Marocco
a cura della redazione
SPECIALE
17 maggio 2013
“alleGrazie low cost crescono i city break
”
Jazia Santissi
230.000 Italiani attesi nel 2013
+4%
Incremento italiani atteso nel 2013
L’Italia rappresenta per il Marocco un mercato strategico, attestandosi al quinto posto dopo Francia, Gran Bretagna, Spagna e Germania. A sottolinearlo è Jazia Santissi, direttore per l’Italia dell’ente nazionale per il turismo del Marocco, che continua: «Aspettiamo di chiudere il 2013 intorno ai 230 mila italiani, con una crescita a livello generale del 4% grazie anche all’introduzione del Marocco nella programmazione di to di fascia medio alta. Il nostro obiettivo è di raggiungere entro il 2020, secondo la Vision 2020, 20 milioni di turisti a livello globale, posizionandoci tra le prime 20 destinazioni turistiche al mondo e, in particolare, come meta di riferimento nel campo dell’ecosostenibilità nel Mediterraneo. Questo progetto prevede la creazione di nuove mete e di nuovi posti letto, raddoppiando gli arrivi dei turisti e triplicando il numero dei voli nazionali». Quali le prospettive di sviluppo a medio termine? «L’investimento recente di Ryanair sul Marocco, con l’apertura di due nuove basi a Marrakech e Fès, favorisce i segmenti di city break a Marrakech, Casablanca, Rabat e Fès, tutte destinazioni facilmente raggiungibili con i voli low cost. I nuovi voli Milano Fès, Pisa Fès e Roma Fès favoriranno senz’altro un incremento di arrivi verso una meta ancora poco conosciuta dagli italiani. L’obiettivo è di promuovere nuove destinazioni come il nord del Marocco, con Tangeri e il suo entroterra, dove si trovano Tetouan, Chefchaouen il parco nazionale di Talassemtane, un ecosistema di 58 mila ettari. Un focus particolare l’avrà anche il sud del Marocco, con Ouarzazate, la porta del deserto, con le oasi e la cultura berbera. Una destinazione d’eccellenza per l’ecoturismo e per lo sviluppo delle strutture ecosostenibili, che fa parte del programma “Patrimonio ed Eredità” nell’ambito della Vision 2020, volto a far emergere l’identità culturale del luogo attraverso la rivalorizzazione turistica e architettonica di ksour e kasbah per riconvertirli in strutture alberghiere, d’intrattenimento e in musei. In ambito mare, destinazione di punta resta Agadir. Meta evergreen anche i resort & golf progettati e completati nell’ambito del Plan Azur, volto alla creazione di sei nuove stazioni turistiche balneari, come il Mogador di Essaouira o quello di El Jadida a Mazagan. Un’altra destinazione balneare recentemente completata nell’ambito del Plan Azur è quella di Saïdia (Oujda). Rientrano nel Plan Azur altre strutture di cui si prevede il completamento entro il 2016 come Lixus (Larache), Taghazout (Agadir), Plage Blanche (Guelmim) e altre, oggetto di interventi di miglioramento, quali Al Hoceima (costa mediterranea a est di Tetouan), Tamuda Bay (regione M’diq-Fnideq), Cala Iris e un nuovo resort a Oued Chbika (nei pressi di Tan Tan) con l’obiettivo di creare 85 mila posti letto». CONTINUA A PAGINA 12
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