speciale-east-africa-13-18062014

Page 1

13-18 giugno 2014

SPECIALE a cura della redazione

East Africa East Africa, tecnicamente Kenya, Uganda e Tanzania. Per gli italiani però il mercato è quello rappresentato principalmente da Kenya e Tanzania. La prima è esplosa, turisticamente parlando, per la presenza di fronte alle proprie coste di Zanzibar (le isole di Unguja dove sono concentrati i villaggi e Pemba). Il Paese è accomunato al Kenya dall’etnia dominante, quella bantù. Da parte sua il Kenya, ex protettorato britannico, dal punto di vista turistico deve la sua notorietà, oltre che alla presenza dei parchi naturali, al successo riscosso sulla costa da Malindi, grazie anche all’intuizione di molti imprenditori italiani. Il paese è a cavallo della linea dell’Equatore e il litorale è sempre più ricco di località interessanti e di resort balneari, che crescono e migliorano proponendo una qualità ricettiva sempre più elevata. Superfluo quasi parlare della ricchezza faunistica dei parchi, come Masai Mara, Samburu, Meru, Amboseli e Tsavo, solo per citare i più noti, in cui i safari fotografici sono un must per una vacanza sull’altopiano soprattutto perché sono presenti tutti i “big five”: elefante, leone, bufalo, leopardo e rinoceronte.

Italia, terzo mercato Il nuovo governo insediato lo scorso anno in Kenya ha un po’ rivoluzionato l’assetto del ministero del turismo. Una crescita a seguito della stabilità politica è attesa anche grazie al piano turistico 2013/2018. In termini numerici nel 2013 i turisti internazionali sono stati un milione 91 mila 95 dei quali 79 mila 993 italiani (contro gli 82 mila 330 del 2012 e i 96 mila 360 del 2011). Il nostro Paese rappresenta il terzo mercato emissore, forte anche del legame che esiste tra le due nazioni: lo dimostrano i tanti investimenti italiani sulla costa, soprattutto a Malindi. In termini generali, cresce sempre di più il numero di turisti provenienti dai mercati emergenti, in particolare dall’Est. Il Regno Unito, memore del periodo coloniale che ha creato forti legami con il Kenya, rappresenta il mercato più importante (150 mila nel 2013) ma in netta flessione rispetto agli oltre 209 mila del 2011. Gli Stati Uniti sono in seconda posizione, con una sostanziale tenuta e 115 mila 636 arrivi (contro i 123 mila 905 del 2012 e i 119 mila 615 del 2011). In termini assoluti il milione 265 mila arrivi del 2011 è un ricordo come lo è il milione 236 mila dello scorso 2012. Parlando di cifre, il comparto turistico ha contribuito al Pil del Kenya nel 2012 per 97,3 miliardi di scellini kenyoti, circa 820 milioni di euro.

NZ

I nostri Speciali sono in continua evoluzione anche sui social network! Seguili ed interagisci con gli operatori sulle nostre nuove Pagine di

Info aggiornate

Offerte per i tuoi clienti

Trova tutti gli Speciali Social su www.travelquotidiano.com/ tipologia-sfogliabile/speciali

IONE

N

SIDE

ATT

E

Il prodotto In parallelo al prodotto balneare, il vero plus dell’area è quello rappresentato dai safari e in particolare dalla grande migrazione, un evento annuale che vede gli animali muoversi fra il Serengeti National Park in Tanzania e il Maasai Mara National Park in Kenya, tra luglio e ottobre, nei mesi freddi. La migrazione di quasi due milioni di gnu, zebre e altre specie di animali resta uno degli spettacoli della natura più incredibili sulla terra. Se la regione è una destinazione ideale per tutto l’anno, la stagione turistica principale del Kenya va da dicembre a marzo, dato che il clima caldo e secco in questo periodo dell’anno è generalmente considerato il momento più piacevole. E’ anche il momento in cui, in Kenya, gli uccelli si riversano in stormi sui laghi del Rift Valley. Il periodo “spalla” per il Kenya va da giugno a settembre, dato che il clima è ancora relativamente secco. Durante questi mesi, la situazione generale è più calma, si trovano più facilmente camere libere e i prezzi diminuiscono.

Foto suggestive

SO

CIAL

I

Segui lo speciale anche su

Speciale-East-Africa-Travel-Operator-Book

@EastAfr

13


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.