Il viaggio di Dante in Purgatorio

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BOLZANO

EDIZIONE N.1

CHRISTIAN VOGUE

IN PRIMA PAGINA: DANTE Le giornaliste per eccellenza: Annika, Giada e Sandra vi delizieranno con un articolo interamente dedicato al grandissimo poeta Dante Alighieri

CLASSE 2002


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LA DOLCE CONVERSIONE IN PURGATORIO L’INTERPRETAZIONE DANTESCA DELL’OLTRETOMBA

Il Purgatorio è il secondo dei tre regni dell'Oltretomba cristiano. Nel corso della storia cristiana il concetto di Purgatorio fu difficile da determinare, Agostino e Gregorio Magno lo descrissero un luogo non eterno bensì transitorio in cui venivano puniti i peccati veniali, cioè perdonabili. Il loro pensiero portò quindi alla concezione moderna del Purgatorio che in seguito venne approfondita, anche geograficamente, da Dante Alighieri nella sua opera “La Divina Commedia”. Infatti Dante lo descrive come una montagna altissima che si erge su un'isola al centro dell'emisfero australe. Emisfero totalmente invaso dalle acque, agli antipodi di Gerusalemme.

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Il regno del Purgatorio viene visitato da Dante nel corso del suo viaggio nell’oltretomba con la guida di Virgilio. Nel suo viaggio si può notare come il Purgatorio differisca in tempo e spazio alla Terra in quanto sottoposto a regole divine.Dal punto di vista temporale si riferisce al periodo che intercorre tra morte e Giudizio finale, invece dal punto di vista spaziale si colloca tra Inferno e Paradiso. A prima vista si potrebbe notare l’apparente similitudine strutturale tra Inferno e Purgatorio in quanto entrambi i regni dell’oltretomba dantesco presentano un’organizzazione in livelli in base alla gravità di peccati e pene. La differenza sostanziale però risiede nella presenza del pentimento. Infatti, secondo Manfredi, “Orribil furon li peccati miei/ ma la bontà infinita ha sì gran braccia/ che prende ciò che si rivolge a lei” (Purgatorio Canto III vv. 121123). Questa conversione modifica l’uomo dall’interno e produce nelle anime del Purgatorio una qualità specifica, carattere che sembra contrassegnare l’intera cantica dantesca.

Si potrebbe considerare il viaggio di Dante attraverso i tre regni come un'allegoria della vita umana. Lo stesso Dante inizia il suo viaggio in un ambiente ostile come quello dell'inferno, per poi completarlo in un ambiente celeste come il paradiso. L’inferno rappresenta i momenti difficili della vita, mentre il paradiso rappresenta i momenti felici della vita. Il Purgatorio che si trova tra i due regni rappresenta il lungo viaggio che ogni persona compie per passare da un momento di vita triste a un momento di vita felice. SCRITTO DA ANNIKA PLANT, GIADA LUCCHESINI E SANDRA ROSSI

Questa qualità è la dolcezza che si manifesta attraverso l’armonioso canto d’amore delle anime che risultano assorte in uno stesso spirito di carità. Le anime innalzano inni alla Chiesa, canti che non sono invece presenti nel regno infernale in quanto mancante della misericordia divina.

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REDAZIONE: Agostini Desiree , Costa Magdalena, De Santis Martina, Galli Lucia, Lucchesini Giada, Rossi Sandra, Plant Annika, Puntscher Anna, Stuffer Vivien

DIRETTRICE: Prof.ssa Alessandra Tampieri

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