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È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore”
SpecialeCongresso L’interventodiFabioBolzetta “È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore”!
Il tema del 17mo Congresso Nazionale del Serra International Italia, cita l’ uomo del terzo millennio. Unaespressionechemihariportatoallamemoriala Lettera Apostolica di San Giovanni Paolo II “Tertio Millennio Adveniente ” . Il testo, firmato il 10 novembre del 1994, guarda alla preparazione del Giubileo dell’Anno2000.
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Dal1994al2000.Uncamminodianni,cherivolgelo sguardo all’ appuntamento che porterà in pellegrinaggioinmilionidipersone.Unoceanodigiovaniabbraccia il pontefice nelle immagini storiche sulla spianata romana di tor Vergata. Posso dire di essere stato anch’io, lì tra quelle prime file di giovani ai piedi di un padre tra le cascate di vocazioni che hanno irrigato la Chiesadaquell’ evento.
Immaginare, preparare e accompagnare l’ appuntamentodimilionidipersone.Unimpegnooggiimpensabile. Nella geografia delle restrizioni e disuguaglianze accentuate dalla pandemia. Nella distanza fisica che, deve essere la sfida di tante realtà associative, non diventidistanzasociale.
«Nelcristianesimo–sileggenellaLetteraApostolica “Tertio Millennio Adveniente ” -iltempohaun ’importanzafondamentale.Dentrolasuadimensionevienecreato il mondo, al suo interno si svolge la storia della salvezza,chehailsuoculminenella “ pienezzadeltempo ” dell’Incarnazioneeilsuotraguardonelritornoglorioso delFigliodiDioallafinedeitempi»1 .
Ma quale “tempo ” stiamo vivendo oggi? Il tempo dellapauraedelladistanzaoquellodelcoraggioedella prossimità? Un ’ altra domanda ci unisce oggi, da ogni parted’ItalianelCongressonazionaledioggi:«L’ uomo
Fabio Bolzetta
del terzo millennio si chiede ancora chi sia e cosa sia Dioperlui?» .
Non possiamo prescindere dalla storia che stiamo vivendooggi.Echegettalucesuicontornidiunaumanitàsegnataeche,forsenonpuòdirsiancora “ rinnovata ” .Pervoltaredavveropagina,mancanorighedascrivereperriuscireametteredavveroafuocoeaverificare se riusciremo a diventare migliori di prima. Un nemico invisibilecheall’improvvisohacominciatoadiffondere dolore e impotenza. A sgretolare ogni convinzione di potere.Riuscendoanche,neicorridoipiùripididelledifficoltà, a far emergere testimonianze esemplari di solidarietà,umanità,coraggioe…fede.tralevertiginiprovocate dalle immagini dei camion dell’ esercito in fila per portare le bare delle vittime, le foto di infermieri e medicistremati,letestimonianzediamicieconoscenti oleimmaginidallezonepiùpoveredelmondoaimarginidellasopravvivenza.Difronteatuttoquesto,probabilmentepiùdiunapersonasièchiesta “ chisiaecosa siaDioperlui” .
Nellapenombradel27marzo2020PapaFrancesco, nellasolitudinefisicadipiazzasanPietro,harischiarato di speranza il buio di quei giorni. Consegnando il messaggio che “ nessuno si salva da solo ” . «Perché avete paura?Nonaveteancorafede?» .Nelmomentostraordinario della preghiera per la fine della pandemia, per Papa Francesco siamo chiamati «a cogliere questo tempo di prova come un tempo di scelta. Non è il tempodeltuogiudizio,madelnostrogiudizio:iltempo disceglierechecosacontaechecosapassa,diseparareciòcheènecessariodaciòchenonloè.Èiltempodi reimpostare la rotta della vita verso di te, Signore, e versoglialtri»2 .
Un impegno per ogni cristiano e che, nelle proprie realtà parrocchiali, comunitarie e associative, sentiamo di dover far nostro. La pandemia ci ha imposto anzitutto un limite all’incontro, all’ apertura verso l’ altro, portandoci a vedere nell’ altro non una risorsa ma un pericolo. Prima ancora dell’ arrivo dei vaccini, i dispositivi e le norme di sicurezza anti contagio hanno permesso di cominciare a riavvicinarci. Ma sono state letecnologieaconsentircidiincontrarci–comestiamo facendooggidatuttaItalia.Lepiattaformedigitali,ben presenti da prima dell’ epidemia, abbiamo imparato a conoscerle. In alcuni casi, a seconda delle richieste e contesti, quasi a collezionare app e programmi per diretteeriunionionline.Allafine,avendolequasitutte adisposizione,nonpotevamomancareall’ appello.Poi magaridimenticavamolepassword,matuttorisolvibile. Sorrisi a parte, per stemperare, come comunità la prova vissuta durante i lockdown, le tecnologie ci hannoconsentitoditrasformarelanostracasainscuola,ufficio,università,salariunionieancheinunachiesa domestica.
Anche noi, come altre realtà, abbiamo continuato, senzamaimancaresindalprimo lockdown,all’ appuntamento che, da tre anni, ogni settimana impegna l’Associazione dei WebCattolici Italiani nel produrre videotutorialsuChiesaeinternet.Unospaziodiriflessione e confronto su come le nuove tecnologie siano riuscite, riscoprendo la loro originaria vocazione di ‘ servizio ’ , ad accompagnare e sostenere le comunità durante l’isolamento imposto dalle misure di contenimento della pandemia da Covid-19. Non solo permettendo ponti di comunicazione ma anche di relazione, grazie alla creatività di figure di sacerdoti, insegnanti ed esperti interpellati in questo volume. A partire dal racconto di esperienze concrete del territorio: da Bergamo a Piacenza e Brescia, da Genova a Ustica e Roma.Dal‘Decalogoperlasalutesocial(e)aitempidel Coronavirus ’ alla guida per la didattica a distanza. Dalle catechesi da condividere in famiglia, grazie al cinema on the demand, all’ esperienza del giovane prete youtuber con milioni di follower don Alberto Ravagnani all’ esperienza di una comunità religiosa durante il lockdown. Dai consigli per districarsi sulla scelta dei migliori programmi di videoconferenza alla guida per trasmettere celebrazioni e dirette in streaming. Sino alla riflessione sulla vicinanza di Papa Francesco attraverso i nuovi media. E, ancora, il filo dellamemoria,tralecomunitàpiùcolpite,l’ esperienza del percorso per accompagnare chi ha perso un familiare,laDiocesidelPapadurantelapandemiaelatestimonianzadiunvescovotraicontagiati.Dal2003WeCa èimpegnatanelletecnologieaserviziodellapastorale e ora è presente con i suoi tutorial anche in formato audioperessereascoltatisullepiùdiffuseenotepiattaforme come Spotify e sui dispositivi compatibili con Amazon Alexa grazie allo sviluppo, interno all’ associazione,diuna app.
Possiamo affermare più in generale che il digitale nonhasostituitomahasostenuto.
Il digitale dunque che avvolge la vita dell’ uomo di questomillennioèanchelospaziochehasaputoaccogliere importanti spazi di fede. Esperienze partite dal basso ma diventati modelli esemplari e replicabili. Il web, abitato da miliardi di uomini e donne del nostro millennio,èdiventatoanchelospazioabitatodaisanti deigiorni.
Mi riferisco alla figura di Carlo Acutis, proclamato Beato. «La sua frase “tutti nascono come originali ma moltimuoionocomefotocopie ”finisceconl’ aggiorna-
Fabio Bolzetta

re la grammatica dei pensieri sulla santità a cui siamo statiabituatisinoadoggi.Lapassioneperilcomputer, ilcalcioeivideogiochi,l’impegnonelvolontariatoe,in sottofondo,gliesercizialsassofono.Passodopopasso, conlesue sneakers aipiedi,hapercorsounavitadifede ricercata,testimoniatanell’Eucarestiaquotidiana,evissutasinoalsuoultimorespiro,recisodaunaleucemia fulminante.
Le orme delle sue scarpe da ginnastica si sono incontrate con i sandali di Francesco, nella sua Assisi» dove, in rappresentanza dei WebCattolici, «siamo stati invitati a partecipare alla Cerimonia di Beatificazione delprimobeatonellastoriadellaChiesaadavercreato un sito internet (che è ancora on line www.miracolieucaristici.org). Lo ha dedicato a quei miracoli che, sulla terra, irrompono nella vita dell’ uomo e per i quali lui stesso,dalcielo,hafinitoperintercedere.Incamminato sino alla vetta della sua vita terrena ha offerto tutte le sofferenze della malattia al Signore, al Papa e alla Chiesa.Espertodiprogrammiinformaticinellafiligrana delwebhariconosciutoun«veicolodievangelizzazione edicatechesi»3 .
Allenuovegenerazioniincorsapercostruireilfuturo e fermate dal tempo sospeso pandemia, va il pensiero difuturiuominiedonnenelterzomillennio.
Il simbolo dell’ artista sul logo del Congresso internazionaledioggi,riprendenellacornicediunaazione di movimento, una immagine di solitudine soltanto apparente.
Una recente indagine condotta dall’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica di Milano su 600 bambini dai 5 agli 11 anni disegna una nuova rappresentazione dal buio del Covid.Haregistratoinfatticomeiragazzisidimostrino ottimisti,inclusivi,curiosi.Nellapandemiahannosaputosfruttareletecnologiemantenendoviviilegamifamiliari.Dimostrandocheèpossibileadottarelepotenzialità dello sviluppo digitale dentro contesti relazionali affettivamentecaldiedensi.Piegandoafinirelazionali tali strumenti piuttosto che farsene strumentalizzare. Restando noi al loro fianco per accompagnarli alla riconquista di un tempo, che ha lasciato l’impronta di ferite ma anche di possibili insegnamenti. Un tempo nonperdutoma,pursempre,datuttinoivissuto.
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3 S.GiovanniPaoloII,Lett.enc. Tertio Millennio Adveniente (10novembre1994). PapaFrancesco, Momento straordinario di preghiera in tempo di pandemia (27marzo2020). BolzettaF., Carlo Acutis. La sua fede al passo con i tempi in scarpe da tennis e sito web inAvvenire(7ottobre2020).
FabioBolzetta
PresidenteAssociazioneWebCattoliciItaliani(WECA)