Speciale Israele - viaggi religiosi

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El Al investe sul network italiano

La compagnia aerea potenzia le frequenze da Roma e Milano in vista della stagione invernale 2010. A PAGINA 15

Israele - viaggi religiosi

Prima del dove, il come. Se dieci anni fa la priorità di ogni viaggiatore consisteva nell’individuare una meta “altra”, oggi è il modo stesso di viaggiare ad essere messo in discussione. E’ questa la principale conclusione cui è pervenuto l’ultimo summit del Josp Festival, l’evento fieristico più importante consacrato ai viaggi religiosi. Un segmento che, in Italia, muove un giro d’affari di oltre 5 miliardi di euro all’anno, solo per quanto riguarda la voce dei pellegrinaggi cristiani (che attingono ad un bacino di 150 mila fedeli). «Gradualmente si è passati da un turismo con finalità di svago e di stacco dalla routine – riportano gli atti dell’edizione del 14 gennaio scorso – ad una situazione dove è assente un paradigma dominante e condiviso, accentuando dunque la spaccatura fra turista in cerca di sicurezze e viaggiatori in cerca d’inquietudine. Dati statistici confermano fra l’altro che circa il 30% del totale dei turisti mondiali (circa un miliardo) intraprende un viaggio proprio per motivazioni culturali e religiose, ricercando semplicità, autenticità, esperienze in cui sia sempre la persona al centro dell’attenzione. Caratteristiche che, nel tempo, hanno trasformato i viaggi religiosi in un’occasione di partenza destagionalizzata, capace di sottrarsi alle anguste logiche del mercato turistico, dando vita ad una politica dei prezzi indipendente e “a misura d’uomo”». Se in termini di pellegrinaggi Israele resta il polo di riferimento, è altrettanto vero che il mondo del turismo sta cercando d’intercettare una fascia di clientela più trasversale, che va dal viaggiatore mistico all’appassionato di storia delle religioni. La diretta conseguenza è che l’approccio stesso ad Israele sta mutando volto, ponendo l’accento su risorse archeologiche, ambienti naturali estremi, luoghi legati a tradizioni spirituali di matrice più mediorientale, nel tentativo di recuperare un concetto di “sacro” gestibile al di fuori dei canali ecclesiastici. Parallelamente acquistano maggior valore siti “spirituali” facilmente raggiungibili attraverso estensioni in altri Paesi del Medio Oriente, ma mettendo in gioco anche altre aree dell’intero globo terreste. «Al di là dell’episodico incidente della nave di volontari turchi diretti a Gaza – hanno reso noto Tzvi Lotan e Mariagrazia Falcone, rispettivamente direttore e press & pr director dell’ufficio nazionale israeliano del turismo in Italia – l’intento di Israele è di porre l’accento anche sul concetto di convivenza armonica dei popoli e delle culture».

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a cura di: ALBERTO CASPANI

Aumenta la richiesta di viaggi individuali, malgrado i tour di gruppo si confermino zoccolo duro dell’offerta. DA PAGINA 12

Numeri

Viaggi su misura: una scommessa vincente

SPECIALE

23 giugno 2010

5 mld €

Giro d’affari viaggi religiosi in Italia

1,063 mln

Turisti Israele gen-apr 2010

4Obiettivo mlnarrivi Israele 2012


Quotidiano www.travelquotidiano.com

23 giugno 2010

Speciale Israele - viaggi religiosi TANTI GLI SPUNTI DI INTERESSE CHE TRAINANO UN SEGMENTO DI MERCATO VIVACE LUNGO TUTTO L’ARCO DELL’ANNO

Cultura e spiritualità

“diL’intento Israele è di porre l’accento anche sul concetto di convivenza armonica dei popoli e delle culture

” Tzvi Lotan

«L’esempio più insigne è forse la città di Haifa, dove continuano ad abitare insieme seguaci di sei differenti religioni, ma non va trascurata neppure l’esigenza di recuperare la propria dimensione interiore, ricorrendo a lunghi itinerari a piedi o in bicicletta in Galilea, così come nei deserti del Sud, sulla base di ritrovamenti archeologici legati alle culture più diverse. Non a caso stiamo assistendo ad un ritorno più deciso dei viaggi individuali, ispirati alle figure anacoretiche del passato o a tradizioni religiose alternative (ad esempio i circuiti bizantini, per riscoprire il cristianesimo d’Oriente, oppure quelli per individuare i retaggi ebraici nel culto cristiano). Quest’impostazione sembra essere perfettamente in linea con la domanda di mercato: solo ad aprile sono stati più di 317 mila i turisti arrivati in Israele, cioè il 26% in più rispetto al corrispettivo periodo dello scorso anno, portando ad un milione 63 mila turisti il totale dei primi quattro mesi (+44% sul 2009 e +13% sul 2008, anno record d’Isreale)». Il segmento dei viaggi spirituali potrà quindi contribuire al raggiungimento dei 4 milioni di arrivi complessivi entro il 2012, e può vantare in Israele la miglior piattaforma d’innovazione dell’offerta: si passa dal recupero conservativo dei reperti religiosi attraverso le attività del Centro per la formazione “Città di Roma” ad Akko, all’esplorazione in bicicletta del Gospel Trail in Galilea, dalla partecipazione al Festival della luce di Gerusalemme (in programma a giugno) ai Giochi atletici dedicati a Giovanni Paolo II, per arrivare al sorprendente Nazareth

Qumran

Village: una ricostruzione del villaggio di Gesù con tanto di figuranti d’epoca ed insegnamento delle famose parabole, fra donne intente a tessere la lana e uomini impegnati ad arare i campi. In sostanza il nuovo turismo “sacro” riesce a far leva su un approccio storico più variegato, ma anche su forme di fruibilità adatte ad un target di visitatori in cerca di nuovi modi di relazionarsi alla propria intimità. Che sia attraverso il confronto sportivo, le sfide estreme o la reminescenza storica, le vie del ritorno a sé sono pur sempre infinite.

317.000

Arrivi in Israele aprile 2010

+26% Incremento

su aprile 2009

Per un turismo culturale, laico, moderno

www.easyisrael.it info@easyisrael.it

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Quotidiano

23 giugno 2010

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Speciale Israele - viaggi religiosi IL SEGMENTO STA VIVENDO UNA FASE DI PROFONDA TRASFORMAZIONE. CRESCE IL TAILOR MADE

Un target in evoluzione Oggi si preferisce vivere un’esperienza individuale e diretta con i luoghi della fede

Rusconi Viaggi Orto del Getsemani

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Pellegrinaggi sì, ma non solo. L’esigenza di spiritualità del visitatore contemporaneo non riesce più a riconoscersi solo in percorsi di gruppo già tracciati, ma oggi evolve verso forme alternative individualizzate. «Se il fedele tende a vivere i luoghi santi alla stregua di un collezionista, se non addirittura con spirito feticista - chiarisce Eliseo Rusconi, presidente di Rusconi Viaggi - ora è la ricerca del soprannaturale a ritrascrivere il rapporto uomo/ambiente. Non ci si accontenta cioè di spuntare un elenco di città, chiese o basiliche, nella consapevolezza che il proprio credo si rafforzerà solo se si sarà riusciti a “toccare con mano” quanto le generazioni precedenti hanno riconosciuto degno di nota; si preferisce piuttosto “vivere” un’esperienza d’avvicinamento diretto al divino. Non a caso una delle richieste che stanno incontrando maggior successo è il ritiro meditativo nel deserto, magari per due giorni, durante i quali si cerca isolamento dal bombardamento mediatico». Persino chi non osa spingersi in habitat così estremi, desidera però ritagliarsi spazi personali all’interno degli itinerari religiosi classici, sfruttando il tempo libero successivo alla via crucis di Gerusalemme o alla visita dei santuari israeliani, per ritirarsi in sé.

La Chiesa del Santo Sepolcro

Uscire dallo schema del pellegrinaggio considerato “classico” non significa dunque stemperare il proprio slancio religioso, ma offrire all’individuo una possibilità in più di riscoprire la misticità del territorio al di là delle stratificazioni storiche, riuscendo dunque a esercitare un forte appeal anche nei confronti di quella fascia di visitatori che tende a prediligere i viaggi indviduali.


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23 giugno 2010

Speciale Israele - viaggi religiosi GLI ITINERARI FLY&DRIVE BEN SI SPOSANO ANCHE ALLA VISITA INDIVIDUALE DELLE LOCALITÀ TRADIZIONALI Cesarea La Via Dolorosa a Gerusalemme

Il turismo religioso sta cambiando connotazione e cresce il fly&drive

Easy Israel

Sempre a detta di Rusconi Viaggi, gruppi come il Rotary non domandano più di ripercorrere gli itinerari cristiani classici, ma optano per percorsi che spieghino il perché della cristianità in Medio Oriente, aprendosi al dialogo con culture diverse e cercando di capire quali siano gli elementi di continuità e discontinuità con esse. L’operatore risponde a queste richieste per esempio con il programma “Incontro di civiltà”, attraverso cui diventa indispensabile spingersi oltre i confini stessi di Israele, inglobando estensioni in Siria, in Libano o in Egitto. Rusconi garantisce da sempre servizi di ottima qualità; l’efficienza è assicurata anche dalla partnership con Eurofly, grazie alla quale sono previste tariffe speciali per la programmazione sulla Terra Santa con i voli Meridiana fly da Malpensa, Verona e Roma per Tel Aviv. «Tutte le nostre proposte, oltre alle visite e alle celebrazioni liturgiche intendono promuovere anche alcuni incontri significativi e di testimonianza» conclude Rusconi. «Anche se può suonare paradossale - aggiunge Claudio Silva, responsabile prodotto di Easy Israel - il turismo religioso si sta in un certo senso un po’ “laicizzando”, perché antepone un senso d’indagine storica che esce dai limiti confessionali, per recuperarne piuttosto la genealogia. Lo si nota anche dal fatto che la formula di viaggio preferita è ormai diventata da alcuni anni a questa parte il fly&drive, capace d’interpretare meglio gli interessi individuali, di garantire libertà di scelta, senza tuttavia rinunciare alle mete classiche della Galilea o dell’area del mar Morto (dove fra l’altro siamo i soli a far pernottare in loco, anziché proporre la

destinazione come estensione da Gerusalemme). I programmi di visita odierni sono molto più ricchi a livello di contenuti, perché offrono scorci sulla storia dei templari ad Acco o dei romani a Cesarea, si aprono agli influssi esseni a Qumran o alla filosofia comunitaria dei kibbutz, sviluppando di volta in volta uno di questi temi con maggior decisione, nel caso di un secondo o terzo viaggio in Israele. Non dimentichiamo infatti che questa destinazione è talmente ricca e sorprendente, che vanta un altissimo tasso di repeater». CONTINUA A PAGINA 14

L’antica sinagoga di Cafarnao

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Quotidiano

23 giugno 2010

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Speciale Israele - viaggi religiosi L’ANDAMENTO DEGLI ITINERARI DELLO SPIRITO NON SEGUE LE DINAMICHE DEL TURISMO CLASSICO La porta di Damasco a Gerusalemme

Orto del Getsemani

I viaggi dello spirito hanno una tendenza diversa rispetto all’andamento del turismo in generale

Brevivet

SEGUE DA PAGINA 13 In netta crescita sono infatti le domande per programmi specialistici e indipendenti (i fly&drive costituiscono oggi il 60% delle richieste di Easy Israel), con possibilità di usufruire della “park card”, una comoda tessera che al costo di 35 euro offre la possibilità di entrare gratuitamente in qualunque sito archeologico o parco naturale convenzionato in Israele. Si tratta di viaggi che sono strutturati su risorse di alta qualità sia in termini ricettivi sia di formazione del personale, tanto che le tariffe oscillano fra i mille 300 e i mille 800 euro per pacchetti settimanali. Cifre, dunque, in linea con una redditività di mercato comune ad altre destinazioni, grazie alle quali programmare Israele non diviene solo un’operazione commercialmente valida, ma anche uno strumento di miglior conoscenza del territorio e delle sue sfaccettature più complesse: si pensi a quanti scelgono il Paese per ricatapultarsi all’epoca antica o dell’Esodo ripercorrendone le strade esclusivamente a piedi, per capirne le influenze a partire dalle strade del vino o delle spezie. La stessa Opera Romana Pellegrinaggi sta innovando con decisione la propria offerta, puntando su nuove forme d’approccio alla Terra Santa: si pensi ad esempio al successo dell’iniziativa “Pellegrini di pace con cuore sportivo”: la maratona intitolata a Giovanni Paolo II che unisce Betlemme a Gerusalemme, attraverso un percorso non competitivo di 10 chilometri che può prevedere dai 5 agli 8 giorni di permanenza. Secondo Orp, infatti, il binomio pellegrinaggio-sport è una formula vincente per favorire il dialogo tra i popoli e apre strade ad una possibilità nuova per coloro che abitano la Terra Santa. Un’occasione di dialogo e di incontro affinché si creino le condizioni per sviluppare un atteggiamento costruttivo che non finisca con la manifestazione o il semplice pellegrinaggio, ma si faccia strada nel tempo e aiuti concretamente le comunità locali. Durante l’ultima edizione di aprile, ad esempio, la corsa, il nuoto, la pallavolo e il ciclismo sono stati in realtà la chiave di avvicinamento per una conferenza internazionale fra autorità religiose, politiche e dello sport di tre Paesi (Italia, Israele e Palestina), volta alla sottoscrizione di una carta dei valori dello sport e del turismo come strumento di pace. «Nonostante la difficile situazione economica e la conseguente ripercussione nel settore del turismo in genere - osserva poi Riccardo Bertoli, direttore generale di Brevivet - il comparto che riguarda il turismo culturale-religioso, o più propriamente quello dei pellegrinaggi, riesce a mantenersi sempre stabile o in crescita. I viaggi dello spirito sono infatti slegati dalle tradizionali dinamiche di mercato e, alla loro base, hanno esigenze molto più forti e radicate nella convinzione dell’individuo. I progetti vengono sempre realizzati grazie a un rapporto di amicizia e di fiducia con i corrispondenti che da anni lavorano con noi. Il rispetto delle professionalità ci porta così a essere Nazareth, basilica dell’Annunciazione

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Chiesa della Natività, Betlemme

considerati partner privilegiato da molti piccoli e grandi operatori nel settore, che spaziano dalle agenzie di viaggio fino ai ristoranti, o agli alberghi. Fondamentale è poi la presenza interdiocesana che, grazie ai numerosi uffici di pellegrinaggio, ogni anno riesce ad avvalersi in fase di promozione anche dell’aiuto diretto dei vescovi. Non possiamo infine sorvolare sulla collaborazione con Meridiana Fly per i voli speciali verso la Terra Santa, che permettono di mantenere un servizio continuativo da febbraio a dicembre». Il lavoro che da alcuni mesi sta impegnando gli uffici di Brevivet in Italia e all'estero, ma che in realtà continua da anni, si orienta in particolare su un duplice binario: da un lato la sicurezza, la garanzia dei servizi e la cura dei dettagli per itinerari ormai assodati in virtù del loro interesse culturale e religioso; dall'altro la ricerca di nuove mete dettate da progetti che si allineino agli orientamenti della Chiesa. «Che il mercato “religioso” sia in fermento - conclude Nadia Terlingo, product manager Israele per Turisanda - si deduce soprattutto dalle richieste specifiche formulate dalla clientela stessa. Tre anni fa, ad esempio, una coppia aveva fatto richiesta di un itinerario che consentisse di mettere a confronto le tre principali confessioni religiose, dando così lo spunto per lanciare il nostro programma “Incontro tra popoli e religioni”: un itinerario di 7 notti che, a partire da una base di mille 180 euro (volo escluso), offre una visione molto trasversale del Paese. Si interagisce cioè con comunità ebraico-palestinesi nei pressi di Betlemme, si organizzano incontri con rabbini, venendo avviati allo studio della cabala o dialogando con esponenti Bahai, senza trascurare la possibilità di conoscere direttamente lo stile di vita tradizionale dei kibbutz. Naturalmente viaggi così specifici fanno leva ancora su piccole nicchie (sono circa il 5% della programmazione totale), ma è significativo il fatto che le richieste stiano aumentando di pari passo alla nuova politica di promozione di Israele. Anzi, spesso i clienti si dimostrano più preparati degli agenti di viaggio stessi, che ancora faticano a uscire dal binomio pellegrinaggio classico o viaggio storico. Corriamo dunque il rischio di non riuscire a intercettare questa nuova domanda, che mira a fondere interessi culturali con anelito metafisico, semplicemente perché il cliente non trova un interlocutore preparato e, al contempo, non crede che l’operatore sia in grado di elaborare richieste di complessità simile. Non a caso scopriamo spesso che sono proprio i clienti a chiamare direttamente monasteri o comunità, mettendo in piedi con grandi difficoltà itinerari da noi tranquillamente pianificabili, o limitandosi a week-end culturali solo a Gerusalemme. Le potenzialità di questo settore sono in realtà molto più grandi di quanto ancora si supponga».

Il mercato dei viaggi religiosi è in fermento; cerchiamo di coglierne le potenzialità

Turisanda

Interno del S. Sepolcro

Gerusalemme


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23 giugno 2010

Speciale Israele - viaggi religiosi

La compagnia aumenta le frequenze da Milano e Roma

El Al potenzia la capacità per l’inverno

Non occorre essere angeli per volare in Israele. Grazie all’impegno di El Al Italia, l’andamento delle vendite rispetto al 2009 è oggi quanto mai positivo, visto che le attuali prenotazioni lasciano presagire un’annata in crescendo, dopo le lievi titubanze del primo quadrimestre (ma dai risultati pur sempre superiori al corrispettivo periodo dell’anno scorso). «In termini di percentuale – spiega Paul Dell’Isola, sales manager El Al Italia - possiamo affermare che il nostro fatturato si suddivide in un 55% di turismo leisure, individuale ed etnico, mentre il 45% fa riferimento al turismo religioso o di gruppo. Un trend completamente diverso se confrontato con quello passato, ad esempio di dieci anni fa, dove la percentuale del turismo di gruppo rappresentava porzioni decisamente superiori. «Merito indubbiamente della qualità dei nostri servizi e dei prodotti offerti : dalla disponibilità di frequenze settimanali dall’Italia per Israele all’ottimo rapporto tra prezzo e qualità,

senza contare la sicurezza assoluta offerta». Per quanto riguarda l’operativo invernale El Al ha annunciato una grande novità per la prossima stagione: il numero di frequenze settimanali dall’Italia per Tel Aviv passerà passa dagli otto ai dieci voli su Milano (sei voli con partenza la mattina e quattro voli il pomeriggio), mentre da otto a nove su Roma (sei la mattina e tre il pomeriggio). Resta confermata invece la programmazione estiva con 22 frequenze settimanali dall’Italia (11 da Roma e 11 da Milano per Tel Aviv). Inoltre si intende ampliare lo schedule da Tel Aviv per Eilat, con l’intento di migliorare il pordotto leisure. «Gli obiettivi a breve-medio termine rimangono gli stessi di quelli dichiarati all’inizio del 2010 - conclude Dell’Isola –, ovvero promuovere un prodotto sempre all’altezza delle aspettative dei nostri clienti, puntando su qualità, affidabilità, cortesia e puntualità. Ecco perché abbiamo esteso la nostra tariffa “Best Deal” fino al prossimo 22 agosto, sia sulla tratta Roma-Tel Aviv (a partire da 358 euro tutto compreso) sia sulla rotta Milano-Tel Aviv (a partire da 395 euro tutto compreso), mentre abbiamo portato al 33% lo sconto per i bambini fino ai 12 anni non compiuti, relativamente a tutte le nostre tariffe aeree dall’Italia per Israele (escluse le promozioni)».

Focus sull’offerta di alcuni tour operator Operatore

Qualche “plus” di rilievo

ANTICHI SPLENDORI www.antichisplendori.it

Top: il tour “Tra passato e futuro” non è un semplice itinerario per Israele, ma un’immersione nella sua storia, nelle religioni, in una natura dagli echi mistici. Attraverso il deserto o fra le acque rigenerative mar Morto, si viene condotti lungo un percorso che ha come arrivo semplicemente il proprio sé più intimo. Otto giorni a partire da 1.450 euro.

AURATOURS www.auratours.it

Top: dalla visione mistica del monte degli Ulivi ai misteri esseni di Qumran, via via sino ai siti degli Zeloti e agli enigmatici crateri del deserto del Negev: un viaggio intimo nel cuore più insolito d’Israele, della durata di sei giorni, al prezzo di 1.110 euro. Fra le chicche, anche un omaggio luogo di sepoltura del pionieristico presidente David Ben Gurion e di sua moglie Paula.

BEST TOURS www.besttours.it

Top: un Bestweek-end a Gerusalemme può essere sufficiente per riscoprire lati dimenticati delle proprie origini: vicino al palazzo di Erode il mondo arabo ed ebraico si guardano ogni giorno in faccia, mentre al Cenacolo si respira ancora la fatale tensione dell’Ultima Cena, ben diversa da quella dei piccoli caffè presso la Porta di Damasco, dove ogni differenza etnica e culturale sembra stemperarsi di fronte al piacere della convivialità. Tre notti al Grand Court Hotel a partire da 760 euro.

DUOMO VIAGGI www.duomoviaggi.it

Top: si snoda da Betlemme a Gerusalemme passando per Nazareth il pellegrinaggio “Ripercorrere la terra di Gesù meditando il suo Vangelo”. L’itinerario base di otto giorni in pullman prevede tappe ed escursioni a Hebron, Cafarnao, Gerico, sul mar Morto, a Qumran. A partire da 1.120 euro.

FRANCOROSSO www.francorosso.it

Top: da Amman a Gerusalemme e Tiberiade: non solo luoghi biblici e Terra Santa, ma un Paese dove le religioni si fanno costume, ospitalità e paradosso storico. Il tour in minibus/autopullman dura 8 giorni e 7 notti: 2 ad Amman, 2 a Tiberiade e 3 a Gerusalemme. Guida locale parlante italiano ed 8 pasti inclusi. A partire da 1.860 euro.

GEAWAY www.geaway.it

Top: nove giorni per dirigersi “verso Zion”, attraversando da Eilat il Negev, sulle orme dell’esodo: tappe al parco di Timna, dove sono ancora conservate testimonianze egizie, accanto alle colonne di Salomone e ad antichissime pitture rupestri sacre. Si prosegue poi per la cascata di En Avdat, che ricorda l’acqua donata da Dio per salvare Agar ed Ismaele, passando per la fortezza di Masada e i miracoli di Tiberiade. Prezzi su richiesta.

IOT www.iot.it

Top: dapprima l’atmosfera fuori dal tempo del kibbutz Mashabbe Sade, quindi le cantine di Sde Boker, per finire nella zona del monte Sodoma. Non mancano i paesaggi surreali del mar Morto e il cosmopolitismo di Gerusalemme, ma l’itinerario “tra mare e deserto” di 8 giorni è soprattutto un viaggio di dialogo fra popoli e culture. A partire da 1.500 euro.

KUONI www.kuoni.it

Top: “Israele, il deserto che vive” è un tour d’atmosfera estratto dal catalogo Discovery, che in otto giorno consente di apprezzare tutte le sfaccettature del piccolo Paese mediorientale: dai luoghi santi di Gerusalemme ai wadi del Negev, con un occhio di riguardo agli aspetti astronomici e paleontologici. A partire da 1.745 euro.

MISTRAL www.qualitygroup.it

Top: tour completo tra Galilea e Giudea, tra siti archeologici e luoghi santi della cristianità, con focus particolare su Gerusalemme, dove il cammino ebraico s’infrange nel dramma della Shoa e del memoriale Yad Vashem. Sette giorni a partire da 1.545 euro.

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