Building bridges with Spain

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C L A S S E I I G - S C U O L A S E C . I G . “M O N T E R I S I ” B I S C E G L I E

COSTRUIAMO UN PONTE CON...

LA SPAGNA

Olé! Evviva! E’ la volta di costruire il ponte con la Spagna, la nazione del fascino e della passione, la nazione piena di colore e di vita, la nazione che per la lingua, le abitudini, lo spirito caldo e ospitale della gente, le tradizioni, le vicende storiche, sentiamo più vicina a noi! Ci siamo entusiasmati ed appassionati nell’andare alla ricerca di ciò che caratterizza la Spagna ed abbiamo cercato in questi pochi fogli di illustrarvi tutto ciò che abbiamo scoperto per fare apprezzare anche a voi questa terra veramente splendida.

CARTINA GEOGRAFICA

CARTA D’IDENTITA’ SUPERFICIE:

505.957 KMq

POPOLAZIONE:

45.453.685

DENSITA’ :

90 AB/KM

CAPITALE:

MADRID

FORMA DI GOVERNO: MONARCHIA COSTITUZIONALE LINGUA:

SPAGNOLO

RELIGIONE:

CATTOLICA

MONETA:

EURO

CENNI SUL TERRITORIO La Spagna, situata nell’Europa sud-occidentale, é convenzionalmente divisa in tre regioni geografiche: la Meseta, le montagne e le pianure. La Meseta é un vasto alto-

piano con un’altitudine media di 800 metri che occupa la parte centrale del Paese. E’ attraversata dai monti del Sistema Centrale ed é circondata dalla Cordigliera Cantabrica, dal Sistema Iberico e

dalla cordigliera Betica con la Sierra Nevada. Importante é la catena dei Pirenei. Oltre la grande Pianura Andalusa che si allarga a triangolo verso il golfo di Cadice, vi sono le pianure costiere, di origine alluvionale, lungo le coste mediterranee, che sono basse e paludose, a differenza di quelle atlantiche, chiamate rias, che sono alte e frastagliate. Alla Spagna appartengono le isole Canarie, di origine vulcanica, in pieno Oceano Atlantico, e le isole Baleari, nel Mediterraneo.

I fiumi Tago, Duero, Guadalquivir, Guadiana ed Ebro, che scorrono in questa Nazione, sono di portata variabile a seconda della stagione, con piene in primavera e secche durante l’estate. Il clima é molto vario: a nord, atlantico con piogge frequenti e inverni miti per la Corrente del Golfo; al centro, continentale con scarse precipitazioni; a sud, mediterraneo con inverni miti ed estati molto calde. Di conseguenza la vegetazione é diversificata: si trovano faggi, lecci, querce da sughero e macchia mediterranea.


LA SPAGNA ARTISTICA E CULTURALE La Spagna é sicuramente uno dei Paesi europei più ricchi dal punto di vista culturale. Ne sono testimonianza i numerosi musei dislocati in ogni parte del territorio, soprattutto a Madrid come il Museo del Prado, una delle pinacoteche più importanti del mondo. Costruito in stile neoclassico nel 1786, divenne sede di collezioni d’arte a partire dal 1816. Ospita 8.000 quadri, vantando tra i tanti capolavori d’arte italiana, opere di Botticelli, Caravaggio, Tintoretto, Raffaello e Tiziano.

Il Monastero dell’Escorial, anche detto di san Lorenzo dell’Escorial, fu fatto costruire da Filippo II nei pressi di Madrid, nella seconda metà del Cinquecento, per un voto fatto in occasione della vittoria degli Spagnoli sui Francesi a San Quintino. Il complesso monumentale, dalla forma di una graticola quadrangolare in ricordo del supplizio subito da San Lorenzo arso vivo, comprende il Panteon, dove sono inumati i re di Spagna, la Biblioteca, che custodisce manoscritti di valore e i Musei ricchi di dipinti di grandi artisti spagnoli, italiani e fiamminghi.

Non solo Madrid ma anche Barcellona é una delle mete predilette dai turisti per le varie forme d’arte che vi si sviluppano. Uno dei simboli della città é la Sagrada Familia. La Basilica, iniziata nel 1882 in stile neogotico, fu ridisegnata dall’architetto Gaudì, che le dedicò completamente gli ultimi 15 anni della sua vita, ed é ancora in fase di realizzazione. La straordinaria e stravagante opera é costruita con materiali diversi dai colori vivaci per riprodurre la varietà della natura.

Altra opera simbolica della Spagna é “Guernica” di Pi-

Alla fine della guerra civile spagnola (1936-1939), la conta dei morti fu tragica. Tra le tante vittime é da ricordare anche Garcia Lorca, (1898-1936) un poeta e drammaturgo spagnolo ma anche musicista. Infatti nella sua intera attività artistico letteraria trovano spazio, e in maniera notevole, musica e canzoni. Una delle sue poesie più struggenti “Lamento per Ignazio Sanchez Mejias” nota anche come “Alle cinque della sera”, é il cordoglio funebre per l’amico torero che morì in corrida ma anche la tragica esaltazione della corrida stessa sentita come una sorta di rito religioso, un confronto tra brutalità ed eleganza, istinto e ragione.

La produzione letteraria spagnola é ricca e vitale e uno dei massimi rappresentanti a livello internazionale é Miguel De Cervantes Saavedra (1547-1616), autore del romanzo “Don Chisciotte della Mancia”. Il protagonista del capolavoro, un uomo sulla cinquantina, forte di corporatura e asciutto, é morbosamente appassionato di romanzi cavallereschi. Le letture lo condizionano a tal punto da trascinarlo in un mondo fantastico, nel quale si convince di essere un cavaliere errante. Si mette quindi in viaggio per la Spagna con un contadino, Sancio Panza, per difendere i deboli e riparare i torti.

casso, uno dei più grandi maestri della pittura del XX secolo. L’autore, impressionato dal bombardamento aereo della cittadina basca omonima, ad opera dell’aviazione tedesca durante la guerra civile spagnola nel 1937, dedicò a questo tragico evento un’enorme tela (m.7,82 x m. 3,51). Il pittore scelse i colori bianco, nero e grigio per accentuare la drammaticità dei corpi deformati, accavallati, incastrati gli uni negli altri e per evocare meglio il senso di morte.


LA SPAGNA RELIGIOSA La cultura spagnola si esprime anche in alcune manifestazioni legate alla religione. Tra le più famose ricordiamo “Il Cammino di Santiago di Compostela”, il lungo percorso che, indicato da apposite frecce gialle e cippi in pietra, i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono da ogni parte dell’Europa. per giungere al Santuario, in Galizia, presso cui ci sarebbe la tomba dell’Apostolo Giacomo il Maggiore. Simbolo del pellegrinaggio é la conchiglia di San Giacomo che nel Medioevo, cucita sul mantello o sul cappello, diventava una certificazione simile ad un documento con sigillo dell’avvenuta visita alla tomba del Santo per ottenere esenzioni dal pagamento di pedaggi nel viaggio del ritorno. Anche oggi i pellegrini esibiscono con orgoglio sui loro zaini la conchiglia di San Giacomo come testimonianza del loro sacrificio.

In tutta la Spagna, la religiosità raggiunge la massima espressione durante la Settimana Santa, che va dalla Domenica delle Palme a quella di Pasqua, per commemorare, con grande fervore e partecipazione, la Passione di Cristo. La manifestazione però più conosciuta rimane quella di Siviglia, dove 57 confraternite medievali (otto al giorno) sfilano in solenni processioni dalla propria Chiesa fino alla Cattedrale e viceversa, mentre le bande musicali suonano le marce funebri. I membri delle confraternite, con indosso una tunica, il volto coperto da un cappuccio e provvisti di ceri, croci e turiboli dove brucia l’incenso, portano in processione su portantine, attraverso stradine strette, due pasos, un complesso di statue raffiguranti i momenti della Passione di Cristo: uno dedicato a Gesù e l’altro alla Vergine, riccamente adornata.

LA SPAGNA ARABA Nell’VIII secolo gli Arabi conquistarono quasi completamente la Spagna, ma contemporaneamente la fecero diventare uno dei più ricchi centri culturali d’Europa, tanto che molti intellettuali vi si recavano per studiare nelle celebri università come quella di Cordova. La fase di splendore durò fino al XIII secolo, quando i regni cristiani del nord, appoggiati dal Papa, diedero inizio alla Reconquista cristiana che si concluse nel 1492 con la caduta di Granada. Le testimonianze architettoniche più fulgide della presenza araba in Spagna sono da ricercare in Andalusia. Infatti a Cordoba. il simbolo universale dell’eredità musulmana é la Moschea L’edificio, a forma di quadrilatero (180m.x130m.), presenta 19 navate e 856 colonne di marmo e granito. Queste, formando una serie di archi di pietra bianca e rossa, sembrano degli alberi di palme che si aprono.

A Siviglia sono conservati in modo perfetto la Giralda e l’Alcazar, due segni della grande civiltà araba. La Giralda, la torre campanaria della Cattedrale di Siviglia, é un antico minareto alto 104 metri che non ha scale, ma 34 rampe, che consentivano al muezzin di salire, a cavallo, in cima per intonare l’invito alla preghiera. L’Alcazar, costruita dagli Arabi, in origine era una fortezza ma successivamente é stata ampliata con saloni, patii e giardini e trasformata in residenza reale. Il terzo fiore all’occhiello dell’Andalusia é Granada con la reggia dell’Alhambra, una fortezza turrita, dalle mura fiammeggianti, ricca di sale sontuose, giardini terrazzati, cortili con lunghi porticati, fontane e statue.


LA SPAGNA FOLKLORISTICA La Spagna é caratterizzata da un’eccezionale cultura folkloristica che si manifesta in ogni ambito della vita sociale tanto che ogni città ha una sua “fiesta” , di carattere religioso, come le processioni della Settimana Santa e una “feria”, di carattere commerciale e laico come la corrida, la manifestazione più nota del mondo. La corrida é un combattimento tra un torero, vestito con costumi dai colori vivaci e un toro, che viene prima stuzzica-

to dallo sventolio della cappa rossa poi infilzato da asticelle, munite di punta metallica e infine ucciso con un colpo di spada. Altra manifestazione folkloristica, pubblicizzata anche dallo scrittore statunitense E. Hemingway nel suo libro “Fiesta”, é la corsa dei tori a Pamplona che si celebra in occasione della festa di San Firminio. L’evento consiste in una corsa sfrenata di tori preceduti da un centinaio di persone che cercano di non farsi calpe-

stare, per circa 800 metri con una durata media di tre, quattro minuti. Espressione della ricchezza fokloristica spagnola é anche il famoso flamenco, la sensuale danza accompagnata dal canto e da strumenti, come la chitarra, le nacchere, i tamburelli, oltre che dal battito dei piedi e delle mani. Infatti i ballerini, in perfetta sintonia, si muovono con armonia gestuale dando l’impressione di recitare una poesia con il corpo.

LA SPAGNA GASTRONOMICA La cucina spagnola, tra le più conosciute e apprezzate del mondo, presenta una certa varietà di piatti, nati dall’incontro di culture diverse e preparati con ingredienti semplici e genuini che il territorio, a latitudini diverse, offre. L’emblema gastronomico della Spagna é la paella il cui nome deriva dal latino patella, ovvero padella con due manici, in cui viene cotta la pietanza. Questa, a seconda della stagione, della latitudine e della vicinanza al mare, presenta delle varianti di preparazio-

ne. In Spagna, perciò, si contano molte ricette diverse, mantenendo gli ingredienti base come riso e zafferano, ma le più conosciute sono la paella alla valenciana e la paella de marisco. La prima prevede carne e verdura, mentre la seconda sostituisce la carne con crostacei e molluschi, come cozze e gamberoni. Legate alla produzione alimentare spagnola sono anche le tapas, degli assaggini caldi o freddi, di vario genere, servite al bar, in piccole quantità come antipasti, con

del vino rosso o birra. Come tapa, si consiglia di gustare il prosciutto iberico de Bellota, detto pata negra perché i suini da cui si ricava, hanno l’unghia nera. E il più buono al mondo ma anche il più costoso. Questo perché si ricava da maiali che, allevati allo stato brado nei boschi, si nutrono di ghiande e di erbette. Il prosciutto ottenuto viene marinato e stagionato per tre anni. Affettato a mano e gustato su una bruschetta calda, risulta un autentico gioiello della gastronomia spagnola!





stare, per circa 80


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