Speciale Natale a New York 14/11/2012

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Natale a New York

a cura delle redazione

SPECIALE

14 novembre 2012

50 mln

Totale visitatori New York nel 2011

495.000

Turisti italiani New York nel 2011

891.000 Arrivi italiani

Stati Uniti 2011 (+6,4%)

13,2 mln Stima arrivi europei a New York 2012

15,7 mln Obiettivo arrivi europei nel 2016

New York, la Grande Mela, il Melting pot. Il motto, “If you can’t find it here you won’t find it anywhere” sancisce che New York è il regno dello shopping e gli italiani, questa cosa, la prendono davvero sul serio. Il mercato del Bel Paese è infatti uno dei quattro più importanti in termini di spesa (un miliardo di dollari nel 2011) con una media di oltre 2 mila 300 dollari per soggiorno. Sugli oltre 50 milioni di visitatori registrati a New York nel 2011, 495 mila sono stati i turisti italiani, su un totale di 891 mila connazionali che hanno fatto un viaggio negli Stati Uniti nello stesso periodo (dato che rappresenta un incremento del 6,4% sull’anno precedente). E per il 2012, malgrado i problemi creati dal passaggio sulla East Coast dell’uragano Sandy, le stime puntano a superare il mezzo milione. New York riprende dunque a pulsare come il cuore di un’America che piace: tre aeroporti, 92 mila camere d’albergo in costante crescita, molteplici attrazioni ed eventi fra teatri, boutique, musei, monumenti, ristoranti per ogni tasca e palato, nella città che “non dorme mai”. L’Italia, si diceva, rappresenta il quarto mercato europeo, il settimo nel mondo e ha voglia di crescere. Il prossimo target da promuovere, per Nyc&Co, sono tutti i “Burroughs” non soltanto Manhattan: «Stiamo promuovendo i quartieri emergenti della città, come Brooklyn e il Queens - spiega Fred Dixon, senior vice president di Nyc&Co - dove negli ultimi anni sono sorte numerose strutture ricettive dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Tra queste ci sono il Wyndham Garden e un Fairfield Inn, situati entrambi a Long Island City. Scegliendo un hotel fuori Manhattan si arriva a risparmiare, in certi periodi, fino al 50%, pur restando collegati comodamente alle principali attrazioni turistiche». La rivitalizzazione della “Lower Manhattan”, la

parte di città colpita dalla tragedia dell’11 settembre, è stato il must 2012: ora Natale si avvicina e il momento “clou” arriva con l’accensione, il prossimo 28 novembre, dell’albero di natale al Rockefeller center, con tutti gli eventi collegati alla fine anno, una miriade di occasioni consultabili su nycgo.com/savethedate. Ci sarebbe tutto quel che occorre, ma notizie un po’ meno positive arrivano dal fronte delle compagnie aeree statunitensi che, a partire dall’inverno alle porte e con la sola eccezione del codesharing AlitaliaDelta, abbandoneranno la rotta Roma-New York. United Airlines e Us Airways, sulla base del progressivo calo della domanda registrato nelle ultime tre stagioni invernali, soprattutto da parte dei passeggeri Usa, lasciano infatti la tratta; American Airlines e United, in code share con Lufthansa, volano solo da Malpensa. Meno voli diretti, e di fatto, un rafforzamento dei collegamenti via hub europei. New York resta comunque un hub importantissimo per la East Coast, poiché dalla Grand Central Station, con Amtrak, si possono raggiungere (anche in giornata) le altre grandi città come Philadelphia e Washington. Fondamentale, quindi, il contributo di New York per gli arrivi dall’Europa negli Usa: dai 12 milioni 700 mila del 2011 si dovrebbe chiudere l’anno a 13 milioni 200 mila, per arrivare a 15 milioni 700 mila nel 2016. In tutto questo si inserisce la nomina del nuovo presidente e ceo di Brand Usa, Chris Thompson. La corporation pubblico-privata che il presidente Obama ha voluto grazie alla firma del Travel promotion act, per la promozione del “Brand Usa” nel mondo ha già iniziato a lavorare per aumentare gli arrivi dall’estero, e NY con la sua Nyc&Co sarà un partner molto affidabile in termini numerici e di esperienza per mr. Thompson.

“Promuoviamo i quartieri emergenti della città, da Brooklyn al Queens

Fred Dixon

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