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LE 10 REGOLE D’ORO PER RISPARMIARE L’ACQUA.

1 CHIUDI IL RUBUNETTO MENTRE TI LAVI I DENTI O TI FAI LO SHAMPOO. Lasciare aperto il rubinetto mentre ci si lava i denti, si sciacqua il rasoio, si fa lo shampoo significa gettare via più di trenta litri di acqua potabile.

CONTROLLA LE PERDITE. Una goccia che cade ogni 10 secondi sono 250 litri d’acqua sprecati ogni anno. Controllare se i rubinetti o la cassetta del water hanno una perdita è semplice.

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REGOLA LO SCARICO DEL WATER. Installare una cassetta di scarico dotata di doppio tasto, o di un regolatore di flusso, permette di risparmiare decine di migliaia di litri in un anno.

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USA LAVATRICE E LAVASTOVIGLIE A PIENO CARICO. Questi elettrodomestici consumano molta acqua, indipendentemente dal carico. Usali solo quando è necessario e sempre a pieno carico, consente un risparmio notevole di acqua, energia e denaro.

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MONTA UN FRANGIGETTO. È un dispositivo che diminuisce la quantità di acqua in uscita dal rubinetto senza diminuire la resa e il comfort. Costano poco e si montano in pochi minuti sui rubinetti di bagno e cucina.

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USA UN CONTENITORE PER LAVARE FRUTTA E VERDURA. Se devi lavare le verdure o la frutta, usa una bacinella lasciandole in ammollo: fai lo stesso anche per i piatti. Usa l’acqua corrente solo per risciacquare.

INNAFFIA IL GIARDINO CON INTELLIGENZA. Utilizza acqua piovana e sistemi di irrigazione a “goccia”. Fallo quando il sole è calato o deve ancora sorgere: l’acqua così evapora più lentamente e ha il tempo per essere assorbita dalla terra.

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CONTROLLA IL TUO CONTATORE A RUBINETTI CHIUSI. Un foro di pochi millimetri disperde migliaia di litri di acqua potabile ogni giorno e potrebbe causare danni alle strutture della tua abitazione. Periodicamente, fai dei controlli accurati.

NON LAVARE TROPPO SPESSO L’AUTO E USA IL SECCHIO. Se riduci i lavaggi e usi il secchio invece dell’acqua corrente risparmi centinaia di litri di acqua, un ottimo risultato con poco consumo.

FIN

N: D US O

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FAI LA DOCCIA ANZICHÈ IL BAGNO. Fare un bagno richiede molta più acqua rispetto alla doccia. Ricordati di chiudere l’acqua mentre ti insaponi. Se installi anche un regolatore di flusso il risparmio sarà più consistente.

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L’

PER RISPARMIARE

LE 10 REGOLE

COMINCIA CON L’ACQUA

RISPARMIA I LIQUIDI Una domanda d’acqua in forte crescita sta superando l’offerta. Utilizziamo più acqua di quella che è possibile prelevare senza causare danni. Lo sviluppo agricolo, industriale ed urbano delle nostre società ha portato negli ultimi secoli ad una richiesta sempre maggiore di risorse idriche da parte dell’uomo: pozzi e dighe hanno proliferato, per assicurare forniture abbondanti e sicure di acqua. Per secoli l’umanità ha risposto al crescente bisogno d’acqua imposto dal miglioramento delle condizioni di vita, dallo sviluppo agricolo e dall’industrializzazione, cercando nuove risorse idriche da sfruttare: scavando nuovi pozzi e accumulando le risorse superficiali in bacini formati da dighe sempre più grandi. Da alcuni decenni però, è sempre più difficile reperire nuove risorse. In Italia (e in molti altri paesi, in particolare nell’Europa Meridionale) i fiumi nei mesi critici hanno portate sempre più ridotte mentre le falde sono sovrasfruttate – si preleva più acqua della capacità di ricarica attraverso le piogge. In breve, una domanda d’acqua in forte crescita sta superando l’offerta: utilizziamo più acqua di quella che è possibile prelevare senza causare danni alle falde o ai fiumi. La situazione già critica oggi è destinata a peggiorare per effetto del cambiamento climatico: le previsioni dei climatologi, infatti indicano per il bacino del Mediterraneo condizioni di maggiore aridità e irregolarità delle precipitazioni. Accanto al sovrasfruttamento delle risorse, e nonostante tutti gli sforzi fatti per migliorare la depurazione degli scarichi, rimane importante il problema dell’inquinamento dell’acqua: i primi dati che emergono dalle Regioni che hanno approvato i propri Piani di Tutela delle Acque mostrano che gran parte dei fiumi e delle falde italiane sono in condizioni bene lontane dal “buono stato ambientale” che dovrebbero raggiungere, secondo la Direttiva Quadro sulle Acque (n.60 del 2000), entro il 2015; anche in Regioni dove più del 90% degli scarichi civili e industriali sono ormai allacciati ad un depuratore.

Ridurre i consumi domestici fa 3 volte bene all’ambiente: lasciamo più acqua in fiumi e falde, produciamo meno inquinamento idrico, consumiamo meno energia. La “questione irrigua”, ovvero come ridurre i consumi d’acqua producendo cibo sufficiente per l’umanità in crescita, è uno dei due punti chiave da risolvere per affrontare la crisi idrica. Ma c’è un altro aspetto importante da affrontare, in cui siamo tutti più direttamente coinvolti, riguarda la gestione dell’acqua che esce tutti i giorni dai rubinetti di casa nostra. Quest’acqua rappresenta una quota minore dei consumi idrici - in Italia e negli altri paesi che usano molta acqua per irrigazione è circa il 20% - ma è quella che richiede la qualità migliore, qualità che in genere hanno solo le acque sotterranee o di sorgente. Non solo: l’acqua usata nelle nostre case è spesso ancora la principale causa dell’inquinamento dei fiumi e delle falde, anche quando riusciamo a farla passare attraverso un depuratore prima di scaricarla. Oggi ogni italiano consuma circa 200 litri di acqua potabile al giorno ma disponendo di tecnologie adatte sarebbe possibile consumarne meno della metà, a parità di comfort. Non solo: per garantire una fornitura idrica di 200 litri/abitante/ giorno bisogna prelevarne dall’ambiente più di 270, perché in media il 37% si perde per strada. Infine prelevare, potabilizzare, distribuire, raccogliere e depurare questi ingenti volumi d’acqua e di scarichi costa molto sia in termini economici che energetici: l’industria dell’acqua conta per circa il 2% del totale dei consumi energetici nazionali. In sintesi: ridurre i consumi domestici, le perdite e i prelievi idrici fa 3 volte bene all’ambiente: lasciamo più acqua in fiumi e falde produciamo meno inquinamento idrico consumiamo meno energia


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