Gazzetta dello Sport 04/09/2012 | SAS

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www.gazzetta.it martedì 4 settembre 2012 1,20 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFER NO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

n 209 anno 116 ­ Numero Anno

TENNIS US OPEN QUARTO TUTTO ITALIANO: MAI VISTO

Errani e Vinci, che meraviglia! Una delle due è in semifinale Battute in due set Kerber e Radwanska, numero 6 e 2 al mondo 3 Sara Errani, 25 anni, e Roberta Vinci, 29: sarà derby a New York

MOLINARO, BERTOLUCCI, MARIANANTONI PAG. 28­29

STREGATI DA ZEMAN ECCO CHE COSA STRAMACCIONI DEVE IMPARARE DAL MAGO BOEMO

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I soldi, lo spogliatoio, il club: ecco perché l’asso portoghese è «triste» a Madrid 12 PAGINE ALL’INTERNO DEL GIORNALE

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

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Ancora accanimento nei confronti di Conte: per il pm Palazzi deve pagare l’Imu sul box da cui segue le partite allo stadio.

Giovinco punta Vicino alla porta occasione d’oro E nel sondaggione, per il 79% dei nostri lettori, i bianconeri strafavoriti per il bis scudetto Napoli e Roma a quota 7% OLIVERO, MANNHEIMER ALLE PAGINE 8­9­19

MILAN

Insigne: «Del Piero un idolo e scudetto con il Napoli» GRAZIANO, MALFITANO A PAGINA 12

NAZIONALE VENERDI’ IN CAMPO A SOFIA

Prandelli cambia modulo e punta sul blocco Conte CECCHINI, ELEFANTE, GRAZIANO A PAGINA 17

Inter e Telecom condannate al risarcimento dal tribunale

IARIA A PAGINA 7

JUVE

SAN PAOLO TERRENO PRESTO OK

Vieri spiato: avrà un milione

Ronaldo e il Real fra mal di pancia e resa dei conti

E’ GIA’ IN EDICOLA L’OROLOGIO DELLE FRECCE TRICOLORI

BOCCI A PAGINA 13

IL CASO SENTENZA A MILANO SULLA CAUSA AVVIATA DAL BOMBER

F.1 L’INCIDENTE IN BELGIO

L’INIZIATIVA 2

Prince operato ieri alla mano per la frattura, sarà a disposizione del tecnico dopo la sosta. Pato verso il recupero

ALLE PAGINE 2­3­5­6­7

L’attaccante aveva chiesto 12 milioni alla società di telefonia e 9,25 al club nerazzurro. Ha lamentato danni: depressione e insonnia. I dossier raccolti dal 2000: controllo del traffico telefonico e pedinamenti. L’ex capo sicurezza Telecom Tavaroli (condanna a 4 anni) ha ammesso

CARD, CD E LIBRO PER VINCERE A MAGIC +3

Boateng e Bojan muscoli e agilità Allegri ha scelto

Il maestro della Roma ha sorpreso l’allievo dell’Inter con una difesa più protetta, meno gioco sulle fasce e più inserimenti dal centro. Moratti: «K.o. che deve servire»

SU EXTRATIME

L’INIZIATIVA 1

PARALIMPIADE

De Pellegrin oro Furia Pistorius «Regole più dure» MOLINARO, NARDUCCI PAG. 19­30­31

Alonso sta bene Record nel test dei riflessi «Sono al 200%»

Cataldo vince il tappone e sarà azzurro

ALLE PAGINE 24­25

GHISALBERTI ALLE PAGINE 26­27

VUELTA PURITO LEADER


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

PRIMO PIANO

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Tanto è un gioco

Il 2-1 all’Inter

I NUMERI

DI LUIGI GARLANDO

E’ dalle sconfitte che si impara Il boemo ha scritto per il giovane tecnico un opuscolo sul calcio perfetto

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passaggi filtranti (in fase offensiva) della Roma contro l’Inter: i nerazzurri si fermano a quota 1

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Alessandro Florenzi, 21, segna lo 0-1 in Inter-Roma AP

Il Maestro non avrebbe potuto fare un regalo migliore all’Allievo: una sconfitta piena di significati. Perché è dalle sconfitte, è dagli errori che si impara. Le vittorie insegnano meno. Anni fa il rampante Stramaccioni chiese: «Perché non scrive un libro di tattica, così imparo?». Zeman rispose: «Perché tengo per me i miei segreti». Domenica a San Siro, in novanta minuti, il Maestro ha scritto un opuscolo sul calcio perfetto e l’ha regalato all’Allievo. Se n’è accorto anche Moratti: «Speriamo che la lezione di Zeman ci serva». Servirà, perché Strama è tipo che impara in fretta. Ieri Prandelli ne parlava così: «L’ho conosciuto, mi ha fatto un’ottima impressione. Ha studiato tanto calcio». Il popolo giudica molto più di pancia. Fino all’altro giorno Strama era il Mozart della panca, un bimbo prodigio, ora è tecnico a rischio di panettone. Stramaccioni è il primo a saperlo: il calcio è un frullatore e quello dell’Inter ha lame che vorticano come nessun altro. Chiedere ai predecessori. Ma il tecnico romano possiede gli arnesi e gli uomini per proseguire la sua strada. Con uno strumento in più: l’opuscolo del Maestro. La prima lezione di Zeman è stata psicologica. Stramaccioni si è avvicinato al primo match importante della sua prima vera Inter, contro la «sua» Roma, con comprensibile emozione. Zeman ha esasperato le insicurezze del giovane collega sottolineando le sue limitate esperienze, poi ha accarezzato l’Inter ricordando che stava per allenarla. Uno di casa, insomma. Infatti San Siro lo ha onorato con uno striscione di stima. Strama ne avrà uno all’Olimpico? Zeman ha curato ogni dettaglio, si è costruito la cornice perfetta per disegnarci dentro la partita perfetta. La seconda lezione è tattica: adeguare l’idea all’estro dei campioni, senza snaturarla. Il primo e il terzo gol sono arrivati da incursioni di mediani su ispirazioni dalle fasce. Quindi più corse all’interno del campo che sulle bande, come prevedeva il vangelo del Boemo quando aveva esterni di ruolo. Totti e Osvaldo, che hanno assistito i gol di Florenzi e Marquinho, non lo sono, anche se si sono allargati spesso. Totti ha giocato prevalentemente nel cuore del campo e da lì ha fatto nascere il secondo gol. Il copione si è adeguato agli interpreti.

verticalizzazioni dell’attacco romanista nella gara contro l’Inter, a fronte delle 112 dei nerazzurri

Da Totti a Osvaldo un taglio micidiale Il secondo gol della Roma all’Inter è frutto di una doppia prodezza: Totti taglia in verticale per lo scatto e il pallonetto di Osvaldo. Puro calcio zemaniano SKY

Strama dal

Inter-Roma ai raggi X 50 Le mosse del maestro e gli errori dell’allievo

passaggi positivi di Francesco Totti contro l’Inter, su un totale di 99 palloni toccati. Il capitano giallorosso è primo anche per numero di passaggi filtranti (7) e di sponde ai compagni (4)

88

palle perse dalla squadra di Stramaccioni contro la Roma, che ha lasciato per strada 16 palloni in meno (72)

Totti finto esterno, in realtà ha giocato da trequartista Mutazioni zemaniane: squadra lunga, con difesa più protetta SEBASTIANO VERNAZZA

La versione di Zeman. Anzi, la nuova versione di Zeman. Il «match analysis» di Inter-Roma - non spaventatevi, è la relazione tecnico/ tattica sulla partita - conferma quel che si era percepito a occhio nudo: a San Siro il Boemo è stato più furbo, duttile e camaleontico. Andrea Stramaccioni ci è cascato: l’allenatore dell’Inter si aspettava l’Uomo Ragno, si è ritrovato alle prese con Diabolik e non ha azzeccato le contromisure. Il 4-3-3 non è più dogma Ze-

Dovrà farlo anche Stramaccioni, chiedendosi: può una mediana di galoppatori istintivi, come Guarin e Pereira, mantenere ordine, disciplina e muoversi coordinata come richiede il calcio aggressivo, alla Zeman, che piace al tecnico romano, senza aprire voragini tipo quella che ha mandato in gol Osvaldo? Si può alzare la linea difensiva, per accorciare la squadra, senza un centrale rapido che, in caso di palla dietro le spalle, recuperi l’attaccante? Burdisso l’ha fatto col tempismo di un antico libero. Ranocchia e Silvestre hanno altro passo e altre leve. Zeman ha ottenuto da un centravanti come Destro lavoro grigio in fascia e da tutto il reparto offensivo un sacrificio di pressione e movimento che fa bene a tutta la squadra. Stramaccioni è ancora lontano dal rendere i solisti d’attacco un corpo omogeneo con la squadra. Il primo a soffrirne è il centrocampo. Zeman non si è fatto scrupoli a lanciare ragazzini come Florenzi e Tachtsidis. Strama deve ancora guadagnare piena dimestichezza nella gestione dei cognomi importanti. Questo ed altro insegna l’opuscolo che il Maestro ha regalato all’Allievo in una notte milanese che può far bene all’Inter non meno che alla Roma.

Analisi, numeri e match studio a cura di

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FOTOPRESS

P Andrea Stramaccioni 36 anni, allenatore dell’Inter

man è noto per il 4-3-3, il «suo» sistema. Le squadre «zemaniane» hanno sempre giocato così, con esterni d’attacco furiosi, taglianti e taglienti. Bene, guardate il campetto che mostra le posizioni occupate, in possesso di palla, dai giocatori durante Inter-Roma di domenica sera. Totti dov’è? Sulla trequarti, verso il centro, nella classica postazione del rifinitore: altro che esterno sinistro. E Destro, in teoria attaccante sull’altro lato, dove sta? Tende a spostarsi in mezzo verso l’area, come è logico dato che il ragazzo è punta centrale. Il prodotto finale è il 4-3-1-2, non il 4-3-3. A un certo punto Totti ha preso in mano il suo destino, ha deciso di assestarsi dove meglio si sentiva. Zeman non si è opposto, l’ha lasciato fare, e il secondo assist del capitano - la bellissima palla per il gol di Osvaldo è per paradosso sgorgata dal centro-destra, in territori opposti a quelli della collocazione tottiana di partenza. Il grafico dei «tocchi per zona» conferma: Totti ha giocato palloni dappertutto (sinistra, centro e destra). Si è tenuto lontano dall’area, in pratica non vi è entrato, e non ha mai tirato verso Castellazzi: banalmente sono i motivi per cui non ha segnato.

Lunghi e con Burdisso staccato

La formazione giallorossa si è «spalmata» su quasi 50 metri di campo

Il «match analysis» dice un’altra cosa interessante: domenica la Roma è stata molto «lunga», si è spalmata su quasi 50 metri di campo (49,3 di media, per la precisione). Più «corta» è stata l’Inter (45,6 metri). Il dato contraddice stagioni e stagioni di calcio «zemaniano» e dà una picconata al mito della tipica squadra di Zeman, «compressa» per natura. Non è tutto: osservate la posizione media di Burdisso, non in linea con Castan, l’altro difensore centrale giallorosso. E’ vero, l’Inter è finita sei volte in fuorigioco, di cui 4 con Milito, cifra che dimostra abilità nel salire in sincronia e coi tempi giusti, però quel Burdisso staccato di qualche metro rispetto a Castan, e con diverse chiusure all’attivo davanti a Stekelenburg, sembra un libero mascherato. Un’eresia, per lo Zeman-pensiero. Roba innominabile e impensabile, eppure un tarlo s’insinua. Difesa zemaniana meno sguaiata e più protetta.

I TOCCHI DI PEREIRA

D’ARCO

Mezzala? No, esterno Il grafico che evidenzia dove Alvaro Pereira (foto FORTE) ha toccato il pallone chiarisce la reale posizione in campo occupata contro la Roma dal 26enne uruguaiano. Nelle intenzioni di Stramaccioni, l’ex Porto avrebbe dovuto comporre il lato sinistro del terzetto di centrocampo, ma ha ricevuto e giocato palloni soprattutto sulla fascia, dove Pereira - che nasce esterno - è stato portato dall’istinto.

Sbilanciati a sinistra Dove ha sbagliato l’Inter, dove Stramaccioni? Sbilanciati a sinistra, questo è il problema. Alvaro Pereira è stato uno dei

DOVE HANNO GIOCATO QUELLI DELL’INTER

D’ARCO


MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

la A alla Zeman TUTTI I TOCCHI DI TOTTI CONTRO L’INTER

A destra, Zdenek Zeman, 65 anni. A sin., Francesco Totti, 35 PHOTOVIEWSINSIDEFOTO D’ARCO

nerazzurri migliori. Lo dicono i numeri: otto contrasti vinti e otto palloni recuperati. Soltanto Nagatomo gli ha tenuto testa in tema di palloni conquistati (otto anche per il «giap»). Pereira, nelle intenzioni di Stramaccioni, doveva agire da interno sinistro, intermedio come si dice oggi. In pratica si è mosso da esterno, si è allargato, è andato al cross. Ha sentito e assecondato il richiamo della foresta, l’uruguaiano è giocatore di fascia. Il «sinistrismo» di Pereira ha aperto un buco in mezzo, dove Gargano e Guarin si sono ritrovati spesso in inferiorità contro la linea mediana della Roma, molto compatta. De Rossi (poi Marquinho), Tachtsidis e Florenzi sembravano legati da una corda, tutti e tre a fare massa dietro a Totti, con Florenzi e Marquinho bravissimi a buttarsi dentro, nello spazio, quando si presentava l’occasione. Non è casuale che due dei tre gol siano arrivati grazie agli inserimenti dei satanassi di centrocampo. L’Inter la partita l’ha persa qui e sulla destra, dove Javier Zanetti è stato protagonista in negativo: 8 palloni scialacquati e colpe specifiche sul primo e sul terzo gol. Che cosa poteva fare Stramaccioni per rimediare? Col senno di poi avrebbe potuto avanzare Zanetti in mediana, far scivolare Pe-

Le divagazioni di Pereira a sinistra hanno aperto un buco nella mediana interista

LA RETE DEI PASSAGGI Distributore Gargano Nel grafico, la rete dei passaggi (4 come numero minimo) tra i giocatori dell’Inter. Il più sollecitato è stato Gargano, epicentro del gioco con 46 passaggi distribuiti praticamente a tutti i suoi compagni. Asse Sneijder-Cassano Sneijder ha effettuato 41 passaggi positivi. Ma ha avuto come interlocutore privilegiato Pereira (11 passaggi). Davanti, palla a Cassano (8), mentre sono stati appena 3 i servizi dell’olandese a Milito e Palacio.

reira al posto di Nagatomo e spostare il giapponese sull’altra fascia: avrebbe recuperato la parità numerica in mezzo e liberato Alvaro dai sensi di colpa per le fughe sui lati. Sull’1-2 «Strama» ha inserito Coutinho, è passato al 4-2-3-1 e si è offerto alle ripartenze alte orchestrate da Totti.

Balzaretti nel vivo Su un numero minimo di 4 passaggi, la rete giallorossa si articola soprattutto a sinistra, dove Balzaretti ha giocato ben 42 palloni, secondo solo a Totti, catalizzatore della manovra. Stekelenburg libero La filosofia zemaniana prevede anche la partecipazione del portiere. E infatti Stekelenburg ha giocato addirittura più palloni (26) dei due centrali, Burdisso e Castan.

Conclusioni Non si hanno 65 anni per caso, il vissuto di Zeman è pesato come un macigno. Il 36enne Stramaccioni si è schiantato sull’esperienza accumulata del Boemo, che non sembra più l’integralista di un tempo. Se «Strama» avesse affrontato lo Zeman 36enne correva l’anno 1983 e l’allenatore venuto da Praga esercitava al Licata nell’allora C2 -, l’esito sarebbe stato differente. La gavetta è formativa e Zeman ha fatto indigestione di serie minori, prima di affacciarsi alla Serie A. Stramaccioni è passato dalla Primavera alla prima squadra dell’Inter, logico che si scotti le dita.

Totti centrale Filtrando la rete a un minimo di 8 passaggi, è ancora più evidente il ruolo centrale di Totti, vertice alto di un rombo a centrocampo. Il capitano giallorosso ha giocato più palloni di tutti (62), ricevendo da Balzaretti (20) e scambiando soprattutto con Florenzi (14) e Tachtsidis (13). Pochi ma buoni Conta, naturalmente, anche la qualità. A Osvaldo, Totti ha servito appena tre palloni: con uno però gli ha spalancato un’autostrada verso la porta. D’ARCO

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E DOVE HANNO GIOCATO QUELLI DELLA ROMA

AL TECNICO DELLA ROMA IL «PREMIO SPORTIVO D’ELITE»

Il boemo: «Saremo i "disturbatori" dello scudetto Osvaldo? Se non protesta sarà meno antipatico» ROMA Il giorno dopo lo striscione di San Siro, per Zeman arriva anche l’applauso della sua città. Ieri, infatti, il boemo ha ricevuto in Campidoglio, dal sindaco Gianni Alemanno, il «Premio Sportivo d’Elite», con lo slogan «Avversari sì, nemici mai». Ma il discorso, ovviamente, è scivolato subito sul 3 1 di Milano. «Abbiamo vinto con merito, ci fa piacere — ha detto Zeman — Peccato solo per la sosta: abbiamo 8 9 nazionali, speriamo D’ARCO

tornino con lo stesso entusiasmo». Anche perché se provarci è lecito, sognare è legittimo. «Vogliamo competere e giocarci il campionato. Vogliamo provare a disturbare tutti sul campo, speriamo di riuscirci». Alla ripresa, tra l’altro, non ci sarà Osvaldo, ieri squalificato per una giornata dal giudice sportivo. «L’arbitro ci ha capito poco: la prima ammonizione è arrivata perché ha calciato il pallone dopo il fischio, ma lo hanno fatto anche

altri calciatori. Una cosa è certa, se Osvaldo protesterà di meno sarà anche meno antipatico agli arbitri». Ed allora, meglio godersi Totti: «Lui è un fuoriclasse, sono contento che stia bene. Ha fatto la preparazione molto bene e i risultati si vedono». Anche molto, verrebbe da dire. Marco Calabresi

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PRIMO PIANO

v Super Florenzi

story

identiKit & CARRIERA

IL CASO L’ASCESA DEL GIALLOROSSO

Il n.10 si esalta sempre quando entra nella Scala del calcio 31 MAGGIO 2003 Milan punito due volte su punizione Il 31 maggio 2003, nella finale di ritorno di Coppa Italia, Totti fa una doppietta su punizione ma il trofeo va al Milan OMEGA

Ha il contratto delle giovanili dopo l’exploit di Crotone. Vicina la firma: con l’aumento

27 FEBBRAIO 2008 Quel sinistro in anticipo su Chivu Il 27 febbraio 2008 la Roma pareggia 1-1 contro l’Inter in campionato: Totti non sbaglia su cross di Tonetto OMEGA

CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa

Totti infinito. E saggio «Roma, piedi per terra»

Può l’uomo nuovo della Roma guadagnare solo 30 mila euro all’anno? La storia di Alessandro Florenzi è l’effetto di una crescita velocissima, come le sue incursioni in zona-gol. Il centrocampista romano, 21 anni, ha il contratto in scadenza nel 2013 e il suo attuale stipendio è lo stesso di quando giocava nella Primavera giallorossa, cioé nella stagione 2010-11, condita dalla vittoria dello scudetto giovanile e dal debutto in A con la Roma contro la Samp (guarda caso al posto di Totti).

L’omaggio a San Siro di Zanetti, Samuel e tanti rivali interisti: «Francesco, non invecchi mai». Obiettivo: giocare fino a 40 anni

Se cliccate il nome Totti sui principali motori di ricerca del web trovate circa 20 milioni e 300 mila risultati. A pensarci bene, più o meno il numero degli «esperti» che all’inizio delle ultime due stagioni hanno sgranato su di lui questa serie di concetti: ingombrante, egoista, fuori ruolo, inadatto al gioco di Luis Enrique, troppo vecchio per il gioco veloce di Zeman. Ecco, nei tempi in cui la politica tirava più del calcio si sarebbe risposto: una risata li seppellirà; adesso invece che viviamo in anni di riflusso, più semplicemente siamo autorizzati a pensare che, a 23 giorni dal suo 36˚ compleanno, il capitano della Roma possa prepararsi a soffiare sulle candeline della torta senza preoccuparsi delle polemiche. Pellegrinaggio Inter D’altronde

la prova di domenica a San Siro — stadio in cui ha segnato 12 reti (7 al Milan e 5 all’Inter) tra cui quel cucchiaio a Julio Cesar (ottobre 2005) che lui stesso giudica «il più bel gol della sua carriera» — ha sancito come Totti rappresenti ancora il volto bello del calcio italiano. E a dimostrarlo, in fondo, basta il pellegrinaggio fatto dopo la partita dai giocatori dell’Inter. Da Samuel a Cassano, da Milito a Zanetti, tutti hanno omaggiato il numero dieci giallorosso dicendogli: «Per te il tempo non passa mai, resti sempre fortissimo».

L’esperienza Così in estate matura l’idea di dargli un’opportunità da protagonista e il conseguente trasferimento al Crotone in comproprietà. Gli viene anche riconosciuto un aumento a 70.000 euro. E in Calabria Florenzi fa l’impossibile: cioé 35 gare con 11 reti e il riconoscimento a fine stagione come miglior giocatore del campionato. Nel mezzo c’è un’applicazione quasi maniacale. Addirittura Menichini lo fa partire da terzino destro (e lui va subito in gol). Poi, però, trova la posizione migliore a centrocampo, sulla destra. E con tante prestazioni eccellenti merita la chiamata di Ferrara con l'under 21.

Tutti a Fiumicino A gridarglielo

MASSIMO CECCHINI ROMA

forte, poi, ci hanno pensato anche il centinaio di tifosi giallorossi che domenica notte hanno aspettato la squadra reduce dalla vittoria di San Siro, «C’è solo un capitano», è stato il coro più ascoltato. Quanto basta per far sorridere il protagonista e fargli tornare alla memoria le parole pronunciate solo un paio d’ore prima a Milano. «Vogliamo fare un grandissimo campionato, ma è meglio restare coi piedi per terra perché gli alti e bassi emotivi che ci sono a Roma danneggiano la squadra. Puntiamo a fare sempre partite come quelle contro l’Inter». Pallotta & Contratto Ci conta an-

Francesco Totti, 35 anni, contrastato dall’interista Guarin ANDREOLI

PARLANO I DUE A.D. GIALLOROSSI

Pannes: «Voglio una Roma da vertice» Fenucci: «Possibile solo con lo stadio» ROMA Mentre Zeman costruisce la Roma sul campo, Mark Pannes e Fenucci lavorano dietro la scrivania. «Abbiamo acquistato una società in difficoltà dice l’a.d. americano , il mio ruolo ora è sistemare il bilancio e portare la squadra ai vertici. Ci vuole tempo, non è un lavoro di una notte». Già e per colmare il gap con le grandi, il passo chiave è lo stadio di proprietà. «È strategico, uno dei cardini del nostro futuro dice

Claudio Fenucci Abbiamo individuato tre aree (Tor di Valle è in pole, poi la Bufalotta, ndr). Solo con lo stadio si può colmare il gap di ricavi di 90 milioni che abbiamo con le grandi». Come strategica è stata la conferma di De Rossi. «Il City era interessato, ma una vera trattativa non è mai partita — chiude Fenucci — Totti e Zeman? Si stimano molto e questo li aiuta. Con loro faremo una grande stagione» Andrea Pugliese

che James Pallotta che, seduto su una bostoniana poltrona presidenziale, si è goduto il match e ha inviato i suoi complimenti a tutta la squadra, in attesa di sbarcare a Roma il prossimo mese nel suo primo viaggio da numero uno giallorosso. Presto o tardi, però, il magnate si troverà sul tavolo proprio la questione relativa al rinnovo del contratto del capitano, in scadenza nel 2014. In quella data Totti avrà quasi 38 anni ma i suoi programmi, fisico permettendo, sono quelli di giocare fino a 40 anni. Sarà un piano compatibile con i tagli delle spese previsti da nuovo corso oppure Francesco vivrà il Grande Tramonto in altre latitudini, magari arabe o americane? Se il futuro avrà il passo delle magie di San Siro, non avremmo dubbi sulla risposta.

a 30 mila euro Ma ora rinnova

Alessandro Florenzi, 21 anni INSIDE

Il rientro Come sempre accade in questi casi, quando il d.s. giallorosso Walter Sabatini affronta il tema del riscatto, non gli è facile far tornare i conti. E alla fine il Crotone strappa un riscatto da un milione di euro più metà del cartellino di Pettinari. E Florenzi può rivestire subito la maglia giallorossa. Ma non firma il rinnovo. L’intesa della dirigenza romanista con lui e il suo agente. Alessandro Lucci, è quella di sedersi attorno ad un tavolo a settembre. Il lieto fine è nei pensieri di tutti i protagonisti della vicenda. Ma le cifre saranno molto più alte, ovvio. Il gol di San Siro è solo la perla di quest’avvio di stagione. Del resto aveva segnato in amichevole anche al Liverpool. Ma soprattutto ha convinto anche Zeman della sua duttilità. E il suo carattere. Non a caso Lucci sottolinea: «Alessandro ha la fame giusta, la voglia di dare sempre tutto per migliorarsi e da romanista qual è il rinnovo non sarà un problema». Agli exit poll di Coverciano circola già il suo nome per le prossime scelte di Prandelli. Ma questo è un capitolo ancora da scrivere. La certezza è che nella Roma che sogna s’è conquistato un posto da protagonista anche Tachtsidis. Anche lui viene da un’ottima stagione in B con il Verona. Ed è un vento salutare a rinfrescare la serie A. Anche Insigne (Napoli) e Immobile (Genoa) stanno bruciando le tappe dopo l’entusiasmante rincorsa con il Pescara. Presto a Cagliari vedremo anche Sau (ex Juve Stabia). Era ora...

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SERIE A

Moratti dà la scossa «Il k.o. ci serva, ma per crescere»

Marco Branca con Antonio Cassano il giorno della presentazione ANSA

«Cassano è stato un’opportunità»

Il patron: «E’ tutta esperienza per l’Inter, però entri nel patrimonio di tecnico e club»

Branca: «Monte ingaggi abbattuto di 40 milioni. Fiducia in Strama. Paulinho? Lo marchiamo... Con la Roma segnali positivi» LUCA TAIDELLI MILANO

Marco Branca a tutto campo ai microfoni di Sky dopo il k.o. contro la Roma. «Non ho visto mancanza di personalità nei nostri giocatori - spiega il direttore dell’area tecnica nerazzurra -. Malgrado tante novità, in cui includo Ranocchia che l’anno scorso si era un po’ riposato, abbiamo reagito bene dopo lo 0-1. Nella ripresa abbiamo preso un gol evitabile e lì abbiamo avuto poche energie nervose da spendere perché molte le avevamo lasciate sul campo contro il Vaslui». Fiducia Strama Il d.t. poi si sof-

ferma sull’allenatore. «Sfogata la delusione per i punti persi, siamo fiduciosi per la particolare fase che viviamo e per le idee chiare della società e di Stramaccioni. A lui abbiamo dimostrato una grande fiducia già dal finale dello scorso cam-

pionato. Sappiamo bene che serve pazienza, come nel primo anno di Mancini. Anche allora mantenemmo la calma, ma c’era una notevole stima che ci ha portato a raggiungere grandi risultati partendo da una Coppa Italia». Mercato Così invece Branca sul mercato appena concluso: «Ci sono stati diversi cambiamenti, ma la vera differenza rispetto al passato è che stavolta abbiamo abbassato il nostro monte ingaggi di circa 40 milioni. E questa è una cosa che bisogna fare, anche se non ci piace».

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MASSIMO MORATTI SULLA REAZIONE

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Niente lista La società e il tecnico

Guidolin non lo hanno inserito nella lista dei magnifici 25 che tenteranno miracolosamente di passare il turno nel gruppo A

MASSIMO MORATTI su GIAMPAOLO PAZZINI

roboante del mercato interista è stato Cassano. «Alcune opportunità di mercato cambiano di giorno in giorno. Siamo soddisfatti del potenziale che abbiamo. Paulinho a gennaio? Non abbiamo nessun tipo di accordo. Non lo marchiamo a uomo. Al limite a zona».

che somiglia tanto a un girone di Champions con Liverpool, Anzhi e Young Boys. Maicosuel è l’investimento più pesante fatto da Gino Pozzo e dai suoi collaboratori sul mercato estivo. Oltre quattro milioni per portare in Friuli il talento del Botafogo che era già scappato dall’Europa, dalla Germania, da Hoffenheim perché non sopportava i -18 dell’inverno tedesco. Via a gennaio? Ora il Mago ha 4

mesi per convincere in allenamento con coraggio, altruismo e fantasia, e guadagnarsi qualche gettone in serie A. Impresa non facile per chi ha davanti Di Natale (che in campionato di solito gioca), Muriel, Fabbrini (praticamente nello stesso ruolo di rifinitore nel 3-5-1-1), Barreto (pure lui da usare solo in Italia) e ora anche lo svedese Ranégie. Una concorrenza spietata che fa pensare a una partenza a gennaio per Maicosuel Reginaldo De Matos. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MATTEO DALLA VITE MILANO

Nessun dramma. Ma nessuno dorma più. Il senso di Moratti per la sconfitta è chiaro: una volta può accadere, siamo tutti all’inizio di una Nuova Era. Però, d’ora in poi, rifacciamo l’Inter. «Niente viene messo in dubbio dopo la sconfitta contro la Roma - fa il numero uno nerazzurro intercettato sotto gli uffici della Saras -: le speranze, sia a livello di singolo che di squadra, rimangono assolutamente intatte, solo che bisogna tradurle, man mano, partita dopo partita, in qualche cosa di concreto... E questo non era facile da fare immediatamente». Insomma, farne tesoro e non drammi. Negativa ma utile Quel momentaneo 2-1 che ha spezzato l’autostima della squadra brucia ancora: ecco il punto sul quale

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Cucchiaio-flop: fuori Maicosuel dalla lista Uefa Povero Mago. Quel cucchiaio gli è costato caro. Maledetto cucchiaio. Alla faccia di De Gregori e del non aver paura di sbagliare un calcio di rigore perché non è da questi particolari che si giudica un giocatore. Per il trequartista brasiliano Maicosuel calciare in quel modo sciagurato contro lo Sporting Braga il rigore che, di fatto, è costato l’eliminazione dalla Champions League all’Udinese, ha significato perdere il posto in Europa League. Non sono bastate neppure le scuse in tv al popolo friulano e l’applauso della curva domenica sera prima della sfida con la Juve. Non è tempo per lui, forse non lo sarà mai.

I tre gol di Pazzini? Avrebbe fatto meglio a farli quando giocava da noi...

Cassano e Paulinho Il nome più

CHAMPIONS E EUROPA LEAGUE PUNIZIONE A UDINE

FRANCESCO VELLUZZI

Il k.o. è negativo, ma adesso va tradotto in qualcosa di concreto

Strama ha lavorato ieri. «E’ stata la prima esperienza - riprende Moratti - di una squadra molto giovane e con tutto abbastanza nuovo, per cui può capitare. Un’esperienza che deve far parte del patrimonio dell’allenatore e della società, per poter migliorare. Sia chiaro, è una sconfitta e come tale negativa, ma può essere utile». Battaglie d’Europa

Di certo la battaglia contro il Vaslui del giovedì precedente ha lasciato segni: questo è tutto ciò che aspetta l’Inter per l’annata appena iniziata, visto anche che due trasferte su tre in EuroLeague saranno vere avventure. «Sono abbastanza convinto che la mancata reazione dell’Inter sia un qualcosa legato anche all’impegno di Europa

JUVENTUS

MILAN

INTER

LAZIO

Per Iaquinta e Ziegler niente Champions

Allegri rinuncia a Traorè, Niang, Muntari

Alvarez, Stankovic e Chivu restano fuori

Rocchi e Diakite out No pure per Brocchi

Oltre a Iaquinta, non in rosa, è out Ziegler, che non rientra nei piani di Conte: «E’ come lottare contro un muro. Tornare in Turchia sarebbe la soluzione migliore» spiega lo svizzero, richiesto dal Fenerbahçe. In Turchia il mercato chiude domani, in Francia oggi. Idea Marsiglia.

Niente Champions League per i due nuovi acquisti Traorè e Niang e per l’infortunato Muntari, esclusi da Allegri dalla lista dei 23. Dentro i rinforzi dell’ultima ora Bojan, De Jong e Pazzini, fuori anche gli altri due lungodegenti, Strasser e Didac Vilà.

Costretto a fare delle scelte, Stramaccioni tiene fuori dei big come Alvarez, Chivu e Stankovic. Tutti e tre stanno recuperando dai rispettivi infortuni e almeno sino a dicembre difficilmente potrebbero sostenere il doppio impegno campionato-Coppa. Le novità sono Pereira e Gargano.

Tante esclusioni eccellenti, anche se inevitabili vista l’ampiezza della rosa. Spiccano soprattutto quelle di capitan Rocchi e di Diakite (reduce da un infortunio, ma pure da un mancato rinnovo contrattuale). Non c’è neppure Brocchi, che è sempre convalescente.

PORTIERI

PORTIERI

PORTIERI

PORTIERI

1 Buffon, 30 Storari, 34 Rubinho.

1 Amelia, 32 Abbiati, 59 Gabriel.

1 Handanovic, 12 Castellazzi, 27 Belec.

1 Bizzarri, 22 Marchetti, 44 Scarfagna.

DIFENSORI

DIFENSORI

2 Lucio, 3 Chiellini, 4 Caceres, 11 De Ceglie, 15 Barzagli, 19 Bonucci, 26 Lichtsteiner.

2 De Sciglio, 5 Mexes, 13 Acerbi, 15 Mesbah, 17 Zapata, 20 Abate, 25 Bonera, 76 Yepes, 77 Antonini.

DIFENSORI

DIFENSORI

20 Biava, 39 Cavanda, 2 Ciani, 3 Dias, 29 Konko, 19 Lulic, 26 Radu, 5 Scaloni.

CENTROCAMPISTI

CENTROCAMPISTI

6 Pogba, 7 Pepe, 8 Marchisio, 20 Padoin, 21 Pirlo, 22 Asamoah, 23 Vidal, 24 Giaccherini, 33 Isla, 39 Marrone.

8 Nocerino, 10 Boateng, 16 Flamini, 18 Montolivo, 21 Constant, 23 Ambrosini, 28 Emanuelson, 34 De Jong.

4 Zanetti, 6 Silvestre, 23 Ranocchia, 25 Samuel, 31 A.Pereira, 40 Juan Jesus, 42 Jonathan, 44 Bianchetti, 55 Nagatomo.

ATTACCANTI

ATTACCANTI

9 Vucinic, 12 Giovinco, 17 Bendtner, 27 Quagliarella, 32 Matri.

7 Robinho, 9 Pato, 11 Pazzini, 22 Bojan, 92 El Shaarawy.

CENTROCAMPISTI

7 Coutinho, 14 Guarin, 16 Mudingayi, 19 Cambiasso, 20 Obi, 21 Gargano, 24 Benassi, 52 Romanò, 10 Sneijder. ATTACCANTI

LISTA B GIOVANI

55 Carmona, 56 Ganz, 60 Narduzzo.

8 Palacio, 22 Milito, 88 Livaja, 99 Cassano. LISTA B giovani

28 Pasa, 31 Cincilla, 46 Del Piero, 48 Bandini, 49 Terrani, 61 Garritano.

CENTROCAMPISTI

27 Cana, 87 Candreva, 38 Cataldi, 8 Hernanes, 7 Ederson, 15 Gonzalez, 24 Ledesma, 6 Mauri, 23 Onazi. ATTACCANTI

99 Floccari, 11 Klose, 18 Kozak, 25 Rozzi, 10 Zarate.


MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

League. Una delle esperienze nuove di quest’anno è anche avere questo tipo di impegno internazionale al giovedì, che - immagino - mette veramente la squadra in condizioni difficili. Bisognerà studiare anche come far sì che la squadra sia fresca la domenica: la partita contro la Roma è stata un’esperienza, poi con una battaglia come quella che abbiamo vissuto contro il Vaslui giovedì scorso, ecco, ne abbiamo risentito più di quello che avremmo potuto pensare».

OGGI LA MESSA

Sei anni fa se ne andava Facchetti

Pazzo? Con noi mai... Pazzini e l’In-

ter: tanti gol, mai una tripletta. «Se mi hanno infastidito i suoi tre gol di sabato sera? Ma no, certo che se l’avesse fatta da noi invece che da loro sarebbe stato meglio...». E via, col sorriso. In attesa che l’Inter Anno Zero si riprenda e metabolizzi il frullatore-Zeman: senza drammi, ma senza altre dormite così.

Giacinto Facchetti ANSA Il 4 settembre del 2006 moriva Giacinto Facchetti: un vuoto che mai nessuno all’Inter e fuori ha voluto lasciare tale, perché tantissime sono sempre state le manifestazioni d’affetto per la vecchia bandiera dell’Inter. Oggi, come di consueto, sarà officiata una Messa in suo onore: succederà a Treviglio, a partire dalle 18. Sarà un altro modo per ricordare la scomparsa di un giocatore (e presidente) dell’Inter che a Treviglio era nato il 18 giugno del 1942. Wes e i meriti Dal ritiro con la propria nazionale, Wesley Sneijder torna sulla sconfitta subita contro la Roma. «Non mi ritengo certo soddisfatto di quanto è successo nella gara contro i giallorossi dice l’olandese , ma posso dire che solo una squadra meritava di vincere, e quella era l’Inter. Il calcio è così: eravamo sull’1 1 e stavamo giocando bene, potevamo segnare e invece poi è arrivato il loro vantaggio. In futuro dovremo stare più attenti, non possono essere concessi agli avversari gol così... però, non facciamone una tragedia, siamo ancora ad inizio campionato. Totti? E’ sempre un grande giocatore, fa meno movimento ma ogni pallone che passa tra i suoi piedi è pericoloso».

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NAPOLI

UDINESE

C’è Uvini per Grava Spesso sarà Napoli-2

Allan scartato Ranégie trova spazio

L’unico della vecchia guardia che Mazzarri ha escluso è Gianluca Grava: gli è stato preferito Uvini. In questa competizione, l’allenatore schiererà il Napoli-2, per non togliere forze al campionato. Saranno test importanti, dunque per i vari Vargas, El Kaddouri e lo stesso Uvini.

Scelte dolorose. Guidolin aveva già rinunciato alla vigilia del preliminare di Champions a Gabriel Silva e Barreto. Ora deve aggiungere Maicosuel, il giovane difensore Angella e il promettente Allan, classe ’91 che contro la Juventus ha fatto vedere ottime cose. Si rifarà in campionato.

PORTIERI

PORTIERI

1 De Sanctis, 22 Rosati, 12 Crispino.

1 Brkic, 25 Padelli, 93 Pawlowski. DIFENSORI

DIFENSORI

3 Uvini, 5 Britos, 6 Aronica, 14 Campagnaro, 21 Fernandez, 28 Cannavaro, 55 Gamberini.

8 Basta, 16 Coda, 44 Corrado, 11 Domizzi, 17 Benatia, 75 Heurtaux, 5 Danilo, 26 Pasquale.

CENTROCAMPISTI

CENTROCAMPISTI

4 Donadel, 8 Dossena, 11 Maggio, 13 El Kaddouri, 16 Mesto, 17 Hamsik, 18 Zuniga, 20 Dzemaili, 85 Behrami, 88 Inler, 94 Fornito.

27 Armero, 7 Badu, 41 Baldassin, 88 Willians, 6 Faraoni, 21 Lazzari, 37 Pereyra, 66 Pinzi, 42 Piscopo. ATTACCANTI

ATTACCANTI

7 Cavani, 9 Vargas, 24 Insigne, 29 Pandev.

I NUMERI

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i gol subìti a San Siro nelle prime tre gare ufficiali della stagione: 2 contro l’Hajduk, 2 contro il Vaslui e 3 contro la Roma

Lo stare insieme Ed è pro-

prio il pensiero-reattivo che è mancato dopo il nuovo vantaggio della Roma. «D’accordo con Stramaccioni - dice il presidente dell’Inter -: più che tecnico credo che il problema sia stato un po’ mentale, e cioè dovuto al fatto di aver accusato la fatica proprio dopo la battaglia due giorni prima per poi ritrovarsi un po’ nella medesima situazione. Ma è stata anche una situazione legata all’abitudine, quella inerente allo stare insieme. Poi il tecnico vedrà e, se ci saranno altri problemi, interverrà».

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10 Di Natale, 31 Fabbrini, 43 Marsura, 24 Muriel, 13 Ranègie. LISTA B giovani

40 Favaro, 46 D’Inca, 45 Dimitrio, 47 Sellan.

Spy story vince Vieri

Inter e Telecom un milione a Bobo 0 di risarcimento

i gol subiti nelle prime tre trasferte ufficiali a Spalato, a Piatra Neamt e a Pescara.

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i gol di Antonio Cassano nelle prime tre partite giocate con la maglia dell’Inter: è stato segnato alla Roma. Per lui, anche un assist contro il Pescara

L’avvocato dell’ex attaccante: «Riconosciuta la responsabilità per la violazione della privacy»

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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story Una vicenda iniziata nel 2000 «Spiati» anche Jugovic e Mutu

Ronaldo Ex attaccante Inter Tra gli «spiati» nell’operazione denominata Progetto Care ci sono anche Ronaldo, Mutu e Jugovic

MARCO IARIA twitter@marcoiaria1

Vieri-Inter 1-0. Bobo incassa una prima vittoria contro la squadra in cui militò per 6 stagioni e segnò 123 gol: il Tribunale di Milano ha condannato la società nerazzurra e Telecom a versare un milione di euro in solido (più interessi e spese legali) all’ex attaccante. È il risarcimento stabilito dai giudici di primo grado della causa civile intentata da Vieri per essere stato spiato negli anni in cui giocava nell’Inter.

Tavaroli Ex capo security Telecom Giuliano Tavaroli, ex responsabile della sicurezza di Pirelli e poi del Gruppo Telecom Italia

La genesi Tutto nasce dallo sve-

lamento dei dossier illegali del gruppo di telecomunicazioni. Si scoprì che in mezzo a politici, imprenditori, giornalisti venivano pedinati pure giocatori, dirigenti, arbitri. Operazione «Progetto Care», questo il nome in codice dell’attività spionistica risalente al 2000 e riguardante non solo Vieri, ma anche Mutu, Ronaldo, Jugovic. Giuliano Tavaroli, ex capo della sicurezza di Telecom, ha raccontato di una telefonata ricevuta dalla segreteria di Marco Tronchetti Provera: "Guardi, la cercherà il dottor Moratti, ha bisogno di una mano, le chiederà una consulenza, tra virgolette". «Quella fu la prima volta — il ricordo di Tavaroli — che l’Inter si rivolse a Tronchetti Provera e quindi a me per un supporto professionale». Le indagini vennero eseguite dalla Polis d’Istinto, il cui responsabile Emanuele Cipriani ha fatto mettere a verbale: «Tavaroli mi chiese di svolgere un’attività investigativa approfondita comprensiva di pedinamenti e di rilevamenti su tutte le persone che i predetti giocatori frequentavano nella vita privata. L’attività si è compendiata anche in appostamenti sotto casa ed in pedinamenti oltre che nell’acquisizione di informazioni dalle banche dati Sdi e anagrafe tributaria. Inoltre abbiamo svolto tutta un’analisi delle società a cui i predetti giocatori erano interessati». Fu la Wcs, società estera riconducibile a Cipriani, e non la Polis d’Istinto a fatturare il compenso all’Inter, «perché nelle intenzioni dell’Inter — spiegò Cipriani — così come segnalatomi da Tavaroli era opportuno che l’investigazione non risultasse o comunque fosse difficilmente individuabile». Il legale Vieri aveva chiesto un

risarcimento di 12 milioni a Telecom e di 9,25 all’Inter per il danno procurato e i disturbi

Christian Vieri, 39 anni, all’Inter per 6 stagioni RUGGERI

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I NUMERI

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milioni Era la richiesta iniziale dei legali di Christian Vieri come risarcimento per le intercettazioni cui era sottoposto l’ex attaccante, che ha giocato nell’Inter dal 1999 al 2005

psico-fisici (insonnia e depressione) sorti una volta che scoprì di essere stato spiato. Il suo avvocato Danilo Buongiorno è soddisfatto: «È stata riconosciuta la responsabilità delle due società per i fatti contestati, per la violazione della privacy, la raccolta illecita di tabulati telefonici, le interferenze nella vita privata. Ci riserviamo di appellare la sentenza per il quantum, una volta lette le motivazioni». Cosa che faranno sicuramente Inter e Telecom, di fronte a una sentenza che è comunque «provvisoriamente definitiva». Nuovo fronte Dal punto di vista sportivo è già caduta la prescrizione, anche se Buongiorno annuncia che trasmetterà gli atti alla procura federale. Vieri aveva già chiesto invano alla Figc, due anni fa, la revoca dello scudetto 2005-06 dell’Inter e l’interdizione delle cariche societarie per il presidente Moratti e il vice Ghelfi. La sentenza Vieri potrebbe, comunque, giocare a favore dell’ex arbitro Massimo De Santis: anche lui ha fatto causa al club nerazzurro per l’attività spionistica relativa al Dossier Ladroni, quello della «combriccola romana». A ottobre nuova udienza, col giudice che dovrà sciogliere la riserva sull’ammissione di alcune prove. L’avvocato Paolo Gallinelli ha chiesto che il danno venga parametrato a quanto ottenuto da Vieri. E il 19 settembre riprende il processo Telecom, con la deposizione di Cipriani. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Tronchetti Provera Ex presidente Telecom Marco Tronchetti Provera, che siede nel cda nerazzurro, è ex presidente del gruppo Telecom Il dossier «Progetto Care» è una delle migliaia di attività spionistiche scoperte dalla magistratura milanese che ha indagato su Telecom. Il dossier è datato 2000, anche se l’avvocato di Christian Vieri, Danilo Buongiorno, ha depositato documenti che proverebbero che l’attività si è protratta fino al 2004. L’indagine, commissionata dall’Inter, è stata compiuta dalla società di investigazioni private Polis d’Istinto, con Giuliano Tavaroli, ex capo sicurezza Telecom che ha patteggiato una condanna a 4 anni, a fare da intermediario. Il club nerazzurro ha ammesso di aver chiesto controlli sulla vita privata di Vieri, ma senza immaginare che sarebbero state commesse intrusioni illecite nella vita privata del suo calciatore. Durante la causa civile intentata da Vieri, Cipriani ha raccontato: «Tavaroli telefonò in mia presenza almeno una volta a Moratti e almeno una volta a Ghelfi e riportò l’esito degli aggiornamenti intermedi dell’operazione. Quando consegnai il rapporto ho sentito personalmente Tavaroli chiedere alle segreteria di Moratti di fissare un appuntamento per riferire l’esito dell’indagine. Poi Tavaroli mi disse di essersi incontrato con Moratti, che era rimasto soddisfatto del lavoro svolto».


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A

Giovinco in rimonta Conte lo avvicina alla porta Nella Juve ha l’occasione d’oro La maturazione dell’attaccante si può completare anche grazie al cambio di ruolo: i campioni d’Italia puntano su Seba, che ora si rifà largo a suon di gol DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO TORINO

Quella spanna sopra la testa è scomparsa da tempo. Sebastian Giovinco non ha più bisogno dell’autoironia per festeggiare i gol. È cresciuto, si potrebbe dire se non si corresse il rischio di tornare sempre lì: a quei centimetri che mancano, a quei chili che aiuterebbero nei duri contrasti fuori area. È cresciuto dentro, vorrebbe urlare lui se non avesse deciso che è meglio il basso profilo e un approccio morbido alla nuova e definitiva avventura con la Juve: tutto o niente, questo è il suo destino e l’ha capito bene quando lo mandarono a Parma e sembrò che il niente avesse vinto la battaglia col tutto. Poi le cose sono cambiate, Giovinco ha avuto quell’evoluzione che lui stesso aspettava, i gol che prima erano un piccolo evento sono diventati la norma e allora ha fatto sparire nel ceri-

moniale dell’esultanza quella spanna sopra la testa con la quale si divertiva a lanciare il suo orgoglioso messaggio: «Piccoletto, ma bravo». Il ruolo Nella maturazione di Se-

bastian hanno influito la continuità di utilizzo, la centralità nel gioco del Parma e il ruolo di seconda punta: da trequartista Giovinco non riusciva a emergere, più vicino alla porta invece riesce a sfruttare la facilità di calcio, il dribbling e la rapidità di esecuzione. L’evoluzione tattica è stata sicuramente gradita da Conte che nel suo calcio non prevede il trequartista e che ama i giocatori veloci, che saltano l’avversario e tirano in fretta. Da seconda punta Seba può comporre una coppia molto tecnica con Vucinic o eventualmente un tandem più classico con un centravanti come Matri, bravo a cercare la profondità. L’insistenza con la quale Conte sta puntando su Giovinco, nonostante qualche pre-

Il primo gol di Sebastian Giovinco a Udine LAPRESSE

stazione sicuramente poco positiva, è emblematica dell’importanza che gli attribuisce. All’inizio della scorsa stagione Conte provò a scuotere Quagliarella, che faticava a ritrovare la condizione. E nel corso del campionato diede spazio a Fabio perché ne apprezzava la facilità di dialogo con i compagni e la pericolosità al tiro: due pregi che non sempre si accop-

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i milioni spesi dalla Juventus per riscattare la metà del suo cartellino dal Parma.

DAL CAMPO CHIELLINI E CACERES AL LAVORO PER RECUPERARE. MARTINEZ AL CLUJ

Gruppo a metà per le nazionali A Vinovo occhi su Bendtner Sono 15 i giocatori di Conte in giro per il mondo. Parte la rincorsa del danese

cia Messico). Oggi, intanto, Nicklas Bendtner si allena con i nuovi compagni. L’attaccante danese finora ha solo cominciato a conoscere l’ambiente, ha visto in tv la partita di Udine, ha twittato la sua soddisfazione («Fantastic Juve, great win»), ma adesso deve cominciare a lavorare seriamente. A Vinovo è sceso in campo venerdì e sabato, ma tutta la squadra era già proiettata mentalmente alla sfida del Friuli. Il vero inserimento di Bendtner inizia oggi e lo staff tecnico si augura che il gigante danese sia un tipo sveglio perché non c’è molto tempo da perdere. I metodi di Conte sono severi, dal punto di vista atletico Nicklas potrebbe soffrire la nuova preparazione, ma se vuole avere spazio dovrà superare in fretta le difficoltà che gli si presenteranno. Al lavoro La sosta servirà a quei

L’attaccante danese Nicklas Bendtner, 24 anni, al lavoro a Vinovo LAPRESSE DAL NOSTRO INVIATO

TORINO

Sarà una Juve più che dimezzata quella che riprende oggi la preparazione. All’allenamento, infatti, mancheranno i quindici nazionali che sono in giro per il mondo. Conte dovrà fare a meno degli azzurri Buffon, Barzagli, Bonucci, Giaccherini, Marchisio, Pirlo e Giovinco (Bulgaria-Italia e Ita-

lia-Malta), del ghanese Asamoah (Ghana-Malawi e Liberia-Ghana), dei cileni Isla e Vidal (Cile-Colombia), degli svizzeri Lichtsteiner e Ziegler (Slovenia-Svizzera e Svizzera-Albania), del montenegrino Vucinic (Montenegro-Polonia e San Marino-Montenegro), dell’under 21 azzurro Marrone (Italia-Liechtenstein e Italia-Irlanda), dell’under 20 francese Pogba (Cina-Francia, Francia-Corea del Nord e Fran-

Il secondo gol di Giovinco, quello del 4-0 IMAGE SPORT

giocatori che hanno smaltito da poco un infortunio o stanno completando la guarigione. Chiellini e Caceres lavoreranno con particolare intensità per recuperare il tempo perso a causa dei problemi fisici e Pepe concluderà il recupero con l’obiettivo di essere disponibile dopo la sosta. Ci vorrà più tempo invece per Padoin a causa dello stiramento rimediato giovedì scorso: il centrocampista spera di rientrare per l’ultima settimana di settembre quando è previsto un turno infrasettimanale di campionato. Cessione Jorge Martinez, infi-

ne, è stato ceduto in prestito al Cluj per una stagione. Il giocatore uruguaiano non rientrava nei piani di Conte. gb.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ACQUISTO MANCATO

Berbatov insiste: «Mai detto sì alla Juventus o alla Fiorentina»

Dimitar Berbatov, 31 anni REUTERS «Non ho mai detto sì alla Fiorentina e ho scelto di tornare in Inghilterra per motivi di famiglia». Dimitar Berbatov ieri ha parlato del suo passaggio al Fulham dopo che era stato sul punto di trasferirsi in Italia firmando per la Fiorentina o per la Juventus. «Io so dove la mia famiglia si trova meglio — ha detto l’attaccante bulgaro ex Manchester United —. Ho un figlio piccolo e ne avrò un altro. Se non avete una spiegazione logica per la mia scelta, io non posso farci niente». «L’Inghilterra mi piace — ha aggiunto — e soprattutto la mia famiglia ci si trova bene». Ma com’è andata la vicenda delle sue trattative con la Fiorentina, che gli aveva pagato un biglietto per venire in Italia e firmare, e la Juve? «Non ho mai detto sì a qualcuno. E poi non sarò l’ultimo calciatore che all’ultimo ha avuto un ripensamento». Tra i tanti «no», Berbatov ne ha riservato uno anche alla nazionale bulgara: niente sfida con l’Italia per lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA

piano in una punta. Giovinco li ha e adesso deve tirarli fuori perché la Juve ha assolutamente bisogno che la sua crescita si concretizzi nel definitivo salto di qualità. Bass player Dopo aver segnato i primi due gol stagionali ed essersi tolto un po’ di quella pressione che lui ovviamente prova a dissi-

Sebastian Giovinco, 25 anni RICHIARDI

Anticipi e posticipi di A

A novembre la 14a giornata spalmata su quattro giorni: due gare il lunedì e una il martedì La Lega Calcio ha reso noti gli anticipi e i posticipi della Serie A dalla 3a alla 18a giornata che tengono ad agevolare le squadre impegnate in Europa. Il 14˚ turno sarà addirittura spalmato in quattro giorni: una partita il sabato, una la domenica (entrambe alle 20.45), due il lunedì (alle 19 e alle 21) e una il martedì (alle 20.45). Due partite il lunedì anche alla 16a giornata. Juve-Roma di sabato, Milan-Juve, i derby di Milano e Genova nel posticipo domenicale, Ecco il dettaglio. 3a giornata sabato 15 settembre: ore 18 Palermo-Cagliari; ore 20.45 Milan-Atalanta. domenica 16 settembre: ore 12.30 Chievo-Lazio; ore 20.45 Torino-Inter. 4a giornata sabato 22 settembre: ore 18 Parma-Fiorentina; ore 20.45 Juventus-Chievo. domenica 23 settembre: ore 12.30 Sampdoria-Torino; ore 20.45 Lazio-Genoa. 5a giornata martedì 25 settembre: ore 20.45 Fiorentina-Juventus. giovedì 27 settembre: ore 20.45 Siena-Bologna. 6a giornata sabato 29 settembre: ore 18 Parma-Milan; ore 20.45 Juventus-Roma. domenica 30 settembre: ore 12.30 Udinese-Genoa; ore 20.45 Inter-Fiorentina. 7a giornata sabato 6 ottobre: ore 18 Chievo-Sampdoria; ore 20.45 Genoa-Palermo. domenica 7 ottobre: ore 12.30 Roma-Atalanta; 20.45 Milan-Inter e Napoli-Udinese. 8a giornata sabato 20 ottobre: ore 18 Juventus-Napoli; ore 20.45 Lazio-Milan. domenica 21 ottobre: ore 12.30 Cagliari-Bologna; ore 20.45 Genoa-Roma. 9a giornata sabato 27 ottobre: ore 18 Siena-Palermo; ore 20.45 Milan-Genoa. domenica 28 ottobre: ore 12.30 Catania-Juventus; ore 20.45 Roma-Udinese e Napoli-Chievo. 10a giornata martedì 30 ottobre: ore 20.45 Palermo-Milan. giovedì 1 novembre: ore 20.45 Ge-

noa-Fiorentina. 11a giornata sabato 3 novembre: ore 18 Milan-Chievo; ore 20.45 Juventus-Inter. domenica 4 novembre: ore 12.30 Pescara-Parma; ore 20.45 Roma-Palermo. 12a giornata sabato 10 novembre: ore 18 Cagliari-Catania; ore 20.45 Pescara-Juventus. domenica 11 novembre: ore 12.30 Palermo-Sampdoria; ore 20.45 Atalanta-Inter. 13a giornata sabato 17 novembre: ore 18 Juventus-Lazio; ore 20.45 Napoli-Milan. domenica 18 novembre: ore 20.45 Sampdoria-Genoa. lunedì 19 novembre: ore 20.45 Roma-Torino. 14a giornata sabato 24 novembre: ore 20.45 Palermo-Catania. domenica 25 novembre: ore 20.45 Milan-Juventus. lunedì 26 novembre: ore 19 Cagliari-Napoli; ore 21 Parma-Inter. martedì 27 novembre: ore 20.45 Lazio-Udinese. 15a giornata venerdì 30 novembre: ore 20.45 Catania-Milan. sabato 1 dicembre: ore 20.45 Juventus-Torino. domenica 2 dicembre: ore 12.30 Napoli-Pescara; ore 20.45 Fiorentina-Sampdoria. 16a giornata sabato 8 dicembre: ore 18 Atalanta-Parma; ore 20.45 Roma-Fiorentina. domenica 9 dicembre: ore 20.45 Inter-Napoli. lunedì 10 dicembre: ore 19 Sampdoria-Udinese; ore 21 Bologna-Lazio. 17a giornata sabato 15 dicembre: ore 18 Udinese-Palermo; ore 20.45 Lazio-Inter. domenica 16 dicembre: ore 12.30 Fiorentina-Siena; ore 20.45 Napoli-Bologna. 18a giornata venerdì 21 dicembre: ore 18 Pescara-Catania; ore 20.45 Cagliari-Juventus. sabato 22 dicembre: ore 12.30 Inter-Genoa; ore 20.45 Roma-Milan.


MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

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Alessandro Del Piero, 37 anni RAMELLA

identiKit & CARRIERA

LA CARRIERA IN CIFRE

mulare, Giovinco adesso può affrontare con serenità la stagione. Seba sa che stavolta avrà tutte le occasioni che gli servono, ma sa anche che non ci saranno alibi. E la Champions diventa un ulteriore esame, soprattutto dopo il mancato arrivo di un fuoriclasse in attacco. Per riscattarlo dal Parma rilevando la seconda metà del suo cartellino la Juve ha speso 11 milioni, Giovinco è l’acquisto più caro della stagione e adesso deve dimostrare che è stata una spesa oculata. La Juve vuole imporre anche in Europa il suo gioco fatto di possesso, circolazione di palla, inserimenti dei centrocampisti. Un gioco in cui non conta se sei alto, ma conta se sei bravo e se corri veloce. Come succede al Barcellona. Lì ci sono tanti top player, Conte disse un anno fa con un’indovinata battuta che a lui vanno benissimo i «bass player». Chi meglio di Giovinco può interpretare questa figura? © RIPRODUZIONE RISERVATA

Del Piero è a un bivio Sydney svela il piano «Siamo ai dettagli» TORINO

La sfida della Premier League, l’avventura dell’Australia. Alessandro Del Piero è giunto probabilmente al bivio, al momento della scelta definitiva. Da una parte il Southampton, che consentirebbe al giocatore di vivere l’affascinante

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svolto l’atteso incontro tra Del Piero e gli australiani. In una riunione di circa due ore i dirigenti del Sydney (che non vince l’A-League dal 2010) hanno presentato il loro progetto, spiegando il ruolo centrale che avrebbe Ale e proponendo un contratto biennale da circa due milioni a stagione. L’incontro è proseguito fino a tarda ora a cena dove l’a.d. australiano Tony Pignata ha cercato di convincere Stefano Del Piero: «E’ una soluzione valida e una proposta concreta — ha detto il fratello e manager di Ale —. Dobbiamo parlare dei dettagli». Intanto l’ex capitano della Juve si è preso un po’ di tempo per riflettere. In Australia Del Piero troverebbe Zeljko Kalac, ex portiere di Perugia e Milan e adesso preparatore dei portieri del club di Sydney, che ha parlato di Ale all’Herald Tribune: «Non penso che gli australiani possano capire quanto grande sia Del Piero. E’ più di un giocatore, è un marchio. Del Piero può giocare ancora 2-3 stagioni. Pensate cosa imparerebbero i giovani da lui».

L’incontro Ieri, nella sede della

La volata L’ottimismo di Kalac contrasta con il pessimismo del presidente del Sion Christian Constantin: «Non so se Del Piero verrà. Non ci sono problemi economici, ma per il momento non è pronto a trasferirsi da noi». Il Sion, in effetti, è la terza scelta. La vera alternativa al Sydney FC è rappresentata dal Southampton, che ha formalizzato un’offerta di un contratto biennale da un milione più bonus a stagione. Questione di giorni, forse di ore, e Del Piero deciderà dove chiudere la sua straordinaria carriera.

Edge (la società che cura gli interessi e le attività di Ale), si è

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L’incontro tra il fratello procuratore e i dirigenti australiani è andato avanti fino a tardi, l’alternativa è il Southampton DAL NOSTRO INVIATO

LA GAZZETTA DELLO SPORT

esperienza inglese. Dall’altra parte il Sydney FC, che garantirebbe a Del Piero un ruolo di ambasciatore del calcio mondiale in Australia oltre che un’esperienza di vita sicuramente interessante.

Kalac: «Ale in Australia farebbe scuola ai giovani» Sfuma la terza scelta del Sion

gb.o.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A IL CASO

4 Rigore, espulsione Damato e Bergonzi e squalifica portiere: 7 Bene Flop Tagliavento e Valeri è ora di cambiare I NUMERI

giudizio del Tombo DI DANIELE TOMBOLINI

Tutti d’accordo tranne l’International Board che nella scorsa primavera ha rispedito al mittente la richiesta FRANCESCO CENITI

Su una cosa tutti sono d’accordo: è da cambiare la regola che porta a rigore, espulsione e squalifica. A dire il vero non tutti sono d’accordo: l’International Board «fatica» a recepire le richieste arrivate dalle varie federazioni e dagli stessi vertici arbitrali. E la scorsa primavera ha respinto al mittente la richiesta di rendere più «umana» la norma (rigore e semplice ammonizione). Ma il rosso al portiere dell’Udinese Brkic ha riacceso il dibattito in Italia tanto che il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, ha rilanciato: «Ci muoveremo ancora nelle sedi opportune per farla modificare». Nel frattempo ci saranno altri casi limite. Quello di domenica, però, porta a delle considerazioni. L’arbitro ha margini per evitare la tripla sanzione? Una piccola via di fuga c’è. E nonostante il designatore Braschi e l’Aia abbiano ribadito che la scelta di Valeri (rigore ed espulsione) è stata «a norma di regolamento» e quindi corretta, si possono fare dei distinguo. Perché la bussola che porta al rosso è la «chiara occasione da gol». Ed esistono dei parametri per distinguerla dalle altre azioni di gioco. Confusione In principio la rego-

la era ancora più restrittiva: parlava di «fallo da ultimo uomo». Il portiere lo era quasi sempre, ma anche il difensore era spesso a rischio «rosso diretto»: bastava una trattenuta a centrocampo con la squadra sbilanciata per ritrovarsi negli spogliatoi. Ecco perché è stato introdotto da anni il concetto di «chiara occasione». Per capire l’importanza dell’azione non basta essere vicini alla porta, ma si deve valutare anche se il giocatore abbia il possesso della palla. Esempio: su un

I portieri espulsi nello scorso campionato di A: Antonioli, Bizzarri, Consigli, Stekelenburg (due volte), Julio Cesar, Carrizo e Pegolo

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I giocatori espulsi nella passata stagione in A. La squadra «più cattiva» è stata il Genoa con 11 rossi.

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Gli espulsi nelle prime due giornate di campionato: oltre a Brkic, anche Perez, Terlizzi, Dal Bello, Osvaldo e Peluso.

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Il momento decisivo della gara tra Udinese-Juve: Brkic travolge Giovinco dopo la spinta di Danilo. L’arbitro assegnerà il rigore alla Juve e mostrerà il rosso al portiere dell’Udinese LAPRESSE

cross in area un difensore cintura l’avversario con il pallone distante. Rigore, ma niente espulsione neppure se fossero gli unici giocatori su quella zona del campo. Se non c’è certezza che l’attaccante possa prendere il pallone, allora cade «la chiara occasione da gol». Certo, Valeri ha deciso in un attimo e valutato Giovinco in grado di recuperare la palla e depositarla comodamente in rete. Ma i dubbi restano: ci sono due difensori (Danilo tra l’altro commette il primo fallo) in rimonta, Giovinco è in frenata e la palla va dalla parte di Danilo. Insomma, l’ammonizione sarebbe stata accettabile anche dal punto di vista del regolamento e avrebbe evitato polemiche. Il problema, però, resta. Pierluigi Collina (designatore Uefa) ha detto di essere favorevole al cambiamento. Persino Blatter è d’accordo. E allora perché l’Ifab continua a dire no?

Tradizione Il Board è composto

da 8 membri, 4 nominati dalla Fifa e 4 dalle federazioni del Regno Unito (Scozia, Galles, Inghilterra ed Irlanda del Nord). E’ l’organismo supremo sulle regole del calcio e spesso non è d’accordo su nulla. Ecco perché le modifiche sono complicate. La tripla sanzione doveva scomparire in area per essere sostituita da rigore più giallo. Il rosso sarebbe rimasto solo in caso di fallo di mano sulla linea (una «parata») o in presenza di una entrata violenta. Sarebbe rimasta l’espulsione per chiara occasione da gol fuori area (niente «tripla sanzione»: non c’è il rigore). Dopo il rifiuto dello scorso marzo è probabile che il Board ritorni a occuparsi della cosa. E forse potrebbe arrivare anche la fumata bianca. Nell’attesa anche questo regolamento rigido consente qualche via di fuga...

I rossi mostrati dagli arbitri a giocatori che hanno negato una chiara occasione da rete: oltre a Brkic, stessa sorte era toccata a Terlizzi, difensore del Pescara

Turno positivo per gli arbitri. Unici errori il rigore dato al Milan e il rosso al portiere dell’Udinese

2 ª GIORNATA PARTITA

ARBITRO

BOLOGNA-MILAN TORINO-PESCARA INTER-ROMA UDINESE-JUVENTUS NAPOLI-FIORENTINA SAMPDORIA-SIENA LAZIO-PALERMO CATANIA-GENOA PARMA-CHIEVO

TAGLIAVENTO RUSSO BERGONZI VALERI DAMATO ROCCHI CELI GIANNOCCARO MASSA PERUZZO

CAGLIARI-ATALANTA

Giornata positiva per gli arbitri e in special modo per Bergonzi, Damato e Celi. Tengono banco invece le decisioni di Tagliavento e di Valeri. Il ternano concede al Milan un rigore inesistente (-2) perché è Pazzini a strattonare il bolognese Cherubin e non viceversa, mentre l'arbitro romano si trova al centro di roventi polemiche per l'espulsione di Brkic in Udinese-Juventus. In effetti il rosso al portiere è un errore (-1) perché oltre al fatto che il fallo su Giovinco è del difensore Danilo, il fantasista non aveva una chiara occasione da rete non avendo il possesso del pallone. Non era una situazione tecnica facile da risolvere, ma con il giallo e il rigore il caso sarebbe stato risolto senza tanti patemi regolamentari.

Amarezza La vittoria della Juve in testa, ma poi ecco che Buffon «confida» un sentimento particolare. «Alla fine rimane un briciolo d’amarezza, constatando che fra tutte le regole che hanno migliorato lo spettacolo calcistico, quella dell’espulsione rimane la più penalizzante e quella che rende una gara squilibrata a scapito dello

Proposta Buffon poi conclude quasi tirando le orecchie ai com-

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CLASSIFICA GENERALE ARBITRO

GARE

P

BERGONZI

1

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BANTI

1

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RIZZOLI

1

2

GUIDA

1

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DAMATO

1

2

CELI

1

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CALVARESE

1

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GIACOMELLI

1

1

RUSSO

1

1

VALERI

1

1

ROCCHI

1

1

GIANNOCCARO

1

1

MASSA

1

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PERUZZO

1

1

ROMEO

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0

MAZZOLENI

1

0

ORSATO

1

0

TAGLIAVENTO

1

0

DE MARCO

1

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GERVASONI

1

-1

Niente accordo fra le leghe Salta l’assemblea

MILANO Il giudice sportivo di serie A ha squalificato per tre giornate il difensore Christian Terlizzi del Pescara. Per una giornata sono stati squalificati Brkic (Udinese), Da Silva (Siena), Osvaldo (Roma), Peluso (Atalanta). Ammende alle società: 5.000 euro al Napoli, 3.000 al Catania, 1.500 alla Lazio, 1.000 alla Juventus.

(v.p.) Niente fumata bianca per il nuovo statuto della Federcalcio che deve raccogliere i nuovi «principi informatori» del Coni. Ieri Abete ha riunito le componenti, ma l’accordo sul dimagrimento del consiglio federale, che passerà da 27 a 20 membri, non s’è trovato. Il problema sta nel peso delle leghe: fra A (attualmente 3 consiglieri), B (1) e Lega Pro (4) bisogna passare da 8 a 6. Oggi sono convocate le assemblee della Lega di B (alle 11) e di A (alle 13), che riconfermeranno il no alla riduzione. E’ quindi scontato, a meno di improbabili ripensamenti nel Consiglio federale di domani, che l’assemblea prevista per il 17 per la modifica dello Statuto sia annullata. Contestualmente la Federcalcio chiederà al Coni la nomina di un commissario ad acta, che si dedicherà quindi alla riscrittura dello statuto e che sarà Giulio Napolitano, professore universitario e figlio del capo dello Stato. Nel Consiglio si discuterà pure di calcio femminile, che diventa dipartimento della Lega Nazionale Dilettanti con un piano strategico per il suo rilancio affidato a una commissione dove saranno rappresentate tutte le componenti. Domani scadrà pure il termine per designare l’arbitro della Federcalcio per discutere il ricorso di Antonio Conte al Tnas.

Buffon: «Una regola scriteriata» AP

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Stop a Terlizzi (3), Brkic, Da Silva Osvaldo e Peluso

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ponenti del Board: «Mi ritengo un riformista in tutti gli ambiti, ma quando una regola fa acqua e ci si accorge che non ha apportato una miglioria all’esibizione di turno sarebbe corretto tornare indietro sui propri passi e ripristinare la regola precedente, per il bene e la tutela del giocatore, del tifoso e in primis del valore-concetto che la sfida è bella e gratificante vincerla ad armi pari... Almeno si provi ad articolare la norma in maniera che diventi meno rigida, meno penalizzante e che finalmente accontenti e soddisfi tutti. Siamo nel 2012, il mondo calcistico è sbarcato anche su Nettuno, non si rimarrà ancora inerti a subire passivamente una regola che non vuole nessuno? Sveglia!!!!». Con quattro punti esclamativi. Più chiaro di così.

0 1 3 1 2 1 2 1 1

SULLO STATUTO

Cristante e Samp Il 14 settembre i ricorsi al Tnas

spettacolo, soprattutto se capita nei primi minuti di gioco...». Buffon rincara la dose: «Quasi sempre è il portiere che ne fa le spese e nella maggior parte dei casi in maniera ingiusta, perché chi ricopre il mio ruolo quando commette un fallo, non lo fa mai intenzionalmente. Il nostro intento, soprattutto in uscita, è quello di cercare di prendere la palla e non creare un danno all’avversario o di abbatterlo; per cui in molte situazioni il dazio che paghiamo è spropositato e snatura le nostre caratteristiche di coraggio, costringendoci ad essere ostaggi della paura di essere cacciati prematuramente dal campo...».

-2 -1 -

IL GIUDICE

CALCIOSCOMMESSE

Gigi Buffon, 34 anni. Alla Juve dal 2001

PUNTI

2 1 3 2 2 1 2 1 1

LEGENDA Bonus Gara facile 0, gara insidiosa 1, gara difficile 2, gara difficilissima 3; Errori su un gol -3, su un rigore -2, su un’espulsione -1

L’INTERVENTO IL PORTIERE COMMENTA DAL SUO PROFILO FACEBOOK

In difesa della categoria. Gigi Buffon esulta per la «bella vittoria» della Juventus contro l’Udinese «molto importante per noi e per il nostro viatico», ma poi sul suo profilo Facebook si concentra sull’espulsione di Brkic. E da portiere va all’attacco della regola che prevede l’espulsione quasi automatica. Il numero uno della Nazionale definisce la norma «scriteriata».

BONUS ERRORI

Il Collegio Arbitrale del Tnas discuterà il prossimo 14 settembre il ricorso del calciatore Filippo Cristante contro la squalifica per tre anni «per la violazione dell’articolo 7 prima della gara Ancona Mantova del 30 maggio 2010, in concorso tra loro ed altri tesserati, posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara suddetta, portando avanti contrattazioni con i tesserati del Mantova Gervasoni, Locatelli, Nassi e Bellodi». Nella stessa data sarà discusso anche l’istanza della Sampdoria nei confronti della Figc contro l’ammenda di 50.000 euro (riferita alla posizione del calciatore Bertani).


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A

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Guida Petkovic e parla 8 lingue La Lazio-babele ora è da primato

DA 5 ANNI COPPA ITALIA TIM ALMENO 7 GIORNI 4˚ turno dal 27/11 IN TESTA Apre Palermo-Verona

Il tecnico poliglotta adesso riesce a farsi seguire: «La svolta c’è stata dopo la figuraccia con il Getafe» sultati, alle prime partite vere.

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO CIERI FORMELLO (Roma)

Gli sono bastate un paio di partite per plasmare una Lazio vincente e a tratti pure spettacolare. Gli sono bastate un paio di partite per convincere i tanti scettici che avevano accolto con diffidenza il suo sbarco in Italia. E due partite gli sono bastate anche per eguagliare i suoi predecessori sulla panchina biancoceleste. Già, perché ora Petkovic, come Delio Rossi, Ballardini e Reja, potrà dire di essere stato almeno per una giornata in vetta alla classifica di Serie A. Petko-primato Eh sì, perché poi

la cosa che conta di più della doppia vittoria con Atalanta e Palermo è che, grazie a questi 6 punti, la Lazio è prima in classifica, insieme con Juve e Napoli. Una piacevole (anche se di solito poco duratura) consuetudine per la formazione romana negli ultimi anni. Questa è infatti la quinta stagione di fila

La svolta di Ferragosto «Da 4-5

che Lazio si ritrova in vetta alla Serie A almeno per una settimana. C’era riuscito Delio Rossi (che ci rimase quasi per un mese), poi Ballardini (solo per una giornata) e quindi Reja per due anni di seguito. Ora è la volta di Petkovic. Tra lo stupore generale, perché davvero in pochi avrebbero potuto prevederlo dopo un precampionato da incubo. Ma in pochi avrebbero pronosticato una Lazio tanto convincente, nel gioco e nei ri-

Vladmir Petkovic, 49 anni, la sua Lazio domenica ha incassato la seconda vittoria per questo campionato INSIDEFOTO

partite i giocatori sentono meglio le gambe ed è aumentata la concentrazione — conferma il tecnico a Lazio Style —. Dopo la figuraccia con il Getafe ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso di reagire, da lì è cominciato il miglioramento». Sì, la svolta c’è stata attorno a Ferragosto. Nell’amichevole col Getafe, la sera dell’11 agosto, la prima Petko-Lazio toccò il fondo. Alla quarta sconfitta in altrettante amichevoli importanti disputate il tecnico capì che c’era qualcosa da cambiare. I giorni seguenti nella canicola di Formello decise cosa cambiare insieme con la squadra. «Io ho fatto un passo indietro, i giocatori un passo avanti, così ci siamo incontrati». Il risultato sono state le prestazioni nelle partite successive, nelle quali sono arrivate solo vittorie. Il passo indietro di Petko è stata una modulazione diversa del pressing e della velocità di manovra. Ma anche un modu-

lo differente, meno avventuroso del 4-2-3-1 iniziale che prevedeva quattro giocatori sopra la linea della palla. Il 4-5-1 che ne è scaturito è molto meno temerario, ma non toglie alla Lazio quella voglia di aggredire l’avversario che si è vista nelle ultime gare. Poliglotta e polivalente E così

adesso è partita la corsa alla «beatificazione» dell’allenatore arrivato dalla Svizzera. «Le nuove idee in Italia non sono subito bene accette, normale ci fosse scetticismo sul mio conto». Adesso c’è però il rischio opposto. Ma Petkovic saprà come cavarsela nel frullatore-Italia. Il tecnico si vedrà (anche se l’inizio è decisamente promettente), l’uomo è sicuramente di spessore. Parla otto lingue (tra cui un ottimo italiano), affabile nei modi, ma deciso nell’affrontare i problemi: Petkovic ha già conquistato tutti dentro ed attorno a Formello. Se poi continua pure a vincere sul campo...

Ancora a segno su punizione: «E’ il secondo gol di fila al Genoa, ma non ce l’ho con loro...»

Ciccio Lodi a Catania fu una scoperta invernale. Era il 13 febbraio del 2011, arrivato da pochi giorni direttamente dalla B, prelevato dal Frosinone per 500 mila euro. Il grande pubblico sapeva poco di lui. Al centrocampista napoletano bastarono 5 minuti per farsi conoscere dal pubblico del vecchio Cibali e da tutta la serie A. Cinque minuti di orologio, non per modo di dire. Il Catania perdeva 1 a 2 con il Lecce a pochi scampoli dalla fine. Fra il 35’ e il 40’ «Ciccio gol» infilò 2 punizioni micidiali che regalarono al Catania 3 punti ormai insperati e mezza salvezza. Con quel successo i siciliani scavalcarono proprio il Lecce in classifica portandosi al quintultimo posto. Sapete chi

trato in serie A, Lodi balza al quinto posto nella speciale classifica delle punizioni dirette fra i giocatori in attività, alle spalle di Pirlo (17), Totti (12), Di Natale e Miccoli (7) e in compagnia di Giovinco e D’Agostino: «Tutta bella gente, non c’è che dire. Un dato che mi onora e mi lusinga». Di Natale e Miccoli Il primo pensiero di Lodi è per la partenza lanciata del Catania, ma l’idea di avanzare nella graduatoria dei cecchini lo stuzzica, eccome: «Segnare su punizione è bellissimo ma non è mai facile. Mi piacerebbe scalare ancora qualche gradino nella classifica dei tiratori scelti. Intanto metterò nel mirino Di Natale e Miccoli visto che mi precedono di un solo gol. Continuo a provare in allenamento ma per fare centro non basta l’abilità, ci vuole anche un pizzico di fortuna».

FRANCESCO CARUSO CATANIA

Il gol su punizione di Lodi che ha decretato il 3-2 di domenica contro il Genoa FOTOPRESS

allenava i pugliesi? De Canio, lo stesso che domenica sedeva sulla stessa panchina di quello stesso stadio, però targata Genoa, che stava ormai assaporando un pareggio dal gusto un po’ amaro visto che la sua squadra era andata in gol per prima. E pure stavolta è finita come un anno e mezzo fa. Grifone portafortuna E pensare

che proprio il Genoa era una delle squadre che hanno corteggiato Lodi in estate: «La storia si ripete: pure l’anno scorso m’avevano cercato e poi gli feci gol su rigore, quest’anno dai 20 metri. Naturalmente è tutta una casualità, mica ce l’ho col Genoa, diciamo che mi porta fortuna: sono solo felice per il Catania». Con il calcio piazzato di domenica, il sesto cen-

La Lazio è stata in testa al campionato almeno per una giornata negli ultimi 5 anni a partire dal 2008. Negli ultimi 25 anni, il record è della JUVENTUS con 13 anni consecutivi: dal 1993-94 al 2005-06, poi prima in B nel 2006-07, quindi in A per altri 3 tornei. Al secondo posto per il MILAN con 10 anni dal 1987-88 al 1996-97. Terzo posto per l’INTER dal 2005-06 al 2010-11, e la ROMA dal 1996-97 al 2001-02 con 6 anni di fila in testa in campionato almeno per una giornata

Ginevra La rete messa a segno contro il Genoa ha comunque un sapore speciale perché è un regalo per la figlioletta che sta per nascere: «Fra le 6 punizioni azzeccate col Catania, questa la piazzo al primo posto insieme a quelle realizzate contro Juve e Palermo. E la dedica è per mia moglie Rossella che fra 15 giorni mi regalerà la secondo genita, Ginevra che farà compagnia ad Alessandro che ha 2 anni e mezzo e ieri era allo stadio a fare un tifo indemoniato».

Dal 27 novembre via al quarto turno di Coppa Italia Tim. Il programma. Martedì 27 novembre: Pa lermo Verona. Mercoledì 28: Bolo gna Livorno; Atalanta Cesena; Fio rentina Juve Stabia; Siena Torino; Chievo Reggina. Martedì 4 dicem bre: Catania Cittadella. Mercoledì 5: Cagliari Pescara. Stabilite anche le date degli ottavi. Programma. Martedì 11 dicembre: Roma vincente Atalanta Cesena. Mercoledì 12: Juve vincente Caglia ri Pescara; Parma vincente Cata nia Cittadella. Giovedì 13 dicembre: Milan vincente Chievo Reggina. Martedì 18 dicembre: Inter vincente Palermo Verona. Mercoledì 19: Na poli vincente Bologna Livorno; La zio vincente Siena Torino; Udine se vincente Fiorentina Juve Stabia.

TORINO

Primo allenamento per Agostini TORINO Ieri primo allenamento in granata per l’esterno Alessandro Agostini: ha lavorato tra campo e pa lestra. Oggi presentazione.

UNDER 16

Oggi a Ginevra test contro la Svizzera Oggi a Ginevra la Nazionale Under 16 di Zoratto affronta la Sviz zera alle 18. Giovedì, alle 16, nuovo test sempre con la Svizzera a Meyrin.

NAZIONALE DONNE

Anche Ledri e Salvai per Polonia e Grecia (f.sal.) Il tecnico della Naziona le donne Antonio Cabrini ha convo cate 22 azzurre per le ultime due ga re di qualificazione all’Europeo con l’Italia che ha già staccato il biglietto grazie agli 8 successi su 8. Le azzur re affronteranno domenica 16 set tembre la Polonia a San Benedetto del Tronto e tre giorni più tardi la Gre cia ad Atene. Prima chiamata con la Nazionale maggiore per Michela Le dri e Cecilia Salvai, reduci dal Mon diale Under 20 in Giappone.

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IL CECCHINO DEL CATANIA

Lo specialista Lodi non si ferma «Di Natale e Miccoli nel mirino»

Taccuino

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I RE DEL TORNEO

Ecco gli specialisti dell’attuale campionato di A sulle punizioni di prima Pirlo 17 gol Sono quelli segnati dallo juventino Andrea Pirlo Totti 12 gol Il capitano della Roma, Francesco Totti, ne ha realizzati altri 6 su punizione di seconda Di Natale e Miccoli 7 gol A quota 7 le bandiere di Udinese e Palermo Lodi D’Agostino e Giovinco 6 gol Lodi con la rete siglata al Genoa ha raggiunto Giovinco e D’Agostino

Gazzetta.it Gazza

Tvf Cesare Prandelli, 55 anni IPP

PRANDELLI SPIEGA PERCHÉ NON HA CHIAMATO CASSANO La conferenza stampa del c.t. Prandelli e la spiegazione della mancata convocazione di Cassano per le partite di qualificazione al Mondiale 2014: «È al 50%, non abbiamo tempo di recuperare i giocatori».

MOURINHO E VILANOVA REAL E BARÇA VINCONO MA L’UMORE È DIVERSO Le conferenze stampa dei due tecnici dopo le due vittorie in Liga: i Blancos superano 3-0 il Granada, ma Mou non è soddisfatto dei suoi, il Barça invece supera di misura il Valencia e Tito dice: «Va bene così»


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A IL CASO FATTA LA RISEMINA, PER LA GARA COL PARMA SPUNTERA’ L’ERBA. SCINTILLE TRA IL SINDACO E DE LAURENTIIS

Fungo e incuria ma il San Paolo sarà presto ok Oggi l’agronomo della Lega Calcio, Giovanni Castelli, sarà al San Paolo per verificare di persona i problemi evidenziati dal manto erboso in occasione di Napoli-Fiorentina. «Sembrava di giocare sui cam-

«

petti della mia infanzia», ha detto Montella. Più preoccupato Mazzarri: «Un terreno indegno per la A e, soprattutto, che mette seriamente a rischio l’incolumità dei giocatori». Alla radice del problema Nel gennaio scorso il Napoli ha deciso di interrompere il rapporto con la ditta che per dodici

Un’immagine del disastrato terreno di gioco del San Paolo OLYCOM

anni si è occupata della manutenzione del terreno di gioco (e che ora sta lavorando al prato verde dello stadio Collana al Vomero). Un divorzio burrascoso con strascichi che sono ancora in corso. Il Napoli ha

preferito rivolgersi a un’altra azienda di vivai che, curiosità, è omonima della precedente. E’ la stessa che cura i tre campi del centro sportivo di Castelvolturno che, va detto, sono in condizioni ottimali nonostan-

v identiKit & CARRIERA

GIANLUCA MONTI NAPOLI

te sia la prima squadra che la Primavera li calpestino ogni giorno. Il San Paolo, però, presenta problematiche diverse, soprattutto di carattere climatico. Il caldo torrido non può essere una giustificazione e il fungo pesticida, ritenuto dalla società la causa principale di questo stato di cose, si è propagato perché non c’è stata adeguata prevenzione. Così una settimana fa è scattata la risemina (impiegati dodici quintali di semi, anche ieri quattro giardinieri al lavoro). Tra due settimane con il Parma del presidente Ghirardi («Sono sconcertato dal manto erboso del San Paolo», ha detto a Sky), si vedrà qualche filo d’erba in più, specie se come ieri le piogge saranno abbondanti.

MIRKO GRAZIANO MIMMO MALFITANO

« «

d lafrase DEL GIORNO

Tipetto deciso questo Insigne. Non solo in campo. Lorenzo è il simbolo del nuovo che avanza in azzurro. Arriva alla corte di Prandelli solo dopo Destro, Borini e Verratti, tutti compagni nell’ultima Under. Ma il 21enne scugnizzo napoletano è la vera speranza tecnica di un calcio italiano che da anni non propone credibili ricambi a livello di «artisti», la categoria dei vari Roberto Baggio, Alessandro Del Piero e Francesco Totti, gente che fa sognare, innamorare, gente che esalta e fa vincere per intenderci. Belli i tempi in cui i vari c.t. dovevano scegliere fra Rivera e Mazzola, Causio e Claudio Sala, Bruno Conti e Beccalossi, Baggio e Zola, e ancora appunto Baggio e Del Piero e quindi Del Piero e Totti. Dopo questi fenomeni abbiamo avuto solo sprazzi (rarissimi) di Cassano. Normale quindi che il popolo azzurro guardi con grande attenzione alla crescita di Insigne, genio tascabile, svezzato da Zeman e ora già protagonista nel miglior Napoli del dopo Maradona. Okay, l’idolo è giusto La sua con-

vocazione è una «spallata» decisa a Cassano, «giocatore davvero fortissimo, ma non mi ispiro a lui — dice Lorenzo —, perché il mio idolo è uno solo: Alessandro Del Piero». E allora: okay, l’esempio è giusto. Che bello! Un napoletano che tifa Napoli e adora il simbolo del popolo juventino: sì, le basi per essere amato a trecentosessanta gradi sono solide anche dal punto di vista umano. «Da piccolo — continua — vedevo tutti i gol di Del Piero, i suoi tiri a giro, colpi che provo sempre in allenamento e che l’anno scorso, a Pescara, ogni tanto mi venivano. La beffa è che sono arrivato in Serie A quando Del Piero ha lasciato la Juve: ho sempre sognato di conoscerlo e di poter scambiare la maglia con lui». E allora quasi quasi «chiamo De Laurentiis e gli dico di portarlo al Napoli...». «Grazie Mazzarri!» La convocazione in Nazionale proprio «non me l’aspettavo — continua Insigne —, me l’hanno comunicata domenica sera, dopo la partita con la Fiorenti-

De Laurentiis (presidente Napoli) «Insigne ha già sostituito nel cuore dei napoletani Lavezzi, con tecnica e professionalità. Quest’anno abbiamo posto più attenzione all’idea di squadra, e l’obiettivo è stato concertare un gruppo per esaltare i solisti»

Quasi quasi chiamo De Laurentiis e gli dico di portare Ale al Napoli... Il sogno è appena iniziato: se penso che facevo da raccattapalle a Cavani...

Insigne Del Piero un idolo Voglio lo scudetto con il Napoli Continuando così ce la giocheremo con tutti Poi penserò a conquistarmi il Mondiale na». Anche se la mancata chiamata in Under 21 lo aveva di fatto allertato. «Mi sono detto: che succede? Strano...», sorride furbetto. Sicuro di sé, ma coi piedi comunque ben piantati per terra: «Arrivare in alto è cosa lunga, ci vogliono tempo e fatica. Buttare via tutto è invece questione di un attimo. Io penso a lavorare duro, giorno dopo giorno. Così mi sono conquistato il Napoli, così vorrei conquistarmi il Mondiale». Dice grazie a Zeman e Mazzarri: «Il primo mi ha aiutato a crescere e maturare, negli ultimi due anni con lui sono migliora-

« «

Zeman mi ha aiutato a crescere, con lui sono migliorato molto A Mazzarri devo questa convocazione: è merito suo se sono qui

to molto. A Mazzarri devo questa convocazione: è merito suo se sono qui». Merito anche, in un certo senso, della crisi che ha colpito il nostro calcio, della «fuga» dei campioni milionari e del conseguente maggiore spazio che oggi trovano i giovani: «Sì, ora lo spazio c’è, ma per restare in alto la strada è una sola: lavorare!». Poi, scommette su altri due baby prodigi: «Credo che Florenzi e Immobile abbiano le carte in regola per arrivare presto in Nazionale. Li conosco bene, sono davvero forti, e lo stanno dimostrando anche

Polemica sindaco-De Laurentiis

Il sindaco De Magistris, tramite il suo profilo Twitter, ha chiarito che il Comune in questa storia non c’entra nulla: «Il terreno di gioco è di competenza del Napoli», ha scritto il primo cittadino, cui De Laurentiis ha risposto piccato: «Nessuno avrebbe dato la colpa al sindaco, è una giustificazione che poteva anche evitare — ha spiegato a RadioRai —. Da tempo ci stiamo avvalendo di un agronomo che viene dalla Toscana e che è in contatto con il collega che cura il campo del Barcellona. Il caldo di quest’estate ha creato un effetto serra. Tra un mese il campo sarà perfetto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

in Serie A, dove in effetti è tutta un’altra cosa rispetto alla B: cambiano i tempi di gioco; in B ti fanno prendere palla tranquillamente, in A non ti lasciano respirare». Sogno scudetto A Lorenzo so-

no bastate un paio di gare con il Napoli per convincere Prandelli, «ma il mio sogno è appena all’inizio — spiega —. Dovrò sudare parecchio in allenamento per trovare spazio in questo Napoli». Una squadra da scudetto? «La Juve ha grandi campioni e le milanesi si riprenderanno presto. Poi c’è Zeman: se i giocatori lo seguiranno, la Roma sarà pericolosissima. Per quanto ci riguarda, dobbiamo vivere alla giornata, gara dopo gara, ma se continuiamo a giocare così, possiamo vedercela con chiunque». Da Zeman a Mazzarri «è cambiato il ruolo. A Pescara agivo da attaccante esterno, a Napoli faccio la seconda punta e lavoro molto di più anche in fase difensiva. Mi piace, voglio vincere qualcosa di importante: uno scudetto, una Coppa Italia... E pensare che fino a qualche tempo fa facevo da raccattapalle a fenomeni del calibro di Cavani». E De Laurentiis gode Il gioielli-

Lorenzo Insigne, emozioni azzurre IPP/INFOPHOTO/ PIERANUNZI

no fatto in casa (pagato ai tempi 1.500 euro) è una scommessa stravinta dal presidente del Napoli De Laurentiis: «Se avessimo comprato un altro campione, un top player, Insigne non avrebbe giocato. Insigne ha già sostituito nel cuore dei napoletani lo scugnizzo Lavezzi, con tecnica e professionalità. I giovani sono la salvezza del calcio mondiale. Noi abbiamo preso Uvini, non lo abbiamo dato in prestito a nessuno, andrà in Primavera e a gennaio vedremo: se si sarà ambientato bene potrebbe arrivare in prima squadra. Abbiamo fatto dei ragionamenti con Mazzarri, non volevamo fare degli acquisti che escludessero gli innesti precedenti, come nel caso di Vargas. Quest’anno abbiamo posto maggiore attenzione all’idea di squadra, e l’obiettivo è stato concertare un gruppo per esaltare i solisti. Il nostro motto deve essere "uno per tutti, tutti per uno". E non voglio che i calciatori giochino a calcio solo per mettersi in mostra. Cavani è l’esempio: un talento a tutto campo».

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SERIE A GLI AVVERSARI DI CHAMPIONS SI RINFORZANO SUL MERCATO

Super shopping Zenit: Hulk e Witsel per Spalletti Il tecnico italiano sta migliorando la squadra: primo round con il Milan il 3 ottobre GIORGIO KUDINOV SAN PIETROBURGO

tedesco Dietmar Beiersdorger da quando è d.s. dello Zenit. Ex difensore di Amburgo, Werder e Colonia, Beiersorfer aveva chiuso la carriera nella Reggiana giocando con Igor Simutenkov, uno degli assistenti di Spalletti. Quella di dirigente l'ha iniziata ad Amburgo.

cante che mancava alla squadra di San Pietroburgo per essere competitiva anche in Champions League. Un rinforzo importante e molto costoso: secondo voci non ufficiali ma vicine alla società si spenderanno 55 milioni di euro più bonus (pagabili in tre anni) per il cartellino, e 40 per i cinque anni di contratto del giocatore. La punta brasiliana Hulk, 26, e il centrocampista belga Alex Witsel, 23 EPA

Adesso Luciano Spalletti può finalmente sorridere: dopo una lunga trattativa con il Porto lo Zenit è riuscito a prendere il brasiliano Givanildo Vieira de Souza, noto come Hulk, 26 anni, l'attac-

ALESSANDRA BOCCI MILANO

Muscoli e no. Massimiliano Allegri, il grande inquisito, l’uomo che ha abiurato alla tradizione milanista dei giocatori di classe, è anche quello che ha caldeggiato l’arrivo di Bojan Krkic, attaccante leggero, tecnico e veloce. Uno che è stato il più giovane esordiente nella storia della Champions, e che è pronto a sgomitare per trovare un posto in squadra. Il tecnico lo ha voluto, ora dovrà vedere dove il ragazzo, abituato a giocare in qualsiasi ruolo d’attacco, rende al massimo. Per rilanciare il Milan, serviranno i gol di Bojan, ma servirà anche la fisicità prepotente di Kevin Prince Boateng.

Colpo grosso Un'operazione in

stile Psg per il club si San Pietroburgo dopo due anni di immobilismo, con l'eccezione dell'arrivo di Domenico Criscito. Spalletti voleva un rinforzo per reparto in vista della

Champions ma l'attaccante era prioritario, visto che in rosa è praticamente rimasto il solo Kerzhakov. Hulk, nel giro della Seleçao dal 2009, attaccante dal tiro devastante che

prima di affermarsi nel Porto aveva giocato in Giappone, è il secondo mulatto della storia dello Zenit dopo il portoghese Bruno Alves. Quello di Hulk è il primo acquisto operato dal

Due facce un Milan

Mosaico Si potrebbero costrui-

re addirittura due Milan, uno tutto fisico, l’altro ad alta velocità. Ovviamente è più facile che Allegri scelga un mix delle due qualità, perché un centrocampo con Nocerino, Montolivo e Emanuelson piacerebbe magari ai puristi, ma è quasi impossibile che Allegri si privi di uno fra Ambrosini o De Jong. Però il gioco delle possibilità rende interessante anche l’attacco del Milan, che non è al livello delle squadre

PESI PIUMA

Bojan Krkic, 22 anni, attaccante spagnolo ANDREOLI Kevin Prince Boateng, 25 anni, trequartista LAPRESSE

I muscoli di Boa, l’agilità di Bojan Allegri ha scelta

Attesa Sempre in Portogallo lo Zenit, che guida la classifica del campionato insieme al Terek Grozny, ha trovato anche il rinforzo per il centrocampo, Axel Witsel del Benfica, nazionale belga di 23 anni, preso per trenta milioni. Il mercato in Russia si chiude il 6 settembre e possono esserci altri col-

co, ma comunque sarebbe più efficace nell’area piccola se i cross arrivassero con regolarità. E questo è il vero punto debole del Milan: Antonini corre, lotta ed è considerato il più affidabile sul lato sinistro, Mesbah ha dalla sua una migliore capacità di crossare, anche se Emanuelson resta il più bravo. Ma il centrocampo sarà più spesso muscolare che tecnico, e probabilmente l’olandese dovrà abituarsi al ruolo di jolly che all’allenatore piace attribuirgli, anche se lui preferirebbe altro, visto che aveva cominciato la stagione bene, segnando contro Schalke e Chelsea. Tempo Allegri sceglierà formule meno bilanciate in situazioni particolari: piaccia o non piaccia, Boateng continuerà a essere il trequartista titolare, e De Jong avrà spazio in mezzo o al fianco di Ambrosini. Perché la soluzione muscolare funzioni, però, è necessario che De Jong si inserisca in fretta nei meccanismi del Milan, e in questo senso la mancata convocazione da parte di Van Gaal aiuta. Al giocatore non ha di certo fatto piacere star fuori, anche se solo per una tornata, da una nazionale della quale è stato per tanto tempo una colonna. Penserà Allegri a fargli passare il muso lungo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

TUTTO MUSCOLI

ATTACCO GIOVANE Con Krkic e il Faraone si punta sulla velocità Una delle opzioni a disposizione di Allegri prevede un tridente di piccoletti con Robinho dietro alle punte più la coppia Bojan-El Shaarawy. L’obiettivo è sfruttare la velocità e puntare anche sulla freschezza: con Krkic e il Faraone l’attacco è Under 23.

D’ARCO

top d’Europa, ma ha una grande varietà. Quando saranno recuperati Robinho e Pato (il secondo probabilmente già per la partita con l’Atalanta), Allegri avrà a disposizione sei attaccanti completamente diversi uno dall’altro. E il più versatile di tutti è certamente il ragazzo catalano arrivato al Milan perché, secondo Zeman, aveva troppe pretese e troppa fretta. Priorità Boa Bojan può dialogare bene in velocità con Pazzini e il trequartista Boateng, ma pare fatto per intendersi anche con Robinho, un altro dei più flessibili. In una soluzione molto sofisticata e molto az-

Pato dovrebbe essere recuperato dopo la sosta. Bojan può far coppia con tutti De Jong per la soluzione potente: non convocato da Van Gaal, studia il Milan

zardata, Bojan potrebbe agire in un 4-3-1-2 tendente al 4-3-3 con Robinho e El Shaarawy, oppure Pato. Per il ruolo di trequartista, però, difficilmente Allegri si priverà di Boateng, a meno che il ghanese non sia fuori forma o infortunato, o che le condizioni della partita richiedano qualcosa di speciale. Con Boateng trequartista quasi fisso, il più sacrificato sembra essere Emanuelson, un altro che starebbe molto bene in un Milan di pesi piuma. Problema cross Il problema vero non sarà tanto scegliere fra gli attaccanti, quanto trovare cross per Pazzini, che si è dimostrato subito abile a segnare di piede e magari anche con il tac-

© RIPRODUZIONE RISERVATA

FRATTURA ALLA MANO

Boateng operato Sarà okay dopo la sosta

Prince Boateng, 25, su twitter MILANO

Meno male che c’è la sosta, così gli infortunati rossoneri avranno due settimane di tempo per recuperare. Dopo Pato e Robinho, anche Riccardo Montolivo e Kevin Prince Boateng sono finiti in infermeria. Tutti e due sperano di farcela per la gara con l’Atalanta (che si giocherà sabato 15 alle 20.45) anche se l’infortunio dell’ex viola è più grave di quello del trequartista. Prince operato Boateng ha

Due possibilità per ogni ruolo in una rosa che il tecnico avrebbe voluto più smilza. E invece, paradosso, ha oltrepassato i 30... D’ARCO

pi significativi che andrebbero ad aggiungersi a quelli di Hulk, del centrocampista francese Lassana Diarra, già obiettivo del Milan, che ha raggiunto Eto’o all’Anzhi, avversario dell’Udinese in Europa League, dell’interno brasiliano Romulo e del difensore argentino Juan Manuel Insurralde, entrambi acquistati dallo Spartak Mosca. Nei giorni che mancano alla chiusura lo Zenit cercherà di raggiungere il difensore che ancora manca, ma che non potrà schierare in Champions League in quanto tesserato fuori tempo massimo.

PIÙ FISICITÀ Si cambia pelle con Pazzini e Boateng Allegri può anche scegliere di schierare un attacco più pesante, con Prince trequartista e Pato in coppia con Pazzini. E il centrocampo, con Ambrosini davanti alla difesa insieme a De Jong e Flamini, garantisce più muscoli e una maggiore copertura.

rimediato a Bologna una frattura al terzo osso metacarpale della mano sinistra. E’ stato operato ieri mattina alla Clinica «La Madonnina» di Milano e il professor Carlo Grandis, che ha eseguito l’operazione, si è dichiarato «soddisfatto per l’intervento». Per Boateng è stato previsto un ritorno all’attività agonistica entro 15 giorni, salvo complicazioni. Prince stesso ha voluto rassicurare i tifosi twittando una sua foto subito dopo l’operazione con il commento «Mi sento meglio, grazie a tutti!». Montolivo, sostituito a Bologna, ha riportato «una lesione di primo grado alla coscia destra» e la prognosi ufficiale è di 2/3 settimane (salvo complicazioni), però dopo il pessimismo iniziale il giocatore e lo staff rossonero adesso sono più ottimisti e sperano di riuscire ad accelerare il rientro, magari già contro l’Atalanta. Oggi per i rossoneri è prevista la ripresa degli allenamenti senza i nazionali. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

SERIE A

Consigli pararigori? Chiedetelo alla Juve Il portiere dell’Atalanta in A ne ha già neutralizzati 7 e in finale Giovanissimi 2002 ne fermò 3: due di Giovinco GUIDO MACONI BERGAMO

L’incantatore di rigoristi il giorno dopo la sua notte da leoni si prende un pomeriggio di tranquillità assoluta. Niente Nazionale (ma di questo passo potrà riconquistarla) e interviste, ma solo tanto riposo per riprendersi bene dalle fatiche e gli spaventi dell’Is Arenas: due rigori parati nel giro di otto minuti e un ricovero in ospedale per la ginocchiata in testa che si è preso dal compagno Stendardo per cercare di evitare un gol. Andrea Consigli non se la scorderà facilmente la partita con il Cagliari. Per fortuna la Tac ha escluso problemi: si è trattato soltanto di una forte contusione dietro all’orecchio e già ieri mattina il portiere dell’Atalanta ha potuto lasciare l’ospedale Marino e prendere il primo volo per Bergamo. Precedenti Oltre allo spavento

restano le prodezze su Larrivey e Conti. «Sono stato bravo e fortunato — ha detto nell’intervallo della gara a Sky —, sul primo ho spinto bene dal lato giusto, mentre su Conti ho provato a cambiare lato e mi è andata bene. Non mi era mai capitato di parare due rigori nella

IMPRESA COL CAGLIARI 1

Andrea Consigli (3) scatenato nella partita contro il Cagliari. Ha parato due rigori nel giro di otto minuti: prima a Larrivey (1) e poi a Daniele Conti (2) MAGNI 2

stessa partita». Del resto è un’impresa per pochi: l’ultimo a riuscirci in Serie A è stato il granata Sereni che nel 2007 ne parò due a Maccarone. Consigli non è nemmeno il primo portiere della storia dell’Atalanta a parare due rigori nella stessa partita. L’impresa era già riuscita a Pinato che nell’ottobre del 2000 respinse nel giro di appena dodici minuti due

3

Fenomeno Non si definisce uno specialista, ma in carriera Consigli ha già collezionato qualche vittima illustre: in Serie A su 18 rigori ne ha parati 7, nello scorso campionato ha ipnotizzato Milito e Jovetic. Non ha segreti particolari, semplicemente dice di studiare e osservare i vari rigoristi. Il resto lo fanno intuito e qualità innate che l’Atalanta ha scoperto presto, già dieci anni fa. Nel 2002 Andrea era ancora un ragazzino imberbe quando regalò lo scudetto dei Giovanissimi all’Atalanta parando tutto alla Juventus, compresi due rigori a un Giovinco capelluto ma già fenomeno, uno nei tempi regolamentari e uno nella lotteria finale. Alla fine ne neutralizzò anche un terzo a tale Russo prendendosi il tricolore e una fama da pararigori che lui già allora spiegava con una semplicità genuina: «Nessun segreto, solo un po’ di fortuna. E poi mi hanno insegnato a guardare il piede d’appoggio del tiratore, a stare fermi fino all’ultimo e a tuffarsi lungo la linea senza tagliare troppo verso la palla». Dritte preziose arrivate dal suo allenatore Massimo Biffi, un vero maestro che ha cresciuto e fatto diventare grandi tanti portieri, uno su tutti Abbiati. Insegnamenti che rivedendo le prodezze col Cagliari non sembrano andati perduti. Infortuni E a proposito di Mi-

lan, Consigli ci sarà sicuramente per la sfida con i rossoneri dopo la sosta. Da valutare invece le condizioni di Schelotto, uscito per una distorsione al ginocchio destro: oggi la risonanza dirà per quanto dovrà star fermo il Galgo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

v identiKit & CARRIERA

rigori a Daniel Andersson, specialista svedese del Bari.

Classifica SQUADRE

PT

JUVENTUS NAPOLI LAZIO SAMPDORIA* ROMA CATANIA TORINO* GENOA INTER MILAN FIORENTINA CHIEVO PARMA CAGLIARI UDINESE BOLOGNA PALERMO PESCARA ATALANTA** SIENA***

6 6 6 5 4 4 3 3 3 3 3 3 3 1 0 0 0 0 -1 -5

PARTITE

RETI

G

V

N

P

F

S

2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2

2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0

0 0 0 0 1 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 1

0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 1 1

6 5 4 3 5 5 3 4 4 3 3 2 2 1 2 1 0 0 1 1

1 1 0 1 3 4 0 3 3 2 3 2 2 3 6 5 6 6 2 2

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE ***Siena 6 punti; **Atalanta 2 punti; *Sampdoria, Torino 1 punto di penalizzazione La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati

3a giornata Sabato 15 settembre PALERMO-CAGLIARI ore 18 MILAN-ATALANTA ore 20.45 Domenica 16 settembre CHIEVO-LAZIO ore 12.30 FIORENTINA-CATANIA GENOA-JUVENTUS NAPOLI-PARMA PESCARA-SAMPDORIA ROMA-BOLOGNA SIENA-UDINESE TORINO-INTER ore 20.45

Marcatori 3 RETI: Jovetic (Fiorentina); Pazzini (1) (Milan) 2 RETI: Bergessio (Catania), Giovinco (Juventus); Klose (Lazio); Hamsik (Napoli); Osvaldo (Roma) 1 RETE: Denis (Atalanta); Diamanti (1) (Bologna); Ekdal (Cagliari); Gomez, Lodi e Marchese (Catania); Cruzado e Pellissier (Chievo); Kucka, Immobile, Jankovic e Merkel (Genoa); Cassano, Coutinho, Milito e Sneijder (Inter); Lichtsteiner, Pirlo, Vidal (1) e Vucinic (Juventus); Candreva e Hernanes (Lazio); Cavani, Dzemaili e Maggio (Napoli); Belfodil e Rosi (Parma); Florenzi, Lopez e Marquinho (Roma); Costa, Gastaldello e Maxi Lopez (Sampdoria); Vergassola (Siena); Bianchi, Brighi e Sgrigna (Torino); Lazzari e Maicosuel (Udinese)


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SERIE A la Scheda

il Film Protagonista con otto maglie prima di passare ai blucerchiati

ALESSIO DA RONCH GENOVA

ENZO MARESCA 32 ANNI CENTROCAMPISTA

West Bromwich Con gli inglesi colleziona 47 presenze e anche 5 gol

Juventus Nel gennaio 2000 alla Juve. Con i bianconeri anche nel 2001 e nel 2003

Bologna Nel 2000 una buona stagione in rossoblù con la salvezza e 23 presenze

Piacenza Nel 2002 buona performance (31 presenze e 9 gol) nonostante la retrocessione

Fiorentina Nella stagione 2004, Maresca disputa 25 partite e realizza anche 5 gol

Siviglia Al top: dal 2005 al 2009 vince tra l’altro due Coppe Uefa e una Supercoppa

Olympiacos Nel 2009 va in Grecia. Ma arriva anche la rescissione del contratto

Malaga Ultima tappa in Europa: al Malaga dal 2010 fino al 2012: 39 presenze e 4 gol

Enzo Maresca, 32 anni. Prima stagione alla Sampdoria GHIGLIONE

Tre giorni e una partita per diventare un re. Enzo Maresca era uno di quei cervelli italiani in fuga all’estero: ragazzo prodigio, tecnica, personalità, carattere. Forse anche troppo, tanto che per anni è stato costretto a esibirlo all’estero. Ora, a 32 anni, è tornato e si è preso la Samp. Ha esordito al Ferraris da campione, come se quella maglia blucerchiata la vestisse da anni. «Merito - fa il modesto - di società, allenatore e compagni che mi hanno fatto sentire fiducia. Mi sono sentito bene, ma ci sono margini di miglioramento, miei e della squadra».

Enzo Maresca nasce a Pontecagnano Faiano il 10 febbraio 1980. Inizia a giocare con le giovanili del Milan e poi nel Cagliari. Nel 1998 viene acquistato dal West Bromwich Albion dove prende le mosse una lunga carriera con le maglie di diversi club, in Europa e in Italia. Nel 2000 viene ceduto alla Juventus e nella stagione successiva in prestito al Bologna dove è uno dei protagonisti della salvezza rossoblù in A.

Le corna dopo il gol al Toro AP

2001 Torna alla Juventus dove segna un gol nel derby col Torino che celebra mimando il gesto delle corna. Nel 2002 passa al Piacenza, poi ritorna ancora alla Juventus.

Due vittorie, una sul Milan: ci starebbe un bel sogno.

«No. Sappiamo di dover competere per la salvezza. Io sono qui per aiutare i giovani bravi che ci sono a crescere».

2004 Lo preleva la Fiorentina.

Intanto ha spedito Obiang a destra. Strano vederla regista.

2009 Esperienza in Grecia

«Ho quasi sempre giocato in un centrocampo a 4, facendo coppia con un giocatore difensivo. Nelle occasioni in cui mi sono ritrovato in un reparto a tre però ho sempre fatto il regista. Un ruolo che mi piace tantissimo. Obiang ha vent’anni, ha più gamba di me e lì si sente più libero. Lui è il giovane che mi ha colpito di più. Ha grandi qualità, ora deve maturare». Lei ha sorpreso anche per la tenuta fisica. Lo scorso anno al Malaga ha disputato solo due partite per 90 minuti.

«Non fatevi ingannare dai numeri. La scorsa stagione ho avuto problemi fisici, sono stato bene da febbraio e nel finale ho giocato quasi sempre. In estate ho disputato da titolare anche il preliminare di Champions. Sto bene, per fortuna da giovane mi comportavo come se fossi stato vecchio, mi sono curato».

2005 Va al Siviglia, in Spagna, dove gioca quattro stagioni.

Su con Maresca «Samp, posso dare di più E mi davano del matto...» Il centrocampista: «Tutti mi sconsigliavano di tornare in Italia, ma a Genova mi sono inserito subito. Nazionale? Mai dire mai»

«

I calci di punizione li ho imparati guardando come li tirava Zico

Era titolare al Malaga in Champions ma è tornato. Perché?

«Ero lontano da sette anni, in totale ho giocato all’estero per nove stagioni. Era ora di tornare, anche se quelli con cui par-

Il caso

GIORGIA BERTOZZI RICCIONE

Che a Riccione ci fosse incertezza societaria era noto da mesi, ma che la faida tra le due cordate che accampano diritti di proprietà o gestione arrivasse al culmine di presentare due squadre alla prima di campionato, non poteva essere previsto. Invece domenica sul campo del Tuttocuoio è accaduto. E i «due Riccione» sono stati rispediti a casa da arbitro e commissario senza possibilità di giocare. L’antefatto A gennaio la famiglia Batani decide di lasciare la società in cui era rientrata 4 anni prima per salvarla dalla chiu-

lavo mi dicevano: "ma sei matto, ora tutti vogliono andare via e tu torni?"».

ho vinto, a Malaga in 18 mesi siamo passati dall’ultimo posto alla Champions».

Ha sempre fatto scelte senza compromessi. Lasciò l’Olympiacos con un contratto di due anni e restò disoccupato.

L’aveva costretta a emigrare Luciano Moggi. Ora lei torna e lui è sparito. Che pensiero le viene in mente?

«Ed erano parecchi soldi (2 milioni netti a stagione). Sono cresciuto vivendo il calcio in un certo modo, non sopportavo la disorganizzazione. Mi sono rifatto in Spagna, a Siviglia

«Nessuno. Ho vissuto un’esperienza bellissima, ho vinto, mi sono tolto tante soddisfazioni. Sulla Gazzetta avete scritto: "Maresca, un Pirlo in miniatura che forse ha sprecato qual-

cosa in carriera". Non la penso così, sono maturato tanto, ho conosciuto persone fantastiche e altri modi di pensare e di agire nel calcio. Non rinnego niente di quello che ho fatto». Però così lei ha perso la maglia azzurra.

«Questo sì. Ma non si può mai dire. Ora penso ad aiutare la Samp a crescere. Poi, chissà...». Le cose cambiano. Ferrara e

all’Olympiacos.

2010 Torna in Spagna al Malaga.

Conte erano suoi compagni in campo, ora uno è il suo allenatore e l’altro il tecnico campione d’Italia.

«Con Ciro alla Samp c’è Peruzzi, con Antonio alla Juve c’è Carrera. Era una squadra di amici, il segreto dei successi». Lei domenica ha esibito pure un calcio di punizione quasi perfetto, centrando la traversa. Ha imparato da Zico?

«L’ho avuto come allenatore, non mi ha insegnato segreti ma bastava guardarlo come calciava per imparare qualcosa. Più della tecnica, però, mi ha colpito la persona». A sentirla parlare lei sembra un bel progetto di allenatore?

«Me lo ha detto pure Manuel Pellegrini quando l’ho incontrato. Mi state consigliando di smettere? Per ora più che Conte prendo ad esempio Zanetti. Finché il fisico regge voglio stare in campo. Poi chissà...». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Riccione: due squadre e il rischio radiazione sura. Si fa avanti Lauro Galli, con il ruolo di diesse in attesa di mettersi a capo di una cordata di 7 imprenditori nella nuova stagione. A marzo nuovi guai: causa morosità, lo stadio «Nicoletti» viene interdetto agli allenamenti. La nuova stagione Dopo la sal-

vezza all’ultima giornata, il cielo sembrava volgere al bello. Soprattutto viste le liberatorie dei giocatori e la fideiussione in Lega. Galli assume la carica di presidente, ma il 30 luglio Batani ritira le garanzie finanziarie appena firmate perché nell’organigramma appare l’ex presidente Paolo Croatti, a lui non gradito. A sottoscrivere la nuova fideiussione è Aquilino Di Tora (ex presidente del Re-

San Miniato perché poteva accadere quello che poi è successo». Il sindaco Pironi è infuriato: «Un fatto incredibile e grave, che la città non merita. Stanno ledendo l’immagine di tutta la città».

al Rimini), su richiesta dello stesso Galli, con promessa di riavere i soldi entro l’avvio del campionato. Le reazioni «Ho dato a Galli

ogni possibilità, ma ora basta. Ho allestito una squadra per la D e andrò avanti (con il tecnico Tani, ndr) – dichiara Di Tora -. Chi dice di essere il Riccione lo dimostri. Ora l’amministratore sono io». E in effetti venerdì è arrivato in Lega un fax con il nuovo organigramma con Croatti presidente. Dall’altra parte c’è la squadra di Galli (allenata da Ciuffetelli): «Noi siamo il Riccione: abbiamo giocato in Coppa, presentato le carte in Lega e tesserato i giocatori. Abbiamo detto a carabinieri e Federazione di venire a

Le conseguenze Domani le deci-

sioni del giudice sportivo. Pare ovvio il ko a tavolino, forse un punto di penalizzazione. Da capire se (e quale) società verrà deferita. «Una brutta pagina per il calcio – dice il vicepresidente di D, Mambelli –. Una cosa mai accaduta che fa fare a tutti una brutta figura. Mi auguro che prima di domenica si arrivi a una soluzione intelligente: dopo tre giornate così, il Riccione verrebbe radiato». I bus dei due Riccione domenica scorsa sul campo del Tuttocuoio CALO’

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NAZIONALE

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Prandelli

GLI IMPEGNI

Modello Juve «Ha equilibrio e intensità» Sono i principi del c.t. che pensa a un 3-5-2 con 6-7 bianconeri titolari «Giaccherini sa fare 3-4 ruoli»

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA ELEFANTE FIRENZE

L’Italjuve, o meglio il 3-5-2 in cui si specchiano la Juve e una fetta — emergente — del calcio italiano, non sono stati una meteora di giugno, in Polonia. Cesare Prandelli dice di avere in testa «due o tre idee tattiche», ma in realtà sembra già aver scelto che strada percorrere, almeno per incamminarsi verso il Mondiale 2014. In testa solo la Bulgaria Il fatto è

che alla prima tappa, quella di venerdì, non è prevista una semplice visita di cortesia: «Ho in testa solo la Bulgaria, e sono anche un po’ preoccupato: è una squadra rinnovata, ma con uno spirito molto forte e gioca in uno stadio che si fa sentire. E poi il nostro è uno dei gironi più difficili e non è che siccome siamo vice campioni d’Europa troveremo porte spalancate». E allora il c.t. deve essersi detto, e dice, «che sarebbe presuntuoso non considerare che ho pochi giorni a disposizione per lavorare. Non è questione di as-

secondare un’abitudine tattica dei giocatori, ma di considerare che quell’abitudine a un certo tipo di lavoro esiste. E di valutare bene anche l’aspetto difensivo». Equilibrio e intensità I discorsi stanno a zero: fra tre giorni a Sofia non è difficile prevedere in campo dall’inizio 6 o forse 7 juventini. Di più: tre quarti della probabile difesa (portiere e due centrali su tre, e solo perché non c’è Chiellini) juventini. «Non posso non pensare di dare un vantaggio a chi gioca insieme durante l’anno — dice ancora il c.t. — tanto più che troveremo una Bulgaria che ci presserà molto». E non da ieri, le parole d’ordine per Prandelli sono equilibrio e intensità: «Quella che mette in campo la Juve, certo, ma anche ad esempio il Napoli. Voglio una squadra più intensa nel gioco, e lo si può fare solo se si hanno equilibri». Perché sì, perché no E gli uomini giusti, il che spiega certe convocazioni e anche certe mancate convocazioni. Giaccherini:

«

Cassano è al 50%. Non posso pensare di sprecare una sostituzione CESARE PRANDELLI C.T. ITALIA

«Rientrerà sempre nel mio modo di vedere una squadra, perché sa cambiare ritmo e interpretare 3-4 ruoli». Pazzini: «Senza Balotelli cambia un po’ il modo di stare in campo e ci stanno attaccanti con le caratteristiche sue e di Osvaldo». Osvaldo: «Non l’avevo portato all’Europeo solo perché nell’ultimo mese e mezzo l’avevo visto troppo nervoso». Insigne: «Ha talento e qualità che prescindono dal sistema di gioco». Giovinco: «Ha già fatto il salto di qualità, ora deve trovare continuità». Chiellini e Thiago Motta: «Si sono infortunati all’ultima partita dell’Europeo: è un riguardo anche nei confronti dei club che hanno subito un danno». Cassano: «Lui stesso ha detto di essere al 50-60%:

queste sono due partite per qualificarci al Mondiale, non posso usarle per recuperare giocatori a livello fisico, né pensare di giocarmi in partenza una sostituzione». Totti: «Lui è il calcio, si vorrebbe che giocatori così non smettessero mai. In Nazionale ci starebbe benissimo con la garanzia di averlo sempre con questa condizione, ma per un progetto con scadenza biennale è giusto sperare che ci siano giovani in grado di prendere il suo posto». Chi mi può aiutare E anche un campionato che gli dia una mano: «Questo momento di crisi economica può significare più italiani nei grandi club, dunque un vantaggio per la Nazionale. E con meno campioni in grado di risolvere partite da soli, tutti si sentiranno in dovere di dare qualcosa in più, a cominciare dagli allenatori». E pure una Lega con cui interagire meglio e di più: «Non vorrei mai carta bianca: spero solo, nel momento in cui lo proporrò, di avere la possibilità di fare qualche allenamento in più».

Sofia «a rischio» per gli ultrà E’ scattato il piano anti-violenza La Bulgaria chiede la cooperazione del Viminale. Stadio blindato e task force per gli italiani

lo una cinquantina (provenienti soprattutto dal Nord-Est e dalla Puglia) e senza «daspati» nel gruppo, visto che dal 2008 la legislazione obbliga all’uso dei biglietti nominali, dando la possibilità di controllo ed eventualmente anche di divieto alla vendita. I nostri tifosi, poi, saranno vigilati anche da un «task force» che partirà dall’Italia solo per questo. Vendette Da parte della polizia

MASSIMO CECCHINI ROMA

che diffusero in mondovisione una cattiva immagine dei due Paesi riguardo al teppismo da stadio. Non a caso nei giorni successivi in Italia infuriarono anche polemiche politiche trasversali agli schieramenti. Italiani & Daspo E’ scontato, per-

ciò, che la gara di venerdì è considerata «a rischio» da parte del

Viminale, che ha già approntato un piano per evitare brutte sorprese. Per fortuna, rispetto a 4 anni fa, le differenze non mancano. Innanzitutto la Bulgaria ha chiesto un accordo di cooperazione a livello di «intelligence» con la nostra polizia. L’altra sensibile differenza riguarda i cosiddetti «Ultrà Italia». Stavolta non saranno circa 200, ma so-

Balzaretti out, chiamato Peluso Rebus attacco Destro-Osvaldo favoriti ma i giochi sono aperti De Rossi dovrebbe farcela DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO FIRENZE

Cesare Prandelli fa il punto sulla situazione degli azzurri acciaccati: «De Rossi ha una leggera distorsione alla caviglia che valuteremo nelle prossime ore - dice il c.t. della Nazionale -. Daniele resta qui anche per sua volontà e questo mi pare un gesto significativo. Piace molto un atteggiamento simile. Balzaretti ha invece un problema un po’ diverso (più serio, ndr), per questo ho convocato Peluso. Anche Astori ha un risentimento muscolare, e dunque faremo accertamenti domattina (stamattina)». Tradotto: dovrebbe farcela il solo De Rossi. Oltre a Peluso, comunque, non sono attese convocazioni supplementari. Attacco giallorosso? Tatticamente si parte dal 3-5-2. Con De Rossi disponibile, questo il probabile undici anti-Bulgaria: Buffon fra i pali; Barzagli, Bonucci e Ogbonna in difesa; Maggio e Giaccherini sulle fasce; Pirlo in regia; De Rossi e Marchisio interni; Destro e Osvaldo in attacco. Ma in realtà là davanti i giochi sono ancora apertissimi. Non è infatti da escludere che Prandelli rinunci all’artiglieria pesante per affidarsi a un «piccoletto» accanto alla classica prima punta: Giovinco ha convinto a Udine, Insigne sta volando in questo inizio di stagione. Pazzini? Potrebbe trovare spazio a Modena, contro Malta. Due le soluzioni nel caso in cui De Rossi rimanesse in infermeria: dentro Nocerino, oppure Giaccherini interno e Peluso largo a sinistra. Ieri è stato impossibile lavorare sul campo per colpa di una lunga e fitta pioggia, oggi doppio allenamento e prime prove di formazione, anche se la seduta più importante a livello tattico sarà quella di domani pomeriggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA PROBABILE FORMAZIONE

GDS

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IL CASO DOPO GLI INCIDENTI DEL 2008 PRONTE MISURE PER EVITARE VENDETTE

Le parole d’ordine che corrono tra Sofia e Roma sono queste: mai più. Che non accadano mai più le scene che caratterizzarono l’ultimo match giocato in Bulgaria tra la nazionale di casa e l’Italia. La storia è nota. L’11 ottobre 2008 la partita — valida per la qualificazione al Mondiale e conclusasi 0-0 — fu preceduta e seguita da scontri tra le tifoserie arricchiti (si fa per dire), a seconda delle diverse declinazioni politiche e teppistiche, da bandiere bruciate, cori fascisti, fischi agli inni nazionali, esposizione di simboli nazisti, lanci di pietre e bottiglie,

L’agenda azzurra del 2012 L’Italia giocherà venerdì sera a Sofia contro la Bulgaria la prima partita delle qualificazione per il Mondiale in Brasile del 2014. Martedì 11 l’impegno a Modena contro Malta. I successivi appuntamenti: 12 ottobre a Yerevan in Armenia; il 16 a Milano con la Danimarca. Poi un’amichevole il 14 novembre con la Francia. Così nel 2013 Quindi nel 2013 ancora un’amichevole il 6 febbraio in Olanda. Le qualificazioni mondiali torneranno il 26 marzo a Malta e l’8 giugno con la Repubblica Ceca. Quindi a settembre in casa rispettivamente con Bulgaria e Repubblica Ceca il 6 e il 10. E in ottobre chiusura l’11 in Danimarca e il 15 in casa con l’Armenia

LE SCELTE PER SOFIA

Un’immagine degli incidenti della partita del 2008 tra Bulgaria e Italia, la sfida finì 0-0 REUTERS

bulgara, poi, ci sarà un massiccio uso delle forze dell’ordine (intorno alle mille unità) perché gli ultrà locali, oltre che segnalati come «particolarmente violenti», sono anche divisi da motivi politici. Quelli del Levski (nel cui stadio si giocherà) hanno un orientamento di estrema destra, mentre quelli del Cska hanno matrice di sinistra. Quattro anni fa, però, quelle che furono considerate «provocazioni» da parte italiana ebbe il potere di compattarli per dare vita a una notte di violenza, che portò al fermo (poi seguito dal rilascio) anche di tre italiani, tra i 21 e i 28 anni, per «vilipendio della bandiera bulgara». Insomma, una brutta figura «bipartisan» che Bulgaria e Italia stavolta vogliono evitare. Ed in fondo al consueto tunnel dell’ansia, l’ottimismo non manca. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’UNDER 21 IN RITIRO NEL SALENTO

Attenti a quei due De Sciglio, El Shaarawy Mangia pensa a loro Primo giorno di lavoro per l’Under 21 di Devis Mangia che ieri all’ora di pranzo ha raggiunto Gallipoli sede del ritiro in cui preparerà la sfida di giovedì nello stadio gioiello di Casarano contro il Liechtenstein. Col ct ci sono 25 giocatori, alcuni dei quali verranno utilizzati nella partita del 10 con l’Irlanda, Potrebbe essere un test utile per i playoff, se gli azzurri avranno ottenuto qualificazione e primo posto nel girone. Basta un punto. Ieri Mangia ha svolto una seduta a porte aperte. Oggi doppio allenamento. Occhi puntati sui milanisti De Sciglio ed El Shaarawy che potrebbero giocare dall’inizio. In attacco sembra favorita la coppia Immobile Gabbiadini. A centrocampo in mezzo Marrone e Viviani. fr.vell.

Devis Mangia, 38 anni, da agosto guida l’Under 21


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

SERIE BWIN IL POSTICIPO DELLA 2a GIORNATA

Livorno in vetta Siligardi show Padova affonda I toscani raggiungono il Sassuolo in testa alla classifica. In gol anche Emerson e Bernardini

raddoppio, giunto al termine di una gran bella azione: fuga e cross di Salviato a destra, ponte di Dionisi al limite per il sinistro al volo di Siligardi, un talentino atteso alla consacrazione (30’). Siligardi ha firmato anche la punizione che nella ripresa ha chiuso la partita: servizio sul secondo palo per la schiacciata di Bernardini, che ha trovato Anania impreparato (24’). Male Padova Si deve porre molti interrogativi Pea dopo una partita così, seguita all’1-1 casalingo con il Lanciano. Di buono c’è stata solo la reazione al repentino svantaggio, che ha portato all’immediato pari di De Vitis, il cui tiro dal limite ha incocciato Lambrughi e ha spiazzato Mazzoni (11’). Lì il Padova è piaciuto e per un quarto d’ora ha offerto il suo volto migliore, attendendo l’avversario come piace a Pea per cercare di colpirlo di rimessa. Prima Ze Eduardo ha deviato in rete di mano un colpo di testa di Trevisan (gol annullato e cartellino giallo), poi al 25’ Rispoli ha servito Cutolo, bravo a liberarsi e a impegnare Mazzoni. Che finale Pea ha buttato subito

La gioia dei giocatori del Livorno dopo il gol di Emerson, 32 anni, che ha sbloccato la partita LAPRESSE

con la novità di Emerson, un difensore avanzato a fare il playmaker.

DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA BINDA LIVORNO

Anche il Livorno si piazza in vetta a punteggio pieno insieme al Sassuolo, bissando il successo di Castellammare e lasciando il Padova sottozero. Il ritrovato entusiasmo amaranto (comunque nulla di paragonabile ai pienoni di pochi anni fa), con tanto di mobilitazione in settimana, è giustificato. La squadra di Davide Nicola piace, ha qualche individualità di spicco e un’organizzazione già efficente,

Tre gol Nicola aveva già allenato

Emerson al Lumezzane, ma gli faceva fare il difensore centrale; l’ha voluto a Livorno (dalla Reggina), gli ha cambiato ruolo e il suo allievo ha ricambiato segnando addirittura il primo gol: un missile di sinistro, dopo un controllo senza contrasto, che si è infilato nell’angolino di Anania schizzando sull’erba fradicia per l’acquazzone del pomeriggio (9’). Stesso angolino per il

7,5 h il migliore SILIGARDI (Livorno) Malgrado il campo pesante e un pestone, regala giocate raffinate, un gol e l’assist del 3-1

nella mischia i nuovi Anania e soprattutto Cionek, il brasiliano naturalizzato polacco preferito a Legati, e ammonito per un fallo dopo 6 minuti; impegnati con le nazionali Viviani e Nwankwo, non ancora pronto il figliol prodigo Cuffa, a centrocampo Galli, De Vitis (uscito per un guaio muscolare) e Ze Eduardo non sono riusciti a sovrastare la mediana del Livorno. Nemmeno nella ripresa, quando bisognava rimontare. Incassato il terzo gol, il Padova ha cercato con orgoglio il tutto per tutto e Mazzoni (30’) ha fatto un miracolo su colpo di testa di Galli, che poi ha girato in rete una insistita azione di Cutolo (41’). A quel punto il nervosismo ha rischiato di far degenerare la gara, con un pericoloso contatto tra Cutolo e Luci (scorrettezza o simulazione?) che è stato la peggior immagine di una bella serata. Almeno per il Livorno, degno capolista. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LIVORNO PADOVA

3 2

PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Emerson (L) al 9’, De Vitis (P) all’11’, Siligardi (L) al 30’ p.t.; Bernardini (L) al 24’, Galli (P) al 41’ s.t.

LIVORNO (4-3-3) Mazzoni 7; Salviato 6,5, Bernardini 6,5, Lambrughi 6,5 (dal 37’ s.t. Gentsoglou s.v.), Gemiti 6,5; Luci 6,5, Emerson 7, Schiattarella 6,5; Siligardi 7,5 (dal 31’ s.t. Remedi s.v.), Paulinho 5,5, Dionisi 6 (dal 45’ s.t. Piccolo s.v.). PANCHINA Fiorillo, Ceccherini, Bigazzi, Dell’Agnello. ALLENATORE Nicola 7.

PADOVA (3-5-2) Anania 5,5; Cionek 6, Piccioni 6,5, Trevisan 6,5; Rispoli 7 (dal 27’ s.t. Farias 6), Galli 6, De Vitis 5,5 (dal 1’ s.t. Jelenic 5,5), Ze Eduardo 6, Renzetti 6; Granoche 5 (dal 18’ s.t. Babacar 5,5), Cutolo 6. PANCHINA Silvestri, Franco, Legati, Piccinni. ALLENATORE Pea 5. ARBITRO Di Bello di Brindisi 6,5. GUARDALINEE Chiocchi 6 - Cucchiarini 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Cionek (P), Trevisan (P), Rispoli (P) e Galli (P) per gioco scorretto; Ze Eduardo (P), Salviato (L) e Luci (L) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 2.692, incasso di 23.818 euro; abbonati 2.081, quota di 13.774,52 euro. Tiri in porta 4-7. Tiri fuori 1-2. In fuorigioco 4-3. Angoli 5-9. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 6’.

CLASSIFICA SQUADRE

PT

SASSUOLO LIVORNO VARESE (-1) SPEIA VICENZA BRESCIA CITTADELLA CROTONE PRO VERCELLI MODENA (-2) VERONA BARI (-5) REGGINA (-3) EMPOLI (-1) LANCIANO TERNANA JUVE STABIA CESENA PADOVA (-2) ASCOLI (-1) NOVARA (-4) GROSSETO (-6)

6 6 5 4 3 3 3 3 3 2 2 1 1 1 1 0 0 0 -1 -1 -2 -5

PARTITE G V N P 2 2 0 0 2 2 0 0 2 2 0 0 2 1 1 0 2 1 0 1 2 1 0 1 2 1 0 1 2 1 0 1 2 1 0 1 2 1 1 0 2 0 2 0 2 2 0 0 2 1 1 0 2 0 2 0 2 0 1 1 2 0 0 2 2 0 0 2 2 0 0 2 2 0 1 1 2 0 0 2 2 0 2 0 2 0 1 1

RETI F S 5 1 6 3 4 1 3 2 4 3 2 1 3 3 2 2 1 1 2 1 2 2 5 2 2 1 3 3 2 3 0 2 1 5 1 6 3 4 1 5 3 3 2 3

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSI

PROSSIMO TURNO 3ª giornata Sabato 8, ore 18 MODENA-VARESE; ore 20.45 VERONA-REGGINA Domenica 9, ore 15 BARI-TERNANA, CROTONE-CITTADELLA, EMPOLI-SASSUOLO, JUVE STABIA-VICENZA, LANCIANO-ASCOLI, PADOVA-GROSSETO, PRO VERCELLI-LIVORNO; ore 18 SPEZIA-BRESCIA; ore 20.45 CESENA-NOVARA

LA NOVITÀ

Il triangolo no Regolata l’appendice di mercato CALVI-CALDARELLI

Dalla Federcalcio e dalla Lega di B la direttiva è chiara: nessuna triangolazione sarà possibile in questa appendice di mercato. Grosseto, Vicenza e Lecce non potranno essere usate dalle altre società fino al 10 settembre per far transitare giocatori da vendere a terzi. Abodi oggi a Milano durante l’Assemblea di B lo ribadirà. Grosseto È sempre Corvia (Lec-

ce) l’oggetto del desiderio del Grosseto: sul piatto Curiale e soldi. Affare complicato. Resistono inoltre i nomi di Ricchiuti, Cutolo e Castiglia. Vicenza Contatti con la Samp per Padalino e Laczko. Prosegue anche la trattativa col Catania per la cessione della metà di Gavazzi. Nell’operazione può entrare Ricchiuti, oppure oltre ai soldi la metà di Keko e il prestito di Paglialunga. Il Brescia chiede in prestito Martinelli: il Vicenza ci pensa. Lecce Il Lecce ha ceduto al Crotone l’esterno sinistro Mazzotta (già nella scorsa stagione nella squadra calabrese), con la formula della comproprietà. Ora il club salentino cerca di convincere De Feudis a scendere di categoria: il centrocampista, legato al Torino sino al prossimo giugno, chiederebbe un contratto fino al 2014. L’alternativa a De Feudis è De Rose della Reggina. Altre trattative Ebagua rifiuta

di rinnovare col Varese: resterà con gli spazi ridotti. Il Bari ha risolto con Sanà che non ha ottenuto l’idoneità sportiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PRIMA DIVISIONE GIRONE B IL POSTICIPO DELLA 1a GIORNATA

Ciofani gol fa godere il Perugia Il Benevento si arrende all’ultimo L’attaccante trova la rete vincente a 4 minuti dalla fine. Il momentaneo pari di Altinier PERUGIA BENEVENTO

2-1

MARCATORI Rantier (P) al 4’, Altinier (B) al 35’ del s.t., Ciofani (P) al 41’ s.t. PERUGIA (4-2-3-1) Koprivec 6,5; Anania 6,5, Cacioli 6, Lebran 6, Liviero 6; Esposito 6, Di Tacchio 5,5 (dall’11’ s.t. Cenciarelli 6,5); Politano 6 (dal 42’ s.t. Moscati s.v.), Clemente 7, Rantier 6,5 (dal 24’ s.t. Ayres 6); Ciofani 6,5. (Giordano, Russo, Carloto, Tozzi Borsoi). All. Battistini 6,5. BENEVENTO (4-3-3) Gori 6,5; Pedrelli 5, Siniscalchi 5, Signorini 5, D’Anna 5; Montiel 6, Rajcic 5,5, Mancosu 6; Cristiani 5,5 (dall’11 s.t. Carotti 6), Germinale 5 (dal 31’ s.t. Altinier 6,5), Marchi 6,5 (dal 27’ s.t. Montini 6,5). (Mancinelli, Anaclerio, Mengoni, De Risio). All. Martinez-Imbriani 5. ARBITRO Saia di Palermo 6 NOTE Paganti 2.902, abbonati 2.403, incasso di 25.632 euro. Ammoniti D’Anna, Mancosu, Ciofani, Cacioli, Di Tacchio, Rantier, Clemente, Pedrelli. Angoli 3-5.

Daniel Ciofani, 27 anni, segna la rete decisiva di testa DAIMAGES DAL NOSTRO INVIATO

GAETANO IMPARATO PERUGIA

Il blasone umbro contro la rabbia sannita. Gran bella gara che il Perugia ribalta dopo un primo tempo da matricola impaurita. Il Benevento usa i 45’ iniziali per affascinare ma pecca in precisione, continuità: ammalia, scompare ad inizio ripresa, prende una traver-

sa con Marchi (21’ s.t.) e pareggia (cross di Montini, testata di Altinier subentrati dalla panchina). Però affonda sulla testata di Ciofani a 10 dalla fine: servito da Anania, solo, con la difesa campana in versione esercito di terracotta, segna 7’ dopo un’azione fotocopia in cui aveva preso il palo. I sanniti? Stanno a guardare. Il tema Due gare in una, due

spartiti diversi. Dopo l’intervallo ci sono due squadre in campo, prima no. I sanniti avevano preso il pallone restituendolo dopo 46’ con un possesso palla quasi assoluto, come se la sfera fosse attaccata agli scarpini. Gioco di prima, cross dai lati, le insidie nei paraggi di Koprivec una costante anche se la porta è centrata poco (41’ e 43’ punizione di Montiel e sassata di Marchi respinte), a margine d’una offensiva massiccia (3-5 le azioni gol in 45’). Il pressing del Perugia? La reclame di un ammorbidente, quasi non c’è. Linea Maginot friabile, non per questo non attacca: Clemente (17’ sbaglia davanti la porta) e Politano (37’ dal limite) sfiorano il vantaggio, ma con giocate che sono lampi nel buio. La svolta L’intervallo ribalta tutto: il Perugia è un altro, gioca alla pari e gli scarpini sanniti non sono più magici. Basta il primo affondo a sinistra perché Clemente s’infili, dando in verticale il pallone che Rantier piazza tra palo e portiere. Montini e Altinier riportano i sanniti in gara, ma la difesa svampita vanifica tutto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CLASSIFICA SQUADRE

PT

PISA CATANZARO PERUGIA VIAREGGIO FROSINONE (-1) ANDRIA NOCERINA AVELLINO PRATO GUBBIO SORRENTO BARLETTA BENEVENTO PAGANESE CARRARESE LATINA

3 3 3 3 2 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0

PARTITE G V N P 1 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 1 1 0 0 1

RETI F S 3 1 4 3 2 1 2 1 1 0 2 2 2 2 1 1 1 1 0 0 0 0 3 4 1 2 1 2 0 1 1 3

U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA

Taccuino FANO

Per Karel Zeman panchina a rischio Nella sede del Fano (Secon da divisione, Girone A) ieri c’è stato un vertice societario per discutere la posizione di Karel Zeman. Alla fi ne i dirigenti hanno deciso di con fermare la fiducia al tecnico, an che se il malumore della piazza do po lo 0 6 interno contro l'Alessan dria non lascia presagire giorni se reni. Per il tecnico, figlio dell’allena tore boemo della Roma, potrebbe essere già decisiva la partita con il Mantova di domenica prossima.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 9 ORE 15 ANDRIA-PISA, BARLETTA-PERUGIA, BENEVENTO-VIAREGGIO, CARRARESE-AVELLINO, GUBBIO-FROSINONE, LATINA-CATANZARO (venerdì 7, ore 20.30), PAGANESE-SORRENTO, PRATO-NOCERINA

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le promozioni consecutive ottenute dal Perugia, dichiarato fallito nel 2010 quando ripartì dalla Serie D.

GIRONE A

Domenica il Cuneo ospita il Lecce La situazione nel Girone A do po la prima giornata. Classifica Entella, Como, Lecce, Feralpi Salò, Reggiana, Carpi e Cu neo p. 3; Alto Adige 1; Portogruaro*, Tritium, San Mari no, Pavia, Lumezzane, Trapani e Treviso 0; Cremonese ( 1) 1; Albi noLeffe ( 10) 9. (*ha già riposato). Prossimo turno Domenica 9 (ore 15): Alto Adige Pavia; Carpi Reg giana; Cremonese AlbinoLeffe; Cu neo Lecce; Entella Treviso; Feral pi Salò Trapani; Lumezzane Porto gruaro; San Marino Tritium. Ripo sa Como.


MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

laParalimpiade di FAUSTO NARDUCCI

appiamo che le storie di sport a volte seguoS no percorsi imprevedibili, ma è vero che non si finisce mai di imparare. Sulla parabola agonistica di Oscar Pistorius, l’Olimpiade di Londra sembrava aver già scritto il definitivo lieto fine con il felice approdo alla semifinale dei 400 metri, praticamente nell’olimpo dei normodotati. In questo senso la Paralimpiade, con due o tre ori pressoché scontati, doveva rappresentare l’apoteosi finale nella storia del figliol prodigo che ritorna da trionfatore sul pianeta che l’aveva tenuto a battesimo. E’ successo invece il contrario, in una sorta di nemesi sportiva che mai era apparsa così chiaramente leggibile: il primo disabile a gareggiare nell’atletica all’Olimpiade è stato sconfitto pro-

ilSondaggione di LUDOVICO MANNHEIMER

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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IL PARADOSSO DI PISTORIUS: «VITTIMA» DELLE REGOLE CHE HA FATTO RISCRIVERE prio dalle regole che lui stesso aveva riscritto. Quel garantismo libertario che il Tas aveva applicato nel 2008 per autorizzare le sue protesi futuriste si è ritorto contro di lui consentendo a Cardoso Oliveira di batterlo domenica sera sul suo stesso terreno. Il brasiliano sembrava correre sui trampoli quando è rinvenuto sul traguardo dei 200 ma in realtà ha sfruttato al centimetro l’approssimazione del regolamento paralimpico: il suo 1.81 di altezza rientra nei parametri delle classificazioni dell’Ipc. La protesta a caldo di Oscar per molti aspetti è apparsa quindi stonata e lui stesso se n’è scusato. Lui che si era battuto per autorizzare l’uso di protesi costose e innovative che ben pochi si potevano permettere ora vuol far dichia-

rare fuorilegge le gambe artificiali del rivale che l’ha battuto. A questo punto, prepariamoci quindi all’invasione dei nuovi Pistorius che paradossalmente sfruttano il «vantaggio» della doppia amputazione rispetto ai monoamputati che dovrebbero tagliarsi la gamba buona per utilizzare al massimo le nuove tecnologie. Ma in discussione non c’è solo Pistorius, che rischia ora di essere battuto anche nei 100 (da Singleton) e nei suoi 400 (dallo stesso Oliveira), bensì la credibilità dell’intero movimento paralimpico che, finito sotto i riflettori, sta mostrando l’inadeguatezza dei suoi regolamenti. Interveniamo prima che la più grande vetrina dei disabili si trasformi in un circo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ogni settimana l’opinione dei lettori della Gazzetta sui grandi temi e i protagonisti dello sport

Juve, c’è una sola favorita Il titolo destinato ai bianconeri per 8 su 10. Roma e Napoli unici rivali, Inter e Milan in calo a Juve, già indicata come favorita prima L dell’inizio del campionato, ha visto il pronostico rafforzato dalle prime due giornate:

mente tra le prime tre. Dovrà però stare attento: è infatti più probabile finire in Europa League che vincere il campionato. Stesso discorso per l’Inter, incapace di vincere a San Siro e uscita ridimensionata dalla sfida con la Roma: i nerazzurri devono puntare alla Champions, lasciando da parte i sogni scudetto. Qualche speranza di vittoria in più, secondo gli intervistati, ha invece la squadra di Zeman. Anche i giallorossi, però, per la maggioranza possono ambire al massimo al secondo o terzo posto. Con il campionato sono ricominciate anche le polemiche arbitrali e i lettori della Gazzetta si dividono sull’operato dei fischietti, con una lieve maggioranza che lo giudica insufficiente.

I RISULTATI MONZA E MONDIALE: FIDUCIA PER ALONSO

quasi 8 lettori della Gazzetta su 10 considerano infatti i bianconeri i principali candidati al titolo, e pochissime speranze sono lasciate alle concorrenti. Tra queste, è drastico il calo delle possibilità di Milan ed Inter. Le due milanesi, per motivi diversi, non hanno convinto nei primi due turni. Le uniche a poter recitare il ruolo di anti Juve — sia pur con scarse probabilità di successo — sono, secondo gli intervistati, la Roma e, soprattutto, il Napoli. Nonostante il Milan non convinca è proprio un rossonero l’uomo copertina della seconda gior-

Le due squadre di Milano sono da zona Champions. Sampdoria sorpresa del campionato con la Lazio

Pazzini uomo copertina della giornata davanti a Giovinco e Totti. Arbitri: gli intervistati si dividono

nata; quel Pazzini che, con la sua tripletta, ha fatto tirare un sospiro di sollievo ad Allegri. Seguono, seppur distanziati, Giovinco e Totti, grandi protagonisti delle vittorie di Juve e Roma. Stupisce invece la Sampdoria, a punteggio pieno e preferita alla Lazio come rivelazione delle prime due giornate. Sarà interessante vedere se i blucerchiati saranno in grado di mantenere il ruolo di sorpresa fino maggio. La vittoria di Bologna ha alleggerito un po’ la tensione in casa Milan, ma rimane il disaccordo tra Galliani e Allegri: per l’a.d. la squadra è da scudetto, per il tecnico da zona Champions. I lettori della Gazzetta danno ragione all’allenatore e pensano che il Diavolo arriverà probabil-

su Gazzetta.it

x «Strama sbilanciato così diventa dura» «Grazie a Zeman credo a un calcio più pulito» di VALERIO CLARI

Gli intervistati sono invece, per più di due terzi, d’accordo con la scelta di Prandelli di convocare in nazionale Pazzini e non Cassano. Un quarto li avrebbe voluti entrambi mentre il 6% avrebbe convocato soltanto l’interista. Domenica si correrà il GP di Monza e la gara ha, secondo i lettori, un grandissimo favorito. È infatti il 73% a pensare che sarà Alonso il vincitore, mentre Hamilton e Vettel sembrano avere poche possibilità. Ancora maggiore il numero di chi è convinto che il ferrarista vincerà il Mondiale di F.1, con il solo Vettel in grado di insidiarlo. La speranza è che questo ottimismo sia fondato e non dovuto solo al tifo per la Ferrari. LA GAZZETTA DELLO SPORT

forum dei tifosi sono l’unico luogo in Italia Iti sono dove non esistono «democristiani». I moderapochi, pochissimi. L’estremismo, dettato dalla passione, regna sovrano: una vittoria e scatta l’entusiasmo, una sconfitta e si cala nel più profondo pessimismo. Inter-Roma è uno di quegli incroci che sembrano fatti apposta per stimolare gli «sbalzi emozionali»: nerazzurri neri, zemaniani esaltati dal Maestro.

Sprofondo Inter Buenavista: «1) La squadra di ieri sera era troppo sbilanciata..Se continua così non prevedo un futuro roseo. 2) Guarin è un bel giocatore ma totalmente anarchico e indisciplinato. 3) Pereira è un terzino. 4) Zanetti deve giocare a centrocampo. 4) Silvestre mi ha fatto davvero una brutta impressione. 5) L'attacco mi piace ma senza un centrocampo equilibrato non andremo da nessuna parte». wilmago7: «La cessione di Maicon avrà gli stessi effetti devastanti di quella di Eto'o. Stramaccioni poi come può pretendere che sia Zanetti a

sostituirlo? A 39 anni, per bionico che sia, non può fare tutta la fascia per tutto il campionato». mrGibo1980: «Ecco la competitività dell’Inter. Tanto entusiasmo per nulla. Complimenti alla società per aver allestito l’ennesimo gruppo di sbandati che ci porterà a fare le solite figuracce, veramente una grande rifondazione!» 1micro: «Qualche miglioramento c’è, giusto un anno fa l’Inter ne prendeva tre a Novara».

Differenze Siamoseri: «Chi è più vecchio? Ho visto Cassano lasciare per stanchezza dopo mezz’ora e Totti correre e giocare come un ventenne illuminato. Forse Cassano dovrebbe fare un po’ di gradoni...» 26luglio2006: «Le due squadre ieri si sono più o meno equivalse... La differenza

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l’hanno fatta i due uomini fantasia: Totti ha fatto una partita da grandissimo mentre Wes ieri è stato irritante sbagliando tanti palloni». Asmarco: «Scusate, ma se l’Inter è una squadra ringiovanita, la Roma cos’è? Una squadra di neonati?»

ZemanLove HerProfessor: «Grazie a Zeman ho visto una forma di giocare e pensare il calcio. Grazie a persone come Zeman o Marcelo Bielsa, posso credere ancora che un calcio pulito può essere possibile. Forse non saranno mai gli allenatori di grandi squadre, forse non vinceranno tutto come altri, ma almeno saranno sempre fedeli ai loro pensieri». cristianos: «Da milanista ho l’impressione che le poche soddisfazioni che avrò quest’anno me le darà la Roma. Grande Zeman». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012


MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

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MAGIC +3 CAMPIONATO COSÌ DOPO DUE TURNI I MIGLIORI DI GIORNATA BENE ROSI E PALETTA IN DIFESA, BERGESSIO SCATENATO Alessandro Florenzi, 21, giocatore della Roma ANSA

Sbuca Florenzi, il colpo giallorosso è lui È sbucato dal nulla, proprio come su quel pallone pennellato da capitan Totti domenica a San Siro. E dopo appena due giornate Alessandro Florenzi può già vantare una presenza sul campetto della top 11 settimanale. Roba da predestinato. Perciò, se non lo avete ancora in squadra, fateci almeno un pensiero. Anche perché il 21enne di Roma è l’unico giallorosso presente sul campetto, visto il rosso ad Osvaldo, che ne ha sporcato il punteggio, e la giornata da assistman di Totti. Che bel Parma Ma la scuola ro-

manista si fa sentire anche in difesa, dove l’ex giallorosso Aleandro Rosi mette in mostra i suoi 9 punti e mezzo, grazie al gol messo a segno entrando dalla panchina al Tardini. Lì dietro solo super Consigli para-rigori ha fatto meglio. Vuoi vedere che per Rosi, al Parma, sia la volta buona dopo la stagione grigia in giallorosso? Intanto, il laterale di Donadoni è in ottima compagnia: dopo due turni, Paletta è il miglior difensore del campionato con 6,75 di media voto. Indicazioni da annotare, tra poco si parte con la gara per la classifica generale.

Rigenerato I cambi di maglia

fanno bene, fidatevi. Prendete Pazzini, tornato a segnare (e in che modo!) alla seconda uscita con il Milan. Bene, benissimo, molto meglio dell’ex gemello Cassano, che si è sgonfiato dopo il primo gol da interista nella serataccia di San Siro. Per il Pazzo non c’era modo migliore di rimpiazzare Ibra, vecchia presenza fissa delle top 11 del passato. La vera sorpresa? Bergessio: di solito segna col contagocce, stavolta si è scatenato come il temporale del Cibali di domenica sera. ma.fa.

L’attaccante della Fiorentina vanta un bottino di 22,5 in 180’ E con mezzo punto supera anche il magico tris di Pazzini MARCO GUIDI

Come il Genio, più del Genio. Perché nemmeno Dejan Savicevic era riuscito a fare tanto in così poco. Prime due giornate di Serie A, tre gol. Non ci sono più lampade da sfregare, ma c’è sempre un Aladino sui prati verdi di Serie A. Il suo nome è Stevan Jovetic, l’allievo sulle orme del maestro. Un’estate in bilico Chi temeva

Montenegro da sballo Che Jove-

tic fosse un predestinato era stato lo stesso Savicevic a dirlo prima degli altri. Il maestro

GDS

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Ora Jovetic piace a tutti E’ già il migliore della A

che lo spostamento da centrocampista ad attaccante nel listone, con conseguente impennata del prezzo, potesse rendere meno affascinante Jo Jo si è già ricreduto. Con 22,5 Magic punti in appena 180 minuti, l’attaccante della Fiorentina è il miglior giocatore del campionato. Nemmeno Pazzini, che divide con il montenegrino il trono dei cannonieri della Serie A dopo la tripletta al Bologna, è riuscito a sopravanzarlo. Tanto che la quotazione di Jovetic, grazie alle reti con Udinese e Napoli, è già salita da 24 a 28, avvicinando il tetto dei 30 Magic milioni, da sempre riservato solo ai campionissimi. Un’escalation che era nell’aria, sebbene non si potesse immaginare così rapida. Nella scorsa stagione Jo Jo aveva battuto il suo primato di marcature: 14, con una media voto di 6,22. Più o meno la stessa del passato (6,24). Segno di una regolarità incoraggiante, frenata solo parzialmente dal brutto infortunio di due anni fa. Eppure in estate più di un manager ha tremato, insieme a migliaia di tifosi viola. Il futuro di Jovetic sembrava lontano da Firenze. Si parlava di Juventus, ma anche di estero. Con il Manchester City che ha tentato il colpo di coda pure negli ultimi giorni di mercato. Niente da fare, i Della Valle hanno tenuto duro. E ora si possono godere il loro fuoriclasse, al Franchi e magari pure nella loro Magic squadra.

LA TOP 11 DA 127,5 PUNTI (+6 DI MODIFICATORE DIFESA)

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MACCHINE DA PUNTI

millenumeri di LUCA BIANCHIN

Attenzione al Boa Se attacca, fa male S Pazzini Milan L’attaccante rossonero ha totalizzato 22 Magic punti nelle prime due giornate di campionato: merito del tris al Bologna

S

L’attaccante della Fiorentina Stevan Jovetic, 22 anni, esulta dopo la rete segnata contro il Napoli CAFARO

s’innamorò dell’allievo appena lo vide all’opera. Appese le scarpette al chiodo e accantonate in fretta le ambizioni da allenatore, nel 2007 il Genio si mise dietro la scrivania: presidente della neonata Federazione montenegrina. Giusto in tempo per gustarsi il debutto in Nazionale di uno Jo Jo ancora minorenne. Strani incroci del destino, sempre per le vie

di Podgorica. La capitale che diede i natali a Savicevic, Mijatovic (altro montenegrino in viola) e poi replicò con Jovetic, tanto per non farsi mancare niente di generazione in generazione. In mezzo, ci mettiamo pure Mirko Vucinic, nato a qualche chilometro di distanza e a segno con la Juventus domenica. Stelle montenegrine nel firmamento del calcio ita-

liano. Abituiamoci, da quelle parti hanno talento. E pure il momento è propizio. Non a caso, alla prima Olimpiade è arrivata subito una medaglia. Merito delle ragazze della pallamano, bellissime e d’argento a Londra. Pare che con Jovetic e gli altri abbiano in comune una passione irresistibile: quella per il gol... © RIPRODUZIONE RISERVATA

GLI ATTREZZI DEL MESTIERE PER I FANTA ALLENATORI

In edicola trovate Card, cd-rom e Magic Libro: tutto quello che serve per gestire il vostro team Per partecipare a Magic+3 potete acquistare in edicola la nostra Magic Card che vi garantisce l’accesso all’Area Rosa e la possibilità di gestire il vostro team tutto il campionato. La trovate a 19,99 euro più il prezzo del quotidiano. Ma non è finita qui: per diventare dei Magic manager vincenti, abbiamo pensato ad altri aiuti per voi. Da non perdere il Magic Libro, in edicola a 7,99 euro (più il quotidiano) con dritte, consigli e le statistiche delle ultime tre stagioni (indispensabile per le aste), e Magic Manager 12.0 (9,99 euro più il prezzo del quotidiano), lo strumento ideale per gestire le vostre squadre e creare leghe con amici. Ricordate infine che dalla prossima giornata si fa sul serio: comincia il concorso per la classifica generale, che premierà il vincitore con una Mercedes SLK 200 CGI Sport.

Osvaldo Roma L’italo-argentino si ferma a quota 20,5 Magic punti, colpa del cartellino rosso rimediato nel finale con l’Inter

S Hamsik Napoli Marechiaro, in gol con la Fiorentina, è il primo dei centrocampisti e il terzo della classifica generale con 19,5 Magic punti

Chi ha visto Bologna-Milan senza avere Boateng in rosa ha tifato contro: «Dai Prince, non segnare che lunedì ti compro». KPB non ha segnato ma l’impressione è rimasta: il 10 rossonero fa la differenza. Rapido controllo con i numeri. Boateng è il centrocampista che gioca più vicino alla porta, come il grafico sulla posizione media dimostra: probabile che nelle aste della settimana — saranno tante... — verrà pagato parecchio. Perché arriva vicino all’area e lì sa che cosa fare: solo 6 giocatori hanno giocato più palloni nei 16 metri, e sono tutti attaccanti. C’è un solo problema: Boateng gioca 20-25 partite a stagione, non di più. C’è una nuova preghiera: «Dai Prince, non esagerare con Melissa». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il tabellino della gazza Che cos’è il baricentro? La nuova stagione ha portato qualche modifica al tabelli no che riassume i dati di una partita di Serie A per la Gazzetta dello Sport. La più evidente è l’aggiunta del bari centro. Che cosa significa? Durante ogni partita viene registrata ogni azione, tocco di palla, giocata (contra sto, passaggio, conclusione, fallo) di ogni atleta. Quindi ogni azione attiva determina la posizione di un giocatore in quel momento della partita. Al 90’ la somma di queste registrazioni dà corpo alla posizione media del giocato re e dei compagni e al baricentro, che può essere molto basso, basso, medio, alto e molto alto. Ieri potevate ve derlo e studiarlo nei tabellini di Inter Roma e Udinese Ju ventus: in questi casi, formazioni e campetti riportano i numeri di maglia dei giocatori, in modo da poterne rico noscere la posizione.

A che cosa serve? Il Magic Libro (per dritte e statistiche), la Card (per gestire il team) e il cd-rom (per creare le leghe)

Il dato va inserito nel contesto e può aiutare a leggere i movimenti e il gioco di una squadra. E conoscere il bari centro può servire anche a Magic+3.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

MAGIC +3 CAMPIONATO TUTTI I NUMERI: punti conquistati, media e quotazione aggiornata, poi partite giocate, voto in pagella, gol segnati, rigori parati, media voto, assist e cartellini

Portieri CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 101 ABBIATI (MIL) 5 102 AGAZZI (CAG) 5.5 103 AGLIARDI (BOL) 1 104 AMELIA (MIL) 0 106 ANDUJAR (CAT) 5.5 164 ANEDDA (CAG) 0 107 AVRAMOV (CAG) 0 108 BAJZA (PAR) 0 109 BELEC (INT) 0 110 BENUSSI (PAL) 0 167 BERNI (SAM) 0 112 BIZZARRI (LAZ) 0 165 BRICHETTO (PAL) 0 113 BRKIC (UDI) 4.5 114 BUFFON (JUV) 5 115 CAMPAGNOLO (SIE) 0 116 CARRIZO (LAZ) 0 117 CASTELLAZZI (INT) 2.5 119 COLOMBO (NAP) 0 120 CONSIGLI (ATA) 14.5 121 CURCI (BOL) 0 122 DA COSTA (SAM) 0 123 DE SANCTIS (NAP) 4.5 172 DONNARUMMA (GEN) 0 124 FARELLI (SIE) 0 126 FREY S. (GEN) 2.5 127 FREZZOLINI (ATA) 0 128 FRISON (CAT) 0 129 GABRIEL (MIL) 0 130 GILLET (TOR) 6 171 GOICOECHEA (ROM) 0 131 GOMIS A. (TOR) 0 132 GOMIS L. (TOR) 0 133 HANDANOVIC (INT) 0 135 LOBONT (ROM) 0 136 LUPATELLI (FIO) 0 137 MARCHETTI (LAZ) 6.5 138 MIRANTE (PAR) 6 139 NETO (FIO) 0 168 PADELLI (UDI) 1.5 140 PAVARINI (PAR) 0 141 PAWLOWSKI (UDI) 0 142 PEGOLO (SIE) 4.5 170 PELIZZOLI (PES) 0 143 PERIN (PES) 7 144 POLITO (ATA) 5.5 145 PUGGIONI (CHI) 0 147 ROMERO (SAM) 5.5 149 ROSATI (NAP) 0 169 RUBINHO (JUV) 0 163 SAVELLONI (PES) 0 150 SORRENTINO (CHI) 4 151 SQUIZZI (CHI) 0 152 STEKELENBURG (ROM) 5 166 STILLO (GEN) 0 153 STOJANOVIC (BOL) 0 154 STORARI (JUV) 0 155 SVEDKAUSKAS (ROM) 0 156 TERRACCIANO (CAT) 0 157 TZORVAS (GEN) 0 158 UJKANI (PAL) 2 160 VIVIANO (FIO) 3.5

MEDIA QUOT. 5 15 5 11 2.25 1 0 2 4.75 4 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 0 1 4.5 11 5 16 0 2 0 1 4.75 1 0 1 9.75 16 0 9 0 1 5.25 14 0 1 0 1 4.75 10 0 1 0 9 0 1 6 12 0 1 0 1 0 1 0 14 0 1 0 1 6.75 14 6.5 12 0 1 1.5 1 0 2 0 1 5.25 10 0 1 5.25 4 5.5 1 0 2 5.75 12 0 1 0 1 0 1 5 12 0 1 4.5 11 0 1 0 1 6.5 1 0 1 0 1 0 1 2 8 4.25 12

CAMPIONATO P. V. G. 2 6 -2 2 6,5 -3 2 4 -5 0 0 2 7,5 -4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 5,5 -2 1 6 -1 0 0 0 0 2 5,5 -3 0 0 2 8,5 -1 0 0 0 0 2 5,5 -1 0 0 0 0 2 5,5 -3 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6,5 0 2 6 -2 0 0 1 5,5 -4 0 0 0 0 2 6,5 -2 0 0 2 7 -6 1 6,5 -1 0 0 2 6,5 -1 0 0 0 0 0 0 2 6 -2 0 0 2 6,5 -3 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 2 5 -6 2 5,5 -3

MEDIA VOTO 6 6.5 4.75 0 6.75 0 0 0 0 0 0 0 0 6 6 0 0 6.25 0 7.25 0 0 6 0 0 6.25 0 0 0 6 0 0 0 0 0 0 6.75 6.25 0 5.5 0 0 6.25 0 6.75 6.5 0 6.5 0 0 0 6 0 6.25 0 0 6.5 0 0 0 5 5.75

R. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0

Difensori CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 201 ABATE (MIL) 0 0 9 202 ABERO (BOL) 0 0 4 203 ACERBI (MIL) 6.5 6.5 7 204 AGOSTINI (TOR) 0 0 3 207 ALVAREZ P.S. (CAT) 6.5 5.5 4 208 ANDREOLLI (CHI) 0 0 6 404 ANGELLA (UDI) 0 0 2 209 ANTONELLI (GEN) 5.5 5.75 5 210 ANTONINI (MIL) 5.5 5.75 5 211 ANTONSSON (BOL) 5.5 5 4 212 ARIAUDO (CAG) 0 0 5 213 ARONICA (NAP) 0 6 3 214 ASHONG (FIO) 0 0 1 215 ASTORI (CAG) 6.5 5 9 216 AUGUSTYN (CAT) 0 0 1 217 AVELAR (CAG) 0 5 6 219 BALZANO (PES) 0 5 3 220 BALZARETTI (ROM) 6.5 6.25 12 221 BARZAGLI (JUV) 5.5 6 15 222 BASTA (UDI) 6 6 17 223 BELLINI (ATA) 6.5 6 5 224 BELLUSCI (CAT) 5 5.5 3 225 BELMONTE (SIE) 0 0 1 394 BENALOUANE (PAR) 0 0 2 226 BENATIA (UDI) 5 5 10 227 BERARDI G. (SAM) 6 6 3 390 BIANCHETTI (INT) 0 0 1

CAMPIONATO P. V. G. 0 0 0 1 0 0 1 6,5 0 0 0 0 2 6,5 0 0 0 0 0 0 0 2 5,5 0 2 5,5 0 2 5,5 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2 6,5 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 2 6,5 0 2 5,5 0 1 6 0 2 6,5 0 2 5,5 0 0 0 0 0 0 0 1 5 0 2 6 0 0 0 0

MEDIA VOTO 0 0 6.5 0 5.75 0 0 5.75 5.75 5.25 0 6.5 0 5.25 0 5 5 6.25 6 6 6 5.75 0 0 5 6 0

A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0

CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 228 BIAVA (LAZ) 6.5 229 BOCCHETTI (PES) 5.5 230 BONERA (MIL) 5.5 231 BONUCCI (JUV) 5.5 232 BOVO (GEN) 0 233 BRITOS (NAP) 6 234 BRIVIO (ATA) 0 236 BURDISSO (ROM) 7 383 CACERES (TOR) 0 237 CACERES M. (JUV) 0 387 CAMILLERI (CAG) 0 238 CAMPAGNARO (NAP) 6.5 239 CAMPORESE (FIO) 0 240 CANINI (GEN) 5 241 CANNAVARO (NAP) 6 242 CAPELLI (ATA) 0 243 CAPUANO C. (CAT) 0 244 CAPUANO M. (PES) 5 245 CARVALHO (BOL) 5.5 246 CASSANI (FIO) 0 247 CASTAN (ROM) 6.5 248 CASTELLINI (SAM) 0 249 CAVANDA (LAZ) 0 250 CESAR (CHI) 6 251 CETTO (PAL) 5 252 CHERUBIN (BOL) 4.5 253 CHIELLINI (JUV) 6 254 CHIVU (INT) 0 401 CIANI (LAZ) 0 255 CODA (UDI) 0 256 CONTINI (SIE) 5.5 257 COSIC (PES) 0 258 COSTA (SAM) 6 381 CRESCENZI (PES) 0 259 D’AMBROSIO (TOR) 0 260 DAINELLI (CHI) 5 261 DANILO (UDI) 5 262 DARMIAN (TOR) 5.5 263 DE CEGLIE (JUV) 0 264 DE SCIGLIO (MIL) 6.5 265 DE SILVESTRI (SAM) 0 266 DEL GROSSO (SIE) 5 267 DELLAFIORE (SIE) 0 268 DI CESARE (TOR) 0 269 DIAKITE' (LAZ) 0 270 DIAS (LAZ) 6 271 DIDAC VILA (MIL) 0 272 DODO' (ROM) 0 273 DOMIZZI (UDI) 4.5 274 DRAME' (CHI) 0 277 FARAONI (UDI) 0 278 FARKAS (CHI) 0 279 FELIPE (SIE) 3 280 FERNANDEZ F. (NAP) 0 281 FERRI (ATA) 0 282 FERRONETTI (GEN) 0 283 FIDELEFF (PAR) 0 284 FREY N. (CHI) 5.5 285 GABRIEL DA SILVA (UDI) 0 286 GAMBERINI (NAP) 0 393 GARCIA (PAL) 5 287 GARICS (BOL) 0 289 GASTALDELLO (SAM) 8.5 290 GLIK (TOR) 6.5 291 GRANQVIST (GEN) 5.5 292 GRAVA (NAP) 0 293 HEGAZY (FIO) 0 295 HERTAUX (UDI) 0 296 JOKIC (CHI) 0 297 JONATHAN (INT) 0 299 JUAN (INT) 0 300 KONKO (LAZ) 6.5 301 LABRIN (PAL) 0 302 LACZKO (SAM) 0 303 LEGROTTAGLIE (CAT) 6.5 304 LICHTSTEINER (JUV) 6 305 LUCARELLI (PAR) 5.5 306 LUCCHINI (ATA) 6.5 307 LUCIO (JUV) 0 379 MACEACHEN (PAR) 0 309 MANFREDINI (ATA) 6 310 MANTOVANI (PAL) 0 311 MARCHESE (CAT) 6 396 MARQUINHOS (ROM) 0 312 MARTINEZ M. (SIE) 0 313 MASIELLO A. (ATA) 0 314 MASIELLO S. (TOR) 7.5 315 MATHEU (ATA) 0 316 MBAYE (INT) 0 317 MESBAH (MIL) 0 318 MESTO (NAP) 0 319 MEXES (MIL) 0 320 MIGLIORINI (TOR) 0 321 MILANOVIC (PAL) 0 323 MORETTI E. (GEN) 0 324 MORGANELLA (PAL) 0 325 MORLEO (BOL) 6

MEDIA QUOT. 6.25 7 5.5 3 5 5 5.5 10 0 3 6.25 6 5 7 6.25 10 0 6 0 8 0 1 6.5 7 0 2 5.5 6 6.25 8 0 2 0 4 5.25 7 5.75 3 5.5 7 6.25 8 0 2 0 1 6 5 5.25 2 5.25 4 6 16 0 5 0 8 6 2 5.75 4 0 3 7.5 5 0 4 0 4 5.5 1 5.5 10 5.25 3 0 7 6.25 4 0 6 5.75 4 0 3 0 3 0 5 6.25 9 0 4 0 6 4.5 7 0 6 5.5 3 0 2 4.75 2 0 4 0 2 0 2 0 2 5.75 5 0 2 0 6 5 2 5 5 7.25 11 6.25 4 6.25 8 0 1 0 3 6 5 0 3 0 4 0 2 6.5 9 0 2 0 3 6.25 13 7.75 15 5.5 7 5.75 7 0 9 0 1 6 6 0 8 7.25 11 0 3 0 6 0 1 6 3 0 3 0 2 0 3 6 4 0 8 0 1 0 4 6 3 0 4 6 4

CAMPIONATO P. V. G. 2 6,5 0 1 5,5 0 2 6 0 2 6 0 0 0 0 2 6 0 1 0 0 2 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6,5 0 0 0 0 2 5,5 0 2 6,5 0 0 0 0 0 0 0 2 5 0 2 5,5 0 1 0 0 2 6,5 0 0 0 0 0 0 0 2 6 0 2 5 0 2 5 0 1 6 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 2 5,5 0 0 0 0 2 6 1 0 0 0 1 0 0 2 5 0 2 5 0 2 6 0 1 0 0 2 6,5 0 0 0 0 2 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6 0 0 0 0 0 0 0 2 5 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6 0 0 0 0 0 0 0 1 5 0 1 0 0 2 6 1 2 6,5 0 2 5,5 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6,5 0 0 0 0 0 0 0 2 6,5 0 2 6 1 2 6 0 2 6,5 0 0 0 0 0 0 0 1 6 0 0 0 0 2 6 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 1 6 0

MEDIA VOTO 6.25 5.5 5.5 5.75 0 6.5 5 6.5 0 0 0 6.5 0 5.75 6.5 0 0 5.25 5.75 5.5 6.25 0 0 6 5.25 5.5 6 0 0 6 5.75 0 6.25 0 0 5.5 5.75 5.5 0 6.25 0 5.75 0 0 0 6.25 0 0 5 0 5.5 0 5.25 0 0 0 0 6 0 0 5 5 6.25 6.25 6.25 0 0 6 0 0 0 6.5 0 0 6.25 6.25 6 6 0 0 6 0 6 0 0 0 5.75 0 0 0 6 0 0 0 6 0 6

A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/0 0/2 0/1 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0

CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 326 MOTTA (BOL) 5.5 327 MUNOZ (PAL) 0 397 MURRU (CAG) 0 328 MUSTAFI (SAM) 0 329 NAGATOMO (INT) 6 331 NATALI (BOL) 0 386 NETO L. (SIE) 5.5 333 OGBONNA (TOR) 6.5 334 PACI (SIE) 0 335 PALETTA (PAR) 7.5 336 PAPP (CHI) 0 337 PASQUAL (FIO) 5.5 338 PASQUALE (UDI) 0 339 PELUSO (ATA) 4 399 PEREIRA (INT) 6 340 PERICO (CAG) 6.5 341 PERROTTA M. (PES) 0 382 PIRIS (ROM) 5.5 343 PISANO E. (PAL) 6 342 PISANO F. (CAG) 6 345 PORTANOVA (BOL) 0 346 POTENZA (CAT) 0 400 POULSEN (SAM) 0 347 RADU (LAZ) 0 348 RAIMONDI (ATA) 6 349 RANOCCHIA (INT) 5 385 RINAUDO (NAP) 0 380 RODRIGUEZ GON. (FIO) 6 384 RODRIGUEZ GUI. (TOR) 0 398 ROLIN (CAT) 0 351 ROMAGNOLI A. (ROM) 0 350 ROMAGNOLI S. (PES) 5 352 ROMULO (FIO) 6 353 RONCAGLIA (FIO) 5.5 354 ROSI (PAR) 9.5 355 ROSSETTINI (CAG) 6 356 ROSSINI (SAM) 6.5 357 RUBIN (SIE) 0 358 SAMUEL (INT) 0 359 SANTACROCE (PAR) 0 360 SARDO (CHI) 5 402 SAVIC (FIO) 0 361 SCALONI (LAZ) 0 362 SILVESTRE (INT) 5 395 SMIT (CAG) 0 363 SORENSEN (BOL) 0 364 SPOLLI (CAT) 0 365 STANKEVICIUS (LAZ) 0 366 STENDARDO (ATA) 5.5 388 TERLIZZI (PES) 4 368 TERZI (SIE) 0 369 TOMOVIC (FIO) 5 403 UVINI (NAP) 0 370 VELAZQUEZ (GEN) 0 371 VITIELLO (SIE) 0 373 VON BERGEN (PAL) 4 374 YEPES (MIL) 0 375 ZACCARDO (PAR) 5 376 ZANON (PES) 5 389 ZAPATA (MIL) 0 377 ZAURI (LAZ) 0 378 ZIEGLER (JUV) 0

MEDIA QUOT. 5.75 4 5 5 0 1 0 1 6.25 10 0 7 6 4 6.25 11 0 3 6.5 14 0 6 6 8 6 5 4.75 8 6 12 6.25 3 0 1 5.5 4 5.75 4 6.25 6 0 4 0 3 0 7 0 6 6 4 6 8 0 2 5.5 7 0 3 0 5 0 1 5.25 4 6 1 5.25 10 7.5 7 6 7 6.25 5 0 4 0 11 0 2 5.5 5 0 5 0 2 5.75 15 0 2 0 4 0 7 0 3 5.5 2 4 6 0 5 5 5 0 4 0 5 0 4 4.5 3 6.5 5 5.5 12 4.75 4 0 8 0 1 0 2

CAMPIONATO P. V. G. 2 5,5 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6 0 0 0 0 2 6 0 2 6,5 0 1 0 0 2 7,5 0 0 0 0 2 5,5 0 1 0 0 2 5 0 1 6 0 2 6,5 0 0 0 0 2 5,5 0 2 6 0 2 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 6 0 2 5,5 0 0 0 0 2 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 5 0 2 6 0 2 6 0 2 6,5 1 2 6 0 2 6,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 5 0 0 0 0 2 0 0 2 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 6 0 1 5 0 0 0 0 1 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 4 0 1 0 0 2 5,5 0 2 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

MEDIA VOTO 5.75 5 0 0 6.25 0 6.25 6.25 0 6.75 0 6 6 5.25 6 6.25 0 5.5 5.75 6.25 0 0 0 0 6 6.25 0 5.5 0 0 0 5.25 6 5.5 6 6 6.25 0 0 0 5.5 0 0 5.75 0 0 0 0 6 5 0 5.5 0 0 0 4.75 6.5 5.75 5.25 0 0 0

A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 1/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/2 0/0 0/0 0/0

A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0

ESPAMM 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1

Centrocampisti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 502 ACQUAH (PAR) 0 5 2 503 ALLAN (UDI) 0 0 8 504 ALMIRON (CAT) 6.5 6.75 10 505 ALVAREZ R. (INT) 0 0 9 506 AMBROSINI (MIL) 5.5 5.5 8 507 ANGELO (SIE) 0 0 3 508 ANSELMO (GEN) 0 0 2 717 AQUILANI (FIO) 0 0 9 509 ARMERO (UDI) 4.5 4.5 10 510 ASAMOAH (JUV) 6.5 7.25 12 511 BADU (UDI) 0 6 5 512 BARRETO E. (PAL) 6 5.5 8 513 BARRIENTOS (CAT) 6.5 6.25 14 514 BASHA (TOR) 0 0 4 516 BEHRAMI (NAP) 5 5.75 10 723 BENASSI (INT) 0 0 1 517 BENTIVOGLIO (CHI) 0 0 2 518 BERTOLACCI (GEN) 0 0 6 519 BERTOLO (PAL) 5 5.25 8 520 BIABIANY (PAR) 6 6 13 521 BIAGIANTI (CAT) 6 6.25 6 522 BIONDINI (ATA) 6 6 8 523 BIRSA (TOR) 0 0 5 524 BJARNASON (PES) 5.5 5.5 5 719 BLASI (PES) 4.5 4.5 4 525 BOATENG (MIL) 7 5.75 16 526 BOLZONI (SIE) 0 0 5 527 BONAVENTURA (ATA) 5.5 5.5 12 708 BORJA VALERO (FIO) 6.5 7 12 528 BRADLEY (ROM) 0 5 8

CAMPIONATO P. V. G. 1 0 0 1 0 0 2 6,5 0 0 0 0 1 6 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 5 0 2 6,5 0 1 0 0 2 6 0 2 6,5 0 1 0 0 2 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 5 0 2 6 0 2 6 0 2 6 0 0 0 0 1 5,5 0 1 5 0 2 7 0 0 0 0 2 5,5 0 2 6,5 0 1 0 0

MEDIA VOTO 5.5 0 6.75 0 6 0 0 0 5 6.75 6 5.75 6.25 0 5.75 0 0 0 5.5 6.25 6.25 6 0 5.5 5 6 0 5.5 6.5 5.5

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I NUMERI

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il prezzo di Marek Hamsik, centrocampista più caro del listone

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le reti subite da Marchetti e Gillet, unici portieri rimasti imbattuti nelle prime due giornate di campionato

CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 529 BRIENZA (PAL) 0 530 BRIGHI (TOR) 10 531 BROCCHI (LAZ) 0 720 BRUGMAN (PES) 0 533 CAMBIASSO (INT) 5 534 CANA (LAZ) 0 535 CANDREVA (LAZ) 9.5 536 CARMONA (ATA) 0 537 CASARINI (CAG) 0 538 CASCIONE (PES) 5.5 539 CASTRO (CAT) 7.5 540 CAZZOLA (ATA) 0 541 CEPPELINI (CAG) 0 542 CERCI (TOR) 6 543 CHIARETTI (PES) 0 545 CIGARINI (ATA) 6 546 COFIE (CHI) 0 547 COLUCCI (PES) 5.5 548 CONSTANT (MIL) 0 549 CONTI (CAG) 2 550 COPPOLA (SIE) 0 551 COSSU (CAG) 5.5 552 COUTINHO (INT) 0 553 CRUZADO (CHI) 4.5 554 CUADRADO (FIO) 6 555 D'AGOSTINO (SIE) 6 556 DE FEUDIS (TOR) 0 729 DE JONG (MIL) 6 557 DE ROSSI (ROM) 6 558 DELLA ROCCA (FIO) 0 559 DESSENA (CAG) 5.5 736 DETTORI (CHI) 0 561 DIAMANTI (BOL) 10.5 562 DONADEL (NAP) 0 563 DONATI (PAL) 0 564 DOSSENA (NAP) 0 728 DUNCAN (INT) 0 565 DZEMAILI (NAP) 9.5 566 EDERSON (LAZ) 0 567 EKDAL (CAG) 9.5 727 EL KADDOURI (NAP) 0 568 EMANUELSON (MIL) 0 569 ERIKSSON (CAG) 0 718 ESTIGARRIBIA (SAM) 6 707 FERNANDEZ M. (FIO) 5.5 570 FERREIRA PINTO (ATA) 0 571 FLAMINI (MIL) 0 572 FLORENZI (ROM) 10.5 715 FOGGIA (LAZ) 0 573 GALLOPPA (PAR) 7.5 574 GARGANO (INT) 5 575 GAZZI (TOR) 7 577 GIACCHERINI (JUV) 0 732 GIORGI (PAL) 5.5 578 GOBBI (PAR) 5.5 579 GOMEZ (CAT) 8 580 GONZALEZ (LAZ) 7.5 581 GOROBSOV (TOR) 0 582 GRECO (ROM) 0 583 GUANA (CHI) 5 584 GUARENTE (BOL) 6 585 GUARIN (INT) 5.5 586 HAMSIK (NAP) 9 587 HERNANES (LAZ) 6.5 588 HETEMAJ (CHI) 6 589 ILICIC (PAL) 5 590 INLER (NAP) 6 591 ISLA (JUV) 0 592 IZCO (CAT) 6 593 JANKOVIC (GEN) 10.5 594 JORQUERA (GEN) 5.5 595 JUAN ANTONIO (SAM) 0 731 KONE P. (BOL) 0 596 KRHIN (BOL) 0 598 KRSTICIC (SAM) 6 599 KUCKA (GEN) 9.5 600 KURTIC (PAL) 5.5 601 LAMELA (ROM) 5.5 602 LANZAFAME (CAT) 0 604 LAZZARI (UDI) 9 605 LEDESMA (LAZ) 6.5 606 LJAJIC (FIO) 5 607 LLAMA (FIO) 0 608 LODI (CAT) 9.5 609 LORES (PAL) 0 725 LUCCA (ROM) 0 610 LUCIANO (CHI) 7.5 611 LULIC (LAZ) 7 612 LUND NIELSEN (PES) 0 613 MAGGIO (NAP) 6 614 MAICOSUEL (UDI) 0 615 MANNINI (SIE) 4.5 617 MARCHISIO (JUV) 6.5 733 MARESCA (SAM) 7 722 MARIGA (INT) 0 618 MARQUINHO (ROM) 10 619 MARRONE (JUV) 6 712 MARTINEZ J. (JUV) 0 620 MATUZALEM (LAZ) 0 621 MAURI (LAZ) 6 622 MERKEL (GEN) 0 623 MIGLIACCIO (FIO) 0 625 MODESTO (PES) 0 626 MONTOLIVO (MIL) 5 627 MORALEZ (ATA) 6.5 629 MORRONE (PAR) 6 630 MUDINGAYI (INT) 0 631 MUNARI (SAM) 5.5 632 MUNTARI (MIL) 0 633 MUSACCI (PAR) 0 634 NAINGGOLAN (CAG) 5.5 635 NINIS (PAR) 0 636 NOCERINO (MIL) 5.5 637 OBI (INT) 0 638 OBIANG (SAM) 7 639 OLIVERA (FIO) 0 640 ONAZI (LAZ) 0 735 PADALINO (SAM) 0 641 PADOIN (JUV) 0 643 PALLADINO (PAR) 6 714 PALOMBO (SAM) 0 644 PAROLO (PAR) 5.5 646 PASQUATO (BOL) 0 713 PAZIENZA (BOL) 6.5 647 PEPE (JUV) 0 648 PEREYRA (UDI) 5.5 649 PEREZ (BOL) 0 650 PERROTTA S. (ROM) 0 651 PINZI (UDI) 5 652 PIRLO (JUV) 7 724 PISANU (BOL) 0 653 PIZARRO (FIO) 6 654 PJANIC (ROM) 0 655 POGBA (JUV) 0 656 POLI (SAM) 6 657 PULZETTI (BOL) 0 658 QUINTERO (PES) 0 659 RADOVANOVIC (ATA) 0 661 RENAN (SAM) 0 662 RICCHIUTI (CAT) 0 664 RIGONI L. (CHI) 0 663 RIGONI M. (CHI) 0 665 RIOS (PAL) 4.5 666 RIVEROLA (BOL) 0 709 RODRIGUEZ R. (SIE) 0 730 ROSINA (SIE) 6 667 ROSSI (GEN) 0 669 SALIFU (CAT) 0 670 SAMPIRISI (GEN) 6 671 SANTANA (TOR) 6.5 672 SCHELOTTO (ATA) 6

MEDIA QUOT. 6 11 8.25 9 0 5 0 3 5.75 10 0 5 8 10 0 5 0 2 5.75 8 6.75 5 0 6 0 1 6 12 0 2 5.5 9 0 3 5.25 5 5 5 2 4 0 2 5.75 15 9.5 12 8 7 6 9 6.25 12 0 2 6 9 6.5 14 0 3 5.5 6 0 1 8 21 0 1 5 8 0 7 0 1 8 12 0 12 7.75 9 0 5 5.5 7 0 1 5.75 7 5.5 9 0 2 5 3 8 6 0 6 7.5 9 5.5 7 6.5 8 0 8 5.5 5 5.5 6 9.25 15 7 8 0 1 0 3 5 4 5.75 4 6 14 9.75 25 8.25 18 5.5 6 5 10 6.25 12 0 12 6 6 8.5 15 3.75 5 0 11 0 5 0 5 5.5 3 8.25 10 5.5 3 5.25 16 0 3 9 10 6.5 12 5.75 5 0 2 8.5 20 0 2 0 1 7.25 8 6.5 14 5.5 4 8.75 15 9 11 5.75 6 6 17 7 11 0 2 7.5 11 6.25 3 0 7 0 4 6.5 6 9 11 6 7 0 5 5 10 6.5 16 6 5 0 7 5.5 6 0 3 0 1 5.5 9 5.5 6 5.25 14 0 6 6.75 6 0 5 0 1 0 2 0 4 6 7 0 6 5.5 8 0 4 6.5 4 0 11 5.5 4 4.5 5 0 4 5 9 8.5 20 0 2 6 7 5.5 11 0 2 6 7 0 3 6.5 4 0 2 0 4 0 3 5.5 8 0 14 5 7 0 3 0 4 6 8 6 11 0 4 6 1 6 10 5.5 9

CAMPIONATO P. V. G. 1 0 0 2 7 1 0 0 0 0 0 0 2 5 0 1 0 0 2 7 1 0 0 0 0 0 0 2 5,5 0 2 7 0 1 0 0 0 0 0 1 6 0 0 0 0 2 6 0 0 0 0 2 5,5 0 1 0 0 1 5,5 0 0 0 0 2 6 0 2 0 1 2 5 1 2 6 0 2 6 0 0 0 0 1 6,5 0 2 6 0 0 0 0 2 5,5 0 0 0 0 2 7,5 1 2 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 2 6,5 1 0 0 0 2 6,5 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2 6 0 1 5,5 0 0 0 0 1 0 0 2 7,5 1 0 0 0 1 6,5 0 2 5 0 2 7 0 0 0 0 1 5,5 0 2 6 0 2 7 1 2 6,5 0 0 0 0 0 0 0 1 5,5 0 2 6 0 2 6 0 2 6 2 2 6,5 1 2 6 0 1 5 0 2 6 0 0 0 0 1 6 0 2 7,5 1 2 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6 0 2 6,5 1 1 5,5 0 2 5,5 0 0 0 0 1 6 1 2 6,5 0 2 5 0 0 0 0 2 6,5 1 0 0 0 0 0 0 2 7,5 0 2 6,5 0 1 0 0 2 6 1 1 0 1 2 5 0 2 7 0 1 7 0 0 0 0 2 7 1 2 6 0 0 0 0 0 0 0 2 6 0 1 0 1 1 0 0 0 0 0 2 5,5 0 2 6,5 0 1 6 0 0 0 0 2 6 0 0 0 0 0 0 0 2 6 0 1 0 0 2 5,5 0 0 0 0 2 6 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 1 0 0 1 6 0 0 0 0 2 5,5 0 1 0 0 1 6,5 0 0 0 0 2 5,5 0 1 0 0 0 0 0 1 5,5 0 2 7 1 0 0 0 2 6 0 1 0 0 0 0 0 2 6,5 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 2 5 0 0 0 0 0 0 0 1 6 0 1 0 0 0 0 0 1 6 0 2 6,5 0 2 6 0

MEDIA VOTO 6 6.75 0 0 5.75 0 6.75 0 0 5.75 6.5 0 0 6 0 5.5 0 5.5 5 5.5 0 6 6.5 6.25 6.25 6.25 0 6.5 6 0 5.75 0 6.75 0 5 0 0 6.5 0 6.25 0 5.5 0 5.75 5.5 0 5 6.5 0 6.5 5.75 6.5 0 5.5 5.75 7.25 6.5 0 0 5.5 5.75 6.25 6.75 6.75 5.75 5 6.25 0 6 7 5.25 0 0 0 5.75 6.75 5.5 5.25 0 6 6.5 5.75 0 6.5 0 0 6.75 6.5 5.5 6.75 6 6 6.5 7 0 6.25 6.25 0 0 6.25 6 6 0 5.25 6.5 6 0 6 0 0 5.75 5.5 5.25 0 6.25 0 0 0 0 6 0 5.5 0 6.5 0 5.5 5.5 0 5.5 7 0 6 5.5 0 6.25 0 6.5 0 0 0 5.5 0 5.25 0 0 6 6 0 6 6 5.5

A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/1 0/2 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0


MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 673 SCIACCA (CAT) 0 0 2 674 SCOZZARELLA (ATA) 0 0 1 734 SEMIOLI (SAM) 0 0 4 675 SESTU (SIE) 6 6 3 676 SEYMOUR (GEN) 5 5.5 3 677 SNEIJDER (INT) 5 7.5 21 678 SODDIMO (PES) 0 0 2 679 SORIANO (SAM) 0 6 2 680 STANKOVIC (INT) 0 0 4 681 STEVANOVIC (TOR) 5.5 5.25 6 682 STOIAN (CHI) 0 0 2 683 STRASSER (MIL) 0 0 1 684 SUCIU (TOR) 0 0 1 685 TACHTSIDIS (ROM) 6.5 6.5 6 686 TADDEI (ROM) 6 6 5 687 TAIDER (BOL) 6.5 6 5 688 TISSONE (SAM) 0 6.5 6 689 TOGNI (PES) 0 0 3 690 TOZSER (GEN) 6 6 7 691 TRAORE (MIL) 0 0 7 726 TROISI (ATA) 0 6 2 692 VACEK (CHI) 0 0 3 693 VALDES (PAR) 6 6 10 694 VALIANI (SIE) 6 6 6 721 VALOTI (MIL) 0 0 1 695 VARGAS J. (GEN) 6.5 6.5 10 697 VERDI (TOR) 0 0 3 698 VERGASSOLA (SIE) 9 7.75 10 699 VERRE (SIE) 6 5.5 1 700 VIDAL (JUV) 10 6.5 15 701 VIOLA (PAL) 0 0 3 702 VIVES (TOR) 0 6.5 5 716 WEISS (PES) 6 6 10 703 WILLIANS (UDI) 0 6 7 704 ZAHAVI (PAL) 0 0 5 705 ZANETTI (INT) 5 5.5 8 706 ZUNIGA (NAP) 5.5 5.5 9

CAMPIONATO P. V. G. 2 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6 0 2 5,5 0 2 5 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 6,5 0 1 6 0 2 6,5 0 1 0 0 0 0 0 2 6 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 2 6 0 2 6 0 0 0 0 1 6,5 0 0 0 0 2 6 1 2 6 0 2 7 1 0 0 0 1 0 0 2 6 0 1 0 0 0 0 0 2 5 0 1 5,5 0

MEDIA VOTO 0 0 0 6 5.75 6 0 6 0 5.25 0 0 0 6.5 6 6.25 6 0 6 0 6 0 6.25 6 0 6.5 0 6.25 5.5 6.5 0 6.5 6.25 6 0 5.5 5.5

A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0

MEDIA VOTO 5.5 5.25 0 0 0 5.75 0 6.75 6.5 5 6 5.5 0 5.5 0 6 6 6.25 6 0 5.75 5.5 5.5 5 0 0 4.5 6 5.75 5 5.5 0 0 6 6 0 6.25 5.75 0 6.5 0 6.25 5.75 0 4.75 7 0 6.75 0 5.5 0 0 0 0 6 6.25 5.5 0 6 5.75 0 5.5 5.75 6 0 7 7.25 5.25 5 0 0 0 0 5.5 0 6.75 6 6.5 0 0 0 6 0 0 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 7.5 0 0 5.25 6 0 7 6.5 6.75 5 0 6

A. 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 1 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2 1 0 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1

Attaccanti CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI 801 ABBRUSCATO (PES) 0 803 ACQUAFRESCA (BOL) 5.5 804 ALFARO (LAZ) 0 805 AMAURI (PAR) 0 807 BARRETO D.S. (UDI) 0 808 BELFODIL (PAR) 9.5 917 BENDTNER (JUV) 0 809 BERGESSIO (CAT) 13 810 BIANCHI (TOR) 8 812 BOGDANI (SIE) 0 813 BOJAN (MIL) 6 903 BORRIELLO (GEN) 5.5 814 BUDAN (PAL) 0 815 CALAIO' (SIE) 2 916 CAMPOS TORO (SIE) 0 816 CAPRARI (PES) 6 817 CASSANO (INT) 8.5 819 CAVANI (NAP) 5 820 CELIK (PES) 0 914 DE LUCA (ATA) 0 824 DENIS (ATA) 9 825 DESTRO (ROM) 5 826 DI MICHELE (CHI) 5.5 827 DI NATALE (UDI) 5 828 DIOP (TOR) 0 829 DOUKARA (CAT) 0 830 DYBALA (PAL) 4.5 831 EDER (SAM) 6.5 832 EL HAMDAOUI (FIO) 5.5 833 EL SHAARAWY (MIL) 5 834 FABBRINI (UDI) 0 835 FLOCCARI (LAZ) 0 923 FOTI (SAM) 0 836 GABBIADINI (BOL) 0 837 GILARDINO (BOL) 6 838 GIMENEZ (BOL) 0 839 GIOVINCO (JUV) 13 840 HERNANDEZ (PAL) 6.5 904 IAQUINTA (JUV) 0 841 IBARBO (CAG) 6.5 842 ICARDI (SAM) 0 843 IMMOBILE (GEN) 7.5 844 INSIGNE (NAP) 7 911 JOELSON (SIE) 0 902 JONATHAS (PES) 4.5 845 JOVETIC (FIO) 9 846 KEKO (CAT) 0 847 KLOSE (LAZ) 13 848 KOZAK (LAZ) 0 849 LARRIVEY (CAG) 3 850 LARRONDO (SIE) 0 906 LIVAJA (INT) 0 853 MARILUNGO (ATA) 0 908 MARTINEZ JARA (GEN) 0 854 MATRI (JUV) 5.5 855 MAXI LOPEZ (SAM) 9.5 856 MEGGIORINI (TOR) 6 922 MELAZZI (GEN) 0 858 MICCOLI (PAL) 5 859 MILITO (INT) 5 860 MORIMOTO (CAT) 0 861 MOSCARDELLI (CHI) 5.5 862 MURIEL (UDI) 5.5 863 NENE' (CAG) 7 912 NIANG (MIL) 0 905 NICO LOPEZ (ROM) 0 865 OSVALDO (ROM) 10.5 866 PABON (PAR) 5.5 867 PALACIO (INT) 5 868 PALOSCHI (CHI) 0 869 PANDEV (NAP) 0 870 PAOLUCCI (SIE) 0 871 PAPONI (BOL) 0 872 PARRA (ATA) 0 873 PATO (MIL) 0 874 PAZZINI (MIL) 16.5 876 PELLISSIER (CHI) 5.5 877 PINILLA (CAG) 0 901 PISCITELLA (GEN) 0 878 POLO (GEN) 0 879 POZZI (SAM) 0 880 QUAGLIARELLA (JUV) 6 921 RANEGIE (UDI) 0 881 RENNELLA (GEN) 0 882 ROBINHO (MIL) 0 883 ROCCHI (LAZ) 0 884 RODRIGUEZ F. (BOL) 0 885 ROZZI (LAZ) 0 920 SAMASSA (CHI) 0 918 SANSEVERINO (PAL) 0 887 SANSONE G. (TOR) 0 886 SANSONE N. (PAR) 0 888 SAU (CAG) 0 889 SEFEROVIC (FIO) 0 890 SGRIGNA (TOR) 11.5 915 SOSA (PAL) 0 924 TALLO (ROM) 0 891 THEREAU (CHI) 5 892 THIAGO (CAG) 6 919 TONI (FIO) 0 894 TOTTI (ROM) 9.5 895 VARGAS E. (NAP) 0 896 VUCINIC (JUV) 10.5 913 VUKUSIC (PES) 5 898 ZARATE (LAZ) 0 899 ZE EDUARDO (SIE) 5.5

MEDIA QUOT. 5.5 13 5.25 15 0 5 0 17 0 9 7.25 12 0 18 9.5 20 7 17 5 9 6 15 5.5 13 0 13 4 15 0 7 6 14 8 19 7.5 33 6 4 0 12 7 25 5 21 5.5 13 5 33 0 2 0 2 4.5 13 6 16 5.75 16 5 13 5.5 10 0 12 0 4 6 13 6 18 0 7 9 22 5.75 17 0 10 6.5 16 0 2 8.25 19 6.25 15 0 5 4.75 14 11.25 28 0 2 9.25 27 0 8 4 8 0 8 0 1 0 10 0 1 5.5 18 7.75 20 5.5 11 0 4 5.75 25 8.25 32 0 11 5.5 10 6.25 15 7 11 0 8 10 2 10.25 26 5.25 14 5 22 0 13 0 16 0 4 0 5 5.5 14 0 22 11 20 7.5 17 6 20 0 4 0 7 0 14 6 17 0 9 0 5 6 18 0 11 0 3 0 1 0 8 0 3 0 16 0 1 0 14 0 3 11.5 11 0 3 0 2 5 14 6 13 0 7 8 28 7.5 10 8.25 24 5 14 0 13 5.5 9

CAMPIONATO P. V. G. 1 0 0 2 5,5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6,5 1 0 0 0 2 7,5 2 2 7 1 1 0 0 1 6 0 1 5,5 0 1 0 0 2 5 0 0 0 0 2 6 0 2 5,5 1 2 5,5 1 1 0 0 0 0 0 2 6,5 1 1 5,5 0 2 5,5 0 1 5 0 0 0 0 0 0 0 1 4,5 0 2 6,5 0 2 5,5 0 2 5 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 1 6 0 0 0 0 2 7 2 2 6,5 0 0 0 0 2 6,5 0 0 0 0 2 6,5 1 2 6 0 0 0 0 2 4,5 0 2 6 3 0 0 0 2 7,5 2 1 0 0 2 6 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6 0 2 6,5 1 2 6 0 0 0 0 2 5,5 0 2 5 1 0 0 0 2 5,5 0 2 5,5 0 1 6 0 1 0 0 1 0 1 2 7,5 2 2 5,5 0 1 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2 8 3 2 5,5 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 6 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 7,5 1 0 0 0 0 0 0 2 5 0 2 6 0 0 0 0 2 7,5 0 2 0 0 2 7,5 1 1 5 0 0 0 0 1 6 0

4

I NUMERI

14,5

i punti di giornata per Andrea Consigli, portiere dell’Atalanta, che contro il Cagliari ha parato due rigori e si è meritato un bell’8,5 in pagella

3

i gol di Giampaolo Pazzini nella magica serata al Dall’Ara contro il Bologna. Sono le prime reti dell’attaccante con la maglia del Milan

33

il valore di Di Natale e Cavani, i due giocatori più cari del listone

MAGIC MANAGER Matteo Allori Giacomo Navarra Angelo Mauri Elvis Corti Giovanni Villa Domenico Bozza Daniele Sanna Roberto Caspani Omar Madaschi Enzo Paradiso Pietro Bernabei Andrea Breganni Alessandro Bocca Simone Martinelli Alessio Della Bartolomea Oreste Marino Mauro Peri W. Svanosio P. Acquaroli Ivan Mattana

CITTÀ La Spezia (SP) Pontassieve (FI) Robbiate (LC) Spirano (BG) Vigano (LC) Pieve Emanuele (MI) (PV) Bonorva (SS) Grosotto (SO) Torre De’ Roveri (BG) San Leucio Del Sannio (BN) Sermoneta Scalo (LT) Cannobio (VB) Sesto San Giovanni (MI) Viareggio (LU) Bedonia (PR) Roma (RM) Caronno Pertusella (VA) Sondrio (SO) Sedini (SS)

SQUADRA Tirolo ZEM Giacomoviola1 ENKELEJDA 4 El Principe Juviga Paris Saint Theodore MARAFOREVER86 Grazie Luciano 72 MADA75 Gli stregoni 2013 Ispanico19 ANDYb's TEAM Catinaccio Letygol2010 IL COVO Atletico Marinense ANZHI MAKHACHKALA Mare e Monti (43) JOGA BIRILLO 13

23

I PASSAGGI VINCENTI DI GIORNATA

LA CLASSIFICA DEL TORNEO DI APERTURA POS. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

LA GAZZETTA DELLO SPORT

PUNTI 183 182 181,5 180,5 180,5 180,5 180 179,5 179,5 179,5 179 179 178,5 178 178 178 177,5 177 177 177

Totti da urlo: che assist Pure Osvaldo rifinisce Giornata ricca di gol e assist in Serie A. Sono 15 i passaggi che hanno propiziato delle reti nel secondo turno di campionato. Magici i due di Francesco Totti a San Siro in Inter Roma 1 3. Il capitano giallorosso prima ha pennellato un perfetto cross per il colpo di testa vincente di Florenzi, poi ha illuminato Osvaldo per la rete del 2 1. Si fermano a un assist invece Lulic e Gonzalez (Lazio), Castro e Gomez (Catania), Galloppa (Parma), Bianchi, Salvatore Masiello e Sgrigna

(Torino), Osvaldo (Roma), Nené (Cagliari), Insigne (Napoli), Immobile (Genoa) e Obiang (Samp). Meritano una citazione i due ex Pescara, subito a loro agio in Serie A e l’attaccante del Toro, che al debutto nella massima serie non si è accontentato del gol, ma ha servito pure un pallone al bacio a Brighi per la seconda rete granata al Pescara. Non è invece assist il tocco di Asamoah a Vucinic per il 2 0 della Juve sull’Udinese: il passaggio è infatti «sporcato» da un avversario.

Tanta difesa e palla a Pazzini Alla Magic si vince anche così Matteo si aggiudica il torneo d’Apertura grazie a modificatore e tris del rossonero Milito e Cavani restano a secco? Ci pensa Hamsik. Che sorpresa il bonus a Masiello Un primato costruito con la difesa. Tanto davanti ci pensa Pazzini. Matteo Allori di La Spezia è il vincitore del Magic torneo d’Apertura. La sua Tirolo Zem ha totalizzato 183 punti in due giornate. Merito soprattutto di un primo turno d’eccezione (98,5 punti), consolidato poi nei restanti 90 minuti. Baluardo Paletta Spulciando l’undici della Tirolo Zem, balzano agli occhi i due 7,5 di giornata in difesa. Uno è quello di Paletta del Parma, sorpresa dello scorso campionato, che non sembra aver perso smalto in estate. L’altro porta la firma di Salvatore Masiello del Torino, autore di un pregevole assist per Rolando Bianchi, premiato con un punto di bonus, che si va ad aggiunge al 6,5 del voto. Il 6 del sempre sicuro Gillet, unito al 6,5 dell’affidabile Legrottaglie fanno scattare in automatico il modificatore della difesa da tre punti. E pazienza se per una volta il buon Barzagli si ferma a uno striminzito 5,5. Il centrocampo a tre è composto da giocatori abili a inserirsi in zona gol. Poco da dire su Hamsik, a segno con la Fiorentina. Buon

affare Gomez, che dopo il gol nel turno precedente, stavolta ha servito un assist a Bergessio contro il Genoa, confermando il suo periodo positivo. Meno brillante Sneijder con la Roma, ma l’olandese aveva già dato la domenica prima a Pescara. Attacco Pazzo Se Milito e Cavani avevano fatto la felicità di Matteo Allori nel primo

Legrottaglie e Gillet sicurezze A centrocampo male Sneijder, ma c’è Gomez weekend di campionato, ora è toccato a Pazzini recitare la parte del mattatore di giornata. La sua tripletta al Bologna, unita all’8 in pagella, ha portato in dote alla Tirolo Zem 17 punti. Che scendono di mezzo punto per l’ammonizione rimediata dal centravanti del Milan. Peccato veniale, che per una volta non è costato caro alla squadra. ma.gu. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giampaolo Pazzini, 28 anni, nuovo attaccante del Milan LIVERANI


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

FORMULA 1 DOPO IL GP BELGIO

Le soluzioni Combattere i decolli con le ruote carenate E gabbie per la testa GIORGIO PIOLA

L’incidente alla partenza del GP del Belgio ha evidenziato la nota dolente della F.1 in tema di sicurezza: l’incolumità dei piloti in caso di decollo, quell’inevitabile effetto catapulta che si innesca quando le ruote scoperte vengono a contatto e che ha già causato

delle vittime nelle serie minori. Purtroppo, in F.1 sembra ancora sopravvivere la tendenza a reagire in termini regolamentari soltanto dopo una tragedia. Come è successo dopo la morte di Ayrton Senna nel ’94 ad Imola. Fu quella una doccia fredda che, però, ha avuto l’effetto di far fare passi da gigante: in pochi mesi furono migliorati tutti i

settori della sicurezza passiva. E quello è stato soltanto l’inizio, da allora ci sono stati miglioramenti. L’ultimo dei quali è il famoso antiestetico gradino ricavato nei musi per evitare danni gravi in casi di collisioni laterali. Soluzione In Formula Indy

Gian Paolo Dallara ha realizzato una monoposto con am-

pie protezioni per evitare il decollo, fra l’altro siglata DW in memoria di Dan Wheldon, ex campione della categoria morto l’anno scorso a Las Vegas. In F.1 si dovrà inevitabilmente arrivare a una soluzione analoga e introdurre anche maggiori protezioni per la testa del pilota. Bisogna però fare due precisazioni. La prima è che Alonso a Spa più che la testa ha rischiato le mani. Per l’esattezza la sinistra, che sporgeva dall’abitacolo, saldamente attaccata al volante mentre la Ferrari affrontava il tornante verso destra della Source. L’altra precisazione riguarda le misure di protezione ai lati delle testa del pilota. Sono molto utili in caso di urto laterale, ma sono una fonte di problemi perché tolgono visuale. Ben lungi dal difendere Romain Grosjean, ma il pilota francese certamente non poteva vedere bene l’esatta posizione di Lewis Hamilton. Le eventuali protezioni che la Fia dovrà prima o poi

Alonso shock, la esasperazione dove i piloti rischiano di essere tagliati se arriva qualcuno con uno sponsor alle spalle e dunque sono tesi, nervosi, sotto pressione. Ma va anche detto che in altri tempi Grosjean e Maldonado sarebbero stati licenziati». In casi di recidiva, secondo Zanarini, bisogna inasprire le pene: «Non è sufficiente punire i piloti per le manovre scorrette con la perdita di posizione sullo schieramento, io sarei favorevole a introdurre un sistema come quello che usano gli arbitri nel calcio: dopo due ammonizioni una gara di stop». Formazione Ma la repressione

Giancarlo Minardi (al centro) col presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani e Luca Baldisserri, responsabile di Ferrari Driver Academy

«Un tutor per educare i giovani» Minardi: «In F. Abarth lo abbiamo già Il guaio è che Grosjean non è un deb!» ANDREA CREMONESI

Giovani troppo irruenti che trasformano partenze e manovre di sorpassi in duelli stile western nelle categorie minori e poi quando arrivano in alto non sanno controllarsi: l’allarme è stato lanciato a Spa da Fernando Alonso e Stefano Domenicali, dopo il terrificante incidente al via scatenato da Romain Grosjean. «Il giudizio su quanto accaduto spetta alla Fia quello che è certo — ha sottolineato il capo della Gestione Sportiva — è che sarebbe meglio che sin dalle categorie inferiori le regole di comportamento in pista fossero fatte rispettare il maniera inflessibile, così da avere dei piloti preparati nella maniera migliore per quella che è la massima espres-

sione dell’automobilismo sportivo». Cartellino Un giudizio che trova

d’accordo Enrico Zanarini. «Questi ragazzi dovrebbero prendere esempio dai campioni che pur partendo decimi sfiorano le vittorie», dice il manager emiliano, che ha lavorato con Irvine e ora segue Fisichella, facendo riferimento alla gara di Vettel. «Il fatto è che oggi questo sport vive una fase di

«

Bisogna fare come nel calcio: se si prendono 2 ammonizioni, si salta una gara ENRICO ZANARINI MANAGER DI FISICHELLA

non è nè può essere la sola ricetta: ci vuole anche educazione. E da questo punto di vista la Csai si è già mossa come racconta Giancarlo Minardi, consulente per F. Abarth, F.3, kart e scuola federale: «Noi facciamo già una attività capillare con i ragazzi che corrono in F. Abarth. Ad ogni appuntamento Raffaele Gianmaria (35 anni ex di F.3 e F.3000; n.d.r.), che è nostro consulente, porta i piloti in pista, mostrando loro traiettorie, punti di staccata, cordoli, insomma dove mettere le ruote. Poi dopo le prove e le gare facciamo vedere gli errori che hanno commesso. E non è vero che non siamo severi perché domenica a Imola a un pilota, che ha sbagliato la staccata, abbiamo inflitto la perdita di 5 posizioni sullo schieramento». Decisione Ma Minardi tiene an-

che a precisare che considerare giovane Grosjean è un errore. «Questo è un pilota che è alla seconda avventura in F.1 non è un ragazzino, se uno quando abbassa la visiera commette certi errori. Qui parliamo di uno che ha sbagliato 7 volte su 12. La decisione di tenerlo fermo per un gran premio è giusta e proporzionata ma chissà che servirà davvero. Magari Romain soffre di qualche blackout alle partenze. Io ricordo di aver lavorato negli anni ’76-’78 in F.2 con un pilota che, da qualunque posizione scattasse, arrivava alla prima curva in seconda o terza posizione. Peccato che in quella manovra esaurisse tutta la sua adrenalina e dopo due o tre giri perdeva il controllo e usciva di pista. Ha smesso...» © RIPRODUZIONE RISERVATA

Da Monza a Spa Quanti botti al via

Monza 1978 La tragedia di Peterson Al via del GP d’Italia una carambola coinvolge 10 vetture, tra cui la Lotus di Peterson che s’incendia. Lo svedese morirà il giorno dopo COLOMBO

Monaco 1980 Daly prende il volo A Santa Devota, la Tyrrell di Daly tampona Giacomelli: l’auto s’impenna e ricadendo colpisce la McLaren di Prost e l’altra Tyrrell di Jarier COLOMBO

Spa 1998 Schianto-record: 13 auto Subito dopo la partenza, Coulthard perde il controllo della McLaren e innesca una carambola-record, con altre 12 monoposto coinvolte

Melbourne 2002 Barrichello, che rischio Alla prima staccata, la Williams di Ralf Schumacher tampona la Ferrari di Barrichello e le passa sopra. Entrambi rimangono illesi COLOMBO

Spaventoso per il rischio corso da Fernando Alonso, l’incidente alla prima curva del GP di domenica, costato il ritiro al ferrarista, a Hamilton, Grosjean e Perez, è poca cosa rispetto alle grandi ammucchiate della storia della F.1. La madre di tutti i tamponamenti è accaduta, guarda caso, nel 1998 a Spa: all’uscita da La Source, sotto la pioggia battente Coulthard perse il controllo della McLaren e finì a muro. Fu l’inizio di una reazione a catena che coinvolse addirittura 13 monoposto con inevitabile bandiera rossa. Alla ripartenza, mezz’ora dopo, mancavano Panis, Barrichello, Salo e Rosset, rimasti senza muletto. Memorabile, per modo di dire, anche il botto in serie al 56˚ giro del GP Gran Bretagna 1975 a Silverstone: passata alla storia per essere stata la prima gara in cui il via venne dato con il semaforo invece della tradizionale bandiera, si concluse anticipatamente dopo una serie di 12 uscite di strada nello stesso giro per l’asfalto allagato. La direzione gara assegnò la vittoria a Emerson Fittipaldi, unico dei piloti di testa rimasto illeso. Tragico fu invece il bilancio della partenza al GP Italia 1978 a Monza: 10 vetture coinvolte, inclusa la Lotus di Ronnie Peterson che morì il giorno dopo all’ospedale Niguarda per un’embolia lipidica. Dieci furono anche le monoposto danneggiate in due incidenti separati nei primi metri del GP Germania 1994 a Hockenheim. Ma in quest’ultimo caso la pista fu ripulita in fretta e la gara non venne interrotta. Giovanni Cortinovis © RIPRODUZIONE RISERVATA


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imporre dovranno tenere conto di questo fattore. Una gabbia? Per la protezione

della testa del pilota la Fia sta lavorando su diverse ipotesi: la più accreditata (come conferma Paddy Lowe, progettista della McLaren) è quella di costruire una sorta di gabbia intorno all’abitacolo piuttosto che realizzare un cupolino tipo aerei da caccia. La prima banale controindicazione di questa soluzione, però, risiede nell’eventuale maggiore difficoltà ad estrarre un pilota svenuto dall’abitacolo. Per non parlare del rischio intossicazione in caso di fumo o, peggio ancora, in quello di incendio, Detto questo, è chiaro che bisogna cercare anticipare gli eventi sfortunati e non aspettarsi altri miracoli. Poco male se le monoposto perderanno parte del loro fascino: la sicurezza dei piloti è più importante. © RIPRODUZIONE RISERVATA

F.1 cambia? La Lotus di Grosjean vola sulla Ferrari di Alonso. Il francese è stato squalificato per un GP, lo spagnolo se l’è cavata con tanto spavento INFOPHOTO

della Dakar. Mentre il rivale Mark Webber ha spiegato che Alonso, più che il rischio di essere colpito alla testa dalla Lotus di Grosjean in decollo, avrebbe potuto subire gravi conseguenze alla mano sinistra, che sporgeva dall’abitacolo in quanto il pilota stava girando il volante per affrontare la prima curva a destra. L’episodio ha riportato all’attenzione il problema della sicurezza in F.1, già affrontato nell’inverno con l’introduzione sulle vetture di quei «brutti musi» (più bassi sulla punta e quindi in teoria meno pericolosi in caso di speronamento) che si vedono in pista quest’anno. Forse bisognerà pensare anche ad altro. Telaio e motore Intanto c’è da

4 Spalla a posto

IL NUMERO

Fernando c’è 2 «Sono al 200%»

Successi a Monza Alonso ha vinto il GP d’Italia nel 2007 (McLaren) e nel 2010 (Ferrari)

In palestra fa il record nel test dei riflessi GP troppo vicino: la Ferrari cambia telaio LUIGI PERNA

Lo shock è passato. La mente è già rivolta alla prossima sfida. C’è Monza alle porte e Fernando Alonso non ha neppure il tempo di fermarsi a pensare, dopo l’incidente di Spa. Forse è meglio così. «Mi sono svegliato senza nessun dolore e pronto per Monza al 200 per cento», ha voluto tranquillizzare tutti lo spagnolo, che ieri è tornato in Italia per cominciare la preparazione all’appuntamento. Si è allenato alla Ferrari e ne ha tratto una bella iniezione di fiducia, annunciando con orgoglio di aver battuto il suo record personale alla macchina Fernando dei riflessi. Ha anche lavorato Alonso, 31 anni con i preparatori Fabrizio BorCOLOMBO ra ed Edoardo Bendinelli: un

po’ di fisioterapia alla spalla sinistra, che ha ricevuto un colpo in seguito al tamponamento di Grosjean. Responso ok. Fernando da venerdì sarà al volante senza problemi. Amici La carambola al via del

GP del Belgio ha lasciato molti con il fiato sospeso. Lo spagnolo ha ricevuto i messaggi di conforto dell’amico cestista Pau Gasol, stella Nba dei Lakers, e dell’ex motociclista Nani Roma, re

Alonso ieri ha lavorato sui riflessi

stringere i tempi per allestire una nuova F2012 per Alonso in vista di Monza. E la scelta potrebbe cadere su un telaio di scorta, al posto di quello della vettura incidentata. I danni alla macchina infatti sono stati così ingenti da richiedere lunghe verifiche strutturali. Però ci sono pochissimi giorni a disposizione. Quindi riparare la vettura risulterebbe più facile con la sostituzione del telaio, anche per avere maggiori garanzie. Quello attuale sarebbe rimesso in pista a Singapore. Mentre il motore nuovo montato a Spa avrà una gara in meno: un piccolo vantaggio sui lunghi rettilinei di Monza da 340 all’ora. Ali La rossa porterà a Monza

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domande a... IVAN CAPELLI di PAOLO IANIERI

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DOMENICA GP ITALIA

Domenica a Monza (5.793 m) si corre l’83˚ GP d’Italia, 13a prova (su 20) del Mondiale 2012. In programma 53 giri per 306,720 km

S Programma Venerdì: prove libere dalle 10 alle 11.30 e dalle 14 alle 15.30. Diretta su Rai Sport 2 Sabato: prove libere dalle 11 alle 12 su Rai Sport 2. Qualifiche alle 14 su Rai 2 Domenica: gara alle 14 su Rai 1

S Biglietti Sabato: da 60 a 150 euro Domenica: da 80 a 570 euro Abbonamenti 3 giorni (venerdì, sabato e domenica): da 95 a 580 euro

S

Tornare dopo un incidente? Il pilota elimina ogni emozione L’incidente causato da Grosjean e che ha coinvolto Alonso, Perez e Hamilton, ha destato molta impressione. Ivan Capelli, ex di F.1 e oggi commentatore Rai, ci spiega come reagisce un pilota

1 Un pilota ha paura quando è coinvolto in un incidente come quello avvenuto domenica alla partenza del GP del Belgio? «No, in quel momento non riesci a provare paura, perché sei concentratissimo sul tuo lavoro e l’adrenalina è alta. Magari la paura subentra dopo, quando a bocce ferme ripensi all’incidente o guardi le immagini».

nuove soluzioni di ali, ancora più scariche rispetto a Spa, alla ricerca della migliore velocità massima. Saranno provate durante il fine settimana, per trovare la configurazione più efficace. Mentre le altre modifiche aerodinamiche (diffusore) saranno di dettaglio. Tra l’altro, Alonso a Spa usava i doppi deviatori di flusso ricurvi sotto il muso, che erano stati montanti sulla vettura del compagno Felipe Massa già a Barcellona e quindi sviluppati. Ci saranno lievi modifiche anche sui caschi di Alonso e Massa, con appendici che favoriscano i flussi aerodinamici nella zona dell’airscope. Mentre la Pirelli conferma le gomme dure e medie di Spa, necessarie a sopportare le tremende sollecitazioni laterali alla curva Ascari e in Parabolica.

3 Come si torna al volante dopo un brutto incidente come quello di Alonso? «In macchina si rientra tranquillamente, perché hai la capacità di cancellare ogni tipo di emozione non appena riaccendi il motore e ti prepari a rientrare in pista».

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2 Ma riguardare quanto è accaduto, aiuta a resettare tutto oppure può essere controproducente? «Parti dal concetto che non è stato un tuo errore e quindi lo guardi tranquillamente, perché tanto non cambia nulla. Il discorso può essere diverso se esci di strada, distruggi la macchina, fai un "capottone" e l’incidente è stato causato da un tuo errore».

Viabilità La zona dell’Autodromo non è raggiungibile con auto e moto private. Venerdì, sabato e domenica bisogna lasciare l’auto nei parcheggi P+Bus navetta o in quelli predisposti dall’Autodromo a Biassono. Dai parcheggi a pagamento partono bus navetta gratuiti (oppure 3 euro per chi non ha il biglietto del parcheggio)

S Classifiche Piloti: 1. Alonso 164 punti 2. Vettel 140 3. Webber 132 4. Raikkonen 131 5. Hamilton 117 6. Button 101 7. Rosberg 77 8. Grosjean 76 9. Perez 47 10. Schumacher 35 11. Massa 35 Costruttori: 1. Red Bull 272 2. McLaren 218 3. Lotus 207 4. Ferrari 199

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MOTOGP OGGI IN PISTA

Pirro prova la Ducati Giapponesi ad Aragon Il Motomondiale è fermo per 3 settimane ma le squadre sono in piena attività. Dopo il test collettivo (Yamaha-Honda) di Brno e la successiva uscita solitaria della Ducati a Misano, oggi si ricomincia. Le giapponesi sono ad Aragon, in Spagna (dove ieri è tornato in pista su una Moto3 l’ex iridato 125 Emilio Alzamora, manager di Marc Marquez e altri piloti spagnoli) e girano 2 giorni con i soli piloti ufficiali: sulla Yamaha, Ben Spies e Jorge Lorenzo, sulla Honda Dani Pedrosa e il suo nuovo compagno Jonathan Rea, che nella Repubblica Ceca ha fatto molta fatica al debutto e ora dovrà cominciare a girare come un pilota «vero». Soluzioni La Yamaha, che a Br-

no aveva fatto esordire la moto in configurazione 2013, ora si concentrerà sugli aggiornamenti per questo campionato. In particolare Lorenzo aveva parlato di modifiche sul motore da usare nei prossimi GP. La Honda avrà invece per Pedrosa modifiche sulla ciclistica per eliminare il chattering. Rossa Passando alla Ducati, con i piloti ufficiali fermi, tocca ai giovani portare avanti per 3 giorni al Mugello il lavoro di sviluppo sulla Desmosedici, probabilmente per il 2013 e in particolare sul nuovo motore che Valentino non ha provato a Misano. In sella ci saranno Andrea Iannone, che a giorni vedrà scadere l’opzione che lo porterà nel Team Pramac, la squadra satellite, e la sorpresa Michele Pirro (Team Gresini), che prende il posto di Danilo Petrucci, che domani a Vairano (Pavia) esordirà sulla Suter Bmw del Team Ioda, che guiderà da Misano. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino AUTOCANDIDATURA

Rubens vuole la Lotus Rubens Barrichello, 5O dome nica a Baltimora nella IndyCar, si candida a sostituire Romain Gro sjean domenica a Monza: «La gen te mi chiede se accetterei nel caso in cui la Lotus mi chiamasse per Monza: la risposta è sì!!» ha scritto il brasiliano su Twitter. In realtà si fanno i nomi di D’Ambrosio, Sutil e Alguersuari. l team, intanto, ha uffi cializzato che non utilizzerà il dop pio Drs nel GP d’Italia.

DOMANI CON I TIFOSI

Videochat Ricciardo Daniel Ricciardo domani ri sponderà in videochat alle doman de dei tifosi: la diretta su www.red bull.it è in programma alle 15.

ESIBIZIONE A OTTOBRE

Villeneuve a Baku Jacques Villeneuve il 6 7 ot tobre sarà a Baku (Azerbaigian) per partecipare alla prima tappa del City Challenge. L’ex iridato gui derà una Porsche 911 GT3 R che dividerà con l’olandese Jos Ver stappen.

KART A SARNO

Lammers iridato KZ1 A Sarno l’olandese Bas Lam mers (KZ1) e l’inglese Jordon Len nox (KZ2) si sono laureati campioni del mondo di kart delle classi 125 col cambio. Gran debutto in KZ2 del giovane Max Verstappen, figlio dell’ex F.1 Jos, in pole nella finale e fermato solo da un incidente.


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CICLISMO 67˚ GIRO DI SPAGNA, 16ª TAPPA La Nazionale Per il Mondiale Nibali capitano con Moser e Ulissi C’è anche Nizzolo Dopo la decisione Fci che ha vietato la Nazionale a chi è implicato nelle inchieste doping. ecco i corridori che fanno parte del gruppo del c.t. Bettini. Al Mondiale, l’Italia correrà in 9. I cronomen sono Malori e Pinotti.

VINCENZO NIBALI 27 anni, Liquigas Cannondale

MORENO MOSER 21 anni, Liquigas Cannondale

DIEGO ULISSI 23 anni, Lampre Isd

GIACOMO NIZZOLO 23 anni, RadioShack Nissan

LUCA PAOLINI 35 anni, Katusha

RINALDO NOCENTINI 34 anni, Ag2r La Mondiale

DARIO CATALDO 27 anni, Omega Quick Step

EROS CAPECCHI 26 anni, Liquigas Cannondale

OSCAR GATTO 27 anni, Farnese Selle Italia

ELIA FAVILLI 23 anni, Farnese Selle Italia

MARCO MARCATO 28 anni, Vacansoleil

ENRICO BATTAGLIN 22 anni, Colnago Csf

MANUELE BOARO 25 anni, Saxo Tinkoff Bank

ADRIANO MALORI (crono) 24 anni, Lampre Isd

MARCO PINOTTI (crono) 36 anni, Bmc

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I GIORNI IRIDATI Così i Mondiali di Valkenburg (Olanda)

S Domenica 16 Cronosquadre per team (donne: 34,2 km; uomini 53,2 km)

S Lunedì 17 Cronometro uomini jr (26,6 km) e under 23 (36 km)

S Martedì 18 Crono donne jr (15,6 km) e donne elite (24,3 km)

S Mercoledì 19 Cronometro uomini elite (45,7 km)

S Giovedì 20 riposo

S Venerdì 21 In linea donne jr (65 km)

S Sabato 22 Under 23 (161 km) e donne elite (129 km)

S

Gazzetta.it CATALDO-RODRIGUEZ GUARDA I VIDEO LA TAPPA IN DIRETTA Sul sito rosa, guarda i video di Cataldo, grande vincitore di ieri, e della maglia rossa Rodriguez. Inoltre, potete seguire ogni tappa con gli aggiornamenti in diretta. In più, servizi, audio e le foto più belle della corsa spagnola.

Domenica 23 Uomini jr (129 km) e professionisti (267 km): il traguardo è 1,7 km dopo il Cauberg

Cataldo da sballo Il trionfo più bello a 9 km all’ora! E arriva l’azzurro Vuelta All’abruzzese la tappa regina: 1’20" per i 200 metri finali al 24%. Il c.t. Bettini sorride DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GHISALBERTI CUITU NEGRU (Spagna)

Tappa e... maglia! Impresa di Dario Cataldo nella tappa regina della Vuelta, quella che si è conclusa sul temutissimo Cuitu Negru, nelle Asturie. Un trionfo che non gli vale la maglia rossa di leader della generale, ma che gli fa guadagnare quella azzurra per il Mondiale di Valkenburg. L’abruzzese dell’Omega Pharma, 55 chilometri dopo il via da Gijon, si lancia con il belga Thomas De Gendt — sì, quello che è arrivato terzo al Giro d’Italia con l’impresa sullo Stelvio — in un attacco che sembra impossibile. Al traguardo mancano 128,5 chilometri intervallati da due gpm di prima categoria e l’inesplorato puerto finale, una salita classificata di categoria especial.

italiano crono, adesso questo trionfo». Per ottenerlo Cataldo ha dovuto soffrire l’incredibile. A due chilometri dall’arrivo, chissà se per un’impercettibile accelerazione sua o per il cedimento del compagno d’avventura, si trova solo. Ma davanti ha duemila metri verticali, una parete dove quasi servirebbero corda e piccozza. Duemila metri che entreranno nei racconti di ciclismo, nelle discussioni,

«

Il Cuitu Negru è una salita micidiale, ma in un grande giro ci sta. Non mi fermo qui

Soddisfazione «Quando Saxo ed

Euskaltel si sono messe a tirare, De Gendt ha avuto paura che non ce la facessimo — spiega Dario, primo italiano a vincere in questa Vuelta —. Ma io una tappa la volevo vincere a tutti i costi». Ha scelto la più dura, quella che nobilita una carriera. «Per me questa è una grande stagione — prosegue l’abruzzese di Miglianico (Chieti), 27 anni —. Prima il campionato

DARIO CATALDO TRICOLORE A CRONOMETRO

nelle leggende di questo sport. «Una salita micidiale, ma una cosa che in un grande giro ci vuole». Per tradurre le parole in numeri, basti pensare che per coprire gli ultimi 200 metri, Cataldo ha impiegato 1’20", cioè è salito a 9 km/ora. Con un rapporto sbagliato: gli avevano montato il 26, invece del 28. Fatica e impresa L’eritreo Da-

niel Teklehaimanot ha tagliato il traguardo vomitando per lo sforzo brutale. «Per quest’anno ho ancora obiettivi — continua il vincitore, che ha conquistato il Giro dilettanti nel 2006 —. Il Lombardia, corsa nella quale ho sempre fatto bene, è uno. E l’anno prossimo punto anche a fare classifica vera al Giro (12˚ negli ultimi 2 anni, ndr). Devo solo risolvere il problema della prima settimana, dove soffro troppo e perdo tempo. Devo rivedere qualcosa nella preparazione». La vittoria di Cataldo fa sicuramente sorridere il c.t. Paolo Bettini, alle prese con una Nazionale non facile da mettere assieme anche, ma non solo, per i provvedimenti presi dalla Federazione. Provvedimenti che escludono dalla maglia azzurra tutti gli atleti coinvolti in indagini. Misure per le quali l’Assocorridori minaccia azioni legali.

Ha 27 anni Dario Cataldo in trionfo. Nato a Lanciano, è di Miglianico (Chieti). Corre per l’OmegaQuick Step ed è pro’ dal 2007. Nel 2006 ha vinto il Giro d’Italia dilettanti. Tricolore 2012 a crono, vanta 5 successi. La sua passione è il disegno FOTO BETTINI

Largo ai giovani In Italia — e i

risultati soprattutto nelle classiche sono testimoni — mancano corridori vincenti. Bettini non ha a disposizione un Bettini, un Bugno, un Bartoli. Nessuno dei presunti big ha messo in difficoltà il c.t. con delle vittorie, solo chiacchiere e messaggini su twitter. La scelta di puntare sui giovani, quindi, in un certo senso s’impone, anche perché in Italia giovani di talento da far crescere ci sono. Bettini con la nuova norma federale (tra i corridori di un certo valore) in pratica deve rinunciare solo a Ballan, che in Olanda avrebbe potuto fare bene. Cunego qui alla Vuelta non si è visto, Visconti sta attraversando un’annata negativa. E Bettini non ritiene adatto Bennati per il percorso olandese del Cauberg. Possibili scelte Vediamo quindi quali potrebbero essere gli atleti sotto osservazione del com-

IL PADANIA NELLE ZONE DEL TERREMOTO DELL’EMILIA, LA BREVE CORSA A TAPPE SI ERA APERTA AL MATTINO CON LO SPRINT DI ROSSI

Dallo schiaffo di Savona ai baci: Colbrelli leader La cronosquadre vinta dalla Colnago lancia il bresciano, picchiato nel 2011 DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESI CREVALCORE (Bologna)

Un anno fa a schiaffi, stavolta a baci. Un anno fa a Savona una manifestazione, una contestazione, l’interruzione della corsa, un uomo che si avvicina ai corridori, lui che lo allontana, l’uomo che gli tira uno schiaffo, lui che viene trattenuto, a stento, da Ivan Basso. Stavolta la sua squadra che vince la crono, lui che taglia per primo il traguardo, indossa la maglia di leader e riceve i baci della miss. La vita è una ruota, anzi, due.

Lui è Sonny Colbrelli, 22 anni, bresciano, faccia rotonda e sorridente. Il nome Sonny, un po’ da pugile e un po’ da bluesman, è poco bresciano e molto americano: infatti l’ispirazione ai suoi genitori è venuta davanti alla tv, ipnotizzati da «Miami Vice». Il resto è da corridore vero, passista veloce, compagno generoso, un anno fa stagista, stavolta professionista, e nel frattempo ancora azzurro (agli Europei Under 23 è caduto a 300 metri dal traguardo, in pie-

Oggi tappa lunga: 223 km con traguardo a San Vendemiano, paese di Del Piero

na lotta per il bronzo). «Per la cronosquadre non avevamo pensato a nulla — ha confidato Sonny —. Invece siamo partiti forte, all’intertempo ci siamo scoperti in testa, e abbiamo tenuto duro. Ma per la classifica i capitani restano Pozzovivo, Brambilla e Battaglin, e per le volate c’è sempre Modolo. Io sono felice così. Felice di fare parte di questa squadra, di avere battuto squadroni come la Liquigas di Nibali e la Lampre di Scarponi, di avere corso il Giro (era l’italiano più giovane, ndr), e di sognare di vincere, prima o poi, la Sanremo». Alluvione Il Padania — rispetto a un anno fa, quando si chiamava il Giro di Padania, ha perso la parola più ciclistica — ha vissuto ieri due capitoli. Il primo in linea, il secondo — quello che ha laureato Colbrelli e la Colnago — a cronosquadre. Il

La Colnago vola. Sotto, Sonny Colbrelli, 22 anni, ed Enrico Rossi, 30 BETTINI

primo sotto l’acqua, passando dall’acquazzone al diluvio, il secondo all’asciutto. Il primo ha vissuto quattro cadute negli ultimi 10 chilometri, la selezione è stata dura come nella discesa libera di Kitzbühel, alla penultima curva ha osato Enrico Rossi, che poi ha vinto. Abituato a ben altri rovesci, Rossi non si è preoccupato dell’asfalto viscido e ha conquistato la prima vittoria italiana del 2012 dopo sei all’estero (due in Grecia, tre in Slovacchia e una in Serbia). Il teatro delle due semitappe è stato un territorio martirizzato dal terremoto: il ciclismo ha regalato uno spettacolo di solidarietà. Oggi si va da Poggio Renatico a San Vendemiano. Distanza quasi da Mondiale, destino da velocisti, roba da Modolo che corre in casa, ma anche da Petacchi, Ferrari, Napolitano. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Rodriguez e Contador, salita-record I big Purito strappa 6" al rivale: è sempre più leader. Ultimi 4 km a velocità pazzesca

Alberto Contador, 29 anni, affiancato a Joaquin Rodriguez, 33 BETTINI DAL NOSTRO INVIATO

CUITU NEGRU (Spagna)

missario tecnico. Nibali è la punta, al suo fianco i due «vecchi», cioè Paolini e Nocentini. Dalla Vuelta esce bene anche Capecchi, che si è staccato per la generale: qualche giorno leggero, per poi testarsi in una tappa secca. Tra quelli che hanno un posto sicuro ci sono anche Moser e Ulissi, che venerdì e domenica correranno in Canada due gare di World Tour; Gatto e Nizzolo dovrebbero essere quasi dentro. A questi nove si aggiungono tre giovani estremamente interessanti come Favilli, Battaglin e Boaro, di cui Bettini è grande estimatore; più un «quasi giovane» come Marcato, un lottatore. Vedremo tra questi tredici gli 11 che sapranno guadagnarsi il biglietto per l’Olanda. Ma volete scommettere che con questi nomi verrà fuori una squadra forte e che sa entusiasmare?

ASSOCORRIDORI PRONTE AZIONI LEGALI

«Non escludiamo gli atleti solo per semplici sospetti» L’Assocorridori ha espresso contrarietà alla linea federale del presidente Di Rocco: «Il rispetto dei principi fondamentali, quali quelli di essere messi in condizione di espletare la propria attività lavorativa senza subire discriminazioni e di essere condannati solo a seguito di un giusto processo, non può mai essere messo in discussione (...). E’ grottesco che, mentre per i massimi dirigenti Coni solo una condanna passata definitivamente in giudicato può comportare la loro ineleggibilità (art. 5), per i corridori professionisti italiani sia invece sufficiente un’accusa, anche solo ventilata o ipotizzata, per escluderli dal partecipare alla corsa più importante dell’anno (...). Pertanto l’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani si attiverà in tutte le sedi affinché ai corridori professionisti vengano riconosciute le medesime garanzie che lo statuto Coni conferisce giustamente ai propri dirigenti.

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ciclismo e indagini di LUCA GIALANELLA

Rossi vince ma a fine mese ha il processo Il ciclismo italiano sta attraversando il momento più delicato dell’ultimo decennio. Rinnovamento e massima trasparenza, come l’ha definito il presidente federale Di Rocco: e la severità con cui sono state chiuse le porte della Nazionale non solo agli indagati, ma persino a chi viene citato nelle inchieste doping è significativa. Ieri però, nella prima semitappa del «Padania», ha vinto Enrico Rossi. Non ci interessa che sua sorella, Vania, sia la compagna di

Riccò. Ci interessa molto di più che a fine mese Rossi andrà a processo al Tribunale di Perugia per un’accusa grave: è imputato con altre due persone di associazione a delinquere finalizzata al traffico di prodotti dopanti. Il codice penale prevede la reclusione da 3 a 7 anni. Sì, a processo. È il risultato dell’inchiesta Cobra-Red del 2010, da cui Riccò e Vania uscirono senza addebiti. Per gli inquirenti, Rossi era una delle figure centrali (l’ex pro’ Luca Celli, coinvolto nella stessa vicenda, è stato già condannato a 6 mesi con la condizionale dopo aver scelto il rito abbreviato). La Procura antidoping del Coni ha ascoltato Rossi a suo tempo, senza deferirlo. Poi il riminese è stato rinviato a giudizio, su richiesta del pm Sottani. Corre per un piccolo team Continental, la croata Meridiana, già sospesa dall’Uci. In una squadra ProTour sarebbe stato fermato. No, il ciclismo non può vivere a due velocità.

Hanno cambiato passo, ma il risultato è rimasto invariato: Joaquin Rodriguez è più forte di Alberto Contador. Questo è il verdetto della tappa regina della Vuelta. Ancora una volta la Saxo-Tinkoff ha fatto la corsa, ancora una volta il madrileno le ha provate tutte, ma anche ieri alla fine Purito gli ha rosicchiato gli abbuoni (4 secondi) e un piccolo distacco (2 secondi) nei metri conclusivi. Ora il distacco tra i due è di 28", ma soprattutto Purito ha la sicurezza che gli deriva dal fatto di sapere gestire e resistere a ogni attacco. Perde qualcosa Valverde (17"), ma consolida il suo terzo posto nella generale visto che l’inglese Froome cede 2’32" alla maglia rossa e finisce a 2’56" dal murciano. Delusione «Ci ho provato in

ogni modo — afferma Contador — ma Joaquin sta andando fortissimo. Sono comunque contento delle mie prestazioni. L’unica, per cercare di battere Purito, è che cambi il tempo, che venga giù più acqua possibile che a me piace». «Speriamo di no — gli ribatte con il sorriso Rodriguez — si sta così bene con il sole...». Nel

RISULTATI

clan Katusha si temeva molto questa tappa che, da Pamplona, veniva considerata fondamentale. «Chi va al giorno di riposo con la maglia vince la Vuelta», sostenevano Rodriguez e Piva, il direttore sportivo. «Sì, siamo a buon punto — afferma Purito —. Manca solo la Bola del Mundo di sabato e lì Contador sarà motivatissimo perché oltretutto è casa sua. Ma sono motivatissimo anch’io». Che ritmo Cambio di passo, di-

cevamo all’inizio. Ieri i big sono andati molto più forte rispetto alle tappe precedenti. Rodriguez per coprire gli ultimi 4 km ha impiegato 14’01", alla media di 17,1 km/h, con una Vam (velocità ascensionale media) di 1.926 e una potenza di 400 watt, cioè quasi 6,9 watt/kg. Tantissimo. Nelle salite finali dei giorni precedenti, le potenze erano state tra i 5,6 e i 5,8 watt/kg. Per capirci, a 1.926 di Vam (per quanto questo non sia un dato scientifico) non era mai arrivato nessuno. Il record (1.900) era di Sastre, Heras, Simoni, Menchov e Cuesta nel 2005 a Lagos di Covadonga. Purito, nel 2010, fece segnare 1.900, ma a Peña Cabarga, in una tappa molto più facile.

ARRIVO 1. Dario CATALDO (Omega-Quick Step) 183 km in 5.18’28", media 34,623; 2. De Gendt (Bel, Vacansoleil) a 7"; 3. J. Rodriguez (Spa, Katusha) a 2’39"; 4. Contador (Spa) a 2’41"; 5. Valverde (Spa) a 2’58"; 6. Quintana (Col) a 3’24"; 7. Anton (Spa) a 4’07"; 8. Talansky (Usa) a 4’15"; 9. Ten Dam (Ola) a 4’18"; 10. Gesink (Ola) a 4’21"; 14. Froome (Gb) a 5’11"; 26. Nocentini a 8’31"; 29. Cunego a 8’47"; 90. Capecchi a 26’59"

S CLASSIFICA 1. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha) 63.38’24"; 2. Contador (Spa, Saxo-Tinkoff) a 28"; 3. Valverde (Spa, Movi star) a 2’04"; 4. Froome (Gb) a 4’52"; 5. Moreno (Spa) a 6’58"; 6. Gesink (Ola) a 7’28"; 7. Talansky (Usa) a 8’28"; 8. Ten Dam (Ola) a 9’; 9. Anton (Spa) a 9’11"; 10. Roche (Irl) a 11’44"; 19. Nocentini a 20’15"; 28. Capecchi a 35’48" 43. Cunego a 59’15"; 46. Cataldo a 1.2’22"

S OGGI riposo

INCHIESTA DOPING

Uci: «Nessun problema a sanzionare Armstrong»

Lance Armstrong, 40 anni BETTINI

«Se l’Uci dovrà sanzionare Lance Armstrong, non avremo alcun problema. In passato abbiamo squalificato molti ottimi corridori e non avremmo paura a rifarlo». Per la prima volta, Pat McQuaid, il presidente della federazione internazionale, parla del caso del texano, e all’indomani delle rivelazioni della trasmissione sportiva «Stade 2» di «France 2». Sangue e misteri L’Usada, l’agenzia antidoping americana, ha accusato Armstrong di doping e l’ha radiato, cancellando i risultati ottenuti dal 1˚ agosto 1998. E secondo «Stade 2» avrebbe prove schiaccianti, cioè sarebbe in possesso di suoi campioni di sangue positivi: la fonte sarebbe Travis Tygart, il numero uno dell’Usada. Era già emerso che l’ente americano possedesse 38 campioni di sangue di Armstrong, raccolti in competizione e a sorpresa dal 16 ottobre 2008 al 30 aprile 2012, e che avesse intenzione di usarli nell’inchiesta. Non risulta che l’Uci abbia mai consegnato all’autorità americana campioni del periodo in cui Armstrong ha vinto i 7 Tour (1999-2005). E anche in merito alle ultime rivelazioni, di queste presunte positività la federazione internazionale non ha avuto notizia dall’Usada, come invece deve accadere: ogni caso di doping deve essere notificato. Insomma, il caso-Armstrong resta aperto — il cowboy ha sempre respinto ogni accusa — e potrebbe finire al Tas. Ma siamo sicuri che poi finirà? ci. sco.

c.ghis.

Taccuino TAS / IL TEDESCO HAAS

Giudicò Contador Sarà l’arbitro di Riccò

PRIMA SEMITAPPA a Bondeno (Ferrara): 1. Enrico ROSSI (Meridiana) 83 km in 1.55’12", media 43,142; 2. Graziato (Lampre-Isd); 3. Baggio (Utensilnord Named); 4. Taborre; 5. Favilli.

A FORTE DEI MARMI

CLASSIFICA: 1. Sonny COLBRELLI (Colnago-Csf); 2. Brambilla; 3. Pozzovivo; 10. Pellizotti a 4"; 18. Nibali a 7". OGGI: 2ª tappa, Poggio Renatico (Fe)-San Vendemiano (Tv) 223 km. TV: RaiSport2 alle 19 e Sportitalia 24 alle 22.

OGGI RIPOSO

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Bravo Graziato 2˚ in volata Lo lancia Petacchi

CRONOSQUADRE da San Giovanni in Persiceto a Crevalcore: 1. COLNAGO-CSF 18 km in 20’23", media 56,339; 2. Androni-Venezuela a 4"; 3. Liquigas-Cannondale a 7"; 4. Lampre-Isd a 20"; 5. Acqua e Sapone a 24".

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«Torriani» a Hinault Aperta la mostra «Tre uomini d’oro» Fausto Coppi, Gino Bartali e Fiorenzo Magni. A loro è dedicata la mostra «Tre uomini d’oro» inau gurata ieri a Villa Bertelli (Forte dei Marmi) nell’ambito del 15o premio in ternazionale «Vincenzo Torriani», vinto dall’ex campione francese Bernard Hinault (nella foto Bettini), dal costruttore di bici Ugo De Rosa e dal presidente della Maratona del le Dolomiti Michil Costa. L’esposi zione ripercorre la storia racconta ta da Giuseppe Castelnovi nel libro «Tre uomini d’oro». La mostra è aperta fino al 15 settembre.

Ricordate Ullrich Haas? Era uno dei tre giudici del Tas chiamati a decidere sulla positività al clenbute rolo di Contador al Tour 2010, poi sanzionata con due anni di stop. Lo stesso Haas sarà il giudice unico del Tribunale di Losanna sul caso di Ric cardo Riccò: il modenese, 29 anni, è stato squalificato per 12 anni ma ha chiesto che venga rifatto il proces so sportivo, e anche una sospensio ne della pena. L’udienza dovrebbe svolgersi entro la fine dell’anno.

GIRO DI LUNIGIANA

Orsini chiude terzo La corsa va a Mohoric (d. viganò) A Casano di Orto novo (La Spezia), 3o successo con secutivo per il tedesco Silvio He rklotz nell’ultima tappa del Giro di Lu nigiana juniores (3o Federico Zurlo). La corsa è andata allo sloveno Matej Mohoric con 51" sullo stesso He rklotz e 1’45" sul tricolore Umberto Orsini, nipote di Andrea Tafi.

GIRO DI TOSCANA DONNE

Bronzini fa bis ma non esulta (f. cal.) Successo finale della polacca Malgorzata Jasinska (MCi pollini) al Giro di Toscana, con Va lentina Bastianelli 4ª. Nell’ultima tappa, bis di Giorgia Bronzini (Diado ra) a Firenze, però l’iridata non ha esultato. «Troppa gente dopo l’arri vo e il ciottolato era bagnato, que stione di sicurezza», ha spiegato la 29enne piacentina (foto Scanferla). FARDELLI CRONO — A Rogno (Bergamo) grande successo per l’8˚ Memorial Fardelli a cronome tro. Tra gli elite/under 23, 1˚ l’austra liano Dennis Rohan (8˚ Mammini). Donne: 1ª la francese Edwige Pitel.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

TENNIS US OPEN Sara Errani, 25 anni, per la prima volta nei quarti a New York dopo quelli in Australia e la finale a Parigi AFP

lavolée di PAOLO BERTOLUCCI

Un buon tecnico è diventato fondamentale Il primo esempio di matrimonio tennistico, accolto con diffidenza e da qualche sorriso malizioso dei colleghi, avvenne all’inizio degli anni 80 tra Borg e Bergelin. Gli straordinari risultati conquistati dal fenomeno svedese convinsero ben presto altri giocatori, a cercare l’anima gemella, e quella che all’inizio poteva sembrare una moda passeggera, divenne con l’andar del tempo una prassi consolidata. Dopo i nomi storici dei primi grandi allenatori (Pilic, Tiriac, Alvarez, Rodriguez), nuove figure si affacciarono, non sempre con risultati apprezzabili, nel panorama tennistico, perché i giocatori, che non dimentichiamo sono anche i datori di lavoro, hanno spesso il braccino corto e pescano con gli occhi bendati. Negli anni passati durante le visite nello spogliatoio ho visto aggirarsi, mischiate a veri professionisti, figure pittoresche, venditori di fumo e portaborse, privi di passaporto tennistico. Per fortuna, con l’andar del tempo i giocatori più forti hanno scremato la pattuglia, affidandosi a coach preparati e costruito un team personale con l’ingresso del preparatore fisico, del fisioterapista e del mental coach. Un bravo allenatore deve riuscire a trovare al più presto la chiave per entrare all’interno del giocatore e, acquisendo la sua fiducia, aiutarlo a migliorare il rendimento. Zio Toni Nadal, ad esempio, ha effettuato un gran lavoro con Rafa, inculcandogli la cultura del lavoro, ampliandogli il bagaglio tecnico e consegnandogli una vasta gamma di armi a disposizione per eseguire le varianti tattiche necessarie. Il salto di qualità di Djokovic e Murray è arrivato quando è stato sviluppato il miglioramento fisico, con l’aumento delle capacità motorie, con l’incremento della forza e della resistenza consentendo così ai tennisti di svolgere con precisione e con il minor affanno possibile il compito tattico. Il lavoro con il mental coach (da consigliare a Monfils, Berdych e tanti altri) serve per apprendere più velocemente, per sviluppare la concentrazione, per accettare le critiche, per digerire le sconfitte, per trovare le motivazioni e superare, in ogni caso, tutti quegli ostacoli che insorgono nella vita quotidiana. L’americano Roddick ha sempre avuto bisogno dell’allenatore, ma solo con Gilbert e Stefanki si sono visti miglioramenti nel rovescio bimane, mentre tatticamente nessuno è riuscito ad incidere più di tanto. Annacone, dopo Sampras e Henman, è sceso in campo al fianco di Federer nel momento più difficile della carriera dello svizzero. Lo ha fatto in punta di piedi, innalzandogli la propositività tattica e convincendolo a saltare quella fase interlocutoria che tanti problemi gli aveva recato nel recente passato.

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gli Slam con un quarto di finale tutto italiano: il primo è quello che giocheranno Sara Errani e Roberta Vinci (lu.mar.)

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le italiane ai quarti dell'US Open: Pennetta (2008, ’09 e ’11), Schiavone (2003 e ’10), Errani (2012) e Vinci (2012)

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i quarti negli Slam quest'anno per Sara Errani: Australia, Roland Garros e ora. Per Roberta Vinci è la 1a volta

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La classifica virtuale di Errani: la romagnola è numero 7 nella «race» che qualifica le prime 8 al Masters

Errani&Vinci favo Sorelle d’Italia in trionfo Ora si sfideranno nei quarti Vittorie contro avversarie più in alto in classifica: Sara domina la Kerber, Roberta demolisce la Radwanska. «Chiudevamo gli occhi e ci riusciva tutto» DAL NOSTRO INVIATO

VINCENZO MARTUCCI NEW YORK

Un’italiana ai quarti degli Us Open per il quinto anno di fila. La terza diversa. Anzi, la quarta. Anzi, per la prima volta due italiane insieme ai quarti di uno Slam. Anzi, due italiane di fronte, domani, con quindi una sicura semifinalista sul cemento di New York. Non è incredibile, non è pazzesco, ma è straordinario, fantastico. Sara Errani doma bum-bum Kerber (come al Roland Garros), diventa la terza azzurra di sempre a qualificarsi fra le ultime 8 dell’ultimo Slam stagionale, e sale alla classifica mondiale-record di numero 8 (da 10), scavalcando Wozniacki e, virtualmente, Stosur, ancora in gara a New York. Di più, dopo essere stata traina-

ta dai tre tornei vinti l’anno scorso dalla compagna di doppio, stavolta è Saretta a portarsi in scia Roberta Vinci. Che, subito dopo, sullo stesso campo Armstrong, gioca un match fantastico («Chiudevo gli occhi ed entrava tutto, eppure ci avevo perso 4 volte su 4») contro la numero 2 del mondo, Agnieszka Radwanska, liberando finalmente tutto il talento da quella sua anima timida e gentile anche sulla ribalta più importante, e sale virtualmente al numero 15 Wta (da 19). E’ un’altra perla della romagnola tutta cervello e grinta, e della gemella dal braccio d’oro, l’acme di una stagione da sogno con la finale del Roland Garros di Sara e il primo, storico, primo posto mondiale in doppio (da lunedì) insieme. Un’altra impresa del tennis donne tutto, che sta ri-

scrivendo la storia proprio a Flushing Meadows, dove Flavia Pennetta, nel 2009 arrivò ai quarti e portò un’azzurra al numero 10 del mondo. Gioiellino Come aveva studiato

a tavolino con coach Pablo Lozano, per un’ora e mezza, fino al 7-6 3-0, il cervello tennistico di Sara ipnotizza la potente Kerber: «A me piace metterla sulla tattica, cercare tutte le soluzioni possibili per vincere la partita. Anche giocare con la mano sinistra, a dispetto anche dell’estetica». Con la rispettosa approvazione del secondo stadio degli Us Open, l’Armstrong. Il primo set è decisivo per lavorare ai fianchi la tedescona mancina, con topponi alti di dritto e affondi decisi sul dritto, con 18 punti a rete su 22 discese. La Errani ha più varietà di gioco di

Sono amiche e da lunedì insieme saranno numero 1 nel ranking di doppio Flavia Pennetta che, 12 mesi fa, perse con una Kerber un po’ più acerba nei quarti di questo stesso torneo. Dopo l’esperimento, riuscito, al Roland Garros, Cichi comincia lo strangolamento della biondona, numero 6 del mondo, tessendo la sua ragnatela e dribblando ogni palla corta e quindi ogni occasione di esaltare la potenza dell’avversaria (castigatrice di Venus Williams tre giorni fa): «Mi ha meravigliato solo che non ha cominciato a sparar forte sin dall’inizio, quasi che volesse lascia-

re a me l’iniziativa. L’ho copiata alzando anch’io pallonetti, in attesa». Battaglia Sara strappa il 3-1, pa-

ga con il 3-3 i troppi rovesci sbagliati, si prende un altro break, lo riperde: «E’ stato il momento più difficile, ero stanchissima, poteva scapparmi via». Approda al 6-6 fra gli applausi della folla che si sente un po’ Errani: piccola e indifesa contro una walkiria, laboriosa formichina che costruisce punticino dietro punticino con intelligenza e anticipo, facendo una fatica bestiale, sudando e gemendo, ma può perdere tutto per una fiammata della 24enne di Kiel. E, nell’appassionante, ed equilibrato contrasto di stili fra le numero 10 e 6 del mondo, 1-1 nei precedenti (e di quest’anno), il tie-break è un su e giù elettriz-

LE ALTRE PARTITE LO SVIZZERO BENEFICIA DEL RITIRO DI FISH, LA WILLIAMS LASCIA A ZERO LA HLAVACKOVA

Federer avanti senza giocare, Serena inarrestabile LUCA MARIANANTONI

I medici fermano cuore matto Mardy Fish e Roger Federer vola indisturbato ai quarti per la 34ª volta consecutiva in uno Slam, la nona qui a Flushing Meadows. L’intervento al cuore, subito da Fish nella primavera scorsa, è perfettamente riuscito, ma meglio, per i dottori, evitare l'emozione di un match delicato. «Mi dispiace, mi devo ritirare per proteggere la mia salute. Non

avrei voluto farlo, ma è meglio così. Ho avuto una buona estate, ora è meglio se mi preparo per l’autunno». Non si fa attendere l’augurio di Federer: «Sono davvero dispiaciuto per Mardy. Spero che si riprenda velocemente perché tutti noi vogliamo rivederlo presto nel tour». Record Federer tornerà a giocare domani contro Tomas Berdych che si è tolto di mezzo Nicolas Almagro giocando un primo tiebreak da favola con 4

ace e un servizio vincente. Entra nel libro dei record la vittoria di Philipp Kohlschreiber su John Isner: il tedesco recupera due set a uno, vince 6-4 al quinto un match terminato alle 2.26 della notte come il Wilander-Pernfors del 1993. Serena Williams non si scompone più di tanto e infila un doppio 6-0 alla bella ceca Andrea Hlavackova: «E’ andata così — ha dichiarato Serena a fine match — ma lei ha lottato e combattuto; la partita non finisce finchè non ci si stringe la

mano». Serena cancella tutte le nove palle game che la Hlavackova si conquista a fatica e con appena 12 game perduti in 4 incontri si presenta ad Ana Ivanovic. Nella nottata italiana la pioggia salva Maria Sharapova sotto 0-2 ad inizio di terzo set contro la rocciosa Nadia Petrova: «Ho avuto tanti alti e bassi, la pausa è servita per riordinare le idee». Esce invece Petra Kvitova, presa a pallate da Marion Bartoli. Serena Williams, 30 anni, n. 4 AFP

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PALLAVOLO DOPO L’ORO ALL’EUROPEO JUNIORES

olose! zante, con 6 mini-break. Sul 6-3, dopo due errori di fretta e frustrazione, sembra fatta per l’italiana. Che, davanti a tre set point, paga al servizio, ma poi, sul 6-5, incassa il decisivo doppio fallo. Per sfinimento.

Brivido Il 3-0 per Sara sembra il classico k.o.t. per la Kerber. Che arranca e scuote la testa, e sballa (alla fine 38 errori gratuiti contro 21). Ma quando uno ha il pugno del k.o. può sempre risolvere in extremis, soprattutto se ormai le gambe sono molli, nel caldo-umido di New York, con la pioggia nell’aria. Infatti, in 12 minuti, il tabellone passa da 3-0 a 3-3, con Sara che scivola 0-30 e appare più vulnerabile davanti ai disperati fendenti dell’Angelica di Germania. Ma, vuoi per quant’è successo prima, vuoi per tensione/stanchezza, vuoi per la personalità, vuoi per il nastro «azzurro» (più spesso favorevole a Saretta), vuoi per il formidabile carattere della Errani («Sono romagnola, un po’ dura, e vado in campo convinta di poter battere le più forti»), il dritto della Kerber diventa sempre più flebile, come la fiducia. Fino al 6-3 decisivo, dopo quasi 2 ore da ricordare. Come i 76 minuti di Roberta. Per noi, fieri di essere italiani, ancora grazie allo sport. E alle nostre fantastiche donne. © RIPRODUZIONE RISERVATA

la guida Uomini, terzo turno: Gasquet (Fra) b. Johnson (Usa) 7-6 (4) 6-2 6-3; Tipsarevic (Ser) b. Zemlja (Slo) 6-4 6-3 7-5; Kohlschreiber (Ger) b. Isner (Usa) 6-4 3-6 4-6 6-3 6-4. Ottavi: Federer (Svi) b. Fish (Usa) ritiro; Berdych (Cec) b. Almagro (Spa) 7-6 (4) 6-4 6-1; Cilic (Ser) b. KLizan (Slk) 7-5 6-4 6-0. Donne, ottavi: Sharapova (Rus) b. Petrova (Rus) 6-1 4-6 6-4; Bartoli (Fra) b. Kvitova (Cec) 1-6 6-2 6-0; Azarenka (Bie) b. Tatishvili (Geo) 6-2 6-2; Stosur (Aus) b. Robson (Gb) 6-4 6-4; Ivanovic (Ser) b. Pironkova (Bul) 6-0 6-4; S. Williams (Usa) b. Hlavackova (Cec) 6-0 6-0; ERRANI b. Kerber (Ger) 7-6 (5) 6-3; VINCI b. A. Radwanska (Pol) 6-1 6-4. OGGI (dalle 17, Eurosport ed Eurosport 2). Ashe: Azarenka c. Stosur; Sharapova c. Bartoli; Wawrinka c. Djokovic (Ser): Del Potro (Arg) c. Roddick (Usa). Armstrong: Gasquet c. Ferrer (Spa); Tipsarevic c. Kohlschreiber.

ANNUNCIO SU TWITTER

Nadal fermo altri due mesi per il ginocchio

Altri due mesi di stop: Rafael Nadal (Reuters) è costretto a rinunciare anche alla semifinale di Coppa Davis contro gli Stati Uniti dal 14 al 16 settembre a Gjon, nelle Asturie, e resterà a riposo almeno fino a novembre per i dolori alle ginocchia. Lo ha annunciato sul profilo Twitter. L’elenco dei suoi infortuni inizia a maggio 2003 quando poco prima di debuttare al Roland Garros s’infortuna in allenamento al gomito: nel 2004 salta Parigi e Wimbledon per una frattura da stress alla caviglia sinistra. Nel novembre 2005, dopo la maratona di Madrid contro Ljubicic, si fa male alla pianta del piede saltando il Masters di fine anno e l’Australian Open 2006. A Roma 2008 perde da Ferrero per le vesciche ai piedi e a novembre si fa male per la prima volta al ginocchio a Bercy saltando il Masters. Nel 2009 dopo la sconfitta con Soderling negli ottavi a Parigi rinuncia a Wimbledon per la tendinite alle ginocchia. Ancora il ginocchio nella semifinale dell’Australian Open 2010 (ritiro contro Murray), poi a marzo di quest’anno a Miami (ancora contro Murray) e infine, dopo Wimbledon, la lesione al tendine del ginocchio associata alla sindrome di Hoffa.

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Si dice che i giovani di oggi non abbiano voglia di sacrificarsi…

«Non loro. L’Italia ha un gruppo forte, magari non ci sono fenomeni come in passato, ma questi giocatori hanno ampie possibilità di crescita».

lafrase DEL GIORNO

Roberta Vinci, 29 anni, raggiunge per la prima volta i quarti in un torneo dello Slam REUTERS

Marco Bonitta ha scritto su Facebook «Vent’anni fa, sempre in terra polacca, l’Italia vinceva il primo Marco Bonitta, 49 anni Europeo domani, campione del juniores. mondo nel 2002 con le Bovo era donne e europeo con la titolare di juniores maschile nel 2012 quello CEV squadrone e da lì partì diventando uno dei grandi giocatori della pallavolo italiana. 24-22 Italia batte la Spagna... ricezione perfetta. una Il c.t. Bonitta: «Gruppo forte, con voglia di imparare maglia Può ancora crescere, in B dubito che succeda» italiana, Ma per il Mondiale 2013 non è stato confermato! quella di Mattei, sale LUCA PASINI altissima e GIAN twitter@GianLucaPasini schiaccia.. l’Italia di Una notte con poco sonno nuovo e tanti ricordi da mettere in fila. campione Quelli per il Bovo, per la incredid’Europa! bile vittoria nell'Europeo junioQuella res. Marco Bonitta ha pianto un dopo che Mattei ha mesmaglia ha il attimo so a terra l’ultimo pallone e da lì numero 16, il riparte. «Ogni vittoria ha la sua numero di storia — dice lui che aveva già Bovo. Mi vinto il Mondiale assoluto 2002 morali non comuni. E’ un grup- Marco Bonitta riempie il sulla panchina della nazionale po coeso, tosto, su cui l’Italia nel 2002 —, questa è stata par- può contare da prestissimo. Ha festeggia l’oro cuore femminile ticolare per come venuta, per il qualità importanti, in quasi i mondiale pensare che percorso che abbiamo fatto, per ruoli: dagli opposti (i bomber, conquistato Bovo aveva le difficoltà. Non voglio fare po- ndr), Caci e Nelli, che sono stati come c.t. della previsto lemiche, ma non è stato facile. inventati in pochi mesi. Ci sono nazionale anche Adesso mi sento stanco. Voglio tre centrali sopra i 204 cm, femminile pensare a tornare dalla mia schiacciatori forti, due palleg- TARANTINI questo, che solo giatori alti. C’è tanto futuro. E famiglia, a Ravenna». abbia invaso poi — al contrario di quello che di energia Ricordando un gruppo specia- sento spesso — questi ragazzi quel colpo le che è arrivato alla vittoria vogliono lavorare sulla tecnica. che vale nonostante due infortuni, Par- Abbiamo limitato le ferie, a vole Picco… te li vedevo stanchi, avevano vol’oro. Avevo tenio «Che era il capitano storico. Ma glia di tornare ai loro affetti, ma scritto a questa squadra ha delle qualità non mollavano». Bovo di farsi sentire ogni tanto da LE TRE SQUADRE CAMPIONI D’EUROPA A CONFRONTO lassù, l’ha fatto, sono sicuro che il Sandro Caci segno su 19 anni, mvp questa ORO A POZNAN 1992 ORO A KATOWICE 2002 all’Europeo vittoria è ATLETA SOCIETÀ 92/93 ATLETA SOCIETÀ 2002/2003 suo, il segno Paolo BARTEK Cuneo A-1 Giordano MATTERA Cuneo A-1 Parma A-1 Luca SIRRI Ravenna B-1 del numero Massimo BOTTI Ravenna A-1 Michel GUEMART Romagnano Sesia B-1 16» Vigor BOVOLENTA

«C’è tanto futuro Fate giocare questi ragazzi»

Cambiano le cose: nel ’92 (e l’Italia era campione del Mondo) dopo la vittoria all'Europeo jr di Poznan 12 azzurrini su 12 furono ingaggiati in A-1 (molti ci giocavano già…), adesso se si esclude qualche apparizione che potrebbero fare Randazzo a Macerata, Mattei a Molfetta (A-2) e Izzo ad Atripalda (A-2), gli altri giocheranno fra B-1 e B-2.

«No. E’ un fermare la crescita. Io mi sono formato alla scuola di Skiba (campione polacco, poi tecnico in Italia e grande scopritore di talenti, compresi quelli della Nazionale dei Fenomeni esplosa con Velasco, ndr). Mi ha insegnato che quando un atleta fa un gesto da serie A una volta, lo può rifare. Magari non sempre in maniera corretta. Quindi va portato subito in prima squadra. Bovolenta, da ragazzino, nei primi anni in cui l’ho avuto al Messaggero Ravenna, giocava in B con ragazzi più grandi di lui, ma si allenava anche con quelli della serie A. Per avere uno stimolo in più a crescere. E così capitava agli altri campioni di quella generazione». Una B quindi…

«Non basta. Negli ultimi anni è accaduto che alcune eccellenze individuali siano state frenate perché il gruppo in cui si confrontavano in campionato era più basso. Le prime 3-4 squadre di questo Europeo potrebbero giocare nella nostra A-2. Molti di questi ragazzi impegnati in B cresceranno? Ne dubito. Peccato, perché questa estate si è fatto un gran lavoro. A questo proposito voglio ringraziare lo staff, raramente mi sono trovato a lavorare con persone tanto preparate. Grazie al loro lavoro mi sono potuto concentrare sui “particolari grandi”. E costruire questo risultato». E l’anno prossimo il Mondiale?

«A maggio il presidente federale mi ha comunicato che il mio impegno era terminato. Quindi il Mondiale non lo farò. Mi spiace moltissimo non avere un altro inverno per lavorare con questi ragazzi, non solo i 12 dell’Europeo, ma anche due o tre che sono rimasti a casa. Allenerò in B-1 a Ravenna (nel Porto erede della società che aveva vinto come Messaggero, ndr) e mi concentrerò su questa nuova sfida». Strano posto la pallavolo. Seduta su una montagna di medaglie (è la terza della stagione dopo il bronzo olimpico dell’Italia maschile e il bronzo europeo con la juniores femminile), può sprecare i migliori talenti in campo e in panchina. Per motivi tecnicamente imprecisati... © RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel ’92 tutti giocavano in A-1, oggi nessuno

Matteo BUSSOLARI Montichiari A-1 Mirko CORSANO Parma A-1 Mirko DALLA LIBERA Schio A-1 Mario FANGAREGGI Ravenna A-1 Fabrizio FRANCESCHELLI Modena A-1 Giacomo GIRETTO Parma A-1 Marco MEONI Padova A-1 Samuele PAPI Falconara A-1 Federico PISTOLESI Parma A-1 Allenatore Fausto POLIDORI

Cesare CASULLI Alberto CASADEI Lorenzo PERAZZOLO Dore DELLA LUNGA Dario MONGUZZI Roberto BRAGA Marco PISCOPO Leonardo BRUSCHI Mauro RICCI PETITONI Allenatore

Gioia del Colle A-2 Forlì A-2 Montichiari A-1 Ancona A-1 Milano B-2 Treviso B-2 Schio A-2 Ancona B-1 Imola B-2 Roberto SANTILLI

ORO A GDYNIA 2012 ATLETA SOCIETÀ 2012/2013 Enrico DIAMANTINI Macerata B-1 Gabriele NELLI Trento B-2 Marco IZZO Atripalda A-2 Luigi RANDAZZO Macerata A-1/B-1 Daniele TAILLI Olbia B-1 Simmaco TARTAGLIONE Macerata B-1 Luca SPIRITO Genova B-1 Sandro CACI Olbia B-1 Fabio RICCI Macerata B-1 Roberto RIVAN Cuneo B-2 Luca BORGOGNO Ravenna B-1 Andrea MATTEI Molfetta A-2 Allenatore Marco BONITTA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

PARALIMPIADI LONDRA

MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

A CASA MOGLIE E FIGLIO

Festa a Belluno Brindisi per Oscar (g.v.) A Sopracroda, una delle più piccole frazioni di Belluno, è la nata l’avventura di Oscar De Pellegrin. A casa sono

rimasti a tifare la moglie Edda («preferisce che resti qui, così è più tranquillo in gara») e il figlio Marcel, con un folto gruppo di amici che, allo scoccare della decisiva freccia, hanno fatto partire brindisi e festeggiamenti. Una festa ancora più grande l’attende venerdì al rientro a casa.

SCHERMA CINQUE AZZURRI

Da oggi in pedana C’è Vanni sparring Iniziano oggi le gare di scherma, con cinque azzurri. In pedana subito Matteo Betti, Marco Cima e Loredana Trigilia

Dove osano i decani De Pellegrin oro d’addio Il portabandiera: «Ora la gara a squadre, ma ho già regalato arco e frecce». Argento De Vidi nei 100: 13a medaglia PIERANGELO MOLINARO LONDRA

Dopo i giovani rampanti, ecco i veterani, coloro che hanno fatto la storia del movimento, coloro che venivano anche compatiti quando si impegnavano in allenamento, ma che al paralimpismo italiano hanno dato livello e dignità. Ieri un oro ed un argento sono conquistati rispettivamente da Oscar De Pellegrin nell’arco, 49 anni, e da Alvise De Vidi, 46, 95 anni in due, una storia lunga alle spalle. Grazie a loro il bottino italiano è di 8 medaglie.

Infallibile Ieri è stato di una sicurezza straordinaria e prima in semifinale ha sgominato il cinese di Taiwan Tseng Hui, poi in finale ha dato una lezione di tiro al malese Hasihin. «È stata più difficile la semifinale, ero molto teso, ma ho capito in fretta che era la giornata giusta, con condizioni climatiche eccezionali, senza vento. L’oro? Quello più importante sarebbe portare qualche ragazzo a scoccare frecce. Essere arciere è bello, lo sei sino in fondo all’anima. Dedico la vittoria

DOPING SUI CONTROLLI EMATICI PRIMA DELLA PARTENZA

Pierpaolo Addesi, 36 anni, avrebbe dovuto gareggiare giovedì

Valori anomali fermato Addesi

DAL NOSTRO INVIATO

Il portabandiera Oscar ha portato il tricolore nella cerimonia inaugurale con la dignità di un padre per una squadra tanto giovane. Ha esordito a Barcellona ’92 nel tiro, ha sparato anche ad Atlanta ’96, due medaglie di bronzo. Poi si è dato all’arco e a Sydney ha conquistato l’oro a squadre. Quello di ieri è l’unico oro individuale della sua splendida carriera. De Pellegrin è paraplegico dall’età di 21 anni, quando, lavorando nei campi di Belluno, rimase sotto il trattore ribaltato. Oltre a fare il Robin Hood è molto attivo nel sociale e col figlio Marcel ha fondato un’associazione, con cui aiuta i ragazzi disabili, per spiegare che «Ritrovarsi su una carrozzina è come nascere di nuovo».

(tutti fioretto), da domani anche Alessio Sarri (sciabola) e Andrea Macrì (fioretto a squadre). Con loro anche tre sparring partner: Alessio Bonino, Gianfranco Di Summa e Simone Vanni per il fioretto, quest'ultimo (con la tuta bianca nella foto) oro a squadre nel fioretto ad Atene 2004.

LONDRA

Non bastava l’esclusione di Fabrizio Macchi per i suoi rapporti con il dottor Ferrari, ieri un altro atleta azzurro è stato «sospeso temporaneamente dall’attività per cautelarlo». Si tratta di Pierpaolo Addesi, di Mariano Comense, 36 anni, un altro ciclista, che domani avrebbe dovuto partecipare alla prova a cronometro e poi a quella in linea. A fermarlo è stata la commissione per la tutela della salute della federazione ciclistica in un comunicato firmato dal suo presidente Luigi Simonetto per valori anomali nei controlli ematici sostenuti prima della partenza dall’Italia.

sato anche la federazione internazionale di ciclismo e il comitato paralimpico». Rassicurazioni De Santis ha

poi incontrato il gruppo e il responsabile tecnico del ciclismo Mario Valentini. «Ho cercato di ridare morale e serenità ad un gruppo giù provato dalla vicenda Macchi — spiega —; un gruppo che nelle gare su strada può darci grandi soddisfazioni. Nelle ultime manifestazioni internazionali questi ragazzi si sono dimostrati i più forti. Certo, Addesi ci mancherà, soprattutto nelle prova su strada in linea. Sarebbe stato un gregario importante per Tarlao e Pizzi, gli uomini su cui puntiamo». pa. m.

Qui sopra, Oscar De Pellegrin, 49 anni: è stato portabandiera azzurro. A destra Alvise De Vidi, 46 anni EPA-AP

a mia moglie Edda e a mio figlio Marcel che da 26 anni assecondano la mia passionaccia. Lo so io quanto mi hanno aiutato in tutto questo tempo. Ma ora basta, con Londra chiudo la mia carriera. Ho già regalato archi e frecce, tutti tranne uno che mi servirà nella prova a squadre. Siamo un bel gruppo, possiamo fare bene». Il maratoneta In serata un ar-

gento è arrivato dalla pista di atletica grazie ad Alvise De Vidi nei 100 metri della categoria T51, i tetraplegici. Alvise è in queste condizioni dall’età di 16 anni per le conseguenze di un tuffo in mare. È una leggenda dello sport paralimpico, nel 2000 una giuria della Gazzetta dello sport lo elesse atleta disabile del secolo, titolo strameritato. È la sua tredicesima medaglia paralimpica, di cui 8 d’oro. L’ultimo è stato nel 2004 ad Atene, quando vinse

la maratona sullo stesso percorso dove tre settimane prima aveva trionfato Baldini. La sua tetraplegia non gli permette di afferrare la guida delle ruote della carrozzina per spingersi, così per la maratona aveva adattato dei guanti da sci rinforzati con il nastro adesivo per spingere fra pollice ed indice direttamente la ruota. Arrivò allo stadio della prima Olimpiade moderna con la bava alla bocca per la fatica. Lottatore Alvise è un agonista

incredibile. Ieri digrignava un po’ i denti. «Sono contentissimo, ma ero venuto a Londra per vincere l’oro. Avevo calcolato di dover combattere con due avversari molto forti, invece erano tre. Comunque il vero spettacolo è questo stadio con le sue 80.000 persone ad incitarti. Lo sport paralimpico è davvero diventato adulto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Dove APPUNTAMENTI TV

ARCO Semifinali donne W1/2 FlorenoNemati (Iran) ore 11, Mijno-Li Junzhi (Cina) ore 11.15 Finale bronzo ore 12, fin. oro 12.30 SCHERMA Matteo Betti, Loredana Trigilia Torneo individuale fioretto Inizio ore 9.30, finale dalle 17.45 CALCIO A 5 (non vedenti) Spagna-Argentina ore 14.30 SITTING VOLLEY Iran-Bosnia ore 17 ATLETICA Annalisa Minetti Finale 1500 metri T12 ore 20.50

TV Dirette su RaiSport1 e 5 canali Sky I RISULTATI della Paralimpiade

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

La notizia Addesi è infatti arrivato a Londra sabato con il resto dei ciclisti che partecipano alle prove su strada. La notizia è stata comunicata ieri mattina alle 9.30 al capodelegazione della squadra azzurra, il segretario del Cip Marco Giunio De Santis. «Ero in auto che stavo per raggiungere la sede dell’arco per vedere all’opera De Pellegrin quando mi hanno telefonato da Roma — spiega —. Ho chiamato subito Simonetto per sapere qualcosa di più e lui mi ha spiegato che devono essere fatti ulteriori controlli per permettere all’atleta di tornare a gareggiare. Quindi ho parlato subito il presidente Pancalli e con i responsabili sanitari della squadra: i professori Spataro e Bernardi e insieme abbiamo deciso di escluderlo dalla Paralimpiade. L’atleta ha ricevuto una lettera in cui gli abbiamo comunicato l’esclusione dalla squadra e immediatamente abbiamo avvi-

MEDAGLIERE NAZIONE 1. CINA 2. GRAN BRETAGNA 3. RUSSIA 4. AUSTRALIA 5. UCRAINA 6. STATI UNITI 7. GERMANIA 8. BRASILE 9. FRANCIA 10. POLONIA 11. CUBA 12. NIGERIA 13. SUD COREA 13. NUOVA ZELANDA 15. IRAN 15. IRLANDA 17. SPAGNA 18. CANADA 19. OLANDA 20. ITALIA 21. BIELORUSSIA 22. FINLANDIA 23. SUDAFRICA 24. TUNISIA

O 46 19 16 15 15 11 7 7 5 5 5 4 4 4 4 4 3 3 3 3 3 3 2 2

A 30 25 20 12 12 10 10 3 9 4 3 5 3 3 2 2 9 7 4 3 1 1 5 4

B 35 18 13 19 15 17 10 3 8 1 2 1 4 4 1 1 7 2 9 2 2 0 5 1

TOT 111 62 49 46 42 38 27 13 22 10 10 10 11 11 7 7 19 12 16 8 6 4 12 7


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DIVENTA 4-5 CM PIÙ ALTO

Tolleranza di 2,5% che salva Oliveira Dopo la sconfitta da Alan Oliveira, Pistorius si è lamentato non tanto della correttezza del brasiliano, ma della congruità

delle norme. Il regolamento infatti concede un 2,5% di tolleranza sull’altezza dell’atleta con le protesi che Oliveira avrebbe sfruttato al massimo. Calcolando l’altezza in base alla lunghezza dell’ulna, Pistorius misura 182 cm e Oliveira 176. Con le protesi, il brasiliano sfiorava i 181 cm. Si tratta di 4 5

centimetri in più, consentiti dal regolamento e fondamentali per aumentare la falcata. Con questo escamotage, a una frequenza di passo migliore rispetto a quella di Pistorius, infatti, Oliveira ha potuto aggiungere una falcata più ampia rispetto a quella ritenuta «naturale».

Rabbia Pistorius «Regole più dure sulle protesi» Oscar e il k.o. nei 200 da Oliveira che correva con supporti più lunghi: «Un finale ridicolo»

Le protesi utilizzate domenica da Oscar Pistorius, a sinistra, e quelle dal brasiliano Alan Oliveira REUTERS LONDRA

Oscar Pistorius si è affrettato a scusarsi: «Ho sbagliato a dirlo subito, chiedo scusa al mio avversario, la sua è stata una splendida vittoria, ma la vicenda con il Comitato internazionale paraolimpico va affrontata». La vicenda è quella delle protesi. Domenica sera nella finale dei 200 Oscar è stato battuto dal brasiliano Oliveira che nella seconda parte del rettilineo finale pareva procedere a velocità doppia rispetto al sudafricano. Pistorius, appena dopo l’arrivo, aveva denunciato la maggior lunghezza delle protesi dell’avversario e ai microfono della Tv britannica Channel 4 aveva rincarato la dose: «Non ho mai visto uno così veloce nel finale. Ridicolo». Ma le protesi utilizzate da Oliveira per le regole dell’Ipc sono a norma. Velocità La questione non è

chiusa, il duello fra Pistorius e Oliveira continuerà nei prossimi giorni anche su 100 e 400 metri, forse a Londra vedremo altre sconfitte dell’uomo che ha sdoganato lo sport dei disabili. Il problema va oltre e rischia di minare la credibilità di tutto il movimento paralimpico. La reazione del Comitato è comunque stata pronta e ieri pomeriggio il suo portavoce, il britannico Craig Spence, ha detto: «Prenderemo spunto da quello che ha detto per ragionare al più presto sulle regole. Pistorius ci aveva già segnalato questo fatto un mese fa». Un applauso per la velocità tante volte assente nei grandi organismi istituzionali.

Conseguenze La questione va affrontata in fretta perché non c’è solo il caso della finale dei 200 metri T44. In molte gare degli amputati si sono viste prestazioni troppo difformi. Sabato è sfrecciato sul traguardo il britannico Whitehead sui 200, gara in cui ha stabilito un primato mondiale della sua categoria (T42, 24"38) che ha fatto impazzire gli 80.000 dello stadio olimpico con le sue protesi innestate appena sotto l’anca, così Marie Amelie Le Fur sui 100 T44 disputati domenica appena dopo la gara di Pisto-

Il sudafricano: «La protesta all’arrivo è stata un errore, ma la vicenda va affrontata presto» Pancalli: «Norme certe, altrimenti questo sarà il punto debole del paralimpismo» rius (13"26) e tanti altri casi. L’evoluzione Lo sport dei disabi-

li è ormai uscito dalla fase pionieristica. Ai Giochi di Barcellona 1992 e ancora qualcuno ad Atlanta 1996 si correva con le protesi che normalmente gli amputati utilizzano per camminare. Poi si è capito che si poteva fare di più, che i piedi potevano diventare delle molle. Si è cominciato a lavorare con i compositi della fibra di carbonio con tecnologie molto utilizzate nella vela per la costruzione sia degli scafi che delle stesse vele. Il carbonio ha il vantag-

LA GAZZETTA DELLO SPORT

gio di essere leggero e se unito ad alcune resine ha qualità meccaniche eccezionali. Si confeziona in fogli che sovrapposti possono dare una resistenza ed un’elasticità superiore al metallo. Gli stivali delle sette leghe. Pistorius nella sua incursione fra i normodotati è stato estremamente onesto ed ha modificato le sue protesi solo per migliorare il gesto in curva e su pista bagnata, senza mai cercare di potenziare le qualità velocistiche degli attrezzi. L’evoluzione comunque non si ferma, se andranno veloci altri atleti cercheranno di gareggiare fra i normodotati e con gli stivali delle sette leghe arriverà chi batterà Bolt. Pancalli Un politico raffinato

come il presidente del Cip Luca Pancalli ha le idee chiare: «Non è questione di un centimetro in più o in meno, bisogna varare regole restrittive e chiare e certificare i materiali che si usano con una punzonatura. Alla luce dell’accelerazione che ha avuto il movimento e della ricerca che ha trovato una fonte di guadagno in questi attrezzi, quanto succede rischia di diventare il punto debole del paralimpismo. Senza dimenticare la "mission", quella di dimostrare ai ragazzi disabili e alle loro famiglie che lo sport è una valida strada per riprendere a vivere e per migliorare l’indipendenza e la qualità della vita. E non è una buona pubblicità quando in due corsie a fianco ci sono una Ferrari e una Cinquecento. Questa corsa alla miglior tecnologia alza anche i costi e tutti devono poter sognare di correre come Pistorius, non solo i disabili ricchi». pa.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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GDS

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COME SI CALCOLA L’ALTEZZA DEGLI ATLETI BIAMPUTATI

LA VICENDA

Oscar Pistorius chiede regole più restrittive sulla lunghezza delle protesi, Per paradosso, la sua eleggibilità tra i normodotati è però legata a un’eccezione normativa: il 16 maggio 2008, il Tas gli diede il via libera per gli eventi Iaaf, stabilendo che i test sulle protesi utilizzate, le «Ossur Cheetah Flex-Foot», non avevano portato elementi sufficienti a ritenere che lo avvantaggiassero. La commissione aveva comunque stabilito che la decisione riguardava il solo Pistorius e l’uso di quel tipo di protesi.

GDS

L’INGEGNERE DEL CENTRO DI RIABILITAZIONE DI BUDRIO

«Più del carbonio conta l’adattamento» Verni: «La tecnologia si evolve. Pistorius con le protesi del brasiliano non andrebbe più veloce» Invece le protesi avanzano. LONDRA

Dobbiamo ringraziare il nostro cervello se dominiamo il mondo perché dal punto di vista motorio siamo fra gli animali più scarsi del pianeta. Bolt va veloce? Basta una cavallo per batterlo senza scomodare il ghepardo. Phelps e Lochte danno del tu all’acqua? Non parliamo di pesci, basta una folaga per farci fare una figuraccia. E lasciamo stare i salti delle cavallette... Quindi non è poi così difficile realizzare delle protesi, per chi fra noi è stato meno fortunato, più performanti dei nostri piedi. Lo spiega Gennaro Verni, ingegnere e direttore tecnico del centro di riabilitazione di Budrio (Bo). In questo centro di vera eccellenza si realizzano protesi di tutti i tipi, si rimettono in piedi amputati, si regala una nuova libertà a chi è stato offeso nel proprio corpo. Ingegnere, con il carbonio si può modificare la realtà?

«Certo, perché le protesi degli atleti sono delle vere molle, capaci, una volta caricate dal peso e dalla spinta della corsa di rendere l’80% in più di un piede normale. E la tecnologia è in evoluzione. Pensate all’attrezzo del salto con l’asta: il primato del mondo si è evoluto con l’evoluzione dell’attrezzo. Dal bambù alle aste di metallo, quindi quelle in fibra di vetro e di carbonio. Se al momento non si va avanti è perché forse le aziende che le producono non hanno ora un interesse commerciale per farlo».

S Oscar Pistorius, 25 anni: corse per la prima volta tra i normodotati nel 2007 AFP

«Questo settore è appena uscito dalla fase pioneristica e l’evoluzione è veloce. Il carbonio permette possibilità infinite. Fra le aziende del settore la concorrenza è serrata, la produzione di protesi da corsa forse non è un grande mercato, ma fornisce un’immagine del prodotto di alta qualità verso il comune utilizzatore. Questa è lo stimolo a migliorare di continuo». Insomma, si può parlare di un possibile doping tecnologico.

«Per questo in ambito agonistico vanno fissate regole precise. Senza limiti i risultati evolveranno in fretta, ma si perderà di credibilità e le gare non saranno un bello spettacolo». Ingegnere, come è fatta una protesi?

«Come struttura è molto semplice. In alto c’è un’invasatura dove si inserisce il moncone del paziente, moncone che è protetto da una cuffia. Queste due parti sono estremamente importanti perché la corsa può produrre delle lesioni sul moncone e ci vuole tempo per metterle a punto. Il piede protesico è quello che appoggia sul terreno. La prestazione dipende dalla lunghezza ma anche dall’elasticità, dalla risposta sul terreno. Ma la resa vera arriva dopo una lunga messa a punto, che va adattata alle caratteristiche della corsa dell’atleta. Non è detto che Pistorius andrebbe più forte con le protesi di Oliveira e viceversa». pa.m.


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ATLETICA PALIO DELLA QUERCIA DI ROVERETO

Rincorsa Grenot «Attenti, adesso arriva il bello» L’azzurra, in gran forma dopo la delusione di Londra, oggi attacca il suo record dei 400 ANDREA BUONGIOVANNI

La stagione volge al termine, ma quella di Libania Grenot è ben lungi dall’essere conclusa. Anzi: l’italocubana, archiviata l’Olimpiade, sembra in grado di sparare ora le migliori cartucce. Prima, il 20 agosto, il 50"55 sui 400 di Budapest, sua terza prestazione di sempre a 25/100 dal proprio record italiano. Poi, domenica sera, il 22"85 sui 200 di Padova, personale limato di 6/100 e secondo crono nazionale all-time alle spalle del 22"60 di Manuela Levorato. La 29enne finanziera, stasera, torna sul giro di pista al 48˚ Palio della Quercia di Rovereto, per probabilmente replicare domenica al 42˚ meeting di Rieti, dove in un primo momento era stata programmata la mezza distanza. Sono occasioni per inseguire la consacrazione. Emigrante «Sto andando più forte adesso di un mese fa - ammette - ma non è che ai Giochi non fossi pronta. A Londra, oltre che con un problema a un tallone, ho dovuto fare i conti con una congiuntivite che mi ha molto infastidita e debilitata per tutti i dodici giorni che ho trascorso la Villaggio. E poi che sfortuna...». Sfortuna, sì: Libania, esattamente come a Pechino 2008, è rimasta fuori dalla finale dei 400 per 20/100. E se in Cina fu la seconda delle escluse, in Inghilterra

Oggi dalle 16 a Zagabria, il 62˚ memorial Hanzekovic è la penultima tappa del World Challenge. Il pubblico festeggerà Sandra Perkovic, la 22enne discobola che a Londra è diventata la prima atleta croata d’oro ai Giochi. Tra gli olimpionici anche la

è stata la prima. «Comunque - dice - considerando le scelte di inizio stagione, resto soddisfatta. Trasferendomi in Florida per allenarmi con Loren Seagrave, in pochi mesi ho rivoluzionato tutto, vita privata e sportiva. Un anno di adattamento era in conto, ecco perché vorrei proprio ripetere l’esperienza». L’azzurra, probabilmente, da inizio novembre sarà di nuovo a Bradenton, difficilmente imitata dai compagni di avventura Claudio Licciardello e Matteo Galvan (anche se sulla decisione del secondo peserà pure la condizione fisica). Doppietta Miss Grenot, intanto, stasera - meteo permettendo inseguirà un crono di prestigio: la concorrenza - dalle giamaicane Shericka Williams, Hall e Day, alla russa Krivoshapka, leader mondiale stagionale - è di valore. «Sto bene - sorride - spero di sfruttare al meglio il momento. Consapevole che in futuro, anche sui 200, potrò togliermi belle soddisfazioni. Quest’anno ho svolto molti lavori di velocità pure e i frutti si stanno già vedendo. Nel 2013 penso proprio di doppiare. Da Michael Johnson in giù, lo hanno già

«Vado più forte di un mese fa, e il prossimo anno punto molto anche sui 200» fatto in tanti». Prima, però, ci sarà anche tempo per le vacanze. «Insieme a mamma Olga, che mi aspetta a Tivoli - racconta Libania - il 15 settembre tornerò a Cuba. E ci starò almeno un mese: ho tanta voglia di sole e di mare».

Libania Grenot, 29 anni: il suo record tricolore sui 400 è 50"30 COLOMBO

STASERA IN CROAZIA CINQUE OLIMPIONICI AL VIA

Felix, Perkovic e Hoffa a Zagabria

GOLF

statunitense Allyson Felix, alla prima uscita nei 200 dopo Londra, e il polacco Tomasz Majewski, che nel peso ritrova Reese Hoffa. Nel martello Kristian Pars (Ung) e l’idolo di casa Primoz Kozmus, primo e secondo ai Giochi; nei 1500 l’algerino Taoufik Makhloufi, vincitore a sorpresa a Londra. Attesa anche per i 100, con al via gli statunitensi Bailey, Patton e

Spearmon e i giamaicani Frater e Forsythe, oltre a Kim Collins (St.K) nella gara femminile Carmelita Jeter (Usa) trova Sherone Simpson (Giam). Nei 110 hs Richardson (Usa) cercherà di rispondere al 12"97 corso da Merritt domenica a Berlino, mentre nei 3000 siepi è atteso il bronzo olimpico Abel Mutai (Ken). Nessun italiano tra gli iscritti.

Donato lunghista Grenot a parte, sono diversi i motivi di interesse del meeting di Rovereto. Anche se alla vigilia hanno dato forfeit l’etiope Mohammed Aman, sugli 800 di Zurigo giustiziere di David Rudisha e Yuri Floriani, unico trentino olimpico a Londra, finalista nei 3000 siepi. L’uomo copertina sarà Fabrizio Donato che, nel tour celebrativo del bronzo olimpico, tornerà a cimentarsi nel lungo. Nei 5000 da seguire Daniele Meucci: se il ritmo sarà adeguato, il 13’19"00 del fresco personale potrebbe vacillare. In chiave internazionale, su tutto, il giavellotto maschile, col ceco Vesely, il più regolare in stagione e l’ucraino Pyatnytsya, sorprendente argento olimpico. Nell’ambito, riunione ufficiale della cordata che, con a capo Alfio Giomi, in dicembre alle elezioni federali proverà a scalzare Franco Arese. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA PRESENTAZIONE IERI A TORINO

COSI’ STASERA

Questo il programma del meeting. Ore 19.15. Triplo D: Valyukevich, Lebedeva (Rus); La Mantia, D’Elicio. 19.40. 3000 D u. 23. 19.45. Asta: Starodbusev (Rus). 19.50. Peso D: Mikhnevic (Bie); Tarasova (Rus); Kleinert (Ger); Rosa. 19.55. 1500 u. 23. 20. Alto D: Lyashenko (Ucr); Iljustsenko (Est); Spencer (S.L.); Brambilla. 20.10. 100 hs D: Skrobakova (R.Ceca); Cattaneo, Borsi, Pennella. 20.20. 400 D: S. Williams, Hall, Day (Giam); Krivoshapka (Rus); Grenot, Spacca. 20.30. 800: Melly, Matum (Ken); Benedetti. Lungo: Morgunov (Rus); Winter (Ger); Donato. 20.35. Giavellotto: Pyatnytsy (Ucr); Vesely (R.Ceca); Bonvecchio. 20.40. 100 D: Anderson, Mi. Barber (Usa); Ryemyen (Ucr); Lalova (Bul); Hooper. 20.50. 1500 D: Simpson (Usa); Mishchenko (Ucr); Cusma, Magnani, Berlanda. 21. 100 (II): Tumi. 21.10. 100 (I): Clarke (Giam); Cerutti, Collio, Riparelli. 21.20. 400 (II): Steele (Giam); Juarez, Lorenzi. 21.25. 400 (I): Cisneros (Cuba); C. Smith (Usa); Tricca. 21.35. 110 hs: Akins (Usa); Abate, Tedesco, Fofana. 21.45. 5000: Baddeley (Gb); Meucci, Haidane, Nasti. IN TV: diretta RaiSport 1, ore 20.

Da sinistra, Franco Chimenti, Dodo Molinari e Giacomo Catano, amministratore delegato di RCS Sport LAPRESSE

Open d’Italia coi tre azzurri e tante stelle I Molinari e Manassero per la prima volta insieme da pro’ al Royal Park. Dodo: «Vi divertiremo» DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO ORIANI TORINO

All’unanimità. Su una cosa sono tutti d’accordo: il BMW Italian Open 2012 sarà il più bello di sempre. Lo dice Dodo Molinari: «Sarà una grande edizione, non più una gara di seconda fascia». Ne è convinto Franco Chimenti, presidente federale: «Non ho dubbi, sarà straordinario». Concorda Barbara Zonchello, presidente del comitato organizzatore: «Con un field ricco di nomi importanti non potrà essere altrimenti». La presentazione del 69o Open (13-16 settembre), svoltasi ieri al Museo di Scienze Naturali di Torino, ha regalato certezze. Italiani La garanzia di spettacolo arriva soprattut-

to dalla presenza, per la prima volta da professionisti, dei tre azzurri, i fratelli Dodo e Chicco Molinari e Matteo Manassero. «Penso che il fatto che ci saremo tutti sia una grande attrazione per il pubblico — dice Dodo — Io sono reduce dall’intervento a un polso e quindi spero che la gente non si aspetti troppo da me. Sono particolarmente contento di come si presenterà il campo gara: credo che — nonostante l’estate torrida — al Royal Park ci saranno dei green mai così belli, le condizioni saranno le migliori del circuito continentale». A rendere speciale questo Open sarà il campo dei partecipanti. «Siamo stati fortunati, azzeccando la data — spiega Barbara Zonchello — Potremo vantare la presenza di 3 giocatori di Ryder Cup, il tedesco Keymer, Chicco Molinari e il belga Colsaerts, oltre al capitano Olazabal e i due vice, Jimenez e McGinley, e di 12 che vi hanno preso parte in passato. E poi 4 vincitori di Major, 17 dei primi 100 del ranking mondiale, 26 dei primi 50 della Race to Dubai, 90 vincitori di gare del tour o del Pga. Insomma, numeri davvero impressionanti». Per un torneo da big. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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BASKET L’ITALIA ALL’EUROPEO 2013 se stessi. Magro e Chessa hanno voluto restare con la Nazionale anche se sapevano che non avrebbero giocato. Non hanno chiesto di andare a casa, sono rimasti per dare una mano e sono migliorati». La Nazionale è stata più squadra senza Bargnani e Belinelli?

«La loro assenza ha costretto altri giocatori ad assumersi maggiori responsabilità avendo lo spazio per esprimersi. La loro assenza, per motivi fisici e per il nuovo contratto da firmare, è stata compresa da tutti». Gallinari ha dato qualcosa in più alla squadra.

«E’ stato intelligente, ha fatto da collante, non ha detto vengo dalla Nba e voglio tutti i palloni per me, ha preso i rimbalzi, difeso. E’ stato un esempio soprattutto per chi verrà domani in Nazionale: se certe co-

«

Abbiamo voluto che in Nazionale i giocatori fossero come topolini nel formaggio DINO MENEGHIN PRESIDENTE FIP

Gli azzurri festeggiano la qualificazione: da sinistra, Aradori, Datome, Mancinelli, Gallinari, Gigli, Poeta e, al centro, Cinciarini CAST

se le fa Gallinari, chi dei nostri giovani potrà mai avere delle pretese?».

Meneghin: «Felice per Pianigiani, Gallo è stato un esempio»

Pianigiani è stata una sua scelta. Ai tempi fu difficile per la questione del part-time.

Dino Meneghin è diventato commissario della Federbasket due settimane dopo uno degli shock più grandi vissuti dalla pallacanestro azzurra: la mancata qualificazione all’Europeo 2008. Senza Bargnani, Belinelli e Gallinari, sembrava la conseguenza delle assenze. Errore. Da allora, dopo 4 anni di risultati al di sotto delle aspettative, solo ieri, al ritorno da Trieste dove l’Italia s’è qualificata all’Europeo del 2013, Superdino s’è sentito: «Tranquillo, finalmente in pace». La presidenza Meneghin ha dato alla Nazionale non solo Simone Pianigiani ma tutto quello che il c.t. ha chiesto per riprodurre in azzurro lo standard dei grandi club europei: «Abbiamo voluto che i giocatori in azzurro

stessero come topolini nel formaggio, senza alcuna scusa possibile per una mancata prestazione. Ci criticano perchè dicono che c’è troppa gente attorno alla Nazionale, ma la concorrenza è sempre più agguerrita, è necessaria una organizzazione perfetta, anche per garantire i club che pagano i nostri giocatori». Finalmente un risultato, anche se non roboante, comunque significativo.

«Sono contento soprattutto per Pianigiani e lo staff oltre che per i ragazzi e gli sponsor che hanno sempre creduto in noi. Io sono un fanatico della teoria che se una squadra sta bene assieme, poi rende anche di più in campo. I nostri giocatori hanno capito che c’è un solo modo per crescere: tirare di lima. Lavorare, fare quello che l’allenatore dice, investire su

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Gare che mancano alla fine delle qualificazioni all’Europeo: domani in Turchia, sabato a Trieste con la Bielorussia

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Squadre già qualificate (su 24) all’Europeo 2013: Spagna, Francia, Russia, Macedonia, Lituania, Grecia, Gran Bretagna, Slovenia (paese ospitante), Italia, Montenegro, Croazia, Ucraina

«Difficile dirlo e farlo capire: se spieghi che la Macedonia è arrivata quarta, chi non segue il basket e non sa che grandi giocatori ha pensa che parliamo di un dessert. Vedo la Turchia, la Serbia, la Croazia, delle potenze giocare come noi le qualificazioni. Il rischio di fare brutte figure è altissimo non perché i nostri giocatori sono brocchi. La differenza la fa la qualità del lavoro e la possibilità di scegliere. Oggi, oltre a questo gruppo abbiamo Melli, Gentile, Polonara: spero che Pianigiani abbia delle grandi difficoltà a scegliere la squadra per l’Europeo». Ma il campionato continua a non aiutarli.

Simone Pianigiani, 43 anni, con Dino Meneghin, 62 che lo ha chiamato nel 2009 alla guida della Nazionale: dopo due anni difficili, il lavoro quest’anno ha pagato CIAM

«Sono le regole di oggi, non c’è molto da fare oltre che lavorare, migliorare, essere competitivi anche come costo. Molti azzurri si sono ridotti l’ingaggio mostrando la consapevolezza di aver capito appieno il momento». © RIPRODUZIONE RISERVATA

MERCATO

I Monday Night di Siena e Milano E se diventassero un successo? re a giovedì e venerdì per evitare concomitanze con la Champions League di calcio (in campo martedì e mercoledì), si è creata la necessità per Montepaschi Siena ed EA7 Milano, le nostre due rappresentanti (sperando che diventino tre con Cantù dopo i preliminari) di giocare il lunedì sera il turno di campionato preceduto da una partita di coppa disputata di venerdì. La Lega ha, di conseguenza, reso noti ieri i posticipi

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Vittorie azzurre, su 23 partite ufficiali, durante la presidenza Meneghin (12-7 con Pianigiani)

Quale crede sia la posizione della nostra Nazionale in Europa?

SERIE A RESI NOTI I POSTICIPI DEL LUNEDÌ

Il concetto del Monday Night ha contribuito all’esplosione del football negli Stati Uniti, un’idea nata nel 1964 dalla geniale mente di Pete Rozelle, il commissioner della Nfl, artefice del grande successo della lega pro’. In Inghilterra funziona già da tempo nella Premier League. Da quest’anno diventa una realtà anche per il basket italiano. Con le partite di Eurolega che l’Uleb ha voluto saggiamente sposta-

I NUMERI

«Difficile no, perché sapevo di puntare sul migliore. E Simone non ha mai fatto mancare un attimo del suo impegno all’azzurro. Vedo come lavora il nostro staff, qualche volta sono andato io a dirgli di riposarsi un po’...».

La qualificazione prima gioia azzurra da presidente «I ragazzi hanno capito che l’unica via è tirare di lima» LUCA CHIABOTTI

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che vanno dalla 3a alla 11a giornata del girone d’andata. Le date I campioni d’Italia saranno in campo ben sette volte nel Monday Night: il 15 ottobre a Varese, il 29 a Biella, il 5 novembre nel match clou casalingo con l’EA7, una settimana più tardi a Roma, il 26 novembre a Cantù, il 2 dicembre con Avellino e il 9 con Cremona. Milano giocherà invece una sola volta in casa, il 22 ottobre

contro Roma, e tre in trasferta: il 14 ottobre ad Avellino e il 19 novembre a Cremona, oltre al «clasico» con l’Mps. Scelta forzata ma vincente? Le partite verranno trasmesse da RaiSport con palla a due alle 20.30. Un esperimento «forzato», non una scelta voluta, ma che potrebbe rivelarsi vincente, anche grazie alla scarsa concorrenza. Le altre partite in tv dovrebbero essere quelle della domenica a mezzogiorno (su SportItalia e La7D) e della domenica sera (su RaiSport). © RIPRODUZIONE RISERVATA

Bologna: in prova arriva Tripkovic ex Malaga

In contropiede di DAN PETERSON

Il segreto? Un’identità operaia La formula del c.t.: gruppo unito e lavoro Mamma, butta la pasta! L’Italia va all’Europeo con le proprie ali, senza dover chiedere nulla a nessuno. Niente wild card. Niente allargamento del torneo. Anzi, andranno per ciò che hanno fatto sul parquet, il «legno duro», come diciamo in America. L’hanno fatto con le cose più elementari ma più importanti nello sport: grande umiltà, nessun proclama. Grande lavoro, due allenamenti massacranti ogni giorno. Grande gruppo, tutti uniti per la causa e ognuno a tifare per il compagno. Scusatemi se è poco. E’ la formula per il successo. Coach Pianigiani e il suo staff hanno dato la cosa più importante per qualsiasi squadra: un’identità operaia. E un concetto di gioco che va oltre gli schemi: «Ogni possesso è vitale, quindi non regaliamo niente». Ha chiesto un impegno mentale per 40’ in ogni partita, che ha portato alla rimonta pazzesca contro la Turchia, da -15 a +9 in meno di un quarto, l’ultimo. Infine, ha dato un’etica di lavoro da Eurolega, riunione e allenamento; oppure, allenamento e riunione. Niente pause. Niente scuse. Anche se mancano due gare, è anche giusto buttare l’occhio verso il 2013. Per fare bene, per prima cosa, l'Italia deve fare tesoro di tutto quello che ha imparato in questi due mesi. Poi, deve recuperare gli assenti: Bargnani e Belinelli, oltre agli infortunati Gentile e Melli. Avranno un compito arduo: inserirsi in questa macchina che gira — sia in difesa che in attacco — come un orologio svizzero. Dovranno seguire l’esempio di Gallinari: superstar con mentalità operaia! La lezione lasciata da questa squadra, che ha riportato il basket italiano ai livelli che merita, è che è l’insieme che conta, non i nomi o le statistiche. Detto questo, la squadra dovrà crescere ancora in ogni ruolo, ma sopratutto in quello di play, costruendo sui progressi fatti da Cinciarini, Hackett e Poeta. E pure nel ruolo di pivot, con i progressi di Cusin, Gigli e Chiotti. In termini ferroviari, sono sul Freccia Rossa da Milano a Roma. Arrivati alla stazione di Bologna, mancano ancora Firenze e Roma. E anche Lubiana. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La Fondazione Virtus sarà presentata il 15 settembre all’Unipol Arena di Casalecchio. Intanto introdotto Ricky Minard: «E’ l’opportunità più importante della mia carriera — ha detto il 29enne —. Con la Virtus punto allo scudetto». Bologna ha anche chiamato in prova per due settimane Uros Tripkovic, guardia ex Partizan, un tempo pupillo di Danilovic, passato al Malaga, inattivo da un anno per un intervento chirurgico.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

TUTTENOTIZIE & RISULTATI Nuoto SI PROFILA UN CLAMOROSO RITORNO DEL SODALIZIO IRIDATO DEL 2011

Pellegrini, ora rispunta Lucas Il francese dirà sì a Verona? La scelta italiana di Rosso? Adesso spunta l’opzione straniera. Anzi rispunta Philippe Lucas. In condizioni diverse, si profila un clamoroso ritorno tra Federica Pellegrini e il tecnico francese, sodalizio d’oro ai Mondiali di Shanghai. I due, dopo quei trionfi cinesi di un anno fa, si erano parlati solo a distanza. A Londra, Fede e Magnini si sono incrociati con Lucas la prima volta prima delle gare, e il saluto è stato cordiale. Segno di una simpatia ritrovata. Chiuso il rapporto con Claudio Rossetto, una delle prime mosse di Federica è stato chiamare (o far chiamare?) Lucas per sondare la disponibilità a riprendere la collaborazione. Della serie: accetteresti ora di venire a Verona? Ieri Lucas, che nel frattempo ha divorziato dal Largardere Racing di Parigi, ha fatto lo gnorri: «Io alleno quest’anno i miei a Narbonne, non a Verona». Neanche una parola in più, ma anche il segnale che se trattativa c’è, ed era persino immaginabile, l’operazione resta complessa. Per diverse ragioni.

ci fosse un accordo, comunque, in un team Lucas, ci sarebbe un velocista, Amaury Leveaux. E stavolta, Fede, non dovrebbe più avere l’ombra della romena Camelia Potec. Delle tante frasi dette da Lucas, prima dell’accordo dell’inverno 2011, una aveva reso chiara la sua idea: «Quando alleni la Pellegrini sei obbligato a vincere, altrimenti sei morto, anche perché lei poi se ne va. Ma a me piacciono le sfide estreme». E la nuova, se non estrema, quasi lo è, per Philippe: si tratterebbe di riportare in auge Fede al cospetto di una generazione

nuova (Muffat, Franklin, Schmitt) che ha rialzato enormemente l’asticella. Se fosse così, per Lucas sarebbe qualcosa di inedito. Non riprese la Manaudou perché poco convinto di un suo ritorno al top, ma potrebbe riprendere la Pellegrini perché convinto delle possibilità dell’azzurra di tornare in primo piano: a Barcellona 2013 sarà sempre l’iridata in carica. Chi paga Se sono cambiate le re-

lazioni e le situazioni tecniche, ora un nuovo accordo di Federica con Lucas dovrebbe avere l’avallo economico della Fin,

Tennistavolo PER LE ELEZIONI

Stefano Arcobelli

A LAS VEGAS

Phelps vince a poker 100.000 $ (al.f.) Nello scorso weekend trascorso a Las Ve gas, Michael Phelps, ora libe ro da impegni agonistici, non ha perso occasione per cimen tarsi nella sua passione: il po ker. Il 22 volte oro olimpico ha lasciato il tavolo verde in cui si puntava in contanti, vincendo 100 mila dollari. Gli amici dico no sia solito partecipare a ric chi tornei da 25 mila dollari di iscrizione e sia afflitto dalla pe ricolosa sindrome del «gioca finchè non vinci».

Cambi Stavolta il campione-fi-

danzato di Federica non è Luca Marin ma Filippo Magnini, che deve ancora trovare pure il club, cerca la soluzione straniera e ha un cugino preparatore come Matteo Giunta. Se

che soprattutto con Magnini ha un conto da regolare (a proposito: gli organi di giustizia federali, per le polemiche ai Giochi, studiano provvedimenti disciplinari su Filippo e Orsi). La Fin, per i precedenti rapporti cordiali, darebbe assistenza e disponibilità a Lucas al centro federale di Verona (tra i candidati a dirigerlo c’è Tamas Gyertnyaffy tecnico di Scozzoli), ma potrebbe dire all’Aniene: il tecnico pagatelo ora voi. Insomma, siamo solo ad un «pour parler», per dirla alla francese...

Philippe Lucas, 49 anni, francese, e Federica Pellegrini, 24, insieme nel 2011

Ippica IL PIÙ CARO DEL MONDO

Pallavolo IN B-2

Baseball VERSO GLI EUROPEI

Una presidenza Prima da papà con polemiche per The Green

Riecco Treviso Italia-Taiwan Gravina presidente ultima verifica

Si infiamma la campagna elettorale. I due candidati dell’opposizione alla presidenza, Alberto Vermiglio e Alberto Cavalli, con una lettera inviata al segretario della Fitet, accusano di irregolarità l’attuale gestione federale, in vista dell’assemblea elettiva fissata per il 27 ottobre. Il Comitato regionale Campania, su carta intestata, ha inviato alle società campane la lista dei candidati di una sola parte, quella che sostiene l’attuale presidente Sciannimanico, che si candida per il terzo mandato. Il presidente regionale, Sergio Roncelli, nella lettera precisa inoltre che le candidature «sono state concordate» col presidente Sciannimanico e segnala un candidato campano per l’elezione a consigliere nazionale in quota atleti, anche lui naturalmente della lista che sostiene Sciannimanico. Vermiglio e Cavalli chiedono che sia ripristinata la par condicio e che vengano evitati questi gravi fatti di «parzialità e scorrettezza».

(e.sp.) Treviso ha una nuova società di pallavolo. Si chiamerà Volley Treviso e avrà Pasquale Gravina come presidente, il vice sarà la storica figura di Michele De Conti, mentre come consigliere l’avvocato trevigiano Alessandro Canal, dirigenti che agiranno in regime di volontariato. Sarà mantenuto il settore giovanile con 6 squadre, dall’under 12 all’under 19, formazione quest’ultima che sotto la guida di Michele Zanin disputerà la B-2. Staccatasi da Verde Sport, l’anima sportiva dei Benetton che hanno garantito un budget ridotto per partire, il nuovo club ha ereditato dal vecchio Sisley storia e palmares, e proverà a camminare con le proprie gambe puntando alla serie A reperendo sponsor dal territorio. Resterà invariato il campo da gioco e allenamento che saranno alla Ghirada, prese in affitto da Verde Sport.

Franco Sciannimanico D’ANNIBALE

The Green costò 16 milioni di $ AP

Alle aste Fasig-Tipton di Calder (Miami) per i due anni in allenamento del 2006 The Green Monkey fu pagato 16 milioni di dollari, il prezzo più alto nella storia delle aste. Per comprarlo ci fu una guerra a suon di rilanci fra i due colossi Godolphin e Coolmore, che alla fine la spuntarono, battezzando quel gioiello con il nome di un loro golf club nelle Barbados, nel quale si è sposato Tiger Woods nel 2004. Ma in pista The Green Monkey si rivelò un brocco: tre corse, miglior risultato un terzo posto. Ma quel cavallo pagato a peso d’oro forse avrà migliore fortuna in razza. Infatti, è arrivata la sua prima vittoria da papà: merito di Kinz Funky Monkey, che si è imposto a Del Mar in una maiden sui 1100 metri. Ora The Green Monkey vive in Florida e ha un tasso di monta di 5.000 dollari. Kinz Funky Monkey fu pagato alle Aste 82.000 dollari. INCENDIO DA CUMANI Ieri, nelle scuderie di Luca Cumani a Newmarket, è scoppiato un incendio che ha rischiato di distruggere tutte le strutture: l’intervento dei pompieri ha evitato il peggio.

CIARELLI VIA (mi.fa.) Colpo di scena a Vibo: lo schiacciatore americano Tony Ciarelli lascia la Callipo. «Una decisione - sottolinea in una nota la società calabrese - presa per ragioni strettamente personali».

Hello Kathy (2).

CIAO KUFT (si.g.) Carolina Kluft, 29 anni, ha chiuso la carriera a Goteborg (Sve) correndo la terza frazione della 4x400 svedese che ha vinto in 3’36”29 contro la Finlandia. Tre titoli iridati, uno olimpico e due europei nell’eptathlon, un primato continentale, è stata la regina delle prove multiple dal 2002 al 2007, per poi passare senza troppa fortuna al lungo. Uomini. Giavellotto: Pitkamaki (Fin) 86.86; Ruuskanen (Fin) 85.67. A Kiev (Ucr). Uomini. Asta: Mazuryk 5.60. A Buhl (Ger). Uomini. Alto: Baba (R.Ceca) 2.28; Mudrov (Rus) 2.28; 7. CAMPIOLI 2.18. Donne. Alto: Spencer (S.Lucia) 1.90; 3. BRAMBILLA 1.81.

SI CORRE ANCHE Trotto: Napoli (15.40) e Trieste (15.50). Galoppo: Livorno (16).

VAI EUSEBIO (si.g.) Il 21enne Eusebio Haliti, albanese emigrato in Italia 13 anni fa, ha ottenuto la cittadinanza italiana. Personali di 46”78 sui 400 e 50”46 nei 400 hs (2011), questo talento della Scotellaro Matera seguito da Tonino Ferro potrà ora indossare anche la maglia azzurra. TRAGEDIA Un altro morto in una maratona internazionale. Nella corsa di Città del Messico, vinta dal keniano Peter Lemayian Knaya, è morto per arresto cardiaco il messicano Juan Pablo de la Mora, soccorso subito dopo il traguardo. STRADA ITALIANA A Trecate, No (mezza). Uomini: 1. Mokraji (Mar) 1h04’51”. Donne: 1. Marin 1h24’20”. A Castel Rozzone, Bg (mezza). Uomini: Goffi 1h10’22". Donne: Soliman 1h24’42".

Bocce EUROPEO VOLO (c.f.) Ha preso il via ieri a Pazin (Cro) l'Europeo della specialità volo, con 17 Paesi in lizza. Questi gli azzurri impegnati nelle varie prove: Pautassi (individuale), Bruzzone (combinato), Ziraldo (progressivo), Grosso (tiro di precisione), Roggero-Ferrero (staffetta), Grosso e Bruzzone (coppie). A parte Ziraldo (Pontese), sono tutti tesserati per la Brb Ivrea, club campione d'Italia e d'Europa.

(m.c.) Si conclude oggi a Nettuno la quinta edizione dell’Italian Baseball Week, torneo di preparazione all’Europeo in Olanda. Il maltempo ha costretto al rinvio di TaiwanItalia e Taiwan-Rep.Ceca. Il programma si chiude con Spagna contro Taiwan (16) e Italia contro Taiwan (21). In giornata arriverà anche l’ufficializzazione del roster del 24 da parte del ct azzurro Mazzieri. L’Italia debutterà venerdì ad Haarlem contro la Croazia alle 19.30. Mazzieri dovrà scegliere soprattutto tra De Simoni, Pantaleoni, Sabbatani e Persichina. Due saranno a rischio taglio.

FINALE REGGIO-ROVIGO Palfinger Reggio Emilia-Ilcea Rovigo è la finale di serie A federale: entrambe hanno chiuso alla terza sfida il confronto rispettivamente Arezzo e Roma. Si parte sabato in Veneto con la finale al meglio di 5 partite..

TRICOLORI La Forestale e l’Us Primiero vincono nella categoria Elite uomini e donne il tricolore staffetta di orienteering disputato ieri nella Foresta Umbra di Vico del Gargano.

Pallanuoto EUROPEO UNDER 19 Dopo la vittoria all’esordio con la Romania, l’Italia ha battuto 15-8 l’Olanda nell’Europeo Under 19 di Canet en Roussillon, in Francia. Oggi, alle 18, la sfida con l’Ungheria vale il primato nel girone.

Pallavolo Desiderio torna in Iran: a Tabriz Daniele Desiderio torna nel campionato iraniano, a Tabriz, dove aveva già giocato anche nella scorsa stagione, chiudendo all'ottavo posto. Inizialmente il club iraniano sembrava intenzionato a non tesserare stranieri, poi ha avuto tra gli obiettivi anche il cubano Portuondo, ma fino all'ultimo ha inseguito la possibilità di riprendersi il 33enne schiacciatore catanese, che domenica scorsa ha firmato e da giovedì sarà a Tabriz.

Paralimpiadi Risultati Londra 2012 ARCO Uomini. Individuale W1/2. Finale: De Pellegrin b. Sanawi (Malesia) 6-5 (133-128). Semifinale: De Pellegrin b Tseng Hui (S.Cor) 7-3 (131-129) ATLETICA Finali. Uomini. 100 F51; 2. De Vidi 22"60. Qualificazioni. Donne. Semifinali 400 T12: 5. Stefanini 1’02"03. Qualificazioni. Donne. Semifinale 400 T12: 5. Stefanini 1’092"03. BASKET IN CARROZZINA Australia-Italia 68.48 (15-11 33-21 57-38)

MALIGNAGGI DIFENDE (r.g.) Il 20 ottobre alla Barclays Arena Brooklyn di New York (Usa), l’italo-americano Paulie Malignaggi (31-4) difende la cintura Wba welter contro Pablo Cesar Cano (Mes, 25-1-1) titolare interim Wba dei superleggeri. Nella serata altre due sfide mondiali: Danny Garcia (Usa, 24), supercampione Wba e campione Wbc superleggeri, sfidato da Erik Morales (Mes, 52-8) in rivincita e si assegna il titolo medi Wbo tra N’Jikam (Fra, 27) e Peter Quillin (Usa, 27), in sostituzione di Dimitry Pirog (Rus, 20) spodestato per infortunio.

EQUITAZIONE Dressage individuale grado II: 14. Salvadè 64,750, rit. Veratti.

IN ITALIA (r.g.) Il promoter Sergio Cavallari allestisce per domenica 9 settembre a Manzano (Ud) la difesa tricolore welter di Gianluca Frezza (17-2-2) sfidato da Italo Brussolo (10-5-2). E' una rivincita, nel giugno 2010 a Sequals (Pn), Frezza si impose in 6 round. Il 16 settembre a Ciampino (Rm), derby romano tra i superwelter Emanuele Della Rosa (29-1) e Riccardo Lecca (6) impegnati sui 10 round. DI RUSSO SECONDO (i.m.) Al torneo di Ordos (Cina), 80 atleti di 10 nazioni, l’Italia conquista la prima medaglia del nuovo corso post olimpico: Alfonso Di Russo nei 69 kg è giunto secondo sconfitto in finale da Apichet Saensit (Thai) 12-5, parziali 4-1, 3-2, 5-2.

DRAGON BOAT All’Idroscalo di Milano conclusi i Mondiali di Dragon Boat. La Russia chiudendo in prima posizione nel medagliere con un totale di 12 ori, seguita dall’Ungheria con 5, da Filippine e Canada con 4 ori e dalla Germania con un oro. Soddisfacente il risultato per l’Italia, che mette in bilancio 4 medaglie d’argento e 3 di bronzo. Nella sfida tra le Università Firenze ha battuto Verona e Padova, in quella tra i club sportivi italiani successo dell’Idroscalo.

Lorenzo Avagnina, 31 anni, esterno

Orientamento

Boxe

Canoa

MONDIALINI Ai Mondiali under 18 a Seul, l’Italia è stata sconfitta da Panama (2-0), Canada (4-3), Giappone (7-1) e ha vinto contro la R.Ceca 12-1 (al 7˚). Oggi chiuderà la prima fase contro Taiwan.

Pasquale Gravina e De Conti

Atletica

Hockey ghiaccio KOVALSKI PORTIERE GOLEADOR (m.l.) L'Asiago ha conquistato a Nottingham (Gb) l’Alladin Cup battendo nel supplementare con una rete di Chris Di Domenico la squadra locale dei Panthers al termine di un doppio confronto. Dopo aver perso la prima sfida 3-6 gli Stellati hanno vinto la seconda 6-5 e si sono imposti all'overtime. Da registrare nelle file dei padroni di casa la rete (empty net gol) segnata dal goalie americano Craig Kowalski. Una rete così (conclusione da porta a porta) Kowalski l'aveva già realizzata (in diretta TV) quando giocava nel Valpellice.

Nuoto DOPPIO ERCOLI (al.f.) Due successi per Simone Ercoli a Posillipo in vista degli Europei di Piombino (12-16/9): nella 5 km, il toscano batte Sanzullo e Volpini mentre sul miglio marino ha preceduto Stochino e Sanzullo. Tra le donne, in entrambe le distanze, successi di Fabiana Lamberti davanti a La Piana e Laurenza.

Ippica San Giovanni 16 - 18 - 2 - 3 - 4 7ª corsa - m 2060: 1 Naglò del Nord (D. Zanca) 1.14.1; 2 Lupo d’Arno; 3 Fascino Gas; 4 Medea Grif; 5 Naos Rob; Tot.: 4,31; 2,33, 4,22, 15,87 (34,73). Quinté: n.v. Quarté: e 3.943,60. Tris: e 635,45. OGGI QUINTÉ A ROMA A Capannelle (inizio convegno alle 15) scegliamo Original Gypsie (3), Prince Diego (5), Wedding Present (10), Rail Prince (9), Agaphuntus (1) e

NUOTO Finali. Uomini 100 sl S2: 7. Bettella 2’31"17. 200 SM12: 8. Sottile 2’21"92. Qualificazioni. batt. 100 sl S7: 5. Bocciardo 1’11"45. Batt. 200 IM SM12: 7. Sottile 2’21"75. Batt. 50 rana SB3: 11. Bensi 57"58. Donne. Batt. 200 IM SM6: 9. Romano 3’34"03. TIRO Pistola 25 mt P3 SH1: 19. Iori 544. VELA 2.4 mR. Reg. 5: 12. Olmi. Reg. 6: 4 Olmi. SKUD18. Reg. 5: 6. Italia (Gualandris Zanetti). Reg. 6: 9. Italia. Sonar. Reg. 5: 12. Italia (Squizzato, Dighe, Protopapa). Reg. 6: 5. Italia.

Rugby D’APICE A GLOUCESTER Tommaso D’Apice, tallonatore azzurro, ieri sera era tra i 22 del Gloucester A nel campionato riserve della Premiership inglese. Per il 24enne la firma con il club è imminente. MOGLIANO PRENDE ALLORI (e.sp.) Vinta l’amichevole 21-7 contro Viadana (due mete del n.8 Gilbert), Mogliano ingaggia il pilone italo-argentino Augusto Allori, da quattro stagioni a Treviso.

Sport invernali MONDIALI BIATHLON I Mondiali 2016 di biathlon si terranno a Oslo, quelli del 2017 a Hochfilzen, in Austria. Nel 2013, i Mondiali si terranno a Nove Mesto (R.Ceca) e, dopo l’Olimpiade di Sochi 2014, la rassegna riprenderà nel 2015 a Kontiolahti (Fin). PICCOLI FONDISTI Il d.t. del fondo Silvio Fauner ha convocato 15 giovani del gruppo FuturFisi per l’allenamento che si terrà a Moena (Tn) fino a sabato. Uomini: De Fabiani, Tanel, Cappelletti, Perotti, Peer, Pellegrin, D'Eramo, Simion. Donne: Kasslatter, Vignaroli, Canclini, Rivero, Baudin, Sturz, Piasco, Venosta e Rosa. Con loro il responsabile Marco Selle e gli allenatori Costantin, Tovagliari, Semenzato e Matli.

Varie ROGGE SARÀ OPERATO Il presidente del Cio, Jacques Rogge, sarà operato in settimana all’anca e dovrà restare per qualche giorno ricoverato in ospedale. Non sono stati forniti ulteriori dettagli se non che si tratta di un’operazione classificata «di routine». Il 70enne Rogge è stato eletto presidente del Cio nel 2001 al posto di Juan Antonio Samaranch. Il suo mandato terminerà nel settembre 2013. GIUNTA CONI Prima giunta Coni dopo l’Olimpiade. Petrucci farà il suo bilancio dell'avventura a Londra, ma si parlerà anche di antidoping, per le prossime ore è attesa una decisione della procura antidoping per la convocazione di Alex Schwazer, e (forse) anche dei tempi di approvazione dei nuovi statuti federali.

Vela MAXI ROLEX CUP (r.ra.) Al termine della prima giornata della Maxi Yacht Rolex Cup in corso a Porto Cervo. Questi i vincitori nelle rispettive categorie Mini Maxi: Ran, Wally: Magic Carpet 2, Maxi Racing: Velsheda, Maxi Racing/Cruising: Aegir, Super Maxi: Nilaya. SALTA TRAPANI (r.ra.) Salta la tappa italiana del circuito dei catamarani Extreme 40 che doveva disputarsi a Trapani a settembre. I responsabili della società inglese hanno dichiarato che la Provincia di Trapani e il Governo Regionale Siciliano non hanno rispettato i loro obblighi finanziari e operativi.


MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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ALTRI MONDI

_una regione in difficoltà

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Per il caso dei minatori sardi ci sarà mai una soluzione? Gli operai di Nuraxi Figus hanno finito l’occupazione, ma la situazione resta complicata: la miniera costa troppo, e in caso di riconversione sarebbe difficile sopravvivere I minatori della Carbosulcis hanno sospeso l’occupazione dei pozzi di Nuraxi Figus (siamo vicino a Gonnesa, in provincia di Carbonia-Iglesias), a oltre 370 metri di profondità, dove erano scesi due domeniche fa. Venerdì c’erano stati degli incontri al ministero, a Roma, e lì Passera aveva assicurato: «La miniera non subirà la paventata interruzione dell’attività al 31 dicembre». Il progetto «carbone pulito» non è stato bocciato. La via per uscire da quella situazione intricata sarà quella di proporre al Parlamento la proroga della scadenza prevista dalla legge (il prossimo 31 dicembre, appunto). In questo modo, l’attività della miniera potrebbe prolungarsi ancora di sei mesi «e poi magari di altri sei mesi» (così il sottosegretario allo Sviluppo Claudio De Vincenti). Naturalmente i lavoratori sospendono l’occupazione, ma non la mobilitazione. Vogliono a tutti i costi il rilancio della miniera.

1Come stanno davvero le cose? Perché Carbosulcis dovrebbe chiudere?

Da anni l’Europa ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia, proprio per i denari girati a quella miniera e considerati, inevitabilmente, aiuti da parte dello Stato.

2 In ogni caso, siamo di nuovo alle prese con aziende che per-

l’euro in crisi

FILIPPO CONTICELLO

L’euro si difende anche così, pure in una stanza chiusa e davanti a un fuoco di domande sospettose. Si sa che a Mario Draghi, presidente della Bce, il tema interessa parecchio e per questo ieri s’è sottoposto al rito a Bruxelles: è intervenuto in un’audizione a porte chiuse davanti all’Europarlamento e pare si sia difeso a muso duro dall’attacco dei parlamentari tedeschi. Sul piatto la questione più controversa per la Banca centrale europea: «Comprare bond fino a tre anni non costituisce un finanziamento monetario agli Stati: è un tempo troppo breve per essere classificato come creazio-

fondo perduto e l’obbligo per l’Enel di comprare l’elettricità dal Sulcis, pagandola tre volte il prezzo di mercato. L’Enel si rifà aumentando il prezzo nelle bollette, cioè alla fine sono sempre i consumatori o i cittadini a dover tirare fuori i soldi. Lo spreco è durato fino ad ora. Lo Stato, per convincere la canadese Alcoa a usare l’energia del Sulcis, ha — come si dice — «sussidiato il prezzo». Ora la Carbosulcis è della Regione Sardegna, e c’è la crisi. Il prezzo non si può più sussidiare, oltretutto ce lo vieta l’Europa. I canadesi dell’Alcoa si stanno trasferendo da un’altra parte.

4 Non si potrebbero riconvertire, questi lavoratori?

Alcuni operai della Carbosulcis durante l’occupazione della miniera di Nuraxi Figus ANSA

4

IL NUMERO

520

Gli operai al lavoro La Carbosulcis di Nuraxi Figus è una miniera di carbone e ha 520 lavoratori. Per trasformarla in un deposito di anidride carbonica con cui produrre energia pulita servono 200 milioni l’anno per 8 anni

dono e devono essere salvate dal denaro di tutti.

Sì, sarà bene però inquadrare il problema nel contesto della situazione generale sarda. Stanno chiudendo l’Alcoa di Portovesme, non ci sono praticamente speranze di riaprire Euroalluminia (di proprietà dei russi, che fanno lavorare 35 persone su 400), nessuno si ricorda più della Vinyls di Porto Torres, la disoccupazione nell’isola è al 16% e arriva al 24% per gli under 25. Nell’ultimo anno hanno chiuso 1.213 aziende, 1.700 sono in crisi, 21 mila posti di lavoro sono stati cancellati nel 2011, in tre anni le esportazioni sono calate del 40%, 20 mila lavoratori sono in cassa integrazione, altri 110 mila campano comunque con qualche ammortizzatore sociale, fra operai e tecnici gli esodati sono circa quattromila. Si preparano alla rivolta anche i diecimila pastori dell’isola, a cui le banche stanno chiedendo il rientro dai fidi. In questo quadro, che ci si lambicchi il cervello per vedere se esiste una strada per salvare la

miniera di Gonnesa è più che comprensibile.

3 Questa strada esiste? Io non so rispondere. A guardare la storia della Carbosulcis si direbbe di no. Lì tirano fuori il carbone dalle viscere della terra fin da metà Ottocento. Ma è carbone cattivo, con troppo zolfo, vanno in crisi già ai primi del Novecento. Seguono: la ciambella di salvataggio lanciata dall’autarchia fascista a metà degli anni Trenta, crisi dopo la fine della guerra, interviene l’Enel che vuole produrre energia con il carbone, dura fino al 1971 perché l’energia che si ricava in questo modo è troppo cara, dall’Enel l’azienda passa all’Egam, poi all’Eni (siamo al 1978), nel 1985 lo Stato mette 512 miliardi che non portano a niente perché fino al 1993 non si estrae neanche un chilo di carbone. L’Eni abbandona la partita, proteste, un decreto del 1994 impone la riapertura degli impianti, 420 miliardi a

A Nuraxi Figus lavorano 520 persone, nel sottosuolo ci sono 30 chilometri di gallerie, quattro pozzi, il più profondo dei quali a quasi 500 metri. I sindacati insistono che tutto questo va trasformato in un deposito di anidride carbonica con cui produrre energia per l’isola. L’Europa, sul progetto, è negativa. Ci vogliono duecento milioni l’anno per otto anni, li dovrebbe comunque mettere lo Stato e sarebbe turbativa della concorrenza. Da Bruxelles aggiungono che di impianti simili ne esiste uno solo, e dal conto economico dubbio. Da Carbonia rispondono che i soldi ci sono, basta prenderli dal fondo Cip6. Sono denari erogati addirittura nel 1994, e mai toccati.

d lafrase DEL GIORNO

Il fatto del giorno

VOGLIONO DIVIDERCI «Ci sono state strumentalizzazioni sulle indagini relative alla trattativa Stato-mafia che hanno montato una campagna contro la magistratura e contro il Quirinale. Si vuole dividere le istituzioni: parlare di ricatto a Napolitano crea solo allarmismo, "Panorama" non ha nulla sul contenuto di quelle telefonate» ANTONIO INGROIA PM DI PALERMO

5 La vera domanda è: dopo la riconversione, l’azienda starebbe in piedi?

È doloroso dirlo, ma sembrerebbe di no. Da sinistra si insinua che il caso Sulcis somiglia a quello dei minatori inglesi a cui la Thatcher fece la guerra soprattutto per distruggere il sindacato. Qui ci sono i conti che non tornano, e un costo che bisognerebbe continuare a imputare alla comunità. Problema quasi insolubile.

VENDITE A MENO 20%

L’auto crolla Marchionne: «Mai visti numeri così»

Sergio Marchionne 60 anni ANSA Ancora in picchiata il mercato dell’auto in Italia. Ad agosto il calo è stato del 20 per cento: dagli autosaloni sono uscite 56.447 vetture contro le 70.764 dello stesso periodo di un anno fa. Se poi si guarda ai primi otto mesi dell’anno, il bilancio è di 981.030 unità contro quota 1,2 milioni raggiunta nel 2011. E la Fiat segue il trend negativo facendo segnare, ad agosto, un 20,53% con 16.689 immatricolazioni contro le circa 21 mila di un anno fa, mantenendo però stabile la propria quota di mercato al 29,6%. Da gennaio ad agosto il totale è invece di 290 mila macchine immatricolate: 20,2% rispetto allo stesso periodo del 2011, con una quota di mercato (29,65%) però praticamente identica rispetto ad un anno fa, quando si era collocata al 29,77%. «L’andamento del mercato è totalmente in linea con le previsioni. È stato un mese non bello, non ho mai visto un numero così basso in vita mia», ha detto, ieri mattina prima che uscissero i dati, l’amministratore delegato del Lingotto Sergio Marchionne, che apre anche a un incontro con il ministro del Lavoro Elsa Fornero e oggi vedrà il presidente serbo Nicolic per parlare degli investimenti di Fiat nel Paese. Le buone notizie, per il Lingotto, arriva no comunque dal Brasile: la produzione di agosto è stata la più alta di sempre in 36 anni di attività. Oltre 100 mila mezzi messi in commercio, con 98 mila immatricolazioni. La casa di Torino si conferma leader nel Paese sudamericano con una quota del 24,2 per cento.

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Draghi difende la Bce: «Lecito comprare bond» ne di moneta», ha ribadito Draghi. Ha pure sottolineato che l’acquisto dei titoli di Stato sul mercato secondario «è coerente con il mandato della Bce». Insomma, Francoforte si prepara a «intervenire ancora», facendo compere tra i titoli dei Paesi sotto attacco speculativo, ma con un’avvertenza: «Prima verranno fissate alcune condizioni per gli Stati». Freddezza, invece, sulla concessione della licenza bancaria al fondo Salva stati, il cosiddetto Esm, in corso di approvazione nei Paesi dell’Ue: «Sarebbe un finanziamento diretto», ha chiarito. Angela alla socialista Le parole di Draghi rubate a Bruxelles (gli europarlamentari che le hanno rivelate sono stati pub-

blicamente bacchettati) si sono sentite eccome anche a Milano: a Piazza Affari l’indice Ftse Mib è salito dell’1,10% e lo spread è andato giù fino a 439 punti. Le Borse europee hanno tutte sorriso, anche se hanno mandato giù un attacco durissimo di Angela Merkel. La cancelliera tedesca ha perfino attinto all’immaginario socialista per colpire: «I mercati non

«

sono al servizio del popolo perché hanno consentito a poca gente di arricchirsi a spese della maggioranza. Non devono distruggere i frutti del lavoro della gente». Insomma, una «questione di democrazia» che per la Merkel trascina una domanda: «Possiamo in Germania e in Europa vincere le elezioni quando non spendiamo più di quello che incassiamo?». Oggi ne parleranno anche Monti e Hollande in un bilaterale a Roma, atteso non quanto il consiglio della Bce di giovedì. Lì si decideranno i dettagli della politica monetaria e in tanti sperano, anche se Draghi ieri non ha seminato illusioni sul futuro: «C’è calma nei mercati, ma la crescita sarà fragile».

I mercati non sono al servizio del popolo: distruggono i frutti del lavoro ANGELA MERKEL CANCELLIERA TEDESCA

Il presidente della Bce Mario Draghi, 65 anni ieri, e Angela Merkel, 58 ANSA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

ALTRI MONDI

LA SENTENZA IN OLANDA

Un anno al 15enne «killer di Facebook» Il tribunale di Arnhem, in Olanda, ha condannato a un anno di carcere più tre in un istituto di igiene mentale Jinhua K., il killer 15enne di Joyce Winsie Hau

notizie Tascabili

Una tragedia assurda: ieri sera, in un inciden te stradale a Palermo, una 23enne, Rosanna Ma ranzano, è morta mentre stava andando in ospedale, al Civico, a partorire. Secondo le prime informazioni, l’auto su cui viaggiava la donna, una Smart, guidata dal marito, ha sbandato, forse per l’alta velocità, vicino a piazza Scaffa, e si è capovolta. L’uomo, anche lui 23enne, è rimasto ferito, mentre le condizioni di Rosanna sono appar se subito molto critiche: è stata immediatamente trasportata in ospedale ma non ce l’ha fatta. I medici hanno salvato il bambino, che però è gravissimo.

Intervistato l’aiutante di Ratzinger

Il corvo del Vaticano: «Il Papa vuole pulizia ma incontra difficoltà»

Papa Ratzinger con l’ex aiutante Paolo Gabriele ANSA «Benedetto XVI vuole fare pulizia ma sta incontrando delle difficoltà, le persone che come me vogliono contribuire a fare chiarezza sono almeno una ventina». Chi parla è Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa arrestato a maggio (è ai domiciliari) e rinviato a giudizio per il furto di alcuni documenti riservati del Pontefice. Il «corvo» del Vaticano, all’Infedele, su La7, ha aggiunto che le persone che hanno reso possibile la pubblicazione dei documenti l’hanno fatto solo «per rabbia, perché c’è una sorta di omertà a non fare emergere le cose».

Milano: temeva per il fidanzato

Equivoca Shakespeare e allerta 113 per un sms

PALERMO RICORDA

S Dalla Chiesa 30 anni dopo «Antimafia sia unita» Ieri Palermo si è stretta nel ricordo di Carlo Alberto Dalla Chiesa (nella foto), a 30 anni dall’attentato mafioso in cui morirono il generale, la seconda moglie, Emanuela Setti Carraro, e l’agente di scorta, Domenico Russo. Per la cerimonia sul luogo dell’agguato ha mandato un messaggio Napolitano: «Il suo ricordo ci unisca contro la mafia». Sprazzi di fiducia dalla figlia del generale, Rita: «Il sacrificio non è stato inutile. Voglio vivere a Palermo, c’è voglia di cambiamento»

Sale la tensione tra Israele e Iran: Benyamin Netanyahu, premier israeliano, ieri ha ribadito che se si vuole evitare un attacco agli impianti nucleari iraniani,

considerati una «minaccia a Gerusalemme», occorre «trac ciare ora e subito una linea rossa per Teheran». Tradotto: servono «sanzioni paralizzanti e immediate». Un appello alla comunità internazionale, che gli Usa non ignorano: stanno accelerando sull’installazione di un sistema radar in Qatar.

SFIDA ALLE REGIONI

Il decreto sulla sanità: medici verso lo sciopero

Altroconsumo ha «studiato» 950 supermercati: prezzi ok a Firenze, Pisa e Arezzo, Aosta ultima VINCENZO DI SCHIAVI

Esiste una cartina che vale oro. Con cui è possibile abbattere il costo della spesa, assillo settimanale di tante famiglie italiane. L’ha redatta Altroconsumo, attraverso una mega inchiesta su 900 mila prodotti in 950 punti vendita di 61 città. Una mappa del risparmio con cui si può, attraverso una spesa oculata, spendere 1.500 euro l’anno in meno, che diventano 3.500 se si rinuncia ai prodotti di marca. La classifica In una ipotetica gara tra regioni, la Toscana svetta su tutte: là è più facile fare la spesa senza snellire troppo il portafoglio. Il punto vendita in assoluto meno caro d’Italia è ad Arezzo, mentre Pisa è la città con la spesa media più bassa di tutte (5.969 euro annui) seguita da Firenze che, a sua volta, è in cima alla classifica del risparmio con un massimo di 1.522 euro. Verona, Perugia e Modena seguono le città della Toscana nella spesa media più bassa, tutte poco sopra i 6 mila euro annui. «Dove la concorrenza funziona — spiega Altroconsumo — esistono possibilità di risparmio: succede in Toscana, Umbria e Veneto, Emilia Romagna. Pecore nere: Trentino, Val d’Aosta, il Centro-Sud e le isole maggiori, dove invece la battaglia tra insegne langue». Ad Aosta (6.739 euro di media) fare la spesa è una sciagura: se-

Il decreto Balduzzi domani sarà in Consiglio dei Ministri ANSA

Con le sottomarche si può risparmiare fino a 3.500 euro all’anno AFP

guono Catania, Cagliari e Siracusa, tutte ben oltre la media nazionale che, per l’Istat, è di 6.372 euro l’anno, ovvero il 20% del bilancio annuale familiare. E le due metropoli? Si compra male sia a Milano (6.359 euro di media) sia a Roma (si sale a 6.559 euro), ma entrambe sono tra le prime dieci nella graduatoria del risparmio. Insomma, con un po’ di attenzione, è possibile uscire felici anche da un supermercato. L’analisi è capillare e riguarda 162 ipermercati, 603 supermercati e 185 hard discount, che sono la Mecca della spesa low cost se si decide di

in migliaia ai funerali

puntare tutto sulla convenienza per arrivare alla cassa con il sorriso sulle labbra e non con il terrore del conto. Sul sito di Altroconsumo è possibile visionare la mappatura della grande distribuzione della propria città che offre il miglior rapporto qualità-prezzo o gli esercizi più convenienti in assoluto. Nel valutare i diversi scenari possibili di acquisto sono stati creati dei carrelli-tipo, sia considerando 531 prodotti di marca, freschi, di ben 104 tipologie diverse, sia scegliendo la versione a scaffale più economica in assoluto.

Diversamente affabile

DI FIAMMA SATTA

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No a etichette sui disabili Contano solo le persone Milano abbraccia il suo cardinale «Addio Martini, pastore generoso» Seimila persone dentro al Duomo, quindicimila fuori davanti ai maxischermi: ieri a Milano ci sono stati i funerali del cardinale Carlo Maria Martini, per 22 anni alla guida della Diocesi cittadina, morto venerdì a 85 anni. Tra gli altri, c’erano Mario Monti, Giuliano Pisapia, Roberto Formigoni e Nichi Vendola (nella foto Afp un momento della cerimonia): «Era un pastore della Chiesa generoso e fedele», ha detto il Papa in un messaggio. Il cardinale Scola, che ha presieduto il rito, ha aggiunto: «Gli siamo grati, è stato una figura imponente»

Guerra tra i medici di base e le regioni sul decretone sanità. Le tre sigle sindacali maggioritarie dei medici di famiglia, degli ambulatoriali e dei pediatri minacciano lo sciopero se verranno accolti gli emendamenti presentati dalle regioni al decreto Balduzzi, che domani sarà portato in Consiglio dei Ministri. Due i punti più contestati. Primo: il rapporto di lavoro. Oggi i medici e i pediatri sono liberi professionisti. Le regioni prevedono l’introduzione di personale dipendente e la possibilità di spostare personale delle Asl o degli ospedali negli studi di medicina generale. In tal modo, per i sindacati, verrebbe eliminata la figura del medico di famiglia e il rapporto fiduciario col paziente, aumentando la spesa per il personale. Secondo: l’introduzione di un tetto di spesa individuale. «È un modo — dicono i sindacati — per controllare l’attività professionale. Così il lavoro viene giudicato solo in base ai costi e si punisce chi li supera. Si rompe il rapporto di fiducia con il cittadino. Come potrà un paziente fidarsi del consiglio del medico quando saprà che è condizionato in questo modo?».

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DIARIO DI UN’INVALIDA LEGGERMENTE ARRABBIATA

Era sparita domenica

Giallo sulla morte di una madre superiore di 60 anni, originaria del Vicentino, ma ospite, da qualche settimana, dell’istituto Edith Stein delle orsoline di Genova, il cui corpo è stato ritrovato ieri mattina a cento metri dalla riva di Quinto, nel levante del capoluogo ligure. La suora era solita fare una passeggiata dalla quale, due giorni fa, non è più tornata. Il suo cadavere, che indossava ancora la veste religiosa ma senza il velo, è stato avvistato in acqua da due pescatori. Sul corpo non ci sarebbero segni di violenza: scartata la pista dell’omicidio. Due le ipotesi al momento: incidente o suicidio.

Israele contro l’Iran «Sanzioni o guerra»

La spesa conviene se vivi in Toscana

Una citazione non colta, un equivoco e tanta paura. L’incredibile è successo a Milano, domenica sera: una ragazza 23enne ha ricevuto un sms dal fidanzato contenente una citazione del «Romeo e Giulietta» di Shakespeare, ma ha scambiato la romantica frase come l’annuncio di un imminente suicidio. Temendo per il peggio, ha chiamato il 113 e, quando gli agenti hanno rintracciato alla stazione l’uomo, un 38enne originario di Isernia da dove era appena tornato, l’equivoco surreale è stato chiarito: il romantico «Romeo» ha raggiunto la fidanzata e i due si sono abbracciati ridendoci su.

Giallo a Genova: suora trovata morta in mare

ULTIMATUM DI NETANYAHU

A Caccia al low cost

Vittima una 23enne siciliana

Si ribalta l’auto: muore mentre va a partorire

(nella foto), uccisa a coltellate lo scorso 14 gennaio per avere parlato su Facebook delle scap patelle della sua amica, la 16enne Polly K. Quest’ultima, con il fidan zato, aveva assoldato il giovane killer per compiere il delitto su Facebook: il 15enne ha accoltella to al collo e al volto la vittima, morta dopo 5 giorni di agonia

Sir Philip Craven, il presidente del comitato paralimpico internazionale, ha suggerito di abbandonare la parola «disabile». Alessandro Cannavò, sul Corriere della Sera, ha invitato tutti a provarci, visto che ormai siamo quasi riusciti a eliminare due orrendi modi di definire le persone in difficoltà: «spastico» e «handicappato». Personalmente, se qualcuno

mi desse dell’handicappata lo manderei subito al diavolo e, tutto sommato, anche «disabile» non mi piace un granché. In fondo, a pensarci bene, disabilità e abilità abitano entrambe in ognuno di noi: per esempio, Luca Coscioni non riusciva a muovere un muscolo ma il suo cervello era potente come le gambe di Bolt; altri, fisicamente superdotati, non hanno nemmeno un neurone che si aggiri nella loro testa. Per questo, come indica una convenzione Onu, bisognerebbe davvero concentrare l’attenzione sulla persona e non sulla condizione. Ed ecco che mi viene in mente, ancora una volta, Luca Coscioni, che si imbestialiva se qualcuno, parlando con lui, puntava lo sguardo sulle sue gambe invece di guardarlo negli occhi. Proviamo, dunque, ad abbandonare la parola «disabile» ma lasciamo «abilione» così com’è! Come altro definire una persona abile consapevolmente incivile, senza cadere nella volgarità? Puzzoncello?


LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

ALTRI MONDI

GLI INCASSI DEL WEEKEND

Madagascar resiste Battuto pure Batman Crescono gli incassi (65% in più rispetto a una settimana fa) e Madagascar 3 (nella foto) re siste all’assalto di Batman: il film di animazione è arrivato a quota

4,1 milioni nel weekend e in to tale è già a 14 milioni. Batman, invece, è secondo in classifica con 3.935.372 euro: il nuovo film sull’uomo pipistrello si «consola» con i dati internazionali, che parlano di oltre un miliardo di dollari incassati. Ritornando in Italia, il podio è chiuso da «Mer cenari 2» con 647 mila euro.

Zac, Selena, Lola & co. A Venezia vanno i teen Dai giovani dannati agli impegnati, dai problematici ai ribelli: gli adolescenti stanno conquistando la Mostra del cinema DAL NOSTRO INVIATO

STEFANIA ANGELINI VENEZIA

SUL GRANDE SCHERMO LE FACCE DEL LIDO

Dannati, problematici o impegnati: gli adolescenti, più che mai quest’anno, sono tra i protagonisti della mostra di Venezia. Si è puntato molto, infatti, sui film con giovani attori e sui temi legati alla difficile fase del diventare adulti. A fare da apripista al filone è stato Zac Efron, osannato dalle fan a caccia di autografi. L’ex divo di High School Musical si è cimentato in un ruolo impegnativo nel film At any price, calandosi nella parte di un ragazzo che vorrebbe diventare pilota da corsa, un personaggio alla Gioventù bruciata, che ha convinto i critici, tanto che l’Hollywood Reporter lo ha lodato per la «capacità di esprimere la frustrazione di giovane di provincia». Ma Efron non è la sola teen star qui al Lido. Attesissima è Selena Gomez, 29 milioni di amici su Facebook e un fidanzato molto famoso (Justin Bieber): domani la 20enne americana lanciata dalle serie tv della Disney si dovrà far valere assieme alle colleghe Vanessa Hudgens (anche lei diva di High School Musical ed ex di Efron), Ashley Ben-

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Rivoluzionari Ma ieri il tema dell’adolescenza è stato sviscerato anche dal regista francese Olivier Assayas con l’applauditissimo Après Mai, nei cinema italiani in autunno. La storia è ambientata nella Parigi dell’inizio degli Anni 70, subito dopo il Sessantotto, e ricostruisce un universo giovanile con il mito della rivoluzione: «Oggi quel

periodo viene rappresentato in modo un po’ caricaturale. Per me, invece, è stato un momento malinconico con un forte amore per la vita: allora eravamo ossessionati dalla politica e dal senso della responsabilità verso la classe operaia». In conferenza stampa, i giovani attori sono stati bersagliati da domande sullo scarso impegno politico dei ragazzi di oggi. Così, la 19enne Lola Creton ha preso timidamente la parola: «Oggi la politica non ti dà spazio: serve un altro mezzo per esprimersi». Sempre di problemi adolescenziali si parla in un altro bel film, presentato nella sezione delle Giornate degli Autori, Acciaio,

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Umberto Ambrosoli, Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli

Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012

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1 Le scatenate ragazze di «Spring Breakers», Ashley Benson, Selena Gomez, Vanessa Hudgens e Heather Morris, domani in concorso; 2 Lola Creton e Clement Metayer, giovani attori di «Après Mai», che racconta una Parigi Anni 70; 3 Zac Efron, già applaudito in «At any price»

La francesina Créton: «Oggi la politica non ti dà spazio, serve altro per esprimersi» son (protagonista della serie Abc Pretty Little Liars) e Heather Morris (Glee) in Spring Breakers, dove vengono trasformate in ragazze spericolate, pronte a fare rapine e a prostituirsi pur di pagarsi le vacanze di primavera al mare.

IN CASO DI EREDITÀ 1

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi

dell’italiano Stefano Mordini, tratto dal romanzo di Silvia Avallone con Michele Riondino e Vittoria Puccini: storia di due ragazzine (interpretate da Matilde Giannini e Anna Bellezza, esordienti) che crescono all’ombra di un’acciaieria di Piombino, cuore della Toscana operaia. Neanche a dirlo, l’aggancio col caso Ilva era d’obbligo, tanto che il tarantino Riondino — che rivedremo domani nel film di Bellocchio in concorso, La bella addormentata — ci è andato giù duro: «L’unico modo per tenere l’attenzione su Taranto? Rinunciare al voto: strappiamo le tessere elettorali».

Willis fa causa alla Apple: «Miei gli mp3» Ora che perfino Bruce Willis lo fa notare, il problema rischia di deflagrare: pare che la 57enne star di Hollywood si sia assai indispettita perché non può lasciare in eredità alle figlie Rumer (24 anni), Scout (20) e Tallulah (18), avute dalla ex moglie Demi Moore, la sua vastissima discografia digitale acquistata su dispositivi Apple. Annoso e vecchio problema (che vale anche per Amazon) di cui, in realtà, qualunque utente di iTunes dovrebbe essere consapevole fin dal primo download e dal primo clic nella sezione «Termini e condizioni»: la musica scaricata da Apple resta della casa di Cupertino e non diventa di proprietà dell’acquirente. I file devono restare su un dispositivo della mela morsicata associato ad un account e la musica non può essere ceduta a terzi neanche in caso di passaggio a miglior vita. Da qui la decisione di Willis, svelata ieri dal quotidiano inglese «Daily Mail», di dichiarare guerra alla Apple: esclusa un’azione diret ta dell’attore contro Cupertino, è più probabile l’ipotesi di appoggiare le cause già in atto in 5 stati Usa per garantire agli utenti il diritto di fare quello che vogliono della musica. In caso di successo, secondo il «Daily Mail», ne gioverebbero i milioni di clienti di Apple.

Bruce Willis, 57 anni REUTERS

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LETTERE TempiSupplementari A CURA DI ALBERTO CERRUTI Fax: 0262827917. Email: acerruti@rcs.it

Nei confronti dell’Inter c’è troppo ottimismo Caro Cerruti, non capisco l’ottimismo che circonda l’Inter. Ho visto tutte le partite, amichevoli comprese, e mi è sembrata una squadra lenta, con una sola punta sempre isolata. Non ci sono inserimenti dei centrocampisti, mentre altre squadre attaccano con 4-5-6 uomini. Caro Stramaccioni, così non andiamo da nessuna parte. Che cosa ci vuole a capire queste cose? Felice Cataneo Apricena (Foggia)

La sconfitta contro la Roma ha riportato sulla terra l’Inter in generale e Stramaccioni in particolare. Non è vero che il calo è stato mentale, come sostiene il tecnico. Se l’Inter in tre gare casalinghe ha incassato 7 gol concedendo spazi invitanti persino all’Hajduk e al Vaslui, il problema è tattico. Stramaccioni è senza esperienza e non può illudersi di far giocare i nomi, a cominciare da Cassano, senza preoccuparsi dell’equilibrio della squadra. Dovrebbe togliere uno dei tre attaccanti che non rientrano, aggiungendo un centrocampista, per trasformare il 4-3-1-2 o 4-2-3-1 in un più compatto 4-4-1-1. Altrimenti tempi duri aspettano l’Inter. E soprattutto lui.

Zeman e i giovani Grande vittoria della mia Roma a Milano sull’Inter, da attribuire in gran parte a Zeman, che ha inserito benissimo i giovani. Bravi tutti a sfruttare il brillante avvio, azzeccati i cambi, letali i contropiede in occasione del secondo e terzo gol. Ora Zeman dovrà mantenere una grande solidità fra i reparti, velocità di manovra ed equilibrio. Federico Bertani Vigevano (Pavia)

Zeman ha vinto in campo e anche alla fine quando, invece di esaltarsi, ha detto che la Roma deve migliorare. Nessun dubbio, quindi, sul fatto che saprà mantenere la concentrazione dei giocatori dopo un successo così importante. L’unico dubbio, semmai, è un altro: fino a quando Totti potrà correre così tanto come domenica sera?

Europa League da rivalutare Se l’anno scorso uscire al preliminare di Champions League contro l’Arsenal ci poteva stare, questa volta uscire con i portoghesi del Braga brucia parecchio. Ora in Champions abbiamo due squadre (Juve e Milan) e scivoliamo verso il basso. A meno che non si rivaluti l’Europa League. Sempre che nel corso della stagione non diventi prioritaria una gara contro il Siena piuttosto che contro il Liverpool... Giuseppe Petrelli Martina Franca (Taranto)

L’eliminazione dell’Udinese fa male a tutti, ma consolarsi con la rivalutazione italiana dell’Europa League è una presa in giro. Moratti, dopo la sconfitta con la Roma, ha già parlato del disagio di giocare giovedì, sapendo che l’Inter avrà il derby tre giorni dopo la trasferta in Azerbaigian. Ma temo, come insinua lei, che il discorso valga per tutte le quattro italiane: in primavera, se si arriva, l’Europa League è un fastidio. Sarebbero graditissime le smentite.

Del Piero e il contratto Sono juventina e mi sono commossa al saluto di Alex in campionato, ma allo stesso tempo ho condiviso la scelta di non rinnovargli il contratto. Alex ci manca come professionista esemplare e come bandiera, ma il vero Campione deve capire quando è il momento di lasciare e io credo che questo incaponirsi nel cercare un contratto milionario stia oscurando il mio pensiero su di lui. Caro Alex, vai a giocare dove vuoi se lo fai per divertirti, ma non renderti antipatico tirandotela troppo. Non sarebbe da te! Marina Ebau Cagliari

In effetti questa telenovela sul futuro di Del Piero sta diventando stucchevole. Se Alex non si «accontenta» di giocare in Svizzera come Gattuso, o in Canada come Nesta, faccia come Inzaghi, un altro compagno con cui ha vinto il mondiale nel 2006, che ha deciso di ritirarsi, dopo aver chiuso nel suo stesso giorno tra gli applausi del pubblico di San Siro.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

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MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

23/11 - 21/12

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

LE PAGELLE

Ariete 7,5

Toro 6-

Sagittario 8

Gemelli 7-

Cancro 5,5

Leone 7,5

DI ANTONIO CAPITANI

La Luna vi fa conseguire risultati lavorativi tanto anelati. Semine e start up riescono alla grande, il suino inside you si romanticizza.

Dovete contare ancora solo sulle vostre forze. Non impagliate vivo nessuno, per l’ira, ma impegnatevi. Pure fornicatorially speaking.

Vi giungono assist ottimi da amici, clienti e staff. Meno male, perché siete a little casinist, oggi. Pure il sudombelico lo è. Ussignùr.

Siete una palla, diciamolo. E preda di ansie immotivate. Stringete i denti ancora per qualche giorno: il trionfo (pure suino) è vicino.

L’umore si mantiene roseo, nel lavoro v’arriva considerazione maxima e a sud dell’ombelico è estate tropicale… E che forma fisica!

24/8 - 22/9

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

IL MIGLIORE. Viaggi, lavoro, trattative godono di ogni fortuna. E lo sport giova parecchio alla vostra forma fisica. Il sudombelico è pure satollo. Uau.

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Vergine 6-

Bilancia 5,5

Scorpione 6-

Capricorno 5,5

Acquario 7+

Pesci 6

Potreste dare il peggio di voi. Nel lavoro, in fatto di lamentele, nei rapporti sociali. Ma non suinamente. Almeno lì. Siate ottimisti!

Un’eventuale trasferta produce i risultati sperati, il lavoro è un pullular di input e interscambi proficui. Sudombelico perditempo.

Spese, affari e incassi in stand by vi stressano. Ma supererete tutto, tranqui. Fornicazioni gradite a ogni palato. Letterally. Che suini.

C’è un lieve sentore di sfiga economica nell’aria. Ma passerà, tranqui. Il lavoro liofilizza gli zebedei, la fornicazione, però, è sugosa.

C’è tensione nei rapporti. Ma non gettate nessuno nell’olio bollente, negoziate e tollerate. Cauti coi contratti e col sudombelico, please.

EMILIANO VIVIANO

Il lavoro chiede strategia e disponibilità ad accettare risultati medi, oggi. La forma fisica cede un tantino, l’ormone è troppo skizzato.

Il portiere è al suo primo anno con la maglia della Fiorentina. È nato a Fiesole il 1˚ dicembre 1985

Gazzetta.it

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TG1 UNOMATTIN UN CICLONE IN... E STATE CON NOI IN TV TG1 DON MATTEO 7 RICETTE D'AMORE CHE TEMPO FA IL COMMISSARIO REX REAZIONE A CATENA TELEGIORNALE TECHETECHETÈ SUPERQUARK Documenti MISS ITALIA 2012 SI PARTE CINEMATOGRAFO SPECIALE MOSTRA D'ARTE...

RAIDUE

RAITRE

CANALE 5

CARTONI TG2 INSIEME ESTATE IL NOSTRO AMICO... TG2 SENZA TRACCIA ARMY WIVES GUARDIA COSTIERA BLUE BLOODS 90210 TG2 COLD CASE GHOST WHISPERER TG2 SQUADRA SPECIALE COBRA 11 22.50 SUPERNATURAL 23.30 TG2 23.45 RAI 150 ANNI LA STORIA SIAMO NOI 0.45 PARALIMPIADI

9.40 10.40 11.10 12.00 12.25 13.10 14.00 15.00 15.50 17.25 18.55 19.00 20.35 21.05

LA STORIA SIAMO NOI COMINCIAMO BENE TG3 MINUTI TG3 COMINCIAMO BENE LA STRADA PER... TGR - TG3 LA CASA NELLA... BONNIE E CLYDE GEOMAGAZINE 2012 METEO 3 TG3 - TGR - BLOB UN POSTO AL SOLE INTERNAZIONALE DEL CIRCO DI... 23.15 TG REGIONE 23.20 TG3 LINEA NOTTE ESTATE 23.55 CORREVA L'ANNO 0.50 RAI EDUCATIONAL

8.00 8.40

7.30 10.35 11.20 13.00 14.00 14.45 15.30 16.15 17.00 18.15 18.45 19.35 20.30 21.05

8.50 11.00 13.00 13.40 14.45 16.30 18.30 20.00 20.40 21.10 22.05 23.10 1.10 1.40 2.25

RETE 4

ITALIA 1

TG5 LA TELEFONATA DI BELPIETRO MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP INGA LINDSTRO POMERIGGIO CINQUE LA RUOTA DELLA FORTUNA TG5 VELINE CHIEDIMI SE SONO FELICE TGCOM UN SEGRETO TRA NOI TG5 - NOTTE VELINE NATI IERI

8.10 10.30 12.25 13.40 15.00 16.45 17.40 18.10 18.30 19.15 19.20 21.10 23.00 1.45 2.30 3.10

CARTONI DAWSON'S CREEK STUDIO APERTO CARTONI HELLCATS GIOVANI CAMPIONESSE LE COSE CHE AMO DI TE LOVE BUGS STUDIO APERTO METEO C.S.I. NEW YORK C.S.I. MIAMI Telefilm HUMAN TARGET NIP/TUCK RESCUE ME STUDIO APERTO LA GIORNATA

9.50 10.50 11.30 12.00 12.55 14.05 15.30 16.35 16.55 18.55 19.35 20.10 21.10 23.30 1.40 2.05 4.05

CARABINIERI RICETTE DI FAMIGLIA TG4 DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN... TG4 HAMBURG DISTRETTO 21 MY LIFE TIERRA DE LOBOS TG4 TEMPESTA D'AMORE SISKA TIERRA DE LOBOS L'AMORE E IL... MALENA TG4 NIGHT NEWS UNA QUESTIONE D'ONORE IN ITALIA SI...

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ATLETICA 20.00 MEETING DI ROVERETO Rai Sport 2

21.00 ITALIAN BASEBALL WEEK TAMPA BAY RAYS NEW YORK YANKEES

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SKY SPORT 1

Serie A. Highlights

20.00 ATLETICA

10.00 CALCIO: SAMPDORIA - SIENA

Batterie e finali Sky Paralimpiadi 2

14.00 BASKET: QUARTI DI FINALE

22.15 BASKET: QUARTI DI FINALE

Torneo femminile Sky Paralimpiadi 5

Torneo femminile Sky Paralimpiadi 5

13

23

ANCONA

19

23

AOSTA

15

17

BARI

20

31

BOLOGNA

18

23

CIELO

VENTI

CAGLIARI

14

23

Sole

Deboli

CAMPOBASSO

17

22

Moderati

CATANIA

19

27

FIRENZE

17

26

Serie A. Highlights

10.15 CALCIO: CAGLIARI - ATALANTA Serie A. Highlights

Trento Aosta 16 21

Torino 17 22

19 25

Milano

Venezia

18 23

Perugia

19 26

14 23

L'AQUILA

17

25

MILANO

18

20

ROMA

NAPOLI

20

24

17 22

Neve

Mossi

PERUGIA

17

24

POTENZA

17

22

REGGIO CALABRIA

25

27

ROMA

17

25

TORINO

16

18

Agitati

Nebbia

Il sole oggi MILANO

ROMA

TRENTO

14

23

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

6:47

19:56

6:37

19:39

24

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VENEZIA

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La «tristezza» di Ronaldo contagia il Real

Dopo il 3 0 sul Granada, Mourinho non ha tempo di gustarsi la vittoria. C’è da guarire «la tristezza» di Cristiano Ronaldo...

GOLF: DEUTSCHE BANK CHAMPIONSHIP

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Ritorno preliminare Europa League

Quattro Nazioni

SPECIALE Venezia: la 69a Mostra del cinema minuto per minuto Recensioni, fotogallery, notizie, gossip e indiscrezioni in diretta dal Lido in collaborazione con la rivista «Max».

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Su Nordovest, Toscana e Sardegna le nuvole e le piogge lasceranno spazio a crescente soleggiamento. Il resto dell'Italia invece continuerà ad essere interessato da nuvolosità variabile e piovaschi, rovesci e temporali intermittenti.

Ancona

Firenze

Molto forti

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IL VIDEO

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Coperto

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Dopo il 3 1 inflitto a S. Si ro dai giallorossi all’Inter, abbiamo chiesto: la squa dra di Zeman è da titolo? Il 55% dei votanti dice sì.

Bologna Genova

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PALERMO

Roma da scudetto? Sì per oltre la metà dei nostri lettori

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Calmi

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GENOVA

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Al Nord, al Centro e in Sardegna ancora nuvole e piogge, anche abbondanti e con temporali, con basse temperature diurne nonostante alcune schiarite. Sul meridione e in Sicilia invece prevalenza del sole, salvo locale variabilità. Trieste

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012


SETTIMANALE DI CALCIO INTERNAZIONALE MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012 - N. 67

IL REAL E TUTTA LA SPAGNA S’INTERROGANO SUL MALESSERE DEL PORTOGHESE. PROBLEMI DI CUORE? MANCANZA DI STIMA? VOGLIA D’ARIA NUOVA? SCREZI CON MOURINHO? MACCHÉ, SEMBRA SOLO QUESTIONE DI SOLDI

TRI$TIANO RONALDO FILIPPO MARIA RICCI alle pagg. 2-3

ALL’INTERNO PRIMO PIANO DecaTrends

EUROPA Inghilterra

MONDO Brasile

I DOLORI DEL GIOVANE CR7

ZOLA: SPLENDIDA ALBIONE

LA CRISI PAULISTA

ALESSANDRO DE CALÒ A PAG.

intervista di S. BOLDRINI A PAG.

ADRIANO SEU A PAG

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Social network

Scozia

Tahiti

EPPURE È LUI IL PIÙ AMATO

ALL’INFERNO CON I RANGERS

NAZIONALE DI FAMIGLIA

MARCO IARIA A PAG.

YANN BOUCHEZ A PAG.

IACOPO IANDIORIO A PAG.

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Portogallo

CISSÉ DAL NULLA ALL’EUROPA GIULIO DI FEO A PAG.

7 GUARDATE SU GAZZETTA.IT TUTTI I GOL DEI CAMPIONATI ESTERI


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PRIMO PIANO

Decatrends DI ALESSANDRO DE CALÒ 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MAL DI PANCIA E DI TESTA I DOLORI DI UN CRISTIANO Forse il Real si trova davanti all’annuncio di una resa dei conti nello spogliatoio... RR È facile adesso pensare

al famoso mal di pancia di Ibrahimovic. È roba vecchia di anni — quella — e di tre squadre fa, in mezzo ci sono il Barça, il Milan e il Psg. Una cosa è sicura: nel suo perpetuo girovagare di squadra in squadra, lo svedese di origine bosniaca, ha visto lievitare lo stipendio tappa dopo tappa. Da tempo Ibra guadagna più soldi di Cristiano Ronaldo (12 milioni contro 9), anche se il portoghese lo guarda dall’alto in basso nella classifica mondiale dei top player. Qualcosa non torna. Ronaldo guadagna meno di Messi, Eto’o, Drogba e — anche se ha segnato 150 gol in 149 partite giocate con i blancos — prende più o meno gli stessi soldi di Kakà, che buona parte di questi match li ha seguiti dalla tribuna o dalla panca. Nelle sei stagioni allo United, Alex Ferguson gli aveva ritoccato lo stipendio per quattro volte, fino a fissare la clausola di rescissione a 96 milioni, su pressione di Ramon Calderon, all’epoca presidente merengue. Florentino Perez ha ereditato l’acquisto più caro di sempre, metabolizzandolo come una cambiale da pagare. È scontato che nella tristezza del portoghese, motivata con ragioni professionali, ci sia la voglia di battere cassa. Ma la questione economica non è asettica, non resta separata dal groviglio di questioni impigliate nel non facile rapporto tra Cristiano e il Madrid. Ronaldo è un personaggio ingombrante, ossessionato dall’ansia di migliorare e di imporsi come numero uno al mondo. In Spagna, tutti i giorni, si trova di fronte lo spettro di Messi; il carattere e il modo di fare non lo aiutano a inseguire il rivale sul piano della seduzione e dell’empatia. Sappiamo che nello spogliatoio del Bernabeu ci sono rapporti difficili tra il clan portoghese e il nucleo storico spagnolo. Ronaldo e Pepe di qua — con la sponda di Mourinho — Casillas e Ramos di là, con gli altri. Non dovremmo stupirci troppo se la pubblicizzata «tristezza» fosse anche l’annuncio di una resa dei conti finale: un gioco della torre destinato a cambiare presto il profilo di questo Real Madrid.

CRISTIANO RONALDO CR7

EXTRATIME - 4 SETTEMBRE 2012

ANCHE I RICCHI BELLI E FAMOSI PIANGONO Ha segnato 150 gol, sta con Irina e prende 9 milioni: «Ma sono triste e il club sa perché». Il Real non capisce: gli manca il Psg, il Pallone d’oro o l’affetto? Forse solo un aumento... E la Spagna, con 5 milioni di disoccupati, lo attacca DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A MADRID

FILIPPO MARIA RICCI 5RIPRODUZIONE RISERVATA

vvertenza. Oggi non parliamo solo di calcio. Psicologia, melodramma, umore e umorismo ci accompagneranno in questa escursione nei pensieri che turbano, agitano, muovono la testolina ingelatinata e imbronciata di Cristiano Ronaldo. Che domenica dopo la doppietta al Granada è venuto in zona mista a dire urbi et orbi di essere triste. Wow. Nonostante i 9 milioni di stipendio netti all’an-

A

no e i milionari contratti pubblicitari. Nonostante il successo e la fama mondiale. Nonostante la compagna che sedeva accanto a lui venerdì a Montecarlo, la supermodel russa Irina Shayk. Nonostante il mestiere, invidiato, e il club dove gioca, sognato. Niente compassione «Sono triste», ha detto. «Non ne può più», hanno scritto sulla prima pagina di Marca. «È depresso. Domenica ha pianto per 20 minuti in spogliatoio», hanno raccontato a Punto Pelota, la trasmissione più urlata della tv notturna spagnola. Roba che uno dovrebbe preoccuparsi, intenerirsi. E invece no.

CR7 NON ESULTA DOPO IL 1˚ GOL AL GRANADA (AFP)

L’opinione pubblica spagnola non è stata mossa a compassione. Tacciato d’infantilismo su Marca, invitato da varie parti a riflettere sulle condizioni dei 5 milioni di spagnoli al momento disoccupati, criticato dai più per tempi e modi della sceneggiata, che sembra preparata ad arte. «Vuole andar via», hanno rivelato nella notte tra domenica e lunedì in un paio di programmi. Non sembra questo il punto, perché se davvero volesse andar via non avrebbe aspettato il 1˚ settembre per parlare con Florentino e il 2 per inscenare la rappresentazione (gol non festeggiati, broncio e inno alla tristezza in zona mista).


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PRIMO PIANO

EXTRATIME - 4 SETTEMBRE 2012

cendo grande lobbying per il Pallone d’oro di Cristiano. Lo stesso Casillas sollevò il braccio di Ronaldo davanti alla moltitudine festante nel giorno della festa per la Liga. Il messaggio era chiaro: «Se abbiamo vinto questo campionato il merito è suo». Ancora: che si sia adombrato per le critiche di Mou alla squadra? Può essere, ma il tecnico ha sempre difeso il connazionale in questi 2 anni. Più che difeso, portato in palmo di mano. Che sia per il Premio Uefa a Iniesta? Alla domanda CR7 ha risposto chiaro: «No, quello è il meno. Ci sono altre cose. Il club lo sa». Abbiamo pensato all’amore: la storia con Irina viene data in crisi per un presunto flirt di Cristiano con la presentatrice portoghese Rita Pereira, che alla mamma di Ronaldo piace molto più della russa. Siamo fuori strada: «Non sono problemi personali, si tratta di questioni professionali», ha detto CR. E allora? Cosa muove Cristiano? Cherchez l’argent L’attenzione quasi obbligatoriamente volge al dinero. Quando arrivò a Madrid nel luglio ’09, pagato 96 milioni di euro e presentato alla folla adorante che aveva riempito il Bernabeu aperto per l’occasione, Cri-

o L’indiscrezione: «Domenica nello spogliatoio ha versato lacrime per 20 minuti»

o Il rinnovo costerebbe il 52% di tasse al Madrid, rispetto al 24% attuale Mercato chiuso Come i giochi. E infatti, tra il sorpreso e lo stupefatto, sabato Florentino ha chiamato Mendes, agente di Cristiano, di Mou e di mezzo Madrid, chiedendogli se sul suo tavolo fossero arrivate offerte. «No», ha detto il super procuratore. Dalla Catalogna hanno soffiato sulla polemica, citando Psg e Anzhi come possibili destinazioni perché i mercati di Francia e Russia sono ancora aperti. Da Parigi, Leonardo ha smentito: «Al Psg siamo contenti col mercato e Ronaldo è del Madrid. Non contattiamo giocatori di altri club». Al «presi» Ronaldo ha detto di non sentirsi amato, protetto, coccolato. Dai compagni, dal club, dal madridismo. Eppure neanche 100 giorni fa in un’intervista a Marca Cristiano parlò chiaro: «Voglio chiudere la mia carriera al Madrid. E non lo dico per dire, lo faccio guardandoti negli occhi». Poco più di tre mesi dopo, quegli occhi sono oscurati da un velo di tristezza. Rassegna d’ipotesi Da domenica nella Spagna calcistica non si fa che cercare moventi per le parole di Ronaldo. Un paio di autorevoli commentatori hanno detto che il nostro non si parla più con Marcelo, un tempo suo partner prescelto nei balletti post-gol, oggi ignorato dopo alcune dichiarazioni del brasiliano, che in estate ha elogiato Messi e indicato Casillas come meritorio del Pallone d’oro. Affronto. Marcelo ha ritrattato, non è bastato. In ogni caso, non pare sia motivo sufficiente per incupirsi. Al Madrid, Mou in primis, stanno fa-

CLASSIFICA SQUADRA

BARCELLONA MAIORCA MALAGA RAYO REAL VALLADOLID DEPORTIVO SIVIGLIA ATL. MADRID REAL MADRID GETAFE LEVANTE BETIS CELTA VIGO SARAGOZZA ATH. BILBAO REAL SOCIEDAD VALENCIA GRANADA ESPANYOL OSASUNA

PT

9 7 7 7 6 5 5 4 4 4 4 3 3 3 3 3 2 1 0 0

G

3 3 3 3 3 3 3 2 3 3 3 2 3 3 3 3 3 3 3 3

V

3 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0

N

0 1 1 1 0 2 2 1 1 1 1 0 0 0 0 0 2 1 0 0

P

F

0 0 0 0 1 0 0 0 1 1 1 1 2 2 2 2 1 2 3 3

8 4 3 3 3 6 3 5 5 4 4 6 3 2 5 3 4 1 4 1

S

2 2 1 1 2 4 2 1 3 4 5 5 3 3 9 7 5 5 7 6

3a giornata CELTA VIGO

2-0

SARAGOZZA

0-1

DEPORTIVO

1-1

MAIORCA

1-0

REAL SOCIEDAD

RAYO

0-0

SIVIGLIA

ATH. BILBAO

2-0

REAL VALLADOLID

LEVANTE

3-2

ESPANYOL

REAL MADRID

3-0

GRANADA

BARCELLONA

1-0

VALENCIA

BETIS

26/9

ATL. MADRID

IAGO ASPAS 24’ st BERMEJO 48’ st

RIKI 6’ pt

VICTOR 30’ st

ADURIZ 24’ st SUSAETA 30’ st

JUANLU 10’ st LELL 11’ st RAUL RODRIGUEZ aut.48’ st

RONALDO 26’pt; 8’ st HIGUAIN 31’ st

ADRIANO 23’ pt

OSASUNA

MALAGA

CAMACHO 11’ st

GETAFE

BARRADA 26’ pt

LONGO 21’ pt TEJERA 25’ pt

Prossimo turno 15 settembre: Malaga-Levante, Valencia-Celta Vigo, Getafe-Barcellona, Siviglia-Real Madrid. 16 settembre: Espanyol-Ath. Bilbao, GranadaDeportivo, Osasuna-Maiorca, Real Sociedad-Saragozza, Atl. Madrid-Rayo. 17 settembre: Real Valladolid-Betis CHAMPIONS LEAGUE

PRELIMINARI DI CHAMPIONS

SPAREGGI PER LE COPPE

EUROPA LEAGUE

SPAREGGI RETROCESSIONE

RETROCESSIONE

stiano firmò un contratto da 6 stagioni da 9 milioni euro netti all’anno. Più i premi. Oggi che siamo a metà dell’accordo quella cifra monstre è stata in qualche modo ridimensionata. Perché Kakà, uno che domenica ha dichiarato di essere contento se Mou lo porta in panchina, guadagna esattamente come il giocatore che ha fatto 150 gol in 149 partite col Madrid (e 46 solo nell’ultima Liga). Perché il piccolo enorme rivale, Leo Messi, è già in doppia cifra da un po’. Perché con i suoi frequenti mal di pancia, altro che tristezza, Zlatan Ibrahimovic firma contratti che fanno impallidire quello di Ronaldo (nonostante in Francia si minaccino tasse al 75% e il Madrid per il suo portoghese versi solo il 24%). Perché con questi nuovi ricchi che ci sono nel calcio uno come Eto’o, in fase di prepensionamento, guadagna il doppio di lui. Sembra impossibile che il Madrid possa perdere il suo simbolo, però mettere mano al contratto di Ronaldo a Florentino costerà carissimo: bisogna aumentare lo stipendio e pagarci sopra il 52% di tasse, perché con un nuovo accordo si perderebbero i benefici garantiti dalla cosiddetta «Legge Beckham» (in vigore solo per i vecchi contratti). Ieri Ronaldo era atteso in Portogallo a un omaggio per il suo scopritore. Non si è presentato, adducendo problemi di agenda, ed è andato al ritiro della nazionale. Il Madrid tace (e riflette, tra il costernato, il sorpreso, lo scioccato e lo scocciato). Mourinho non tornerà in sala stampa fino a venerdì 14. Un sacco di tempo per ragionare sulla tristezza del campione.

l identikit

Col Real 150 gol in 149 gare Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro è nato a Funchal (Madeira, Por) il 5 febbraio 1985. Inizi All’Andorinha dal ’92 al ’95, al Nacional dal ’95 al ’97. Poi allo Sporting Lisbona, dove disputa una stagione pro (2002-03). Inghilterra A Manchester nello United resta 6 stagioni: vince 3 Premier, 1 Champions, 1 Mondiale per club, 1 coppa, 2 di Lega e 2 supercoppe. Spagna Dal 2009 al Real: ha vinto una Liga, 1 coppa del Re, 1 Supercoppa. Finora vanta 150 gol in 149 partite. Portogallo In nazionale finora vanta 96 presenze e 36 gol. È stato finalista a Euro 2004 e semifinalista al Mondiale 2006.

PAROLA AI SOCIAL NETWORK

SORRIDI CR7, FACEBOOK E TWITTER TI ADORANO Cristiano online è il più amato: batte anche Messi Tra le squadre vince il Barça, in Italia... Sneijder

CRISTIANO RONALDO E UNA TIFOSA: SU FACEBOOK HA QUASI 50 MILIONI DI FAN MARCO IARIA 5RIPRODUZIONE RISERVATA

l più forte è Messi, il più social è Cristiano Ronaldo. Nel dualismo di questa era calcistica CR7 si prende la sua rivincita in rete. Il portoghese - molto più icona ha un seguito maggiore dell’argentino sia su Facebook (47,9 milioni di fan contro 37,8) che su Twitter (12,4 milioni di follower a fine agosto contro 500 mila di un profilo comunque non gestito da Leo). Real Madrid e Barcellona, non a caso, si contendono il primato dei social network a livello di club. Un Clasico 2.0 tra le due squadre col più alto fatturato al mondo. Blaugrana primi su FB con 34,4 milioni di appassionati, 3,3 in più delle merengue, e pure tra i cinguettii se sommiamo le versioni catalana e internazionale. Se, però, allarghiamo il raggio alle leghe, la Premier batte tutti. La differenza la fa un brand esportato in ogni angolo del pianeta. I team della massima divisione inglese mettono insieme 67 milioni di fan su Facebook, con sei squadre sopra quota un milione: il Manchester United con 27,1, poi Chelsea, Arsenal, Liverpool, Manchester City e Tottenham. La Liga, invece, è una non-lega: Real e Barcellona assorbono il 98% dei sostenitori virtuali.

I

Questione di appeal La Serie A è indietro. A livello di club, tra i top 10 d'Europa su FB ci sono Milan (quinto) e Juventus (nona). «Non ci sono solo gli stadi di proprietà - spiega Tullio Camiglieri, presidente di Open Gate Italia, che ha curato il monitoraggio -. La rete e i social media sono la nuova frontiera della comunica-

zione e del business del calcio. La competizione è globale, e non ci si può permettere di rimanere indietro anche su questo campo». I giocatori del campionato italiano hanno scarso appeal. Andato via Del Piero (con i suoi 3,2 milioni di fan su Facebook), Sneijder è il più seguito su Twitter, con 900 mila follower, lontanissimo dai vertici. La top 10 dei calciatori se la dividono Premier e Liga, con il sempre più emarginato (in campo) Kakà che si riscatta guadagnando la seconda posizione con ben 12,3 milioni di seguaci. Foto e video a go-go Il Manchester United non ha un account ufficiale su Twitter perché ha deciso di indirizzare la propria comunicazione online attraverso il sito web e la pagina FB: pare che stia riconsiderando la scelta. Esiste poi un ampio ventaglio di strumenti che pure il calcio sta sfruttando. Dalla condivisione di foto su Pinterest - apripista la Roma, seguita dal Liverpool - ai canali video di YouTube a Google+, dove sono entrate le solite spagnole e inglesi, ma anche Bayern, Borussia Dortmund, Werder Brema, Milan e Juve. Google+ offre forse i maggiori spazi di crescita, grazie alla sua capacità di suddividere i membri tramite cerchie di amici e colleghi. Il tifo si conquista anche così.


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EUROPA

EXTRATIME - 4 SETTEMBRE 2012

simo anno. Se poi in primavera ci ritroveremo in zona playoff, proveremo ad anticipare i tempi».

INGHILTERRA

ZOLA DAL NOSTRO INVIATO A WATFORD (Inghilterra)

STEFANO BOLDRINI 5RIPRODUZIONE RISERVATA

l 5-1 incassato dal Watford in casa del Derby County ha inaugurato il fine settimana orribile della scuderia Pozzo, proseguito con l’1-4 dell’Udinese contro la Juve e culminato nello 0-3 del Granada, travolto dal Real Madrid. Gianfranco Zola si è assunto la responsabilità («Dovevo preparare meglio la partita»), ma è chiaro che per una squadra rifatta da cima a fondo, con cinque giocatori (Forestieri, Battocchio, Fanchone, Ekstrand e Neuton) prelevati dall’Udinese nell’ultimo giorno di mercato, andare in confusione è giustificabile. L’effetto-Zola, nonostante il 13˚ posto del Watford in Championship (la serie B), dove tra i nuovi arrivi spiccano il portiere Almunia e l’ex romanista Cassetti, non è svanito. Il popolo dei Calabroni - soprannome del club - adora Magic Box, a cominciare dal tifoso più illustre: il presidente onorario Elton John, proprietario del Watford dal 1976 al 1987 e dal 1997 al 2002, vuole conoscerlo. L’incontro potrebbe essere lo spunto per organizzare una festa-concerto, con Elton John e Zola sul palcoscenico.

I

Perché Zola ha scelto Watford per tornare? «Per due ragioni: Inghilterra e progetto. La mia famiglia voleva rientrare qui, ci siamo sempre trovati bene. Il progetto dei Pozzo mi piace. Si vogliono cre-

Le favorite della Premier? «Chelsea e le due squadre di Manchester». Hazard si è inserito benissimo nel Chelsea, già lo paragonano a Zola. «Ha tutto: tecnica, personalità, senso del gol, fantasia».

«ENGLISH DO IT BETTER (IL CALCIO...)»

Il campionato italiano? «La Juve è la più forte. Il Milan ha perso Ibra e Thiago Silva per fare cassa, ma Pazzini può essere la sorpresa. La Roma mi affascina. Guardiola e Zeman sono i miei punti di riferimento, i più bravi».

Magic Box è tornato: allena il Watford dei Pozzo «Con il modello Udinese arriveremo in Premier. Qui crescono tatticamente e Hazard è il mio erede, dell’Italia salvo solo gli allenatori e la Nazionale»

SWINDON TOWN

DI CANIO DOPO 20’ CAMBIA IL PORTIERE (bold.) Di Canio domenica ha perso 4-1 contro il Preston North End in Ligue One (serie C). Il tecnico del neopromosso Swindon Town dopo 20’ ha richiamato in panchina Wes Foderingham, colpevole secondo lui di aver preso 2 gol in 10 minuti e già perforato 3 volte in settimana dallo Stoke City, e lo ha rimpiazzato col 18enne Bedwell. Per poi attaccare a fine gara Foderingham, uscito scalciando una bottiglietta: «Non ho mai visto fra i pro uno così arrogante e ignorante. Se non chiede scusa ai tifosi, con me non gioca più». Scuse che sono arrivate ieri direttamente al tecnico che dice: «Tutto chiarito, è un ragazzo genuino e ha un carattere forte, ma ci sono delle regole e bisogna rispettarle. Per la prossima gara sarà disponibile».

GIANFRANCO ZOLA, 46 ANNI, TECNICO DEL WATFORD IN CHAMPIONSHIP, SERIE B (GETTY IMAGES)

are la basi per fare del Watford l’Udinese inglese». La parola progetto ormai è inflazionata. «In Inghilterra il progetto è una cosa seria. In Italia due sconfitte fanno saltare tutto». Venti anni fa l’Italia era l’America del calcio e l’Inghilterra il Paese degli hooligans. Ora il calcio inglese è il più importante. «Qui si sono rimboccati le maniche: hanno ricostruito gli stadi ed eliminato la violenza, si respira un’aria di positività. Da noi ci sono impianti fatiscenti, la violenza resta un problema e l’atmosfera è pesante. Con un’eccezione: la Nazionale di Prandelli. Cesare ha messo in pratica il suo progetto e l’Italia

è arrivata seconda all’Europeo giocando bene. Dimostra che la scuola italiana resta tra le migliori. Strutture e dirigenti non sono però all’altezza della Nazionale». L’Inghilterra è il contrario: tutto bene, tranne la Nazionale. «Migliorerà. Gli inglesi sono in crescita a livello tattico. Ho visto un calcio più evoluto anche in Championship». I tecnici italiani danno un ottimo contributo. «La nostra scuola resta la migliore». Ora tocca a Zola. «La società mi ha chiesto una stagione di assestamento. Alla promozione penseremo il pros-

SQUADRA

L’AMARA LONDRA DELLO SPECIAL TWO Arrivato agli Spurs per riscattare l’esonero col Chelsea, Villas Boas non ingrana. Ed è già a rischio la panchina Inghilterra non è mai L’ stata un Paese per le rivoluzioni e il calcio rientra pie-

L’inferno di Andre La Premier si sta rivelando un inferno per l’allenatore portoghese che due stagioni fa sbalordì il mondo vincendo tutto con il Porto: campionato, coppa nazionale ed Europa Lea-

Il miglior calciatore italiano? «Pirlo, poi De Rossi e Giuseppe Rossi. Mi aspetto grandi cose da lui quando tornerà». Balotelli? «Balotelli dipende da Balotelli. All’Europeo ha dimostrato di essere un campione, ma può fare meglio». Che cosa è successo tra Zola e la Lazio? «Ne parlerò quando sarà il momento. Dico solo che la vicenda poteva essere gestita diversamente». La squalifica di Conte? «Dal punto di vista umano mi dispiace perché conosco Antonio ed è un bravo allenatore. Se però c’è stato un processo ed è stato riconosciuto colpevole, bisogna accettare la sentenza. Le regole vanno rispettate. Questa storia delle scommesse è stata altro fango per l’Italia».

CLASSIFICA

TOTTENHAM

namente nella regola: le storie di Liverpool e Tottenham sono esemplari. A Liverpool, il nuovo corso del tecnico nordirlandese Brendan Rodgers, 39 anni, viene soffocato dalla dirigenza statunitense - altra nazione, gli Usa, poco raccomandabile per le rivoluzioni - e ieri il proprietario John Henry, per spiegare il mancato arrivo di un centravanti, ha scritto una lettera ai tifosi: «Noi non vogliamo correre rischi finanziari. Non riporteremo il Liverpool nella situazione nella quale l’abbiamo trovato». Rodgers dovrà farsene una ragione e accontentarsi di qualche svincolato, come Michael Owen (grande ex, 32 anni). Ma è al Tottenham che i tifosi hanno già perso la pazienza, fischiando un nome illustre: Andre Villas Boas.

Mourinho dove lo mettiamo? «È un vincente, ma io amo lo stile Guardiola. Sono stato a Barcellona in viaggio di studio e sa che cosa mi ha colpito di più? L’umiltà di tutti nel lavoro settimanale».

L’ESPULSIONE DI HUDDLESTONE DOMENICA E VILLAS BOAS (AFP, REUTERS)

gue. Il Chelsea lo strappò al club portoghese pagando uno sproposito: oltre 20 milioni di euro, tra clausola di rescissione e contratto, sperando in una nuova era Mourinho (da cui il nomignolo Special Two). Il 4 marzo scorso, coi Blues in caduta libera, AVB è stato ingloriosamente esonerato. Il portoghese tornò in patria senza proferire verbo - al Chelsea funziona così con Abramovich, a chi viene licenziato viene imposto il silenzio, altrimenti saltano i compensi e per un mese abbondante entrò nel radar della Roma. AVB era la prima scelta di Baldini per il dopo Luis Enrique. La Roma è poi finita a Zeman e, al-

meno per quanto visto a Milano, è stata la scelta migliore. Ma AVB si è consolato: a luglio è stato assunto, a sorpresa, dal Tottenham, sponda Nord di Londra. Mercato e problemi AVB si è presentato più umile di fronte al popolo degli Spurs: «Al Chelsea ho sbagliato. Ho cercato di ringiovanire la squadra con troppa irruenza. Ho imparato la lezione». La partenza degli Spurs gli dà però torto: due punti in tre partite e i fischi dei tifosi dopo l’1-1 in casa di sabato con il Norwich. Il mercato gli ha fatto perdere Modric, acquistato dal Real Madrid,

ma gli ha portato il difensore Vertonghen dall’Ajax, il centrocampista Sigurdsson (ex Swansea) e, last minute, il centrocampista Moussa Dembélé dal Fulham, il portiere Lloris (Lione) e in avanti Dempsey. Dembelé ha giocato, e segnato, col Norwich, mentre Lloris e Demspey, per questioni burocratiche, sono stati costretti a rinviare l’esordio alla gara di Reading del 16 settembre. I tifosi non vogliono però sentire ragioni. Il Tottenham gioca male e si difende peggio. I numeri sono impietosi per AVB: solo 3 vittorie nelle ultime 15 gare in Premier. «I tifosi hanno il diritto di contestare, noi il dovere di migliorare e dare loro quello che si aspettano», le parole del portoghese. Che, poi, si è difeso tirando in ballo il mercato: «Abbiamo trattato per tutta la giornata di venerdì Moutinho, poi l’affare è saltato. Questo intoppo ci ha costretto a chiudere tardi gli acquisti di Lloris e Dempsey. Una situazione del genere non è l’ideale per un allenatore». Tutto vero, ma al Tottenham è cominciato il conto alla rovescia. I bookmaker già scommettono sull’esonero. Reading e Lazio (in Europa League) possono darBOLD gli il colpo di grazia.

CHELSEA SWANSEA WBA MANCHESTER CITY MANCHESTER UNITED WEST HAM EVERTON ARSENAL WIGAN NEWCASTLE FULHAM STOKE CITY SUNDERLAND TOTTENHAM NORWICH READING ASTON VILLA LIVERPOOL QPR SOUTHAMPTON

PT

9 7 7 7 6 6 6 5 4 4 3 3 2 2 2 1 1 1 1 0

G

3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 3 3 2 3 3 3 3

V

3 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0

N

0 1 1 1 0 0 0 2 1 1 0 3 2 2 2 1 1 1 1 0

P

F

0 0 0 0 1 1 1 0 1 1 2 0 0 1 1 1 2 2 2 3

8 10 6 8 6 4 4 2 4 3 7 3 2 3 2 3 2 2 2 4

S

2 2 1 5 5 3 3 0 4 4 6 3 2 4 7 5 5 7 9 8

3a giornata CHELSEA

4-2

WEST HAM

3-0

FULHAM

SWANSEA

2-2

SUNDERLAND

TOTTENHAM

1-1

WBA

2-0

WIGAN

2-2

MANCHESTER CITY

3-1

LIVERPOOL

0-2

NEWCASTLE

1-1

ASTON VILLA

SOUTHAMPTON

2-3

MANCHESTER UNITED

LAMPARD rig.18’ pt CAHILL 24’ st TORRES 36’ st IVANOVIC 49’ st NOLAN 1’ pt REID 29’ pt TAYLOR 41’ pt

ROUTLEDGE 46’ pt MICHU 21’ st DEMBELE’ 23’ st LONG 20’ st MC AULEY 37’ st MALONEY rig.5’ pt DI SANTO 4’ st Y. TOURE’ 16’ pt DZEKO 14’ st TEVEZ 48’ st

BEN ARFA 14’ st

LAMBERT 16’ pt SCHNEIDERLIN 10’ st

READING

POGREBNYAK 25’ pt GUTHRIE 29’ pt

FLETCHER 40’,52’ pt

NORWICH

SNODGRASS 40’ st

EVERTON STOKE CITY

WALTERS rig.40’ pt CROUCH 31’ st

QPR

ZAMORA 14’ st

ARSENAL

PODOLSKI 31’ pt CAZORLA 23’ st CLARK 22’ pt

VAN PERSIE 23’pt; 42’,47’ st

Prossimo turno 15 settembre: Norwich-West Ham, Aston Villa-Swansea, Manchester United-Wigan, ArsenalSouthampton, Qpr-Chelsea, Stoke City-Manchester City, Fulham-Wba, Sunderland-Liverpool. 16 settembre: ReadingTottenham. 17 settembre: Everton-Newcastle CHAMPIONS LEAGUE

PRELIMINARI DI CHAMPIONS

SPAREGGI PER LE COPPE

EUROPA LEAGUE

SPAREGGI RETROCESSIONE

RETROCESSIONE


5

EUROPA

EXTRATIME - 4 SETTEMBRE 2012

SCOZIA

VIAGGIO CON I RANGERS AL TERMINE DELLE HIGHLANDS

il brasiliano Emilson Cribari, con un lungo passato in Serie A. Magari non delle aquile, ma di che rassicurare i tifosi dopo l’esodo iniziato in primavera con più di una ventina di abbandoni, tra cui quelli dei pilastri Allan McGregor, Steven Davis o Steven Whittaker. «Per il momento non possiamo rimproverargli nulla», riassumono i tifosi. Stranamente, la sfida della ricostruzione ha riacceso un po’ di spirito d’avventura in un club addormentato nella routine dalla finale di Coppa Uefa nel 2008. «Quando ho saputo che forse avremmo giocato in First Division - racconta David - mi sono detto: "Metteteci in Third, e rinasceremo dalle nostre ceneri. Come la Fenice"». Lattine, poliziotti e Bob Marley Risultato: l’11 agosto erano in 1.500, su decine di bus, per i 250 km che separano Glasgow dalla cittadina delle Highlands, dove lo stadio normalmente fatica a radunare 300 spettatori. «Con l’auto si fa più in fretta, ma non puoi bere», dice David, che organizza i viaggi insieme ad Allan, un bancario esiliato a Londra durante la settimana. Dato che la partita era in programma per l’ora di pranzo, l’alcool ha cominciato a scorrere

L’ACCOGLIENZA NELLA DESOLATA PETERHEAD (GETTY) PETERHEAD (Scozia)

YANN BOUCHEZ 5RIPRODUZIONE RISERVATA

on i suoi 17 mila abitanti, la cittadina di Peterhead, sulla punta nordorientale della Scozia, non lontano da Aberdeen, è nota per la pesca. Ma non solo. Anche la prigione per delinquenti sessuali, costruita nel XIX secolo, ha contribuito alla sua notorietà. «Laggiù i detenuti si vestono di biancoverde», sghignazza Neil, supporter dei Glasgow Rangers, prendendo un sorso del suo cocktail Powerade-vodka. L’osservazione prende di mira Jim Torbett, un ex dirigente del Celtic condannato 15 anni fa per molestie sessuali nei confronti di tre giovani giocatori. Un avvenimento su cui i tifosi dei Gers ridono nel bus che li porta a Peterhead, in una nebbiosa mattina di fine estate. Anche lontano dalla Scottish Premier League, i Bluenose riservano le loro migliori battute al Celtic. Nell’autobus si canta: «If I had the wings of a sparrow, If I had the arse of a crow, I would fly over Celtic Park tomorrow, And shit on the bastards below! (Se avessi le ali di un passero, se avessi il culo di corvo, domani volerei su Celtic Park, e cagherei sui bastardi là sotto)». Un classico.

C

Un pollo cieco affamato Ma l’atmosfera non è quella di sempre. I Rangers inaugurano la prima stagione di purgatorio. Dopo la liquidazione - con debiti che sfioravano i 100 milioni di euro -, il club è stato acquistato da un uomo d’affari dello Yorkshire, Charles Green, per 7 milioni. Le altre squadre hanno rifiutato di reintegrare i Gers in Premier. Dunque via verso la Third Division (4ª serie). Una tournée nella Scozia profonda. Villaggi sperduti che spaventano pure le pecore. L’esperienza è inedita per un club che ha conosciuto solo l’élite dal 1890. «Non sono stadi, ma tuguri», canzona Neil. Per parlar chiaro, ai fans dei Rangers girano le palle. La caduta li ha uniti attorno a nuove rivalità. Ora sono incazzati con la Scozia intera. Con gli sbirri. Con Craig

Levein, il c.t. che ha annunciato di voler fare a meno dei giocatori dei Gers. Con la Federcalcio scozzese. E con i loro vecchi dirigenti: Craig Whyte, l’ex presidente, è al centro delle critiche: «Se fosse un pollo cieco e affamato, non gli getterei nemmeno un chicco», ringhia David, presidente del gruppo, un calvo rotondetto che porta bene i suoi 68 anni. Loro, che regnavano sul Paese, si sentono vittime di un complotto. Buffo, per dei tifosi che prendono in giro la supposta paranoia del Celtic. «Siamo considerati la squadra dell’establishment. Gli altri club sono stati accecati dall’odio», rincara un altro, che però crede che «nessun tifoso del Celtic sano di mente possa augurarsi di vincere il campionato contro l’Aberdeen». «Come la Fenice» Che importa, in fondo? Benché arrabbiati, gli innamorati dei Rangers non hanno disertato le tribune. Per il primo giro di League Cup, erano in 40 mila ad assistere alla vittoria contro un’oscura formazione di Second Division. Sam ha sborsato fior di quattrini per il suo abbonamento ad Ibrox. «Mi è costato 411 sterline. L’ho preso anche per mio figlio di 13 anni e per la mia ex moglie. E, ad essere onesti, fosse costato 9 mila sterline, ce le avrei messe lo stesso». Meccanico, Sam si definisce «british first, scottish second». «I Rangers li ho nella pancia, nella pelle». I tatuaggi a gloria della squadra mostrano che non è un modo di dire. Tre righe riassumono la passione: «Nasci Rangers, vivi Rangers, muori Rangers. Che gli altri vengano dopo di noi... Amiamo la caccia. Noi non fuggiamo, siamo il popolo». L’ultima riga è stata aggiunta qualche settimana fa. «Eravamo abituati a mangiare alla tavola dei signori, è finita. La squadra è nella merda, e allora? Mi ricordo dell’epoca in cui John Greig (giocatore storico negli anni Sessanta e Settanta, ndr) era allenatore, tra il 1978 e l’83. Ci si batteva per il 5˚ posto. Eppure eravamo sempre là, sulle tribune». A metà agosto, 30 mila abbonamenti erano già stati venduti. Il tecnico Ally McCoist, una vecchia leggenda dei Gers, ha chiesto ai tifosi di mostrare attaccamento. Il misterioso Green ha fatto venire giocatori fuori categoria per un campionato semi-professionistico, tra cui

Reportage Al seguito dei sostenitori della storica squadra di Glasgow precipitata in 4ª serie dopo il fallimento, tra rabbia, litri di birra, orgoglio e una malcelata malinconia. «Ma nessun tifoso del Celtic sano di mente può augurarsi di vincere il campionato contro l’Aberdeen...» CILE

AGLI ANTIPODI INVECE SONO PRIMI (m.c.) A Talca, nel cuore del Cile a 255 chilometri da Santiago, altri Rangers provano a tenere alto l’onore. Il club fondato nel 1902 da un gruppo di liceali cileni e britannici (ma l’origine del nome non sembra legata ai Blues scozzesi), guida infatti il Clausura con 20 punti in 9 giornate, pur senza nazionali in rosa. Ma per una curiosa quanto incredibile coincidenza, i problemi finanziari sono in agguato anche lì: il club e i suoi proprietari, i fratelli argentini Pini, sono infatti coinvolti nell’inchiesta del Fisco argentino su tesseramenti e movimenti di denaro sospetti che sta squassando il calcio sudamericano. Neanche dall’altra parte del mondo, insomma, c’è pace per i Rangers.

dalle 7. Tutti sanno che è proibito bere anche a bordo, quindi qualche chilometro prima di Aberdeen, le lattine di Tennent’s vengono gettate fuori dal bus in grandi sacchi. Resta solo l’alcool dissimulato nelle bottiglie di soda. Ma i poliziotti troveranno lo stesso qualche litro nascosto nel bagagliaio. Multa, poi insulti da dietro i finestrini. «Si può bere per andare a vedere una partita di rugby, ma non di calcio», brontola un tifoso, un filo depresso all’idea di sorbirsi le partite contro i Diddy Teams. Gli inizi sono difficili. «Questa è merda», sintetizza Andrew per descrivere il gioco dopo la partita contro Peterhead e un pareggio strappato agli ultimi minuti. Sul posto le telecamere erano presenti ovunque, sui tetti delle tribune, agli angoli del campo, sul prato all’ingresso dei giocatori: Sky, dopo lunghi negoziati, si è impegnata a trasmettere le partite dei Rangers malgrado la retrocessione. Ma sul campo è stata una partita di 4ª divisione: contrasti duri, atmosfera sovreccitata. I Gers volevano scoprire il lato ruvido della Third Division, eccoli serviti. Senza abbandonare la fiducia - o l’arroganza che li distingue. «È un colpo di avvertimento -. confida uno -. Ma vinceremo il campionato». «L’atmosfera era buona, la qualità del calcio invece molto povera. Sarà la cosa più dura: venire weekend dopo weekend a vedere delle partite di questo livello», ammette Andrew. La verità è che nessuno, in questa squadra il cui motto proclama «Never surrender», immagina di rimanere in Third. Sul bus durante il ritorno, come una premonizione, risuonano la parole di Bob Marley: «Non ti preoccupare di nulla, perché ogni piccola cosa andrà a posto». E se il successo non viene dal campo, potrebbe passare per le scrivanie: uno stravolgimento delle divisioni che mira a ridurre il numero dei gradini che separano la 4ª serie dall’élite è in effetti allo studio. I dirigenti locali sono più che consapevoli dell’importanza dei Rangers per la sopravvivenza del calcio nazionale. Perché, come recita un proverbio, non esistono che tre grandi istituzioni in Scozia: la Chiesa, il sistema legale e i Glasgow Rangers. Anche sperduti a Peterhead. SO FOOT / Traduzione di V. Ramacciotti


6

EUROPA

EXTRATIME - 4 SETTEMBRE 2012

GERMANIA

FRANCIA

UN ESTRANEO A TI PAGO SE NON MONACO: SAMMER SPUTI NEL PIATTO Il nuovo manager da 2 mesi è l’ex interista: nessuno al Bayern era Ecco tutti i bonus per Thiago Silva al Psg: tra i più curiosi, i 41.100 euro per non parlar male del club che già lo retribuisce con 7,5 arrivato tanto in alto senza avervi giocato. Forse perché il vero milioniall’anno, oltre che per non scommettere sulla sua squadra progetto è quello di affidargli a giugno la panchina di Heynckes POLONIA

FEDERCALCIO ANCHE BONIEK È CANDIDATO RR (s.b.) A Varsavia s’è tenuto un incontro tra presidenti regionali della Federcalcio polacca con alcuni candidati alla carica di presidente federale, che dovrà essere eletto durante l’assemblea generale fissata per il 26 ottobre. Fra i presenti spiccavano l’attuale presidente Grzegorz Lato e Zibì Boniek. C’erano pure altri possibili candidati fra cui l’ex giocatore del Legia e deputato al parlamento, Roman Kosecki nonché l’ex ministro degli esteri Olechowski.

RUSSIA

CAPELLO METTE ARSHAVIN IN CASTIGO RR Il neo allenatore della nazionale russa Fabio Capello ha escluso il fuoriclasse Andrei Arshavin dalla rosa delle prime partite di qualificazione ai Mondiali 2014. Finora il fantasista dell’Arsenal era il capitano ed era stato convocato per l’amichevole con la Costa d’Avorio del 15 agosto. Ma ora Capello ha deciso di farne a meno, dopo che lo aveva ammonito subito per il suo comportamento irriverente verso i tifosi, dopo la prematura uscita della Russia dagli Europei.

INGHILTERRA

IL TOTTENHAM PERDE KABOUL FUORI 4-6 MESI RR Il nazionale francese Younés Kaboul, 26 anni, difensore del Tottenham, è stato operato giovedì a Lione al tendine rotuleo del ginocchio sinistro e rimarrà fuori dai 4 ai 6 mesi, secondo fonti dell’ospedale privato Jean-Mermoz della città francese. Kaboul effettuerà la rieducazione a Londra. Aveva rinunciato a Euro 2012 per cercare di curarsi. Ma dopo il primo match di stagione con gli Spurs si è reso conto di non farcela e così è ricorso alla chirurgia.

KOSOVO

LA FIFA STOPPA LE AMICHEVOLI: TROPPO PRESTO RR II comitato esecutivo della Fifa aveva dato il suo ok affinché il Kosovo potesse affrontare dei match amichevoli, anche se non è ancora un membro riconosciuto dalla federazione mondiale. Ma dopo le forti proteste della Serbia (dalla quale il Kosovo si è dichiarato indipendente e in attesa dei nuovi negoziati politici) la Fifa ha sospeso la sua decisione. «Dobbiamo cercare prima un accordo con la Serbia», ha commentato il presidente della Uefa Michel Platini.

PIERFRANCESCO ARCHETTI 5RIPRODUZIONE RISERVATA

on sarà l’acquisto di Javi Martinez, il più caro nella storia della Bundesliga, a testimoniare la bontà della svolta dirigenziale al Bayern. I colpi di mercato, soprattutto se si riesce a pagare quanto la concorrenza non vuole (40 milioni per il basco), sono da sempre opera della coppia Hoeness-Rummenigge, con la benedizione della divinità della triade, Franz Beckenbauer. Anche in questo caso il manager, ruolo che corrisponde al nostro d.s. e che dal 2 luglio è ricoperto da Matthias Sammer, non ha fatto altro che partecipare come testimone. Come Christian Nerlinger, primo successore di Hoeness passato a nuovo incarico nel 2009 dopo trent’anni da manager. A Nerlinger, licenziato in tronco sempre il 2 luglio, è stata imputata la debolezza sul mercato, soprattutto quando ha perso la battaglia per Reus finito a Dortmund. Come se avesse deciso lui.

N

Il capro espiatorio La verità è un’altra: serviva un colpevole dopo la crudele sconfitta nella finale di Champions, perduta in casa all’ultimo rigore col Chelsea, e il giovane manager che studiava da Hoeness era perfetto. Tentennante, dalla poca autorità in confronto ai mostri sacri del Praesidium, e ultimo uomo della banda Klinsmann ancora in società. Ma ancor più fragorosa è stata la scelta del sostituto. Perché Sammer, che non vedeva l’ora di fuggire dalla federazione dove non andava d’accordo con Löw-Bierhoff, è il primo ad arrivare così in alto nel Bayern senza avervi mai giocato. In un club dove anche il magazziniere ha nel passato almeno una finale di Champions con i rossi, la scelta esterna è una svolta profonda e pure rischiosa. L’ex avversario irriducibile del Borussia Dortmund, che sfilò due titoli ai bavaresi da giocatore e uno da tecnico, deve entrare nella mentalità di una società gestita da professori del calcio,

PARIGI

CLASSIFICA SQUADRA

BAYERN EINTRACHT HANNOVER SCHALKE FORTUNA DUSSELDORF BORUSSIA D. BORUSSIA M. NORIMBERGA LEVERKUSEN WERDER GREUTHER FURTH WOLFSBURG MAINZ FRIBURGO AMBURGO AUGSBURG HOFFENHEIM STOCCARDA

PT

6 6 4 4 4 4 4 4 3 3 3 3 1 1 0 0 0 0

G

2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2

V

2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0

N

0 0 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0

P

F

0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2

9 6 6 5 2 3 2 2 3 3 1 1 1 1 0 1 1 1

S

1 1 2 3 0 2 1 1 2 2 3 4 2 3 3 5 6 7

2a giornata MAINZ

0-1

GREUTHER FURTH

LEVERKUSEN

2-0

FRIBURGO

CASTRO 8’ pt WOLLSCHEID 9’ st

HOFFENHEIM

0-4

NORIMBERGA

1-1

SCHALKE

3-1

PEKHART 31’ pt

PAPADOPOULOS 33’ pt JONES 1’ st HUNTELAAR 27’ st

WERDER

KLAUS 22’ st

EINTRACHT

MEIER 39’pt; rig.38’ st SCHWEGLER 43’ pt LANIG 45’ st

2-0

HUNT rig.7’ st PETERSEN 22’ st

BORUSSIA D.

BLASZCZYKOWSKI 40’ pt

AUGSBURG

OEHRL 34’ st

AMBURGO

FORTUNA DUSSELDORF

0-0

BORUSSIA M.

WOLFSBURG

0-4

HANNOVER

BAYERN

6-1

MULLER 32’pt; 4’ st KROOS 33’ pt GUSTAVO 43’ pt MANDZUKIC 2’ st SCHWEINSTEIGER 6’ st

HAGGUI 10’ pt SOBIECH 26’pt; 11’ st ANDREASEN 7’ st

STOCCARDA

HARNIK 26’ pt

Prossimo turno 14 settembre: Augsburg-Wolfsburg. 15 settembre: Stoccarda-Fortuna Dusseldorf, BayernMainz, Hannover-Werder, Borussia M.-Norimberga, Borussia D.-Leverkusen, Greuther Furth-Schalke. 16 settembre: Friburgo-Hoffenheim, Eintracht-Amburgo

amici da decenni con i loro segreti, complicità e modi di agire. Sammer è vicino di casa di Rummenigge e ha un figlio nelle juniores del Bayern, ma non è detto che basti. Però può far parte del progetto panchina del futuro, che ora tutti negano: è stato il più giovane allenatore a vincere la Bundesliga (a 34 anni nel 2002), non perde un allenamento, va in panchina come tutti i d.s. in Germania. Talvolta scatta per l’esultanza anche prima di Heynckes, tecnico ancora in carica ma che a giugno finirà il contratto. Prendi uno e puoi averne due, l’ultima mossa di Hoeness&Rummenigge.

MATTHIAS SAMMER, 44 ANNI (EPA)

ALESSANDRO GRANDESSO 5RIPRODUZIONE RISERVATA

asciare il Belpaese ha sempre il suo prezzo. Lo sa il Psg che oltre a garantire uno stipendio da emiro a Zlatan Ibrahimovic, ha strappato al Milan anche Thiago Silva. E il brasiliano, costato oltre 42 milioni di euro, vivrà comunque da sceicco nella Ville Lumière con un ingaggio di 7,5 netti all’anno. Ma il conto corrente dell’ex difensore rossonero potrebbe gonfiarsi grazie ai bonus, svelati dal sito brasiliano IG. Sono i classici premi stagionali, cui però si aggiunge anche una curiosa lista di obblighi «etici» da rispettare in cambio di una lauta mancia, che apre un dibattito sulle inattese derive del calcio. Perché il Psg di fatto compra il silenzio dei suoi giocatori, già più che lautamente retribuiti. Vediamo il dettaglio. Oltre allo stipendio milionario, Thiago Silva potrebbe incassare altri 257mila euro se il Paris Saint Germain si laureasse campione di Francia. Più che un bonus, un obbligo, viste le ambizioni qatariote e la squadra allestita quest’anno da Leonardo. Se invece il Psg dovesse solo qualificarsi per la Champions League, il bonus si fermerebbe a quota 193mila. Se invece il Paris Saint Germain facesse il miracolo vincendo subito la Champions, il premio schizzerebbe a 650 mila euro. Cui potrebbero aggiungersi anche 161 mila euro per la conquista della coppa di Francia.

L

Il silenzio è d’oro Il bonus più curioso però è quello meno costoso: appena 41.100 euro. Spiccioli legati a sette regole di vita sportiva che ormai hanno valore economico. Norme finalizzate a condizionare il comportamento del difensore, in campo e fuori, e quindi a tutelare l’immagine del club. Thiago Silva si impegna non solo «ad essere accessibile e cordiale con i tifosi», ma anche «a rispettare compagni, avversari, arbitri e addetti ai lavori, evitando at-

CLASSIFICA SQUADRA

PT

MARSIGLIA LIONE LORIENT BORDEAUX TOLOSA VALENCIENNES ST. ETIENNE PARIS SG BASTIA BREST LILLA AJACCIO* MONTPELLIER STADE REIMS NANCY NIZZA RENNES EVIAN TROYES SOCHAUX

* Ajaccio 2 punti di penalizzazione

12 10 8 8 8 7 6 6 6 6 5 5 4 4 4 3 3 1 1 0

G

4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4

V

4 3 2 2 2 2 2 1 2 2 1 2 1 1 1 0 1 0 0 0

N

0 1 2 2 2 1 0 3 0 0 2 1 1 1 1 3 0 1 1 0

P

F

0 0 0 0 0 1 2 0 2 2 1 1 2 2 2 1 3 3 3 4

7 9 9 5 5 6 9 4 7 3 6 3 5 3 2 3 4 3 4 3

S

1 4 5 3 3 3 4 3 9 6 6 3 5 4 5 4 7 7 9 9

4a giornata LIONE

3-2

VALENCIENNES

AJACCIO

2-0

EVIAN

BASTIA

0-3

BREST

2-1

LORIENT

3-0

NANCY

SOCHAUX

1-3

MONTPELLIER

TOLOSA

1-1

BORDEAUX

1-1

MARSIGLIA

3-1

LILLA

1-2

BASTOS 18’ pt GOMIS rig.21’ pt GRENIER 21’ st MEDJANI 20’ pt CAVALLI 42’ pt

BEN BASAT 11’ pt DERNIS 49’ st GIULY 20’ pt KONE’ 35’ pt A. TRAORE’ 40’ st PRIVAT 19’ st

BEN YEDDER 44’ st SAIVET 41’ st

MOREL 15’ pt GIGNAC 39’ st DANZE’ aut.48’ st CHEDJOU 12’ pt

GIL 12’ pt PUJOL 31’ st

ST. ETIENNE

COHADE 11’ pt AUBAMEYANG 26’ pt GUILAVOGUI 44’ st

TROYES

OBBADI 21’ st

BELHANDA rig.16’ pt HERRERA 13’ st CABELLA 33’ st

STADE REIMS

ABDENNOUR aut.10’ st

NIZZA

M.TRAORE’ 47’ st

RENNES

FERET 12’ st

PARIS SG

IBRAHIMOVIC 1’,21’ pt

Prossimo turno 14 settembre: Stade Reims-Montpellier, Paris Sg-Tolosa. 15 settembre: Troyes-Lilla, St. Etienne-Sochaux, Nizza-Brest, Valenciennes-Bordeaux, Evian-Bastia. 16 settembre: Rennes-Lorient, Lione-Ajaccio, Nancy-Marsiglia

teggiamenti religiosi ostentatori potenzialmente negativi per il club». E non è tutto. Il centrale difensivo deve anche «evitare di fare scommesse in relazione diretta o indiretta con le competizioni del Psg»: in Italia è vietato e basta. Ma il club compra soprattutto il silenzio del brasiliano che non potrà «fare commenti negativi in pubblico circa il suo club, lo staff e i tifosi, e non mostrare disaccordi in pubblico con gli ordini tattici ricevuti». In definitiva, Thiago Silva viene pagato anche per non sputare nel (ricco) piatto in cui mangia.

THIAGO SILVA, 27 ANNI

UCRAINA LO SHAKHTAR ASFALTA LA DINAMO, È FUGA OLANDA

RUSSIA

Mordovia Saransk-Zenit S. Pietroburgo Rubin Kazan-Terek Grozny Volga N.n.-Rostov Alania-Amkar Perm Krasnodar-Cska Mosca Dinamo Mosca-Kuban Krasnodar Krylya Sovetov-Anzhi Lokomotiv Mosca-Spartak Mosca

0-3 1-2 1-1 1-1 0-1 1-2 1-2 2-1

CLASSIFICA ZENIT S. PIETROBURGO TEREK GROZNY CSKA MOSCA ANZHI LOKOMOTIV MOSCA KUBAN KRASNODAR RUBIN KAZAN SPARTAK MOSCA AMKAR PERM ALANIA KRASNODAR KRYLYA SOVETOV ROSTOV MORDOVIA SARANSK VOLGA N.N. DINAMO MOSCA

16 16 15 14 13 12 12 12 9 8 8 7 6 4 4 3

Den Haag-Groningen Roda-Willem II Rkc Waalwijk-Heracles Zwolle-Nec Nac Breda-Utrecht Vitesse-Feyenoord Psv-Az Alkmaar Twente-Vvv Venlo Heerenveen-Ajax

CLASSIFICA TWENTE VITESSE PSV AJAX RKC WAALWIJK FEYENOORD NEC DEN HAAG UTRECHT AZ ALKMAAR RODA GRONINGEN HEERENVEEN HERACLES WILLEM II ZWOLLE NAC BREDA VVV VENLO

0-1 3-0 1-1 0-4 1-1 1-0 5-1 1-0 2-2

12 10 9 8 8 7 6 5 5 5 4 4 3 2 2 2 2 1

Zakarpattya Uzhgorod-Tavriya Kryvbas-Illychivets Karpaty-Metalurg D. Chernomoretz O.-Zorya Vorskla-Dnipro Volyn Lutsk-Met. Kharkiv Arsenal Kiev-Metalurg Z. Shakhtar-Dynamo Kiev

CLASSIFICA SHAKHTAR DNIPRO DYNAMO KIEV MET. KHARKIV ARSENAL KIEV ILLYCHIVETS ZORYA METALURG D. VOLYN LUTSK KRYVBAS CHERNOMORETZ O. VORSKLA TAVRIYA KARPATY ZAKARPATTYA UZHGOROD METALURG Z.

2-1 1-2 0-1 2-1 2-2 2-1 3-0 3-1

Malines-G. Beerschot Charleroi-Gent Lierse-Leuven Waasland Beveren-Cercle B. Zulte W.-Mons Bruges-Standard Anderlecht-Genk Lokeren-Courtrai

24 18 18 14 14 12 11 11 11 10 10 8 8 8 3 1

CLASSIFICA BRUGES ANDERLECHT GENT STANDARD GENK ZULTE W. COURTRAI MONS LIERSE LOKEREN G. BEERSCHOT LEUVEN MALINES WAASLAND BEVEREN CHARLEROI CERCLE B.

PRELIMINARI DI CHAMPIONS

EUROPA LEAGUE

SPAREGGI PER LE COPPE

SPAREGGI RETROCESSIONE

RETROCESSIONE

TURCHIA

5a giornata

6a giornata

8a giornata

Da 5 ª a 8ª spareggi per il 30 posto in Europa L.

CHAMPIONS LEAGUE

SCOZIA

BELGIO

UCRAINA

4a giornata

7a giornata

0-2 1-1 1-1 2-0 2-4 4-2 2-2 0-1

16 12 11 10 10 10 10 8 7 7 7 7 5 4 4 1

Al termine playoff fra le prime 6: 1ª in Champions League, 2ª ai preliminari, 3ª ai preliminari di Europa League e 4ª allo spareggio per i preliminari di Europa L. con la 1ª del playoff fra le successive 8.

3a giornata

Aberdeen-Saint Mirren Celtic-Hibernian Ross County-Kilmarnock Saint Johnstone-Dundee Utd Hearts-Dundee Fc Motherwell-Inverness

0-0 2-2 0-0 0-0 0-1 4-1

CLASSIFICA MOTHERWELL CELTIC (-1) HIBERNIAN DUNDEE UTD (-1) ROSS COUNTY SAINT MIRREN KILMARNOCK HEARTS ABERDEEN DUNDEE FC INVERNESS SAINT JOHNSTONE

9 8 8 7 7 6 6 6 6 4 3 2

La 1a dei playoff per le coppe va ai preliminari di Champions, la 2a e la 3a vanno ai preliminari di Europa League; l’ultima dei playoff retrocessione retrocede

Genclerbirligi-Orduspor 1-1 Mersin Idman Y.-Eskisehirspor 1-3 Istanbul Bb-Antalyaspor 0-1 Kayserispor-Belediyespor 1-1 Karabukspor-Besiktas 0-3 Elazigspor-Kasimpasa 0-3 Sivasspor-Fenerbahçe 0-0 Galatasaray-Bursaspor 3-2 Gaziantepspor-Trabzonspor 1-0

CLASSIFICA GALATASARAY KASIMPASA ANTALYASPOR BESIKTAS FENERBAHÇE GENCLERBIRLIGI ORDUSPOR SIVASSPOR BELEDIYESPOR TRABZONSPOR ISTANBUL BB BURSASPOR ESKISEHIRSPOR GAZIANTEPSPOR MERSIN IDMAN Y. KARABUKSPOR KAYSERISPOR ELAZIGSPOR

7 6 6 5 5 5 5 5 5 4 4 3 3 3 2 1 1 1


7

EUROPA

EXTRATIME - 4 SETTEMBRE 2012

SVIZZERA

PORTOGALLO

PORTOGALLO

IL BOAVISTA RIALZA LA TESTA

COLY E XAMAX CISSÉ DAL NULLA DESTINI INCROCIATI FINO ALL’EUROPA Dopo 795 giorni di infortunio il senegalese si è ripresentato con una tripletta in B col Bienne. Che sta studiando una fusione col club di Neuchatel finito in 5ª serie per colpa del ceceno Chagaev ALEC CORDOLCINI 5RIPRODUZIONE RISERVATA

nche il calcio svizzero ha il suo Glasgow Rangers. È il Neuchatel Xamax, portato al fallimento dal faccendiere ceceno Bulat Chagaev, uno che girava con guardie del corpo e taroccava i documenti della Bank of America. I neocastellani, tre titoli in bacheca, si sono visti revocare la licenza a stagione in corso, ripartendo dalla Seconda Lega interregionale, il 5˚ livello. Ma come per i Rangers la ricostruzione potrebbe avvenire in maniera più rapida di quel brique par brique (mattone per mattone) evocato per la campagna abbonamenti, grazie alle trattative per una fusione col Bienne di serie B. Un matrimonio, previsto per il 2013-14, conveniente per tutti: lo Xamax rientrerebbe nel giro della lega nazionale, mentre il Bienne risolverebbe i cronici problemi finanziari.

A

Matar is back Giocano già nello stesso stadio, la Maladière, teatro nel frattempo di una rinascita ancor più clamorosa: quella del senegalese Matar Coly, attaccante del Bienne, tornato in campo dopo 795 giorni di inattività e autore di una tripletta in 45’. È successo lo scorso 18 agosto: al termine del primo tempo il Bienne è sotto di un gol contro il Vaduz e il tecnico Perret decide di giocare la carta Coly. La prima palla che tocca finisce in rete: è il 46’. Poi il senegalese partecipa al 2-1, quindi chiude l’incontro con altri due centri. Finisce 4-2, ma soprattutto termina l’incubo per il 27enne, che lo racconta così: «Mi sono infortunato al ginocchio nel maggio 2010. Per due volte hanno sbagliato a operarmi, non riuscivo a riprendere a correre. A parte un paio di ex compagni, i soli a telefonarmi erano i medici... Il calcio è così. A un certo punto ero talmente disgustato che non solo non andavo più allo stadio, ma non mi interessavo dei risultati. Poi ho incontrato il medico giusto, che m’ ha rico-

L’incredibilestoriadelbomberdell’Academica:arrivaclandestino a Roma nel 2011, non ha mai giocato, esplode in D e va a Coimbra. «Un centravanti di valore, ma è con il cuore che conquista tutti»

CLASSIFICA

GIULIO DI FEO

SQUADRA

PT

SAN GALLO GRASSHOPPER SION BASILEA YOUNG BOYS THUN ZURIGO LUCERNA LOSANNA SERVETTE

18 17 16 13 12 10 9 6 5 2

G

8 8 8 8 8 8 8 8 8 8

V

N

P

F

S

5 5 5 3 3 3 2 1 1 0

3 2 1 4 3 1 3 3 2 2

0 1 2 1 2 4 3 4 5 6

13 10 10 12 11 8 9 8 5 3

5 5 5 8 6 9 11 13 12 15

8a giornata LOSANNA

0-2

SION

0-3

GRASSHOPPER

VILOTIC 4’ st ABRASHI 49’ st

SAN GALLO

MATHYS 12’,43’ pt SCARIONE 48’ st

LUCERNA

1-2

YOUNG BOYS

THUN

3-0

SERVETTE

PULJIC 40’ st

SCHNEUWLY 7’ pt FERREIRA 22’ st NGAMUKOL 45’ st

BASILEA

FARNERUD 19’ pt GONZALEZ 17’ st

ZURIGO

0-0

Prossimo turno 22 settembre: Zurigo-Grasshopper, SionThun. 23 settembre: Losanna-Lucerna, San Gallo-Servette, Young Boys-Basilea CHAMPIONS LEAGUE

PRELIMINARI DI CHAMPIONS

SPAREGGI PER LE COPPE

EUROPA LEAGUE

SPAREGGI RETROCESSIONE

RETROCESSIONE

struito ginocchio e carriera». Con Petkovic Coly aveva ha lasciato il suo Paese a 16 anni per entrare nel vivaio del Lens. «Non fu facile. Arrivai a marzo, i miei compagni giocavano in maniche corte, io avevo freddo anche con la tuta». La svolta arriva col passaggio al Neuchatel: nel 2006 è tra gli artefici del ritorno in Super League. Poi, dopo un’esperienza negli Emirati, passa allo Young Boys. Il 16 maggio 2010 i bernesi, guidati dal futuro laziale Petkovic, si giocano il titolo col Basilea. Ma i gialloneri sono in riserva e il sogno svanisce, trasformandosi in un incubo per Coly, uscito zoppicando per quello che sembrava un banale infortunio. Due anni dopo il senegalese è passato dai 31.120 spettatori dello Stade de Suisse ai 454 della Maladière. «Ma questo stadio è come casa mia, sono felice di essere ripartito da qui». Oggi con il Bienne, la prossima stagione magari col Neuchatel. Due resurrezioni al prezzo di una.

MATAR COLY, 27 ANNI

5RIPRODUZIONE RISERVATA

n giorno quelli del Borgo Massimina, I Categoria alla periferia nord di Roma, si chiesero chi era quel ragazzone che guardava ogni giorno gli allenamenti. E glielo chiesero. Forse fu quella risposta a svoltargli la vita: «Mi piace il calcio». Anche solo vederlo doveva essere un traguardo, non ci aveva mai giocato prima. Era arrivato in Italia da Conakry (capitale della Guinea in pieno colpo di Stato), clandestino, solo, senza un soldo. Così rimediarono due scarpe e lo fecero provare. Il resto è storia: Salim Cissé ha fisico da pantera e coi piedi ci sa fare.

U

E ora Europa League «Lo facevamo allenare, per sostenerlo facevamo delle collette», dice Francesco Anzalone, dirigente del Borgo Massimina, che per Cissé è un secondo padre e gli consigliò subito di uscire dalla clandestinità, entrando in un centro d’accoglienza. Così ha ottenuto permesso di soggiorno e status di rifugiato. Intanto si allenava duro, e le qualità erano evidenti. Anzalone era anche dirigente dell’Atletico Arezzo in D, e con Salim decidono di provarci. La giustizia aveva già sancito che un rifugiato va equiparato a un italiano pure nello sport, e così il 2 ottobre 2011 era tutto pronto per l’esordio amaranto. Roba alla Vinnie Jones: a Viterbo Salim entrò al 67’ e beccò rosso al 68’, su un cross saltò col gomito alto e buttò giù un centrale. Squalifica, ritorno, e ad Arezzo si ritrovano un falco da contropiede che quando parte il lancio dà due metri a tutti: 13 gol, effetti speciali ed esultanze creative. Col Pontedera mimò la mitragliatrice e i compagni cascarono giù. Si sparge la voce, un sacco di scout vanno a vederlo, e Magrini lo inserisce nella rappresentativa di D per il Viareggio. Lo vuole mezza C, poi la svolta: Davide Lippi, agente Fifa, manda i suoi dvd in Portogallo. Lo prende l’Academica,

CLASSIFICA SQUADRA

PT

BENFICA PORTO MOREIRENSE PACOS FERREIRA MARITIMO OLHANENSE BRAGA RIO AVE ACAD. COIMBRA GIL VICENTE ESTORIL BEIRA MAR VITORIA G. VITORIA SETUBAL SP. LISBONA NAC. MADEIRA

7 7 5 5 4 4 4 4 3 3 2 2 2 2 1 1

G

3 3 3 3 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 3

V

2 2 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0

N

P

F

S

1 1 2 2 1 1 1 1 3 3 2 2 2 2 1 1

0 0 0 0 0 1 1 1 0 0 1 1 1 1 1 2

10 7 5 4 1 5 5 1 4 0 4 5 2 2 0 3

2 2 3 2 0 5 5 1 4 0 5 7 6 7 1 8

3a giornata VITORIA G.

2-2

OLHANENSE

2-3

BEIRA MAR

1-1

MOREIRENSE

GIL VICENTE

0-0

VITORIA SETUBAL

PACOS FERREIRA

2-0

BRAGA

RIO AVE

0-0

ACAD. COIMBRA

BENFICA

3-0

NAC. MADEIRA

MARITIMO

16/9

SP. LISBONA

N’DIAYE 37’ st JOAO RIBEIRO 49’ st

ABDI 13’ pt TARGINO 41’ st

AL SHEHRI 14’ st

COHENE 12’ pt HURTADO 33’ st

CARDOZO 5’,43’ st RODRIGO 12’ st

ESTORIL

LICA 5’ pt BRUNO MIGUEL 3’ st

PORTO

RODRIGUEZ 43’ pt MARTINEZ 4’ st HULK 27’ st

PESSOA rig.31’ pt

Prossimo turno 23 settembre: Estoril-Maritimo, Moreirense-Vitoria G., Nac. Madeira-Pacos Ferreira, Porto-Beira Mar, Braga-Rio Ave, Sp. Lisbona-Gil Vicente, Vitoria Setubal-Olhanense, Acad. CoimbraBenfica

che l’anno passato s’è salvata di striscio, ma ha vinto la Coppa e fa l’Europa League. Occasione ghiotta: a Coimbra Salim ha un buon contratto e può dare una mano alla mamma, in Guinea. E può esplodere. In casa del Beira-Mar (sotto 3-0) segna e rimontano 3-3. In lui c’è qualcosa di fatato: «È una punta di valore e ha qualità umane incredibili, si fa voler bene da tutti», fa Anzalone. Next stop: Plzen, Europa League. Se serve una prova che la magia esiste e col cuore si può usare, eccola.

SALIM CISSÉ, 20 ANNI, IN MAGLIA AREZZO

TURCHIA

«SCUSI SIGNORE, ME LO PRENDE IL MIO PAPÀ?» Fabio Bilica, ex Venezia, è passato all’Elazigspor Decisivo il ruolo della figlia di 8 anni che, traducendo dal turco al portoghese, gli ha fatto da... procuratrice

apà, este senhor está a «P perguntar se queres ir ao Elazigspor». La figlia di Fa-

genti del club, lì a fianco il difensore centrale che l’ha messa al mondo. Comanda lei perché papà parla il portoghese, quel signore al telefono il turco mentre lei è una bambina cresciuta in Turchia da genitori brasiliani. L’unica che comprende le due lingue.

bio Bilica ha otto anni e non sa come è fatto un tesserino da procuratore, ma la situazione è clamorosamente in mano sua. La trattativa tra papà e l’Elazigspor è a buon punto e lei governa tutto al telefono: dall’altra parte del filo i diri-

Seven La storia dell’estate viene da Istanbul. Fabio Bilica - quel Bilica, ex Venezia, Brescia, Palermo e Ancona - ha lasciato il Fenerbahçe per l’Elazigspor. La scena del telefono è vera: la fi-

LUCA BIANCHIN 5RIPRODUZIONE RISERVATA

glia non ha discusso di premi partita, però è stata fondamentale per lo stipendio di papà. Un po’ traduttrice, un po’ procuratrice. Ha funzionato, anche perché Fabio Alves Da Silva Bilica è un tipo particolare. In Italia è rimasto dal 1998 al 2004 e ha messo in fila sette colpi non male. Febbraio 2000: va in carcere in Brasile per una storiaccia di presunte molestie. Dicembre 2000: chiede un permesso a Prandelli, ai tempi al Venezia, per passare il Natale a casa. Torna con calma, a febbraio. Ottobre 2001: minaccia Baggio in campo, qualcosa tipo «o giochi male o ti spacco una gamba». Poi si scusa. Aprile 2003: a Brescia fa un incidente d’auto e non si fer-

BILICA AL FENERBAHÇE (REUTERS)

ma. Omissione di soccorso, patente ritirata. Ancora aprile 2003, mese di grazia: litigio con Bobo Vieri. Doppia espulsione. Settembre 2003, tris di campioni: manate anche con Maldini e altro doppio rosso. Ottobre 2003: i vicini ad Ancona sentono strani rumori e

chiamano la Polizia, che trova la compagna con un ematoma al viso. Fabio ha la maglia sporca di sangue e la prende male: denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. È incredibile che, dopo questo ambaradan, Bilica in Italia sia famoso per altro: nel 1999 andò in porta dopo un’espulsione di Casazza e parò un rigore a Shevchenko. In Turchia non lo ricordano, però a maggio un hacker scelse lui per uno scherzo: pubblicò sul sito del Maiorca la notizia del finto acquisto di Fabio. Improbabile: nelle scuole elementari turche non si insegna lo spagnolo.

RR (m.m.d.s.) Il Boavista, precipitato nelle categorie inferiori dopo lo scandalo del Fischietto d’oro nel 2004, rialza la testa. La scorsa settimana è riuscito a chiudere 38 processi relativi ai debiti con giocatori, allenatori e club, e così ha potuto candidarsi al campionato di II divisione B (3ª categoria). Tra i 29 giocatori (di cui 19 nuovi acquisti) c’è Petit, ex Colonia e campione del Portogallo nel 2001 proprio col Boavista.

GRECIA

IL PANA HA UN BUCO DI 23,5 MILIONI RR (a.m.) Il Panathinaikos, rivale della Lazio in Europa, è sempre più in crisi. Dopo l’addio dei Vardinoghiannis, gli armatori al timone per 35 anni, si è scoperto un buco di 23,5 milioni, senza contare il ricorso alla Fifa del Palmeiras per David (40 milioni). La società è guidata dall’editore Alafouzos, a capo di Panathinaiki symmaxia, la cooperativa di 7.876 tifosi che ha raccolto 2,16 milioni sui 6 necessari per la ricapitalizzazione.

DANIMARCA

JOHANNSSON TRIPLETTA IN MENO DI 4’ RR Aron Jóhannsson, 22enne attaccante islandese dell’AGF il 27 agosto contro l’Horsens ha segnato una tripletta in soli 3’50’’ (32’, 33’ e 36’), la più veloce della storia del campionato danese: il precedente record era di Ebbe Sand che nel ’97 in Brondby-Vejle impiegò poco più di 4’. È finita 4-1 e pure l’ultima rete è stata siglata su rigore da Jóhannsson al 48’, autore dunque di un poker in 16’. E sabato ha realizzato una doppietta a Silkeborg.

INGHILTERRA

DOPO ROONEY HODGSON PERDE CARROLL RR Andy Carroll, dopo aver trascinato il West Ham al 3-0 contro il Fulham, si è infortunato al tendine di un ginocchio: rischia di restare fuori un mese, ma si teme anche di più. Un brutto colpo per Allardyce, che perde il centravanti 23enne appena arrivato dal Liverpool, ma anche per il c.t. inglese Hodgson, che per le qualificazioni mondiali contro Moldova e Ucraina deve fare già a meno di Rooney.

GERMANIA

PEZZONI AGGREDITO LASCIA COLONIA RR (s.s.) Dopo la sconfitta in casa con il Cottbus (0-1), Kevin Pezzoni, 23enne centrocampista del Colonia, ha subìto un agguato sotto casa da parte dei suoi tifosi. Il giocatore, scosso da quanto accaduto, ha ottenuto la risoluzione del contratto. A rivelarlo l’allenatore: «Un giocatore che subisce aggressioni simili - ha detto Stanislawski - non riesce più a tornare in campo sereno. Perciò abbiamo deciso di assecondare la sua richiesta».


8

AMERICHE

EXTRATIME - 4 SETTEMBRE 2012

BRASILE

SE SAN PAOLO FINISCE ALL’INFERNO Dopo 10 anni di dominio, tutte le squadre pauliste sono in crisi Il Santos ripudia Ganso, che fatica Corinthians e Palmeiras...

Vintage DI SEBASTIANO VERNAZZA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ADRIANO SEU 5RIPRODUZIONE RISERVATA

RIVELLINO TUTTA UNA VITA DA DISTRIBUTORE Prima di assist telecomandati, poi di benzina a sud di San Paolo RR Rivelino o Rivellino? Con una elle o con due? Buona la seconda, come dimostra l’indirizzo di posta elettronica, ma anche la prima grafia è diffusa. Roberto Rivellino, che aveva i baffi e che giocava con Pelé al Mondiale del ’70. Grande mezzala, inventore dell’elastico altrimenti conosciuto come flip-flap, magia con interno ed esterno del piede. I giovani la associano a Ronaldinho, però il brevetto appartiene a Roberto Rivellino, detto «Riva», brasiliano di San Paolo con radici italiane, nel paese di Macchiagodena in Molise («Ci sono andato due anni fa per ricevere la cittadinanza onoraria. Seguo la Serie A, tifo per la Juventus»). Carriera segnata da un decennio (o quasi) nel Corinthians. Tre Mondiali: Mexico ’70 (primo posto), Germania ’74 (quarto) e Argentina ’78 (terzo). Dotato di sinistro assassino e

opo dieci anni, l’élite del calcio verdeoro sembra cambiare protagonisti e scenari. Lo straordinario campionato dell’Atletico Mineiro, primo con il Fluminense, ha finora ribaltato il pronostico di inizio stagione. Ma la principale sorpresa dopo il giro di boa è un’altra, tanto da suggerire un’autentica rivoluzione nella gerarchia e nei rapporti di forza del calcio brasiliano. La classifica, ad oggi, dice infatti che l’egemonia delle squadre di San Paolo è giunta al capolinea dopo una decade di dominio, lasciando il passo a piazze come Belo Horizonte, Rio de Janeiro e Porto Alegre.

D

Palmeiras sul burrone Dall’introduzione del nuovo torneo in formato europeo, nel 2003, per ben 6 volte il titolo è stato conquistato da una squadra di San Paolo, che ha sempre piazzato almeno una rappresentante nelle prime 4 posizioni al termine del girone d’andata. Ma quest’anno il calcio paulista sembra piombato in una crisi profonda. Dei 6 club che militano in prima divisione, i soli che figurano nella parte alta della classifica sono San Paolo (5˚) e Corinthians (9˚). Al di là delle neo-promosse Portuguesa e Ponte Preta, ci si aspettava ben altro dai 4 top team paulisti, capaci di totalizzare negli ultimi 10 anni la bellezza di 7 campionati, 5 Coppe del Brasile, 3 Libertadores e 1 Mondiale per Club. Stupisce, dunque, vedere così in basso Santos e Corinthians, vincitori

CLASSIFICA SQUADRA

ATLETICO MINEIRO FLUMINENSE GREMIO VASCO INTERNACIONAL SAN PAOLO CRUZEIRO BOTAFOGO CORINTHIANS PONTE PRETA FLAMENGO NAUTICO CAPIBARIBE SANTOS PORTUGUESA BAHIA CORITIBA SC RECIFE PALMEIRAS ATL. GOIANIENSE FIGUEIRENSE

PT

44 44 41 38 34 34 34 31 28 27 27 27 26 25 23 22 19 17 16 15

G

20 21 21 21 21 21 21 21 21 21 20 21 21 21 21 21 21 21 21 21

V

13 12 13 11 9 11 10 9 7 7 7 8 6 6 5 6 4 4 3 3

N

5 8 2 5 7 1 4 4 7 6 6 3 8 7 8 4 7 5 7 6

P

2 1 6 5 5 9 7 8 7 8 7 10 7 8 8 11 10 12 11 12

F

35 34 31 27 26 33 29 32 22 26 23 27 25 20 19 32 16 18 21 22

S

16 14 16 19 17 25 27 28 21 29 27 34 28 23 25 39 28 26 38 38

21a giornata FIGUEIRENSE

2-2

FLUMINENSE

PALMEIRAS VASCO

0-0 2-0

GREMIO PORTUGUESA

BAHIA

1-0

SAN PAOLO

CORINTHIANS

1-0

ATLETICO MINEIRO

INTERNACIONAL

4-1

SC RECIFE

2-1

BOTAFOGO

2-0

CORITIBA

CRUZEIRO

3-0

NAUTICO CAPIBARIBE

PONTE PRETA

3-1

ATL. GOIANIENSE

ALOISIO 23’ st JOAO PAULO 42’ st

ALECSANDRO 37’ pt TENORIO 3’ st GABRIEL 26’ st PAULO ANDRE’ 18’ st FORLAN 29’pt; 21’ st JOSIMAR 40’ pt LEANDRO DAMIAO 30’ st HUGO 4’ pt FELIPE AZEVEDO 37’ pt ELKESON 15’ pt LODEIRO 29’ pt BORGES 30’ st ELBER 42’ st WELLINGTON PAULISTA 45’ st

I SANTISTI HANNO VOLTATO LE SPALLE A GANSO

GIANCARLO 13’ st FERRON LINHARES 23’ st CLEBER REIS 40’ st

DIGAO 2’ st SOBIS 8’ st

FLAMENGO

VAGNER LOVE 14’ pt

SANTOS

ANDRE’ 7’ st

DIEGO 9’ pt

Prossimo turno 6 settembre: Nautico Capibaribe-Vasco, Flamengo-Ponte Preta, Bahia-Atletico Mineiro, PortuguesaCoritiba, Gremio-Atl. Goianiense, Figueirense-Corinthians, Cruzeiro-Botafogo, San Paolo-Internacional. 7 settembre: Palmeiras-Sc Recife, Fluminense-Santos

o La «migliore» è il San Paolo, 5˚nonostante i rientri di Lucas e di Luis Fabiano

delle ultime due edizioni di Libertadores. Per non parlare del Palmeiras, campione imbattuto dell’ultima Coppa del Brasile (a luglio) e oggi in piena zona retrocessione. Il San Paolo sta lentamente risalendo la china grazie al filotto di vittorie messo a segno dopo il rientro di Lucas dall’Olimpiade, ma è pure l’unico top team che ha potuto concentrare tutti gli sforzi sul campionato sin dall’inizio. I suoi risultati sono stati così deludenti da causare il cambio di tecnico a luglio con l’arrivo di Ney Franco al posto di Leão.

Corinthians da B... Nemmeno i campioni corteggiati dai migliori club europei riescono a risollevare squadre costruite per il titolo. Il San Paolo ha sofferto gli acciacchi di Luis Fabiano, il Santos ha pagato gli impegni di Neymar con la Seleção e l’involuzione di Ganso, ripudiato dalla tifoseria con cori offensivi e persino un fitto lancio di monetine in campo. Nonostante la permanenza di Ralf e Paulinho e gli arrivi dell’argentino Martinez dal Velez e del peruviano Paolo Guerrero, il Corinthians naviga a una media punti inferiore a quella del 2007, l’anno del-

la caduta in serie B, ma gli ultimi due buoni risultati contro le prime della classe possono invertire la rotta. Chi vive un vero e proprio dramma, invece, è il Palmeiras, costretto a fare i conti con lo spettro della retrocessione nonostante i gol dell’argentino Barcos (21 reti nel 2012 in tutte le competizioni), appena convocato in nazionale. «Ho rimandato il ritiro di un anno per provare a vincere il mio primo Brasileirão», aveva detto pochi mesi fa l’ex centrocampista della Roma Marcos Assunção, oggi 36enne capitano del Verdão. Ma quel sogno s’è tramutato in incubo.

GLI UNDER 20

MACONIGIOVANIÈDESTINAZIONEPARADISO IERI

OGGI

geniale, Rivellino era specialista delle punizioni e dispensatore di manna per attaccanti, che riforniva con assist telecomandati. Curioso che nel dopo-calcio abbia continuato a percorrere la strada dei rifornimenti: a lungo, assieme al fratello, ha gestito un distributore nella zona sud di San Paolo. Oggi, a 66 anni, affittato il terreno della stazione di servizio, si dedica in esclusiva alla sua «escolinha» di calcio nel quartiere Brooklin: 800 bambini a lezione di pallone dall’uomo che incantava il Maradona adolescente. «Io volevo somigliare a Rivellino», disse un giorno Diego, e adesso «Riva» ricambia senza falsa modestia: «È vero, Maradona è stato l’unico giocatore in cui mi sono rivisto». Chissà che cosa penserà Pelé, gran rivale del «diez» argentino, di questo cinguettio. Di sicuro per Rivellino un’epoca è finita: «Non ci sono più i numeri dieci di una volta». 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo Lucas, il vivaio del San Paolo ha Rodrigo Caio e Ademilson. E per Victor Andrade ilSantosvuole50 milioni orto un Papa, se ne fa un altro. Ne sono convinti a M San Paolo, dove non ci si strappa i capelli per l’addio di Lucas Moura, che a gennaio volerà al Paris Saint Germain, per 43 milioni di euro, il record del mercato estivo. Di giovani con il talento del ventenne fantasista paulista non ne nascono tutti i giorni, non ci piove, ma il popolo tricolor dorme sonni tranquilli, consapevole che un nuovo aspirante crack è pronto a esplodere. Non si tratta di una speranza, quanto di una certezza maturata da un po’ di anni a questa parte. Sei per l’esattezza, da quando il nuovo centro di formazione Presidente Laudo Natel di Cotia ha iniziato a sfornare potenziali campioni e preziosi ricambi per le stelle puntualmente acquistate dai club europei. Non solo Piazon e Oscar La bontà del prolifico vivaio tricolor di Cotia, serbatoio di

talenti immerso nel verde a meno di cinquanta chilometri dalla metropoli paulista, è testimoniata dai risultati ottenuti nei tornei giovanili dal 2006 a oggi e dal gran numero di ragazzi passati in prima squadra. Dopo una lunga serie di piazzamenti d’onore, l’anno scorso il San Paolo ha trionfato nella Copinha, il principale torneo Under 19 a livello statale, e quest’anno ha conquistato il campionato Paulista Under 20, ma soprattutto ha fornito alla Seleção un blocco di ragazzi capaci di portare a casa nel 2011 il torneo Sudamericano e il Mondiale di categoria. Lucas, Casemiro, Willian José, il neo-napoletano Bruno Uvini, Henrique (il capocannoniere del torneo iridato Under 20 con 5 centri), ma anche Oscar, ora al Chelsea per 32

milioni di euro a San Paolo fino al 2009, sono solo i gioielli più recenti del vivaio di Cotia, che negli ultimi sei anni ha rinforzato la prima squadra con ben 24 elementi, tra cui spicca il nome del laziale Hernanes. C’è anche chi è esploso prima del debutto tra i professionisti, come Lucas Piazon, 18 anni, e il già citato Oscar, oggi entrambi al Chelsea. Merito della struttura di Cotia, «un centro di formazione all’avanguardia che fa invidia ai principali club europei», come garantisce Marcelo Lima, responsabile del settore giovanile. Costato poco meno di 50 milioni di dollari, il Centro de Formação de Atletas ha già fruttato quasi cinque volte tanto dalle cessioni dei giovani talenti. I prossimi gioielli sono il centrocampista Rodrigo Caio (19 anni, ha

ALTRI TALENTINI? C’È FELIPE ANDERSON V. ANDRADE

ADEMILSON

F. ANDERSON

Attaccante ’95 del Santos, per qualcuno è «O novo Robinho», il nuovo Binho

Attaccante ’94 del San Paolo, 5 gol segnati al Mondiale U17 col Brasile semifinalista

Trequartista ’93 del Santos, ha già giocato in Coppa Libertadores coi bianconeri

già debuttato in coppa Sudamericana) e il centravanti Ademilson (18 anni, 11 gare e 3 gol), entrambi già in prima squadra, ma in rampa di lancio ci sono anche Lucas Farias e Alfredo. Neymar è già vecchio Il successo del vivaio tricolor non è un caso isolato nel panorama calcistico paulista, protagonista a livello giovanile a dispetto del deludente campionato delle rispettive prime squadre. Un’altra prolifica fabbrica di aspiranti campioni è quella del Santos, che ha già lanciato in prima squadra i due nuovi fenomeni pronti a seguire le orme dei meninos de ouro della Vila Belmiro. Si tratta del 16enne centravanti Victor Andrade e del fantasista classe ’93 Felipe Anderson, eredi designati di Neymar e Ganso. La dirigenza crede così tanto nel talento di Victor Andrade (12 presenze e un gol) che lo ha già blindato con una clausola rescissoria da 50 milioni di euro. Gli occhi di tutti i cacciatori di talenti sono oggi puntati sulla regione di San Paolo, dove chi cerca potenziali campioni ha solo l’imbarazzo della scelta. A.S.


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AMERICHE

EXTRATIME - 4 SETTEMBRE 2012

ARGENTINA

BRASILE

L’IMPROBABILE COLON DI SENSINI Con giocatori a fine carriera, mezzi rotti e scarti, Nestor ha creato una formazione inossidabile che dopo 12 anni è tornata a lottare per il titolo. Grazie anche a Batistuta CLASSIFICA

BUENOS AIRES

SQUADRA

MARTIN MAZUR

BOCA J. ARSENAL S. NEWELL’S COLON VELEZ GODOY C. QUILMES RACING RIVER PLATE ALL BOYS BELGRANO SAN LORENZO ESTUDIANTES LANUS ARGENTINOS JRS ATLETICO RAFAELA TIGRE INDEPENDIENTE SANTA FE SAN MARTIN

5RIPRODUZIONE RISERVATA

on abbiamo giocato bene, ci ha salvato il portiere», dichiara Falcioni dopo la vittoria del Boca (2-1 al Rafaela), capolista con 12 punti. «Abbiamo vinto, ma dobbiamo ripensare tante cose», critica Martino dopo l’1-0 del Newell’s. «Una partita noiosa. È la prima volta che vinciamo senza fare un tiro in porta», si lamenta Alfaro, allenatore dell’Arsenal che ha battuto il Lanus con un cross finito in rete. Di tutti quelli che lottano per il vertice, l’unico allenatore soddisfatto è quello che nell’ultima giornata non ha vinto: Nestor Sensini, che ha visto sfumare la vittoria del suo Colon nell’ultima azione col River Plate. La sfida contro l’amico Matias Almeyda finisce 1-1. Nonostante il pareggio, il popolo sabalero sogna: è dal 2000 che nel Cimitero degli Elefanti, lo stadio del Colon dove una volta cadevano le grandi, non si parlava seriamente di scudetto. Tutto merito di Sensini e dei suoi.

«N

Applausi da Almeyda «Il primo tempo del Colon è quello che ogni allenatore vuole dalla sua squadra: velocità, semplicità, intensità, bel gioco», ha reso merito Almeyda. Sensini è riuscito a creare una squadra inossidabile, un po’ com’era lui in campo. Il Colon è imbattuto, ha superato il turno nella Copa Sudamericana (2 vittorie sul Racing) ed è la rivelazione argentina dell’anno. Eppure chi avrebbe scommesso sui giocatori acquistati dal Colon? In fase calante, scarti di altri club o con grandi incognite fisiche, sono tutti ri-

PT

12 11 11 11 10 10 8 8 8 6 6 6 6 4 4 3 2 2 0 0

G

5 5 5 5 5 5 4 4 5 5 5 5 5 5 4 5 5 5 5 4

V

4 3 3 3 3 3 2 2 2 1 1 1 2 1 1 0 0 0 0 0

N

P

0 2 2 2 1 1 2 2 2 3 3 3 0 1 1 3 2 2 0 0

1 0 0 0 1 1 0 0 1 1 1 1 3 3 2 2 3 3 5 4

F

9 6 4 7 8 7 7 6 7 8 5 3 4 3 4 3 6 1 3 1

S

6 2 0 4 3 4 3 2 5 8 5 3 6 4 8 6 10 6 9 8

5a giornata ALL BOYS

3-1

NEWELL’S

1-0

ESTUDIANTES

ARSENAL S.

1-0

LANUS

VELEZ

2-1

BELGRANO

TIGRE

1-1

BOCA J.

2-1

ATLETICO RAFAELA

GODOY C.

2-1

INDEPENDIENTE

COLON

1-1

RIVER PLATE

MOREL 24’ pt J. RODRIGUEZ 31’ pt BORGHELLO 5’ st

SCOCCO 49’ st

CAFFA 2’ st

nati in riva al Paraná. L’affidabile Bruno Urribarri, arrivato dall’Asteras Tripolis greca, è più noto per essere il figlio del governatore di Entre Rios che per le sue doti di terzino sinistro. Il Boca non lo voleva, nell’Argentinos non ha giocato, ma per Sensini è intoccabile. Come Maximiliano Caire, preso dopo una stagione deludente al Gimnastic. Il boliviano Ronald Raldes, 31 anni, aveva avuto poca fortuna nell’Al-Hilal, nel Cruz Azul e nel Maccabi Tel Aviv: ora è tornato in nazionale. Benché abbia perso i capelli, il mediano Adrian Bastia (33, Asteras) sembra un 20enne, ma due club argentini l’hanno rifiutato perché vecchio. Con lui è rinato Seba Prediger, scartato dal Porto, dal Boca (3 gare) e dal Cruzeiro (0). Altro acquisto strategico è stato quello di Hernan Bernardello, dall’Almeria. Il capitano Ivan Moreno y Fabianesi (33)

è tornato dalla Grecia nel 2010, dopo un pellegrinaggio per Messico, Spagna e Portogallo. Oggi è il migliore centrocampista del campionato. Il fiuto di Bati In attacco sono arrivati il grasso Tito Ramirez (Godoy Cruz, 17 reti nel ’11-12) ed Emanuel Gigliotti (S. Lorenzo), che piacevano al d.s. Gabriel Batistuta. A completare il mix ci sono due giovani lanciati da Sensini. L’esterno Facundo Curuchet (22), un velocista, reduce da un anno di stop per la frattura di una gamba. Il mancino Lucas Mugni (20) fa la differenza schierato a destra, come Di Maria. Ma solo un anno fa voleva smettere: nessun allenatore gli dava fiducia. Ecco il Colon di Sensini: «Il tempo dirà se siamo da titolo, ma l’inizio di stagione è stato molto positivo. A questi ragazzi non posso chiedere di più».

SOPRA, NESTOR SENSINI, 45 ANNI. SOTTO MORENO Y FABIANESI, 33 (PHOTOGAMMA)

CUBERO 32’ pt S. RODRIGUEZ aut.26’ st

CASTANO 19’ pt

VIATRI 25’pt; 25’ st

D. RAMIREZ 45’pt; rig.48’ st

R. RAMIREZ 25’ st

SANTA FE

DONNET 18’ pt

ZAPATA 33’ pt

SAN LORENZO

AGUIAR BURGOS 24’ pt

CARRERA 21’ st

TULA 36’ pt

PEZZELLA 44’ st

QUILMES

Nella notte

ARGENTINOS JRS

RACING

Nella notte

SAN MARTIN

Prossimo turno 8 settembre: Estudiantes-Velez, San Lorenzo-Colon, Atletico Rafaela-All Boys, San Martin-Arsenal S.. 9 settembre: Belgrano-Racing, IndependienteQuilmes, Argentinos Jrs-Boca J., River Plate-Newell’s. 10 settembre: Santa Fe-Tigre, Lanus-Godoy C.

I MARCATORI

BORGHELLO È GIÀ A 4 4 Borghello (All Boys) 3 Cauteruccio (Quilmes), D. Ramirez (Godoy Cruz), Viatri (Boca Juniors) 2 Benedetto (Arsenal Sarandi), Carranza (Belgrano), Carrillo (Estudiantes), Dominguez (Velez), Ftacia (Tigre), Funes Mori (River), Lanzini (River), Moreno y Fabianesi (Colon), Ortiz (Racing), Sand (Racing), Scocco (Newell’s), Santiago Silva (Boca)

CONTESTATO, FORLAN IN GOL DOPO 609’ RR (m.can.) Dopo 609’ e 7 partite, Diego Forlan ha segnato al Flamengo il suo primo gol con l’Internacional, anzi 2. Forse è servita la «scossa» dei contestatori alla squadra: venerdì 50 ultrà incappucciati, furiosi per le 3 sconfitte nelle 4 gare precedenti, hanno fatto irruzione nel centro di allenamento. Giocatori e tecnico sono rimasti chiusi negli spogliatoi e hanno dovuto lasciare l’impianto da un’uscita secondaria.

ARGENTINA

GLI EVASORI PAGANO E SONO RIABILITATI RR (a.s.) Basta pagare e tutto si aggiusta. L’hanno capito i 146 agenti Fifa e gli 11 giocatori sospesi dalla Federazione argentina dopo che l’Agenzia delle entrate aveva denunciato un sistema di triangolazioni tra club locali ed esteri finalizzato all’evasione fiscale. I calciatori, pagate le tasse evase, sono stati riabilitati. L’inchiesta ha toccato anche l’Arsenal Sarandì della famiglia del presidente Afa (e vice Fifa) Julio Grondona.

ARGENTINA

SEBA VERON RIPARTE DAI DILETTANTI RR (m.m.) Il Coronel Brandsen, nella Lega dilettante di La Plata, è la nuova avventura di Juan Sebastian Veron. Dopo il ritiro dall’Estudiantes, il 37enne centrocampista aveva accettato la proposta del cugino Pedro Verde. «È un modo per tenermi in forma e giocare senza pressione». Domenica all’esordio ha segnato i 2 gol (punizione e rigore) per il 2-1 contro il Villa Montoro. In tribuna 500 tifosi, quasi tutti dell’Estudiantes.

STATI UNITI

QUALIFICAZIONI MONDIALI SUDAMERICA

ECCO FINALMENTE L’ALBICELESTE DI MESSI Dieci gol in 10 gare con Sabella, contro i 17 nelle 61 precedenti. Ora aspetta il Paraguay che rimpiange Martino MASSIMO CALLEGARI 5RIPRODUZIONE RISERVATA

hiudete gli occhi un istanC te e tornate con la mente all’estate 2011. Coppa America: finale Uruguay-Paraguay 3-0, doppietta di Forlan, Perù sul podio dopo 36 anni, Falcao in lacrime per un errore dal dischetto fatale alla sua Colombia nei quarti, Messi demolito dai connazionali per l’ennesimo fallimento dell’Argentina. Bene, cancellate (quasi) tutto. Poco più di un anno dopo, alla vigilia della 7ª e 8ª giornata del girone di qualificazione ai Mondiali, il panorama è quasi ribaltato. L’Uruguay non perde da 18 partite, ma è uscito a pezzi dai Giochi di Londra, eliminato al primo turno senza gol per Suarez e Cavani (solo una rete ufficiale per lui in 2 anni in Celeste). In compenso Tabarez troverà un Forlan ri-

generato dalla doppietta di domenica con l’Internacional, che spegne le critiche dopo un lungo digiuno. Meglio dell’Uruguay ha fatto finora solo il Cile (con una partita in più), spumeggiante in campo. Eppure non c’è pace per il c.t. Borghi, che dopo aver rimesso insieme i cocci delle notti spericolate di Vidal, Edu Vargas e compagnia, ha dovuto rinunciare a 3 giocatori chiave per divergenze coi dirigenti della U de Chile. Non il modo migliore per preparare la sfida cruciale con la Colombia e cancellare lo 0-3 subìto in amichevole dall’Ecuador. Debutto al Kempes E mentre la Bolivia si affida al santone basco Azkargorta, che la portò ai Mondiali del ’94 e che nel suo staff ha voluto come uomo immagine il celebre Diablo Etcheverry, per Perù e Paraguay è lontanissima la gloria della Coppa America, tra l’astinenza cronica dei peruviani Pizarro e Farfan (4 gol in 2 negli ultimi 5 anni) e il vuoto lasciato in Paraguay da Tata Martino. Già esonerato il suo successore Arce, ora in panchina c’è l’uruguaiano Ge-

LIONEL MESSI, 25 ANNI, ADESSO SORRIDE ANCHE IN ALBICELESTE (AFP)

rardo Pelusso, al debutto venerdì al Mario Kempes di Cordoba contro l’Argentina. Esordio tremendo, perché la Selección arriva dalle vittorie su Brasile e Germania, e perché dopo anni questa è finalmente l’Argentina di Messi. Sabella ha fatto la cosa più semplice: 4-4-2 classico e compatto per coprire la scarsa qualità in difesa e a centrocampo, Higuain davanti, palla a Messi e andatelo ad abbracciare. È successo già 10 volte in 10 gare della nuova gestione dopo che, nelle 61 precedenti con l’Albiceleste, Leo aveva segnato solo 17 reti. Falcao e 16 italiani L’Argentina lo attende palpitante, ma forse per una volta l’aeroporto più caliente non sarà quello di Buenos Aires. La Colombia, infatti, è pronta ad accogliere il suo eroe, Radamel Falcao, dopo la supersonica tripletta al Chelsea in Supercoppa. Lo attendono la sfida con Cavani (ben 16 «italiani» convocati tra Colombia e Uruguay) e poi la trasferta in Cile, per tornare in zona qualificazione. Dopo la Champions, sarebbe un delitto se il Tigre dovesse vedersi sul divano anche i prossimi Mondiali.

BALLERINI JR IN PROVA AI GALAXY RR (e.c.) Oggi Gianmarco Ballerini, centrocampista della Pistoiese (serie D), parte per Los Angeles per sostenere un provino per i Galaxy. Gianmarco è figlio di Franco, il campione di ciclismo e ct della nazionale morto tragicamente nel febbraio 2010 durante un rally automobilistico, ha 19 anni e da due è tesserato per la Pistoiese. Domenica giocherà un'amichevole contro i campioni del Guatemala.

ARGENTINA

DASPO SINE DIE PER 66 ULTRÀ DEL BOCA RR (m.p.) Il presidente del Boca Angelici ha fornito un elenco di 66 tifosi ai quali è stato interdetto l’ingresso allo stadio a tempo indeterminato. In testa al lista, i fratelli Di Zeo e Mauro Martin, capi delle fazioni della «12» che ad agosto si sono affrontate a colpi di arma da fuoco in una battaglia campale nei pressi di San Lorenzo. Non è invece nella lista l’attuale n. 2 della curva, Maximiliano Mazzaro, perché non ha precedenti.


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ASIA & AFRICA

EXTRATIME - 4 SETTEMBRE 2012

I TEHAU ESULTANO DOPO UN GOL DI TAHITISAMOA 10-1 DELLO SCORSO 1˚ GIUGNO

I PRECEDENTI

IN SELEZIONE IN TRE SOLO I PALACIOS

CHAMPIONS L. AFRICA

IN SEMIFINALE LA SORPRESA È NIGERIANA RR A un turno dal termine dei due gironi finali già si sanno le 4 semifinaliste della Champions League africana 2012: i campioni in carica dell’Esperance di Tunisi (imbattuti da 19 gare in Africa) e la rivelazione nigeriana Sunshine Stars (dal gruppo A), e i congolesi del TP Mazembe (campioni nel 2009 e 2010, nonché finalisti del Mondiale per club con l’Inter) e gli egiziani dell’Al Ahly (col campionato nazionale fermo), 6 volte trionfatori nella massima manifestazione africana. Il 5 e 19 ottobre le semifinali.

TAHITI

THAILANDIA

LA NAZIONALE DI PAPEETE È UN AFFARE DI FAMIGLIA

ERIKSSON D.S. DEL BEC TERO SASANA

I Tehau, 3 fratelli e un cugino, hanno vinto la coppa d’Oceania e sono andati tutti a segno in una gara. Ora si giocano un posto per i Mondiali

RR (s.s.) Sven Goran Eriksson emigra in Thailandia per diventare d.s. del Bec Tero Sasana. Il 64enne svedese assumerà l’incarico dirigenziale e sarà il responsabile dell’intera pianificazione strategica del club. La nuova avventura potrebbe mettere fine alla carriera di allenatore di Eriksson che ha guidato Roma, Fiorentina, Samp e Lazio, oltre a Benfica, Man. City e alle nazionali di Inghilterra, Messico e Costa d’Avorio. L’ultima panchina è stata quella del Leicester, in Championship inglese.

KENYA

IL NUOVO C.T. È IL FRANCESE HENRY MICHEL RR (c.p.) Henri Michel è il nuovo commissario tecnico del Kenya. La Federazione del Paese africano, che ha allontanato il giovane c.t. indigeno Francis Kimanzi a causa della prematura eliminazione dalle qualificazioni alla Coppa d’Africa 2013, lo ha preferito all’altro candidato forte, Raymond Domenech. Dopo la vittoria dell’oro olimpico nel 1984 e il terzo posto al Mondiale 1986 con la Francia, Michel, oggi 64enne, ha scelto di lavorare quasi sempre in Africa.

EGITTO

IACOPO IANDIORIO 5RIPRODUZIONE RISERVATA

e splendide spiagge di sabbia nera di Papeete e dintorni invitano la gioventù locale a dotarsi di un surf e a inseguire le onde. Ma Tahiti, questo angolo lontano del Pacifico, Polinesia francese, dove si rifugiò il pittore francese Paul Gaugin alla fine dell’Ottocento, è stato scelta dalla Fifa come sede del Mondiale di beach soccer 2013. E non solo per il «beach», ma anche perché il soccer su queste isole sta crescendo. La federazione locale conta 11 mila tesserati su una popolazione totale di circa 245 mila abitanti.

L

Prima volta E finalmente Tahiti ha vinto qualcosa d’importante: a giu-

gno si è laureata campione della coppa d’Oceania, iscrivendo nell’albo d’oro della manifestazione per la prima volta in 40 anni una nazionale diversa da Australia e Nuova Zelanda. Sì, certo, gli australiani nel 2006 sono passati alla Confederazione asiatica e quindi non giocano più questo torneo, e gli All Whites hanno perso in semifinale con la Nuova Caledonia (vera impresa della coppa 2012). Ma il risultato storico resta. E, anzi, ai tahitiani è venuta fame di nuovi successi. A cominciare da giovedì, quando parte il girone finale di qualificazione per il Mondiale 2014, contro le Isole Salomone, per poi affrontare ancora la Nuova Caledonia e infine la Nuova Zelanda. La vincente del gruppo oceanico incontrerà al playoff intercontinentale la quarta del NordCentro America per un posto a Brasile 2014.

o Ci saranno a Brasile 2013 in Confederations Cup: potrebbero sfidare l’Italia L’esperienza d’Egitto Fra gli artefici di questo miracolo tahitiano c’è la famiglia Tehau, che ha dato alla nazionale biancorossa tre fratelli e un cugino: Jonathan (24 anni, difensore), Alvin e Lorenzo, 23, gemelli e centrocampisti, e Teaonui, il cugino, 20 anni da poco compiuti, attaccante capace finora con Tahiti di siglare in 8 match 8 reti (5 con Kiribati l’anno scorso nei South Pacific Games). Intanto, comunque vada la qualificazione mondiale (si chiude a marzo 2013), i Tehau di Tahiti sa-

ranno in Brasile il prossimo giugno, per la Confederations Cup, cui prenderà parte anche l’Italia, come vicecampione d’Europa (la Spagna era già ammessa come campione del Mondo). Quindi i tahitiani potrebbero incontrare gli azzurri di Prandelli. E fare nuove esperienze. Dopo quelle, disastrose, che Alvin, Lorenzo e Teaonui hanno fatto in Egitto nel Mondiale Under 20 del 2009 (debutto assoluto per Tahiti in un torneo iridato) quando in tre match subirono 21 gol da Spagna, Venezuela e Nigeria. «Abbiamo imparato tanto però», ha detto Alvin, «non conoscevamo il nostro livello prima di quell’evento. C’erano ragazzi di classe mondiale», come gli spagnoli Azpilicueta, Jordi Alba, Ander Herrera, il venezuelano Rondon, i ghanesi Badu e Andre Ayew (poi campioni), i brasiliani Rafael e Ganso. «Ma da quel viaggio

Di coppie di fratelli in nazionale è piena la storia. A iniziare dai fratelli argentini Evaristo, Juan e Mario che presero parte al primo Mondiale nel 1930 (persero la finale con l’Uruguay). Ma tre fratelli in campo (e in gol tutti e tre) non si erano mai visti con le rappresentative nazionali. C’è un precedente recente di tre fratelli però convocati al Mondiale. Quello dei tre Palacios, con l’Honduras nel 2010: ma in campo sono scesi solo Wilson e Jerry mentre Johnny è rimasto sempre in panchina. In Italia il caso più recente in nazionale è dei fratelli Inzaghi, che hanno giocato insieme in ItaliaInghilterra del 15-11-2000 con Trapattoni c.t., ma solo per 11 minuti: Simone entrò al 61’, Pippo uscì al 72’. In passato di fratelli celebri e numerosi si ricordano i 5 Cevenini (Aldo, Mario, Luigi, Cesare e Carlo) che il 26-12-1920 scesero tutti in campo con la maglia dell’Inter contro l’U.S. Milanese. Finì 2-1, segnarono Luigi e Carlo.

siamo tornati più forti, abbiamo capito dove migliorare». Quel 10-1 a Samoa Tanto che, promossi in blocco con la nazionale maggiore, i Tehau si sono guadagnati questa chance del girone finale oceanico con vista sul Mondiale. Dopo anche il clamoroso 10-1 inflitto a Samoa lo scorso primo giugno, nel turno precedente, match nel quale sono andati a rete tutti e quattro i Tehau, con 4 gol di Lorenzo (addirittura 3 in 3 minuti), 2 ciascuno del gemello Alvin e di Jonathan e uno del cugino Teaonui, un minuto dopo il suo ingresso in campo nel secondo tempo. Un record difficilmente battibile, quello dei tre fratelli in nazionale contemporaneamente e tutti in gol nella stessa partita. Un miracolo che sulle spiagge di Papeete sperano si ripeta a breve.

TUNISIA

L’EX ISLAMISTA CHE FA SOGNARE BISERTA Ben Gharbia, il primo presidente eletto, ha portato il Cab in testa davanti ai club più ricchi. Intanto scrive la Costituzione del Paese

ENTRO UN MESE RIPARTE IL CAMPIONATO

JEAN-CLAUDE MBEDE

RR (l.g.) Entro un mese in Egitto ripartirà la Premier League, sospesa dopo gli incidenti di Port Said del 2 febbraio (74 vittime). Lo ha annunciato il presidente della repubblica Mohammed Mursi che ha parlato di una ripresa con «modalità sperimentale». Negli stadi, presidiati dall’esercito, entreranno non più di 10mila spettatori: dovranno essere incensurati, non appartenere a nessuna frangia di ultrà e risultare maggiorenni. Si parla dell’ultimo weekend di settembre.

a rivoluzione politica tuniL sina, iniziata con gli scontri di Sidi Bouzid nel dicembre

5RIPRODUZIONE RISERVATA

2010, ha avuto conseguenze importanti anche nel calcio. Prima, per esempio, non sarebbe stato possibile assistere all’elezione a presidente del Biserta, il club della città più a nord dell’Africa, di Mehdi Ben Gharbia, 39enne imprenditore nel settore dei trasporti internazionali. «Subito dopo la caduta del regime di Ben Ali la gente voleva democratizzare tutto - racconta -, e così anche noi abbiamo indetto l’assemblea del club: i presidenti pri-

ma venivano nominati da un collegio di notabili vicini al regime. Abbiamo avuto due candidati e circa mille votanti per un’elezione storica». La sua vittoria nell’aprile del 2011 non è casuale: Ben Gharbia ha pagato a caro prezzo la contestazione al regime autocratico dell’ex presidente Ben Ali, e al momento del voto era appena stato liberato dal carcere dopo una prigionia di 5 anni e 4 mesi. Tifoso della Juve Poi è arrivata anche l’elezione politica: Ben Gharbia ora è membro dell’Assemblea costituente per il Partito socialdemocratico. Strano per uno che fino a 19 anni era militante islamico: «Allora era l’unica opposizione - ricorda -. Noi non volevamo che Ben Ali usasse la religione come strumento politico. Oggi sono socialdemocratico perché non amo la sofferenza e le ingiustizie. Sognavo di diventare medico». Proprio durante il terzo anno di Medicina venne arrestato e incarcerato, accusato

IL PRESIDENTE DEL BISERTA BEN GHARBIA E LA PUNTA LIBICA ZUWAY

anche di essere un ingrato perché suo padre, ex direttore della compagnia Tunisair, con il regime aveva fatto carriera. Proprio grazie al padre Ben Gharbia ha potuto studiare in Francia, dove ha conosciuto Michel Platini, che l’ha fatto diventare tifoso della Juventus.

Torneo ripreso Ora il Cab, il Club Athlétique Bizertin che ad agosto ha affrontato in amichevole l’Inter, in Tunisia (dove il campionato è ripreso a fine agosto dopo quasi 2 mesi di stop) è primo in classifica a 4 turni dalla fine: 60 punti, 3 più dell’Espérance di Tunisi che ha

una partita in meno ma 23 titoli nel palmares a fronte dell’unico vinto dal Biserta nell’84 (oltre ai 3 pre-indipendenza e alla Coppa coppe ’88). «Il nostro budget è appena di 1,5 milioni di euro e dobbiamo misurarci con big come l’Espérance, l’Etoile du Sahel e il Club Africain di Tunisi, rispettivamente seconda, terza e sesta nel ranking finanziario africano, con un budget superiore ai 10 milioni di euro - sottolinea Ben Gharbia -. Inoltre la sosta di due mesi per gli scontri ha costretto la Federcalcio a far disputare le partite a porte chiuse, rovinando l’economia calcistica già impoverita dal clima politico. Qui il calcio si dice professionistico ma non lo è, perché i club in Tunisia sono ancora associazioni senza scopo di lucro. Così non si può andare avanti, bisogna ristrutturare tutto il quadro giuridico, compreso lo status dei giocatori». Ben Gharbia non teme la sfida, e vuole far sognare ancora una città che chiede il primo scudetto del dopo rivoluzione.


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EXTRA FUN

EXTRATIME - 4 SETTEMBRE 2012

SPAGNA

RR Shakira e Gerard Piqué: ricchi, belli, famosi e... ricattati. Scrivono infatti in Spagna che due ex dipendenti della 35enne cantante colombiana stanno offrendo ai media locali per diverse migliaia di euro un video amatoriale di 15 minuti in cui lei farebbe sesso in barca col 25enne difensore del Barcellona e della Spagna. Ma più che di un ricatto si tratterebbe di una vendetta contro Shakira che li recentemente ha licenziati, a loro dire senza motivo.

Claudia

IN VENDITA SEX TAPE DI SHAKIRA-PIQUÉ

RR (g.s.) A Baia Mare, nel nord-ovest della Romania, la polizia ha arrestato il patron del Maramure di B dopo un folle inseguimento. Dan Hotico, il boss del club, guidava la sua auto avendo la patente sospesa perché il 25 luglio aveva provocato un incidente grave. Non si è voluto fermare allo stop delle forze dell'ordine ed è stato inseguito tutta la notte da 3 volanti della polizia. Quando ha visto di non aver più vie di fuga, Hotico è sceso dall’auto ed è fuggito in un parco dove è stato arrestato: era ubriaco.

BRASILE

SEXI ASSISTENTE DISCRIMINATA SI RITIRA

SR-JR 0-0 Domenica in Rayo-Siviglia Adrián Gonzalez Morales ha sfidato il padre Michel, allenatore della squadra ospite: 0-0.

S 41 ANNI José Pekerman, c.t. della Colombia, ha richiamato in Nazionale il 41enne portiere Faryd Mondragon per le gare di qualificazione mondiali contro Uruguay e Cile.

S 31-0 Risultato senza precedenti in Coppa di Romania: il Buftea, neopromosso in B, contro il Berceni di C ha schierato la Primavera e ha rimediato un clamoroso 0-31.

BRASILE

RR In attesa di tornare a calcare i campi di calcio l’ex interista (e viola, parmense, e romanista) Adriano, 30 anni, si diverte online. Dopo aver firmato il 21 agosto un contratto con il Flamengo (è il terzo passaggio ai rossoneri di Rio) fino a fine anno, con un compenso di 20 mila euro per ogni partita giocata, più bonus legati al numero di reti segnate e ai titoli conquistati in maglia rossonera, l’Imperatore ha già fatto comunella con Vagner Love, 28 anni, ex Cska Mosca e Palmeiras. Tanto da pubblicare un tweet con un fotomontaggio della locandina di Bad Boys 3, con Love e se stesso nei panni di Will Smith e Martin Lawrence e con l’indicazione «a breve nei cinema». Ma i tifosi sperano piuttosto di vederlo presto in campo insieme a Love: «L’impero dell’amore»

di FILIPPO CONTICELLO

FALCAO NUOVO RE DEL «NEPTUNO» RR A Madrid vige un delicato equilibrio di fontane. L’Atletico è abituato a vedere i cugini ricchi zampillare alla Cibeles, cuore dei festeggiamenti del Real. I Colchoneros gioiscono al «Neptuno» e l’ultima festa, sabato notte, dopo la lezione al Chelsea nella Supercoppa Europea, è stata da sogno. Stella della serata la tigre Falcao che ha esultato pure su Twitter. Suo padre, però, è rimasto in Colombia e non lo ha visto ruggire a Montecarlo. Del resto, lo stesso Radamel, corteggiato proprio dal Chelsea, gli aveva detto: «Non so se mi vendono. E se vieni per niente?».

Ronaldinho (foto EPA) e l’Atlético Mineiro, la sua nuova squadra, sembrava perfetta. L’ex milanista, 32 anni, è in forma, segue la dieta stabilita dal nutrizionista, in campo segna e aiuta i compagni per vincere il Brasileirão dopo 41 anni. Ma la luna di miele pare sia finita a causa delle sue tradizionali baladas (feste). Secondo il giornale O Estado de São Paulo nella sua villa nel quartiere Lagoa Santa, 30 km da Belo Horizonte, il menu prevede alcol, cibo, musica e belle donne. Per la precisione, 5 per ogni invitato. Le ragazze vengono fatte arrivare dal sud del Brasile, dallo Stato di Santa Catarina, e sbarcano direttamente nella casa del giocatore al prezzo di 1.200 euro per una «partecipazione speciale». Le notti brave di Ronaldinho, però, non sono più un segreto per il presidente dell'Atlético, Alexandre Kalil. Il mese scorso l’attaccante ha rischiato la panchina contro il Vasco dopo che un impiegato del centro di allenamento ha avvertito del suo ritardo per il ritiro.

ARGENTINA

L’INDE PIANGE ARMSTRONG CHE LO PORTÒ SULLA LUNA RR (mar. maz.) L’Independiente piange la morte

S

INGHILTERRA

GAZZA «Quando ero al Tottenham fregavo sempre il parcheggio a Lineker che doveva parcheggiare per strada e prendeva la multa».

IMBATTUTE DA 9 ANNI LE RAGAZZE DI BRISTOL

S

RR (m.can.) La guardalinee

RR (f.m.) La chimica fra

SCUOLA L’Everton FC apre una scuola privata che fornirà istruzione e scuola calcio a 120 ragazzi meno abbienti.

S

ADRIANO & LOVE È L’IMPERO DELL’AMORE O BAD BOYS 3?

LE NOTTI DI DINHO SEMBRANO QUELLE DI BERLUSCONI

di Neil Armstrong. Il club argentino ha osservato un minuto di silenzio prima della partita contro l’Arsenal in omaggio all’astronauta, che secondo la leggenda avrebbe portato lo stemma dell’Independiente sulla Luna. «Siamo l’unico club presente sulla Terra e sulla Luna», assicura convinto il vicepresidente Boris Lisnovsky, che nel 1969 lavorava nella segreteria culturale del club di Avellaneda. «Avevamo capito che l’allunaggio sarebbe stato l’evento del secolo. L’Independiente doveva essere presente in qualche modo. Prima della missione dell’Apollo XI ci siamo incontrati con l’ambasciatore degli Stati Uniti, che ci ha promesso di mandare i nostri regali agli astronauti: tessere, abbigliamento e un gagliardetto con lo stemma del club», racconta Lisnovsky. Armstrong è diventato il socio numero 80.400 del Rojo e ha ringraziato con una lettera conservata nel museo del club. Proprio il gagliardetto sarebbe uno degli oggetti lasciati da Armstrong nel Mare della Tranquillità. «Sappiamo che è là: ce lo ha confermato lo stesso Armstrong, nella sua visita a Buenos Aires nel 1969».

HACKER Calciatori famosi della Liga e della Premier si sono visti manipolare Twitter attraverso un hashtag pirata con messaggi derisori: tra di loro Mascherano, Dani Alves, Aguero, De Gea, Rooney e Nasri.

Tweet DELLA SETTIMANA brasiliana Ana Paula Oliveira decide di appendere la bandierina al chiodo a soli 34 anni, attività che conduceva dai 14, quando seguiva il padre arbitro dilettante. Ritiene che da quando è apparsa nuda su Playboy nel 2007 (334.277 copie vendute) è stata boicottata: le opportunità di lavorare come collaboratrice erano diventate sempre più rare. Ana Paula alzò la bandierina nell'Olimpiade del 2004 ad Atene, ma non potrà coronare il suo sogno: farlo nel Mondiale 2014 in casa.

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ROMANIA

PRESIDENTE DI B INSEGUITO DALLA POLIZIA

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RR Sacrificarsi per la patria è cosa buona e giusta, e quando il suol natìo chiama ognuno risponde con le armi che ha. Soldatessa Claudia Ciardone dall’Argentina, sull’attenti. E sia dispensata dal panciadentro - e - pettoinfuori: sulle capacità polmonari della fanciulla c’è documentazione fotografica sufficiente per una mostra sull’evoluzione del seno. Ex Grande Fratello, modella, sta con Ricardo Fort (multimilionario erede di un impero del cioccolato, mascarato e pompato come Hulk Hogan negli anni buoni) e il calcio pare le piaccia parecchio. Due presunti flirt con Mouche e l’Ogro Fabbiani, tifosissima di Messi (foto sotto), ha confessato di essere stata l’amante di Tevez prima, durante e dopo i Mondiali 2010 («Poi ho scoperto che era fidanzato e l’ho mollato»). Quando l’Argentina chiama, insomma, la Ciardone c’è. E porta sempre le armi con sé.

BRASILE

CITY Il 18enne Courtney Meppen-Walter, promessa del Manchester City, è stato arrestato con l’accusa di aver causato la morte di due persone per guida pericolosa: era al volante di una Mercedes e stava facendo una gara con un’altra vettura.

S WEMBLEY È finita l’avventura del Wembley Fc in Fa Cup (ET n.65): nel replay dei preliminari (2-2 la prima gara) hanno incassato 5 gol a 0 dall’Uxbridge, nonostante la presenza di Caniggia.

S BRAZUCA Si chiamerà Brazuca il pallone dei Mondiali in Brasile e per la prima volta nella storia è stato scelto dai tifosi (1.119.539 voti, 77,8% dei suffragi). Brazuca è un termine che i brasiliani usano per identificare il proprio stile di vita e l’orgoglio nazionale.

RR (s.m.) Diecimila a uno: questa la quota dei bookmaker nel caso in cui qualcuno riuscisse ad emulare le ragazze della Brislington Ladies FC di Bristol, che da 9 anni, ovvero da quando hanno iniziato a giocare, non perdono una partita di campionato (in coppa sono invece imbattute da 6 stagioni): l’anno scorso hanno segnato 203 gol incassandone 5. Proprio quest’ultimo dato ha spinto il portiere ad andarsene: la ragazza era stufa di non avere niente da fare durante le partite.

CAMERUN

FINE RAMADAN, GARA RINVIATA PER FESTA RR (m.o.) In Camerun la partita tra Cotonsport e Canon Yaoundé (dove Wome, ex Inter e Bologna, sta facendo faville) è stata rinviata all’indomani per decisione del proprietario del Cotonsport. Il motivo: la fine del Ramadan, che il patron musulmano ha voluto festeggiare senza distrazioni calcistiche, invitando tutti i giocatori del Canon al buffet a base di montone da lui organizzato. Con buona pace degli spettatori convenuti allo stadio: hanno dovuto tornarsene a casa.

La frase ADAM JOHNSON ALA DEL SUNDERLAND

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CIARDONE, POLMONI D’ACCIAIO

La miglior conversazione che ho avuto con Mancini è stata quando mi ha detto di andarmene


12 EXTRATIME - 4 SETTEMBRE 2012


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