Speciale Crociere 16/05/2012

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Rincaro del carburante, crisi economica, timori susseguenti al disastro dell’isola del Giglio: nulla sembra arrestare la voglia di mettersi in gioco delle principali compagnie di crociera, che continuano a vedere nel mercato europeo e italiano in particolare un bacino dalle potenzialità di sviluppo molto elevate. Di questo parere è anche Roberto Martinoli, delegato per l’Italia di European Cruise Council (associazione che rappresenta 30 operatori crocieristici e 43 società marittime) e di Clia (Cruise Lines International Association). «Guardo con fiducia al futuro - ha sottolineato Martinoli – in quanto recenti indagini sulla fiducia dei consumatori hanno confermato che il naufragio di Costa Concordia non ha avuto alcuno strascico negativo sulla fiducia dei clienti repeater e ha avuto un impatto comunque minimo su quanti non avevano mai preso parte a una crociera». Nel 2011 il mercato europeo ha registrato circa 6 milioni di crocieristi, in incremento del 9% e con una percentuale di crescita annua negli ultimi sette anni stimabile nell’11,5%. L’Italia, con circa 920 mila crocieristi, si è conquistata la terza posizione, subito dopo Uk e Germania. E le prospettive per quest’anno sembrano favorevoli. «Dovrebbe essere un’annata di sostanziale tenuta dei volumi di passeggeri, in vista della ripresa che dovrebbe concretizzarsi dal 2013 - aggiunge Martinoli -. Quello delle crociere resta un mercato dall’elevato potenziale di sviluppo, anche per il rapporto qualità-prezzo assolutamente vincente dell’offerta». Inutile quindi sottolineare che la grande fabbrica delle vacanze per mare sia già

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ripartita a pieno ritmo, anche a causa degli ingenti investimenti che le maggiori compagnie hanno messo in cantiere in questi anni: navi grandi e attrezzate, pronte ad accogliere ogni tipo di pubblico, vengono consegnate agli armatori a ritmo serrato. Nel 2012 è per esempio la volta di Msc Divina o di Costa Fascinosa, entrambe in servizio dall’estate. L’obiettivo principale delle compagnie di navigazione è quello di riempire questi giganti del mare e non solo nei periodi di altissima stagione, proponendo offerte speciali per coprire i periodi di spalla. Complice la crisi economica, queste promozioni non sono mai state tanto appetibili per il consumatore finale. «La tendenza che emerge per il futuro è invece quella di un ridimensionamento degli ordini di nuove navi e soprattutto di una “ritaratura” della loro grandezza, con una dimensione che passa dalle 250 mila tonnellate degli ultimi “giganti del mare” costruiti, a una media di 130150 mila tonnellate» commenta Martinoli. Anche le prime proiezioni sul mercato italiano sono positive: i dati presentati da Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network, durante l’ultima edizione del Seatrade, indicano infatti che il 2012 dovrebbe chiudersi con 10 milioni 748 mila passeggeri movimentati, sostanzialmente in linea con i dati del 2011 e con quasi 4 mila 900 approdi nei porti italiani, in flessione del 5,6% rispetto al 2011. Secondo Senesi, «Si tratta di un calo irrilevante, tenuto conto della forte crescita ottenuta negli scorsi anni, che solo nel 2011 è arrivata al 17%. Il mercato crocieristico ha evidenziato la propria solidità e si prepara a un 2013 che dovrebbe ritornare alla crescita».

Cruise Lines International Association ed European Cruise Council hanno recentemente annunciato l’imminente adozione di tre nuove direttive per migliorare ulteriormente il livello di sicurezza sulle navi da crociera. Il chairman di Ecc e membro del comitato esecutivo di Clia, Manfredi Lefebvre d’Ovidio, ha infatti confermato che sono stati presi provvedimenti «in merito al controllo sulle variazioni di rotta, alla limitazione di accesso al ponte di comando e al numero dei giubbotti di salvataggio in dotazione alla nave». Le norme ancora più severe hanno lo scopo di migliorare la sicurezza di clienti ed equipaggio e verranno discusse in sede di United Nation’s International Maritime Organization.

6 mln

Crocieristi europei nel 2011

920.000 Crocieristi italiani nel 2011

“ Nel 2012 le crociere saranno in tenuta; torneranno a crescere nel 2013

Roberto Martinoli

a cura della redazione

Crociere

La sicurezza in costante miglioramento

SPECIALE

16 maggio 2012

Croazia, tappa ideale della vacanza per mare La Croazia, con tutte le sue isole e le sue coste ancora incontaminate, rappresenta il paradiso della vacanza in barca e mantiene un forte appeal nei confronti degli appassionati crocieristi. I dati lo confermano. Secondo gli ultimi rilevamenti, nel periodo da gennaio a settembre 2011 la Croazia ha ospitato 663 arrivi di navi da crociera, che hanno portato 900 mila 850 passeggeri che hanno soggiornato mediamente due giorni nel Paese. La maggior parte delle crociere ha effettuato il primo ingresso nelle acque territoriali di Dubrovnik e della Neretva (70,3%). A seguire, Split e la Dalmazia (14,2%), che insieme totalizzano l’84,5%. Rispetto allo stesso periodo del 2010, il numero dei viaggi per crociera è diminuito dell’1,3%, mentre il numero dei passeggeri che ha visitato la

Croazia in crociera ha registrato un incremento del 3,2%. Il complessivo numero dei giorni di soggiorno di questi passeggeri ha messo a segno una crescita del 5%. L'istituto per il turismo croato ha stimato che il numero definitivo dei viaggiatori che nel 2011 hanno visitato la Croazia in crociera avrebbe superato un milione, mentre l'introito avrebbe raggiunto i 50 milioni di euro. La rivista Traveller del National Geographic ha poi inserito la Croazia nella top list 2011 delle migliori destinazioni da crociera. La navigazione a bordo dei velieri ha riscosso grande successo. Queste barche, attrezzate per ospitare da 20 a 40 passeggeri, consentono di visitare i porti delle città murate medievali, i villaggi dei pescatori o di scoprire calette nascoste.


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