SADEGNA SUD EST - AGOSTO 2011

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Villasimius, Vista sulla spiaggia del giunco

Sardegna sud est, non solo mare I paesaggi del Sarrabus All’interno l’itinerario delle spiagge

Benvenuti in Sardegna


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3 Il Territorio

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Sardegna sud est, la terra del sogno

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Castiadas la perla del mediterraneo

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Cagliari, il fascino del capoluogo

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Muravera lunghe spiagge bianche

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Quartu tra storia ambiente e cultura

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La storia meravigliosa di Costa Rei

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Viaggio sulla costa verso l’Ogliastra

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San Vito il cuore del Sarrabus

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Villasimius il fascino del mare

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Armungia il museo a cielo aperto

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Villasimius il museo archeologico

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Le produzioni artigianali del sud est

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L’area marina protetta di Villasimius

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Beach Tennis lo sport dell’estate

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Il mare, meraviglia da esplorare

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Windsurf il protagonista dell’estate

Punti Distribuzione

Chi Siamo Effe Erre S.N.C. Via Roma 214 09043 Muravera Tel./Fax +39 070 9931632 www.emcomunica.it - info@emcomunica.it Sardegna Sud Est iscritto al registro presso il Tribunale di Cagliari al numero 6/06. Periodico Giugno, Luglio, Agosto, Settembre. Direttore Responsabile: Nino Melis Coordinatore Editoriale: Fabio Usai, Grafica: Roberto Utzeri Foto: Sardiniaphotoevent, A. Masala, M. Pispisa, R. Utzeri Marketing e Pubblicità: Effe Erre snc tel. 070.9931632 info@emcomunica.it Stampa: L’Unione Editoriale Elmas (CA) Produzione e Distribuzione: By Effe Erre S.N.C.. Internet Company Solution, specializzata in servizi hi-tech per il turismo e promozione del territorio, advertsing, web designer e soluzioni per il business digitale

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Sardegna Sud Est, la terra del sogno Ambiente, cultura, gastronomia ed ospitalità per una vacanza indimenticabile Il mare, con i suoi incredibili riflessi, così limpido da poter intravedere bianchi fondali di sabbia finissima. Le incredibili calette, le coste, le spiagge. Non sono le uniche attrattive presenti nella Sardegna Sud-Est, ove è impossibile non farsi rapire dalla varietà e la bellezza dei paesaggi, così fedeli nelle coste alle splendide immagini da cartolina note oggi a tutto il mondo e così sorprendenti nell'entroterra. Qui appare la Sardegna meno conosciuta. Quella che non ti aspetti. Una Sardegna capace di “incantare” con i colori accesi di una vegetazione mediterranea e variegata. Montagne aspre, antiche vallate testimoni di una storia millenaria, un ambiente incontaminato e a tratti selvaggio. Immagini, profumi e suoni che si irradiano dal profondo dell'anima di una terra che ha tantissimo da raccontare. Una terra i cui frutti rappresentano la vera essenza di un autentico angolo di paradiso. Chi ha avuto il piacere di visitare la Sardegna e il sud-est in particolare, conosce bene questi sapori e questi aromi e difficilmente li dimentica. Basti pensare al pesce, immancabile nelle tavole sarde, soprattutto nelle zone costiere.

Spigole, orate, triglie, grandi pesci di fondale come dentici, ricciole e cernie. Ma anche deliziosi crostacei come l'aragosta, i gamberi e molluschi d'ogni sorta come polpi, calamari, seppie, arselle e cozze. Che dire poi dei prodotti più tipici come la “bottarga” (autentica delizia preparata con le uova di muggine)? Oppure i formaggi dai sapori decisi e appetitosi, il rinomato maialetto allo spiedo, sapientemente presentato su un letto di mirto profumato, e molte altre delizie. La semplicità e la genuinità sono comuni denominatori nella cucina sarda e così come a tavola, questa stessa semplicità aè rievocata nei gesti della quotidianità e nelle arti. Basti pensare alla musica e agli strumenti musicali più tipici, le launeddas, costruiti con canne palustri attraverso tecniche custodite gelosamente. La materia prima si lega sempre, immancabilmente alla terra, da tempo immemore. Le sonorità prodotte sono dunque ruvide e affascinanti allo stesso tempo. Castiadas, M.te Turno

ph. B

ph. B

Info www.sardegnasudest.com Castiadas, Sant’elmo Baia delle Anfore

Sardinia South East, the land of dreams Those who have had the pleasure of visiting Sardinia, and the south east in particular, know well and appreciate the flavours and aromas that are most typical of this land. Fish is never missing from the Sardinian table, especially in coastal areas. Sea bass, sea bream, mullet, white bream, the great fish of the sea floor such as red snapper, amberjack and grouper, but also delicious crustaceans like lobster, prawns and molluscs of every type. ‘Bottarga’, an authentic delicacy prepared from the eggs of mullet roe, is one of the most famous products. Sardinian cheeses have marked and appetising flavours and often accompany the famous ‘maialetto allo spiedo’, suckling pig roasted on a spit, presented in the traditional way on a bed of perfumed myrtle. Simplicity and authenticity are common themes in Sardinian cuisine. The same simplicity is retained in everyday life and in the arts. The most typical musical instruments in Sardinia are the ‘Launeddas’, made from marsh reed following jealously guarded techniques.

Wer das Vergnügen hatte Sardinien zu besuchen und besonders den SüdOsten, kennt und schätzt die typischsten Geschmäcke und Aromen dieses Landes.Der Fisch ist unfehlbar auf den sardischen Tischen, hauptsächlich an den Küstenzonen. Seebarsch, Goldbrasse, Meerbarbe, Brasse, große Fische der Wassertiefen wie Zahnbrasse, Seriola dumerili, Zackenbarsch aber auch köstliche Krustentiere wie Langusten, Garnelen und jede Art von Mollusken. Unter den berühmtesten Produkten, der "Rogen", authentische Köstlichkeit, zubereitet mit den Eiern der Meeräsche. Die sardischen Käse haben kräftige und appetitanregende Geschmäcke und oft begleiten sie das berühmte Schwein, am Spieß gebraten, zubereitet nach der Tradition auf einem Bett aus wohlriechender Myrte. Die Einfachheit und die Unverfälschtheit sind gemeinsame Nenner in der sardischen Küche. Dieselbe Einfachheit ist ins Gedächtnis zurückgerufen in den Gesten der Alltäglichkeit und in den Künsten. Die typischsten Musikinstrumente Sardiniens sind "die Launeddas", angefertigt mit Schilfröhren durch Verfahren welche bedacht aufbewahrt werden. Das Rohmaterial ist immer schon seit alten Zeiten mit der Erde verbunden. Das Gebiet des SüdOsten Sardiniens ist charakterisiert durch die tausendjährige Geschichte und Kultur.


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Cagliari, il fascino del capoluogo Cagliari, la spiaggia del Poetto e le circostanti falesie della Sella del Diavolo, ecco le meraviglie che la rendono un gioiello nel Mediterraneo. Tra storia e cultura, tra cielo e sole, mare e terra, la città appare come un luogo eletto di un turismo sempre più entusiasta e mai pago di questa straordinaria alchimia di attrattive. Benvenuti a Karalis dunque. La sua luce, la sua storia e le sue bellezze sono apprezzabili nei quartieri storici Marina, Stampace, Castello. Il lungo litorale del Poetto, con i suoi 7 Km. di spiaggia, il fiore all'occhiello di questa perla del Mediterraneo, meta ogni anno di migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Cagliari, capoluogo della Sardegna vanta una tradizione enogastronomica tipica. La cucina marinara allieta e soddisfa i palati più esigenti, con i suoi frutti freschissimi. Prodotti di un mare cristallino e unico al mondo. Nel 1896, Cagliari era popolata da poco più di 50 mila abitanti. Fino ad allora la città colonizzata era governata da diverse monarchie straniere che si sono succedettero con le trame di un'aristocrazia collegata a doppio filo. I rappresentanti delle grandi famiglie, per la prima volta, in pratica i nobili di Cagliari, fecero strada alla nuova borghesia commerciale e liberale. Il Comune abbandonò le strette

ph. A. Masala

stradine di castello (Casteddu, così si chiamava la città), ed uscendo dalle antiche mura fortificate - che in più di un'occasione salvarono la sua gente dalle invasioni - scese a valle. Il cuore pulsante dell'economia si stabilisce davanti al porto, icona della moderna città mercantile. E qui che i pescatori Cagliaritani trovano lo sbocco alla loro attività naturale. Ma se la stessa ubicazione in una posizione così strategica, fece all'epoca di Cagliari una città mercantile, rimane salvo il concetto che permise che il fianco potesse essere vulnerabile. E' qui che subì i numerosi bombardamenti della Seconda Guerra

Mondiale. Il 19 maggio 1950, venne riconosciuta alla città la medaglia d'oro al valor militare. In quel preciso istante il mare riprende tra le sue braccia la città e curandola dalle ferite la rese più affascinante che mai. Il mare rende equilibrio e mette a disposizione dell'uomo le sue grandi risorse rigeneranti. Madre natura compie il suo corso. Come nel caso dello stagno di Molentargius. Un'oasi di pace nel cuore di Cagliari di importanza notevole, in quanto habitat naturale dei bellissimi fenicotteri rosa che qui, come solo in pochissimi altri posti al mondo, nidificano.

Cagliari, the charm of the principal city Cagliari, Poetto beach and the surrounding cliffs of the Sella del Diavolo; these are the wonders that make it a jewel of the Mediterranean. Surrounded by history and culture,sun and sky,earth and sea,the city is emerging as a place sought out by ever more enthusiastic tourists who never tire of its extraordinary mix of attractions.So welcome to Karalis.Its light, its history and its beauty can be appreciated in the historic quarters of Marina,Stampace and Castello.The Poetto coastline,with its 7km of beach,the jewel in the crown of this pearl of the Mediterranean, each year the destination of choice for thousands of tourists from all over the world.Cagliari,principal city of Sardinia,boasts a characteristic wine and gastronomy tradition.The seafood cuisine excites and satisfies even the most demanding palates with the freshest raw ingredients, produce of a crystalline sea which is unique in the world.In 1896,Cagliari had a population of little more that 50 thousand inhabitants. Until then the colonised city had been ruled by a series of different foreign monarchies who were replaced by an aristocracy very closely connected to the monarchy.For the first time, the representatives of the great families, in essence Cagliari’s

nobility,paved the way for the new commercial and liberal bourgeoisie. The Council abandoned the little narrow streets of Castello (Casteddu,as the city was called),and,leaving the city’s ancient fortified walls, which on more than one occasion had saved its people from invasions,came downhill.The beating heart of the economy was established in front of the port, symbol of the modern merchant city. It is here that Cagliari’s fishermen find the source for their natural activity.But while it was its setting in such a strategic position that in the past made Cagliari a merchant city,it is also the attribute that made the area vulnerable and during the SecondWorldWar it suffered numerous bombardments.On 19 May 1950,the medal of honour was awarded to the city for military bravery.In this precise instant it was as though the sea took the city into its arms again and, healing its wounds, made it more enchanting than ever.The sea restored equilibrium and revitalised man with its great regenerating resources. Mother Nature completed her course.This is also the case of the lagoon of Molentargius.It is an oasis of peace in the heart of Cagliari,of significant importance thanks to its role as the natural habitat of the beautiful pink flamingoes that nest here, one of very few nesting sites in the world.


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Quartu tra storia, ambiente e cultura Quartu including history, the environment, culture and events Visiting the city of Quartu S. Elena for the first time, you can find historically and culturally important places. In the Cepola district (the Old Town) there is the church of Santa Maria, probably built on the remnants of an ancient Christian church. More striking is the Basilica of Empress St. Elena (the Patron Saint of the city,) dating back to the sixteenth century, located in the square. The church which has best preserved its original structure is St. Peter in Ponte, located inside the cemetery in the suburbs of the town. There are also some very old houses, whose original structures made of mud bricks are evident and frescoes depicting geometric designs can still be seen on the ceilings. Some of these are open to the public during the "monumenti aperti” event. The museum "Sat Dom'e Farra" (Flour House) contains the largest collection of instruments of the agro-pastoral civilization on the island. Also worth seeing is the Ethnographic "Life Cycle" Museum which is located in an old Campidanese house dating back to 1800 and gives a picture of life in Sardinia between the eighteenth and twentieth centuries. The Molentargius lagoon, west of the city, is of great naturalistic importance. Its rich bird life (including beautiful pink flamingos), has lead it to be considered one of the most important wetlands in Europe. Summer in Quartu Sant Elena is always very lively. Sciampitta, the International Folklore Festival, includes folk groups from around the world and attracts thousands of Italian and foreign tourists. Wenn man die Stadt Quartu S. Elena zum ersten Mal besucht, kann man wirklich überraschende Plätze und Bauten entdecken. Im Stadtteil Cepola befindet sich die Kirche der Hl. Maria, wahrscheinlich auf den Überresten einer alten frühchristlichen Kirche erbaut, deren Wiederaufbau auf das Jahr 1300 zurückgeht. Die Kirche, aus einem Schiff bestehend, ist sehr einfach in der Struktur und in der Ausstattung. Auffallender ist die Basilika der Hl. Kaiserin Helena, die Stadtpatronin, gelegen auf der gleichnamigen Piazza. Nach oftmaligen Restaurierungen bleiben von der ursprünglichen Struktur, welche auf das XVI. Jahrhundert zurückgeht, nur der Kirchturm und die erste Sakristei. Im Inneren der Kirche befinden sich wunderschöne Fresken und werden viele alte Fundstücke aufbewahrt. Die Kirche, welche am besten ihre Originalstruktur bewahrt hat ist jene des Hl. Petrus in Ponte, in der Stadtperipherie, im Inneren des Friedhofes gelegen. In dieser Struktur sind spätromanische und gotische Elemente sichtbar. Man kann sich das Museumhaus " Sa Dom' e farra" nicht entgehen lassen wo die ausführlichste Sammlung der Instrumente der Hirtenkultur aufbewahrt wird. Sehenswert ist auch das ethnographische Museum. Die Lagune von Molentargius bleibt eine der wichtigsten naturwissenschaftlichen Flächen. Der Sommer in Quartu. S. Elena ist immer sehr lebhaft. Sciampitta, Volksfest des Folklore ist eine der sehenswürdigsten Veranstaltungen. Quartu la cupola della Basilica di Sant’Elena

Visitando la città di Quartu S.Elena per la prima volta, si possono scoprire luoghi ed edifici davvero sorprendenti per il loro valore storico culturale. Nel quartiere di Cepola (centro storico) si trova la chiesa di Santa Maria, costruita con molta probabilità su ciò che restava di un'antica chiesa paleocristiana e la cui ristrutturazione e ampliamento risale al 1300 circa. La chiesa ad una sola navata, è molto semplice nella struttura e negli arredi. Più appariscente è la Basilica di S.Elena Imperatrice (Santa Patrona della città) ubicata nell'omonima piazza. A seguito di molteplici restauri, dell'originaria struttura risalente al XVI secolo, restano solo il Campanile e la prima Sacrestia. All'interno della chiesa sono presenti splendidi affreschi e custoditi molti antichi reperti. La chiesa che tuttavia ha conservato meglio la sua struttura originale è quella di san Pietro in Ponte, ubicata all'interno del cimitero, nella periferia cittadina. Elementi stilistici tardo-romanici e gotici sono evidenti nella struttura (fine 1200 circa). Questi sono solo alcuni degli edifici sacri di Quartu Sant'Elena, ma a testimoniare la città storica restano anche alcune case molto antiche, nelle quali sono evidenti le originali strutture realizzate in mattoni di fango esiccati al sole. Le più sontuose mostrano ancora sui soffitti, preziosi affreschi raffiguranti disegni geometrici. Alcune di queste vengono aperte al pubblico durante la manifestazione monu-

menti aperti . Imperdibile è la casa museo Sa Dom'e farra (casa della farina), ove è custodita la più ampia collezione di strumenti della civiltà agropastorale isolana. Da vedere è anche il Museo Etnografico il ciclo della vita , che ha sede in un'antica casa campidanese risalente al 1800 e che ripercorre con una vasta esposizione di oggetti antichi, la vita dei sardi tra l'XVIII e il XX secolo. Il territorio del Comune di Quartu è molto vasto. Si distende dai monti fino al mare. La laguna di Molentargius, ad Ovest della città, resta comunque una delle aree più importanti dal punto di vista naturalistico. Per la ricchissima avifauna (nella quale spiccano anche gli splendidi fenicotteri rosa), è considerata a buon merito una delle zone umide più importanti d'Europa. L'estate a Quartu sant'Elena è sempre molto viva. Sciampitta, il Festival Internazionale del Folklore, è uno degli eventi di punta e attira ogni anno migliaia di turisti italiani e stranieri. Sciampitta rappresenta oggi un alto momento d'incontro e di partecipazione. La manifestazione è arricchita di edizione in edizione, dalla presenza di compagini folkloriche provenienti da paesi lontani e ricchi di tradizioni cone India, Cina, Brasile e tanti stati Europei come la Spagna, il Portogallo, la Grecia e non solo... Durante il Festival, le principali vie cittadine sono costellate da graziose bancarelle e banchetti ove è possibile acquistare piccola oggettistica d'artigianato locale e degustare qualche assaggio di prodotti tipici.

La volta affrescata della Basilica

Quartu S. Elena il museo etnografico


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Viaggio sulla costa, verso l'Ogliastra Sosta obbligatoria a Villasimius e Costa Rei, per ammirare un mare da favola Un percorso unico che percorrendo il Viale Poetto partendo da Cagliari, offre un colpo d'occhio suggestivo sugli stagni di Quartu Sant'Elena (a pochi km dal capoluogo e rinomatissimi per le grandi colonie di fenicotteri rosa che li popolano) da un lato e dall'altro direttamente sul lungomare. Chilometro dopo chilometro, procedendo in direzione Villasimius, il paesaggio muta, mostrandosi a tratti aspro nella scarsa vegetazione. È qui che la strada si inerpica tra le montagne. Pochi tornanti dividono lo sguardo ignaro del visitatore da un panorama spettacolare. Superate le prime montagne appare il mare. Azzurro e limpido, ad accarezzare deliziose insenature e spiagge bianchissime. I litorali di Geremeas, Torre delle Stelle, Solanas, si fanno ammirare dall'alto, suscitando in chi li scruta l'irrefrenabile desiderio di fare almeno un tuffo in quelle acque cristalline per poi adagiarsi al sole sulla sabbia finissima e abbagliante. Proseguendo il percorso, la tappa obbligata è Villasimius. Un vitale centro turistico preso d'assalto ogni anno da migliaia di turisti. Qui sorge anche l'Area Marina Protetta di Capo Carbonara-Villasimius. Un vero paradiso per gli amanti del diving, per la ricchezza e la bellezza dei fondali, habitat incontaminato di una fauna acquatica unica al mondo. Da queste parti, le vacanze possono rivelarsi davvero esaltanti. La molteplicità di strutture ricettive (alberghi, camping, ristoranti, locali di ogni genere), l'efficienza dei servizi, rappresentano una risposta efficace alla forte domanda turistica specialmente nel “clou” del periodo estivo. C'è spazio infatti per il puro divertimento, ma anche l'opportunità di godersi una vacanza in pieno relax. Anche Costa Rei è altra rinomatissima meta

Villasimius, Porto Giunco

(non lontana da Villasimius), con il suo grazioso centro urbano e la piazzetta che accoglie spesso manifestazioni e sagre di vario genere. La spiaggia di Costa Rei si caratterizza per la sabbia dorata e le imponenti dune sabbiose. Il mare è un'autentica piscina con le acque trasparenti e popolate da miriadi di piccoli pesci che talvolta, si avvicinano curiosi ai piedi dei bagnanti in prossimità del bagnasciuga. Per poter visitare le più belle spiagge del Sud-Est Sardegna e godere a pieno delle bellezze che esse offrono, occorrerebbero mesi. I

luoghi, i litorali, i fondali sono talmente vari e meravigliosi ognuno per le sue peculiarità, che meriterebbero lunghi soggiorni da giugno fino a settembre inoltrato. Da Costa Rei, proseguendo verso Muravera, Villaputzu, Porto Corallo, Marina di Tertenia e Marina di Gairo si osservano paesaggi più selvaggi e certamente non meno suggestivi.

Baunei, trekking a Cala Goloritzè ph. Sardinia Photo Event

Journey along the coast, from Cagliari towards Ogliastra Starting with ‘Poetto’, the beach of the masses, which has always been dear to the Cagliaritans, many Sardinians from the inland area and the ever-present groups of foreign tourists, an impressive itinerary unfolds. A unique trail which, departing from Cagliari, offers an enchanting view of the lagoon of Quartu Sant’Elena on one side (a few kilometres from the main city and very famous for the large colonies of pink flamingoes that inhabit it) and on the other directly out onto the seafront. Proceeding in the direction of Villasimius, the landscape changes and the road begins to climb up into the mountains. A few turns separate the visitor’s unsuspecting eyes from a spectacular panorama. Once you pass the first mountains, the sea appears. The coastline of Geremeas, Torre delle Stelle and Solanas can be admired from above, provoking the desire just to jump into the cristalline water. Continuing on the route, Villasimius is an unmissable stop. A vibrant tourist centre that is invaded by thousands of tourists each year. Here you can find the Protected Marine Area of Capo Carbonara-Villasimius. A real paradise for diving enthusiasts because of the richness and beauty of the ocean floor, an unspoilt habitat which is home to aquatic species unique in the world. The plethora of accommodation, including hotels, campsites, restaurants and bars of every type, and well organised facilities, represent an efficient response to high tourist demand. Costa Rei is another very famous destination not far from Villasimius, with a pleasant town centre and town square which often hosts events and fairs of various kinds. Proceeding towards Muravera, Villaputzu, Porto Corallo, Marina di Tertenia and Marina di Gairo you will be following scenery which is wilder but certainly no less impressive. Here nature is luxuriantly evident in the vegetation. Sometimes it is necessary to pass through entire pine forests or large areas of undergrowth and Mediterranean maquis to reach the beaches. Vom Strand der Hunderttausenden, "der Poetto" seit eh und je bevorzugtes Ziel für die Einwohner von Cagliari und für die vielen Sarden welche vom Hinterland kommen und für eine beträchtliche Vertretung von ausländischen Touristen, entwickelt sich eine wunderschöne Route. Eine einzigartige Strecke, welche von Cagliari ausgehend, einen beeindruckenden Blickfang auf die Teiche von Quartu S. Elena bietet, nur wenige Kilometer von der Hauptstadt entfernt und sehr berühmt wegen der großen Kolonien von rosaroten Flamingos welche sie auf beiden Seiten, direkt an der Strandpromenade besetzen. Richtung Villasimius weiterfahrend, ändert sich die Landschaft und die Straße schlängelt sich zwischen den Bergen hoch. Wenige Haarnadelkurven trennen den unwissenden Blick des Besuchers von einem überwältigenden Panorama. Nachdem man die ersten Berge hinter sich gelassen hat erscheint das Meer. Die Küsten von Geremeas, Torre delle Stelle, Solanas lassen sich von oben bewundern und wecken in jenem der sie betrachtet einen unentbehrlichen Wunsch wenigstens einen Sprung in jene kristallklaren Gewässer zu machen. Fortfahrend auf der Strecke ist die obligatorische Etappe Villasimius, ein lebhaftes Touristenzentrum jedes Jahr von tausenden Touristen bestürmt. Hier erhebt sich die geschützte Meeresfläche von Capo Carbonara-Villasimius. Ein echtes Paradies für die Liebhaber des Diving, wegen des Reichtums und der Schönheit der Wassertiefen, unberührtes Habitat einer weltweit einzigen Wasserfauna. Die Vielfalt der Beherbergungstrukuren wie Hotels, Camping, Restaurants, Lokale jeder Art, die Effizienz der Dienstleistungen stellen eine überzeugende Antwort gegenüber der starken Touristenanfrage, dar. Costa Rei ist ein sehr berühmtes Ziel, nicht weit entfernt von Villasimius, mit seinem reizenden Stadtzentrum und der kleinen Piazza die Veranstaltungen Volksfeste verschiedener Art aufnimmt. Nach Muravera, Villaputzu, Porto Corallo, Marina di Tertenia und Marina di Gairo fortfahrend, beobachtet man wildere Landschaften, aber bestimmt nicht weniger eindrucksvoll. Hier zeigt sich die Natur wuchernd in der Vegetation.


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estate a COMUNE DI MURAVERA

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

PROVINCIA DI CAGLIARI

giugno 5 12 18 21 23 24 25 26 27 28

Maggio Musicale Maggio Musicale Inaugurazione MIF Cortes a Muravera Circo - La favola siamo noi Cortes a Muravera Circo - La favola siamo noi Circo - La favola siamo noi Circo - La favola siamo noi Cortes a Muravera

settembre 1 Animazione per bambini 2 Muravera on the rock! 2 Cortes e laboratorio artigiano di macramè 3 Liscio in piazza 4 Arenara in concerto 6 Cortes e laboratorio artigiano tintura dei tessuti 9 Cortes e laboratorio artigiano intreccio cestini 13 Cortes e laboratorio artigiano di ricamo 16 Cortes a Muravera 21 Cortes a Muravera 23 Mercatino dei libri usati

luglio

agosto

1 Cortes a Muravera 5 Cortes, strade animate e laboratorio artigiano di trattura della seta 7 Animazione per bambini 8 Cortes, strade animate e laboratorio artigiano intreccio cestini 10 Spettacolo di danza 12 Cortes, strade animate e laboratorio artigiano di ricamo 14 Animazione per bambini 15 Booze party 16 Booze party 17 Fe.Ru.La. Feste Rurali in Laguna 19 Nodas - Rassegna Internazionale del folklore 21 Animazione per bambini 22 Ohi su moru - !50 Fresu 23 Ohi su moru 24 Ohi su moru 26 Cortes, strade animate e laboratorio artigiano di tintura dei tessuti 27 Liscio in piazza. Rassegna del cinePD HWQRJUD¿ FR 6DUGR 28 Animazione per bambini 29 Cortes, strade animate e laboratorio artigiano di macramè 31 Sa Festa a Capo Ferrato

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isola pedonale via Roma ore 21-24

piazza Europa ore 21.30

cortes

Degustazioni prodotti tipici Martedì e Venerdì via Roma e via Speranza

info@comune.muravera.ca.it

Mostra “Intrecci”. Abbigliamento tra modernità e tradizione. Laboratori, dimostrazioni e workshop di antichi mestieri artigiani. Lunedì ore 10-13 - dal Martedì alla Domenica ore 21-24. Museo Sanna Sulis e Casa dei Candelai

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Muravera on the rock! Cortes, strade animate e laboratorio artigiano di trattura della seta 5DVVHJQD GHO FLQHPD HWQRJUD¿ FR Sardo Animazione per bambini Cortes, strade animate e laboratorio artigiano intreccio cestini Balli di gruppo, latino americano e liscio. Muravera on the rock! Maskaras - Carnevale tradizionale dell’isola Liscio in piazza. Rassegna del cinePD HWQRJUD¿ FR 6DUGR Circo Teatro On Air Cortes, strade animate e laboratorio artigiano di macramè Etnoboys in concerto Teatro in lingua sarda Sa Bertula Cortes, strade animate e laboratorio artigianio tintura dei tessuti. Motor show 5DVVHJQD GHO FLQHPD HWQRJUD¿ FR Sardo. Motor show Notte sotto le stelle - Feraxi. Motor show Keltaloth in concerto Furias in concerto Schiuma party! Festeggiamenti S.Agostino Festeggiamenti S.Agostino Festeggiamenti S.Agostino Festeggiamenti S.Agostino Festeggiamenti S.Agostino Cortes, strade animate e laboratorio artigiano intreccio cestini

cortes

mare

musei

concerti

tradizioni

prodotti tipici

laboratori

visitmuravera.it


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In viaggio, sospesi tra cielo e mare ph. A. Masala

Vacanze panoramiche. Per chi ha scelto di passare le ferie nel Sud Est dell’Isola, proponiamo due itinerari molto interessanti che fanno di questo breve viaggio, un’esperienza unica e suggestiva. Entrambe le strade conducono da Cagliari a Muravera in circa un’ora di viaggio. Per gli amanti del mare consigliamo la SP 17 nota anche come litoranea Cagliari-Villasimius, mentre la SS125 (Campu Omu), attraversa paesaggi selvaggi e montuosi. La bellezza dei luoghi attraversati ci spinge a consigliare fortemente questi tragitti, magari percorrendone uno all’andata e l’altro al ritorno dal periodo di vacanza. Turisti nella strada tra p.to sa ruxi e villaggio dei mandorli

Vista sull’isola di Serpentara

Panoramic Holidays For those of you who have chosen to spend your holidays in the South East of the Island, we propose two very interesting tours which will make this short journey unique and charming. Both roads run from Cagliari to Muravera in about an hour (approximately 60 km). For sun lovers we recommend the SP 17 also known as the Cagliari-Villasimius coastal road, while the SS125 (Campu Omu), passes through wild and mountainous landscapes. Because of the beauty of the places you pass through we strongly recommend these routes, perhaps taking one route going and the other one coming back. SP17 Blue Route Starting from Cagliari,you go across the Gulf of the Angels,along the road which separates the Poetto beach from the Molentargius Park salt lake,among the vibrant colours of these mirrors of water and pink flamingos. After reaching the Margine Rosso coast, you continue towards the Capitana district where the road begins to climb up the cliff.From here the asphalted road begins a tortuous route,among crystal clear water bays,from the clear colours of the shore to the deep blue of the offshore sea and headlands,from the summit of which the silent towers once protected the coast from Barbary pirate invasions.After a few kilometres you come to "Mari Pintau" (Painted Sea) beach and just behind the hill, the village of Geremeas with its long white beach.Between bays and headlands you arrive at Torre delle Stelle,whose original name,Turre 'e is Teulasa (Tower of Tiles) was wrongly interpreted by cartographers while drawing up the first maps in the first half of the 20th century.After a stretch of curves and sharp bends going down to the sea, you arrive at Solanas, hamlet of the district of Sinnai and from

here a short climb begins, leading to the promontory of Capo Boi.If you are travelling on two wheels you can opt for an alternative route which adds only 2 kilometres to the journey,taking the original route of the old provincial road, which allows you to go round the Capo Boi Hill, on the top of which you can find the tower of the same name.The dirt road is not in very good condition, but cars can pass.We recommend, however, that only motorbikes and bicycles use the road, taking great care because of the absence of guard-rails.The landscape offers beautiful views which deserve to be photographed, including the clear waters of Solanas and the promontories between Porto Sa Ruxi and Capo Carbonara. Returning to the main road you start a long descent and after 8 kilometres you arrive at the well-known small town,Villasimus.A visit to Cape Carbonara,in the extreme south of the East Coast,should not be missed.From the tower of Porto Giunco,one of the most beautiful places of natural beauty imaginable can be observed.The journey continues north now: taking the SP 18 in the Simus district and going towards P.ta Molentis. As you take the bends you can appreciate the combination of the colour of the sea and the oleanders in bloom and, in the deep blue sea, you can make out the Isle of Serpentara. Now the landscape becomes more gentle with flat country and the white beaches of Cala Pira, Cala Sinzias and Santa Giusta, before arriving in Costarei.From here you go through the village close to the long sandy coastline almost 8 km long,up to the volcanic territory of Cape Ferrato,going down which,along the dirt road, you can make out the isolated beaches of Cala Sa Figu, P.to S 'Ilixi, Feraxi and, in the background,the coastal ponds of Colostrai and Feraxi.You continue along the dirt road and at the intersection you turn right and follow the main road, go over the bridge on the Rio Picocca and turn left,at the intersection turn right and proceed to S.Priamo,and here take the SS125, which leads to Muravera.

comincia una breve salita che conduce al promontorio di Capo Boi. Chi viaggia su due ruote può optare per una alternativa che allunga di soli 2 km il tragitto, riprendendo il tracciato originario della vecchia strada provinciale, che consente di fare il periplo del colle di Capo Boi, sulla cui cima è posta l’omonima Torre. Il fondo stradale, sterrato, non è in ottime condizioni, ma consente il passaggio di un’auto. Si consiglia comunque il transito alle sole moto e bici, avendo sempre la massima prudenza per la mancanza di protezioni (oppure di guard-rails). Il paesaggio offre alla vista scenari davvero suggestivi che meritano una sosta per scattare qualche foto, tra le limpide acque di Solanas e i promontori tra Porto Sa Ruxi e Capo Carbonara. Rientrati nella strada principale ci si avvia lungo la discesa che in 8 km porta nella rinomata Villasimus. E’ d’obbligo una visita a Capo Carbonara, estremo Sud della Costa orientale per osservare, dalla torre di Porto Giunco, uno degli luoghi più incantevoli che la natura potesse donare a questa terra. Il viaggio ph. A. Masala

Partendo da Cagliari, si attraversa il Golfo degli Angeli, lungo la strada che separa la spiaggia del Poetto dalle saline del Parco di Molentargius, tra i colori intensi di questi specchi d’acqua e dei fenicotteri rosa. Raggiunto il Litorale del Margine Rosso si prosegue per Località Capitana dove la strada comincia a inerpicarsi lungo la scogliera. Da qui il nastro asfaltato, si spiega in un percorso tortuoso, tra baie adornate da acqua cristallina, dai colori più chiari della riva al blu intenso al largo e promontori dalle cui sommità, le torri silenziose, proteggevano le coste dalle invasioni dei pirati barbareschi. Dopo pochi km si incontra la spiaggia di “Mari Pintau” ovvero mare dipinto e subito dietro il rilievo, l’abitato di Geremeas con la sua lunga (e/o candida) spiaggia. Tra cale e promontori si giunge a Torre delle Stelle il cui nome originario, Turre ‘e is Teulasa (torre delle tegole) fu erroneamente interpretato dai cartografi, nella realizzazione delle prime mappe nella prima metà del 1900. Curve e tornanti a picco sul mare ci conducono a Solanas, frazione del comune di Sinnai e da qui

ph. A. Masala

Itinerario blu SP 17

prosegue ora verso nord, prendendo la SP 18 in località Simus e da lì verso P.ta Molentis. I giochi cromatici tra lo sfondo del mare e gli oleandri in fiore ci accompagnano tra le curve sinuose, scorgendo nel blu intenso del mare l’Isola di Serpentara. Il Paesaggio si fa ora più dolce con tratti pianeggianti e le bianche spiagge di Cala Pira, Cala Sinzias e Santa Giusta, precedono l’arrivo a Costarei. Da qui si attraversa il centro abitato a un passo dal lungo litorale sabbioso lungo quasi 8 km, fino al rilievo vulcanico di Capo Ferrato, scendendo dal quale, lungo la strada sterrata, si scorgono le isolate spiagge di Cala Sa Figu, P.to S’Ilixi, Feraxi e sullo sfondo gli stagni costieri di Colostrai e Feraxi. Si prosegue lungo la sterrata e all’incrocio si gira a destra seguendo la strada principale, superato il ponte sul Rio Picocca girare a sinistra, all’incrocio si svolta a destra e procedendo sino a S. Priamo per immettersi nella SS125 che porta fino a Muravera.

Costa selvaggia, sullo sfondo isola di serpentara


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Villasimius, Porto Giunco

Il museo archeologico La magia del mondo sommerso

Benvenuti a Villasimius


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Villasimius, il fascino del mare illasimius è situata sulla punta sud-est della Sardegna ed il suo territorio comprende circa 56 chilometri quadrati di territorio, 35 dei quali costituiti da spiagge, calette e isolette vicine alla costa. Dall’inizio del secolo scorso Villasimius ha visto cambiare la propria economia: da piccola zona agro-pastorale si è trasformata in una delle capitali del turismo della Sardegna. Possiede un porto sviluppatissimo situato circa tre km fuori dal centro abitato, una struttura capace di ospitare circa 800 barche e dotato di locali commerciali e servizi turistici. Degni di nota sono il Museo Archeologico e la Biblioteca Comunale: il primo è sorto per diffondere il patrimonio del territorio portato alla luce da scavi archeologici, la seconda, sita all’interno del Palazzo Civico, conserva un patrimonio librario di ottomila volumi, è fornita di una sala internet e di sezioni speciali dedicate al mare, alla zona, alle lingue straniere. Dal 1996 la Biblioteca è sede del Centro di documentazione museale. Lungo le coste è possibile intravedere le numerose torri e fortificazioni testimonianza dei pericoli che nei secoli passati arrivavano dal mare: la Torre di San Luigi a Serpentara, la Torre di Porto Giunco dell’isola dei Cavoli, Fortezza la Vecchia, che domina il promontorio granitico di Capo Carbonara. Nel 2 0 0 0 Villasimius è divenuta

sede del secondo parco marino d’Italia, il Parco geomarino, esteso lungo tutto il bacino costiero, isole comprese, con diversi gradi di tutela, dove è possibile praticare la pesca sportiva, la fotografia subacquea e la navigazione. Tante possibilità di divertimento grazie ai numerosi locali e discoteche presenti sul lungomare e nei dintorni del paese che offre, nel centro storico, negozi di artigianato locale, gastronomia, gelaterie e boutiques aperti fino a tardi. Notevole la ricettività alberghiera, come la presenza di alcuni dei villaggi turistici più attrezzati per la talassoterapia, di tutta l’Isola.

Foto Egidio Trainito per Area Marina Protetta Capo Carbonara

Porto Giunco

The fascination of the sea Villassimius is located on the top of the south-east of Sardinia. Its territory of 56 squared kilometers, has 35 squared kilometers od beaches, coves and islets close to the coast. Since the dawn of the last century Villassimius has changed its economy: it has been transformed from a small agropastoral area into one of the capitals of the tourism in the south of Sardinia. It has a well developed port at about three kilometers from the inhabited centre, a structure capable of hosting approximately 800 boats together with shops and tourist services. Worth mentioning are the Archaeological Museum and The Town Library: the first was founded in order to diffuse the inheritance brought to light by the archaeological excavations, the second, to be found inside the Palazzo Civico, has eighth thousand volumes, an internet point and special sections devoted to the sea, the area, foreign languages. The Biblioteca has housed the Centre of museum documentation since 1996. Along the coasts it is possible to catch a glimpse of the numerous towers nd fortresses used in the past to contrast the dangers from the sea: la Torre di San Luigi (Tower of San Luigi) in Serpentara,Torre di Porto Giunco in isola dei cavoli, Fortezza Vecchia (the old fortress) which overlooks the granite cape of Capo Carbonara. Since 2000 Villasimius has housed the second marine park in Italy, Parco geomarino (the geo-marine park), which covers the entire coast area, islands

NUMERI UTILI included, with different degrees of protection, where it is possible to practice sport fishing, underwater photography and navigation. Many are the opportunities to have fun thanks to the several clubs and discos on the seafront and in the surroundings of the town, and the handcrafts shops, delicatessen’s, ice-cream parlours, and boutiques open until late in the town centre. Villasimius liegt an der Süd- Ost- Spitze Sardiniens und dessen Gemeindegrund umschließt ca. 56 Quadratkilometer, 35 davon bestehen aus Stränden, Buchten und kleine Inseln nahe der Küste. Seit Beginn des letzten Jahrhunderts hat Villasimius die Veränderung der eigenen Wirtschaft sehen können: die Gemeinde hat sich von einer Hirten- und Bauerngegend zu einer der Hauptstädte des Tourismus im Süden Sardiniens entwickelt. Sie besitzt einen sehr gut ausgebauten Hafen, der ca. drei km vom Wohnzentrum entfernt liegt, dieser hat eine Aufnahmekapazität von schätzungsweise 800 Booten und ist mit Einkaufsflächen und mit Diensten für den Fremdenverkehr ausgestattet. Erwähnenswert sind das Archäologische Museum und die Gemeindebibliothek: das Erstgenannte ist entstanden, damit das Erbgut des Gemeindegebietes, das durch Archäologische Grabungen ans Licht

Punta Molentis

gebracht wurde, der Öffentlichkeit bekannt gemacht werden kann, die Zweitgenannte befindet sich innerhalb des städtischen Gebäudes und behütet ein Büchererbgut von 8000 Bändern, Sie ist mit einem Internetraum und mit den Fachbereichen, die dem Meer, der Gemeindegegend und den Fremdsprachen gewidmet sind. Seit 1996 ist die Bibliothek der Sitz des Zentrums für die Museumsdokumentation. Entlang der Küste kann man die zahlreichen Türme und Festungen flüchtig erblicken, welche die Gefahren bezeugen, die in den vergangenen Jahrhunderten das Meer brachte: der Turm von San Luigi und von Serpentara, der Turm von Porto Giunco von der „Isola die Cavoli“, die Festung „la Fortezza Vecchia“, die das Vorgebirge aus Granitgestein von „Capo Carbonara“ dominiert. Im Jahr 2000 wurde Villasimius der Sitz des zweiten Meer- Parks Italiens, der Erd- und Seepark, der sich entlang des gesamten Küstenbeckens hinzieht, einschließlich der Inseln, hat verschiedene Schutzgrade, wo man auch das Sportfischen, das Unterwasserfotografieren und die Seefahrt praktizieren kann. Es werden zahlreiche Vergnügungsmöglichkeiten geboten, das dank der zahlreichen Lokale und Diskotheken entlang der Strandpromenade und in der umliegenden Umgebung der Ortschaft, in deren Altstadt man Läden mit Artikeln des lokalen Handwerks, Gastronomiebetriebe, Eisdielen und Boutiquen finden kann, die bis spät in den Abend hinein geöffnet haben.

COMUNE DI VILLASIMIUS Comune / Town hall 070 79301 Ospedale / Hospital 070 609991 Guardia Medica / First-aid station 070 791374 Carabinieri / Police station 070 791222 Porto Turistico / Small harbour 070 7978006 Info. Turistiche / Tourist info 070 7930271 Farmacia / Chemist’s 070 791238


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La magia del mondo sommerso L’area marina di villasimius, un esempio di rispetto del mare sardo. tano: riserva integrale, generale o parziale, dove sono vietate la caccia, la pesca e la discarica dei rifiuti, oltre a tutte le attività che possano compromettere il perfetto equilibrio della natura. Negli anni passati il mare di Villasimius servì da passaggio per i popoli che instauravano legami con le città portuali del continente e offriva altresì un ottimo riparo dai venti per le navi mercantili. Oggi ciò che veramente merita attenzione è il mondo sommerso che conserva

L’area marina protetta di Villasimius è stata istituita nel 1998. Si estende nell’estrema parte del sud-est della Sardegna, quasi a formare un ideale triangolo e comprende un territorio ed una varietà di specie marine d’inestimabile valore. Atta alla protezione dello spazio naturale che essa comprende, lo scopo che si prefigge è quello di coniugare uno sviluppo socioeconomico vantaggioso, il rispetto dell’ecosistema. L’area è stata suddivisa in tre zone a seconda delle specie che vi abi-

le testimonianze della lunga frequentazione dell’uomo in queste acque, come i relitti di alcune navi naufragate, che possono essere visitati grazie agli appositi “sentieri blu”. Inoltre, i fondali contano la presenza di numerose specie di fauna e flora marina, come la pinna nobilis e la posidonia oceanica. Tutto questo ha un valore e un’importanza fondamentale per far sì che tutti in futuro, possano godere di questo straordinario spettacolo sottomarino.

Centro Immersioni Sardegna

Le Regole In tutta l’Area Marina Protetta non è consentito: La caccia, la cattura, la raccolta, il danneggiamento e, in genere, qualunque attività che possa costituire pericolo o turbamento delle specie animali e vegetali, ivi compresa l’immissione di specie estraneee; L’alterazione con qualunque mezzo, diretta o indiretta, dell’ambiente geofisico e delle caratteristiche biochimiche dell’acqua, nonché la discarica di rifiuti solidi e liquidi e, in genere, l’immissione di qualsiasi sostanza che possa modificare, anche transitoriamente, le caratteristiche dell’ambiente marino; L’introduzione di armi, esplosivi e di qualsiasi mezzo distruttivo o di cattura, nonché di sostanze tossiche e inquinanti; Le attività che possano comunque arrecare danno, intralcio o turbativa alla realizzazione di programmi di studio e di ricerca scientifica da attuarsi nell’area.

The magic of the underwater world La Mappa

Das Wasserschutzgebiet von Villasimius wurde 1998 dazu ernannt. Es liegt im extremen Süd- Osten Sardiniens, mit der Form eines fast perfekten Dreiecks, und umfasst ein Gebiet und eine Vielfalt von Meeresspezies mit unschätzbarem Wert. Die Gegend ist für den Schutz dieses natürlichen Ortes geeignet, das Ziel, dass man sich gesetzt hat ist es, eine vorteilhafte sozial- ökonomische Entwicklung zu zeugen, mit dem vollen Respekt des Ökosystems. Die Gegend wurde in drei Zonen aufgeteilt, je nach dem welche Spezies dort leben: vollständiges, allgemeines oder partielles Reservat, wo die Jagt, das Fischen, das entladen von Abfall und alle Tätigkeiten, die das natürliche Gleichgewicht stören können verboten sind. Das Meer von Villasimius war in der Vergangenheit vor allem eine Meerweg für die Völker, die Beziehungen mit den Hafenstädten auf dem Festland errichteten, dieser bot sich für sieFrachtschiffe auch als hervorragender Schutz vor dem Wind an. Was heute wirklich große Aufmerksamkeit verdient, ist die Unterwasserwelt, die das Zeugnis dafür ist, dass diese Gewässer in der Vergangenheit vom Menschen lange Zeit frequentiert wurden, wie uns einige Schiffsrelikte zeigen können, es besteht die Möglichkeit, dank der sogenannten “Blauen Wege“, diese Wracks zu besichtigen. Außerdem zählt der Meeresgrund eine große Vielzahl an Spezies der Meerestier- und Pflanzenwelt, wie z.B. die “Pinna Nobilis“ und die “Posidonia Oceanica“ . Das ganze ist von großem Wert und von grundlegender Wichtigkeit dafür, dass in der Zukunft alle

die ses wunderbare Wasserspektakel genießen können. The protected sea area of Villasimius was established in 1998. It spreads out in the extreme part of the south-east of Sardinia, almost forming an ideal triangle, and it comprehends a territory and a variety of sea species of priceless value. It aims to respect and protect the ecosystem,promoting a fruitful social-economic development. The area has been divided into three zones according to the species there living: integral, general or partial reserve, where all the activities that might compromise the perfect balance of nature, such as hunting, fishing and dumping are prohibited. In the past the sea of Villasimius was a passage for the people who made deals with the maritime towns of the continent and was also an excellent shelter from the winds for the mercantile boats. What is really worth the attention today is the underwater world which keeps the testimonies of the man’s presence, such as the relicts of some wrecked ships which can be visited thanks to appropriate “blue itineraries”. Moreover, the depths count the presence of many species of sea flora and fauna, such as “pinna nobilis” and “posidona oceanica”. It all has a fundamental value and importance in order to let everybody enjoy this extraordinary underwater show in the future.


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Villasimius, il museo archeologico L’edificio divenuto ora Museo Archeologico è frutto della ristrutturazione di un piccolo complesso relativo ad una casa rurale “a corte”, edificata nel corso dell’Ottocento. La ristrutturazione ha trasformato il vecchio edificio solo in parte e, ove possibile, sono stati utilizzati i materiali originari. Il Museo Archeologico di Villasimius si caratterizza per un percorso espositivo articolato in quattro sale che affrontano altrettante tematiche fondamentali per comprendere la storia del territorio. Di primaria importanza il ruolo del mare nello sviluppo delle civiltà del Mediterraneo, che caratterizza la prima sala; il santuario di Cuccureddus come punto di riferimento sacro e commerciale durante il periodo fenicio e romano nella seconda sala; le trasformazioni del paesaggio archeologico durante le varie epoche, in particolare quella romana, nella terza sala; il naufragio di una nave aragonese come testimone dei movimenti nel Mediterraneo nel tardo medioevo, nella quarta sala. La Sala del Mare (VI sec. a.C – VI sec. d.C.) propone alcune ricostruzioni degli ambienti originari dei reperti, frutto di scavi e recuperi subacquei, oppure le giaciture dei ritrovamenti durante lo scavo. Le ambientazioni sono relative a navi fenicie e puniche ed a carichi di imbarcazioni romane e di età vandalica. Di particolare interesse la presenza di anfore dette comunemente biconiche (III a. C.) per la loro caratteristica forma e di parte del carico un’imbarcazione romana del I sec. d.C. denominata Relitto del Canale, costituito da materiale per l’edilizia La Sala del Santuario di Cuccureddus, dedicata all’ insediamento che rese vitali le coste di

Villasimius dal periodo fenicio fino al tramonto dell’Impero Romano d’Occidente (VII sec. a.C. – V d.C.), presenta materiali fenici relativi agli ambienti del tempio destinati alla conservazione dei documenti come le bullae in terracotta, ma anche alla vita quotidiana degli abitanti del luogo sacro come gli unguentari e lo strigile. Fra le testimonianze del periodo romano sono di grande importanza gli ex voto in terracotta che riproducono i volti delle divinità e le parti anatomiche degli offerenti. E’ anche presente una cernita delle oltre trecento monete rinvenute nel sito. La Sala del Territorio, documentato per ora soprattutto nelle sue fasi romane (II sec. a.C. – IV sec. d.C.) si caratterizza per la presenza di una statua muliebre (I sec. d.C.) rinvenuta nell’area del piccolo edificio termale di Santa Maria e dai corredi funerari provenienti dalle necropoli di Cruccuris ed Accu Is Traias (I – IV sec. d.C.). La Sala del Relitto dell’Isola dei Cavoli (XV sec. d.C.) racconta un episodio di storia del tardo Medioevo carico di una nave che dalle Baleari avrebbe

dovuto dirigersi verso la Campania o la Sicilia. Dell’imbarcazione vengono esposte alcune armi, tra cui una spada, tre dei numerosi cannoni che trasportava, e parte del carico di azulejos, mattonelle dal caratteristico rivestimento in smalto, che recano lo stemma della famiglia Beccadelli.

The Archaeological Museum of Villasimius MUSEO ARCHEOLOGICO Via A. Frau 09049 Villasimius (CA) Direzione - 070.7930291 Ufficio Guide - 070.7930290 Fax 070 7928041 museo@villasimiusweb.com Orario Giugno LUN chiuso MAR, MER, GIO, VEN 09.00-13.00 / 16.00-19.00 SAB, DOM 10.00-13.00 / 16.00-19.00

Das Gebäude, das heute Archäologiemuseum geworden ist, ist das Ergebnis der Restaurierung eines kleinen Komplexes, welches zu einem im 19. Jh. erbauten Bauernhof gehörte. Die Restaurierung hat das alte Gebäude nur zum Teil verwandelt, wenn es möglich war, wurden die ursprünglichen Teile verwendet. Die Ausstellung des Archäologiemuseums vonVillasimius ist in vier Räume aufgeteilt, in denen fundamentale Themen aufgegriffen werden, welche die Geschichte dieser Gegend verständlich machen. Von größter Wichtigkeit ist sicherlich die Rolle, die das Meer für die Entwicklung der mediterranen Kultur spielt, was im ersten Raum zu sehen ist; der Wallfahrtsort von Cucureddus, heiliger und wirtschaftlicher Mittelpunkt während der Zeit der Phönizier und Römer, ist im zweiten Raum zu sehen; die Veränderung der Archäologielandschaft während der unterschiedlichen Epochen, vor allem die der Römischen, im dritten Raum; der Schiffbruch eines aragonischen Schiffes, das ein Beweisstück dafür ist, dass diese im späten Mittelalter im Mittelmeer verkehrten, im vierten Raum. Der Raum über das Meer (6.Jh.v.Chr.- 6.Jh.n.Chr.) bietet einige Nachbildungen der ursprünglichen Umwelt der Fundstücke, Ergebnis von Ausgrabungen und Bergungen unter Wasser, oder die Lagen der Fundstücke während der Ausgrabungen. Die Umweltgestaltungen beziehen sich auf phönizische und punische Schiffe, auf die Fracht römischer Boote und auf die Zeit der Vandalen.

Von besonderem Interesse ist die Präsenz von Krüge, die wegen ihrer charakteristischen Form im Volksmund „Biconiche“(doppelkegel)(3.Jh.v.Chr.) genannt werden, und ein Teil einer Fracht eines römischen Bootes aus dem 1.Jh.n.Chr., Relikt aus dem Kanal genannt, die aus Baumaterial besteht. Der Raum des Wallfahrtsortes von Cuccureddus ist der Ansiedlung gewidmet ist, welche die Küste von Villasimius von der Zeit der Phönizier bis zum Untergang des westlichen römischen Imperiums (7.Jh.v.Chr.- 5.Jh.n.Chr.) belebt hatte, hier gibt es phönizisches Material aus den Tempelanlagen zu sehen, das für die Konservierung von Dokumenten benötigt wurde, aber auch Anhänger aus Terrakotta, Dinge aus dem täglichen Leben der Einwohner des heiligen Ortes, wie Salbenbehälter und Reinigungsutensilien. Unter den Zeugnissen aus der Römerzeit sind von großer Wichtigkeit auch die Votiv- Tafeln aus Terrakotta, auf denen die Gesichter der Gottheiten und Körperteile der Spender abgebildet sind. Es gibt auch eine Auswahl der über dreihundert Münzen, die Vorort gefunden wurden. Der Raum über dieses Gebiet dokumentiert momentan vor Allem den Zeitabschnitt der Römer (2.Jh.v.Chr.- 4.Jh.n.Chr.), er wird hauptsächlich durch die Präsenz einer weiblichen Statue (1.Jh.n.Chr.), die im Bereich des kleinen Thermalgebäudes in Santa Maria gefunden wurde, und durch die Grabmitgiften aus der Nekropolis von Cuccuris und Accu IsTraias (1.- 4.Jh.n.Chr.) charakterisiert. Der Raum über das Relikt der„Isola die Cavoli“(Kohlinsel) erzählt eine Episode

Villasimius, interno del museo

der Geschichte des späten Mittelalters, es geht um die Fracht eines Schiffes, die, von den Balearen aus, Kampanien oder Sizilien hätte erreichen sollen.Von diesem Boot sind einige Waffen ausgestellt, wie z.B. ein Schwert, drei der vielen Kanonen, die es transportierte, und Teil des Frachtgutes, „Azulejos“, das sind Fliesen mit einer charakteristischen Lackbeschichtung, auf denen das Wappen der Familie Beccadelli zu erkennen ist. The building that has now become the Archaeological Museum is the fruit of the restoration of a small complex relative to a courtyard rural house,built up in the course of the 1800's.The restoration has transformed the old building only partially and, where possible, the original materials have been used. The Archaeological Museum of Villasimius is characterized by an exhibition itinerary articulated in four rooms,that consider as many fundamental thematics, in order to understand the history of the territory.The first room is characterized by the role of the sea, of primary importance in the development of the Mediterranean civilizations. In the second room, the sanctuary of Cuccureddus, trade and religion point of reference during the Phoenician and Roman period. In the third room, the transformations of the archaeological landscape during the several ages,in particular the Roman one.In the fourth room,the shipwreck of an Aragonese ship, witness of the movements in the Mediterranean in the late Middle Ages.The Room of the Sea (VI B.C. – VI AD) proposes some reconstructions of the original setting of the findings, coming from underwater excavations and recoveries, or the lying position of the findings during the excavation. The settings are relative to Roman and Phoenician ships and cargos of Roman ships and of Vandalic age. Of particular interest is the presence of amphoras commonly called biconical (III B.C.) for their characteristic shape and of part of the cargo of a Roman ship of I AD, called Wreck of the Channel, consisting of building material.The Room of the Sanctuary of Cuccureddus,dedicated to the settlement that made the coasts ofVillasimius crucial from the Phoenician period until the sunset of the Western Roman Empire (VII B.C. - V AD), features Phoenician materials relative to the temple rooms dedicated to the conservation of documents like the terracotta bullae,but also to the daily life of the inhabitants of the sacred place, like the unguentarium and the strigil. Among the testimonies of the Roman period, great importance have the terracotta ex-votos, that reproduce the faces of the divinity and the anatomical parts of the offerers.There is also a selection of more than three hundred coins recovered in the site.The Room of the Territory, for now mainly with documents of its Roman stages (II B.C.- IV AD),is characterized by the presence of a statue of a woman (I AD) recovered in the area of the small thermal building of Santa Maria,and by the funeral equipments from the necropolis of Cruccuris and Accu Is Traias (I - IV AD).The Room of the Wreck of Isola dei Cavoli (XV AD) tells the story of a cargo of a ship of the late Middle Ages supposed to head towards Campania or Sicily.The items of the boat on display are some weapons, among which a sword, three of the numerous guns that it transported, and part of the cargo of azulejos, tiles from the characteristic covering in enamel, with the crest of the Beccadelli family.


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La Tracina Comunemente chiamata anche «ARAGNA», è il pesce più velenoso del Mediterraneo. La puntura provoca un dolore urente che aumenta rapidamente, di durata variabile da poche decine di minuti fino a 24 ore, talvolta così forte da poter causare la perdita di conoscenza. La zona colpita appare inizialmente biancastra, divenendo rapidamente rossa e tumefatta, con un gonfiore che poi si estende alle parti vicine. Talvolta si verificano anche difficoltà di respirazione, febbre, mal di testa, nausea e vomito; nei casi più gravi si hanno anche convulsioni. Dato che la tossina che viene inoculata è termolabile, il trattamento richiede la disinfezione della ferita e l'immersione della parte colpita in acqua salata calda, per almeno due ore (possibilmente almeno un'ora). In alcuni casi più gravi può essere necessario un controllo medico e una terapia antibiotica. Si consiglia sempre la profilassi antitetanica.

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Il mare è bello, talvolta pericoloso

Le Meduse Le meduse dei nostri mari non sono pericolose come altre presenti in zone lontanissime, per esempio nei mari tropicali, ma sono pur sempre causa di fastidio, come arrossamenti, dolori e vesciche. È sempre bene evitare di fare il bagno dove esse sono presenti; soprattutto, anche se vengono appena sfiorate, bisogna evitare di toccarsi poi gli occhi. Gli arrossamenti e le vesciche provocate dal contatto con i tentacoli delle meduse si curano con applicazioni di soluzioni diluite di ammoniaca, impacchi di acqua salata calda, alcol, pomate antistaminiche o corticosteroidee, che inattivano il veleno dei tentacoli. Nel caso che frammenti di tentacoli restino attaccati alla cute, vanno rimossi facendo attenzione a non schiacciarli per non spremere altro veleno; bisogna evitare l'uso di acqua dolce, che favorirebbe la fuoriuscita del veleno dai tentacoli. Solo in caso di contatto con il viso o con gli occhi, bisogna procedere il più precocemente possibile a un abbondante lavaggio con acqua dolce fresca o con prodotti specifici per il lavaggio oculare reperibili in farmacia.

La Murena E un pesce serpentiforme, considerato pericoloso e velenoso a causa del suo aspetto aggressivo. In realtà è molto timido e vive abitualmente riparato in tane costituite da spaccature degli scogli. Non attacca, ma morde solo per difesa se si sente minacciato da vicino. Il morso, a causa dei numerosi denti robusti e aguzzi e della forza delle mascelle, è molto doloroso; contrariamente a quanto si crede non è velenoso, ma s'infetta molto facilmente. E pertanto fondamentale procedere a un'immediata disinfezione della ferita, seguita da terapia antibiotica e profilassi antitetanica sotto controllo medico.

Le torpedini sono in grado di emettere potenti scariche elettriche. La torpedine ocellata è il rappresentante più noto, vive nel Meditterraneo e nell'Atlantico orientale, su fondali sabbiosi, a profondità variabili da un metro a più di cento. E' lunga al massimo 60 centimetri, ha un dorso bruno con macchie blu-cenere e nere. Possiede due organi elettrici posti nella parte anteriore del corpo, fra la testa e la pinna pettorale, che essa utilizza sia come armi difensive sia per parallizzare le prede. L'entità delle scariche non supera i 60-80 volt, tali scosse possono stordire un uomo.

I Ricci di mare Vivono sugli scogli e presentano aculei molto acuminati che si spezzano facilmente. Non iniettano veleno, ma la puntura è dolorosa e s'infetta facilmente. Bisogna procedere a un'accurata disinfezione della ferita e a una rimozione degli aculei con una pinzetta sterilizzata. Può essere utile la terapia antibiotica e la profilassi antitetanica.

Dangerous fish The Lesser Weever The Lesser weever is the most poisonous fish in the Mediterranean.The sting causes a pain which can last from 10 minutes to 24 hours and can be so severe that it can cause unconsciousness. Sometimes it can lead to difficulties breathing, fever, headache and sickness. In the most serious cases the victim may also have convulsions. Because the toxins inoculated are thermolabile, the affected part should be immersed in hot salt water for at least 2 hours. In more serious cases a medical visit and antibiotics may be necessary. An antitetanus injection is recommended. Jelly Fish

Le razze La razza monaca o dal muso lungo vive nel Meditterraneo e nell'Atlantico orientale sino a Capo Nord. Misura fino a 1,50 metri di lunghezza. Caccia all'agguato affondandosi nella sabbia, da dove sorveglia i dintorni servendosi dei suoi occhi dorsali e poi quando avvista le prede, piomba all'improvviso su di esse. Parenti stetti degli squali, sono caratterizzati dal corpo piatto romboidale, grandi pinne pettorali a forma di ali, coda sottile e lunga, occhi posti sul dorso, bocca ventrale. Alcune razze hanno un aculeo velenoso posto alla fine della coda con il quale stordiscono o uccidono le loro prede. Una di queste è la "pastinaca" un pesce che può misurare oltre due metri di lunghezza, di cui metà è occupata dalla coda. Il trigone è un animale che vive soprattutto nei fondali del Mar Mediterraneo, Oceano Atlantico e Mar Nero. E' un pesce insidioso, poiché si nasconde sotto la sabbia e se casomai qualcuno inavvertitamente lo urta, si sente minacciato, attorciglia la coda intorno al "nemico" fino a che non lo punge con il suo puntiglione. A causa della puntura di questo animale il 4 settembre 2006 e' morto Steve Irwin noto anche come Crocodile Hunter.

The jelly fish present in our seas are not as dangerous as those found in tropical seas but it is always best to avoid swimming when they are present. Jellyfish stings can be healed by applying ammonia solutions, warm saltwater compresses, alcohol and antihistamine ointment. If pieces of the tentacles are attached to the skin, avoid using fresh water as this causes the poison to come out of the tentacles. Only in case of contact with the face or eyes should fresh water be used. The Moray Eel It does not attack, but bites only out of defence if it feels under threat from something nearby. The bite, due to its many strong and pointed teeth and strength of its jaw, is very painful; it is not poisonous but becomes infected very easily. Treatment with antibiotics and an antitetanus injection under the supervision of a doctor. Sea Urchins They live on rocks and have very sharp spines that break easily. They do not inject poison, but the sting is painful and becomes infected easily. Disinfection of the wound and removal of the spine with a sterilized pair of tweezers.Treatment with antibiotics and antitetanus injection. The Legend of Arja ‘“Latrodectus tredecimguttatus” (page 33) The Malmignatta, or falange volterrana (Latrodectus tredecimguttatus) is an arachnid from the Araneomorfi family. In Italy, along with Loxosceles rufescens, it is one of the few Italian species of arachnid whose bite can be very dangerous for humans. The female’s bite is not painful in the first instance but immediately after causes sweating, nausea, retching, fever, headache and, in the most serious cases, loss of senses and in extremely rare cases death. Seek emergency medical help immediately. The Velvet Ant

ph. Centro Immersioni Sardegna Tel. 070.991399 - 3389797979

Sardinia is one of the places with a high population of these velvet ants! The velvet ant belongs to the vespoid family, which means it is related to the bee and wasp. The sting of a velvet ant, for a healthy person, is almost completely harmless, but for someone with certain allergies or health problems it can be very dangerous.The bite of this insect can cause pathogenic illnesses.


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L’Area Marina Protetta di Villasimius L’ambiente naturale Gli scenari sommersi sono caratterizzati da rocce granitiche che formano pinnacoli e bastioni, avvallamenti, spaccature e tafoni, sovente colorati dal giallo delle margherite di mare o dal rosso delle gorgonie. Nei pressi dei Variglioni dell'Isola dei Cavoli è normale incontrare branchi di barracuda mediterranei e seguirli nei loro pattugliamenti in cerca di cibo, grazie anche alla notevole trasparenza dell'acqua. Nei pressi della Secca di Cala Caterina si può scendere ad ammirare uno spettacolo sommerso fatto di grosse frane granitiche, abitate da una tranquilla popolazione di cernie e orate di grandi dimensioni.

La Fauna All'interno dell'Area Marina sono presenti le specie ittiche tipiche dei mari della Sardegna,tanto dei fondali rocciosi,predominanti nell'area, quanto di quelli più sabbiosi:polpi,gamberi,saraghi,triglie,dentici, ricciole, capponi, murene, aragoste, cefali, orate, corvine. Si scoprono anche delle curiose eccezioni: recentemente, a causa di un sensibile innalzamento della tem-peratura delle acque, alcune specie tropicali hanno trovato casa in una secca antistante la spiaggia di Simius, ben accolti e coccolati dal personale dell'area marina

e dai turisti.Segnaliamo anche la presenza del più grande mollusco bivalve del Mediterraneo: la Pinna Nobilis. Tra i mammiferi,oltre alla frequente presenza dei delfini come i Tursiopi e le Stenelle non è raro avvistare la Balenottera comune. Qualche anno fa è stata segnalata la presenza della rarissima Foca Monaca. La loro presenza è indice dell'eccezionale naturalità di questo tratto di Mar Mediterraneo in termini di habitat e specie di rilevante interesse scientifico e conservazionistico che qui compiono i loro cicli vitali. Per quanto riguarda la fauna terrestre segnaliamo, soprattutto nel contesto dello Stagno di Notteri e negli anfratti dell'Isola dei Cavoli,la

presenza di specie volatili come il Falco Pellegrino, il Marangone dal Ciuffo, la Magnanina Sarda, l'Averla Piccola, il Calandro e la Calandrella, la Sterna e il Fenicottero Rosa. Grazie all'eccellente qualità ambientale l'AMP di Capo Carbonara recentemente si è guadagnata il titolo di Area di Speciale Interesse Mediterraneo (ASPIM) secondo quanto previsto dal Protocollo ASPIM in attuazione della Convenzione di Barcellona (Convenzione sulla protezione del Mar Mediterraneo). Ma la qualità ambientale non sarebbe tale se il Comune con lungimiranza e grande modernità non ponesse in atto strategie e politiche che sposano la conservazione

con la qualità urbanistica e dei servizi. Un approccio che recentemente gli ha consentito di fregiarsi di ben 5 vele, assegnate da Legambiente e il Touring Club Italiano (Guida Blu 2011) che gli hanno conferito un prestigioso riconoscimento classificandola tre le primissime aree costiere d'Italia per la dimostrata capacità di contemperare la conservazione con lo sviluppo turistico.

La Flora Sono circa 200 le varietà vegetali spontanee presenti nell'Area Marina Protetta. Nella parte emersa, degno di particolare

interesse è il dracunculus, una pianta necrofaga che si riproduce nell'Isola dei Cavoli.Tipici dell'area costiera sono la macchia mediterranea, nella variante bassa costiera,con le sue piante adatte ad affrontare le stagioni secche e asciutte-,il ginepro coccolone, il pistacchio e il mirto. Nella parte sommersa, invece, attorno all'Isola di Serpentara, alla Secca dei Berni ed alla secca di Cala Caterina costituiscono l'ambiente ideale per lo sviluppo delle preziose praterie di Posidonia oceanica , importantissime per la difesa dall'erosione dei litorali sabbiosi, per la funzione di nursery (riproduzione e pascolo per numerose specie) e per l'ossigenazione delle acque.


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Il “Laboratorio del mare” dell’A.M.P. Il CEAS - Centro Visite dell'Area Marina Protetta di Capo Carbonara svolge un'importante azione di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali diretta a tutti i fruitori del territorio di Villasimius. Immagini fotografiche, pannelli illustrativi e plastici tridimensionali accompagnano i visitatori, guidati dal personale dell'Area Marina Protetta, alla scoperta di Villasimius, del suo ambiente naturale e della biodiversità marina e terrestre che li caratterizza. Durante l'estate adulti e bambini possono partecipare ad attività ludiche di animazione e educazione ambientale, di divulgazione naturalistica con approfondimenti sull'ecologia degli ambienti marini e costieri, finalizzate a promuovere un comportamento responsabile verso l'ambiente, orientato alla salvaguardia della biodiversità e allo sviluppo sostenibile. A disposizione dei visitatori anche una biblioteca naturalistica per la consultazione e gli approfondimenti didattici. Durante il periodo scolastico si propone come struttura di sperimentazione didattica, informazione e documentazione sull'ambiente assumendo un ruolo preferenziale nella diffusione delle conoscenze relative al territorio attraverso interventi diretti alle

scuole di ogni ordine e grado, all'università, alla popolazione locale, agli operatori economici ed ai turisti. Ser v izi gratuiti offer ti dal Centro: • Informazioni sull'Area Marina Protetta di Capo Carbonara e sul territorio di Villasimius • Sensibilizzazione e divulgazione sulle tematiche ambientali • Organizzazione di eventi seminari e conferenze • Attività di educazione ambientale Ser vizi a pagamento: • Realizzazione di progetti didattici per le scuole di ogni ordine e grado • Organizzazione di escursioni sul territorio (a mare e a terra) con i turisti e le scuole • Attività educazione ambientale per i bambini (laboratori tematici, attività ludico didattiche)

La Madonna del Naufrago Nel fondale a ridosso della Isola dei Cavoli, a 11 metri di profondità, si trova una scultura di Pinuccio Sciola raffigurante la Madonna del Naufrago. Alta più di tre metri, l'opera - realizzata in trachite rosa di Ozieri - è visibile anche dalla superficie con l'ausilio di una semplice maschera sub. La sagra si festeggia alla fine di Luglio, con una suggestiva processione in mare. Si celebra una messa sottomarina, ai piedi della statua, mentre i fedeli, sulla superficie, possono ascoltare le parole del parroco grazie ad un impianto sonoro apposito.

Orari: Aperto tutti i giorni dalle 09.30 alle 13.30 (fino al 30 giugno) Ingresso: Ingresso libero Per informazioni sulle attività del CEAS - Centro Visite: Uffici Area Marina Protetta, via Roma, 60 Villasimius (CA) - Tel. 070/790234 DIOMEDEA - Società Cooperativa Servizi Turismo naturalistico ed Educazione Ambientale - Villasimius (CA) Tel. 339/5256429 - Fax 1782240675 - diomedea@hotmail.it - www.diomedea.info

Info www.ampcapocarbonara.it


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Il mare, una meraviglia da esplorare Il mare sardo vanta un habitat ricchissimo, ove si muovono splendide creature e al contempo si celano vere e proprie insidie per l'uomo. Naturalmente a differenza dei mari tropicali, le acque sarde sono decisamente più sicure. Le probabilità di fare incontri “indesiderati” durante un'immersione o più semplicemente una nuotata, sono abbastanza limitate. In Sardegna, la pericolosità delle specie marine è quasi sempre legata alla possibilità che queste possano iniettare veleni più o meno nocivi. È il caso per esempio della Tracina (comunemente detta “Aragna” in Sardegna), particolarmente insidiosa per via del suo mimetizzarsi nei fondali sabbiosi per poi colpire con le spine velenose poste sul dorso. Il veleno iniettato dalla Tracina è molto doloroso e, in alcuni casi può anche portare alla morte, causando uno shock anafilattico. Oltre alla Tracina, nei mari sardi sono presenti anche alcune specie di meduse dal veleno orticante, ma anche murene il cui morso può risultare piuttosto doloroso e infettante. Tuttavia gli attacchi da parte di questi variopinti serpenti di mare sono piuttosto sporadici. Altro abitante di questi mari è la Pastinaca. Una particolare razza che può raggiungere dimensioni considerevoli. Una creatura bella e affascinante ma al contempo particolarmente pericolosa per via del potente e velenosissimo pungiglione di cui è dotata la coda (una vera e propria

arma). Mite e schiva, la Pastinaca non attacca l'uomo se non per difesa. In Sardegna non è il solo mondo animale a riservare talvolta spiacevoli sorprese. Tra gli ecosistemi più ricchi, quello marino in Sardegna è considerato un vero e proprio paradiso sia dai naturalisti che dagli appassionati di immersione. Basti pensare all'Area Marina protetta di Villasimius-Capo Carbonara nel sud-est. Qui, nel silenzio ovattato del profondo blu, si trovano una molteplicità inimmaginabile di forme di vita. L'immersione in questi fondali è un'esperienza indimenticabile, un viaggio in un universo parallelo. Qui, le vigenti norme a tutela dell'ambiente e i divieti di pesca e di sfruttamento delle risorse marine, hanno

consentito alla vita di svilupparsi in tutte le forme possibili dando origine ad uno straordinario mondo sommerso. Organismi dai colori sgargianti e creature misteriose si lasciano cullare tra i flutti come in una romantica danza, suscitando emozioni fortissime e stupore in chi li osserva. L'acqua limpida e incontaminata consente di ammirare le vaste praterie di poseidonie, anche in profondità più alte di quelle alle quali solitamente la specie è abituata. In prossimità degli scogli si possono scorgere i muri di gorgoglie rosse e gialle, ove le murene trovano dimora e ben mimetizzate attendono un passo falso di un'ignara preda. Non mancano poi aragoste, cernie, saraghi, orate, banchi di piccoli pesci argentei che nuotano veloci disegnando affascinanti traiettorie, e più giù nelle profondità dei fondali si muovono dentici e ricciole, verdesche e qualche solitario barracuda. Tra gli abitanti dei mari sardi vi sono anche creature famose per la loro pericolosità. In un “ensamble” armonioso dove tutto cambia e si trasforma tra cielo, terra e mare, la Sardegna mostra orgogliosa il suo piccolo miracolo. Una natura ancora intatta ove tutto è vita e bellezza e dinnanzi alla quale l'uomo pur prendendo parte al grande spettacolo da essa offerto, resta innocuo spettatore.

Un’immersione nel mare d’ogliastra

The sea, to experience and explore The Sardinian ocean boasts an extremely rich habitat where splendid creatures roam but which at the same time represent hidden dangers for man. In Sardinia, the danger of marine species is almost always linked to the possibility that they could inject poisons, some more dangerous than others.This is the case for example of the weever, particularly cunning because it camouflages itself in the sandy depths, to subsequently strike with the poisonous spines positioned on its back. Other than the weever, in the Sardinian seas there are also a few species of jellyfish with stinging venom, but also moray eels, whose bite can be fairly painful and can cause infection. However attacks by these multicoloured sea serpents are fairly rare. Another inhabitant of these seas is the stingray, a strange breed that can reach a considerable size. A beautiful and fascinating creature but at the same time particularly dangerous because of the powerful and extremely poisonous sting in its tail (a genuine weapon). Gentle and

reserved, the stingray will not attack a human unless in self defence. In Sardinia this is not the only part of the natural world to sometimes have unpleasant surprises in store. The marine ecosystem is certainly among the richest ecosystems in Sardinia.You need only to think of the protected Marine Area of Villasimius-Capo Carbonara in the south east. Diving in these depths is an unforgettable experience. The clear and unspoilt water allows you to admire the vast prairies of Poseidonia plants. Near the rocks you can make out walls of red and yellow bubbles, where different coloured moray eels have found a home. Also, the area is not lacking in lobsters, groupers, white bream, sea bream and shoals of little silver fish that swim quickly, creating fascinating patterns. Moving further down in the depths of the ocean there are sea bream and amberjacks, blue sharks and even the odd.

Auf Sardinien geht die Gefahr der Lebewesen aus dem Meer meist mit der Möglichkeit einher, dass jene uns mehr oder weniger giftige Substanzen injizieren können. So ist dies der Fall bei der Tracina, einer tückischen Fischart, die ihre Farbe dem sandigen Meeresgrund anpasst und dort mit den sich am Rücken befindenden giftigen Stacheln auf ihre Opfer lauert. Außer der Tracina findet man in den sardischen Meeren einige giftige, brennende Quallenarten, sowie Muränen, deren Biss ziemlich schmerzhaft und infizierend sein kann, auf.Trotzdem sind Attacken derartiger bunter Meeresschlangen aber selten. Ein weiterer Meeresbewohner ist die Pastinaca, eine besondere Art, die eine beachtliche Größe erreichen kann. Eine schöne und faszinierende Kreatur, die auf Grund ihrer giftigen Stacheln, die am Schwanz (eine echte Waffe) angebracht sind, als besonders gefährlich gilt.Die sanfte und scheue Pastinaca greift den Menschen nur im Falle einer Verteidigung an. Sardinien verfügt nicht nur über eine Tierwelt, die

hin und wieder böse Überraschungen bietet. Es gibt auch einige Pflanzenarten, wie zum Beispiel die Digitale Purpurea (die nur auf Sardinien und Korsika wild wächst), die ein buntes und schönes Erscheinungsbild hat, aber durch und durch auf Grund der Präsenz von Digitalis und anderen Glykosiden,äußerst giftig istEines der reichsten Ökosysteme in Sardinien ist das Meer. Es genügt an die geschützte Meeresfläche von Villasimius – Capo Carbonara zu denken. Das Tauchen in diesen Wassertiefen ist ein unvergeßliches Erlebnis. Das durchsichtige und unverseuchte Wasser erlaubt die ausgedehnten Flächen mit Seegras bedeckt zu bewundern. In der Nähe der Klippen kann man die Wände bedeckt mit roten und gelben Gewächs sehen wo sich bunte Muränen niederlassen.Es fehlen auch Langusten, Zackenbarsche, Brassen, Goldbrassen und Fischschwärme aus kleinen silbernen Fischen die schnell schwimmen und faszinierende Bahnen zeichnen nicht und in den Wassertiefen bewegen sich Zahnbrassen und Gelbschwanzmakrelen, Blauhaie und einige einsame Pfeilhechte.


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Castiadas, la perla del mediterraneo Castiadas, è un comune di 1360 abitanti, un territorio vasto, situato a nord-ovest dalla catena montuosa dei Sette Fratelli e a sud-est tra Costa Rey e Villasimius. E’ suddiviso in cinque borgate principali, San Pietro, La Centrale, Olia Speciosa, Camisa, Annunziata, e da altre minori, Masone Murtas, Sitò, Masone Pardu, Sabadi, Monte Gruttas, Maloccu, Ortedusu, Sant’Elmo, Cala Sinzias e Cala Pira. Oggi il Comune di Castiadas è un territorio con grosse ambizioni e potenzialità turistiche per il futuro. Tra le proposte numerosi progetti di altissimo livello, per dare giusta collocazione e valorizzazione ad una zona ancora poco valorizzata, ma di straordinaria bellezza e varietà forse uniche al mondo. Il territorio è ricco di spiagge, per certi aspetti simili a quelle dei Carabi. Il territorio di Castiadas dispone di tredici chilometri di coste incantevoli dove spiccano come gioielli le spiagge di Cala Pira, Monte Turno, Sant’Elmo, Cala Sinzias, Cala Marina, Villa Rey e Santa Giusta. Il tutto unito ad un patrimonio ambientale ancora incontami-

Cala Pira

Monte Turno

The mediterranean pearl Castiadas ist eine Gemeinde mit 1360 Einwohnern, die ein ausgedehntes Territorium hat und im Süd- Osten zwischen Costa Rey und Villasimius liegt, im Nord- Osten von der Bergkette der Sette Fratelli aus gesehen. Sie ist in fünf Hauptortschaften aufgeteilt, wie San Pietro, das Zentrum, Olia Speciosa, Camisa, Annunziata, und Andere kleine, wie Masone Murtas, Sitò, Masone Pardu, Sabadi, Monte Gruttas, Maloccu, Ortedusu, Sant’Elmo, Cala Sinzias und Cala Pira. Heute stellt die Gemeinde von Castiadas eines der Territorien mit großem Ehrgeiz und touristischem Potential für die Zukunft dar. Unter den Vorschlägen finden zahlreiche hochwertige Projekte ihren Platz, um dem Land- welches heute noch wenig bekannt ist, aber von einer einzigartigen Schönheit und von einer Einfachheit, die wahrscheinlich einzigartig auf der Welt ist- die richtige Stellung und Aufwertung geben zu können. Das Land ist reich an Stränden, die unter einigen Aspekten denen der Karibik ähnlich sind, und an einem heute noch unangetasteten Land; in Mitten von diesem ist es einfach einen Urlaub ganz im Zeichen des Relax’ in den Strukturen des Landurlaubs, die im ganzen Territorium verteilt sind, und in den zahlreichen Hotels an den Küsten zu verbringen. In den Monaten von Juni bis September ist es möglich an Folklore- und Musikveranstaltungen so wie an Volkstraditionen und verschiedenen Erntefesten, an denen Sie die wichtigsten lokalen Produkte probieren können, teilzunehmen. Das Gemeindegebiet von Castiadas besitzt dreizehn Kilometer eindrucksvoller Küste, wie glänzender Schmuck sind die Strände von Cala Pira, Monte Turno, Sant’Elmo, Cala Sinzias, Cala Marina, Villa Rey und Santa Giusta. Das Ganze ist in einem noch unangetasteten Naturerbgut vereint: immer grüne Berge und wundervolle Wälder werden nie aufhören Sie in Erstaunen zu setzten, sowohl wegen der faszinierenden spontanwachsenden Flora- aus hochstämmigen Bäumen beste-

hend, wie Steineichen, Eichen, Kork, Strandkiefer, Wacholder, BaumHeide, Oleaster, Mastixbäume, Johannisbrotbäume und Myrte- als auch wegen der zahlreichen Präsenz der lokalen Fauna.

Castiadas has a population of 1360 and a vast territory located North-West of 7 Fratelli mountains and South-West between Costa Rei and Villasimius. It is divided into five main hamlets, San Pietro, La Centrale, Olia speciosa, Camisa, Annunziata and other minor hamlets, Masone Murtas, Sitò, Masone Pardu, Sabadi, Monte Gruttas, Maloccu, Ortedusu, Sant'Elmo, Cala Sinzias and Cala Pira. Castiadas represents today a territory with great ambitions and touristic potenial for the future. Several high-level projects have been conceived to bring to notice and give value to a territory which is not well known today, despite its extraordinary beaty and simplicity, probably unique in the world. The territory abounds of beaches, similar under many aspects to those of the Carribean, and uncontaminated countryside. It will be easy for our guests to enjoy a relaxing holiday at the several agriturismos to be found in the interior, or at the numerous hotels on the coast. From June to September, Castiadas hosts many folk and musical exhibitions, popular traditions shows and various feasts, where visitors have the chance to taste the main local products. The territory of Castiadas has thirteen kilometers of enchanting coasts whose jewels are Cala Pira, Monte Turno, Sant'Elmo, Cala Sinzias, Cala Marina, Villa Rey and Santa Giusta. Moreover, the still uncontaminated nature of its evergreen mountains and beautiful forests, will certainly be able to amaze you both with its splendid sponaneous flora, consisting of long-trunked trees such as holm-oaks, oaks, cork trees, maritime pines junipers, strawberry trees, oleasters, mastik trees, myrtles, carob trees, both with the richness of its local fauna.

nato: montagne sempre verdi e meravigliose foreste non mancheranno di stupirvi sia con l’affascinante flora spontanea, composta da alberi di alto fusto come lecci, querce, sugherete, pini marittimi, ginepri, corbezzoli, olivastri, lentischi, carrubi, mirti, sia con la ricca presenza di fauna locale e campagne ancora oggi incontaminate. Ricca la presenza faunistica: dai falchi ai cinghiali, ai cervi, che vivono bradi nella zone di Buddui e Sabadi. Sarà facile trascorrere una vacanza all’insegna del relax presso le tante strutture agrituristiche, distribuite nell’intero territorio o presso i vari hotel sul litorale. Dal mese di giugno, fino al mese di settembre, è possibile partecipare a spettacoli folcloristici, musicali, manifestazioni di tradizioni popolari e varie sagre con la possibilità di degustare i principali prodotti locali, come quella organizzata dalla Cantina Sociale nei giorni di Ferragosto.

NUMERI UTILI COMUNE DI CASTIADAS Comune / Town hall 070 994501 Ospedale / Hospital 070 609991 Guardia Medica / First-aid station 070 9949013 Carabinieri / Police station 070 9946022 Guardia Forestale / Forest rangers 070 995182 Info Turistiche / Tourist info 070 995901 Farmacia / Chemist’s 070 9949200


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La storia passa per le vecchie carceri la colonia penale, dismessa nel 1956, e diventata il cuore pulsante di Castiadas Le carceri di Castiadas furono costruite nel 1875 per volere del Ministero dell’Interno: insieme a sette guardie carcerarie sbarcarono nell’isola trenta detenuti, con il compito di bonificare e ridar vita ad una zona rimasta disabitata per più di 1500 anni a causa delle carestie e delle epidemie cui era soggetta. Con il loro impegno, fu eretta la colonia penale più grande d’Italia, che in seguito arrivò ad ospitare più di duemila persone fra carcerati, agenti di custodia ed impiegati con famiglia al seguito. Il duro lavoro dei detenuti non mancò di ottenere importanti risultati nel campo dell’agricoltura e della pastorizia. La colonia penale cessò di esistere nel 1956, quando l’ETFAS, Ente di Trasformazione Fondiaria Agraria della Sardegna, frutto della riforma approvata in quegli anni, prese in appalto la zona per la riforma agricola, e la suddivise in sette aziende. Oggi le vecchie carceri si presentano a noi come un imponente edificio quasi totalmente ristrutturato, suddiviso in più parti: un cortile interno da cui ammirare l’in-

tera struttura, la villa del Direttore, le celle, gli uffici e la farmacia. Durante la stagione estiva, nell’area della colonia penale vengono organizzate interessanti mostre legate all’artigianato, alla pittura, al settore agro-alimentare, che permettono al turista di immergersi appieno nella storia di questo paese.

Castiadas Immaginate un territorio sempre verde, un mare cristallino di colore azzurro turchese, un’aria sana ed un ambiente incontaminato, forse unico al mondo, non stiamo fantasticando, questo territorio è Castiadas. Le numerose spiagge di Castiadas, hanno il colore e la struttura variabile, si passa da un bianco finissimo e cristallino nelle località denominate, Cala Pira, Monte Turno e Sant’Elmo, ad una sabbia più compatta e dorata, nelle località marine di Cala Sinzias, Cala Marina, Villa Rey e Santa Giusta. Castiadas non è solo mare, oltre a chilometri di incantevoli coste, c’è un patrimonio ambientale ancora incontaminato, con le sue montagne, con il candore delle rocce lavorate dal vento e dalle piogge, dove la vegetazione esistente è rimasta vergine come madre natura ha creato.

Castiadas, le vecchie carceri

The story goes for older prisons The old prisons of Castiadas were built in 1875 as ordered by The Home Office: thirty convicts together with seven prison officers landed in Sardinia with the task of rebuilding and giving new life to an area which had been deserted for more than 1500 years because of the famine and epidemics this land was subject to. With their commitment the biggest penal colony in Italy was built. It then reached a population of more than 2000 people among inmates, prison warders, employees and their family. With the convicts’ hard work, important results were achieved both in agriculture and pastoral farming. The penal colony ceased to exist in 1956, when the ETFAS (The Sardinian Agricultural Land Credit Board), following the reforms of that period, contracted the area for the agriculture reform and divided it into seven companies. Today, the old prisons are an imposing and almost completely refurbished building with the Governor’s villa, the cells, the offices, the chemist’s and an inner garden where you can admire the entire structure from. In the Summer the area of the penal colony hosts many interesting handcrafts, painting or food exhibitions, giving the tourist the chance of a full immersion in the history of Castiadas.

Die alten Gefängnisse von Castiadas wurden auf Wunsch des Innenministeriums 1875 erbaut:gemeinsam mit sieben Gefängniswächtern strandeten auf der Insel Dreißig Gefangene, deren Aufgabe es war, eine Gegend zu entwässern und zum Leben zu erwecken, die über 1500 Jahre lang unbewohnt blieb,das wegen der Hungersnot und der Seuchen, denen diese Gegend ausgesetzt war.Mit deren Fleiß wurde die größte Strafkolonie Italiens aufgerichtet, die später von mehr als zweitausend Personen- die aus Sträflingen, Sträflingswachen und Angestellte mit deren Familien zusammengesetzt waren- bewohnt wurde.Wegen der harten Arbeit, welche die Sträflinge leisten mussten, hatten diese nicht so große Erfolge bei den landwirtschaftlichen Tätigkeiten und bei der Viehzucht. Die Strafkolonie hörte 1956 auf zu existieren,als der„ETFAS“,Verband für die Umgestaltung des landwirtschaftlichen Bodens in Sardinien, die Gegend wegen einer Landwirtschaftsreform, die in diesen Jahren entschieden wurde, übernahmen und diese in sieben Unternehmen aufteilte. Heute präsentieren sich uns die alten Gefängnisse wie ein großartiges Gebäude,fast komplett restauriert und in mehreren Teilen aufgeteilt:ein Innenhof, von dem man die komplette Struktur erblicken kann, die Villa des Direktors, die Gefängniszellen, die Büros und die Apotheke. Während der Sommersaison, werden im Bereich der Strafkolonie interessante Ausstellungen organisiert, die dem Handwerk, der Malkunst, dem Bereich der Landwirtschaft und der Ernährung gewidmet sind und dem Touristen die Möglichkeit geben,voll in die Geschichte dieses Landes einzutauchen.


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Costa Rei, Scoglio di Peppino

La storia meravigliosa di Costa Rei

Benvenuti a Costa Rei


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Il Consorzio Turistico Costa Rei

Piazza N.S. Bonaria, Costa Rei 09043 Muravera (CA) www.consorziocostarei.com info@consorziocostarei.it

Il consorzio Turistico Costa Rei riunisce circa 40 aziende del territorio del Sarrabus tra cui centri servizi, agriturismo, residence, alberghi, villaggi turistici e campeggi a 3 o 4 stelle completamente autosufficienti con ristoranti, bar, market, campi da tennis, basket, calcetto, piscina, centro benessere e servizi vari. Ville e appartamenti per vacanza a schiera e/o indipendenti, dotati di ogni confort, a varie distanze dal mare. E' stato costituito nel 1999 con l'obiettivo fondamentale di sviluppare al massimo l'offerta turistica della costa sud orientale, essere un punto di incontro con i potenziali turisti e operatori interessati alle offerte dei consorziati, migliorare la qualità dell'accoglienza e incrementare le possibilità di fruizione del territorio, sempre e comunque nel rispetto dell'identità culturale e delle risorse naturalistiche della zona.

Costa Rei tourist consortium is composed by about 40 companies including tourist information centres, 3 or 4 star accommodation facilities such as farm holidays, hotels, guesthouses and campsites endowed with restaurants, bars, shopping centres, tennis courts and playgrounds, swimming pools and spa. Seaside villas, apartments and terraced houses with all comfort are also available. Established in 1999 with the purpose of optimizing tourism development on the south eastern coast, the consortium acts as point of contact for tourists and companies interested in what members can offer. Also, the consortium tries to improve incoming tourism and increasing tourist offer through policies based on respect for the environment and cultural identity. Das Tourismuskonsortium Costa Rei vereint ca. 40 Betriebe aus dem Sarrabus, darunter Unternehmen aus dem Bereich Service, Agrituranbieter, Ferienanlagen und Feriendörfer, Hotels, 3/4 - Sterne Campinganlagen mit Restaurant, Bar, Einkaufsmarkt, Tennis – Basketball-Fußballplatz, Schwimmpool, Wellness-Center und weitere Serviceeinrichtungen. Ferienwohnungen/Aparatments, die mit jedem Komfort ausgestattet sind und in verschiedener Entfernung zum Meer gelegen sind. Das Konsortium ist 1999 mit dem Hauptziel gegründet worden, das Tourismusangebot an der Südostküste Sardiniens auszubauen; es ist auch Treffpunkt für daran interessierte Touristen und Mitglieder des Konsortiums. Das Konsortium möchte die Qualität des Ferienangebots steigern und die Nutzung des Gebiets erweitern, jedoch immer in Einklang und Respekt mit der kulturellen Identität und dem Schutz der natürlichen Ressourcen des Sarrabus.

Siamo a vostra disposizione presso l'Ufficio Turistico di Costa Rei, in piazza Nostra Signora di Bonaria, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13


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Muravera, situata lungo l’Orientale Sarda, è il centro più importante del SarrabusGerrei. Fu dominata dai Pisani fino al 1324, e da allora fu protetta dalla famiglia Carroz, appartenente alla contea di Quirra, fino al 1839, anno in cui i feudi furono aboliti. All’interno del paese è possibile visitare monumenti d’interesse storico: la chiesa di San Nicola del 1400, di stile tardo-gotico e il Portico Petretto del XIX secolo. Sul litorale si ergono la Torre dei Dieci Cavalli risalente al XVI secolo e quella di Torre Salinas, nate per contrastare le incursioni saracene. Nella marina di San Giovanni non solo sabbia e acqua chiarissima, ma anche l’omonima peschiera, in cui sono allevate decine di specie diverse di pesci, che si potranno gustare freschissimi in tutti i ristoranti della zona, un chiosco per rinfrescarsi dopo una partita a beach-volley, un’area per il noleggio dei pedalò. La spiaggia di Torre Salinas, incuneata fra gli scogli che la separano dalla località Colostrai, non lontana dalla salina, in cui vivono per alcuni mesi dell’anno splendidi fenicotteri rosa, che trovano qui e nel complesso degli stagni vicini una vera oasi naturale. E ancora, le spiagge di Cristolaxedu e Colostrai, sabbia finissima e sconfinata, e circondate da un’inviolata campagna e da uno specchio d’acqua qual è lo stagno di Colostrai, dove cormorani, fenicotteri, aironi, tuffetti, riposano nei mesi più caldi. Colostrai dal 1989 è

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Muravera lunghe spiagge bianche

Long white beaches NUMERI UTILI COMUNE di MURAVERA Comune / Town hall 070 99001 Ospedale / Hospital 070 609991 Guardia Medica / First-aid station 070 6097737 Carabinieri / Police station 070 9930522 Guardia Forestale / Forest Rangers 070 9930545 Info. Turistiche / Tourist info 070 991350 Farmacia / Chemist’s 070 9930566

Muravera is the most important centre of Sarrabus-Gerrei and it's located along the Orientale Sarda main road.It was ruled by the Pisans until 1324,and since then it was protected by the Carroz family, part of the county of Quirra, until 1839 when this kind of domain was abolished. Inside the small town you can visit monuments of historical importance: the Late Gothic church of San Nicola (1400) and the Portico Petretto of the 19th Century. On the coast stand the Torre dei Dieci Cavalli (The tower of the ten horses) of the 16th Century and Torre Salinas,erected in order to contrast Saracen attacks. Not only sand and clear water in the marina of San Giovanni, but also a kiosk where you can freshen up after a beach-volley match,a pedal boat rental and the homonymous fish-pond, where dozens of different fish species are farmed and then can tasted in every restaurant of the zone Torre Salinas beach, wedged into rocks which separate it from Colostrai, is not far from the salina where beautiful pink floyds can find a natural oasis for some months every year.Moreover,Cristolaxedu and Colostrai,endless finest sand beaches surrounded by incontaminated nature and the expanse of water of Colostrai where cormorants, pink floys, herons and dabchicks can rest in the hottest months. It has been a protected area since 1989 and only a fishermen's cooperative, which has safeguarded the rarest species, is allowed to fish. Costa Rei, half way between Muravera and Villasimius, is without any doubts the most known spot of Muravera. Muravera has a small but efficient hospital, all kinds of shops, an info-point and a local radio which plays the songs of the summer. During the summer we can count many feasts and festivals.The pedestrain zone in the centre of the area, makes it possible for people to have a walk or go shopping in complete tranquillity

un’area protetta dove la pesca è permessa esclusivamente ad una cooperativa di pescatori, che ha salvaguardato nel tempo le specie più rare. La località più conosciuta per le sue spiagge e appartenente a Muravera, è senz’altro Costa Rei, a metà strada fra Muravera e Villasimius. Muravera è dotata di un piccolo ma efficiente ospedale, negozi di ogni tipo, un punto informazioni e una radio locale che diffonde nell’etere la musica dell’estate. Feste e sagre paesane sono numerose durante la stagione estiva. L’isola pedonale nel centro della zona consente di passeggiare e fare shopping in totale tranquillità.


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La storia meravigliosa di Costa Rei Come nelle favole, la storia turistica di Costa Rei comincia nel momento in cui un ragazzo di 22 anni, figlio del titolare di una agenzia immobiliare belga, sente parlare per la prima volta di un certo Aga khan, che aveva appena comprato 2000 ettari di terreno sulla costa nord orientale della Sardegna con l’intenzione di insediare un centro turistico. Era nato il mito della Costa Smeralda”. In quel lontano 1962, la notizia fece sognare il giovane Guido Van Alphen, che decise di partire alla volta dell’isola dei suoi sogni : la Sardegna. Aveva già sentito parlare da alcuni connazionali di un lembo di costa sarda ancora inesplorato, non troppo distante dal capoluogo isolano ma ancora selvaggio. Arrivato a Cagliari e ottenuto il primo contatto con un intermediario del luogo, conosce il giovane Pietro Valerio, sposato con una ragazza di Villasimius e trasferitosi in Sardegna dalla penisola . Valerio conosceva bene le località più belle del sud est e le famiglie di pastori provenienti dalla Barbagia, che allora erano gli unici possidenti terrieri della costa sud orientale. Inizia così il viaggio di Guido van Alphen uno dei tanti pionieri che hanno fatto la storia del turismo

locale e che grazie al suo intuito imprenditoriale diede non solo i natali ma anche il nome ad una delle più importanti località turistiche della Sardegna. Nel 1962 il golfo che adesso si chiama Costa Rei era una zona ad esclusiva vocazione pastorale, con oltre 15 chilometri di spiagge vergini. Non esistevano strade, e raggiungere la località in auto era impresa ardua e faticosa. Dopo svariati chilometri di strada bianca, il premio di tanta fatica era comunque la visione di scenari mozzafiato, che si presentavano lungo la strada panoramica che partendo dal golfo di Cagliari collegava il Capoluogo alla costa orientale. Passando per Solanas e procedendo verso Villasimius, s’incominciavano comunque ad intravedere le prime, timide avvisaglie di quella che poi si sarebbe rivelata una vera e propria industria turistica. La prima struttura turistica ricettiva sorgeva a Torre delle Stelle, un villaggio di proprietà di uno svizzero, e pochi chilometri più avanti si intravedeva quello che poi diventerà il Grand Hotel Capo Boi, di proprietà di un belga , sito a poca distanza dal centro urbano dell’attuale Comune di Villasimius. Allora, appena 50 anni fa, Villasimius era un piccolissimo

Barbagia Il suo nome sembra derivare dal latino Barbaria perché fu a lungo una zona resistente alla colonizzazione romana della Sardegna, tanto da latinizzarsi in ritardo rispetto al resto dell'isola:in tal senso va ricordato che il termine "Barbarus" designava in senso letterale coloro i quali non erano cittadini romani e non parlavano dialetti latini.Gli abitanti di questa regione sono chiamati "barbaricini".Il termine Barbagia venne esteso dai Romani a tutti quei territori sardi fortemente resistenti alla colonizzazione

The wonderful story of Costa Rei As in a fairy tale, the tourist history of Costa Rei began when a 22 year old boy, son of the owner of a Belgian estate agency, heard for the first time about a certain Aga khan, who had just bought 2,000 hectares of land on the north east coast of Sardinia with the aim of establishing a tourist centre. And so the legendary Costa Smeralda was born. Back in 1962, the news started the young Guido Van Alphen dreaming, and he decided to set off towards the island of his dreams: Sardinia. He had already heard from a few of his compatriots about a corner of the Sardinian coastline that was still unexplored, not too far from the island’s principal city but still wilderness. And so began the journey of Guido van Alphen, one of the many pioneers who created the history of localized tourism and who, thanks to their entrepreneurial spirit, gave not only life but also a name to one of the most important tourist areas in Sardinia. In 1962 the gulf which is now called Costa Rei was an area dedicated solely to sheep farming, with over 15 kilometres of untouched beaches. Roads were non-existent, and reaching the area by car was a difficult and exhausting task. Proceeding towards Castiadas and Muravera one came across only vast areas of uninhabited wilderness, and enormous beaches of the whitest sand bordered by a dense Mediterranean maquis. After Villasimius, the first inhabited centre consisted of a recently discontinued penal colony of former prisoners from the Castiadas prisons, and Oliaspeciosa which later became a municipality. Over the course of a long journey along the east coast as far as Tortoli, Dorgali and the Costa Smeralda, Guido van Alphen carefully evaluated the various options and sites of great tourist interest, yet decided to opt for the purchase of the land belonging to the shepherds of Villagrande situated in the Municipality of Muravera. In short, the first Costa Rei S.p.A company was born. The origin of the name Costa Rei In the 1960s, areas of land could be located only thanks to military maps, which could only be bought in Cagliari. On one of these maps you could make out a lagoon called Piscina Rei and a small hill that was called Sa Punta Rei. Costa Rei immediately jumped out as the perfect name, a tourist brand, exotic. It was therefore decided to also name the first hotel built on the coast Hotel Villa Rei. From then on the name Costa Rei was used to refer to the whole Gulf, from Cala Sinzias as far as Capo Ferrato.The hotel Villa Rei opened the Costa Rei tourist season at the beginning of summer 1965. Other pioneers arrived, also from Belgium, who embarked on the task of parcelling out the land.The first Villas, perfectly integrated into the surrounding area, were designed and constructed with a flat roof covered with earth where a garden could be cultivated. The original idea was to make the structures invisible in the middle of the Mediterranean maquis, so as not to deface in any way the wild and enchanting landscape that was to greet the first guests of Costa Rei.

Villasmius Durante il medioevo il insediaprincipale mento era sorto nei pressi del promontorio di Capo Carbonara. L'antica cittadina viveva proprio grazie all'attività dei carbonai che potevano sfruttare le ampie distese boschive dei monti circostanti. Il centro era comunemente chiamato in lingua sarda Crabonaxia” ,tradotto in Italiano come '' Carbonara''. Costa Rei, Guido Van Alphen sulla spiaggia

borgo di pescatori e carbonai che offriva ai visitatori soltanto piccolo albergo ristorante , la “Stella d’Oro”,un solo bar ed un distributore di carburante. Procedendo verso Castiadas e Muravera si potevano trovare solo estese aree disabitate e selvagge, enormi spiagge di sabbia bianchissima contornata da una foltissima macchia mediterranea. Dopo Villasimius, il primo centro abitato era costituito dalla colonia degli ex detenuti delle carceri di Castiadas , appena dismessa, e da Oliaspeciosa poi diventato Comune. Nel corso di un lungo viaggio lungo la costa orientale, fino a Tortolì , Dorgali e la Costa Smeralda Guido van Alphen valuta attentamente le varie proposte ed i siti di maggior interesse turistico, e decide comunque di optare per l’acquisto delle terre di proprietà dei pastori di Villagrande site nel Comune di Muravera. Nel frattempo in Belgio, grazie alla buona pubblicità del padre e della sua Agenzia Immobiliare, il giovane Guido non fa fatica a trovare i soci di capitale per costruire un albergo ed un villaggio turistico. Si trattava di una strategia utile per far salire sensibilmente i valori dei terreni che s’intendevano acquistare per poi rivendere ai suoi stessi connazionali. In breve nasce la prima società Costa Rei S.p.A. Subito dopo altri pionieri, sempre dal Belgio, intraprendono la realizzazione delle prime lottizzazioni. Con le imprese approdarono a Costa Rei anche le opere di un giovanissimo architetto il belga Eric Balliu, vincitore del prestigioso Premio Roma Architettura, che aveva deciso di mettere alla prova il proprio ingegno e la propria creatività proprio a Costa Rei. Fu Eric Balliu a concepire il disegno delle prime Ville, perfettamente integrate con l’ambiente circostante, realizzate con un tetto piano e ricoperto di terra per poterci coltivare un giardino. L’idea, peraltro oggi attualissima, era nata con l’intento di rendere invisibili le costruzioni all’interno della macchia mediterranea, in modo da non deturpare in nessun modo lo scenario selvaggio e suggestivo che si sarebbe prospettato ai primi ospiti di Costa Rei. Purtroppo non la videro in questo

modo i costruttori che arrivarono successivamente . Per loro le costruzioni , soprattutto se belle, dovevano poter essere ammirate e non nascoste . L’ origine del nome Costa Rei Negli anni 60 i terreni potevano essere individuati solamente grazie alle carte militari, acquistabili solo a Cagliari c/o la libreria Dessì. In una di queste carte, si poté notare uno stagno che si chiamava Piscina Rei ed una collinetta che si chiamava

alcune foto storiche di Costa Rei

Sa Punta Rei. Costa Rei apparve subito un nome azzeccato, un marchio turistico, esotico. Si decise pertanto di chiamare anche il primo albergo nato sulla costa con il nome di Hotel Villa Rei. Subito dopo, con la prima pubblicità stampata, si utilizza il nome Costa Rei per tutto il Golfo, da Cala Sinzias fino a Capo Ferrato.L’albergo Villa Rei apre la stagione turistica di Costa Rei all’inizio dell’estate 1965.


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Villaputzu, gioiello della costa sud est Villaputzu, situato all'estremo nord del Sarrabus, è un centro che si è sviluppato intorno al X secolo: a questo periodo risalgono, infatti, le prime incursioni arabe contro le coste, che provocarono la migrazione della popolazione locale verso l'interno. A pochi chilometri dal paese si può raggiungere la località Porto Corallo, area costiera costituita da un lungo arenile interrotto in un tratto dalla foce del Flumendosa, il secondo fiume dell'Isola, che separa Villaputzu da Muravera. Porto Corallo è così chiamato poiché nelle insenature tra gli scogli è possibile estrarre frammenti di splendido corallo. Da alcuni anni è in funzione il porto, capace di 500 posti barca. Antistante il porto, sorge la Torre edificata dagli spagnoli nel XVI secolo per contrastare le aggressioni dei pirati barbareschi. Patrimonio culturale di Villaputzu sono anche il castello di Quirra e la torre di Murtas: il primo, situato vicino la chiesa di San Nicola, poco distante dal paese, fu per diversi decenni residenza dei conti Carroz, dotato di torri, di un cortile interno e di alcuni ambienti tipici delle costruzioni del periodo, come l'abitazione del castellano, la

cappella e l'armeria. La seconda invece fu costruita circa un secolo dopo il castello per fermare gli attacchi costieri e, insieme alla torre di San Lorenzo e a Torre Motta, fa parte del sistema difensivo predisposto nei secoli. Il paese organizza nel periodo estivo, così come nell'arco dell'intero anno, manifestazioni e festività: una delle più emozionanti, durante l'estate, è la festa in onore della Madonna del Mare, che si tiene in agosto a Porto Corallo. vista sulla prima spiaggia

NUMERI UTILI Comune / Town hall 070 997013 Ospedale / Hospital 070 609991 Guardia Medica / First-aid station 070 6097737 Carabinieri / Police station 070 997022 Porto Turistico / Small harbour 393 9238334 Info. Turistiche / Tourist info 070 996134 Farmacia / Chemist’s 070 997052

Info www.comune.villaputzu.ca.it

Un piccolo paradiso Tra le più note località turistiche come Villasimius, Costa Rey e Muravera, fa timidamente capolino Porto Corallo, uno squarcio di terra bagnato dal mare e protetto dalle montagne. Distese di sabbia, dal tipico colore argentato,sono interrotte da spettacolari scogliere su cui ci si può distendere per godersi il sole; lungo tutta la costa sono sparse piccole calette dove poter stare in totale tranquillità, insenature naturali creano specchi d’acqua cristallina in cui ci si può immergere per ammirare la flora marina. Dalla stessa spiaggia basta voltare lo sguardo per accorgersi di esser immersi nel verde della macchia mediterranea, colori e profumi danzano magicamente tra ginepri, querce secolari, olivastri e immancabili distese di mirto selvatico. Porto Corallo è un piccolo paradiso dotato di ogni confort. Dal porticciolo inizia la passeggiata sul litorale dove possiamo trovare un grazioso campeggio ed alcuni punti ristoro sino ad arrivare alla spiaggia attrezzata con Chioschi, servizio di noleggio ombrelloni e sdraio e un diving center. Poco distante sorge il villaggio turistico, di recente costruzione, con deliziose case in pietra e dai tipici colori mediterranei. Casa vacanze, Impianti sportivi, market, fast food, tabacchi, pizzerie e ristoranti con terrazza sul mare per scoprire ed apprezzare i sapori eno-gastronomici tipici del sud sardegna, variando tra pesce del golfo e saporite carni locali accompagnati da ottimi vini nostrani. Nel cuore del villaggio un

attrezzata isola del benessere è a completa disposizione per farti passare una vacanza all‘insegna del relax con saune, massaggi, docce emozionali, palestra e piscina, e del divertimento con animazione diurna e serale sia per gli adulti che per i più piccini. Insomma, Porto Corallo è una tappa che non deve mancare nell’itinerario delle vostre vacanze. Villaputzu, spiaggia di Porto Tramatzu La Torre di Porto Corallo

Villaputzu jewel of south east coast On the extreme North of Sarrabus,Villaputzu developed around the 10th Century when the Arabs started raiding the coasts,thus forcing the local popolation into migrating inwards.Only a few kilometers away is Porto Corallo, a long sandyshore interrupted at a point by the mouth of the Flumendosa,the longest river of the island,which separates Villaputzu from Muravera.Porto Corallo owes its name to the coral which can be extracted from its creeks. A port capable of welcoming 500 boats has being operating for some years.Torre di Porto Corallo (The Tower of Porto Corallo) stands opposite the port.This tower was built by the Spanish in the 16th Century in order to contrast the pirates' aggressions.Castello di Quirra (The Castle of Quirra) and (La Torre di Murtas) are also part of the cultural inheritance of Villaputzu. The Castle is close to Chiesa di San Nicola (The Church of San Nicola), not far from the small town.With its towers, an inner garden and some typical rooms of the period, such as the accomodation of the lord of the manor, the chapel and the armoury, this Castle was the residence of the Earls of Carroz for several decades.The Tower of Murtas was built about a century later, in order to stop attacks from the coast.Other examples of this defensive system are Torre di San Lorenzo (The Tower of San Lorenzo)and Torre Motta (The Tower of Motta). Villaputzu organizes shows and feasts all year long. One of the most moving Summer feasts is the Feast in honour of Madonna del Mare (Madonna of the Sea), held in August in Porto Corallo. In addition to the most known tourist destinations Villasimius, Costa Rey and Muravera, there is a less famous, yet fascinating place to see in the area: Porto Corallo, a small patch of land washed by the sea and protected by the mountains. Long, silver-coloured sand beaches alternate with gorgeous reefs where you can lay down and sun bathe.There are many small coves scattered along the coast, where you can swim and relax, mirror calm creeks where you can admire the lush sea flora. And, if you just turn around, you will discover that you are immersed in the green of Mediterranean shrub, full with colours and fragrances that pervade junipers, century-old oaks, oleasters, and wide streeps of myrtle. Porto Corallo is a small paradise, equipped with all sorts of comforts. From the small harbour you can take a walk on the coastline, where you will find a nice camping place, some picnic areas and finally the beach, equipped with refreshment booths, sunshade and deck-chair rent service, as well as a diving center.Close to the beach there is a recently built tourist resort, with its pretty stone houses in the typical Mediterranean colours.There are houses for rent, sport facilities, a supermarket, fast-food, tobacconist’s, pizzerias and restaurants with terraces facing the sea, a real chance to discover the wine and gastronomic treasures of South Sardinia:from fish of the bay to the delicious local meat dishes to be tasted with the excellent Sardinian wines.The resorts has also a wellness center, where you will can enjoy relax with sauna, massage, multi-sensory shower, gym and swimming pool.There’s also entertainment for all: children and adults, during the day as well as in the evening. In short, Porto Corallo is indeed worth a stop during your holiday itinerary.

Villaputzu liegt im extremen Norden des Sarrabus und ist ein Zentrum, das sich um das 10. Jahrhundert entwickelt hat:in diese Zeit sind auch die ersten Einfälle der Arabier an den Küsten zurückzuführen,welche die Wanderung der lokalen Bevölkerung in das Landesinnere provozierten. Wenige Kilometer vom Ort entfernt befindet sich die Lokalität von Porto Corallo,Küstenstück,aus einem sandigen Küstenstreifen bestehend,der in einem Stück von den Mündung des Flumendosas- der längste Fluss Sardiniens,der Villaputzu von Muravera trennt- unterbrochen wird.Porto Corallo wird so genannt,weil von den Einbuchtungen zwischen seinen Klippen Bruchstücke von wundervollen Korallen zu gewinnen sind. Seit einigen Jahren ist der Hafen in Betrieb, mit 500 Bootsplätzen.Dem Hafen gegenüber liegt der Turm von Porto Corallo- im 16.Jahrhundert von den Spaniern gebaut, um den Überfällen der barbarischen Piraten entgegenzuwirken. Kulturelles Erbgut von Villaputzu sind auch das Schloss von Quirra und der Turm von Murtas.Das erstgenannte liegt nahe der Kirche von San Nicola,nicht weit von der Ortschaft entfernt,das Schloss war jahrzehntelang die Residenz der Grafen von Carroz ,es besteht ausTürmen,einem Innenhof und einigen Bereichen,die für Konstruktionen dieser Zeit typisch sind,wie das Haus des Schlossherrn,die Kapelle und dieWaffenkammer.Der Zweitgenannte wurde ca.ein Jahrhundert nach dem Schloss gebaut, um den Angriffen an den Küsten entgegenzuwirken, gemeinsam mit den Türmen von San Lorenzo und Motta ist er Teil eines über Jahrhunderte vorbereiteten Verteidigungssystem. Die Gemeinde organisiert im Sommer und auch das ganze Jahr über Veranstaltungen und Feste. Eines der emotionsreichsten Feste wird während des Sommers veranstaltet, es ist das Fest zu Ehren der Madonna des Meeres, welches im August am Hafen von Porto Corallo stattfindet. Neben den bekanntesten touristischen Zielen, wie Villasimius,Costa Rey und Muravera,gibt es im Gebiet einen weniger bekannten,obwohl faszinierenden Ort,den man besuchen muß: Porto Corallo,kleine Landsstrecke zwischen Meer und Bergen.Lange,silberfarbene Sandstrände wechseln mit dem herrlichen Felsenriff, wo man liegen und sonnenbaden kann.Es gibt zahlreiche kleine Büchte, wo man schwimmen und sich entspannen kann, sowie die üppige Meerflora bewundern kann.Man braucht nur auf das Landsinnere zu blicken,um den Mittelmeerbusch zu entdecken,die üppige,farbenprächtige und duftreiche Vegetation,die inmitten von Wacholdern,jahrhundertenalten Eichen,Oleastern und Myrten wächst. Porto Corallo ist ein kleines Paradies mit allem Komfort.Von dem kleinen Hafen her,kann man an der Küste entlang spazieren:dort findet man einen schönen Campingplatz, einige Picknicksgebiete und schließlich den Strand, der mit Kiosks, Sonnenschirm- und Liegestuhlverleihservice, sowie einem Diving Center ausgestattet ist. In der Nähe des Strandes befindet sich ein neulich eröffnetes Touristenressort mit hübschen Steinhäusern in den typisch Mittelmeerfarben. Es gibt einen Hausvermietungsservice, Sportanlagen, einen Supermarkt, Fast-food, Tabakladen, Pizzerias und Restaurants auf Terrassen zum Meer: eine einzigartige Gelegenheit, um die Schätze der Wein- und Esstradition Süd-Sardiniens kennenzulernen und zu genießen, vom Fisch aus Bucht bis auf das köstliche Fleischgerichte, die man mit dem vorzüglichen sardischen Wein kosten kann. Das Ressort hat auch ein Wellness Zentrum, das allerlei Entspannung anbietet mit Sauna, Massage, Erlebnisdusche, Fitnesscenter und Schwimmbad. Unterhaltung für alle, Kinder oder Erwachsene,tagsüber und am Abend ist auch garantiert.Es lohnt sich also,Porto Corallo in Ihre Urlaubsroute einzuschließen!


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Il Sarrabus vanta un territorio ricco di attrattive ambientali e paesaggistiche che si apprezzano particolarmente nelle aree protette come il Parco dei Sette Fratelli e il Parco Geo-Minerario ove gli arbusti lambiscono le antiche cave e i caratteristici giacimenti. È questo un magnifico “ensamble” naturalistico, fatto di ampie zone montuose e aree costiere che si incontrano creando panorami mozzafiato a perdita d'occhio. Le coste si sviluppano per oltre 35 km, con un'alternanza di meravigliose spiagge e incredibili calette bagnate da acque cristalline. Ma il Sarrabus non è solo il racconto esemplare di una Sardegna tutta da scoprire nelle sue peculiarità naturalistiche. Le tracce di antichissime civiltà, rappresentano una delle più interessanti risorse turistiche di questo territorio. Basti pensare alle “Domus de Janas”, antiche tombe scavate nella roccia. Accanto ad esse, meritano una menzione i caratteristici “nuraghi”.

Di questi antichi edifici, il Sarrabus conserva alcuni importanti esempi. Il nuraghe di S’Omu e S’Orcu in località Santa Giusta, è il più grande della zona. In questi ultimi anni, sono molteplici le iniziative che hanno dato nuovo impulso alla valorizzazione del grande patrimonio storico-culturale del Sarrabus. I musei archeologici presenti, offrono al turista che voglia approfondire le proprie conoscenze su questo territorio, interessanti testimonianze del passaggio di molti popoli che qui hanno vissuto in epoche remote. Antichi sardi, romani, fenici e spagnoli. Una delle località più affascinanti è Castiadas (piccola frazione di Muravera). Qui è possibile visitare le affascinanti carceri ottocentesche, così ricche di storia e di mistero. Da vedere sono anche l’antichissimo complesso megalitico di Cuili Piras (composto da ben 53 Menhirs disposti secondo le posizioni astrali) e le vicine tombe dei giganti, ubicate a poca

Magical landscapes in the heart of Sarrabus By virtue of its location, Sarrabus boasts an area rich in environmental attractions which enchant the visitor. The thick vegetation, composed primarily of Mediterranean scrub, makes the air fresh and full of aromas. The lush green area extends to the Sette Fratelli Park and the Geo-Mining Park of Sardinia. The mountains and coastal areas offer breathtaking views. The coast is over 35 kilometres long, with incredible beaches and coves whose clear crystal sea and fine sand make one think of the Caribbean islands. Traces of ancient civilizations can be found at the incredible "Domus de Janas", ancient tombs carved into the rock. These structures take various forms and are now part of the Church of San Vito and San Priam and are one of the great traditions of the ancient civilization of Sardinia. The "Nuraghe" are also of great interest. Of these old structures, Sarrabus has some important examples and S'Omu e S'Orcu Nuraghe in Santa Giusta is the largest in the area. The archeological museums contain interesting evidence of the passage of many peoples who have lived and colonized these places including Ancient Sardinians, Romans, Phoenicians and Spanish. At Castiadas you can visit nineteenth-century prisons, rich in history and mystery. Even more interesting is the ancient megalithic complex of Cuili Piras, made up of 53 Menhirs, and the nearby Tombs of the Giants. San Vito is known for its silver mines and is also the home of the "Launeddas", an ancient wind instrument consisting of a series of tubes placed side by side which, for their tone and sound produced, are very similar to bagpipes. A few kilometres from San Vito we find Castiadas Villaputzu, whose old town is rich in cultural, historical and archaeological sites. The pretty church of St. George the Martyr and St. Bridget are examples. Outside the village you can visit the medieval Quirra Castle and the beautiful St. Nicholas Church at the foot of the settlement. The castle was built around 1100 by the rulers of the kingdom of Cagliari to defend the territories bordering the Gallura. Muravera is one of the most popular places for tourism for "connoisseurs". Renowned for its beaches, it is also well known for the many festivals held during the year which liven up the main streets. Tourists can enjoy clubs, local pubs and also beach parties and stay in holiday resorts, hotels, campsites and accommodation of all kinds. With its lush vegetation and precious fauna, the many colours and unique flavours of a delicious but simple cuisine, Sarrabus is the ideal place for an unconventional and never boring holiday!

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Magie di paesaggi nel cuore del Sarrabus

distanza. Emozionanti sono anche le miniere d’argento del molte Narba, a San Vito. Luoghi dimenticati dalla civiltà. Abbandonati nel loro silenzio da tempo immemore e per questo, ancor più suggestivi da visitare. A pochi km da San Vito e Castiadas sorge Villaputzu, che vanta un centro urbano di notevole interesse storico nel quale fanno capolino le graziose chiesette di San Giorgio Martire e Santa Brigida. Fuori dal paese sorge il Castello medievale di Quirra (1100 circa) e la bellissima chiesa di San Nicola, posta ai piedi dell’insediamento. Muravera è ancor più rinomata per un turismo da “intenditori”, sia per la bellezza delle spiagge che per le molteplici sagre che durante l'anno ne animano le vie centrali. Unitamente alla sua natura, così bella e al contempo selvaggia, il Sarrabus offre un’infinità di divertimenti e strutture ricettive d'ogni sorta, soprattutto grazie alla vicinanza con Cagliari, Villasimius e

Costa Rei, veduta aerea Der Sarrabus bietet ein Gebiet reich an Naturschönheiten, die jenen entzücken, der ihn zum ersten Mal entdeckt. Die dichte Vegetation, hauptsächlich aus Mittelmeermacchia bestehend, verleiht diesem Gebiet eine frische Luft reich an einzigartigen Düften, die heute hauptsächlich die Stadtbewohner nicht mehr kennen. Das Grün der Natur erlebt man im geschützten Park der Sieben Brüder. Berge und Küsten wechseln sich ab und verleihen dieser Zone eine einzigartige Schönheit. Die Küsten bieten herrliche Strände und Einbuchtungen, man könnte denken, man befindet sich auf den karibischen Inseln, doch wir sind in Sardinien! Es ist eines der schönsten Gebiete der gesamten Insel. Hier befinden sich auch die berühmten Domus de Janas, Felsengräber, die heute ein Teil der Kirchen von San Vito und San Priamo sind. Die Nuraghe von S' Omu e S'Orcu im Gebiet von Santa Giusta ist die eindrucksvollste in dieser Zone. Der Sarrabus ist reich an Geschichte, der Tourist hat die Möglichkeit seine Kenntnisse über die Geschichte und Kultur Sardiniens zu vertiefen und es lohnt sich, auch diesen Teil Sardiniens zu besuchen. Castiadas, Ortsteil von Muravera ist eine der beeindrückendsten Ortschaften dieses Teils Sardiniens. Sehr interessant ist der megalithische Komplex von Cuili Piras, aus 53 Menhiren bestehend. San Vito ist bekannt wegen des Silberstollens des Berges Narba. Hier findet man auch die "launeddas", ein altes Musikinstrument. Villaputzu, in der Nähe von San Vito und Castiadas, ist reich an historischen, kulturellen Attraktionen, hier befinden sich die zwei kleinen, sehenswerten Kirchen des Hl. Märtyrers Georg und der Hl. Brigitte. Am Ortsende befindet sich das mittelalterliche Schloss von Quirra und die Kirche des Hl. Nikolaus. Das Schloss wurde um das Jahr 1100 erbaut, um die Grenzgebiete mit der Gallura zu verteidigen. Auch in Muravera befinden sich sehr schöne Strände, sehr berühmt ist das lokale Volksfest der Zitrusfrüchte. Der Sarrabus befindet sich in der Nähe von Cagliari, Villasimus und Costa Rei. Für die Freizeit gibt es Diskotheken, Lokale, Pubs und es werden öfters auch Strandfeste organisiert. Die Feriendörfer, Hotels und Campingplätze bieten Unterkunft je nach Wahl. Das Angebot für den Touristen ist sehr vielfältig und reich an Abwechslung. Der Sarrabus ist nicht der Ort für einen konventionellen, üblichen Urlaub.

Costa Rei (centri di maggior affluenza turistica della zona). L'offerta al turista è davvero variegata e rende questo territorio una meta ideale per una vacanza non convenzionale e mai scontata

San Vito, Monte Lora

San Vito, domus de janas


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A Porto Corallo la 14^ Festa del mare Dal 14 al 17 Agosto gli artigiani in mostra con i migliori prodotti della tradizione Questa, manifestazione, arrivata alla sua 14ma edizione, ha visto negli anni un sempre maggiore interesse da parte di turisti e residenti, con un numero di presenze sempre più rilevante, tanto da riconfermarla come una delle più importanti manifestazioni estive dei tutta la costa sud orientale. Tra i principali eventi organizzati in questi giorni all’insegna del folklore e delle tradizioni, grande successo riscuote “la Fiera Turistica dell’ e dell’ Artigianato Agroalimentare del Sarrabus Gerrei”. Una manifestazione, voluta diversi anni fa, dalla Pro Loco di Villaputzu in collaborazione con il CNA zonale (Confederazione Nazionale Artigiani ). Circa 40 ogni anno le aziende in mostra, provenienti dal settore dell’artigianato artistico, e del comparto Agroalimentare locale. Oltre alle esposizioni a cura degli artigiani, ogni sera vengono offerte direttamente dai produttori varie degustazioni di prodotti tipici. All’insegna del gusto, delle tradizioni e del folklore si promuove la Sardegna. In programma: “la sagra dei ravioli” e “la sagra del pesce”, curate dalla Pro Loco di Villaputzu che impegna tutti i soci nel cucinare e servire

a migliaia di turisti i piatti più tipici. Ogni serata della “Festa del Mare” si conclude con uno spettacolo d’intrattenimento musicale. Ci riempie il cuore di gioia vedere quanto è cresciuta la Festa della Madonna del Mare, nata 14 anni fa grazie alla volontà e alla devozione dei soci Proloco, oggi sempre più partecipata e ricca d’intrattenimenti. Venite a trovarci, oltre al mare, vi offriamo un accoglienza fatta di cose semplici ma genuine, grazie alle nostre genti e agli ottimi prodotti della nostra terra assaporerete e scoprirete la vera Sardegna sud orientale. La Proloco di Villaputzu

“14th Festa del Mare” (Sea fest) at harbour of Villaputzu 14st Festa del Mare (Sea Festival) at the harbour of Villaputzu, Porto Corallo, from 14 to 17 August 2011. The Festa del Mare has become over time one of the most important summer events in the east coast of Sardinia. Many events are scheduled during the Sea Festival, such as the Tourist Fair of Handicraft and Agricultural/gastronomic products of the Sarrabus area, organized by Villaputzu’s Tourist Office. Every year, about 40 artisan and food processing firms present their best products. In the evening there will be typical product tasting sessions offered by producer. There will be a Fish festival, organized by Tourist Office in order to make tourists acquainted with the most typical Sardinian dishes, as well as two exhibitions on wheat and cheese, showing the different phases of their processing and production. Every evening, the Sea Festival will end with a music show. Come and visit us: you’ll enjoy a warm and genuine welcome and discover the real South-east Sardinia!


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San Vito il cuore del sarrabus Nella zona più interna della suggestiva ed affascinante regione geografica del Sarrabus, si staglia San Vito: paese incantevole e di antiche origini può vantare un patrimonio ambientale incontaminato e di straordinaria bellezza, in grado di integrare il turismo costiero, offrendo le condizioni ideali per scoprire attraverso escursioni, itinerari e percorsi eno-gastronomici, il sapore vero della Sardegna. A poca distanza da San Vito si trovano le “Domus de Janas”, tombe rupestri risalenti a circa 4000 anni fa ed il “Monte Lora”, dall’enigmatico profilo di donna dormiente. Nella parte alta del paese merita invece di essere visitata la chiesa medioevale di San Lussorio, risalente al XIV sec., mentre a San Priamo, frazione di San Vito, è possibile ammirare l’omonimo santuario, una chiesetta del XIII sec. che sorge arroccata su una montagna, caratterizzata dalla presenza, al suo interno, di una Domus de Janas dalla quale sgorga una sorgente dalle acque anticamente ritenute miracolose. Nelle vicinanze si scorge imponente la figura del nuraghe “Asoro”, com-

plesso nuragico edificato con tecnica megalitica del tipo pseudo-nuraghe. San Vito non è solo ambiente, ma è anche ricco di artigianato e tradizioni, tra cui è d’obbligo la citazione dell’antico e originale strumento musicale a fiato “Le Launeddas” o “Sonus de Canna”, di cui San Vito vanta i principali maestri. La cucina locale, semplice e genuina, è arricchita da mille sapori, tra i quali in particolare quelli della “Prazzira”, pizza tipica sanvitese formata da ingredienti poveri, ma sapientemente mescolati tra loro. Altra caratteristica sono gli arrosti di porchetto e di capra e le grigliate di pesce, come testimoniano le feste e le sagre paesane appositamente organizzate. Per ultimi, ma non per questo meno importanti e rinomati, i formaggi, i vini e i dolci tipici del territorio ottenuti da una sapiente lavorazione del formaggio e delle mandorle.

Natura e testimonianze storiche rendono d’obbligo una visita in questo paese che si trova nella zona più interna del territorio sarrabese NUMERI UTILI COMUNE di SAN VITO Comune / Town hall 070 9927034 Ospedale / Hospital 070 609991 Ente Foreste della Sardegna 070 9929059 Carabinieri / Police station 070 9927022 Vigili del Fuoco / Fire Brigade 070 9929006 Info. Turistiche / Tourist info 070 9929035

San Priamo, il santuario

Farmacia / Chemist’s 070 9927024

The heart of Sarrabus

Nuraghe Asoru

San Vito liegt im Landesinneren der Gegend des Sarrabus und wird von den Flüssen Flumendosa und Flumini Uri durchquert. Es wird vermutet, dass das Dorf im Mittelalter entstand. Es hat seinen Namen seinem Schutzpatron zu verdanken, dem die heute restaurierte Gemeindekirche gewidmet ist. Im Inneren der Ortschaft haben die Gassen ihren antiken Charme behalten, während in der„via Nazionale“ einige Häuser im liberalem Stil zu sehen sind. Wendet man sich Richtung Monte Narba, in der Lokalität von Santa Rosa, ist es möglich eine Nekropolis zu sehen, welche auf 4000 Jahren zurückzuführen ist: es ist ein Komplex der Domus de Janas, unterirdische Gräber, die aus dem Granitfelsen gehauen wurden. Nicht weit weg von Santa Rosa befindet sich das Dorf für die Gewinnung von Mineralien, welche wegen ihrer Klarheit und Reinheit in ganz Italien und in ganz Europa berühmt waren. Das Dorf ist in zwei Zonen geteilt: in der Ersten befindet sich die Verwaltung (Lagerräume, Krankenhaus, Büros), in der Zweiten das Gebäude, in dem die Mineralien behandelt wurden. Folgt man die Straße weiter, ist es möglich die Villa des Direktors, die auch „Villa

Madama“ genannt wird, zu besuchen. Zu San Vito gehört auch das Landdorf von San Pietro, das auf der Staatsstraße liegt. Es wird von ungefähr tausend Personen bewohnt, die fast komplett von der Agrarwirtschaft und von der Hirtenarbeit leben. Es entstand nach dem zweiten Weltkrieg mit dem Bau einiger Häuser, einer Schule und einer Kirche, die aus zwei Teilen besteht, der Erste stammt aus dem 11. Jahrhundert und der Zweite aus der Zeit der spanischen Herrschaft: eine Legende besagt, dass aus der Quelle, die sich im antikeren Teil der Kirche befindet, ein Wunder vollbringendes Wasser sprudelt. Auf der Staatsstraße, die nach Cagliari führt, ist es möglich die, Nuraghe Basoru“ zu bewundern. The historical testimonies and nature of this small town located in the innermost part of Sarrabus are truly worth a visit. San Vito is in the innermost zone of Sarrabus and the Flumendosa and Flumini pass through it. It can be inferred that it was founded in the Middle Ages. It owes its name to its patron saint the recently restored paris church is dedicated to.

Inside the small town the alleys have mantained their ancient charme, while via Nazionale has different art nouveau buildings. If you head towards Monta Narba, in Santa Rosa, you can visit the necropolis. It dates back to 4000 years ago and it is a “Domus de Janas” complex, a burial ground dug into the granite. Not far from Santa Rosa is the mining village, whose minerals were famous in Italy and all over Europe for their limpidity. The village has two zones, one for the buildings used for the administration (warehouses, hospital, offices) and one for the buildings where the minerals were taken care of. The rural village of San Priamo located on the main road is also part of San Vito. It counts about one thousand people who live almost completely on agriculture and rural farming. It was born after World War I with some houses, one school and a church, the latter consisting of two parts, one dating back to the 11th Century and one back to the Spanish Rule. Legend has it that miraculous water flowed out of from the spring in the oldest part of the church. On the main road that takes to Cagliari you can also admire the Basoru Nuraghes.


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Il nuovo museo comunale di San Vito Sabato 11 giugno il nuovo Museo Comunale di San Vito è stato inaugurato alla presenza di Vittorio Sgarbi, curatore con Ivana Salis della mostra Hoder Claro Grassi. L’uomo tra sogno e realtà, visitabile sino all’ 11 agosto. Una scelta d’elite per un piccolo comune, che ha deciso di rendere omaggio all’artista toscano, ma d’adozione cagliaritana, protagonista, tra il 1940 e 1967, delle vicende artistiche isolane e non solo. Un progetto curato da Vittorio Sgarbi, conoscitore ed estimatore dell’arte sarda, attento a scoprire e studiare figure eclissate dal tempo e dalle vicende storiche. Nel suo ruolo “di ponte tra la Sardegna e la penisola”, il critico ferrarese, si è già interessato a figure di fondamentale importanza per l’arte sarda, dando loro dignità nazionale, come tra gli altri Giuseppe Biasi e Brancaleone Cugusi, da lui ribattezzato da Romana, presente in mostra insieme a Cesare Cabras, maestro e caro amico di Grassi. L’esposizione si articola in un percorso che rimanda ai rapporti tra i tre pittori, con 34 opere di Grassi, tre di Brancaleone da Romana e tre di Cesare Cabras, queste ultime provenienti dal Comune di Monserrato. Hoder Claro Grassi, pittore di realtà, conosciute e sognate, rappresenta in Sardegna un’arte di fine introspezione, a metà strada tra Metafisica e Surrealismo. Artista, sconosciuto ai profani, che ha avuto riscontri positivi e riconoscimenti durante tutta la carriera ed è stato un punto di riferimento per i suoi colleghi, essendo promotore e organizzatore di diverse iniziative. Questo è il punto fondamentale che lega Grassi a Brancaleone da Romana, come testimonia una lettera dello stesso indirizzata a suo fratello Guglielmo, a seguito di una visita di Grassi per visionare le opere di Brancaleone e presentarle a una mostra sindacale. Invece, il rapporto con Cesare Cabras è più intimo e assiduo e tutta la prima fase pittorica di Grassi è riconducibile al modello del pittore monserratino. Durante la conferenza di presentazione, alla presenza del nuovo sindaco di San Vito, Maria Gabriela Meloni, dell’Assessore alla Cultura, Annalisa Utzeri, ospite anche il neo sindaco di Monserrato Gianni Argiolas, Sgarbi ha raccontato la nascita della mostra. In occasione delle tre mostre dedicate alla vita della Vergine, ospitate dal Museo Diocesano di Cagliari, diretto da Maria Lucia Baire, ex Assessore alla Cultura della Regione Sardegna, una sua collaboratrice, Ivana Salis, gli ha fatto leggere la sua tesi di Laurea Specialistica, su Hoder Claro Grassi. Un lavo-

ro ben fatto su un artista che a suo dire meritava gli onori della cronaca ed ecco arrivare, grazie a un finanziamento dalla Regione Sardegna, la mostra e il catalogo. Diversi i riferimenti di Sgarbi, alla Biennale di Venezia con il suo Padiglione Italia, ricettacolo di lodi e critiche, come sempre avviene quando si ha a che fare con il suo curatore, e al Padiglione Sardegna, appena inaugurato al Masedu di Sassari. Uno stato dell’arte attuale, descritto come poliforme, dinamico e attivo. Un’arte viva in ogni parte d’Italia, anche in Sardegna e anzi a suo dire, con compiaciuta sorpresa, più di quanto ci si aspetti, a dimostrare che i confini sono solo geografici. Un discorso travolgente e accurato che non tralascia di soffermarsi, mentre sfoglia le pagine del catalogo e mostra le immagini dei dipinti al folto pubblico, sulla figura di Grassi. Ringraziamenti finali per tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione della mostra, ai prestatori privati e pubblici: Regione Sardegna, Regione Sicilia, Comune di Monserrato, agli eredi di Hoder Claro Grassi e di Brancaleone da Romana, e alla curatrice e ispiratrice Ivana Salis. Poi finalmente taglio del nastro per il nuovo museo e visita guidata con Vittorio Sgarbi, cicerone d’eccezione, che al termine non si è sottratto dalla firma di numerosi cataloghi. Così si è conclusa una giornata di festa e cultura per il Comune di San Vito. Orari d’apertura: Museo Comunale di San Vito P.zza Municipio, 3 lunedì-martedì chiuso la mattina lunedì-venerdì 10.00-13.00; 18.30-23.30 sabato-domenica 10.00-13.00; 19.00-24.00


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La Sardegna segreta in Mountain Bike La Sardegna vanta un ottimo territorio che si offre generoso a chi voglia sfruttare al meglio le potenzialità della sua “mountain bike”. La particolare conformazione morfologica della nostra splendida isola, la sua vasta flora e incantevole fauna selvatica, attira ogni anno tantissimi visitatori pronti ad avventurarsi per i boschi e le stradine più impervie alla ricerca di una sana scarica di adrenalina e ovviamente all’immancabile sfida con la natura e le proprie forze. Gli Itinerari che si diramano per tutta la zona del sud est della Sardegna in particolare, sono piuttosto rinomati. La loro bellezza e la loro unicità li rende meta prediletta per tanti appassionati di MTB. Per gli amanti della natura e degli sport all'aria aperta, la Mountain Bike è il mezzo più indicato per muoversi liberamente alla scoperta di nuovi e affascinanti itinerari. Riscoprire quel gusto per l'avventura, tra alberi e foreste secolari e poter ascoltare i suoni di una natura vivida e rigogliosa, rappresentano aspetti peculiari di quello che in Sardegna è uno sport, ma anche un hobby praticatissimo: l'escursione in Mountain bike. Sono tanti gli itinerari a disposizione degli appassionati di questo sport e ogni anno a questi se ne aggiungono di nuovi. L'itinerario “Il

Discover secret Sardinia by mountain bike Sardinia offers great possibilities to mountain bike riders thanks to the beauty and uniqueness of its trails.For nature and outdoor sport lovers, mountain biking is the best way to move freely.It is a chance to rediscover a taste for adventure and listen to the sounds of a wild nature.There are many trails available and every year new ones are added."The Deer" trail,which is found in Burcei,Sinnai, Maracalagonis, S.Vitus and Castiadas, is one of them.About 64 km long, it is considered one of the most extreme trails.It traverses the heart of Sarrabus, an area characterised by mountain ranges that are more than 1,000 m above sea level and where in winter you can also find snow.In this area,and between Burcei and Sinnai,you can find some of the largest and best preserved forests in all of Sardinia. It is no coincidence that these places are the ideal habitat for the Sardinian deer, hence the name of the trail.Also in this area you can take another two routes:"i Guadi" and "Baccu Malu”.These are just some of the most popular trails for mountain biking enthusiasts but Sardinia is full of trails to explore, both in inland and coastal areas.Travelling by mountain bike allows you to discover a secret and wonderful Sardinia!

Cervo” che si sviluppa per i territori di Burcei, Sinnai, Maracalagonis, S.Vito e Castiadas è uno di questi. Lungo circa 64 km, è considerato uno dei percorsi più estremi. Non è dunque particolarmente indicato a persone che non siano in perfetto stato fisico e allenamento. La zona che esso attraversa è il cuore pulsante del Sarrabus, caratterizzato da rilievi montuosi che superano anche i 1000 m di altezza sul mare, dove in inverno è anche

possibile trovare la neve. In questa zona, tra Burcei e Sinnai, si trovano alcune delle foreste più ampie e meglio conservate di tutto il territorio sardo. Non è un caso se questi luoghi siano l’habitat ideale per il Cervo Sardo, da cui deriva anche il nome dell’itinerario. Sempre in questa zona è possibile anche avventurarsi per altri due percorsi: quello soprannominato “i Guadi” e poi “Baccu Malu”. Questi sono solo alcuni dei percorsi più

Sardinien rühmt sich eines ausgezeichneten Gebietes, welches sich großzügig jenem bietet, der am besten die Leistungen seines Mountainbikes ausnützen möchte. Die einzigartige Beschaffenheit unserer wunderschönen Insel, die ausgedehnte Flora und die hinreißende wilde Tierwelt zieht jedes Jahr sehr viele Besucher an, welche bereit sind, sich mit der Natur und den eigenen Kräften in den Wäldern und Bergwegen auseinander zu setzen. Die Routen, die sich über die gesamte Süd östliche Küste ausdehnen sind sehr berühmt. Ihre Schönheit und Eigenheit macht sie zu einem beliebten Ziel für leidenschaftliche Mountainbike Sportler. Für die Liebhaber der Natur und der Sportarten im Freien ist das Mountainbike das ideale Mittel, um neue und faszinierende Routen zu entdecken. Den Geschmack für das Abenteuer wieder zu entdecken zwischen uralten Bäumen und Wäldern und den Geräuschen einer lebhaften und üppigen Natur zu lauschen, stellen die wichtigsten Aspekte dieses sehr praktizierten Sports dar. Die Route " Il cervo", welche sich über die Gebiete von Burcei, Sinnai, Maracalagonis, S.Vito und Castiadas ausdehnt, ist eine davon. Sie ist ca. 64 km lang und ist eine der extremsten Strecken. Sie ist daher nicht geeignet für jene, welche keine perfekte Körperkondition und wenig Training besitzen.

noti algli appassionati di MTB, ma la Sardegna è ricchissima di itinerari da scoprire, sia nell'entroterra che nelle aree costiere. Gli scenari che si presentano sono tutti da “scoprire” tappa dopo tappa. In mountain bike si offre all'occhio dell'escursionista, una Sardegna diversa. Quella più segreta e meravigliosa!


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Armungia, il museo a cielo aperto Il museo diffuso, la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale Armungia è un caratteristico centro situato su una collina a 365 metri sul livello del mare, collocato nel Gerrei, zona interna della Sardegna sud-orientale a carattere prevalentemente montuoso. Dista 65 km da Cagliari e 30 da Muravera, da cui si raggiunge percorrendo la statale 387 in direzione Ballao. Il paese appare sospeso tra rilievi calcarei e l’ampia valle del Flumendosa, che ne caratterizza fortemente il territorio, tra i silenzi dei boschi e i profumi della campagna. L’abitato offre numerosi esempi di abitazioni tradizionali, costruite in pietra, tipiche dell’economia agro-pastorale di una volta. Nei cortili delle case si trovano spesso giardini fioriti, piccoli locali anticamente adibiti al ricovero del bestiame, oltre al tradizionale forno a palla. Tracce della cultura del quotidiano si susseguono lungo le vie del paese, oltre a monumenti di interesse storico ed archeologico. Il centro storico si raccoglie attor-

Il Sistema Museale Il Sistema Museale civico è articolato in un insieme di luoghi situati all’interno del centro abitato: il Museo etnografico “Sa Domu de is Ainas” , la Bottega del Fabbro, il Museo storico “Emilio e Joyce Lussu”, il Nuraghe al centro del paese e la Chiesa della Beata Vergine Immacolata. Orari di apertura: mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica Mattina: 10:00 – 13:00 Pomeriggio: 16:30 – 20:00 Sistema Museale: Sede centrale e biglietteria unica: Museo Etnografico (Piazza Municipio) Info Tel.: 070 9589011 www.armungiamusei.it Mail: sistemamuseale@comune.armungia.ca.it

no a un nuraghe monotorre, imponente custode del territorio da oltre tre millenni, in ottimo stato di conservazione, situato in prossimità dell’antico palazzo comunale, oggi sede del Museo etnografico “Sa Domu de is Ainas”. Il museo ricostruisce l’universo della cultura contadina espressa dalle comunità del Sarrabus Gerrei, attraverso l’esposizione degli strumenti del lavoro agricolo, i cicli della coltivazione e della lavorazione del grano, il lavoro femminile della tessitura e della panificazione. Da qui, percorrendo i caratteristici viottoli del centro, si raggiunge la Bottega del Fabbro, che conserva al suo interno gli ambienti da lavoro de su ferreri, l’antico forgiatore ferraio. Lungo la via principale si incontra la“Casa del Segretario”,edificio padronale del XIX secolo di particolare pregio architettonico, i cui spazi interni ospitano il Museo storico Emilio Lussu, del quale ripercorre la vicenda biografica: dall’esperienza della Grande Guerra nella Brigata Sassari, alla fondazione del Partito Sardo d’Azione, fino alla lotta antifascista e all’esperienza politica del secondo dopoguerra. Tra i

Armungia, il nuraghe

diversi ambienti espositivi del museo, la Sala multimediale offre la possibilità di visionare il CD ROM “Emilio Lussu: la storia di un uomo” e i suoi contenuti: fotografie, testi di approfondimento, documenti storici digitalizzati, filmati e interviste d’epoca.

Scorcio del centro storico

Armungia, the open-air museum Armungia is situated on a hill 365 m. above sea level, in a predominantly mountainous area. It is 65 km from Cagliari, in the central part of Gerrei, inland Southeast Sardinia. The Civic Museum System includes a number of places which represent the history and culture of the area. The Ethnographic Museum recreates the world of peasant culture expressed by the community of Sarrabus Gerrei and you can see agricultural, cooking and weaving equipment. The “Bottega del Fabbro” houses a forge for the manufacture of iron and porch with wood frame for shoeing animals. The "Emilio and Joyce Lussu" historical museum is housed within the “House of the Secretary”, an important nineteenth-century manor house. A photographic exhibition and a series of multimedia stations guide the visitor through a fascinating tour, in particular concerning the life of Emilio Lussu. Behind the Ethnographic Museum, we find the majestic Nuraghe monotower, built between the 14th and 15th centuries BC, where a cistern for water collection dating from the Byzantine period (6th – 7th century. A.D.) can be found.


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Alla scoperta degli antichi sapori Discovering ancient flavours The tastes and aromas of typical Sardinian cuisine are easily recognisable and never concealed by sauces or mixes that can hide the original flavour of the primary material, often linked to produce obtained from the land. The abundance of the sea, however, is still a great resource and produce obtained from the sea is an excellent alternative. In Cagliari and the surrounding inland area, marine cuisine is fairly widely available. Lobster is the absolute queen of Sardinian tables in the coastal regions, but other seafood dishes are also delicious, such as burrida, unrivalled grilled white fish, spaghetti with clams, sea urchins and risotto with seafood.The gastronomic heritage of the inland area, however, remains the symbol of the island’s cuisine with famous dishes of unmistakeable taste. Preparation follows the rules of ancient recipes, using natural aromas.The method of cooking on a spit is the most common. You need only to think of roast suckling pig or roast lamb. But steamed and soup dishes are also common on the typical Sardinian table. Steamed wild boar or the delicious pecora in cappotto, mutton cooked in broth with green vegetables and potatoes, are noteworthy examples. Die Geschmäcke und die Düfte der typischen sardischen Küche sind leicht erkennbar und nie verborgen von Saucen oder anderen Produkten die den originellen Geschmack der Zutaten, oft verbunden mit der Erde, bedecken. Der Reichtum des Meeres bleibt trotzdem eine große Ressource welche in seinen Früchten eine ausgezeichnete Alternative findet. In Cagliari und im nahen Hinterland ist die Meeresküche ziemlich verbreitet. Die Languste ist an den Küstenzonen absolute Königin auf den sardischen Tischen aber köstlich sind auch weitere Meeresgerichte wie die burrida, die unvergleichbaren Grillgerichte mit weißem Fisch, die Spaghetti mit Muscheln, mit Seeigeln und der Fischreis. Der gastronomische Reichtum des Hinterlandes, bleibt auf jeden Fall das Emblem der Küche der Insel mit berühmten Gerichten mit einem unverwechselbaren Geschmack. Die zubereiteten Speisen folgen den Grundsätzen der alten Rezepte, mit Gebrauch von natürlichen Aromen. Das Braten am Spieß ist die meist angewendete Kochart. Man braucht nur an das gebratene Schweine- oder Lammfleisch denken.

ph. B

questi emergono le carni d'agnello e il prelibato maialetto “detto Porceddu”. Le preparazioni seguono come da tradizione, i dettami delle antiche ricette, con l'utilizzo di aromi naturali e tempi di cottura piuttosto

lunghi. La cottura allo spiedo è decisamente la più diffusa, ma nella tipica tavola sarda sono comuni anche le preparazioni in umido come il cinghiale (dal quale si ricava anhe un ottimo sugo), in brodo (come la delizio-

sa pecora in cappotto) e non solo. Le carni sono particolarmente tenere e pregiate per via dell'allevamento allo stato brado che tiene l'animale in sintonia con la natura, la terra e i frutti da essa prodotti. ph .B

Fedele al suo territorio, caratterizzato da una natura incontaminata e a tratti sevaggia, la cucina tipica sarda propone piatti semplici e genuini. Per questo oggi è molto apprezzata anche in ambiente nazionale ed estero. I sapori e gli aromi sono facilmente riconoscibili e mai occultati da salse o preparati che possano soffocare il gusto originario della materia prima. Le ricette più rinomate e conosciute nascono dall'incontro di materie prime essenzialmente legate alla terra. La ricchezza del mare resta tuttavia una grande risorsa nell'ambito di una diversificazione gastronomica che trova nei frutti di queste acque cristalline un'ottima alternativa. A Cagliari e nel vicino hinterland per esempio, è piuttosto diffusa la cucina marinara. Naturalmente non manca mai l'aragosta, assoluta regina delle tavole sarde nelle zone costiere, ma deliziose sono anche altre pietanze come la burrida, le incomparabili grigliate di pesce bianco freschissimo, i primi di mare come gli spaghetti alle arselle, ricci di mare e tante altre delizie. Il patrimonio gastronomico dell'entroterra, resta comunque l'emblema della cucina isolana con piatti rinomati dal gusto inconfondile. Tra


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San Tomas, un’olio da gambero rosso Il mensile “Il Gambero Rosso” lo ha selezionato tra i migliori oli Passione, tanta passione, impegno, sacrificio e professionalità. Sono gli ingredienti grazie ai quali nasce un olio extravergine di qualità superiore, quello prodotto dall’azienda olivicola San Tomas di Castiadas (località Sitò), considerato uno dei migliori dell’Isola. Gli “autori” di questo piccolo miracolo castiadese sono i componenti della famiglia Cimetti. L’azienda, infatti, è rigorosamente a conduzione familiare, ed è forse questo uno dei segreti di questo prodotto di altissima qualità, un fatto che gli ha permesso di

ottenere importanti riconoscimenti a livello regionale. Siamo attentissimi nella fase di raccolta delle olive che vengono poste in cassette forate per permettere loro di ‘respirare’ econservate in celle frigorifere ad un temperatura di 18 gradi. Entro 24 ore dalla raccolta vengono macinate in moderni frantoi a freddo. Questo è un punto fondamentale per conservare intatti i profumi». Il risultato è un olio extravergine dal gusto leggermente piccante, molto gradevole all’olfatto. L’azienda olivicola San Tomas vende l’intera produzione nel nord Italia e all’estero, un biglietto da visita niente male per Castiadas e per l’intero sud-est dell’Isola. «Proprio così – puntualizza il Sig. Cimetti – quelli sono i nostri mercati di riferimento. I nostri prodotti sono apprezzati molto. In

The oil with the taste of Sarrabus Passion, much passion, commitment, sacrifice and professionalism. These are the ingredients of the successful extra virgin oil of San Tomas di Castiadas, considered one of the best ones of the Island.The “authors” of this small miracle are the members of the Cimetti family.“We are proud of the results we have - explains Pierangelo Cimetti, who moved from Milan to the countryside of Castiadas almost ten years ago - they are the fruit of numerous sacrifices”.The Cimettis took over a former Ersat house in Castiadas and there they begun with the cultivation of olive trees. 2800 plants are currently accommodated in six hectares of land. The result is a slightly spicy extra virgin olive oil, with a pleasant fragrance. San Tomas sells the entire production in the north of Italy and abroad, a great presentation for Castiadas and the entire south-east of the Island. The Cimettis receive visitors every day from eight in the morning to eight at night, to make them taste the oil on one exquisite slice of bread. A pleasure no one should miss.

Dove siamo / where we are

L’olio del Sarrabus

Germania, Gran Bretagna e Italia settentrionale quindi, la richiesta maggiore dell’olio San Tomas, quasi un pezzo di Sardegna che ‘vive’ all’estero e che soddisfa i palati degli esigenti acquirenti che scelgono di gustare anche a casa loro ciò che di buono hanno assaggiato nella nostra isola. L’olio extravergine prodotto nell’azienda castiadese può essere degustato in loco. I Cimetti, persone estremamente disponibili, ricevono i visitatori ogni giorno dalle nove del mattino alle venti per far assaggiare pane, olio e olive. Un piacere cui è consigliato vivamente di non rinunciare.

Solo extravergini pregiati Spedizioni in tutta Italia

OLIVICOLTURA SAN TOMAS loc. Sitò 09040 CASTIADAS Tel. 070.9947028


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Il vero formaggio del sarrabus Poco fuori il centro urbano di Muravera, a pochi Km. da Villasimius e Costa Rei, si può acquistare il prodotto principe della gastronomia sarda “Il formaggio”. Nel 2005 a Muravera, piccolo centro nella costa orientale sarda, nasce la Sardaform, un piccolo caseificio artigianale a conduzione familiare. La famiglia Cappai, vanta da tre generazioni, un’antica tradizione nel settore lattiero caseario. Il capo famiglia, per quasi 50 anni ha collaborato con grandi aziende, sia locali che a livello nazionale, tra-

The real cheese of Sarrabus Just outside the town of Muravera, at a few km distance from Villasimius and Costa Rei, you can find the main product of Sardinian gastronomical products: “cheese”. Sardaform, a small family run artisan business producing cheese was established in 2005 in Muravera, a small town in the Sardinian West coast. Three generations of the Cappai family have been working following the ancient Sardinian dairy traditions. Muravera cheeses are genuine and healthy cheese that satisfy both lovers of traditional taste and those who try Sardinian cheese for the first time. Fresh cheese, as well as table cheese and traditional ripe cheese are excellent. All cheeses are produced using only milk from cattles bread in the Sarrabus area: a guarantee of the highest quality and genuinity.

smettendo questa passione al figlio maggiore, che, dopo una laurea nella scuola lattiero casearia di Lodi, numerosi stages all’estero, e una decennale esperienza nel settore, ha deciso di far fruttare tanto lavoro, tanti sacrifici e una grande passione, portando avanti un sogno di famiglia, un proprio caseificio artigianale. Dalla fusione di esperienza e nuove tecnologie, nascono i Formaggi di Muravera, prodotti sani e genuini che accontentano sia gli amanti dei sapori antichi tradizionali, sia chi si avvicina per la prima volta al prodotto caseario. Infatti la Sardaform,oltre ai classici pecorini stagionati e semistagionati, propone una vasta gamma di formaggi “giovani” e

innovativi, freschi e molli, formaggi aromatizzati, formaggi speziati, che si allontanano dall’immagine standardizzata del formaggio pecorino, come un formaggio da dispensa, e da grattugia. La produzione varia dai classici canestrati, dai cotti ai semicotti, ai formaggi alle erbe. Ottimi i formaggi freschi, da tavola, e versatilissimi per la preparazione di dolci. La Sardaform di Muravera non trascura neanche la produzione di ricotta fresca, ricotta salata, e, il classico tradizionale “casu axedu”. Questi formaggi vengono prodotti esclusivamente con latte proveniente da allevamenti del Sarrabus, assoluta garanzia di qualità e genuinità.

Dove siamo / where we are

Caseificio artigianale a conduzione familiare

VENDITA AL PUBBLICO FORMAGGI DI MURAVERA Ex S.s. 125 Ingresso di Muravera Km. 61,800 Cell. 3479452664 Cell. 3387251918


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Le produzioni artigianali del sud est Il sud est è una zona particolarmente importante dal punto di vista della produzione artigianale. Qui prevalgono oggetti d'artigianato derivanti dall'asfodelo; in particolare cestini, ma anche l'artigianato del telaio con meravigliosi tappeti. E poi ancora bisacce, ferro battuto, legno lavorato. Nell'antico territorio del Sarrabus Gerrei è piuttosto diffusa la cultura della realizzazione del “coltello” che pur non essendo il fiore all'occhiello della produzione locale, vanta tra le sue file, degni rappresentanti. Sono infatti numerosi da queste parti, i cultori di questa antica arte e sono altrettanto numerosi gli oggetti prodotti. Dai coltelli classici (is arresojas), a quelli

più raffinati con manici preziosi intagliati e finemente lavorati in legno, in corno di muflone e talvolta anche in corallo e in argento. Tra i più interessanti esempi nell'ambito della tradizione artigianale sarda, vi è certamente l'antica arte della filigrana, presente un po' in tutta l'isola, sebbene in forme e caratteri che si differenziano a seconda del luogo di produzione. I gioielli in filigrana si caratterizzano per le forme e soggetti legati alle tradizioni locali. La decorazione dominante è la donna sarda, oltre che per vezzo anche per funzione religiosa e votiva, allorchè i mastri orafi intrecciano sin dai tempi antichi, splendidi anelli, orecchini, medaglie e “bottoni mammel-

Muravera, donna al telaio

lari” simbolo della fertilità femminile e donati anticamente come buon auspicio. L'ingegno degli artigiani sardi si manifesta maggiormente nei materiali più poveri che, come per incanto, assumono forme di straordinaria bellezza e originalità. Basti pensare agli utensili, così vari e realizzati con massima cura del dettaglio. Specchi, lampadari in ferro battuto ed acciaio, vasi, accessori vari per l'arredamento della casa. Il gusto è quasi sempre rustico e al contempo legato alla tradizione della terra con i suoi frutti. Il Sarrabus-Gerrei è conosciuto come una terra per molti aspetti selvaggia, ma al contempo ricca di tradizioni e tesori nascosti. Nell'artigianato di questi luoghi si

possono scoprire creazioni dal valore inestimabile create con estrema abilità, ricercatezza dei particolari, amore e passione per un lavoro che vive dell'ispirazione primaria derivata dalla madre terra.

Il legno Anche il legno è uno dei materiali utilizzati per la lavorazione di splendidi prodotti. Con esso i falegnami realizzano cassapanche intagliate, le classiche sedie sarde impagliate e molti altri oggetti di uso comune.

Artisan trades of Sarrabus Gerrei

I Coltelli ha una tradizione antichissima, come testimoniato dalla massiccia presenza dei bronzetti nuragici. Oggi è di primaria importanza quella del ferro, con la produzione di coltelli famosi in tutto il mondo.

Ogliastra is a particularly important area from the perspective of artisan production. Here artisan products created from asphodel are most common, particularly baskets, but also artisan loom work, producing outstanding rugs. And then there are also blacksmiths, wrought iron and wood carving. In the ancient territory of Sarrabus Gerrei the tradition of knife making is very widespread, to the extent of being the jewel in the crown of local production, praised by its ranks of worthy representatives. There are many different types; from the classical knife (is arresojas) to more refined ones with precious carved handles finely worked in wood, in mouflon horn and sometimes also in coral and silver. In all likelihood, Sarrabus is also the birthplace of the famous ‘Launeddas’, the most traditional Sardinian instrument. In the world of Sardinian artisan culture, the art of filigree strongly stands out. An art which is present in the whole of the island.The styles and inspiration for the jewels in filigree are linked to local traditions. Master goldsmiths can be traced back to ancient times, creating splendid rings, earrings, medals and ‘buttons in the form of womens’ breasts’, which are authentic symbols of feminine fertility and were given as gifts in ancient times as good omens.Wood is another material used to work splendid products. With it carpenters create carved chests, the classical Sardinian chairs covered in cane and many other everyday objects. The ingenuity of Sardinian artisans is evident in the most basic materials that, as though by magic, are made into extraordinarily beautiful and original pieces. You need only to think of utensils, so varied and created with the utmost attention to detail. Mirrors, lamps in wrought iron and steel, vases, various accessories to furnish the house and many others...

Coltelli, realizzazioni del mastro coltellaio Anedda Roberto

Die Ogliastra ist eine in handwerklicher Hinsicht besonders wichtige Gegend. Hier überwiegen Kunstgegenstände die vom Affodill abstammen; besonders Körbe aber auch wundervolle Teppiche die mit dem Webstuhl hergestellt werden. Und dann noch Satteltaschen, Schmiedeeisen, geschnitztes Holz. Im ursprünglichen Gebiet des Sarrabus Gerrei ist vor allem die Kultur der Erzeugung von “Messern” verbreitet, die obwohl nicht unbedingt Aushängeschild der Lokalproduktion sind, dennoch würdige Vertreter in ihren Reihen haben. Es gibt viele Typen; von klassischen Messern (is arresojas) bis zu den eleganten, mit wertvollen holzgeschnitzten Griffen, Griffen aus Mufflonhörnern, manchmal auch aus Koralle und Silber. Aller Voraussicht nach liegt im Sarrabus auch der Ursprung der berühmten “Launeddas”, die typischsten Musikinstrumente Sardiniens. Innerhalb des traditionellen sardischen Handwerks zeichnet sich auch die alte Kunst des Filigranschmucks aus. Eine Kunst die auf der ganzen Insel betrieben wird. Die Formen der Filigranschmuckstücke sind den lokalen Traditionen entnommen. Die Goldschmiede flechten seit Urzeiten prächtige Ringe, Ohrringe, Medaillen und “Knöpfe deren Form an Frauenbrüste erinnert”,authentische Symbole der weiblichen Fruchtbarkeit die früher als Glücksbringer verschenkt wurden. Auch Holz ist eines der Materialien das zu wunderschönen Produkten verarbeitet wird. Die Tischler erzeugen geschnitzte Truhen, die klassischen, mit Flechtwerk bespannten sardischen Stühle und viele andere Erzeugnisse des täglichen Lebens. Das Talent der sardischen Handwerker zeigt sich am besten in den sogenannten “armen“ Materialien die aber, wie durch Zauber, Formen außergewöhnlicher Schönheit und Originalität annehmen. Denken wir doch nur an die Werkzeuge die so unterschiedlich und mit der besten Pflege zum Detail ausgeführt werden. Spiegel, Lampen aus Schmiedeeisen und aus Stahl, Vasen, verschiedene Einrichtungsgegenstände und vieles mehr ……


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Freeclimbing, emozioni verticali Parlare di arrampicata in un paradiso balneare come la Sardegna può sembrare strano. In realtà la nostra Isola attrae a migliaia di turisti, appassionati e forti scalatori da tutto il mondo, durante tutto l’arco dell’anno, offrendo agli intrepidi climbers innumerevoli percorsi disseminati un po’ in tutto il territorio regionale. Le radici dell’arrampicata sportiva affondano nell’alpinismo, infatti molti confondono le due discipline che a un occhio inesperto sembrano un po’ la stessa cosa, ma in realtà sono molto diverse tra loro. L’alpinismo è praticato in Sardegna da circa trent’anni e prevalentemente nei monti della Gallura al Nord e del Supramonte nel centro Sardegna, con percorsi (vie) alti anche 700m che ricordano un pò le Dolomiti. L’arrampicata in stile alpinistico si pratica in genere su vie molto lunghe e prive di punti in cui proteggersi, pertanto è necessaria la conoscenza e l’uso dell’attrezzatura come martello, chiodi da roccia, nodi e protezioni amovibili per potersi assicurare da possibili cadute durante l’ascesa. Nell’arrampicata sportiva invece le vie sono già attrezzate con robusti chiodi fissati alla parete a circa 2 metri di distanza l’uno dall’altro, garantendo allo scalatore una salita più sicura e con meno imprevisti, ma altrettanto emozionante. In genere la lunghezza di una via sportiva può variare da circa 10 m a 35 m nei cosiddetti monotiri (silgle-pitch) nei quali lo scalatore arriva alla fine della via e poi scende, aiutato dal compagno che dal basso lo cala con la corda. Nelle vie di più tiri (multi-pitches) è possibile scalare centinaia di metri avanzando in altezza e alternandosi un po’ come nell’alpinismo,

ph. A. Masala

ph. A. Masala

Climbing in Sardinia

ma con le protezioni già fissate alla parete. La roccia sulla quale è più probabile scalare in Sardegna è certamente il calcare, ma ci sono dei settori al nord, dove si scala sul granito e anche su rocce vulcaniche come Monte Arci (OR) o l’Isola di Carlo Forte. Le zone più frequentate nell’Isola sono Cala Gonone, Jerzu , Isili e Domusnovas. Il Sud-Est, oltre alle prime due località appena citate, offre innumerevoli opportunità

Paolo Corvo sulla via "secondo dito" grado: 6c+

arrampicatorie sia in estate che in inverno come Baunei, Cala Luna, Cala Sisine (P.ta Plumare), Cala Goloritzè (la guglia), Ulassai, Osini nella Splendida Gola di San Giorgio, Ussassai, Quirra, Villasimus (Cava Usai) e altre. Grazie alla passione delle tante persone che dedicano la loro vita all’attrezzatura di nuove pareti e alla diffusione di questo sport, stanno nascendo nuovi settori con centinaia di nuove vie tutte censite e accuratamente cartografate per lunghezza, distanza dei punti di assicurazione e difficoltà. Maurizio Oviglia, alpinista e arrampicatore Piemontese ma “sardo d’adozione”, è certamente il più assiduo tra tutti. La sua guida “Pietra di Luna” aggiornata di continuo, conta ormai circa 400 pagine e rappresenta il vademecum ideale per tutti gli scalatori d’Europa alla ricerca di emozioni nel mondo verticale nella nostra Isola. Per la grande varietà di luoghi, per il clima sempre favorevole e per le migliaia di vie attrezzate, la nostra Regione, in poco più di vent’anni, è divenuta uno dei luoghi più frequentati d’Italia, guadagnandosi il suo posto nella top ten dei paradisi dell’arrampicata sportiva in Europa.

Talking about climbing in a bathing paradise like Sardinia may seem strange. But in actual fact our island attracts thousands of tourists, enthusiasts and skilled climbers from all over the world throughout the year, offering the intrepid climbers endless routes scattered throughout the region. The roots of sport climbing lie in mountaineering, in fact many people confuse the two disciplines which, to an inexperienced eye seem a little like the same thing, but in reality are very different. Mountaineering has been practiced in Sardinia for about thirty years, mainly in the mountains of Gallura in the north and Supramonte in the centre of Sardinia, with routes as high as 700 metres which are somewhat reminiscent of the Dolomites. Climbing in mountaineering style in general is practiced on very long routes and without places where protection can be found, so you need to understand and know how to use equipment like a hammer, pitons, knots and removable protections to protect you should you fall during the ascent. In sport climbing, on the other hand, routes are already equipped with robust fixed nails on the wall about 2 metres away from each other, ensuring that a climber is able to climb with less risk. It is, however, just as exciting. Generally the length of a sporting route can range from about 10 to 35 metres on the so-called single-pitch on which the climber reaches the end of the route and a companion below helps him down with a rope. In multi-pitches, you can climb heights of hundreds of metres a little like mountaineering, but with the protections already fixed to the wall. The rock on which you are most likely to climb in Sardinia is without doubt limestone, but there are some areas in the north, where you can climb granite and also volcanic rocks like Monte Arci (Oristano) or the island of Carlo Forte. The most popular areas on the island are Cala Gonone, Jerzu, Isili and Domusnovas. The South-East, in addition to the first two places mentioned above, offers numerous climbing opportunities both in summer and winter in places such as Baunei, Cala Luna, Cala Sisine (P.ta Plumare), Cala Goloritzè (the spire), Ulassai, Osini in the wonderful San Giorgio gorge, Ussassai, Quirra, Villasimus (Cava Usai) among others. Thanks to the passion of many people who dedicate their lives to equipping new walls and to spreading the popularity of this sport, some new sections are being opened with hundreds of new routes all carefully surveyed and accurately mapped by length, position of the safety points and level of difficulty. Maurizio Oviglia, mountaineer and Piemontese climber but "adopted Sard" is certainly the most assiduous of them all. His guidebook "Pietra di Luna” (Moonstone), continuously updated, is now about 400 pages long and is the ideal handbook for all European climbers in search of excitement in the vertical world on our island. For the great variety of places, for the always favourable climate and for the thousands of equipped routes, our region, in little more than two decades, has become one of the most popular places in Italy, earning its place in the top ten sport climbing paradises in Europe. For more information visit these sites: www.sardiniaclimb.com and www.shardrock.net

Per ulteriori informazioni potete visitare i siti internet: www.sardiniaclimb.com www.shardrock.net

Arrampicata su roccie calcaree

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Matteo Marini su "Marina" grado 8c+

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Beach tennis “la moda” dell’estate pre c o n tie-break www.beachtennisardegna.com ma con tabellone a eliminazione diretta. Le dimensioni del campo sono 8x16m, come nel beach-volley e 4,5x16m nel singolo. La rete è alta 1,7 metri al centro del campo (su sabbia) per rendere il gioco più dinamico e spettacolare. Le racchette hanno delle dimensioni standard e non devono superare i 50cm in lunghezza, 30 in larghezza con uno spessore massimo di 3,5cm. La palla è simile a quella da tennis, ma ha una pressione inferiore rispetto a quest’ultima. La visione del gioco è simile al beachvolley, ma le regole sono definite dalla Federazione Italiana Tennis. Esistono diverse varianti di gioco per poter praticare questa disciplina su vari terreni e durante tutto l’anno come il Beach Tennis Indoor (tennis da spiaggia al coperto), Gym Tennis ( Tennis da palestra), Free Tennis (si può

Info

giocare su qualsiasi altra superficie: cemento, terra rossa, prato). Ovviamente gli appassionati in Sardegna non mancano con tanto di associazioni autorizzate dalla Federazione Italiana Tennis FIT. Nell’Isola molti stabilimenti stanno attrezzando nuovi campi per permettere ai tanti appassionati, la pratica di questo sport. Tra schiacciate e lanci sulla sabbia, il beach tennis sa essere davvero spettacolare soprattutto se praticato da altleti di alto livello. Che siate degli amatori o dei giocatori professionisti, il beach tennis vi conquisterà di certo, regalandovi momenti indimenticabili negli incantevoli scenari delle spiagge del Sud Est della Sardegna. A Muravera presso la Spiaggia del Camping Residence 4mori, troverete un punto spiaggia attrezzatissimo

Beach tennis - the summer fashion Beach tennis is a very new sport,born from the joining together of beach volleyball and tennis. It is accessible to everybody and combines the pleasure of being on the beach with the desire to move and have fun with friends.Already since the beginning of the last century it was played with the tambourine,then came wooden rackets,but recent technical advances in materials has allowed the construction of special rackets without strings made with glass-reinforced fiber and fiberglass,carbon or kevlar.Thus was born beach-tennis,which evolved on the Riviera Romagnola and spread rapidly throughout the peninsula.Players have to hit the ball once on the volley without letting it bounce.The scoring system of a game is 15-30-40-victory without advantages;and a match may last 7 or 9 games with tie-break, or it may be the best of 3 sets of 6 games with tie break.The size of the court is 8x16m (as in beach volleyball) and 4.5 x16m in singles matches.The net is 1.7 metres high at the centre of the court (on sand) to make the game more dynamic and spectacular.The rackets have standard sizes and must not exceed 55cm in length,30cm in width with a maximum thickness of 3.5 cm.The ball is similar to a tennis ball,but with lower pressure.The rules of the game are similar to tennis and defined by the International Federation of Beach Tennis (IFBT) and the Italian Tennis Federation. There are several variations of the game to allow enthusiasts to play this game on various surfaces and throughout the year such as Indoor Beach Tennis,Gym Tennis,Free Tennis (which can be played on any surface:cement,clay,grass).Obviously there is no shortage of enthusiasts in Sardinia with many associations authorized by the Italian Tennis Federation (FIT).On the Poetto beach in Cagliari the Beach Tennis regional championship was held at the end of July, organized by BeachTennis Sardinia (BTS).On the island many establishments are preparing new courts to allow the many enthusiasts to play.There is never a dull moment and beach tennis can be truly spectacular especially when played by top level athletes. Whether you are amateur or professional,beach tennis will certainly have you hooked and you are sure to have an unforgettable time amid the enchanting scenery of the beaches of the South East of Sardinia.

per la pratica di questo entusiasmante sport da spiaggia. Presso il Cuccumeu Beach Bar ha la propria base di gioco, l’Associazione Sportiva “Muravera Beach Sports”. Per ulteriori informazioni e regolamento visita i siti internet: www.federtennis.it/beachtennis www.beachtennisardegna.com www.muraverabeachsports.com

Il beach tennis, è uno sport ideato in Italia e in fase di espansione internazionale

ph. A. Masala

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Il beach-tennis è uno sport giovanissimo nato dall’unione tra il beach-volley e il tennis; come è facile intuire è una sorta di tennis da spiaggia. E’ alla portata di tutti e unisce il piacere di stare al mare con la voglia di muoversi e divertirsi in compagnia. Gia alla fine del secolo scorso si giocava con i racchettoni in legno, ma da alcuni anni l’innovazione dei materiali ha permesso la costruzione di speciali racchette, realizzate con la vetroresina, carbonio o kevlar. Nasce così il beach-tennis che si sviluppa nelle spiagge della Riviera Romagnola diffondendosi rapidamente in tutta la penisola. I giocatori devono battere e ribattere la palla sempre al volo colpendola non più di una volta. La successione del punteggio di un gioco è 15-30-40vittoria senza i vantaggi e ovviamente quando la palla tocca il nastro è giocabile; in base all'importanza o alla specialità, una partita si svolge in 6, 7 o 9 giochi con tie-break con formula a gironi o con tabellone vincenti-perdenti,oppure al meglio di 3 set ai 6 giochi sem-


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l windsurf è il più anziano e conosciuto tra gli sport acquatici, si è diffuso a partire dagli Anni Ottanta. Per praticarlo serve tavola, albero, vela e boma, ma soprattutto il vento… Il windsurf è una sorta di evoluzione della barca a vela, molto più pratico nel trasporto e dinamico nelle evoluzioni; permette di uscire per mare in tutte le condizioni cambiando tavola e vela in base alla forza del vento e allo stato del mare. Sono tanti gli stabilimenti balneari dove è possibile imparare, non avete che l’imbarazzo della scelta! Il kitesurf è l’ultimo nato tra gli sport acquatici. Questo aquilone gonfiabile (kite) al quale il surfista è vincolato attraverso 4 o 5 cavi (linee) lunghi circa trenta metri, sta spopolando nelle spiagge di tutto il mondo. Navigare in libertà sulla superficie del mare, ma anche saltare dieci e più metri in alto, avendo la sensazione di volare! Questo è il kitesurf. Sembra facile e divertente e come tutte le novità attira tante persone, ma è importante premettere che per praticare questo sport, è necessario un corso presso un centro specializzato. Non solo, è fondamentale un vento costante e possibilmente da mare, avere la spiaggia priva di ostacoli, per permettere una partenza sicura

e magari un’amico che sappia aiutarci nel momento della partenza e “dell’atterraggio” dell’ala. Il kitesurf è sicuramente spettacolare e bello da vedere, ma ha bisogno di grandi spazi e delle dovute attenzioni. L’ultimo sport, ma non per importanza è il surf da onda. Il surf vede le proprie origini nell’Oceano Pacifico ed è sport nazionale in Australia e nelle isole delle Hawaii. Le tavole, originariamente in legno, oggi sono realizzate con clarck-foam (poliuretano) e resina. Nuotando incontro alle onde si arriva alla line-up, il punto in cui le onde cominciano a infrangersi. Da qui, remando con la sola forza delle braccia, ci si mette in piedi per cavalcare le onde, facendo le manovre (tricks) e mettendo in discussione le proprie doti di equilibrio. Anche se l’estate non regala nella nostra costa grandi mareggiate, ricordate che con una tavola tipo mini malibu, di circa 2,40 m si riesce a surfare già con mezzo metro d’onda. La Sardegna vista la sua posizione è considerata il migliore luogo per la pratica di questi sport in tutto il Mediterraneo. Se siete dinamici e amanti dello sport, il vento e le nostre onde aspettano solo voi, per vivere a pieno le vostre vacanze in Sardegna.

ph. A. Masala

Windsurf, il protagonista dell’estate

Windsurf, the protagonist of the summer Windsurf is the oldest and bestknow among water sports, which spread beginning in the 80’s. There are many establishement where one can learn how to windsurf, from Porto Tramtzu (Villaputzu) to the beaches of Costa Rei finishing at Porto Giunco (Villasimius). Kitesurf is the latest born among water sports. This inflatible kite in which the surfer is bound has been becoming popular on beaches all over the world. It seems easy and fun but it’s important to state beforehand that practice this sport it’s necessary to take a course at specialized center. At Porto Giunco (Villasimius) one can find a school and prepared istructors. The last sport, but not for importance, is wavw surfing. Due to its position, Sardinis is considered the best place to practice this sport in the entire Mediterranean Sea. If you are dynamic and lovers of this sport, the wind and our waves are waiting for you to liveyour vacation in Sardinia to the fullest


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