Amici dell'Aeroporto di Pisa - Rassegna stampa

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6/5/2014

Rassegna Stampa

Amici dell’Aeroporto Galilei


IL PD PISANO APPOGGIA TUTTE LE INIZIATIVE CHE TUTELANO GLI INTERESSI DEL«GALILEI»

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Aeroporto , cam ate le carte ín tavola» b

Sull' ijzteg raziojZefra le soc: ïetà, l'ex assessore me tte ijz yu rdia ï soc: i piibblïei di FRANCESCA BIANCHI «VOGLIO appellarmi a tutti i soggetti pubblici: state attenti a non ridurre il tutto a 1 euro in più ad azione da strappare, per racimolare maggiori risorse. Il punto vero del contendere è di avere piene ed effettive garanzie sui vari versanti dell'interesse pubblico». A parlare è Fabrizio Cerri, ex assessore all'urbanistica del Comune di Pisa, ora «militante Pd», come lui stesso si definisce. «Il Piano industriale unico per lo sviluppo dei due Aeroporti Toscani afferma - deve continuare a essere la strada da seguire. Ma nei documenti delle Opa vi sono impegni dettagliati e circostanziati per investire su Firenze mentre, per Pisa, c'è solo un aggancio agli investimenti già previsti da Sat in autofinaziamento. Questo significa una minore attenzione o una volontà di disimpegno?». «IL PERCORSO di privatizzazione, per come si è sviluppato spiega Cerri - sembra quasi che abbia avuto l'obiettivo di 'utilizzare' il privato per sparigliare l'idea dell'holding che era stata definita. Se fosse così sarebbe assai grave, soprattutto perché il privato ora è molto più forte di quanto non fosse all'inizio del percorso e, di conseguenza, il pubblico è oggettivamente più debole. E l'interesse pubblico che prescinde dagli assetti pubblici/privati delle due società di gestione com'è tutelato?». «E non si tratterebbe - tiene a precisare Cerri - di "una sor-

ta di rendita di posizione"». «In alcune indicazioni contenute nei documenti riguardanti le Opa Sat e Adf, ma ancor più nelle posizioni pubbliche via via assunte (Naldi, Fanti, Nencini...) - spiega l'ex assessore - sembra emergere la volontà di rimettere in discussione il modello di complementarietà e integrazione previsto dall'ipotesi di Holding». GLI elementi alla base di questi dubbi sarebbero molteplici. Tra questi: «il discutibile doppio Masterplan di Peretola, con le due piste, da 2mila metri, con 4.500.000 passeggeri previsti nel 2029 e da 2400 metri, con sei milioni al 2029; gli ingenti finanziamenti F, s.ibblici per realizzare il nuovo aer. porto di Peretola; il nuovo Ad J, `, Adf che vuole trasformare Pere, üla da City Airport ad Airport City». Infine, le domande chiave: «Perché Corporacion America ha presentato al patto dei soci pubblici una proposta di `cogovernance', cioè di patto parasociale allargato, nel quale i pubblici avrebbero mantenuto la maggioranza e il nuovo privato avrebbe esercitato poteri molto importanti di socio industriale, per poi invece lanciare un Opa volta a prendersi la maggioranza? Eppure, come ha ricordato il sindaco, il rappresentante dei privati è stato ascoltato dal Patto e ha chiesto e dato garanzie per la collaborazione e non per la conquista. E il Patto sembra che abbia apprezzato. Cos'è accaduto nel giro di pochi giorni per far cambiare le carte in tavola? Chi ha avuto i primi approcci con il privato?».


Aeroporto: gli enti riaprono le trattative con Corporacion il patto di sindacato insiste per un accordo di co-governance L'ex assessore Cerri: «Niente soldi pubblici a Firenze» di Francesco Lo¡ B PISA

Il patto di sindacato farà una nuova proposta al socio privato, Corporacion America Italia Srl, ma sempre rilanciando una co-governance oltre l'Opa perla maggioranza del Galilei. E' ancora lunga la partita sul futuro dell'aeroporto tra mosse e contromosse. Il patto che unisce i soci pubblici (compatti, per ora, nell'opporsi all'offerta degli argentini) è stato convocato dal suo presidente, il sindaco Marco Filippeschi, per sabato prossimo. La proposta sarà poi presentata ai rappresentanti di Corporacion, che sta cercando di convincere almeno uno dei soci pubblici a cedere le azioni della Sat. Nel frattempo Filippeschi, d'intesa con il presidente della Provincia Andrea Pieroni, ha scritto proprio al governatore Enrico Rossi per chiedere, insieme, un incontro urgente al ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi. Oggetto: «Iniziative le-

sive del percorso d'integrazione» tra Galilei e Vespucci. Soldi pubblici. Sul delicato tema interviene anche Fabrizio Cerri: l'ex assessore ha seguito direttamente per anni le vicende legate ai piani di sviluppo dell'aeroporto che definisce «risultato del mercato, chiaro e inequivocabile, ottenuto grazie alla lungimiranza di scelte politiche e amministrative e alle capacità di un management che ha saputo governare, sul campo, adeguando e migliorando un'infrastruttura che in molti ora ci invidiano». Cerri, in un lungo intervento, pone anzitutto dubbi su quello che si muove intorno al progetto di holding. «In alcune indicazioni contenute nei documenti riguardanti le Opa di Sai e Adf, ma ancor più nelle posizioni pubbliche via via assunte (Naldi, Fanti, Nencini, ecc.) sembra emergere - dice - la volontà di rimettere in discussione il modello di integrazione previsto dall'ipotesi di holding». Soprattutto, fa notare l'ex assessore, «si prevedono in-

genti finanziamenti pubblici per realizzare il nuovo aeroporto di Peretola. Non può essere il Gß, previsto nel 2017 a Firenze, l'alibi per erogare finanziamenti pubblici. Si vuole riprodurre quanto avvenuto per La Maddalena? Penso che i capi di Stato e di governo forse sarebbero più sicuri a Pisa, collaudato aeroporto militare». Altro punto: «Nei documenti delle Opavi sono impegni dettagliati e circostanziati per investire su Firenze mentre, per Pisa, c'è solo un aggancio agli investimenti già previsti da Satin autofinanziamento».

Il ruolo del privato. Altra domanda centrale: «Cos'è accaduto nel giro di pochi giorni per far cambiare le carte in tavola? Chi può pensare che Corporacion America possa essere il denominatore comune nella logica d'integrazione prevista dal sistema aeroportuale toscano senza garanzie certe rispetto a quanto l'ipotesi di holding basata sulla complementarietà prevede? Il percorso di privatizzazione, per come si è sviluppato - è il ragionamento di Cerri - sembra quasi abbia avuto l'obiettivo di "utilizzare" il privato per sparigliare l'idea della holding. Se fosse così sarebbe assai grave, soprattutto perché il privato ora è molto più forte e, di conseguenza, il pubblico è oggettivamente più debole». Un euro in più. L 'appello di Ceni è a tutti i soggetti pubblici: «Sta-

te attenti a non ri durre il tutto a leuro ad azione in più da strappare per racimolare maggiori risorse. Oggi, di fronte a tante incertezze ed a un'Opa, mantenere la maggioranza, rilanciando un patto di co-governance, vuol dire avere il potere e i tempi per tutelare le scelte strategiche poste a base dell'integrazione, per garantire l'interesse pubblico e per costruire su questi presupposti un rapporto positivo e solido per il futuro con il socio industriale». L'obiettivo: treni più veloci. Le conclusioni di Cerri: «Ritengo si debba chiedere al governo di uti lizzare bene le scarse risorse pubbliche. Perché tutti i soggetti pubblici non assumono l'obiettivo di realizzare, in tempi brevi, un collegamento ferroviario "ad alta velocità" Pisa-Firenze, modernizzando l'attuale linea e dotandola di materiale moderno, efficiente e all'altezza? I soggetti pubblici devono fare fino in fondo il loro mestiere». ®RI PRDDDZIDNE RISERVA.TA

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Il piazzale dell'aeroporto Galilei

Fabrizio Cerri


Aeroporti, Pisa chiede aiuto alla Regione . sla I

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sc i. «Incontro urgen te con d min istro Lup i» FIRENZE PIU'C E UN elenco di doglianze. Messe nere su bianco, con tanto di stemma del Comune, e inviate al presidente della Regione Enrico Rossi. Con il mittente che ieri le ha ripetute, a voce, al vicesindaco di Firenze Dario Nardella. Il sindaco di Pisa Marco Filippeschi non sembra avere nessuna intenzione di scendere dalle barricate issate contro l'offerta pubblica di acquisto su Sat lanciata da Corporacion America. Non si fida dei fiorentini di Adf, del presidente di Enac Vito Riggio, degli argentini che sono nel consiglio della società che gestisce l'aeroporto di Pisa. E nemmeno del viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini. Chiede aiuto al governatore perché resti fedele al suo progetto di gestione unica degli aeroporti di Firenze e Pisa, mantenendo ferme le reciproche vocazioni: Firenze city airport collegato con grandi capitali europee, Pisa aeroporto internazionale con forte presenza del low cost. Ci sono troppe voci contrarie, registrate in queste settimane, che remano in altre direzioni rispetto alla holding disegnata dal presidente della Toscana. Per questo il sindaco Filippeschi chiede a Rossi di «promuovere un incontro urgente con il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi, per avere un chiarimento dal Governo a tutela della Sat». Il primo cittadino di Pisa elenca le dichiarazioni di Riggio sulla pista di Firenze da 2.400 metri; il masterplan con la doppia pista approvato dal consiglio di amministrazione di Adf, «con la previsione di 6 milioni di passeggeri, grazie a un consistenze finanziamento pubblico, con un'evidente disparità di investi-

menti tra i due scali>); le parole dell'ad di Adf, Vittorio Fanti, uomo di Corporacion America, che contesta l'etichetta di `city airport', definendola una 'bomboniera con un ruolo limitato'. Dopo il veto sull'Opa degli argentini, il sindaco Filippeschi richiama Rossi anche al rispetto dei patti parasociali di controllo di Sat. E oggi l'argomento aeroporto sarà al centro delle valutazioni del consiglio comunale di Pisa.


. CHI ESTO UN INCONTRO CON IL MINISTRO LUPI: (<MERCATO TURBATO NEI FATTI »

Filippeschï scrive a Rossi: «Contro Sat iniziative lesive» «INIZIATIVE lesive» è l'esordio agguerrito della lettera che il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi ha inviato al presidente della Regione Enrico Rossi a proposito dell'integrazione fra Sat e Adf, le due società aeroportuali impegnate nel percorso di integrazione. Filippeschi chiede un chiarimento del Governo «anche a tutela della Sat, per contrastare progetti che hanno forti ed evidenti potenzialità competitive verso l'aeroporto «Galileo Galilei». Il sindaco sollecita Rossi a «promuovere congiuntamente un incontro irgente con il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi». A impensierire il sindaco sono «atti e

annunci che appaiono in aperto contrasto con i percorsi intrapresi per la realizzazione di un equilibrato sistema aeroportuale toscano».

IL PRIMO cittadino nella missiva rinfresca la memoria al Governatore Rossi, ricordando le «contraddittorie dichiarazioni» di Vito Riggio, presidente Enac, che ha ipotizzato

I PIANO Il sindaco convocherà una seduta del Co nsi glio per parlare dello scalo una pista di 2400 metri per Peretola, quelle del cda di Adf, che prevede una pista di 2400 metri, quelle di Vittorio Fanti, ad di Adf ed espressione di Corporacion America, e quelledel viceministro alle infrastrutture, Riccardo Nencini, che ha condiviso l'ipotesi di una pista

G(./JzV.D1 Marco Filippeschi e Gina Giani (ad di Sat)

di 2400 metri. Filippeschi ribadisce. «Le i n iziative ricordate hanno caratteri negativi perché sono lesive dei percorsi intrapresi dai soci pubblici di Sat e Adf con atti formali e turbano il mercato a danno di Sat. Ciò - prosegue Filippeschi rende necessario offrire adeguate risposte con azioni volte a dare certezze dell'assetto di un sistema aeroportuale regionale integrato per il quale il piano Nazionale degli Aeroporti prevede una gestione unica a tutela del futuro di SAt e a difesa del valore attuale e di prospettiva degli asset patrimoniali detenuti dai soci». E alla fine Filippeschi annuncia la prossima convocazione di un consiglio comunale per discutere del futuro del «Galilei» e della situazione di Sat».

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intorno al Galilei « ii . No, patti chiari» IL PD fa quadrato per «salvare» il Galilei. «Il Pd pisano - afferma Andrea Ferrante, segretario dell'Unione comunale appoggia le iniziative del sindaco e del presidente della provincia, tese ad ottenere i necessari

alle logiche di mercato ed economiche ed agli accodi presi. La variante al Pit dell'amministrazione regionale per il Vespucci conclude Ferrante prevede una pista da duemila metri, sufficiente a mettere in sicurezza chiarimenti e a tutelare l'aeroporto fiorentino e interessi tutt'altro che consentirgli di giocare campanilistici . Anche i l pienamente il suo ruolo di consiglio comunale discuterà city-airport, comunque del futuro dell'aeroporto e si destinato ad una crescita esprimerà con forza in importante, ma non lesiva coerenza con questo degli equilibri necessari e orientamento». «Le degli interessi regionali dichiarazioni con cui il complessivi». viceministro alle F.B. infrastrutture Nencini si è espresso a favore dell'ipotesi di una pista da 2400 metri per l'aeroporto di Firenze dice Ferrante contraddicono gli accordi presi in sede regionale quando fu delineata e condivisa la strategia di integrazione e rafforzamento del sistema aeroportuale. La Toscana ha già un aeroporto fra i primi sei scali regionali italiani, capace di crescere ulteriormente grazie a un

programma di investimenti già avviati e prossimi a

divenire operativi. Per questo - prosegue risulterebbe incomprensibile e dannoso un intervento che mettesse a rischio la tenuta di una programmazione solida sul piano economico e commerciale e razionale dal punto di vista dell'interesse pubblico. Ancora più incomprensibile se si pensasse di sostenere questo intervento con risorse pubbliche, che avrebbe costi nell'ordine di grandezza delle centinaia di milioni di Euro e che sarebbe contrario


Sat, un vertice tra le istituzioni e le associazioni

il sindaco e il presidente della Provincia Andrea Pieroni incontrano oggi i rappresentanti delle categorie produttive per fare i I punto sulla vicenda dell'aeroporto dopo l'opa lanciata da Corporacion America (nella foto il magnate Eduardo Eurnekian) . Sul caso è intervenuto anche Andrea Ferrante, segretario dell'unione comunale Pd. Le dichiarazioni con cui il viceministro Nencini si è espresso a favore dell'ipotesi di una pista da 2.400 metri per l'aeroporto di Firenze contraddicono gli accordi presi in sede regionale. Risulterebbe incomprensibile e dannoso un intervento che mettesse a rischio la tenuta di una programmazione solida e razionale. il Pd pisano appoggia le iniziative dei sindaco edel presidente della Provincia tese ad ottenere i necessari chiarimenti ed a tutelare interessi tutt'altro che campanilistici,,.

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Filippeschi: maggioranza pubblica al Galilei e no pista piĂš lunga a Peretola

Aeroporti, Pisa respinge i privati di MAURO BONCIANI Il Pd ha chiamato il sindaco di Pisa Marco Filip peschi e il vicesindaco di Firenze Dario Nardella per fare il punto sulla questione dell 'integrazione degli aeroporti toscani, dal presidente della Regione, assieme al segretario regionale Dario Parrini. Ma il summit di ieri mattina si è chiuso con un nulla di fatto . Anzi Filippeschi ha ribadito che i soci pubblici devono mantenere la maggioranza in Sat, spa che gestisce il Galilei, senza cederla ai privati. Ribadendo quindi il no all'Opa lanciata da Corporacion America. A PAGINA 4


Econonnia

Aeroporti, Pisa bio cca i privati II Pd prova a mediare, ma Filippeschi: maggioranza pubblica e no pista lunga di Pentola Summit politico - in casa Pd - sull'integrazione degli aeroporti di Firenze e Pisa. Ma con un nulla di fatto. É co minciato ieri mattina, presto, a Palazzo Strozzi Sacrati dove il presidente della Toscana, Enrico Rossi, ha incontrato il sindaco di Pisa e presidente del patto di sindacato di Sat (la spa che gestisce il Galilei), Marco Filippeschi, il vicesindaco di Firenze, Dario Nardella, e il segretario regionale del partito, Dario Parrini. All'ordine del giorno, la situazione creata dal no dei soci pubblici all'offerta di acquisto su Sat lanciata dal gruppo argentino Corporacion America ed il rischio di un braccio di ferro con il socio industriale che ha lanciato un'Opa anche sulla società del Vespucci e che potrebbe guardare a Bo logna in caso di un insuccesso su Pisa. Nessun commento al termine del vertice, né dopo - le due società sono quotate in Borsa - ma lo scenario delineato sembra essere chiaro: Pisa non vuole cedere la maggioranza del Galilei ai privati. Da quanto si è saputo, Nardella si è limitato a tenere ferma la linea di Firenze, e quindi anche il master plan di Adf che prevede per la nuova pista sia la lunghezza di 2.000 metri, sia quella di 2.400 chiesta da Enav su cui i pisani invece non intendono sentire ragioni. Sono stati Rossi e Parrini che hanno tentato di far recedere Filippeschi dalla «linea dura», anche in vista della riunione del patto di sinda-

cato di Sat in calendario sabato, ma con scarsi risultati. Il sindaco di Pisa ha rilanciato chiedendo di nuovo garanzie sulla governance e sottolineando la «linea Maginot» della maggioranza di Sat in mano pubblica, così da poter avere il controllo della società. Filippeschi si è trovato d'accordo sul sistema aeroportuale toscano, sugli obiettivi di crescita, ma ha ribadito che l'orizzonte deve essere quello del percorso finora indivuato per la holding tra le due società, ma anche la lunghezza della pista di Peretola deve essere «coerente» con quella indicata nel Pit adottato dal Consiglio regionale, cioè 2.000 metri cioè. Il sindaco di Pisa ha ribadito ai suoi compagni di

Lo scalo emiliano, simile al Galilei per voli e compagnie, potrebbe attirare gli argentini se la loro Opa fallisse

In Regione I Democratici hanno cercato un punto di incontro anche sull'integrazione con Firenze

partito che il sistema aeroportuale toscano funziona solo con i due aeroporti ad indirizzo nettamente diverso, city airport per Firenze, low cost e linee intercontinentali per Pisa, ed è stato rassicurato sul fatto che lo sviluppo di Firenze non è immaginato da nessuno a danno di Pisa. Il sindaco di Pisa ha però insistito sul no alla maggioranza ai privati al Galilei, anche se l'avranno nel Vespucci, e forse nel vertice si è anche parlato dell'ipotesi Bologna - il cui scalo verrà parzialmente privatizzato e che era nel mirino di Eurneldan prima dello sbarco in Toscana - cioè del rischio per Pisa che il gruppo privato Eurnekian non investa sul Galilei se non otterrà il controllo della società e dirotti risorse su Firenze. E magari un domani su Bologna, scalo che è in diretta concorrenza con Pisa sia per tipi di velivoli che per destinazioni e compagnie aeree. Pisa vuole appunto garanzie che vanno oltre la questione del prezzo di 13,15 euro ad azione per Sat - giudicato troppo basso dal Comune di Pisa e dagli altri soci pubblici, Regione compresa - e che

sono te stesse ai cui discuteranno sabato i soci pubblici. Sabato si parlerà infatti anche «dell'impatto delle previsioni del masterplan di Adf sul sistema aeroportuale toscano, sulla regolamentazione aeroportuale» e sulla variante del Pit già adottata dal Consiglio regionale, nonché della proposta di «co-governance al socio privato» per mantenere ai soci pubblici i vertici di Sat, in particolare l'amministratore delegato che invece in Adf è andato al gruppo di Eduardo Eurneldan. L'incontro insomma ha visto il muro alto Pisa, ma il tempo per la mediazione non manca. L'Opa lanciata da Corporacion America si chiude il 3 giugno e nel frattempo potrebbero arrivare elementi nuovi sul fronte del prezzo delle azioni di Sat e su quello dei piani industrali di Eurnekian per i due scali toscani. Nel mezzo poi ci sono le elezioni amministrative e nessuno ha interesse ad esasperare le diverse posizioni.

M auro Bonciani © RIPRODUZIONE RISERVATA


Passeggeri in una delle aree di transito del Galilei di Pisa

Governatore Enrico Rossi

Sindaco Marco Filippeschi

Segretario Dario Parrini


CONFRONTO CON LE IMPRESE

«Opa di Corporacion America» Se ne parla cot sindaco e Pieroni IL SINDACO di Pisa, Marco Filippeschi, chiama la città a interrogarsi sul destino dell'aeroporto «Galilei ». Oggi pomeriggio alle 16 il primo cittadino e il Presidente della Provincia Andrea Pieroni incontreranno i rappresentanti delle categorie produttive pisane. L'obiettivo dichiarato è riflettere sugli effetti dell'Opa annunciata lo scorso 4 marzo 2014 dalla società «Corporation America » su Sat. Un incontro di lavoro che si svolgerà nella sala giunta di Palazzo Gambacorti e che servirà anche per illustrare le prospettive strategiche dello scalo pisano. La riunione si configura come una guerra dichiarata da parte delle istituzioni pubbliche cittadine nella difesa degli interessi economici dell'aeroporto pisano, patrimonio pubblico in queste settimane nell'occhio dei ciclone.


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