Gazzetta dello Sport 18/08/2012 | SAS

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 18 AGOSTO 2012

PRIMO PIANO la scheda GIAMPAOLO PAZZINI, 28 anni ANTONIO CASSANO, 30 anni ATTACCANTI

Pazzini e Cassano hanno trascorso assieme una parte della loro carriera, alla Sampdoria, conquistando un 4˚ posto in campionato nel 2010. Dal 2011 sono «cugini» a Milano, uno all’Inter e l’altro al Milan Entrambi gli attaccanti hanno giocato insieme nella Sampdoria a partire dal 2009: Giampaolo Pazzini è giunto in Liguria nel gennaio di quell’anno e ha segnato ben 48 reti in 87 partite. Nel 2011 è arrivato in casa nerazzurra dove ha segnato 19 gol in 60 incontri. Antonio Cassano è approdato alla Samp nell’agosto del 2007 e ha realizzato 41 gol in 115 match disputati. L’attaccante di Bari è arrivato in Liguria dopo una stagione e mezza con il Real Madrid (che l’aveva ingaggiato dalla Roma). È rimasto in blucerchiato sino al gennaio del 2011, anno in cui si è trasferito al Milan. Con i rossoneri 7 gol in 33 partite di campionato.

MATTEO DALLA VITE CARLO LAUDISA MILANO

Antonio Cassano, 30 anni, alla Samp dal 2007 al 2011. Ha vinto una Liga, uno scudetto e due Supercoppe italiane LIVERANI

La Pazza idea porta a uno scambio clamoroso tra i due ex gemelli sampdoriani. Antonio Cassano all’Inter e Giampaolo Pazzini al Milan è un progetto di mercato che poggia su due esigenze conclamate, visto che sia rossoneri che nerazzurri devono rimescolare alcune carte sul fronte d’attacco rischiando d’entrare in rotta di collisione. Infatti nelle ultime ore i dirigenti dei due club hanno preso contatto con la Roma per Marco Borriello e questa contrapposizione rischia di rendere la vita difficile a tutti. Carta Borriello Così in alternativa tutto sarebbe più «comodo» se decollasse quest’incrocio più semplice perché diretto. In effetti il Milan ha già dato il suo gradimento per Pazzini. Un sondaggio di Galliani c’è già stato in tal senso, ma ha dovuto fare i conti con le parallele iniziative del Napoli e della Juve. Juve e Napoli I campioni d’Italia

sono stati i primi a farsi avanti per Pazzini. In cambio Branca e Ausilio hanno chiesto Quagliarella, ma invano. Quest’affare fatica a prendere corpo. Anche perché i bianconeri non vogliono privarsi dello stabiese a cuor leggero. In contemporanea De Laurentiis, attraverso Bigon, è interessato a uno scambio alla pari dell’attaccante toscano con l’uruguaiano Gargano. In questo caso, però, le ritrosie sono tutte da Palazzo Saras. Nel mezzo bisogna metterci anche la volontà di Pazzini che tifa per una soluzione da Champions League... Le volontà In questa storia pesa-

no non poco gli attuali rapporti di Cassano e Pazzini con i relativi club. L’attaccante nerazzurro è fuori dal progetto già da dopo la trasferta in Indonesia: proprio al rientro di quella tournée al Pazzo fu detto che non rientrava più nei piani nerazzurri. Ciò significa che dovrà andar via a ogni costo. In casa milanista il caso-Cassano non è emerso con lo stesso clamore, ma il malumore di FantAntonio è esplicito. E ciò spiega perché neanche in via Turati fanno le barricate nell’eventualità di una sua partenza. Ma occorre trovare una soluzione che vada bene a tutti. Ecco perché il feeling con

CASSANO PER PAZZINI Idea di Milan e Inter Un clamoroso scambio

Stramaccioni ha un buon rapporto con FantAntonio e ai rossoneri piace il centravanti. Borriello alternativa per entrambi Il barese può giocare sia con Milito che con Palacio. Ora la parola ai club...

Andrea Stramaccioni può essere la chiave di volta di tutta questa storia. Si sa quanto il fantasista barese si basi sull’emotività e con il tecnico nerazzurro ha da tempo un’amicizia sperimentata anche negli ultimi mesi. È diventata famosa l’imitazione che Strama ha fatto del

talento barese. Un’occasione che comprova la loro sintonia. Cassano polivalente A ciò si ag-

giunga l’aspetto tecnico. È vero che i nerazzurri cercano il vice-Milito (che potrebbe diventare anche palacio), ma la duttilità di Cassano può risolvere anche

questo busillis tecnico. Al Milan s’è visto che Antonio faceva da sponda a Ibra anche da centravanti. Così nell’Inter potrebbe far coppia sia con Milito che con Palacio. Ma ora Inter e Milan passeranno ai fatti? In questo finale di mercato tutto è possibile. © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 18 AGOSTO 2012

Pereira a un passo dal sì L’Inter offre 10 milioni più 2 di bonus per l’esterno sinistro e punta ad avere Fernando in prestito. Il manager: «Si può fare» o uomini e sia per dare un senso ancora maggiore a una squadra che prima di tutto desidera reattiva, rapida e scattante. Oltretutto, Alvaro è giocatore vincente: una Copa America con l’Uruguay, una Europa League più altri 8 trofei fra Supercoppa, Coppa nazionale e campionato tutti con il Porto; una coppa di Romania col Cluj. Non uno qualunque insomma.

MILANO

Dietro le quinte

Strama-Cassano: un feeling speciale nato da un’imitazione Quell’imitazione fatta da Strama di Cassano resta un cult del web. «Oh Strama, bbbene bbbene eh?» gli aveva detto FantAntonio nel sottopassaggio di San Siro prima del derby. «Oh, Wesley mi ha detto che sei un Fenomeno!»: siparietto, simpatico e forse prodromo di chissà quale futuro. In tutto questo la sostanza è che il feeling fra Strama e Cassano esiste. Perché Stramaccioni ha sempre avuto un debole per i numeri 10: è successo per Bessa con la Primavera nerazzurra, poi con Sneijder e magari capiterà con Cassano. Chissà. Resta il fatto che - pur se impegnativa dal punto di vista tattico, anche se per Cassano c’è sempre posto - l’idea torna in emersione e porta a un elemento sopra tutti gli altri: Cassano tifoso da sempre dell’Inter che l’Inter non l’ha mai raggiunta. E poi: Moratti che ha sempre avuto un debole per il geniaccio barese al quale ha pensato più volte (da Mancini in poi) senza però affondare mai il colpo, per un motivo o per l’altro. Di certo non sarebbe il giovane in più nella «rosa» dell’Inter, ma di sicuro sarebbe il «colpo» da Inter che potrebbe accendere ulteriormente l’entusiasmo dei tifosi, presenti a San Siro in oltre 40.000 nel match contro l’Hajduk e sempre desiderosi di fare uno «scippo» ai cugini. A due settimane dalla fine del mercato, tutto può succedere. E potrebbe anche capitare che l’ipotetico scambio con Pazzini diventi l’ennesima storia di destini incrociati fra i due: compagni straordinari nella Samp, da allora i due non si sono più incrociati, chi al Milan e chi all’Inter. O - domani - chi all’Inter e chi al Milan... m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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v Moratti assalta il Porto identiKit & CARRIERA

Giampaolo Pazzini, 28 anni, alla Samp dal 2009 al 2011. In carriera ha vinto solo la Coppa Italia 2011 con l’Inter LIVERANI

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Il sogno è quello di fare un doppio colpo. Perché se è vero che le possibilità di vedere Alvaro Pereira nerazzurro sono alte, è altrettanto vero che l’Inter non ha ancora abbandonato l’idea di poter avere anche l’altro giocatore-desiderio del Porto: Fernando. Più facile tutto ciò che concerne il primo tassello, ma in serata arrivano le parole del procuratore di Fernando che non escludono la possibilità di una cessione del centrocampista brasiliano. Doppio colpo possibile? Ci sta tutto, anche se è chiaro che per uno dei due campioni del Porto si dovrà lottare sulla formula, quella stile-Guarin.

Alvaro Pereira in rovesciata e, sotto, con la tuta della nazionale uruguaiana, con cui ha vinto la Coppa America 2011

Sogno Fernando Poi, ecco il so-

gno-Fernando. Il procuratore del centrocampista conferma quanto saputo e ribadito poi da Guarin: l’interesse forte dei nerazzurri. «L’Inter da tempo lo sta seguendo e ne sta parlando - spiega il manager Antonio Araujo ad Antena 1 - però non è ancora arrivata alcuna proposta ufficiale: il ragazzo sarebbe comunque contento di rimanere al Porto, anche in virtù dei due anni di contratto che ancora lo legano al club.

Rientro col sorriso

Partiamo da Alvaro Pereira, il laterale sinistro capace anche di giocare da interno mancino: ieri il d.t. Marco Branca è rientrato dal Portogallo con mezzo sorriso sulle labbra, nel senso che il muro-Porto starebbe per crollare a favore dell’Inter. La proposta, da parte dei nerazzurri, è stata fatta: 10,5 milioni di euro più 1,5 di bonus, vale a dire una dozzina di milioni che aprirebbe il lucchetto del terzino mancino in direzione-Inter. Il Porto si è riunito una volta e lo farà ancora, il tecnico dei Dragoni (Vitor Pereira) ha detto che per ora considera Alvaro un proprio giocatore e a disposizione a tutti gli effetti, ma tutto lascia pensare che l’uruguaiano lascerà a breve il Portogallo per trasferirsi in Italia.

Se è possibile un prestito con diritto di riscatto? Vedendo la situazione economica delle società, credo sia un’ipotesi percorribile». Ed è questo il percorso che sta intraprendendo l’Inter che più o meno dice: ti pago Alvaro Pereira ma per Fernando trattiamo sul prestito con diritto di riscatto stile Fredy Guarin. I buoni rapporti fra Branca e il presidente del Porto potrebbero sbloccare il doppio colpo, una doppietta che oggi come oggi resta comunque difficile.

ALVARO POLIVALENTE SA GIOCARE IN DUE RUOLI

Alternative Detto che il baby Under 21 Giulio Donati (terzino destro) potrebbe non restare a Lecce in caso di retrocessione per il calcioscommesse (lo vorrebbero Espanyol e Southampton), restano sempre uguali le alternative a centrocampo: da De Jong a Gargano fino a Sandro del Tottenham, club col quale è apertissimo il discorso legato a Julio Cesar.

Contratto e duttilità Fra

l’Inter e il giocatore ci sarebbe oltretutto un mezzo accordo sulla durata del contratto: 4 anni, con somma gioia di Andrea Stramaccioni che avrebbe a disposizione un elemento duttile e veloce, sia per cambiare moduli

m.d.v.- c.lau. GDS

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PRIMO PIANO

Handanovic A operato Niente EuroLeague

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IL VICE GIOVANE

IL VICE ESPERTO

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Castellazzi 37 anni

Intervento al menisco: salta pure la prima giornata, spera di tornare contro la Roma MATTEO DALLA VITE APPIANO GENTILE (Como)

Samir Handanovic ha preso da parte il dottor Franco Combi: «Sento un dolorino persistente al ginocchio» ha detto. Vediamo, la risposta. E operiamolo: subito. E’ stato così che (ieri mattina) il portiere nerazzurro è stato sottoposto ad un intervento in artroscopia per la regolarizzazione del corpo e del corno posteriore del menisco mediale del ginocchio destro, conseguente alla lesione procuratosi durante gli impegni con la nazionale. L’intervento è stato eseguito presso il San Matteo di Pavia, è perfettamente riuscito e ha conseguentemente dato un verdetto: tanti saluti al secondo turno dei preliminari di Europa League.

Questa sera in Svizzera (Locarno, ore 20.45, diretta Sky Sport 1, stadio «Del Lido»), l’Inter gioca contro i tunisini del Bizertin la sua ultimissima amichevole prima della gara di andata di Europa League contro i romeni del Vaslui di giovedì 23 agosto, gara da giocare in trasferta.

nato in queste uscite estive. Fra i due sarà ballottaggio, e già questa sera si potrà capire qualcosa di più su chi sarà titolare della porta giovedì prossimo nella trasferta in Romania. Belec già vice Handanovic In

questo ballottaggio, che per qualcuno vede Belec in procinto di sorpassare Castellazzi, c’è un’indicazione che arriva dalla seconda gara del Preliminare, quella persa 2-0 contro l’Hajduk a San Siro: dopo aver convocato sia Castellazzi che Belec, Stramaccioni ha portato in panchina il baby sloveno classe ’90 per il quale l’Inter starebbe negoziando il prolungamento del contratto. Vero è che a Spalato il vice di Handanovic fu Castellazzi, ma mai come oggi il tormentone è e resterà acceso fino all’ultimo.

Samir Handanovic, 28 anni

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Prima della sosta Perché - co-

me si dice in questi casi - i tempi di recupero variano fra i 15 e i 20 giorni: qualcuno - forse molto ottimista - racconta che con un mezzo miracolo Samir ce la potrebbe anche fare per la gara di ritorno contro il Vaslui del 30 agosto, ma no, così non pare proprio. Perché il so-

Guarin no Maicon c’è: sarà l’ultima?

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Belec 22 anni

DAL NOSTRO INVIATO

TEST A LOCARNO

STESSA PASSIONE UNO ZAINO UNICO

E Belec (già dodicesimo in Inter-Hajduk) può scalzare Castellazzi

Riposo e convocati Per la gara, Stramaccioni ha deciso di dare un turno di riposo a Guarin e Ranocchia, il primo perché le ha giocate tutte e il secondo per non rischiare di perdere un altro centrale (dopo Chivu) in vista dell’EuroLeague. Fuori anche Handanovic (ovviamente per l’intervento in artroscopia al ginocchio destro) e Longo. Ecco i convocati del tecnico nerazzurro: Belec, Castellazzi e Cincilla come portieri; Bianchetti, Jonathan, Juan Jesus, Nagatomo, Maicon, Silvestre, Samuel e Zanetti fra i difensori; Acampora, Benassi, Cambiasso, Coutinho, Duncan, Mudingayi e Sneijder fra i centrocampisti; poi Livaja, Forte, Milito e Palacio. Maicon, l’ultima? Il brasiliano Juan Jesus (reduce dall’Olimpiade di Londra) potrebbe giocare dal 1’ e partire in coppia con Silvestre. Palacio è nuovamente disponibile, e c’è Maicon: potrebbe anche partire dall’inizio, e un’eventuale presenza potrebbe essere l’ultima con l’Inter. COSÌ IN CAMPO A LOCARNO (ore 20.45) INTER (4-3-2-1) Belec; Maicon, Silvestre, Juan Jesus, Zanetti; Mudingayi, Duncan, Cambiasso; Sneijder, Coutinho; Palacio. All. Stramaccioni BIZERTIN (4-4-2) Ben Mustapha; Jabeur, Jaziri, Ben Amor, M’Barki; Slama, Hadhria, Ben Haj Mabrouk, Mbengue; H. Mathlouthi, Ahmed Zuway. All. M. Kanzari

gno di Handanovic è un altro, ed è quello di tornare prima della sosta. Deb contro Zeman? E tornare

prima della sosta vuole dire fare il proprio debutto in campionato da interista contro la Roma di Zeman: sarebbe un pronti-via fulminante, ma è chiaro che se davvero i giorni di recupero dovessero attestarsi attorno ai 15 ecco che Handanovic potrebbe vedere il suo nuovo stadio da titolare il 2 settembre. Questo è ciò che sogna lui, ma è chiaro che in caso di slittamento il portiere sloveno si rivedrà dopo la sosta per le nazionali, ovvero a Torino contro i granata di Ventura il 16 settembre.

L’IDEA

Benitez torna a insegnare calcio Ma sull’iPad

Ballottaggio Detto che Julio Ce-

sar (sulla via d’uscita) non potrà essere coinvolto (fra l’altro non è nella nuova lista pre-Vaslui di Europa League), ecco che si apre il tormentone per la sostituzione di Handanovic nella rassegna continentale. Tormentone sì, perché se è vero che il secondo designato è Castellazzi pare altrettanto assodato che il tecnico Andrea Stramaccioni sta pensando anche a promuovere Vid Belec che lo ha favorevolmente impressio-

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In attesa di tornare ad allenare sul campo, Rafa Benitez ha deciso di lanciare un’applicazione per iPad al fine di divulgare i propri metodi di allenamento: si chiamerà «Global Coach», è stato fatto per allenatori professionistici e permetterà di creare sessioni di allenamento con analisi delle situazioni difensive e offensive. Dopo aver vinto il Mondiale per club (e la Supercoppa italiana) con l’Inter, Rafa Benitez ha intrapreso la carriera di commentatore per Eurosport: per lui si era parlato di Sampdoria, ma Rafa attende una squadra che possa disputare la Champions. Per vincerla.


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MERCATO

ITALIANI DAL MANCIO

Ecco tutti gli italiani che lavorano al fianco di Mancini Attilio Lombardo Osservatore Fausto Salsano Assistente del coach Angelo Gregucci Assistente del coach Massimo Bottara Allenatore dei portieri Sergio Viganò Massaggiatore Christian Lattanzio Mental training Mario Balotelli Attaccante Roberto Mancini, 47 FOTOPRESS

v

Assalto a De Rossi Mancini carica il City 36 milioni per 4 anni La Roma ne chiede 35 agli inglesi e vacilla: l’azzurro non è più incedibile e l’agente giovedì ha incontrato il Manchester STEFANO BOLDRINI FILIPPO DI CHIARA

Può sembrare un paradosso, che la Roma si scopra disposta a trattare la cessione di Daniele De Rossi al Manchester City proprio nelle stesse ore in cui affida al suo leader lo spot di presentazione dell’amichevole con l’Aris Salonicco di domani, ultimo vernissage giallorosso per cui sono già stati staccati ventimila biglietti. «Vi aspettiamo all’Olimpico — dice il centrocampista nel video di Roma Channel —: speriamo sia la prima di una lunga serie di belle serate con la Roma...». Con o senza Daniele? Money De Rossi and City,

una commedia di mercato dove il denaro è il vero burattinaio. In cima ad una giornata segnata da segnali, gossip, depistaggi e nervosismo, c’è la nuda verità: Manchester City e Roma si stan-

no confrontando su quello che potrebbe essere un affare capace di spostare gli equilibri in Inghilterra e Italia. Giovedì a Manchester è stato avvistato Sergio Berti, procuratore, tra i vari big della sua scuderia, di Daniele De Rossi. A Londra, ieri, è stato invece segnalato Franco Baldini, direttore generale della Roma, ufficialmente nella capitale britannica per ragioni private. Daniele De Rossi si è invece allenato due volte a Trigoria e, da quanto trapela dalla cittadella romanista, il centrocampista di Ostia sarebbe «preoccupato» per gli sviluppi della vicenda. Uno sforzo in più E questo è il vero punto di partenza. De Rossi ha capito che la Roma avrebbe avviato la discussione con il club inglese. Il Manchester City avrebbe offerto 25 milioni, ma la Roma ritiene bassa questa cifra. Alzare l’asticella da 25 a 30 potrebbe però aprire nuovi scenari: la Roma ne vuole almeno 35, ma un divario di 5 milioni non è incolmabile. Il City potrebbe garantire a De Rossi uno

stipendio da 150 mila sterline la settimana, tradotto in euro 9,36 milioni a stagione ed è pronto un quadriennale. Cifre che possono far vacillare anche un calciatore come Messi e che renderebbero più accattivante un trasferimento a Manchester, città che ha meno appeal di Londra e di Madrid, prime scelte di Daniele in un eventuale trasferimento all’estero.

identiKit & CARRIERA

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Jo-Jo Lungo l’asse Manche-

ster-Londra-Roma, poi, si sarebbe inserita anche Firenze, perché Chelsea e Arsenal avrebbero sondato nuovamente il terreno sul fronte Jovetic. L’Arsenal può investire il denaro incassato dalla vendita di Van Persie, il Chelsea cerca l’ultimo colpo per completare il mercato e Jovetic è un pallino di Di Matteo. In sostanza... L’affaire-De Rossi

resta complicato perché il City, preoccupato dall’imminente fair play finanziario, non intende svenarsi, mentre la Roma degli americani non vuole la paternità di una cessione impopolare e confida che sia eventualmente Daniele a compiere il primo passo. Ma De Rossi non è stupido. Ha capito perfettamente la situazione e non ha alcuna intenzione di togliere le castagne dal fuoco agli «americani». Le ragioni di De Rossi sono molto semplici: se sarà ceduto, sarà la Roma che vuole venderlo e non Daniele che chiede di andare via. Il contratto firmato pochi mesi fa soddisfa Daniele, mentre i 30 milioni di euro sarebbero santi e benedetti per le casse della Roma. Daniele De Rossi, 29 anni, ha esordito nella Roma il 30 ottobre 2001 IPP

© RIPRODUZIONE RISERVATA

nella capitale

I tifosi si dividono Ma se arrivasse un altro campione... ALESSANDRO CATAPANO ROMA

Se Daniele De Rossi è preoccupato perché, improvvisamente, sente tirare una brutta aria a Trigoria, immaginate le perplessità dei tifosi romanisti. Ma l’effetto che potrebbe provocare la cessione del centrocampista non è scontato né univoco. Quantomeno, andrebbe interpretato.

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Divisi Ovvio, la partenza di uno dei leader della squadra non farebbe piacere a nessuno. Il gradimento nei confronti della proprietà americana — ai massimi storici, come testimonia il dato degli abbonamenti, salito a 23mila — scenderebbe di colpo. La bella immagine che la Roma si è costruita con un mercato da regina verrebbe sporcata. La maggioranza assoluta che oggi vota per Pallotta and friends perderebbe qualche pezzo. Non le mancherebbero i numeri per ottenere la fiducia, ma dovrebbe ricominciare a fare i conti con un’opposizione. Nascerebbe un partito degli scontenti, anzi più d’uno, e qui sta la particolarità. Scontenti diversi. Ci sarebbero quelli delusi dalla cessione della bandiera romanista, del ragazzo cresciuto a Trigoria che ha seguito l’esempio di Totti. Ma forse, per la prima volta, sarebbero una minoranza. Perché De Rossi non è Totti e non potrà mai

diventarlo, nemmeno se supererà i record del capitano: ruoli diversi, e anche una simpatia umana differente. Stesso attaccamento alla maglia? I fatti dicono questo, ma nella percezione del romanista non è così. Forse il tifoso si è adeguato al calcio moderno, in cui giocatori incedibili non esistono più (a parte Totti). Forse ha capito pure che Zeman non stravede per il ragazzo. E magari qualcuno è rimasto pure scottato dal tira e molla che il suo agente Sergio Berti fece (giustamente) per ottenere l’ultimo rinnovo contrattuale, che ha reso De Rossi il giocatore più pagato della Roma (con i bonus, anche più di Totti). Preoccupati... per cosa? Fatto sta che in queste ore il tenore delle reazioni ad una ipotetica cessione di De Rossi è sorprendente. Tifosi divisi, ma in molti disposti a privarsi del centrocampista. A patto che la cessione si materializzi solo in cambio di tanti soldi (35? 40? 50 milioni?), da reinvestire immediatamente in un sostituto davvero all’altezza, e magari più giovane del 29enne di Ostia. Alla fine della fiera, rischia di essere questa la vera preoccupazione dei tifosi: la mancanza di tempo. Nel caso fosse ceduto De Rossi, chi riuscirebbe a comprare Sabatini in dieci giorni per mantenere competitiva la squadra? © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MERCATO

Occhio Juve, ora il Psg tenta pure Lichtsteiner Offerti 4 anni di contratto. Il club bianconero: «E’ incedibile» Intanto continua il pressing su Llorente, contestato a Bilbao lano la Juve ha discusso col Palermo della cessione di Reto Ziegler. Un incontro al quale hanno partecipato Marotta, Paratici, il dg rosanero Perinetti e il ds Cattani conclusosi però con una fumata grigia.

ALESSANDRO RUSSO MILANO

Parigi-Torino, asse caldo con possibili effetti a catena. Un mercato senza freni inibitori quello del Psg di Leonardo, con una disponibilità economica impressionante. Il club francese ha sbaragliato il fronte, presentandosi al supermarket italiano senza temere. E dopo Lavezzi, Ibra, Thiago Silva, Verratti, nel mirino di Leonardo è finito anche l’esterno della Juventus, Stephan Lichtsteiner. Tema degli esterni che, in casa bianconera, è di stretta attualità. In uscita e in entrata. Ma se Leonardo vuole Lichtsteiner con un’offerta da capogiro (quadriennale da 4.8 milioni), la Juventus resiste e si tiene stretto, al momento, il difensore svizzero pagato 10 milioni e mezzo di euro dalla Lazio dichiarandolo incedibile. Va tenuta però in considerazione la volontà del calciatore e l’eventuale gioco al rialzo dei francesi capaci di sortite imprevedibili. L’entourage di Lichtsteiner ha confermato la trattativa: «Siamo in contatto, è fantastico». Effetto a catena Allo stesso tempo, i movimenti sugli esterni, potrebbero avere un effetto do-

Muro basco Per il reparto of-

A sinistra Llorente, 27 anni; a destra Lichtsteiner, 28 AP e LAPRESSE

Se partisse lo svizzero, Marotta è pronto a sferrare l’attacco al mancino Peluso mino. L’uscita di Lichtsteiner, con la plusvalenza connessa, sarebbe un ottimo propulsore alle manovre per Federico Peluso, che l’Atalanta cederebbe solo davanti a una offerta economica importante. Senza più Lichtsteiner, rimarrebbe vuota una casella da riempire, che Marotta e Conte gradirebbero colmare con l’esterno mancino atalantino. Nelle ultime settimane è stato anche valutato Jetro Willems del Psv Eindhoven. Sempre in tema di esterni, ieri a Mi-

fensivo, intanto, la Juve cerca un nome forte in ottica Champions. Per Fernando Llorente, Marotta ha presentato un’offerta che l’Athletic Bilbao sta valutando con la pancia piena dei 40 milioni della cessione di Javi Martinez al Bayern Monaco. I 16 milioni messi sul piatto dalla Juve, sono un’offerta iniziale rispetto al puntiglio del presidente basco che insiste sulla clausola rescissoria da 36 milioni. Ieri però, Llorente è stato contestato dai tifosi all’allenamento e, per l’esordio di domenica nella Liga contro il Betis Siviglia, potrebbe esserci il bis. Sarebbe un assist alle velleità juventine che potrebbero approfittare della situazione ambientale mutata. Resta sempre in piedi, comunque, la pista Dzeko e nel rush finale del mercato non sono però escluse soluzioni da out sider come Negredo del Siviglia o Luiz Adriano dello Shakhtar Donetsk. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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POKER D’ASSI

INFERMERIA IL DIFENSORE

Chiellini sprinta, vuole il Parma DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO VINOVO (Torino)

S Lavezzi El Pocho, 27 anni, è stato pagato 30 milioni AFP

S Thiago Silva Il difensore, 27 anni, pagato 42 milioni AFP

S Ibrahimovic L’ariete svedese è costato 20 milioni INSIDE

All’inizio del campionato manca una settimana esatta, visto che la Juve esordirà in anticipo sabato prossimo contro il Parma. Quando la stagione entrerà nel vivo diminuiranno le possibilità di affrontare duri carichi di lavoro in allenamento e allora Antonio Conte sta spremendo adesso i giocatori. Già a Pechino i bianconeri avevano svolto quasi sempre due sedute al giorno: lo staff tecnico e atletico, insomma, aveva messo a rischio anche la Supercoppa pur di non cambiare il programma stilato per consentire ai giocatori di correre per oltre 90 minuti da settembre a maggio. E le abitudini non sono state modificate dopo Ferragosto: ieri la Juve ha svolto due allenamenti e lo stesso accadrà oggi, quando la squadra scenderà in campo alle 10,30 e poi alle 15. Gli infortunati Continua, intanto, il programma di recupero dei giocatori reduci da infortuni. L’unico che può recuperare per la prima giornata è Giorgio Chiellini, che da mercoledì si è aggregato alla squadra: la speranza di Conte è quella di poterlo avere a disposizione sabato prossimo. Ci vuole pazienza, invece per Martin Caceres e per Mauricio Isla, che però stanno lavorando con grande impegno per ridurre i tempi e mettersi alla pari coi compagni. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’APPUNTAMENTO

Domani il trofeo Berlusconi Diretta su Canale 5 dalle 21 S Verratti Il regista, 19 anni, è stato pagato 10 milioni ANSA

VINOVO E’ il gala dell’estate: domani alle 21 (diretta su Canale 5) va in scena il trofeo Berlusconi. Stavolta, gioco forza, la Juve un po’ lo snobberà. Deve recuperare il lavoro saltato per la lunga trasferta di Pechino e per i 3 giorni di riposo concessi poi. Formazione in base alla forma dei giocatori. La Juve arriva a Milano stasera.


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CALCIOSCOMMESSE

LA PARTITA DI CONTE dizioni negativamente il suo lavoro e quello della squadra, hanno ulteriormente conquistato Agnelli che fin dal primo giorno si è schierato al fianco del tecnico. Andrea e Antonio si conoscono da una vita e anche per questo motivo il presidente della Juve non ha mai avuto il minimo dubbio sull’operato del suo allenatore. Agnelli ha speso parole importanti anche con John Elkann, che mercoledì a Villar Perosa ha ribadito un concetto che gli sta a cuore: «La Juve non vuole essere associata a queste vicende che sono difficili e sgradevoli». Il presidente della Exor non vuole assolutamente che le questioni personali di Conte, Bonucci e Pepe abbiano ripercussioni negative sul-

Summit a Vinovo coi legali e Agnelli Forse sarà in aula Esaminate le carte: il tecnico è fiducioso per l’appello di lunedì e sente la vicinanza del club DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO VINOVO (Torino)

Una mattinata a Vinovo per ripassare la strategia difensiva, per mettere a punto le ultime cose, per guardarsi in faccia tutti insieme prima della missione di lunedì a Roma. Ieri nel centro sportivo bianconero si è svolta una riunione importante in vista del processo d’appello per la vicenda delle scommesse. Il primo ad arrivare allo Juventus Center è stato Antonio Conte: prima delle 8,30 era già nella casa bianconera di Vinovo. Poi, alla spicciolata, ecco il presidente Andrea Agnelli e gli avvocati Antonio De Rensis e Giulia Bongiorno, voluta espressamente dall’allenatore della Juve dopo la sentenza di primo grado. Proscioglimento Conte è stato

squalificato dieci mesi dalla Disciplinare: omessa denuncia per le partite Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena della stagione 2010-11. Ma ieri a Vinovo, analizzando con attenzione le carte dell’inchiesta e sottolineando le numerose contraddizioni che gli avvocati hanno riscontrato, c’era grande ottimismo. Conte non punta a un semplice sconto, ma a un immediato proscioglimento: l’obiettivo è dimostrare la totale estraneità alla vicenda. Infatti, prima del primo grado di

IL TAVOLO DEL VERTICE

«

JOHN ELKANN PRESIDENTE EXOR

Nella riunione preparatoria, con De Rensis, pure l’avvocato Giulia Bongiorno L’allenatore spera di essere prosciolto: in primo grado 10 mesi di squalifica

D’ARCO

Antonio Conte, 43 anni, col presidente Andrea Agnelli, 36 IMAGESPORT

giudizio Antonio era contrario al patteggiamento che, anche se non è così, da molti sarebbe stato interpretato come un’ammissione di colpa. Furono i legali, e in particolare Briamonte (avvocato della Juve e membro del cda bianconero) a insistere, convinto che fosse il male minore. Così non è stato e allora Conte ha preso in mano la situazione chiamando Giulia Bongiorno per cercare di ribaltare il verdetto. Per sottolineare il proprio stato d’animo e anche per metterci la faccia, molto probabilmente il tecnico sarà presente lunedì a Roma con i suoi legali. Conte è fiducioso: dal suo punto di vi-

sta è sufficiente che vengano prese in considerazione con serenità e attenzione le prove presentate dai suoi avvocati.

L’INCONTRO LUNEDÌ IL DIFENSORE SARÀ DAVANTI ALLA CORTE DI GIUSTIZIA

Pesoli vede Abete «Gentile e sensibile Ma non mi basta» MARCO CALABRESI ROMA

Emanuele Pesoli in Figc BARTOLETTI

La Juve non vuole essere associata a queste vicende difficili. Conte va difeso

La faccia di Emanuele Pesoli ora è più serena: davanti alla Federcalcio non ci sono più le catene, non c’è più l’ombrellone che lo aveva protetto dal sole per cinque giorni e neppure gli amici di Anagni che lo avevano sostenuto durante lo sciopero della fame. È tornato a casa nel giorno di Ferragosto, provato e con la pressione ai minimi termini; dopo aver «dormito 14 ore di fila» ha fatto il percorso inverso e, anche se l’incontro con il Presidente federale Abete non era l’obiettivo della sua protesta, per il momento può bastare, in attesa della Corte di Giustizia Federale, dove lunedì pomeriggio si discuterà della squalifica di tre anni per la tentata combine di Siena-Varese del maggio 2011.

Soddisfatto a metà 80 minuti di colloquio con Abete, alla presenza anche del legale di Pesoli, l’avvocato Paolo Rodella: «Ringrazio Abete per avermi ricevuto, interrompendo le sue vacanze — ha detto Pesoli all’uscita dalla Figc —. È stato un confronto come quelli che avvengono tra padre e figlio e Abete si è mostrato molto gentile e sensibile, pur non potendo interferire sulla giustizia sportiva. È una grande soddisfazione, questa, anche se la mia protesta era volta a ottenere un confronto con chi mi accusa, che purtroppo non ci sarà».

laVignetta DI STEFANO FROSINI

La vicinanza di Andrea Ieri a

stretto contatto sono stati sempre De Rensis e Bongiorno. Agnelli era a Vinovo per altre questioni, ma naturalmente si è soffermato con i legali. Conte ha partecipato alla riunione iniziata intorno alle 9,30 e dopo un’oretta ha abbandonato la sala e si è diretto in campo per il primo allenamento di giornata. Proprio la lucidità e la professionalità con le quali Conte sta gestendo la vicenda, senza consentire che essa con-

Pranzo La riunione a Vinovo si è conclusa poco dopo mezzogiorno. I due avvocati hanno subito lasciato il centro sportivo, Agnelli si è fermato a pranzo con Conte e con la squadra. L’atmosfera era serena e fiduciosa: per il campionato che inizia tra una settimana e per l’importante partita di lunedì. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A BARI I PM INDAGANO PURE SULLE STAGIONI PRECEDENTI A QUELLA 2010-11

Secretato il verbale di Spadavecchia E oggi sfilano in 5 FRANCO CIRICI MAURIZIO GALDI

Speranza Vorrebbe guardarli in

faccia, Gervasoni e Carobbio, e sentire con le proprie orecchie quelle parole che stanno rovinando la sua vita e quella della sua famiglia: «Non mi è stato concesso di farlo, ma lunedì in aula mostrerò comunque le mie ragioni, con la grinta che ho dentro — ha aggiunto il difensore —. Voglio tornare in campo: loro, invece, se hanno il coraggio, si presentassero in aula». Il Verona lo aspetta in campo subito dopo il processo; per Emanuele, però, lunedì c’è un’altra partita da giocare, fondamentale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

l’immagine della Juve, ma è stato rassicurato da Agnelli e infatti ha completato il suo intervento a Villar Perosa con un altro concetto chiaro: «Conte è un condottiero che si è distinto per le sue grandi capacità e va difeso».

Vitangelo Spadavecchia, ex Bari

Due ore e mezza di interrogatorio ieri a Bari per Vitangelo Spadavecchia, assistito dall’avvocato Giampiero Orsino, davanti ai carabinieri che hanno agito su delega dei pm Ciro Angelillis e Giuseppe Dentamaro che si stanno occupando in questo periodo di uno stralcio dell’inchiesta principale, quella della retrocessione del Bari 2010-2011, relativo a presunte combine realizzate negli anni precedenti. Si tratta di Salernitana-Bari, Piacenza-Bari (della stagione della promozione 2008-2009) e Bari-Treviso dell’anno precedente. Partite che Andrea Masiello ha indicato nel corso di un interrogatorio secretato e che Vittorio Micolucci ha confermato sia alla Procura federale

con un fax, sia ai pubblici ministeri di Bari. Secretato Anche il verbale di Spadavecchia (già condannato a tre anni e tre mesi dalla giustizia sportiva per un illecito in Sorrento-Juve Stabia, confermati anche dal Tnas il 16 aprile), il tenente colonnello Francesco Rizzo e il maggiore Riccardo Barbera hanno deciso di secretarlo. Il portiere ha comunque risposto a tutte le domande che i carabinieri gli hanno fatto, soprattutto quelle relative alla partita Bari-Treviso della stagione 2007-2008, quando Spadavecchia era il secondo di Gillet. Altri interrogatori Oggi per i ca-

rabinieri la giornata sarà intensa: cinque gli interrogatori previsti. Sfileranno nella caserma del comando provinciale altri ex calciatori biancorossi: Santoni, Bonanni, Ganci, Galasso e Santoruvo. È ipotizzabile che lunedì i carabinieri consegnino il materiale di questi giorni ai pm e che venga stabilito un altro calendario di interrogatori sempre relativi alle stagioni 2007-2008 e 2008-2009. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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STORIE ROSSONERE MERCATO SE IL BRASILIANO DOVESSE LASCIARE LA SPAGNA E TORNARCI L’ANNO PROSSIMO, IL MADRID PERDEREBBE I BENEFICI FISCALI DELLA «LEGGE BECKHAM»

Affare Kakà: stop di Galliani con una email al Real Perez non accetta il prestito e il club rossonero esce di scena formalmente CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO

Una email al Real Madrid ieri ha sancito l’uscita di scena del Milan per Kakà. Dopo i contatti con Florentino Perez dei giorni scorsi l’a.d. rossonero Adriano Galliani ha formalizzato la chiusura della trattativa per l’acquisto dell’ex Pallone d’oro. È un at-

identiKit & CARRIERA

v

to di cortesia che chiude una pagina aperta circa un mese fa. Ma gli ultimi contatti hanno confermato che i due club hanno esigenze inconciliabili. I campioni di Spagna non possono cedere il brasiliano a titolo temporaneo. L’impedimento E non solo per

un problema di bilancio. Conta soprattutto la questione fiscale, visto che in caso di ritorno al mittente nel 2013 il Real

si ritroverebbe raddoppiate le tasse dei restanti due anni di contratto. Questo perché Kakà perderebbe i benefici della cosiddetta legge Beckham che ora garantisce un’aliquota del 24%. Il prestito Da parte sua il Milan

può affrontare quest’operazione solo nell’ottica di un prestito, considerando improponibile l’ipotesi di ereditare un ingaggio da 10 milioni all’anno sino al 2015. Prendendo atto di questa sostanziale differenza ieri il Milan ha ringraziato il Real per le attenzioni mostrate

sinora, ma ha chiuso ogni possibilità di trattative ulteriori. L’aiuto Nè è potuta bastare la

disponibilità mostrata dallo stesso Kakà. Ricky non solo s’era detto disposto a rinunciare a una parte del suo stipendio per la prossima stagione, ma aveva accettato con entusiasmo anche l’idea di Max Allegri, deciso a cambiargli ruolo. Non l’avrebbe spaventato la prospettiva di giocare a centrocampo, magari proprio da regista. Alla Pirlo, per intendersi. Ma ora il passo di Galliani vanifica anche questo innovativo

disegno tattico. Il club di via Turati accantona a malincuore l’idea di riportare a casa Ricky. Ed è una resa figlia delle ristrettezze finanziarie di questa stagione, figlie della crisi generale e dell’andamento delle aziende della famiglia Berlusconi. Ma è chiaro che l’uscita di scena rossonera è legata esclusivamente a queste ragioni di natura economica. Se negli ultimi giorni di mercato il Real dovesse per caso cambiare idea, è chiaro che al Milan sarebbero felici di tornare sui loro passi. Ma al momento quest’ipotesi appare improponibile. E Galliani si adegua ai fatti. Non ai sogni.

Kakà, 30 anni, brasiliano IMAGE SPORT

Il nuovo Inzaghi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

curva alla 300esima partita con il Milan, 126 gol in rossonero, la somma fa 9 come il mio numero. Tutto questo mi ha ripagato di una stagione difficile. Quest’estate mi voleva il Granada, Mou mi ha chiamato e mi ha detto "i top player finiscono nelle top squadre". Ha ragione: era giusto smettere». Gattuso ha parlato di mancanza di rispetto nello spogliatoio nell’ultima stagione, soprattut-

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Filippo Inzaghi, 39 anni, durante la prima seduta da allenatore a Pinzolo BUZZI

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«Sogno un’altra Champions e dico grazie a Mourinho» Primo giorno da allenatore degli Allievi: «Josè mi ha convinto a smettere, i top player finiscono nei top club. Ancelotti il mio modello» «Ancelotti è stato il primo, stamattina alle 8.30. Galliani e Galli mi chiamano tutti i giorni, anche i miei compagni e Tassotti si sono fatti sentire. L’sms di Agnelli e la telefonata di Mourinho mi hanno fatto particolarmente piacere».

DAL NOSTRO INVIATO

FABIANA DELLA VALLE PINZOLO (Trento)

Lo vedi in mezzo al campo, circondato da ragazzini che hanno meno della metà dei suoi anni, e ti sembra che sia uno di loro. Il fisico di Filippo Inzaghi è quello di sempre (impossibile ingrassare mangiando sempre bresaola...), l’instinto del goleador anche (se c’è un pallone che transita dalle sue parti lui non resiste alla tentazione di calciarlo in porta), la novità è il fischietto che usa per richiamare l’attenzione. Pippo era stakanovista da giocatore e non ha cambiato pelle: il primo allenamento degli Allievi è finito con 10 minuti di ritardo, ma nessuno si è lamentato. I giocatori pendevano dalle sue labbra. Venti minuti di riscaldamento, poi tanto pallone. E alla fine la partitella, a cui Inzaghi ha faticato a non partecipare. Pippo è emozionato e un po’ stupito, non s’aspettava tutta questa attenzione: fuori dal campo ci sono tanti tifosi e tante maglie numero 9. Inzaghi, che effetto le fa essere chiamato mister?

«Mi fa sentire vecchio... I ragaz-

Allegri non si è fatto sentire: come mai tra voi due non c’è mai stato feeling?

«Non lo so, io non ho problemi con nessuno. Sono sereno, ho fatto tutto per il bene del Milan, tutti sanno com’è andata. Ognuno imposta i rapporti umani alla sua maniera».

zi mi danno del lei, sono un po’ intimoriti, però mi hanno dimostrato grande disponibilità. Ho fatto una riunione tecnica di 20 minuti e quando ho finito nessuno si alzava. Sono stato subito chiaro: perdonerò sempre un gol o un passaggio sbagliato ma sarò intransigente con chi va male a scuola, chi non si comporta bene in collegio, chi non rispetta le regole e non s’allena alla morte». In quanti l’hanno chiamata per l’in bocca al lupo?

Filippo Inzaghi osserva sul campo Christian Maldini, 16 anni, difensore e figlio dell’ex capitano rossonero Paolo BUZZI

Nesta e Gattuso hanno scelto di non restare nonostante la società abbia provato a trattenerli. Non le dispiace che a lei non sia stato proposto un altro anno?

(sorride) «Tutti sappiamo com’è andata, avevo capito che non potevo più giocare nel Milan e questo mi ha fatto scegliere di smettere perché non me la sentivo di indossare un’altra maglia. Se fosse dipeso da me avrei continuato un altro anno, ma ora so di aver fatto la cosa giusta. Se avessi potuto scrivere io la partita col Novara non l’avrei immaginata così bella: ho fatto gol sotto la mia

QUANTI FIGLI D’ARTE

Allena Maldini jr e i gemelli Fiori Gli Allievi Nazionali del Milan resteranno in ritiro a Pinzolo per 10 giorni. Il campionato inizierà il 9 settembre: Inzaghi esordirà in panchina contro il Bologna. Nella rosa (oltre 30 giocatori) ci sono anche Christian Maldini (terzino destro), figlio di Paolo, e i gemelli Emanuele e Daniele Fiori, figli di Valerio.

ALTRI EX

Il fratello Simone è agli Allievi Lazio Lucarelli è al primo anno da allenatore degli Allievi del Parma. Ha iniziato il 6 agosto. Altri ex calciatori che allenano: la Roma ha Sandro Tovalieri (Allievi nazionali) e Muzzi (Giovanissimi), la Lazio ha Simone Inzaghi (Allievi nazionali) e Cesar (Allievi regionali). Al Napoli ci sono Ciro Muro (Allievi nazionali) e Giampaolo Saurini (Primavera).

Avrei giocato ancora un anno, ma al Milan non c’era spazio, né mi vedevo altrove Mi mancherà l’urlo dopo il gol. Sarò molto rigido con chi non rispetta le regole

to da parte dei giovani. Anche lei ha avvertito un clima diverso?

«Se Rino ha detto certe cose si vede che le ha viste. Vorrà dire che io e gli altri allenatori dei giovani dovremo essere bravi a insegnare il rispetto delle regole». Ibrahimovic è venuto a trovarla a Formentera nei giorni caldi del passaggio al Psg. Che cosa le ha detto?

«È un grande amico, lo sento tutti i giorni. Se avesse potuto scegliere sarebbe rimasto al Milan, ma è un professionista e Ancelotti mi ha detto che si sta allenando molto bene». Senza lui e Thiago Silva però il Milan è più debole: può ancora competere con la Juve per lo scudetto?

«Io credo di sì. Il Milan ripartirà, ha tenuto gente che può dare l’esempio e può fare un ottimo campionato. Anche la Juve l’anno scorso non era data per vincente, ma ha messo in campo tutto ciò che aveva». È contento di vedere la sua maglia sulle spalle di Pato?

«Sì e spero che gli porti fortuna. La 9 è una grande responsabilità, prima di me l’hanno indossata Van Basten e Weah. Mai come quest’anno il Milan avrà bisogno di lui». Che cosa le mancherà di più da allenatore?

«Lo spogliatoio e l’urlo dopo un gol. Però sono sicuro che conoscerò altre emozioni. Dopo la Champions da giocatore sogno di vincerla da allenatore. Come Ancelotti, che sarà sempre un esempio per me: ha saputo dosare bene bastone e carota. Ma anche Mutti e Cagni mi hanno insegnato tanto». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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NAZIONALE

«Balotelli e Destro coppia da sogno» Prandelli lancia l’attacco azzurro e avverte Cassano «Dipende da lui. E noi ci alleneremo tra i terremotati» e di avere, nell’immediato, giocatori dalla piena efficienza atletica appesantiscono la candidatura di Cassano. «Antonio sta vivendo una fase particolare della sua carriera. Con grande determinazione, e in tutti i modi, è riuscito ad arrivare agli Europei. Noi siamo stati leali e sinceri nei rapporti e, quindi, mi auguro che lui possa trovare stimoli e motivazioni per lavorare bene, perché è ancora molto giovane e ha qualità straordinarie. Dipende tutto da lui. In questo momento, io devo valutare i giocatori che hanno una buona condizione fisica, ma se Cassano giocherà nel Milan, sicuramente troverà posto in Nazionale». Insigne, che si è già messo alle spalle amichevoli da protagonista e un gol nell’Under 21, merita attenzione: «Un ragazzo molto interessante, che abbiamo seguito. Come tanti di questa Under».

LUIGI GARLANDO MILANO

Continuità di spirito in corpi più giovani: questa sarà la prossima Italia di Cesare Prandelli. Lo ha ribadito il c.t. azzurro ieri a Sky Sport. La Nazionale, che testimoniò a Rizziconi contro le mafie, proseguirà il suo impegno tra la gente, allenandosi nell’Emilia del terremoto. Giovani: dopa l’ottima prova con l’Inghilterra, Destro è pronto a formare «una coppia da sogno» con Balotelli. Insigne sta per accendersi accanto a loro. Cassano dovrà correre parecchio (in senso letterale) per tornare sul carro. In Emilia Prima del match contro Malta dell’11 settembre, la Nazionale visiterà le zone toccate dal sisma di maggio. «Vorremmo fare un allenamento in mezzo a questa gente, per non dimenticare e dare un segno della nostra presenza. La Nazionale deve stare vicino alla gente e ai suoi problemi». Sogni In quell’occasione potreb-

bero esserci anche Destro e Balotelli. «Coppia che fa sognare? Sì. Destro già in preparazione degli Europei aveva mostrato qualità straordinarie. Ha l’entu-

Cesare Prandelli, 54 anni, commissario tecnico della Nazionale Italiana dal 2010 EPA

siasmo dei giovani, sa farsi trovare pronto in zona gol. Potrebbe essere tra i titolari per la Bulgaria, se dimostrerà di meritarlo. Le convocazioni saranno dettate dalla presenza nel campionato. Noi vogliamo giocatori pronti dal punto di vista fisico, non abbiamo tempo per recuperare». La necessità di programmare un lavoro biennale

Zeman Con molta curiosità,

Prandelli seguirà anche Zeman. «Tutti sono curiosi di vedere la continuità di lavoro di Zeman e anche io lo sono, perché Zeman è sinonimo di qualità di gioco, di calcio offensivo». Anche quando parla... «Non lo so, tante volte, forse, è meglio non dire quello che si pensa veramente». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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ilretroscena

LE SCHEDE

Mattia Destro è nato ad Ascoli Piceno il 20 marzo 1991. Nelle giovanili dell’Inter dal 2005 (vince il Viareggio 2008) non esordisce in prima squadra. Nel 2010 viene dato in prestito al Genoa. Nel 2011 passa al Siena (12 reti lo scorso anno). Quest’estate ha firmato un contratto con la Roma fino al 2017. Mario Balotelli è nato a Palermo il 12 agosto 1990. Nel 2006 entra a far parte della categoria Allievi dell’Inter. Debutta in A nel 2007 e vince il Viareggio 2008. In nerazzurro conquista 3 scudetti e una Champions, nel 2010 va al City (Coppa d’Inghilterra e Premier)

Mattia Destro e Mario Balotelli nel 2007 negli Allievi dell’Inter CUSA

Insieme hanno vinto il Viareggio 2008 Inter, quanti rimpianti LUCA BIANCHIN

Mario Balotelli aveva la stessa faccia seria, Destro sembrava un bambino. La foto qui sopra è stata scattata nell’aprile 2007, perché Destro e Balotelli hanno già giocato insieme. Ovviamente erano due attaccanti, ovviamente la maglia è dell’Inter. In Primavera quell’anno giocavano gli ’87 e gli ’88 ma Balotelli, classe ’90, era troppo forte per restare negli Allievi: a gennaio Vincenzo Esposito, allenatore della Primavera, lo portò con lui. Mario aveva 16 anni ma fu già decisivo alle finali del campionato. Balotelli, però, non lasciò il gruppo degli Allievi e fece in tempo a giocare assieme a Destro, promosso dai Giovanissimi agli Allievi. Poi, insieme, vinsero il Viareggio 2008.

Neri senza azzurro Per l’Inter la

foto sa un (bel) po’ di beffa. La coppia d’attacco della Nazionale era tutta loro, poi Balotelli è stato ceduto al City e Destro è finito alla Roma passando da Genoa e Siena. Così, nel gruppo dei convocati da Prandelli per l’amichevole di Ferragosto contro l’Inghilterra non c’erano interisti. Bonucci, un altro prodotto del vivaio, è passato alla Juventus via Bari. Santon, comunque non convocato, è stato mandato a Newcastle. Diamanti, un titolare, è stato trattato ma mai preso. E Ranocchia ha perso l’azzurro quando — contrappasso cromatico — è diventato nerazzurro. L’ultimo interista simbolo dell’Italia quindi resta Materazzi, e per il futuro la speranza è Samuele Longo. Non a caso, riportato all’Inter con decisione da Moratti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA TENDENZA

Laboratorio Serie A Asamoah, Hamsik, Totti: si cambia Conte, Mazzarri, Allegri, Zeman & C. studiano soluzioni tattiche per esaltare uomini e ruoli E se fosse Asamoah l’esterno sinistro della Juve? Se Montolivo si scoprisse definitivamente play nel Milan? Se Hamsik trovasse la collocazione giusta nella mediana a cinque del Napoli? Se, se, se: la nuova stagione comincia con interrogativi che risultati e prestazioni chiariranno, si spera, presto. Dagli allenatori italiani sono partite quest’estate proposte tattiche coraggiose: nomi importanti potrebbero cambiare posizione sullo scacchiere, di-

Il mercato di crisi obbliga i tecnici a inventarsi qualcosa. Anche di rischioso

grado recenti messaggini, Allegri ha investito l’ex giovane Montolivo del ruolo più importante: fare gioco. Mazzari, perso il genio di Lavezzi, chiede ad Hamsik di retrocedere di una decina di metri per infoltire la mediana e, possibilmente, partire a sorpresa. Zeman non fa sconti, neanche a Totti, e al momento lo propone attaccante esterno pur con qualche aggiustamento. Anche l’Inter deve trovare collocazione a Coutinho che ha soltanto 20 anni ma si trascina già troppi equivoci tattici.

JUVENTUS

MILAN

Da vice-Marchisio a esterno Conte non rinuncia ad Asamoah

Montolivo sarà il nuovo play Più Pirlo, meno Van Bommel Montolivo

Kwadwo Asamoah, 24 anni, ghanese, centrocampista, alla Juve dall’Udinese PHOTOVIEWS

Riccardo Montolivo, 27 anni, centrocampista, al Milan dalla Fiorentina FORTE MONTOLIVO

ASAMOAH

Valero e Brienza Non sono le uni-

che domande in cerca di risposta. Il progetto Fiorentina, per esempio, incuriosisce con quella mediana di piedi buonissimi che piace tanto a Montella ma pare molto offensiva: Borja Valero, trequartista, saprà sacrificarsi in linea con Aquilani mentre Pizarro detta i tempi? Ancora: dopo averlo trasformato in esterno, possibile che Sannino chieda a Brienza di accentrarsi da mezzala nel Palermo in un ipotetico 3-5-2? E Cossu si convincerà che da esterno, nel Cagliari, è forse più efficace che dietro le punte? Infine Marco Rigoni, al Chievo dal Novara, potrà lavorare da mezzala per non perdere la tecnica da «10» di Thereau? Per non dire della prospettiva di Marrone centrale difensivo. Ah, poi sarebbe bello capire, come chiede Prandelli, se Verratti può fare il trequartista: ma la risposta, purtroppo, arriverà da Parigi.

Asamoah

Mezzala sinistra di ruolo, Asamoah doveva essere utile per dare il cambio a Marchisio e Vidal. Dicono: allargandosi, perde qualità. Visto in Supercoppa — impressionante, gol compreso — sembra un esterno nato. Conte ha capito che rinunciare alla sua prepotenza atletica, e a piedi non sprovveduti, è un’eresia.

Non è un mistero che, nel suo 4 3 3, Allegri preferisca il centrale diga al play vero. Per questo — e per avergli proposto un contratto annuale — il Milan perse Pirlo. Via Van Bommel, la situazione è cambiata: se non arriva un Diarra, sarà Montolivo il regista. E chissà non sia l’ideale combinazione di necessità e desiderio: perché «Monto» sognava quel ruolo da anni.

L’impressione è che nel 3 5 2 — se non arriva Armero — ci sarà spazio per il ghanese, anche perché quella di Conte è una difesa a tre vera, con esterni alti, e non un finto 5 3 2. E, se servirà in mezzo, sulla fascia si potrà ricorrere a De Ceglie, Pepe o Giaccherini. Più che su Armero, l’investimento va fatto su un play: a meno che Pogba non si riveli un fenomeno, se a Pirlo viene il raffreddore può cambiare tutto.

Ne ha tempi, velocità, pensiero? Tutto da scoprire: finora ha reso di più da mezzala che cerca lo scambio, aggredisce con discreto impeto e si propone in profondità scambiando ruolo col trequartista. Esatto: come nel centrocampo «rotante» di Prandelli, dove tutti fanno più o meno tutto. Il Montolivo dell’Euro, mezzala, non s’era mai visto. Ma vincere la scommessa play sarebbe un gran colpo.

NAPOLI

INTER

ROMA

Hamsik perno dell’inedito 3-5-2 Mezzala con licenza d’attacco

Coutinho ha spazio sulla fascia ma è a rischio con il 4-3-2-1

Centrale? No, punta laterale Il nuovo ruolo di Totti per Zeman

Montolivo, Coutinho, Valero, Brienza, Rigoni: il campionato darà presto risposte ventare determinanti e inventarsi anche una nuova carriera. In un mercato di crisi occorre sperimentare qualcosa: sempre meglio che spendere a casaccio come accadeva un tempo. Tante domande Viste le cifre chieste per Armero, per esempio, Conte ha forse trovato nel ghanese l’uomo di fascia. Mancato l’obiettivo Diarra, e improponibile in quel ruolo Kakà mal-

© RIPRODUZIONE RISERVATA

pagina di FABIO LICARI

Hamsik

Coutinho

Totti

Marek Hamsik, 25 anni, slovacco, mezzala-trequartista, gioca nel Napoli dal 2007

Philippe Coutinho, 20 anni, brasiliano, trequartista, è rientrato all’Inter MARMORINO

Francesco Totti, 35 anni, attaccante e capitano della Roma IMAGESPORT TOTTI

HAMSIK

Perso Lavezzi, Mazzarri ha deciso di trasformare il 3 4 2 1 in 3 5 2. Con Cavani e Pandev punte, e aspettando l’inevitabile Insigne, tutto gira attorno ad Hamsik. Per lo slovacco, tatticamente quasi apolide, si prospetta così una stagione da mezzala incursore al fianco di Inler (definitivamente restituito al ruolo di play) e di Behrami (Dzemaili) in marcatura. Mediana più protetta e scatti improvvisi. Il progetto è interessante, soprattutto con più ricchezza sulle fasce, ma non facile. Oltre al dispendio fisico c’è l’attrazione fatale per la profondità — Hamsik è unico ad attaccare senza palla — già vista in Supercoppa dove spesso ha girato da trequartista (non solo per aggredire Pirlo). Chissà che la coppia Hamsik Insigne dietro Cavani non sia la soluzione.

COUTINHO

Rientrato dopo sei mesi (utili) all’Espanyol, Coutinho può essere la grande scommessa di Stramaccioni. Nato trequartista centrale, il brasiliano è stato spesso spostato in fascia dai suoi tecnici: Benitez all’Inter, Pochettino in Spagna. Con Sneijder «10», Palacio largo e Milito centravanti, Coutinho per giocare dovrà abituarsi alla sinistra del 4 2 3 1. Il dribbling c’è, la copertura meno. Ma è questo il modulo? L’impressione è che, anche per non perdere Guarin poco adatto al doppio centrale, l’Inter viri su un 4 3 2 1. Con Palacio Sneijder trequartisti e una mediana a tre composta dal portoghese, da Mudingayi (o Cambiasso) e un play in arrivo (Fernando?). E allora sì che Coutinho dovrà inventarsi qualcosa.

Da tempo Totti è diventato attaccante centrale: perso lo scatto ha sfruttato il dribbling nello stretto, la potenza del tiro, il senso del gol da centravanti. Con Luis Enrique c’era stato spesso un arretramento dietro due punte, sempre in zona centrale: però meno lucidità meno gol. Con Zeman si cambia ancora. Il nuovo modulo, storicamente 4 3 3, prevede due punte esterne che si sfiancano anche nel doppio movimento. Quello che Totti non può affrontare. Al momento il compromesso è Destro (o Osvaldo) centravanti, Lamela (o Bojan) a destra, con il capitano leggermente arretrato sul centrosinistra. Sarà il campo a dare risposte, ma chissà che la profondità di Destro non convinca Zeman a scambiare le posizioni dei due.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 18 AGOSTO 2012

INGHILTERRA CAMPIONATO AL VIA

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IL PROGRAMMA

Oggi sette gare Domani Mancini col Southampton

ALBO D’ORO RECENTE

Questo il programma della prima giornata di Premier. Oggi (ore 16): Arsenal-Sunderland (diretta Sky Supercalcio HD e Calcio 1 HD); Fulham-Norwich; Queens Park Rangers-Swansea; Reading-Stoke; West Ham-Aston Villa; West Bromwich-Liverpool (differita Sky Calcio 2 HD ore 21); Newcastle-Tottenham (ore 18.30, diretta Sky Supercalcio HD e Calcio 2 HD). Domani: Wigan-Chelsea (ore 14.30, diretta Sky SuperCalcio HD e Calcio 1 HD); Manchester City-Southampton (ore 17, diretta Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD e Calcio 2 HD). Lunedì: Everton-Manchester United (ore 21, diretta Sky Supercalcio HD e Calcio 1 HD).

Vincent Kompany, 26 anni, alza la coppa della Premier 2011-12: il Manchester City non vinceva il campionato da 44 anni CORBIS

Sarà derby di Manchester Ma lo United parte favorito

LA MAPPA C’È ANCHE UN CLUB GALLESE, LO SWANSEA

Il City campione teme i tanti rinforzi di Ferguson. Chelsea terzo incomodo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

Nell’isola dove lo sport non si ferma mai, riparte la Premier League, il campionato più ricco e seguito del mondo. Sono trascorsi 97 giorni dal gol di Aguero che il 13 maggio consegnò il titolo al Manchester City: sembra un’eternità. La 21a edizione della Premier, trasmessa in 205 nazioni e con un’audience di 643 milioni di spettatori che spiegano il nuovo contratto tv da 3,1 miliardi l’anno (entrerà in vigore nel 2013), si rimette in marcia con una squadra in pole position: il Manchester United. L’acquisto di Robin van Persie, pagato 30 milioni di euro, sposta gli equilibri. L’olandese è stato il capocannoniere (30 gol) dello scorso torneo e rinforza un attacco composto da Rooney (27), Welbeck (10) e Hernandez (10). Tre mesi fa lo United ha perso il titolo per differenza reti e questo spiega la scelta di Ferguson che ieri, durante la presentazione dell’olandese, ha detto: «Van Persie è qui perché voleva lo United, anche se c’erano altri club che lo seguivano. Sei mesi fa un affare del genere sarebbe sembrato improponibile, ma il suo rifiuto di prolungare il contratto con l’Arsenal è stato un segnale che abbiamo colto». Anche van Persie ha suonato il violino: «Nello United si respira calcio: stadio, allenatore, squadra, tutto ad altissimo livello». L’altro

S Roberto Di Matteo, 42 anni, allenatore del Chelsea: nella stagione scorsa, con i Blues ha vinto F.A. Cup e Champions AP

grande colpo dello United è il fantasista giapponese Shinji Kagawa, pagato 20,4 milioni di euro. City al palo I sorrisi di Fergu-

son aumentano i rimpianti di Roberto Mancini, che in attesa degli sviluppi sulla vicenda De Rossi deve difendere il titolo conquistato dopo 44 anni con un unico rinforzo: il centrocampista Jack Rodwell. «Lo United è favorito. Ha un attacco stellare e una squadra di valore mondiale», le parole del Mancio. Ma anche le punte del City non sono da buttare. Si riparte dai 93 gol della scorsa stagione, con Aguero (23) bravissimo nel suo primo anno inglese, con Tevez tirato a lucido dopo la fuga dello scorso inverno e con un Balotelli protagonista all’Europeo. Manca però, come nel caso dello United, qualcosa in difesa. Di Matteo Il Chelsea è il ter-

zo incomodo. I campioni d’Europa sono stati, tra le big, i più attivi nel mercato: Abramovich ha speso 79 milioni di euro per arruolare Eden Hazard, Oscar, Marin e Thorgan Hazard. I Blues stanno trattando Moses, centravanti del Wigan, ma non sono disposti a svenarsi: «I giocatori vanno pagati secondo il loro valore — dice Di Matteo —. Noi proveremo a ridurre il gap sui club di Manchester, ma non voglio creare false aspettative tra i tifosi». Di Matteo conosce però bene le regole del Chelsea: con Abramovich gli allenatori sono condannati a vincere. © RIPRODUZIONE RISERVATA

D’ARCO

LA CURIOSITÀ

Premier League con 36 stracittadine Londra protagonista con sei squadre LONDRA Un derby infinito. La nuova Premier avrà 36 sfide stracittadine. Londra schiera sei club: Chelsea, Arsenal, Tottenham, Fulham, Qpr (che ieri ha ufficializzato Bosingwa, ex Chelsea) e il neopromosso West Ham (dove è approdato l’ex Sochaux, Modiba Maiga). Postilla: il Reading, altra neopromossa, è a mezz’ora di treno da Londra. Manchester risponde con United e City. A Liverpool ci sono i Reds e l’Everton, mentre tra Newcastle e Sunderland c’è una sfida

sentitissima, il Tyne Wear derby. La stracittadina più romanzata è il North London derby tra Arsenal e Tottenham, ma le vicende dell’ultima stagione rendono calda anche la sfida di Manchester. Lo scorso anno a Londra il club che raccolse più punti nei derby fu il Tottenham: ben 14. Male il Chelsea: appena 8. A Manchester, storico en plein del City: 6 1 a Old Trafford e 1 0 al ritorno, risultato che lanciò Mancini verso il titolo. bold

1964-65 Man. United 1965-66 Liverpool 1966-67 Man. United 1967-68 Man. City 1968-69 Leeds 1969-70 Everton 1970-71 Arsenal 1971-72 Derby County 1972-73 Liverpool 1973-74 Leeds 1974-75 Derby County 1975-76 Liverpool 1976-77 Liverpool 1977-78 Nottingham F. 1978-79 Liverpool 1979-80 Liverpool 1980-81 Aston Villa 1981-82 Liverpool 1982-83 Liverpool 1983-84 Liverpool 1984-85 Everton 1985-86 Liverpool 1986-87 Everton 1987-88 Liverpool 1988-89 Arsenal 1989-90 Liverpool 1990-91 Arsenal 1991-92 Leeds 1992-93 Man. United 1993-94 Man. United 1994-95 Blackburn R. 1995-96 Man. United 1996-97 Man. United 1997-98 Arsenal 1998-99 Man. United 1999-00 Man. United 2000-01 Man. United 2001-02 Arsenal 2002-03 Man. United 2003-04 Arsenal 2004-05 Chelsea 2005-06 Chelsea 2006-07 Man. United 2007-08 Man. United 2008-09 Man. United 2009-10 Chelsea 2010-11 Man. United 2011-12 Man. City

LE OUTSIDER

Tottenham, Liverpool e Arsenal inseguono DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

LONDRA

Le outsider della Premier lanciano la sfida alle grandi puntando sul gioco. Il calcio moderno è il collante che unisce Tottenham, Arsenal e Liverpool. Il Tottenham si gioca la carta Villas Boas, esonerato il 4 marzo dal Chelsea. Il portoghese ieri ha ammesso: «Forse nella mia esperienza ai Blues ho esagerato. Ho voluto cambiare tutto e subito. Sono contento di avere avuto questa chance. Abbiamo grandi ambizioni: vogliamo almeno un trofeo». Acquisti e cessioni Il Tottenham

ha speso 21,2 milioni di euro per acquistare il centrocampista islandese Sigurdsson e il difensore Vertonghen. Ha però perso Adebayor (tornato al City per fine prestito), venduto Kranjcar, Corluka, Pienaar e Nielsen, ma soprattutto sta cedendo Modric. Il denaro incassato da quest’operazione sarà investito per l’acquisto di un attaccante. L’Arsenal sta vivendo ore difficili dopo la vendita di Van Persie (e Song potrebbe andare al Barça). Sono arrivati Podolski, Giroud, Cazorla e si tratta Jovetic. Il Liverpool punta su un allenatore emergente come il nordirlandese Rodgers. Ha acquistato Borini e il playmaker Joe Allen: manca qualcosa a centrocampo. Tra gli outsider, c’è anche il Newcastle di Pardew. L’obiettivo è riprendersi Carroll, venduto 18 mesi fa al Liverpool per 42 milioni: ora ne vale la metà. Ma non aver ceduto i bomber Demba Ba e Papiss Cissé è già una mezza vittoria. bold © RIPRODUZIONE RISERVATA

SU GAZZETTA.IT

Gol e highlights della Premier E in tempo reale anche le gare di Liga

Roberto Mancini, 47 anni REUTERS Oggi comincia la Premier League, il campionato più equilibrato e qualificato tecnicamente, che nello scorso maggio si è concluso all’ultimo secondo col successo del City di Mancini sull’altro Manchester, lo United. Uno spettacolo tutto da ammirare che GazzettaTv vi offre in esclusiva con le sintesi di tutte le partite online ogni lunedì. E sempre a proposito di calcio britannico, guardate le interviste dei due coach italiani trionfatori della passata stagione: per Roberto Mancini favorito è il Manchester United, mentre Roberto Di Matteo chiede sempre di più al suo Chelsea, che ha alzato la Champions League. In più da oggi sul sito potrete seguire il tempo reale di tutte le partite di Premier e della Liga spagnola.


SABATO 18 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SPAGNA CAMPIONATO AL VIA

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OGGI TRE ANTICIPI

È Celta-Malaga la prima partita della stagione

I milioni spesi dai club della Liga in questo mercato: nel 2011 furono 310, nel 2009 addirittura 470.

Questo il programma della prima giornata della Liga 2012-13. Oggi: Celta-Malaga (ore 19); Siviglia-Getafe (ore 21); Maiorca-Espanyol (ore 23). Domani (ore 19): Athletic Bilbao-Betis; Real Madrid-Valencia; Barcellona-Real Sociedad (ore 21); Levante-Atletico Madrid (ore 23). Lunedì: Deportivo-Osasuna (ore 19); Rayo-Granada (ore 21); Saragozza-Valladolid (ore 23). I due «Clasicos» di campionato sono alla settima giornata: 7 ottobre al Camp Nou, 3 marzo al Bernabeu. Ma subito c’è la Supercoppa: andata mercoledì 23 agosto in Catalogna, ritorno il 29 a Madrid. In mezzo, anche il «mini-Clasico» tra Castilla (la seconda squadra del Real, neopromossa in Segunda) e Barça B, in programma sabato 25 a Madrid.

8

Le squadre della Liga che non hanno ancora speso un euro: diventeranno 7 quando il Real Madrid prenderà Modric.

39

I punti di differenza del Valencia (3o) dal Real (1o) nel 2011-12: i precedenti distacchi erano di 25, 28, 17 e 18 punti.

50

I gol segnati da Messi nell’ultima Liga. Il Real Madrid 121, più del doppio di tutti i rivali, Barça escluso. Jose Mourinho, 49 anni, portato in trionfo dai giocatori del Real Madrid AFP Sotto, Tito Vilanova, 42, nuovo allenatore del Barça EPA

La Liga dei debiti è il solito affare per Real e Barça

LA MAPPA RITORNANO CELTA, DEPORTIVO LA CORUÑA E VALLADOLID

Crollano gli investimenti, cessioni in crescita: la crisi accentua il duopolio Madrid-blaugrana DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci MADRID

La Liga dei debiti. La Liga che vende. La Liga che non spende. La Liga che (per ora) non si vede in tv in Italia. La Liga senza Pep, prima per «Tito» Vilanova, terza per Mou. La Liga per due. Il duopolio Oggi Celta e Malaga

danno il via alla Liga numero 82. Madrid e Barça scenderanno in campo domani, in casa con Valencia e Real Sociedad, e lotteranno per un titolo che non elude la morsa del duopolio bianco-blaugrana da 8 stagioni. Nel 2004 vinse il Valencia di Rafa Benitez: da allora 5-3 per il Barça, col Valencia terzo negli ultimi 3 campionati a 39, 25 e 28 punti di distanza. Come dire, primo dell’altra Liga. Quella dei club che prima spendevano ciò che non avevano e ora si arrabattano venden-

do ciò che possono, facendosi prestare giocatori o comprando svincolati. Rinforzarsi a costo zero A oggi 8

squadre non hanno speso un euro: Deportivo, Espanyol, Malaga, Maiorca, Osasuna, Rayo, Valladolid. E Real Madrid, che però ha uno squadrone e con Modric si metterà comunque in attività e farà lievitare il monte spese dell’intera Liga verso i 100 milioni di euro. Per ora, siamo a 63,8 (Alex Song, in arrivo al Barça, escluso). Un settimo rispetto ai 470 della folle estate del 2009, quando tornò Florentino Perez, c’era ancora la «legge Beckham» che permetteva di pagare al Fisco tasse del 24%

Mourinho è il faro del torneo orfano di Guardiola. Curiosità Vilanova Valencia da 3˚ posto

sui contratti degli stranieri e lo stesso Fisco non aveva ancora messo in piazza gli 800 milioni di credito accumulati in anni scellerati con le squadre di calcio del Paese. Fu l’estate di Ronaldo, Kakà, Benzema, Ibrahimovic, Xabi Alonso... Nel 2010 i milioni investiti furono 262. L’anno scorso 310: sugli scudi Fabregas, Sanchez, Falcao, Coentrao. L’Atletico lo scorso anno ha speso 70 milioni, quest’anno uno. Il Malaga, sedotto e abbandonato dallo sceicco, è passato da 58 a 0. Paradosso: Barça B e Real Madrid Castilla, le seconde squadre delle grandi di Spagna, per affrontare la Segunda hanno investito più di 13 club della Liga. Sperequazione Real e Barcellona si spartiscono il 42%. Per gli altri 18 le briciole che cadono dal restante 58%. Real e Barcellona, pur indebitate, fatturano cifre attorno ai 450 milioni di euro. Lo scorso anno ben 9 squadre della Liga erano senza

D’ARCO

sponsor, perché finite le vacche grasse avevano preferito tenere la maglia pulita piuttosto che accontentarsi di pochi spiccioli. Quest’anno le squadre senza sponsor sono 6, più il Malaga che paga (1,5 milioni) per fregiarsi della scritta Unesco. Ma se Madrid e Barça incassano in due circa 50 milioni di euro, le altre 11 squadre insieme non arrivano a 14 milioni. Motivazioni economiche per la supremazia tecnica rappresentata dai 121 gol del Madrid nell’ultima Liga, quella dei 100 punti, o dai 50 gol di Messi, più di quanto fatto dalle rose di 13 squadre

del campionato. Non c’è partita. Vendesi Prima la Liga spendeva per comprare, ora incassa per vendere: Cazorla, Koné, Ramis (e probabilmente Pablo Hernandez) finiti in Inghilterra; Borja Valero (e magari Llorente) in Italia; Rondon in Russia; Javi Martinez, Dominguez e persino due canterani del Real come Joselu e Carvajal in Germania. Giocatori importanti per i propri club non rimpiazzati, milioni entrati e non reinvestiti. È la Liga dell’austerity.

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ALBO D’ORO RECENTE

1973-74 Barcellona 1974-75 Real Madrid 1975-76 Real Madrid 1976-77 Atl. Madrid 1977-78 Real Madrid 1978-79 Real Madrid 1979-80 Real Madrid 1980-81 Real Sociedad 1981-82 Real Sociedad 1982-83 Ath. Bilbao 1983-84 Ath. Bilbao 1984-85 Barcellona 1985-86 Real Madrid 1986-87 Real Madrid 1987-88 Real Madrid 1988-89 Real Madrid 1989-90 Real Madrid 1990-91 Barcellona 1991-92 Barcellona 1992-93 Barcellona 1993-94 Barcellona 1994-95 Real Madrid 1995-96 Atl. Madrid 1996-97 Real Madrid 1997-98 Barcellona 1998-99 Barcellona 1999-00 Dep. La Coruña 2000-01 Real Madrid 2001-02 Valencia 2002-03 Real Madrid 2003-04 Valencia 2004-05 Barcellona 2005-06 Barcellona 2006-07 Real Madrid 2007-08 Real Madrid 2008-09 Barcellona 2009-10 Barcellona 2010-11 Barcellona 2011-12 Real Madrid

© RIPRODUZIONE RISERVATA

MONDO

Diego sbarca in Cina Ma va solo in tribunale Diego Armando Maradona va in Cina. Almeno per il momento, in un tribunale, non su una panchina. Il Pibe, licenziato a luglio dall’Al Wasl negli Emirati Arabi, si è presentato al tribunale di Pechino per assistere alla causa promossa nei confronti di due società cinesi che operano su Internet per l’utilizzo non autorizzato della sua immagine in un gioco di calcio online.

FRANCIA SECONDA GIORNATA

Il futuro Il tribunale, comun-

Lilla, pari al debutto nel nuovo stadio Domani il Psg ad Ajaccio: Ibra in dubbio

que, è solo una tappa del soggiorno cinese di Maradona, che rimarrà in Cina fino a martedì: Diego ha infatti espresso il desiderio di allenare lì, e avrebbe già incontrato Wei Di, presidente della federcalcio cinese. Non solo per parlare di un’eventuale panchina: Maradona sarebbe infatti interessato a progetti per aiutare i giovani calciatori cinesi e ad agire come inviato per lo scambio di giocatori tra Cina e Argentina.

Il gioco In «Hot blooded soc-

cer», questo il nome del gioco, Maradona è ritratto come un cartone animato, con la maglia a righe «albicelesti» dell’Argentina e con gli occhi in fuori: è un disegno, ma ci sono pochi dubbi che si tratti del Diez. Così Diego ha chiesto un risarcimento di 20 milioni di yuan (circa 2,5 milioni di euro) di danni e interessi alla Beijing Sina Internet Information Service Co.

Ltd e alla Shanghai No. 9 City Information Technology.

Diego Armando Maradona, 51 AFP

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Solo un pari per il Lilla che con il Nancy ha debuttato ieri nel suo nuovo Grand Stade, davanti a 50mila spettatori (gol di Bakar e Kalou). Domani il Psg è ad Ajaccio (diretta su Sportitalia): ieri prima seduta di Thiago Silva agli ordini di Ancelotti; problemi alla caviglia destra per Ibrahimovic. 2a GIORNATA Ieri: Lilla Nancy 1 1. Oggi (ore 20): Lione Troyes (ore 17); Bastia Reims;

Brest Evian; Lorient Montpellier; Tolosa Saint Etienne; Valenciennes Nizza. Domani (ore 17): Bordeaux Rennes; Marsiglia Sochaux; Ajaccio Paris Saint Germain (ore 21). CLASSIFICA Lilla, Nancy 4; Bordeaux, Bastia, Valenciennes, Marsiglia, Lione 3; Ajaccio, Psg, Lorient, Montpellier, Tolosa 1; Sochaux, Troyes, Nizza, Brest, Reims, Rennes 0.


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MERCATO ACQUISTI, CESSIONI, OBIETTIVI: TUTTE LE TRATTATIVE SQUADRA PER SQUADRA

ATALANTA

BOLOGNA 4-4-1-1

Peluso

3-4-2-1

ABERO

Bonaventura Cherubin

Manfredini

Diamanti

Carmona

Perez Denis Agliardi

Consigli Lucchini

Cigarini

MATHEU

Schelotto

Acquafresca

NATALI

Moralez

Ramirez

Taider Antonsson MOTTA

All. Colantuono

ARRIVI Kone (c, Pescara FP), Radovanovic (c, Novara FP), Brivio (d, Lecce), Matheu (d) e Parra (a, Independiente), Troisi (a, Kayserispor) PARTENZE Brighi (c, Torino), Polito (p), Doni (c) e Mutarelli (c, fine contratto), Carrozza (c, Verona), Minotti (c, Lanciano), Gabbiadini (a, Bologna) OBIETTIVI Sardo (d, Chievo), Melazzi (a, Danubio), Gomez (c, Banfield), Gavazzi (c, Vicenza), Migliaccio (c) e Donati (c, Palermo) COSA MANCA La rosa è quasi completa, con l’arrivo di Troisi nell’ambito dell’affare Gabbiadini. Se parte Peluso però serve un sostituto, e in ogni caso ci si guarda attorno per un’alternativa a centrocampo.

CAGLIARI

All. Pioli

ARRIVI Riverola (c, Barcellona), Pasquato (a, Torino), Carvalho (d, Genoa), Curci (p, Roma), Abero (a, Nacional), Motta (d, Catania, Guarente (c, Siviglia), Natali (d, Fiorentina), Umunegbu (a, Milan), Gabbiadini (a, Atalanta) PARTENZE Rubin (d, Siena), Vitale (d, Ternana), Raggi (d, Monaco), Di Vaio (a, Montreal), Belfodil (a, Parma), Loria (d, fine contratto), Gillet (p, Torino), Mudingayi (c, Inter) OBIETTIVI Longo (a, Inter), Varela (a, Porto), Floccari (a, Parma) COSA MANCA Con Ramirez verso il Southampton, il Bologna può cambiare modulo: si passa al 4-3-1-2,e oltre a Gabbiadini arriverà un’altra punta.

4-3-3

4-3-3

AVELAR

Marchese

SAU

Astori

Almiron

Gomez

Lodi

Bergessio

Izco

CASTRO

Legrottaglie

Agazzi

Conti

FRISON

Pinilla

Spolli

ROSSETTINI Dessena

Cossu

Pisano

ALVAREZ

All. Ficcadenti

ARRIVI Sau (a, Juve Stabia FP), Ragatzu (a, Gubbio FP), Rossettini (d, Siena), Camilleri (d, Feralpi Salò), Avelar (d, Karpaty) PARTENZE Canini (d, Genoa), El Kabir (a, Mijallby), Rui Sampaio (c, Olhaense) OBIETTIVI Battaglia (c, Huracan), Rigione (d, Inter), Giorgi (c, Siena), Barillà (c, Reggina), Bouy (c, Juventus) COSA MANCA La rosa è sostanzialmente al completo, manca solo un’alternativa a centrocampo. In caso di cessioni, però, i rossoblù qualche altro colpo lo faranno

CHIEVO

All. MARAN

ARRIVI Alvarez (c, Saragozza FP), Andujar (p, Estudiantes FP), Antenucci (a, Torino), Keko (c), Moretti (c) e Sciacca (c, Grosseto, FP), Doukara (a, Vibonese), Morimoto (a, Novara), Salifu (c, Fiorentina), Frison (p, Vicenza), Castro (c, Racing) PARTENZE Seymour (c, Genoa FP), Ebagua (a, Varese), Motta (d, Bologna), Carrizo (p, Lazio FP), Kosicky (p, Novara), Suazo (a) e Campagnolo (p, fine contratto) OBIETTIVI Melazzi (a, Danubio), Adejo (d, Reggina), Fontanini (d, A. Rafaela). COSA MANCA Un rinforzo dietro (due se parte Marchese), poi un centrocampista e magari un’aggiunta giovane in avanti.

FIORENTINA 4-3-1-2

3-5-2

Pasqual

Dramè DI MICHELE

Hetemaj

Nastasic

Andreolli Sorrentino

BORJA VALERO

VIVIANO L. Rigoni

EL HAMDAOUI

G. RODRIGUEZ

M. RIGONI

PAPP Pellissier

RONCAGLIA

Luciano Sardo

GENOA

INTER

Gilardino

VELAZQUEZ

HANDANOVIC

ARRIVI Seymour (c, Catania FP), Immobile (a, Pescara), Lazarevic (c, Padova), Polenta (d, Bari), Rennella (a) e Von Bergen (d, Cesena), Polo (a, Universitario), Toszer (c, Genk), Anselmo (c, Palmeiras), Velazquez (d, Independiente), Canini (d, Cagliari), Tomovic (d) e Bertolacci (c, Lecce), Piscitella (a, Roma) PARTENZE Palacio (a, Inter), Veloso (c, Dinamo Kiev), Constant (c, Milan), Carvalho (d, Bologna), Sculli (a, Lazio), Belluschi (c, Porto), Lupatelli (p, Fiorentina), Alhassan (d, Novara) OBIETTIVI Tzorvas (p, Palermo), Vargas (c, Fiorentina), Diakite (d, Lazio), Chanturia (c, Vitesse) COSA MANCA Un terzino sinistro, un vice Frey esperto e qualche alternativa in avanti, sugli esterni così come al centro.

Maicon

© RIPRODUZIONE RISERVATA

4-3-3

ASAMOAH

Radu

Marchisio

Dias

Chiellini

Cambiasso

Hernanes

Lulic

Ledesma

Klose

Gonzalez

Candreva

Vucinic Milito

Buffon

LUCIO

Barzagli All. Stramaccioni

ARRIVI Coutinho (a, Espanyol FP), Jonathan (c) e Mariga (c, Parma FP), Palacio (a, Genoa), Donati (d, Padova FP), Handanovic (p, Udinese), Silvestre (d, Palermo), Mudingayi (c, Bologna) PARTENZE Zarate (a, Lazio FP), Palombo (c) e Poli (c, Samp FP), Lucio (d, Juve), Forlan (a, Internacional), Castaignos (a, Twente), Faraoni (c, Udinese), Cordoba (d) e Orlandoni (p, fine contratto) OBIETTIVIRamirez (c, Bologna), Lennon (c, Tottenham), Paulinho (c, Corinthians), Fernando (c, Porto), De Jong (c, Man. City). Borriello (a, Juve), Cassano (a, Milan) COSA MANCA Un terzino se Maicon andrà via e un vice Milito visto che la partenza di Pazzini è certa. Ma la priorità rimane a centrocampo. Serve un uomo di qualità, forse due se non si troverà un esterno offensivo.

Marchetti

Pirlo Matri

Sneijder Guarin

Jankovic All. De Canio

nez (prestito oneroso dal Racing con diritto di riscatto e percentuale sulla vendita futura), il Siena non molla le piste Caldirola, Felipe (c’è pure il Parma) e Uvini (in prestito dal Napoli, che lo prende-

LAZIO

PALACIO

SILVESTRE Kucka

Mosse Siena Preso Matias Marti-

Altre trattative La Roma ha trovato l’accordo col Corinthians per Marquinhos, che tra stasera e domani sarà nella Capitale: prestito con diritto di riscatto a 4 milioni. In giallorosso anche l’esterno camerunese Tchoutou (’95, Acc. Aspire). Per il dopo Ramirez, oltre a Varela il Bologna guarda anche a Floccari mentre da lunedì avrà Gabbiadini; a centrocampo pista Tissone, ufficiale Radakovic. Il Parma può riprendersi Ferrario dal Lecce. Caracciolo ieri ha visto il Brescia per spalmare l’ingaggio: a breve nuovo incontro, se c’è rottura su di lui c’è forte il Chievo, che non molla Alfaro (Lazio) e Longo (Inter, c’è anche l’Espanyol). Se cede Gomez, il Catania va su Melazzi (Danubio). Il Palermo aspetta una risposta dal Milan per Mesbah, su cui si è inserita pure la Fiorentina. Il Cagliari manda Rui Sampaio all’Olhaense e ora va su Barillà (Reggina) o Battaglia (Huracan). Il Pescara in avanti punta forte su Vukusic (Hajduk) e Aristiguieta (Caracas), e spuntano pure le piste Mayuka (Young Boys) e Kalinic (Dnipro); non arriverà Foggia, che ha un’offerta dal Rostov.

3-5-2

MUDINGAYI

Ze Eduardo Samuel

TOZSER

co, se parte Floccari, si aprirebbe uno spazio per la pista Abdellaoue (Hannover). A centrocampo piace sempre Pazienza.

4-3-2-1

Zanetti

CANINI

Ramirez saluta troppo in fretta e il Bologna s’infuria. L’uruguaiano ha l’accordo con il Southampton, ma l’intesa tra i club non è completa. «Sono irritato dalle parole del ragazzo dice il presidente del Bologna, Guaraldi : andrà via solo con un’offerta congrua che ora non c’è». Il nodo è la modalità di pagamento: il Bologna vuole 15 milioni subito e non in tre anni, oggi contatto tra i presidenti. E Pioli: «Il ragazzo è confuso da offerte che confonderebbero chiunque».

JUVENTUS

4-3-3

TOMOVIC

Punto Lazio Perso Granqvist, Lotito tiene in ballo con il Genoa la trattativa Rolin: sorpassato il Parma, la prossima settimana previsto un incontro. Lotito ha provato anche, ma invano, a tornare su Xandao. Offerto di nuovo lo svincolato Poulsen. In attac-

Caso Ramirez Southampton e Bologna divisi sul pagamento

All. MONTELLA

ARRIVI Seferovic (a, Lecce FP), Hegazy (d, Ismaily), El Hamdaoui (a, Ajax), Roncaglia (d, Boca Juniors), Cuadrado (c, Lecce), Lupatelli (p, Genoa), Viviano (p) e Della Rocca (c, Palermo), Fernandez (c, Sporting), Valero (c) e G. Rodriguez (d, Villarreal), Aquilani (c, Milan), Pizarro (c, Manchester City) PARTENZE Salifu (c, Catania), Montolivo (c, Milan), Amauri (a, Parma), Kharja (c, El Arabi), Kroldrup (d) e Marchionni (c, f.c.), Natali (d, Bologna), Gamberini (d) e Behrami (c, Napoli), De Silvestri (d, Sampdoria) OBIETTIVI Babel (a, Hoffenheim), Gomez (a, Catania), Quagliarella (a, Juventus) COSA MANCA Squadra rivoltata come un calzino. Sistemato il centrocampo, ora arriverà un ultimo gioiello in avanti.

Frey

Il Genoa sprinta nella corsa a Cerci, e propone alla Fiorentina uno scambio con Jankovic e conguaglio. Sorpassato il Torino, che però non molla e intanto valuta lo stesso attaccante serbo e non abbandona Ljajic, Bojinov (lo Sporting lo cede in prestito quasi gratuito, piace pure al Catania) e Antenucci. Per i granata in mezzo il sogno è Almiron (ma il Catania lo valuta quasi 2 milioni), mentre si resta sulle tracce di Biondini e torna vivo Migliaccio, su cui sono avanti Atalanta (che ha avuto Troisi nell’affare Gabbiadini) e Bologna. Il Genoa intanto ieri ha incassato il no di Diakite (Lazio), lunedì formalizzerà col Palermo lo scambio Von Bergen-Tzorvas prendendo anche Jara Martinez e può avere una grana Velazquez: l’Independiente reclama il mancato pagamento della prima rata del difensore e vuole iscriverlo alle liste della Coppa Sudamericana.

Jovetic

AQUILANI

ARRIVI Guana (c, Cesena), Bentivoglio (c, Padova FP), De Falco (c, Bari FP), Fatic (d) e Gallozzi (c, Empoli FP), Papp (d) e Farkas (d, Vaslui), Cofie (c, Sassuolo), Di Michele (a, Lecce), Stoian (c, Bari), M. Rigoni (c, Novara) PARTENZE Gulan (d, Modena), Sammarco (c, Spezia), Acerbi (d, Milan), Mandelli (d, fine contratto), Uribe (a, A. Nacional), Bradley (c, Roma) OBIETTIVI De Luca (a, Varese), Melazzi (a, Danubio), Seymour (c, Catania), Gregus (c, Banik), Caracciolo (a, Novara), Alfaro (a, Lazio) COSA MANCA L’ossatura è quella dell’anno scorso, molto dipende dalle cessioni. Si cerca comunque un’alternativa per l’attacco, specie dopo l’infortunio di Paloschi.

BERTOLACCI

rebbe a circa 2,5 milioni dal San Paolo). In avanti piace Floccari ed è in arrivo Campos Toro (Udinese, era al Granada).

LA TRATTATIVA

PIZARRO

CUADRADO

All. Di Carlo

Antonelli

La Lazio insiste per Rolin, piace Abdellaoue Siena: Martinez c’è, e arriva Campos Toro Il Chievo punta Caracciolo e non molla Alfaro CALVI-DI FEO-STOPPINI

CATANIA Nainggolan

Roma: Marquinhos Genoa, sprint Cerci Bologna su Floccari

Biava

Vidal Lichtsteiner

All. Conte

ARRIVI Iaquinta (a) e Martinez (c, Cesena FP), Pazienza (c, FP), Asamoah (c) e Isla (c, Udinese), Giovinco (a, Parma), Leali (p, Brescia), Masi (d, Pro Vercelli), Pogba (c, Manchester United), Lucio (d, Inter) PARTENZE Borriello (a, Roma FP), Chibsah (c, Parma), Elia (c, Werder), Krasic (c, Fenerbahçe), Manninger (p), Grosso (d) e Del Piero (a, fine contr.) OBIETTIVI Bocchetti (d, Rubin), Peluso (d, Atalanta), Alves (d, Zenit), Llorente (a, Athl. Bilbao), Dzeko (a, Manchester City), Jovetic (a, Fiorentina) COSA MANCA Nei piani di Conte c’è un attaccante, anche perché qualcuno del reparto andrà via. Ma la priorità al momento è la difesa: serve un rinforzo sul centrosinistra.

Konko

All. PETKOVIC

ARRIVI Carrizo (p, Catania FP), Sculli (a, Genoa FP), Zarate (a, Inter FP), Cavanda (d, Bari FP), Floccari (a, Parma FP), Foggia (c, Sampdoria FP), Ederson (c, Lione) PARTENZE Del Nero (c), Artipoli (d) e Makinwa (a, fine contratto), Garrido (d, Norwich) OBIETTIVI Mayuka (a. Young Boys), Xandao (d, Sporting), Rolin (d, Nacional), Aogo (d, Amburgo), Granqvist (d, Genoa), Ziegler (d, Fenerbahçe). COSA MANCA Con Cavanda e Onazi che hanno convinto Petkovic, l’unica urgenza del ds Tare è prendere un difensore centrale. E poi, se c’è l’occasione, un centrocampista in alternativa al terzetto titolare.


SABATO 18 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

19 #

NAPOLI

MILAN

la scheda

3-5-1-1

4-3-1-2

Zuniga

Antonini

EDUARDO JESUS VARGAS 22 ANNI ATTACCANTE

Edu Vargas, 22 anni, finora con il Napoli 13 partite e nessun gol PIERANUNZI

Vargas, fuoco sul Napoli: «Se non gioco, prestatemi» L’attaccante cileno spinge per partire Per lui pronti Torino, Genoa e Catania. Cavani, nuove sirene: Chelsea in testa GIANLUCA MONTI NAPOLI

TROPPI TIFOSI

Edu Vargas è uno di poche parole. Da quando è a Napoli ha parlato soltanto in occasione della conferenza di presentazione e così l'eco delle sue dichiarazioni, rilasciate a Radio ADN prima di rientrare dagli States dove ha giocato Ecuador-Cile, è arrivato a Castelvolturno forte e chiaro: «Voglio soltanto giocare. Altrimenti chiedo alla società di essere manda-

Cavani si rifugia al piano di sopra Edinson Cavani si sta rilassando dopo le Olimpiadi. Giovedì ha cenato a Procida, al porticciolo della Corricella. La folla lo ha accerchiato e per mangiare si è trasferito sulla veranda di una signora che abita sopra il ristorante. Incredibile, ma Napoli.

Nato a Santiago (Cile) il 20 novembre 1989, Eduardo «Edu» Vargas ha cominciato con l’Universidad Catolica; è poi passato al Palestino e nel 2006 al Cobreloa (al posto di Alexis Sanchez finito all’Udinese). Nel 2010 viene ingaggiato dall’Universidad de Chile, e un anno dopo esplode: vince da protagonista i campionati Apertura e Clausura e la Coppa Sudamericana. Nel dicembre 2011 passa al Napoli per 11 milioni.

to in prestito. Il club ed io ne stiamo parlando. Cerchiamo di capire cosa fare». Gli estimatori di Vargas non mancano, il Catania lo corteggia da tempo. Il problema, però, è dettato dall’ingaggio notevole (circa 1,1 milioni di euro), ragion per cui il Napoli dovrebbe contribuire a pagare lo stipendio di Vargas o trovare un facoltoso club estero dove parcheggiarlo.

De Sanctis Cannavaro

Abate

Maggio

All. Allegri

ARRIVI Insigne (a, Pescara FP), Rinaudo (d, Novara FP), Bariti (c, Vicenza), Gamberini (d) e Behrami (c, Fiorentina) PARTENZE Lavezzi (a, Paris St. Germain), Dezi (c, Barletta), Fideleff (d, Parma) OBIETTIVI Armero (c, Udinese), Cissokho (d, Lione), Uvini (d, San Paolo), Palombo (c, Inter), Wallace (d, Fluminense), Floccari (a, Parma), A. Pereira (d, Porto) COSA MANCA Per completare l’organico manca una sola pedina, un esterno polivalente. Ma se capita l’occasione, può arrivare anche un vice Cavani.

PALERMO

PARMA 4-4-2

Mantovani

BRIENZA

CETTO

Donati

3-5-2

Gobbi Lucarelli

UJKANI

Mirante Paletta

Munoz

RIOS

Bertolo

AMAURI

All. SANNINO

Biabiany

PESCARA

ROMA 4-3-3

4-3-3

BALZARETTI

Balzano BLASI

CELIK

MAXI LOPEZ

COLUCCI

JONATHAS

Stekelenburg

Contini

DE SILVESTRI

ESTIGARRIBIA All. FERRARA

ARRIVI Palombo (c) e Poli (c, Inter FP), Cacciatore (d, Varese FP), Tissone (c, Maiorca FP), Maxi Lopez (a, Milan), Maccarone (a, Empoli FP), De Silvestri (d, Fiorentina), Berni (p, Braga), Estigarribia (c, Juventus) PARTENZE Foggia (c, Lazio FP), Pellé (a, Parma FP), Fornaroli (a, Panathinaikos), Gentsoglou (c, Livorno) OBIETTIVI Maresca (c, Malaga), Pasquale (d, Udinese), Morleo (d, Bologna) COSA MANCA Prima di tutto, un altro esterno d’attacco oltre a Estigarribia e un centrocampista di qualità (sarà Maresca). Inoltre, se si presenta l’occasione un difensore centrale. Poi il resto dipenderà dal mercato in uscita.

NETO

PIRIS

BRADLEY

Lamela All. ZEMAN

TORINO

UDINESE 4-2-4

Ogbonna

3-5-1-1

Armero

SANTANA GAZZI

All. COSMI

ARRIVIDellafiore (d) e Paci (d, Novara), Rubin (d, Bologna), Valiani (a, Parma), Campagnolo (p, Catania), Verre (c, Roma), R. Rodriguez (c, Belgrano), Neto (d, Nacional), Martinez (d, Racing) PARTENZE Brkic (p, Udinese FP), Giorgi (c, Novara FP), Rossettini (d, Cagliari), Brienza (c, Palermo), A. Rossi (d, Cesena), Codrea (c, fine contratto), Gazzi (c, Torino), Destro (a, Roma) OBIETTIVI Caldirola (d, Brescia), Floccari (a, Parma), Rosina (c, Zenit), Felipe (d, Fiorentina) COSA MANCA La prima urgenza è la punta che sostituisca Destro, magari anche con un’alternativa (Rosina firma se risolve con lo Zenit). Poi serve almeno un altro centrale oltre a Martinez viste le squalifiche di Belmonte, Terzi e Vitiello.

Badu

Bianchi

GILLET

BRKIC Glik

Vergassola VALIANI

DESTRO

Domizzi

Bogdani Munari

WEISS All. STROPPA

Masiello

D'Agostino

Gastaldello

De Rossi

Burdisso

ARRIVI Borriello (a, Juve FP), Julio Sergio (p, Lecce), Florenzi (c, Crotone FP), Guberti (c, Torino FP), Dodò (d) e Castan (d, Corinthians), Tachtsidis (c, Verona), Bumba (c, Targu), Bradley (c, Chievo), Piris (d, San Paolo), Destro (a, Siena), Balzaretti (d, Palermo) PARTENZE Cicinho (d, Recife), Kjaer (d, Wolfsburg), Cassetti (d, f.c.), Gago (c, Valencia), Viviani (c, Padova), Borini (a, Liverpool), Juan (d, Internacional), Greco (c, Olympiacos), Simplicio (c, Cerezo), Curci (p, Bologna), Jose Angel (d, Real Sociedad), Rosi (c, Parma) OBIETTIVI Marquinhos (d, Corinthians), Uvini (d, San Paolo), Lovren (d, Lione), Tasci (d, Stoccarda) COSA MANCA Un difensore centrale da prendere nel giro di pochi giorni. Poi bisogna sfoltire la rosa, dove diversi big, da Perrotta a Borriello, sono in attesa di sistemazione.

R. RODRIGUEZ Pegolo

Totti

ARRIVI Cosic (d, Stella Rossa), Abbruscato (a, Vicenza), Bjarnason (c, St. Liegi), Colucci (c, Cesena), Quintero (c, Envigado), Celik (a, Gais), Weiss (c, Espanyol), Perin (p, Padova), Ragusa (a, Reggina), Crescenzi (d, Crotone), Blasi (c, Lecce), Terlizzi (d, Varese), Jonathas (a, Brescia) PARTENZE Kone (c, Atalanta), Immobile (a, Genoa), Insigne (a, Napoli), Sansovini (a, Spezia), Ariatti (c, fine contratto), Gessa (c, Cesena), Verratti (c, Psg) OBIETTIVI Kozak (a, Lazio), Vukusic (a, Hajduk), N’Gog (a, Bolton), Aristigueta (a, Caracas), Kalinic (a, Dnipro), Mayuka (a, Young Boys) COSA MANCA La squadra è praticamente definita, manca solo l’ultimo tassello: un bomber da oltre 10 gol, si tratta a oltranza per Vossen.

Calaiò POLI

Pjanic CASTÀN

Capuano

PACI

Romero

All. Donadoni

ARRIVI Pellé (a, Samp FP), Ninis (c, Panathinaikos), Pigliacelli (p, Roma), MacEachen (d, Penarol), Amauri (a, Fiorentina), Chibsah (c, Juve), Belfodil (a,Bologna), Vanzo (c, Tubize), Pabon (a, A. Nacional), Parolo (c, Cesena), Fideleff (d, Napoli), Acquah (c, Palermo), Rosi (c, Roma) PARTENZE Jonathan (c) e Mariga (c, Inter FP), Okaka (a, Roma FP), Floccari (a, Lazio FP), Ferrario (d, Lecce FP), Feltscher (d, Padova), Pereira (c, Roda), Giovinco (a, Juventus), Valiani (c, Siena) OBIETTIVI Rolin (d, Nacional), El Kaddouri (c, Brescia), Tagliafico (d, Banfield) COSA MANCA Un difensore centrale come alternativa a Paletta e un attaccante. E poi, una volta sistemato Modesto, un esterno sinistro con caratteristiche offensive.

RUBIN

Costa

PAROLO

ARRIVI Benussi (p, Torino FP), Cetto (d, Lilla FP), Di Matteo (c, Lecce FP), Garcia (d, FP), Morganella (d) e Ujkani (p, Novara), Kurtic (c, Varese FP), Viola (c, Reggina), Brienza (c, Siena), Dybala (a, Inst. Cordoba), S. Sosa (a, Cerro Largo), Rios (c, Chivas) PARTENZE Aguirregaray (d, M. Wanderers), Silvestre (d, Inter), Bacinovic (c, Verona), Acquah (c, Parma), Viviano (p) e Della Rocca (c, Fiorentina), Balzaretti (d, Roma) OBIETTIVI Giorgi (c, Novara), Von Bergen (d, Genoa), Mesbah (d, Milan) COSA MANCA Il sostituto di Balzaretti a sinistra e magari anche un difensore centrale. Poi un esterno di centrocampo.

3-5-2

Eder

PABON

Valdes

Hernandez Zaccardo

Pisano

Galloppa

Miccoli

CRESCENZI

Obiang

All. Mazzarri

ARRIVI Gabriel (p, Cruzeiro), Acerbi (d, Chievo), Pazzagli (p) e Montolivo (c, Fiorentina), Constant (c, Genoa), Traoré (c, Nancy), Zapata (d, Villarreal) PARTENZEMaxi Lopez (a, Samp), Seedorf (c, Botafogo), Nesta (d, Montreal), Gattuso (c, Sion), Van Bommel (c, Psv), Aquilani (c, Fiorentina), Zambrotta (d) e Inzaghi (a, f. c.), Thiago Silva (d) e Ibrahimovic (a, Psg), Desole (d, Monza) OBIETTIVI Matri (a, Juve), Andreolli (d, Chievo), Yanga Mbiwa (d, Montpellier), Kakà (c) e Diarra (c, Real Madrid), Pazzini (a, Inter) COSA MANCA Il sostituto di Ibra e magari un esterno a sinistra. Poi c’è il sogno Kakà.

Nielsen

Castellini

Cavani

Campagnaro

TERLIZZI

SIENA

Pandev

BEHRAMI

Nocerino

PERIN

4-3-3

Inler

Pato

Bonera

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SAMPDORIA

Hamsik

Robinho MONTOLIVO Boateng

Abbiati

Cavani e gli altri Dovesse andar

via Vargas, al Napoli servirebbe un altro attaccante (Pazzini, Bianchi e Floccari le piste più battute). Il tutto mentre sullo sfondo c’è sempre la questione Cavani. Il Matador è rimasto a Napoli a godersi questi giorni di ferie, complice anche il fatto che la moglie Soledad pare sia nuovamente in dolce attesa. Intanto, freme in attesa di vedere rinnovato e, soprattutto, adeguato il suo contratto anche perché le sirene inglesi (Chelsea in particolare) si fanno insistenti. Cavani dovrebbe aggregarsi al gruppo dopo l’amichevole con l'Olympiacos. La prossima settimana si parlerà tanto anche di lui. Intanto, ore decisive per Uvini, difensore del San Paolo da girare in prestito al Siena. Il Napoli ha superato la concorrenza del Cruzeiro.

Britos

Emanuelson

ACERBI

Darmian

BRIGHI

Danilo

Pinzi

MURIEL Di Natale

Meggiorini Pereyra SANSONE All. Ventura

ARRIVI Gillet (p, Bologna), Brighi (c, Atalanta), Migliorini (d, Chieti), Sansone (a, Sassuolo), Santana (c) e Rodriguez (d, Cesena), Gazzi (c, Siena), Caceres (d, Maiorca) PARTENZE Iori (c, Cesena), Oduamadi (a, Varese), Benussi (p, Palermo), Coppola (p. Milan), Pasquato (a, Bologna), Guberti (c, Roma), Surraco (c, Udinese), Antenucci (a, Catania), Morello (p), Zavagno (d), Pratali (d) e Gasbarroni (c, f.c.) OBIETTIVI Pasqual (d, Udinese), Pazienza (c, Udinese), Cerci (c, Fiorentina), Ljajic (c, Fiorentina), Barreto (a, Udinese) COSA MANCA Almeno quattro giocatori: un difensore, un centrocampista, un esterno sinistro e un attaccante.

Benatia Basta

All. Guidolin

ARRIVI Silva (d, Novara FP), Angella (d, Reggina FP), Brkic (p, Siena FP), Muriel (a) e Obodo (c, Lecce FP), Faraoni (c, Inter), Forestieri (a, Bari FP), Mazzarani (c, Novara FP), Pawlowski (p, Lechia D.), Allan (c, Vasco), Willians (c, Flamengo), Heurtaux (d, Caen), Maicosuel (c, Botafogo) PARTENZE Pazienza (c, FP), Asamoah (c) e Isla (c, Juventus), Floro Flores (a) e Torje (c, Granada), Handanovic (p, Inter) OBIETTIVI Saponara (a, Empoli), Manninger (p, Juve), Muralha (c, Flamengo), Aquino (c, Cruz Azul) COSA MANCA Un secondo portiere esperto (finché non recupera Brkic gioca Pawlowski), un’alternativa sugli esterni se parte Armero, e un attaccante di scorta.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 18 AGOSTO 2012

COPPA ITALIA TIM TERZO TURNO ELIMINATORIO

Montella, si parte! «E’ una Fiorentina che farà divertire» Il nuovo tecnico prepara il debutto e aspetta Gomez «Molti ci fanno sapere che vorrebbero giocare qui...» Stevan Jovetic, 22 anni, montenegrino, gioca nella Fiorentina dal 2008. Ha cominciato la carriera nel Partizan LIVERANI

ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE

Scelta la dottrina, e uniti i seguaci, non resta che avviare la pratica: «Mi auguro di far intravedere l'idea di calcio su cui stiamo lavorando, crediamo sia più facile arrivare al risultato attraverso il bel gioco», dice Montella nella predica che precede il debutto viola in coppa Italia («Si, sono molto emozionato»). Prima uscita ufficiale del nuovo gruppo, che sarà seguito da diversi fedeli, se già ieri pomeriggio s'era creata la fila fuori dalla biglietteria ufficiale. Il gruppo di adepti è cresciuto anche tra i giocatori, con l'ingresso nella cerchia di gente già istruita al culto del palleggio, il secondo caposaldo della dottrina è infatti il seguente: «Viste le caratteristiche dei nostri giocatori non possiamo non povare a fare gioco». Pur senza esasperare il dogma: «Vedo che la squadra si appoggia quasi sempre su Pizarro, rischia di diventare un difetto se non riusciremo a farne a meno». Terzo comandamento: «Il rispetto e la disciplina portano punti». Jojo resta Finora nessuno si è sia ribellato alla nuova confessione, Jovetic, il discepolo più illustre, pare ne sia addirittura rimasto folgorato. Ancora dal-

la parola di Montella: «Lo vedo sorridente e scherzoso, non so se perché è certo di rimanere, oppure per il contrario. Stiamo costruendo una squadra che può esaltare le sue caratteristiche, ho la sensazione che ora voglia fortemente rimanere e che gli dispiacerebbe andar via». Per i devoti di fede viola è questa la miglior parte del discorso. JoJo portavoce della nuova ideologia, con altri seguaci che potrebbero unirsi a breve, qualcuno che oltre alla filosofia del bel gioco, segua anche l'istinto del gol: «Caratteristiche del nuovo attaccante? Basta che la butti dentro», sorride Montella. Dribbling su Gomez: «A molti ormai piacerebbe venire qui, sono in tanti a farcelo sapere. Abbiamo ritrovato il nostro appeal, e anche io mi sarei divertito a giocare in que-

IL TABELLONE TOCCA ALLE SQUADRE DI A

«Vedo Jovetic sorridente. Non so se perché è certo di restare oppure il contrario» «Visto le nostre caratteristiche dobbiamo provare a fare gioco» sta squadra». La punta del Catania resta un'idea di mercato seguitissima, anche se non è facile rompere il vincolo con l'attuale club. Si potrebbe riaprire anche la pista Babel, ora stoppata per volontà della Fiorentina, mentre spuntano due nomi nuovi: i gemelli Funes Mori, l’attaccante Rogelio e il (più quotato) difensore Ramiro, del River Plate. Soddisfazioni Prima del merca-

to, c'è il debutto ufficiale nella stagione. Ultimo comandamento di Montella: «Non sottovalutare l'avversario. Ci teniamo a far bella figura contro il Novara e a passare il turno in una competizione che può davvero regalarci delle soddisfazioni». Vincenzo Montella, 38 anni, prima stagione alla Fiorentina PLP

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Così in campo alle 18 Aquilani si ferma: c’è Mati Novara, allarme per la difesa Aquilani ha un fastidio al tendine d’achille, ieri ha interrotto prima l’allenamento: al suo posto Fernandez o Lazzari. Viviano non è al top, in porta probabile Lupatelli. Vargas non convocato dopo il viaggio in Perù con la sua nazionale. Emergenza difesa per il Novara, con tre fuori ruolo. A centrocampo esordirà quello che dovrebbe essere il trio titolare. FIORENTINA (3-5-2) 12 Lupatelli; 4 Roncaglia, 2 Rodriguez, 15 Nastasic; 16 Cassani, 20 Borja Valero, 26 Pizarro, 14 Fernandez, 23 Pasqual; 8 Jovetic, 22 Ljajic. (89 Neto, 31 Camporese, 3 Hegazy, 10 Aquilani, 21 Lazzari, 7 Cerci, 9 El Hamdaoui). All. Montella. NOVARA (4-3-1-2) 22 Bardi; 11 Alborno, 15 Ghiringhelli, 4 Lisuzzo, 3 Alhassan; 18 Marianini, 6 Buzzegoli, 23 Pesce; 8 Motta; 19 Gonzalez, 7 Piovaccari. (30 Tonozzi, 26 Peverelli, 28 Sorrentino, 10 Jensen, 24 Faragò, 9 Rubino, 17 Libertazzi). All. Tesser. ARBITRO Massa di Imperia (Iannello-Galloni).

PALERMO-CREMONESE (20.45)

BOLOGNA-VARESE (20.45)

LIVORNO-PERUGIA (20.45)

ATALANTA-PADOVA (20.45)

CESENA-CROTONE (20.30)

JUVE STABIA-SAMP (20.30)

Dybala out non è ancora tesserato

Natali k.o. Caso Ebagua: tutto risolto

Nicola punta sempre sul 4-3-3

In attacco c’è Moralez Dubbi per Pea

Succi titolare Correia è recuperato

Mbakogu in campo Estigarribia no

Per il debutto stagionale in coppa Italia, contro la Cremonese Giuseppe Sannino sembra intenzionato a mandare in campo il Palermo col 4 4 2 ma deve fare a meno di Dybala (per il tesseramento bisogna aspettare qualche giorno) e Mantovani (acciaccato). Fuori lista Migliaccio, Tzorvas, Mehmeti e Di Matteo oltre agli infortunati Zahavi e Lores. Rios è a corto di preparazione. Nella Cremonese al posto dello squalificato Sales dovrebbe esordire il difensore centrale Tedeschi. Cremonesi è reduce da un intervento di pulizia al menisco. Baiocco rientra dalla squalifica: Brevi deve scegliere fra lui e Magallanes.

Scosso dal caso Ramirez il Bologna affronta il Varese senza l’uruguaiano. Sulla trequarti agirà Diamanti. Assenti gli infortunati Curci, Natali, Riverola (out 3 settimane), Gimenez e lo squalificato Portanova. In attesa di rinforzi tutto il peso dell’attacco è sulle spalle di Acquafresca. Nel Varese sembra rientrato il caso Ebagua: gli ultrà si sono scusati attraverso un comunicato. Oltre a Oduamadi e Struna mancheranno altri sette biancorossi: il neo arrivato Carrozzieri, Bressan, Rea, Wagner, Eusepi, Miracoli e Pompilio. De Luca titolare.

Davide Nicola conferma gli undici che hanno superato il Benevento nel secondo turno eliminatorio schierando il solito 4 3 3 con davanti il trio Siligardi Paulinho Dionisi che finora ha dimostrato affidabilità. In difesa totale fiducia al giovane Ceccherini anche perché Bernardini non è ancora pronto. A centrocampo come centrale agirà Molinelli. Al suo fianco Luci e Belingheri. Battistini, tecnico del Perugia, schiera la squadra con un 4 2 3 1 nel quale non potrà contare sugli squalificati Martella e Tozzi Borsoi, oltre all’infortunato Jefferson e all’affaticato Benedetti.

Sono 20 i convocati di Colantuono: recuperati Cigarini e Bellini, non ci sono Peluso (fastidio agli adduttori) e Carmona (mal di schiena). Davanti, squalificato Tiribocchi, scelte obbligate: con Denis c’è Moralez. Per il tecnico Pea, indisponibile Renzetti (frattura al mignolo del piede sinistro). Partiranno probabilmente dalla panchina Viviani, Jelenic e Feltscher impegnati in settimana con le nazionali. Ballottaggio in mezzo al campo tra Zé Eduardo e Nwankwo. Scelte aperte in attacco con quattro giocatori (Cutolo, Farias, Granoche e Babacar) per due posti.

Tre novità nell’elenco dei convocati del Cesena:non ci sono l’infortunato Bamonte e gli acciaccati Lapadula e Tabanelli, al loro posto Caldirola e Favalli, rientrati dalla trasferta in Olanda con l’Under 21, e Ceccarelli, riaggregato in settimana e titolare già questa sera. In attacco, Graffiedi, Malonga e Turchetta sono in lotta per un posto. Il Crotone si schiera con il 4 2 3 1: Drago recupera Correia che potrebbe partite titolare. Confermata in blocco la squadra che ha battuto il Lanciano.

Nella Juve Stabia squalificati Genevier e Cellini, Braglia riconferma la formazione vittoriosa contro il Frosinone: unica eccezione Mbakogu al posto di Danilevicius. Nella Samp la differenza vuole farla lui, Ciro Ferrara. Per il tecnico la coppa Italia non è un problema ma l’obiettivo primario di una stagione particolare: «Quello – conferma – che potrebbe regalarci possibilità adesso insperate». Manca il transfer per Estigarribia. È pronto Krsticic per sostituirlo. Dubbio Lopez Pozzi nel tridente d’attacco.

Così in campo alle 20.45 PALERMO (4-4-2) 1 Ujkani; 31 Pisano, 4 Cetto, 15 Milanovic, 29 Garcia; 14 Bertolo, 5 Barreto, 23 Donati, 21 Brienza; 27 Ilicic, 10 Miccoli. (99 Benussi, 6 Munoz, 89 Morganella, 7 Viola, 28 Kurtic, 11 Hernandez, 19 Budan). All. Sannino. CREMONESE (4-3-3) Alfonso; Cangi, Moi, Tedeschi, Visconti; Fietta, Previtali, Baiocco; Marotta, Djuric, Le Noci. (Grillo, Giorgi, Magallanes, Baiocco, Degeri, Sambugaro, Filippini, Carlini). All. Brevi. ARBITRO Doveri di Roma (Giordano-Raparelli).

Cosi in campo alle 20.45 BOLOGNA (3-5-1-1) 25 Agliardi; 45 Carvalho, 5 Antonsson, 21 Cherubin; 11 Motta, 6 Taider, 15 Perez, 17 Guarente, 20 Abero; 23 Diamanti; 9 Acquafresca. (32 Stojanovic, 43 Sørensen, 8 Garics, 3 Morleo, 13 Pulzetti, 77 Pasquato, 24 Paponi). All. Pioli. VARESE (4-4-2) 22 Bastianoni; 13 Fiamozzi, 25 Troest, 2 Pucino, 16 Grillo; 15 Kink, 24 Zecchin, 8 Corti, 23 Nadarevic; 21 Ebagua, 11 De Luca. (12 Milan, 6 Carrieri, 26 Lazaar, 5 Damonte, 14 Filipe, 10 Neto Pereira, 9 Martinetti). All. Castori. ARBITRO Tommasi di Bassano del Grappa (Barbirati-Marzaloni). TV diretta su E’ TV.

Così in campo alle 20.45 LIVORNO (4-3-3) 1 Mazzoni; 6 Salviato, 17 Ceccherini, 11 Lambrughi, 3 Gemiti; 10 Luci, 15 Molinelli, 7 Belingheri; 26 Siligardi, 9 Paulinho, 8 Dionisi (12 Fiorillo, 2 Meola, 28 Schiattarella, 29 Gentsoglou, 24 Bigazzi, 22 Dell'Agnello, 5 Remedi) All. Nicola PERUGIA (4-2-3-1) Koprivec; Anania, Russo, Cacioli, Lebran; Carloto, Esposito; Rantier, Clemente, Politano; Ciofani. (Giordano, De Rossi, Moneti, Cenciarelli, Fabinho, Calzola, Ferri Marini). All. Battistini ARBITRO Valeri da Roma (Manganielli- Bianchi)

Cosi in campo alle 20.45 ATALANTA (4-4-1-1) 47 Consigli; 3 Lucchini, 2 Stendardo, 5 Manfredini, 28 Brivio; 7 Schelotto, 21 Cigarini, 44 Cazzola, 10 Bonaventura; 11 Moralez; 19 Denis. (78 Frezzolini, 25 Matheu, 6 Bellini, 77 Raimondi, 33 Kone, 23 Scozzarella, 99 Parra). All. Colantuono. PADOVA (3-5-2) 22 Pelizzoli; 13 Legati, 5 Piccioni, 6 Trevisan; 2 Rispoli, 19 Galli, 15 Nwankwo, 20 De Vitis, 3 Franco; 9 Granoche, 11 Cutolo. (1 Silvestri, 29 Feltscher, 16 Viviani, 8 Osuji, 14 Zé Eduardo, 21 Babacar, 10 Farias). All. Pea. ARBITRO Romeo di Verona (Di Fiore-Giacchero)

Così in campo alle 20.30 CESENA (4-4-2) 1 Ravaglia; 25 Ceccarelli, 28 Benalouane, 15 Brandao, 3 Favalli; 20 Gessa, 11 Iori, 6 Meza Colli, 7 D’Alessandro; 18 Turchetta, 19 Succi. (22 Belardi, 2 Caldirola, 5 Tonucci, 13 Parfait, 27 Defrel, 10 Malonga, 24 Graffiedi) All. Campedelli. CROTONE (4-2-3-1) 1 Concetti; 23 Correia, 25 Addae, 21 Abruzzese, 3 Migliore; 6 Eramo, 4 Galardo; 11 Ciano, 20 Caetano, 10 De Giorgio; 7 Pettinari. (22 De Luca, 26 Matute, 14 Ligi, 15 Checcucci, 17 Maiello, 9 Gabionetta, 24 Torromino) All. Drago. ARBITRO Tagliavento di Terni (Rosi-Passeri).

Così in campo alle 20.30 JUVE STABIA (4-4-2) 22 Seculin; 25 Baldanzeddu, 17 Maury, 6 Scognamiglio, 19 Dicuonzo; 27 Acosty, 8 Mezavilla, 21 Jidayi, 3 Zito; 11 Mbakogu, 9 Bruno. (1 Nocchi, 23 Figliomeni, 14 Gorzegno, 15 Vinci, 4 Agyei, 7 Erpen, 18 Danilevicius). All. Braglia. SAMPDORIA (4-3-3) 22 Romero; 19 De Silvestri, 28 Gastaldello, 3 Costa, 7 Castellini; 11 Munari, 16 Poli, 14 Obiang; 25 Krsticic, 10 Lopez, 29 Juan Antonio. (13 Padelli, 35 Rossini, 21 Soriano, 18 Laczko, 5 Renan, 12 Tissone, 9 Pozzi) All. Ferrara. ARBITRO Celi di Bari (De Pinto-Posado)


SABATO 18 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Ventura e un Toro ancora debole «Non ci siamo» Il tecnico: «La voglia di fare da sola non basta» E oggi all’Olimpico arriva il Lecce dell’ex Lerda FABRIZIO TURCO TORINO

GDS

Così in campo alle 20.30 Santana ok, Brighi titolare Lecce: Memushaj dall’inizio Ventura deve fare i conti con una rosa risicata dalle carenze e dalle assenze. Stasera è previsto uno spezzone per Santana, in recupero, mentre Brighi partirà dall’inizio anche se non ha ancora i novanta minuti nelle gambe. Nel Lecce indisponibili Chevanton, Speziale e Chiricò. A centrocampo c’è un ballottaggio Memushaj–Bogliacino con l’albanese favorito. TORINO (4-2-4) 1 Gillet; 36 Darmian, 25 Glik, 6 Ogbonna, 17 Masiello; 8 Brighi, 14 Gazzi; 77 Verdi, 9 Bianchi, 69 Meggiorini, 19 Stevanovic. (23 L. Gomis, 3 D’Ambrosio, 5 Di Cesare, 4 Basha, 20 Vives, 7 Santana, 10 Sgrigna). All. Ventura. LECCE (4-3-3) 1 Benassi; 5 Diniz, 13 Ferrario, 16 Esposito, 11 Mazzotta; 8 Memushaj, 18 Giacomazzi, 4 Delvecchio; 25 Falco, 9 Corvia, 7 Jeda. (22 Petrachi, 3 Romeo, 14 Legittimo, 20 Palumbo, 26 Bogliacino, 6 Pià, 15 Ofere). All. Lerda. ARBITRO Bergonzi di Genova (Viazzi-Crispo).

to. Sono sulle spine per altri motivi». Mercato Se Lerda guarda con

ansia alla vicenda scommesse, in casa granata l’attenzione è rivolta al mercato, anche se Ventura si sforza di pensare solo al campo: «Mi occupo di calcio, i dirigenti pensano al mercato. La società dice che mancano quattro giocatori, bene così. Noi dobbiamo fare al meglio il nostro lavoro». Per una sera non si ragionerà su Cerci e Barreto, Almiron, Birsa e Bojinov, ma si guarderà soltanto alla Coppa Italia: «Il Lecce non è certo una squadra da C, e per noi sarà una verifica importante. Non darà risposte definitive ma qualche responso arriverà». Le esigenze di mercato, però, incombono: «Quest’anno parliamo di un campionato diverso,

Una volta, in tempi di grandi esodi estivi, Torino-Lecce era soltanto una battutissima tratta ferroviaria. Adesso, invece, è diventata sfida d’incroci calcistici su e giù per l’Italia.

«

Sfida di ex In panchina c’è quel

«

Lerda granata nel midollo che ha fatto bene ovunque eccetto che nella sua Torino, e quel Ventura i cui successi a Lecce sono incorniciati negli annali. E poi crocevia in campo, con Vives ex capitano salentino oggi uomo ovunque del Toro. Ma anche sfida societaria, con Petrachi leccese doc che in granata ha fatto l’ala e il d.s. e con la famiglia Tesoro che, prima di acquistare il club giallorosso, trattò con Cairo proprio il Torino. Stasera, semplicemente, Toro e Lecce si giocano il prosieguo del cammino in Coppa Italia: «Vogliamo vincere e passare il turno – bada al sodo Lerda -. Logico però che per me non sia una partita come tutte le altre», dice il tecnico che chiede ai suoi un regalo speciale per il 45˚ compleanno di domani. «Sbagliare panchina? No, non mi sbaglio – sorride Lerda che ha guidato i granata fino a quindici mesi fa -. Però mi fa molto piacere affrontare il Toro anche se, almeno per il momento, non sono emoziona-

La società dice che mancano 4 giocatori: bene così. Io devo pensare al campo Il Lecce sarà una verifica importante. Potrà darci qualche risposta»

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I NUMERI

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promozioni consecutive di Ventura con il Lecce, portato dalla C1 alla serie A nelle stagioni 1995-’96 e 1996-’97

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le panchine di Lerda alla guida dei granata. Ingaggiato nel giugno 2010, fu esonerato il 9 marzo 2011, richiamato dopo soli 11 giorni e sostituito a fine stagione Franco Lerda compie 45 anni oggi LEZZI

Gian Piero Ventura, 64 anni, a sinistra, col presidente Urbano Cairo, 55 IPP

L’AMICHEVOLE (ore 18.30)

Ultimo test per il Parma Parolo regista col Panionios PARMA (s.p.) Il Parma gioca con il Panionios l’ultima amichevole della stagione. Donadoni dovrebbe provare Rosi a destra e Biabiany a sinistra ma soprattutto chiede risposte dopo la scoppola rimediata a Palermo, domenica scorsa (4-1). Oltre a Sansone, Palladino e Santacroce indisponibili, in dubbio anche Valdes: ieri il cileno si è fermato precauzionalmente. Probabile Parolo in regia con

Acquah a centrocampo. Così a Orzinuovi (ore 18.30)

PARMA (3-5-2) Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Rosi, Ninis, Parolo, Acquah, Biabiany; Pabòn, Amauri. All. Donadoni PANIONIOS (4-4-2) Risen; Spyropoulos, Kouros, Lambropoulos, Kouloucheris; Racket, Mendrinos, Milovanovic, Kolovos; Aravidis, Okogie. All. Eleftheropoulos

la A non è la B, e la voglia di fare - da sola - non è sufficiente. E’ qui che nasce l’esigenza di nuovi arrivi, perché al momento non ci siamo nemmeno numericamente. Serve qualcuno che dia una mano a questo gruppo, a patto che non arrivino solo giocatori tanto per riempire una casella». E se non arrivasse nessuno? «Ci rimboccheremo le maniche e daremo il 110%. Però preferisco aspettare ancora un po’, prima di prendere in considerazione questa ipotesi». Il messaggio di Ventura è chiaro, mentre il tempo passa, il ritiro è finito, il campionato incombe e gli acquisti di qualità - per ora - latitano. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CITTADELLA-TERNANA (20.30)

CHIEVO-ASCOLI (19)

MODENA-REGGINA (20.45)

CAGLIARI-SPEZIA (20.30)

PESCARA-CARPI (20.45)

SIENA-VICENZA (domani)

Il Cittadella prova il 3-4-3 C’è Alfageme

Paloschi operato stop di 2 mesi Ascoli, Zaza out

Nel Modena torna Colombi Fuori Facchin

Ficcadenti non parla: è venerdì 17

Stroppa non ha 4 stranieri Terlizzi dal 1’

Siena-Rosina l’attesa continua

Cittadella ancora con la difesa a tre, disposizione scelta dal tecnico Foscarini anche per il prossimo debutto in campionato (che vedrà i granata impegnati in trasferta contro il Bari). Assenti Paolucci e Busellato, ballottaggio in attacco tra Maah e Di Roberto. Nella Ternana torna a disposizione il centrocampista Dianda, dopo aver scontato la squalifica. Alfageme riprende il suo posto nel trio d’attacco insieme a Litteri e Sinigaglia. A centrocampo Vitale dovrebbe spuntarla su Gotti per un posto sulla fascia sinistra. Per Nolè possibile partenza dalla panchina.

Alberto Paloschi è stato sottoposto a intervento chirurgico. Lo staff medico e la società hanno deciso di intervenire subito dopo il consulto specialistico che ha confermato la diagnosi dei giorni scorsi con distorsione della caviglia destra con lesione del legamento e rottura della capsula. Nei prossimi giorni si potrà capire quali saranno i tempi di recupero ma Di Carlo lo perderà per la sfida di oggi e probabilmente per altri due mesi. Nell’Ascoli non convocato Zaza, che ieri non si è allenato con la squadra a causa di una contrattura al quadricipite destro. Silva vuole preservarlo in vista del campionato.

Nel Modena torna a disposizione il portiere Colombi dopo gli impegni con l’Under 21 di Mangia, mentre Zoboli prende il posto dello squalificato Andjelkovic. Qualche novità anche nello schieramento della Reggina. Il tecnico Dionigi dovrà fare a meno del portiere Facchin (fermo per una frattura al setto nasale); al suo posto Baiocco. In dubbio a centrocampo il recupero di D’Alessandro con Ely in preallarme. Non convocati Emerson, De Rose e Burzigotti, probabili partenti sul mercato.

Per la gara contro lo Spezia, Cagliari tipo con un dubbio: Ekdal e Nainggolan si contendono la regia per sostituire Conti, squalificato in Coppa e per la prima di campionato col Genoa. Il tecnico di Fermo — che ieri non ha parlato: era venerdì 17, per il presidente Cellino, fautore della cabala, un giorno e un numero da cancellare — ha lasciato a casa l’acciaccato Sau. Nello Spezia allenato da Serena ci sono due indisponibili: Lollo (distorsione al ginocchio sinistro) e Schiavi (problema al flessore della gamba destra).

Così in campo alle 20.30 CITTADELLA (3-4-3) 22 Cordaz; 19 Sosa, 6 Coly, 5 Pellizzer; 15 Ciancio, 16 Baselli, 18 Schiavon, 4 Biraghi; 10 Bellazzini, 9 Di Carmine, 11 Maah. (1 Pierobon, 26 Gasparetto, 2 Vitofrancesco, 3 De Vito, 8 Branzani, 7 Di Roberto, 21 Perna). All. Foscarini. TERNANA (3-4-3) 22 Brignoli; 2 Ferraro, 17 Pisacane, 15 Lauro; 20 Dianda, 8 Carcuro, 6 Di Deo, 3 Vitale; 21 Alfageme, 9 Litteri, 11 Sinigaglia. (1 Ambrosi, 19 Meccariello, 4 Gotti, 24 Ferrari, 18 Botta, 10 Nolè, 14 Dumitru). All. Toscano. ARBITRO Giacomelli di Trieste (Meli-Avellano).

Così in campo a Padova alle 19 CHIEVO (4-3-1-2) 54 Sorrentino; 20 Sardo, 33 Papp, 12 Cesar, 21 Frey N.; 10 Luciano, 16 Rigoni L., 6 Rigoni M.; 77 Thèrèau; 17 Di Michele, 31 Pellissier. (1 Puggioni, 2 Dainelli, 4 Morero, 56 Hetemaj, 14 Cofie, 39 Stoian, 9 Moscardelli). All. Di Carlo. ASCOLI (3-5-2) 1 Guarna; 13 Ricci, 26 Peccarisi, 6 Faisca; 2 Scalise, 23 Capece, 8 Di Donato, 16 Colomba, 21 Pasqualini; 9 Soncin, 18 Falconieri. (22 Maurantonio; 5 Prestia, 20 Conocchioli, 14 Giallombardo; 4 Fossati, 11 Hanine; 19 Gragnoli). All. Silva. ARBITRO Gervasoni di Mantova (Paganessi-Paiusco).

Così in campo alle 20.45 MODENA (4-3-3) 1 Colombi; 25 Gozzi, 28 Zoboli, 13 Perna, 26 Carini; 4 Nardini, 21 Dalla Bona, 8 Signori; 30 Surraco, 9 Ardemagni, 10 Greco (12 Manfredini, 3 Belfasti, 5 Minarini, 7 Sturaro, 19 Spezzani, 17 William, 11 Stanco). All. Marcolin. REGGINA (3-4-3) 22 Baiocco; 2 Adejo, 5 Freddi, 21 Di Bari; 27 D’Alessandro, 18 Rizzo, 17 Barillà, 11 Melara; 7 Sarno , 26 Comi, 9 Ceravolo (12 Mormile, 3 Ely, 29 Rizzato, 14 Hetemaj, 23 Bombagi, 10 Viola, 20 Fischnaller). All. Dionigi. ARBITRO Fabbri di Ravenna (Tonolini-Tegoni).

Così in campo a Trieste (20.30) CAGLIARI (4-3-3) 1 Agazzi; 14 Pisano, 15 Rossettini, 13 Astori, 8 Avelar; 21 Dessena, 20 Ekdal, 4 Nainggolan; 19 Ribeiro, 51 Pinilla, 7 Cossu. (25 Avramov, 3 Ariaudo, 24 Perico, 16 Eriksson, 23 Ibarbo, 9 Larrivey, 18 Nenè). All. Ficcadenti. SPEZIA (4-3-1-2) 1 Russo; 2 Madonna, 5 Pasini, 13 Benedetti, 19 Garofalo; 8 Bovo, 17 Porcari, 23 Sammarco; 20 Crisetig; 9 Sansovini, 11 Pichlmann. (22 Iacobucci, 3 Mario Rui, 6 Mandorlini, 7 Evacuo, 16 Conedera, 18 Piccini, 10 Di Gennaro). All. Serena. ARBITRO Peruzzo di Schio

Un Pescara senza le stelle straniere. Per Mervan Celik, Vladimir Weiss, Luis Quintero e Uros Cosic non è arrivato il transfer. Ci saranno invece Jonathas e Brugman. Crescenzi ancora fermo per infortunio, Bjarnason e Capuano a riposo dopo le fatiche con le nazionali. Spazio dal 1’ per Terlizzi in difesa e Perin tra i pali. Il Carpi gioca per la prima volta una gara ufficiale contro una squadra di A senza gli squalificati Di Gaudio, Perini e Kabine: possibile accentramento di Concas in mediana e Pasciuti a sinistra, mentre in attacco si va verso il debutto di Ferretti. Convocati anche Ferri e Pavarotti.

Il Siena conclude questo pomeriggio la preparazione sul campo dell’Artemio Franchi in vista del turno di Coppa Italia di domani (ore 19) contro il Vicenza. Serse Cosmi, in attesa del tesseramento di Rosina (che si deve liberare dallo Zenit), dovrà rinunciare agli infortunati Angelo e Bolzoni. Non scenderà in campo neanche Mannini, che deve scontare un turno di squalifica. Ufficiale l’acquisto del difensore portoghese Neto dal Nacional: indosserà la maglia numero 13. Il Siena giocherà la gara in maglia rossa per accordo fra le due società. In casa Vicenza, ci si avvicina ad una settimana decisiva per il ripescaggio in B e per le conseguenti operazioni di mercato, ad oggi in stand by aspettando la certezza della categoria. Per la gara di Coppa Italia. la squadra di Breda dopo aver eliminato Andria (6 0) ed Empoli (2 1) culla il sogno di fare lo sgambetto anche al Siena. Problemi di formazione per quanto riguarda il centrocampo per la contemporanea assenza dei centrali Rigoni e Castiglia, entrambi infortunati.

(Padovani Gava).

Così in campo alle 20.45 PESCARA (4-3-3) 77 Perin; 2 Zanon, 6 Romagnoli, 88 Terlizzi, 14 Balzano; 20 Nielsen, 18 Colucci, 4 Cascione; 16 Brugman, 9 Abbruscato, 99 Caprari. (22 Anania, 13 Brosco, 15 Bocchetti, 8 Bjarnason, 90 Ragusa, 19 Chiaretti, 80 Jonathas). All. Stroppa. CARPI (4-4-2) Sportiello; Letizia, Lollini, De Bode, Fusar Bassini; Potenza, Concas, Obeng, Pasciuti; Ferretti, Arma. (Guerci, Dascoli, Poli, Gagliolo, Sperotto, Cortesi, Pavarotti). All. Tacchini. ARBITRO Giannoccaro (Marrazzo-Del Giovane)


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 18 AGOSTO 2012

COPPA ITALIA TIM TERZO TURNO ELIMINATORIO Con chi si sente in concorrenza per una maglia da titolare?

«Con quelli che giocano nella mia stessa posizione, cioè Barrientos e Gomez». In Argentina lei ha segnato 11 gol negli ultimi 3 campionati: quanto pensa che valgano questi gol al cambio della serie A?

v Cantiere Genoa CONTRO IL VERONA ORE 20.45

identiKit & CARRIERA

Castro il piedone: «State tranquilli mi manda Simeone»

che il trequartista o la seconda punta».

Squadra ancora incompleta. Marassi sarà semivuoto per il debutto dei rossoblù

«Non saprei, mi auguro di farne il più possibile». Andrà a vivere ad Aci Castello nella vecchia casa di Spolli: da solo o in compagnia?

Scopriamo il nuovo attaccante del Catania «Diego mi dice che qui è come in Argentina»

ALESSIO DA RONCH GENOVA

«Appena possibile mi raggiungeranno la mia compagna e mio figlio Dante. Sì, si chiama proprio come il grande poeta italiano».

DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO CARUSO MASCALUCIA (Catania)

Riecco il Ferraris con il Genoa e il suo pubblico, quattro mesi dopo la sfida con il Siena, il peggior pomeriggio dell’era Preziosi. Il Grifone ritrova casa sua e quel piccolo vuoto annunciato in curva Nord, per rendere simbolica l’assenza dei tanti a cui è stata comminata la Daspo, non cambierà di molto l’atmosfera. Lo stadio sarà comunque semivuoto: ieri erano stati venduti circa 5 mila biglietti,

Ci può spiegare perché la chiamano El pata, vale a dire «il piedone»?

«Mi manda Simeone». Lui è Lucas Castro, l’ultimo degli argentini approdato a Catania, l’undicesimo per l’esattezza: un’intera squadra di calcio, ma questa è storia vecchia. La novità è l’attaccante prelevato dal Racing Avellaneda dove ha conosciuto Diego Simeone che lo ha allenato per qualche mese. ci dice Castro che non parla ancora italiano e si fa assistere da Pablo Alvarez.

«E’ il soprannome che mi hanno messo da ragazzino perché avevo già il 44 di piede e arrivavo primo sul pallone».

Niente transfer Il Genoa ripartirà contro il Vero-

«

na tra pochi amici e molti problemi. Non saranno in campo Anselmo e Velazquez, ancora senza transfer, in più non ci sarà l’acciaccato Ze Eduardo, uno dei protagonisti dell’estate, ed è in forte dubbio Kucka, altra colonna rientrata alla base con un problema alla caviglia dopo la nazionale. Bovo e Antonelli ancora non sono in condizione, così come Birsa. De Canio non fa drammi: «Chiedo una prova di fiducia ai tifosi Il nostro sarà un campionato ben diverso dall’ultimo». Di sicuro anche questo agosto appare diverso dal suo ultimo in rossoblù quando, dopo una sconfitta casalinga con il Lumezzane, proprio in coppa Italia, venne esonerato dal Genoa e sostituito da Cosmi prima ancora di iniziare il campionato. Il suo Genoa avrà il 4-3-3 come base di partenza, Gilardino dovrebbe essere preferito a Immobile, Seylour a Tozser. Granqvist dovrebbe partire titolare. Nel Verona, invece. ci sono problemi in attacco: oltre a Cocco manca Carrozza che non è partito. Rivas è in forte dubbio. Anche Hallfredsson è in forse.

So che mi troverò bene. Perchè il soprannome? Da ragazzo avevo già il 44 di piede

Cosa le ha raccontato Simeone?

«Mi ha parlato del bel campionato che ha disputato il Catania nel 2011 quando lui era in panchina e dei 46 punti record totalizzati (battuti all’ultimo campionato da Montella che ne ha fatti 48, ndr). E poi mi ha spiegato che l’ambiente è caloroso come da noi e perciò mi sarei trovato bene. Mi ha detto che qui c’è una società modello, una struttura sportiva eccellente. Ha anche elogiato il mare e la cucina di Catania». Quanto ha influito sul suo trasferimento il fatto di avere trovato in Sicilia una colonia di suoi connazionali?

«Beh, certamente aiuta, mi danno consigli, in campo mi spiegano quello che a volte non mi è chiaro e anche nel tempo libero sono per me un

De Canio ai tifosi «Dateci fiducia»

Il primo sogno era giocare in serie A e il secondo?

«Arrivare un giorno a giocare nel Milan. Ma oggi voglio davvero gustarmi soltanto il Catania». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lucas Castro, 24 anni, argentino, nuovo attaccante del Catania LIVERANI

punto di riferimento. Ma al di là di tutto c’è l’importanza di essere arrivato al Catania, un bel passo in avanti per la mia carriera. Sognavo di giocare in serie A». Da piccolo aveva una particolare predilezione per qualche squadra?

«Guardavo il calcio italiano in generale e speravo di arrivarci anche io, un giorno».

Qualche calciatore che ha acceso la sua fantasia?

«Parlando di quelli di oggi, mi piacciono molto Robinho e Pato, ma questo non vuol dire che mi ispiro a loro. Ognuno è se stesso». E lei come si descriverebbe?

«Un attaccante duttile, ma preferisco stare all’esterno, sia a destra che a sinistra del tridente. Se capita però posso fare an-

Così a Catania, ore 20.45 CATANIA (4-3-3) 1 Andujar; 22 Alvarez, 14 Bellusci, 12 Marchese, 33 Capuano; 13 Izco, 10 Lodi, 4 Almiron; 17 Gomez, 9 Bergessio, 19 Castro. (1 Frison, 6 Le Grottaglie, 28 Barrientos, 15 Morimoto, 11 Antenucci, 30 Salifu, 35 Ducarà). All. Maran. SASSUOLO (4-3-3) 1 Pomini; 23 Gazzola, 20 Bianco, 26 Terranova, 3 Longhi; 16 Valeri, 4 Magnanelli, 7 Missiroli; 19 Troianiello, 8 Pavoletti, 21 Laribi (22 Pigliacelli, 24 Marzorati, 5 Massoni, 11 Frascatore, 6 Bianchi, 10 Troiano, 9 Falcinelli). All. Di Francesco ARBITRO Ciampi di Roma (Dobosz-Pegorin)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Così a Genova, ore 20.45 GENOA (4-3-3): 1 Frey; 40 Tomovic, 5 Granqvist, 21 Canini, 24 Moretti; 8 Biondini, 14 Seymour, 91 Bertolacci; 11 Jankovic, 9 Gilardino, 19 Jorquera. (63 Spillo, 7 Rossi, 10 Merkel, 20 Mesto, 13 Antonelli, 17 Immobile, 18 Piscitella All.: De Canio. VERONA (4-3-3) 1 Rafael; 25 Crespo, 18 Moras, 20 Maietta, 6 Martinho; 19 Jorginho, 24 Bacinovic, 4 Laner; 21 Gomez, 11 Bjelanovic, 9 Grossi. (12 Nicolas, 5 Ceccarelli, 13 Abbate, 3 Albertazzi, 10 Hallfredsson, 7 Rivas, 15 Verdun). All. Mandorlini.

MERCATO LE TRATTATIVE IN B E LEGA PRO

Novara-Bastrini, affare fatto Spezia: Goian. Empoli su Foglio

AFFARI IN BALLO

Altre trattative Lunedì il Pado-

D’ANGELO-LAFFRANCHI

Nuovo colpo del Novara, che ha praticamente definito l’acquisto di Bastrini dal Vicenza. È lui l’ultimo arrivo per Tesser, che ora cerca un trequartista: piace sempre Djokovic del Cesena (c’è anche il Lanciano) e dopo aver provato un approccio puntando a uno scambio con Pinardi (respinto), adesso il Novara ci prova senza contropartite; restano vive invece le piste di un doppio scambio Giorgi-Ceccarelli con il Verona (che intanto aspetta sempre Sforzini) e Perna-Pinardi col Modena. Mosse Spezia Definita ieri l’ope-

razione Okaka, in arrivo dal Parma in prestito con diritto di riscatto per la metà (lunedì l’ufficialità), lo Spezia col Parma ha parlato anche di Santacroce: il Parma ha dato l’ok ma prima va convito il giocatore; ma per la difesa ora in pole position c’è Goian del Palermo (ultima stagione ai Glasgow Rangers), mentre piace anche Ortlechner dell’Austria Vienna.

A Catanzaro, c’è Cruz

Punto Brescia Ieri c’è stato un

incontro Corioni-Caracciolo, che ha portato a una fumata grigia: non c’è ancora l’accordo sul prolungamento del contratto da spalmare, le parti si aggiorneranno. «Siamo ancora lontani, ma un accordo si troverà», prevede Corioni. A centrocampo, intanto, c’è l’idea Vicente (Padova), che Calori lanciò al Portogruaro.

Alessandro Bastrini, 25 anni, in due stagioni con il Vicenza ha totalizzato 48 presenze e 4 gol LIVERANI

va formalizzerà l’accordo per lo scambio con l’AlbinoLeffe per Piccinni (prestito con diritto di riscatto), con Diakite (prestito con diritto di riscatto della metà) a Bergamo, questo affare non chiude la trattativa per il brasiliano Cionek (Jagiellonia). Viste le difficoltà per arrivare a Cutolo (Padova), la Ternana è andata in pressing su Guerra, ex Spezia, svincolato dal fallimento del Piacenza; piace sempre Sansone (Parma) e intriga l’idea Tiribocchi (ci sono anche Pro Vercelli e Vicenza). Il Sassuolo stringe per il doppio ritorno di Boakye (Juve) e Catellani (Catania). L’Empoli in attesa di Bondi, che ha rescisso col Sorrento, cerca un esterno: Valerio Foglio (AlbinoLeffe) è in vantaggio sul compagno di squadra Andrea Cristiano e su Mancino del Grosseto. La Reggina punta su Antonazzo del Grosseto. Il difensore Lorusso, tornato alla Sampdoria dopo la stagione al Carpi, piace al Vicenza, che aspetta sempre l’ufficialità del ripescaggio e stringe per Ragatzu (Cagliari, era a Gubbio). © RIPRODUZIONE RISERVATA

Avellino: Albadoro Gurma a Gavorrano D’ANGELO-GRILLI

S Guerra Sull’attaccante ex Spezia, svincolato, lavorano Ternana e Frosinone

S Farina Il terzino del Gubbio è richiesto dall’Ascoli: possibile scambio con Margarita

Dopo la denuncia del calcioscommesse e la convocazione in Nazionale e una buona stagione in B, Farina può essere protagonista sul mercato: il Gubbio potrebbe lasciarlo andare all’Ascoli in cambio di Margarita. Nel mirino degli umbri anche l’attaccante del Genoa Said e il difensore Ponti, che è in prova dall’Atalanta. In Prima Si muove sempre il Carpi: in difesa può tornare Terigi (a metà fra Crotone e Genoa) se parte Dascoli. A Perugia ha risolto il contratto Gucci (che va in D alla Pistoiese). Andria: oltre a Nocerino e Mascolo (ex Arzanese, di proprietà del Carpi) ritornano Larosa e Tartaglia, la scorsa stagione già in Puglia. Il Catanzaro ha ufficializzato l’ingaggio del brasiliano Sergio Pereira Cruz, ex Campobasso. La Tritium ha ufficializzato Spagnoli dallo Spezia. Il Frosinone cerca certezze è punta Marchi e Guerra

(svincolati dal Piacenza). L’Avellino per l’attacco pensa ad Albadoro (Bari). A Latina si è dimesso il presidente Michele Condò che ha consegnato il pacchetto di maggioranza al vice presidente Pasquale Maietta: alla base della decisione il precario stato di salute dell’ormai ex presidente. Reggiana: Calzi rescinde. In Seconda Ufficiali Zampa alla

Salernitana — che ingaggia il difensore Rinaldi, ex Fondi, già a Salerno nel 2004 —, Ferrara e Petrilli alla Vigor Lamazia e Vecchi e Pietrabisi al Mantova, che è vicino a chiudere anche Conti (ex Como), Giordani (la scorsa stagione al Montichiari), per il ritorno di Caruso e per Basso (Reggina); idea Ephraim O’Neal, baby del Brescia. Gentile firma al Savona. Il Chieti è vicino a Cappa, portiere del Vicenza. Il Martina punta Rapisarda del Catania. Funari (Frosinone) a un passo dall’Arzanese. Gurma (Reggiana) firma per il Gavorrano. © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 18 AGOSTO 2012

o, non sarà una passeggiata per Contador N (a fianco, nella foto Bettini). Il madrileno dovrà faticare, e tanto, per vincere la Vuelta che scatta stasera da Pamplona, la città di Miguel Indurain, il più grande corridore spagnolo di sempre: 5 Tour e 2 Giri. Da Miguelon ad Alberto, quasi un passaggio di consegne. Perché l’entusiasmo che si è scatenato in Spagna sembra dimenticare che l’ultima corsa di Contador prima della stop risale al 5 febbraio. Poi la squalifica, retroattiva, di due anni, per la positività al clenbuterolo al Tour de France

giovani in Fuga

Fabio Borini, preso dal Liverpool. La diaspora dei giovani talenti della nostra serie A è dolorosa, lo specchio di un mercato segnato dalla rinunce. Più che dagli investimenti. E tanto per affondare il coltello nella piaga le ultime cronache ci consegnano anche gli assalti del Manchester City al romanista Daniele De Rossi e quello del Psg allo juventino Lichtsteiner dopo che Leonardo ha fatto il pieno più costoso in casa Milan con Ibrahimovic e Thiago Silva. Ogni storia ci consegna un perché. Ma è il quadro d’insieme a preoccupare. Le difficoltà economiche dei nostri club s’uniscono allo strapotere finanziario della Premier League, soprattutto. Ma non basta questa constatazione (oggettiva) a giustificare un simile fenomeno. Nel mezzo c’è anche un bel po’ d’improvvisazione. Passi, infatti, che l’Inter sia costretta ad uscire di scena dall’asta per Lucas, visto che il Psg

Gaston Ramirez, 21 anni, verso Southampton NEWPRESS

2010, e il rientro a inizio mese all’Eneco Tour in Belgio. Sei mesi senza correre non sono pochi, anche per un fuoriclasse come Alberto. Ricordiamoci che chi, come Basso e Valverde, è rientrato dopo lunghi stop, ha sempre pagato all’inizio. E’ vero che Contador ha avuto un periodo di inattività inferiore, e si è allenato allo sfinimento, ma comunque potrebbe pagare la mancanza di ritmo e l’abitudine allo sforzo continuo di tre settimane. Dieci arrivi in salita sono quasi un’esagerazione: una tappa su due

laPuntura

VIA ANCHE RAMIREZ DOPO VERRATTI MANCANZA DI SOLDI E DI CORAGGIO ultimo addio è quello a Gaston Ramirez, L’ destinato al Southampton. Segue quello a Marco Verratti, ormai al Psg. O allo stesso

mette sul piatto ben 43 milioni di euro. In questo caso la concorrenza per il brasiliano era insostenibile. Sono molto differenti i casi di Ramirez e Verratti, appunto. I nostri dirigenti hanno avuto tutto il tempo per apprezzare le loro doti. Non a caso i nomi del centrocampista del Pescara e del mancino del Bologna sono stati associati proprio alla Juve e all’Inter. Peccato, però, che sul più bello a Psg e Southampton siano bastati 15 milioni di euro per portarceli via. E le trattative imbastite nel frattempo ci confermano che Bologna e Pescara avrebbero anche accettato delle contropartite tecniche. La realtà è che dietro questo vere e proprie rinunce ci sono delle scelte ben precise. Né Inter né Juve avrebbero dato a Ramirez e Verratti una maglia da titolare e ciò giustifica il loro attendismo in queste due operazioni. Ma il discorso potrebbe essere facilmente allargato ad altri nostri giovani di prospettiva. La realtà è che alla perdita di competitività va associata un’ormai conclamata penuria di coraggio. E questo secondo aspetto incide in maniera significativa. Anche perché si ha chiara l’impressione che certi ritardi nelle scelte sui giovani siano la conseguenza di un’evidente mancanza di programmazione. Uno dei paradossi è rappresentato proprio dalla società di Massimo Moratti, da anni protagonista nella valorizzazione del proprio vivaio. Tanti investimenti, risultati eccellenti. E una generazione di fenomeni in giro per il mondo. Peccato che nessuno di questi sia ora nella rosa di Andrea Stramaccioni. Proprio la carta bianca data al tecnico che ha vinto la Next Generation è la riprova dell’inversione di tendenza. L’Inter s’è appena ripreso Longo dal Genoa e sta svecchiando la rosa. Ma il tempo perso in precedenza pesa. E non poco. Così questo mercato è ancora in salita. E ciò non vale solo per i nerazzurri. E’ un problema che riguarda più o meno tutti. Occorre voltar pagina in fretta. Altrimenti le prossime estati saranno ancora più tribolate.

di ROBERTO PELUCCHI

f Massimo Carrera in un solo giorno ha vinto quanto Antonio Conte in un anno.

laVignetta

er il secondo anno di fila alleno i giovani P dell’Atalanta: esperienza vera, unica, utile per trasmettere e che trasmette tanto. Per questo mi sento di dare un bel consiglio a Pippo Inzaghi, che credo di aver conosciuto bene anche come ragazzo: usi lo stesso entusiasmo e la stessa passione che aveva in campo con i suoi Allievi del Milan. E pensi sempre prima a loro che a se stesso, anteponendo il loro percorso al proprio: tramite le conoscenze maturate in anni di calcio professionistico può solo migliorare chiunque lo seguirà, e la conseguenza diretta sarà quella di migliorare se stesso ma sempre attraverso la crescita dei propri giovani. Conoscendolo, so che questa sarà la prima tappa di una carriera che lui vorrà sempre... a salire: a differenza di me, che ho scelto di lavorare solo con i giovani, Pippo vorrà migliorare e crescere ma potrà farlo solo e solamente pensando prima allo sviluppo dei suoi allievi. I giovani hanno bisogno di una guida presente e importante, Inzaghi lo può essere e credo lo sarà davvero a patto che tutta la forza mentale che metteva in campo regga ogni comparto del suo nuovo lavoro che proprio ieri ha intrapreso con grande trasporto.

Pippo deve capire una cosa fondamentale: non succede a tutti i calciatori di appendere le scarpe al chiodo e un minuto dopo di ritrovarsi allenatori nelle giovanili di una squadra per la quale hanno giocato. E’ una grande fortuna, che lui dovrà sfruttare al meglio. E’ un’esperienza straordinaria, allenare i giovani: perché se li segui e li istruisci, non smettono mai di darti soddisfazioni. Fra l’altro Pippo comincia la propria avventura allenando una categoria — gli Allievi — che arruola ragazzi con l’età perfetta per l’apprendimento: sono sedicenni e hanno grande capacità di assorbimento associata ad uno sviluppo della materia già approfondita. Purtroppo, però, da noi passa sempre il messaggio che anche nei settori giovanili serve il risultato, che è importante vincere. Il risultato, invece, non è quello del tabellino, della partita singola, del campionato o del torneo in questione; è la crescita di questi ragazzi, perché la loro maturazione porta inevitabilmente anche te a progredire. Insomma, a Pippo consiglio di mettere sempre la formazione e l’istruzione dei giovani davanti a se stesso: in questo settore è fondamentale, anche perché più in alto si va con la panchina (e parlo in ambito professionistico) e più avrà tempo di pensare a se stesso. Oggi contano i giovani. Oggi per il domani. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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liga&Premier

Più assi in Spagna Ma il super torneo è quello inglese Real e Barcellona cattedrali nel deserto Tra Manchester e Londra ci si diverte di più

Hazard (Chelsea), la nuova stella della Premier in lotta con Zabaleta EPA

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

LAWRENCE CLARKE Ostacolista, olimpico britannico

Che si diventi atleti o meno, i campi da gioco sono cruciali per la crescita fisica e mentale dei bambini @lawrence clarke

FERNANDO ALONSO Pilota della Ferrari F.1

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PIPPO INZAGHI ALLENI I SUOI RAGAZZI CON LA PASSIONE CHE AVEVA IN CAMPO

si conclude in montagna. Più o meno dure, ma Lagos de Covadonga e Bola del Mundo mettono paura. Quella che potrebbe mettere a Contador il rivale numero uno, Christopher Froome, il keniano bianco di Sky che al Tour è andato in salita più forte della maglia gialla Wiggins. Tenere quei ritmi dopo 50 giorni ci sembra impossibile, ma è proprio questa la sfida più intrigante: la voglia di Contador di ritornare subito sul trono dopo la macchia, da lui sempre respinta, della positività, contro la voglia di Froome di dimostrare di saper vincere anche da solo, al primo grande giro da capitano. Gli altri ci sembrano comparse designate.

di VALERIO MARINI

dai retta allo Zio

di BEPPE BERGOMI

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VUELTA: CONTADOR PER IL RISCATTO FROOME FA PROVE DI FUTURO

ilDuello di LUCA GIALANELLA

di CARLO LAUDISA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Grande spettacolo e grande atmosfera con il crack @davidguetta!! alo oficial

IGNAZIO MOSER Ciclista, figlio di Francesco Moser

Oggi niente allenamento... Vendemmia! @IgnazioMoser

FABIO CANNAVARO Capitano del Mondiale 2006

Buona Giornata dell’Indipendenza ai miei amici indonesiani... @fabiocannavaro

di PAOLO CONDÒ

è stato un tempo, ed è C’ fatale esserne nostalgici, nel quale la serie A poteva allo stesso tempo considerarsi il campionato più bello del mondo e quello che conteneva il maggior numero di campioni. Oggi il primato è diviso tra la Premier inglese, sicuramente il torneo più importante e divertente, e la Liga spagnola, che grazie a Real Madrid e Barcellona continua a includere almeno 20 dei migliori 40 calciatori del pianeta. Premier e Liga scattano oggi, quasi assecondando una cadenza studiata a tavolino: una settimana fa la Ligue 1 francese — c’era l’urgenza di scoprire il nuovo Paris St.Germain — in questo week-end i campionati più pesanti, e diamo pure altri sette giorni di tempo alla serie A, che si sta riorganizzando nell’estate di mercato più difficile della sua storia. Due trasferimenti in corso in queste ore, quelli di Modric dal Tottenham al Real Madrid e di Song dall’Arsenal al Barcellona, contribuiranno a frenare — non a fermare — una redistribuzione dei talenti in senso favorevole alla Premier. L’annoso problema della Spagna è quello di avere due cattedrali nel deserto. Malgrado tutto ciò che sceicchi e oligarchi stanno affastellando altrove, Real e Barça continuano a essere le squadre più forti: il loro vantaggio sulle avversarie interne, però, è salito a livelli grotteschi, prova ne sia la differenza di 39 punti fra prima e terza lo scorso maggio. Così sbilanciata, la Liga è uno sfibrante slalom parallelo fra le due protagoniste, dove persino un pareggio rischia di essere decisivo nella corsa al titolo. Nel finale della scorsa stagione Mourinho ha pienamente legittimato il trionfo del Madrid vincendo una grande partita al Camp Nou; se però l’avesse persa, il Real avrebbe comunque fatto suo il

campionato grazie al pieno pressoché totale registrato contro tutti gli altri rivali. Hanno fatto 100 punti, i blancos: due sconfitte, quattro pareggi e trentadue (32!) vittorie. Sull’altra sponda Leo Messi ha segnato cinquanta (50!) gol: tredici squadre su venti non ci sono arrivate. E’ lecito trasecolare per certe cifre, ma il disegno di mantenere Real e Barça ai vertici d’Europa, perseguito attraverso una spartizione ultra-sperequata dei diritti tv, sta uccidendo la Liga. Mourinho parte col 51 per cento di chance di bissare il titolo, Tito Vilanova debutta con un buon 49, ed è completamente impossibile che succeda qualcosa di diverso. Di tutt’altra salute gode invece la Premier, che oltre ai due in viaggio per la Spagna ha perso soltanto il grande Drogba, pensionato in Cina, mentre la coda all’ingresso si allunga a dismisura: Hazard, Oscar, Marin, Podolski, Giroud, Cazorla, Kagawa e qualcosa arriverà ancora (Moutinho, speriamo non De Rossi e Cavani). L’Inghilterra è la Mecca del calcio perché la Premier ha raggiunto un ottimo equilibrio tra incassi da stadio e da tv, e la cosa — oltre alla constatazione che Londra è la prima piazza finanziaria mondiale — ha funzionato da attrattiva per i capitali più disparati e allegramente dissennati; ma il vero capolavoro è stato l’allargamento delle concorrenti al titolo (e di conseguenza alla Champions), col City allo stesso livello dello United — anzi, Van Persie serve a Ferguson per rimontare il gap e riportarsi un filo avanti —, il Chelsea rinnovato in direzione stilisticamente forte, l’Arsenal che rinasce sempre dalle sue ceneri. E poi il Tottenham di Bale (e Villas Boas), il Liverpool di Suarez... C’è stato un tempo in cui la serie A aveva i soliti campioni di Juve, Milan e Inter, ma poi nel Napoli giocava Maradona, nella Roma Falcao, nell’Udinese Zico... © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 18 AGOSTO 2012

MOTOMONDIALE GP INDIANAPOLIS MOTOGP/1 PILOTA (NAZ-MOTO) 1. STONER (AUS-Honda)

TEMPO 1’41"925 media 148,909 km/h 2. PEDROSA (SPA-Honda) 1’42"106 3. HAYDEN (USA-Ducati) 1’42"472 4. SPIES (USA-Yamaha) 1’42"536 5. BRADL (GER-Honda) 1’43"027 6. BAUTISTA (SPA-Honda) 1’43"195 7. CRUTCHLOW (GB-Yamaha) 1’43"295 8. LORENZO (SPA-Yamaha) 1’43"312 9. ROSSI (ITA-Ducati) 1’43"345 10. BARBERA (SPA-Ducati) 1’43"736 11. DOVIZIOSO (ITA-Yamaha) 1’43"745 12. HERNANDEZ (COL-Bqr) 1’44"328 13. A.ESPARGARO (SPA-Art) 1’44"714 14. ABRAHAM (R.CEC-Ducati) 1’44"739 15. PASINI (ITA-Art) 1’44"913 16. DE PUNIET (FRA-Art) 1’46"298 17. SILVA (SPA-Bqr) 1’46"332 18. PIRRO (ITA-Ftr) 1’46"480 19. EDWARDS (USA-Suter) 1’46"520 20. RAPP (USA-Apr) 1’46"619 21. PETRUCCI (ITA-Ioda) 1’46"941 22. ELLISON (GB-Art) 1’47"506 23. YATES (USA-Bcl) 1’48"054

MOTOGP/2 PILOTA (NAZ-MOTO) 1. PEDROSA (SPA-Honda)

TEMPO 1’39"783 media 152,106 km/h 2. SPIES (USA-Yamaha) 1’40"078 3. LORENZO (SPA-Yamaha) 1’40"502 4. DOVIZIOSO (ITA-Yamaha) 1’40"560 5. STONER (AUS-Honda) 1’40"623 6. CRUTCHLOW (GB-Yamaha) 1’41"055 7. BAUTISTA (SPA-Honda) 1’41"072 8. BRADL (GER-Honda) 1’41"255 9. HAYDEN (USA-Ducati) 1’41"397 10. ROSSI (ITA-Ducati) 1’41"529 11. DE PUNIET (FRA-Art) 1’41"855 12. ABRAHAM (R.CEC-Ducati) 1’42"279 13. PASINI (ITA-Art) 1’42"290 14. A.ESPARGARO (SPA-Art) 1’42"360 15. HERNANDEZ (COL-Bqr) 1’42"761 16. PIRRO (ITA-Ftr) 1’42"761 17. ELIAS (SPA-Ducati) 1’43"095 18. EDWARDS (USA-Suter) 1’43"813 19. SILVA (SPA-Bqr) 1’44"122 20. ELLISON (GB-Art) 1’44"127 21. PETRUCCI (ITA-Ioda) 1’44"609 22. YATES (USA-Bcl) 1’46"021 RAPP (USA-Apr) non classificato

MOTO2

I soliti guai Vale: «Faccio fatica nelle curve più lente» DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERI INDIANAPOLIS

Sarà la firma ormai vicinissima con la Ducati o la facilità con la quale, da qualche gara in qua, riesce a piaz-

3

Circuiti tabù per Jorge Indy, con Aragon e Valencia, è uno dei 3 circuiti in cui Lorenzo non è mai partito dalla pole

zare la propria Yamaha tra i primissimi. Fatto sta che Andrea Dovizioso mette in scena un’allegria inconsueta per uno come lui, sempre molto attento nello sviscerare parole ed emozioni. Invece, alla domanda se il quarto podio di fila, il

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Pole di Jorge e Dani Se uno dei due oggi dovesse fare il miglior tempo, supererebbe l’altro nella classe regina

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Vittorie di Stoner Casey è il quarto pilota più vincente di sempre nella classe regina; 1o è Rossi (79)

Ben Spies, ma in scia al leader iridato Jorge Lorenzo —. Come velocità non sono molto lontano e se quest’anno ammetto che per due volte il podio è arrivato anche con un po’ di fortuna, nelle altre due occasioni me lo sono conquistato

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Podi di fila per Pedrosa La serie è stata aperta in Catalogna: è frutto di 1 vittoria, 3 secondi e 2 terzi posti

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO FALSAPERLA INDIANAPOLIS (Stati Uniti)

È stato un po’ come tornare in ufficio dopo le vacanze. Se non proprio al rallentatore, diciamo che si è ricominciato a passo felpato. Ma non è stata colpa dei piloti. Indy è così: qui la pista vera è il catino, mentre lo stradale che ne utilizza solo il rettilineo centrale è stato un’invenzione per attirare la F.1 (che girava al contrario rispetto alle moto ed è durata troppo poco) e il Motomondiale, che l’anno prossimo traslocherà ad Austin (Texas), dove le 4 ruote correranno già il 18 novembre. Per tutto l’anno sullo stradale non gira nessuno e l’asfalto fa fatica a gommarsi. Così il primo turno libero del mattino è stato una pura perdita di tempo. Mentre al pomeriggio i piloti si sono scatenati.

Super Pedrosa detta legge a Indy Dovi con i grandi o Rossi è solo 10

PILOTA (NAZ-MOTO) TEMPO 1. P.ESPARGARO (SPA-Kalex) 1’43"575 media 146,537 km/h 2. M.MARQUEZ (SPA-Suter) 1’44"143 3. CORTI (ITA-Ftr) 1’44"469 4. REDDING (GB-Kalex) 1’44"512 5. TEROL (SPA-Suter) 1’44"727 6. AEGERTER (SVI-Suter) 1’44"753 7. SMITH (GB-Tech 3) 1’44"772 8. CORSI (ITA-Ftr) 1’44"824 9. RABAT (SPA-Kalex) 1’45"077 10. IANNONE (ITA-Speed Up) 1’45"104 11. KALLIO (FIN-Kalex) 1’45"140 12. SIMON (SPA-Suter) 1’45"160 13. LUTHI (SVI-Suter) 1’45"204 14. CARDUS (SPA-Ajr) 1’45"234 15. NAKAGAMI (GIA-Kalex) 1’45"236 16. SIMEON (BEL-Tech 3) 1’45"423 17. ZARCO (FRA-Motobi) 1’45"569 18. WEST (AUS-Speed Up) 1’45"610 20. DE ANGELIS (RSM-Ftr) 1’45"966 26. ROLFO (ITA-Suter) 1’46"588 31. ANDREOZZI (ITA-Speed Up) 1’49"448

Fuga Soprattutto Dani Pedrosa, che solitamente nelle prove si nasconde ma che qui tre anni fa aveva trovato un affiatamento perfetto con questa pista piccola, innaturale e dove si gira in senso antiorario. Stava dominando quella gara, poi cadde: «Un errore da principiante», disse allora. Ieri ha fatto il ritmo per tutti. È scappato via e gli altri hanno dovuto tirare fuori la lingua per cercare di arginarlo. Perché, malgrado si sia fatto sul serio per

MOTO3

LE ALTRE CLASSI CORTESE BRILLA IN MOTO3

PILOTA (NAZ-MOTO) 1. CORTESE (GER-Ktm)

Espargaro, è già record Iannone alla Ducati? Il sì a metà settembre

TEMPO 1’49"307 media 138,852 km/h 2. KENT (GB-Ktm) 1’49"433 3. OLIVEIRA (POR-Suter Honda) 1’49"596 4. M.VIÑALES (SPA-Ftr Honda) 1’49"694 5. SALOM (SPA-Kalex Ktm) 1’49"827 6. RINS (SPA-Suter Honda) 1’49"986 7. FOLGER (GER-Kalex Ktm) 1’50"356 8. FAUBEL (SPA-Kalex Ktm) 1’50"368 9. L.ROSSI (FRA-Ftr Honda) 1’50"428 10. MARTIN (SPA-Ftr Honda) 1’50"902 11. KORNFEIL (R.CEC-Ftr Honda) 1’50"918 12. VAZQUEZ (SPA-Ftr Honda) 1’50"961 13. KHAIRUDDIN (MAL-Ktm) 1’51"011 14. FENATI (ITA-Ftr Honda) 1’51"072 15. I.VIÑALES (SPA-Ftr Honda) 1’51"238 16. MONCAYO (SPA-Ftr Honda) 1’51"297 17. A.MARQUEZ (SPA-Suter Honda) 1’51"306 18. BINDER (S.AF-Kalex Ktm) 1’51"479 19. ANTONELLI (ITA-Ftr Honda) 1’51"724 24. TONUCCI (ITA-Ftr Honda) 1’52"040 26. MORCIANO (ITA-Ioda) 1’52"446 30. PONTONE (ITA-Ioda) 1’53"455 32. MORETTI (ITA-Mahindra) 1’54"124

quinto della stagione, sia alla sua portata, il Dovi si lancia in un «sì, sì, sì» convincente. «Il livello è altissimo, ma il podio per me è possibile — spiega il forlivese del team Tech3, 4o tempo a 777 decimi da Pedrosa e quasi mezzo secondo da

INDIANAPOLIS

Faticano i piloti italiani nelle cilindrate minori, con il solo Claudio Corti che nel finale è riuscito a conquistare un incoraggiante terzo posto in Moto2, dietro ai soliti Pol Espargaro (giro record in 1’43"575) e Marc Marquez. Era un po’ che non si vedeva Corti nelle primissime posizioni: dopo lo strepitoso podio (2o) di Le Mans aveva incontrato grandi difficoltà. Ma a Indy il comasco è

Lo spagnolo stacca tutti nelle libere Lorenzo, che non gradisce la pista, è a 0"7 Stoner frenato dalla sospensione guasta soli 45 minuti, lo spagnolo della Honda ha girato con grande costanza ed ha anche già abbattuto il record della pista in gara (quindi con gomme dure, come quelle utilizzate ieri) che appartiene al suo compagno Casey Stoner, decisamente più in difficoltà, anche perché sulla sua moto si è presentato un problema alla sospensione posteriore (forcellone, link o ammortizzatore) non meglio identificato. La Honda

riuscito a trovare un buon ritmo e rivederlo davanti fa ben sperare per un GP da protagonista. Ottavo Simone Corsi, che nel 2011 si era visto sfuggire la pole per un solo millesimo, decimo Andrea Iannone, autore nel 2010 di una spettacolare rimonta, conclusa al quarto posto. Andrea, però, ha iniziato male e ha chiuso staccato di 1"529: c’è molto da lavorare.

Bel recupero di Andrea: 11 o al mattino poi chiude a soli 58 millesimi da Jorge

essere efficace in MotoGP, categoria nella quale correrà nel 2013: Andrea ha firmato un accordo con la Ducati che prevede una serie di test (uno già effettuato al Mugello), con un’opzione che scadrà a metà settembre. Se il pilota e la Casa si piaceranno, è già pronto un contratto di due anni, con la possibilità nel 2014 di entrare nella squadra ufficiale. L’alternativa è quella del team Gresini, ma in questo caso le trattative sono più indietro. Solo 20o Alex De Angelis, che però adora questa pista: nel 2009 era arrivato secondo in MotoGP.

MotoGP Talento cristallino, Ian-

Fenati In Moto3, miglior tempo per Cortese, con Maverick Viñales quarto; il migliore degli italiani è Fenati, 14˚ a 1"765. Antonelli, vincitore delle ultime due prove del Civ, è 19˚.

none fatica a essere costante, una qualità fondamentale per

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g.z.

qui può recuperare sulla Yamaha di Jorge Lorenzo («la pista dove negli ultimi 2 anni ho fatto le mie gare peggiori», dice il leader iridato), anche se tecnicamente si è impegnata soltanto per fornire ai piloti satellite Bautista e Bradl (7o e 8o) aggiornamenti di telaio. I due piloti ufficiali, invece, hanno optato per scelte diverse: conservativo Casey che ha usato il telaio come era ad inizio anno; proiettato sul 2013 inve-

Che voli! Barbera cade al ritorno in sella Lo rimpiazza Elias INDIANAPOLIS — (f.f.) Non è stato fortunato il rientro a tempo di record (1 mese) di Hector Barbera, che nei test al Mugello si era fratturato tibia e perone destri. Lo spagnolo della Ducati-Pramac è volato di nuovo all’ultima curva nelle libere del mattino. La Tac ha evidenziato la frattura delle vertebre dorsali 5-6-8 ed è stato sottoposto a ulteriori esami. Il suo posto è stato preso dalla riserva Toni Elias. Caduto al mattino anche Cal Crutchlow IPP DA TV-REUTERS

ce Dani, che ha deciso per usare l’ultimissima soluzione. Ulteriori novità si vedranno nei test dopo Brno e poi il 4-5 settembre ad Aragon. Inseguitore Le Yamaha per il

momento devono rincorrere, con Ben Spies (a poco meno di 3 decimi) davanti al caposquadra Lorenzo. Non è un caso, ma, come dice Andrea Dovizioso, che bracca i due ufficiali, «è solo una questione di gradi-


SABATO 18 AGOSTO 2012

«Ma con la gomma dura ho migliorato all’ultimo giro» Dovizioso: «Il podio è alla mia portata» Valentino Rossi, 33 anni, nel 2012 è salito sul podio solo a Le Mans (2˚) CANONIERO

con la velocità». La pista sempre più pulita e rapida gli regala buone sensazioni. «Sono contento del ritmo del pomeriggio. Al mattino l’asfalto era sporchissimo e quindi è stata una sessione inutile. Ma finire lontano, staccato di 1”8 da Sto-

ner non è comunque stato bello. Il pomeriggio abbiamo cambiato qualcosa sulla moto, il feeling è migliorato subito e ho trovato un buon passo. Ma gli interventi fatti non bastano, visto che Spies sta dimostrando di poter girare molto forte. Questa è un po’ la sua pista, ed è un riferimento importante. Eppoi c’è la Honda che qui si trova a suo agio. Lo scorso anno ha vinto Stoner, Pedrosa è sempre stato molto veloce e lo sta dimostrando. Però ripeto, mi sento bene e sono convinto di potermela giocare». Ducati Non manca neppure la domanda su come ha visto in pista quella che sarà la sua futura moto: «Fino a quando non la provi, non puoi capire quali sono i punti di forza o quelli negativi di una moto».

Valentino Peggiora un po’, ma

Bilancio Nel complesso, però,

non troppo, l’umore di Valentino Rossi, 10o tempo alle spalle del compagno Nicky Hayden, con una Ducati che anche qui sembra in difficoltà, «anche se la sensazione è quella di riuscire a guidarla meglio di un anno fa». Il problema numero 1, che i tecnici di Borgo Panigale stanno cercando di risolvere ,ha un nome ben preciso: accelerazione. «In uscita dalle curve lente perdiamo tantissimo — spiega Valentino —. Gli altri usano molta meno elettronica di noi e riescono a scaricare meglio la potenza, mentre noi facciamo molta più fatica. Soprattutto all’uscita dei due tornantini. E quindi, anche se arriviamo in fondo al rettilineo molto veloci, l’uscita troppo lenta dall’ultima curva ci penalizza».

il bicchiere di Rossi per il momento sembra essere mezzo pieno, «perché, anche se la posizione non è speciale, il comportamento della moto non è così male. Io poi sulla Ducati mi trovo a fare molta più fatica nelle curve a sinistra e qui ce ne sono tante, così come a Laguna Seca. Il secondo gruppo però non è lontano e, rispetto al mattino, siamo scesi di due secondi. Anche se poi il pomeriggio, dopo due buone uscite, nella terza abbiamo cambiato qualcosa per migliorare l’ingresso in curva che però non ha funzionato. Ma ho sempre girato con la stessa gomma, la dura, perché credo che qui non si potrà fare la gara con la morbida, facendo il mio miglior tempo proprio all’ultimo giro». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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la guida Domani, sul circuito (4.216 metri) ricavato nel catino dell’Indiana, si corre il GP di Indianapolis, 11a gara del Mondiale (su 18). La differenza di fuso con l’Italia è di -6 ore. OGGI Libere 3: ore 15.15 Moto3; 16.10 MotoGP; 17.10: Moto2. Qualifiche: ore 19 Moto3; 19.55 MotoGP; 21.10 Moto2. Tutto su Italia 2. Le qualifiche anche su Italia 1. DOMANI Warm up su Italia 2: ore 14.40 Moto3; 15.10 Moto2; 15.40 MotoGP. Gare su Italia 1 e 2: ore 17 Moto3 (23 giri pari a 96,968 km); 18.20 Moto2 (26 giri pari a 109,616 km); 20 MotoGP (28 giri pari a 118,048 km). CLASSIFICHE MotoGP: 1. Lorenzo p. 205; 2. Pedrosa 182; 3. Stoner 173; 4. Dovizioso 121; 8. Rossi 82. Moto2: 1. M. Marquez p. 163; 2. P. Espargaro 129; 3. Iannone 129. Moto3: 1. Cortese p. 164; 2. M. Viñales 155; 4. Fenati 85.

Jorge critica il circuito «Si corre sul ghiaccio» Casey concorda: «È addirittura peggio dell’anno scorso» Dani sorride: «Sono stato costante, mi pare un buon inizio» GIOVANNI ZAMAGNI INDIANAPOLIS

L’approccio è stato prudente, come peraltro fa sempre a Indianapolis, perché la pista non gli piace e l’asfalto è in pessime condizioni. «In alcuni punti sembra di guidare sul ghiaccio», sintetizza Jorge Lorenzo, che dopo essere stato solo ottavo a 1"387 nel primo turno, è risalito fino al terzo posto nel pomeriggio, a 0"719 da Pedrosa. «Ho recuperato molto, ma c’è ancora tanto da lavorare», analizza onestamente, ma non troppo preoccupato, perché i progressi fatti nel secondo turno lo fanno guardare con un certo ottimismo al prosieguo del fine settimana, su una delle piste per lui più difficili.

Dani Pedrosa, 26 anni. A destra Jorge Lorenzo, 25 MILAGRO-AP

mento della pista, come ho sempre detto: qui Jorge fa fatica, mentre Ben ha sempre girato fortissimo». Andrea ormai è una sicurezza. E dopo aver faticato al mattino (11o e praticamente ultimo delle MotoGP a 1"8) ha recuperato brillantemente, arrivando a 58 millesimi da Lorenzo. Rosse A proposito di guai, non

è andata benissimo alle Ducati, che si trovano praticamente

appaiate (la differenza è poco più di 1 decimo) in nona e decima posizione, con il solito Nicky Hayden davanti a Valentino Rossi, che sintetizza i problemi in un unico guaio: «Perdiamo tutto nelle due curvette lente». Il rischio è che, quando oggi gli altri miglioreranno nettamente con la pista ancora più gommata, i due piloti in rosso non riescano a trovare la strada per ricucire.

Il leader iridato: «Qui non mi trovo a mio agio, ci ho corso due delle mie gare peggiori»

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Ricordi Qui Lorenzo ha vinto una volta, nel 2009, anche grazie alla caduta di Pedrosa, ma i ricordi sono soprattutto negativi. «Negli ultimi due anni ho disputato due delle mie peggiori gare in MotoGP (3˚ nel 2010, 4˚ nel 2011; n.d.r.): è una pista particolare, dove fatico a trovare un buon ritmo». Ecco quindi che il terzo posto può essere considerato incoraggiante, specie per i progressi fatti giro dopo giro. «Sicuramente abbiamo

fatto un buon passo in avanti, ma ancora non basta, perché Pedrosa va fortissimo. L’inizio è stato problematico, poi ho preso maggiore sicurezza, ma rimane una tappa complicata». Ghiaccio La tenuta del manto

stradale è così scarsa che Lorenzo sottolinea più volte come «la sensazione è quella di essere sul ghiaccio, anche visivamente, specie sul tratto di asfalto più bianco di colore. Nel secondo turno la situazione è migliorata. Dobbiamo lavorare; l’obiettivo, come sempre, è salire sul podio». Con la solita onestà, lo spagnolo capoclassifica del Mondiale non cerca scuse: «Non è un problema di moto, perché la M1 è competitiva, come conferma il buon secondo posto di Spies. Rispetto ad altri tracciati, fatico in ingresso curva ed è lì, soprattutto, dove dobbiamo fare un passo in avanti. Non sono completamente tranquillo, questo è vero, ma poco alla volta stiamo cercando di avvicinarci». Competitivo Sicuramente più

sereno Dani Pedrosa, anche se, per carattere, non è certo uno che si esalta per una prestazione, seppure più che positiva, nelle libere. «Come a Laguna Seca — spiega — ho scelto il

CROSS IN GRAN BRETAGNA

Alle 18 si corre la seconda manche A Chiara basta arrivare tra le prime 20 pure in caso di vittoria della rivale Kane

L’appuntamento con la storia è fissato alle 17 (le 18 in Italia): a quell’ora scatterà la seconda manche (20 minuti più due giri) del GP di Gran Bretagna, ultima prova del Mondiale femminile di cross

con la parmense Chiara Fontanesi che, dopo aver vinto la prima manche giovedì, può diventare la prima italiana a conquistare il titolo. Alla 18enne parmense (che si è auto battezzata Kiara per avere un nome più aggressivo) basterà piazzarsi nei primi 20 anche nel caso in cui l’unica avversaria, la nord irlandese Natalie Kane,

Scontroso Poco sorridente Ca-

sey Stoner: non è certo una novità dopo la prima giornata di prove. Dopo aver ottenuto il miglior tempo al mattino, il campione del mondo ha chiuso quinto staccato di 0"840 dal compagno di squadra, con una moto decisamente ballerina in alcuni punti. Non è la prima volta che accade il venerdì e per le qualifiche si può prevedere un netto salto in avanti del fenomeno della Honda. «Il circuito era veramente in pessime condizioni — è la sua critica —, addirittura peggiori dell’anno scorso. Nel primo turno era impossibile lavorare sulla messa a punto ed era poco divertente guidare. Poi la situazione è migliorata, ma siamo lontani dai livelli ai quali siamo abituati». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino

La Fontanesi può diventare oggi la prima italiana iridata

MASSIMO ZANZANI MATTERLEY BASIN (Gran Bretagna)

telaio nuovo, che utilizzo su entrambe le moto. Per quanto riguarda le prove, il turno del mattino è stato poco significativo, perché l’asfalto era veramente in pessime condizioni, mentre nella seconda sessione si è potuto lavorare con maggiore efficacia sulla messa a punto generale. Sono stato costante, è stato sicuramente un buon inizio, ma c’è ancora molto da fare».

staccata di 74 punti (sui 75 da assegnare), vincesse la prova. Si corre su una pista storica perché Matterley Basin si trova a meno di 50 km di distanza dal tracciato dove nel 1924 si disputò il primo evento fuoristrada, allora denominato Scrambler. Cairoli Domenica (diretta su

Sportitalia 2 dalle ore 13) invece i riflettori si sposteranno su Antonio Cairoli (Ktm) che, dopo aver raggiunto a Loket le 50 vittorie iridate mira nella 13ª tappa iridata ad aggiungere altri punti ai 30 di vantaggio sull’inseguitore il belga Clement Desalle (Suzuki). Intanto ieri è stato assegnato l’Europeo 125 che è andato allo sloveno Tim Gajser (Ktm). Chiara Fontanesi, 18 anni IPP

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ALL’ASTA A PEBBLE BEACH

Ferrari da 8 milioni A Pebble Beach, in Califor nia, va in scena la più importante kermesse mondiale di auto d’epo ca. All’asta anche la Ferrari 857 Sport del 1955 appartenuta all’arti sta Andy Warhol (valore 10 milioni di dollari, circa 8 milioni di euro) e una Ferrari 250 GT SWB California Spider del 1962 (valore 8 milioni di dollari, circa 6,5 milioni di euro).

EUROPEO ENDURO

Tre vittorie azzurre (d.a.) Tre vittorie italiane ieri in Slovacchia nell’ultima prova del l’Europeo enduro: a segno Jacopo Cerutti (TM) nella Junior E1, Gianlu ca Martini (Beta) nella Junior E2/3 e Guido Conforti (Yamaha) nella Ju nior 125 2T.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 18 AGOSTO 2012

CICLISMO SCATTA LA 67ª EDIZIONE DEL GIRO DI SPAGNA

VUELTA

VIA! «Benvenuti a casa mia Per Contador non è facile» Parla Indurain, simbolo di Pamplona: stasera nell’arena si chiuderà la cronosquadre DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GHISALBERTI PAMPLONA (Spagna)

Sorridente, disponibile, rilassato. L’incontro con Miguel Indurain è su una panchina all’ombra dei platani. A pochi metri c’è la Puerta Grande della Plaza de Toros de la Misericordia, dove stasera terminerà la prima tappa della Vuelta. Sarà anche la prima volta nella storia che la corsa spagnola entra in un’arena. Indurain, che abita a pochi metri da qui, è l’ambasciatore di Pamplona e della Navarra nel mondo dello sport. Nella prima metà degli anni Novanta, questo fuoriclasse è riuscito nell’impresa di vincere cinque Tour consecutivi, ai quali ha saputo pure aggiungere due Giri d’Italia. Strano ma vero, alla Vuelta Miguelon non ha mai vinto neppure una tappa. Indurain, si parte da casa sua. Com’è questa cronosquadre?

«Per stabilire il percorso è stata istituita una commissione. C’è un po’ di tutto per presentare Pamplona al mondo nel migliore dei modi. La prima parte del percorso, nella zona moderna della città, è su strade

Ha vinto 5 Tour e 2 Giri Miguel Indurain entra nella Plaza de Toros di Pamplona. Il grande navarro, 48 anni, ha vinto 5 Tour, dal 1991 al 1995, e 2 Giri nel 1992 e 1993. Nella crono, iridato 1995 e olimpionico 1996

salita è quello che vuole vedere la gente. Però dieci traguardi, seppure alcuni al termine di salite corte o medie, mi sembrano troppi. Vincerà il più regolare, chi saprà distribuire meglio la fatica perché, tranne l’ultima a Madrid, non c’è una giornata per tirare il fiato».

larghe, dove si può fare velocità. Poi arriva qualche strappo e la parte finale, nella zona antica, è abbastanza difficile e complicata. Sarà una prova dura, e tenere la squadra compatta non sarà facile. Del resto, se vai tutti assieme è perché stai facendo un cattivo tempo, bisogna che la squadra sia un po' rotta (sorride, ndr). La cosa positiva è che i corridori sono qui già da qualche giorno e hanno avuto tempo per studiare bene il percorso».

Persino qui al Nord ci sono 42 gradi. Questo caldo può influenzare la corsa?

«Sì. Se si andasse avanti una settimana con questo sole e queste temperature, a qualcuno potrebbe costar caro. In situazioni del genere hai difficoltà di alimentazione, e non bevi mai abbastanza».

Guardiamo avanti. Che Vuelta sarà?

«Complicata, e con dieci arrivi in salita tutta per gli scalatori. Alla terza tappa c’è già Arrate, il giorno seguente Valdezcaray. Due arrivi in salita esigenti. Se ti presenti al via un pochino al limite rischi di prendere la paga subito per il ritmo elevato. Se sei troppo in forma, puoi andare in crisi alla fine». Le piace il percorso?

«No, troppo per scalatori. Un altro genere di corridore non ha possibilità di vincere. Però ormai gli organizzatori hanno preso questa strada: tappe corte e arrivi in alto. Del resto la

Contador è il grande favorito anche per lei?

«

Emozionato? No, ho solo voglia di correre. Quanti grandi giri ho vinto? Ne conto sei, il resto non m’importa ALBERTO CONTADOR 29 anni, 1˚ nel 2008 (foto Bettini)

«

La Vuelta è più montagnosa del Tour, con salite più esplosive. Buon per me, ma di testa non sono fresco CHRIS FROOME 27 anni, 2˚ al Tour 2012 (Bettini)

«Se è in forma, ha tutte le caratteristiche per dominare la corsa. Però arriva da una lunga sosta e questo potrebbe complicargli le cose. Forse neppure lui sa come reagirà allo sforzo. Guardate cosa è successo a Valverde: ha ricominciato molto forte perché voleva dimostrare a tutti quanto è bravo, poi ha avuto un inevitabile calo. Contador troverà tanti rivali agguerriti. Già nel-

la 3ª e 4ª tappa capiremo le gerarchie della corsa». Metta in fila i rivali di Contador.

«Il più pericoloso potrebbe essere Froome, ma dipende da come sta mentalmente, se non gli hanno scaldato troppo la testa: quest’estate ha avuto molto offerte. Ha finito il Tour bene, e poi sapeva di avere la Vuelta nel programma. Magari gli verrà un po’ lunga l’ultima settimana. Dietro di lui ci sono tanti sullo stesso livello: Rodriguez, Cobo, Valverde, Van den Broeck...». Chi è più forte: Contador o Wiggins?

«Sono diversi. Alberto è più scalatore, Bradley più regolarista. Impossibile dire chi è il più forte». E di Vincenzo Nibali che cosa pensa?

«Ha fatto una bella crescita, è sempre con i primi. E’ completo, ha già fatto vedere tante belle cose. Mi piace». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LEGGI IL COMMENTO sulla Vuelta

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SABATO 18 AGOSTO 2012

22 squadre, 198 corridori Gli italiani sono 20: Capecchi per la classifica E poi Cunego, Viviani, Ballan, Bennati, Gasparotto Movistar 1 Cobo (Spa), 2 Castroviejo (Spa), 3 Erviti (Spa), 4 Intxausti (Spa), 5 Lastras (Spa), 6 J. Moreno (Spa), 7 Quintana (Col), 8 Rojas (Spa), 9 Valverde (Spa). Ag2r 11 Gadret (Fra), 12 Bouet (Fra), 13 Gastauer (Lus), 14 Kadri (Fra), 15 Mondory (Fra), 16 Montaguti, 17 Nocentini, 18 Riblon (Fra), 19 Roche (Irl). Andalucía 21 Palomares (Spa), 22 Carrasco (Spa), 23 Cesar Veloso (Spa), 24 Chacon (Spa), 25 Lechuga (Spa), 26 Lobato (Spa), 27 Ramirez (Spa), 28 Rosendo (Spa), 29 Toribio (Spa). Astana 31 Kessiakoff (Sve), 32 Bazayev (Kaz), 33 Dyachenko (Kaz), 34 Gasparotto, 35 Kashechkin (Kaz), 36 Seeldraeyers (Bel), 37 Silin (Rus), 38 Tiralongo, 39 Zeits (Kaz). Bmc 41 Gilbert (Bel), 42 Ballan, 43 Bookwalter (Usa), 44 Cummings (Gb), 45 Eijssen (Bel), 46 Lodewyck (Bel), 47 Moinard (Fra), 48 Morabito (Svi), 49 Santambrogio. Caja Rural 51 Aramendia (Spa), 52 Andonov (Bul), 53 Broco (Por), 54 Cardoso Andre (Por), 55 Cardoso Manuel (Por), 56 De La Fuente (Spa), 57 Galdos (Spa), 58 Garcia (Spa), 59 Piedra (Spa). Cofidis 61 Moncoutié (Fra), 62 Bagot (Fra), 63 Barle (Fra), 64 Buffaz (Fra), 65 Duque (Col), 66 Garcia Echeguibel (Spa), 67 Mate (Spa), 68 Molard (Fra), 69 Sijmens (Bel). Euskaltel-Euskadi 71 Anton (Spa), 72 Astarloza (Spa), 73 Landa (Spa), 74 Oroz (Spa), 75 Perez (Spa), 76 Sicard (Fra), 77 Txurruka (Spa), 78 Velasco (Spa), 79 Verdugo (Spa). Fdj-Big Mat 81 Jeannesson (Fra), 82 Bonnet (Fra), 83 Boucher (Fra), 84 Bouhanni (Fra), 85 Courteille (Fra), 86 Pauriol (Fra), 87 Rasch (Nor), 88 Rollin (Can), 89 Vaugrenard (Fra). Garmin-Sharp 91 Talansky (Usa), 92 Dekker T. (Ola), 93 Fernandez Koldo (Spa), 94 Kreder M. (Ola), 95 Kreder R. (Ola), 96 Le Mevel (Fra), 97 Maaskant (Ola), 98 Peterson (Usa), 99 Van Summeren (Bel). Katusha 101 Rodriguez (Spa), 102 Brutt (Rus), 103 Florencio (Spa), 104 Ignatiev (Rus), 105 Losada (Spa), 106 Menchov (Rus), 107 D. Moreno (Spa), 108 Smukulis (Let), 109 Vicioso (Spa). Lampre-Isd 111 Cunego, 112 Anacona (Col),

113 Cimolai, 114 Kostyuk (Ucr), 115 Kvachuk (Ucr), 116 Marzano, 117 Niemiec (Pol), 118 Possoni, 119 Viganò. Liquigas-Cannondale 121 Capecchi, 122 Bodnar (Pol), 123 Da Dalto, 124 Dall'Antonia, 125 Paterski (Pol), 126 Ratto, 127 Salerno, 128 Sarmiento (Col), 129 Viviani. Lotto-Belisol 131 Van den Broeck (Bel), 132 De Clercq B. (Bel), 133 Debusschere (Bel), 134 Hansen (Aus), 135 Kaisen (Bel), 136 Meersman (Bel), 137 Reynes (Spa), 138 Van Leijen (Ola), 139 Willems (Bel). Omega-Quick Step 141 T. Martin (Ger), 142 Cataldo, 143 De Weert (Bel), 144 Pauwels (Bel), 145 Rabon (Rep. Cec), 146 Steegmans (Bel), 147 Stybar (Rep. Ceca), 148 Terpstra (Ola), 149 Vandewalle (Bel). Orica-Greenedge 151 Davis (Aus), 152 Clarke (Aus), 153 Dean (N.Zel.), 154 Docker (Aus), 155 C. Meyer (Aus), 156 T. Meyer (Aus), 157 Sulzberger (Aus), 158 Teklehaymanot (Eri), 159 Weening (Ola). Rabobank 161 Gesink (Ola), 162 Boom (Ola), 163 Breschel (Dan), 164 Clement (Ola), 165 Garate (Spa), 166 Mollema (Ola), 167 Niermann (Ger), 168 Ten Dam (Ola), 169 Van Winden (Ola). Radioshack-Nissan 171 Monfort (Bel), 172 Bakelants (Bel), 173 Bennati, 174 Didier (Lus), 175 Gerdemann (Ger), 176 Irizar (Spa), 177 Machado (Por), 178 Rast (Svi), 179 Roulston (N.Zel.). Sky 181 Froome (Gb), 182 Flecha (Spa), 183 Henao (Col), 184 Pate (Usa), 185 Porte (Aus), 186 Stannard (Gb), 187 Swift (Gb), 188 Uran (Col), 189 Zandio (Spa). Argos-Shimano 191 Degenkolb (Ger), 192 De Kort (Ola), 193 Doi (Gia), 194 Dumoulin (Ola), 195 Fröhlinger (Ger), 196 Geniez (Fra), 197 Geschke (Ger), 198 Hupond (Fra), 199 Li Cheng (Cin). Saxo Bank 201 Contador (Spa), 202 Hernandez J. (Spa), 203 Majka (Pol), 204 Navarro (Spa), 205 Noval (Spa), 206 Paulinho (Por), 207 Pires (Por), 208 N. Sörensen (Dan), 209 Tosatto. Vacansoleil-Dcm 211 De Gendt (Bel), 212 Keizer (Ola), 213 Lagutin (Uzb), 214 Ligthart (Ola), 215 Lindeman (Ola), 216 Marczynski (Pol), 217 Mol (Ola), 218 Ruijgh (Ola), 219 Valls (Spa).

21 TAPPE, 3360 KM CI SONO 10 ARRIVI IN SALITA, 56 KM A CRONO

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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y Sella più forte

EUROSPORT ALLE 18.45

La Vuelta scatta oggi da Pamplona con una cronosquadre di 16,5 km. Si comincia alle 19.03 con la Caja-Rural. La Liquigas-Cannondale parte alle 19.19, seguita alle 19.23 dalla Lampre-Isd. Sky (Froome) si lancerà alle 20.19, la Saxo Bank (Contador) alle 20.23. Chiuderà la Movistar di Cobo (re 2011) e Valverde, che partirà alle 20.27. Tv: diretta Eurosport dalle 18.45

anche del caldo Bravo Cattaneo Agostoni Ben 92 ritiri: il vicentino batte Baliani Il re del Giro baby impressiona alla seconda gara

Mattia Cattaneo, 21 anni BETTINI

S LASCA OK Vittoria di Francesco Lasca (Caja Rural) nella 2ª tappa del Giro del Portogallo.

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DI LUCA È TERZO

Arrivo: 1. Emanuele SELLA (Androni-Venezuela) 196,5 km in 4.25’39", media 44,381; 2. Fortunato Baliani (Nippo); 3. Danilo Di Luca (Acqua e Sapone) a 2’50"; 4. Mucelli; 5. Chiarini; 6. Taborre a 3’08"; 7. Visconti; 8. Bosisio; 9. Pagani; 10. Failli; 11. Pozzovivo; 14. Cattaneo a 3’14"; 32. Gatto a 6’23"; 45. Voeckler (Fra) a 11’24"; 61. Frapporti a 12’57". Partiti 153, arrivati 61.

Emanuele Sella, 32 anni, batte Fortunato Baliani, 38, allo sprint BETTINI DAL NOSTRO INVIATO

CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta LISSONE (Monza-Brianza)

Ha portato a casa il successo in carriera numero 13 di venerdì 17, e già non è male. Soprattutto, è tornato a vincere dopo quasi 17 mesi e ha scelto un modo speciale per farlo, trovando la forza di sprintare in fondo a una fuga di 136 chilometri: Emanuele Sella era raggiante, e non gli si poteva dare torto. Fatica La 66ª Coppa Agostoni,

seconda prova del Trittico Lombardo che si conclude oggi con la Tre Valli Varesine, era già bella dura di suo: il totem-Ghisallo, Colle Brianza, l’inedito Cagliano e Sirtoni. Il caldo soffocante — si sono ritirati in 92 su 153 — ha fatto il resto. Sella faceva parte di una fuga della prima ora (26 atleti): lui e Fortunato Baliani hanno fatto il vuoto sul Ghisallo e per il resto della compagnia è stata notte: i compagni dell’Androni-Venezuela l’hanno protetto alla grande e dietro non c’è mai stato grande accordo tra gli inseguitori. Allo sprint, il 32enne vicentino ha

DIRETTA RAI 3, 14.50

Oggi la Tre Valli Pellizotti tricolore ha il numero 1 Il Trittico Lombardo si chiude con la 92ª edizione della Tre Valli Varesine, organizzata dalla società ciclistica «Alfredo Binda»: il via alle 11.45 da Campione d’Italia, traguardo a Luino (Varese) dopo 198 km intorno alle 16.30. Nel circuito finale (4 giri su 3 tracciati diversi) da affrontare il Colmegnino (4 km al 6,7%) e la salita da via Lugano verso Dumenza a Luino (3,5 km al 4%). I migliori: 1 Pellizotti, 4 Felline, 7 Sella, 8 Serpa (Col), 11 Visconti, 21 Voeckler (Fra), 22 Rolland (Fra), 25 Malacarne, 31 Lloyd (Aus), 32 Malori, 33 Stortoni, 38 Wackermann, 43 Chaves (Col), 51 Pozzovivo, 53 Battaglin, 54 Brambilla, 61 Gatto, 62 Rabottini, 71 Garzelli, 72 Di Luca, 73 Betancur (Col). Tv: Rai3 dalle 14.50.

avuto gioco facile ai danni dell’umbro della Nippo, mentre a 2’50" era un sempre combattivo Danilo Di Luca a conquistare il terzo gradino del podio sotto gli occhi del c.t. Paolo Bettini. «Ho rischiato, potevo saltare. Ma sono un attaccante, mi piacciono le corse così, senza schemi», ha detto Sella, che da tempo si è messo alle spalle lo stop per doping nel 2008 e ieri ha ottenuto il successo più importante della «seconda» carriera. Se la rideva anche il team manager Gianni Savio: 15˚ successo 2012 per il team e il progetto, con l’appoggio del Venezuela, di tentare di costruire dal 2014 la prima squadra ProTour del Sudamerica. Giovani Un bravo se lo merita anche Mattia Cattaneo: il 21enne bergamasco, 182 centimetri per 60 chili, è stagista alla Lampre-Isd. Re del Giro dilettanti e terzo al Tour de l’Avenir nel 2011, era appena alla seconda gara tra i professionisti, dopo il debutto alla Coppa Bernocchi. Ha avuto coraggio: faceva parte della prima fuga, è rimasto a lungo nel gruppetto che ha tentato invano di raggiungere Baliani e Sella. Nel finale ha pagato un po’ ma neanche troppo, chiudendo 14˚ a 3’14". Niente male. «Sono un passista-scalatore, mi piace moltissimo Cancellara —, dice Cattaneo, che ha preso il diploma di perito agrario a Bergamo e vive ad Alzano Lombardo —. Ho fatto una faticaccia. Ma è stato bello». Beata gioventù. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 18 AGOSTO 2012

GHIACCIO PATTINAGGIO ARTISTICO

Applausi e sorrisi Tutta Oberstdorf pazza per la Kostner «Non parlo di Alex» MARCO DEGL’INNOCENTI OBERSTDORF (Germania)

Un lungo applauso da parte dei circa 1600 spettatori che riempivano il palazzo del ghiaccio di Oberstdorf ha salutato ieri sera la prima esibizione in pubblico di Carolina Kostner dopo il dramma del doping del suo fidanzato, Alex Schwazer. Casa A Oberstdorf la campionessa mondiale di pattinaggio artistico è di casa: qui si allena da anni, sotto la guida di Michael Huth. E qui è rimasta durante tutto il periodo nero di Alex: «Non mi sono mai mossa da Oberstdorf», giura Carolina al termine dello spettacolo. Appare sorridente, quasi rilassata. Sarà perché ama il suo sport, come ha detto Schwazer nella sua confessione-autocritica. La vicenda non sembra averla scossa: «Ma non voglio assolutamente parlarne, capitemi». La sua mente è rivolta al pattinaggio: «Tornerò in gara a dicembre per i campionati italiani. E poi, se mi qualifico, per gli Europei».

La pattinatrice fidanzata di Schwazer appare serena dopo lo show Nel paese tedesco dove si allena il dramma del marciatore è già stato dimenticato

S

il coreografo di Musical on ice, lo show andato in scena per la seconda volta quest’estate nella cittadina bavarese. Ospite d’onore, naturalmente Carolina Kostner. Che aveva già partecipato alla prima serata dello spettacolo, andato in scena il 17 luglio. Pochi giorni dopo, il 30 luglio, nella casa in cui la pattinatrice vive quando non è in Val Gardena, gli ispettori della Wada fecero il controllo a sorpresa su Schwazer, che in quei giorni si trovava, come d’abitudine, con la fidanzata. Lo shock, la vergogna, l’esclusione dall’Olimpiade di Londra del marciatore altoatesino olimpionico a Pechino. La drammatica intervista con l’ammissione della colpa, poi l’altrettanto drammatica conferenza stampa di Bolzano. Carolina ha vissuto totalmente in disparte, almeno pubblicamente, il dramma umano e sportivo del suo ragazzo. Ma è sempre rimasta «a casa». E ieri sera ha voluto ripagare così il suo allenatore Huth e gli amici dell’Eissportclub Oberstdorf, la società cui fanno capo le attività del ghiaccio della cittadina, con il presidente Harald Loeffler in testa, che l’hanno praticamente adottata come una figlia. Due esibizioni: una prima, in coppia con il pattinatore georgiano Badri Kurashwili, nella quale ha elegantemente volteggiato sulle note del musical La Danza del Vampiro e l’altra a chiusura della serata, in un magico, applauditissimo assolo, cui ha concesso anche un altrettanto bellissimo bis.

FIDANZATO Alex Schwazer, 27 anni, escluso dall’Olimpiade di Londra per aver fatto uso di Epo. È fidanzato con Carolina Kostner dalla primavera del 2008 REUTERS

Regale Una Kostner in forma,

tra parte così la conoscono tutti e anche il suo indiretto dramma personale è passato sostanzialmente sotto silenzio. Anche quando il caso Schwazer è scoppiato, i media tedeschi gli hanno dedicato poco risalto. Quasi nullo il riscontro alla conferenza stampa di Bolzano. Qui d’altra parte — come per la stragrande maggioranza dei tedeschi — Alex Schwazer, è praticamente sconosciuto. E anche quando veniva ad Oberstdorf passava inosservato. Carolina no. Anche perché il pattinaggio artistico ha ben altra tradizione e seguito in Germania. E Oberstdorf ne è l’indiscussa capitale, dopo il tramonto della scuola della ex Ddr e dei fasti della grande Katarina Witt. Non a caso la Hall of Fame un po’ casareccia dell’Eissportclub Oberstdorf raccoglie alcuni dei più grandi nomi del pattinaggio internazionale che qui si sono formati, a partire dalla coppia inglese Jayne Torvill e Christopher Dean, quattro volte mondiali dall’81 all’84 e oro ai Giochi invernali di Sarajevo nell’84, fino a lei, Carolina Kostner, della quale campeggia una gigantografia che celebra il suo recente titolo mondiale di Nizza. Ad ammirarla, ieri sera, c’erano anche molti italiani, come tutti presi dall’eleganza dei suoi volteggi. Nessuno parlava di Schwazer, del suo doping. Gli occhi erano solo per lei, che dopo la sua esibizione è sparita negli spogliatoi. Si vedeva che era felice, qui, nella sua seconda casa tedesca. Pronta per rituffarsi nell’agonismo vero. Perché lei ama il suo sport. E i suoi fan amano lei.

elegante, sorridente. Qui d’al-

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4 MESI DA IRIDATA 1 aprile A Nizza Carolina Kostner diventa campionessa del mondo di pattinaggio di figura nel singolo 19 aprile Batte il record italiano del corto nei Mondiali a squadre 21 aprile Chiude seconda dopo il libero e trascina l’Italia al sesto posto

Carolina si esibisce nella sua «seconda casa» e giura «Sempre stata qui. Il futuro? Torno a dicembre» Lo show Il tecnico Huth è anche

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29 aprile Partecipa al gala The Champions On Ice a Rimini con Plushenko 18 maggio Viene promossa assistente capo della Polizia penitenziaria 21 maggio L’Isu la convoca per la seconda e la quinta tappa del Grand Prix di Shanghai che si disputerà a novembre. Lei non ci sarà 5 giugno Alla festa delle Fiamme Azzurre annuncia: «Non andrò a Londra, il Coni non mi ha invitata» 15 giugno Partecipa al gala Dreams on Ice in Giappone 12 luglio Annuncia ufficialmente che continuerà a gareggiare fino ai Giochi di Sochi del 2014

Carolina Kostner, 25 anni, è campionessa del mondo di pattinaggio artistico. Nel 2012 ha vinto anche gli Europei EPA

6 agosto Schwazer positivo all’Epo. Lei annuncia: «Non approvo ma gli voglio bene: non posso che stargli vicino»

RUGBY QUATTRO NAZIONI: OGGI DEBUTTA IN SUDAFRICA

Argentina, battesimo tra le grandi dell’Emisfero sud SIMONE BATTAGGIA

Non poteva che chiamarsi Newlands la terra promessa del rugby argentino. Oggi alle 17 (in diretta su Sky Sport 2) nello stadio di Città del Capo, l’Argentina affronterà gli Springboks nel primo turno del Quattro Nazioni. Dopo decenni di emarginazione, dopo averle suonate alle grandi d’Europa, dopo anni di lobbing, i Pumas hanno convinto Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica ad aprire le porte del loro torneo. Talento e ortodossia L’inclusio-

ne ha la portata dell’entrata dell’Italia nel Sei Nazioni nel 2000. L’Argentina però vanta

Juan Martin Fernandez Lobbe, 30 AP

una tradizione più antica, innestata dai britannici nell’Ottocento e ancora oggi radicata sui club e su un dilettantismo ortodosso. Mentre l’Italia, tra gli Anni 80 e 90, viveva il periodo d’oro delle grandi stelle dell’emisfero Sud, che avrebbero fatto crescere il campionato e di riflesso la Nazionale di Coste, l’Argentina restava una roccaforte chiusa a ogni tipo di professionismo, anche dopo l’inizio dell’era pro (1995). I grandi risultati dei Pumas, dal 2005 in poi, sarebbero stati ottenuti da un gruppo di campioni che alla formazione d’eccellenza avuta nei club univano l’esperienza del professionismo praticato in Europa. Roncero, Hernandez, Albacete, Juan Martin Fernandez Lobbe, titolari oggi come

cinque anni fa nella finale mondiale per il terzo posto, sono simboli di quella generazione di «europei». Il loro peso nella squadra era e resta così preponderante che per alcuni mesi si era addirittura parlato di un ingresso dei Pumas nel Sei Nazioni, con base a Barcellona. La svolta del 2007 La soluzione,

ovviamente, doveva essere un’altra. Il Board la trovò dopo il terzo posto dei Pumas a Francia 2007, varando un sostanzioso piano di aiuti al rugby argentino (dieci milioni di dollari), per renderlo più professionale: centri di alto rendimento nelle province, tecnici a scandagliare i club, una selezione nazionale — i Pampas XV — nel terzo torneo del rugby sudafricano,

la Vodacom Cup, per alzare l’intensità anche di chi non gioca in Europa. Fino all’ultimo colpo, l’ingaggio del c.t. degli All Blacks iridati Graham Henry come consulente. Certo, manca ancora un vero campionato professionistico, e il rugby sta faticosamente cercando di togliersi l’etichetta di sport delle élite che in Argentina lo contrappone al calcio, gioco di tutti. Le fondamenta però sembrano solide. «Non ci aspettiamo che vincano subito il torneo, ma che giochino bene — ha detto il presidente del Board, Bernard Lapasset —. Che siano in gara alla fine di ogni partita». D’altronde, la terra promessa di Newlands è il posto migliore per rimettersi in cammino. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GUIDA

Al via All Blacks contro l’Australia Il Torneo dell’Emisfero sud si apre all’Argentina dopo dieci vittorie degli All Blacks in 16 edizioni. Si gioca in sei weekend, ogni squadra ospita e fa visita alle altre. Si parte oggi alle 12.05 con Australia Nuova Zelanda: i Neri ripropongono Carter apertura, Berrick Barnes in regia tra i Wallabies. Sabato 25 l’esordio casalingo dei Pumas contro gli Springboks. Gli altri match interni il 29 settembre contro la Nuova Zelanda e il 6 ottobre con l’Australia.


SABATO 18 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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ATLETICA DIAMOND LEAGUE A STOCCOLMA

Bailey vola... in attesa di Bolt Nel primo meeting post olimpico mancano i big e lo statunitense si conferma: 9"93 sui 100

stelle La Chicherova si ferma a 2.00 Ritorno di fiamma per Pitkamaki

Anna Chicherova Si ferma a 2.00 Anna Chicherova, 30 anni, d’oro ai Giochi di Londra si è presa l’alto con 2.00. Poi ha fallito 2.05 e 2.08

PIERANGELO MOLINARO STOCCOLMA (Svezia)

Non è facile confermarsi da campione olimpico. Spendi fisicamente, ma soprattutto nervosamente. Diversi ori di Londra ieri a Stoccolma sono caduti e forse ritroveranno forze e concentrazione nei prossimi appuntamenti. Chi la concentrazione non l’ha persa affatto è stata la russa Juliya Zaripova che nei 3000 siepi corsi praticamente da sola (le keniane ormai sono cotte per i troppi meeting) ha fissato con 9’05"02 la terza prestazione mondiale di sempre. Solo la primatista, l’altra russa Gulnara Galkina, la regina di Pechino 2008, ha fatto meglio di lei. Nata Ivanova, diventata Zarudneva con il primo matrimonio da cui nel 2007 ha avuto una figlia (Lenichka) e dal 2010 Zaripova dopo il secondo, è da due stagioni e mezzo la numero uno della specialità. Argento nel 2009 ai Mondiali di Berlino alle spalle della discussa spagnola Marta Dominguez, ha vinto il titolo iridato a Daegu e quello olimpico a Londra, dove aveva fissato il precedente personale, 9’06"72. Ieri sera si è fatta guidate dalla lepre, l’ucraina Shmidt, al primo km in 2’58"82 e al secondo è transitata sola in 6’05"45. Se avesse avuto concorrenza avrebbe potuto attaccare anche il primato del mondo. Olimpionici Fra gli altri campio-

Tero Pitkamaki Misura da oro olimpico Tero Pitkamaki, 29 anni, dopo la delusione olimpica è 1˚ con 86.98. A Londra ha vinto Walcott: 84.58

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DAL NOSTRO INVIATO

ni olimpici di Londra, come detto, non tutti sono riusciti a lucidare in Svezia la loro medaglia d’oro. Ce l’ha fatta nel disco la croata Sandra Perkovic che ha trovato nell’ultimo lancio la dose giusta di adrenalina per scagliare l’attrezzo a 68.77 e beffare la russa Pishchalnikova. La Perkovic, con la Zaripova e la Adams si è portata a casa anche un diamante del valore di 10.000 dollari per aver migliorato il record del meeting svedese. La Adams appunto, che si è trovata al collo l’oro olimpico quando aveva già lasciato Londra dopo la squalifica per doping della bielorussa Nadzeya Ostapchuk, a cui è bastato in lancio di 20.26. E con orgoglio ci è pure riuscita Sanya Richards nei 400, vinti in 49"89 davanti ad un’irriducibile Montsho. Il freddo ha invece frenato Anna

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1 Ryan Bailey, 27 anni, vincitore dei 100 2 L’olimpionica dell’asta, Jennifer Suhr, ha mancato l’ingresso a 4.55 3 L’olimpionica del lungo Brittney Reese, nona con 6.23 4 Sanchez battuto da Tinsley nei 400 hs 5 L’oro di Londra Tomasz Majewski battuto da Hoffa nel peso COLOMBO REUTERS

Zaripova super nei 3000 siepi: 9’05"02. Ma com’è difficile caricarsi dopo l’oro La Suhr manca la misura d’entrata nell’asta, Sanchez nei 400 hs si arrende a Tinsley

Chicherova, vincitrice dell’alto con 2.00. Quando la temperatura era ancora tiepida ha mostrato grande esplosività, persa però nei salti finali. Le sono bastati 2.00, poi ha fallito due tentativi a 2.05 e uno a 2.08 con lo stadio in silenzio ad aspettare il record. Battuti Ma vita dura è stata per

Felix Sanchez nei 400 hs (48"93) che si è fidato troppo del suo finale e non è riuscito a recuperare sul rettilineo lo statunitense Tinsley (48"50). E anche per il polacco Majewski (21.01) secondo nel peso alle spalle dello statunitense Hoffa (21.22). Nell’asta poi la statunitense Suhr neppure si è qualificata, con tre errori a 4.55, e vera figuraccia nel lungo per la statunitense Reese, ferma a

6.23. Non è stato un meeting avaro di emozioni anche se molto vicino ai Giochi. Ad esempio c’è stato qualcosa di romantico nella vittoria nel giavellotto del finlandese Tero Pitkamaki con un lancio di 86.98 che mai aveva trovato, per i problemi alla spalla, in stagione. In attesa del ritorno di Bolt (correrà i 200 a Losanna, mentre Blake sarà impegnato nei 100) ottimi sono stati i 100 della rivelazione della stagione, Ryan Bailey, ancora sotto i 10", ha vinto in 9"93. Grazie al marocchino Mohammed Aman che ha vinto gli 800 in 1’43"56, davanti all’algerino Taourik Makhloufi, oro dei 1500 a Londra grazie a uno sprint micidiale, uno sprint così non si inventa. Lui l’ha trovato in poco tempo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’AZZURRO FA IL PERSONALE NELLA GARA DOMINATA DA KOECH IN 7’30"43 Sandra Perkovic Disco super con 68.77 L’olimpionica Sandra Perkovic, 22 anni, 68.77 nel disco, 5a misura della stagione. A Londra d’oro con 69.11

Meucci, segnali di ripresa Si migliora nei 3000: 7’41"74 STOCCOLMA (Svezia)

Yuliya Zaripova La migliore sui 3000 siepi Yuliya Zaripova, 26 anni, dominatrice dei 3000 siepi con il miglior tempo dell’anno (9’05"02)

Sembra una piccola cosa ma non lo è. In un momento il cui l’Italia, come ha dimostrato l’Olimpiade di Londra, in pista non esiste, un italiano che in una gara al massimo livello si migliora e sfiora un primato italiano ormai curvo sotto il peso di 16 anni di storia è un piccolo segno che qualcosa si muove. Protagonista ieri a Stoccolma l’ingegner Daniele Meucci, pisano di 26 anni che nei 3000 si è piazzato decimo in 7’41"74, con cui ha migliorato di oltre due secondi il personale sulla distanza, il 7’43"85 fissato all’Arena di Milano due anni fa nella Notturna. E, se

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non fosse stata una gara folle, il nostro esperto di robotica (sta frequentando anche un dottorato post laurea) avrebbe potuto battere anche il primato italiano, 7’39"54, stabilito nel lontanissimo ’96 da Gennaro Di Napoli quando ancora esisteva il meeting di Formia. Strappi Una gara folle, partita

veloce, che ha visto il bronzo olimpico dei 5000, il keniano Thomas Longosiwa impazzire dopo un chilometro e tirare due giri sotto il minuto (59"38 e 59"91). Iniziativa che ha fatto scoppiare mezzo gruppo. «Quei passaggi — confessa Meucci — mi hanno tirato il collo. Mi sono staccato dal gruppo di testa e ho corso pra-

ticamente solo sino alla fine». Lo stesso Longosiwa alla fine non ce l’ha più fatta e si è piazzato davanti all’azzurro in 7’40"01, a vincere è stato il suo connazionale Isiah Kiplangat Koech in 7’30"43, davanti agli altri keniani Ndigu e Kipkoech. «Sono comunque contento — ha confessato Meucci — perché ho saputo tenere una gara così difficile. E’ la dimostrazione che se a Londra non fossi stato davvero sfortunato nella selezione della batteria, avrei meritato anche la finale dei 5000. Mi sento ancora in forma, andrò avanti cercando le occasioni per un buon risultato». pa. m. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Daniele Meucci, 26 anni

risultati UOMINI 100 (+0.7): 1. Bailey (Usa) 9"93; 2. Carter (Giam) 10"06; 3. Frater (Giap) 10"12; 4. Patton (Usa) 10"15; 5. Gemili (Gb) 10"22; 6. Thompson (Tri) 10"23; 7. Phiri (Zam) 10"24; 8. De Oliveira (Sve) 10"45. B: (+0.7) 1. Saidy Ndure (Nor) 10"14; 2. Spearmon (Usa) 10"27. 400: Yousif (Sud) 45"73 ; 2. Solomon (Tri) 46"18; 3. Murphy (Irl) 46"71; 4. Steele (Gb) 46"90. 800: 1. Aman (Eti) 1’43"56; 2. Makhloufi (Alg) 1’43"71; 3. Rotich (Ken) 1’44"23; 4. Melly (Ken) 1’44"32; 5. Kaki (Sud) 1’44"42: 3000: 1. Koech (Ken) 7’30"43; 2. Ndiku (Ken) 7’30"99; 3. Kipkoech (Ken) 7’34"03; 4. Soi (Ken) 7’34"75; 10. MEUCCI 7’41"74. 400 hs: 1. Tinsley (Usa) 48"50; 2. Sanchez (Dom) 48"93; 3. Green (Giam) 48"97; 4. Gordon (Tri) 49"00; 5. Fleischhauer (Ger) 49"79. Triplo: 1. Taylor (Usa) 17.11 (0.0); 2. El Sheryf (Ucr) 17.04 (+1.1); 3. Adams (Rus) 16.93 (+0.5) 4. Claye (Usa) 16.88 (0.0) 5. Oke (Nig) 16.76 (+0.5) Peso: 1. Hoffa (Usa) 21.24; 2. Majewski (Pol) 21.01; 3. Whiting (Usa) 20.94; 4. Armstrong (Can) 20.68. Giavellotto: 1. Pitkamaki (Fin) 86.98; 2. Vesely (R.Cec) 83.74; 3. Pyatnytsya (Ucr) 81.23; 4. Ruuskanen (Fin) 79.94. DONNE 200: 1. Williams (Usa) 22"82; 2. Knight (Usa) 22"86; 3. Ryemyen (Ucr) 22"94; 4. McLaughlin (Giam) 22"96; 5. Tarmoh (Usa) 23"00. 400: 1. Richards (Usa) 49"89; 2. Montsho (Bot) 50"03; 3. Ohuruogu (Gb) 50"77; 4. Krivoshapka (Rus) 50"93. 1500: 1. Jamal (Bahr) 4’01"19; 2. Belete (Bahr) 4’01"72; 3. Aregawi (Eti) 4’02"04; 4. Rowbury (Usa) 4’03"15. 3000 siepi: 1. Zaripova (Rus) 9’05"02 (mp2012); 2. Ghribi (Tun) 9’10"36; 3. Diro Neda (Eti) 9’14"07; 4. Chepkirui (Ken) 9’14"98. Rit. Chemos (Ken). 100 hs (+0.7): 1. Harper (Usa) 12"65; 2. Wells (Usa) 12"76; 3. Talay (Biel) 12"79; 4. Crawford (Usa) 12"83. Alto: 1. Chicherova (Rus) 2.00; 2. Shkolina (Rus) 1.97; 3. Hellebaut (Bel) 1.94; 4. Beitia (Spa) 1.94. Asta: 1. Silva (Cuba) 4.70; 2. Spiegelburg (Ger) 4.55; 3. Murer (Bra) 4.55; Suhr (Usa) n.c. Lungo: 1. Sokolova (Rus) 6.82 (0.0); 2. Mironchik-Ivanova (Biel) 6.75 (-0.2); 3. Deloach (Usa) 6.69 (+0.3); 4. Proctor (Gb) 6.68 (+0.1); 9. Reese (Usa) 6.23. Peso: 1. Adams (N.Zel) 20.26; 2. Kolodko (Rus) 19.08; 3. Schwanitz (Ger) 18.72; 4. Mikhnevich (Biel) 18.51. Disco: 1. Perkovic (Cro) 68.77; 2. Pishchalnikova (Rus) 66.85; 3. Muller (Ger) 65.07; 4. Barrios (Cuba) 64.29.


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PALLAVOLO UNA STORIA OLIMPICA GIAN LUCA PASINI twitter@GianLucaPasini

«Papà ma questa è la prima medaglia di bronzo che vinci?», Mattia Boninfante ha accolto così il padre appena salito sul podio di Londra. «Era venuto la prima settimana, ha anche visto qualche partita, poi il resto del torneo lo ha seguito da casa, con i miei suoceri», racconta Dante Boninfante, il papà in questione, unico fra i 12 azzurri di Berruto a essere andato ai Giochi senza avere una squadra per la prossima stagione. Ma questo non gli ha rovinato la festa, anzi. «Tutti mi avevano detto capirai che cosa è un’Olimpiade solo quando ci sei dentro — racconta Dante, palleggiatore esordiente ai Giochi a 35 anni — e infatti è stato così. Le due settimane sono state un frullatore. In cui è accaduto di tutto,

CANOTTAGGIO

Bronzo Boninfante una medaglia senza squadra L’unico azzurro sul podio olimpico per ora senza contratto: «Forse in Qatar...»

«Va bene anche l’estero, ma da noi spero si siano fatte le scelte giuste» adesso a casa da qualche giorno realizzo un po’ quello che abbiamo fatto e quando sia stato grande quel bronzo».

cupato il posto di palleggiatore. Non sono mai stato uno che se la tira o che si è montato la testa, ma non me la sono sentita di "svendermi", o di fare l’ultima ruota del carro. Mi erano arrivate alcune proposte per giocare in A-2. Quindi ho detto al mio procuratore, adesso penso solo all’Olimpiade, non voglio farmi rovinare una occasione così. Dopo i Giochi ci penseremo. Questa cosa non mi ha distratto, sono rimasto lì con la testa. E adesso è il momento di guardare cosa fare». Proposte?

«Avevo deciso che sarei andato all’estero, dopo tanti anni in Italia. Sto guardando un po’ di proposte. La prima mi è arrivata dal Qatar (Al Arabi, la squadra che ha vinto la Champions asiatica nel 2012, ndr) e che giocherà il Mondiale per Club (manifestazione a cui partecipa anche Trento, ndr). E’ un torneo che non ho mai giocato, so che vogliono fare una squadra più forte dell’anno scorso. Fino a ottobre questa è una opportunità. Poi si vedrà, il mio manager mi ha detto che sono arrivate richieste dall’Iran... Prenderò in considerazione tutto quello di serio che mi arriva». Dispiace lasciare l’Italia?

«Non voglio sputare nel piatto in cui ho mangiato fino a poco tempo fa, ma mi pare che si siano fatte scelte discutibili. Mi rendo conto che si voleva aiutare le società a spendere meno, ma non so se questa sia la strada per far ripartire il nostro campionato. Mi pare che anche ai Giochi si sia visto il potenziale dell’Italia, l’interesse che c’è attorno. Poi si va in un campionato senza retrocessioni. Una scelta un po’ strana: spero di sbagliarmi, ma la gente si interesserà lo stesso? Con le vittorie dei nostri club e con quelle della Nazionale non si poteva fare qualcosa di più?».

Dedicato ai genitori (di Battipaglia) Antonio e Mariagrazia, che non erano a Londra.

«Certo, li vedrò nei prossimi giorni, mi hanno visto partire ragazzino a 14 anni inseguendo questo sogno, per andare a Treviso. Penso che sia stata una bella soddisfazione. E’ una famiglia di pallavolisti, anche i miei due fratelli gemelli, Carlo e Fabio. Mio figlio aveva iniziato con il calcio, ma nell’ultimo periodo ha cambiato idea e ha deciso di passare anche lui alla pallavolo... La tradizione della famiglia Boninfante continua».

La famiglia?

«Se vado in Qatar mi seguirà almeno una settimana, per vedere dove sono. Poi durante l’anno non credo, Marika, mia moglie, ha un’attività a Treviso e Mattia va a scuola»... E ha cominciato pure il corso di volley.

Non continuerà a giocare in Italia, invece, Dante.

«No, ormai è certo. Fino all’ultimo sembrava che Roma avrebbe fatto il campionato, così ci dicevano. Quando non si è iscritta, le squadre di A-1 avevano praticamente tutte oc-

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LE FRASI DI DANTE

S Per Bovo «E’ stata una stagione nel suo ricordo, dal Bovo day alla maglia sul podio. Glielo dovevamo. Sono cose che ti toccano e ti fanno capire tanto della vita»

S La maglia «Prima del podio ci hanno sequestrato tutto, telefonini. Per fortuna che Cristian Savani aveva nascosto la maglia bene sotto la tuta, poi l’ha tirata fuori...»

S Su Facebook «Dopo la medaglia olimpica mi saranno arrivati centinaia di messaggi su Facebook, sul telefonino. Ci metterò ancora un po’ a rispondere a tutti»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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clic

TUTTI I CLUB DI SERIE A-1 QUANDO HANNO RIPRESO IL LAVORO ALTOTEVERE SAN GIUSTINO CMC RAVENNA CALLIPO VIBO VALENTIA COPRA ELIOR PIACENZA DIATEC TRENTINO MARMI LANZA VERONA CASA MODENA ANDREOLI LATINA SIR SAFETY PERUGIA BRE LANNUTTI CUNEO BCC CASTELLANA GROTTE LUBE MACERATA

6 agosto 6 agosto 7 agosto 13 agosto 13 agosto 13 agosto 16 agosto 16 agosto 16 agosto ieri lunedì 20 lunedì 20

LASKO GIA’ALL’ESTERO GIOCHERA’ IN POLONIA (a.a.) Dei 12 azzurri che domenica sono saliti sul podio di Londra, 10 giocano in Italia, Dante Boninfante è in attesa di collocazione, mentre uno già gioca all’estero: si tratta del bomber Michal Lasko che dalla scorsa stagione è allo Jastrzebski Wegiel allenato da Lorenzo Bernardi con Matteo Martino.

Dante Boninfante ha vinto l’argento europeo e il bronzo olimpico come vice-Travica TARANTINI

Taccuino BEACH VOLLEY

JUNIORES FEMMINILE

Cicolari e Menegatti Semifinale in Polonia

Europeo con l’Italia

(c.f.) Quinta semifinale nello Swa tch World Tour 2012 per Greta Ci colari e Marta Menegatti. Ieri nel Grande Slam di Stare Jablonki (Pol) le azzurre hanno liquidato 2 0 le svizzere Kuhn Zumkehr e poi le brasiliane Maria Clara Lili. Oggi (al le 12, diretta www.laola1.tv) trova no Ukolova Khomyakova (Rus). L’altra semifinale Holtwick Semm ler (Ger) e Larissa Juliana (Bra). Nel maschile 17esimi Tomatis Ca sadei e 25esimi gli Ingrosso.

Cicolari e Menegatti (di spalle), 4ª semifinale 2012

(a.a.) Prende il via oggi ad Ankara (Tur) l’Europeo juniores femminile. Le azzurre di Mencarelli, campio nesse in carica per 4 edizioni con secutive, se la vedranno nel girone con Bulgaria (oggi), Polonia (doma ni), Germania (20), Rep. Ceca (22) e Russia (23/8). Nell’altro girone Tur chia, Belgio, Slovenia, Slovacchia, Francia e Serbia. Le prime 2 dei gi roni in semifinale. Le azzurrine: Re cine, Carraro; Melandri, Bonifacio, Chirichella; Sylla, Spirito, Fiesoli, Villani, Perinelli, Maruotti; Bruno.

CONFERMATO (m.can.) Il presi dente del Brasile, Ary Graça, ha confermato che Bernardinho re sta ct della Nazionale maschile, in certo se resterà anche alla guida dell’Unilever Rio dopo questa sta gione. SPOSO (ni.ba.) A meno di una setti mana dal bronzo nuova giornata in dimenticabile per Lele Birarelli. Il centrale, infatti, si sposa a San Pie tro a Trento, con Elena De Simone. Andrea Bari ex compagno di clas se (a Ostra), ora di squadra e di na zionale che oggi gli farà da testimo ne.

IL PRESIDENTE NEL MIRINO

Altri sport «Ci sono altri sport che non vincono quanto la pallavolo, ma hanno sponsor e visibilità. Mi sono chiesto come mai da noi questo non succede»

Nicolò Mornati, la fronda degli atleti

Gandola trema: pronti Scifoni e Tizzano Per la terza volta negli ultimi 8 anni le elezioni per il rinnovo delle cariche federali del canottaggio (assemblea il 18 novembre) si terranno in un clima reso particolarmente infuocato dalla dura presa di posizione degli atleti contro la gestione del presidente in carica. Accadde nel 2004 e ne uscì un consiglio spaccato che cambiò due d.t. in 4 anni e ancora nel 2008, con la scelta di premiare l’innovatore Gandola. Oggi è appunto l'assicuratore lariano, che si ripresenterà per la rielezione, a dover affrontare la fronda di gran parte della squadra olimpica, frustrata dai risultati di Londra e dalla gestione tecnica del c.t. De Capua, il cui allontanamento è stato vissuto dagli atleti come una decisione tardiva, una mossa elettorale che non può cancellare quattro anni di disagio inascoltato. Sostegno La lettera di Niccolò

Mornati, cui ieri ha dato sostegno il compagno di barca Carboncini, è netta nelle conclusioni, raccogliendo lo stato d’animo della maggioranza dei nazionali: il presidente si deve dimettere, ma senza indicazioni ulteriori sui candidati da appoggiare («Perché ne facciamo una questione tecnica e non politica», ha detto Mornati). In un comunicato, Gandola ha giustamente indicato come lui debba rendere conto solo all’assemblea che lo ha eletto, spostando la battaglia decisiva a novembre. A sfidarlo, per il momento, il presidente del Comitato Lazio, Marcello Scifoni, che sta lavorando alla squadra ma è fin qui rimasto al coperto, pur se ha ricevuto il sostegno di Dario Crozzoli, candidato sconfitto nel 2008. Lo scossone, però, potrebbe arrivare dalla Campania, storicamente tra le regioni guida, dove il presidente del Comitato Tizzano, in un’intervista, ha annunciato che chiederà le dimissioni di Gandola. Non è ancora l’annuncio di una candidatura, ma Davide gode sicuramente del prestigio di due titoli olimpici e di una carriera di successo da manager (anche per l’Aniene, e potrebbe essere un freno). Alla fine, saranno decisivi la scelta del nuovo d.t. e le concessioni alle società. Sullo sfondo, la figura di un gigante come Galtarossa e poi i gruppi militari, che incassano i complimenti per aver portato l’unica medaglia olimpica (il doppio della Finanza) e a novembre saranno sicuramente al centro delle trattative per i loro allenatori (Cattaneo e anche Molea della Polizia): grazie ai risultati, lo faranno da una posizione di forza. ri.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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TENNIS I GUAI DEL CAMPIONE

Nadal è un’incognita «Penso solo a guarire» «Tendini ok. Soffro di un’infiammazione al ginocchio, la sindrome di Hoffa. La Davis? Non so se ci sarò» MARCO FALLISI

Le preoccupazioni, per ora, sono altre. Come in un incubo di una notte di mezza estate, Rafa Nadal si sveglia ogni mattina con la speranza che il dolore che picchia sul ginocchio sinistro possa svanire e che l’amaro in bocca possa lasciare spazio alla soddisfazione di poter tornare in campo. Invece no, il brutto sogno continua. E poco importa se la rinuncia all’Us Open potrebbe voler dire slittamento nella classifica dei migliori al mondo, con il fiato di Andy Murray sul collo che si fa sempre più pressante: «A questo punto della mia carriera la classifica non è la cosa più importante e non mi preoccupa, penso solo a guarire e a tornare a posto con il ginocchio». Guerriero ferito Così è apparso ieri Rafa, che davanti ai microfoni della tv spagnola a Palma di Maiorca ha ribadito il concetto: il 27 agosto comincia l’Us Open ma lui non ci sarà. Il rientro? Nessuna certezza, fino a quando il ginocchio non sarà guarito. «Sono triste di non poter partecipare — ha spiegato —, è un torneo che mi piace (nel 2010 trionfò su Djokovic,

Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:

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Milano Via Solferino, 22 tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03).

ndr), ma non potevo rischiare». E nella bolla di dubbi resta sospesa anche la semifinale di Coppa Davis tra Spagna e Usa, dal 14 al 16 settembre a Gijon, che lo zio-allenatore Toni aveva fissato come data del possibile rientro: «Farò tutto il possibile per esserci, il mio sogno è recuperare in tempo». Quanti dolori Nella carriera del campione spagnolo gli infortuni sono diventati presto una costante: dal 2005 — primo grave k.o., con la scoperta della malformazione congenita allo scafoide tarsale del piede sinistro, poi tenuta sotto controllo —, quasi tutti i successi collezionati durante le stagioni si sono alternati a malanni e acciacchi. A soffrire erano soprattutto i tendini delle ginocchia, logorati da una carriera che viaggiava già ad altissimi livelli quando il maiorchino aveva 18 anni: furono le ginocchia, nel 2009, a impedirgli di difendere il titolo conquistato un anno prima a Wimbledon, e sempre gli stessi scricchiolii lo hanno fermato alle porte dell’Olimpiade di

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S Rafael Nadal, spagnolo, 26 anni, in carriera ha vinto 11 Slam: 7 Roland Garros, 2 Wimbledon, 1 Australian e 1 Us Open. Non gioca dal 28 giugno scorso REUTERS

Londra vinta da Murray. Il numero 3 del mondo ha detto che oggi il ginocchio soffre della sindrome di Hoffa, un’infiammazione della zona adiposa che si estende al di sotto del tendine rotuleo. «Non è l’infiammazione che mi ha bloccato in passato, e questo è positivo, i tendini sono più rilassati di prima. C’è solo da vedere come evolve la situazione». Futuro Il punto è che le pause si

allungano sempre di più. E il fisico fa sempre più fatica a recuperare. Quando torna Nadal? E per quanto tempo riuscirà a reggere ad alto livello? Lo stesso Rafa comincia a tentennare: «Il momento più duro della mia carriera è stato nel 2005, con il problema al piede che siamo riusciti risolvere, e poi l’infortunio allora era arrivato alla fine dell’anno. Stavolta è diverso, questa è la pausa a stagione in corso più lunga di sempre. Devo fermarmi, e recuperare per una carriera più lunga». Rafa si dimena tra le lenzuola, aspettando che l’incubo finisca presto.

d

HA DETTO

S Sul ranking mondiale «A questo punto della mia carriera la classifica non è la cosa più importante, penso solo a tornare a posto con il ginocchio»

S Sullo stop attuale «Nel 2005 ho vissuto il momento più duro, ma allora mi infortunai a fine anno. Questa è la pausa più lunga di sempre»

CONSTRUCTION

Djokovic avanza e ritrova Del Potro Rivincita «di bronzo» Giusto il tempo di sistemare in bacheca la medaglia di bronzo olimpica ed è già il momento di concedere la rivincita: Juan Martin Del Potro ritrova Novak Djokovic. A poco meno di due settimane dalla finale per il terzo posto ai Giochi di Londra, che sull’erba di Wimbledon regalò il bronzo all’argentino (7-5 6-4), il remake va in scena oggi sul cemento di Cincinnati, dove i due si giocano un posto in finale. Per Djokovic l’occasione è doppia: rifarsi della delusione di Londra e riprovare a centrare un eventuale successo a Cincinnati, dopo la sconfitta nella finale del 2011 contro Murray. Nole facile Il serbo, attuale nu-

mero 2 del mondo, ha sbrigato la pratica quarti senza soffrire: 6-3 6-2 al croato Marin Cilic, che ha giocato un discreto tennis senza tuttavia riuscire a trovare il modo per mettere in difficoltà Djokovic. Novak ha tenuto sempre il servizio e costruito la fuga sui break: il 2-1 nel secondo set ha spento anche le ultime speranze di Cilic. Nessun problema neanche per Del Potro: 6-1 6-3 sul francese Chardy, che aveva eliminato a sorpresa Murray agli ottavi. Venus ok, Serena no Nel torneo femminile, Venus Williams avanza in semifinale: battuta in tre set Samantha Stosur.

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Novak Djokovic, 25 anni, serbo AP

Sconfitta invece la sorella Serena: 6-4 6-4 dalla tedesca Angelique Kerber. RISULTATI UOMINI Quarti (ieri) Del Potro (Arg) b. Chardy (Fra) 6-1 6-3; Djokovic (Ser) b. Cilic (Cro) 6-3 6-2; Wawrinka (Svi) b. Raonic (Can) 2-6 7-6 (5), 6-4; Nella notte: Federer (Svi) c. Fish (Usa); Ottavi (16/8) Djokovic (Ser) b. Davydenko (Rus) 6-0 rit.; Raonic (Can) b. Berdych (R.Cec.) 6-4 2-6 6-2; DONNE Quarti (ieri) V. Williams (Usa) b. Stosur (Aus) 6-2, 6-7 (2), 6-4 ; Kerber (Ger) b. S. Williams (Usa) 6-4 6-4 Nella notte: Radwanska (Pol) c. Li (Cina); Pavlyuchenkova (Rus) c. Kvitova (R.Cec); Ottavi (16/8) Li (Cina) b. Larsson (Sve) 6-2 6-2; Pavlyuchenkova (Rus) b. Wozniacki (Dan) 6-4 6-4 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 18 AGOSTO 2012


SABATO 18 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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BASKET LE NUOVE SQUADRE

Ancora Siena-Milano La Serie A è quasi fatta Il mercato della crisi ha ridimensionato tutti meno i milanesi, Venezia e Varese. Cantù e Sassari si confermano ai vertici

A

NAZIONALE OGGI SU SPORTITALIA 2

ULTIMI ARRIVI

S Mario Kasun Centro croato, 32 anni, 2.13, ex Orlando (Nba), Francoforte, Barcellona, Efes. Arriva a Siena dopo due stagioni al KK Zagabria.

SIENA

MILANO

SASSARI

PESARO

Tutta diversa Ma sempre big

Parte favorita E’ da Eurolega

Più solidità accanto ai Diener

Un cantiere Arriva Amoroso?

Kasun ieri era a Siena per gli ultimi accordi. Squadra caratterialmente non facile, tecnicamente da plasmare, in Italia resta da primi posti nonostante il budget ridotto. Acquisti: D. Hackett (g, Pesaro), V. Sanikidze (a, Bologna), M.Kemp (g, Besiktas), M.Janning (g, Casale), B.Brown (g, Oldenburg), B.Eze (p, inatt.), M. Kasun (p, KK Zagabria), A. Rasic (a, Lietuvos), K. Kangur (a, Varese). Confermati: Moss, Carraretto, Ress, Lechthaler.

La prima a concludere il mercato, l’unica che ha inserito giocatori di livello europeo come Hendrix e Langford. Ieri ha ceduto Filloy a Trieste, Fernandez dovrebbe andare all’Estudiantes. Sulla carta è la favorita. Acquisti: R.Hendrix (a, Maccabi), D.Chiotti (p, Casale), K. Langford (g, Maccabi), G.Basile (g, Cantù), R.Stipcevic (g, Varese). Confermati: Cook, Hairston, Fotsis, Bourousis, Giachetti, Gentile, Melli.

Iniezione di solidità in una squadra nota per il gioco spumeggiante: Bootsy Thornton ha messo da parte i propositi di ritiro, Ignersky e Diliegro danno chili e centimetri vicino all’area. Easley ha battuto un record: s’è presentato a Sassari molto prima della data del raduno. Acquisti: D.Diliegro (p, Ostuni), M.Ignersky (a, Novgorod), B.Thornton (g a, Siena). Confermati: D.Diener, T.Diener, Devecchi, Vanuzzo, Pinton, Easley, Sacchetti.

Della semifinalista della passata stagione è rimasto solo Cavaliero con la fresca rottura con Flamini. La novità è il probabile arrivo di Valerio Amoroso, l’anno scorso a Teramo. Per il resto, tutto da ricostruire con Hamilton giocatore da 30 punti, ma anche 20 tiri, a partita da verificare in Europa. Acquisti: A. Crosariol (Roma), R.Hamilton (Oakland Ncaa), A.Amici (a, Firenze), A.Traini (g, Recanati) Confermati: Cavaliero.

CANTU’

BOLOGNA

VENEZIA

VARESE

Più offensiva con Smith e Aradori

Mancano due Usa da quintetto

Nucleo rivelazione Più tre esperti

Totalmente nuova a parte Talts

Cantù si ripresenta rinnovata con una squadra di notevoli capacità offensive con Jerry Smith e Pietro Aradori, e molto più fresca atleticamente che nel recente passato con Brooks (23 anni) e Tyus (24) vicino a canestro. Resta tra le big ma con un gioco molto diverso da inventare. Acquisti: M.Cusin (p, Pesaro), J.Smith (g, Springfield D lea), A.Tyus (p, Mac.Ashdod), P.Aradori (g, Siena), J.Brooks (a, Jesi), J.Tabu (g, Cremona). Confermati: Mazzarino, Scekic, Markoishvili, Leunen.

Con ancora due americani da quintetto da ingaggiare al fianco del solido e esperto Smith, la Virtus si è presentata a Finale Emilia. In attesa della risposta di Ricky Minard, un altro obbiettivo è Gerald Fitch, reduce da due stagioni a Malaga, ma l’offerta al momento è bassa. Imbrò e Moraschini sono col gruppo ma dovrebbero essere prestati. Acquisti: M. Rocca (p, Milano), S. Smith (a, Panathinaikos), V. Gaddefors (a, Avellino). Confermati: Poeta, Gigli, Parzenski.

Con il nucleo della squadra rivelazione confermato, Venezia aggiunge altra esperienza e i soliti punti interrogativi (Clark e Zoroski come fanno a giocare assieme?) che di solito Mazzon risolve. Interessante rivedere Williams più maturo, potenzialmente super ma spesso sotto le potenzialità. Acquisti: E.Williams (p, Astana), Y.Diawara (a, Varese), I.Zoroski (g, Montegranaro). Confermati: Magro, Bowers, Fantoni, Szewczyk, Clark, Young, Rosselli.

Un solo reduce, Talts, di una formazione che ha fatto i playoff... Molto stimolante che Varese abbia puntato su due giovani, Polonara e De Nicolao, con due ripescaggi per la A: Green, ex Cantù, play di personalità e il talentuoso Ere (ex Caserta). Resto da valutare. Acquisti: E.Ere (g, Obradoiro), D.Sakota (a, Ostenda), B. Dunston (p, Holon), A. De Nicolao (g, Treviso), M.Green (g, Barcellona P.d.G.), E. Rush (a, Apollon), A. Polonara (a, Teramo), A.Banks (g, Netanya). Confermati: Talts.

AVELLINO

ROMA

CREMONA

BIELLA

Warren c’è, ora tocca a Shakur

Dalla Nigeria ecco Dagunduro

Tanti ex LegaDue per fare il salto

La solita: molti giovani americani

Con l’ufficializzazione di Shakur, ex Casale, in arrivo, Avellino è al completo con grande attesa per Hardy, una stella in LegaDue, al salto di categoria, con voci di un passaporto congolese in arrivo e, quindi, comunitario. Acquisti: D.Hardy (g, Pistoia), J.Richardson (a, Armia), N.Dragovic (a, San Pietroburgo), N.Ebi (a, Jiangsu), C.Warren (a, Cedevita), Biligha (p, Casalpu.), Crow (a, C.d’Orlando). Confermati: Johnson, Spinelli.

Ieri ha ufficializzato l’arrivo di Abe Dagunduro, 26enne guardia con passaporto nigeriano (equiparato a un comunitario), fresco di Olimpiade. Goss garantisce punti, Jones solidità. Favorito per il ruolo di centro Gani Lawal, ex Phoenix Suns e Roanne. Acquisti: B. Jones (Pistoia), P. Lorant (San Sebastian), J. Taylor (Wisconsin Ncaa), L. D’Ercole (Cremona), A. Czyk (Nevada, Ncaa), P. Goss (Varese), A. Dagunduro (Leuven). Confermati: Datome.

Confermato coach Caja e nessun altro. A parte l’ex Caserta Stipanovic, si basa su giocatori che finora hanno fatto bene in LegaDue, da Aaron Johnson (Ostuni) a Jackson (ex Veroli e Casale) e Harris, visto a Venezia nel 2011. Arrivati: A. Johnson (Ostuni), L. Harris (Kallitheas), T. Kotti (Imola), J. Porzingis (Pistoia), S. Huff (Forlì), J. Jackson (Veroli), A. Stipanovic (Caserta), F. Ruini (g, Reggio Emilia), R. Cazzaniga (c, Pavia), A. Conti (a, Pavia). Confermati: nessuno.

Cinque nuovi stranieri sotto i 25 anni. Un classico. Occhio a Ramone Moore, 23enne uscito da Temple dove ha segnato 17.3 punti di media. E ai 21enni Jaramaz e Chrysikopoulos, dopo la prima stagione da infortunato. Acquisti: N. Jaramaz (Mega vizura), R. Robinson (Trabzonsopor), L. Brackins (Philadelphia), T. Mavunga (Miami Ohio), E. Moore (Temple), T. Raspino (Omegna). Confermati: Jurak, Soragna, Chrysikopoulos, Minessi.

MONTEGRANARO

CASERTA

REGGIO EMILIA

BRINDISI

Taccuino

Quintetto a posto con Tamar Slay

Ogni anno c’è una rivoluzione

Cincia e Brunner post promozione

Novità Simmons prima scelta Nba

EUROPEO UNDER 18

Una delle poche squadre ad aver optato per la formula 5 stranieri e 5 italiani. Probabilmente il quintetto sarà americano, e i 5 italiani partiranno dalla panchina. Tra questi Di Bella come cambio del play. Cerca un lungo italiano come cambio. Acquisti: Z. Andrews (D fenders, D League), D. Cinciarini (Cremona), R. Steele (Tofas Bursa), C. Burns (Netanya), K. Johnson (Apoel), T. Slay (Venezia). Confermati: Di Bella, Mazzola.

Un’altra rivoluzione. Lo scorso anno confermò solo Doornekamp, quest’anno Maresca. Tornato Michelori, che se sta bene dà tanto, punta a Mordente. Due guardie arrivano dal campionato francese, Wise e Chatfield, miglior marcatore oltralpe (19.6 di media con il 44% da 3). Acquisti: S.Jelovac (Antalja), S. Gentile (Casale), N. Wise (Le Havre), K. Visser (Braunschweig), A. Michelori (Siena), E. Chatfield ( Paris Levallois), Z. Jonusas (Hagen). Confermati: Maresca.

Al gruppo della promozione, ha aggiunto gli ex canturini Andrea Cinciarini e Brunner, una garanzia in area. Interessante l’arrivo di Mladen Jeremic, 24enne ala serba, lo scorso anno al Vrsac dov’è stato il 5o miglior realizzatore del campionato. Acquisti: A. Cinciarini (Cantù), G. Brunner (Cantù), M. Jeremic (Vrsac). Confermati: Cervi, Taylor, Robinson, Slanina, D. Filloy, Antonutti, Silins.

Dopo il taglio di Borovnjak, ha preso Cedric Simmons, centro di passaporto bulgaro, n. 15 al draft 2006. A Gibson, si è aggiunto Scottie Reynolds, visto a Veroli, 18.1 punti di media a Antalya (Tur). Acquisti: A. Robinson (Erdemir), J. Viggiano (Treviso), R. Fultz (Teramo), J. Grant (Sydney Kings), S. Reynolds (Antalya), C. Simmons (c, Estudiantes). Confermati: Formenti, Ndoja, Gibson.

di PAOLO BARTEZZAGHI e LUCA CHIABOTTI

Pietro Aradori, 23, 9/10 al tiro contro il Portogallo CIAM

S Tamar Slay Montegranaro è la quinta squadra italiana per la 32enne ala, dopo Capo d’Orlando, Avellino, Pistoia e Venezia nelle ultime due stagioni.

S Ade Dagunduro 26 anni, nigeriano nato a Los Angeles, guardia ala di 1.96, è stato ufficializzato ieri da Roma. Giocava nel Leuven, è reduce dai Giochi di Londra

S Cedric Simmons Centro, 26 anni, 2.06, passaporto bulgaro, arriva a Brindisi dall’Estudiantes Madrid. Nel 2006 è stato scelto da New Orleans con il numero 15.

Italia: trasferta verità contro la Rep. Ceca Stasera a Chomutov, l’Italia torna in campo contro la Repubblica Ceca nel primo vero test delle qualificazioni all’Europeo 2013. Dopo aver travolto in casa il Portogallo, stavolta gli azzurri sono davanti a una gara che può decidere la seconda forza del girone alle spalle della Turchia. «E' una squadra matura alla quale dovremo togliere il gioco in campo aperto e il contropiede — dice Simone Pianigiani —. Nel quintetto hanno tutti giocatori al di sopra dei due metri, da play al centro, sanno occupare gli spazi. Dovremo muovere bene la palla contro la loro zona, giocare equilibrati in attacco, per togliergli tiri facili, sul ribaltamento, nei primi dieci secondi dell’azione». Wizards L’avversario più intrigante è Tomas Sato-

ransky, guardia di 2 metri, negli ultimi anni a Siviglia, che è stato scelto quest’anno al secondo giro da Wizards, ma che resterà in Europa. E’ lui il regista titolare di un quintetto molto esperto con l’ex Nba (molto ex) Jiri Welsch oggi a Charleroi, l’ex fortitudino-romano Lubos Barton con gli esperti Benda e Houska sotto canestro. Dalla panchina c’è Jelinek che giocherà a Edirne in Turchia, che è stato il miglior realizzatore nella gara d’esordio vinta dai cechi contro la Bielorussia. Ma oggi è anche la giornata nella quale debutta la Turchia di Boscia Tanjevic, che ha riposato giovedì. La sfida casalinga coi bielorussi non sarà particolarmente indicativa, ma potrà chiarire le reali forze del nostro girone. I turchi, che ritrovano l’ex c.t. azzurro che era solo d.t. all’ultimo Europeo finito con un pessimo 11o posto, sono privi delle loro stelle Turkoglu e Ilyasova, dei giocatori Nba Kanter e Asik e di veterani come Tunceri, Onan e Savas. Restano comunque una squadra tosta, col ritorno di Erden e Gonlum, la scelta Nba Aldemir e con un gruppo di giocatori esperti come Preldzic, Arslam, Guler, Akyol. Sono favoriti ma una vittoria azzurra in Repubblica Ceca potrebbe cambiare i valori del girone. QUALIFICAZIONI EUROPEO GIRONE F Oggi: Rep.Ceca-Italia (ore 20.30, dir. SportItalia 2, arb. Christodoulou, Ziemblicki, Makhlin), Turchia-Bielorussia. Class.: Italia, Rep. Ceca 1-0; Bielorussia, Portogallo 0-1; Turchia 0. Pross. Turno (21/8): Italia-Turchia (Sassari), Portogallo-Rep. Ceca. Si qualificano le prime due e le 4 migliori terze dei 6 giorni.

Italia fuori ai quarti con la Croazia L’Italia di Andrea Capobianco ha perso contro la Croazia 69 76 (Fontecchio 17, Tessitori 13, Imbrò 10) ai quarti dell’Europeo in Lituania. Oggi c’è la Spagna per il 5 8o posto.

MONDIALE UNDER 17

Le azzurrine battono il Canada L’Italia under 17 ha battuto il Canada 68 55 (35 30) nella prima partita del Mondiale di Amster dam. Migliori realizzatrici: Antonia Peresson 18, Elisa Penna 16 e Martina Kacerik 15 con 3/3 da 3. Oggi azzur rine contro il Mali che ieri ha perso con il Belgio 81 45.

MERCATO

LegaDue: Westbrook a Verona (a.pe l.g.) Verona ha preso Charlie Westbrook, 23enne guardia di 1.95, uscito da South Dakota.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 18 AGOSTO 2012


SABATO 18 AGOSTO 2012

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Baseball FINALE SCUDETTO: MONTE DI LANCIO E BOX DECISIVI IN GARA-3

Atletica Spagna: c’è Cacho per la Federazione

Da Silva e Duran firmano il 3-0 San Marino passa pure a Rimini

(pe.m.) Lo spagnolo Fermin Cacho, campione olimpico dei 1500 a Barcellona ’92 e argento olimpico ad Atlanta nel 1996 ha annunciato che nelle prossime elezioni si candiderà alla presidenza della federazione spagnola (47 atlete, 4 finalisti e 0 medaglie a Londra per l’atletica spagnola). Se eletto, il vice di Cacho sará Martín Fiz, campione mondiale di maratona nel 1995 a Goteborg.

MAURIZIO CALDARELLI

C’è la firma dell’italo-brasiliano Tiago Da Silva nella terza vittoria del San Marino in gara-3 di finale scudetto contro il Rimini. Il lanciatore azzurro ha sorretto la squadra per tutto l’incontro, dopo aver iniziato subendo le valide di Santora (con errore di Mazzuca), Persichina e De Biase, che hanno fruttato 2 punti ai Pirati. «Rimini — spiega Da Silva — voleva la vittoria e per questo è partito aggressivo, segnando subito, anche se con un pizzico di fortuna».

uno dei migliori lanciatori che ho visto in giro per il mondo, in gara-3 è stato incredibile». La crescita di Da Silva, lancio dopo lancio, ha dato sicurezza ai compagni, che hanno lasciato 10 corridori in base e non sfruttato 14 valide, tanto che, prima del fuoricampo decisivo di Carlos Duran, Rimini era ancora ad una lunghezza, con 2 attacchi a disposizione. «Abbiamo perso un po’ di concentrazione — spiega il tecnico dei campioni, Bindi — per la doppietta in casa, ma ci siamo

ripresi al momento giusto». San Marino dopo lo 0-2 iniziale, al 4˚ ha recuperato con un doppio di Mazzuca e il singolo di Imperiali, mentre al 5˚ con 3 hit e un errore tra le polemiche di Santora (per l’arbitro Pizziconi l’interbase si è staccato dal cuscino prima dell’arrivo della palla di Persichina), costato l’espulsione al manager Catanoso, poi squalificato per un turno a causa delle reiterate proteste. Decisione «Quella decisione ar-

Ippica CAMPIONI ITALIANI

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TABELLLINO E CIFRE RIMINI-S.MARINO 3-7 T&A San Marino: Bittar 6 (2/5), Avagnina 7 (3/4), Duran 8 (1/4), Ramos bd (0/4), Yepez 3 (1/4), Mazzuca 5 (1/5), Chapelli 9 (2/5), Imperiali 4 (2/5), Albanese 2 (2/4). Rimini: Santora 6 (1/4), Maza 5 (1/2), Persichina 4 (1/4), Chiarini 9 (1/4), De Biase 9 (1/4), Angrisa no 2 (0/3), Suardi 7 (0/4), Spinelli 3 (1/4), Chavez 8 (0/3). Punti, SM 000.130.030: 7 (14 1); Rim 200.000.100: 3 (6 4). Lanciatori: Corradini (p.) 4.1rl, 2so,1bb, 9bv, Pezzullo 2.2 1 1 3, Patrone 2 2 0 2; Da Silva (v.) 9 4 0 6. Note: fuoricampo Du ran (3 all'8˚). Doppio Mazzuca, Imperiali Spinelli. Serie: S.Mari no Rimini 3 0 (8 5, 2 0, 7 3).

Continuità Mvp delle finali

2011, Da Silva, che ha salvato il successo dei detentori in gara-2, ha iniziato a macinare però eliminazioni, tanto che nelle rimanenti 8 riprese ha concesso solo un singolo a Maza al 3˚, il doppio del 3-4 a Spinelli ed una valida a Chiarini (la seconda nella serie, la terza su 50 turni nei playoff) al 9˚. Notizie confortanti anche per il ct Mazzieri, in vista degli Europei in Olanda. «Non ci stavo a perdere — aggiunge Tiago — e ho dato il massimo, aiutato dai compagni e forse da una chiamata arbitrale da rivedere». A fine gara i complimenti arrivano direttamente dal manager riminese Catanoso: «E’

bitrale — tuona Catanoso — ha cambiato il volto alla partita: da un doppio gioco fatto ci siamo ritrovati con 2 corridori sulla basi». Rimini ha comunque provato a rimettersi in corsa al 7˚ con la battuta di Spinelli che ha spinto a casa Angrisano, ma Duran, su una palla esterna di Patrone, ha firma un lunghissimo fuoricampo da 3 punti, che sancisce la superiorità dei campioni in carica, ormai pronti a festeggiare il loro terzo tricolore.

Tiago Da Silva, 27 anni, lanciatore italobrasiliano del San Marino, Mvp 2011

Londra 2012 I RIENTRI DA LONDRA

Football CON LA 4x100 USA

Cracker e Jakka Kiprotich, una casa per i genitori fratelli a Chicago Pyongyang: atleti accolti da eroi

Argento olimpico Demps nella Nfl

I fratelli più famosi del nostro galoppo tentano fortuna oggi a Chicago nel convegno imperniato sull’Arlington Million (gr 1 m 2000). Si tratta di Crakerjack King e Jakkalberry, allenati in Inghilterra da Marco Botti. Entrambi sono figli della super mamma Claba di San Jore (ora 13enne) che ha saputo produrre due vincitori di Derby italiano (lo stesso Crackerjack e Awelmarduk) un vincitore di GP Milano (Jakkalberry) e uno di Gp Italia (Kidnapping). Crackerjack (O’Donoghue) prende parte al Million come secondo favorito a 5/1 dopo il locale Boisterous (4/1). E’ reduce dal quinto posto nelle Eclipse di Sandown vinte da Nathaniel. Jakkalberry (O’Donoghue) viene invece schierato nell’American St Leger (m 2700) ed è favorito a 9/5 anche se non corre dal Royal Ascot (giugno) quando fini 5˚ nelle Hardwicke di Sea Moon. Nelle Beverly D Stakes (gr 1 m 1900) in sella alla tedesca Kapitale (12/1) c’è il nostro Mirco Demuro.

Da una medaglia olimpica a un’occasione nel football Nfl. Jeff Demps, dopo l’argento vinto con la 4x100 statunitense (37"04 in finale dietro alla Giamaica che ha centrato il nuovo record del mondo 36"84), approda nel mondo Nfl firmando un contratto con i New England Patriots, battuti 21-17 nell’ultimo Super Bowl dai New York Giants. Per Demps quella del football non è una novità, al college infatti Jeff era il running back dei Gators. All’ultimo draft però il 22enne di Winter Garden non era stato scelto dato che aveva scelto di concentrare la propria preparazione per l’Olimpiade in programma a Londra. Nella nuova stagione dell’Nfl Demps verrà utilizzato come kick returner nello special team dei Patriots. L’esordio dell’argento olimpico nella Nfl è in programma il 9 settembre: prima uscita dei New England Patriots nella stagione regolare. Il kick returner dovrà ritornare i calci dei Tennessee Titans.

Il grigio Crackerjack King DE NARDIN

Stephen Kiprotich, 30 anni, al ritorno a Kampala dopo l’oro olimpico AP

Accolto come un eroe al ritorno in Uganda, con un assegno da 80 mila dollari ad attenderlo (circa 65 mila euro) e la promessa di una casa nuova (con tre camere da letto) per i genitori che vivono in ristrettezza nell’est del paese. Ma i riconoscimenti per Stephen Kiprotich, guardia carceraria che riceverà una promozione, per il trionfo nella maratona dell’Olimpiade di Londra non finiscono qui. L’ugandese, che ha portato al proprio Paese un oro olimpico che mancava da 40 anni, è stato invitato a colazione dal presidente Yoweri Museveni. Grande accoglienza riservata anche agli atleti nord coreani. La delegazione olimpica della Corea del Nord (4 ori e 2 bronzi) è stata accolta calorosamente al ritorno in patria sfilando come delle star per le strade della capitale con l’autobus. La Corea del Nord ha chiuso al 20˚ posto tra le nazioni, il miglior risultato dopo l’Olimpiade del 1992 a Barcellona. Di diverso tenore, invece, il ritorno a casa della de-

legazione del Turkmenistan. Il presidente del Turkmenistan Gurbanguly Berdymukhamedov, deluso dalle prove degli atleti, ha scatenato il proprio disappunto su Ferhat Ardzhanov, presidente del Comitato di stato per il turismo e lo sport. Il presidente turkmeno ha chiesto ai funzionari del movimento sportivo che l'accento sia posto in futuro sullo sviluppo di nuove discipline come ciclismo, tiro con l'arco, scherma, canottaggio, pattinaggio artistico e hockey su ghiaccio. A Londra, il Turkmenistan è stato rappresentato da dieci atleti in judo, sollevamento pesi, nuoto, atletica e pugilato e il paese è ancora in attesa della prima medaglia fin (la prima partecipazione ormai risale al 1996). Ancora da assegnare invece l’oro olimpico del lancio del peso donne con la neozelandese Adams che aspetta di vedersi consegnare il secondo oro consecutivo dopo la squalifica della bielorussa Ostapchuk per doping.

IN EUROPA (si.g.) Nei meeting odierni, Giordano Benedetti corre gli 800 a Joensuu (Fin), a Eberstadt (Ger) alto con l’olimpionico Ukhov (Rus), Williams (Usa), Barshim (Qat) e Grabarz (Gb). Domani alto donne con Shkolina (Rus) e Lowe (Usa). A Landau (Ger). Uomini. Asta: Otto 5.81; Filippidis (Gre) 5.76; Holzdeppe 5.71. FRATELLI AZZURRI (d.m.) I fratelli Samuele e Lorenzo Dini hanno dominato il Trofeo S.Rocco di Seravezza (Lucca). Risultati (9 km, tempi non comunicati)- Uomini: 1. S. Dini (j); 2. L. Dini (j); 3. Terranova.

Beach volley TRICOLORE (c.f.) Giombini-Orsi Toth in pole position nella finale del Tricolore donne, oggi e domani a Pescara. Mazzulla-Lo Re, campionesse in carica, cercano il bis. Chance per Momoli-Bacchi. U.20 (c.f.) Azzurrini tra i perdenti nell’Europeo Under 20 di Hartberg (Aut). Tiozzo-Vanin possono migliorare l’attuale 9˚ posto, nel femminile Facco-Cavestro ripartono dal 13˚.

Canotaggio Mondiali juniores 7 finali per l’Italia Ai Mondiali pesi leggeri jr e assoluti di Plovdiv (Bul), l’Italia ha conquistato altre 7 finali (in programma oggi) dopo le 5 centrate giovedì. Negli assoluti promossi il due senza pl (De Maria, Dell’Aquila), il quattro di coppia pl (Danesin, Luini, Pegoraro, Miani) e, con il miglior tempo, il singolista leggero Ruta. Tra gli Junior, successo e miglior tempo per il quattro di coppia maschile (Mumolo, Crippa, Evangelisti, Rambaldi) che si qualifica assieme al quattro senza femminile (Terrazzi, Arcangiolini, Ondoli, Celoni), al quattro senza maschile (Oppo, Di Seyssel, Pietra Caprina, Di Girolamo), e al quattro di coppia femminile (Gobbi, Pappalardo, Calabrese, Rodini).

Golf MASCHILE: TADINI 6˚Alessandro Tadini è sesto con 207 colpi (-9) nell’ECCO Tour Championship (Challenge Tour) sul percorso dello Stensballegaard Golf (par 72) a Horsens, in Danimarca. Il piemontese è a due colpi dal 41enne svedese Klas Eriksson, leader con 205 (-11). Lo seguono con 206 (-10) il danese Joachim B. Hansen, gli inglesi James Busby e Graeme A. Clark e lo svedese Kristoffer Broberg. FEMMINILE: LUNA 20a Diana Luna è al 20˚ posto con 143 colpi (-1) dopo il secondo giro dell’ISPS Handa Ladies British Masters, torneo del Ladies European Tour sul percorso del Buckinghamshire Golf Club, a Denham in Inghilterra. Al comando la sudafricana Ashleigh Simon (135, -9) davanti a Lydia Hall con 137 (-7) e alla statunitense Beth Allen.

Hockey ghiaccio ITALIA A PINEROLO (m.l.) La nazionale azzurra olimpica maschile guidata da coach Rick Cornacchia in ritiro di preparazione a Pinerolo (To) affronta oggi la prima di una serie di amichevoli. Ore 20: Italia-HC Saryarka Karaganda (Kaz). Replica domani sempre alle 20. VALPELLICE, RENON E CORTINA (m.l.) Il Valpellice ha messo ha acquistato il difensore oriundo (italo-finnico) Pippo Limnell Finocchiaro (ex Pontebba). Il Renon ha ingaggiato gli attaccanti Ryan Ramsay, 29enne canadese che nelle ultime 5 stagioni ha giocato nella Del tedesca, e Rence Coassin, 24enne statunitense. Al Cortina il 33enne difensore canadese Darrell Hay.

Ippica OGGI MONTECATINI QUINTE’ (ore 22.30, inizio 20.45) Al Sesana in 15 sui 2040 m. Indichiamo Ohan dei Greppi (15), Occhi di Fata (12), Oversize (8), Otero Caf (13), Omar Capar (2), One Baldini (10). ANCHE Gal.: Napoli (20), Varese (20.40). Tr.: Civitanova (16), Siracusa (20.25), Cesena (21).

Nuoto Lochte attore nella serie 90210 «Ero davvero nervoso durante le riprese della serie tv 90210 perché non volevo rovinare tutto». Così Ryan Lochte dopo il debutto nel reality della Cw, che gli ha fatto interpretare l’ospite di un villaggio turistico visitato dai personaggi Naomi e Max. «Tutti sono stati davvero gentili, mi hanno aiutato». L’episodio della serie in un cui comparirà l’americano, 5 medaglie a Londra, sarà trasmesso il 29 ottobre.

Jeff Demps, 22 anni PRESSWIRE

PICCOLI MONDIALI I primi Mondiali giovanili in acque libere nell’Ontario, a Welland (Can) sono cominciato con la 7.5 km juniores: successo del tedesco Rob Muf-

fels sull’americano Jordan Wilimovsky e sul ceco Jan Micka. Decimo Andrea Bianchi, 17˚ Andrea Fabbroni. Nella 5 km donne, Giulia Gabrielleschi è quinta e Alisia Tettamanzi settima. Podio composto da Michelle Weber (Saf), oro sulla coppia tedesc Lena Sophie Bermel (argento) e Patricia Lucia Wartenberg. ROSSO LASCIA LIVORNO Corrado Rosso, torinese, lascia dopo sei anni, la guida tecnica della Nuoto Livorno, dove ha allenato Federico Turrini e Chiara Boggiatto. SUDAFRICANI I primi a cominciare la nuova stagione post olimpica sono i sudafricani, reduce dalle medaglie di Chad Le Clos e Cameron Van der Burgh: sono scattati infatti a Pietermaritzburg, KwaZulu-Natal, i campionati in vasca corta validi come selezione nazionale per i Mondiali 25 metri di Istanbul di dicembre. PINNATO D’ORO Stefano Figini, milanese dell’87, già pluricampione del mondo, agli Europei di pinnato a Lignano Sabbiadoro, ha vinto i 400 superficie in 2’57"07, nuovo record mondiale. Ha battuto l’ungherese Denes Kanyo (2’57"20) ed il russo Evgeniy Smirnov (2’58"33). Medaglie azzurre anche per Cesare Fumarola (argento) e Andrea Nava (bronzo) nei 50 np in 15"86 e 16"04, e per Elisa Mammi, bronzo nei 200 pinne con 1’48"05, record italiano. DELFINO DA PUTIN Il russo Evgeny Korotyshkin, che s’allena in Italia con Andrea Di Nino, è stato premiato dal capo del Cremlino Vladimir Putin per l’argento nei 100 farfalla dietro l’americano Phelps. Il russo ripartirà da Caserta insieme al team transnazionale.

Olimpiadi RECORD NBC E TWITTER I Giochi di Londra sono stati l’evento televisivo più seguito nella storia americana, con 219,4 milioni di spettatori registrati lungo i 17 giorni di copertura. Dai dati della Nbc, che detiene i diritti tv, emerge che è stata superata la quota di 215 milioni di spettatori registrata a Pechino. Intanto Usain Bolt è stato lo sportivo più famoso su Twitter durante i Giochi con più di un milione di commenti su di lui, come ha reso noto il social network. In totale, i Giochi hanno generato più di 150 milioni di tweet durante le tre settimane di gare nella capitale britannica. La vittoria di Bolt nei 200 metri ha generato più di 80.000 commenti al minuto, la cifra più alta di tutte, mentre il suo oro nei 100 metri è stato il secondo evento più twittato con 74.000 commenti in un minuto. Al terzo posto c'è stato il sensazionale trionfo del britannico Andy Murray contro lo svizzero Roger Federer nella finale di tennis maschile con 57.000 tweet per minuto.

Rugby Colpo Benetton: battuti i Saracens (e.sp.) Seconda amichevole inglese e seconda vittoria per il Benetton che a Monigo — davanti a 3500 spettatori — sconfigge 14-11 i Saracens, l’anno scorso terzi in Premiership. Decisiva la meta segnata a 3’ dalla fine da parte del neo trevigiano Simone Favaro con una volata da metà campo. I marcatori del match: p.t. 7' m. Van Zyl tr. Burton, 11' e 18' c.p. Hodgson (S), s.t. 17' m. Spencer (S), 36' m. Favaro tr. Ambrosini. Prossimo impegno per Treviso l’esordio casalingo in Celtic League, venerdì 31 agosto contro gli Ospreys campioni in carica.

Scherma Jesi in festa per gli ori olimpici JESI IN FESTA Giovedì 30 agosto Jesi festeggerà le medaglie olimpiche di Stefano Cerioni (ct del fioretto e campione olimpico nel 1988), Elisa Di Francisca (oro nel fioretto individuale e a squadre a Londra), Valentina Vezzali (bronzo nel fioretto individuale e oro nel fioretto a squadre a Londra). Sarà presente alla serata anche la jesina Giovanna Trillini (oro nel fioretto individuale a Barcellona nel 1992 e oro a squadre ad Atlanta nel 1996).

Sci nautico Europei a Recetto: 4 azzurri in finale (m.l.) Slalomisti azzurri in evidenza ieri a Recetto (No) nella 2a giornata degli Europei assoluti Eame discipline classiche. L’Italia ha qualificato per la finale tra le boe in programma domani ben 4 atleti: Thomas Degasperi (1˚ con 1 a 10.25), Carlo Allais (2˚ con 4 a 10.75), Matteo Ianni (4˚ con 3 a 10.75) e Luca Spinelli (11˚ con 1 a 10.75). Spinelli ha inoltre raggiunto la finale di salto (7˚ con 61.6).

Tiro a segno FESTA A PIETRASANTA (g.l.) Luca Tesconi, medaglia d’argento olimpica a Londra nel tiro con la pistola da 10 metri, verrà festeggiato oggi pomeriggio alle 18,30 al Tiro a segno nazionale di Pietrasanta, società dove ha mosso i suoi primi passi da tiratore.

Vela EUROPEO (r.ra.) Vittoria italiana all’Europeo juniores 470 a Riva del Garda, i triestini Simon Sivitz Kosuta e Jas Farneti vincono l’oro davanti agli inglesi Wood-Brayashaw e ai francesi Peponnet-Berthier. Tra i 420 argento per i romani Ferrari-Calabrò che chiudono dietro ai francesi Pirouelle–Sipan vincitori del titolo.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 18 AGOSTO 2012

ALTRI MONDI

Il fatto del giorno

_la discussa sentenza Da Mosca al mondo

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Chi sono queste Pussy Riot e di che cosa sono colpevoli? Le tre cantanti punk russe sono state condannate a due anni per una «preghiera» anti-Putin: la loro sorte è diventata un caso globale Sensazione per la sentenza che a Mosca ha condannato a due anni di carcere le tre ragazze del gruppo Pussy Riot, colpevoli d’aver cantato una canzonaccia in chiesa contro Putin e contro la Chiesa Ortodossa. Le tre ragazze si chiamano Nadezhda Tolokonnikova, 23 anni, Maria Alyokhina, 24 anni, Yekaterina Samutsevich, 29 anni. Erano dentro da 5 mesi. Le ha giudicate una donna, Marina Syrova, una signora dalla faccia spigolosa, putiniana di ferro. La Syrova, in piedi nella piccola e malandata aula del tribunale Khamovnichesky, ha letto il testo di condanna in cui si sostiene che le tre potranno correggere il loro crimine solo se verranno isolate: «La corte ritiene che questi obiettivi di punizione, restaurazione della giustizia sociale, correzione delle imputate e prevenzione di reati simili possano essere raggiunti solo in presenza di una pena in carcere che venga scontata interamente». Intanto la Tolokonnikova, considerata la leader, s’era alzata in piedi, braccia incrociate e la scritta «No pasarán» sulla t-shirt bene in vista. S’è sentito qualche grido di «vergogna!». Fuori decine di oppositori gridavano la loro protesta. Gli avvocati delle cantanti hanno annunciato ricorso.

1Intanto bisogna sapere il significato di «Pussy Riot».

Quando Berlusconi disse scherzosamente che avrebbe chia-

graziare le ragazze. Con buona pace di Kirill. Se la storia del patriarca che si è offeso è vera.

5 Non ci crede?

Le Pussy Riot, Yekaterina Samutsevich, Maria Alyokhina e Nadezhda Tolokonnikova, ieri in tribunale a Mosca. Poco dopo la condanna, il sito del Guardian ha pubblicato il video di nuovo brano della band contro Putin AP

mato il suo partito «Forza Gnocca», i siti anglosassoni tradussero «Go Pussy». Siamo dunque autorizzati a sostenere che Pussy va tradotto con «Gnocca». «Riot», come sanno tutti, vuole dire «rivolta». Quindi «Rivolta della Gnocca». Piuttosto berlusconiano.

2 Lei scherza, ma il fatto è grave. Che cosa avevano cantato le tre ragazze?

A febbraio erano entrate nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca.

3 In quel momento non si stava svolgendo la campagna elettorale per le Presidenziali?

Sì. Le tre Riot impugnavano le chitarre, s’erano coperte la faccia con maschere colorate. Cantavano cose come: «Beata Vergine, caccia via Putin», «Madre di Dio, diventa femminista!». Sulle prime, la polizia non le prese sul serio. Ma il video con

notizie Tascabili Denunciati da un utente

Post razzisti su Facebook Padre e figlio in manette Li hanno beccati attraverso Facebook, in seguito a una denuncia di un altro utente, vittima di ingiurie e diffamazioni. Due persone di Solero (Alessandria), padre e figlio, sono state arrestate per incitamento alla violenza e all’odio finalizzato alla discriminazione razziale, a causa del materiale (fotografie e inserzioni varie) postato sui propri profili. I due avevano peraltro pubblicato un’immagine con le sagome del tiro a segno e la scritta «Risparmiate sulle sagome, utilizzate i Rom». Durante la perquisizione nella loro abitazione gli uomini della Digos e della Polizia Postale hanno trovato anche un piccolo arsenale: due pistole, un bastone con il volto di Mussolini, un elevato quantitativo di munizioni alterate, un tirapugni, una spada e un pugnale. Padre e figlio sono stati denunciati anche per porto abusivo di armi.

la performance finì su YouTube, lo vide il patriarca Kirill, che se ne sentì offeso e telefonò a Putin. Le tre vennero arrestate, accusate di teppismo e tenute in cella a regime duro. Sveglia all’alba senza mangiare, divieto ai giornalisti di riferire le testimonianze, camera di sicurezza, una volta che un anonimo segnalò la presenza di una bomba i carcerieri fecero uscire tutti tranne loro. Hanno anche saltato parecchi pasti, almeno stando alle testimonianze degli antiputiniani. E in generale la versione dei fatti è quella accreditata da frammenti di racconti, in genere riferiti dagli oppositori di regime. È perciò anche possibile che non siano state trattate così male. In aula ieri, al momento della sentenza, non avevano l’aria troppo bistrattata. Lo stesso Putin ha cercato poi di smorzare i toni, durante i Giochi di Londra, dove era andato per assistere allo judo. In quell’occasione disse: «Non sarà poi necessaria una sentenza troppo dura». L’accusa aveva chiesto tre an-

L’intervista al premier

ni, il reato di teppismo ne consente anche sette. Due anni sarebbero un segno di clemenza. Le tre Riot avevano già detto: «Qualunque sia la sentenza abbiamo già vinto». In effetti, hanno ragione. Per Putin la faccenda s’è rivelata un guaio.

4 Perché? Stavolta la mobilitazione mondiale è stata, per il regime, preoccupante. Per le Pussy hanno parlato Madonna (a Mosca durante il concerto) e altri divi del calibro di Sting, Björk, Paul McCartney. Era facile banalizzare le piccole manifestazioni di Garry Kasparov, un «semplice» campione del mondo di scacchi che s’è fatto arrestare anche ieri ma non smuove i cuori. Ma Sting! Vuol dire esser messo sotto dai media di tutto il Pianeta! Vuol dire essere colpiti in una delle cose a cui il presidente tiene di più, la popolarità! Scommetterei che in appello la condanna sarà cancellata o si troverà il modo di

Come dicevo, sappiamo quello che ci vogliono far sapere. Putin ha sempre fatto la parte del credente compunto e pensieroso. Questa chiesa del Cristo Salvatore venne ridotta in briciole da Stalin a colpi di dinamite e ricostruita poi sulle rive della Moscova dal sindaco Luzkov. Il regime ne ha fatto la parrocchia del Cremlino, dentro si sono celebrati i funerali di Eltsin. E del resto molti prelati ortodossi — si dice — appartenevano al Kgb, il servizio di spionaggio da cui viene anche Putin. Quindi tra Stato e Chiesa ortodossa regna adesso l’armonia più completa. L’opposizione però ha assunto, nella scorsa campagna elettorale, un indirizzo completamente nuovo e per il regime assai pericoloso: si dà contro il governo con creatività, maschere, canzoni, eventi ed installazioni. Contestare è diventato un fatto di buon gusto, una moda. Ho visto ieri la foto di statue incappucciate con i passamontagna, per solidarietà con le Riot: sinfonie di riflessi marroni, cappucci colorati sul capo, plasticità artistica dell’insieme che si propone, oltre che come monumento anti-Putin, anche come opera d’arte. Quindi, non più cortei o manifestazioni, ma musica, le performance da strada delle ucraine Femen (sempre a petto nudo), le docu-fiction di Bekmambetov, perfino la moda e gli stilisti: Aleksandr Arutionov ha aperto un blog intitolato «Moda sulle Barricate» (www.fashionprotest.ru) dove si legge che «salire sulle barricate è una nuova tendenza». Per Putin è un problema quasi insolubile: la cultura gira il mondo e i suoi protagonisti sanno farsi ascoltare. Le Pussy Riot sono tutt’altro che uno scherzo.

Caldo in tutta Europa

L’irruzione nella chiesa È il 21 febbraio: le Pussy Riot irrompono nella cattedrale Cristo Salvatore di Mosca e cantano una «preghiera punk» anti-Putin

Kasparov arrestato L’ex campione di scacchi Garry Kasparov è stato arrestato ieri a Mosca mentre manifestava in favore delle Pussy Riot REUTERS

Le proteste in piazza La mobilitazione per il gruppo moscovita è stata globale: ecco un momento della protesta davanti all’ambasciata russa a Londra AP

I cappucci anti-regime Un monumento dedicato alle truppe sovietiche a Sofia, in Bulgaria, con i passamontagna colorati usati dalle Pussy Riot AFP

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Era latitante dal 2007

Monti duro: «Troppi abusi, intercettazioni da cambiare»

Camorra: preso Matrone È tra i 9 boss più pericolosi

Mario Monti (nella foto Ansa) a gamba tesa sul caso Mancino: in un’intervista al settimanale «Tempi», si è schierato al fianco di Napolitano, definendo la vicenda delle intercettazioni come «grave» e annunciando un intervento del governo per evitare «abusi» negli ascolti telefonici. L’annuncio ha subito fatto infuriare Idv e Federazione nazionale della stampa. Il premier ha messo la giustizia tra le riforme alle quali il governo lavorerà da settembre: «Daremo risposte all’emergenza carceraria e alla lentezza dei processi». Il primo ministro è tornato anche sulla piaga dell’evasione fiscale («Siamo in uno stato di guerra», ha detto) e ha messo ancora una volta i paletti su una ipotetica ricandidatura: «Mi rifiuto di pensare che l’Italia non sia in grado di scegliere una maggioranza efficace». Ultimo affondo sugli eurobond, bocciati dalla Merkel e definiti una «proposta intelligente».

Lo cercavano dal 2007 e ieri è stato preso. Francesco Matrone, 65 anni, superboss della camorra, inserito nella lista dei 9 ricercati più pericolosi del programma speciale anticrimine del Viminale, si nascondeva in una casa di campagna ad Acerno, nel Salernitano. L’ex latitante deve scontare due ergastoli per duplice omicidio e altri reati: alla cattura hanno partecipato circa 100 carabinieri. Soddisfatto il ministro dell’Interno Cancellieri: «Un’operazione di grande importanza e di alto livello, grazie al lavoro di forze dell’ordine e magistratura».

Caldo a Milano: ci si rinfresca in piazza Castello ANSA

Giorni bollenti con Caligola E con Lucifero sarà peggio Non accennano a diminuire le ondate di calore sull’Italia: Caligola, come è stato battezzato il sesto anticiclone di origine africana che ha invaso il Paese, raggiungerà il massimo in questo weekend, ma sarà subito sostituito da una enorme bolla di calore, chiamata Lucifero. Da lunedì e per tutta la prossima settimana investirà l’Europa (circa 3 milioni di chilometri quadrati) con temperature fino a 40 gradi. Il nostro ministero della Salute ha indicato con il bollino rosso, che prevede rischi per la popolazione, 7 città per oggi e 13 per domani.

Francesco Matrone, 65 anni, dopo la cattura ANSA


SABATO 18 AGOSTO 2012

ALTRI MONDI

RIFUGIATO A LONDRA

Assange risponderà ai giudici via Internet Julian Assange (nella foto Epa) ha passato ieri la seconda notte da rifugiato politico nella sede dell’ambasciata ecuadore

gna a Londra. E, intanto, il 41enne fondatore di Wikileaks, che teme di essere incriminato negli Usa per tradimento, s’è detto pronto a parlare ai magistrati svedesi, che lo accusano di reati sessuali, senza muoversi dall’ambasciata e solo via web. In ogni caso parlerà domani con i suoi sostenitori.

Ilva, la nuova mossa «Con 146 milioni salviamo l’ambiente»

PIAZZA AFFARI A +1,3%

Le Borse in risalita Spread a 429 punti Nuova seduta in rialzo ieri per Piazza Affari (+1,3%) e gli altri mercati europei: Milano, la migliore Borsa del vecchio Conti

NO ANCHE AI PIERCING

Stop tatuaggi «offensivi» tra i militari

Ieri Taranto era blindatissima per l’arrivo dei ministri chiamati a risolvere la delicata questione che riguarda l’Ilva. In ballo, infatti, c’era la nuova partita contro la chiusura dell’azienda siderurgica accusata di disastro ambientale. Ma la tensione è sembrata diminuire quando il presidente della fabbrica, Bruno Ferrante, ha promesso nuovi interventi per bonificare gli impianti: «L’azienda ha intenzione di investire 146 milioni per l’ambiente: 90 milioni sono già sta-

Il governatore pugliese Vendola: «Più risorse per riqualificare tutta Taranto» ti finanziati e 56 verranno messi in campo». Un annuncio arrivato subito dopo l’incontro in prefettura con i rappresentanti di governo (il ministro dell’Ambiente Corrado Clini e dello Sviluppo Corrado Passera). Nel frattempo, circa duemila manifestanti sfilavano per le vie della città (malgrado il divieto imposto dalla questura) per chiedere la chiusura degli impianti inquinanti. Ferrante non ha nascosto che la vicenda dell’Ilva è complessa e articolata: «Ma alla fine buon senso e ragione dovranno prevalere: lavoro, salute, ambiente e impresa devono essere coniugabili. Non siamo fuorilegge, stiamo continuando a produrre al minimo». Dichiarazioni

disavventure in aereo

FILIPPO CONTICELLO

Non basta certo spingersi in alto per sfuggire agli affanni terreni. Anzi, nella strana estate 2012 ad alta quota si incontrano problemi e bizzarrie varie: mala tempora per gli aerei, soprattutto se di mezzo c’è quella cosa costosissima chiamata benzina. S’è scoperto, ad esempio, che Ryanair, pur di ridurre all’osso i costi, starebbe costringendo i piloti a diminuire il più possibile il kerosene nei serbatoi. L’accusa affilata arriva da Joerg Handwerg, portavoce del sindacato tedesco dei piloti, secondo il quale la compagnia low cost irlandese farebbe una forte pressione psicologica sui comandanti per evitare il pieno. Strana procedura anti-crisi,

S La marcia Il corteo organizzato ieri dagli ambientalisti nelle vie di Taranto: erano in 2 mila i cittadini che hanno sfilato per chiedere la chiusura degli stabilimenti inquinanti dell’Ilva ANSA

che sono sembrate tranquillizanti per il futuro degli 11 mila lavoratori dell’impianto siderurgico pugliese, tanto da spingere i sindacati a sospendere per i prossimi giorni scioperi e blocchi stradali. Rassicuranti anche le parole del ministro dello Sviluppo, che ha smorzato lo scontro con il gip Patrizia Todisco che ha deciso il sequestro degli impianti. Passera ha infatti auspicato che la magistratura possa «aiutare il processo di ammodernamento della fabbrica». Ma tenendo sempre presente che «non si arrivi alla chiusura». Scampata anche l’ipotesi del governo di fare ricorso alla Corte Costituzionale per «conflitto di attribuzione» contro la decisione

del gip, come confermato dal presidente della Regione Nichi Vendola, che per Taranto ha chiesto all’esecutivo uno sforzo supplementare «per le risorse di riqualificazione». L’autorizzazione Per quanto ri-

guarda l’autorizzazione a tenere aperti gli impianti, Clini ha proposto di integrare le prescrizioni indicate dalla magistratura: «Soprattutto per la riduzione delle emissioni nei punti più critici del processo». I 146 milioni serviranno così ad attuare la seconda autorizzazione, dopo quella concessa dall’ex ministro Prestigiacomo. L’obiettivo è di concludere l’iter entro fine settembre.

do più grande è ancora Wind Jet, low cost soffocata dai debiti che spera di trovare un partner per rinascere dopo l’addio di Alitalia. Non facile, visto che il Codacons ha annunciato ieri di aver già raccolto migliaia di consumatori battaglieri per una mega class action al Tar. Per la «riprotezione» dei voli Wind Jet la situazione è convulsa in tanti aeroporti italiani, ma niente rispetto al caos surreale su un volo Air France, partito mercoledì da Parigi direzione Beirut. Era poco sicura la zona dell’aeroporto della capitale libanese (come spesso capita, si combatteva lì attorno) e insufficiente il

Ai 174 passeggeri di un volo Air France a Damasco, in Siria, è stato chiesto di pagare il carburante AFP

A Gazza

GERARD NEI GUAI

estate CONSIGLI E SPUNTI PER UN GIORNO DI FERIE

Taormina magica

L’esercito fa la guerra a tatuaggi e piercing. Una di rettiva approvata dallo Stato maggiore il 26 luglio relativa al personale militare, pubblicata sul sito delle Forze Armate, ma che lo stesso Stato maggiore precisa di «non avere ancora diramato», vieta i tattoo se visibili con l’uniforme e li bandisce in tutto il corpo se portatori di «contenuti osceni, con riferimenti sessuali, razzisti, di discriminazione religiosa o comunque che possano portare discredito alle istituzioni della Repubblica italiana e alle forze armate, oppure che siano in palese opposizione alla Costituzione e alle leggi dello Stato». I pier cing, invece, sono vietati «in qualsiasi parte del corpo». La guerra al tatuaggio prevede che, se il disegno viene consi derato non idoneo, ci possa essere l’esclusione dai concor si in fase di arruolamento; chi fa già parte dell’esercito dovrà firmare una dichiarazione denunciando il proprio tattoo, che non verrà rimosso «per ragioni di natura sanitaria», ma nei casi più gravi (tatuaggi con contenuti offensivi o di vilipendio per le istituzioni o configuranti apologia di reato) è prevista una sanzione disciplinare. Ma chi avrà il compito di controllare? A decidere la liceità o meno di un tatuaggio sarà il Comandante di corpo, che potrà contestare al personale ogni violazione della direttiva per «le zone non coperte dall’uniforme» o «tramite l’ufficiale medico in caso di riscontro di tatuaggi non consentiti in zone coperte dall’uniforme».

Quanto è dura l’estate per chi vola Ora la benzina la pagano i passeggeri La questua Da queste parti, il no-

nente, ha sfruttato ancora il via libera della Merkel all’azione della Bce, e lo spread è sceso a 429 punti. Intanto prende forma il progetto di Unione bancaria, con una supervisione della Bce: la proposta sarà finalizzata dalla Commissione Ue a settembre, in tempo per l’Ecofin di Cipro.

S Cocciante canta Depardieu

© RIPRODUZIONE RISERVATA

che il 26 luglio ha costretto tre aerei a chiedere l’atterraggio di emergenza in Spagna.

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Stasera al Teatro Antico

L’azienda promette il maxi investimento dopo il vertice coi ministri. E il governo: «Nessun ricorso contro il gip» STEFANIA ANGELINI

LA GAZZETTA DELLO SPORT

carburante per arrivare ad Amman, in Giordania: alla fine l’aereo è atterrato a Damasco, non certo il posto più tranquillo di questi tempi. In Siria, a causa delle sanzioni contro Assad, le carte di credito non funzionano più e l’equipaggio del volo ha dovuto prendere l’iniziativa: ha chiesto denaro cash ai 174 passeggeri per pagare il rifornimento. Pare che l’allegra brigata non fosse molto contenta di trovarsi lì, nella polveriera siriana, e non abbia apprezzato la questua d’emergenza. Alla fine il contante raccattato non è stato usato e l’Air France si è difesa: «Era solo una richiesta precauzionale». Appena possibile l’aereo ha ripreso il volo e ad alta quota tanti hanno sospirato. Per il sollievo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

denunciato a Parigi Ancora guai per Gerard Depardieu. Un automobilista ha denunciato l’attore sostenendo di essere stato preso a pugni in faccia per aver tagliato la strada al suo scooter. L’incidente è avvenuto qualche giorno fa sulla Rive Gauche parigina. Depardieu ha minimizzato: «Era distratto e mi ha tagliato la strada — ha spiegato alla radio Rtl —. Ho avuto paura e la mia reazione è stata un pochino sopra le righe, ma ero spaventatissimo». L’attore non è nuovo a risse e intemperanze, spesso stimolate dal troppo alcol. Nel 2005 a Firenze prese a testate un paparazzo, l’anno scorso invece urinò in una bottiglia, davanti a tutti, sul volo Parigi-Dublino, perché gli era stato negato il permesso di andare alla toilette durante il decollo

tutti i suoi musical

Un viaggio attraverso le canzoni composte per i suoi musical più famosi, da «Notre Dame de Paris» a «Giulietta e Romeo»: Riccardo Cocciante si esibisce stasera in un concerto evento a Taormina con i musicisti dell’Orchestra Nazionale dei Conservatori diretta dal maestro De Amicis. TAORMINA ARTE A TAORMINA, TEATRO ANTICO, INFO: 0942.21142

Da oggi al 26 agosto

Artisti di strada a Ferrara: parte il Buskers Festival

Un’esibizione al castello di Ferrara Come accade da 25 anni, Ferrara diventa, in questo periodo, la patria della musica e dei teatranti di strada. Da oggi la città estense si accende infatti con il Buskers Festival: oltre 200 gruppi e mille musicisti da tutto il mondo si esibiranno in diciotto punti del centro storico fra le strade, le piazze e i cortili. BUSKERS FESTIVAL A FERRARA, FINO AL 26 AGOSTO

Nel Grossetano

Ritmi balcanici a Festambiente: suona Bregovic Ultimi appuntamenti live per Festambiente, il festival di Legambiente dedicato all’ecologia (con palco e impianti a impatto ambientale zero) in programma a Rispescia (Grosseto). Chiude domani la 24ª edizione la musica balcanica di Goran Bregovic insieme alla Wedding & Funeral Band. FESTAMBIENTE A RIPESCIA (GR), DOMANI, INGRESSO 8/12 EURO

Tra Campania e Piemonte

Dalle polpette fino alla nocciola: è tempo di sagre Da Nord a Sud, l’Italia delle sagre è attivissima. Secondo uno studio di Coldiretti, a sedersi tra panche e tavolate in agosto è un italiano su tre. Per questo weekend ne segnaliamo due: in Campania, a Roccabascerana (Av), c’è la sagra delle polpette, mentre in Piemonte, a Cortemilia (Cn), c’è quella della nocciola. SAGRE A ROCCABASCERANA (AV) E A CORTEMILIA (CN)


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 18 AGOSTO 2012

ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

LE PAGELLE

Ariete 6+

Toro 7,5

Gemelli 5,5

Cancro 7,5

Leone 7+

Vergine 8

DI ANTONIO CAPITANI

Il lavoro rende bene, la precisione paga. Ma Marte rende un tantino sfigata la forma fisica. Riguardatevi. Fornicazione eterea.

Intuito e grinta garantiscono la riuscita del lavoro. Vacanze, sport, affari e shopping sono favoriti, voi siete suinamente contesissimi.

In casa vi spremono gli zebedei come fossero cedri. Il lavoro rompe e vi demotiva, il sudombelico combinicchia così così. State su.

Viaggi, colloqui, lavoro, vacanza e p.r. fruttano in termini di risultati immediati e futuri. Siete fighissimi e con ormoni da urlo!

Il lavoro prospetta successi da invidia. E voi procedete con sicurezza maxima. La vacanza vi giova, il corpo si sazia di altri corpi.

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

IL MIGLIORE. La Luna vi lancia un assist vincente. E vi fa segnare in ogni ambito. Grandi! Se poi siete in vacanza ve la spassate, con mucho vigore suino!

Bilancia 6

Scorpione 7+

Sagittario 5,5

Capricorno 7,5

Acquario 5,5

Pesci 5,5

Non incupitevi se qualcuno vi contesterà per partito preso: certi fallocefali si possono ignorare. Guidate (e fornicate) con prudenza.

La vacanza rilassa, il lavoro premia, clienti e sponsor vi scelgono. E la forma fisica si ripiglia bene. Clandestinità suine muy golose.

Giornata sottotono. In ogni ambito. Non abbattetevi e frenate i giramenti di zebedei. La forma fisica cede, sport e ormoni non gratificano.

La vacanza, i viaggi e il lavoro fanno risalire di mille tacche il vostro umore. L'amor, poi, ve gusta, il sudombelico sorride a tutti/e.

L'espressione funerea non aiuta, più utile la consueta faccia di glutei in termini di risultati lavorativi, economici e suini. Vigore OK.

C'è tensione. E una pletora di scemi che vi sta addosso. Defilatevi e lavorate. O godetevi la vacanza senza ansie. Sudombelico incerto.

ALEXANDRE PATO

L’attaccante brasiliano è alla sua quinta stagione con la maglia del Milan. È nato a Pato Branco il 2 settembre 1989

Gazzetta.it

Televisioni in chiaro RAITRE

PONGO & PEGGY LA CASA DEL... UN CICLONE IN... LA PROVA DEL CUOCO TG1 LINEA BLU QUARK ATLANTE DREAMS ROAD A SUA IMMAGINE HOMICIDE HILLS REAZIONE A CATENA TG1 TECHETECHETÈ THE YOUNG VICTORIA 23.20 SPECIALE PER ME SOUVENIR OVVERO MENO SIAMO MEGLIO STIAMO 0.55 TG1 NOTTE

7.00 10.50 11.30 13.00 13.30 14.00 15.30 17.00 17.40 18.05 18.35 19.30 20.30 21.05

CARTONI BENVENUTI A... LA NAVE DEI SOGNI TG2 GIORNO SERENO VARIABILE UN TROFEO PER... SQUADRA SPECIALE CHAOS DUE UOMINI E MEZZO IN BUONA SALUTE SEA PATROL IL CLOWN TG2 L'ANELLO DI SOPHIA Film 22.40 COLD CASE 23.20 TG2 23.30 TG2 - DOSSIER 0.20 TG2 - STORIE. I RACCONTI DELLA...

9.05 9.40 11.10 12.00 12.45 13.10 14.00 14.45

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA

15.40 AND SOON THE DARKNESS PREMIUM CINEMA 16.10 WEEKEND CON IL MORTO STEEL 17.20 NOTTING HILL MYA 17.20 POLIZIOTTI FUORI-DUE SBIRRI A PIEDE LIBERO PREMIUM CINEMA 19.15 LIBERA USCITA PREMIUM CINEMA 19.30 SLIDING DOORS MYA 21.15 BIUTIFUL PREMIUM CINEMA 23.30 MATRIX JOI 23.45 L'ULTIMO INQUISITORE PREMIUM CINEMA

CALCIO 15.55 ARSENAL SUNDERLAND Premier League Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1

17.15 19.00 20.00 20.10 21.05 23.25 23.40 23.45 0.40 0.50

20.00 LORIENT MONTPELLIER Ligue 1 SportItalia

BASEBALL 18.00 LITTLE LEAGUE WORLD SERIES

0.00

2.00

AOSTA

19

28

BARI

23

32

BOLOGNA

22

35

CIELO

VENTI

CAGLIARI

22

33

Sole

Deboli

CAMPOBASSO

19

29

Moderati

CATANIA

18

32

FIRENZE

20

35

Moto GP. Prove Italia 1

21.10 GP INDIANAPOLIS Moto 2. Prove Italia 1

1.00

Trento

Torino 22 32

20 32

Venezia

Perugia

22 36

19 32

32

MILANO

23

31

ROMA

NAPOLI

25

36

23 36

PERUGIA

19

32

POTENZA

18

29

REGGIO CALABRIA

25

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ROMA

21

35

TORINO

21

30

Agitati

Nebbia

Il sole oggi MILANO

ROMA

TRENTO

17

31

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

6:26

20:26

6:20

20:06

24

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VENEZIA

20

32

Premier League

WTA CINCINNATI Eurosport 2

Amichevole

GOLF: BRIDGESTONE INVITATIONAL Da Akron, Stati Uniti

La cronosquadre di Pamplona apre la Vuelta: sul sito, oltre al Live, cronache e audio, c’è il blog di Claudio Ghisalberti.

13.00 CALCIO: JUVENTUS UDINESE Serie A

15.00 GOLF: PGA CHAMPIONSHIP Da Kiawah Island, Stati Uniti

www.gazzetta.it

Domani

Dopodomani

Nuovamente cielo sereno o poco nuvoloso, solo localmente si formeranno annuvolamenti di breve durata che però non daranno luogo a precipitazioni. Valori termici molto sopra le medie tipiche del periodo su gran parte delle regioni.

Il cielo continuerà a risultare sereno o poco nuvoloso, eccezion fatta per locali e brevi addensamenti ma sempre senza precipitazioni. Le temperature generalmente continueranno ad essere molto superiori ai valori tipici del periodo.

Ancona

Firenze

18

Mossi

9.30

Ecco «Dia por dia» diario dalla Vuelta che scatta stasera

23 35

25 33

L'AQUILA

Neve

SKY SPORT 3

Premier League

CALCIO: INTER BIZERTIN

BLOG

Bologna Genova

Molto forti

34

Quattro Nazioni

22 34

Coperto

24

14.00 TENNIS: MASTERS 1000 CINCINNATI 1.00 RUGBY: AUSTRALIA ALL BLACKS

E’ giusto che un allenatore, ad esempio Antonio Conte, alleni anche se squalificato? Per Ciro Ferrara (nella foto) sì.

22 33

32

PALERMO

Champions League

1.15

Sky Sport 2

RUGBY: CHIEFS - SHARKS Super 15

13.00 CALCIO: NACIONAL DEPORTIVO

Il cielo risulterà sereno o poco nuvoloso, solo localmente si formeranno annuvolamenti di breve durata che però non daranno luogo a precipitazioni. Le temperature saranno sopra le medie tipiche di metà agosto, localmente anche di molto. Trieste

Milano

Ferrara contro Zeman: «Conte? Giusto che alleni»

9.00

Oggi

22 33

VIDEO

11.00 CALCIO: BARCELLONA CHELSEA

23.00 CALCIO: WEST BROMWICH LIVERPOOL

19.00 MASTERS 1000 CINCINNATI

Us PGA Tour. Da Greensboro, Stati Uniti Sky Sport 2

20 30

Partono i campionati in Inghilterra e Spagna: per i lettori di Gazzetta.it le squadre favorite sono Manchester United e Real.

SKY SPORT 2

Quattro Nazioni.Sky Sport 2

21.00 WYNDHAM CHAMPIONSHIP

24

Calmi

16.50 SUDAFRICA ARGENTINA

GOLF

Aosta

Premier e Liga Quali squadre partono favorite?

7.50 UN PEZZO DA 20 10.00 THATÍS ITALIA 11.00 AGENTE SPECIALE SUE THOMAS 11.50 NOI SIAMO ANGELI 13.30 TG LA7 14.05 L'ULTIMA SPIAGGIA 16.20 REGINA DI SPADE 18.00 MOVIE FLASH 18.05 L’ISPETTORE BARNABY 20.00 TG LA7 20.30 CASH TAXI 21.10 ATLANTIDE Documenti 23.10 PANE BURRO E MARMELLATA 1.10 TG LA7 1.15 TG LA7 SPORT 1.20 MOVIE FLASH

SKY SPORT 1

18.00 CALCIO: ARSENAL SUNDERLAND

TENNIS

GENOVA

Temporali

22.10 23.05 0.05 1.00 1.50

Amichevole

Quattro Nazioni Sky Sport 2

FREMANTLE RICHMOND

Forti

MARI

18.55 19.35 21.10

MONK RICETTE DI FAMIGLIA TG4 PACIFIC BLUE DISTRETTO DI POLIZIA SUOR THERESE LIE TO ME IERI E OGGI IN TV SPECIALE TIERRA IL GRANDE SQUALO BIANCO TG4 COLOMBO THE MENTALIST Telefilm THE MENTALIST THE CLOSER THE CLOSER THIEF - 2 PUNTATA TG4 NIGHT NEWS

Coppa Sudamericana

11.55 AUSTRALIA ALL BLACKS

Rovesci

Pioggia

9.50 10.50 11.30 12.00 12.55 13.50 15.40 17.25 17.45 17.55

15.30 CALCIO: JUVENTUS A JUVENTUS B

RUGBY

Australian League. Eurosport 2

Eurolega. Da Torredembarra, Spagna Eurosport

29

Nuvolo

8.30

11.00 INGHILTERRA ISRAELE

20

18.55 GP INDIANAPOLIS

FOOTBALL AUSTRALIANO

Eurolega. Da Torredembarra, Spagna Eurosport

ANCONA

Moto 3. Prove Italia 1

Prima Tappa. Eurosport

10.00 UCRAINA - ANDORRA

35

11.55 GP INDIANAPOLIS

Da Luino (Va). Rai 3

BEACH SOCCER

CARTONI THE LOONEY... STUDIO APERTO BOWFINGER DOC HOLLYWOOD LE COSE CHE AMO DI TE STUDIO APERTO INDIANAPOLIS MOTO 3 MOTO GP INDIANAPOLIS PROVE MOTO GP INDIANAPOLIS WATERWORLD - 1 PARTE THOR - IL MARTELLO DEGLI DEI - 1 PARTE NAVIGARE

IL SONDAGGIO

MOTOCICLISMO

18.45 VUELTA

Qualificazioni Europeo maschile SportItalia 2

20

1.00

14.45 TRITTICO LOMBARDO TRE VALLI VARESINE

20.30 REPUBBLICA CECA ITALIA

min max

0.30

CICLISMO

BASKET

ALGHERO

22.00

Eurolega. Da Torredembarra, Spagna Eurosport 2

Eliminatorie. ESPN America

Ieri

21.10

13.45 SPAGNA - SVIZZERA

LITTLE LEAGUE WORLD SERIES

A CURA DI

19.55

Eurolega. Da Torredembarra, Spagna Eurosport 2

LITTLE LEAGUE WORLD SERIES

GazzaMeteo

18.30 18.55

12.30 PORTOGALLO POLONIA

Eliminatorie ESPN America

Eliminatorie ESPN America

Legenda

7.40 11.00 12.25 14.10 16.00 18.05

8.00 8.35 8.50 11.15 13.00 13.40 14.10 15.50 16.10 18.30

Eliminatorie ESPN America

20.40 INTER - BIZERTIN Amichevole Sky Sport 1, Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1

TG5 BELLI DENTRO CIRCLE OF LIFE I CESARONI 4 TG5 BELLI DENTRO NON SMETTERE DI... BELLI DENTRO BENEDETTI DAL... LA RUOTA DELLA FORTUNA 20.00 TG5 20.40 VELINE 21.20 CIAO DARWIN 5 Varietà 0.15 AVVOCATI A NEW YORK 1.15 RUBICON 2.15 TG5 - NOTTE 2.45 VELINE

RAI EDUCATIONAL ZUM ZUM ZUM AGENTE PEPPER TG3 TIMBUCTU 14° DISTRETTO TGR - TG3 CICLISMO: TRE VALLI VARESINE RISATE DI GIOIA TG3 - TGR BLOB UN CASO PER DUE OCTOPUSSY OPERAZIONE PIOVRA TG3 TG REGIONE SIRENE TG3 TG3 SALUTE

21.00 LITTLE LEAGUE WORLD SERIES

18.55 NEWCASTLE TOTTENHAM Premier League Sky SuperCalcio, Sky Calcio 2

ITALIA 1

LA 7

RAIDUE

9.10 10.25 11.10 12.00 13.30 14.00 15.30 16.15 17.15 17.45 18.50 20.00 20.35 21.20

CANALE 5

RETE 4

RAIUNO

23 30

L’Aquila 18 31

Campobasso

Bari

18 29

23 32

Napoli

Potenza

24 37

17 29

Cagliari

Catanzaro

23 33

20 31

Palermo

Reggio Calabria 24 34

22 34

Catania 25 32

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

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Tramonta

Sorge

Tramonta

6:27

20:24

6:21

20:05

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

17 ago.

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8 set.


SABATO 18 AGOSTO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TERZO TEMPO GazzaFocus

Un secolo dall’introduzione dell’allenatore nel nostro paese Pagato alterando i rimborsi: il professionismo era proibito

Cent’anni di mister GERMANO BOVOLENTA

Questa è la grande e bella storia di William Thomas Garbutt, detto Willy, Billy e mister Pipetta. Poi soltanto Mister, cioè allenatore. Il primo allenatore professionista in Italia. La fabbrica di scatole La storia

incomincia in Inghilterra, a Stockport, distretto operaio di Manchester. William nasce il 9 gennaio 1883. Il padre è un falegname ma la famiglia è numerosa (9 figli) e fatica ad andare avanti. Skeen Garbutt muore a 41 anni. William cresce nelle cupe e fumose strade di Stockport, lo mettono a lavorare in una fabbrica di scatole. Ma gioca bene al football e a 13 anni è una piccola, fenomenale ala destra. A 16 è titolare nell’Edgeley Fc. A 19 si arruola nella Royal Artillery e diventa la stella della squadra dell’esercito. Lo scopre il Reading, è ingaggiato, ma rimane tre anni in artiglieria. Poi passa all’Arsenal e al Blackburn. Alto e magro, ha una bella corsa e, scrivono i giornali inglesi, è «uno dei più brillanti attaccanti e capisce di calcio moderno».

Nel 1912 il primo in Italia 4 4 Garbutt, titoli e orrori Fece grande il Genoa, a Napoli vendette i diritti per un film Perseguitato in guerra, salvato dal figlio, morì poverissimo DAL PIONIERE AI TOTEM DEL DOPOGUERRA 1

butt non è fortunato. È generoso, si fa male spesso e si ritira a soli 29 anni. Sposato con Anna e padre di un bambino (Stuart) di un anno, decide di diventare allenatore. Ma non in Inghilterra, con questo lavoro non è possibile ottenere una paga decente. Un suo amico, l’irlandese Thomas Coggins, traduttore e responsabile dei ragazzi del Genoa, lo segnala al club ligure. Nell’agosto del 1912 Garbutt arriva a Genova. Il suo ingaggio è una novità assoluta. Il ruolo di allenatore è ancora da inventare, la squadra è preparata dal capitano e dal segretario. Il professionismo è vietato e Garbutt è assunto come consulente della ditta di trasporti marittimi del dirigente Davidson. Viene pagato, racconterà Pierre Lanfranchi, «in mille ridicoli modi gonfiando bollette e ricevute».

re in campo scalzo con quello «buono». Fissa sul terreno pioli e coni per perfezionare il dribbling. Lega i palloni a funi e fa saltare i giocatori per colpire meglio di testa. Costruisce il Genoa secondo i canoni inglesi: potenza atletica, lanci, equilibri fra i reparti. Garbutt chiede il meglio e strappa i campioni alla concorrenza, come il terzino De Vecchi, detto il «figlio di Dio», al Milan.

Il piede scalzo I giocatori lo ac-

La carriera del soldato L’allena-

tore che fuma la pipa diventa il mister. Il calcio italiano cambia tradizioni, tendenze e terminologie. Ma l’appellativo mister rimane, nei secoli dei secoli. Garbutt vince il suo primo scudetto nel 1914-15. Scoppia

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Umberto Ambrosoli, Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli

Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012

3

4

5

1 William Thomas Garbutt: il tecnico inglese in Italia ha allenato Genoa, Roma, Napoli e Milan 2 Helenio Herrera, il «mago» della Grande Inter 3 Enzo Bearzot, c.t. dell’Italia mondiale nel 1982 4 Marcello Lippi: ha vinto tutto con Juventus e Nazionale 5 Josè Mourinho, lo Special One

Ricevute gonfiate William Gar-

colgono con rispetto. Garbutt è un maestro pignolo e assiduo, ma non alza mai la voce. Introduce tecniche di allenamento inedite, lavora sui fondamentali. Chi calcia con un piede solo è costretto a scende-

2

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi

la prima Guerra Mondiale, torna in patria e si arruola. È un soldato semplice, ma anche un allenatore professionista, una guida e un motivatore. Dopo tre mesi è caporale, poi sergente, poi ufficiale. Combatte, è ferito e decorato. Finita la guerra riceve un telegramma dal Genoa che gli offre ancora la panchina. Accetta nel 1919, buon aumento, ottomila lire l’anno, altri due scudetti. Il commissario unico della Nazionale italiana, Vittorio Pozzo, lo ammira e lo nomina assistente all’Olimpiade del 1924. L’attività di mister William si svolge quasi tutta in Italia. Allena il Genoa, va alla Roma e al Napoli. A metà degli anni Trenta si trasferisce in Spagna, all’Athletic Bilbao. Il c.u. Pozzo gli manda una lettera: «Caro Garbutt, voi siete uno degli uomini di sport più degni che ho conosciuto nella mia carriera. Se il mio nome vi può servire come referenza, usatelo». William vince la Liga e ritorna in Italia, al Milan, ingaggiato da Emilio Colombo, presidente rossonero e direttore della Gazzetta dello Sport. A Milano c’è l’ippodromo e Willy, amante dei cavalli e delle scommesse,

si sposta volentieri. Ma la moglie Anna soffre di asma e si ferma a Vara Inferiore, a pochi chilometri da Genova, con la piccola Maria adottata a Napoli. Ma non riesce a innamorarsi del Milan, anche se arresta il declino della squadra e chiude al quarto posto

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Gli aerei di Napoli Ben altri ricor-

di aveva lasciato a Roma e a Napoli. Nella capitale aveva costruito una squadra, vinto la Coppa Coni e lanciato giocatori come Volk e Bernardini. A Napoli era stato chiamato dal presidente Giorgio Ascarelli, che gli acquistò sei giocatori spendendo mezzo milione di lire. E Garbutt stabilì altri primati: l’ingaggio di un massaggiatore, trasferte in aereo, i diritti ceduti per un film e due terzi posti. Merito del suo gioco, della classe di Sallustro e dei gol di Vojak. La guerra e il confino Dopo il Mi-

lan, il ritorno al Genoa, lo scoppio della guerra e il calvario. Il «cittadino inglese William Garbutt» è perseguitato dai fascisti e dai tedeschi: gli portano via tutto. Lo mandano al confino in un paesino del Sud, ad Acerno. Scappa in Abruzzo, ad

Orsogna. Inverni di freddo e fame, William si ammala. Poi, nel ’44, i Garbutt raggiungono Imola. Il Mister uno dei padri del calcio italiano, per sfuggire ai rastrellamenti, brucia il suo passaporto e cambia nome. Intanto gli Alleati avanzano e bombardano il Nord Italia. Anna muore sotto un raid aereo, Imola è raggiunta dai polacchi e dalle truppe britanniche. Fra i liberatori un capitano dell'ottava armata, Stuart Garbutt, suo figlio. L’ultimo ritorno L’allenatore

Garbutt torna in Inghilterra ma considera sempre l’Italia il suo Paese. Nel 1946-47 è per la quarta volta al Genoa. Ancora due campionati, poi, dopo trentasei anni, il definitivo rientro. William Thomas Garbutt muore povero il 16 febbraio 1964 nella sua modesta casa di Warwick. Paul Edgerton, autore di una splendida biografia, scrive: «In una gelida mattinata compì il suo ultimo viaggio… Non c’era una folla a seguire il carro funebre. Soltanto i figli Maria e Stuart, la nuora Ivy, il nipote Joan. Le ceneri di Garbutt furono sparse vicino a un’aiuola di rose chiamata Il posto degli innamorati» © RIPRODUZIONE RISERVATA

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I BIG STRANIERI

I VINCENTI ITALIANI

In una classifica puramente indicativa, riferita al Dopoguerra, ecco i dieci più grandi allenatori stranieri MOURINHO Con Porto, Chelsea, Inter e Real Madrid dal 2003 al 2012 ha sempre vinto un titolo all’anno, fatta eccezione per il 2007-08 GUARDIOLA Creatore dell’ultimo spettacolare Barcellona MICHELS L’inventore del calcio totale negli anni Settanta HERRERA Ha valorizzato il ruolo dell’allenatore, fino ad allora figura sbiadita FERGUSON Fenomeno di longevità tecnica, allena il Manchester Utd dal 1986 LATTEK Ha vinto le tre coppe europee con 3 squadre diverse LIEDHOLM Signorilità, stile e competenza, fra i primi a introdurre la zona DEL BOSQUE Ct della Spagna, campione del mondo ed europeo in carica BUSBY Il primo a portare il Manchester Utd ai vertici europei HAPPEL Quattro titoli in quattro Paesi e due Coppe Campioni vinte con squadre diverse

Ecco i dieci allenatori italiani che hanno vinto i trofei più importanti nel Dopoguerra LIPPI Ct mondiale con l’Italia 2010, dopo aver vinto Champions e Intercontinentale con la Juve BEARZOT Ct Mondiale con l’Italia 1982 dopo il 4˚ posto nel 1978 TRAPATTONI Dieci titoli in quattro Paesi diversi e tutte le competizioni Uefa con la Juventus SACCHI 2 Champions e2 Intercontinentali col Milan, 2˚ a Usa ’94 come ct azzurro ROCCO 2 Coppe Campioni e 1 Intercontinentale col Milan negli anni Sessanta ANCELOTTI 2 Champions e 1 Mondiale per club col Milan CAPELLO 1 Champions e 5 scudetti al Milan, e uno alla Roma MANCINI A 47 anni già 3 scudetti, 4 coppe Italia e una Premier League BERNARDINI Due scudetti con altrettante outsider, Fiorentina (56) e Bologna (64) FONI Dal 1952 al 1954 due scudetti con l’Inter che non vinceva il titolo da dodici anni. Una Coppa delle Fiere con la Roma

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 18 AGOSTO 2012


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