Corriere di Carmagnola - Novembre 2020

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Editoriale...di Pierpaolo Boschero

Alla fine vinceremo noi...

L’ho fatto anche io il Covid. Sono risultato anch’io positivo ma, fortunatamente per me, il tutto si è manifestato con mezza giornata di febbre e un po’ di male alle ossa per qualche giorno. Forse il sintomo che più mi ha dato fastidio è stato la perdita del gusto e dell’olfatto.

Ormai in ogni famiglia qualcuno è rimasto colpito da questo virus invisibile e letale. A me è andata bene, ma certamente i tanti che sono in terapia intensiva o sub intensiva non se la passano per niente bene. In questo mio editoriale non mi soffermo sui negazionisti che affermano che in ospedale non c’è nessuno colpito dal Coronavirus o su chi dice che è un complotto internazionale. Non so e non voglio entrare in questa diatriba. La storia ci dirà un giorno.

Ma la realtà è che anche il mio tampone era positivo e quando è arrivato il responso non ci potevo credere.

Non potevo credere che fosse toccato anche a me, in fondo ero in buona salute (avere 37,8° di temperatura corporea non mi ha mai bloccato: una tachipirina e via), nessuna particolare patologia, gioco ancora a calcetto (qualche volta) e ho inziato con il padel, e nonostante tutto, questo “esserino” mi obbligava per forza a isolarmi dal mondo. Certo, praticamente essere isolati non è più possi-

bile perché con internet e i social non sei proprio fuori dal mondo ma la sensazione di essere comunque tra quelli che rientrano nei “contagiati” e che entrano nelle percentuale dei malati mi ha messo molto a disagio.

Pensare che dentro il tuo corpo (con tutte le bellezze e le bruttezze che ognuno di noi ha) questo “sgradito ospite” possa decidere le sorti del tuo futuro non è una cosa piacevole, anche perché le condizioni potevano anche peggiorare. Comunque al tampone di controllo sono risultato negativo e quindi eccomi qui a consegnare, a voi lettori straordinari, questo nuovo numero del Corriere di Carmagnola, il numero in cui celebriamo i nostri primi 20 anni di attività.

Ma devo essere sincero: un po’ di “strizza” l’ho avuta. Questo brutto virus planetario al soldo della ramificata internazionalmente e ben nota famiglia Coronavirus, attenzionata da tutti gli organi di governo del mondo per la sua pericolosità sociale, è comunque “brutta gente”, da cui è meglio star lontani. Anche perché sembra che con la presenza di questo killer, non vi siano più altre malattie per cui essere preoccupati, come se improvvisamente il virus cinese avesse debellato dal pianeta il resto delle patologie o morire di “altro” fosse un po’ meno grave. Basta vedere

che fine ha fatto l’ospedale San Lorenzo di Carmagnola, che da eccellenza è diventato Covid Hospital e per ogni altra patologia occorre percorrere decine di chilometri.

Condivido con Voi alcune riflessioni del giornalista e scrittore torinese Armeno Nardini che ho l’onore di conoscere che mi sembrano molto profonde a proposito del Covid: “Questo sicario è capace di una sola cosa: aggredire senza pietà, con l’intento di uccidere: sa fare solo questo e lo fa con subdolo compiacimento perché non sa fare altro. Colpisce chiunque. Colpisce dovunque. Se c’è un assembramento spara ad alzo zero, senza neanche prendere la mira: sventaglia a caso la sua arma invisibile e silenziosa e se qualcuno si salva, si salva per caso.

Non abbiamo uno scudo per difenderci.

Non servono le mura spesse delle fortezze medievali. Vanno un poco meglio solo le sottili cappe anti-contagio dei laboratori scientifici e le mascherine, che fanno di noi dei banditi e che lui, bandito per professione, non indossa perché ha modi diversi e più sofisticati per non farsi riconoscere.

Circola in mezzo a noi camuffato e invisibile e non ne avvertiamo minimamente la presenza. Ci usa come mezzo di trasporto senza pagare il biglietto: non lo sentiamo gravare sulle nostre spalle e non possiamo quindi scrollarcelo di dosso, ma c’è, su di noi, e ne sentiamo il peso quando il nostro passo si fa greve, il respiro si fa corto e il fiato comincia a mancarci. Si insinua nella nostra vita sociale e famigliare e nelle aule scolastiche dei nostri figli. Presenzia il nostro

lavoro in ufficio, i nostri incontri d’affari, i nostri stacchi al bar per una pausa o al ristorante per un convivio amicale, i nostri mezzi pubblici di trasporto. Vìola, spregevole guardone, l’intimità delle nostre relazioni, dei nostri amori. Si impadronisce del nostro fiato e galleggia anonimo, etereo ed impalpabile, nell’aria che respiriamo con chi ci sta vicino. Ci ringrazia per la nostra mobilità, che gli procura vittime senza lo sforzo di andarsele a cercare. Ha una straordinaria vitalità.

E’ sfuggito ad ogni nostro attacco per neutralizzarlo. Non abbiamo un’arma per lui letale, pur se sono in tanti a cercarla nel mondo, attratti anche da ritorni economici che si profilano enormi. Sulle sue tracce, alla ricerca del suo tallone d’Achille, si muovono gli uomini migliori di tutti i Servizi, che indagano notte e giorno nel mondo da cui pare provenga, per coglierne un punto vulnerabile. Essi segnalano da qualche tempo, e sono sempre più convinti della attendibilità di quanto scoperto, che potrebbe morire d’inedia se dovessero mancargli le vittime bersaglio”.

Ma sono sicuro che ce la faremo a sconfiggere questo “brutto cliente” che tanta sofferenza e privazione ha portato a molte persone in questi mesi.

L’importante è non dimenticare le disposizioni di sicurezza (mascherine, distanziamento sociale, quarantena per chi ne è colpito e tutte le altre indicazioni sanitarie) e non abbandonarsi alla psicosi collettiva.

E’ proprio quello che questo killer silenzioso vorrebbe che facessimo.

Alla fine vinceremo noi. Sono sicuro.

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Società

Viabilità carmagnolese: nuovi interventi in città.

Due nuove rotonde: via Sommariva e via Bergamina oltre al nuovo sagrato a S.Bernardo.

“Posso dire che a breve prenderanno il via i lavori per due nuove rotonde a Carmagnola. Il nostro obiettivo è quello di rendere il traffico sempre più sicuro a Carmagnola. E’ per questo che abbiamo scelto di intervenire in due aree critiche per il traffico” questa la dichiarazione dell’assessore ai lavori pubblici del Comune di Carmagnola, Alessandro Cammarata.

La prima rotatoria sarà realizzata in via Bergamina, all’incrocio con via Genova e via Novara, nei pressi della nuova chiesa “Beata Enrichetta” di Salsasio, mentre sarà via Sommariva, all’altezza della diramazione verso il centro commerciale a vedere realizzata la seconda modifica alla viabilità.

“Questo duplice intervento verrà realizzato a breve, grazie a importi già a disposizione grazie alle variazioni di bilancio proposte dalla Giunta e approvate nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale“, ha sottolineato l’assessore Cammarata.

Questa decisione della Giunta comunale si accompagna alla realizzazione del nuovo sagrato di fronte alla chiesa di San Bernardo.

Infatti, sempre l’assessore Cammarata ha annunciato l’opera che costerà oltre 390.000 euro.

Nella carte comunali si legge che: “In quella zona si verificano da tempo notevoli criticità, dovute innanzitutto al suo sottodimensionamento rispetto all’affluenza delle persone in

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occasione delle funzioni e del normale passaggio di pedoni, nonché all’insufficienza di parcheggi in prossimità della chiesa e della casa parrocchiale, oltre all’assenza di un’area coperta per la fermata bus.

M a n c a n o anche un luogo per il deposito delle biciclette e un’area pubblica attrezzata per il gioco dei più piccoli, considerato che, nella zona, gravitano numerose mamme con bambini, per la presenza di negozi, dei principali servizi e del vicino oratorio parrocchiale.

L’intervento si potrà realizzare in quanto l’amministrazione comunale acquisterà alcuni immobili proprio di fronte alla chiesa, attualmente non abitati, per la somma di 110.000 euro e poi li demolirà in modo da poter realizzare la piazza che passerà da 50 a 180 metri quadri, con un’area gioco e alcuni posti auto.

Di Pierpaolo Boschero

Dopo 5 anni si torna a parlare del cavalcaferrovia di via Poirino Il Cavalcaferrovia di via Poirino si dovrebbe ripristinare. Usiamo il condizionale in quanto ormai sono quasi cinque anni che sentiamo parlare dei problemi di sicurezza dell’infrastruttura carmagnolese. Ne abbiamo già scritto a giugno ma ora, che sembra che l’opera partirà a breve, riprendiamo alcuni spunti di quell’articolo.

Tutto iniziò nel 2015, con lo smottamento nel terrapieno, sul lato che si affaccia verso lo stabilimento Di Vita.

Per mettere in sicurezza i pedoni, la giunta di centro sinistra guidata da Silvia Testa adottò allora la soluzione drastica: senso unico ai veicoli, che potevano solo “uscire” dalla città; arrivando da via Poirino o via Sommariva occorreva deviare verso la Teksid oppure usare il sottopasso di S.Rita.

Ma prima dell’inizio dei lavori si arriva alle elezioni del 2016 col progetto approvato, i soldi stanziati e la possibilità di eseguire l’opera tanto attesa ed invocata. La nuova giunta Gaveglio con un repentino cambio di fronte, opta per un intervento di messa in sicurezza provvisorio, stornando i fondi già disponibili per altri lavori pubblici (soprattutto tratti di riasfaltature) giudicati più urgenti.

Per quattro anni i bilanci comunali ritengono non urgente l’intervento risolutivo.

Passa il tempo, anzi corre, e siamo già alla fine del mandato amministrativo. E giunge il nuovo colpo di scena: adesso l’opera ritorna necessaria e prioritaria, e viene rifinanziata.

Per quattro anni l’opera è giudicata rinviabile o non necessaria. I soldi erano in cassa per fare l’intervento quattro anni fa, ma varie riasfaltature sparse vennero ritenute più urgenti. Ora, in piena pandemia, l’intervento è finanziato con i risparmi della rinegoziazione dei mutui (cioè si allunga il tempo di durata del mutuo e si paga una rata più bassa), che scarica sulle future generazioni l’onere di restituire i debiti, e che fa parte delle misure adottate per permettere ai Comuni di affrontare l’emergenza Covid.

Minori entrate e revisione della spesa in funzione dell’emergenza Covid-19: e in effetti a ciò ci aspetteremmo che fossero destinati i risparmi derivanti dalla rinegoziazione dei mutui. Il cavalcaferrovia che dovrebbe essere già riparato e dimenticato da qualche anno, invece è stato rimandato quando non c’era alcuna emergenza per provvedere ora, che siamo in piena pandemia e si prevede, “che inciderà” non poco sulle casse comunali.

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Politica Nelle prossime settimane farà il suo debutto nel panorama culturale e politico di Carmagnola il comitato “Noi per Comunicato Stampa Carmagnola”, promosso da un gruppo di persone che si riconosco nei valori della democrazia, nella moderazione e nel confronto. Questo progetto ha iniziato a prendere forma quando alcuni dei fondatori hanno percepito la forte ostilità da parte della dirigenza politica locale, nei confronti di chi vuole contribuire fattivamente al rilancio culturale-politico della città di Carmagnola. Per questo motivo abbiamo deciso di costituire questo comitato per poter portare a conoscenza di tutta la cittadinanza i nostri progetti.

Per aderire al comitato è possibile contattare il Presidente. Il comitato nasce anche con l’intento di offrire proposte, riflessioni e un contributo politico sui temi più rilevanti a Carmagnola in modo da favorire il riavvicinamento dei Carmagnolesi alla politica, alle istituzioni e alla partecipazione. “Vogliamo offrire un contributo disinteressato e qualificato al dibattito cittadino per reagire costruttivamente al degrado che troppo spesso, a livello locale e nazionale, contamina forme e contenuti dell’agire politico”.

“Noi ci riconosciamo – continuano dal Comitato - in un orizzonte politico-culturale liberal-democratico senza pregiudizi ancorato a parole chiave come sicurezza, impegno sociale e amore, tutela del patrimonio territoriale carmagnolese, prevenzione e sicurezza ai borghi, sostegno alle attività giovanili. Con l’intento di coordinare le numerose esigenze e proposte in ambito sociale e culturale della nostra collettività, si è costituito il comitato “Noi per Carmagnola”. Gli ambiti maggiormente interessati dall’agire di questo comitato saranno tutti quelli afferenti alla promozione di un territorio che vede la città di Carmagnola, baricentrica e simultaneamente dialogante con le contigue realtà. Appare evidente la necessità di essere inclusivi rispetto alle tante e preziose singolarità che la nostra città, spesso, tiene nascoste. Riscoprire i valori del dialogo e della propria appartenenza per sentirsi cittadini attivi è lo scopo principale di questa idea.

Il presidente del neonato comitato “Noi per Carmagnola” è Franco Quattrocolo, personalità storica della politica locale.

L’ex assessore carmagnolese riporta alla memoria i suoi ricordi di quando era attivo nella politica cittadina come gli anni 80/90 dove si svolgevano diverse fiere come quella del cavallo, il “Palio del Borghi” (un momento bellissimo in cui erano presenti forti momenti di battaglie ai quali seguivano grandi momenti sociali e conviviali), il mercato del bestiame.

Grazie anche alla sua esperienza politica e professionale oggi è più facile vedere gli ambiti in cui è necessario operare per rivitalizzare una città che in questi ultimi anni ha fatto passi indietro.

“Voglio anche ricordare – ha sottolineato il Presidente Quattrocolo - una breve citazione del ex-sindaco Felice Giraudo che mi diceva “Ricordati quando è finita una manifestazione e c’è stata tanta gente...vuol dire che c’è stato lavoro.... le attività commerciali hanno lavorato”.

“Trovo oggi la nostra città demotivata – continua il neo Presidente - mentre altri Comuni intorno a noi hanno trovato il loro posto nel panorama culturale ed enogastronomico. Una Carmagnola che ha bisogno di maggiore attenzione al lavoro, agli imprenditori e quindi all’occupazione per dare una tranquillità sociale. In merito alla sicurezza per la nostra città bisogna continuare il percorso iniziato quando al Governo della città c’era Gianluigi Surra relativo l'arma dei Carabinieri e gli investimenti per le strutture legate alla sicurezza come la CRI, i vigili del fuoco, i volontari della protezione civile”.

“Voglio anche ricordare strutture come “La Cascina la Vigna” – conclude Quattrocolo - un gioiello della città, il parco del Gerbasso, il centro sportivo. Noi siamo un gruppo di Carmagnolesi, amici, che insieme, al di sopra dei colori, hanno iniziato un dialogo e hanno il piacere di aprire ad altre persone... per iniziare a lanciare un messaggio alla città”.

È nato il comitato “Noi per Carmagnola”

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Italia Viva chierese e carmagnolese ha raccolto le firme per il MES Il comitato “Italia Viva del Chierese e Carmagnolese” si è reso promotore di una raccolta firme da presentare al presidente della regione Piemonte Alberto Cirio, alla sindaca Metropolitana di Torino Chiara Appendino e al presidente dell’A.N.C.I. Piemonte Andrea Corsaro perché appoggino il “SI al MES SUBITO” e si rendano promotori in sede nazionale di questa volontà popolare.

I due appuntamenti a Carmagnola sono stati l’occasione per presentare il nuovo gruppo politico che si è attivato a Carmagnola e Chieri e che vede portare avanti le idee dell’onorevole Matteo Renzi.

“Alcune centinaia di persone si sono fermate e hanno firmato al nostro banchetto - dichiara il coordinatore di zona Pier Antonio Pasquero - Dal 16 maggio il sistema sanitario poteva essere rafforzato per rispondere alla seconda ondata della pandemia: tamponi di massa, scuole in sicurezza, tracciamenti, terapie intensive, vaccini antinfluenzali, medicina del territorio.

Ora contiamo i danni: pronto soccorso chiusi tra i quali quelli di Carmagnola, oltre 10 ore per fare un tampone.

L'attivazione di quel fondo a tasso negativo ma di importo molto consistente oltre 36 miliardi, avrebbe imposto alla classe dirigente nazionale e locale una corsa a diventare il primo della classe ovvero il primo a prendere dei provvedimenti seri”.

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Redazionali

Nuova apertura negozio prodotti tipici con cucina Dopo aver coperto il centro abitato Isiline Srl porta la fibra anche nella periferia di Carmagnola “dai campi … alla tavola” by sol4 Siamo aperti! Dopo il ritardo dovuto alla pandemia sanitaria, i lavori di ristrutturazione si sono conclusi, negli splendidi locali di via Chieri 6, è aperta l’attività denominata “dai campi alla tavola” che ospiterà il negozio SOL TRE prodotti tipici e biologici che si è trasferito dalla frazione Morello 2/a, oltre a zone dedicate all’asporto e il ristoro.

L’attività fa parte della moltitudine di iniziative che il Consorzio Solidarietà di Carmagnola ha promosso e inventato negli anni, attraverso le proprie cooperative associate, nel caso Solidarietà Quattro, che recentemente ha accorpato proprio Sol. Tre, anche detta Cooperativa dei peperoni, nata negli anni ottanta, insieme a Solidarietà Due che si occupava del taglio dei peperoni per le industrie conserviere. Poi dal 2005 Sol tre ha aperto il negozio prodotti agricoli in frazione Morello, arrivando sino a dicembre 2019 ove le stesse cooperative si sono incorporate per fusione in Solidarietà Quattro, costituendo una impresa sociale multiservizi.

Semplicemente al “DAICATA”, “dai campi … alla tavola” troverete ortofrutta di stagione e non, ben identificata con un bollino colorato, che traccia la provenienza: coltivazioni locali a km zero, a produzione biologica, frutti maturati al sole del sud Italia, e quella che arriva da paesi europei o extra europei, potendo così scegliere il meglio. Nella zona asporto con il banco al taglio dei formaggi e dei salumi, proponiamo dei piatti pronti caldi o freddi, sia a pranzo che a cena, che su prenotazione potranno essere consegnati anche a domicilio, come pure la semplice spesa.

Troverete una gamma di formaggi DOP, latte, yogurt, carni, salumi, uova e ancora farine, pane, grissini, riso, cereali, prodotti da forno, pasta, olio extra vergine di oliva, legumi e prodotti alimentari in genere, principalmente provenienti da cascine e aziende agricole e laboratori artigianali che producono direttamente

gli alimenti e/o li trasformano, con una selezione di prodotti biologici.

Troverete vini in bottiglia di cantine sociali piemontesi e non, con possibilità di acquistare bag in box e vini sfusi.

Naturalmente nella bella stagione, utilizzeremo l’area esterna con una bancarella, per vendere l’ortofrutta, i peperoni di Carmagnola, confezionati, sfusi e poi entrando nel negozio … si troveranno quelli già pronti da portare a casa o da consumare sul posto.

Ogni giorno, eccetto alla domenica, già al mattino presto potrete fare colazione nella zona caffetteria e magari ordinare la spesa o piatti pronti che potranno essere da voi ritirati al ritorno a casa alla sera oppure consegnati a domicilio.

Nel ristoro si possono consumare pranzi di lavoro, e anche pranzi su prenotazione, nel rispetto delle normative COVID. Non stupitevi se troverete i cuochi che fanno la spesa insieme a voi nel negozio, per poi dedicarsi alla cucina di piatti tradizionali della cucina italiana, nel rispetto della dieta mediterranea patrimonio UNESCO, per la preparazione di specialità che privilegiano ingredienti quali pasta, verdura, legumi e frutta ovviamente quest’ultima particolarmente nei dessert.

Venite a visitare la nostra attività, che occuperà oltre 10 lavoratori, professionisti della vendita di alimentari e della ristorazione, giovani e meno giovani e soggetti svantaggiati in inserimento lavorativo.

Adatteremo l’orario di apertura secondo le vs. esigenze, prevediamo di essere aperti dal lunedì al sabato dalle 6 alle 20 caffetteria e ristoro, (con limitazione alle ore 18 per recente DPCM) con apertura domenicale in caso di prenotazioni.

Il negozio che apre dalle 8 alle 20, oltre ad apertura straordinarie domenicali per gli eventi, manifestazioni e secondo stagionalità, quando si potranno fare.

Vi aspettiamo!

San Giovanni, Bossola, San Michele e San Grato. Sono questi i nomi delle quattro frazioni alla periferia di Carmagnola che Isiline Srl ha deciso di collegare con la fibra FTTC. Più di 800 nuovi numeri civici che si vanno ad aggiungere agli oltre 1.400 del centro abitato già connessi con la fibra FTTH, dando seguito alla strategia di copertura dei centri minori messa in atto da alcuni anni in Piemonte dall’azienda saluzzese che fornisce servizi di rete, data center e voce portando Internet alle famiglie e alle aziende. A determinare la decisione di arrivare ai quartieri periferici del Comune della provincia di Torino è stata anche la situazione di emergenza sanitaria imposta dal Coronavirus, che ha fatto crescere in maniera esponenziale la domanda di banda larga soprattutto a causa dell’aumento dello smart working e della didattica a distanza.

“L’intervento che stiamo per compiere sulle frazioni di Carmagnola continua e in qualche modo completa il progetto avviato a fine 2017 con l’amministrazione pubblica carmagnolese, che aveva portato a cablare circa 400 civici della città di Carmagnola con la tecnologia FTTH, acronimo di ‘fiber to the home’, ovvero ‘fibra in casa’ - spiega Massimo Mellano, direttore generale di Isiline Srl -. Nella primavera dell’anno scorso avevamo poi firmato una convenzione con il Comune in base alla quale nei successivi 12 mesi avremmo collegato con la fibra ottica in tecnologia FTTH più di 1.000 numeri civici della città. Con quest’ultimo intervento arriviamo a 2.230 civici collegati e abbiamo allargato il raggio d’azione alla periferia, dove arriviamo con la fibra FTTC in quanto la rete delle infrastrutture già esistente che normalmente utilizziamo per posare la fibra FTTH riducendo gli scavi, non arriva nelle frazioni. Considerato che si tratta di centri abitati che adesso si possono connettere solo con i ponti radio o la tecnologia 3G e 4G, si tratta del miglior intervento realizzabile. Lo sviluppo delle reti FTTH e FTTC, infatti, è fortemente condizionato dall’interesse degli amministratori comunali e solo grazie ad una continua collaborazione tra pubblica amministrazione e operatori privati è possibile portare, dove ci sono le condizioni, la fibra ottica fino all’interno degli appartamenti”.

“Non possiamo che sorridere ed essere grati ad Isiline per aver deciso di continuare ad investire sul territorio del nostro Comune - continua Massimiliano Pampaloni, assessore con delega al Centro Elaborazione Dati del Comune di Carmagnola -. Non sempre capita di avere operatori privati che credono e intervengono su bacini di utenza così circoscritti e per un’amministrazione comunale poter offrire servizi migliori ai propri concittadini è sempre una buona notizia. Inoltre quest’ultimo intervento mirato sulle aree periferiche è particolarmente prezioso perché in quelle frazioni abbiamo molte famiglie che frequentano le locali scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, senza contare che sempre di più i genitori dei bambini lavorano da casa per le misure anti Covid. Oggi più che mai avere una buona connessione è fondamentale sia in ambito scolastico che lavorativo”.

Anna & Anna prende atto delle regole imposte dal nuovo DPCM, ma non chiude!

Noi continuiamo ad aiutare tutte quelle persone che si sentono più sole a causa di questo nuovo periodo di isolamento forzato. Chiamaci, ti spiegheremo come fare a conoscere qualcuno che potrebbe essere una buona compagnia in questo momento, l'iscrizione si può effettuare comunque, senza venire in ufficio, guarda il sito e scegli la persona adatta a te, penseremo noi a mettervi in contatto, e così cominciare a conoscervi al telefono o con videochiamata. www. annaeanna.net, o seguici su facebook TEL. 340.3848047

NUOVA APERTURA

Vi Aspettiamo nel nuovo negozio di PRODOTTI TIPICI e BIOLOGICI dove troverete ortofrutta, formaggi, salumi, pane, pasta, vino, sottolii e specialità regionali.

Potrete fare la spesa voi o sarà possibile utilizzare il nostro SERVIZIO DI ASPORTO. ...e se non siete uno chef potrete gustare la nostra cucina, dalla COLAZIONE al PRANZO DI LAVORO oppure semplicemente prenotare una CENA o un PRANZO DOMENICALE. Via Chieri, 6 - CARMAGNOLA (TO) Tel. 011.9722471 338.9397188 daicata2020@gmail.com daicata - dai campi alla tavola

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Lettere sono un assiduo lettore del vostro giornale, non trovo tutti gli articoli così

Egregio Sig. Direttore,

interessanti come dovrebbero essere, però…?

L’articolo che mi stupisce questo mese è quello su “Questo è Halloween” non sapendo che a Carmagnola si organizzasse una manifestazione su “Halloween”. Dico io: è il caso che Comune, voi e altre organizzazioni si prendessero il mal di pancia di organizzare tale spaventosa manifestazione? In questo momento non c’è abbastanza spavento in giro per il mondo?

Questa stupidaggine è stata importata dall’America, e non ha nulla di educazione civica e mi meraviglio che il Comune non abbia altro di più educativo e intelligente da proporre alle nuove generazioni? La notte di Halloween, tutti sanno che si tratta di una stupidaggine satanica importata dall’America.

Vorrei tanto che a chi gli è passata per la testa di organizzare tale evento, fosse tanto intelligente da organizzare qualcosa di più furbo, visto che si coinvolgono pure i bambini.

Ai bambini fategli fare cose più intelligenti anziché disegnare il gatto nero, che senso ha? Se nascono Gatti neri, bisogna ammazzarli? In questo momento così difficile, organizzate altre cose più intelligenti e non date vita a manifestazioni senza senso educativo e tipicamente stupide.

Grazie per lo spazio e lo sfogo che spontaneo, ho potuto far conoscere.

Cordiali saluti Pizzo Gentilissimo sig. Pizzo, Innanzi tutto la ringraziamo per averci offerto, rispondendo alla sua lettera, un’ulteriore occasione per ribadire la valenza didattica della manifestazione “Questo è Halloween”. Comune di Carmagnola e comitato organizzatore hanno infatti scelto di vivere l’evento Halloween come un momento di festa per i bambini e per la città, in grado di unire e non dividere, finalizzato ad esorcizzare le paure. Per conferire all’evento un valore aggiunto in termini di rispetto di tutti gli esseri viventi, da più edizioni gli allievi dei comprensivi della scuola primaria sono coinvolti in un concorso artistico patrocinato dal Corriere di Carmagnola.

Come l’edizione del 2019 era stata finalizzata ad esorcizzare nei bambini l’atavica paura del lupo, obiettivo del 2020 è stato quello di riabilitare la figura del gatto nero su cui fin dall’antichità gravano paure e superstizioni.

Sulle pagine di questo numero del nostro mensile avrà occasione di visionare le immagini degli elaborati degli allievi che, grazie alla collaborazione delle insegnanti, hanno perfettamente compreso il significato dell’iniziativa.

Per condividere i valori assolutamente positivi e didattici dell’evento, la invitiamo pertanto ad assistere alle prossime edizioni di “Questo è Halloween”, la cui riuscita richiede mesi di impegno da parte del Comune e dei diversi collaboratori.

È nato “Giovani Carmagnolesi”

Comunicato Stampa

Si è costituito a Carmagnola il gruppo “Giovani Carmagnolesi”, ufficializzato alla presenza del coordinatore provinciale Tommaso Varaldo.

Responsabile del gruppo giovani è Andrea Muscolo. “L'idea di formare questo gruppo è venuta al consigliere Pasquale Sicilia che durante una riunione ci ha coinvolto nel progetto. Per il momento siamo 10 giovani di Carmagnola ma contiamo nelle prossime settimane di aumentare il numero degli aderenti”.

Ma quali sono gli obiettivi del gruppo e le prime iniziative che farete? “L'obiettivo - continua Muscolo - è quello di dar vita anche a Carmagnola ad un gruppo di giovani che sia un punto di riferimento anche a quei giovani che si affacciano alla politica per la prima volta. Per quanto riguarda le iniziative, raccoglieremo le proposte e le esigenze dei giovani della nostra Città per portale all'attenzione dell'amministrazione e delle istituzioni. Alle prossime elezioni comunali del 2021 probabilmente faremo una lista, per portare le idee dei giovani in consiglio comunale”.

“L’entrata dei giovani in politica – afferma Pasquale Sicilia esponente storico di Forza Italia – fa ben sperare che finalmente i giovani si approprino della città dove vivono. L’obiettivo – continua Sicilia – è dar vita anche a Carmagnola a un gruppo di giovani che sia un punto di riferimento per tutti i giovani Carmagnolesi. Impegno massimo e concreto su temi della scuola, dei trasporti, del lavoro, degli eventi. Raccoglieremo le proposte e le esigenze dei giovani della nostra città per portarli all’attenzione dell’Amministrazione e delle istituzioni. Il gruppo è aperto a chi vuole partecipare per contribuire a far crescere la nostra Città”.

Il comitato Salsasio Giovani ringrazia !

Il comitato Salsasio Giovani ringrazia tutti i volontari che hanno aiutato e partecipato alla festa del Borgo che si è svolta sabato 19 settembre, in particolare ai volontari dell'arma dei Carabinieri e i volontari della Croce Rossa di Carmagnola. Insieme a loro e tanti altri, siamo riusciti ad organizzare una bella e divertente festa, sempre con la massima attenzione e nel rispetto delle nuove norme imposte.

Noi siamo carichi di nuove idee per il prossimo anno, nella speranza che si possa di nuovo tornare a festeggiare con i volti e i sorrisi scoperti.

Il comitato Salsasio Giovani.

L’Angolo Sfizioso da Vincenzo e Martina

Pizza al Padellino •Panineria •Piadineria •Focacceria Farinata •Stuzzicheria •Impasti artigianali ITÀ A V NO NERI I N A P

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Orario di apertura Lunedì - Domenica 11.30/22.30 - MARTEDÌ CHIUSO Tel. 011.2643586 - Viale Ex Internati, 1 - 10022 Carmagnola (TO) - Seguici su Corriere di Carmagnola _ Novembre 2020

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Società

300.000 euro per le nuove telecamere a Carmagnola Polemiche sulle nuove installazioni di controllo. Siamo tutti sotto osservazione.

Hanno attirato l’attenzione di automobilisti e cittadini le nuove postazioni di controllo del traffico che sono state posizionate a Carmagnola. Noi del Corriere di Carmagnola avevamo fatto un ampio articolo nel mese di febbraio per annunciare la nuova decisione della Giunta Comunale.

Le postazioni hanno sollevato molte discussioni sui social in quanto sono state scambiate per “postazioni velox”, ma nulla a che vedere con i dispositivi di rilevazione della velocità posizionati nel rettilineo tra Salsasio e il ponte del Po che tanto hanno fatto e continuano a far discutere.

In realtà le nuove telecamere volute dal sindaco Gaveglio hanno finalità di controllo: “Avendo come finalità, nel rispetto delle reciproche competenze – si legge nella delibera di Giunta del luglio 2019 - l’adozione di strategie congiunte volte a migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e a contrastare ogni forma di illegalità favorendo altresì l’impiego delle Forze di Polizia per far fronte ad esigenze straordinarie del territorio”.

Saranno 12 le nuove stazioni fisse di controllo e lettura delle targhe dei veicoli: 6 verranno posizionate negli ingressi al centro storico che controllano via Valobra, via Gardezzana e piazza S.Agostino e 6 verranno posizionate sulle statali di ingresso e uscita della città.

Insomma Carmagnola diventerà un “Grande fratello” in cui non sfuggirà nulla. Il progetto, che è solo il primo lotto, costerà al Comune quasi 300.000 euro, e questi nuo-

vi controlli agli ingressi della città e del centro storico serviranno alla: “Registrazione delle immagini provenienti da tutte le telecamere, sul server dedicato presso il centro di controllo del Comune di Carmagnola, nel rispetto della normativa vigente in materia di privacy, per scopi documentali; possibilità di controllare il traffico cittadino da postazioni remote (da monitor in altri uffici ndr) potendo così attivare procedure di emergenza in caso di necessità; controllare i flussi del traffico 24 ore su 24 con tecnologia OCR per il riconoscimento delle targhe in modo automatico, costituire elemento deterrente per evitare e/o reprimere attività criminali; facilità dei comandi operativi”.

In sostanza: per aumentare la sicurezza a Carmagnola verranno installati questi

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di Pierpa

“Check point” multimediali che 24 ore su 24 ore leggeranno le targhe di chi “gira” in città. Una decisione che non è piaciuta a molti cittadini che hanno scritto le loro perplessità sui social. L’assessore Pampaloni ha dichiarato su Facebook che “sono state volute dal Prefetto” e sicuramente delle indicazioni dalla prefettura sono arrivate.

Ma non c’è dubbio che la decisione è stata presa della Giunta Comunale e che i quasi 300.000 euro sono usciti dalle casse comunali.

Da come si legge, molto probabilmente, qualche “addetto” (che dovrà essere anche pagato) dovrà guardare queste telecamere che invieranno le loro immagini ad una postazione server nel Comune perchè se succede qualcosa (incidente, furto, qualcuno che sta male, etc.) possa avvertire ed

inviare in modo tempestivo chi di dovere.

Il problema non è questo: ma tutte le immagini registrate a cosa serviranno? Chi ci garantisce che non verranno utilizzate per altri scopi non legati alla sicurezza?

Perchè dobbiamo avere qualcuno che in ogni momento del giorno può controllare quello che facciamo?

Sono le prime domande che emergono dopo questa decisione della Giunta Comunale. Piaceranno ai cittadini? Serviranno?

Saranno soldi pubblici ben spesi? Attendiamo i vostri commenti.

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Dintorni

Lombriasco : Variazione di bilancio, Lombriasco, Salesiani: Apicoltura progettazione di un nuovo campo sportivo illustrata. Riuscito il 1° “Porte Aperte”

LOMBRIASCO – Lo scorso 27 ottobre il Consiglio Comunale, tenutosi per via telematica causa Covid, ha offerto spunti interessanti sulla trattazione di alcuni temi, in particolare la ratifica della variazione di bilancio 2020-2022. Punto dal quale è emersa la proposta, da parte dell’assessore Daniele Ronco, della progettazione e della realizzazione di un nuovo campo sportivo, che potrebbe essere localizzato nei pressi dell’area in cui è situato il cimitero. Il Comune, se assegnatario del bando, potrebbe infatti beneficiare dell’utilizzo di proventi a fondo perduto (per una percentuale fra il 95 e il 98 per cento di

copertura) concessi dall’ente sportivo del Coni, a sostegno delle piccole attività sportive proprio come in quel di Lombriasco. «Il campo sportivo non risulterebbe in contrapposizione con quello dell’oratorio parrocchiale, ma complementare. – sostiene Ronco -Risulterebbe essere“un di più” per la nostra collettività, che vuole praticare attività motoria e di gioco. Nella variazione sono stati approvati quindi 25mila euro per procedere alle prime fasi di acquisizione dell’area e per dare inizio, appena possibile, all’iter procedurale per un impianto che sfiorerebbe un importo complessivo di circa 200mila euro».

Contraria alla decisione la capogruppo della minoranza Anna Maria Ottaviano, sostenendo che, per la vita sociale di Lombriasco, sia sufficiente un solo campo da gioco parrocchiale.

La replica di Ronco: «Per poter partecipare a bandi pubblici bisogna sempre essere attenti alle opportunità e avere progetti nel cassetto, non il contrario. Ritengo che, mai come in questo caso, la nostra amministrazione sia stata lungimirante». C.S.

Polonghera, rinnovato il direttivo Pro Loco, nuova presidente Marzia Milano POLONGHERA - Lo scorso 13 ottobre la Pro loco ha rinnovato in sede il suo direttivo. Oltre alla presentazione e all’approvazione da parte dei soci del bilancio dell’anno 2019, è stato presentato il nuovo organigramma. In primis cambia la presidenza: Marzia Milano (in foto), 27 anni, succede a Michele Vera (dopo due suoi mandati consecutivi, dal 2014 al 2020) che condividerà la vice presidenza con Marco Milano. Segretario sarà Cristiano Pansa, tesoriere Cristina Varetto.

Consiglieri Fabio Agasso, Elisa Agasso, Andrea Ziccarelli e Alessandro Lannocca.

«Sono contenta della nomina, – annuncia soddisfatta Milano, ex tesoriera della Pro loco, che di lavoro è segretaria, ora al timone associativo - ma soprattutto che sia rimasta nel direttivo una parte dei componenti del precedente. Non partiamo da zero, ma vogliamo dare una continuità all’operato degli anni passati, cercando di portare però anche una ventata di novità. Siamo una squadra giovane che è piena di idee e ha tanta voglia di fare.

Purtroppo probabilmente non ci saranno i soliti appuntamenti di fine anno. Però noi non siamo fermi ad aspettare e stiamo già guardando al futuro per poter ripartire al

meglio il prima possibile. Questo grazie anche e soprattutto al sostegno dell'amministrazione comunale che è sempre presente».

Michele Vera, 30 anni, come detto, sarà il nuovo vice presidente insieme a Marco Milano. «Lascio la presidenza della Pro loco di Polonghera dopo 6 anni intensi, pieni di difficoltà, ma anche di soddisfazioni. – esprime lo stesso Vera -Ringrazio i componenti che mi hanno aiutato e supportato e le amministrazioni comunali che si sono susseguite in modo collaborativo.

Il mio grazie anche ai polongheresi delle varie associazioni e le autorità politiche che mi hanno sostenuto. Non ultimi, ringrazio tutti i numerosi volontari che sono sempre stati presenti in tutte le manifestazioni e non solo. Faccio “in bocca al lupo” alla nuova presidente, dandole il mio completo sostegno». Membri navigati e nuovi volontari, quindi, di cui la più giovane di soli 17 anni. La neoeletta presidente Marzia Milano dà l’impressione di essere molto determinata e d'altronde, precisa, questo è anche merito di chi l’accompagnerà nel suo percorso: amici e nuovi membri con cui si sente sulla stessa lunghezza d’onda. «I ruoli - sottolinea ancora Marzia - sono definiti sulla carta, ma nella realtà ciascuno ha uguale peso e contribuisce al meglio delle sue possibilità». Gli anni scorsi sono stati laboriosi per la Pro Loco di Polonghera che ha dovuto appoggiarsi all’amministrazione comunale. Tuttavia è grande la fiducia di poter camminare sulle proprie gambe in futuro e in quest’ottica nel comitato le idee non mancano, anche se dovranno attendere la fine dell’emergenza sanitaria per diventare concrete. Con un pizzico di fortuna, comunque, qualche evento potrebbe già realizzarsi nel periodo natalizio.

Cristiano Sabre e Francesca Correggia

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LOMBRIASCO – Riuscito il primo appuntamento presso le scuole salesiane di Lombriasco, che si è concentrato in particolare, lo scorso 24 ottobre, sul settore dell’ apicoltura. Soddisfatto Daniel Ormeno, responsabile di Net4grow, una rete di cooperazione con le reti salesiane nel mondo: «Con gli studenti si coniugano le teorie in classe all’esperienza pratica sul campo di tale professione. Ne consegue l’interesse da parte delle aziende che richiedono i nostri ragazzi, per inserirli

in un contesto di lavoro futuro». Nella giornata si è dato spazio anche all’orientamento, con l’esposizione delle caratteristiche dei corsi di formazione professionale e della scuola media a genitori e ragazzi. Da ridefinire presumibilmente, in base al nuovo Dpcm in vigore dallo scorso 6 novembre, gli altri tre appuntamenti di “Porte Aperte”, inizialmente in programma domenica 22 novembre 2020, sabato 12 dicembre 2020 e domenica 17 gennaio 2021.

Lombriasco: 183 nuovi libri in più in biblioteca, grazie a un fondo ministeriale

LOMBRIASCO – 183 nuovi volumi hanno incrementato i 6.251 libri esistenti in biblioteca. I nuovi libri sono stati acquistati dall’amministrazione comunale con un fondo di 2160 euro proveniente dal Ministero dei Beni

Culturali. La biblioteca, sistemata nei locali dell’ex asilo Didier, in via San Sebastiano, funziona da 43 anni grazie ai volontari.

Attualmente gli iscritti al prestito sono 200, mentre i lettori attivi 158. La circolazione libraria, assicurata dal sistema bibliotecario di Moncalieri, permette di accedere a un vasto patrimonio e di ritirare nella stessa biblioteca il volume desiderato.

L’orario di apertura al pubblico, a causa delle restrizioni, è attualmente limitato al sabato, dalle 10 alle 12.

Si sta attuando inoltre una fase di riordino anche in seguito all’acquisto di nuove scaffalature da parte dell’amministrazione comunale.

Lombriasco: 62 mila euro per asfaltatura strada La Pancalera LOMBRIASCO – Il Comune ha provveduto recentemente alla nuova asfaltatura della strada comunale La Pancalera, per un importo complessivo di 62 mila euro (50 mila provenienti da fondi statali e 12 mila a carico dell’amministrazione).

Quest’operazione è il primo passo verso il ripristino di un tratto stradale in passato pericoloso.

Si opererà infatti presto anche per l’inizio dei lavori, figli di un progetto esecutivo (approvato dalla Città

Metropolitana), che prevedono una modifica nell’incrocio fra la Strada Provinciale 141 Pancalieri – Carignano e la Provinciale 147 Lombriasco – Osasio, con la creazione di una pseudo- rotatoria, detta scartamento,per una cifra che sfiora i 160mila euro.

C.S.

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Natale solidale!

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Dintorni

Racconigi: 16 milioni di euro, tra opere pubbliche attuate e in corso. Il punto con il Sindaco Oderda

di Cristiano Sabre

RACCONIGI - A un anno e mezzo dalla fine del mandato del sindaco Oderda, la macchina amministrativa di Racconigi ha profuso un forte impegno nei lavori pubblici, tra opere concluse e in fase di avvio.

Tradotto in termini economici, questi progetti prevedono un esborso che si aggira intorno ai 16 milioni di euro, in parte coperti grazie a finanziamenti pubblici. Naturalmente, con la coesistenza del Covid e le relative approvazioni dei vari progetti, porteranno ad una realizzazione graduale delle opere previste.

Si partirà dal nuovo sottopasso ferroviario, del valore complessivo di 10 milioni di euro, grazie a un accordo tra Comune, Regione e Rfi (Reti Ferroviarie Italiane), uno dei grandi ‘credo’ della Città che diverrà finalmente concreto, in modo da poter snellire ulteriormente il traffico veicolare in Racconigi e territori limitrofi. Questo si unisce alla già tanto acclamata Circonvallazione, la ‘bretella’, da un anno e mezzo completata.

Si proseguirà con la creazione del-

la pinacoteca Levis Sismonda, altra grande opera che sorgerà su piazza Vittorio Emanuele II, meglio nota come “Piazza degli Uomini”. Appaltati anche i lavori per il restauro della storica ala comunale, nei pressi del neo salone polifunzionale cittadino della Soms. L’asfaltatura di Borgo Macra e la riapertura da qualche mese di via Ormesano per i lavori di ristrutturazione della struttura Asl sono le altre operazioni attuate. Per questi ultimi sono stati stanziati circa 500mila euro. Grazie a un finanziamento di Regione e Ministero dell’Istruzione sono inoltre stati attuati i lavori di rinnovamento della scuola media di piazza Piacenza. 280 mila euro è stato invece il finanziamento pubblico stanziato per rendere possibile in città una più che mai attuale ed ecosostenibile pista ciclabile. In ultimo anche lo sport ha coperto un ruolo importante in Città, con la pista d’atletica e la risistemazione dei campi, ancora nei pressi della scuola media racconigese.

Caramagna: ristrutturazione Cinema Teatro, pista ciclabile e centro sportivo

CARAMAGNA – Dalla fine dell’estate, giungendo nel pieno della stagione autunnale, in paese ha preso piede una serie di lavori pubblici.

Molto ambizioso e già approvato, è il progetto definitivo-esecutivo della ristrutturazione e rifunzionalizzazione del Cinema Teatro Comunale. Per lo stesso, presentato ai consiglieri comunali a inizio ottobre, si procederà con il mutuo e l’iter di gara per affidare i lavori, che presumibilmente partiranno a dicembre. Andrea Girard e Barbara Arciuolo di Cuneo sono gli architetti responsabili che trasformeranno la storica sala nei suoi aspetti architettonici e funzionali, nel rispetto delle nuove normative antincendio e di sicurezza. Nel dettaglio verrà rivisto completamente il foyer di ingresso, con la sistemazione del locale guardaroba, biglietteria e angolo bar. Saranno rifatti completamente gli impianti termici ed elettrici con un impianto di ricambio d’aria e di raffrescamento della sala.Tra gli interventi anche una nuova controsoffittatura interna e una serie di lavori di riqualificazione estetica.

Le altre opere, programmate sino a fine

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anno, saranno anche la realizzazione del primo lotto (da piazza IV Novembre alla chiesa della Trinità) della sistemazione e riqualificazione della pista ciclopedonale di via Roma.

Verrà poi completamente sostituita l’illuminazione pubblica, sia quella stradale che quella sulla pista ciclabile e rifatta la pavimentazione, insieme all’arredo urbano. Il secondo lotto, invece, si realizzerà al termine dei lavori dell’azienda locale Lamicolor. In fase di studio infine la sistemazione dell’area tra il palasport e il campo in erba grande presso gli impianti sportivi. L’intenzione è quella, attraverso un mutuo con il Credito sportivo “Sport Missione Comune 2020”, di finanziare la pista di atletica e la riqualificazione dell’area, in collaborazione con i gestori e i concessionari degli impianti. «Queste sono le tre opere più importanti da qui a fine mandato, dichiara il vicesindaco Marco Osella per completare un progetto amministrativo già molto soddisfacente, nonostante il periodo di rallentamento dovuto al Covid19. Le opere pubbliche sono visibili a tutti e servono a migliorare la qualità dei servizi e la vita quotidiana a chi a Caramagna ci abita e a chi la visita o ci passa».

Questi interventi, a parte quelli finanziati da mutui, sono sostenuti da fondi comunali e da contributi regionali e nazionali, ottenuti grazie a dei progetti interessanti e convincenti, ad una buona gestione del bilancio e che porteranno a risparmi e benefici futuri».

Coppia di cicogne nere a Racconigi RACCONIGI - Il Centro cicogne di Racconigi aggiunge un nuovo primato grazie ad una coppia di cicogne nere che ha nidificato e svezzato tre pulcini all’interno del parco del Castello Reale, tra i rami di un grande frassino secolare. Si tratta del primo caso di nidificazione di cicogna nera in una pianura italiana, prima di questo episodio solo 19 coppie di cicogne nere avevano scelto la Penisola per nidificare, dal 1994, sempre in aree pedemontane o su falesie rocciose. La specie, classificata come prioritaria e vulnerabile dalle direttive europee, testimonia l'importanza dell'habitat del parco del castello, un’oasi che ricorda gli antichi boschi della pianura Padana. La notizia dell’involo di tre piccoli di cicogna nera è stata diffusa

in un articolo a cura della dottoressa Gabriella Vaschetti, responsabile scientifico del Centro Cicogne e Anatidi Racconigi, in accordo con il Parco del Monviso, solo ora che i pulcini hanno lasciato il nido. Troppo elevato era infatti il rischio di disturbo per queste rare specie di uccelli. I veterinari del Centro cicogne e del Parco hanno monitorato per mesi l’evoluzione del nido.

PH. Filippo Marmo

Casalgrasso, il ricordo di Giovanni Rolfo CASALGRASSO – Lo scorso 14 ottobre ha colpito profondamente in paese la scomparsa di Giovanni Rolfo, figura che fu molto ben radicata nel tessuto sociale di Casalgrasso, per il suo carisma e per il senso di appartenenza alle attività praticate nel paese. Il settantenne pensionato, ex imprenditore edile, mancato durante una seduta di pesca, sua grande passione, cadendo nel torrente Maira, lascia la moglie Marilena, i figli Andrea e Valentina, con i rispettivi coniugi. Il 17 ottobre si sono svolte le esequie presso la parrocchia locale San Giovanni Battista e la salma è stata tumulata presso il cimitero del paese. Rimarrà impresso nella memoria di tutti i cittadini per la sua presenza e spontaneità. Fu infatti socio e parte attiva, ad esempio, dell’allora esistente Pro loco e dell’associazione pescatori e non solo.

Lo confermano senza dubbio le parole del sindaco Egidio Vanzetti: «Era una persona affabile, che partecipava alla vita sociale. Mancherà alla comunità». Al pensiero del primo cittadino, si unisce il suo vice, Gianni Donetto: «Non ci parole. È una grande perdita per il paese.

Giovanni è stato attivo in più associazioni sul territorio. Era uno stimato lavoratore e persona disponibile.

L’ultimo fresco ricordo che ho con-

diviso con lui è una grigliata al Percorso Salute, presso la zona naturalistica in Regione Fallé, dove lo stesso ci ha per l’ultima volta insegnato l’arte della cucina da campo.

Continueremo questa tradizione in suo onore».

Riccardo Sola, uno degli storici presidenti della Pro loco:« Era uno spirito giovane, un “giocherellone”, simpatico e scherzoso, che presenziava e si impegnava molto per quella che fu la nostra associazione. Attivo e presente sempre a tutte le manifestazioni organizzate. Lo ricordo anche come uno dei principali organizzatori della grigliata di fine anno della stagione dell’associazione pescatori e intento a cucinare le immancabili ali di pollo» Giovanna Luvison, ex vice presidente dell’ultimo corso della Pro loco: «Rimarrà sempre nei nostri cuori, lo chiamavamo simpaticamente John. Era notoriamente il nostro cuoco, il nostro amico, una gran bella persona».

C.S.

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Dintorni

Alluvione: Il “diario” della Protezione Civile Le squadre volontarie di Casalgrasso impegnate a Limone Piemonte CASALGRASSO - La Protezione Civile di Casalgrasso è tra le squadre di volontariato piemontesi che, esattamente il mese scorso, sono partite alla volta di Limone Piemonte, in aiuto del paese colpito dai danni provocati dalle forti precipitazioni. Visibili sono stati infatti gli effetti tragici su circolazione stradale, abitazioni e tutto il contesto paesaggistico montano.

Parla Sandro Boarino, uno dei membri della stessa Protezione Civile casalgrassese, che ha offerto il suo personale “diario di bordo”: «Siamo stati allertati la sera del 9 ottobre dai

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responsabili di zona della Protezione Civile per fornire la motopompa carrellata e allestire delle squadre per intervenire. L’ 11 ottobre, dalle ore 6, procedevamo con le operazioni grazie a cinque volontari, la stessa motopompa e delle pale. Il giorno successivo partiva un'altra squadra di quattro elementi». La programmazione e gli effetti degli interventi: «Il lavoro principale della prima giornata era quella di aspirare l'acqua da garage e cantine sotterranee, spalare fango e liberare le abitazioni. In quest’area, insieme ad altri volontari, abbiamo piazzato sei motopompe, in funzione per più giorni, aspirando tutta l'acqua.

Le operazioni sono anche proseguite la settimana successiva con pale meccaniche, per creare dei canali per fare defluire tutto il fango presente. In generale intorno si capiva comunque l'entità della calamità: alberi sradicati, tralicci della luce a terra, tubature del gas e acqua interrotte, metri di strada portati via dall'acqua». In soccorso sono intervenuti il sindaco Vanzetti, il vicesindaco Donetto e gli altri volontari in squadra Barra, lo stesso Boarino, Donalisio, Giordana, Lucco e Sola. Significativo inoltre il gesto di una panetteria locale che ha loro regalato pizza e dolci, per ringraziarli delle operazioni che hanno messo in salvo proprio la sua attività.

Anche le scuole di Casalgrasso aderiscono a “Igiene Insieme” CASALGRASSO – Grande adesione in Piemonte al programma “Igiene Insieme”, con 358 scuole che ha coinvolto molti insegnanti che hanno scelto di aderire all’iniziativa. Tra questi anche i rappresentanti della scuola dell’infanzia e della primaria di Casalgrasso. Il progetto, realizzato da Napisan, con la supervisione scientifica della Scuola di Specializzazione di Igiene e Medicina Preventiva dell’Università San Raffaele di Milano, ha l’obiettivo di aiutare ed educare bambini, genitori ed insegnanti ad assumere comportamenti igienici

corretti e responsabili in un momento delicato per la nostra società, per il Covid 19. Gli istituti scolastici coinvolti hanno ricevuto materiale didattico e informativo sulle corrette pratiche d’igiene e kit per l’igienizzazione, con una donazione da parte di Napisan superiore a 1,5 milioni di euro. Infine, vi sarà la possibilitàper gli insegnanti di partecipare a un corso di formazione - sviluppato anche questo con la consulenza scientifica dell’Università San Raffaele – riconosciuto dal Miur (Ministero dell’istruzione,dell’università e della ricerca).

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Società

Restaurato l’Obelisco di via Piramide in ricordo delle vittime della Peste.

Festa dell’Immacolata condizionata dal COVID: niente di Pierpaolo Boschero processione e novena.

Il 31 ottobre 2020 in via della Piramide a Carmagnola (zona Santa Rita), è stato inaugurato il restauro del monumento che era stato eretto nel 1872 a ricordo delle vittime causate dalla peste negli anni 1522 e 1630, nel luogo in cui era posto l’ingresso dell’antico lazzaretto e in seguito del cimitero centrale sino al 1858.

Il risanamento dell’obelisco di Borgo Santa Rita e la sua presentazione assumono un alto valore simbolico in questo periodo storico in cui la comunità sta lottando contro una nuova malattia infettiva.

Per evitare assembramenti la cerimonia non è stata annunciata alla cittadinanza e si è svolta in forma ristretta, alla presenza del sindaco Ivana Gaveglio, del vicesindaco e assessore Vincenzo Inglese e di Don Dante Ginestrone, in ottemperanza alle disposizioni del Governo.

Dal carteggio di un fascicolo conservato nell'Archivio Storico Comunale, si evince

Anche la tradizionale festa dell’Immacolata, patrona di Carmagnola, sarà molto condizionata dalla situazione sociale in cui versa la città a causa della Pandemia.

“L’impianto e la struttura degli scorsi anni per la Novena è saltata – dice don Dante non verranno i predicatori, non ci sarà la Messa dopo cena con le altre parrocchie cittadine. Stiamo definendo l’orario delle Messe nella Novena mentre, il giorno della Festa, l’orario delle funzioni sarà quello degli anni scorsi con la Messa solenne alle ore 10,30 presieduta, speriamo da Mons.

Marco Prastaro, Vescovo di Asti.

In chiesa in questa Messa ci sarà solo la rappresentanza di tutte le parrocchie di Carmagnole, l’amministrazione e i portatori fino ad arrivare al numero consentito di 200 persone, tutti con il Pass, senza il quale non si entra. Stiamo comunque ancora definendo il programma. Dobbiamo avere pazienza e decidere all’ultimo, perché le cose cambiano da un giorno all’altro”.

Intanto è certo che la processione dell’Immacolata non si farà. E’ probabile che la statua della Vergine, tanto venerata a Carmagnola, sarà posizionata sul sagrato della Collegiata in modo che i fedeli le possano rendere omaggio. “Ci stiamo organizzando per trasmettere la messa in diretta video in più punti della città, come San Filippo e gli Antichi Bastioni ma anche in piazza Mazzini, in modo da evitare sovraffollamento in Collegiata–anticipa il sindaco, Ivana Gaveglio– Vorremmo però fare in modo che i fedeli possano ricevere anche

che il monumento, posto nell'antico sito del Cimitero di Città, venne realizzato nel 1872 dall'artista carmagnolese Antonio Tortone.

Nella deliberazione del Consiglio dell'11 agosto 1872 è riportato che, essendo “desiderio universale della Cittadinanza che nel sito ove per il corso di 70 anni, cioè fino al 1858 fu il cimitero centrale, ove prima ancora eravi pubblico lazzaretto per i colpiti dalla terribile peste del 1522 e che pur accolse tante vittime del morbo stesso nel 1630, venga eretto un monumento che rammenti un luogo su cui si accumularono tante sventure e tanti affetti dei nostri maggiori”.

IV NOVEMBRE: UNA CELEBRAZIONE DIVERSA Anche Carmagnola ha ricordato i caduti di tutte le guerre con l'alzabandiera e la tradizionale posa della corona d'alloro al Monumento di piazza Sant'Agostino in occasione della ricorrenza del IV Novembre.

La cerimonia - posticipata all'8 novembre - si è svolta in una forma più contenuta, senza locuzioni, e con un numero ristretto di partecipanti, tra cui le Autorità civili e una rappresentanza delle associazioni d’arma, combattentistiche e della Società Filarmonica.

lì l’eucaristia: sarebbe un bel simbolo di presenza, per non limitarci al solo streaming online”.

Intanto i parroci Carmagnolesi per invocare la protezione della Vergine Immacolata, hanno deciso che le campane di tutte le parrocchie di Carmagnola suoneranno a distesa ogni sera alle ore 19, il suono dell’Ave Maria per la preghiera dell’Angelus, per chiamare a raccolta la popolazione contro questo nuovo ritorno della pandemia. Un suono di speranza che si diffonde nella città per i vicoli del centro e per le stradine dei borghi. È un messaggio universale, anche per chi religioso non è.

“Ogni persona, ogni famiglia, ascoltando le campane si potrà raccogliere un attimo insieme in preghiera…con un’Ave Maria, con la preghiera dell’Angelus, con una preghiera personale, con un momento di silenzio per chi non crede o con una propria preghiera per chi è di un’altra religione”.

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Società

Gran Premio Internazionale della Ristorazione 2020: attestato di merito alla pasticciera carmagnolese Francesca Caon. di Sara Giraudi

Francesca Caon, originaria di Carmagnola, è una giovane pasticciera con la passione per il cioccolato, spesso impegnata nella creazione di eventi di degustazione. Per la sua attività di Maître Chocolatier è stata recentemente ricompensata con un attestato di merito.

L’occasione si è presentata alla cerimonia del Gran Premio Internazionale della Ristorazione 2020, al Grand Hotel Des Bains di Riccione, svoltasi lo scorso 5 ottobre nel rispetto delle norme antiCovid.

A ricevere il prestigioso riconoscimento annuale dedicato alla cultura della tavola e dell’ospitalità sono stati 400 ristoranti, hotel, chef, sommelier e operatori del settore provenienti da tutta Italia e selezionati da una giuria qualificata, con alla

guida il giornalista e critico enogastronomico Pier Antonio Bonvicini. Presenti nella commissione, tra gli altri, Enrico Derflingher, già chef della Casa Reale Inglese e della Casa Bianca e oggi presidente Euro-Toques International, Paolo Teverini, precursore della cucina naturale fin dagli anni ’90, lo chef e mastro pasticciere Luca Montersino, protagonista di diversi programmi televisivi di Alice Tv, e la delegata di Rimini dell’Associazione italiana sommelier Nunzia Tesoro.

Ristoranti stellati, osterie della tradizione, hotel, aziende vitivinicole e personale di sala: un mix di attività e persone del mondo enogastronomico internazionale ha rappresentato e raccontato durante la cerimonia nuove tendenze e opportunità future di un settore fortemente colpito

dalla pandemia, ma pronto per ripartire con rinnovata energia. “Onestamente non pensavo sarebbe stato così emozionante. Eppure era tutto vero” – dice Francesca -.”Il mio lavoro e il mio entusiasmo sono stati notati e sono orgogliosa dei progetti che sto portando avanti per trasformare una passione, quella per il cioccolato, in un lavoro.“ Ma chi è Francesca per chi non la conoscesse ancora? Francesca ha 27 anni.

Diplomata in Arte Bianca a Mondovì, si è poi specializzata in Cioccolateria. Ha viaggiato in Europa e Perù alla scoperta del mondo del cacao e della sua lavorazione. Al momento sta progettando la sua linea di prodotti e gira l’Italia proponendo workshop e degustazioni in cui unisce il cioccolato a vino, cinema, libri e

moda. Attiva nel volontariato, è inoltre una delle partecipanti al progetto “Normalmente”, ideato dalla Consulta Giovanile carmagnolese e rivolto ai ragazzi diversamente abili del territorio.

“Ferrere Miele 2020”: è del carmagnolese Guido Rolfo il miglior miele del Piemonte. di Sara Giraudi

Non serve andare troppo lontano per assaggiare un buon miele. A Carmagnola, tra le tante aziende agricole esistenti, ce ne sono almeno due la cui produzione è stata giudicata tra le migliori del Piemonte. Stiamo parlando de “Il Fuco Barbuto”, della famiglia Rolfo, e di “ColtivaThor” dell’agricoltore Luca Palermo, premiate lo scorso 18 ottobre durante il XIII Concorso Regionale “Ferrere Miele 2020”.

L’azienda ColtivaThor è arrivata prima classificata per il suo miele di tarassaco, prodotto a Carmagnola. Ma la vera sorpresa è stata il miele di ciliegio selvatico de “Il Fuco Barbuto”, categoria “Mieli rari”, realizzato a Bossolasco, in provincia di Cuneo, che ha ricevuto il primo premio assoluto, registrando il massimo del punteggio della giuria (20/20). La motivazione? “Miele perfettamente rispondente all’origine botanica dichiarata”. “È sempre gratificante per l’apicoltore ottenere un simile riconoscimento” –

dice Guido Rolfo, titolare dell’azienda.

Il Concorso si è svolto nell’ambito della VII edizione della Fiera Ferrere Miele, per la valorizzazione delle produzioni tipiche regionali, e ha riunito apicoltori da tutto il Piemonte.

“Non siamo nuovi a questo tipo di eventi – prosegue -. Già l’anno scorso, sempre a Ferrere, abbiamo portato a Concorso un altro nostro miele prodotto a Bossolasco, la melata di metcalfa. Ci piace metterci alla prova. E se i risultati arrivano significa che stiamo lavorando bene”.

Su come sia nata la sua attività, Guido Rolfo si esprime così: “Dopo svariati anni come restauratore, ho deciso di dare una svolta alla mia vita e dedicarmi all’apicoltura, passione che mi accompagna fin dalla giovinezza, nonché attività di famiglia, intrapresa tempo addietro da mio padre. L’azienda ‘Il Fuco Barbuto’ – dove Fuco sta ad indicare il maschio dell’ape e Barbuto una mia caratteristica fisica

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piuttosto evidente, la barba- è nata però solo una decina di anni fa”.

Ed è proprio da qui che Guido è ripartito: “Oggi, la mia principale occupazione è fare il miele. Porto avanti l’attività con mia figlia, Elisa. E il mio futuro genero, Luca Palermo, anche lui grande appassionato di api, mi dà una mano. Ho tre apiari stanziali, uno a Bossolasco, nell’Alta Langa, mio luogo di nascita, uno a Carmagnola, sede dell’azienda, e il terzo a Niella Tanaro. Inoltre, a Camporosso, in provincia di Imperia, ho una postazione riservata alle piccole famiglie da svernare”. Su quale sia l’obiettivo del suo operato, Guido non ha esitazioni: “Sicuramente ciò che cerco di fare è sensibilizzare i miei ‘vicini di casa’ e tutte le persone che conosco alla cultura dell’ape, che è spesso sottovalutata. Oltre a ciò, sono un fervido sostenitore delle produzioni locali”. In merito ai progetti futuri: “Preferisco non sbilanciarmi troppo. Al

momento, stiamo sperimentando la produzione di marmellate e dolci vari. Ma è tutto in divenire. Diversamente, come attività correlata, alleviamo galline livornesi, alimentandole con semi di canapa e usando propoli, un antibiotico naturale prodotto proprio dalle api, che viene aggiunto a piccole dosi nell’acqua”. Per conoscere da vicino Guido Rolfo e i suoi prodotti a km0 non vi resta che fare un salto al Mercato di Carmagnola, in piazza Martiri. Barba a parte, non vi sarà difficile trovarlo.

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Ricordi e pensieri sulla vecchia sede CRI!

di Ro.To.

Abbiamo provato a sentire l’umore dei volontari della CRI per capire qual è stato il loro attaccamento alla vecchia sede ora abbandonata, vuota ed in attesa di un nuovo futuro non legato al covid come è ora.

Margherita. “Tanti ricordi belli e tanti tristi. Colleghi conosciuti direttamente su un servizio, colleghi persi strada facendo, tante partite a carte in attesa di una chiamata, pasti frugali ma gustati e gustosi perché consumati tra amici ed ora… qualche lacrimuccia ci sta. Vero…??”.

Modestina. “Ti ricordo quando, per la prima volta nel lontano 2000, entrai nei tuoi locali, con tanta timidezza, per chiedere come fare per frequentare il corso per diventare volontaria. Da allora molti anni sono passati, ho condiviso tanti momenti felici ed anche momenti tristi ma tu eri sempre lì a proteggerci. Una piccola sede ma con un grande cuore. Addio. Ogni volta che ti passerò davanti rivedrò, con tanta tenerezza, l’ingresso sbarrato e ripenserò all’insegna luminosa un po’ sbiadita che si illuminava tutte le sere di bianco e di rosso. Mi hai regalato momenti bellissimi. Grazie”. Maria A. “Il mio primo ricordo è legato al salone dei corsi, quando stavamo facendo lezione, emozionati ed un po’ preoccupati forse di non essere all’altezza. Poi arrivava una chiamata al centralino e l’equipaggio di “base” ci passava accanto per raggiungere il garage. Passava con la sicurezza e la professionalità di chi va a fare il proprio dovere e ad aiutare qualcuno in difficoltà. E tu, principiante/allievo, realizzavi che fai già parte di quella squadra/famiglia e ti senti fiera della scelta che hai fatto”. Raffaella. “E’ da poco più di un anno che faccio parte della CRI per cui non ho molti ricordi che mi legano alla vecchia sede. Sono però orgogliosa di poter dare il mio piccolo contributo affinché nel nuovo ambiente, si possa operare in sinergia per ottenere sempre il meglio. Nei locali di piazza Manzoni 10 ho conosciuto persone meravigliose e sono convinta che queste amicizie non potranno che consolidarsi con il passaggio nei nuovi locali”. Cristina B. “Correva l’anno 2015, ottobre per la precisione, quando, nella cara vecchia sede CRI iniziava il mio corso di formazione. Ero entusiasta di parteciparvi. Si tenevano due lezioni la settimana. In quelle serate, quando eravamo tutti nella sala grande, piombava il silenzio per l’attenzione dovuta, non si sentiva volare una mosca. A maggio 2016 il corso finisce e tutti si va all’esame. Nella cara vecchia sede si sentono ancora correre le emozioni. E’ arrivato il momento.

Esame finito. Ammessa ad essere volontaria. Finalmente si sale prima sulle vetture d’istituto e poi su quelle del 118. Cara vecchia sede CRI, grazie per la missione che mi fai vivere ogni giorno. Le emozioni più belle rimangono sempre avvolte in quelle mura”. Valerio. “Quanta nostalgia lasci in me. Circa ventiquattro anni fa, per puro caso, mi sono iscritto al corso per volontario CRI e sono ancora qua. Ora, quando ti passo davanti, mi si stringe il cuore pensando ai momenti belli trascorsi in compagnia di persone simpatiche, (in particolare quelli di turno il giovedì sera), con cui abbiamo riso, scherzato e trascorso serate stupende. Secondo me la nuova sede più grande, dispersiva e spaziosa, non sarà più cosi coinvolgente. Aneddoti ce ne sarebbero tanti e lunghi da raccontare.

Sarà un ricordo molto difficile da dimenticare, quasi come il primo amore che non si scorda mai”.

Lina. “Mi è rimasto impresso l’inventario. Quante sere trascorse a controllare che, negli armadi, non mancasse nulla, che ci fossero tutti i presidi sanitari che potevano servire in ambulanza. Quando si trattava poi di controllare le mascherine, andavamo veloci perché… non si usavano quasi mai…

Ora invece le indossiamo quasi come una seconda pelle. Ciao vecchia cara sede CRI”.

Mauro G. “I ricordi ed il passato devono stimolare le nuove generazioni. Credo che i giovani debbano impegnarsi su nuove sfide, per avere qualcosa in più rispetto alle vecchie generazioni. Sfrutterei il passato per valorizzare lo spirito di dedizione e di sacrificio che ha contraddistinto chi ha fondato e frequentato la vecchia sede. Ognuno di noi ha contribuito alla posa di almeno un suo mattone”.

Michela. “Tra le tue mura abbiamo vissuto un sacco di avventure; tante persone sono passate e di alcune purtroppo ci rimane solo più il ricordo. Non potrò dimenticare le nottate estive trascorse a chiacchierare sulla panchina fuori dalla sede e quella piastrella scricchiolante davanti alla porta del bagno. Ci mancherai. Ora dobbiamo andare avanti per creare nuovi ricordi, nuove emozioni tra le nuove mura”.

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21 novembre all’8 dicembre. Le card saranno in distribuzione nei punti vendita che potranno ospitare questa nuova modalità (dal 21/11 all’8/12). E infine il bene più prezioso… i volontari. Per ragioni di sicurezza non ci potranno essere le equipe di volontari, ma potranno essere presenti solo nella giornata del 28/11. Una breve riflessione infine su questo periodo. L'emergenza sanitaria dei mesi scorsi ha drammaticamente evidenziato l’urgenza e l’indispensabilità dell’aiuto alimentare. Di fronte a ciò, la Rete Banco Alimentare ha reagito cercando di potenziare lo sforzo organizzativo messo in campo ogni giorno. In questo sforzo si sono confermate fondamentali le alleanze con la filiera alimentare, con le istituzioni e con le strutture caritative, gli storici e nuovi volontari, così come tutti coloro che attraverso le più varie e creative modalità hanno supportato e supportano la nostra opera. Grazie a chi vorrà sostenerci anche in questa occasione per continuare a mantenere viva la catena di solidarietà”.

Chi volesse e potesse dare supporto, può partecipare con modalità diverse.

1. DONAZIONE di ALIMENTI di ogni genere, con particolare attenzione a: pasta, riso, carne e pesce in scatola, legumi, latte uht, salsa di pomodoro, sughi, biscotti, cereali, prodotti per la colazione, alimenti per l’infanzia.

2. Contributi per l’acquisto di SERVIZI ESTERNI logistica e trasporti.

3.Donazioni: Banca Intesa- IBAN IT74F0306909606100000115575.

Colletta alimentare 2020 nonostante il Coronavirus di Maresita Brandino Quest’anno a causa del coronavirus, per tutelare la salute dei volontari e dei clienti donatori il Banco Alimentare che si terrà da sabato 28 novembre, si effettuerà con caratteristiche molto diverse dagli anni precedenti. Infatti non si raccoglierà più il materiale alimentare ma sarà chiesto di acquistare delle Card alla cassa dei supermercati aderenti. A Carmagnola hanno aderito all’iniziativa i seguenti supermercati e ovviamente non si potrà aderire all’iniziativa in altri esercizi: CARREFOUR Market: Viale Garibaldi 24 CARREFOUR Market: via S.F. di Sales 54 BENNET Carmagnola PENNY MARKET - via Rubatto 1 Ci saranno manifesti all’ingresso dei supermercati e i volontari saranno dotati di pettorine strettamente personali.

Non saranno distribuiti volantini ai clienti dei supermercati e quindi la presenza dei volontari avrà solamente il significato di ricordare che nonostante la pandemia la Colletta si fa per le persone bisognose sempre in aumento, anche se in modo diverso dal solito, con le card da acquistare alla cassa. L’aiuto avverrà acquistando delle speciali card che sono di tre importi diversi: 2€, 5€ e 10 €.

“Non potevamo infatti mancare questo insostituibile appuntamento – dicono gli organizzatori - un grande gesto solidale che accompagna la nostra opera da 23 anni. Per questo anche quest’anno ci siamo, ma con alcuni elementi di novità. Primo fra tutti la formula della GIFT CARD in 3 diversi tagli di valore (2, 5 e 10 euro), che prende il posto dello scatolone e diventa il contenitore della spesa. Una spesa che quest’anno non può più essere donata fisicamente dalle persone ai volontari, per ragioni di sicurezza sanitaria. Non ci può essere passaggio di mano in mano di beni. Altra novità di quest’anno: la durata. Non ci sarà “la giornata” della GNCA, ma un periodo più lungo di tempo che va dal

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Scuola

VOLA, ERASMUS, VOLA L’Istituto Comprensivo Carmagnola 1 vola verso l’Europa con i suoi progetti Erasmus+.

Si è appena concluso il progetto Life is Road in parternariato con Grecia, Spagna (Canarie), Polonia, Francia (Martinica) che ha portato docenti e ragazzi della scuola secondaria di I grado a lavorare insieme ai loro pari stranieri sulla costruzione di un percorso di condivisione e conoscenza volto alla realizzazione di uno spirito di cittadinanza europea. Gli studenti hanno accresciuto la loro consapevolezza, le competenze linguistiche e la sicurezza nel rapportarsi con nuove realtà come testimoniato da loro stessi, dai docenti e dalle famiglie che hanno lodato i risultati ottenuti. I docenti, rafforzati da questa prima esperienza, hanno invece lavorato negli ultimi mesi per la presentazione di due nuovi progetti appena approvati. Sono quindi ora attivi nell’istituto due nuovi parternariati che coinvolgono la scuola secondaria di I grado. Il primo progetto, dal titolo Climate it’s us con Spagna (capofila), Grecia, Francia, Croazia, vuo-

le rendere consapevoli i futuri cittadini europei del loro ruolo e delle responsabilità verso le generazioni a venire. Il secondo progetto, dal titolo See the beauty, save the planet, con Finlandia (capofila), Cipro, Portogallo, Romania, Francia (Martinica), vuole ricercare il senso di bellezza, in ciò che la natura ci offre, quale elemento intrinseco che valorizza un bene comune da tutelare in quanto garante della vita su questa terra ed eredità da preservare. I temi dei due progetti sono strettamente correlati e quanto più attuali se inseriti nel contesto storico che viviamo, con un virus a ricordarci quanto fragile sia l’esistenza dell’uomo, ormai svincolata da rapporti equilibrati e naturali con gli elementi che la circondano e obbligata a continui tentativi di riadattamento incurante del substrato originale che ci ha permesso di esistere fino ad ora.

L’emergenza sanitaria COVID-19 ci sta costringendo a rallentare l’avvio dei progetti e a riprogrammare le attività. Al momento gli scambi stanno avvenendo solo a distanza e si stanno

di Team Erasmus - IC Carmagnola 1 riformulando le proposte per poterle attuare, in modo ancora più significativo, tramite lo scambio sulla piattaforma eTwinning: i ragazzi avranno così comunque modo di confrontarsi con i loro pari degli altri paesi europei coinvolti in attesa di poter viaggiare e di poter godere di quella vicinanza della quale adesso dobbiamo privarci.

Nel frattempo i docenti della scuola primaria e secondaria stanno facendo formazione in Europa grazie ad un progetto Erasmus+ KA101 Working together to build a better future through education and shared values.

Grazie a corsi specifici si stanno sviluppando le competenze linguistiche per l’attuazione della didattica CLIL, le competenze professionali rivolte ad una didattica innovativa, inclusiva e integrata nel suo curricolo. Le attività di job-shadowing permettono invece di osservare i docenti europei nel loro lavoro in aula scambiando idee e metodi. I docenti che hanno fatto l'esperienza in questo primo anno di progetto sono tornati entusiasti e rafforzati nelle loro competenze. Per i motivi già esposti gli scambi sono al

momento sospesi, ma è stata autorizzata dall’agenzia nazionale INDIRE l'estensione di un anno della durata del progetto per poter trarre vantaggio dalle mobilità in programma appena sarà possibile.

Porte aperte al Bobbio: si deve prenotare sul sito LA DAD AL BOBBIO Dopo il primo incontro di ottobre, tornano gli appuntamenti con le Porte Aperte all’Istituto Bobbio di Carignano. Infatti i prossimi appuntamenti sono in programma (almeno fino al momento di andare in stampa) per: • sabato 28 novembre 2020 dalle 9.30 alle 12.30 – dalle 14 alle 16.

• sabato 12 dicembre 2020 dalle 9.30 alle 12.30 – dalle 14 alle 16.

• sabato 9 gennaio 2021 dalle 9.30 alle 12.30 – dalle 14. alle 16.

• sabato 23 gennaio 2021 dalle 9.30 alle 12.30.

“A causa dell’Emergenza Sanitaria –ci dice la D.S. Prof.ssa Claudia Torta– abbiamo deciso che gli incontri dovranno essere prenotati sul portale del nostro istituto.

Cliccate sul link www.iisbobbio.edu.it per venire a conoscere il Liceo o l’IPSSEOA. I nostri ragazzi studiano in un ambiente sereno e si preparano ad affrontare il mondo dell’Università o del lavoro”.

“Abbiamo scelto di frequentare il Bobbio perché ci ha dato non soltanto una solida preparazione culturale in ambito umanistico, linguistico e matematico-scientifico, ma anche perché le attività che abbiamo

svolto durante questi 5 anni sono state mirate ad approfondire ed ampliare la sfera del sapere.

Siamo cresciuti seguendo l’insegnamento di Norberto Bobbio: abbiamo imparato a pensare, a riflettere. Insomma a usare la nostra testa per esprimere i nostri dubbi, per avere fiducia in noi stessi, perché solo chi pensa è vivo!

Questo è l’insegnamento che ci è stato trasmesso! Così hanno commentato alcuni studenti dell’ultimo anno, un’esperienza di crescita lunga 5 anni!

La scuola superiore carignanese offre diverse possibilità di percorsi scolastici: • Liceo Scientifico • Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo • Liceo Linguistico • Liceo delle Scienze Umane • Istituto Professionale per i Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Istututo ha due sedi: •Sede Liceo:V. VALDOCCO 23. Tel. 0119692329 •Sede IPSEOA: V. Porta Mercatoria4/B, Tel. 0119690670. e-mail TOISO3300V@istruzione.it

CARPENTERIA METALLICA

Martedì 20 settembre la dottoressa Dize Hilviu, dell’Università di Torino, facoltà di Psicologia, ha tenuto un interessante seminario on line a ben 72 alunni del Liceo delle Scienze Umane Norberto Bobbio. Il seminario è una delle azioni del Progetto Diderot della Fondazione CRT a cui il Bobbio ha aderito per gli anni 2019/20 e 2020/21.

Il tema era Voice User Interface – A Human Machine Interaction, ossia lo sviluppo e l’uso nella vita quotidiana di interfacce vocali nell’interazione tra l’uomo e le macchine. La teoria psicologica della progettazione delle interfacce e le sue più attuali applicazioni (Cortana, Siri, Alexa, Ok Google tra le altre) Gli studenti hanno

così commentato: “Una lezione frontale che affonda le sue radici nella tecnologica attualità e le mille sfumature tra i nuovi personaggi della comunicazione: noi e i magici computer con la loro magica parlantina pronta ad ogni evenienza.

Dove noi non arriviamo… arrivano i nostri amici tecnologici.

Contenuti di denso significato perfettamente applicabili ad uno dei qualsiasi giorni infiniti che stiamo vivendo”.

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Piemonte zona rossa. A Carmagnola chiuso il pronto soccorso.

Crescono i contagi anche sul territorio carmagnolese: la parola al Sindaco. di Sara Giraudi e Pierpaolo Boschero Nell’ultimo mese i contagi da Coronavirus sul territorio carmagnolese hanno conosciuto una scalata vertiginosa. Allo stesso modo, è tornata a farsi strada la paura tra i cittadini, quel timore costante di dover affrontare un virus invisibile ad armi impari.

Anche se la situazione odierna è comunque diversa rispetto ai primi mesi, tutto sembra essere tornato al punto di partenza. Eppure, non dovevamo essere pronti ad affrontare questa seconda ondata? Così si diceva...

Ma a Carmagnola non solo la situazione è diventata “drammatica” per il numero dei contagiati ma anche per la decisione della Giunta Regionale di chiudere il pronto soccorso del nosocomio carmagnolese.

Non sono bastate le proteste del sindaco alla ipotesi di metà ottobre. Infatti il 24 ottobre scorso il presidente Cirio aveva rassicurato il primo cittadino che il pronto soccorso del San Lorenzo sarebbe stato aperto almeno nelle ore diurne. Alla notizia tutte le forze politiche e i cittadini pensavano di aver scongiurato il pericolo, invece, 4 giorni dopo ecco l’annuncio che non lasciava dubbi: “A seguito di una disposizione immediatamente esecutiva dall’Unità di Crisi regionale, del Dipartimento Interaziendale per le “malattie ed emergenze infettive” (Dirmei) e dal Direttore del settore Emergenza Covid, per rispondere all’emergenza pandemica Covid-19 e alla rapida progressione epidemica, si dispone l’immediata (a far data da questa sera) chiusura per le 24 ore del Pronto soccorso dell’ospedale San Lorenzo di Carmagnola.

Il provvedimento sarà valido fino al superamento dell’emergenza Covid”.

Una doccia fredda per la città che, pur nella

drammaticità del momento vede in questo provvedimento la pietra tombale sul pronto soccorso carmagnolese anche quando passerà l’emergenza. Purtroppo non sono bastate le parole e le promesse.

Ora Carmagnola è senza Pronto Soccorso, le sue strade sono deserte, i negozi con le serrande abbassate e il numero di positivi continua a crescere senza un apparente perché.

Per le nostre e vostre domande abbiamo interpellato il Sindaco, Ivana Gaveglio.

Sindaco, qual è la sua visione in merito alla chiusura del Pronto Soccorso e alla conversione dell’Ospedale San Lorenzo di Carmagnola in Covid-Hospital?

“Non posso che ribadire quanto già esternato nella lettera inviata alla Regione e all'ASLTO5, dove con rammarico sottolineo che il San Lorenzo è Covid Hospital senza che Roma abbia provveduto ad attrezzarlo per essere considerato tale con una nuova rianimazione. Ricordo che le strutture del San Lorenzo sono state considerate adeguate nel periodo della ristrutturazione delle sale operatorie dell'Ospedale di Moncalieri; di nuovo oggi le stesse svolgono un ruolo importante senza avere le risorse dovute e senza essere considerate, nell'ambito dell'ASLTO5, di pari livello agli altri due ospedali. La chiusura del Pronto Soccorso è strettamente legata alle indicazioni fornite dall'ASL stessa , che è in drammatica carenza di personale e che ha scelto di spostare gli operatori sanitari a Moncalieri e a Chieri”.

Cosa ci può dire in merito al numero di positivi sempre più elevato sul territorio?

“Dai dati della piattaforma SISP, da inizio

emergenza ad oggi, le persone a cui è stato somministrato un tampone sono 5717, circa un quinto della popolazione di Carmagnola. Al momento, le persone positive sono 511 (agg. al 6 novembre), in gran parte asintomatiche o con sintomi lievi. 16 sono i pazienti ricoverati in ospedale.

Di questi, 9 sono purtroppo in condizioni più critiche. Il dato che tengo particolarmente sotto controllo è appunto quello relativo alle persone ricoverate, numero oggi molto contenuto. Il rapporto percentuale dei positivi rispetto al numero degli abitanti è di circa 15,7 persone ogni mille, in linea con la media dei paesi limitrofi.

Sulla mappa COVID regionale il criterio che determina l'intensità della diffusione del virus sul territorio comunale è un valore assoluto e non percentuale e quindi ovviamente i comuni più popolosi superano tutti le fasce indicate”.

Qual è il suo giudizio in merito alla clas-

sificazione del Piemonte in zona rossa?

“Concordo pienamente con quanto segnalato dal Presidente Cirio, perché pur avendo adottato misure più restrittive rispetto a quelle del Governo, non ci è stata data la possibilità di sfruttare i benefici di tali decisioni. Invito tutte le persone a rispettare scrupolosamente quanto ci è stato imposto e a non spostarsi, anche in Carmagnola, se non per motivi di lavoro, salute e vere necessità, per poter uscire al più presto da queste forti restrizioni”.

Non c’è dubbio: la situazione è drammatica ma occorre non perdersi d’animo. Come è accaduto nella sua storia i carmagnolesi e la città ce la faranno a superare anche questa pandemia.

I dati sono aggiornati al momento di andare in stampa (6 novembre 2020).

Per seguire l’andamento della pandemia visitare il sito della Regione Piemonte: www.regione.piemonte.it

Covid 19: situazione seconda ondata nei dintorni Il Covid 19 nell’area del Carmagnolese conta svariati casi di positività. Non cambia nulla rispetto alla prima ondata di contagi. La situazione rimane infatti la stessa a livello di raccomandazioni (distanza interpersonale, mascherine e pulizia delle mani).

La ricaduta segnalata nei dintorni procede a una velocità considerevole, ma non deve suscitare paura, occorre solo continuare ad essere prudenti.

Stando alla situazione di inizio novembre commentano il sindaco Egidio Vanzetti e il vice Gianni Donetto. 27 i positivi a Casalgrasso, secondo le tabelle della Regione. Vanzetti: “Rinnovo l’invito, come ormai da molto tempo, a indossare sempre la mascherina e igienizzarsi puntualmente le mani. L’aspetto che rincuora attualmente è la non positività degli alunni delle nostre scuole dell’infanzia e primaria e quindi va elogiata la forte attenzione del corpo scolastico.

Nel massimo rispetto del distanziamento sociale il Comune utilizzerà alcuni locali della bocciofila come refettorio e sala del doposcuola, mettendoli a disposizione ai bambini della primaria”.

Il vice Donetto: “Vista la situazione seria, come tutti continuo a seguire le indicazioni sanitarie che ci suggerisce

lo Stato. Il trend dei contagi è maggiore rispetto alla scorsa primavera e quindi le attenzioni devono di conseguenza crescere.

Chi ha contratto il virus afferma sia stata dura. A loro va tutto il nostro incoraggiamento. In questo periodo è ancor di più complicato anche lo svolgimento delle normali attività.

Penso alla scuola e al doposcuola, alla mensa dell’ asilo e alle famiglie costrette a fare sacrifici sull'organizzazione della vita quotidiana da coniugare con il lavoro. Sono convinto che ne usciremo più forti e coesi e saremo pronti per una nuova avventura. Mi rifaccio a una frase di John Lennon, che diceva che nella vita "Non ci sono problemi, ma solo soluzioni”.

Per Lombriasco parla l’assessore Daniele Ronco: “Attualmente a Lombriasco vi sono 9 positivi, di cui 5 persone in isolamento fiduciario. Seppur numericamente alta rispetto alla primavera scorsa, la situazione è sotto controllo e monitorata costantemente dai medici e dal servizio Sisp (Servizio di igiene e sanità pubblica) dell’Asl. L’età anagrafica media della popola-

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zione di Lombriasco è relativamente alta, pertanto necessita di più attenzione rispetto la media nazionale e in quest’ottica i medici si sono prodigati a gestire il vaccino antinfluenzale per il maggior numero di persone.

Ne approfittiamo per ringraziarli, insieme alla Protezione Civile, che si adopera per la gestione ordinata del flusso di persone. È un periodo nuovamente difficile forse ancor più del precedente, si richiama alla responsabilità ogni singolo cittadino”.

A Carignano, sono 39 i positivi al Covid e 71 le persone in isolamento fiduciario. Il sindaco Giorgio Albertino: “La situazione è preoccupante ed è necessario seguire le regole dettate dai decreti del Presidente del Consiglio e del Governatore della nostra regione. In particolare, tutti noi, giovani

di Cristiano Sabre

e meno giovani, dobbiamo evitare nel modo più assoluto gli assembramenti, dobbiamo usare la mascherina, mantenere le distanze e lavarci frequentemente mani e viso con il sapone.

Quando frequentiamo i parchi pubblici in presenza di altre persone teniamo la mascherina ed il distanziamento, anche all'uscita dalle scuole è sempre necessario avere la mascherina su bocca e naso e mantenere le distanze. Tutto ciò può evitare di farci ammalare e di far ammalare altre persone”.

Villastellone informa anche sui dati dell’unità di crisi della Regione Piemonte relative alla cittadina: 87 casi positivi al tampone e 40 casi in isolamento fiduciario.

I casi di positività sul territorio di Caramagna sono attualmente 38, mentre per Faule 4, Polonghera 15 e Pancalieri 13.

Chiudiamo con Racconigi con 126 positivi, 265 persone in quarantena e un decesso per Covid 19.

Nelle nostre case di riposo dei Comuni vicino a Carmagnola, nessun ospite positivo. Medici però sotto assedio: tre di questi positivi, sono stati sostituiti, ma stanno continuando imperterriti il loro lavoro da casa.

I dati sono aggiornati al momento di andare in stampa (6 novembre 2020).

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Anche a Carmagnola la protesta dei commercianti scende in piazza

di Cristiano Sabre

Contrariamente alle attese dei promotori, Carmagnola popolata da quasi 30mila abitanti, si è presentata all’appuntamento solo con qualche centinaio di persone a rappresentarla.

E’quello che è successo lo scorso 30 ottobre in piazza IV Martiri, in occasione della manifestazione dei commercianti contro le recenti manovre governative anti Covid, con la partecipazione appunto di un’ esigua rappresentanza di esercenti. ‘Pochi ma buoni’ in questo caso, oseremo dire.

Presenti per lo più le categorie penalizzate maggiormente, dai baristi ai ristoratori, dagli insegnanti delle palestre, sino a qualche ex lavoratore costretto alla cassa integrazione forzata, i totalmente disoccupati e altre fasce professionali.

Tutti uniti nel tardo pomeriggio per protestare contro le norme di quello che è stato al momento il penultimo Dpcm emesso dal Governo, datato 24 ottobre, che ha imposto inizialmente la chiusura anticipata di bar e ristoranti alle 18, la sospensione delle attività delle palestre, ma non solo.

Le condizioni del coprifuoco e altre problematiche stanno mettendo a serio rischio il futuro di molte realtà carmagnolesi.

Liliana Brunetto, Carmen Di Maggio e Giovanni Mallamaci sono stati i principali organizzatori della manifestazione pacifica, ma ‘rumorosa’ avvenuta in Città.

Ecco alcune voci proprio dei commer-

cianti, autori di interventi accomunati dalle stesse paure.

“Non possiamo stare chiusi, il Governo ci sta schiavizzando! Stavo cercando di dare un futuro a mio figlio, attualmente pizzaiolo, ma se ottiene una tantum 800 euro di contributo, come fa a mantenersi? Non se ne può più, non dobbiamo più pagare le tasse imposte dallo Stato!

E domani, quindi, che cosa faremo?

Riusciremo a salvare la nostra attività?

E i nostri figli? Quale sarà il loro futuro?".

E ancora: «Chi sta a Roma non ha la benchè minima idea di cosa voglia dire aprire un’attività. Vedo gli amici che piangono, tra poco mi troverò costretto a chiudere le mie attività, le associazioni non ci tutelano! Occupiamo le piazze, facciamo sentire la nostra voce, Smettiamo di farci prendere in giro.. Non ci bastano più le parole, servono azioni concrete».

«Siamo di fronte a un lockdown mascherato - ha sottolineato invece l'assessore Alessandro Cammarata - Sono assolutamente contrario alla chiusura anticipata degli esercizi commerciali!"

Tra le altre voci anche quella del sindaco Ivana Gaveglio: "È un momento difficile, che condivido con tutti voi in quanto cittadina carmagnolese. A nome dell'Amministrazione, vi esprimo totale solidarietà. Continuiamo a restare uniti e a contare gli uni sugli altri...perché l'unione fa la forza!”.

Riprende il servizio Spesa e farmaci della CRI Verrà riattivato a partire da sabato 14 novembre il servizio di spesa e farmaci riservato alle persone anziane ed a quelle diversamente abili. Gli interessati dovranno chiamare il numero verde 800 065510. Solamente nel caso in cui il numero risultasse costantemente occupato (linee sovraccariche o guasto tecnico) potranno ripiegare chiamando il centralino cri (011.9721881), segnalare il proprio nome, cognome, numero telefonico ed evidenziare se si ha bisogno per la spesa o per i farmaci. I volontari CRI provvederanno, nella stessa giornata, a ricontattare gli utenti per conoscere l’indirizzo dove recapitare i prodotti acquistati e prendere nota di cosa serve.

Il giorno stabilito per le consegne sarà il sabato dalle 9,30 e le 12,30.

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San Lorenzo: com’è la situazione? Le risposte dell’ASLTo5 In questo particolare momento di scarsa chiarezza in modo particolare sul fronte della salute, abbiamo posto alcune domande specifiche; queste le risposte dall’AslTo5.

All’ospedale San Lorenzo è stato chiuso il Pronto Soccorso, per quali prestazioni?

Resta aperto solo per i pazienti covid?

Solo se inviati dal medico di base o, a fronte di sospetto covid, un cittadino può presentarsi direttamente?

Resta attiva con percorsi dedicati solo l’oncologia. Chiusi (attivi a Moncalieri e Chieri) gli screening – In ospedale Covid arrivano, oltre che dalla TO5, anche da altre strutture del Piemonte in quanto Covid regionale.

Dove si deve rivolgere il cittadino che necessita di prestazioni di P.S.?

Occorre che i cittadini, per reali necessità , si rivolgano ai presidi ospedalieri di Moncalieri o Chieri.

Quanti posti letto sono disponibili al Nosocomio di Carmagnola? Quanti di terapia intensiva? Circa 120 posti letto a

disposizione per l’emergenza COVID. Di questi n°4 di terapia intensi, tutti occupati, con possibilità di incremento in base alle necessità.

Gli ospedali di Chieri e Moncalieri avranno ricoverati Covid? Certo sia l’ospedale di Moncalieri che di Chieri hanno i loro reparti Covid.

Diventando il San Lorenzo un Covid hospital presumiamo chiusi i reparti di degenza e quindi chirurgia, medicina, lungo degenza, fisiatria, urologia, e i pazienti vengono spostati altrove? L’attività di ricovero è sospesa ovunque tranne che per alcune emergenze Il servizio di guardia medica prosegue con le modalità in atto?

Certamente la gurdia medica è presente dalle 20 alle 8 del mattino successivo – dalle 20 del sabato alle 8 del lunedì.

Restano attive le prestazioni ambulatoriali, quali? Analisi e radiologia?

In considerazione della rapida progressione dell’epidemia COVID 19 nella Regione Piemonte, con decorrenza dal 9 novembre

di Maresita Brandino

2020 tutte le attività ambulatoriali non urgenti (priorità D differita - Prestazione da eseguire entro 30 giorni per le visite ed entro 60 giorni per gli accertamenti specialistici e P Programmata - Prestazione da eseguire senza priorità) sono temporaneamente sospese. I cittadini di Carmagnola e dei Comuni dei dintorni che erano prenotati al San Lorenzo di Carmagnola saranno dirottati, per quanto possibile, su altre sedi di poliambulatorio.

In queste sedi sono garatite/i: • le prestazioni specialistiche ambulatoriali con priorità U (urgenti) e B (breve) •Le prestazioni di oncologia, screening oncologico, radioterapia, dialisi, ematologia, malattie rare, terapie salvavita nonché l’attività immunotrasfusionale; • Prelievi ematici per INR, curva glicemica nella donna gravida, • Tamponi vaginali e tamponi oculari Pertanto, i cittadini prenotati con priorità D (differita) e P (programmata) e con prestazioni non rientranti in quelle garantite riceveranno un messaggio su dispositivo

mobile di sospensione dell’appuntamento o saranno contattati direttamente da operatori ASL ed invitati a NON presentarsi negli ambulatori. Al termine dell'emergenza COVID-19 le modalità di riprenotazione saranno pubblicate sul sito aziendale www.aslto5.piemonte.it Non sarà comunque necessario farsi rilasciare una nuova impegnativa dal medico curante.

Tamponi solo su prenotazione: le nuove regole dell’Asl To5. Serve la prescrizione medica.

Dallo scorso 4 novembre, l’Asl To5 ha introdotto una nuova modalità di accesso ai pit stop (“Drive through”) e hot spot scolastici aziendali dedicati all’esecuzione del test molecolare (Tampone) per la ricerca del virus SARS – Cov 2.

“Al fine di usufruire delle prestazioni – spiegano dall’Asl To5 - sarà indispensabile contattare il proprio medico di base o pediatra libera scelta (o SISP, per casi in via di guarigione), che valutata l’effettiva esigenza di effettuazione del test, effettuerà la prenotazione sull’apposita piattaforma regionale. Il cittadino, a quel punto, riceverà un sms contenente il codice della prenotazione, la data, l’ora e il luogo di effettuazione del tampone”.

L’esito del test, se negativo, verrà trasmesso via sms. Qualora il test dovesse risultare positivo, l’assistito verrà contattato dal medico di famiglia e dal SISP dell’ASL.

Tutti i pit stop aziendali sono operativi solo su prenotazione, da effettuarsi a cura del medico di famiglia / pediatra su piattaforma COVID regionale.

E’ attivo il nuovo pit stop adulti a Nichelino, in via Berlinguer. Tale pit stop si aggiunge all’attuale offerta, e offre il servizio su prenotazione nei giorni di martedì e mercoledì, dalle 9 alle 15,30.

Inoltre, per rafforzare ulteriormente il servizio di effettuazione dei test molecolari, l'Asl ha attivato anche nuovi pit stop per adulti presso le attuali sedi dedicati alle scuole: a Carmagnola,

Mercati settimanali: nuova riorganizzazione Alla luce delle norme contenute nell’ultimo DPCM del 03 novembre, ed in seguito all’ordinanza del Ministro della Salute che ha inserito il territorio Piemontese nella zona Rossa, il Sindaco Ivana Gaveglio e l’Assessore al Commercio Gian Luigi Surra, di concerto con gli uffici preposti, hanno stabilito le seguenti modalità operative per i mercati settimanali: Mercato del giovedì pomeriggio: il mercato è esclusivamente alimentare; si svolgerà con le consuete modalità sotto la tettoia di Piazza Martiri.

Mercato del mercoledì e del sabato: il mercato alimentare si svolgerà nella consueta area e secondo la solita disposizione. Con riferimento agli altri settori merceologici, la Regione Piemonte ha richiesto chiarimenti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla possibilità di operare all’interno dei mercati il commercio al dettaglio ambulante di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti; profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti; biancheria; confezioni e calzature per bambini e neonati. In coerenza con quanto comunicato dalla Regione, nelle more di un riscontro ufficiale da parte degli Enti preposti queste tipologie di banchi saranno posizionati nelle loro solite piazzole.

Rimangono invariate le regole per la vendita e per accedere al mercato, cioè l’obbligo di indossare la mascherina, il mantenimento del distanziamento

Corriere di Carmagnola _ Novembre 2020

in piazza Manzoni 10.

Con questi potenziamenti l’offerta di tamponi su prenotazione dell’ASL passa da 4.300 settimanali a 6.800 test prenotabili a settimana.

sociale, la sanificazione delle mani e l’utilizzo di guanti per gli operatori. E’ stata annullata l’edizione del Mercantico di novembre insieme al mercato dei produttori è sospesa. Per il mese di dicembre occorrerà vedere come proseguirà la pandemia.

Commentano il Sindaco e l’Assessore “Ci auguriamo che questa situazione permanga solo per le prossime due settimane, nella speranza che si allentino presto le restrizioni per il Piemonte. Le attuali norme sono sicuramente molto penalizzanti per il settore del commercio sia fisso che ambulante, in special modo per i settori che non possono lavorare, per i quali gli annunciati “ristori”, se e quando arriveranno, non potranno compensare i danni e il grave disagio causato a tutto il settore”.

Prosegue il sindaco: “Alla luce della complessità delle norme contenute nel DCPM invitiamo le attività interessate per qualsiasi quesito a rivolgersi alle rispettive associazioni di categoria e all’ufficio Commercio del Comune di Carmagnola tel.

0119724218”.

Si ricorda infine che le attività di somministrazione possono lavorare effettuando le consegne a domicilio e l’asporto.

Sempre in osservanza al DPCM i centri commerciali saranno chiusi nel fine settimana, con la sola apertura, al loro interno, degli esercizi del settore alimentare e delle attività consentite come: farmacie, tabacchini, edicole, barbieri e altri.

di Sara Giraudi

Pubblichiamo una tabella riepilogativa con tutti i dati necessari per i cittadini che necessitano di un tampone, con tutti gli orari e i luoghi dell’ASLTo5 in cui è possibile eseguirli.

Sanità: no allo scaricabarile!

Il Piemonte è zona rossa. A quanto pare il Presidente Cirio se n’è stupito, e se ne rammarica.

Abbiamo il “tasso di contagiosità” (indice Rt) tra i più alti d’Italia; ci vanno settimane per ricevere un tampone e risultati; i nostri ospedali sono saturi; siamo una delle regioni col più basso numero di tamponi fatti; l’esercito sta costruendo ospedali da campo.

E per quanto ci riguarda direttamente, abbiamo l’ospedale San Lorenzo chiuso con molte attività di prevenzione e cura sospese.

Carmagnola è di nuovo stabilmente in vetta alle classifiche regionali dei contagi. Per settimane i cittadini hanno dovuto sopportare code notturne e soste all’addiaccio per accedere a un tampone, mentre il presidente Cirio rassicurava in TV sull’imminente arrivo dei tamponi rapidi, di cui non si vede traccia.

Il presidente del Piemonte, dopo aver rivendicato per mesi che la competenza sulla Sanità è della Regione, non può ora scaricare sul governo nazionale la responsabilità delle scelte non fatte dalla sua amministrazione.

Anche la Sindaca Gaveglio, di fronte alla gravità della situazione, è stata costretta a rivolgere alla Regione Piemonte una dura lettera che contiene molte domande ormai indifferibili per Carmagnola. Del resto, le garanzie fornitele da Icardi, in merito alla tutela almeno parziale del Pronto Soccorso, sono state travolte nel giro di pochi giorni. E con esse, ogni residuo di credibilità dell’assessore regionale.

Cirio finora ha fatto il possibile per difendere l’assessore leghista, ma ormai la sua inadeguatezza è palese. Nessuno chiede ribaltoni: Cirio è stato eletto, Icardi è stato nominato da lui. E la prima responsabilità di un capo è mettere le persone giuste al posto giusto, soprattutto per affrontare emergenze come questa.

Si parla tanto di meritocrazia, siamo certi che anche nella Lega ci sono altri amministratori che sarebbero maggiormente adeguati al ruolo.

Per Carmagnola Insieme, il capogruppo consiliare Paolo Sibona

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Corriere di Carmagnola: 20 anni inseme a Voi

Il Corriere di Carmagnola compie i suoi primi 20 anni Grazie a tutti i nostri lettori. Il nostro sogno continua.

Oggi è un giorno speciale per noi del “Corriere di Carmagnola” che festeggiamo i nostri primi 20 anni di attività e pubblicazioni. Un momento importante per tutti noi che, come sempre, vogliamo condividere con tutti voi che da 20 anni leggete i nostri articoli e ci seguiti sui social.

Oggi, come sempre facciamo vi regaliamo un’opera che il nostro amico “Coco Cano” ha disegnato per l’occasione. È un piccolo gesto per dirvi grazie dell’attenzione che in questi 20 anni ci avete concesso, e, specie in questo anno così difficile e drammatico, speriamo possa portare un po’ di “colore” nella nostra vita di tutti i giorni. Mi ha fatto molto piacere trovare, proprio in uno dei reparti del San Lorenzo, appesa in corridoio l’opera che vi abbiamo regalato in occasione dei 150° numero, oppure trovarla appesa in un noto ristorante del centro carmagnolese a disposizione di tutti i clienti.

Grazie anche a Giorgio e ad Augusto che ci hanno regalato una loro “Striscia Bavosa” per ricordare questo giorno.

Certo, non sono che piccoli gesti, ma ci piace pensare che molti dei lettori possano gradire.

Insieme alla redazione e alla fotocomposizione abbiamo dato una “spolverata” al nostro modo di impaginare il giornale ma abbiamo deciso di continuare a tenere lo stesso formato di 20 anni fa, anche se facendolo più piccolo avremmo risparmiato un sacco di soldi. Lo abbiamo fatto perché siamo convinti che un giornale “più grande” si legga meglio, specie per le persone più anziane.

Lo stesso lo facciamo sul nostro sito internet e sui social. Non vogliamo fare

a gara con chi pubblica decine di notizie ogni giorno, non è nella nostra natura.

Preferiamo puntare su alcune notizie, che riteniamo importanti e approfondirle in modo da poter dare maggiori strumenti di analisi. Non ci piace usare i social solo per “scrivere qualcosa” ci piace usare questi nuovi spazi con criterio e parsimonia.

Questo e il nostro stile. Uno stile che in 20 anni è stato apprezzato da molti commercianti e imprenditori che hanno creduto nel progetto del “Corriere di Carmagnola” e ci hanno dato una mano con la loro pubblicità (l’unica fonte di reddito del giornale) a portare avanti la nostra avventura. Non possiamo dir loro che grazie per averci aiutato anche in questo momento così difficile: certo alcuni ci hanno lasciato ma altri hanno voluto rimanere al nostro fianco e sostenerci. Possiamo solo dirvi grazie e che continueremo in questo nostro lavoro.

Grazie alla Banca di Credito Coperativo di Casalgrasso e S.Albano Stura per averci sostenuto in questa pubblicazione.

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Uno stile, quello del “Corriere di Carmagnola” che mi sembra (e lo spero vivamente) sia stato costante in questi 20 anni. Nel mio editoriale sul primo numero, scrivevo: “(…) Un giornale che non vuole fare la guerra a nessuno, ma che vuole portare il suo punto di vista, che vuole porre l’accento su alcuni problemi spesso dimenticati, che vuole pensare che esistano ancora persone che hanno nei loro cuori la certezza che continua ad esistere la verità, anche quando la realtà sembra deludere la nostra speranza. Questo non è “sognare ad occhi aperti” o “ingenuità”, ma “sapersi stupire ogni giorno come se fosse il primo”.

Non è facile mantenere questi propositi. In questi lunghi anni siamo stati attaccati e minacciati di portarci in tribunale perché il nostro modo di fare giornalismo non piaceva a qualcuno. Nel mio editoriale di maggio di quest’anno, in piena pandemia e che vi invito ad andare a rileggere (lo trovate sul nostro sito) dicevo: “È nella natura delle cose che possano nascere scontri e che comunque questo principio possa non piacere. Penso che una stampa più attenta ai desideri dei politici che al “bene comune” dei propri lettori non farebbe un servizio migliore alla democrazia. Può piacere o meno quello che un giornalista scrive, puoi cercare di zittire questa voce: possono denigrarla, possono boicottarla, possono cercare di chiuderla con le carte bolla-

te, ma anche se piccola questa voce, visto che parte dal profondo del cuore e trae forza dai valori della giustizia e dalla libertà, non si riuscirà a farla tacere”.

Questo è quello che promettiamo di continuare a cercare di fare anche nella nostra piccola realtà: dal direttore a chi distribuisce i giornali, da chi impagina a chi scrive gli articoli.

Questo perché vogliamo essere fedeli al nostro impegno che abbiamo preso 20 anni fa con voi lettori e perché ci piace pensare di essere ancora dei “sognatori” perché come canta Luciano Ligabue “Sono sempre i sogni a dare forma al mondo e sono sempre I sogni a fare la realtà”.

Troverete nella pagina a fianco le foto di tutti coloro che dedicano parte del loro tempo libero per “creare” ogni mese il Corriere di Carmagnola.

vent’anni insieme 2OOO – 2O2O Coco Cano per il Corriere di Carmagnola

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Solidarietà

Progetto NormalMENTE: lanciata la campagna di crowdfunding di F.Correggia

arte, musica, cucina, Casa Roberta: continua l’attività zione, sport, ecc.) in modo da offrire intrattenimento quanto più nonostante il Covid Comunicato OAMI undiversificato, stimolante e

È partita lo scorso 2 novembre la campagna di crowdfunding promossa dalla Fondazione di Comunità di Carmagnola, per sostenere il progetto di volontariato NormalMENTE, rivolto alle persone con disabilità della nostra comunità.

Il progetto NormalMENTEè nato nei mesi di lockdown per arginare gli effetti dell’isolamento sulle persone con disabilità e per supportare le loro famiglie con attività ludico-ricreative e formative.

NormalMENTE ad oggi coinvolge 50 persone con disabilità, le loro famiglie e 18 volontari, che hanno messo a disposizione il loro tempo e le loro conoscenze per proporre ai ragazzi contenuti che rispondessero alle loro esigenze, ma fossero allo stesso tempo fruibili da tutti, tramite piattaforme streaming.

Le attività variano dal “tg facile” agli incontri di condivisione, dalle lezioni di cucina ai corsi di ginnastica, dalla scuola di musica ai massaggi fai da te. “Sono stati i ragazzi a raccontarci l’isolamento che stanno vivendo, spiegandoci come sia stato proprio il progetto NormalMEN-

Casa Roberta è una struttura residenziale che ospita persone con disabilità. Il progetto, espressione di un bisogno sentito dal Territorio, è stato realizzato grazie all’impegno faticoso e costante di molte famiglie e di tante Associazioni che, in collaborazione con OAMI Carmagnola (Ente gestore della Casa), hanno permesso nel corso del 2019 l'avvio della Comunità.

Si tratta di un viaggio che si arricchisce ogni giorno di esperienza, di professionalità e di connessioni significative fra rapporti umani e il forte desiderio di portare avanti l'ideale di “una casa tra le case”, come recitava il titolo della celebrazione di inaugurazione della struttura.

Impegno costante di OAMI Carmagnola è stato, ed è tutt’ora, quello di poter strutturare per le persone che abitano la Casa percorsi educativi individuali capaci di far emergere le capacità e autonomie di ciascuno, in accordo con un percorso di vita adulto che risponda quanto più possibile alla ricerca della serenità.

A partire dal 24 Febbraio 2020, in seguito all’emergenza sanitaria legata al COVID19, anche la Struttura residenziale di Casa Roberta ha adottato le misure di contenimento per evitare il rischio di contagio.

Come indicato nelle procedure, sono state sospese tutte le attività esterne ed interne svolte in collaborazione con volontari e associazioni del territorio. Durante il periodo di lockdown quindi l’ingresso all’interno della Comunità è stato consentito solo al personale dipendente.

L’equipe ha da subito adottato la linea della trasparenza con tutte le persone residenti nella Casa per spiegare, nei termini più semplici e rassicuranti possibili, l’emergenza sanitaria in atto e le motivazioni legate alle nuove disposizioni.

I ragazzi hanno dimostrato di aver recepito chiaramente la situazione e compreso la necessità e l’importanza di doversi attenere alle misure richieste.

Al fine di supportare i ragazzi durante questo periodo di lockdown, l’equipe di lavoro si è organizzata per incrementare i laboratori di animazione, musica, arte e di globalità dei linguaggi, lettura e, per rispondere al bisogno di sperimentarsi in attività adulte, sono stati proposti lavori domestici di riordino e pulizia, nonché di cura del giardino.

Indispensabile si è rivelata, fin dai primi giorni di lockdown, la collabolazione con la Consulta Giovanile di Carmagnola: abbiamo infatti avuto modo di conoscere e collaborare con Giulia Crivello, responsabile del Progetto NormalMENTE. Il progetto è nato a marzo 2020 dalla collaborazione fra la Consulta Giovanile di Carmagnola e altre realtà del Territorio, tra cui OAMI Carmagnola.

L’obiettivo era quello di organizzare attività ludico-ricreative e formative per i ragazzi con disabilità del territorio di Carmagnola, ma non solo. Il desiderio era quello di minimizzare gli effetti dell’isolamento causato dall’emergenza soprattutto per le persone più fragili della comunità. Ogni settimana sono state proposte 2/3 attività legate a settori diversi (informa-

TE a permettere loro di tornare a confrontarsi con il mondo esterno” spiega Carlo Boasso, presidente della Fondazione di Comunità di Carmagnola.

La raccolta fondi vuole consentire a un maggior numero di persone di usufruire del servizio, con la creazione di un sito internet e l’avvio di campagne di sensibilizzazione. Inoltre permetterà di coinvolgere educatori specializzati in disabilità,

la formazione dei volontari e degli operatori già attivi e l’acquisto di strumenti di supporto all’attività digitale.NormalMENTE lancia la sua campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal basso con l’obiettivo di raccogliere 12.000 euro da destinare al potenziamento di queste attività di “volontariato digitale” che finora hanno dimostrato di avere un impatto più che positivo. vizi essenziali, ma anche dal poter usufruire, come tutti, di opportunità sportive e ricreative.

Rivolgo un invito ai carmagnolesi: continuate a destinare la quota del 5×1000 alle iniziative che ricadono sul nostro Comune.” La destinazione del 5×1000 al Comune di residenza

Inaugurato il sollevatore per disabili nella Piscina di Carmagnola di Sara Giraudi Una piscina più agibile e sicura, anche per i diversamente abili. Questo l’obiettivo perseguito dall’Amministrazione comunale di Carmagnola. Un obiettivo che lo scorso 21 ottobre, con l’inaugurazione del nuovo sollevatore mobile, alla presenza dei gestori dell’associazione sportiva Rari Nantes di Torino e del vicesindaco e assessore Vincenzo Inglese, è diventato realtà.

Lo strumento meccanico, che agevola l’ingresso e l’uscita in vasca delle persone con maggiori difficoltà motorie, è stato acquistato attraverso l’utilizzo dei fondi del 5×1000 che i cittadini carmagnolesi hanno destinato nel 2018 al Comune. “Siamo molto orgogliosi del traguardo raggiunto – ha dichiarato Vincenzo Inglese –. La qualità della vita delle persone diversamente abili non dipende solo dall’aver garantiti i ser-

consente ogni anno all’Amministrazione di reperire risorse aggiuntive da reinvestite a favore della comunità e dei suoi soggetti più fragili.

Negli anni scorsi, ad esempio, i fondi erano stati utilizzati per il finanziamento di borse lavoro a favore di persone inoccupate. Quest’anno, con l’acquisto del sollevatore, si è optato per dotare la piscina comunale di uno strumento utile a favorire la pratica sportiva delle persone con difficoltà motorie.

Le risorse del 2019 saranno destinate al coinvolgimento delle persone diversamente abili in attività a distanza, per limitare l’isolamento imposto dalle misure di contenimento della pandemia.

Corriere di Carmagnola _ Novembre 2020

coinvolgente per i ragazzi.

Gli abitanti e gli operatori di Casa Roberta sono molto grati a questo progetto, grazie al quale è stato possibile alleviare gli effetti dell’emergenza COVID e dell’isolamento, ma anche di creare vere e proprie interazioni e legami fra volontari, comunità e soggetti fragili, valorizzando i nuovi mezzi di comunicazione a disposizione e abbattendo le barriere fisiche e spaziali. Le attività sono state realizzate in maniera informale dai volontari della Consulta Giovanile di Carmagnola, nonché da soggetti terzi esterni professionisti che hanno offerto lezioni, corsi e intrattenimento a titolo totalmente gratuito e volontario. Per questo motivo le attività cambiano settimanalmente secondo le disponibilità di ciascuno e in modo da offrire la massima varietà ai ragazzi.

L’esperienza legata al Progetto NormalMENTE, seppur embrionale, è stata davvero preziosa, innovativa ed efficace per Casa Roberta. Ci rendiamo conto, soprattutto in un momento in cui l’emergenza sanitaria è di nuovo tristemente attuale nel nostro Paese, di quanto ci sia bisogno di connettere le persone attraverso strumenti e risorse in grado di offrire momenti di qualità nella vita quotidiana di ciascuno.

Purtroppo la situazione nel nostro paese non è incoraggiante, e in Piemonte, in particolare, le ultime disposizioni di legge ci hanno fatto ripiombare nella situazione di chiusura di Marzo; le persone che abitano Casa Roberta stavano timidamente riprendendo le attività e le occasioni di socializzazione sul Territorio: ad oggi questa possibilità è di nuovo sfumata, e un nuovo lock down evoca difficoltà, anche emotive, più complicate da gestire.

Siamo davvero grati ai volontari e alle attività del progetto NormalMENTE, perchè proprio in questo momento c’è ancora piu bisogno di attivare una rete capace di offrire momenti di condivisione fondamentali, in giorni in cui la partecipazione attiva non è possibile. Un dovuto ringraziamento spetta anche al Comune di Carmagnola, che patrocina e promuove iniziative sociali sempre in prima linea, destinando risorse importanti.

Proprio per questo sosteniamo attivamente la campagna di Crowdfounding promossa da Fondazione di Comunità di Carmagnola, in collaborazione con il Comune, per far crescere il Progetto NormalMENTE e reperire le risorse economiche che permetteranno al progetto di proseguire: crediamo infatti che la collaborazione con la Consulta Giovanile nei mesi del lockdown sia stata fondamentale per superare l’isolamento e che sia quindi importante un rafforzamento e una valorizzazione di questa rete, anche per il futuro.

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Solidarietà con le opere degli in due Angeli di Ninfa rinnova il suo Asti, Continua l’attività dell’o.v.d FAmiglie suddivisi “Angeli”. “Il Museo nasceturni, per dieci giorrà grazie alla grande colni i nostri ragazzi di Sara Giraudi laborazione dell’Anfass e e VOLontari per L’HAndicap direttivo di A.G. hanno potuto Nuovo direttivo per l’Associazione di volontariato carmagnolese “Angeli di Ninfa”, che opera a favore dell’inclusione dei ragazzi autistici. Le elezioni si sono tenute lo scorso 5 ottobre, nel rispetto delle norme anti-covid. Neo-presidente è la dottoressa Paola Romano, specialista in attività motorie e sportive come terapia. Laureata in giurisprudenza, sostiene la tesi che “attraverso la didattica formativa fondata sul linguaggio non verbale delle varie discipline sportive sia possibile in un certo qual modo contribuire all’apprendimento delle regole comportamentali”.

Antonella Cavallini, la presidente uscente, è stata confermata vice-presidente, considerati i molteplici anni di esperienza al fianco degli utenti autistici. Fanno parte del rinnovato direttivo anche la segretaria Susanna Barbagallo, i consiglieri Giovanni Murano e Michaela Papescu e la new entry Leira, psicoterapeuta che coordinerà le varie attività ludiche dell’Associazione. Tante le novità che coinvolgeranno membri del direttivo, volontari e ragazzi autistici. Tra queste, l’apertura del primo Museo di esposizione permanente ad

con il coinvolgimento della dottoressa Alessandra Rubiolo, della critica d’arte Carla Bertone e della pittrice Elda Vigliarolo – spiegano dall’Associa-

zione -. Si tratta di un progetto che ha visto un anno di preparazione ma che ora sarà finalmente realizzato”.

Intanto, proseguono le iniziative a tutto campo già intraprese. “Siamo felici di poter continuare, tra le altre cose, la collaborazione con Mieli Lentini. Inoltre, solo qualche settimana fa abbiamo ricevuto la visita di una rappresentanza del Fans Club ufficiale di Valentino Rossi. I nostri ragazzi sono stati felicissimi e, in cambio di kit e gadget autografati, hanno potuto regalare i loro disegni”. namento sarà stato oggetto di incursioni di animali, eventi atmosferici o manomissioni, obbligando i volontari, per motivi di igiene, a portare tutto in discarica.

In merito si ricorda che, in particolare il vestiario, può essere conferito sia nell’Isola ecologica di via Monteu Roero sia nei cassoni Umana dislocati in Via Mussetti, presso il centro sportivo CarmaSport, nei cortili delle scuole.

Con l’occasione viene ricordato che, come

Caritas: non depositate sugli scalini della Chiesa di Maresita Brandino Anche il Centro di ascolto il Samaritano Caritas ha dovuto rallentare le attività causa Covid: è rimasta attiva la distribuzione degli aiuti alimentari che viene effettuata nella sede di via Cavassa 42, secondo il consueto calendario (primi e terzi lunedì e venerdì del mese); prosegue anche l’aiuto economico a persone in difficoltà mediante il pagamento di bollette, affitti, spese scolastiche ecc. secondo le modalità in uso.

E’ stata momentaneamente sospesa l’attività di distribuzione vestiario, mobili ecc. che avviene nella ex chiesetta di San Francesco, in quanto trattandosi di materiali non di primissima necessità, si è ritenuto di evitare inutili assembramenti e salvaguardare la salute sia delle persone richiedenti che dei volontari.

Di conseguenza il locale rimane chiuso anche per il ritiro del materiale, abiti, giocattoli, suppellettili varie, che di norma la cittadinanza portava il giovedì pomeriggio.

In merito occorre invitare i donatori A NON DEPOSITARE BORSE, SACCHI E MATERIALI VARI sugli scalini della stessa chiesetta, e neppure presso la porticina di via Cavassa, in quanto lo stesso materiale, se pur valido e recuperabile, nel periodo di stazio-

si è detto, il Centro Caritas prosegue l’attività ritenuta più necessaria grazie al lavoro dei volontari anche in questo periodo difficile. In particolare nel corso del 2019 sono stati erogati aiuti economici per un totale di 43.775 euro e nei primo dieci mesi di questo martoriato 2020 sono già stati erogati moltissimi contributi grazie alle offerte raccolte da privati, nei mercatini e in altre specifiche attività.

Terminato il trasloco della CRI!

di Ro.To.

Con gli ultimi giorni di ottobre tutto il comitato CRI di Carmagnola è sistemato sotto lo stesso tetto. L’ultimo a spostarsi è stato il “soccorso avanzato”.

Ha lasciato liberi i due locali che, da tantissimi anni, prima al pronto soccorso e poi in zona ambulatori, occupava, a piano terra, nell’ospedale San Lorenzo.

Venerdi 23 ottobre c’è stato il sopralluogo della direzione sanitaria della centrale operativa 118 di Torino che ha dato parere favorevole allo spostamento. Ora ha a disposizione tre locali più servizi al primo piano della nuova sede di piazza 1° maggio n. 2 ed un magazzino/disimpegno nel seminterrato.

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L’associazione (ora organizzazione di volontariato) Famiglie e Volontari per l’handicap (FA.VOL.HA) è da decenni presente nel panorama associazionistico carmagnolese con finalità di animazione ed inclusione delle persone diversamente abili.

Fin da maggio scorso, l’associazione ha riorganizzato le proprie attività in modo da perseguire la massima sicurezza sanitaria.

Anziché in un unico appuntamento settimanale, come avveniva in passato nella sede presso l’istituto Cavalli, ci si è ritrovati a piccoli gruppi con la proposta di laboratori pomeridiani di disegno, di cucina e di attività creative.

Momenti che hanno visto la massiccia adesione da parte dei “ragazzi”, che abitualmente frequentavano l’associazione, nonché l’arrivo di nuovi giovani amici che si sono inseriti perfettamente nel gruppo già esistente.

Sono inoltre continuati nella serata del mercoledì gli incontri virtuali sulla piattaforma zoom grazie all’opera dei volontari dell’associazione e si è utilizzato in modo proficuo il prezioso progetto NormalMENTE della Consulta Giovanile di Carmagnola con le sue interessanti iniziative ludico-creative on line.

Ad agosto poi si è stati ospitati a Marina di Pietrasanta in una struttura di proprietà dell’O.A.M.I. di Firenze,

godere del sole, del mare e delle ampie spiagge della Versilia. Una splendida giornata al lago d’Orta ha infine concluso il periodo delle vacanze.

A settembre si sono quindi riprese le attività a Carmagnola con l’introduzione della camminata settimanale al parco della Vigna e del laboratorio di canto. Un particolare ringraziamento va al signor Gianni Delmastro per le visite guidate al museo carmagnolese di storia naturale, visite che hanno suscitato interesse e meraviglia. Indimenticabile è stata infine l’escursione sui sentieri dei boschi autunnali del Roero avvenuta a metà ottobre.

Va segnalato tuttavia che tutto questo si è realizzato senza aver potuto usufruire dei contributi finanziari che annualmente l’associazione riceveva da enti e banche. Si è dovuto far fronte con il solo sostegno dei soci e con la gradita sorpresa riservataci dalla Pro loco di Faule che ha messo a disposizione un centinaio di vasetti dell’ottima bagna cauda prodotta nella loro tradizionale sagra locale. La bagna cauda è andata a ruba e ha fruttato quasi mille euro in favore dell’associazione. Un grazie sincero va a tutti coloro che a vario titolo consentono che questa preziosa realtà continui ad operare nel nostro territorio nonostante le tante attuali difficoltà da affrontare.

Storia di una volontaria di Spazio Donna: una ragazza che vuole aiutare altre donne.

Sono una ragazza di 21 anni, finite le scuole superiori mi sono trovata con molto tempo libero e tanta voglia di mettermi in gioco e dare il mio aiuto alla comunità nella quale sono cresciuta.

Quando ho scoperto della nascita di Spazio Donna mi sono subito incuriosita e mi domandavo: “quali possono essere i problemi che una donna può avere, come posso aiutarle”, così ho deciso di partecipare alla prima riunione. Eravamo donne di tutte le età, di tutte le professioni, di tutte le culture, eravamo tutte una diversa dall'altra accomunate da due cose : la prima essere donna, la seconda andare incontro ai problemi delle donne. Ci siamo sedute al tavolo abbiamo stilato le professionalità, le competenze e le

varie cose che ciascuna di noi potesse offrire, aggiungendo le varie conoscenze di enti, servizi, numeri verdi, leggi, statistiche di diversi ambiti presenti sul territorio, cercando così di creare una possibile rete attraverso la quale poter essere un punto di rifermento per le donne e i vari dubbi/problemi che potessero avere.

Ad un anno di tempo, nonostante gli ostacoli che questo periodo ha messo a tutti e a tutto il mondo, sento di poter affermare che come sportello “ Spazio Donna” ci siamo, siamo pronte per poter ascoltare le donne che hanno dubbi/problemi che nella vita quotidiana potrebbero sorgere, ci trovate al martedì dalle 15 alle 17 in via Savonarola a Casa Frisco . Per info 393 90 968 78

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Solidarietà

A.N.D.O.S.: pretendiamo che torni la Prevenzione Serena Comunicato Stampa

Casa Frisco rimane aperta con il take away e i corsi on line

Il Comitato A.N.D.O.S. di Carmagnola vuole richiamare con forza l’attenzione su alcuni recenti fatti avvenuti nella struttura del S. Lorenzo che consideriamo decisamente critici e preoccupanti. Per la seconda volta quest’anno è stato interrotto il servizio di screening di Prevenzione Serena, quando ancora si stavano recuperando gli esami mammografici annullati nei mesi del precedente lockdown.

A metà ottobre abbiamo chiesto e ottenuto un colloquio con la Direzione dell’ASL TO5, durante il quale abbiamo avuto rassicurazioni circa le nostre richieste di ampliare il servizio. Infatti abbiamo richieste di mammografie cliniche urgenti da parte di donne giovani o in età extra screening (al di fuori della fascia compresa tra i 45 e i 75 anni), che non trovano accoglienza in nessuno dei tre Distretti dell’ASL. Anche la ricerca in centri convenzionati disposti a fornire l’esame non ha dato risultati positivi o comunque non in tempi adeguati (si prospettavano molti mesi di attesa).

In questi casi diventa quindi inevitabile rivolgersi a servizi privati, i cui costi non tutte le pazienti possono permettersi. La Dirigenza si è impegnata ad effettuare in tempi brevi una ricognizione sul territorio della provincia e predisporre una convenzione per poter andare incontro alle esigenze rilevate.

Pochi giorno dopo, non solo non è stato affrontato positivamente questo annoso problema, ma è stato sospeso il normale servizio di screening Prevenzione Serena a Carmagnola, motivato dal fatto che il mammografo di ultima generazione è posizionato nell’area di radiologia interessata al passaggio e/o stazionamento dei pazienti Covid, ai quali è stato riservato tutto l’ospedale S. Lorenzo come presidio dedicato, pur senza la rianimazione promessa a giugno e non realizzata.

Riteniamo inaccettabile il non aver cercato una soluzione in sicurezza per non chiudere tale servizio da parte delle autorità competenti. Ad esempio, perché non spostare il mammografo altrove, oppure prevedere un ingresso separato, isolato dal reparto di radiologia per poter assicurare il normale avvicendamento delle mammografie?

La prevenzione è così scarsamente considerata da poterla interrompere per mesi e mesi,

Il secondo lockdown e il relativo DPCM hanno obbligato la chiusura al pubblico di Casa Frisco ma non si sono fermate le attività proposte da Karmadonne.

Grazie all'esperienza della passata primavera le attività hanno continuano ad essere fruibili con le modalità attualmente possibili: la Mensa Popolare di Casa Frisco ha avviato un servizio di take away e consegna a domicilio previa prenotazione telefonica o tramite i canali social; gli sportelli Spazio Donna, Donna in Rete hanno attivato l'accesso telefonico chiamando al 393.9096878 garantendo assistenza anche virtuale.

Innovativo il servizio offerto dalla Scuola Popolare di Casa Frisco che ha sposato la D.A.D. (didattica a distanza) ma in versione di supporto all'aiuto compiti. Le uniche attività che sono state costrette a fermarsi sono le riunioni

provocando così l’evolvere delle patologie, con danni futuri e a volte irreversibili nelle pazienti? Sappiamo bene che la prevenzione è fondamentale per salvare vite e risparmiare sulle cure molto costose quando le patologie sono avanzate.

Il nostro Comitato ha ricevuto poco tempo fa un forte invito da parte di Associazioni nazionali: Europa Donna Italia, movimento per i diritti alla prevenzione e alla cura del tumore seno, Incontra Donna onlus, l’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno, la Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia, il Gruppo Italiano Screening Mammografico, la Sezione di Senologia della Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica e l’Associazione Italiana Tecnici di Radiologia Senologica hanno lanciato l’allarme sui ritardi nella ripresa delle attività di screening per la diagnosi precoce del tumore al seno.

Poco tempo fa hanno inviato ai Comitati locali una raccomandazione da trasmettere alle Istituzioni regionali chiedendo di ripristinare ovunque al più presto lo screening mammografico e la regolare attività dei centri di diagnostica senologica clinica, con in premessa “Lo screening, in quanto parte dei livelli essenziali di Assistenza, deve essere riattivato tempestivamente e in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale”.

Noi donne dell’A.N.D.O.S. veniamo a chiedere, a pretendere che il servizio riprenda molto presto in sicurezza, senza nulla togliere alla drammaticità della situazione pandemica che ovviamente richiede grande sforzo, risorse umane e logistiche.

Ma questo triste evento non può e non deve cancellare tutto il resto… si assumano operatori, si attrezzino i servizi essenziali, siano attivati protocolli specifici per la protezione dal contagio da Covid 19.

Evitiamo le gravi conseguenze dovute a queste chiusure.

Non si può più aspettare, il tumore al seno si batte sul tempo. La diagnosi precoce è un diritto di tutte le donne e può salvare la vita.

associative, gli eventi e la ginnastica, essendo esplicitamente vietata l'attività sportiva in spazi chiusi o collettivi.

Non si sono fermate, anzi vengono inaugurate per la nuova stagione in occasione di domenica 22 novembre “I menù Etnici Regionali” con la ricetta più tradizionale per noi piemontesi: la bagna càuda. Rigorosamente da asporto o con consegna a domicilio sarà disponibile a pranzo previa prenotazione al n.393.9096878.

Karmadonne prova a non fermarsi per garantire quel servizio di socialità e supporto che ha sempre caratterizzato Casa Frisco!

Sono aperte le iscrizioni al gruppo di sostegno psicologico per i familiari di persone malate di Alzheimer Assistere un proprio congiunto malato di Alzheimer o con altre forme di demenza richiede un notevole impegno ed un grande dispendio di energie non solo fisiche.

E’ noto quanto sia frustrante vedere che il proprio familiare non ci riconosce più oppure ci chiede costantemente di “andare”, o ancora diventa aggressivo. Di fronte a queste situazioni reiterate nel tempo la persona che vive accanto al malato prova stanchezza e sentimenti contrastanti che vanno dalla tristezza, angoscia fino alla rabbia.

Per offrire un supporto ai parenti di persone affette da demenza il Punto Alzheimer di Carmagnola dell’Associazione Malati di Alzheimer ( AMA) ripropone il gruppo di sostegno.

Il gruppo, che come già in passato sarà condotto dal dott. Steffanelli, psicoterapeuta, ha la finalità di ridurre lo stress e la depressione, situazioni comuni nei familiari di questi malati. Verranno anche forniti strumenti comportamentali con-

creti (cosa dire, come comportarsi, cosa fare o non fare).Gli obiettivi del progetto si possono così sintetizzare: offrire “un contenitore” emotivo, gestire le ansie individuali e le relazioni con il malato, prevenire, per quanto possibile, stress e ansia, suggerire strumenti comportamentali per la sua gestione.

Gli incontri, gratuiti, avranno inizio al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti e si svolgeranno il lunedì pomeriggio dalle ore 15 alle ore 17, due volte al mese presso Villa Tumedei Casalis via Carignano 105 a Carmagnola.

Nei locali dove avverranno gli incontri saranno rispettate le disposizioni per il contenimento della diffusione del contagio Covid e comunque l’attività potrà avere inizio tenendo conto dell’evolversi della situazione Covid e delle relative disposizioni.

Per iscrizioni telefonare al 392.2914471, lasciando un messaggio: sarete richiamati.

che con il loro L’Auser di Carmagnola/Osasio guarda rati contribuito sostenPace in Movimento gono ogni giorno la al futuro con il nuovo Direttivo nostra e vostra Marcia Perugia – Assisi 2020: ce l’hanno fatta Il volontariato non si ferma. Lo Associazione”. Su di Giovanna Tesio

Ce l’hanno fatta. Nonostante le mille difficoltà e la paura, ormai diventata endemica. Ce l’hanno fatta le 2500 persone che domenica 11 ottobre hanno costruito una catena umana lungo la strada che collega Perugia ad Assisi. L’impegno per la pace e per i diritti umani ha vinto anche in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo. È vero, durante quest’anno sono state cancellate tante manifestazioni ma, come ha affermato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, «la PerugiAssisi si doveva fare».

Dal 1961 questa marcia ha trasmesso valori di pace, ha veicolato un messaggio di speranza e solidarietà. Ed è proprio di speranza che abbiamo bisogno oggi, di sapere che non siamo soli, che le difficoltà ci rendono tutti più vulnerabili e più solidali l’uno con l’altro. I partecipanti hanno sostato fermi a un metro di distanza, come prescrivono le norme anti contagio. “Quel gesto - stare fermi in un metro di strada, distanziati ma uniti da un filo - è bastato a generare e diffondere una grande energia positiva. Era difficilissimo, ma bisognava esserci. In prima persona. Grazie a tante donne, uomini, famiglie, gruppi, associazioni, scuole ed Enti Locali è stato possibile costruire una manifestazione autentica, esemplare», così commenta la manifestazione Flavio Lotti, Coordinatore del Comitato PerugiAssisi: nessuno può prevedere cosa accadrà nei prossimi mesi. Il prossimo anno però la PerugiAssisi compirà 60 anni e si spera di potersi ritrovare, di nuovo, insieme”.

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scorso 21 ottobre, presso il salone della SOMS Francesco Bussone di Carmagnola, si è svolto il X° Congresso Nazionale dell’Auser, l’Associazione per l’invecchiamento attivo. Presenti al Congresso, per le sedi di Carmagnola e Osasio (sua affiliata), anche il presidente regionale Elio Lodi e quello provinciale Elio Canavesio. “Come ogni quattro anni in occasione del Congresso, l’assemblea è stata chiamata al voto per rinnovare gli organi direttivi – spiegano dall’Auser di Carmagnola –. Ringraziamo i presidenti Lodi e Canavesio per la loro presenza, tutti i soci partecipanti e i tesse-

proposta del presidente uscente e con il voto unanime dell’assemblea, è stato eletto neo-presidente Giovanni Lanzarone. Agnese Fruttero è invece la nuova vice-presidente.

Rientrano nel neonato Direttivo i consiglieri: Sergio Cavallito, Marilena Migliore, Ornella Monchiero, Giancarlo Celeghini e Piero Anfossi.

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Comeravamo

5 anni fa Je suis Paris Era stata emblematica, con il messaggio “Je suis Charlie” scritto a caratteri cubitali, la prima pagina del “Corriere” di gennaio 2015, uscito a pochi giorni dall’attacco terroristico alla sede del settimanale satirico parigino “Charlie Hebdo”. A dieci mesi di distanza una nuova strage compiuta a Parigi poche ore prima di andare in stampa induceva nuovamente il direttore del nostro mensile a stravolgere l’editoriale e la prima pagina. La nostra copertina di novembre recava quindi, su sfondo nero, le parole a caratteri cubitali “Je suis Paris”. Nella notte del 13 novembre una serie di attentati di matrice islamica in vari punti della capitale francese aveva causato la morte di più di 130 persone di 26 nazionalità diverse. Circa 350 i feriti. Fra i 90 giovani deceduti nel teatro Bataclan c’era anche una ragazza italiana che con il fidanzato stava ascoltando il concerto di un gruppo musicale. “Un attentato senza precedenti - commentava Pierpaolo Boschero nel suo editoriale -, molto diverso da quello che aveva colpito i giornalisti di Charlie Hebdo. L’altra volta si è tentato, poco e male, di capire: le provocazioni del giornale, l’odio verso la polizia, si balbettavano spiegazioni per spiegare l’inspiegabile…”. L’attacco del 13 novembre

20 anni fa Anche a Carmagnola l’allarme “Mucca Pazza” Divenuto progressivamente di portata europea, l’allarme legato al fenomeno “Mucca Pazza” (o, per dirla in termini scientifici, “Encefalopatia Spongiforme Bovina”) finiva per coinvolgere anche la nostra città. Dato significativo per comprendere l’impatto della questione a livello locale era ad esempio quello legato al commercio del bestiame: se il mercato dei vitelli non subiva variazioni, nel

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era stato invece diverso: non aveva un obiettivo preciso se non quello di colpire il cuore della Francia, dell’Europa, dell’Occidente “Ora - sottolineava Boschero - tocca alla comunità islamica non integralista dare l’esempio e sconfessare chi non vede soluzioni che l’attacco al cuore dell’Occidente. Non ci sono scuse, non ci sono alternative. Solo così potremo sconfiggere chi lede la nostra libertà”.

Voltando decisamente pagina, nel novembre di un lustro fa a Carmagnola c’era gran fermento per l’imminente riapertura del cinema Elios, a seguito degli interventi effettuati per adeguare la struttura alle nuove tecnologie di proiezione. 80 mila euro il costo dell’intera operazione, coperto in parte dai contributi stanziati dalla Regione Piemonte e dalla Compagnia di San Paolo.

Come ben noto, la nostra città era passata da un massimo di quattro sale cinematografiche negli anni ’70 ad una, che era rimasta attiva fino al 2010; dal 2011 per vedere un film sul grande schermo era stato necessario uscire dai confini cittadini. All’Elios, completato il nuovo impianto tecnico e fonico, grazie al nuovo proiettore digitale i cinefili carmagnolesi avrebbero potuto contare di nuovo su una programmazione regolare con film anche in prima visione.

Erano infatti già in programma, ad esempio, “Star Wars- Il risveglio della forza” per il periodo delle festività natalizie, e “Il piccolo principe” per l’inizio di gennaio 2016. mese di novembre il mercato dei bovini adulti registrava invece un calo significativo del numero dei capi presenti. Nelle due ultime settimane del mese il macello cittadino diminuiva la sua attività in una percentuale del 40% con una ripresa, seppur lieve, ad inizio dicembre. Per quanto concerneva poi le vendite di carni bovine, sia nelle macellerie sia nella grande distribuzione si rilevavano in linea generale cali notevoli, addirittura fino al 50 per cento circa; si continuava a vendere con una certa continuità solo dove un marchio consolidato oppure il rapporto diretto fra produttore e consumatore offrivano adeguate garanzie per i clienti. Non solo. La questione “Mucca Pazza” approdava anche fra i banchi del Consiglio Comunale in virtù di un’inter-

Manco a dirlo era ancora una volta il San Lorenzo a comparire nei titoli dei mass-media locali.

In quelle settimane correvano infatti voci sempre più insistenti in merito ad una possibile chiusura nelle ore notturne del Pronto Soccorso dell’ospedale carmagnolese. Il direttore Giovanni Caruso smentiva che al momento fosse stata presa una simile decisione. “A livello regionale - dichiarava - si sta studiando la revisione di punti dell’emergenza, si sta valutando come garantire al meglio questa fase che è la più critica. L’idea è che il paziente possa essere indirizzato in un ospedale specializzato per competenze ed attrezzature a seconda del problema che presenta, razionalizzando i costi. Si stanno studiando le varie soluzioni come succede quando è in corso la revisione dei sistemi”.

Al proposito i giornali locali citavano il numero di 25 mila passaggi all’anno nel Pronto Soccorso cittadino, con un trend in aumento, riportando che di giorno si arrivavano a contare fino a trenta pazienti contemporaneamente. Registrandosi peraltro punte di degenza temporanea notturna anche di una decina di pazienti ben si comprende come l’ipotesi di una chiusura del reparto potesse creare notevoli apprensioni fra la popo-

lazione. “Entro il 30 novembre – aggiungeva dal canto suo il direttore – la Regione darà le indicazioni su come verrà trasformata la rete degli ospedali con un piano di revisione pronto entro fine anno”.

Intanto, a causa dei ridimensionamenti delle risorse finanziarie inseriti nella Riforma Gelmini, fra gli insegnanti delle scuole cittadine si vivevano giorni di grande mobilitazione. Fra i grossi cambiamenti che si prospettavano all’interno dei nostri istituti spiccava quello del passaggio della durata delle lezioni da 50 a 60 minuti. In segno di protesta i docenti annunciavano la decisione di sopprimere tutte le attività non rientranti strettamente nel contratto di lavoro e le gite scolastiche. “Non facciamo volontariato – comunicavano –: se non ci sono i soldi per pagarci stiamo a casa”. Sarebbero stati quindi eliminati, fra le altre cose, i laboratori pomeridiani gratuiti, i corsi di recupero e di assistenza agli studenti in difficoltà, oltre ai colloqui individuali con i genitori.

Passando invece ad un argomento dal tenore decisamente più positivo, lunedì 8 novembre si registrava un’affluenza da record nella vecchia sala cinema del “Margot” per assistere ad un incontro con Marco Travaglio. Erano infatti circa 600 le persone accorse per l’occasione, anche se la capienza della sala avrebbe consentito solo a 350 di partecipare effettivamente all’evento. Nel corso della serata Travaglio, fra gli scrittori più conosciuti, letti e “cliccati” a livello nazionale, rispondeva alle numerose domande dei presenti che si concentravano per lo più sulle spinose questioni del governo.

rogazione dei Verdi che chiedevano al primo cittadino come l’Amministrazione avesse intenzione di agire, in termini di controlli sul territorio, per garantire la massima tranquillità alla popolazione. Il sindaco Elia assicurava che l’Amministrazione si era già mossa da tempo e tramite il servizio di Veterinaria garantiva ai cittadini che per il mercato carmagnolese non vi era alcun pericolo. Ad eseguire controlli continui erano ben quarantadue medici veterinari, tre dei quali avevano il compito di monitorare proprio l’eventuale presenza di BSE. “Stessa garanzia – aggiungeva Angelo Elia – riguarda anche le mense delle scuole cittadine in cui la provenienza della carne viene certificata”.

Girando pagina, alla fine di novembre l’impresa

appaltatrice dei lavori per la realizzazione del sottopasso di Santa Rita, la Preve di Roccavione, prendeva possesso del cantiere per i primi rilevamenti.

Anche se numerosi carmagnolesi, ed in particolare gli abitanti della frazione interessata, lo consideravano ormai solo più una chimera, il tanto atteso sottopasso stava quindi per arrivare: sembrava così giunta finalmente all’epilogo una storia infinita, del cui progetto si parlava da più di 15 anni fra diverse fasi di studio e tre convenzioni successive stipulate fra Comune e Ferrovie dello Stato. Secondo le previsioni nel mese di febbraio 2001 si sarebbe assistito alla perforazione sotto i binari. La spesa totale per la realizzazione dell’opera era stimata in circa 3 miliardi di lire.

10 anni fa Pronto Soccorso chiuso di notte?

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Viaggi del Corriere

I Viaggi del Corriere di Carmagnola.

Parma, la città di Don Camillo e Peppone Nonostante le limitazioni dovute al covid-19, si è svolta nella giornata del 18 ottobre la seconda "puntata" de “I viaggi del Corriere”, iniziativa culturale promossa dal nostro giornale e dal Gruppo Di Lettura Carmagnola in collaborazione con l’agenzia viaggi “Ingirula” di Alessia Respighi.

Oltre 30 i partecipanti - opportunamente distanziati su un pullman che ne poteva ospitare il doppio - che in una bella giornata di sole hanno potuto visitare le bellezze della città di Parma, capitale europea della cultura per il 2020, e conoscere da vicino la sua storia.

La giornata si è snodata attraverso i luoghi letterari della città capitale della cultura 2020, andando alla scoperta del Palazzo della Pilotta, il duomo e il battistero, il teatro Farnese e il quartiere dell’oltretorrente che fu uno dei pochi borghi italiani che riuscì a frenare l’avanzata nazista.

Ma è anche la città di Maria Luisa d’Austria, la Leopoldina, sposa di Napoleone e figlia dell'imperatore Francesco I, che divenne, dopo l’abdicazione di Napoleone, la nuova duchessa della città.

Ma non solo luoghi, anche personaggi storici e letterari abbiamo scoperto durante il viaggio del Corriere, personalità che hanno dato lustro alla città di Parma: da Balzac a Proust passando per Stendhal fino ad arrivare ai nostri giorni con il regista Bernardo Bertolucci, Zavattini fino a Guareschi, il papà dei

famosi personaggi Don Camillo e Peppone, che hanno trovato vita a Brescello, un piccolo Comune vicino a Parma.

L’antica capitale del Ducato di Parma e Piacenza è anche sede del famoso reparto investigativo dei Carabinieri, il RIS diventato famoso nelle serie televisive degli ultimi anni e che ha sede proprio nel Palazzo Ducale.

Anche il famoso Casanova ha soggionato diversi anni a Parma come pure lo stesso Giuseppe Verdi.

Insomma una città ricca di bellezze storiche e culturali che vale proprio la pena scoprire e conoscere.

I Viaggi del Corriere di Carmagnola sono stati un’opportunità. L'appuntamento è per il 2021, sempre alla scoperta di nuove realtà culturali italiane, appena questa emergenza Covid sarà passata.

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35 anni di cultura fotografica carmagnolese

Cultura

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Cultura

Calendario di Carlo Avataneo: 35 anni di eccellenza culturale carmagnolese di Pierpaolo Boschero

Lo abbiamo già comunicato lo scorso numero di ottobre in anteprima, ma questo mese vogliamo dare il lustro che merita a questa importante ricorrenza. Compie 35 anni il calendario fotografico di Carlo Avataneo, che torna nelle case dei piemontesi per l’edizione del 2021.

Molto apprezzato fin dalla sua prima edizione nel 1986, il Calendario Avataneo si contraddistingue per la qualità delle immagini che raccontano storia, arte, cultura, paesaggi del Piemonte.

Indurre a vedere, apprezzare e valorizzare la diffusa ricchezza del territorio piemontese è lo scopo dell’iniziativa editoriale. L’altro punto di forza del Calendario è la cura tipografica: carta di pregio, stampa impeccabile, elegante progetto grafico.

Personaggi di rilievo del mondo della cultura, del giornalismo e delle Istituzioni hanno presentato, in volta di copertina, i temi sviluppati dalle fotografie, come Sergio Chiamparino, Domenico Agasso, Renato Dominici, Giorgio Bocca, Carlin Petrini, solo per citare i più noti.

Ma come nasce questa idea del “Calendario”? “L’idea era di fare un calendario fotografico che accompagnasse con le mie immagini tante persone durante un anno intero – ci dice Avataneo - con il suo carico di gioie, fatiche e impegni, da annotare con puntualità negli spazi dei mensili sottostanti. Inoltre, argomento, immagini, veste grafica dovevano essere “una cosa bella” al punto da non potersene separare a fine anno, ma essere spinti ad archiviarla quale testimonianza e ricordo. La prima edizione venne dedicata al posto in cui vivo, Carmagnola, presentata negli aspetti che la fanno un angolo della cosiddetta Italia minore un po’ speciale. Pensai anche di affidare la presentazione ad un importante scrittore e scelsi allora il mio concittadino Domenico Agasso, che fu il direttore di “Epoca” della prima metà degli anni ‘70 del secolo scorso, anni in cui la prestigiosa rivista, con i suoi straordinari reportage fotografici, mi fece venire la passione per la Fotografia.

La prima esperienza ebbe successo.

Prima di andare in stampa avevo raccolto presso ditte, enti, una banca e qualche negozio, un numero sufficiente di prenotazioni di copie che mi consentisse almeno la copertura dei costi di stampa del calendario. Tutte le fasi del lavoro erano inoltre tassativamente in proprio: progetto, fotografie, prenotazioni, assistenza e controllo della stampa e della sovrastampa delle personalizzazioni, trasporto e consegna delle copie confezionate. Poi misi in conto vendita un certo numero di calendari nelle librerie della mia città e dintorni e anche in un paio di librerie a Torino” Come hai scelto i diversi temi dei calendari? “Pensai per l’edizione del 1988 ad una manifestazione ancora legata a Carmagnola, che negli anni ‘80 era venuta consolidandosi e acquistando importanza nazionale, poi andata in esaurimento, la Giostra dei Delfini, scandita su di un fine settimana di mag-

gio: rievocazione teatrale in piazza grande di un avvenimento della storia carmagnolese del ‘500, sfilata storica di un migliaio di figuranti in costumi dell’epoca e giostra equestre dei cavalieri dei Borghi per la conquista del Palio. Dedicai il terzo calendario ad un luogo, oggi meta turistica ma allora poco noto: l’ab-

fotografie a caso o seguendo le mode dei concorsi, che pure frequentavo in FIAF negli anni 80 e 90, ma secondo filoni di ricerca mia personale in tema di ritratto, paesaggio, parchi e giardini, architettura, tradizioni. A mano a mano che, all’interno di questi filoni, ritenevo che un tema fosse sufficientemente

bazia cistercense di Casanova risalente al sec. XII. Mi resi conto allora delle potenzialità di un semplice calendario e decisi che, se fossi stato in grado di continuare l’impresa, andava dedicata esclusivamente al nostro Piemonte e alla sua diffusa bellezza.

Ma nella quarta edizione contravvenni al mio proposito, per l’incontro inatteso e fortunato con la responsabile torinese di Telefono Azzurro che, in quegli anni, stava acquistando notorietà. Il calendario del 1990 venne così dedicato ai bambini e ai ragazzi, dalla nascita all’ingresso nel mondo del lavoro. I ragazzi sono sempre stati – anche grazie al mio lavoro di insegnante - uno dei miei filoni fotografici prediletti.

In me si era fatta strada l’idea che la pubblicazione, iniziata come episodica, sarebbe potuta diventare una serie, quasi un’abitudine e un’attesa, da parte di chi già aveva il calendario, che si sarebbe concretizzata con agli auguri di fine anno, per pochi o tanti anni a seguire sarebbe dipeso da me.

Non fu difficile trovare gli argomenti fotografici, perché non ho mai fatto

maturo lo sceglievo per il calendario dell’anno successivo e lo completavo nell’anno in corso, in particolare a riguardo della stagionalità delle immagini, che ritengo essenziale.

Raccontaci dei altri temi che hai presentato. “A temi singoli come, ad esempio, le Cicogne nel 1999 – mi sembrò un tema intrigante quello delle cicogne portatrici del nuovo millennio - o quello del 2000, con Paesaggi piemontesi realizzati con la tecnica del panning per segnare il passaggio al terzo millennio, si sono susseguite anche mini serie di calendari legati al medesimo argomento, come l’Albero (1992 – 1993), Le residenze sabaude (2001 – 2002), Torino (i Giardini nel 2008, il Po nel 2009 e i Portici nel 2010), I Luoghi dello spirito (le architetture religiose e la vita monasti-

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ca, 2013 – 2014), la serie sul Roero (le Rocche nel 2015, gli Alberi nel 2016 e i Paesaggi del vino nel 2017).

Poi temi legati a siti straordinari come la Sacra di San Michele (2018) e la Reggia di Venaria (2019). Temi che raccontano le tradizioni: Spaventapasseri del 1996, Animali dell’aia del 1998, le Peschiere (biotopo caratteristico del Pianalto torinese e astigiano) del 2006, Paisàn del 2007, i Ciabòt (piccole costruzioni tra i vigneti, utilizzate come ricovero per gli attrezzi) del 2012, i Prodotti della natura nel 2003, il Vino e la Vite nel 2005. Temi legati alla Storia, come il calendario del 2011 dedicato ai Luoghi del Cavour in Piemonte, fino ad arrivare agli ultimi calendari che raccontano per immagini due parchi storici”.

Come nasce l’edizione del 2021? E’ stata pensata e realizzata nel periodo del più stretto confinamento per il covid e porta, nelle intenzioni, i segni della speranza e della ripartenza. Il tema è legato al piccolo paese di Pralormo, ai confini meridionali della provincia di Torino, che ha un suggestivo castello medioevale circondato da un parco storico in cui i proprietari, i conti Consolata e Filippo Beraudo di Pralormo, inventarono nell’anno 2000 una manifestazione aperta al pubblico, tutti gli anni a marzo e aprile, per ammirare 100.000 bulbi di tulipani in successive fioriture, denominata Messer Tulipano. Le ultime edizioni avevano registrato la presenza, nei 50 giorni di apertura, di quasi mezzo milione di visitatori. Ma nella primavera del 2020 nessuno ha potuto assistere a questo spettacolo, reso ancora più straordinario da condizioni climatiche caratterizzate dal bel tempo e dall’assenza di piogge. La contessa mi invitò a fotografare in assoluta solitudine – somma beatitudine- e così misi insieme un materiale che mi convinse a selezionarlo come tema per festeggiare il 35° compleanno del calendario: colorato, gioioso, elegante com’è il tulipano. Ma ho fatto una seconda deroga dopo quella del 1990, non più in relazione al tema ma alla stagionalità delle immagini. Mi pare tuttavia di averla risolta bene e soprattutto ne è valsa la pena.

E ora, andrai avanti? “Certo - conclude Avataneo - che spirito e tematiche non mancano, ne ho alcune in archivio già abbastanza avanti. Ho tuttavia l’impressione che oggi il calendario fotografico da parete stia diventando un oggetto di affezione. Altri strumenti, forse più banali ma funzionali, lo hanno sostituito. Dipenderà dalle prossime prenotazioni.

Ma vedrò di continuare”.

Noi siamo certi che continuerà. Almeno lo speriamo.

Il calendario è in vendita nelle librerie di Carmagnola, Poirino, Pralormo, Santena, Villastellone, Canale e a Bra (libreria Mondadori).

A Torino presso Consolata Pralormo design, via Bicocca 9 (tel. 011.884870), che esegue anche spedizioni dedicate.

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Cultura

NELLE SCUOLE TANTI BELLISSIMI GATTI NERI DI HALLOWEEN! Nonostante l’annullamento, causa Covid, dell’evento “Questo è Halloween”, il concorso patrocinato dal nostro mensile ha ottenuto ottimi riscontri nelle scuole primarie cittadine.

Liberando la fantasia come solo i bambini sono in grado di fare gli allievi delle scuole primarie di Carmagnola hanno reso i gatti neri protagonisti assoluti del periodo “halloweenico”.

Come noto, a seguito dell’emanazione delle nuove misure anti-Covid, purtroppo non ha potuto avere luogo l’evento “Questo è Halloween!” in programma per la giornata del 31 ottobre, organizzato dal Comune di Carmagnola con Officina Carmagnola, la Scuola Essenza Danza e la Pro Loco.

Anche quest’anno, come già avvenuto nell’edizione del 2019, in virtù della collaborazione di LAV Carmagnola l’iniziativa intendeva lanciare un messaggio “dalla parte degli animali”, ponendo al centro delle iniziative i gatti neri: obiettivo dei vari laboratori e dello spettacolo serale sarebbe stato infatti quello di dissipare le paure e le superstizioni che fin dall’antichità gravano sul destino di questi mici attirando

su di loro la fama di portatori di cattiva sorte. Nelle ultime settimane i gatti neri sono usciti comunque alla ribalta grazie al concorso artistico proposto alle scuole primarie cittadine dalla sede locale della LAV con il patrocinio del Corriere di Carmagnola che, in sintonia con l’argomentoclou dell’evento, aveva come tema “Dai vita al gatto nero”. Come già era avvenuto lo scorso anno per la figura del lupo, grazie alla collaborazione delle insegnanti i giovanissimi allievi delle nostre scuole primarie hanno realizzato in classe splendidi elaborati rivelando spiccate doti artistiche e sviluppando perfettamente il tema proposto con grande sensibilità: tanti piccoli capolavori realizzati secondo progetti di esecuzione molto interessanti e con i materiali più originali (spesso riciclando oggetti di uso comune). Pensando già all’edizione del 2021 di “Questo è Halloween!”, Officina Carmagnola e Essenza

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Danza hanno peraltro preannunciato l’intenzione di utilizzare tutte le opere pervenute per rendere ancora più suggestiva la scenografia dello spettacolo serale.

Quale corollario del concorso artistico, all’insegna del motto “Se vedi un gatto nero… adottalo!” nel mese di ottobre erano in distribuzione degli opuscoli a cura di LAV Carmagnola finalizzati a spiegare ai ragazzi l’origine delle leggende che nel tempo hanno reso i gatti neri vittime di superstizioni e di luoghi comuni. “Non solo - aggiungono i portavoce dell’associazione animalista -. Con l’occasione abbiamo potuto affrontare in modo semplice e a misura di bambini argomenti importanti quali il rispetto delle colonie feline, la sterilizzazione, l’adozione consapevole dei gatti in stato di bisogno”. Emblematico il messaggio conclusivo dell’opuscolo: “Ci sono tantissimi gatti in cerca di famiglia che ci stanno aspettando. Tutti bellissimi, cocco-

loni e di tutti i colori. Ovviamente… anche neri!”.

A suo tempo previste come gran finale della serata del 31 ottobre le premiazioni ufficiali del concorso, insieme all’esposizione delle opere, avranno luogo appena possibile, in base all’evoluzione del contesto che stiamo vivendo. Fino ad allora si è scelto di mantenere ancora un po’ di atmosfera di suspense (congeniale, del resto, ad un’iniziativa legata ad Halloween…) per quel che concerne le classi vincitrici cui andranno il premio del “Corriere di Carmagnola” e le iscrizioni al progetto “Quaderni LAV”. Per l’intanto ringraziando gli allievi (e soprattutto le insegnanti) per la partecipazione, lasciamo spazio alle immagini di tanti splendidi gatti neri.

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Cultura

Il racconto del mese...

OLTRE LA MONTAGNA Faceva un gran freddo quella notte, un vento gelido penetrava dalle feritoie del posto di guardia e una nebbia fìtta avvolgeva ogni cosa nel suo mantello: tutto intorno la neve, una distesa di ghiaccio che rendeva quasi spettrale la montagna aspra e il pianoro ai suoi piedi dove si trovava la trincea. Il cielo era avaro di stelle e nuvole cariche di pioggia, coprivano uno spicchio di luna.

Fino a pochi giorni prima i combattimenti erano stati intensi: la trincea italiana e quella austriaca si trovavano a poche centinaia di metri l'una dal! 'altra, una striscia di terra divisa al centro dal filo spinato. Durante il giorno la battaglia era molto violenta, fuoco continuo, scoppi, pioggia di pallottole e gli alpini aggrappati al ghiaccio delle loro postazioni, tenacemente come le radici delle piante che affondano nella terra. Ma anche la notte era un inferno, bagliori improvvisi di luci squarciavano il buio, proiettili sibilavano per l'aria e poi i colpi secchi dei mortai che risuonavano cupi per le valli. Quando cessavano gli attacchi su entrambi i fronti, si udivano le urla strazianti dei feriti e le tenebre si riempivano di orrore e di morte.

Ma i soldati con la penna nera non arretravano mai, sopportavano la fatica e gli stenti della montagna, combattevano fra, rocce e boschi nelle giornate di sole e nelle notti gelate di stelle con una galletta nello stomaco e un cuore da gigante che gli batteva nel petto.

Quella sera però sembrava che su entrambi i fronti regnasse una relativa calma, come se nessuno avesse voglia di fare incursioni contro il nemico, era la vigilia di Natale e tutti avrebbero desiderato trovarsi altrove, con le proprie famiglie a godere del caldo tepore di un fuoco acceso nel focolare. Don Gino in quelle lunghe e interminabili ore cercava di alleviare in ogni modo ai ragazzi la sofferenza per la lontananza dai propri cari, il sottile senso di angoscia che si insinuava nell'anima in un momento così speciale che avrebbe dovuto essere vissuto altrove, nel calore della famiglia, lontani da un luogo di dolore e di morte. Lui era il cappellano di quei coraggiosi alpini, il suo nome esatto era Luigi, ma per tutti era affettuosamente diventato Don Gino: non aveva più di una cinquantina d'anni, ma per i ragazzi era come un padre, un riferimento in mezzo a tanto orrore. In lui trovavano un confidente, un amico sincero, un rifugio, un richiamo al proprio paese e soprattutto alla bontà di Dio in mezzo alla violenza nella quale erano costretti a vivere.

La divisa da cappellano di Don Gino con la croce rossa cucita sopra era simbolo di tutto quello che aveva un valore e dava un senso a quanto umanamente sarebbe stato incomprensibile.

Don Gino poi era uno di quei cappellani che aveva scelto di stare in prima linea con i soldati che combattevano, rifiutandosi di rimanere lontano tra le mura di un ospedale: luì avanzava con i suoi ragazzi e spesso si trovava nel mezzo del campo di battaglia pieno di moribondi che imploravano l'ultimo conforto prima di spirare. Per il coraggioso sacerdote trovarsi in una trincea o nel luogo dei combattimenti era come stare su di un altare a celebrare il sacrifìcio di Cristo che si ripeteva ogni volta.

Quella notte però si respirava un'aria diversa, il Natale con il suo calore penetrava anche nel freddo e nella desolazione di una trincea ed era come una carezza di luce che sfiorava l'anima dei soldati.

Bepi e Tomo erano fra i più giovani, arrivavano da due piccoli paesi entrambi del bergamasco e quella sera gli era stato assegnato il turno di guardia notturno. Ormai erano diversi mesi che vivevano nella stessa compagnia di Alpini, avevano subito legato fra di loro ed era nata una bella amicizia. Erano figli di contadini abituati alla fatica e al lavoro duro, ma la guerra era un 'altra cosa, l'ombra scura della morte era sempre in agguato, minacciosa, imprevedibile. Ma sembrava che anche nel campo di battaglia si volesse accogliere il Natale, quasi i due schieramenti opposti volessero concedersi una tregua. I due ragazzi parlavano tra di loro per rimanere svegli.

Nonostante il freddo pungente e la stanchezza, si raccontavano le vicende dei loro rispettivi paesi, del loro lavoro, di quella ragazza che gli aveva fatto battere il cuore: per Bepi era la Martella, figlia del panettiere, un sorriso dolce e due occhi azzurri limpidi come l'acqua delle sorgenti di montagna mentre Tonio si illuminava quando ricordava la Delia, figlia del sarto, bella come una giornata di primavera mentre con un vestito a fiori passava in bicicletta per le vie del paese. Non c'era nessun segnale di pericolo, finalmente un pò di tranquillità e forse la voglia di celebrare anche lì, in qualche modo, la santa notte. Tonio ad un certo punto confessò ali 'amico Bepi un forte desiderio di avere del tabacco per fumare, le razioni ricevute erano piuttosto scarse e certo non prevedevano il tabacco, un privilegio che da quelle parti non ci si poteva permettere, ma si sa, la gioventù guai a fermarla. Tonio con l'aria di chi sa di stare per compiere una follia, ma forse per questo ancora più deciso, con sguardo complice scrutò Bepi e gli sussurrò: “Sai che gli Austrìaci hanno tabacco a volontà, prendiamo di sorpresa la sentinella di guardia e ci facciamo consegnare del tabacco per lasciarla libera!" Bepi in dialetto gli chiese se per caso non fosse diventato tutto matto, ma poi insieme e silenziosamente uscirono dalla trincea e strisciando sulla terra fredda e umida arrivarono al filo spinato e attraverso una fenditura riuscirono a passare oltre per attraversare la terra di nessuno e raggiungere le linee austriache.

Don Gino che, anche nelle poche ore di sonno concesse in un simile luogo, dormiva sempre con un occhio aperto, presto si accorse dell'assenza dei due alpini che avrebbero dovuto essere di guardia e, intuendo la loro azione incosciente, immediatamente si mosse per raggiungerli ed evitare il peggio. Attraversò il varco nel filo spinato e anche lui si ritrovò dall'altra parte, nel campo nemico giusto in tempo per vedere Bepi e Tonio che sorprendevano alle spalle la sentinella austriaca. Era quasi addormentato e non fu difficile imbavagliarlo e condurlo oltre il filo spinato al riparo dietro una grossa roccia. Il "prigioniero " era un ragazzo poco più grande di loro che li fissava con occhi pieni di sgomento, ma i due alpini lo rassicurarono: "Non vogliamo farti del male, capisci? Vogliamo solo un po' di tabacco e ti lasciamo tornare dai tuoi compagni. " II soldato austriaco annuì e così gli tolsero il bavaglio. Nel frattempo arrivò trafelato Don Gino: "Ma siete impazziti? Rischiate la vita a commettere una simile follia, se non per mano nemica per quella della corte marziale che vi attende se i vostri superiori se ne accorgono! " li rimproverò severamente il cappellano anche se nella sua voce si percepiva soprattutto la preoccu-

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pazione, il timore di un padre per la sorte dei propri figli. Bepi e Tonio si sentivano in colpa anche per aver coinvolto il santo sacerdote che non aveva esitato un attimo a mettere a repentaglio la propria vita per cercare di proteggerli, da loro stessi prima ancora che dai nemici.

Intanto il soldato austriaco li osservava un pò ' incuriosito e Don Gino incrociò il suo sguardo, ormai si trovavano lì tutti insieme da due fronti opposti e il cappellano iniziò a pensare che forse c'era un motivo anche per quell'incontro, infondo le vie del Signore da sempre sono imperscrutabili...

L'austriaco prese la parola e in un italiano stentato ma comprensibile disse: "Mi chiamo Joseph e vengo da piccolo paese in Carinzia. " Estrasse da una tasca della divisa un pacchetto di profumato tabacco e lo porse ai due alpini che lo annusarono soddisfatti. Poi aggiunse: io avere molto tabacco in mia branda, anche miei compagni, ma non avere pane, solo tanta fame. Voi avere pane buono, io dare altro tabacco e voi pane per noi, sì? " Allora Bepi prese del pane che aveva nella bisaccia e glielo offrì. Joseph lo mangiò, contento per l'imprevisto "banchetto " natalizio. Don Gino stava lì a fissarli, preoccupato per il gesto incosciente, ma nel suo cuore provava una gioia profonda per quello che ormai a tutti gli effetti gli sembrava un miracolo di Natale, un atto di amore e di fratellanza fra persone che per la follia umana erano semplicemente nemici su due fronti opposti. Il soldato austriaco si accorse della croce cucita sulla divisa di Don Gino e allora si rivolse al cappellano e gli sussurrò: "Ma perché noi combattere uno contro altro? Io non sapere risposta!" Il sacerdote alzò lo sguardo al cielo che in quel momento era pieno dì stelle accese di una luce intensa e rispose: "Figliolo non saprei dare una risposta a ciò che non ha senso, andare contro la vita e seminare dolore e morte è qualcosa di terribile, ma posso dirti che questa sera il Signore è in mezzo a voi con tutto il suo amore, lo è sempre, ma qui adesso si è compiuto il suo comandamento più grande, quello della carità. Non potrebbe esserci un Natale più bello e santo!". I due alpini e il soldato austriaco rimasero in silenzio, quelle parole erano una carezza che alleviava l'angoscia e la paura e tutti si sentirono uniti, oltre qualsiasi trincea. Bepi e Ionio strinsero la mano a Joseph e lo accompagnarono fino al filo spinato dove, attraversata la stessa fenditura dalla quale erano passati loro, raggiunse i suoi compagni, nessuno si era accorto di nulla.

Quella notte Don Gino riuscì a dormire meno del solito, quanto accaduto era qualcosa che lo aveva sorpreso e commosso profondamente, ma verso l'alba, vinto dalla stanchezza e dal freddo, si era addormentato. Fu allora che fece un sogno... Era stato veloce, ma molto nitido tanto che al risveglio lo ricordava perfettamente: gli era apparso il volto di una giovane donna, una bella ragazza dal sorriso dolce, i lunghi capelli biondi raccolti a incorniciare il viso e uno sguardo intenso e profondo, ma triste. Portava al collo una catenina d'oro con un ciondolo che era una viola, proprio il fiore semplice e grazioso che si raccoglie nei prati. La giovane donna guardava Don Gino e in un soffio gli sussurrò: "Aiutalo a venire da me! " Poi scomparve e il povero cappellano rimase seduto sulla sua branda a interrogarsi sul significato di quel sogno senza però riuscire a comprenderlo.

Era trascorso ormai da qualche giorno il Santo Natale e anche la specie di tregua che lo aveva annunciato, la battaglia fra italiani e austriaci era ripresa aspra, con il suo bottino di dolore e di morte. Quel giorno i combattimenti erano iniziati all'alba e fino al pomeriggio il fuoco non era cessato. Don Gino attese che gli scontri terminassero per recarsi, come faceva sempre, sul campo a confortare i moribondi e portare la sua benedizione ai caduti. Intorno a lui l'orrore al quale non poteva abituarsi: l'odore acre del fumo mescolato a quello del sangue, a terra, esanimi avvolti nelle loro divise come in un sudario i soldati, italiani e austrìaci, non c'era più alcuna distinzione, solo il freddo abbraccio della morte per quelle giovani vite stroncate. Ad un certo momento sentì una voce, ma era quasi un sussurro ormai: "Padre!". Don Gino si voltò e vide un volto pallido, esanime e riconobbe Joseph il ragazzo austriaco conosciuto qualche sera prima grazie alla bravata di Bepi e di Tonio. Si chinò e lo accarezzò teneramente, gli aprì il bavero della giacca come se così facendo potesse aiutarlo a respirare e fu allora che notò quel ciondolo a forma di viola, lo stesso che portava al collo la giovane donna apparsagli in sogno. Rimase sbalordito. Joseph stringeva forte la sua mano mentre con l'altra estrasse da una tasca interna della divisa una fotografia e con un filo di voce mormorò: "Lei è Theresa, mia moglie, morta pochi mesi fa di tubercolosi, lei mio solo, grande amore, io senza lei non vivere più. Padre aiutatemi, io non so, ho paura di non ritrovarla dove sto per andare. Lei anima buona e luminosa, io solo un soldato con le mani sporche di troppo sangue!" Don Gino prese la foto e vide che la ragazza sorridente era la stessa che gli era apparsa in sogno, non c'erano dubbi, era proprio identica e il ciondolo che Joseph portava al collo era il suo. Allora il povero sacerdote comprese tutto, il Signore certo percorreva vie a noi sconosciute...

Sorrise al ragazzo e tenendolo per mano gli disse: "Joseph, Dio non ti è mai stato più vicino e come un padre premuroso ha vegliato su di te ogni istante. Adesso ti attende per portarti nella sua luce perché nel tuo cuore c'è tanto amore ed è quella l'unica via che conduce a Lui. Ma non sarai solo, Theresa ti aspetta: oltre al dolore e alla morte la vita rinasce in un giorno senza fine e chi abbiamo amato quaggiù si ricongiunge a noi per vivere l'eternità.

Un sorriso era apparso sul viso trasfigurato di Joseph, mormorò il nome della giovane moglie e poi chiuse gli occhi. Don Gino era sacerdote su quell'altare di sangue e lacrime, a celebrare un altro sacrificio nel gelo di una notte d'inverno, ma avvertiva più che mai la presenza di Cristo e oltre la montagna aspra e buia in quel momento si sentiva ad un passo dal Cielo...

Rita Muscardin (Savona)

500 disegni per il concorso cinema Elios insieme al Corriere Più di 500 disegni degli studenti delle primarie e secondarie inferiori di Carmagnola e dintorni sono pervenuti al cinema Elios per il concorso "Il cinema si ferma l'immagine si anima".

Purtroppo la situazione sanitaria ha complicato e complica tutto. Prima delle vacanze di Natale dovremmo chiudere e vedere, per ora on line, i disegni animati e i manifesti selezionati. Troverete sul numero di dicembre del Corriere i migliori elaborati.

Una buona mamma vale più di cento maestri, e tu sei la migliore che la vita potesse donarci.

Auguri per questi 90 anni, pieni di forza, coraggio e determinazione.

Ringraziamo l'universo per poter continuare ad amare tanta meraviglia.

Carla, Sandra e Willy

Mulassano Catterina in Ghia 17 novembre 1930 - 90anni Corriere di Carmagnola _ Novembre 2020

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Cultura

Incontro con i Cosmonauti di Carmagnola: CarmaComics: un’edizione insolita viaggio in una fumetteria di 16m². di Francesca Correggia di Sara Giraudi Di fronte alla fumetteria “Il Cosmonauta” c’è una piccola fila di persone che attira la nostra attenzione. Il negozio è tanto piccolo (appena 16m²) quanto traboccante di fumetti.

I due proprietari si chiamano Walter Vacchetta e Graziano Castagno. La passione per i fumetti è nata quando entrambi erano bambini: per Graziano con il Topolino e per Walter con la serie di Martin Mystère.

L’idea della fumetteria tuttavia è recente e per questo il negozio rimane, per il momento, un secondo lavoro.

Quando ha aperto Il Cosmonauta? “La fumetteria ha aperto i battenti l’11 gennaio scorso nei pressi della stazione ferroviaria di Carmagnola – raccontano Walter e Graziano -.

Dopo solo qualche mese, però, ha dovuto abbassare le saracinesche per l’emergenza sanitaria”.

Come avete vissuto la chiusura? “Non ci siamo abbattuti. Abbiamo continuato a consegnare fumetti a domicilio, una modalità che potrebbe essere riproposta anche in futuro”.

In provincia sono ancora pochi i negozi di fumetti. Numerosi al contrario gli appassionati e i curiosi. “Rispetto al passato – sottolineano i due proprietari – sono notevolmente aumentate le lettrici, sulla totalità dei lettori. I generi, infatti, sono molto più variegati e inclusivi di un tempo”.

“Il mondo del fumetto accontenta ogni tipo di lettore, da quello che cerca una lettura leggera a chi ne preferisce una più impe-

gnata, nonostante qualcuno lo consideri tuttora un genere semplicistico” – dice Graziano-.Supereroi, horror, graphic novel, fantascienza. Dai manga ai fumetti americani fino al fumetto italiano, con i suoi capofila: Zerocalcare, Leo Ortolani, Gipi”.

Alla domanda “Quale fumetto portereste con voi su un’isola deserta?”, Graziano

risponde:“Tutta la serie di Dragonball”. Walter, invece, ci pensa su un attimo: “Andiamo sulla stessa isola? Almeno ce li scambiamo!”.

Walter e Graziano spiegano infine che il nome “Cosmonauta” vuole dare l’idea di un viaggio tra mondi, i tanti che idealmente occupano gli scaffali della loro fumetteria.

Se l’universo del fumetto vi incuriosisce potete trovare il negozio in corso Giacomo Matteotti, 25 (a Carmagnola), aperto dal mercoledì al venerdì dalle 16 alle 19:30 e il sabato dalle 11 alle 19:30, e seguire Il Cosmonauta sui canali social Instagram e Facebook.

È stata un’esperienza insolita, ma ricca di ospiti quella dell’ultimo CarmaComics, il Festival carmagnolese dedicato a fumetti, videogiochi e al mondo dei cosplay, giunto alla sua 6° edizione. Quest’anno, per via dell’emergenza sanitaria, non si è potuto tenere il tradizionale appuntamento in presenza agli Antichi Bastioni.

Tuttavia, il team Fuorigregge non ha voluto rinunciare in toto all’evento.

Così è nato il “CarmaComics special digital edition”, realizzato e trasmesso interamente online, tramite collegamento diretto con i vari ospiti, nelle giornate di sabato 24 e domenica 25 ottobre.

“Realizzare un’edizione solo digitale, con due giorni di streaming continuo e tantissimi ospiti e contenuti di qualità, è stata una vera sfida – spiega Massimo Biraglia, presidente dell’Associazione Fuorigregge –. Abbiamo cercato di pensare come se fosse realmente un’edizione fisica e di proporre al pubblico tutto quello che potevamo offrire anche con un tocco di originalità, allestendo un vero e proprio studio televisivo con regia, per poter gestire tutte le dirette di sabato e domenica”.

“Direi che siamo riusciti nel nostro intento – prosegue – con tanta partecipazione e qualche piccolo record da parte nostra. Oltre alle sei ore di diretta e interviste continue, abbiamo avu-

to infatti la fortuna di colloquiare con ospiti internazionali (Jon Jon animation, art director dal Canada, dal mondo dei Videogames, e Miracle Tea Studio, dall’Inghilterra) e pezzi grossi dall’Home Video per gli appassionati del cinema come Manlio Gomarasca, fondatore di Midnight Factory, tanti artisti dal mondo dei fumetti (Albhey, Capitan Artiglio, Edith…), esperti del web (Zeth di Lega Nerd) e del Cosplay.

Non è mancato nemmeno il classico torneo di videogiochi con Rocket League, l’area games virtuale fruibile gratuitamente da tutti, anche dal cellulare, e l’immancabile gara cosplay con premi e giudici, video presentazioni dei partecipanti e foto del proprio cosplay”.

Massimo chiude il suo commento con un augurio: “Speriamo il prossimo anno, con tutto il cuore, di tornare dal vivo. Non potevamo però far rimanere a digiuno i nostri fedeli seguaci e appassionati, soprattutto dopo sei anni consecutivi di Fiera. Sempre con amore e passione”.

Corgiatti con “Libri da asporto”

Gli studenti del Roccati nella giuria del David Giovani 2021

Anche la cartolibreria Corgiatti, di piazza S.Agostino, partecipa a #Libridaasporto. La nuova proposta è un network che unisce editori e librerie per i lettori su un’unica piattaforma fatta di relazioni e condivisione di cultura.

Raccoglie 264 librerie italiane aderenti, 193 editori, e permette ai lettori che compreranno sul sito www.libridaasporto.it di ricevere i libri nella propria abitazione anche gratuitamente. Sulla piattaforma si potra scegliere il libraio più vicino a te o quello che più ti piace in Italia, perché magari lo segui sui social, comprare il libro che ti verrà recapitato a casa.

In questo momento difficile per la pandemia, una buona notizia arriva dalla scuola. Infatti sono 23 studenti dell’Istituto Baldessano Roccati che sono stati scelti come giurati del premio David giovani 2020 una iniziativa nata dalla sala cinematografica di Carmagnola Elios.

I film in concorso saranno circa 25 e potranno essere visti fino a febbraio 2021. L'obiettivo è sempre stato quello di poter far vedere le proiezioni in sala cinematografica per gli studenti e i giurati ma per il momento vista la situazione sanitaria la visione sarà prevista on line.

In contemporanea alla votazione del miglior film lo studente giurato presenterà un elaborato riguardante l’esperienza.

L’autore del primo classificato parteciperà come membro della Giuria del Leoncino d’Oro Agiscuola 2021 alla Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea mentre il secondo classificato parteciperà ai lavori del Campus Cinema Scuola Giovani.

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Cultura cui Soffiantino Società Filarmonica di Carmagnola: Le opere di Giacomo Soffiantino poeta stava mettendo mano proprio pochi mesi priin mostra a Palazzo Lomellini ma della morte nel dalle origini ai giorni nostri di Sara Giraudi di Francesca Correggia A sette anni dalla scomparsa del maestro Giacomo Soffiantino, l’Associazione Piemontese Arte, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Città di Carmagnola, ha deciso di dedicargli una importante retrospettiva. La mostra, inaugurata il 23 ottobre, va a chiudere l’anno espositivo di Palazzo Lomellini. Un anno certamente travagliato, che ha visto anche il settore dell’arte in seria difficoltà causa Covid.

Giacomo Soffiantino (1929-2013) è nato e vissuto a Torino e in Piemonte ha esposto e dato vita a quadri, incisioni e acqueforti. È stato docente all’Accademia Albertina di Torino. Il suo dipinto Uragano è stato esposto alla Biennale di Venezia del 1962 ed è poi volato oltre oceano in Brasile alla Biennale di San Paolo del 1963.

Palazzo Lomellini espone le sue opere a partire dagli esordi degli anni Sessanta fino all’ultima opera incompiuta: Giacomo Leopardi, un omaggio al celebre

2013.

Soffiantino indaga nei suoi quadri la connessione profonda tra la natura e l’essere umano. La sua

pittura si distingue per i toni scuri, i segni convulsi delle linee, le tele di grandi dimensioni e la ricorrenza di simboli (conchiglie, fossili, atmosfere boschive).

I quadri di Soffiantino suscitano un senso di mistero. In mezzo a scorci naturali non troviamo uomini e donne, ma oggetti. L’artista ci suggerisce di cercare il meraviglioso a partire dall’ordinario e dalla natura attorno a noi, addentrandoci tra i segreti dei boschi. In un’intervista proiettata proprio all’interno del Palazzo, Soffiantino rivela ragioni e tecniche della sua pittura e con la sua semplicità avvicina noi spettatori al suo mondo.

La mostra “Giacomo Soffiantino 1960 – 2013” è visitabile fino al 20 dicembre 2020 (al momento di andare in stampa è chiusa fino ad inizio dicembre in base al nuovo DPCM), il giovedì, venerdì e sabato, dalle 15 alle 18, e la domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Ingresso gratuito, nel rispetto delle norme anti-contagio.

Il Tasso

Acquerello su cartoncino.Realizzato dall’artista carmagnolese Ambra Mondino

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La Società Filarmonica è una delle istituzioni più antiche di Carmagnola. Nata come “Collegio Filarmonico” - presumibilmente prima del 1778, anno in cui l’allievo Giovan Battista Donina realizzò un dipinto raffigurante Santa Cecilia, patrona della Musica, ancora conservato presso la sede di via Giacinto Carena - la Scuola assunse nel tempo varie denominazioni, per diventare “Società” a tutti gli effetti solo nel 1837 e acquisire lo status di “ente morale” poco dopo (1906). Numerosi furono gli avvenimenti che contrassegnarono da allora la storia della Società, dall'acquisto della sede della Scuola, nel 1894, al periodo della guerra, che minò le sue fondamenta. Nonostante ciò, la Società seppe resistere e, dal 1945 in poi, conobbe il suo massimo splendore, ospitando generazioni di musici e maestri di grande talento.

Ma passiamo la parola agli attuali amministratori musici Federica Galletto, Silvano Borgna e Luciano Bovetti…

Com’è organizzata al momento la Società Filarmonica? Quanti musicisti conta tra le sue fila? “La nostra Società si caratterizza per la presenza di due formazioni: la banda junior, che coinvolge gli allievi del corso di musica, e quella senior. Le due realtà in verità sono una a favore dell’altra: i più grandi aiutano i più piccoli e viceversa, in un piacevole scambio di vedute, che ci consente di crescere e migliorare ogni giorno, abbattendo le differenze. L’obiettivo ultimo è infatti suonare insieme, passando dalla lezioni individuali alla banda vera e propria, prima giovanile, poi senior. Numericamente parlando siamo circa una quarantina in organico, oltre ai musicisti. Ma non c’è un limite d’età: la nostra sede è aperta a bambini, ragazzi e adulti”.

Quanto conta la formazione per voi? “Moltissimo. Per questo motivo, ci avvaliamo, per i nostri corsi, dell’aiuto di insegnanti qualificati, che offrono una garanzia sia dal punto di vista didattico-qualitativo sia musicale. La maggior parte di loro proviene dall’Accademia di formazione musicale di Trofarello e accompagna gli allievi in un percorso di lezioni con cadenza settimanale”.

Quali strumenti è possibile studiare nell’ambito della Banda? “Quasi tutti, dai più inconsueti, come le percussioni e il corno, ai grandi classici (saxofono, tromba, trombone, clarinetto, flauto traverso…). In genere, ogni strumento ha il suo maestro. Tuttavia, non mancano i momenti dedicati alla musica d’insieme, primo passo per entrare nella banda giovanile e valore aggiunto dell’intera formazione”.

Si può dire che la Banda sia propedeutica al futuro musicale degli allievi? “La formazione bandistica rappresenta un buon punto di partenza. Aiuta gli allievi a sviluppare tutte quelle caratteristiche musicali effettivamente utili per proseguire negli studi. Inoltre, li stimola al confronto e alla collaborazione, dando spazio alla nascita di amicizie e di un profondo rispetto per età diverse che passa attraverso la musica”.

Come avete vissuto l’ultimo anno? E il periodo del lockdown?

“Il 2020 non è stato un anno semplice. Per via dell’emergenza sanitaria ancora in corso siamo stati costretti a interrompere le prove settimanali e tutte le nostre attività in presenza fino a fine giugno.

La formazione è però proseguita

online, tramite apposita piattaforma. Sempre online abbiamo preparato l’inno d’Italia, in previsione del 2 giugno, e il saggio finale, assemblando i diversi contributi registrati. La gestione della didattica a distanza è stata pesante, ma ha funzionato bene. E, grazie alla collaborazione tra le parti, quasi tutti hanno portato a termine il percorso senza troppe difficoltà”.

Quali eventi avete seguito e seguite maggiormente? E quali rientrano tra i vostri ricordi più belli? “La nostra Società è ben radicata nel tessuto sociale di Carmagnola (e non solo). Le ricorrenze a cui partecipiamo nel corso dell’anno sono diverse e vanno dal 2 giugno al 4 novembre, dalla Festa di Santa Cecilia alla processione dell’Immacolata, fino alla tradizionale Fiera del Peperone e a eventi e feste fuori porta. Tra gli appuntamenti più belli, ricordiamo una sorta di giro d’Italia, con le musiche delle varie regioni, e lo spettacolo per l’anniversario della Grande Guerra, in collaborazione con il Gruppo Teatro Carmagnola. Grande successo hanno avuto anche la prima edizione delle canzoni del Festival, nel 2019, durante la Fiera del Peperone, in parte replicato quest’anno con l’evento ‘Sanremo vs Zecchino’, e lo spettacolo ‘Pinocchio’. Senza contare tutti i concerti organizzati in sinergia con le altre realtà carmagnolesi e i momenti musicali, incluso il classico giro natalizio nelle case di riposo e per le vie della Città”.

Quali cambiamenti ha subito la Banda negli anni? “Spesso si tende a pensare alla Banda come a un qualcosa di statico. In realtà, il repertorio musicale della Banda è cambiato molto rispetto all’inizio e la sua immagine è riuscita a svecchiarsi soprattutto grazie al supporto dei suoi maestri, dallo storico Flavio Bar al nuovo arrivato (ma altrettanto talentuoso) Donald Furlano. Oggi la Banda è una formazione che aspira alla modernità, alla versatilità, pur conservando il suo imperturbabile classicismo”.

Progetti futuri, Coronavirus permettendo?

“Purtroppo la situazione è in continua evoluzione. Solo qualche settimana fa siamo stati spinti ad annullare il concerto di Santa Cecilia, previsto per sabato 28 novembre.

Ci auguriamo che tutto torni presto alla normalità ovviamente. Ma se così non fosse, agiremo di conseguenza. Di certo, la Banda non si ferma!”.

Corriere di Carmagnola _ Novembre 2020

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Cultura

Nuovo anno accademico all’Unitre di Radio Vida Network lancia la sua App Carmagnola ufficiale Considerando l'evolversi dell'epidemia in Italia e in Carmagnola e alla luce delle nuove restrizioni contenute negli ultimi DPCM, il consiglio direttivo dell'Unitre ha preso atto dell'impossibilità di poter procedere alle iscrizioni previste dal 19 al 27 novembre per mancanza di locali idonei a garantire il distanziamento. Sarà comunicato il luogo e la prossima data delle iscrizioni.

Al fine di rispettare le direttive ministeriali e tutelare la salute degli associati la programmazione subirà significative modifiche rispetto al passato e consisterà in una ricca offerta di corsi culturali e conferenze - sempre dalle 15.00 alle 16.30 nell'aula magna.

Saranno attivati, salvo nuove restrizioni, i laboratori di Educazione Motoria nel pieno rispetto dei protocolli ministeriali mentre saranno purtroppo cancellati tutti gli altri laboratori data l'inadeguatezza dei locali della sede che non permettono di garantire il necessario distanziamento.

Sarà cura dell’Unitre fornire aggiornamenti tramite gli organi di stampa in merito ad ogni nuova evoluzione della situazione.

Per maggiori informazioni visitare il sito www.unitrecarmagnola.it

L’angolo della poesia... a cura di Santi Maimone Arcobaleno di fiori Ti donerò ortensie d'azzurro sfumate come cieli invernali, viole screziate di mille colori, come arcobaleni dopo la pioggia, boccioli di rosa, cuori di tulle, come carezze di morbida seta color del tramonto, margherite d'immacolato candore e bottoni dorati dal sole, papaveri incendiati da caldi bagliori, fiordalisi spuntati dal turchese del mare, fra spighe di grano,

stelle di monte di bianco velluto e rododendri come coralli su alpestri dirupi.

E dal deserto, estrarrò fiori di roccia, che mai appassiranno, sotto i dardi dell'estate rovente.

A te, che riposi all'ombra del salice antico, non porterò i crisantemi di tristezza velati, ma un cesto di fragole rosse, per dirti che vivi in fondo al mio cuore.

È ora realtà la nuova app di “Radio Vida Network”. L'applicazione, facilmente identificabile con il nome della web radio carmagnolese, é disponibile gratuitamente sia per IOS che per Android con contenuti esclusivi. Dalla nuova App, disponibile in lingua italiana e inglese, l’utente potrà ascoltare Radio Vida Network in qualunque momento e posto si trovi.

Dopo aver lanciato il giornale radio quotidiano in collaborazione con il “Corriere di Carmagnola” che va in onda in sei appuntamenti quotidiani con notizie del territorio e della regione, la proposta radiofonica di Radio Vida Network si amplia con questa nuova applicazione multimediale.

L’app è dotata di un menù composto dalle svariate sezioni della radio, inclusa quella dei ‘contatti’, per una vera e propria “live experience”. Tramite l’icona whatsapp é infatti possibile contattare rapidamente la redazione e commentare durante le dirette.

Spiegano gli sviluppatori: “L’obiettivo dell’applicazione non è solo quello di essere uno strumento per divulgare la musica e i programmi di Radio Vida Network, ma anche di divenire un condotto diretto con gli ascoltatori attraverso i canali social disponibili anch'essi dal menu”.

La semplice schermata iniziale, con il logo della radio, cambia ad ogni canzone personalizzando la home con colori diversi e con le locandine ufficiali dei cantanti e artisti in rotazione sull’emittente.

Ma le sorprese non finiscono qui: Radio Vida Nerwork, già presente sull'aggregatore Radio Garden, si potrà ascoltare anche attivando le skill su Alexa e Google Action. “Ascoltarci sarà davvero semplice - sottolineano dalla redazione - sempre e ovunque: non vi resta che sintonizzarvi!

Maria Teresa Biasion (Luserna San Giovanni)

Una pagina aperta CONNIE WILLIS L’ANNO DEL CONTAGIO Ed. Fanucci - € 18 No, non è un libro sul Covid, ma una storia stupenda che contiene dolore e speranza, e riflette il mondo del 1348 come se il lettore fosse là a viverlo con i personaggi di questo romanzo fantascientifico e storico. Dall’autrice più premiata del genere fantascienza, una storia attuale scritta negli anni 90 e riproposta oggi da Fanucci, la cui stesura è durata ben 5 anni. Ecco la trama…

Per un errore della macchina del tempo, Kivrin Engle, studentessa di Storia medioevale presso il Brasenose College a Oxford, si ritrova nel 1348 nel

Una pagina aperta Junior...e non solo A.PELLAI/B. TAMBORINI LE COSE CHE…NESSUNO HA IL CORAGGIO DI DIRTI PRIMA DEI 10 ANNI Ed. DeAgostini - € 14,90 La famosa coppia di terapeuti ancora una volta fa centro, con questo volume dedicato alle domande che i nostri figli ci fanno e alle quali

pieno dell'epidemia di peste nota come la Morte Nera. Nello stesso momento, nel 2054, una nuova epidemia di influenza particolarmente virulenta colpisce il college e costringe gli scienziati alla quarantena, rendendo così impossibile riattivare la macchina del tempo. Kivrin, intrappolata nel passato, contrae presto la malattia e viene accolta da una famiglia del villaggio di Skendgate, non lontano dal sito degli scavi che lei voleva visitare.

Una volta guarita perché immune alla Morte Nera in quanto vaccinata, è costretta ad assistere alla morte di tutte le persone del villaggio a cui si è particolarmente legata. Sarà spettatrice della morte della dodicenne Rosemund e della sorella di cinque anni Agnes, delle donne di casa ed infine di padre Roche, il prete che l'aveva vista apparire dal nulla.

Nel futuro, invece, la quarantena ha costretto le persone più disparate a vivere insieme, come il tutor di Kivrin, Dunworthy, un uomo molto pacato e preoc-

cupato per lei, il vicepreside di Storia, Gilchrist, irascibile e incompetente, la dottoressa Ahrens e suo nipote dodicenne... tutti circondati da personaggi drammatici e spesso tragicamente comici nella loro insofferenza, costretti a stare uniti per combattere una nuova epidemia, obbligati al sacrificio della reclusione forzata e a rispettare rigide regole di comportamento. Chi riuscirà a salvarsi e come? E Kivrin, riuscirà a tornare a casa?

non sappiamo bene come rispondere, oppure abbiamo paura di rispondere in modo non appropriato. Ecco quindi che nasce questo libro, per aiutare noi e i nostri piccoli che crescono a comprendere meglio il mondo in cui viviamo.

Eccone i contenuti: razzismo, malattie, terrorismo, cyberbullismo... sono solo alcune tra le realtà del mondo intorno a noi che fanno paura a molti, forse anche a te. E magari anche a te capita, quando qualcosa ti spaventa, di non volerne parlare. Eppure, il modo migliore per sconfiggere la paura è informarsi su ciò che più ci intimorisce.

Ma allora perché quando hai il coraggio di fare domande i grandi non sanno cosa risponderti?

Per fortuna, con questo libro non ci saranno più

quesiti che cadono nel vuoto, né curiosità scomode, proibite o pericolose. Qui dentro troverai le risposte a tutto ciò che non hai mai osato chiedere o che gli adulti non hanno mai osato spiegarti.

Alberto Pellai e Barbara Tamborini affrontano 22 temi-chiave della vita e ne esplorano gli aspetti emotivi. Una guida per piccoli ma anche per i grandi che vogliono trovare le parole giuste.

Età di lettura: da 8 anni.

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Sport

Il saluto di Beppe Inglese: “Grazie CSF, 30 anni fantastici nel settore giovanile”

CARMAGNOLA – Lo scorso 27 ottobre, il nuovo corso calcistico del CSF Carmagnola, presieduto da Alessio Russo, ha voluto ringraziare tramite una targhetta celebrativa Giuseppe “Beppe” Inglese, che ha operato per un trentennio al fianco dei bambini e ragazzi del CSF. «Tutte le favole hanno un inizio e una fine. La mia, bellissima, è iniziata nel 1988 e finisce adesso alla soglia dei 70 anni.–rivela Inglese Sono nato nella veste di allenatore, anche se mi sono sempre considerato un educatore, con l’allora San France-

sco. In quel periodo la zona di via Torino, del Palazzo del Sole e delle case popolari era zeppa di ragazzi con grossi problemi familiari. Partimmo dal principio che proprio questi ragazzi dovessero passare più tempo con noi, attraverso il calcio e meno in strada. Cercavamo comunque di seguirli non solo nel calcio, ma anche nel sociale, avvalendoci della consulenza di una psicologa e di un’assistente sociale messaci a disposizione dal Comune nel tempo, crescendo in modo esponenziale. Poi la fusione prima con la Stella Azzurra e in seguito con la Carmagnolese. Vorrei ringraziare per primi tutti i bambini, ragazzi, che ho avuto la fortuna di incontrare in questo trentennio. Sono stati una parte importante della mia vita. Poi genitori, nonni e colleghi tutti con cui ho collaborato e naturalmente i vertici e gli sponsor delle varie società che poi si sono succedute. Un ringraziamento particolare a mia moglie che ha sopportato le mie assenze, permettendomi di coltivare questa mia passione. Invito infine tutti a riflettere, soprattutto in questo periodo di pandemia, nel cercare quali siano i valori importanti da perseguire nella vita e nello sport.Tutti voi che ho avuto la fortuna di conoscere, rimarrete sempre nel mio cuore!».

Cristiano Sabre

Monica Villois, carmagnolese sul podio del campionato ippico regionale

Buono sport: i risultati del progetto per la stagione 20-21. Aumentati i fondi comunali CARMAGNOLA – Il Buono Sport, ideato e promosso dall’attuale Amministrazione e giunto in questa stagione al quarto anno di vita, ha finora permesso ad oltre quattrocento bambini e ragazzi di riuscire a praticare attività sportiva presso le Associazioni locali a condizioni economiche estremamente facilitate, godendo di un abbattimento dei costi variabile dal 50% al 70% del costo richiesto dalle Associazioni stesse. Nato con l’intento di fornire un aiuto ai cittadini che temporaneamente non dispongono delle risorse necessarie per riuscire a far praticare ai propri figli una attività sportiva, il Progetto ha visto crescere significativamente nel corso degli anni il numero di richieste, a cui si è accompagnato un altrettanto significativo aumento dell’impegno economico da parte del Comune. In particolare, come già avvenuto nell’anno passato, anche per questa edizione del “Buono Sport” l’Amministrazione, ha deciso di non escludere alcuna famiglia richiedente dalla graduatoria, sottolineando così come ritenga l’attività sportiva elemento di massima importanza educativa per i Minori. Conseguentemente, ha aumentato le risorse dedicate, che nella corrente stagione sportiva saranno superiori ai 20.000,00 euro. Le istanze pervenute alla scadenza del bando risultavano essere 141, delle quali 127 per il settore riguardante i bambini e ragazzi delle scuole elementari e

Mezzo milione di euro per lo sport: Regione Piemonte a sostegno delle Associazioni REGIONE PIEMONTE - Mezzo milione di euro da destinare alle Asd e alle Ssd piemontesi per aiutarle a reggere l’urto di questa seconda ondata epidemica, che si sta già portando dietro nuove restrizioni. È quanto deciso dall’assessorato allo Sport della Regione Piemonte che ha infatti stabilito, per la prima volta, di declinare uno strumento usato in passato per premiare i singoli talenti giovanili dello sport in modo più ampio, come previsto dal piano triennale dello sport: cioè sostenendo direttamente le associazioni sportive che, nonostante il periodo così complesso, hanno tenuto duro e affrontano la crisi. Come funzionerà l’erogazione? Verra istituita una commissione mista tra

Monica Villois, carmagnolese, 15 anni, in sella a Coco, si è classificata al primo posto nel campionato ippico regionale di Tortona, salto a ostacoli cat.110. Sulle orme di papà Tonino, con le sue miti-

che vittorie nella Giostra dei Delfini, Monica, seguita dall’istruttore Mario Barrovecchio, ha raccolto il testimone dal fratello Enrico, già valido cavaliere con al suo attivo lusinghieri risultati.

Emergenza Covid: comunicato ufficiale del presidente del CSF Carmagnola Alessio Russo Seguendo l’evoluzione della pandemia legata al Coronavirus, in base ai nuovi provvedimenti e in attesa di avere notizie sulla possibile ripresa da parte della LND, siamo costretti a sospendere ogni tipo di attività

all’interno delle nostre strutture fino a nuova comunicazione.

Appena ci sarà la possibilità di riprendere in sicurezza le attività, saremo pronti a recuperare il tempo perduto.

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medie e 14 per gli studenti delle scuole Superiori. A testimonianza della grande vivacità dello sport carmagnolese, le domande pervenute riguardano la pratica di ben sedici differenti discipline, tra le quali le più gettonate sono state il nuoto (35 richieste), il calcio (33), le arti marziali (14), la danza e la pallacanestro (13 ognuna), l’attività di fitness (10), l’atletica leggera (7), Ulteriori richieste sono state effettuate per gli sport della pallavolo, della ginnastica ritmica, della ginnastica artistica, del calcio a cinque, del tennis, dell’arrampicata alla palestra di roccia, dell’hockey su prato. Un grosso ringraziamento va rivolto alle Associazioni Sportive del territorio che con la propria partecipazione al progetto hanno dimostrato ancora una volta grande sensibilità ed attenzione all’aspetto sociale dello sport.

Regione Piemonte e Coni che stabilità i criteri per l’affermazione. “Oggi possiamo stanziare questi 500mila euro perché siamo stati previdenti. Nel corso della prima ondata mettemmo a disposizione 4,5 milioni ma decidemmo di tenere da parte dei fondi in caso di una recrudescenza dell’epidemia. Purtroppo avevamo ragione ma oggi, questi soldi, serviranno a fare in modo che le associazioni possano reggere il nuovo urto - afferma l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca -. L’erogazione del denaro passerà attraverso il Coni perché è una realtà sportiva riconosciuta per eccellenza. In un momento simile la qualifica di ‘eccellenza’ spetta a chi combatte per far fare sport a tutti”.

Racconigi Cycling Team: campionati RACCONIGI - Il Racconigi Cycling Team si è classificato terzo ai Campionati italiani di cronometro a squadre che si sono corsi a Treviglio, in provincia di Bergamo. Il Racconigi ha schierato al via Valentina Basilico, Rachele Bonzanini e Monia Garavaglia. La prova misurava 31 chilometri e si correva su un circuito pianeggiante di 15 chilometri e mezzo. A vincere sono state le atlete della Ciclismo Insieme davanti all’Asd Team Lady Zuliani. Per il Racconigi Cycling Team – che ha potuto schierare al via solo tre atlete anziché quattro – si tratta di un altro impor-

tante risultato in questa stagione in cui sono arrivati numerosi piazzamenti oltre a due medaglie europee in pista.

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Sport

Sport Rally Team: anche nel 2021 salta il “Rally delle Valli Cuneesi”

Rally delle Valli Cuneesi: se ne riparla nel 2022. L'organizzatore Piero Capello dello Sport Rally Team ha deciso di saltare un anno, e quindi di non mettere a calendario la gara nel 2021. Il team inizierà a concentrarsi sulla preparazione di una edizione super gagliarda per il 2022, sperabilmente ormai nel post pandemia. A malincuore, ma in coscienza e con buon senso, ha preferito evitare di inserire la manifestazione nei calendari 2021, le cui titolazioni sono state appena divulgate. La comunicazione della data avrebbe dovuto avvenire entro lo scorso 18 ottobre. Invece, con decisione nello stesso tempo coraggiosa e giudiziosa l'organizzazione ha stabilito di non mettere a rischio il lavoro di molti, con una

data che avrebbe dovuto essere all'inizio della stagione agonistica, in aprile. Invece si comincerà a progettare per il 2022 sempre sulle strade delle valli occitane.

Il 26° Valli Cuneesi avrebbe dovuto svolgersi a Dronero e dintorni il 2 e 3 maggio 2020, contestualmente al 13° Rally Storico. Purtroppo, per l'avanzare dell'emergenza coronavirus, alla vigilia dell'apertura iscrizioni la gara era saltata, slittando alla seconda parte dell'anno. Poi, nella riformulazione dei calendari, per una serie di concomitanze, non aveva trovato una collocazione soddisfacente. E così, niente Valli Cuneesi quest'anno. E a questo punto neanche nel 2021. Proprio mentre è in corso la definizione dei calendari, che culminerà con la finale riunione federale a Roma il 29 novembre, lo Sport Rally Team si chiama fuori dai giochi. Con dispiacere. “Torneremo a concentrarci con il massimo impegno che abbiamo sempre dedicato - dice il patron Piero Capello - quando il quadro sarà auspicabilmente meno incerto e più sicuro, più stimolante, di nuovo con la possibilità di un pubblico di migliaia di appassionati in grado di assembrarsi in quella gioiosa festa di popolo e di sport che tutti ricordiamo”.

Il capitano dell’Elledì Adrian Oanea convocato nella Nazionale rumena Nei giorni successivi alla partita gloriosa con il Cagliari è arrivata la bella notizia della convocazione di capitan Adrian Oanea nella nazionale rumena di calcio a 5 per una doppia amichevole con la selezione francese.

Purtroppo, a causa dei problemi legati all'emergenza sanitaria, Oanea non ha potuto raggiungere la Romania, ma nei giorni successivi è stato comunque impegnato in una serie di allenamenti e test con la sua nazionale.

Questa convocazione giunge a coronamento di una progressiva “maturazione” del numero 10 gialloblù, che nel corso degli anni ha saputo affiancare la responsabilità della fascia di capitano al suo indubbio talento. F.C.

Oanea a cuore aperto: “Il calcio a 5 mi ha tolto dalla strada” Il periodico di riferimento ufficiale del calcio a 5 “Tiro Libero”, per conto del giornalista Walter Citro, ci dà notizia della fresca convocazione di Adrian Oanea, un traguardo assolutamente di rilievo. “Non me l’aspettavo sono molto contento”. Già perché guardando il passato del numero dieci giallonero indossare la maglia della Romania era quasi impensabile. Qualche trasgressione di troppo, esatta antitesi di aver la testa sulle spalle, poi l’incontro con Alberto Castiglione che lo nota in un torneo estivo di calcio a 5. L’ex pivot della Elledì Carmagnola è il punto di contatto con Dario Lamberti: “Alberto è stato determinante perché mi ha permesso di conoscere Dario – prosegue Oanea – il quale per me è stato come un secondo padre. Non smetterò mai di ringraziarlo perché mi ha allontanato dalla strada”. L’attuale Direttore Sporivo della Elledì Fossano lo ha caricato di responsabilità anche con la fascia di capi-

tano, ma nello stesso tempo gli ha tirato le orecchie quando varcava il limite. Come quando fece uno scherzo durante la notte tanto da far smobilitare anche le forze dell’ordine. Guascone, simpatico, una scheggia impazzita fino a quando non entrò nella sua vita la sua dolce metà. Raluca lo ha riportato definitivamente sulla strada, quella giusta, culminata definitivamente con l’arrivo di Santiago: “Loro due sono la mia vita, senza di loro chissà dove sarei adesso”. Una vita in ascesa quella di Oanea fino alla chiamata di Robert Lupu: “Felice di essere in Nazionale, sicuramente Lino Gomes e Francesco Giuliano sono stati fondamentali per la mia crescita. Questo non lo voglio vedere come un punto di arrivo”. Tutti felici, o quasi, visto che il suo datore di lavoro ha storto un po’ il naso per questi giorni di assenza: “Devo ringraziare anche lui ma per qualche giorno qualcuno mi sostituirà nella consegna degli infissi”.

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Serie B Calcio a 5: esordio col botto per la Elledì Fossano Futsal in Campionato In questa stagione che non si preannuncia certo facile dal punto di vista organizzativo, finalmente, dopo due partite rinviate, la Elledi Fossano Futsal è potuta scendere in campo per il primo impegno di campionato ed è stata una prova veramente maiuscola.

Sabato 31 ottobre, sul proprio parquet di Fossano i gialloblù affrontavano il Cagliari Futsal, una delle probabili candidate alla conquista del campionato ed alla salita in serie A, quindi c’erano già tutte le aspettative per un match di ottimo livello. I padroni di casa cominciavano subito col piede sull’acceleratore e dopo appena 8 minuti erano già sul 3 a 0 grazie a Rengifo, Mantino e Zanella.

I sardi accorciavano temporaneamente le distanze con Alves, ma poi per 2 volte Zanella e Vincenti davano vita al 6 a 1 all’intervallo con il quale ipotecavano i tre punti finali.

Nella ripresa i ragazzi di mister Giuliano avrebbero potuto amministrare lo score già abbondante, invece continuavano la marcia trionfale e con altre due reti di Mantino, Hicri e capitan Oanea arrivavano al 10 a 2 finale (Cabitza segnava la seconda rete per gli ospiti).

Le assenze importanti per squalifica di Gerlotto, Radaelli e Richichi da una parte ed il valore del Cagliari dall’altro, certo non avrebbero mai fatto pensare ad un risultato come quello in effetti scaturito; anche se si è trattata solo di una partita, questo esito certamente alza di un bel po’ l’asticella per la compagine del vicepresidente Lamberti, che ora a pieno titolo rientra tra le protagoniste per la scalata al titolo.

Per Ricky Zanella 3 goals e 2 assist

Nel prossimo impegno, sempre a scanso di rinvii causa Covid -19, la Elledi Fossano Futsal sarà impegnata sul parquet della nuova capolista Videoton Crema, che al momento ha disputato tutti gli incontri in programma (vittorie con Futsal Fucsia Nizza e C’è Chi Ciak, pareggio con Lecco C5). La gara è in programma presso la palestra Alina Donati di Crema a porte chiuse. F.C. Classifica campionato serie B: Videoton Crema 7, Cagliari Futsal 6, Domus Bresso, Elledi Fossano Futsal, Leon, Orange Futsal Asti, C’è Chi Ciak 3, Lecco C5 1, Futsal Monferrato, Futsal Fucsia Nizza, Val D Lans, Futsal Ossi e MGM 2000 0.

San Bernardo pimpante in attesa della ripartenza

Il difensore Marco Magistri

Con il DPCM del 3 novembre 2020, il Piemonte è stato considerato in “Area Rossa” quindi in seguito al blocco delle partite (già avvenuto a partire da domenica 1 novembre), sono stati vietati anche gli allenamenti delle squadre. Da qui in poi è consentito solo svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Cosa ne sarà quindi del campionato del San Bernardo? Ovviamente non resta che attendere le evoluzioni della gestione del Covid-19, ed al momento di andare in stampa non si può che commentare le gare che almeno si sono potute disputare in ottobre. In seguito ai primi punti conquistati a fine settembre, i ragazzi del mister Marocco hanno affrontato e

superato sul proprio terreno di gioco l’Orbassano con il punteggio di 2 a 1; se da una parte occorre segnalare le marcature di Lo Greco e Romano che hanno regalato i 3 punti, dall’altra è necessario annotare la prestazione maiuscola tra i pali di capitan Capello, messosi a disposizione della squadra per fronteggiare una emergenza societaria. La settimana successiva era la volta del match sul terreno di gioco della capolista Pinasca e purtroppo i valligiani avevano la meglio con il più classico dei risultati (2 a 0) e le marcature, una per tempo, di Picotto e Ladogana.Infine, nell’ultima gara disputata, domenica 25 ottobre in via del Bruccio, il bomber Carta metteva a segno la rete del pareggio con il Villar Perosa (1 a 1).

Tutto fermo ora, in attesa di nuove indiF.C. cazioni dalla FIGC. Classifica: Pinasca 13, Polisportiva Garino e Pralormo 10, Villastellone Carignano 9, San Bernardo e Pro Polonghera 8, Atletico Racconigi, Bricherasio Bibiana e Villar Perosa 7, S. Secondo e Candiolo 6, Perosa e Orbassano ASPA 3, Piossasco 2, Sporting Club San Pietro e Polisportiva Bruinese 1.

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Fuoriporta

TOUR VIRTUALI E APPUNTAMENTI IN STREAMING Chiusi nuovamente mostre e musei, a seguito delle recenti disposizioni governative, abbiamo comunque la possibilità di goderci le opere d’arte da casa usufruendo degli strumenti che permettono le visite a distanza. Fin dal precedente lockdown parecchie strutture hanno infatti pubblicato tour virtuali delle proprie sale sugli account social e avviato appuntamenti culturali in streaming. Qualche esempio?

Museo Egizio di Torino. “Siete pronti a visitare il Museo Egizio in compagnia del Direttore?” Il direttore del Museo, Christian Greco, accompagna infatti virtualmente i visitatori, sala dopo sala, per raccontare loro la storia della collezione, scoprire i reperti più significativi e la ricostruzione dei contesti archeologici. Nelle “Istantanee dalla collezione”, ad esempio, i curatori raccontano alcuni tra gli oggetti più curiosi e speciali della collezione del Museo. Molto interessante anche la parte dedicata ai bambini: “L’antico Egitto fai da te” con video tutorial e mini laboratori per costruire manufatti come facevano gli antichi Egizi e “La Stelevisione” dove i piccoli giornalisti intervistano gli egittologi del Museo. Spazio ZeroSei Egizio propone inoltre i "Granelli di laboratorio", spunti di gioco per accompagnare grandi e piccoli in esplorazioni casalinghe, per sperimentare la vita degli antichi Egizi e il mestiere dell’archeologo a casa propria, guidati da fatti reali e leggende.

Da inizio novembre è inoltre online una nuova versione della "Turin Papyrus Online

Platform" (TPOP) che permette di osservare più da vicino i tre elementi chiave disponibili sulla piattaforma: l'”oggetto” (un frammento di papiro), il “documento” (un rotolo di papiro ricostituito da più frammenti), e il “testimone” (termine che designa uno o più testi scritti su un documento). La piattaforma è in continuo aggiornamento e sarà possibile accedere a un numero crescente di manoscritti costantemente ampliati con nuove informazioni. https://www.museoegizio.it/esplora/noti zie/il-museo-egizio-a-casa-tua/ Musei Reali di Torino. Grazie alla piattaforma “È Reale” è possibile esplorare e approfondire da casa le meraviglie dei Musei Reali. Molteplici le visite guidate virtuali, fra cui “L’emozione di Palazzo Reale”, vale a dire un racconto tra le sale di rappresentanza di Palazzo Reale, dal Salone delle Guardie Svizzere alla Scala delle Forbici, attraverso la Sala del Trono, l’Armeria Reale, la Galleria del Daniel e la Sala da Ballo. Da non perdere inoltre “Cappella della Sindone. Rinasce il capolavoro di Guarini”, con un viaggio a 360° alla scoperta del monumento simbolo del Barocco europeo, e “Le collezioni del Museo di Antichità”, che propone un percorso alla scoperta della grande collezione, tra misteriosi tesori e importanti reperti archeologici. https://www.museireali-ereale.it/ Castello di Rivoli. Il progetto "Cosmo Digitale" lanciato dal Castello di Rivoli è destinato a diventare la nuova sede virtuale del Museo di Arte Contemporanea. Al suo interno sono presenti opere inedite, a volte create appositamente dagli artisti per essere utilizzate digitalmente. Attraverso questo progetto è possibile visitare la Residen-

za Sabauda ammirando la Sala di Bacco e Arianna, entrare nella villa del ragioniere Francesco Federico Cerruti per scoprire la sua incredibile collezione o ancora ascoltare numerosi artisti ed esperti che raccontano l'arte contemporanea e le sue numerose sfaccettature. https://www.castellodirivoli.org/mostra/ cosmodigitale/ GAM. “In Onda” è il canale digitale di Fondazione Torino Musei: questa piattaforma virtuale presenta una ricca serie di video che illustrano il patrimonio della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, del Museo d’Arte Orientale e di Palazzo Madama, insieme ad attività laboratoriali specifiche. Nella parte dedicata alla GAM risaltano una visita a 360° del Museo e video su mostre di particolare rilievo: fra gli esempi “Giorgio de Chirico. Ritorno al futuro”, “Cavalli, costumi e dimore. La riscoperta della Fiera di Saluzzo (sec.XVII)” e “Helmut Newton. Works”. Fra le attività didattiche, interessanti video intitolati “I materiali dell’arte. Tecniche e sperimentazioni” e “Paesaggi a colori”. https://inonda.fondazionetorinomusei.it/ MAO. Facente parte della Fondazione Torino Musei anche il Museo d’Arte Orientale viene presentato attraverso il canale digitale “In Onda”. Oltre a compiere una visita virtuale a 360° nella struttura si possono trovare il video della mostra “Goccia a goccia dal cielo cade la vita. Acqua, Islam e Arte”, e il trailer di “China goes urban. La nuova epoca delle città”. Altri video insegnano inoltre come realizzare un manufatto con l’argilla e come fare un dipinto utilizzando le spezie. Il Museo trasforma inoltre arte e creatività in esperienze di apprendimento

tramite video didattici: “Dalla spada al pennello nella collezione giapponese del Mao”, “Cina antica in terracotta”, “Percorsi di popoli e culture”. https://inonda.fondazionetorinomusei.it/ Palazzo Madama. Facente parte della Fondazione Torino Musei anche Palazzo Madama viene presentato attraverso il canale digitale “In Onda”. Oltre a compiere una visita virtuale a 360° nella struttura si possono trovare i trailer delle mostre “Andrea Mantegna. Rivivere l’antico, costruire il moderno”, “Dalla Terra alla Luna. L’arte in viaggio verso l’asto d’argento”, “L’eredità delle madame reali”. Molto interessanti anche le attività didattiche sviluppate con i video “Blu e oro i colori del gotico”, “Mediterranea”, “Sottosopra”. https://inonda.fondazionetorinomusei.it/ Museo Nazionale del Cinema di Torino.

Fra le varie iniziative, per “Kid Pass. Avventure tra le pagine”, il 14 novembre (ore 10) è in programma un coinvolgente appuntamento in streaming ricco di sorprendenti reinterpretazioni del personaggio di Mary Poppins. Il Museo del Cinema partecipa infatti ad “Avventure tra le pagine - Leggiamo al museo”, un evento gratuito diffuso nei musei e spazi culturali italiani con tante letture creative e attività sul tema della letteratura dedicate alle famiglie con bambini e ragazzi fino a 14 anni. Il 18 novembre (ore 10), in occasione della Giornata dei Diritti dell’Infanzia, il Museo propone inoltre la proiezione, gratuita e in streaming, rivolta alle scuole primarie e secondarie di 1° grado del film d’animazione candidato all’Oscar “The Breadwinner” di Nora Twomey, sostenuto e promosso dall’Unicef. https://www.museocinema.it/

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Società

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Alla ricerca del benessere

13/11 Migliorati - VINOVO 14/11 Pozzati - CARIGNANO 15/11 San Bernardo - CARMAGNOLA 16/11 Cavallera - VINOVO 17/11 Degli Angeli - CASTAGNOLE P.TE 18/11 Don Bosco - CARMAGNOLA 19/11 Comunale - VILLASTELLONE 20/11 F18 - LA LOGGIA 21/11 Ippodromo - VINOVO 22/11 Cappuccini - CARMAGNOLA 23/11 Cossolo - CARIGNANO 24/11 Storica - LA LOGGIA 25/11 San Bernardo- CARMAGNOLA 26/11 San Giuseppe - PIOBESI 27/11 San Lorenzo - NONE 28/11 San Martino - VINOVO 29/11 Bossola - CARMAGNOLA 30/11 San Carlo - CANDIOLO 01/12 Pugnetti - PANCALIERI 02/12 Cappuccini - CARMAGNOLA 03/12 Cavallera - VINOVO 04/12 San Lorenzo - NONE 05/12 Ippodromo - VINOVO 06/12 Appendino - CARMAGNOLA 07/12 Storica - LA LOGGIA 08/12 Appendino - CARMAGNOLA 09/12 Borgo Vecchio - CARMAGNOLA 10/12 Scaglia - PRALORMO 11/12 Migliorati - VINOVO

Carmagnola • Farmacia Amedei Via XX Settembre, 1 - Tel. 011.9723196 • Farmacia Appendino Via Valobra, 149 - Tel. 011.9723195 • Farmacia Borgo Vecchio Via F.lli Vercelli, 1 - Tel. 011.9715017 • Farmacia della Bossola Via Racconigi, 213 - Tel. 011.9721180 • Farmacia Comunale Via B. Ronco, 49 - Tel. 011.9770941 • Farmacia Don Bosco Via Chieri, 2/a - Tel. 011.9716668 • Farmacia S.Bernardo St.da del Porto171/a Tel. 011.9712300 • Farmacia Cappuccini Via del Porto 83 Tel. 011.19117075

Extra Carmagnola

Incremento delle pensioni: altre precisazioni di INPS Con il Messaggio 3960 del 28 ottobre l’Istituto conferma (l’aveva già scritto nella recentissima circolare n. 107/2020) che la maggiorazione agli invalidi civili totali, ciechi assoluti e sordi titolari di pensione è riconosciuta d’ufficio. Non è quindi necessaria alcuna domanda da parte degli interessati. INPS precisa che “l’aumento per gli aventi diritto sarà corrisposto con le mensilità di novembre e dicembre 2020, con le quali saranno messe in pagamento anche le competenze arretrate dovute dal 20 luglio 2020.”

L’Istituto poi entra anche nel merito di varie situazioni segnalate in questi giorni anche da alcuni nostri lettori e riguarda la “domanda di ricostituzione” cioè quella procedura che va attivata nel caso in cui la maggiorazione non sia stata erogata nonostante si ritenga di averne diritto e di averne i requisiti. Avverte INPS che “se i redditi (...) hanno subito una variazione nel corso del 2020, che incide sul diritto alla maggiorazione, ovvero non sono stati comunicati all’INPS attraverso le previste modalità [Modello RED, N.d.R], non sarà possibile procedere d’ufficio al riconoscimento della maggiorazione.”

Che fare in questi casi?

Va presentata una domanda amministrativa di ricostituzione reddituale sul sito INPS, utilizzando il servizio online, magari con l’assistenza di un patronato o rivolgendosi all’INPS territorialmente competente. Una volta effettuata la ricostituzione reddituale la Struttura territoriale INPS procederà alla verifica del diritto alla maggiorazione e, in presenza dei prescritti requisiti, al riconoscimento del beneficio.

Nel suo messaggio INPS ricorda che, ai sensi della normativa vigente, le pensioni di importo superiore ai mille euro devono essere accreditate esclusivamente su conto corrente postale o bancario, su libretto postale o su carta prepagata abilitata. Niente contanti, quindi.

Bisogna quindi disporre di un conto corrente (bancario o postale) e il relativo IBAN deve essere immediatamente comunicato all’INPS, mediante variazione delle modalità di pagamento che potrà essere richiesta direttamente all’ufficio postale o sportello bancario dove è instaurato il rapporto finanziario. In alternativa, si può usare per la comunicazione l’apposito servizio online “Variazione dell’ufficio pagatore per prestazioni pensionistiche”.

Fonte: Handylex.org

• Carignano: Cossolo Via Salotto, 6/8 - Tel. 011.9697160 • Carignano: Pozzati P.zza Carlo Alberto 1 - Tel. 011.9697164 • Piobesi Torinese Corso Italia, 13/b - Tel. 011.9657012 • Villastellone P.za Libertà, 8 - Tel. 011.9696063 • Osasio Via Torino, 41 - Tel. 011.9793303 • Pancalieri Via Pr. Amedeo, 22 - Tel. 011.9734441

SPR

Sportello Informahandicap Apertura sospesa ai sensi del DPCM del 26/04/2020 È possibile contattarci al seguente indirizzo mail: infohandicap@comune.carmagnola.to.it Web: http://www.handicarmagnola.it

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Corriere di Carmagnola _ Novembre 2020

di Alessandra Bincoletto

Lo Yoga è un'antica scienza olistica orientale finalizzata a portate equilibrio al corpo fisico e ristabilendo una calma mentale ed emozionale attraverso un respiro consapevole.

La Respirazione è il nostro primo segnale corporeo di come stiamo reagendo a situazioni psicofisiologiche esterne a noi.

Ogni evento del mondo esterno che i nostri organi di senso percepiscono, trovano istantaneamente eco nel Centro Respiratorio, che reagisce per adattarsi alla situazione percepita, e lo fa variando il PH sanguigno, il tasso di anidride carbonica ed ossigeno nel corpo, variando la tensione sanguigna nei vasi e la sua circolazione. Da qui intuiamo come la respirazione vada ad incidere sul Sistema Nervoso Centrale, che di risposta, destressandosi innalza il Sistema Immunitario.

Quando si parla di yoga, in molti pensano o a una mera attività fisica o al dover restare seduti ore a meditare. Tutto corretto, se non che, si può tranquillamente praticare un attività attraverso il corpo fisico/biologico, e nel mentre meditare.

L'Ashtanga Vinyasa Yoga, anche chiamato lo Yoga del Respiro, è una pratica dinamica che segue una sequenza codificata dal maestro K. Pattabhi Jois che prevede un susseguirsi fluido di posizioni legate tra loro dal Vinyasa (breve sequenza di movimenti utili all’allungamento muscolare di tutto il corpo), seguendo il ritmo del respiro.

Tale pratica è adatta a tutte le età, in quanto non è la persona ad adattarsi alle posizioni, ma al contrario sono le asana ad adattarsi a chi pratica, tramite l’utilizzo di posizioni in variante, molto semplici ed efficaci.

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Cotto e pubblicato..!

A cura di Tiziana Maimone

La Crostata Ingredienti per 4 persone: 400gr di farina; 200gr di zucchero; 50gr di burro; 50gr di margarina; 2 uova intere e 1 rosso; 1 bustina di lievito per dolci; 1 confettura a piacere.

Preparazione: mescolare la farina con lo zucchero ed il lievito; far sciogliere il burro con la margarina, (o ammorbidirli soltanto) e aggiungerli insieme con le uova. Finire l’impasto con le mani e, dopo averne tolto un po’, stenderlo in una terrina per crostata imburrata ed infarinata. Assicurarsi che l’altezza dell’impasto sia alto uguale per tutta la tortiera. Versarci dentro la confettura preferita. Creare con l’impasto lasciato da parte delle strisce larghe e sottili da adagiare trasversalmente sul dolce. Infornare a 160° con forno ventilato finché la crostata non incominci a staccarsi dai bordi dello stampo.

Buon appetito a tutti i lettori

Tra arte e storia... di Giovanna Tesio Il Castello Malabaila a Canale Lo scorso ottobre lo spettro del lock-down sembrava lontano e le feste private non erano ancora state bandite. Sembrano passati secoli, vero? Comunque, dicevamo. Lo scorso ottobre ho partecipato ad un matrimonio in un vero e proprio castello, uno scenario davvero molto suggestivo. Sto parlando del Castello Malabaila a Canale. Attualmente è una residenza privata e viene spesso adibito, pandemie permettendo, a location esclusiva per matrimoni e ricevimenti. Il Castello si trova nel centro di Canale, all'interno di un parco: questo particolare lo rende il luogo ideale per evadere dal contesto urbano e immergersi in un’atmosfera magica, sospesa nel tempo.

Costruito nel 1270, l’edificio fu inizialmente adibito a fortezza difensiva, per poi diventare abitazione privata. All’inizio del XVI secolo fu acquistato dalla famiglia nobiliare dei Biandrate, per poi passare ai Visconti di Milano, ai conti Roero e infine ai Malabayla di Castellinaldo. In seguito, i Malabayla divennero conti di Canale e il castello fu trasformato in una vera e propria residenza nobiliare.

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Corriere di Carmagnola _ Novembre 2020

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Corriere di Carmagnola _ Novembre 2020

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“Ciao biondo”, ai compagni e agli amici era il suo saluto quando lo s’incontrava.

Per lui tutti erano “biondo”.

ricorda

Cari Amici,

Il suo modo di parlare con un condizionale strano, non si sa se era un passato prossimo o, un passato presente, la sua battuta finale dopo un buon caffè e una sana chiacchierata era “buona pasqua”, lo sguardo perso era d’obbligo.

Vincenzo Carlone

Un militante nelle file del PCI e poi nel PRC con una sua personalità non diretta verso i partiti, ma di sensibilità verso la base.

Queste poche ma sentite righe sono la nostra rispettosa gratitudine al nostro compagno “Enzo”, Vincenzo Carlone e un pensiero alla sua “Pina”, Giuseppina Bertalmia.

Il Partito di Rifondazione Comunista è vicino alla famiglia in questo giorno triste.

Damiano Albertino Gianluca Abbio

sono passati 10 anni da quando un drammatico incidente vi ha portato via ai vostri cari, ai vostri amici.

Ci manca il vostro sorriso e la vostra spensieratezza, la vostra voglia di essere…

Siete sempre nei nostri cuori.

ANNIVERSARIO 2010-2020

Luigi Vaschetti Nel mese scorso ci ha lasciati il Cav. Luigi Vaschetti, amico storico della banda.

Grazie a lui, a metà anni 70, era stata restaurata la sede di via Giacinto Carena e negli anni dal 1998 al 2004 aveva anche ricoperto le cariche di Vice Presidente e di amministratore.

Lo ricordiamo con affetto e porgiamo le più sentite condoglianze alla famiglia.

Sempre più spesso i nostri lettori ci chiedono di ricordare i propri cari sulle pagine del Corriere di Carmagnola.

Da questo numero abbiamo deciso di dedicare uno spazio apposito per coloro che non ci sono più e che vogliamo ricordare.

Inviateci direttamente le foto dei vostri cari con un breve testo entro il 5 di ogni mese e noi molto volentieri lo pubblicheremo.

(Il costo è di 15 € + iva). È possibile acquistare più spazi.

Scrivete in redazione a corrieredicarmagnola@libero.it o telefonate al 339.4620377.

Orari di visita dalle 9 alle 19 Sede casa funeraria: via Ospedale n.6 Uffici: via Ospedale n.10 10022 Carmagnola (TO)

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Corriere di Carmagnola _ Novembre 2020

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ORRIERE Carmagnola

di

Periodico mensile a carattere locale dell’Associazione Corriere di Carmagnola Aut.Tribunale di Torino n° 5459 del 29/11/2000 Il giornale viene stampato in 16.000 copie e distribuito gratuitamente a tutte le famiglie di Carmagnola e dintorni Direttore Responsabile: Pierpaolo Boschero Redazione: Maresita Brandino Beatrice Boschero Cristiana Cassinelli Furio Cassinelli Valentina Chiabrando Sara Giraudi Santi Maimone Sabrina Quaranta Cristiano Sabre Giovanna Tesio Francesca Correggia Hanno collaborato in questo numero: Alessandra Bincoletto Informahandicap Alessandra Mandarano Ambra Mondino Davide Rossetti Recapiti: Tel.011.97.15484 339.4620377 Fax: 011.19444934 E-Mail: corrieredicarmagnola@libero.it www.corrieredicarmagnola.it Per lettere, messaggi e copie del giornale: Cartoleria Corgiatti: via Valobra, 106.

Per abbonamenti annuali: 25 euro anno - Tel.339-4620377 Per copie del giornale: Elledì Arti Grafiche, via Vado della Valle, 19 Panetteria dell'Abazia, via Poirino, 589 Biblioteca Civica, via Valobra, 102 Carmappetito, C.so Roma, 24 Centro d’incontro Motta e Corno, Via Maira, 5 Luigi Appendino, via Cavalleri, 12/14 Mastro fornaio, via Torino, 67 - Casalgrasso Osteria del Vapore, p.zza Occello, 4 - Murello Pizzeria Birbet, via Caduti Murellesi, 40 - Murello Plaza Cafè, via Regina Margherita, 1- Racconigi Panificio Bertero, via santuario,2 - Moretta Parafarmacia RB - via Torino,67 - Moretta Battitura testi articoli e sito internet a cura della redazione del giornale.

Impaginazione e pubblicità a cura di: Elledì Arti Grafiche, via Vado della Valle, 19 - Carmagnola Stampa: Tipografia Saviglianese, via Torre de Cavalli, 9 - Savigliano (Cn) È vietata la riproduzione, anche parziale, di testi e contenuti del giornale se non autorizzati.

Questo numero è stato chiuso in tipografia il 02/11/2020 Gli annunci il 05/11/2020

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Corriere di Carmagnola _ Novembre 2020