Centonove - 6 Giugno 2014

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6 Giugno 2014

economia NOMINE QUI EUROPA. Lo sfogo del presidente dell’associazione bonifiche sui danni al territorio e all’economia

Appuntamento con il maltempo DI SALVATORE CIFALÀ

“Un probabile bilancio di 7 morti in 2 giorni di emergenza maltempo in Puglia, Lazio e Toscana è un tragico, ancorchè preoccupante prologo al mese di Novembre, che statisticamente è il periodo più a rischio dell’anno; basta scorrere i dati meteorologici del secolo più recente per rendersi conto come all’undicesimo mese spetti il primato delle alluvioni: così è accaduto a Novembre 2010, ma non si può dimenticare che era Novembre quando il fiume Po, nel 1951, allagò il Polesine; era il 4 Novembre 1966, quando le acque del fiume Arno invasero Firenze, le acque del fiume Adige strariparono a Trento ed il mare allagò Venezia; era Novembre, quando ci sono state le grandi alluvioni del Piemonte nel 1994: è stato sempre a Novembre che il maltempo ha flagellato nel 2010 l’Italia (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna, Campania e Calabria); a Novembre 2011 di nuovo vittime e città allagate (Genova, Cinque Terre, La Spezia, Lunigiana, estendendosi in Toscana, in parte del Piemonte ed in Campania); meno di un

anno fa, il problema ritornò di grande attualità, perchè vittime, allagamenti, frane, crolli, esondazioni diffuse, necessità di evacuazioni gettarono il Centro Nord nel caos (Toscana, Veneto, Liguria, Lazio, Umbria). Ancora una volta, in assenza di un Piano Straordinario Nazionale di Manutenzione del Territorio, arriviamo impreparati a questo, che è diventato una sorta di appuntamento con il destino.” Sfoga così la sua amarezza Massimo Gargano, Presidente Anbi (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni) di fronte alle nuove tragedie, che hanno colpito un Paese, sempre più in balia degli eventi meteorologici. Un’analisi dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale Ricerche (C.N.R.) annota che tra il 1950 e 2012 si sono registrati 1.061 eventi di frana e 672 eventi di inondazione. Le vittime sono state oltre 9.000 e gli sfollati e senza tetto oltre 700.000. Tali eventi hanno avuto impatto sui beni privati e collettivi, sull’industria, sull’agricoltura, sul paesaggio e sul patrimonio artistico e culturale senza contare le conseguenze occupazionali e psicologiche sulle comunità. Secondo i dati Ance-Cresme, tra il 1944 e il 2011, il danno economico

prodotto in Italia dalle calamità naturali ha superato i 240 miliardi di euro, con una media di circa 3,5 miliardi di euro all’anno. Le calamità idrogeologiche hanno contribuito per circa il 25% al danno complessivo. Le cause sono molteplici: alla variabilità climatica, con il conseguente regime di piogge intense e concentrate nello spazio e nel tempo, si uniscono l’eccessiva urbanizzazione ed il disordine nell’uso del suolo. Il Piano Nazionale per la Riduzione del Rischio Idrogeologico, redatto dall’Anbi che, indica annualmente gli interventi necessari (per il 2012 ne sono stati indicati 3.342, di cui 104 in Puglia, 109 in Toscana, 347 nel Lazio) perlopiù immediatamente cantierabili e l’investimento necessario (7.409 milioni di euro, di cui 349 in Puglia, 1.046 in Toscana, 628 nel Lazio), finanziabile con mutui quindicennali, è pronto per essere il punto di riferimento di una scelta strategica non più rinviabile, per una nuova stagione economica che il Paese chiede e che non può che avere nel territorio il punto di partenza per una cultura, finalmente dominante, che passa dalla protezione civile alla prevenzione civile.

AGENZIA ONU

Silvana Cappuccio ai vertici dell’Ilo MESSINA. Una messinese ai vertici dell’ILO. È la dottoressa Silvana Cappuccio, dirigente sindacale della Cgil nazionale. L’ILO è l’Organizzazione internazionale del Lavoro, un’Agenzia dell’ONU, che si occupa dell’adozione e dell’attuazione delle norme internazionali sul lavoro. Silvana Cappuccio (nella foto in alto), figlia del notissimo avvocato Giuseppe, scomparso qualche anno fa, è stata eletta nel Consiglio di amministrazione dell’organismo internazionale nel corso dei lavori della 103 sessione della Conferenza svoltasi a Ginevra in questi giorni.

NUOVO DIRETTIVO

Doc Sicilia, Antonio Rallo verso la presidenza MARSALA. Eletto a Marsala il nuovo direttivo di Doc Sicilia. Nove i componenti, quattro sono viticoltori, quattro vinificatori e un imbottigliatore. Per la prima categoria sono stati eletti Alberto Tasca d’Almerita, Alessio Planeta, Liborio Marrone e Antonio Rallo. Per la seconda Francesco Ferreri, Lauren Bernad de la Gatinais, Filippo Paladino e Gaspare Baiata. Salvatore Li Petri, direttore di Settesoli, entra come imbottigliatore. Il consiglio adesso si riunirà il prossimo venerdì 13. In pole position per la carica di presidente Antonio Rallo.

CONSUMATORI

AUGUSTA. Incontro del Rotary

NOTIZIE DAI CONSULENTI DEL LAVORO

La videosorveglianza

«Distretto unico per i porti»

Rioccupazione, le comunicazioni all’Inps

Il Garante per la protezione dei dati personali ha adottato un vademecum in materia di privacy condominiale. Sulla videosorveglianza è stato precisato che se l’installazione viene effettuata da persone fisiche per fini esclusivamente personali - e le immagini non vengono né comunicate sistematicamente a terzi, né diffuse (ad esempio attraverso apparati tipo web cam) - non si applicano le norme previste dal Codice della privacy. In questo specifico caso, ad esempio, non è necessario segnalare l’eventuale presenza del sistema di videosorveglianza con un apposito cartello. Rimane valida la responsabilità civile e di sicurezza dei dati. È tra l’altro necessario – anche per non rischiare di incorrere nel reato di interferenze illecite nella vita privata - che il sistema di videosorveglianza sia installato in maniera tale che l’obiettivo della telecamera riprenda esclusivamente lo spazio privato (la porta) e non tutto il pianerottolo o la strada, il proprio posto auto e non tutto il garage. Francesco Suria, esperto legale

AUGUSTA. «Da Messina a Gela, passando naturalmente per Augusta la rete portuale della Sicilia orientale deve essere custodita in un unico distretto, sotto la guida di una propria authority, perché la scelta ministeriale di individuare una sola cabina di regia a Palermo è, a nostro avviso, penalizzante per questo territorio. Messina, Catania, Siracusa, Augusta, Pozzallo e Gela devono, invece, fare sistema». Lo ha dichiarato Aldo Monaca, componente del Board Infrastrutture del Tavolo per le imprese di Catania intervenuto al convegno “Porto di Augusta: ritorno al futuro” fortemente voluto dal Rotary. All’incontro che ha avuto come obiettivo quello di aprire un tavolo di confronto tra istituzioni, aziende e associazioni di categoria anche il comandante di Marisicilia, Roberto Camerini, che ha evidenziato come nell’area del Mediterraneo transiti il 21% del traffico mondiale: ”Purtroppo l’Italia è un Paese di guelfi e ghibellini e questo frena lo sviluppo. Ma le possibilità ci sono”. Per La Marina Militare il porto di Augusta continua ad essere una base strategica; è in corso una rimodulazione dei beni, di cui oggi una parte è in dismissione, mentre altri sarebbero da acquisire per facilitare i collegamenti e nuovi servizi».

Sono ancora in vigore alcune delle comunicazioni da rendere all’INPS in caso di rioccupazione da parte dei soggetti titolari di trattamento di integrazione salariale ordinaria, straordinaria, in deroga, indennità di mobilità ordinaria o in deroga, trattamento speciale di disoccupazione per l’edilizia, disoccupazione ASpI e miniASpI. Le prestazioni, infatti, saranno sospese dal momento in cui il beneficiario trova un lavoro. La pluriefficacia delle Comunicazioni obbligatorie (Co), cioè la validità ai fini dell’assolvimento di diversi obblighi, prodotte dai datori di lavoro in caso di assunzione, comporta un’estensione dell’efficacia delle stesse anche per i lavoratori che si rioccupano dopo un periodo di prestazioni di sostegno al reddito. Secondo l’INPS, che è intervenuto con la circolare n.57/14, permane, a pena di decadenza, l’obbligo del lavoratore, quando riprende il lavoro con un rapporto di co.co.co., anche a progetto, di informare l’INPS, entro un mese dall’inizio dell’attività e di dichiarare il reddito annuo previsto per l’attività medesima. La recente circolare INPS ricorda ai lavoratori che il DL n. 76/13 (pluriefficacia), è applicabile limitatamente ai casi di rioccupazione comunicati dal datore tramite Co, per cui i lavoratori potranno essere ancora assoggettati alle sanzioni previste dalla legge in tutti i casi in cui la nuova attività lavorativa intrapresa dal lavoratore beneficiario di trattamento di integrazione salariale ordinaria, straordinaria, in deroga, indennità di mobilità ordinaria o in deroga, trattamento speciale di disoccupazione per l’edilizia, disoccupazione ASpI e miniASpI, per la tipologia del rapporto non è assoggettata all’obbligo della preventiva comunicazione dell’assunzione da parte del datore di lavoro, così come per il pubblico impiego non privatizzato e le attività di lavoro autonomo rese in forma non coordinata e continuativa. Stesso obbligo vige in tutti i casi in cui la nuova attività lavorativa intrapresa dal lavoratore beneficiario del trattamento come sopra indicato, sia relativa a rapporto di lavoro instaurato con datori di lavoro stranieri sul territorio di uno Stato estero, sia un’Agenzia di Somministrazione, o una Pubblica amministrazione, o un datore di lavoro agricolo. Tutte le informazioni su obblighi e relative sanzioni della decadenza o della richiesta degli interessi, possono essere richieste ad un Consulente del lavoro.

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