9
Le abitazioni
L
e abitazioni erano nel medioevo, come oggi, il simbolo più e v i d e n t e dell’appartenenza ad una classe sociale: le case dal tetto di paglia, fumose e umide per il popolo, quelle a due piani, con bottega annessa per gli artigiani, il castello per i feudatari. I poveri vivevano in case di legno e fango, senza finestre, costituite spesso da un’unica stanza che dividevano con le bestie. Pochi gli arredi. Un inventario del 1427 li elenca: un letto di assi, tre panche da letto, un saccone di paglia, una sedia impagliata, tre sgabelli, un tabernacolo con un crocifisso, un tavolo, delle sedie, e poca biancheria. Altrettanto poveri erano gli oggetti di uso quotidiano: una bacinella di rame, una padella, un pentolino, un vecchio paiolo, un orcio per l’olio, due asciugamani logori, otto piatti di legno e alcune scodelle. Le case ricevevano la luce da un balcone e da una stretta finestra che si affacciava sulla strada. Il riscaldamento era ottenuto con focolare posto al centro della stanza Meglio le case dei borghesi la cui facciata principale dava sulla strada: erano costituite da più piani collegati fra loro da scale di legno. La camera da letto occupava i piani superiori, mentre a piano terra si trovava la cucina con il focolare, la dispensa, la sala da pranzo e l’ eventuale bottega, se si trattava di un artigiano. Sul retro il granaio, il cortile, l’orto, la stalla ed il pollaio. Anche nelle case del cosiddetto ceto agiato gli arredi erano scarsi: un tavolo, la madia in cui si
di C. Andriulo M. Distante S.Giglio M. Tamburrino
conservano pentole e utensili, alcune panche, le cassapanche per la biancheria e i vestiti, letti di grandi dimensioni con pagliericci e cuscini di piume dove dormivano più persone. I bagni erano loggette sporgenti con un sedile che si apriva su un canale o su un vicolo. Nella metà dell’XII secolo, le città rinascono e con esse l’attività edilizia. Le vie strette delle città medievali inducono a costruire case alte e addossate le une alle altre. Probabilmente avevano un’importanza strategica perché, in caso di pericolo, venivano collegate con delle passerelle di legno fissate a delle cavità dei muri e-