SETTEMBRE 2018

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Cronaca sportiva di ieri e di oggi Anno X Ottobre 2018

Autorizzazione Tribunale di Livorno n° 11 del 07/05/2009

Tutta la bellezza dello sport livornese: Miss Almanacco 2018

All’interno il poster delle finaliste di Miss Livorno 2018

Federico Martini, commerciante livornese, tedoforo ai Giochi Invernali 2018

notizie

Livorno campione mondiale nel basket 3vs3, nella vela giovanile e nel record di indoor rowing PROVINCIA DI LIVORNO


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Tutta la grazia e l’avvenenza di Alessia Siliani, la giovane vincitrice della fascia Miss Almanacco dello Sport edizione 2018

L’Almanacco

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Direttore responsabile Andrea Puccini Redazione Scotto Pubblicità Via Bengasi, 109 Tel. 0586 403003 Cell. 336 710317 Stampa Industria grafica MYCKPRESS srl Piazza Dossetti, 7 56012 Fornacette (PI)

Tutto il bello dello sport livornese

A2, la Fonte è più Viva che mai

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Garuffa, sala moderna e spirito antico

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Matilda sei mitica… e mondiale!

Indoor rowing: Martelli, l’uomo dei record

Grafica e impaginazione Scotto Pubblicità by Isabella Scotto Gestione spazi pubblicitari Scotto Pubblicità - Livorno Via Bengasi, 109 Tel. 0586 403003 Cell. 336 710317 Autorizzazione Tribunale di Livorno n° 11 del 7 maggio 2009

bas ke t

calcio

Villa Lloyd, una promozione storica

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PROVINCIA DI LIVORNO

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Livorno campione mondiale nel basket 3vs3, nella vela giovanile e nel record di indoor rowing

Adamoli, la coach mondiale del 3vs3

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All’interno il poster delle finaliste di Miss Livorno 2018

Federico Martini, commerciante livornese, tedoforo ai Giochi Invernali 2018

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Amaranto, una partenza in salita

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Autorizzazione Tribunale di Livorno n° 11 del 07/05/2009

Tutta la bellezza dello sport livornese: Miss Almanacco 2018

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Anno X Ottobre 2018

In questo numero

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ve l a

Cronaca sportiva di ieri e di oggi

Il team di redazione In questo numero:

Andrea Masini

Andrea Puccini Direttore responsabile

Nuoto, basket

Mario Orsini

Roberto Scotto

Fabio Giorgi

Editore e raccolta pubblicitaria

Rugby, tennis

Nicolò Cecioni Isabella Scotto Grafica (Almanacco dello Sport

Calcio, Gare remiere

Michela Demi Grafica

Almanacco Notizie)

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Gozzi e remi

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bbiamo fatto il primo passo, quello più importante. Adesso finalmente possiamo iniziare con gli stampi dei gozzi”. Aria di grande soddisfazione a Villa Literno, in provincia di Caserta, dove lo scorso settembre il presidente del Comitato Palio Marinaro, Maurizio Quercioli e il responsabile del Cantiere Navale Tripesce, Mirko D’Addezio, si sono recati per prendere il master che servirà per lo stampo delle nuove imbarcazioni a 10 remi. Dopo le riunioni della commissione tecnica, insieme ai responsabili delle cantine, il cantiere sui Navicelli ha realizzato un progetto tridimensionale che è stato valutato e studiato da tutti i tecnici, gli ingegneri e gli addetti ai lavori. L’ok definitivo è arrivato a metà giugno e in quel momento le carte sono state spedite alla Naet, un’azienda campana che è un’eccellenza nel settore della progettazione e della nautica. Alla ditta è stato affidato il compito di realizzare lo stampo che servirà per realizzare i gozzi. “Noi abbiamo avuto l’input su come realizzare i gozzi – ha spiegato D’Addezio – ma non siamo entrati nel merito. Dovevamo riprogettare il tutto perché saranno di vetroresina e non di legno. Ma tutte le informazioni ci sono arrivate dal Palio. Finito il progetto in 3D, abbiamo passato tutto alla Naet per realizzare il master dal quale verranno fuori le barche. È un’azienda importantissima in Italia con la quale lavoriamo da anni. Potevamo realizzare lo stampo in casa, ma il costo sarebbe stato molto maggiore e sarebbe stato molto più impreciso, visto che noi non possediamo il materiale e la tecnologia della ditta campana. Ci siamo rivolti a loro per semplificare il tutto. Il costo di questo affidamento era già previsto nei 130mila euro più iva (per un totale di circa 180mila euro) che ci sono stati dati dal Comitato”. A Livorno, dunque, è arrivato un “modello 0” che servirà per stampare le imbarcazioni. A Caserta lo stampo non è stato fatto a mano, ma con un robot a fresatura a controllo numerico. “In questo caso – spiega il responsabile legale di Naet Dario Rossetto – l’errore è pari a zero. Con l’ingresso delle macchine, si sono perse le maestranze che avevamo fino a 30 ani fa. La macchina ha ridotto i costi e gli errori, ma la progettazione, le scelte tecniche e strutturali e tutti gli altri

Nuove barche, il futuro delle gare remiere Finalmente lo stampo degli scafi 2.0: progetto ok, inizia la realizzazione

Una posa collettiva per la spedizione labronica presso l’azienda campana

lavori che prima faceva direttamente il maestro d’ascia durante la costruzione, oggi continuano a essere svolti dalle persone. Ma vengono fatti prima, durante la fase di progettazione. Il robot viene dopo”. La Naet si è occupata dello scafo e della coperta. “Quest’ultima è stata la parte più elaborata perché incorpora la struttura sul-

Pur costruiti con materiali moderni, la chiglia dei gozzi 2.0 avrà lo stesso profilo di quelli del 1973

la quale si appoggiano i seggiolini, gli scalmi, le travi dei puntapiedi e tutto il resto del “sopra”. Di solito è lo scafo che è più complicato. Stavolta no”. Tra l’altro, lo scafo è rimasto uguale ai gozzi vecchi, con l’unica modifica che riguarda la prua. “Le misure – ha continuato D’Addezio – ce le ha date il comitato. Il modello della coperta è identico a quello che vedremo sui nuovi gozzi in vetroresina. La posizione dei seggiolini, le distanze tra i banchi, l’allineamento degli scalmi, la distanza tra il timoniere e i capivoga”. Adesso inizia la terza fase, quella della realizzazione degli stampi. “Contiamo di finire tutto entro l’inizio del 2019, al massimo nel mese di febbraio” ha chiuso D’Addezio. Particolarmente entusiasta, ovviamente, anche il presidente Quercioli. “La parte strutturale – ha detto – ha congiunto le vecchie barche di una volta, con quelle che andranno in pensione adesso. La chiglia, infatti, Il numero uno del Comitato Quercioli sorride per il sarà come i gozzi del ’73, ma le prue saranno costruite come le barche del nuovo traguardo raggiunto

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dopoguerra e saranno diritte per avere una maggior aerodinamicità. Questa valutazione è stata fatta con una perizia tecnica, facendo analizzare tutti i vari tipi di scafo da addetti ai lavori e ingegneri La linea d’acqua non sarà cambiata, così come le bordate e la ruota di prua. È variata tantissimo, invece, la solidità della barca e la resistenza. Abbiamo chiesto gozzi a prova di scoglio e così sarà. Non è la leggerezza che fa la differenza, ma la rigidità e la solidità”. Qualche modifica, invece, riguarda la parte della coperta. «Dopo le riunioni della commissione tecnica abbiamo deciso di spostare di qualche centimetro verso prua tutti i seggiolini, in modo da togliere il difetto dei vecchi gozzi che si impennavano un po’ troppo mentre viaggiavano. Facendo questo, il timoniere e i capivoga saranno leggermente più lontani. Poi abbiamo aumentato di poco la distanza tra i seggiolini e i puntapiedi perché prima i vogatori erano troppo incassati. E abbiamo allineato tutti gli scalmi dei remi”. Parere positivo, infine, anche da Gigi Suardi, ex presidente del Venezia e responsabile eletto tra i presidenti delle 8 cantine, che ha seguito la spedizione livornese in Campania. “I progetti mi sembrano buoni e rispecchiano quello che è stato chiesto dalle cantine. Ma dobbiamo vedere i gozzi stampati, prima di dare un’opinione definitiva. Comunque, appena verrà realizzata la prima barca, organizzeremo un equipaggio di 10 vogatori esperti e un timoniere da tutte le sezioni nautiche che andranno a provarla per vedere se ci saranno piccole modifiche da fare o se andrà bene così”. Alla spedizione in Campania hanno partecipato, anche Alessandro Lemmi, Giancarlo e Roberto Mariotti e Gigi Suardi. (Testo e foto fonte: gareremierelivorno.it)


Montano e Ciampi hanno incrementato a 551 la storica somma dei podi, italiani e internazionali, ottenuti dagli sportivi labronici

CONI point

Livorno, città di sport e medaglie

Il logo di uno degli appuntamenti sportivi più attesi in città, il Mondiale Master di Scherma

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ai avrei pensato di dovere tenere un conto, quasi settimanale, delle medaglie assolute vinte dai nostri gloriosi atleti livornesi. Eravamo rimasti alla 550a medaglia conquistata da Aldo Montano, argento agli europei di sciabola a squadre ed ecco spuntare una nuova medaglia grazie a Matteo Ciampi, il giovane emergente del nuoto livornese che nella 4 per 200 stile libero agli europei di Glasgow ha conquistato la medaglia di bronzo, la 551a. Sembra retorica, quasi da venire a noia, ma quando si afferma che Livorno è città di sport, nessuno può negarlo. Forse sarebbe bene iniziare a sviluppare un marketing tematico che possa rilanciare anche le attività economiche della nostra città, grazie alla diffusione del “marchio” Livorno nel mondo come ne è stato esempio la bellissima mostra effettuata ai Bottini dell’Olio in occasione di Effetto Venezia. Il trasferimento a Livorno di una società di volley maschile di A2, l’imminente svolgimento dei Campionati del mondo master di scherma, la partita della nazionale di basket, valevole per la qualificazione ai campionati del mondo 2019, dimostrano quanto Livorno sia all’attenzione dei massimi dirigenti nazionali per il suo

Ciampi (il primo a sx) festeggia con il resto della staffetta azzurra: per Livorno è la medaglia numero 551 della storia

fascino, per la sua cultura sportiva. Livorno è unica. Abbiamo il Presidente mondiale del baseball, da poche settimane componente della Giunta CONI; abbiamo Giulia Quintavalle, indimenticata atleta, in Consiglio Nazionale CONI; abbiamo un numero straordinario di consiglieri nazionali nelle varie federazioni oltre a tecnici ed arbitri ad altissimo livello, tutti con la voglia di fare crescere il nostro territorio di renderlo ancora più unico nel panorama nazionale.

La città sarà teatro di eventi di primo piano: l’esordio del volley maschile in A2, gli iridati Master di scherma, il match degli azzurri del basket per le qualificazioni Mondiali

Il Delegato provinciale CONI Giannone saluta con gioia l’ottimo stato di salute dello sport livornese

E allora è bene anche pensare a quanto pubblicato da Il Sole 24 ore nell’indagine sulla sportività della nostra provincia. Ci confermiamo ai vertici con il quarto posto a livello nazionale con alcuni indici di eccellenza quali il primo posto nel nuoto, con atleti e tecnici di vertice. Un primo posto negli sport indoor ossia tutti quelli sport individuali svolti al coperto come il pugilato, la scherma, il Judo, il karate e quanti altri, il quarto posto dell’atletica leggera, grazie a quel tessuto di società che brillantemente mandano avanti il movimen-

to su tutta la provincia, il sesto posto degli sport dell’acqua svolti in mare tipo la vela, il windsurf e tutte le altre attività che godono di una grande palestra che è il nostro fantastico mare da Livorno a Piombino, alla nostra Isola d’Elba. Ma gli indici parlano anche di un quarto posto nel numero di tesserati tra giudici, tecnici e dirigenti, quelle persone che in maniera disinteressata, animati solo da una grande passione riescono a far sii che lo sport vada avanti, senza di essi nulla esisterebbe, il settimo posto del movimento amatoriale, il decimo posto nello sport rivolto ai bambini con le innumerevoli attività delle nostre Società ma anche da quel bellissimo percorso che come CONI proponiamo ad oltre 15.000 bambini che è il Gioco Sport. Ma molto ancora dobbiamo fare, tutti assieme, perché tutti gli sport crescano ancora, affinché un sempre maggiore numero di bambini partecipi alle attività sportive, oggi verso pilastro per la loro crescita sociale e culturale. Bisogna crederci, tutti insieme, in quanto solo con una azione forte, compatta, coordinata riusciremo a far valere le nostre potenzialità, avere un mondo migliore ed una impiantistica all’altezza dell’impegno che giornalmente dedichiamo verso i nostri giovani, il nostro futuro. Giovanni Giannone Delegato CONI Point Livorno

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atteo Panariello, già campione tricolore a livello nazionale, si è ripetuto se non addirittura superato in occasione dei recenti Campionati Europei paralimpici di tiro con l’arco ospitati a Pilsen, in Repubblica Ceca. Il talento labronico, tesserato per la gloriosa Compagnia Arcieri Livornesi che ha sede a Stagno e per l’occasione anche debuttante speciale con la maglia della nazionale azzurra, ha infatti centrato un doppio ‘target’ davvero incredibile.

Una freccia scagliata sul tetto del mondo Matteo Panariello, campione europeo e recordman mondiale di tiro con l’arco visually impaired

Grande soddisfazione per le azzurre del sitting volley, capaci di battere anche le padrone di casa olandesi Oltre a essersi laureato numero uno continentale nella propria specialità, tecnicamente definita ‘visually impaired’, già nel corso della prima tornata di tiro delle qualificazioni il labronico si era addirittura tolto lo ‘sfizio’ di migliorare il record mondiale. Sulla distanza delle 72 frecce, l’azzurro ha dimostrato di non accusare per niente la tensione tipica dell’esordiente, firmando uno score da 367 punti che ha ritoccato in positivo di 5 unità il precedente primato iridato. Una prestazione incredibile, che gli è valsa ovviamente l’accesso diretto alla semifinale dove ha battuto l’arciere di Andorra Jordi Casellas e poi, nell’atto conclusivo, ha regolato per 6-2 anche il rivale originario di Cirpo Christos Misos. Grande felicità espressa anche della ‘sua’ Compagnia Arcieri Livornesi, dal coach Paolo Del Nista e dal presidente Fabio Palandri. Una delegazione ricevuta poi negli ultimi giorni dello scorso agosto anche a Palazzo Civico, con il Sindaco di Livorno Filippo Nogarin e l’Assessore allo sport Andrea Morini ben felici di celebrare e insignire con l’ennesimo riconoscimento un altro grande campione livornese doc.

Giulia Aringhieri in azione sotto rete contro le fortissime cinesi

Diversamente sportivi

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L’arciere labronico nel momento in cui ha capito di aver vinto il titolo europeo visually impaired

Volley

Un pizzico di rammarico per essere rimasta appena ai piedi del podio. Eppure, l’esperienza della livornese Giulia Aringhieri ai Mondiali di sitting volley, svolti in Olanda, può ritenersi più che positiva. La nazionale azzurra, nata appena tre anni orsono, non si era mai spinta così avanti prima d’ora in un appuntamento iridato, considerato che si tratta-

mondo, le italiane si sono esaltate ulteriormente nei quarti battendo anche al quinto set le quotate padrone di casa (il sitting volley è nato proprio nei Paesi Bassi). Peccato solo per il semaforo rosso con le favoritissime degli Stati Uniti (peraltro beffate in finale dalla Russia). L’Aringhieri ha suggellato un’annata eccellente, impreziosita dal bis tricolore per il secondo anno consecutivo con la casacca del Dream Volley Pisa.

Panariello ha centrato un doppio, incredibile bersaglio con record mondiale e titolo continentale va di un debutto collettivo a questo livello. E mai una squadra esordiente aveva fatto registrare un piazzamento così avanti nel tabellone, composto da sedici formazioni. Nonostante il ko pesante all’esordio con le campionesse del mondo della Cina (0-3), le azzurre si sono riprese prontamente con la Slovenia, allungando poi la striscia positiva con l’Iran. Una volta entrate tra le prime otto al

Panariello celebrato in Comune dall’Assessore Morini, assieme al Sindaco Nogarin, al coach Del Nista e al Presidente della CAL Palandri

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Calcio

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ue pareggi in trasferta, a Cosenza e a Venezia. Ma anche sconfitta a Pescara e addirittura due ko casalinghi, con Crotone e Lecce. Un solo gol su azione, meno cinque nella differenza reti, nessuna gioia vissuta ancora davanti al pubblico amico del Picchi. Insomma, è tutt’altro che un dipinto rose e fiori il primo bilancio sommario riguardo al ritorno del Livorno su un palcoscenico tanto più prestigioso quanto più probante rappresentato dal torneo di serie B. Nessuno si aspettava certo un approccio morbido al campionato cadetto, considerate anche tutte le problematiche connesse già dall’estate alla questione fallimenti, ricorsi e ripescaggi. Sicuramente, una stagione limitata a diciannove partecipanti ha innalzato sulla carta ancor di più l’asticella di una quota salvezza già di per sé difficile da raggiungere e superare. In più, il fatto di aver puntato su qualche elemento ‘scommessa’ reduce da lunghe parentesi di inattività o infortuni più o meno importanti, quindi giocoforza non ancora al top della forma, ha fatto sì che lo start non potesse essere per forza di cose già di quelli a tutto gas. Lo scotto da pagare, con tutta probabilità calcolato dalla stessa dirigenza della società di via Indipendenza, è stato quello di dover attendere un rodaggio un po’ più diluito prima di riuscire a ingranare veramente le marce alte.

Da dove ripartire

Escludendo il match totalmente fuori fuoco con il Lecce, l’undici amaranto non ha mai ‘sbracato’ anche in caso di ko. Almeno sotto il profilo della voglia di lottare e della tenuta difensiva, l’atteggiamento è stato di positivo. Nonostante le difficoltà in fase di costruzione e soprattutto malgrado i sinora evi-

Il B-ello e il B-rutto della nuova categoria Primo mese di ritorno in B e inizio in salita per gli amaranto

Il gruppo amaranto è compatto e ha già dimostrato ampiamente di voler lottare per centrare la salvezza

denti limiti realizzativi in attacco, questo collettivo ha anche concesso poco agli avversari, ha costruito abbastanza (lo conferma il secondo posto occupato da Alessandro Diamanti nella speciale classifica dei calci d’angolo, con ben 18 corner battuti in 5 partite) e non si è disunito nei momenti di maggiore difficoltà. Anche se secondo i detrattori questo può essere un grave sintomo di con-

fusione e mancanza di una vera identità tattica, i frequenti cambi di modulo ordinati dalla panchina (siano essi stati dettati da cause di forza maggiore come gli infortuni o intenzionalmente chiamati da Lucarelli per imprimere un cambio di passo sul campo) possono rappresentare l’altro lato della medaglia. Concentrandosi sulla metà mezza piena del bicchiere, ad esempio, si

Due punti nelle prime 5 uscite: la media salvezza è ancora lontana ma si può crescere può al contrario sottolineare senza ombra di dubbio l’estrema duttilità di molti elementi dello scacchiere amaranto. La squadra ha confermato più volte di avere nelle proprie corde la capacità di cambiare fisionomia, anche più volte, nel corso dello stesso match. Il Livorno di quest’anno è una formazione camaleontica, difficile da inquadrare e allo stesso tempo in grado di adattarsi all’avversario di turno.

Il punto di vista

Qualche recriminazione per la poca fortuna avuta nelle prime giornate: mister Lucarelli ha voglia di riscatto 8

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“Non è partito benissimo il Livorno. Anzi, possiamo dirlo, nelle prime uscite stagionali gli amaranto hanno raccolto decisamente pochi punti. Solamente due nel mese di settembre, troppo pochi per poter pensare di salvarsi. Ma la sensazione è che questo gruppo sia sul punto di spiegare le ali e prendere finalmente il volo verso una serie B che


Calcio L’avvio di stagione del Livorno è stato costellato di momenti di ‘sofferenza’ sportiva

l’anno scorso ci siamo riconquistati dopo due stagioni di inferno”. Nicolò Cecioni, nella doppia veste di collega della carta stampata ma anche in quella di tifoso storico che sin da bambino ha calcato i gradoni del Picchi per tifare amaranto, prova a tracciare una linea per un primo bilancio. “D’altra parte, Cristiano Lucarelli è stato chiaro fin da subito: questo gruppo ha un enorme potenziale, soprattutto per l’esperienza di molti giocatori, ma è anche stato costruito da poco tempo. Dunque ci vorrà un po’ prima che i meccanismi e gli ingranaggi entrino a regime e diventino automatici. Il presidente Spinelli aveva ipotizzato circa 7-8 partite di rodaggio, il popolo amaranto probabilmente si augurava un po’ meno.”

Mentre stiamo scrivendo, si è appena conclusa la sesta giornata, la quinta per il Livorno che ha dovuto scontare il turno di riposo alla prima, e dunLuci, il capitano di un collettivo neopromosso che que siamo ancora dentro il propunta alla permanenza in categoria nostico del patron amaranto. “E poi, diciamolo, mister CL99 di partite ne fensiva. Il primo punto è arrivato a Coha sbagliata solamente una, quella in senza, al termine di un’ottima prova, cocasa con il Lecce. In quell’occasione, Cri- ronata dalla rete di Giannetti nella riprestiano non è riuscito a capire l’andamen- sa, mentre il secondo è arrivato sempre in to e l’evoluzione del match e i suoi ragaz- trasferta, a Venezia con il primo sigillo di zi sono usciti dal campo con un pesantis- Diamanti. Questi due pareggi, intervalsimo 0-3 – tiene a sottolineare Cecioni lati dalla brutta parentesi interna con il - Ma nelle altre uscite la squadra ha di- Lecce, fanno ben sperare per il futuro. Il mostrato di esserci e di potersela gioca- Livorno ha le carte in regola per salvarsi.” (Immagini gentilmente concesse da re alla pari con tutti. Magari, appunto, Andrea Masini) manca ancora quel pizzico di malizia e

Diamanti è secondo in B nella classifica dei corner battuti: segno che la squadra costruisce

Raicevic e il resto del reparto offensivo devono essere più efficaci vicino alla porta

quel cinismo che in serie B sono fondamentali per andare avanti. E, come dicevamo, manca anche un po’ di conoscenza di un gruppo che quest’estate si è molto rinnovato, andandosi a rinforzare con diversi innesti.” Scendiamo nel dettaglio dei vari match. “Già a Pescara, nel 2-1 per gli adriatici, il Livorno ha messo in mostra un buon calcio, con il gol di Porcino realizzato grazie a un’intuizione geniale di Diamanti – prosegue l’addetto ai lavori - Con il Crotone, alla prima in casa, Luci e compagni hanno letteralmente dominato e avrebbero meritato molto di più del pareggio. Invece è arrivata un’amara sconfitta nel finale per colpa di una disattenzione di-

‘Alino’ Diamanti è il leader chiamato a fare la differenza, in campo e nello spogliatoio

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a XVIII edizione dei Giochi del Mediterraneo, ospitata in Spagna e più precisamente a Tarragona, ha rappresentato molto di più di una semplice di tappa di preparazione estiva per il successivo e ben più prestigioso appuntamento con gli Europei di nuoto svoltisi a Glasgow a inizio dello scorso agosto. La folta spedizione dell’Italnuoto, composta da ben 47 atleti e capitanata dal labronico Federico Turrini si è infatti distinta con parecchi successi. E sul podio della kermesse iberica sono saliti anche gli alfieri del Nuoto Livorno, a cominciare proprio da quel ‘Turro’ che nei 400 misti ha sbaragliato la concorrenza , piegando pure le velleità del beniamino di casa Joan Luis Pons Ramon con un buon rilievo cronometrico (4’16’’37). Quella di Turrini, due volte bronzo continentale, non è stata però la sola gioia portata a casa dalla società presieduta da Carlo Chelli e allenata dal tecnico federale, Stefano Franceschi. Tra le corsie del Campclar Aquatic Centre la trentatreesima e ultima medaglia azzurra è stata ancora un oro tutto livornese, seppur d’adozione: Matteo Ciampi è stato infatti il frazionista d’apertura che, nella 4X200 stile libero, ha fatto registrare anche il primato personale da (1’48’’70, 7’11’’86 il crono totale), tenendo testa a un plurimedagliato mondiale come Velimir Stjepanovic. Uno stato di grazia che si è prolungato anche in occasione dei Campionati Continentali nella vasca delle capitale scozzese: a Glasgow, per il terzo Europeo consecutivo, il Nuoto Livorno ha piazzato un proprio atleta sul podio. Dopo i bronzi nei 400 misti di Turrini a Berlino 2014 e Londra 2016, si era aggiunto l’oro di Chiara Masini Luccetti con la 4X200 Stile Libero sempre in Germania, ancora in staffetta è stato il turno di Ciampi. Una medaglia di bronzo, ancora con la 4x200 sti-

Ciampi, un’estate da ricordare Vincente come Turrini ai Giochi del Mediterraneo, sono arrivate medaglie anche agli Europei e agli Italiani Estivi

Ciampi, con il tecnico Franceschi, mostra la medaglia di bronzo vinta in staffetta

le, vinta insieme all’altro toscano Filippo Megli, Mattia Zuin e Alessio Proietti Colonna. Un nuovo trionfo meritato per il nuotatore capitolino, tesserato anche per l’Esercito, che ha chiuso la propria frazione in 1’46’’49. “Una medaglia inattesa, almeno fino all’inizio dell’estate. Sono soddisfattissimo – racconta Ciampi, all’esordio internazionale bagnato subito da una

Gloria anche per Turrini a Tarragona e una chiamata irrinunciabile negli States per Dal Maso

La delegazione dei nuotatori livornesi che vestono l’azzurro, in corsia e a bordo vasca

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medaglia - Abbiamo raggiunto il massimo risultato possibile: il target principale era qualificarci per la finale. Poi tutto quello venuto in più, considerata anche l’età media molto giovane e il fatto che mancava la punta di diamante come Gabriele Detti, sarebbe stato di guadagnato.” E per la stella emergente del nuoto labronico, l’estate da ricordare si è conclusa con un’ulteriore prestazione brillante ai più recenti Campionati Assoluti Estivi, dove la collega Sara Franceschi si è portata a casa un titolo tricolore sui 200 misti, chiusi con il tempo di 2’14”62. Ciampi difatti è giunto secondo sui 400 stile con il tempo di 3’50’’75, piazzandosi proprio davanti al compagno di club dal

Romano di nascita e livornese d’adozione, è stato protagonista della staffetta azzurra 4x200 stile Maso (poi quinto anche nei 200 misti, in 2’05”11). Ed è lo stesso Filippo Dal Maso, già nella Nazionale Juniores agli Europei del 2017, che ha colto al volo un treno che passa una volta nella vita. La chance di crescere sia sportivamente che culturalmente gliel’ha offerta un college prestigioso come la Virginia Tech University. Studio e sport ad alto livello con una scolarship che gli permetterà di coltivare in contemporanea due passioni: il nuoto e l’architettura. “Luis Laera, ex campione di nuoto italo-argentino con un passato a Livorno, è amico del capo allenatore della Virginia Tech, Sergio Lopez (olimpionico a Seul ’88 e Barcellona ’92, ndc), e in estate gli aveva parlato dei miei ultimi risultati. Così a fine agosto ha squillato il telefono – ha raccontato l’atleta classe 1999 - La Virginia Tech, tra le altre cose, fa parte del land grant, gruppo di atenei che ricevono fondi per la ricerca sulle scienze agricole e del suolo”. (si ringrazia Andrea Masini per le foto e per la collaborazione al testo)

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Basket

3x3 = Livorno mondiale nei canestri femminili

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ngela Adamoli, labronica doc classe ’72, è stata autrice di una vera e propria impresa. Al timone della selezione azzurra di basket femminile 3 contro 3, si è laureata Campionessa del Mondo insieme alle sue giocatrici in occasioni dell’ultima World Cup ospitata nelle Filippine.

Il trionfo iridato

Superati nel girone gli ostacoli rappresentati dalla Repubblica Ceca (già campione del Mondo due anni orsono), dal Turkmenistan (emergente dopo la brillante performance ai Giochi Asiatici), dal Venezuela (non tecnicamente all’avanguardia ma tenace) e dalla mina vagante Malaysia, nella giornata finale della FIBA World Cup di Manila le azzurre hanno battuto, nell’ordine, le rivali di Stati Uniti, Cina e Russia: vere superpotenze storiche della palla a spiccchi ‘in rosa’. Un traguardo storico anche perché è la prima volta che una Nazionale italiana di basket vince un titolo iridato.

Adamoli è coach della nazionale ‘rosa’ che ha vinto il titolo iridato in una specialità cestistica emergente

La mezza delusione europea

Dopo aver centrato un traguardo così importante, le azzurre si sono qualificate anche per i campionati Europei, poi chiusi al quarto posto proprio a metà dello scorso mese di settembre. Non era stato così facile qualificarsi e ritrovare la concentrazione, una settimana subito dopo l’alloro iridato. A Bucarest però, la Nazionale ha assaporato una piccola amarezza, chiudendo proprio immediatamente ai piedi del podio dove è svettata la Francia. Un quarto posto comunque più che onorevole per le ragazze di Adamoli, il cui cammino si chiuso con un ko sul filo di lana per 16-17 all’overtime della finalina per il Terzo posto vinta dall’Ucrai-

La premiazione della nazionale 3x3 presso il Coni

na. “Siamo amareggiate ma anche orgogliose. A discapito di una scarsa possibilità di prepararci insieme, siamo arrivate a un passo da una nuova impresa. Il 3x3 prevede un lavoro a 360 gradi a cui non possiamo sottrarci” ha commentato a caldo l’allenatrice, che malgrado tutto

Angela Adamoli è stata argento continentale da g iocatrice e ora è campionessa mondiale da allenatrice 3x3

La coach labronica mostra con orgoglio il trionfo vinto nelle Filippine 12

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notizie

primo anno da allenatore, avevo seguito un camp negli USA oltre 10 anni fa. Lì ho incontrato una squadra maltese e ci siamo intesi subito con un loro dirigente. Mi ha stuzzicato la sfida di allenare in una lingua differente. Quel dirigente poi mi ha ricontattato, mantenendo la

ha migliorato il piazzamento del 2017 (quinto posto). L’Italia è arrivata alla finale per il Terzo posto dopo aver surclassato nei Quarti la Rep. Ceca (21-5), e subìto poi i Paesi Bassi (12-20) in semifinale. Sei stata una pioniera di successo in realtà inedite. Adesso, l’esperienza ugualmente vincente con la nazionale 3x3. Come ti sei avvicinata a queste situazioni fuori dai canoni più tradizionali. “Negli ultimi 5 anni ho allenato Malta. Sono arrivata lì perché dopo il

promessa (Malta partecipa ai Campionati Europei per “Small Countries” negli anni pari. Alternati ai Giochi Olimpici dei Piccoli Stati (GSSE) negli anni dispari: nel palmares, una medaglia di bronzo ai campionati europei 2014 in Austria, una medaglia di bronzo ai GSSE 2015 in Islanda ed un magnifico Oro agli europei 2016 a Gibilterra, ndr). Sono stata a Portland, ho fatto l’assistente a livelli minori, mi è servito per comunicare in inglese con le atlete. Con il 3 contro 3 invece tutto è iniziato nel 2012: dopo aver giocato per anni al campetto, un classico per gli amatori della palla a spicchi livornese che il playground ce l’hanno nel sangue, ho fatto la Team Leader alla nazionale ai mondiali universitari. Lì, abbiamo vinto l’oro, anche se il movimento era agli albori. È stato amore a prima vista: la collaborazione con la Federazione è prose-


Adamoli e le sue azzurre assieme al Presidente del Coni Malagò

Basket

guita sino al 2015, quanvolge le U13 e 14, ma veri e propri campionati do mi è stato proposto di regionali U15, U16 e 18 allenare la nazionale.” femminili e maschili che Visto che si tratta di si concluderanno con la una squadra formatasi Finale Nazionale. Stiasolo di recente, quanto davvero credevi in mo creando un’identità un exploit del genere e una base per un moviai Mondiali? mento agli albori.” “Credevo nell’exploit, Qual è stato o qual è perché credo nei sogni, ancora il tuo rappornella forza delle idee. In to con la città di Lifondo, ci eravamo piazzavorno e con il monte quinte ai mondiali e agli do della palla a spiceuropei l’anno scorso, conchi locale? sce di aver commesso alcu“Livorno è la mia citni errori importanti e che tà, è quella che considenon volevamo ripetere. E ro casa, ci abita la mia poi sapevo che potevo confamiglia. Un punto di riLa coach livornese celebre la vittoria alla guida della nazionale femminile tare su persone come me: ferimento, amo il mare e Maltese agli Europei per piccole nazioni quando mi metto in qualtutto ciò che ruota intor“Questo exploit ha dato tanto. Basta no alla livornesità. cosa punto sempre al massimo, non mi accontento mai. È una squadra che si è pensare che per la prima volta la FIP ha Vivo a Roma con la mia famiglia ma formata da poco ma che ci ha messo su- vinto un campionato del mondo. ogni volta che percorro il Romito, coC’è stata una grandissima visibili- mincio a sentirmi nella mia confort bito impegno e abnegazione. Abbiamo saputo reagire nei momen- tà sui media, siamo state invitate a Pa- zone.” ti di crisi. Rae è il nostro motorino, Cia- lazzo Chigi e insignite del Collare d’oro, varella e Rulli sembra che giochino da massimo riconoscimento da parte del La speciale disciplina sarà sempre a 3x3 mentre erano solo all’esor- Coni.”. inclusa nel programma olimpico dio, e Marcella Filippi, la capitana, ci ha Il 3X3 diventerà disciplina olimpica già a partire dai portati in finale con i tiri liberi decisivi dal 2020, come vi state preparanGiochi di Tokyo 2020 contro la Cina. E poi le mie giocatrici mi do? “Stiamo ponendo le basi, creando la prendono in giro perché sostengono che abbia qualche capacità soprannatura- mentalità di una disciplina costola del Il profilo Ex cestista azzurra dal palmarès imle, un po’ da strega. Alla vigilia avevo af- 5x5. Non ci inventiamo niente di nuoportante, poi allenatrice di successo, Angela Adamoli è oggi coach della naPur vivendo da anni a Roma con la famiglia, resta molto zionale femminile italiana 3x3. legata alle sue origini labroniche Oltre al successo nelle Filippine, alla guida tecnica della squadra composta fermato che, giocando prima contro gli vo, però ci sono dinamiche diverse, come da Marcella Filippi, Rae Lin D’Alie, GiuStati Uniti, avremmo poi avuto la possi- una preparazione tecnica e fisica diver- lia Ciavarella e Giulia Rulli che ha sbancato la Fiba 3x3 World Cup a Manila, la bilità di battere in sequenza anche le al- sa. Stiamo poi allargando la base orga- livornese ha vinto sul campo l’argento tre due compagini”. Secondo te, questa vittoria quanto nizzando campionati regionali per le europeo a Brno nel 1995. Da coach ha allenato anche in A2, a può aiutare a crescere il movimen- varie categorie giovanili. Non solo l’orto in Italia? mai consueto Join The Game che coin- Pomezia e SRB Roma, e in Serie B.

Un'altra immagine della Adamoli impegnata a dirigere la nazionale

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na domenica di inizio luglio memorabile per lo sport labronico. Al termine di una lunga battaglia sportiva, severamente vietata ai deboli di cuore, la squadra maschile del Tennis Club Livorno ha conquistato la promozione in B. Spinti dal tifo caloroso ed incessante di oltre 300 appassionati accorsi nello ‘storico’ circolo di via Pietri, la formazione biancoverde composta da Gregorio Lulli, Tommaso Schold, Leonardo Cocchella, Marco Lepri, Alessandro Antoni, Giacomo Biccellari, Michele Nobili ed Edoardo Cocchella è riuscita nell’impresa di battere (4-3, dopo il doppio di spareggio) la formazione del Levico Terme, presentatasi all’appuntamento con il ruolo da favorita. L’evento è giunto come ‘ciliegina sulla torta’ a conclusione di una stagione intensa ed impegnativa. I ragazzi di Villa Lloyd hanno prima superato il girone di qualificazione, poi hanno fatto proprio il tabellone regionale fino ad arrivare alle due sfide per la promozione: la prima vinta a Cervia, la seconda, appunto, in casa contro il Levico. Nel ‘braccio di ferro’ contro i termali trentini, i livornesi hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo. Nulla ha potuto fermare i biancoverdi verso la conquista della categoria superiore. Neppure le sconfitte rimediate nei primi singolari, in due set, da Leonardo Cocchella opposto a Lorenzo Schmid e da Tommaso Schold contro il forte 28enne 2/3 Alessandro Luisi. Cocchella ha lottato ma alla fine ha dovuto cedere alla maggiore solidità al servizio e precisione in risposta del 2/4 avversario; Schold si è trovato in vantaggio nel secondo set ma è stato tradito nei momenti clou dalla battuta al cospetto di un avversario di sicuro spessore, che appena due anni fa occupava la posizione numero 743 delle classifiche mondiali. Necessarie, sotto 0-2, le vittorie di Marco Lepri e Gregorio Lulli, opposti come i colleghi, a due rivali più accreditati in classifica. I due validissimi tennisti labronici non hanno deluso le aspet-

I biancoverdi hanno battuto il Levico Terme dopo una finale promozione risolta solo al doppio di spareggio

Gregorio Lulli, gioiello del vivaio, è stato decisivo nel doppio di spareggio

Game, set, match: è serie B!

Tennis

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A luglio la promozione storica per il TC Livorno di via Pietri Testo di fabio giorgi

Il team di Villa Lloyd al completo, ricevuto per la celebrazione di rito in Comune

tative. Lulli ha disputato il primo parziale, vinto 6-3, e i primi tre games del secondo perfetti contro il ventitreenne catalano Jaume Pla Malfeito, ha subìto la rimonta del temibile avversario - numero 708 nella classifica Atp - che ha avuto a

sfornare campioni del calibro di Filippo Volandri, Marzio Martelli, Lisa Tognetti e Alessandra Di Batte, e in grado ancora oggi di portare avanti una scuola tennis con 140 bambini e 35 tennisti del settore agonistico.

Lulli, Schold, Leo e Edo Cocchella, Lepri, Antoni, Biccellari e Nobili gli eroi dell’impresa sportiva disposizione anche due set-point, ma alla fine è riuscito a chiudere da vero campione al tie-break. Capitan Lepri ha giocato in maniera tatticamente impeccabile contro il 2/6 dei termali, Alvise Zarantonello, battuto con autorità per 6-3 6-4 ed ha così regalato il punto della parità ai suoi compagni. Sul due pari Lulli e Schold non hanno avuto problemi contro la coppia numero due trentina Schmid-Zarantonello, sconfitta con un perentorio 6-2, 6-4, mentre sul campo adiacente Lepri e Cocchella, nonostante un match ben giocato, hanno dovuto arrendersi al duo Luisi-Pla Malfeito, vincitori col punteggio di 6-3, 6-4. Le sorti dell’incontro si sono così decise nel doppio di spareggio. Da una parte Lepri poteva avvalersi del “fuoriclasse” Lulli, sempre al fianco di Schold. Il capitano termale era costretto invece a schierare accanto allo spagnolo Pla Malfeito, attuale 350 Atp, il “solito” Zarantonello. La promozione in B risponde alla grande tradizione di Villa Lloyd, il più ‘antico’ circolo di tennis cittadino, capace di

In doppio, Schold si è vendicato della sconfitta in singolare mettendo la firma sul punto determinante del 4-3

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Volley

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Una Fonteviva per soddisfare la sete di grande pallavolo

n estate, è stata ufficializzata la notizia che i tantissimi appassionati labronici di volley attendevano con ansia ormai da anni. Il tutto per tornare a a calcare le orme del passato glorioso targato Tomei: un sodalizio che per tante stagioni ha custodito la storica tradizione della pallavolo nostrana e ne hanno portato alto il nome sino a sfiorare anche la promozione nella massima serie come apice della propria parabola societaria. Come trait d’union perfetto che riannoda le fila tra passato e presente, una figura ideale come quella di Paolo Montagnani. Ai tempi giocatore simbolo del Gruppo Sportivo dei Vigili del Fuoco, oggi invece promosso al timone in panchina dell’ Acqua Fonteviva Livorno versione 20182019. Quella della società del Patron Italo Vullo è una realtà che ha traslocato forzatamente la propria attività (a causa dell’inagibilità del vecchio palasport, in attesa della realizzazione del progetto di un nuovo impianto, ndr), portandola via da Massa ma al contempo cercando di riaccendere il fuoco della passione proprio in una piazza un tempo prestigiosa. In quest’ottica s’inquadra la scelta di Montagnani come allenatore: un veterano, sia vicino alla rete sia ormai nei panni di tecnico in panchina, già tornato ad avvicinarsi a casa grazie all’avventura intrapresa nella nuova realtà della Modi-

Livorno, grazie al trasloco da Massa all’ombra dei Quattro Mori, dopo anni torna ad ammirare la serie A2

Una fase di allenamento del muro, nel corso di una seduta ospitata al PalaCecconi

Montagnani è il beniamino di casa che proverà a riaccendere a Livorno l’entusiasmo di un tempo gliani Volley assieme ad un’altra grande ex, ormai labronica d’adozione, come la carrarina Maurizia Cacciatori, della Modigliani Volley.

La nuova avventura

“Il Presidente Italo Vullo e l’Amministratore Delegato Iris Wintzek erano alla ricerca di una città in grado di ospitare la formazione di Serie A2 – svela il retroscena Montagnani – Ho fornito volentieri una mano per vedere concretizzata questa operazione. Questo prima ancora che mi fosse prospettata la possibilità di essere

anche l’allenatore. Riportare qui la grande pallavolo era un’occasione importante, per la città e per il movimento. In altre realtà, non mi sarei speso così tanto. Livorno ha nella storia dieci anni di Serie A e un potenziale enorme di passione e tradizione da mettere a disposizione. La chance era troppo ghiotta per lasciarla scappare”.

Il gruppo

“Si tratta di una squadra giovane, con poca barba sulle facce ma con tanta fame di emergere dentro – spiega il tecnico – Non ci servivano veterani, magari esperti

Paolo Montagnani in panchina 16

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ma il cui stimolo è solo quello di aggiungere una stagione al curriculum. La società è ripartita da zero, non si è lavorato su un gruppo da rinforzare ma da ricreare totalmente. Ho puntato quindi su un collettivo molto atletico, con qualità fisiche importanti, in linea con il volley moderno.” Culminato nella tre giorni, quest’anno organizzata dalla Lega al “Fico Eataly World” di Bologna, il mercato della Fonteviva splende soprattutto lustrando un paio di nomi di valore: Danilo De Santis, opposto classe ’93, l’anno passato in forza a Catania, e il palleggiatore Igor Jovanovic. “Quest’ultimo arriva da stagioni di alto livello in A2, ha vinto anche la Coppa Europea in Turchia – sottolinea Montagnani – È veloce, scaltro, fisi-

Il classico briefing di fine seduta


Volley Una panoramica di una seduta della Fonteviva che si è preparata al meglio per l’esordio in A2

co. È stata la scelta più difficile, perché implica rinunciare a uno schiacciatore straniero, ma siamo contenti. Abbiamo costruito la squadra intorno a lui e a Zonca, un ragazzo che gravita nell’orbita della nazionale B: per doti fisiche e morali può ambire all’ulteriore salto di qualità.”

Lo staff

Per quanto concerne lo staff tecnico, secondo allenatore è Marco Franchi, romano di nascita e laureato nel 2007 in biologia molecolare, vanta una lunga carriera da scout e poi da assistente a Latina, ma anche con la nazionale juniores di Marco Bonitta e con gli azzurri di beach volley. Altro assistente sarà invece il giapponese Kota Yamamura: un tocco di esotico che però si spiega con il fatto che il nipponico è stato ex giocatore dei Suntory Sunbirds, allenati proprio da Montagnani. Infine lo scout è affidato al pisano Leonardo Ceccarini, con nel curriculum anche esperienze sulla panchina della Nazionale Italiana Femminile Sorde. Accendere la passione in città sarà invece un compito corale, di tutta la squadra. “Speriamo di sfruttare la scia di visibilità lasciata dalla nostra nazionale con i Mondiali giocati in casa. E poi, se arrivano i risultati, è facile far affezionare anche i neofiti. Concentrazione, lavoro, entusiasmo sono caratteristiche che do per scontate e che la gente riconosce e apprezza. Motivare è il mio forte ma non credo ci sia bisogno di stimoli aggiuntivi”.

Il tecnico Montagnani cerca di trasmettere la sua visione tattica alla nuova squadra

Il torneo

Inserita nel variegato Girone Bianco in una sorta di Giro d’Italia sotto rete, dopo aver consumato il programma di amichevoli di preparazione a settembre (doppio test con Santa Croce, un altro paio con il Club Italia, un confronto con il Tuscania tra i tanti esami), in campionato la Fonteviva Livorno ritrova i cugini dei Lupi e altre vecchie conoscenze della stagione scorsa. Dai pugliesi di Alessano a Reggio Emilia (protagonista della finale play out proprio contro la Fonteviva), e poi Potenza Picena e Lagonegro. Novità invece sono rappresentate dai piemontesi di Mondovì, Brescia, Roma, Macerata i pugliesi di Leverano, ed i calabresi di Lamezia. Il sorteggio del calendario ha decretato poi alla prima giornata subito l’esordio sul campo amico. Debutto alla palestra de La Bastia fissato per il 14 ottobre con avversaria Lamezia, invece il sempre stimolante confronto con i cugini Lupi Santa Croce cade per Santo Stefano, in chiusura del girone d’andata, e il 31 marzo come ultima gara del torneo regolare. “E’ un calendario che ci soddisfa – afferma Montagnani – All’esordio,

scione (6); Mattia Minuti (11); Graziano Maccarone (18), Alessandro Paoli (7) Libero: Filippo Pochini (13); Marco Bacci (9).

Il profilo:

Paolo Montagnani ha debuttato come giocatore nel Tomei, dove ha conquistato subito una promozione in A2. L’esordio nella massima serie ad Agrigento nel ’90-’91, poi il passaggio al Gonzaga Milano: con i lombardi, l’apice della carriera è l’alzata della Coppa delle Coppe nella stagione ’92-’93, oltre alle due finali scudetto disputate. In carriera da protagonista sul campo, Montagnani vanta anche due promozioni in seconda categoria con Torino e Pineto. La seconda vita agonistica da allenatore comincia nel 20052006, ancora una volta partendo da casa al timone del Tomei: poi il salto di qualità a Latina in A1, pur con i galloni di vice. Esordio da primo allenatore nella massima serie a Pineto e promozione in A1 riottenuta con Padova nel 2011. L’anno seguente, l’esperienza estera in Giappone al Suntory Sunbirds nel massimo torneo del Sol Levante dove vince il Torneo Kurowashiki e resta fino al 2014.

Una squadra giovane e atletica, che punta a conservare il posto in serie A2 e vincere i derby con i Lupi S. Croce rompiamo subito il ghiaccio con il pubblico. Sia noi che Lamezia abbiamo cambiato radicalmente la rosa e quindi è inutile pronosticare quali saranno le difficoltà della gara. Per il resto, è bellissimo avere il derby con i Lupi a Santo Stefano. Una festa che spero potremo affrontare anche in una condizione di classifica tale da godercela al massimo”.

Il roster (con i relativi numeri di maglia) della Acqua Fonteviva Apuana nella serie A2 Credem Banca 2018/2019:

Jovanovic è il palleggiatore e punto di riferimento esperto per il resto del gruppo

Palleggiatori: Igor Jovanovic (14); Gian Luca Grieco (5) Attaccanti: Mattia Briglia (2); Gianluca Loglisci (4); Paolo Zonca (8); Michal Wojcik (12); Lorenzo Facchini (17); Danilo De Santis (15). Centrali: Mirko Mi-

Danilo De Santis, molto atteso, è arrivato a Livorno dopo l’esperienza di Catania

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n’altra ciliegina sulla torta di una carriera “infinita” e pregna di soddisfazioni. Aldo Montano, alla soglia dei quaranta anni (da compiere il prossimo 18 novembre) ai mondiali di Wuxi, in Cina, ha aggiunto al suo chilometrico palmares una nuova scintillante medaglia pregiata. Per la cronaca: d’argento nella prova a squadre di sciabola. A salire sul secondo gradino del podio a Wuxi, insieme all’Aldone nazionale, sono stati i compagni d’avventura: Luca Curatoli, Enrico Berrè e Luigi Samele. Un quartetto ben assortito, con Aldo nelle vesti di capitano, che dopo una bellissima cavalcata iniziato negli ottavi, si è dovuto arrendere, per 45-39 alla favoritissima Corea del Sud.

Montano, la ciliegina sulla torta dei 40 anni L’olimpionico di Atene 2004 è argento mondiale a squadre ai Mondiali cinesi

Scherma

U

Testo di mario orsini

Ciari e Vecchi sono entrambi ambasciatori della scherma livornese nel mondo Lo squadrone che nel corso della stagione aveva vinto ben quattro delle cinque prove di Coppa Mondo previste dal calendario internazionale. Gare nelle quali il quartetto azzurro era salito per ben quattro volte su cinque sul secondo gradino del podio. Nel suo cammino verso la finalissima l’Italia della sciabola aveva esordito affossando la Gran Bretagna per 45-22. Nei quarti, invece, aveva maramaldeggiato per 45-31 contro la fortissima Russia. E in semifinale, con un po’ di fatica, aveva costretto ad alzare bandiera bianca all’Ungheria del bicampione olimpico, Aron Szilagyi, con il punteggio di 45-42. Contro i coreani nella finalissima per il titolo, invece, le cose si erano subito messe male. Niente male per uno che, di riporre la sciabola nella naftalina, non ci pensa nemmeno a dispetto della veranda età sportiva. E guardare avanti per Aldo Montano è pensare, in primis, agli appuntamenti di Coppa del Mondo, della stagione agonistica 2018-2019. Ma anche e soprattutto alle Olimpiadi di Tokio 2020. “Certo che mi piacerebbe esserci. E ci proverò. Ma a quaranta anni vivi e ragioni alla giornata

La squadra azzurra di sciabola giunta seconda ai mondiali cinesi 2018

– racconta Montano - Assieme al C.T. Giovanni Sirovich abbiamo fatto una chiacchierata chiara all’inizio del quadriennio olimpico: ho ribadito che se continuavo era perché desideravo ancora far bene”.

2012, con un bel sesto posto nella prova individuale e quattro anni dopo (2016) a Rio de Janeiro, con un ottimo quarto posto nella prova a squadre e un ventiduesimo in quella individuale. Nove le par-

Gran Bretagna, Russia e Ungheria le rivali battute, prima del ko in finale con la favorita Corea Marco e Irene due cuori e due sciabole Fiori d’arancio, per la sciabolatrice Irene Vecchi e l’attuale CT della nazionale Paralimpica di sciabola Marco Ciari, a inizio dello scorso mese di agosto. Un’unione d’oro per la schema nazionale: Irene Vecchi, 29 anni compiuti a giugno e Marco Ciari classe 1983, sono due icone, entrambi ambasciatori della scherma livornese nel mondo. Nel palmares di Irene, la più brava sciabolatrice labronica di sempre, la partecipazione ai giochi Olimpici di Londra

Ancora Montano con i compagni di nazionale sul podio di Wuxi

tecipazioni, dal 2007 al 2018, ai campionati mondiali. Gare nelle quali è riuscita a mettere in bacheca una medaglia d’oro, due di bronzo e tanti ottimi piazzamenti. A questi bei risultati dobbiamo inoltre aggiungere due medaglie d’oro e cinque di bronzo europee. Un cammino quasi parallelo per Marco Ciari: due anni fa, dopo aver appeso la sciabola al chiodo come agonista, una bella virata alla carriera. Il Consiglio Federale FIS lo ha nominato CT della Nazionale Paralimpica di Sciabola.

Marco Ciari e Irene Vecchi neosposi, con gli invitati all’uscita della chiesa dei Salesiani

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Appassionata di sport, declinato nella danza e nel pattinaggio, la nuova detentrice della fascia è anche un tipo ‘tosto’ che studia meccanica e viaggia in moto

Un bello scatto in posa per la nuova Miss Almanacco 2018

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iss Almanacco dello Sport edizione 2018 è rappresentata al meglio dall’incantevole sorriso di Alessia Siliani. Scordatevi però lo stereotipo, ormai comunque decisamente retrò e superato nella maggior parte dei casi, della bambolina melensa, ingenua e con la testa un po’ sopra le nuvole. Nonostante la giovane età, al contrario Alessia ha già dimostrato di avere carattere da vendere e di conoscere già con discreta chiarezza gli obiettivi che intende centrare a breve termine, a livello lavorativo in primis. La ragazza difatti frequenta quest’anno la classe quarta dell’ITIS Galilei:

nell’immaginario popolare un istituto tecnico molto più affine alle aspirazioni professionali di molti colleghi studenti maschi. Specialmente se a ciò si aggiunge il fatto che intende specializzarsi nell’indirizzo meccanico, una puntualizzazione che restringe ancor di più il campo di una possibile presenza femminile in aula. Una statistica che non ha certo scoraggiato la teenager labronica ormai a tutti gli effetti (all’età di quattro anni si è trasferita da Terni per seguire assieme a mamma Catia le esigenze di lavoro di babbo Roberto, agente di commercio). Un caratterino deciso per una lady di ferro in miniatura che, nel tempo libero, si diletta persino a cavalcare la moto di cilindrata 125cc ereditata dal fratello Yari, di oltre dieci anni più grande all’anagrafe. Ecco spiegato perché il pensiero di esporsi e cimentarsi sulla ribalta mediatica di Miss Livorno, con gli occhi di pubblico, giudici e fotografi tutti puntati addosso contemporaneamente, non

“Ho fatto danza sin da piccola, però ho spaziato perché ad esempio la classica mi ha annoiato presto mentre la ginnastica artistica si è dimostrata presto sin trop-

Il bello dello sport

Una Miss da Almanacco: Alessia Siliani

Alessia frequenta la quarta dell’ITI e intende proseguire gli studi universitari alla facoltà di Ingegneria Meccanica a Pisa po impegnativa a livello di ore di allenamento e energie da investire – racconta la Miss. Poi sono passata al pattinaggio, con una breve parentesi di prova al pugilato. Diciamo che lo sport ha sempre fatto parte della mia vita.”

Tanta pratica sportiva per la Miss 2018: danza, ginnastica, pattinaggio e pure un pizzico di pugilato

Grintosa, in sella alla moto 125 cc che è stata del fratello Yari

l’ha poi turbata più di tanto. “In realtà, mia cognata Meghi è stata la fautrice di tutto – racconta Alessia, ripercorrendo con piacere il percorso che l’ha condotta al titolo di Miss Almanacco - Lei mi ha sempre spronato a cercare di intraprendere una carriera nel campo dello spettacolo. Se dovessi chiudere gli occhi e continuare a sognare in grande, mi piacerebbe affidarmi a un’agenzia per affermarmi come fotomodella. E viaggiare, anche se soltanto per motivi di lavoro”. Nel frattempo, con i piedi ben piantati e saldi a terra, Alessia ha comunque intenzione di proseguire gli studi universitari nel proprio settore di specializzazione, iscrivendosi alla facoltà di Ingegneria Meccanica del vicino Ateneo pisano. Un carattere ‘quadrato’, ammorbidito dalla dedizione profusa sin dalla tenera età nella pratica di differenti discipline sportive.

La giovane studente frequenta con profitto il quarto anno dell’ITIS Galilei

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Rugby

Palla ovale e sogni al quadrato Exploit per i talenti e le squadre livornesi al via nella nuova stagione Testo di fabio giorgi

Il Livorno Rugby è giunto terzo al termine della stagione regolare nel proprio raggruppamento del Centro Italia Zaccagna è confermato alla guida di un Livorno Rugby che aspira a un torneo di vertice in serie B

I

l regalo per il raggiungimento della maggiore età, per l’avanti Gianmarco Lucchesi e per i trequarti Albert Einstein Batista e Federico Mori, è speciale. I tre rugbisti livornesi, classe 2000, reduci delle positive esperienze nelle fila della franchigia del Granducato Livorno e da tempo nel giro azzurro, sono stati selezionati nell’Accademia Nazionale “Ivan Francescato”. Riservata a promesse under 19 e 20, l’Accademia Nazionale - intitolata a uno dei grandi azzurri degli anni ‘90, scomparso a 32 anni -, ha sede in provincia di Brescia. L’Accademia “Ivan Francescato” partecipa, anche nella stagione 2018/19, al campionato italiano di serie A, il secondo torneo nazionale (il maggiore è la Top12). Durante l’estate, Mori è stato inoltre attivo nella nazionale italiana a sette, brillante protagonista nelle quattro tappe del circuito continentale del Grand Prix 7s. Nella serie A, militano poi altri quattro giocatori del 2000, provenienti dal Granducato. Si tratta di Rocco Del Bono, Nadir Krifi, Edoardo Mannel-

li e Jonathan Migliori, approdati nelle fila de I Medicei Firenze. Nel terzo campionato italiano, quello della serie B - diviso in quattro fasce geografiche - è invece impegnato, dal 14 ottobre, il Livorno Rugby. I biancoverdi, terzi nell’ultima annata nel proprio raggruppamento (centro Italia) sono guidati ancora una volta da Marco Zaccagna. Le ‘chiocce’ ultratrentenni Bertini, Del Bubba e Squarcini hanno salutato

zi del 1999 che hanno concluso il loro percorso giovanile e non possono più giocare nei ranghi dell’under 18. Al termine delle 22 giornate, la prima sarà promossa in A, mentre le ultime due scenderanno in C1. I labronici puntano in alto, anche se la sensazione è che in questo momento Civitavecchia e Amatori Parma abbiano qualcosa in più. Puntano al salto di categoria anche le prime squadre dei Lions Amaran-

Nelle ‘minori’, puntano al salto di categoria anche le prime squadre dei Lions Amaranto e degli Etruschi la compagnia, mentre il pilone pontederese Tangredi è passato al Florentia. Rispetto allo scorso anno, si sono aggiunti nel roster labronico l’estremo Pedemonte, rientrato dalla sua esperienza di vita in Nuova Zelanda, il flanker Giacomo Gragnani ed il centro Imafidon (questi ultimi due hanno giocato l’ultima stagione, in C1, con la maglia dei Lions). In rosa anche il pilone Mangoni e il trequarti Martini, due giovani cecinesi che hanno maturato significative esperienze, negli ultimi anni, con la franchigia della ‘Costa Toscana’. Sono passati inoltre in prima squadra tutti i ragaz-

to e degli Etruschi, i due sodalizi livornesi che, con la loro stretta collaborazione, hanno fondato, nel 2015, la realtà sinergica del Granducato. In C1 (la quarta serie nazionale) i Lions, con il nuovo tecnico Giampaolo Brancoli, lotteranno per il primo posto nel proprio girone - raggruppamento F, poule 1 - composto da dieci squadre (nove toscane ed una umbra). Solo la prima accederà allo spareggio per il salto in B. Puntano alla poule promozione della C2 toscana gli Etruschi - ancora ‘targati’ Fulgida - affidati alle cure del tecnico Marco Bargagna.

Del Bono, Krifi e Migliori in azione e ora tutti approdati a Firenze in serie A

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Biliardo

Club Garuffa, una sala moderna con lo spirito classico Un dettaglio delle decorazioni che accolgono i frequentatori all’ingresso

Dallo scorso agosto, ha aperto i battenti a Livorno un nuovo punto di riferimento per gli appassionati di stecca e birilli

A

perto dalle 9 di mattina sino a tarda sera, dotato di uno spazio bar che effettua anche una piccola ristorazione con primi piatti e menù speciali in occasione di tornei o eventi agonistici, il Club Garuffa si candida a diventare il punto di riferimento irrinunciabile per tutti gli appassionati di biliardo a Livorno e dintorni. Diretta a conduzione familiare dal titolare Alessandro Bartoletti, un giovane imprenditore trentenne supportato dal padre Domenico, la nuova sala sita in via delle Cateratte 92, interno 9 (sono adesso otto circoli affiliati Fibis alla nostra provincia, un numero incrementato anche grazie alla parallela iniziativa della neonata Accademia biliardi Etruria in quel di Cecina, ndr) rappresenta un elemento sostanzialmente inedito. Anche per le scelte nette e coraggiose che i titolari hanno intrapreso. “La linea adottata è: no all’installazione di slot machine, divieto assoluto di fumo (non è presente neanche una sala fumatori separata, ndr), pure per quanto riguarda le sigarette elettroniche – raccontano con orgoglio – Ci proponiamo di diventare un luogo di ritro-

Una bella panoramica degli ampi spazi e dei tavoli a disposizione

vo privilegiato per i giovani che intendono avvicinarsi alla pratica di una disciplina che necessita più che mai di un ricambio generazionale: a livello toscano, l’età media dei giocatori agonisti supera ormai ampiamente i 50 anni.” “Proprio per questo, stiamo intavolando un discorso con il Provveditorato labronico per riuscire a organizzare

Alessandro e Domenico Bartoletti, una conduzione familiare per un club che vanta rappresentative di B, C e D

Un momento della festa di inaugurazione del neonato club 26

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dei momenti dimostrativi con gli alunni degli istituti superiori di primo grado” aggiunge Bartoletti senior, un giocatore di livello (già campione italiano a squadre con il team pisano del Balalaika nel 2015, oltre ad altri tornei da terza categoria inseriti nel palmarès, ndr), che a suo tempo ha rivestito il ruolo di Delegato Provinciale e di Presidente Regionale pro tempore e che ha conseguito la qualifica di istruttore federale avendopreso a cuore il progetto. “Ci siamo dotati apposta di una sala con un biliardo ad hoc, completamente isolata e separata dal resto dei tavoli (quello ‘scolastico’ si trova subito al piano terra, mentre gli altri sono al primo piano ma raggiungibili anche dai disabili grazie all’ascensore montacarichi, ndr). Un po’ per differenziare le esigenze delle differenti attività, un po’ per tranquillizzare una volta di più i genitori dei ragazzi che magari potrebbero ancora essere ancorati al tanto datato quanto radicato stereotipo della sala biliardi fumosa e scura, vista con diffidenza come luogo mal frequentato, punto d’inizio per la strada verso il vizio del gioco d’azzardo”.


Daniela Vaggelli

In tale ottica, s’inquadrano anche i progetti futuri già messi in cantiere e legati alla messa a disposizione a titolo gratuito di uno spazio per il gioco della dama e quello degli scacchi, così come l’intenzione di ritagliare un’altra saletta agli appassionati dei videogiochi di ruolo online. In mezzo a tutto questo, il Club Garuffa si può comunque definire senza sbagliare una sala biliardi ‘dura e pura’, così come veniva concepita sino a qualche anno addietro: una sala destinata soprattutto a chi davvero ama cimentarsi sul panno verde con birilli e palle, stecca alla mano, per amore del gioco. L’inaugurazione ufficiale si è tenuta lo scorso 18 agosto, in una data che molti ‘profani’ potranno trovare quasi surreale pensando che il biliardo sia solo uno sport invernale, da praticare al chiuso e non quando l’afa e il solle-

Sei tavoli a disposizione, originali Mari, già utilizzati dai ‘big’ per i Campionati Italiani di Saint Vincent

Biliardo

one estivi picchiano ancora duro. “Invece abbiamo fatto una corsa contro il tempo proprio per arrivare pronti all’appuntamento con l’apertura della nuova stagione sportiva della Fibis che si apriva il giorno 23. Al momento, contiamo un centinaio di soci, di cui una quarantina agonisti che comporranno le nostre quattro squadre: due rappresentative di serie B, una di C e un’altra in D – raccontano i Bartoletti – Siamo già stati sede ospitante della finale di Summer Cup e dello spareggio regionale a squadre per l’accesso alle finali nazionali. Il prossimo febbraio, saremo Alessandro Bartoletti con Miss Garuffa anche teatro di una tappa del tour nazionale femminile. Inoltre, i locali un paio tavoli professionali da calciosono completamente climatizzati e per- balilla - continuano da via delle Catefetti per giocare anche quando fuori fa ratte - Tutto questo senza dimenticare il sistema di telecamere e registrazione caldo.” E le innovazioni non finiscono certo per i due tavoli principali, con l’oppor-

No alle slot machine e al fumo, anche ‘elettronico’: la sala punta a diventare un aggregatore giovanile qui: il Club Garuffa è davvero un posto con l’anima ‘all’antica’ ma dotato delle tecnologie più all’avanguardia per rendere l’esperienza del giocatore indimenticabile e metterlo perfettamente a suo agio. “L’investimento economico è stato importante – ribadiscono padre e figlio Bartoletti – Al momento, abbiamo 6 tavoli, oltre a quello scolastico: i biliardi sono originali MARI, una vera rarità visto che la storica ditta è fallita ed è stata acquistata da un altro brand. In realtà, addirittura si tratta di sei tavoli sui venti che sono stati utilizzati in occasione degli ultimi Campionati Italiani di Saint Vincent. Non è stato facile ottenerli.” “In più, ci stiamo dotando di altri tre biliardi dedicati al pool e abbiamo già

Alessandro Bartoletti circondato dalle ragazze partecipanti al concorso Miss Livorno

tunità per il pubblico di seguire in streaming online o nella sala ristorazione, con tanto di grafica in sovraimpressione, le varie partite in occasione dei tornei (e l’imperdibile chance per il giocatore di rivedersi, analizzando al video gli eventuali errori commessi, ndr). Oppure i tablet segnapunti identici a quelli utilizzati ai campionati italiani, uno per ciascun tavolo, in grado di registrare ogni tipo di statistica e dal quale il giocatore può persino effettuare ordinazioni per il servizio bar.” Per chi fosse interessato, il costo del tesseramento ACSI al circolo è gratuito, così come l’eventuale lezione tenuta dall’istruttore. È sufficiente presentarsi con un documento in corso di validità e il codice fiscale per diventare socio.

Braccini-Tramonti 2i classificati al Torneo Regionale a coppie Memorial Aglietti a Firenze

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nione Canottieri e Canoa Club sono due sodalizi tutti labronici che hanno vissuto un’estate magica sotto il profilo dei risultati. Sia a livello prettamente giovanile, sia nel settore dei più ‘scafati’ Master, le due società hanno recitato una parte da protagonista in campo nazionale e internazionale. Vediamo meglio nel dettaglio chi e come ha rinnovato ancora una volta la tradizione vincente degli armi alla livornese.

Unione Canottieri Livornesi

All’Idroscalo di Milano si è consumato l’evento clou del calendario nazionale di velocità: i Campionati Italiani assoluti di canoa e paracanoa. A inizio agosto, prima le gare per l’assegnazione dei titoli giovanili ragazzi, junior e under 23; poi, il bacino meneghino ha assegnato a inizio settembre anche i titoli nazionali senior e master. Alla fine il bottino prezioso racimolato dai biancoblù è stato di ben tre titoli italiani, due medaglie d’ argento e tre di bronzo. Uno dei modi migliori per celebrare un anniversario tanto storico quanto imminente: il centenario dell’attività agonistica, che si consumerà nel 2019. Nelle acque del bacino di Segrate, Giacomo Tacconi è svettato sul gradino più alto del podio nella categoria Master B. Per il labronico, titolo italiano sui 1000mt, condito da altre due medaglie di bronzo sulle distanze più brevi dei 500mt e 200mt. Ottime però erano state in precedenza anche le prestazioni dei più giovani, regalando lustro al lavoro svolto nell’anno dal tecnico Pierduilio Puccetti. Sui 1000mt, Edoardo Orsini si è distinto nel K1 junior, entrando in finale con il secondo miglior tempo e penalizzato poi solo da inconveniente tecnico. Quinto posto assoluto invece per Chiara Agostinetti nel K1 junior. Ancora meglio le prestazioni sui 500 mt, con Leonardo Martelli vice Campione Italiano nel K1 junior. Mentre nel K2 junior femminile, le sorelle Agosti-

Verso la gloria, a colpi serrati Tricolore Master per Tacconi, veterano dell’UC Livornesi. Scudetto Ragazzi per Spurio, gioiello del vivaio del CC Stagno

Giacomo Tacconi, neo campione italiano Master B sulla distanza dei mille metri, festeggia sul podio netti, Chiara e Alessia, hanno agguantato un’altra medaglia, stavolta di bronzo. A medaglia anche Rachele Puccetti, bronzo nel K1 senior e addirittura oro in coppia con Alessia Agostinetti nel K2, sempre senior. Infine, sullo sprintn dei 200mt, la Puccetti è salita di nuovo sul secondo gradino del podio nel K1 senior. In quell’occasione si era tenuta anche la selezione della canoa Maratona, con mattatrice Chiara Agostinetti nel K1 junior: la livornese si era conquistata di diritto un posto nella squadra nazionale ai mondiali che si sono tenuti a metà settembre.

Canoa Club Livorno

Giulia Senesi e Flavio Spurio con la divisa della nazionale azzurra in occasione dei Campionati Europei di velocità

Canoa

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Una doppia soddisfazione nel club stagnino guidato dal responsible del settore tecnico Gianluca Mancini e dai due allenatori Roberto Sardi e Claudio Kaminsky. E le gioie non si sono esaurite, visto l’ulteriore trionfo tricolore di Spurio. All’idroscalo di Milano, nei già menzionati Campionati Italiani, il sedicenne di Castell’Anselmo si è aggiudicato il titolo di campione Ragazzi sulla distanza sprint dei 200 metri. Nella finale, lo stagnino ha distanziato il rivale diretto di un secondo e due decimi. In precedenza, sulle distanze più lunghe, altri podi sia per la Senesi (sui 1000 metri, terza nella specialità in K1 junior), sia per il collaudato tandem Tremolanti-Neri, argento nei 1.000 metri K2: il titolo italiano è sfuggito per appena sei centesimi. Al termine era prevista una gara di maratona ed è stato Niccolò Neri ad aggiudicarsela prenotando così il pass per i Mondiali di categoria in Portogallo. (immagini tratte dalle pagine FB ufficiali delle due società)

Flavio Spurio e Giulia Senesi sono stati protagonisti ai Campionati Europei di velocità ad Auronzo di Cadore tenutisi a fine giugno. La Senesi ha ottenuto un grande 6° posto in Finale A K2 500 mt con la compagna Sara Daldoss della Canoa Kayak Ledro. Spurio è stato un quinto in Finale B K1 500 mt, il quattordicesimo atleta in Europa su questa distanza: non male per un classe 2002 che ha gareggiato con avversari di 2 anni più grandi. I compagni Tommaso Tremolanti e Niccolò Neri sono stati invece convocati nel ritiro nazionale di San Giorgio di Nogaro e, in provincia di Udine, si sono preparati al meglio per i Campionati Europei junior di maratona, svoltisi dal 5 al 9 luglio a Metkovic, sulle sponde del fiume Narenta nel sud della CroaSettore giovanile Canoa Club al meeting delle zia, vicino al confine con la Bosnia. Regioni a Caldonazzo

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Vela

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ulla scia della vela di Francesco Marrai, livornese già olimpionico a Rio 2016 e plurimedagliato a livello internazionale nella categoria Laser Standard. Matilda Talluri, 18 anni da compiere il prossimo 18 dicembre e labronica d’adozione ormai da oltre un anno visto il tesseramento per la prestigiosa e vincente scuola portata avanti dal Circolo Nautico Livorno, è un altro nome di quelli candidati a farsi ricordare. Specie in vista del biennio olimpico che conduce all’appuntamento imperdibile di Tokyo 2020. Dopo il primo exploit dell’anno con il trionfo conseguito a Balaton, in Ungheria nell’Europeo Youth, la stella della giovane promessa della vela di casa nostra (fiorentina d’origine ma ormai da qualche anno labronica d’adozione, con il salmastro nelle vene) si è consacrata definitivamente agli ultimi campionati Mondiali di vela Under 19 svoltisi nelle acque di Kiel, in Germania.

Un 2018 da incorniciare per la stellina della vela livornese: campionessa europea Youth e Mondiale Under 19 La diciassettenne ha dominato la propria classe giovanile Laser Radial femminile, categoria per il cui titolo iridato hanno gareggiato ben 357 atleti provenienti da 45 nazioni. Al largo del Mar Baltico, già teatro di importanti competizioni veliche quali la “Kieler Woche”, la Talluri si è imposta al comando già dalle prime fasi della competizione. Domate quindi le velleità delle competitors più quotate: la britannica e omonimo Matilda Nicholls, alla fine medaglia d’argento, e la spagno-

Talluri, un’estate col vento in poppa La portacolori del CN Livorno si è laureata campionessa mondiale giovanile classe Radial

La livornese d’adozione impegnata sulle acque polacche del Mar Baltico

la Ana Moncada Sánchez, salita sul gradino più basso del podio. Un’estate davvero da incorniciare per l’allieva di Gianni Galli che in Germania ha saputo comunque superare anche qualche momento non proprio felicissimo. L’inizio del campionato, infatti, non è stato proprio brillante: eppure, dopo l’ottava piazza della prima prova, anche grazie a un 3° e un 10° posto nelle regate seguenti, e un 7° e soprattutto primo posto nella giornata successiva, la livornese è riuscita a

Il sogno di una partecipazione olimpica è sempre più concreto, anche se è realistica una qualificazione per l’edizione 2024

Il podio, con al centro la Talluri, del Campionato Mondiale U19 Laser Radial 30

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risalire la china sino alla seconda posizione nella classifica generale. Alla vigilia delle regate finali, come detto poi dominate alla grande, si è presentata con un discreto biglietto da visita: le attese degli addetti ai lavori sono state poi ripagate. Il titolo mondiale è maturato grazie a un nuovo primo posto e a un 13° (poi scartato). Una volta salita al comando, la classe della livornese ha battuto anche le condizioni climatiche non ideali (vento da terra sui 5/6 nodi e raffi-

Un tuffo nelle fredde acque di Kiel per festeggiare lo storico risultato


L’emergente velista labronica celebrata dai colleghi di nazionale dopo il trionfo mondiale

che di 12/13 il primo giorno di finali, vento costante invece durante la penultima giornata di gare durante la quale la Talluri ha conservato le leadership generale con un 4° e un 12° posto). Nella giornata finale poi la Talluri ha custodito gelosamente il vantaggio, celebrando un successo che rappresenta un perfetto trampolino di lancio nell’ottica dell’imminente biennio olimpico, in direzione Tokyo 2020. “Questo successo è il regalo più bello per la mia imminente maggiore età. Mi sento più consapevole del mio potenziale” racconta la campionessa, innamoratasi della vela sin da piccola grazie alla passione trasmessa dal papà Antonio. A 7 anni la prima uscita nella

Vela

categoria Optimist, poi l’amore per il mare cresciuto anno dopo anno anche grazie le vacanze estive trascorse a Baratti e a Castiglioncello. L’incontro con il tecnico Galli nel 2013 ha fatto scoccare definitivamente la scintilla motivatrice, indispensabile per trasformare un semplice hobby in un obiettivo professionale e di vita. Studentessa dell’ultimo anno al Liceo Scientifico Enriques, Matilda punta a conseguire la maturità sia tra i banchi, sia tra gli scafi. “Da quest’anno agonistico, passo a competere tra i più grandi, gli under 21 – spiega Talluri – Ovviamente, gli obiettivi principali della stagione restano i Mondiali del prossimo ottobre 2019 e gli Europei che si terranno poco prima, nel mese di agosto. Ma per farmi le ossa, prendere

Matilda sorridente sul gradino più alto del podio continentale Youth

Ringraziamenti al tecnico Galli e ai familiari che l’hanno sempre supportata moralmente ed economicamente

parte anche a eventi Senior come quello di Maiorca, l’Europeo e la World Cup di Genova”. Perché il sogno olimpico è sempre più vivo e reale, anche se, per ammissione della stessa ragazza che sia allena già 4-5 volte alla settimana in barca, corredate da almeno altre tre sedute in palestra, “il target a cinque cerchi resta per l’edizione successiva, quella del 2024 quando sarei anche nel pieno della consapevolezza agonistica”.

l palmarès:

Talluri sulla propria imbarcazione a Gdynia

1° Campionato Europeo Youth 2018 a Balaton (Ungheria) 1° Campionato Mondiale U19 2018 a Kiel (Germania) 2° Campionato Italiano 2017 6° Campionato Europeo U19 2017 13° Campionato Mondiale U21 2018 31


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New Popeye Club: nuovo di nome e di fatto La storica palestra, guidata dall’ex campione di lotta e braccio di ferro Niccolini, ha ampliato i locali e aggiunto corsi per i piccoli

La locandina che pubblicizzava l’edizione numero due del camp di lotta giovanile

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na grande celebrazione ufficiale, svoltasi lo scorso primo settembre e alla cui festa ha partecipato anche il Delegato Provinciale del CONI Giovanni Giannone, ha riaperto i battenti di un Popeye Club davvero New: rinnovato nello stile ma anche, parecchio, nella sostanza dell’offerta multidisciplinare proposta ai tesserati più affezionati, così come ai nuovi che intendono avvicinarsi al mondo del fitness all’interno di un ambiente sano, pulito, dotato di macchinari e attrezzature moderni, adatti alle

più svariate esigenze. “Abbiamo inaugurato due nuove stanze, molto grandi. In tutto, si tratta di circa 100 metri quadri aggiuntivi ai locali già spaziosi che avevamo a disposizione fino alla scorsa stagione – racconta Tiziana Cherri, dolce metà di Riccardo Niccolini e partner nella gestione del quartier generale di via San Matteo – Si tratta in primis di un’area fitness dedicata alla ginnastica, anche quella posturale e l’AFA (l’attività fisica adattata, un corso con risvolti sociali allestito in convezione con l’Asl locale e seguito già da una trentina di pazienti affette da patologie motorie, ndr) ma pure alle discipline olistiche, dallo yoga al pilates. In questo modo l’attività della pesistica, con il suo rumore e l’inevitabile via vai annesso, rimane ben separato. Oltre a questo però, nei nuovi spazi ci sono anche i tappeti per il jump, un’attività ben più movimentata”. Tanti gli innovativi corsi pensati per far divertire e tenere in salute i bambini: si spazia dal superjump junior, passando dalla ginnastica formativa, alla lotta kids, al kickboxing, alla ginnastica pugilistica, sino ad approdare all’acrodance. Quest’ultimo consiste in delle lezioni davvero particolari, all’interno delle quali si segue uno stile che consente di

Seconda edizione della tre giorni del Camp Hall of Fame organizzata con i migliori prospetti giovanili italiani

Anche il numero uno del CONI labronico Giannone ha partecipato alla cerimonia d’inaugurazione dei nuovi locali

combinare la danza a elementi acrobatici. Un modo divertente per avvicinare i piccini a entrambe discipline, trasmettendo loro le basi per la coordinazione motoria tipica nella propedeutica alla danza, oltre a alcuni esercizi tipici della ginnastica artistica quali la verticale, il ponte, le diagonali, la spaccata, il rovescio e la ruota. Per quanto concerne invece le discipline tradizionali che compongono le fondamenta per l’attività della palestra con il logo di Braccio di

Ferro, l’ASD ha organizzato in città la seconda edizione del Camp Hall Of Fame. Memore dal successo di critica e di partecipanti già registrato al debutto, lo staff del Popeye ha bissato questo appuntamento che sta diventando imperdibile per tutti i migliori prospetti toscani e nazionali. Anche all’edizione 2018, sul tappeto donato generosamente dalla Federazione e allestito per l’occasione all’interno del mitico circolo Divo Demi, hanno preso parte i prometten-

Tanti gli innovativi corsi pensati per far divertire e tenere in salute i bambini: tra questi, anche l’acrodance ti atleti appartenenti al Progetto Giovani Talenti che rappresentano la ‘meglio gioventù’ attuale della lotta italiana under 15 e sono stati seguiti dall’accompagnatore federale Emanuele Rinella. Il Camp, svoltosi lungo una ‘tre giorni’ dal 4 al 6 ottobre, ha visto alternarsi alla guida delle lezioni una serie di istruttori davvero importanti: oltre a Niccolini, i partecipanti hanno goduto delle ‘dritte’ suggerite loro da veterani del calibro di Salvatore Rinella, olimpionico ad Atene 2004, Luciano Ortelli, che ha preso parte ai Giochi di Los Angeles ’84 e Michele Liuzzi, alfiere azzurro a cinque cerchi in occasione di Atlanta ’86.

Una bella posa collettiva per le allieve del nuovo corso di jump sui tappeti

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Atletica leggera

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er Davide Finocchietti, e l’atletica livornese in generale, si è trattata di un’estate davvero magica. Il promettente marciatore, tesserato per l’Atletica Libertas Livorno, sta vivendo un periodo di forma davvero fortunato. Nella seconda giornata degli Europei under 18 di Gyor, in Ungheria, l’atleta nostrano si è laureato nuovo campione europeo dei 10mila metri di marcia, precedendo peraltro un altro portacolori della selezione azzurra. Con il rilievo cronometrico di 45:01.33, Finocchietti ha vinto una gara particolarmente tattica, superando la concorrenza del trentino Aldo Andrei e quella dello spagnolo Pedro Conesa, il rivale più temuto ma penalizzato dai giudici per le irregolarità commesse a due giri dal termine. L’allievo di Massimo Passoni, peraltro già campione italiano in carica, si è meritato la chiamata da parte della Giunta nazionale del CONI che nei giorni scorsi ha inserito il suo nome tra i magnifici 84 sportivi che difenderanno i colori azzurri nel prossimo mese di ottobre in Argentina, in occasione degli immimenti Giochi Olimpici Giovanili organizzati a Buenos Aires. Intanto agli Europei di Berlino, ‘main event’ assoluto in questa calda

Davide Finocchietti, una marcia trionfale Convocazione alle Olimpiadi Giovanili per il neo campione europeo U18. Prestazioni brillanti anche per Dini e Bussotti agli Europei di Berlino estate 2018, si sono fatto onore anche altri due alfieri dell’atletica di casa nostra. Joao Bussotti Neves e Lorenzo Dini si sono infilati tra i big continentali nelle finali delle rispettive specialità, vale a dire i 1500 e i 5000 metri. Su un palcoscenico tanto prestigioso quanto storico come quello offerto dalla pista berlinese, che agli appassionati di sport riporta alla memoria gli echi mitici delle imprese di Jesse Owens alle Olimpiadi del 1936, i due alfieri cresciuti nell’Atletica Livorno si sono fatti valere anche con la casacca della nazionale. Bussotti, capace di centrare la finale con il quinto tempo, alla fine ha portato a casa un più modesto ma comunque pur sempre importante un-

Finocchietti si è meritato la chiamata per rappresentare l’Italia ai Giochi Olimpici Giovanili in Argentina

Davide Finocchietti mostra la medaglia d’oro europea abbracciato al tecnico Massimo Passoni 34

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dicesimo posto assoluto nel ranking conclusivo dei 1500. Peccato per Dini invece, rimasto estromesso dall’atto decisivo dei 5000 a causa di un affaticamento muscolare: il tesserato per il Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle è stato comunque brillante in precedenza sulla doppia distanza dei 10000, capace di centrare la tredicesima piazza. Una coppia di atleti che rinnova gara dopo gara la tradizione di campioni e corridori di vertice dell’atletica leggera livornese. Questo magic moment del movimento locale ha confermato il proprio trend anche in occasione dei recenti Campionati Italiani Assoluti di Pescara. Il bottino parla di tre medaglie portate all’ombra dei Quattro Mori, equamente distribuite tra oro, argento e bronzo. Il tutto senza contare i piazzamenti di prestigio, con performances di rilievo. Sulla pista dello stadio Adriatico ha gareggiato la spedizione compo-

Lorenzo Dini, tredicesimo in Europa sui 10mila metri (foto COLOMBO/FIDAL)

sta da ben 17 atleti dell’Atletica Livorno e un portacolori della Libertas Runners; questo senza dimentica-

L’estate è stata positiva per gli atleti livornesi, anche quelli passati ai gruppi sportivi militari, protagonisti persino agli Europei re i livornesi adesso tesserati dai vari gruppi sportivi militari come gli stessi Bussotti, Gianluca Picchiottino e Mattia Contini, ex amaranto ora all’Aeronautica. La medaglia di maggior valore se l’è infilata al collo proprio Bussotti sui 1500, confermando ‘lo scudetto’ di specialità già cucito al petto l’anno scorso: 3.46.41 il tempo vincente. L’argento invece è di Picchiottino che ha migliorato alla grande il suo precedente primato, con 39.26 (nuova migliore prestazione italiana un-


Davide Finocchietti è il nuovo campione europeo dei 10mila metri di marcia: oro a Gyor, in Ungheria

Picchiottino ha stabilito la nuova migliore prestazione under 23 e la sesta assoluta nazionale di sempre sui 10 km marcia

der 23 e la sesta assoluta “all time” nazionale). Un tempo che non è bastato però per vincere, peggiore di appena 7” da quello del vincitore. È stato bronzo invece per il veterano del salto in alto Andrea Lemmi: 34 anni compiuti lo scorso, è volato sopra i 2metri e 11.

Note liete anche per Alessio Mannucci, sesto in Italia sulla pedana del disco: 54 metri e 67 centimetri il suo lancio migliore. Idem per Francesca Boccia nell’asta e Ilaria Cariello nel lungo, sesta finale: la missione in Abruzzo è stata positiva per entrambe le veterane dell’Atletica Livorno. Sempre per quanto concerne il sodalizio biancoverde, più che ok la staffetta 4x100 ‘in rosa’ composta da Ilaria Germani, Irene Buselli, Caterina Bianchini, Chanda Bottino: la selezione nostrana è giunta quinta, facendo registrare il terzo tempo stagionale. Nella classifica della Coppa Italia, proprio l’Atletica Livorno si è distinta ottenendo la tredicesima pizza tra le donne e la quattordicesima tra gli uomini. (Fonte immagini: pagina facebook Atletica Libertas Runners Livorno)

Olimpiadi Giovanili 2018 Le Olimpiadi Giovanili 2018, giunte alla terza edizione, si terranno tra il 6 e il 18 ottobre. Le competizioni di atletica cominceranno giovedì 11 ottobre, con le ultime medaglie che saranno assegnate nella giornata di martedì 16. La ribalta delle prove di specialità della disciplina regina della rassegna sarà offerta dall’Athletics Field di Buenos Aires: un impianto situato all’interno dello storico Parque Polideportivo Roca, rinominato per l’occasione Youth Olympic Park. La delegazione italiana partecipa all’evento giovanile a cinque cerchi con una spedizione composta da ben 13 atleti: nello specifico, 8 uomini e 5 donne, tutti nati tra il 2001 e il 2002. Per i colori azzurri dell’atletica, sarà proprio il nostro sedicenne Davide Finocchietti, oro agli Europei Under18 di Gyor nella 10 km, a rappresentare una delle più concrete speranze di giungere in zona medaglia. Oltre a lui, sempre nella marcia, grandei aspettative anche su Simona Bertini, bronzo nella 5 km della manifestazione svolta lo scorso luglio. Sia al maschile sia al femminile, la distanza da percorrere nella rassegna a cinque cerchi giovanile sarà sui 5 mila metri.

Atletica leggera

Buona uscita anche per il già menzionato Contini impegnato nei 400 ostacoli e beffato immediatamente ai piedi del podio per appena 4 centesimi di secondo: l’atleta dell’Aeronautica ha chiuso in 50.39 contro i 50.35 del terzo classificato.

Bussotti, Picchiottino e Lemmi: tre medaglie labroniche anche ai Campionati Italiani Assoluti di Pescara

Bussotti con la maglia della nazionale in occasione degli ultimi Europei berlinesi (Foto COLOMBO/FIDAL)

Il ‘Folletto Amaranto’ grida tutta la sua gioia dopo il trionfo sulla pista ungherese

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Ciclismo

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iù di 200 baby ciclisti in gara, a Stagno, a metà dello scorso luglio. In programma, ottimamente organizzato dall’A.S. Colognole, capitanata da Giuliano Santucci, il 5° trofeo “Officina F.lli Santucci”, valevole anche come 5° trofeo “Officina Rettifiche Barni” e 1° Trofeo “Pro-Loco Vivere Insieme Stagno”. Ai nastri di partenza bambine e bambini dai 7 ai 12 anni, suddivisi nelle 6 categorie Giovanissimi. Unica eccezione la categoria G5 maschile che, in ossequio al regolamento che prevede, per ragioni di sicurezza, un numero massimo di 40 iscritti per ogni categoria è stata suddivisa in due manche. Rispetto alle passate edizioni i trofei ciclistici si sono svolti sull’anello asfaltato, di circa 720 metri, all’interno dell’area pubblica del parco Ivo Mancini di via Berlinguer. E non più, come nelle passate edizioni, nel circuito a ridosso della sede dell’SVS di via delle Corallaie. Uno spostamento di un paio di chilometri scarsi ma con importanti significati. A illustrarli Giuliano Santucci. “Dopo 10 anni esatti, finalmente, siamo tornati a gareggiare a Stagno in quella che si chiamava pista Ivo Mancini e adesso è stata migliorata dall’Amministrazione comunale e dalla Pro-Loco”. Un ambiente recintato e quindi ottimale in termini di sicurezza, con all’interno strutture ricettive per il ristoro e per operazioni collaterali alle corse. Il nuovo tracciato, ha consentito a genitori e nonni, di posizionandosi su piccoli dossi da cui poter seguire, dal primo all’ultimo metro, i loro adorati campioncini durante la corsa. Da Santucci, un ringraziamento al sindaco Lorenzo Bacci e alla sua vice e assessore allo sport Libera Camici. “Se siamo tornati a gareggiare su questa pista, dopo

Giovanissimi in sella verso un traguardo di gloria Al Trofeo dell’AS Colognole, presenti oltre 200 baby talenti del pedale Testo di mario orsini

Il team vincitore della classifica a squadre, l’UC Donoratico GS Carli Salviano

la pista, chiesi la possibilità di poter tornare a gareggiarci. Proposta immediatamente accolta dalla vicesindaco Libera Camici che si offri subito per renderla operativa”. Proprio la vicesindaco e assessore allo Sport ha seguito con interesse le performance dei baby corridori. In cabina di regia Paolo Quaglierini, presidente onorario del-

Successo per la gara valevole per il 5° trofeo “Officina F.lli Santucci” e “Officina Rettifiche Barni”, oltre a essere il primo Trofeo “Pro-Loco Vivere Insieme Stagno” dieci anni, è anche merito loro. L’input è partito il 26 maggio, in occasione della festa delle Associazioni Comunali, che si svolsero all’interno del Parco. Nel momento in cui mi consegnarono una targa ricordo, per quanto avevo fatto per contribuire a migliorare

I ragazzi del Ciclistica S. Miniato – S. Croce 36

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la FCI livornese che, grazie a esperienza e professionalità fuori del comune, ha consentito che tutto si svolgesse in maniera ottimale. Dal punto di vista tecnico-agonistico, invece, da sottolineare la bella vittoria nella cat. G6, di Alessio Anguillesi. Un vero

Alessio Anguillesi, un talento emergente che vanta precedenti in famiglia

talento, figlio e nipote d’arte, pronto a recitare il ruolo di protagonista, anche il prossimo anno, tra gli Esordienti, come la coetanea (12 anni) Letizia Tasciotti. Onore e merito anche per tanti altri campioncini del pedale per l’impegno e la bravura con cui hanno disputato le corse. Tra le società, invece, in grandissima evidenza l’ UC Donoratico – GS Carli Salviano. Vera corazzata per queste categorie. Al termine, in un tripudio di applausi, le premiazioni.

Classifica finale per società:

1° UC Donoratico – GS Carli Salviano 26 punti 2° Ciclistica S. Miniato – S. Croce 20 punti 3° Carube Progetto Giovani 18 punti 4° SC Campi Bisenzio 16 punti 5° AS Colognole 13 punti 6° GS Stabbia Ciclismo 13 punti

Il Podio G6 Femminile: da sx, Rossi (2°), Tasciotti (1°) e Chiti (3°)


Il vogatore labronico, assieme al team azzurro, ha stabilito il nuovo primato nell’Indoor Rowing 24 ore Large Team Pesi Leggeri

Mauro Martelli si riposa tra un turno e l’altro di voga

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l remoergometro si è fermato sui 454 km e 977 metri, con una media di 1:34.9 ogni 500 metri. Questi i numeri incredibili che hanno formato il nuovo record del mondo nell’Indoor Rowing 24 ore large team pesi leggeri maschile, stabilito dalla squadra composta da una ventina tra i più resistenti vogatori azzurri e capitanata ovviamente dal veterano della specialità, il plurititolato e primatista Mauro Martelli. Un record incredibile, fissato nella storia della disciplina sfondando di netto il tetto precedente che si attestava sui 413 km complessivi. Un’impresa al limite dell’immaginabile quella compiuta nel quadro dell’evento mediatico organizzato in piaz-

Infine, Martelli ha tenuto a rivolgere un doppio pensiero a coronamento della buona riuscita della manifestazione: il suo quindicesimo Record del Mondo è stato dedicato alle vittime dell’alluvione che ha sconvolto Livorno un anno fa e anche a Jacopo Pieri e Andrea Faina, giovani scomparsi prematuramente in due incidenti stradali. (Fonte immagini: pagina facebook di @ MauroMartelliOfficial) Gli atleti che hanno composto il team azzurro: Cantera Antonello, Margheri Edoardo, Squadrone Francesco, Gianluca Sapino, Giorgio Tuccinardi, Maurizio Lupi, Roberto Rizzato, Carlo Vanni, Francesco Procaccianti, Alin Zagaria Petru, Alonzi Francesco, Andrea Cavallero, Emanuele Giacosa, Flavio Ricci, Giannini Alessandro, Guido Bonanomi, Massimiliano Guidi, Mirko Fabozzi, Davide Magni, Mauro Martelli.

Incasso di una cena donato in beneficienza a Sportlandia e tante dediche a chi non c’è più za Bovio, a Piombino, a cavallo tra gli scorsi 7 e 8 settembre: ventiquattrore trascorse ininterrottamente a vogare, con una media tenuta a livelli serratissimi. “È stata una sensazione bellissima. Ci siamo goduti questo ennesimo record e ora possiamo festeggiare – ha raccontato il Presidente di Sportlandia, che attraverso una cena organizzata in parallelo al ristorante della Lega Navale ha raccolto circa 900 euro per finanziare proprio l’attività della Onlus labronica - Sono stato il primo a partire e fin da subito ho tenuto dei ritmi altissimi. Lo stesso hanno fatto i miei compagni. Sapevo di avere con me una grandissima squadra, ma non pensavo fino a questo punto. Abbiamo tenuto una media impressionante e quando abbiamo capito che il record era stato fatto allora abbiamo iniziato una piccola gara tra di noi per vedere chi fosse il migliore nelle brevi distanze”. Un grazie è stato rivolto al Comune di Piombino per l’accoglienza ricevuta: “Dalla giunta al comitato di Piombino 2020, tutti sono stati gentilissimi con noi mettendoci a disposizione tutto quello di cui avevamo bisogno. Abbiamo gareggiato sullo sfondo di una location meravigliosa e suggestiva”.

Canottaggio

Record frantumato a colpi di Martelli

leti pesi leggeri Firenze, Maggio 2014 record del mondo sulla 24 ore pesi leggeri maschile in formazione small team (al massimo 10 atleti) Portoazzurro, Settembre 2014 record del mondo ore pesi leggeri misti (6 uomini 4 donne) in formazione small team (10 atleti) Livorno,18 Aprile 2015 record del mondo 100 km pesi leggeri insieme a Augusto Zamboni Livorno, 31 Maggio – 2 Giugno 2015 record del mondo 1000 km pesi leggeri misti in 66 ore e 51 minuti. Battuto anche il record mondiale pesi leggeri maschile e di permanenza sul remoergometro Roma, 6 Marzo 2016 - 1º Classificato Campionato Italiano a staffetta 4x500 pesi leggeri maschile Roma, 26 Marzo 2017 - 1º Classificato Campionato Italiano a staffetta 4x500 pesi leggeri maschile Roma, 26 Marzo 2017 - 1º Classificato Campionato Italiano a staffetta 4x500 pesi leggeri misti - Miglior tempo Nazionale Livorno, Giugno 2017 - Record del Mondo 1000 km pesi leggeri maschile (Italia Indoor Rowing) 60h 58’ 52” Firenze, 25 Febbraio 2018 - Record del Mondo 100 km pesi leggeri misti (Italia Indoor Rowing) 4h 57’ 56” Roma, 25 Marzo 2018 - 1º Classificato Campionato Italiano a staffetta 4x500 pesi leggeri maschile Roma, 25 Marzo 2018 - 1º Classificato Campionato Italiano a staffetta 4x500 pesi leggeri misti

Il palmarès di Martelli (fonte wikipedia):

Livorno, Marzo 2006 record italiano sull’ora pesi leggeri Livorno, Marzo 2008 record italiano sulla distanza della maratona (42195 mt) pesi leggeri Milano, Giugno 2008 record italiano sui 100 km small team (3-10 atleti) pesi leggeri Roma, Giugno 2009 record del mondo con il team Italia misto pesi leggeri sui 100 km small team (3-10 atleti) Livorno, Dicembre 2009 migliora il proprio record del mondo in tandem con Claudio Cecconi sulla distanza dei 100 km pesi leggeri Roma, Giugno 2010 doppio record del mondo con la nazionale italiana indoor rowing mista sulla distanza dei 100 km large team (più di 10 atleti) pesi leggeri Livorno, Novembre 2010 doppio record del mondo sulla distanza delle 24 ore insieme a Sara Baran, oltre al record misto battuto anche quello maschile dei pesi leggeri Livorno, Luglio 2011 record del mondo con la nazionale italiana indoor rowing sulla distanza dei 100 km large team (più di 10 atleti) pesi leggeri Livorno Giugno 2012 record italiano sulla distanza della mezza maratona (21087 mt) pesi leggeri Giglio Porto, Settembre 2013 record italiano mezza maratona indoor rowing small team 8 at-

Il veterano dell’indoor rowing in azione con la maglia della nazionale di specialità

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Campioni formato Under 38

Livorno’s got Talent Secondo appuntamento con la vetrina per le tante giovani promesse multidisciplinari ‘made in Livorno’ Atletica: Rachele Mori

Subbuteo: Leonardo Giudice, Giorgio Giudice e Francesco Tozzi

Nipote d’arte di Fabrizio, indimenticato campione livornese nonché campione mondiale sui 400 ostacoli nel 1999, Rachele Mori è una promessa che sta venendo fuori alla grande stagione dopo stagione nel lancio del martello femminile. Ultimo exploit in ordine cronologico, nel corso dei campionati di società cadetti, all’ultimo tentativo la Mori è riuscita a infrangere la barriera rappresentata dalla fettuccia dei 60 metri. Con una misura esatta di 60,39 metri la 15enne labronica ha in un solo colpo migliorato il record toscano (già suo e ritoccato poco tempo fa nella seconda giornata di Coppa Toscana a Marina di Carrara) ma soprattutto si è consacrata come migliore specialista mondiale per quanto concerne le ragazze nate nel 2003. La lanciatrice, impostata da Cristina Sanfilippo e ora seguita dal tecnico Riccardo Ceccarini, nello scorso autunno si era già laureata migliore martellista italiana di sempre tra le 14enni e la quarta nelle graduatorie nazionali cadette nei campionati tricolori di categoria andati in scena in quel di Cles.

Ai più recenti mondiali di subbuteo-calcio tavolo svolti a Gibilterra, Livorno ha calato il tris d’assi vincente e ha fatto incetta di medaglie. I due cugini, impegnati rispettivamente nella competizione individuale nelle categorie U15 e U12, sono saliti sul gradino più alto del podio. Il giorno seguente hanno poi concesso un clamoroso bis, salendo sul podio nelle competizioni a squadre, inseriti nelle formazioni azzurre. Il titolo U15 ha visto anche la firma del terzo moschettiere labronico, Francesco Tozzi (uscito agli ottavi ai rigori con lo spagnolo Pinto). Gli U12 hanno centrato invece il secondo posto, battuti dalle Furie Rosse spagnole ma solo perché penalizzati da una peggiore differenza reti dopo il 2-2 del fischio finale. Per Leonardo Giudice si tratta del terzo oro individuale, oltre a un argento e due bronzi; per il cugino Giorgio, è arrivato il bis dopo il trionfo del 2016. Per Tozzi, dopo una finale U12 nel 2017 persa al Golden Gol, il riscatto a squadre.

Softball: Marta Lomi

Pugilato: Chiara Baldacci

Dopo la convocazione in nazionale dell’under 18 Andrea Bettarini, l’azzurro è tornato tingersi un po’ anche d’amaranto con Marta Lomi convocata a Torino dallo staff azzurro per la categoria under 13. La stellina del Livorno 1948 Baseball ASD pratica a livello agonistico soltanto da tre anni a questa parte ma la scalata verso obiettivi ambiziosi è stata rapida. Nel 2016 ha già partecipato al Summer Camp di Rivabella organizzato dalla Federazione, nel 2017 ha preso parte al Summer Camp YMCA e al Torneo delle Regioni dove ha difeso la rappresentativa Toscana di Softball e al Trofeo Coni di Senigallia. Sotto la guida del manager Stefano Cavallini, è stata convocata prima per le selezioni Regionali e poi, subito dopo a Roma per una preselezione che le ha spalancato le porte per la convocazione a Torino.

14 anni, la boxeur livornese seguita dal tandem tecnico composto da Urbani e Giovannelli della KTA di via Cimarosa, ha già esordito su un ring internazionale. Il palcoscenico d’eccezione per la Baldacci, studentessa del Liceo Classico, sono stati i Campionati Europei di pugilato organizzati in Bulgaria. Anche per merito di tanto allenamento e di un proficuo lavoro di sparring partner maturato assieme alla campionessa concittadina Irene Spagnoli, il selezionatore della nazionale azzurra Giulio Coletta l’ha scelta per debuttare contro la rivale ungherese Kovacs. Poco male per l’eliminazione, arrivata già ai quarti di finale: il tempo è alleato prezioso per questa nuova promessa dei guantoni ‘in rosa’ alla livornese.

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