondation Cartier for contemporary art di Parigi con Rhapsody (or Alphabe Dream). Creator of sounds and atmospheres not attributable to an encoded genre, NicoNote offers her sound world, ranging in her personal archives. Live set develops gradually as a sound stream and becomes a concert and a DJ set, in her indefinable style. NicoNote is a performer / singer / artist outsider of independent scene and shakes nomad universes and different forms. The elements she conveys are mainly from music, theater and clubbing.



20.00 | TEATRO 1 teatro | 3h30’ inclusi due intervalli di 15’ nell’ambito del progetto FOCUS JELINEK

ACCADEMIA DEGLI ARTEFATTI FaustIn and out sotto sopra dentro fuori il Faust di Goethe di Elfriede Jelinek – regia Fabrizio Arcuri – traduzione di Elisa Balboni e Marcello Soffritti – sopra/sotto Angela Malfitano, Francesca Mazza, Sandra Soncini, Marta Dalla Via – dentro/fuori Matteo Angius e Fabrizio Arcuri – scenotecnica Marco Manfredi – produzione Accademia degli Artefatti, Tra un atto e l’altro, Festival Focus Jelinek – in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione e con il sostegno della Regione Emilia Romagna www.artefatti.org

Un dramma secondario al femminile del Faust di Goethe, che è un commentario filosofico ed economico, e insieme un dettagliato report di cronaca nera. L’autrice riprende la vicenda austriaca del padre che ha tenuto segregata per anni la figlia nella cantina di casa, costringendola a un lungo rapporto incestuoso, e la sposta in una dimensione fisica e metaforica che prevede un alto e un basso, un fuori e un dentro. C’è qualcosa dell’avanspettacolo nel testo della Jelinek che fa di Faust il palcoscenico di un cabaret. La vittima qui è protagonista, come di là lo era il carnefice. Ma poi, chi è davvero la vittima? E chi il carnefice? Elfriede Jelinek: scrittrice e drammaturga austriaca. Nel 2004 le è stato conferito il Premio Nobel per la letteratura. Accademia degli artefatti: compagnia teatrale da sempre interessata alla drammaturgia contemporanea europea, e all’indagine e alle pratiche di forme di relazione tra la performance e il pubblico. Elfriede Jelinek is an Austrian writer and playwright. In 2004 she was awarded the Nobel Prize in Literature. Accademia degli artefatti works with contemporary European drama, and investigates the representative practice of the relationship between performance and audience. FaustIn and out is a feminine rewrite of Goethe’s Faust, which is both a philosophical economic commentary, and a detailed report of daily crime news.


21.30 | ZONA ESTERNA film | 1h30’

AGOSTINO FERRENTE GIOVANNI PIPERNO Le cose belle scritto e diretto da Agostino Ferrente e Giovanni Piperno – con Enzo Della Volpe, Fabio Rippa, Adele Serra, Silvana Sorbetti – fotografia Giovanni Piperno |montaggio Paolo Petrucci, Roberta Cruciani – aiuto regista e secondo operatore Sebastiano Mazzillo – suono in presa diretta Max Gobiet, Daniele Maraniello, Marco Saveriano – musica Rocco De Rosa, Canio Loguercio, Alessandro Murzi – voce off scritta con Maurizio Braucci, Paolo Vanacore letta da Sebastiano Mazzillo una produzione Pirata M. C., Parallelo 41, Point Film – con Bianca Film, Ipotesi Cinema – prodotto da Antonella Di Nocera, Agostino Ferrente, Donatella Francucci, Giovanni Piperno – con il sostegno di Pasta Garofalo – in collaborazione con Ananas, Blue Film, Fondazione Bideri con il contributo di REGIONE CAMPANIA Assessorato Al Turismo E Ai Beni Culturali, FILM COMMISSION REGIONE CAMPANIA – distribuzione Italiana ISTITUTO LUCE – CINECITTA’ | anno di produzione 2013 www.lecosebelle.eu

La fatica e la bellezza di crescere al Sud nel racconto di quattro vite – quelle di Adele, Enzo, Fabio e Silvana – in un film che mescola il tempo della vita e il tempo del cinema. Nel 1999 nel documentario Intervista a mia madre, i due registi chiedevano a degli adolescenti napoletani come immaginavano il loro futuro: dieci anni dopo sono andati a vedere come è stato davvero questo loro futuro… ma chissà se il tempo esiste davvero? E le cose belle arriveranno? O le cose belle erano prima? Agostino Ferrente è regista, produttore, direttore artistico. Vince il Nastro D’Argento con il documentario l’Orchestra di Piazza Vittorio, da lui fondata insieme a Mario Tronco nel 2006. Giovanni Piperno è fotografo e regista cinematografico. Da alcuni anni è conduttore di Hollywood Party su Radio Tre. Vince il Torino Film Festival 2003 con L’esplosione e il premio Cinema Doc al TTF 2010 con Il pezzo mancante. In 1999 the two directors asked teenagers how they imagine their future, and then ten years later they went to see how their future really turned out. Augostino Ferrente is director, producer and artistic director. Giovanni Piperno is a photographer and filmmaker.


18.30 | FOYER 1 teatro | 20’ vincitore Premio Ustica 2015

Caroline Baglioni Gianni ispirato alla voce di Gianni Pampanini di e con Caroline Baglioni assistente alla regia-tecnico Nicol Martini produzione La società dello spettacolo

Avevo circa tredici anni. Mio padre tornò a casa e disse che era arrivato il momento di occuparci di Gianni. Era un gigante Gianni. Nel 2004, in una scatola di vecchi dischi, ho trovato tre cassette dove Gianni ha inciso la sua voce, gridato i suoi desideri, cantato la sua gioia, detto la sua sofferenza. Un materiale biografico si trasforma in un percorso personale di ricerca performativa: la traccia audio originale di un’esistenza spezzata, come il testamento beckettiano di Krapp, ispira una partitura fisica, in un gioco tra due ambiti scenici che si rivelano anche esistenziali. Un lavoro sulla memoria individuale e un momento di condivisione artistica. Caroline Baglioni si diploma al Centro Universitario Teatrale di Perugia. Nel 2012 entra nella compagnia La società dello spettacolo, e inizia un percorso da drammaturga. Attualmente è impegnata con il Teatro Stabile dell’Umbria in due nuove produzioni per la regia di Danilo Nigrelli e Antonio Latella. Gianni’s project affects the transformation of a biographical material in a personal journey of performance art. “In 2004, in a box of old records, I found three boxes where Gianni has recorded his voice, shouted to his wishes, sang his joy, expressed his sadness.” Caroline Baglioni discovers the theatre as a child, in 2008 she graduated from the University Theatre Center of Perugia. In 2012 she began playwriting. She is currently working with the Teatro Stabile dell’Umbria.


19.00 | FOYER 2 mise en espace | 1h nell’ambito del progetto Fabulamundi. Playwriting Europe prima nazionale

BARLETTI – WAAS (IT-DE) / BONN PARK (DE) Tristezza&Malinconia o il più solo solissimo George di tutti tutti i tempi testo Bonn Park traduzione Alessandra Griffoni – mise en espace di e con Lea Barletti e Werner Waas in coproduzione con AREA06

George è una tartaruga. È molto vecchio e molto solo. Gli piacerebbe morire, ma questo non è possibile: così gli dice la sua didascalia. Decide di raccontare qualcosa su di sé e sulla sua vita lunga quanto il mondo, intraprende tentativi di nuovi esordi, cambia forma e identità, contempla ripetutamente favole eterne e vane, e si abbandona ad osservazioni filosofiche. Non mancano scatti d’ira, dolori, sofferenza e comicità. Forse si tratta di un elogio della depressione, forse il tutto è un depressivo divertissement o un depressivum filosofico . Certo è che mentre George traccia i suoi sentieri, il tempo passa e non succede nulla. È un frammento di verità. Due settimane dopo l’inizio della scrittura del testo, il solissimo George è morto. Bonn Park , figlio di coreani, nasce nel 1987 a Berlino Ovest e prende il nome dall’omonima città. Dal 2008 lavora alla Berliner Volksbühne con Werner Schroeter, Frank Castorf, René Pollesch. Scrive e dirige opere teatrali. Lea Barletti e Werner Waas si sono conosciuti 17 anni fa a Roma. Da 17 anni vivono e lavorono insieme, prima a Roma, poi a Monaco di Baviera, quindi a Lecce e attualmente a Berlino. Hanno fatto due figli, insieme. George is a turtle. He is very old and very lonesome. He would like to die, but that is still impossible. Bonn Park was born as the son of two koreans in 1987 in West-Berlin and was named after a city. He also directs and writes plays.Lea Barletti and Werner Waas have met each other 17 years ago in Rome. Now they live in Berlin. Since 17 years they live and work together and they have made two sons.


20.30 | TEATRO 2 danza | 55’

nell’ambito del progetto IYMA prima nazionale

RADOUAN MRIZIGA (MAR/BE) ~ 55 concept e performance Radouan Mriziga produzione Moussem Nomadic Arts Centre co-produzione C-mine (Genk), WP Zimmer (Anversa) in collaborazione con Cultuurcentrum Berchem, Pianofabriek (Bruxelles), O Espaço do Tempo (Portogallo), STUK (Leuven) www.iyma.eu/artists/radouan-mriziga-ma-be

Le informazioni che un esecutore può scambiare con uno spettatore sono tante e di varia natura, e tutte compongono un linguaggio, aiutando o confondendo la comprensione di una situazione. Nella prima creazione di Mriziga, ~ 55, la danza diventa un linguaggio ibrido e personale, fatto di sensualità e di sentimento. Sono 55 i minuti di questo spettacolo “architettonico”, durante i quali la narrazione può infiltrarsi tra le forme e i volumi che si aprono, nell’articolarsi dinamico del dialogo tra corpo e spazio. Affascinato dal gesto artigianale in cui il movimento serve per la produzione, Mriziga fa del suo corpo lo strumento di un artigiano. Mriziga è un danzatore e coreografo marocchino. Ha studiato danza in Marocco, Tunisia e Francia, e poi al P.A.R.T.S. di Bruxelles. È artista residente presso il Mousseum Nomadic Arts Centre, che nelle sue attività riflette sugli effetti della globalizzazione e sull’incidenza dei vecchi e nuovi flussi migratori. Mriziga is a Moroccan choreographer and dancer. He studied dance in Morocco, Tunisia, France and Belgium, at P.A.R.T.S.. Now he’s artistin-residence at the Moussem Nomadic Arts Centre. Fascinated by the artisanal gesture as a tool of creation, he uses his body as a tool to activate and produce movements.


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MARTEDÌ 8 | 21.45 MERCOLEDÌ 9 | 20.15 TEATRO 1 | teatro | 1h

TEATRO SOTTERRANEO / VALTERS SĪLIS (LV) WAR NOW! concept e regia Valters Sı¯lis, Teatro Sotterraneo – in scena Matteo Angius, Sara Bonaventura, Claudio Cirri – scrittura Valters Sı¯lis, Daniele Villa – set design Ieva Kaulin˛a – luci Marco Santambrogio – consulenza marketing per la III Guerra Mondiale Mali

Weil, Virginia Sommadossi si ringrazia Francesco Canavese / Tempo Reale per le registrazioni audio – da una proposta di Santarcangelo - 14 Festival Internazionale del Teatro in Piazza – produzione Associazione Teatrale Pistoiese – collaborazione alla produzione Santarcangelo - 14 Festival Internazionale del Teatro in Piazza, Teatro Sotterraneo – sostegno alla produzione MiBACT, Regione Toscana in collaborazione con Centrale Fies/Provincia Autonoma di Trento – produzione e amministrazione Monica Paperetti – segretaria di produzione Sara Bruni con la collaborazione di Marianna Caruso – ufficio stampa Francesca Marchiani

www.teatrosotterraneo.it – www.centralefies.it

All’interno del progetto internazionale SharedSpace, Valters S¯ılis e Teatro Sotterraneo s’incontrano per realizzare uno spettacolo, sollecitati dal centenario della Grande Guerra. Se nel 1914 nasceva il concetto moderno di propaganda su scala globale, nel 2014 la guerra psicologica è parte integrante di ogni strategia militare. WAR NOW! mette in scena un’esperienza paradossale in cui attori/storytellers e spettatori/players si ritrovano dentro un ipotetico terzo conflitto – Wanna play the game? Teatro Sotterraneo produce spettacoli e performance dal 2005. Ha vinto: Premio Scenario, Premio Lo Straniero, Premio Speciale Ubu, Premio Hystrio-Castel dei Mondi, BE Festival 1° Prize (UK) e Silver Award (Sarajevo). Dal 2008 fa parte di Fies Factory. Dal 2013 è compagnia residente presso l’Associazione Teatrale Pistoiese. Valters Sı¯lis (1985) si è diplomato in regia alla Latvian Academy of Culture nel 2012 e lavora per teatri indipendenti e al National Theatre di Riga. Valters Sı¯lis and Teatro Sotterraneo met to achieve a show together. Prompted by the centenary of the Great War outbreak, they are making a paradoxical play experience - wanna play the game? Teatro Sotterraneo has produced plays since 2005, and since 2008 it has been part of Fies Factory. From 2013 to now it is the resident company at Associazione Teatrale Pistoiese. Valters Sı¯lis, graduated from the Latvian Academy of Culture in 2012, and now works for independent theaters and the National Theatre in Riga.


23.00 | FOYER 1 teatro | 20’ menzione speciale Premio Scenario 2015

DISPENSABARZOTTI Homologia di Alessandra Ventrella, Riccardo Reina, Rocco Manfredi con Riccardo Reina e Rocco Manfredi regia Alessandra Ventrella in collaborazione con UOT - Teatro alla Corte dispensabarzotti.wix.com/dispensabarzotti

La sfida di un teatro di silenzio, che rimanda a Beckett, Pinter, Kantor, per cercare una via contemporanea al teatro di figura. Un eterno silenzio scandito dall’abitudine. Un anziano, solo, immerso nel vuoto, in perenne dormiveglia. Qualcosa, però, risveglia questo corpo intorpidito. Un valzer. Uno spettacolo nello spettacolo, un uomo dentro un altro uomo. Benvenuti a Homologia: uno studio per provare a comprendere quale meccanismo rende gli individui così terribilmente uguali tra loro DispensaBarzotti nasce nel 2014 con un’idea di teatro che vorrebbe buttare fuori dalla finestra le etichette in favore dell’immaginazione e dell’inatteso. L’obiettivo è quello di esplorare i meccanismi della magia teatrale e della percezione.

An eternal silence punctuated by habit. An elder, alone, in the vacuum, in constant drowsiness. Something comes down from the attic and awakens this numb body. A waltz. What a dummy dusty old attempts to revive. Homologia is both a “studio of man” and a “studio of what is identical”. DispensaBarzotti was founded in 2014 with an idea of theater that was supposed to throw the labels out the window to please the imagination and the unexpected.


23.30 | LES THERMES live set | 45’ nell’ambito del progetto TransARTE prima nazionale

GÉRALD KURDIAN (FR) AND GUESTS TKRTV (a theory concert) con il supporto di ARCADI – www.geraldkurdian.com

In equilibrio tra corpi, avatar e profili, siamo sempre più vicini a quegli esseri metà umani e metà robot descritti nei romanzi di fantascienza del Ventesimo secolo. Nel 1983 Donna Haraway dispiega la metafora del cyborg come un essere umano liberato dalle barriere che lo allontanano dalla condizione di animale e di macchina, invitando alla sovversione dei codici normativi (di genere, territorio e identità). Gérald Kurdian decide di partire dal Cyborg Manifesto e di usare la drammaturgia musicale come supporti metodologici di un lavoro di immaginazione di nuove pratiche di ritualità. La musica può essere lo stimolo per un nuovo rito socializzante? TRKTV si articola in due fasi, la prima di studio e raccolta materiali: in diversi paesi Kurdian incontra e conversa con femministe, studiosi e antropologhe concentrate su studi queer. In una seconda fase i saperi e le parole raccolte vengono mixate prendendo la forma di un liveset elettronico. Gérald Kurdian è un musicista, performer e artista radiofonico francece. Esplora la performatività e la critica delle arti contemporanee attraverso diversi dispositivi. Si forma all’Ecole Nationale Supérieure d’Arts di Parigi per poi prendere parte a EX.E.R.CE 07 (di Mathilde Monnier e Xavier Le Roy). I suoi progetti musicali sono stati presentati al Centre Pompidou – Metz, alla Fondazione Cartier, al Lieu unique di Nantes, a La Villette di Parigi, e in molti festival internazionali. Gérald choose to articulate his research around one of the queer revolution’s major document, the Cyborg Manifesto by Donna Haraway. “I wish to start the TRKTV researches with series of interviews led in different countries. Each invitation of the TRKTV project is thus a potential chance to gradually form the conditions and practices of a cyborg ritual and this in the frame of workshops”


19.00 | FOYER 2 mise en espace | 1h nell’ambito del progetto Fabulamundi. Playwriting Europe prima nazionale

BLUEMOTION / SANDRINE ROCHE (FR) Guance rosse testo Sandrine Roche traduzione Gioia Costa mise en espace di BLUEMOTION – regia Giorgina Pi con Sylvia De Fanti, Aglaia Mora, Laura Pizzirani soundscape Valerio Vigliar una coproduzione BLUEMOTION e AREA06 www.angelomai.org/bluemotion

Cappuccetto rosso senza il lupo. Cappuccetto rosso che si preoccupa della madre e non molto della nonna. Tre donne unite da un colore rosso che tinge le loro guance. Rosso sul volto che sa di segreto, di pudore, di desiderio teso come un filo o sfumato. Una bambina, una madre, una nonna? Non lo sappiamo. Sono solo tre donne. Ognuna col suo rossore. Tre vite che si raccontano a partire dalla presenza delle altre, pur senza rispondersi mai. Non c’è il lupo a creare spavento. Ma poi chi è il lupo? A ciascuna il proprio lupo e il proprio viaggio per conoscerlo. A ciascuna il suo rosso sulle guance. Sandrine Roche, drammaturga, attrice e regista. Nel 2003 fonda Coopérative des Circonstances di Bruxelles, con altri 5 attori-autori. Nel 2008 crea la Perspective Nevski Company. BLUEMOTION è una formazione nata nel 2008 a Roma all’interno dell’esperienza artistica e politica dell’Angelo Mai. Performer, registi, musicisti e artisti visivi si uniscono per creare a partire dalle proprie suggestioni, confrontando i propri sguardi sul presente e sull’arte. Sandrine Roche is a writer, actor and director. In 2008 she creates Perspective Nevski Company. BLUEMOTION is a group born in 2008 in Rome within the artistic and political experience of Angelo Mai. That’s a strange story of Little Red Riding Hood. There is she, her mother and her grandmother. There is no the wolf – but who is the wolf?


21.30 | FOYER 1 danza/performance | 45’

MICHELA LUCENTI/BALLETTO CIVILE Peso piuma irriverente azione invocazione anarchica ideazione, messa in scena e interpretazione Michela Lucenti musiche eseguite dal vivo Luca Andriolo, Dead cat in a Bag testi Silvia Corsi – luci Stefano Mazzanti – fonica Maurizio Camilli produzione Balletto Civile – con il sostegno di Fondazione Teatro Due, Centro Dialma Ruggiero/La Spezia e MIBACT www.ballettocivile.org

Quando il piccolo peso prepara il suo destro. / Padre e madre parti di noi / del viaggio / poi si è soli / forse pronti / non si tratta di essere forti ma di mordere / l’ossessione la nostra battaglia / quello che ora stiamo capendo è quello che c’è da capire, non si può aspettare / nessuna lezione da prendere ancora / solo libertà e convinzione / poi bisogna non aver paura e li si capisce se davvero abbiamo imparato l’azione / Immaginiamo che tutto sia una prova infinita. E poi finalmente succede. / Metto a fuoco il centro. Non mi spavento. / Nasce un’invocazione, puerile, anacronistica, ridicola, roboante, indicibile. / Ma che per miracolo ce la fa. Posso provarci ancora? Sono abbastanza in luce? Mi vedete? Gruppo nomade animato da una forte tensione etica, che combina da sempre diversi linguaggi scenici, Balletto Civile nasce nel 2003 per volontà di Michela Lucenti. Dal 2009 il gruppo è stato in residenza presso Teatro Due di Parma. Dal 2015 è sostenuto dal Teatro della Tosse di Genova. Nel 2010 e nel 2012 riceve il Premio ANCT.

The focus of the creative approach of Balletto Civile is on researching on a kind of total scenic language where theatre and dance coming out from deep relationship between performers. A childish invocation is being born. It is anachronistic, Ridiculous, Resounding, Inexpressible. But it will miraculously succeed. Can I try again? Am I in the light? Can you see me?


22.30 | TEATRO 2 teatro | 1h30’ nell’ambito del progetto Focus Jelinek

TEATRI DI VITA Jackie e le altre, un altro pezzo dedicato a Elfriede Jelinek Jackie di Elfriede Jelinek – traduzione di Luigi Reitani – uno spettacolo di Andrea Adriatico – con Anna Amadori, Olga Durano, Eva Robin’s, Selvaggia Tegon Giacoppo – costumi Angela Mele Milano – suono, scene Andrea Barberini – grafica Albertina Lipari De Fonseca – cura Daniela Cotti, Monica Nicoli, Saverio Peschechera, Alberto Sarti – grazie a Stefano Casi, Giulio Maria Corbelli, Elena Di Gioia, Andrea Cigni – una produzione Teatri di Vita – in collaborazione con Fondazione Orizzonti d’Arte, Festival Focus Jelinek – e il sostegno di Comune di Bologna – Settore Cultura, Regione Emilia-Romagna – Servizio Cultura, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo www.teatridivita.it – www.andreaadriatico.it

Jacqueline Kennedy rievoca la sua storia, del suo inconfondibile look, e del marito John, dalle scappatelle con Marilyn Monroe all’omicidio a Dallas... tutto questo in un testo che mescola una dimensione popolare e aneddotica con l’analisi di un’epoca cruciale: un fiume di parole scritto da Elfriede Jelinek, l’autrice austriaca premio Nobel 2004, a cui Andrea Adriatico ha dedicato un trittico. Le parole di Jackie sono riportate in una sorta di oratorio corale post-pop, in cui i simboli iconici della “presidentessa” rimbalzano da una all’altra, diventando emblema della moderna rappresentazione del potere. Andrea Adriatico compone partiture della parola e dello spazio, facendo base nella “casa” bolognese di Teatri di Vita creata nel 1993, incontrando le drammaturgie di Koltès, Pasolini, Beckett, Copi, Jelinek, o realizzando film e documentari.

Jacqueline Kennedy recalls her story and the story of her unique look, with the words written by Elfriede Jelinek, whom Andrea Adriatico dedicated a trilogy. A post-pop choir, where the iconic symbols of the first lady (hair, dresses, poses) bounces from one to another, becoming the emblem of modern power.


19.00 | TEATRO 1 teatro | 1h25’ nell’ambito del progetto Focus Jelinek

TEATRINO GIULLARE Le amanti dal romanzo di Elfriede Jelinek – interpretazione, regia, drammaturgia Teatrino Giullare – traduzione italiana Valeria Bazzicalupo – elementi scenici Cikuska produzione Teatrino Giullare e Festival Focus Jelinek – con il sostegno della Regione Emilia Romagna – si ringraziano Emilia Romagna Teatro Fondazione, Comune di Sasso Marconi – un ringraziamento particolare a Francesca Zarpellon www.teatrinogiullare.it

Protagonista di questa storia è l’Amore con le sue angosce, le sue fallaci promesse. Protagoniste di questa storia sono due ragazze che desiderano una vita migliore. Protagonista è anche il linguaggio, giocato sul filo del paradosso. Un racconto illustrato in cui la satira prende come oggetto la crudeltà dei rapporti, l’insensatezza della vita lavorativa e soprattutto la retorica sull’Amore. Del romanzo di Elfriede Jelinek, per la prima volta adattato per il palcoscenico, Teatrino Giullare ne fa un componimento delicato, comico e feroce. Teatrino Giullare conduce un’originale ricerca sulla drammaturgia contemporanea e sul lavoro dell’attore riconosciuta con il Premio Nazionale della Critica, il Premio Speciale Ubu, il Premio della Giuria al Mess Festival di Sarajevo, il Premio Hystrio-Altre Muse. Ha rappresentato i suoi spettacoli in numerose tournèe internazionali toccando 33 paesi nel mondo. The protagonist of this story is Love with its anxieties and its often hollow promises. The protagonists of this story are two girls, who want a better life. Elfriede Jelinek is an austrian writer and playwright. In 2004 she was awarded the Nobel Prize in Literature. Teatrino Giullare conducts an original research on contemporary drama and the actor’s work, representing his performances in numerous international tours touching 33 countries worldwid


21.00 | TEATRO 2 danza | 50’

VIRGILIO SIENI Kore liberamente tratto da “La Ragazza Indicibile. Mito e mistero di Kore” – di Giorgio Agamben, Monica Ferrando – regia, coreografia, scene Virgilio Sieni interpretazione e collaborazione Ramona Caia – musiche Angelo Badalamenti, Francesco Giomi, Arvo Pärt – luci Virgilio Sieni – produzione 2012 Torinodanza,

Compagnia Virgilio Sieni – collaborazione alla produzione Fondazione Teatro della Pergola Firenze, CANGO Cantieri Goldonetta Firenze – la Compagnia è sostenuta da Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Toscana, Comune di Firenze - Assessorato alla Cultura e alla Contemporaneità – lo spettacolo KORE ha ricevuto il Premio Danza&Danza come migliore produzione italiana del 2012.

www.sienidanza.it

Un manifesto sulla femminilità, ma anche uno stimolo a superare tutto ciò che è umano, lasciandoci intravedere il viaggio ininterrotto dell’uomo. Nello spettacolo, Kore affronta tre viaggi e tutte le volte parte dall’oggi per lasciarsi affascinare dal passato: prima bambolina (Korai sono le bamboline che venivano appese ai rami in prossimità di un tempio), poi ombra assieme animale e dio, infine madre e vergine. Il corpo, che si mostra in un gioco inaspettato di continue metamorfosi, vuole dirci, con la sua geografia di muscoli e tendini aperti con gioiosità all’ospite, cos’è la bellezza dei margini. È veramente misterioso come ancora oggi si possa cadere nel corpo della danza per essere iniziati al tempo. Virgilio Sieni coreografo e danzatore, fonda nel 1983 la Compagnia Parco Butterfly e nel 1992 la Compagnia Virgilio Sieni. Crea spettacoli per le massime istituzioni musicali italiane e vince numerosi premi (Ubu, Danza&Danza, Lo Straniero, Anct). Nel 2013 diventa direttore della Biennale di Venezia - Settore Danza e viene nominato Chevalier de l’ordres des arts et de lettres dal Ministro della cultura francese. Kore, by the director of Biennale Danza di Venezia, Virgilio Sieni, is a statment on femininity, in form of coreography, but it is also a way to incentive to overcome all that is human. It ‘really mysterious even today how you can fall into the body of the dance to be initiated at Time.


GIOVEDÌ 10 | 21.15 VENERDÌ 11 | 19.15 SABATO 12 | 20.15 GALLERIA | performance/arte visiva | 45’ max 15 spettatori

ATELIERSI / NOSADELLA.DUE Manuale della figura umana.

primo studio per l’allestimento di un impaginato un progetto di Fiorenza Menni e Marta Dell’Angelo – con Marta Dell’Angelo, Muna Mussie, Alessandro Vuozzo – promosso da Ateliersi e Nosadella.due www.ateliersi.it - www.nosadelladue.com

Manuale della figura umana. Primo studio per l’allestimento di un impaginato è un’azione scenica che si costruisce attorno alla messa-in-opera di un impaginato tratto dal libro d’artista realizzato da Marta Dell’Angelo nel 2007. È una messa-in-tempo di un’opera d’arte: un’opera (teatrale) animata che si conclude con l’inizio dell’opera (d’arte) inanimata (installazione dell’impaginato sul muro). La drammaturgia, a cura di Fiorenza Menni, indaga le dinamiche e i ritmi di ciò che precede l’opera. La scrittura scenica opera nella scomposizione delle dimensioni e dei ritmi proposti dalla realtà, nello sviluppo e nell’affinamento dello sguardo diviso negli sguardi, per far sì che questa scomposizione diventi una nuova composizione. Nosadella.due è un progetto internazionale di residenza per artisti e curatori diretto da Elisa Del Prete. Marta Dell’Angelo espone i suoi lavori sul corpo in diverse personali e collettive in Italia e all’estero. Ateliersi è un collettivo di produzione che opera nell’ambito della arti performative e cura la programmazione dell’Atelier Sì di Bologna. A Human Figure Manual. A Layout Set-up, stage one is a scenic action built around a mise en œuvre of a layout taken from the artist’s book created in 2007 by Marta Dell’Angelo. Nosadella.due is a curatorial project. Marta Dell’Angelo’s research focuses on the human body through a variety of languages. Ateliersi produces performing arts and curates the program of Atelier Sì in Bologna.


22.15 | FOYER 1 mise en espace | 1h nell’ambito del progetto Fabulamundi. Playwriting Europe prima nazionale

BLUTEATRO / ANDREEA VALEAN (RO) Io se voglio fischiare, fischio testo Andreea Valean – traduzione Roberto Merlo mise en espace BluTeatro – regia Luca Bargagna cast in via di definizione elementi di scena Edoardo Aruta – progetto grafico e web Francesco Morgante organizzazione Maria Piccolo – ufficio stampa Stefania D’Orazio coproduzione AREA06 e BluTeatro www.bluteatro.it

Un carcere minorile maschile da qualche parte in Romania. Entra una ragazza. Potremmo fermarci qui. Cosa succede se una ragazza, giovane, carina, si fa chiudere in una cella con tre ragazzi, giovani, carini, che non vedono una donna da mesi (anni forse)? Il fatto che sia lì per fare un test psicologico o per raccogliere materiale per la sua ricerca sulla delinquenza giovanile, il fatto che la situazione sfuggirà presto dal suo controllo, sono accidenti. Io se voglio fischiare, fischio è uno dei più popolari lavori di Andrea Valean, che ha ispirato l’omonimo film vincitore del premio Orso d’Argento al Berlin Film Festival 2010. Andreea Valean è scrittrice di teatro e di cinema, e regista teatrale. Si diploma all’Academy of Theatre and Film di Bucharest, ed è una delle fondatrici di dramAcum, progetto per la promozione dei giovani registi e scrittori emergenti. Bluteatro è una compagnia formata da giovani attori professionisti under 35, diplomati all’Accademia Silvio d’Amico. Nel 2011 rappresenta l’Italia al Festival Internazionale di Teatro Your Chance di Mosca e vince il Premio Attilio Corsini. “If I Want To Whistle, I Whistle”, probably one of Andreea’s most popular plays, which inspired the homonym award-winning feature film (Silver Bear, Berlin Film Festival 2010), was based on a study that she made on the young criminals from the Romanian prisons. The play was published in the volume “Balkan Plots” by Aurora Press London.


22.30 | FOYER 2 teatro | 50’

TEATRO CAMPESTRE Amami, baciami, amami, sposami di Elisabetta Granara e Alberto Tamburelli regia Elisabetta Granara con Sara Allevi, Elisabetta Granara, Elisa Occhini costumi Pasquale Napolitano musiche e suoni Matteo Casari e Rocco Spigno scene Alessandro Granara gruppoteatrocampestre.blogspot.it

In un mondo in cui stare soli è più pratico, c’è ancora chi cerca un corresponsabile della propria vita, con il quale spartirsi le vicissitudini piacevoli e spiacevoli: Amami, baciami, amami, sposami è un concorso annuale dove si vince un consorte e si convola a nozze. Chi si iscrive affronterà prove di intelligenza, di forza e visite mediche approfondite. Uno spettacolo sull’importanza di essere individui in una collettività, sul valore che ha stringere un patto tra esseri umani, soprattutto quando si diventa consapevoli della debolezza della propria specie. Uno spettacolo fantascientifico sul matrimonio. Teatro Campestre è stato fondato da Elisabetta Granara nel 2008 e, con la collaborazione di tante persone, scrive, dirige e interpreta gli spettacoli. Il tutto, sempre, con ironico distacco. In a world where being alone is more practical, there’s still people looking for a co-responsible for their own lives, to share pleasures and sorrows: Amami, baciami, amami sposami is an annual competition where you win a partner and get married . Elisabetta Granara founded Teatro Campestre in 2008. Under this name, with the collaboration of many people, she writes, directs and plays in her works. Always with ironic detachment.


23.30 | ZONA ESTERNA concerto | 1h nell’ambito del progetto TransARTE prima nazionale

Gérald Kurdian (FR) voce, tastiera, sampler Gérald Kurdian batteria Edward Barnaby James Essex

Gérald Kurdian lavora per l’utopia di un pop surreale, talvolta divertente, spesso ricercato. Ispirato sia dagli esperimenti sonori di Laurie Anderson, così come dalle canzoni d’amore, Kurdian dispiega a colpi si sintetizzatore, di voce e di tastiere, un universo curioso, sensuale e divertito. In un duo con Edward Barnaby James Essex alla batteria, verrà accompagnato da coriste fantasma, proiezioni di isole artificiali, città addormentate, pianeti, evocando canzoni pixelate, amori digitali e naturismo mistico, a metà tra gli arrangiamenti di un pop orchestrato e il lo-fi degli anni 2x1000. Gérald Kurdian è un musicista, performer e artista radiofonico francese. This is the hello monster! è la sua band Il suo primo LP è stato selezionato dal quotidiano francese Libération come disco dell’anno. Gerald Kurdian, works towards the utopia of a surreal pop, sometimes funny, often sought. While playing in duet with Edward Barnaby James Essex on drums, will be accompanied by ghost singers, slides of artificial islands on screens, sleepy towns, planets, evoking in pixelated songs, digital love or mystical naturism, riding between the arrangements of an orchestrated pop and the lo-fi waves of the 2×1000 years. Gérald Kurdian is from France, performer, songwriter and radio-artist. He has created several radio-documentaries and radio projects exploring sound performativity and contemporary arts critique. This is the hello monster!, his avant-pop solo band. His first LP was selected by the French newspaper Libération as record of the year 2010.


19.00 | FOYER 2 teatro | 45’

MASQUE TEATRO Nikola Tesla. Lectures di e con Lorenzo Bazzocchi – assistente alle macchine Eleonora Sedioli elettronica Matteo Gatti – produzione Masque teatro – co-produzione Mood Indigo www.masque.it

…come poteva essere possibile che l’uomo che aveva realizzato la prima centrale elettrica al mondo imbrigliando le cascate del Niagara, potesse essere un perfetto sconosciuto? Nikola Tesla. Lectures è una performance/conferenza/esperimento in cui Lorenzo Bazzocchi, fondatore della compagnia e costruttore di una delle più stupefacenti invenzioni di Nikola Tesla, affronta la storia del grande scienziato serbo. Il folgorante inizio che vede il conferenziere, all’interno di una gabbia di Faraday, misurarsi con una Tesla Coil da un milione di volt, lascia spazio poi a una puntuale e circostanziata narrazione che ci conduce nelle pieghe di un misconoscimento unico nella storia delle conoscenze. Masque teatro nasce nel 1992 a Bertinoro. La produzione artistica si articola sulla forza visionaria e la creazione di architetture sceniche. Nel 2014, in collaborazione con l’associazione L’uomo un segno di Carlo Sini, dà vita alla Scuola di filosofia Praxis in Forlì. Masque ha ideato e organizza dal 1994 il festival Crisalide.

Nikola Tesla. Lectures is a performance / lecture / experiment in which Lorenzo Bazzocchi, company founder and builder of one of the most amazing inventions of Nikola Tesla, addresses the history of the great Serbian scientist. Masque Teatro was born in 1992 in Bertinoro. The visionary power of its theatre is expressed in the complex dialogue that the company establishes among three elements: the philosophical discourse, the wonderful scenic architecture and the essential role of the Figure. Since 1994, Masque is author and organizer of the Crisalide Festival.


VENERDÌ 11 | 20.30 SABATO 12 | 19.00 FOYER 1 | teatro | 20’

MARTA CUSCUNÀ Sorry, boys Dialoghi sulla mascolinità per attrice e teste mozze (primo studio) di e con Marta Cuscunà – progettazione e realizzazione teste mozze Paola Villani assistenza alla regia Marco Rogante – disegno luci Claudio “Poldo” Parrino disegno del suono Alessandro Sdrigotti – co-produzione Centrale Fies, Operaestate Festival – con il sostegno di Comune di San Vito al Tagliamento Assessorato ai beni e alle attività culturali, Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia martacuscuna.blogspot.it – www.centralefies.it

Nel 2008, 18 ragazze di una scuola superiore americana, tutte under 16, rimangono incinte contemporaneamente. E sembra che non sia il frutto di una strana coincidenza ma di un patto segreto di maternità per allevare insieme i bambini in una specie di comune femminile. Dove può mettere radici l’idea di un patto così sconvolgente? Qual è il contesto sociale, la cellula-ospite, in cui questo progetto virale di maternità ha potuto attecchire, prendere il potere e riprodursi? E mentre le ragazze si uniscono e progettano una comunità nuova, i ragazzi dove sono, cosa pensano? E gli adulti? Marta Cuscunà studia a Prima del Teatro: Scuola Europea per l’Arte dell’Attore. È attrice in Merma Neverdies, spettacolo con pupazzi di Joan Miró e Zoé, inocencia criminal, diretti da Joan Baixas, Teatro de la Claca (Barcellona). Nel 2009 vince il Premio Scenario Ustica con È bello vivere liberi! e nel 2012 la menzione speciale Premio Eleonora Duse per La semplicità ingannata. Dal 2009 fa parte di Fies Factory, un progetto di Centrale Fies. In 2008, 18 girls from an American high school became pregnant at the same time. The most disturbing fact is that it seems a secret pregnancy pact. Where are the boys? In 2009 Marta Cuscunà won “Premio Scenario Ustica” with È bello vivere liberi! and in 2012 “Premio Eleonora Duse” for La semplicità ingannata. She is a member of Fies Factory, since 2009.


VENERDI’ 11 | 21.15 SABATO 12 | 19.45 TEATRO 1 | teatro | 1h05’ spettacolo con sovratitoli in italiano

AGRUPACIÓN SEÑOR SERRANO (ES) A House in Asia creazione Àlex Serrano, Pau Palacios e Ferran Dordal – interpreti Àlex Serrano, Pau Palacios e Alberto Barberá – voci James Phillips e Joe Lewis – direttrice di produzione Barbara Bloin – video Jordi Soler – sound design e colonna sonora Roger Costa Vendrell – light design Alberto Barberá – modellini in scala Nuria Manzano – costumi Alexandra Laudo – produzione Agrupación Señor Serrano, GREC

Festival de Barcelona, Hexagone Scène Nationale Arts et Sciences – Meylan, Festival TNT – Terrassa Noves Tendències, Monty Kultuurfaktorij, La Fabrique du Théâtre – Province de Hainaut – col supporto di Festival Hybrides Montpellier, Festival Differenti Sensazioni, Departament de Cultura de la Generalitat, INAEM

www.srserrano.com

La casa dove Geronimo si sta nascondendo in Pakistan. Una copia esatta della stessa casa in un campo militare in North Carolina. Una terza casa gemella in Giordania, dove viene girato un film. La più grande caccia all’uomo della storia. Cowboy e indiani. Aeroplani e birre. Pensieri intorno all’idea di copia e di imitazione, accompagnati da hamburger al formaggio. Diversi codici performativi (modellini in scala, proiezioni video, riprese live) per comporre un ritratto popolare e spietato dei dieci anni post 11 settembre 2001, gli anni in cui è nato il 21esimo secolo. Non potete non esserci. Agrupación Señor Serrano, fondata a Barcellona nel 2006 da Alex Serrano, produce spettacoli originali basati su storie contemporanee, oltre i confini tradizionali del teatro. Alla compagnia, composta anche da Pau Palacios e Barbara Bloin, è stato assegnato il Leone d’Argento per il teatro della Biennale Venezia 2015.

Founded by Àlex Serrano in Barcelona in 2006, Agrupación Señor Serrano is a theatre company that creates original productions based on stories drawn from contemporary times. This time, a scenic western draws a merciless pop portrait of the decade following 9/11. The company has been awarded with the Silver Lion 2015 from the Venice Biennale.


* 22.45 | TEATRO 2 danza | 50’

CRISTINA RIZZO Bolero Effect concept e coreografia Cristina Rizzo – performance Annamaria Ajmone, Cristina Rizzo, Simone Bertuzzi – elaborazione sonora e djing Simone Bertuzzi aka PALM WINE – disegno luci e direzione tecnica Giulia Pastore – cura e distribuzione Chiara Trezzani – produzione 2014 CAB008 - con il sostegno di Regione Toscana e MiBACT – coproduzione La Biennale Danza, Venezia www.cristinarizzo.it

Bolero Effect è un percorso che ha la forma di un oggetto coreografico plasmato intorno alla partitura orchestrale più popolare al mondo, il Bolero di Ravel. Ma che cos’è effettivamente un Bolero? È come un’isola deserta. Un luogo dove ri-cominciare, lontano dai continenti, dove scovare delle brecce e praticare delle turbolenze e l’erotica dei corpi. In un ambiente sonoro da dance hall post-globale, il tentativo è quello di attivare un luogo utopico della scena dove figura e sfondo perdono i propri limiti, procedendo per rapide dissolvenze. Cristina Rizzo è coreografa e danzatrice, attiva in Italia a partire dai primi anni ‘90. Si è formata con Martha Graham School, Merce Cunningham e Trisha Brown. In Italia ha collaborato con Teatro Valdoca, Roberto Castello, Stoa/ Claudia Castellucci, Mk, Virgilio Sieni Danza, Santasangre. È tra i fondatori di Kinkaleri. Dal 2008 ha intrapreso un percorso coreografico personale.

What is actually a Bolero? It’s like a desert island. A place to re-start, away from the continents. In a dance hall sound from post-global, the attempt here is to make up an utopic place of the scene where figure and background lose their limits. Cristina Rizzo is a choreographer and dancer. She trained with Martha Graham School, Merce Cunningham and Trisha Brown. In Italy he worked with Teatro Valdoca, Roberto Castello, Stoa / Claudia Castellucci, MK, Virgilio Sieni Dance, Santasangre. It is one of the founders of Kinkaleri. * Bolero Effect sarà presentato in double bill con e-ink di mk.


21.30 | TEATRO 2 danza/musical | 1h nell’ambito del progetto IYMA prima nazionale

LIZ KINOSHITA (CAN/DE) Volcano ideazione e regia Liz Kinoshita creazione e interpreti Liz Kinoshita, Clinton Stringer, Salka Ardal Rosengren, Justin F. Kennedy – consulenza drammaturgica Chrysa Parkinson – Consulenza musicale Chris Peck – consulenza scenografica Tim Wouters – direzione tecnica Jitske Vandenbussche – produzione esecutiva Caravan Production (Bruxelles) coproduzione workspacebrussels (Bruxelles), Kunstenwerkplaats Pianofabriek (Bruxelles), Vooruit (Gent) – nell’ambito della Rete europea [DNA] DEPARTURES AND ARRIVALS – cofinanziato dal programma Creative Europe dell’Unione Europea

L’eruzione del vulcano Islandese Eyjafjallajökull nel marzo 2010, comporta un pericoloso spargimento di cenere lavica, con conseguenti cancellazioni e ritardi in tutto lo spazio aereo europeo – la più ampia sospensione aerea del dopoguerra – e impedisce improvvisamente il movimento di un numero grandissimo di persone. Liz Kinoshita in VOLCANO, partendo da questo evento e usando codici “musicali” anni ‘30, ‘40 e ‘50, riflette sul nostro stile di vita globalizzato “giovanile e artistico”, mentre il ritmo costante del tip tap e l’emozione della forma canzone accompagnano questo occasionale ritorno dei nostri piedi sulla terra. VOLCANO è la prima creazione della coreografa canadese Liz Kinoshita. Studia in Europa dal 2002, e in particolare al P.A.R.T.S. di Bruxelles fino al 2008. Insegna danza in Francia, Belgio e Canada. Recentemente ha lavorato con Tino Sehgal, Matija Ferlin, Claire Croizé. The eruption of the Icelandic Eyjafjallajökull and the shutdown of air traffic, helped choreographer Liz Kinoshita to reflect upon our globetrotting lifestyles today. Mechanisms of the “musical” genre from ‘30s, ‘40s and ‘50s, to share reflections on the hectic lives of contemporary performers and travellers.


23.00 | FOYER 2 concerto | 1h nell’ambito del progetto TransARTE

JEAN-LUC VERNA / I APOLOGIZE (FR) composizione e voce Jean-Luc Verna composizione e tastiere Gauthier Tassart batteria Julien Tiber

I Apologize è un gruppo musicale francese, composto da tre artisti visivi. Il loro è un concerto, una performance, e un tributo speciale e personalissimo alle grandi canzoni del repertorio post punk e new wave, mixate e in dialogo con creazioni originali. In passato il concerto è stato presentato all’interno di svariate location, tra cui anche il Palais de Tokyo e il Centre Pompidou a Parigi. Il trio ha suonato nell’ambito della serata inaugurale della Biennale di Venezia 2015, e ha appena prodotto il suo terzo disco con l’etichetta francese Optical audio. Jean-Luc Verna, fotografo, scultore e disegnatore, è il cantante del gruppo. Ispirazioni profonde della sua musica sono Siouxsie and the Banshees, T.Rex e Marianne Faithfull. “Sono nato negli anni ‘60, quindi, di fatto, ho 25 anni. Non c’è età migliore per indossare tacchi a spillo e prendere in mano un microfono.” Julien Tiberi, disegnatore e pittore, è il batterista: produce suoni al ritmo ondeggiante del suo corpo, lasciando un segno personale su ogni palco e in ogni pezzo. Gauthier Tassart, il compositore e tastierista del gruppo, è uno specialista in rituali magici – è bene fare in modo di non incontrare il suo sguardo. I Apologize is a french band made of three visual artists. Siouxsie and the Banshees, T.Rex, Marianne Faithfull are among the music icons of Jean-Luc Verna, the singer: “I was born in the 60s, therefore I am 25. This is the perfect age to put on stilettos and take the mic.”


17.30 e 19.00 teatro | 45’ | max 50 spettatori nell’ambito del progetto Focus Jelinek in collaborazione con la Biblioteca Vallicelliana

SOCÌETAS RAFFAELLO SANZIO / CHIARA GUIDI Nuvole. Casa. di Elfriede Jelinek – traduzione Luigi Reitani – di e con Chiara Guidi musiche di Daniele Roccato eseguite al contrabbasso dall’autore e con la partecipazione di Filippo Zimmermann – produzione Socìetas Raffaello Sanzio e Festival Focus Jelinek www.raffaellosanzio.org

In Nuvole.Casa. le parole si accumulano, strati su strati, come mattoni per la costruzione di una casa. Sono parole di altri che la scrittrice prende, solleva e sposta dal libro nel quale si trovano per collocarle nel proprio. Se ne serve per dire altro rispetto a ciò che si legge, lasciandone aperta la decifrazione che non può accontentarsi di sapere da dove quelle parole provengono. È una favola sul potere, di cui conosciamo le vittime, gli orrori dettati dall’emblema dell’atroce “purezza”, ancor prima di leggere o ascoltare. La storia ci è nota a priori. Eppure, nel libro della Jelinek ciò che conosciamo prende la forma di un enigma che è la promessa di un mutamento. Chiara Guidi, fondatrice con Romeo e Claudia Castellucci della Socìetas Raffaello Sanzio, sviluppa una personale ricerca sulla voce come chiave drammaturgica. Daniele Roccato, contrabbassista solista e compositore, è riconosciuto come una delle voci più interessanti della scena musicale internazionale. In Nuvole.Casa. words accumulate, strata upon strata, like bricks during the construction of a house. It is a fable of power, that is known to us, a priori. Elfriede Jelinek is an austrian writer and playwright. In 2004 she was awarded the Nobel Prize in Literature. Chiara Guidi, along with Romeo and Claudia Castellucci, was one of the founders of Socìetas Raffello Sanzio in 1981. In 2015 she is appointed Artiste Associée at Théâtre Nouvelle Génération in Lyon (2015-2018).


20.00 teatro prima nazionale prenotazione obbligatoria a: promozione@shorttheatre.org

ÉCOLE DES MAÎTRES maestro: IVICA BULJAN (HR)

Il Capitale maestro Ivica Buljan – assistente Robert Waltl – compositore Mitja Vrhovnik Smrekar – drammaturgia Zlatko Wurzberg – costumista Ana Savic‘ Gecan con gli allievi attori Luca Anic‘, Gautier Boxebeld, Leonor Coutinho Cabral, Ivan Colaric‘, Yuri D’Agostino, Camille Grange, Benjamin Krnetic‘, Anaïs Muller, Silvio Mumelaš, Berdine Nusselder, Silvia Pietta, Patrícia Pinheiro, Vanda Ricardo Rodrigues, Cécile Roger, Elisabetta Scarano, Giovanni Serratore, Marie Simonet, Baptiste Sornin, Petra Svrtan, João Ventura

partner di progetto e direzione artistica CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia (Italia), CREPA - Centre de Recherche et d’Expérimentation en Pédagogie Artistique (Belgio), TAGV - Teatro Académico de Gil Vicente, Colectivo 84 (Portogallo), La Comédie de Reims, Centre Dramatique National (Francia), Hrvatsko narodno kazalište / Festival svjetskog kazališta (Croazia), Mini teater Ljubljana (Slovenia)

L’École des Maîtres è un progetto di formazione teatrale avanzata, creato da Franco Quadri nel 1990, che giunge quest’anno alla ventiquattresima edizione. Il maestro Ivica Buljan lavora ad un progetto maturato dalla lettura dell’opera dell’economista francese Thomas Piketty, dedicata ai meccanismi del capitalismo contemporaneo. L’intenzione di Buljan è quella di assumere la nozione di capitale, o il discorso sulla sua entità, come materia di rappresentazione, nello stesso modo in cui la mitologia o le sue pulsioni sono state utilizzate nel teatro più antico. Gli spettacoli di Ivica Buljan sono stati presentati in numerosi Paesi e Festival internazionali. In questi anni ha messo in scena opere di autori come Bernard-Marie Koltès, Pascal Quignard, Pascal Rambert, Pier Paolo Pasolini, Botho Strauss, Heiner Muller, Tennessee Williams, Peter Handke, Danilo Kiš, Elfride Jelinek. Nel 2014, è stato nominato Cavaliere dell’ordine delle arti e delle lettere dal governo francese. Da quest’anno è il direttore artistico per la prosa del Teatro nazionale di Zagabria. École des Maîtres is a project of theatrical masterclass, created by Franco Quadri in 1990, which this year reaches the twenty-fourth edition. The master of this year is the director Ivica Bujica, that leads a work on the theme of the Capital.



FUOCO CAMMINA CON TE. Prontuario di filosofia stoica a cura di Marco Casu giovedì 3 settembre | 22.30 | LES THERMES Les thermes ospitano pillole di saggezza stoica in forma di acqua curativa. E lì si tiene un incontro intorno alla saggezza stoica. Forse non c’è mai stato un vero saggio, un uomo o una donna perfettamente felice. Forse, allora, non ha senso provare, forse ogni tentativo deve fallire. O forse no. Il fuoco genera e rigenera il cosmo, ne ha cura. Tu sei quel fuoco. La cura sei tu. Vieni a trovarti.

Progetto De Lorean a cura di TEATRO E CRITICA Un tempo complementare al festival nel quale ricostruire una memoria degli spettacoli in programma. Una bacheca che accoglie pensieri, fotografie, feedback elaborati liberamente dagli spettatori che saranno la base tematica per i dialoghi con gli artisti all’interno dell’installazione Les thermes. Un singolo istante di nostalgia porterà a un dialogo sul tempo artistico che stiamo vivendo e alle sue prospettive future. 5 settembre | 20.30 | 30’ | dialogo tra Michele di Stefano e Radouan Mriziga 9 settembre | 22.45 | 30’ | dialogo tra gli autori coinvolti nel progetto Fabulamundi 12 settembre | 22.00 | 30’ | d ialogo tra Agrupación Señor Serrano e Mats Staub,

CROWDARTS Il finanziamento partecipativo come strumento per lo sviluppo delle Performing Arts a cura di Serena Telesca

lunedì 7 settembre | 18.30 | GALLERIA Crowdarts è la prima piattaforma di crowdfunding interamente dedicata alle Performing Arts, che permette di finanziare non solo le idee, ma anche progetti più avanzati con l’obiettivo di ridurre l’enorme divario tra artisti, partner, sostenitori e i finanziatori.


CREATIVE EUROPE a Roma a cura di PAV e Margine Operativo mercoledì 9 settembre | 17.30 | GALLERIA “Contact Zones – performing arts in urban space” di Margine Operativo e “Fabulamundi. Playwriting Europe” di PAV sono due progetti europei di due associazioni romane, entrambi realizzati con il supporto del programma Creative Europe dell’Unione Europea. Durante l’incontro verranno presentati i progetti e le loro modalità di sviluppo. Intervengono: Marzia Santone (MiBACT), Anouk Aspisi (Ambasciata di Francia a Roma), Hartmut Burggrabe (Goethe Rom), Alessandra Ferraro e Lorenzo Pasquali (Contact Zones), Claudia Di Giacomo e Carlotta Garlanda (Fabulamundi). www.contact-zones.eu www.fabulamundi.eu

VERTIGINE ELFRIEDE JELINEK giovedì 10 settembre | 18.00 | GALLERIA presentazione del progetto Festival Focus Jelinek e dell’opera di Elfriede Jelinek con Elena Di Gioia, direttrice artistica Festival Focus Jelinek Un incontro per entrare nell’opera di Elfriede Jelinek, autrice di romanzi e testi teatrali, premio Nobel 2004 per la letteratura, attraverso il progetto Festival Focus Jelinek che ha visto riunire attorno alla sua scrittura, abrasiva e corrosiva, artisti della scena contemporanea. Un incontro per immergersi nel vortice della scrittura di una delle voci più acute e pungenti della contemporaneità.


Casa dello Spettatore Anche quest’anno la Casa dello Spettatore, diretta da Giorgio Testa, organizza e cura un gruppo di spettatori, che saranno accompagnati in un percorso di introduzione alla visione degli spettacoli.

BIGLIETTO SOSPESO Ispirandoci all’abitudine filantropica del “caffè sospeso” – per la quale si può donare la consumazione di una tazzina di caffè ad uno sconosciuto - daremo la possibilità agli spettatori di Short Theatre, al momento dell’acquisto del biglietto, di pagarne un secondo a beneficio di una persona appartenente a una fascia di pubblico svantaggiata. Oltre che al principio di solidarietà, il caffè sospeso si rifà alla responsabilità individuale, per la quale ognuno è l’unico testimone delle sue possibilità economiche.

BOOK SHOP a cura di libreria minimum fax in collaborazione con Edizioni dell’Asino La libreria minimum fax, aperta nel dicembre 2005 in Via della Lungaretta 90/e, nel quartiere di Trastevere, offre titoli di narrativa, saggistica, fumetti, poesia e spettacolo - dando attenzione all’editoria indipendente e di qualità - e, chiaramente, tutto il catalogo minimum fax. www.minimumfax.com/libreria Edizioni dell’Asino, nata dalla collaborazione tra la rivista Lo Straniero e l’associazione Lunaria, è uno strumento di ricerca e approfondimento per le minoranze attive e positive, per i gruppi impegnati nel cambiamento e nelle esperienze di buone pratiche. www.asinoedizioni.it



IYMA – International Young Makers in Action

A partire dal 2010 diversi festival dedicati al teatro e alla danza e con un forte interesse nel supportare gli artisti emergenti della performing art, hanno unito le forze per accrescere la visibilità internazionale di questi artisti. Il progetto IYMA - International Young Makers In Action (2014 - 2016) è una rete che promuove gli artisti provenienti da tutti gli angoli d’Europa in tutti gli angoli d’Europa. Il compito di IYMA è quello di predisporre e organizzare con attenzione programmi e progetti per artisti, operatori e pubblico, ampliando il suo sguardo anche verso lo scambio dei lavoratori dello spettacolo. I festival partecipanti al progetto IYMA sono: ACT festival (Bilbao, ES), BE FESTIVAL (Birmingham, UK), Fábrica de Movimentos, (Porto, PT), ITs Festival (Amsterdam, NL), ITSelF (Warsaw, PL), MESS festival (Sarajevo, BA), Short Theatre (Roma, IT), SKENA UP (Pristina, KS). www.iyma.eu

FINESTATE FESTIVAL

L’esigenza di trovare forme di collaborazione partendo dalle sensibilità comuni verso le arti contemporanee e le arti performative in genere, porta alla creazione di Finestate Festival composta da sei soggetti italiani: B.motion/Operaestate Festival Veneto (Bassano del Grappa), Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi (Andria), Short Theatre (Roma), Terni Festival (Terni), Contemporanea Festival (Prato) e Approdi. Festa di Arte e Comunità (Cagliari). I progetti TransARTE e SWISS TIME sono realizzati in collaborazione con il network.


TRANSARTE

Ideato dall’Institut français, il programma TransARTE favorisce la circolazione e la promozione di forme artistiche nate dall’ibridazione di processI creativi e discipline artistiche, che oggi ampliano le frontiere del contemporaneo. Concepito come un marchio, questo programma innovativo è stato inaugurato nel 2012 in Italia in collaborazione con il network Finestate, per poi continuare a svilupparsi in Europa e in America Latina grazie a numerose collaborazioni in tutto il mondo. Il programma di TransARTE è sostenuto dall’Institut français e dal Ministero della cultura e comunicazione francese. Il programma 2015 di TransARTE , in collaborazione con Finestate Festival, fa parte della programmazione di La Francia in Scena.

SWISS TIME

È il momento per un affondo nel paesaggio svizzero dello spettacolo dal vivo, con un progetto – quello di Mats Staub – che si situa ai confini dell’evento performativo e dell’arte visiva, facendosi capace di ospitare, e non solo di raccontare, la realtà, indicando itinerari d’innovazione drammaturgica e installativa, mettendo l’accento sulle possibilità dell’inclusione degli spettatori. Il progetto nato in collaborazione con il network Finestate Festival, è realizzato con il sostegno di PROHELVETIA e in collaborazione con l’ISTITUTO SVIZZERO di Roma.

FOCUS JELINEK

Short Theatre 10 dedica una sezione speciale all’opera di Elfriede Jelinek, premio Nobel per la letteratura nel 2004, tra le voci più acute e pungenti della scena contemporanea. All’interno del Focus Jelinek a Short Theatre saranno presentati alcuni degli spettacoli nati nell’ambito del Festival Focus Jelinek diretto da Elena Di Gioia (ottobre 2014 > marzo 2015 www.festivalfocusjelinek.it): un progetto speciale che ha visto cooperare teatri, festival, biblioteche, cinema di quattordici città dell’Emilia Romagna con spettacoli, incontri, laboratori, traduzioni e nuove pubblicazioni di alcuni tra i più importanti artisti della scena teatrale contemporanea sui testi della grande autrice austriaca Elfriede Jelinek.


FABULAMUNDI. Playwriting Europe Crossing Generations Fabulamundi. Playwriting Europe è un progetto europeo che coinvolge teatri, festival e organizzazioni culturali in Italia, Francia, Germania, Spagna e Romania. L’obiettivo della rete è quello di promuovere e sostenere la drammaturgia contemporanea in Europa, rafforzando le attività di chi opera nel settore e offrendo agli autori teatrali opportunità di networking, incontri internazionali e sviluppo professionale. L’edizione 2015-2016 è organizzata intorno al tema Crossing generations ed è sostenuta dal programma Europe Creativa dell’Unione Europea. Fabulamundi. Playwriting Europe – Crossing Generations è coordinato da PAV (project leader – Italia) in collaborazione con La Mousson d’été e Théâtre Ouvert (Francia), Interkulturelles Theaterzentrum Berlin e Theater an Der Parkaue (Germania), Short Theatre e Teatro I (Italia), Teatrul Nat¸ional Târgu-Mures¸ e Teatrul Odeon (Romania), Sala Beckett/Obrador Internacional de Dramatúrgia (Spagna). www.fabulamundi.eu domenica 6 | 18.30 Confessione di DAVIDE CARNEVALI (IT) martedì 8 | 19.00 Tristezza&Malinconia o il più solo solissimo George di tutti tutti i tempi di BONN PARK (DE) mercoledì 9 | 17.30 Creative Europe a Roma, incontro a cura di PAV e MARGINE OPERATIVO mercoledì 9 | 19.00 Guance rosse di SANDRINE ROCHE (FR) mercoledì 9 | 22.45 conversazione con gli autori a cura di Teatro e Critica giovedì 10 | 22.15 Io se voglio fischiare, fischio di ANDREEA VALEAN (RO)

La attività di Fabulamundi a Short Theatre sono co-realizzate da Area06 e PAV. staff di progetto: managing directors Claudia Di Giacomo e Roberta Scaglione | project manager Carlotta Garlanda – senior project assistant Maria Morhart project assistant Agnese Nepa – communication manager Laura Belloni


Venerdì 4 settembre | 00.30 | party a cura di BUTTER e REBEL REBEL Sonorità Techno e Deep House, atmosfera torbida, pubblico friendly e un immaginario accattivante sono le caratteristiche portanti di BUTTER, progetto nato a Roma nel 2013 che in sole due stagioni si è ritagliato uno spazio unico nel panorama del clubbing romano. www.facebook.com/butter.roma REBEL REBEL esprime l’anima iconoclasta portavoce di un sentimento di follia, divertimento e libertà. Dal 2010 Rebel Rebel ha rappresentato una rivoluzione per il clubbing romano, ospitando nelle mura del Warehouse artisti di fama mondiale, da Marcell Dettmann e Ben Klock, da Nina Kraviz a Mano le Tough e Damian Lazarus. rebel-rebel.com Sabato 5 settembre | 00.30 party a cura di L-EKTRICA Nel Novembre del 2002 nasce il primo evento targato L-Ektrica, un party nato come appuntamento infrasettimanale e cresciuto fino a richiamare migliaia di persone. Coerenza e innovazione sono tra le caratteristiche che hanno permesso un’evoluzione che dura da ormai 12 anni. Dal 2010 L-Ektrica produce Spring Attitude, festival delle nuove sonorità elettroniche che in pochi anni si è ritagliato uno spazio importante nella scena dei festival musicali. www.l-ektrica.com Venerdì 11 settembre | 00.30 party a cura di BALSAMO DI SCIMMIA Il Balsamo di Scimmia è un ritrovamento fatto in Thailandia, una suggestione, un’idea, un progetto originale. Frutto della crisi economica, dove la materia si è dimostrata ingannevole, Balsamo di Scimmia lascia spazio alla musica intesa come unica cosa che conta. Il sound di Balsamo di Scimmia ha radici profonde nell’Hip-Hop, e si sviluppa attraverso le diverse possibilità dell’elettronica. BDS oggi festeggia l’urgenza di tutti di tornare a sentire. www.balsamodiscimmia.it Sabato 12 settembre | 00.30 | party a cura di AMIGDALA Amigdala è un progetto di musica elettronica e culture indipendenti. Nata nel mese di maggio 2006, Amigdala ha prodotto eventi, promosso e partecipato a festival italiani ed internazionali, ha ospitato alcuni tra i maggiori artisti e djs della scena elettronica, house e techno italiana e mondiale. www.amigdala.bz



XVII - La Stella Significato divinatorio: intuizione, ispirazione, speranza. Molto amore verrà dato e ricevuto. Carta rovesciata: pessimismo, dubbio, ostinazione.

XII - L’appeso Significato divinatorio: saggezza, potere profetico. Una pausa nella vita di qualcuno, decisioni sospese. Auto-arresa che porta ad una trasformazione della personalità. Carta rovesciata: arroganza, resistenza alle influenze spirituali, false profezie. Sforzi infruttuosi.

Cavaliere di BASTONI Significato divinatorio: Azione forte di successo. Persona protettiva nei nostri confronti, pronta a prendere le nostre difese concretamente. Veloce partenza, migrazione. Carta rovesciata: discordia, frustrazione, mancanza di energie.

II - La Papessa Significato divinatorio: futuro non rivelato, influenze occulte al lavoro. Di particolare valore per artisti, poeti, compositori, mistici. Carta rovesciata: arroganza, godimento sensuale. Fermarsi ad una conoscenza superficiale.

2 di SPADE Significato divinatorio: tensione nelle relazioni. Indecisione. Bilanciamento di forze. Ottimo senso dell’equilibro ma che necessita di uno scopo, una direzione. Stallo, punto morto. Carta rovesciata: movimento di affari, a volte nella direzione sbagliata. Impostori da evitare. Compassione per chi è nei guai. Slealtà.

IX - L’Eremita Significato divinatorio: saggezza. Prudenza. Un consigliere silenzioso. Un incontro con una figura che guiderà chi interpella le carte in un percorso ai fini dell’ottenimento dell’obiettivo. Un viaggio potrebbe rivelarsi necessario per acquisire uno stato maggiore di conoscenza. Ricerca della verità. Carta rovesciata: immaturità, rifiuto nell’ascoltare chi più saggio. Eccesso di isolamento o cattivo orientamento. Non avere ancora capito come in realtà stanno le cose, e di chi potersi fidare.


XI - La Giustizia Significato divinatorio: giustizia sarà fatta. Equilibrio ricostituito. Virtù. Una carta per una mente che cerca di liberarsi di pesanti fardelli mentali, idee sbagliate. Carta rovesciata: rottura dell’equilibrio, soprusi, ingiustizie.

I - Il Mago Significato divinatorio: determinazione, maestria, abilità organizzative e talento creativo. È l’abilità di prendere le redini dall’alto e dirigere il desiderio fino alla sua manifestazione. Carta rovesciata: indecisione, inettitudine. Uso del potere a fini improduttivi. 8 di COPPE Significato divinatorio: Sogni, castelli in aria. Un’immagine che non trova riposo. Successo illusorio. Auto-dissipazione. Carta rovesciata: buone soluzioni. Nuove decisioni e nuova determinazione. Scelte intelligenti.

0 - Il Folle Significato divinatorio: chi sta interpellando le carte è un sognatore, ha il desiderio di raggiungere un grande traguardo. Se pensa che “quando l’ignoranza è una fortuna, allora è folle essere saggio”, questa è davvero la sua carta. Carta rovesciata: agire senza razionalità, follia, mancanza di tatto. La scelta che verrà presa non si rivelerà fruttuosa.

Significato delle carte presenti nel catalogo in ordine di apparizione, tratto dal testo The Complete Guide to the Tarot di Eden Gray Progetto fotografico Ghetto Tarot di Alice Smeets


ideazione / concept AREA06 direzione artistica / artistic director Fabrizio Arcuri direzione organizzativa e cura dei progetti internazionali managing director and international projects curator Francesca Corona organizzazione e produzione organization and production Matteo Angius, Monica Maffei, Giulia Messia, con la collaborazione di Valentina Pastore direzione amministrativa / administrative director Roberta Scaglione con Maria Piccolo in collaborazione con Elena Campanile direzione tecnica technical direcion Diego Labonia, Chiara Martinelli comunicazione / communication Emanuela Bellezza, Laura Belloni, Laura Marano, Simone Schiaffella, con il supporto dell’ufficio produzione redazione testi catalogo / editing Matteo Angius ufficio stampa / press office Rosalba Ruggeri con / with Laura Marano e Elisabetta Reale

graphic art direction Simone Tso progetto fotografico / photo project Alice Smeets | www.alicesmeets.com web master | Danilo Domenichetti foto / photographer Claudia Pajewsky video e-performance staff tecnico / technical staff

Daniele Baddaria, Martin Beeretz, Gianrocco Bruno, Davide Clementi, Riccardo Cola, Luca Colella, Franco Costa, Javier Delle Monache, Franco Di Marino, David Ghollasi, Riccardo Giubilei, Daria Grispino, Marco Guarrera, Maurizio Leonardi, Daniele Mandatori, Amelia Petrucci, Claudio Petrucci, Lorenzo Policiti, Stefano Recchia, Sandro Scattino, Amoni Vacca, Alessandro Valkki, Raffaella Vitiello, Simone Zapelloni

bar e ristoro / food and beverage Gargani Parioli, Roma Grazie a tutti gli stagisti e i tirocinanti che offrono il loro lavoro volontario; grazie a Antonio Tagliarini, Centrale Fies, Donato Paternoster, Fausta Rosati, Fulvio Zaid, Iacopo Fulgi, Lady Maru, Linda Di Pietro, Niccolò Angius, Paolo Santolini, Roberta Zanardo, Silvia Bottiroli, Valeria Mangiò, Viola Rispoli, al Servizio Giardini del Comune di Roma e ai partner di Finestate Festival.


AREA 06 AREA06 è una piattaforma, attiva a livello nazionale ed europeo per la produzione, organizzazione e promozione di diversi formati legati allo spettacolo dal vivo: programmi formativi, festival, sostegno a percorsi artistici. AREA06 è uno strumento progettuale e, insieme, un’idea di politica culturale. Confluiscono nella struttura numerosi soggetti, con diverse modalità e di diversa generazione e provenienza professionale: organizzatori, curatori, artisti, amministratori, giovani tirocinanti, moodboarder, alla ricerca di nuove forme di produzione e comunicazione, di nuove convenzioni che spostino lo sguardo rispetto al mondo dello spettacolo dal vivo, e non solo. AREA06 è membro dell’Associazione Scenario. Dal 2006 AREA06 cura l’ideazione e la produzione di Short Theatre.


BIGLIETTO SINGOLO SPETTACOLO 8 euro

La Pelanda. Centro di Produzione Culturale Piazza Orazio Giustiniani, 4

BIGLIETTO 5 euro le 3 mise en espace di Fabulamundi, Marta Cuscunà, i 4 finalisti del Premio Scenario

Teatro India Lungotevere Vittorio Gassman, 1

BIGLIETTO 3 euro Jean-Luc Verna / I Apologize, MK TESSERA GIORNALIERA 18 euro CARD 10 SPETTACOLI 60 euro

Biblioteca Vallicelliana Piazza della Chiesa Nuova, 18 info@shorttheatre.org www.shorttheatre.org www.facebook.com/shorttheatre TWITTER - INSTAGRAM: @shortheatre

ingresso gratuito incontri, conversazioni, accesso a Les thermes e alle sue attività biglietteria presso La Pelanda dal 3 settembre apertura ore 17.30 prevendita on line: www.vivaticket.it T

con il sostegno di

ideato e prodotto da

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

in collaborazione con

con il supporto di

Roma V.le Parioli, 36b - 36c Tel 06 8079012 - 06 8078264 LE MIGLIORI MOZZARELLE

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