Salutare 66

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mensile d’informazione per la Salute e il Benessere n° 66

Estetica Poste Italiane Spa - sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1 comma 1- DCB - Av.

La Mastoplastica

Alimentazione L'importanza di mangiare bene

Prevenzione L’Influenza e i Rimedi Naturali

Formazione

Curare la patologia o prendersi cura della persona?

la Salute è Servita! www.salutare.info

Vi diamo ascolto...

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C e n tro A c u s ti c o dr. Ni c o l a To po


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Una sana abitudine


Sommario Cosmesi

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Estetica

10

Psicologia

I primi freddi

La Mastoplastica

Emozioni e benessere psicofisico

Nutrizione

Formazione

Alimentazione

14

I minerali del buonumore (2a parte)

Dermatologia

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Malattie delle palpebre di interesse dermatologico

Alimentazione Dieta e infezioni urinarie

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Curare la patologia o prendersi cura della persona?

L'importanza di mangiare bene

Farmacia

Riabilitazione

20

Gastroenterite o influenza intestinale?

12

18

21

Nuovo trattamento riabilitativo della paralisi cerebrale infantile

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6

News

Musicoterapia

23

Prevenzione

24

28

Sociale

26

33

Ricevi Salutare

30

34

Eventi

The sound from silence

L’Influenza e i Rimedi Naturali

Normative

Le recenti normative sanitarie e farmacologiche

Fobie

Quali sono le fobie e le ossessioni piĂš comuni?

Benessere

I livelli logici di apprendimento e di cambiamento

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Tutti gli articoli hanno solo finalitĂ informativa ed educativa, non costituiscono motivo di autodiagnosi o di automedicazione e non sostituiscono la consulenza medica specialistica.

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Angolo dei Lettori

Pubblicazione mensile Anno VII n° 66 - 2011 Distribuzione gratuita Reg. Tribunale Av in data 15/01/2004 N° 419 Editore: Ass. Culturale Salutare

Salve a tutti, vorrei rivolgere alcune domande circa il nostro sistema salute e a quali profondi cambiamenti sta andando incontro vista l'applicazione a breve delle nuove normative e di quelle da poco adottate. Tante cose stanno cambiando e noi cittadini dovremmo essere costantemente informati e soprattutto consapevoli delle scelte migliori da prendere per salvaguardare la nostra salute ma soprattuto quella dei nostri figli. Maria LT Gentile lettrice in questo numero troverà alcuni articoli molto interessanti sull'argomento, per non parlare della sezione news, in cui si chiariscono alcuni punti su nuovi decreti e normative adottati di recente. Si tratta dell'articolo della dr.ssa Melillo a pag. 26 ed un altro spunto di riflessione sarà sicuramente l'articolo del dr. Cevellera a pag. 16.

Questo spazio è dedicato a voi:

Se avete domande da porre ai nostri esperti o volete raccontare le vostre esperienze e disservizi in sanità, potete farlo scrivendo a info@salutare.info Forniremo risposte e approfondimenti per rendere l'informazione più chiara e dettagliata possibile.

Gentile Redazione ogni volta che leggo la vostra rivista estrapolo sempre consigli molto utili e assolutamente inediti che nessun'altro periodico riesce a fornire. Potreste indicarmi o consigliarmi sul da farsi con i vaccini antinfluenzali, che anche quest'anno sono il cruccio di noi italiani? Grazie per il lavoro che svolgete. Mauro CB. Come si evince dai numerosi contributi dei nostri esperti di questo numero, la corretta alimentazione unita ad un sano stile di vita è l'unica forma accreditata per sconfiggere e prevenire malattie, dalle più blande a quelle più complesse. Anche nel caso dell'ondata influenzale che ogni anno 'ci investe', la soluzione sembra essere la stessa: usufruire dei principi attivi di molti alimenti per contrastare l'insorgere delle malattie, prima fra tutte l'influenza. Ottime guide, questo numero, fornite dal Prof. Giordano a pag. 18, dalla dr.ssa Blasi a pag. 14, dr.i D'Orta e Del Buono a pag. 24 e dalla dr.ssa Garifo a pag. 17. Buona e sana lettura e tutti voi.

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Direttore Responsabile: Angela Romano Redazione: Maria Paola Aprea Progetto grafico: Promova Coop. Soc. Onlus Area web: Carmine Serino

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News

Renato Balduzzi nuovo ministro della Sanità

Giurista di estrazione cattolica, Renato Balduzzi, nato a Voghera il 12 febbraio 1955 ma alessandrino d'adozione, sposato con tre figli, è professore ordinario di diritto costituzionale nell'Università del Piemonte Orientale e dal 1° novembre 2011 è docente alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università Cattolica. Di fatto non è alla prima esperienza di governo, visto che dal 1989 al 1992 è stato consigliere giuridico dei ministri della Difesa e dal 1996 al 2000 di quello della Sanità, dove ha ricoperto anche l'incarico di capo ufficio legislativo con il ministro Rosy Bindi presiedendo

la commissione ministeriale per la riforma sanitaria, e delle Politiche per la famiglia (2006-2008). Sempre in ambito sanitario, dal 2007 presiede l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), mentre dal 2009 è presidente del Nucleo di valutazione dell'Azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità di Novara e, dal 2006, del comitato di indirizzo dell'Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna. Impegnato nell'associazionismo cattolico, fino al 2008 è stato presidente del Movimento ecclesiale di impegno culturale, movimento esterno dell'Azione Cattolica Italiana, di cui

dirige dal 2003 il bimestrale Coscienza: «Più che ripartire dai giovani – ha scritto nel suo ultimo editoriale, dedicato proprio alla situazione politica italiana - conviene ripartire dalla giovinezza, cioè dalla freschezza che ciascuno, a prescindere dal dato anagrafico, sa portare nella propria vita personale e professionale, così come, per chi abbia attitudini e condizioni favorevoli, pubblica e politica». «C'è un compito per una politica giovane: è quello di ricreare il gusto di un associazionismo di partito inteso come sodalizio morale e culturale prima che politico. Soltanto così si potrà affrontare con successo il vento dell'antipolitica e del qualunquismo».

Il nuovo Regolamento UE 1169/2011 etichettatura legale degli alimenti Dopo un lungo percorso durato quasi quattro anni, è stato pubblicato il regolamento comunitario sulle informazioni alimentari obbligatorie e volontarie per l’etichettatura dei prodotti. Entrerà in vigore poco prima di Natale 2011, anche se per diversi punti è previsto un percorso a tappe di tre o

cinque anni. Gli alimenti che non hanno i requisiti richiesti potranno essere immessi sul mercato fino ad esaurimento scorte e comunque entro il prossimo 1° aprile. Principali sono le novità per la tabella nutrizionale, gli allergeni in evidenza nell’elenco degli ingredienti, una dimensione

minima per i caratteri con cui sono scritte le etichette, il divieto di indicazioni devianti. L’obiettivo è quello di rendere più semplice per i consumatori leggere e interpretare le informazioni dei prodotti esposti sugli scaffali dei supermercati e creare omogeneità in tutta Europa. Gli alimenti confezionati devono

avere una tabella nutrizionale con sette elementi (contenuto energetico, grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, proteine, zuccheri, sale) riferiti a 100 g o 100 ml di prodotto ma anche riferiti alle singole porzioni con la possibilità di indicare le percentuali giornaliere raccomandate o indicative (Reference Intakes o GDA).

Ospedale e Territorio: una collaborazione possibile Tavola rotonda sul Progetto Satellite dell’AOU Federico II "Etica ed Innovazione nella Sanità Meridionale tra criticità ed opportunità: il confronto sul Progetto Satellite”, questo il titolo della tavola rotonda che si è svolta sabato 3 Dicembre, presso la sala auditorium del Ceinge- Biotecnologie Avanzate. È stato un dibattito aperto sulle prospettive del progetto tra gli specialisti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II e i Medici di Medicina Generale

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delle cooperative campane che hanno aderito all’iniziativa. Il Progetto Satellite, avviato dall’Azienda lo scorso febbraio, ha l’obiettivo di creare un "sistema a rete” tra le unità di diagnosi e cura di eccellenza dell’AOU ed i Medici di Medicina Generale/ Pediatri di Libera Scelta, attraverso un modello organizzativo che promuove un’azione integrata nell’erogazione dei servizi di assistenza al paziente. La telemedicina, il teleconsulto, la cartella clinica elettronica condivisa sono gli strumenti che si stanno utilizzando per la co-gestione dei casi clinici tra

professionisti ospedalieri e professionisti delle cure primarie. Ha aperto il tavolo di confronto Giovanni Canfora, direttore generale dell’AOU ed ha chiuso i lavori. Franco Salvatore, presidente e coordinatore scientifico CeingeBiotecnologie Avanzate. Ha moderato i lavori Silvio Luise, giornalista Rai. Sono intervenuti i presidenti degli Ordini dei Medici campani, i referenti aziendali, i presidenti delle cooperative campane di MMG aderenti al progetto e i giovani medici in formazione.

dr. Giovanni Canfora


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News Un nuovo approccio alle fratture vertebrali traumatiche

Specialisti da tutta Italia per apprendere la tecnica nelle sale operatorie dell’IRCCS Neuromed Il futuro nella chirurgia delle fratture vertebrali traumatiche si chiama Osseofix, una procedura che segna l’evoluzione rispetto alle tecniche tradizionali della vertebroplastica e della cifoplastica. OsseoFix, infatti, permette di stabilizzare le vertebre con lo stent, una sorta di gabbia in titanio, applicabile con un intervento mininvasivo, riempita di cemento acrilico solidificato. Il dispositivo di ultima generazione, importato in Italia dalla Scient’x di Milano e dal dott. Marcello Bartolo, Responsabile della Neuroradiologia diagnostica e terapeutica dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli (IS), PastPresidente della Società di Neuroscienze Ospedaliere (SNO) e di recente eletto Consigliere

della Associazione Italiana di Neuroradiologia Diagnostica e Interventistica (AINR), non è ancora molto diffuso nelle pratiche cliniche di molti specialisti italiani. È per questo che il dott. M. Bartolo, che ne è stato il primo utilizzatore in Italia, tiene semestralmente un workshop di aggiornamento aperto ai colleghi (come ortopedici, neuroradiologi e neurochirurghi) per poter condividere questa nuova tecnica attraverso un momento teorico e una dimostrazione pratica in live surgery, come quello appena concluso, cui hanno partecipato un Ortopedico laziale e quattro Neuroradiologi provenienti da L’Aquila, Siena, Roma, Ferrara. L’applicazione dello stent in titanio risolve fratture particolarmente difficili da trattare, come quelle traumatiche in soggetti giovani e quelle Osteoporotiche inveterate, garantendo la consolidazione, per la vertebra, di una nuova e valida impalcatura

che regga nel tempo con una conseguente ristrutturazione vertebrale e stabilizzazione del rachide. Questo sistema, inoltre, evita il pericolo di fuoriuscita del cemento, riducendo notevolmente la possibilità di complicanze post-operatorie. L’Osseofix si pone dunque come una nuova arma a disposizione degli specialisti anche contro la lombaggine da crollo vertebrale e, in taluni casi, nei cedimenti vertebrali da osteoporosi, nonostante la procedura sia più indicata nei pazienti di media età soggetti a crolli da trauma.

Centro Benessere Albergo Heaven

La vita non è vivere, ma essere in buona salute. (Marziale) Il Centro Benessere dell'Albergo Heaven, una struttura immersa nel verde del Parco del Partenio a Mercogliano (AV) è dotato di attrezzature all'avanguradia, completo di un'ampia palestra arredata per il fitness, di 3 tipi diversi di sauna e una piscina interna con nuoto controcorrente. Numerosi i trattamenti di bellezza e massaggi a cui è possibile accedere. Tra le tecniche più innovative troverete la sala antigravità Nuvola che oltre ai trattamenti speciali estetici viso (esfoliante, al miele, vitamina C, crota e finocchio, bio filler anti età)

e corpo (seno up, glutei up, linfodrenaggio, tonificante, snellente, vascolare, pain stop), potrete provare dei percorsi personalizzati studiati da un'equipe altamente qualificata che vanno dall'anticellulite al depurativo, rivitalizzante anti età, anti stress, sensoriale, drenante polmonare e tanti altri. La struttura, inoltre, per il periodo Natalizio offre fantastiche opportunità di relax, trattamenti e ottima cucina Irpina a prezzi vantaggiosissimi, per regalarvi un'indimenticabile Natale ed un energico inizio anno, in uno dei più grandi centri benessere del territorio irpino. Per informazioni tel.: 0825 789278 albergoheaven@libero.it

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Cosmesi a cura di RIDERMA by FACOS INNOVATION S.a.s

Proteggiamo la nostra pelle con l’olio d’oliva

I primi freddi Con il cambio di stagione e quindi con i repentini sbalzi di temperatura che spesso caratterizzano il passaggio dal caldo al freddo, la nostra pelle e il nostro corpo reagiscono alle variazioni climatiche spesso con disagio e fastidio, in quanto non si adattano immediatamente alla condizione di freddo. Il nostro equilibrio psico-fisico può risultare alterato da sbalzi d’umore, nervosismo, ansia e insonnia. La pelle, la corteccia che riveste il nostro corpo, risente immediatamente di questi cambiamenti e quindi risulta spesso spenta, opaca, poco elastica e soprattutto secca. Inoltre la fatidica tintarella è ormai svanita, lasciandoci sovente macchie scure (melasmi), segni di una scorretta esposizione al sole. IL pH della nostra pelle. Il normale equilibrio idrolipidico risulta alterato, per cui la pelle è facilmente soggetta a screpolature, arrossamento e prurito. La pelle va dunque nutrita ed idratata anzitutto con una dieta ricca di vitamine e acidi grassi essenziali. Inoltre è bene l’uso di prodotti cosmetici specifici, idratanti e nutrienti.

L’olio extravergine d’oliva è l’alimento per eccellenza e il principio attivo cosmetico ideale per questo periodo. L’Olio d’oliva e la nostra pelle. L’olio di oliva non è solo una delizia per il palato e fonte di salute per le note proprietà terapeutiche ma, come ci tramandano antiche tradizioni popolari, è un ottimo alleato della bellezza al naturale. Le notevoli virtù cosmetiche dell’olio d’oliva infatti, erano già conosciute dagli Egiziani che usavano il «dono degli dei» come antirughe incorporandolo a latte, grani d’incenso e bacche di cipresso, dai Fenici che lo battezzarono «oro liquido», dagli atleti greci che lo utilizzavano nei massaggi per rilassare i muscoli dopo l’allenamento e dai Romani dopo una seduta alle terme per ritrovare vigore. Ricco di preziose sostanze dagli strani nomi, come squalene, fitosteroli e tocoferoli, l’olio d’oliva, volge una funzione emolliente e protettiva per l’epidermide e grazie a particolari acidi grassi, importanti vitamine (A, E e D) e composti fenolici, risulta un ottimo antiossidante e anti radicali liberi, responsabili delle alterazioni e dell’invecchiamento cellulare che quotidianamente, a causa di variazioni climatiche, fumo e inquinamento, rovinano la nostra pelle. Salutare 11


Cosmetici a base di olio d’oliva. Oggi la cosmesi si è impadronita dei semplici "segreti” dei nostri avi, per i quali la funzione dell’olio per la bellezza era divenuta di gran lunga superiore a quella nutrizionale.

pelle è il detergente oleato, un dermodetergente per il corpo che, grazie alla presenza dell’olio d’oliva agisce per affinità e non per contrasto, eliminando le impurità della pelle senza alterarne l’equilibrio fisiologico.

La cosmetologia più attuale ha riscoperto i valori delle materie prime naturali come l'olio d'oliva, che danno vita a numerosi prodotti, sicuramente più facili da utilizzare ed efficaci rispetto alle ricette della nonna. Prendiamoci cura del nostro corpo.

Queste caratteristiche lo rendono particolarmente adatto alle pelli delicate e tendenti a screpolarsi, come anche a quelle fragili dei bambini. Inoltre, dopo la detersione è consigliabile applicare un prodotto specifico come l’olio secco RIDERMA, che idrati a fondo senza lasciare fastidiosi segni di unto.

Per la cura della pelle del corpo è il momento di adottare una strategia specifica, magari concedendosi qualche trattamento particolare che la idrati a fondo, oltre a donarle tono ed elasticità. Uno degli ultimi ritrovati della cosmetologia per la detersione della

Estetica a cura del dr. Ivan La Rusca Specialista in Chirurgia Plastica

Il seno ha assunto una valenza molto importante nella nostra società e di conseguenza nel sentirsi donna. La pressione dei mass media è fortissima per cui oggi una donna con un seno piccolo, anche se ben formato, non si sente completa.

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L’olio secco ha la peculiarità di poter essere utilizzato per tutti i tipi di pelle, in quanto non unge, si assorbe facilmente, rendendo la pelle morbida, luminosa ed elastica. Inoltre, applicato quotidianamente, aiuta a prevenire le fastidiosissime smagliature.

La Mastoplastica Varie tipologie di interventi Ecco perché la domanda di aumentare il volume mammario è sempre più presente. Per quanto riguarda i tipi di paziente che si rivolgono al chirurgo plastico abbiamo due tipologie di pazienti: quelle giovani che hanno sempre avuto poco seno, che raggiunta la maggiore età vogliono ingrandirlo e quelle che avevano un buon volume, ma dopo le gravidanze hanno modificato il volume e vogliono tornare alle dimensioni primordiali. I tipi di intervento di chirurgia estetica che possono essere fatti al seno sono: il lifting,

chiamato tecnicamente mastopessi, che a volte è concomitante con l’inserimento di protesi. A tal riguardo bisogna ricordare che l’impiego delle protesi ha solo la funzione di aumentare il volume; se viceversa vogliamo modificare la forma, e quindi "tirarlo su”, bisogna ricorre a tecniche diverse con cicatrici aggiuntive, intorno all’areola o verticale sotto la mammella. Questo tipo di intervento viene effettuato


prevalentemente nelle pazienti che dimagriscono o hanno ridotto il volume mammario in seguito a gravidanze. In generale si effettua una mastopessi quando la distanza tra la clavicola e l’areola supera i 20-22 cm.

Non è vero che in caso di riduzione mammaria è consigliabile l’utilizzo di protesi. È un controsenso togliere e mettere volume nello stesso intervento chirurgico. Esistono delle tecniche di chirurgia plastica che permettono di ridurre il seno e fare un lifting senza impiego di protesi. È falsa l’idea che con le protesi il seno rimanga "sempre su”, in quanto il peso della mammella con gli anni tende comunque a modificare la forma; il seno assume un aspetto naturale, più giovane, senza l’impiego di un corpo estraneo come può essere la protesi. Quest’ultima va utilizzata solo per aumentare il volume mammario. Le protesi al silicone sono i presidi medico chirurgici più studiati dopo la pillola anticoncezionale. In America, non in Europa, sono state ritirate dal mercato per effettuare ulteriori studi clinici per circa 15 anni, ma rimesse in commercio dopo la piena certificazione di sicurezza da parte dell’ente governativo (Food and drug Administration) .

Esistono due tipologie principali di protesi, riguardo la forma: anatomiche o rotonde. Anche se le prime, a forma di goccia possono apparire più naturali, hanno complicanze maggiori e un effetto finale poco prevedibile. Le rotonde, se ben posizionate, tipo sotto il muscolo in soggetti magri, hanno un effetto equivalente con minori rischi. Comunque ogni paziente ha le sue esigenze e non si possono fare regole uguali per ogni tipo di paziente. Nonostante nessun intervento chirurgico è privo di complicanze, è una procedura che effettuata in un ambiente protetto e da mani esperte dà un risultato immediato, con un recupero in tempi celeri, e con complicanze basse rispetto alla moltitudine di interventi effettuati. Bisogna ricordare che nessun seno sopra i 25 anni superiore alla III misura sta su naturalmente senza reggiseno per rendersi conto di quanto è diffuso questo tipo di procedura.

Le protesi attualmente in commercio sono sicure. Logicamente esistono protesi e protesi. Salutare 13


Psicologia a cura della dr.ssa Teresita Forlano Psicologa-Psicoterapeuta in supervisione

Emozioni e benessere psicofisico L’adulto prova un’emozione ma il suo bambino la nega Emozioni, cosa sono La parola emozione deriva dal latino "moveo” con l’aggiunta del prefisso "e" muoversi da, per indicare che in ogni emozione è implicito un movimento.

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Le emozioni possono essere definite stati affettivi intensi che insorgono improvvisamente in relazione ad uno stimolo esterno o interno e vengono sperimentate fino a quando lo stimolo non scompare. Queste caratteristiche le distinguono dai sentimenti che invece sono stati interni duraturi nel tempo, non dipendono da uno stimolo temporaneo ma dai nostri interessi, dai nostri valori. Ad esempio possiamo considerare emozione il piacere che proviamo alla vista di un bell’uomo o di una bella donna, ma appena la persona si allontana da noi la nostra reazione emotiva si attenua. Questa attrazione si trasforma in sentimento nel momento in cui iniziamo a pensare a qualcuno

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anche quando non è vicino a noi, desideriamo incontrarlo, trascorrere del tempo insieme, valutiamo che potremmo essere in sintonia perché condividiamo delle idee, delle abitudini. Le emozioni quando compaiono in noi provocano una serie di reazioni a livello fisiologico e psichico. Le risposte somatiche possono essere direttamente osservate attraverso manifestazioni fisiche; a livello psicologico, una persona molto emozionata riduce la capacità di autocontrollo, di ragionare in modo logico e critico. Le emozioni si basano sull’attività del cervello antico, formatosi prima della neo-corteccia sede del ragionamento e delle attività più evolute, sono la parte più istintiva e spontanea, con l’educazione

culturale impariamo a reprimerle scegliendo l’intelletto.

Sono cinque: rabbia, tristezza, gioia e paura, disgusto.

Sono definite emozioni fondamentali in quanto strettamente connesse con la nostra sopravvivenza, universalmente riconosciute, quindi riconoscibili attraverso l’espressione facciale in tutte le culture, già presente nei bambini piccoli e nei primati umani.

Quale è la loro funzione nella vita

Le emozioni hanno la funzione di preservare la nostra sopravvivenza, permettendoci di valutare nell’immediato se uno stimolo ci sorprende, ci piace oppure è spiacevole, se può esserci utile o procurare danno ed infine, se siamo in grado di affrontarlo o è meglio allontanarsi da esso.


Paura Il vissuto fenomenologico tipico è segnato da forte desiderio di evitare qualcosa che può essere un pericolo e procurare danno materiale, psicologico e fisico. Altri elementi costanti dell’esperienza di paura sono: la tensione, che può giungere fino ad una sorta di immobilità e il restringimento dell’attenzione ad una parte limitata dell’esperienza. La paura viene espressa con una particolare espressione facciale caratterizzata da: bocca semi-aperta con gli angoli verso il basso, occhi sbarrati cioè aperti e fissi. L’espressione può restare statica per qualche istante.

Gioia La gioia si manifesta in seguito alla gratificazione e appare come l’emozione che segue il soddisfacimento di una richiesta o la realizzazione di un desiderio, un’improvvisa bella notizia, l’incontro con una persona cara, un successo o un giudizio positivo, la cessazione di uno stato doloroso, l’innamoramento.

Rabbia Tristezza La tristezza comunica che si sta vivendo uno stato doloroso; la risposta espressiva alla tristezza è caratterizzata da una postura accasciata, dall’eloquio lento o con bassa frequenza, pianto.

Disgusto Il termine disgusto trasmette il suo significato originario di sgradevolezza connessa con l’ingerimento del cibo. Si tratta di un’emozione di base con distinte componenti comportamentali (tentativi di fuga o evitamento) cognitive (sensazione di sporcizia e contaminazione) e fisiologiche (nausea, vomito e svenimento), la cui funzione è quella di prevenire contaminazioni e malattie. Ciò nonostante l’emozione del disgusto insorge anche in assenza di stimolazioni delle papille gustative, in risposta ad altri stimoli visivi, olfattivi e tattili che fanno parte dell’esperienza complessa di piacere-dispiacere che è associata al cibo. È interessante notare che la vista, l’olfatto ed il tatto, veicoli privilegiati dell’esperienza di disgusto sono anche i sensi che trasmettono le esperienze estetiche. Il disgusto ha un valore funzionale, cioè protegge dal rischio di entrare in contatto o di ingerire sostanze dannose. Ciò che causa disgusto varia da cultura a cultura piuttosto che da individuo a individuo.

Insieme alla gioia la rabbia rappresenta una delle più precoci fra le emozioni. Ciò che può provocare rabbia sono la presenza di un impedimento al soddisfacimento di un desiderio o bisogno e il poter subire un danno. Diversamente dalla paura in cui l’individuo può bloccarsi fino alla paralisi muscolare, la rabbia invece, porta all’azione ossia ad aggredire, ad andare verso l’ostacolo o verso l’oggetto fonte di pericolo per eliminarli in modo che, possa raggiungere l’obiettivo per soddisfare il suo bisogno, oppure per evitare il danno.

• la loro relazione con il benessere psicologico: evitamento delle emozioni.

Attraverso l’esperienza clinica osservo che molte persone riportano sintomi fisici la cui origine è di natura psicologica, nello specifico: quando una persona non si dà il permesso di vivere le emozioni internamente, di comunicarle apertamente, di essere spontaneo per motivi appresi inconsapevolmente o per messaggi inibenti di altra natura, si crea un carico emozionale che prende vita attraverso sintomi fisici o gravi malattie. La psiche trascurata manda segnali di malessere attraverso il corpo. Mente e corpo, psiche e soma sono connessi, comunicano e si influenzano a vicenda. In medicina e in psicologia questi sintomi vengono definiti psicosomatici e possono manifestarsi in diversi organi e apparati. Ogni area del corpo che la psiche sceglie come canale alternativo per comunicare, ha un significato, è una rappresentazione simbolica, una metafora della psiche; il perché in un individuo si manifesti un dato sintomo, o una serie di sintomi e non altri, dipende dalla sua storia.

• come ripristinare il benessere psicologico

Bisogna rivolgersi ad un esperto che sappia lavorare con questo tipo di sintomi, usando interventi adatti, che hanno lo scopo di portare fuori quanto è bloccato, ripristinando la salute psicofisica.

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Nutrizione a cura della dr.ssa Filomena Blasi Farmacista

I minerali del buonumore (2 parte) a

Dove si trova?

Il fabbisogno di magnesio aumenta quando i livelli di colesterolo nel sangue sono alti.

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Il Magnesio è presente in numerosi alimenti e si trova soprattutto nel cacao e nel cioccolato, nella frutta oleosa (mandorle, noci ecc.), nei cereali integrali, nei legumi, nel formaggio, nella frutta e anche nelle verdure verdi fresche, essendo un elemento essenziale della clorofilla.

Magnesio e diabete

Un’integrazione di Mg potrebbe essere importante nella prevenzione del diabete di tipo II (diabete mellito), determinato da squilibri alimentari. Si è osservato infatti che quanto più basso è il livello di Mg, tanto più aumenta il rischio di diabete. Questo minerale migliora la sensibilità all’insulina e il controllo metabolico in certe forme di diabete di tipo II. Ciò è dovuto al fatto che la carenza di Mg riduce notevolmente la sensibilità dei recettori di membrana all’insulina. Per investigare sulla necessità degli integratori a base di Mg per i diabetici con bassi livelli di Mg, alcuni medici hanno condotto un test clinico che ha interessato 63 persone affette da diabete mellito II. Una parte dei partecipanti ha assunto 2,5g di mg al giorno per 16 settimane. L’altra parte ha ricevuto per lo stesso periodo, un placebo. Alla fine del trattamento, chi aveva ricevuto il Magnesio aveva una migliore sensibilità all’insulina e livelli più bassi di emoglobina glicosilata.

Magnesio e bellezza della pelle

Il Magnesio è un minerale particolarmente importante per la bellezza e la salute della pelle. Questo minerale aiuta a mantenere idratate le cellule cutanee ed è quindi utile in caso di pelle secca e disidratata. Inoltre, quando vi è carenza di magnesio, il processo dell’invecchiamento cutaneo accelera sensibilmente e si possono presentare rughe e macchie brune.

Magnesio e attività sportiva L’attività sportiva è considerata valida prevenzione delle malattie cardiovascolari e dell’osteoporosi, oltre che fonte di miglioramento del proprio benessere psichico. L’importanza del magnesio nell’attività sportiva è dovuta al fatto che esso svolge un ruolo importante come mediatore metabolico universale e come miorilassante.


Cibo e BuonUmore Che vi sia una stretta correlazione tra ciò che mangiamo e il nostro stato di salute è fin troppo evidente, ma è certo che anche il nostro umore è fortemente influenzato dal cibo. Nella medicina orientale, l’ayurveda in particolare, questo aspetto è da sempre tenuto in considerazione: in alcuni casi gli alimenti vengono scelti appositamente per favorire la mitezza, la serenità, la concentrazione.

attacchi di panico. Lo scorso anno sono stati resi noti da "Food And Mood Project” i risultati di una nuova ricerca nell’ambito di un congresso organizzato da "Mind”, il fondo britannico benefico per la salute mentale. Su un campione analizzato di 500 persone, l’88% di essi ha constatato che il cambio di alimentazione è coinciso con un generale miglioramento, non solo fisico ma anche psicologico e mentale.

Ma anche la letteratura scientifica occidentale va arricchendosi con studi sull’argomento.

Il MIND MEAL (pasto della mente) suggerito nel Food and Mood Project deve essere basato su alcune linee guida. No ad additivi artificiali, che scatenano una serie di intolleranze.

In Inghilterra è nata un’associazione che si occupa proprio di questo e conduce studi volti a dimostrare che una dieta equilibrata può aiutare ad evitare sbalzi d’umore, a mitigare nervosismo ed irritabilità, a combattere la malinconia, la depressione, gli

No allo zucchero raffinato che produce un rapido innalzamento delle endorfine nel cervello, seguito da un brusco calo. Questo può produrre sintomi di

Quindi, in caso di rigidità muscolare o di crampi, soprattutto quelli che insorgono con una certa frequenza durante un allenamento estivo, eccessiva sudorazione o intensa attività fisica, è necessaria una dose supplementare (400mg/die) di questo minerale.

Magnesio e gravidanza

Sembra essere un elemento molto utile anche in gravidanza, per la sua capacità di regolare la contrazione uterina e di prevenire il parto prematuro, l’ipertensione e il diabete gravidico.

Cromo e zinco

Sono minerali che appartengono alla categoria dei minerali traccia perché sono presenti nell’organismo in quantità molto piccole. Il Cromo ha numerose funzioni: favorisce il trasporto degli amminoacidi al fegato e al cuore aiuta a ridurre la sensazione di appetito, con la vit.B3 e alcuni amminoacidi forma un complesso biologicamente attivo, chiamato fattore di tolleranza al glucosio (GTF) che migliora l’efficacia dell’insulina nell’impiego del glucosio da parte dell’organismo. Favorendo l’utilizzo degli zuccheri, permette al cervello di ricaricarsi rapidamente di energia.

confusione, difficoltà nella concentrazione, aggressività. Gli zuccheri integrali, invece, aiutano a stabilizzare l’umore perché vengono assimilati più lentamente dando un effetto più duraturo. No ad eccitanti come il caffè, che maschera i sintomi di stanchezza ma ne amplifica i danni. Libero accesso invece ad alimenti che contengono il triptofano (proteina del buonumore), che è presente in alta concentrazione nelle noci e nei semi di girasole, di zucca, nell’avocado, nelle albicocche secche. Mangiare cibi con un alto contenuto di triptofano può migliorare l’umore perché attraverso questo amminoacido le cellule nervose producono la serotonina, una sostanza chimica del cervello che induce calma e riposo.

Secondo alcuni studi recenti, pare che sia fondamentale per la funzione cardiaca, la cura dell’aterosclerosi, la riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue e nell’aumentare la resistenza alle infezioni. Inoltre, si è rivelato utile nel trattamento di ansia, insonnia e depressione. Lo Zinco è indispensabile per la salute dell’organismo, la crescita e il rinnovamento dei tessuti.

Sì ai Carboidrati Del Buonumore, concentrati nella pasta, nei dolci a base di avena, nella frutta. Pare che l’assorbimento del triptofano nell’organismo è fortemente migliorato dai carboidrati. Il forte desiderio di mangiare carboidrati è associato con un bisogno inconscio di innalzare i livelli di serotonina. La conversione del triptofano in serotonina necessita di vitamina C, di acido folico contenuto nella lattuga, nelle noci, vitamina B6 (avocado banana), zinco. Per una buona salute fisica mentale e psicologica via libera dunque a frutta, verdura, noci, cibi integrali ricchi di fibre. Anche la dieta del buonumore, insomma, sembra quasi coincidere con la nostra sempre più apprezzata nel mondo, dieta mediterranea.

Dove si trovano?

Il Cromo è presente nel fegato, nella birra e nel lievito di birra, nella carne, nelle uova, nei formaggi, nella frutta fresca e oleosa, nei cereali integrali e nelle patate cotte con la buccia. Lo Zinco si trova nelle carni rosse magre e in quelle bianche, nel fegato, nei pesci di mare, nel latte e suoi derivati, nelle uova, nella frutta secca e oleosa, nei semi di zucca, nel germe di grano.

In particolare:

favorisce la guarigione di f erit e e sco t t atur e. Pr o t e g ge il f e gato e migliora l ’a zione dell ’ insulina . Aiut a gli or gani sessuali a s v iluppar si e s timola il buon f unzionamento della pr os t at a . Pr o t e g ge gli o cchi e la v is t a . Stimola l ’app e tito. In c a so di ansia o depr essione aiut a a s t abilizzar e l ’umor e.

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Formazione a cura del dr. Massimiliano Cervellera Consulente e trainer presso S.S.N.

Curare la patologia o prendersi cura della persona?

II valore della relazione tra sanitario e ammalato Il ponte della relazione con il mondo della malattia rappresenta uno dei punti fermi sui quali costruire una sanità italiana in grado di valorizzare il fattore umano ad ogni livello.

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Ogni essere umano vive la condizione di malattia a modo proprio. Quando abbandoniamo, anche soltanto con il pensiero o per pochi giorni, il mondo della salute tendiamo a perdere le coordinate stesse della nostra "umanità”. Questo è il motivo per cui associamo la malattia a un’idea di disumanità e di ingiustizia talvolta inaccettabile. Ogni persona colpita da una qualche patologia diversamente invalidante (e questo ognuno di noi l’ha sperimentato direttamente) si sente, pensa e si riconosce come un "ammalato", né potrebbe essere diversamente, giacché la vita durante il percorso della malattia, breve o interminabile che sia, acquista un sapore, un valore, un senso diverso. Quando ci ammaliamo, infatti, fosse anche per una piccola influenza, si modifica la gerarchia delle nostre priorità, cambiano alcune o molte delle nostre abitudini: in una parola, la malattia modifica la nostra esistenza, facendoci rimpiangere quel bene, cui adesso riconosciamo un inestimabile valore, che si chiama salute. Nel momento in cui viene preso in carico dal S. S. N., la burocrazia trasforma l’ammalato e, contro il suo volere, lo etichetta come "paziente”. La risposta del Sistema, quindi, sembra negare

la possibilità di dialogo con un mondo così diverso dalla salute come quello della malattia. È lui, l’ammalato, che deve rinunciare alla propria natura e accettare di diventare un "paziente” perché tanti ammalati diversi il Sistema non è in grado di gestire. Gli si chiede, quindi, di "essere paziente” e di rinnegare di fatto la sua condizione. Non c’è possibilità di dialogo con il mondo della malattia (così almeno si crede) per cui si fa finta che, con un po’ di pazienza, egli possa accettare di stare nello stesso identico mondo delle persone sane. Iniziare a costruire un ponte tra i due mondi è, invece, assolutamente possibile. Personalmente, nella mia attività di docente a contatto con il mondo della sanità ho conosciuto diversi professionisti sanitari che ci provano ogni giorno con ottimi risultati. Essi hanno scoperto il segreto delle relazioni di valore. Parlo non a caso di "segreto”, poiché in sanità la formazione sulle discipline di tipo psico-comportamentale, come può essere la comunicazione interpersonale, è quasi del tutto sconosciuta. Non tutti i rapporti tra esseri umani generano buoni frutti così come non sempre la comunicazione facilita la comprensione

reciproca. Potremmo paragonare la relazione di valore ad un filo, un filo sottilissimo che collega due persone, invisibile all’occhio umano e che può allungarsi anche per migliaia di chilometri così come accorciarsi fino a pochi centimetri quando i due si trovano uno accanto all’altro. All’interno di questo filo scorre un’energia vitale per tutti noi, l’energia della relazione. Siamo tutti "esseri di relazione”, i rapporti di valore, secondo alcuni recenti studi, contribuiscono ad allungare la durata della nostra stessa vita. Va da sé che una efficace relazione tra sanitario ed ammalato contribuisca concretamente al buon andamento della terapia. Prendersi cura della persona ammalata significa, quindi, favorire con ogni mezzo lo sviluppo di relazioni di valore in sanità. Queste si costruiscono con gli strumenti della comunicazione, con gli atteggiamenti e con i fatti, ossia con iniziative concrete a favore dell’ammalato e dei suoi cari. In questo senso, le relazioni di valore anche tra colleghi dovranno costituire l’architrave della sanità del futuro prossimo e la Medicina dovrà recuperare il proprio ruolo di scienza di relazione "tra il laboratorio e il letto di degenza”.


Alimentazione a cura della dr.ssa Serena Garifo Dietista

Dieta e infezioni urinarie Come comportarsi a tavola Recenti studi hanno dimostrato che esistono delle evidenti correlazioni tra cistiti ed il tipo di alimentazione seguita. L’alimentazione "anticistite" ha come scopo primario rendere meno gradito l'habitat ai batteri della flora batterica vaginale e anale, come Stafilococchi o Escherichia coli, che la possono provocare.

Ma come si può agire in tal senso?

La correlazione fra alimentazione e infezioni urinarie è collegabile a due fattori principali che sono l'idratazione e l'acidificazione. L'idratazione aiuta a ridurre l'azione irritativa causata da urine troppo concentrate e stagnanti e ad assicurare una continua eliminazione dei batteri presenti nelle vie escretrici. L'idratazione stimola, inoltre, la motilità intestinale e garantisce un alvo regolare che si oppone alla crescita batterica fecale. L'acidificazione, invece, agisce ostacolando la proliferazione dei batteri urinari che preferiscono riprodursi in ambienti alcalini, impedendone l’attecchimento alle mucose. Il razionale sull'impiego di diete ad elevato quantitativo acido trova il suo riscontro nelle infezioni determinate da calcolosi. Nell'ottica di un adeguato apporto di alimenti a residuo acido è opportuno tenere a mente anche gli alimenti che hanno l'effetto contrario, cioè alcalinizzante. Infatti, quest'ultimi, agiscono come tamponi, compensando, cioè, l'acidità dell’urina. è bene ricordare che il nostro organismo è in grado di provvedere da solo ad attuare tale difesa, infatti leggeri stati catabolici, quali il digiuno notturno, agiscono acidificando le urine, ma una simile risposta non è assolutamente sufficiente.

Chi ha la tendenza a soffrire di questo disturbo dovrebbe quindi: 1) Bere almeno 1, 5 - 2 litri di acqua naturale al giorno; 2) Abolire gli alcolici ed i super-alcolici, almeno per un certo periodo di tempo 3) Privilegiare il consumo di cereali integrali, carni bianche, pesce, formaggi freschi, yogurt, uova, patate, legumi; 4) Evitare latte, cibi speziati e piccanti, salumi grassi e insaccati, fritti, bibite gassate, zucchero, alimenti zuccherati, cioccolato, te e caffè 5) Limitarsi a consumare due frutti al giorno privilegiando mirtilli e ciliegie 6) Limitare la porzione giornaliera di verdura 7) Assumere un elevato quantitativo di fibre (25-30 g/ die) attraverso cereali integrali e legumi 8) Distribuire i pasti più frequentemente nell’arco della giornata, cercando di assumere un pasto serale leggero 9) Consumare pasti possibilmente caldi e ad orari regolari 10) Assumere fermenti lattici se si stanno assumendo antibiotici. Nel campo delle terapie naturali sono di ottimo aiuto uva ursina, mirtillo rosso, pilosella, betulla pendula, verga d’oro. L’uva ursina (arctostaphylos uva ursi) contiene sostanze dette antrachinoni con azione antibatterica. Il Mirtillo Rosso (vaccinium vitis idaea) ha una buona capacità disinfiammante e antisettica poiché impedisce l’attaccamento dei batteri alle mucose del sistema urinario. La pilosella (hieracium pilosella) contiene idrossicumarine, responsabili della sua attività antibatterica, ma la pianta possiede anche attività diuretica, depurativa, antidolorifica e antibatterica. Betulla e verga d’oro contengono flavonoidi ad azione diuretica e depurativa. Bisogna sottolineare che queste raccomandazioni coadiuvano la terapia medica consigliata e non la sostituiscono, l'adozione di tali consigli è però fondamentale a livello preventivo.

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Alimentazione a cura del Prof.Antonio Giordano anatomia e istologia patologica, oncologica

le malattie neurodegenerative, le malattie neoplastiche, i danni da stress ossidativo-invecchiamento. È ormai certo che ridurre il numero di calorie, ridurre il consumo di carne ed aumentare quello di frutta e verdure riduce il rischio di cancro, vorrei quindi diffondere tra la popolazione queste informazioni con i miei articoli, per raccomandare ai consumatori alcuni alimenti rispetto ad altri che andrebbero evitati.

L'importanza di mangiare bene Abbiamo prove piuttosto convincenti per ritenere che circa il 30% dei casi di cancro siano collegati alle nostre abitudini alimentari.

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Questo dato è abbastanza rilevante se consideriamo che un terzo dei casi di questa malattia potrebbe essere eliminato laddove possedessimo la dieta ideale. Allo Sbarro Health Research Organization, l'Istituto di ricerca che dirigo a Philadelphia (USA), abbiamo iniziato un programma di ricerca interamente dedicato alla nutrigenomica. In parole semplici possiamo dire che cerchiamo di comprendere l'interazione tra ciò che mangiamo e i nostri geni. Cerchiamo, cioè, di mettere in relazione la genetica e il ruolo che questa assume rispetto ai benefici o ai rischi connessi al cambiamento delle abitudini alimentari. Nell'ultimo decennio, quindi, la nutrigenomica si è dedicata alla prevenzione di gravi patologie (il diabete, l'ipercolesterolemia, le intolleranze alimentari e il cancro) e la diagnosi genetica, consentendo lo sviluppo di terapie sperimentali, coadiuvanti la cura di malattie complesse come le malattie metaboliche,

È importante che la gente sappia a che punto siamo con la ricerca e che si renda conto che questi studi apparentemente semplici sono, in realtà, molto complessi. Ricerche scientifiche recenti ci dicono che dovremmo assumere cibi con componenti bioattivi e molti di questi sono comunemente assunti sotto forma di integratori alimentari. Mentre c'è una certa logica di consumo degli integratori alimentari per prevenire inadeguatezze o carenze nutrizionali sappiamo ancora troppo poco rispetto alle caratteristiche dei singoli componenti di un alimento. Ci sono componenti che inibiscono il cancro? Quali sono? Recentemente il mio gruppo di ricerca sta conducendo un interessante studio sui pomodori e sui benefici di un suo componente chiamato licopene, così come altri scienziati della mia equipe sono concentrati sulle caratteristiche dell'omega-3 presente nel pesce. È ovvio che nei nostri studi dobbiamo guardare alle quantità di questi componenti per ottenere una risposta positiva rispetto alla malattia cancro, per valutare "la durata della risposta" e per capire come la genetica influenza la risposta. Per rispondere a questi e ad altri interrogativi dobbiamo investire più tempo, più energia e maggiori risorse. Solo così potremo individuare i cibi e le condizioni capaci di condurre ad un risultato.


Dermatologia a cura del dr. Antonio Del Sorbo Spec. in Dermatologia

La cute palpebrale è molto sottile e può essere interessata dalle stesse problematiche dermatologiche degli altri distretti corporei.

Con il termine dermatite palpebrale vengono indicate tutta una serie di malattie dermatologiche, con localizzazione alle palpebre e alle aree ad esse adiacenti. Al momento della visita dermatologica, in base al tipo di dermatite, sarà programmata una terapia topica o sistemica con farmaci mirati. Tra le malattie non infettive, la dermatite atopica è una delle patologie che più spesso può dare una dermatite palpebrale. Essa si può presentare con secchezza palpebrale, desquamazione, prurito, pigmentazione brunastra e in alcuni casi con una piccola plica cutanea orizzontale, denominata piega di Dennie Morgan. In alcuni pazienti con dermatite atopica palpebrale o congiuntivite atopica, vi si può associare un aumento delle IgE totali. L'eczema da contatto palpebrale, può essere di natura irritativa (DIC) o allergica (DAC) . Nei casi dubbi possono essere effettuati dei patch test per valutare la sensibilità cutanea nei confronti delle principali sostanze allergizzanti (es. nickel, essenze profumate, cosmetici, colliri, smalti per unghie, etc) . In alcune forme di orticaria, si può associare un gonfiore delle palpebre o delle labbra (sindrome orticaria angioedema).

Malattie delle palpebre di interesse dermatologico con le tipiche chiazze bianche, prive di melanina, maggiormente visibili in primavera estate. In presenza di un'alopecia areata delle sopracciglia, andranno esaminati gli altri distretti corporei, alla ricerca di possibili altre chiazze alopeciche. Tra le infezioni virali che più spesso interessano la cute palpebrale ricordiamo le comuni verruche, l'herpes simplex, l'herpes zoster e il mollusco contagioso. Tra le malattie infettive della regione perioculare, ricordiamo anche le micosi (infezione da miceti), la scabbia (infezione da sarcoptes scabiei) e la pediculosi (nota come ftiriasi palpebratum o infestazione da piattole) . La sifilide primaria può interessare sia la palpebra (sifiloma palpebrale) che la congiuntiva. Le palpebre possono raramente essere interessate anche da una sifilide secondaria (roseola o sifiloderma). La congiuntivite gonococcica è una complicanza della gonorrea. Scabbia, ftiriasi palpebrale e mollusco contagioso, sono elencate tra le malattie veneree accessorie, in quanto possono essere trasmesse anche (ma non esclusivamente) mediante rapporti sessuali.

A livello oculare e perioculare, alcune infezioni da clamidia possono presentarsi con gonfiore palpebrale, congiuntivite, arrossamento, lacrimazione e fotosensibilità, fino alla cecità nel caso del tracoma. L'orzaiolo è un'infiammazione acuta delle ghiandole sebacee palpebrali ed è distinto in orzaiolo superficiale se interessa le ghiandole sebacee del margine palpebrale (ghiandole di Zeis) e orzaiolo profondo se interessa le ghiandole sebacee palpebrali non annesse ai follicoli piliferi (ghiandole di Meibomio) . L'orzaiolo si presenta come piccolo nodulo infiammato e dolente e solitamente trae beneficio dagli impacchi caldi e da specifici prodotti ipoallergenici, dermatologicamente e oftalmologicamente testati. Il calazio è una tumefazione circoscritta della palpebra, (solitamente quella superiore), dovuta a un'infiammazione cronica delle ghiandole di Meibomio. La visita dermatologica con eventuale dermatoscopia, consente di distinguere neoformazioni palpebrali benigne (es. cheratosi seborroiche, angiomi rubini, nevi, etc) da situazioni più impegnative sul piano terapeutico (es. basalioma, spinalioma, melanoma, etc).

La dermatite seborroica può interessare direttamente le palpebre (blefarite seborroica) o più frequentemente l'angolo mediale dell'arcata sopracciliare con le tipiche squame giallo untuose, su una base eritematosa. La psoriasi palpebrale si presenta con caratteristiche cliniche simili alla dermatite seborroica, ma con fini squame biancastre e secche. La rosacea oculare od oftalmica, può presentarsi con congiuntivite o blefarite. A livello palpebrale, la vitiligine si presenta Salutare 21


Farmacia a cura del dr. Aldo Sabato Farmacista

Gastroenterite o influenza intestinale? Chiariamo alcuni dubbi La gastroenterite è una malattia dovuta ad una infiammazione dello stomaco e/o dell’intestino tenue e crasso: è in genere causata da una varietà di virus e provoca vomito e/o diarrea.

È più spesso chiamata influenza intestinale, sebbene non sia causata dal virus dell’influenza e le persone spesso sono confuse in merito alla differenza fra le due. Queste sono malattie completamente distinte e scollegate fra loro, la vera influenza è provocata dal virus dell’influenza e causa problemi respiratori. L’influenza intestinale può essere causata da un certo numero di virus e provoca problemi gastrointestinali come diarrea e vomito. Quando il medico parla dell’influenza si riferisce all’influenza di stagione. Essa è caratterizzata da: tosse, congestione, malesseri e dolori, febbre, stanchezza L’ influenza intestinale è un virus completamente differente e si caratterizza per: nausea e/o vomito, dissenteria, bruciori intestinali e crampi, febbre occasionale. Le persone con l’influenza possono qualche volta vomitare e avere diarrea, ma questi sintomi sono rari.

Cause

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Molti virus diversi possono causare l’influenza intestinale, fra cui rotavirus, norovirus, adenovirus di tipo 40 e 41; sapovirus, astrovirus. Il rotavirus è la causa principale di gastroenterite grave nei bambini. Può anche infettare gli adulti esposti a bambini con il virus. I focolai possono nascere anche nelle case di cura, scuole, asili… Questi virus sono spesso presenti nel cibo o nell’acqua contaminata ed i sintomi della gastroenterite

virale di solito appaiono entro 4 – 48 ore dopo l’esposizione al cibo o acqua contaminata. La gastroenterite virale non è causata da batteri (ad esempio della specie Salmonella o Escherichia coli), parassiti (come i Giardia lamblia), farmaci od altre condizioni mediche, sebbene i sintomi possano essere simili.

Sintomi

I principali sintomi dell’influenza intestinale sono: diarrea, nausea, vomito. La persona colpita può anche manifestare anche mal di testa, febbre, crampi addominali ("mal di pancia” o mal di stomaco), brividi, pelle unta, sudorazione eccessiva, rigidità e dolore muscolare, perdita (incontinenza) delle feci, perdita di appetito, vomito con sangue (molto raro), perdita di peso. In generale, i sintomi cominciano 1-2 giorni dopo l’infezione con il virus che causa la gastroenterite e possono durare da 1 a 10 giorni, a seconda del virus che causa la malattia.

Chiedete aiuto medico se: il vomito per-

siste per più di due giorni, la diarrea persiste per più di alcuni giorni o presenta tracce di sangue, la febbre sale a 38. 3°C e oltre, stando in piedi accusate stordimento o svenimento, diventate confusi, avete dolore addominale severo. In genere l’influenza intestinale non è una malattia grave, i pazienti affetti da gastroenterite virale quasi sempre guariscono completamente e senza altri problemi a lungo termine.


Riabilitazione a cura del dr. Rino Monetta Fisioterapista

Nuovo trattamento riabilitativo della paralisi cerebrale infantile

Crosystem

Le tecniche cognitive di Perfetti sono state il primo approccio per la cura della spasticità perché circa trent’anni fa erano le più adatte a poter controllare il sistema motorio neuroleso imprigionato in schemi patologici "primitivi” (elementari).

Ma come ben si sa oggi, e non solo in ambito medico e paramedico, il botulino altro non è che un farmaco paralizzante e dunque l’unica azione che svolge è quella di trasformare la paralisi spastica in paralisi flaccida.

Le intuizioni geniali alla base di questo concetto scientifico erano sicuramente innovative e, alla luce delle più recenti acquisizioni moderne, anche pertinenti.

Come tale si tratta pur sempre di paralisi e non certamente di rilassamento tonico ma anzi, in questo passaggio, la tossina provoca anche perdita di forza allo stesso muscolo inoculato.

Ma oggi possiamo dire che gli strumenti per arrivare alla corteccia e poterne condizionare il sistema motorio erano sicuramente deboli e gli stessi risultati non sempre esaltanti e stabili nel tempo. Per di più ottenuti con snervanti, spesso inaccettabili tempi lunghi e attraverso rigorose tappe da rispettare. Fattori questi che poco si addicono al bambino per sua natura ipercinetico e poco rispondenti alle comprensibili aspettative dei familiari e degli stessi fisioterapisti. Successivamente a Perfetti, assistiamo in Italia a un’assenza di altre proposte di metodiche neuroriabilitative e così trova terreno fertile la pratica della tossina botulinica che, con le sue infiltrazioni nella giunzione

neuromuscolare, ha la pretesa di provocare rilassamento muscolare.

Senza tener conto, poi, del ritorno alla situazione spastica di partenza dopo 60-90 giorni, degli effetti collaterali (a seconda del dosaggio e della tollerabilità soggettiva del bambino), del trauma dovuto all’invasività fino alla sua completa inefficacia dopo vari richiami per assuefazione. Né si sono dimostrate efficaci, nell’ultimo decennio, le varie strumentazioni robotiche sia per l’arto superiore che inferiore le quali, a onor del vero, non solo non hanno mai dichiarato tra i loro obiettivi il contenimento della spasticità ma hanno sempre anche consigliato di praticare un trattamento preventivo antispasticità prima di sottoporre il piccolo paziente a questo tipo di trattamento. In questo contesto storico va ad inserirsi

l’innovazione tecnologica e strumentale del Crosystem che, attraverso la sua vibrazione meccanica a 100 hz costanti e con 100 vibrazioni al sec., riesce a inviare alle aree corticali motorie lese un segnale capace di favorire il ripristino ottimale del canale informativo tra periferia (muscolo) e centralina (cervello). Con l’introduzione del Crosystem viene finalmente riconosciuto al cervello la sua, finora misconosciuta, capacità di assimilare uno stimolo in tempi rapidissimi e di produrne la risposta motoria in tempi altrettanto rapidissimi. Contrariamente a quanto si è sempre ritenuto e cioè che il cervello abbia necessariamente bisogno di tempi lunghi per il recupero, avendo subìto una lesione e dovendosi necessariamente riorganizzare in circuiti nervosi collaterali. È invece noto a tutti i pazienti adulti e ai familiari dei bambini sottoposti al trattamento Crosystem che il risultato, in termini di reale rilassamento muscolare nell’ipertonia o di tonificazione, nell’ ipotonia, si ottiene dai 7 ai 9 minuti dei primi 10 minuti di terapia su un determinato muscolo. Lo strumento, così, non solo assolve alla tanto attesa funzione normalizzatrice del tono muscolare rappresentando per la spasticità la valida alternativa alla tossina botulinica Salutare 23


Riabilitazione

ma si dimostra altresì efficace nel ritardare gli interventi chirurgici di allungamento tendineo (tenotomia) nei casi più gravi, o addirittura di evitarli nei casi meno gravi. A volte, a seguito del trattamento Crosystem, è possibile abbandonare il tutore gamba-piede, specie in presenza di uso improprio o in casi di abuso terapeutico dello stesso in qualsiasi quadro motorio sia esso monoplegia, diplegia, emiplegia o tetraparesi. Dal punto di vista, invece, strettamente clinico il Crosystem, la cui evidenza scientifica viene oggi riconosciuta dalle più importanti riviste riabilitative mondiali, risulta essere anche un affidabile mezzo prognostico. Attraverso la risposta motoria è possibile infatti ipotizzare, seppur in modo indiretto, quali e quante sono le reti nervose ancora a disposizione sulle quali far veicolare l’input per il cervello. Questo elemento se da una parte risulta essere determinante per l’identificazione degli obiettivi terapeutici riveste anche 24 www.salutare.info

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particolare interesse scientifico giacchè ancora non esiste al mondo una strumentazione in grado di fornirci tali indicazioni. Visto così il Crosystem non può che essere considerato un potente trattamento neuroriabilitativo di base in una patologia, come la Paralisi cerebrale infantile, dagli esiti motori fortemente invalidanti e caratterizzati, nella pressocchè totalità dei casi, dall’alterata tonicità muscolare che si presenta solitamente sotto forma ipertonica ma in molti casi anche ipotonica. Se non, come verifichiamo più spesso, sotto forma di quadri misti. Il Crosystem non è né il "miracolo” né la "riabilitazione”, ma "solo” un efficace e, al momento, unico strumento sul mercato, capace di liberare il bambino dai blocchi muscolo-articolari tipici della paralisi. E di questo significativo risultato terapeutico ne traggono evidente vantaggio le varie metodiche neuromotorie applicate al bambino, sia essa Puccini-Perfetti, Doman, oppure Vojta, piuttosto che quella

di Castagnini Fay o Bobath o altri approcci come la TheraSuit (Metodo Adeli) , l’ippoterapia, l’acquaticità, strumentazioni robotiche o i vari sistemi per la deambulazione autonoma. Di particolare rilievo sono anche i benefici ottenuti con il Crosystem nel trattamento della scoliosi, della scialorrea, della stipsi, della risalita testicolare, alterazioni motorie spesso associate nei quadri di Paralisi cerebrale infantile e non di rado fortemente invalidanti, con importanti implicazioni sul versante comportamentale-relazionale. Anche in queste alterazioni toniche la risposta motoria è immediata ma, affinché i risultati siano più stabili nel tempo, devono essere necessariamente supportati e potenziati con l’ausilio di tecniche e metodiche specifiche attraverso l’intervento delle professionalità specialistiche e sotto stretta osservazione familiare.

In linea generale il movimento derivante dal trattamento Crosystem appare sicuramente più fluido, più "evoluto” (vicino al fisiologico), con maggiore capacità di controllo, forza, coordinazione e resistenza. Ciò consente una sensibile riduzione dei tempi di acquisizione delle tappe evolutive come per esempio lo strisciamento, il gattonamento, il rotolamento, la posizione seduta, la verticalizzazione o la stessa deambulazione o, più in generale, delle diverse funzioni motorie finalizzate. A patto, però, che il Crosystem sia adottato in modo mirato e coerente con gli schemi motori alterati di ogni singolo caso clinico e inserito all’interno di una logica di programma che tenga conto delle priorità di intervento che di volta in volta si presentano. Ma questo, evidentemente, non è compito che spetta al Crosystem.


Musicoterapia a cura della dr.ssa Elisa Vesce

The sound from silence

L’ascolto investe tutto il corpo: il suono, difatti, per la sua natura acustico-vibratoria, genera ricezione mediante risonanza, una ricezione al tempo stesso fisica, percettiva ed emotiva. Alcune scuole di musica di Udine, Firenze, Roma, utilizzano un "sistema” fondato dal venezuelano Abreu trentacinque anni fa che, per aiutare il suo paese devastato dalla povertà, decise di strappare i bambini e i giovani alle bande criminali e alla vita di strada facendoli innamorare della musica. Il suo sistema si è riprodotto in centoquaranta orchestre giovanili e centoquaranta infantili: tanti, tra bambini e ragazzi, hanno imparato a suonare uno strumento musicale e fanno parte di un’orchestra. A scoprire tale progetto e a diffonderlo in tutto il mondo è stato il nostro grande Maestro Claudio Abbado. Ma c’è di più! Insieme ai giovani musicisti è stato affiancato un Coro "delle mani bianche”: un coro di bambini non udenti che hanno suonato e cantato non con la voce, ma con le mani che, librate nell’aria, hanno ondeggiato al ritmo della musica. Il coro delle mani bianche (dai guanti bianchi indossati per disegnare i suoni nell’aria) è stato arricchito

dalla partecipazione di bambini dotati della voce ma con deficit fisici o cognitivi. Queste e altre esperienze hanno confermato che non si può attribuire l’ascolto soltanto al "senso dell’udito” ma tutto "il corpo vibrante” è protagonista dell’ascolto. In particolare con bambini non udenti la risonanza corporea scaturisce dall’ improvvisazione musicale al pianoforte a coda, dall’uso di strumenti idiofoni, dal dialogo sonoro e dall’euritmia. Il bambino disteso o seduto sulla cassa armonica del pianoforte è avvolto e coinvolto dalle onde sonore, dal gioco sonoro-musicale che il musicoterapeuta propone istante dopo istante, adeguandosi e ricalcando il tono emotivoposturale-respiratorio del bambino. È un’improvvisazione musicale che scaturisce nella relazione interpersonale e, mediante diversi dialoghi sonori, conduce il bambino in uno scambio comunicativo non verbale. Le onde sonore, onde di pressione e di energia, coinvolgono il bambino mediante la risonanza corporea e favoriscono, in tal modo, la formazione del "tono emotivo-posturale-respiratorio” necessario per sviluppare un "sentire percettivo” che si colloca soprattutto nelle attivazioni delle funzioni emotive che i bambini esternano mediante

il sorriso, la voce, lo sguardo, il movimento -semplici dondolamenti – che si interrompono con il cessare della musica. Il silenzio interviene per interrompere il suono, per produrre una reazione. Dal silenzio imprevisto scaturisce una richiesta del suono che rappresenta una prima forma di comunicazione con l’altro.

Dedicato ad opere di Mozart, Beethoven e Schubert che nascono e si spengono nel silenzio, perché per il maestro Di Donato la musica è " la pausa più bella del silenzio”

Questo segnale di attenzione nasce dalla consapevolezza dell’importanza che assume una determinata sonorità che "muove dentro” nell’istante in cui essa svanisce.

Il titolo prende spunto dall’ultimo cd del pianista Gianluca Di Donato Salutare 25


Prevenzione a cura della dr.ssa Michela Vozza

L’Influenza e i Rimedi Naturali La febbre è il più bello ed efficace sistema con cui l’organismo ci difende dalle aggressioni provenienti dall’esterno, come virus e batteri. Il primo compito del Medico è "non nuocere", quindi rispettare e aiutare l’organismo al solo controllo dell’iperpiressia (febbre > 38,5°C) e non all’ottenimento dell’apiressia (febbre < di 37 °C). Il fine ultimo è non interferire con il meraviglioso sistema di difesa qual è l’immunità.

È arrivato anche quest’anno nelle farmacie italiane il vaccino contro l'influenza per la stagione 2011-12. Come ogni anno ci si domanda quali informazioni e quali rimedi possiamo adottare. Ecco alcuni consigli.

Nonostante le numerose campagne educazionali, ciò che si verifica, all’insorgere dei primi freddi, nonchè al primo segno di febbre, è il via vai dalle farmacie alla ricerca di rimedi, come farmaci di auto prescrizione efficaci proprio sul controllo della febbre. Le raccomandazioni sono rivolte alla fascia più sensibile della popolazione, cioè i soggetti a rischio, cui è indicato il vaccino. Le attenzioni e raccomandazioni sono prevalentemente rivolte ai bambini e agli over 65, che sappiamo essere i più fragili immunologicamente. Ci si chiede: quali i rimedi migliori? Risponde il Dr Del Buono Andrea esperto in Malattie dell’Apparato Respiratorio e il dr. D’Orta Armando esperto in Nutraceutica. È bene chiarire che la vaccinazione antinfluenzale è l’unica prevenzione primaria efficace. Il limite della vaccinazione è proprio l’efficacia specifica per il solo ceppo stagionale e quindi va ripetuta ogni anno o ad ogni mutazione del virus. Questa caratteristica di mutare dei virus influenzali rende vulnerabile, alcune volte, il risultato profilattico della vaccinazione. Elenchiamo i punti di debolezza: 1. Il vaccino combatte quindi uno specifico ceppo influenzale e viene preparato sulla base di un’ipotesi di diffusione di questi, senza la certezza che poi il ceppo selezionato si manifesterà quell’anno. 2. Il virus muta con grande velocità e quindi seppure avessimo scelto il ceppo giusto servirebbe per poco in quanto cambiando i suoi determinanti

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antigenici non viene riconosciuto dagli anticorpi stimolati dalla vaccinazione stagionale. 3. Ogni trattamento ha un costo diretto e indiretto (reazioni avverse) e dobbiamo riconoscere che le armi contro i virus sebbene migliorano di anno in anno sono ancora alquanto spuntate. Ecco come, in questa finestra terapeutica, alcuni accorgimenti possono migliorare la risposta difensiva. Quindi in sintesi il vaccino è utile? 4. La risposta è si, ma solo ed esclusivamente in tutte le categorie a rischio. Esistono alcuni complementi alimentari che sono in grado di aiutare le madri a difendere i figli dalle influenze stagionali? Si. A tal riguardo preciso che, normalmente si pensa di stimolare il sistema di difesa adattativo (immunostimolanti) con numerose ed ottime preparazioni fitoterapiche, ma bisogna comprendere che il sistema immune è diviso: da una parte il sistema innato e dall’altra quello acquisito (anticorpi). Tale sistema è efficiente solo se avviene una corretta "processazione” dell’antigene (virus o batteri). Quindi, quando si parla di rafforzare le difese, bisogna pensare non solo al sistema dell’immunità acquisita, immunostimolazione, ma principalmente al sistema innato, con particolare riguardo al macrofago. Come si può aiutare il sistema di difesa innato? In questo caso ci viene incontro la medicina naturale. Negli ultimi anni si sta sviluppando un settore di ricerca che viene chiamato "Nutraceutica” che è l’unione di Nutrizione e Farmaceutico, per farci comprendere come alcuni micronutrienti, presenti nella normale alimentazione, se identificati e ingeriti, in dosi idonee, sono in grado di modificare la risposta biologica (macrofago). Ci può dare maggiori informazioni? E cosa Lei suggerisce? Un micronutriente di cui è ricca la letteratura scientifica è il Beta Glucano, in particolare la sua frazione 1,3-1,6, un importante attivatore di quel


macrofago accelerando la risposta fisiologica (immunomodulazione). Inoltre ha destato notevole interesse una particolare associazione tra questo zucchero e una sostanza contenuta, in particolare nel vino rosso, che è il Resveratrolo.

è consentita l’assunzione di caffè, la caffeina contribuisce al controllo del valore della febbre. Si consiglia di astenersi da ogni forma di bevanda alcolica durante il periodo febbrile.

Questa particolare frazione del Glucano e la forma Trans del resveratrolo stanno suscitando l’interesse dei clinici in particolare per la loro sinergia d’azione (Linfoimmuno sciroppo) sia come potenza antinfiammatoria, ma anche come antivirale.

La risposta è semplice: dobbiamo usare non un semplice integratore, ma un nutraceutico, cioè un integratore intelligente.

Si parla spesso dell’importante ruolo dell’alimentazione in corso di sindrome influenzale, quali sono i consigli che Lei dà a tal proposito? L’alimentazione è sempre importante sia per la profilassi e sia durante l’episodio di febbre. Lo schema alimentare giornaliero durante il periodo della febbre ha il fine di raggiungere cinque obiettivi nutrizionali: introdurre carboidrati complessi, ingerire proteine ad alto valore biologico, raggiungere la dose di 30 grammi di fibra alimentare al giorno, assicurare i principali principi nutritivi con azione antiossidante contro i radicali liberi, infine bere almeno due litri, a piccoli sorsi, con il cucchiaino, di acqua o bevande. Lo schema dietetico deve fornire quindi l’indicazione di alimenti contenenti nutrienti utili a sostenere l’organismo nel recupero del controllo fisiologico della temperatura corporea. è consigliato di fare almeno cinque piccoli pasti: colazione, spuntino mattina, pranzo, spuntino pomeriggio, cena e nel dopo cena una bevanda calda (tisana, infuso…). Lo schema dietetico dura tre giorni ripetibili.

Bibliografia 1. Glucan e Resveratrol complex – possibile sinergistic effects on immune system. Vetvicka v et al, 2009, University of Louisville, Department of Pathology, Louisville, KY 40202 USA Vaclav.vetvicka@louisville.edu. 2. D: - glucano 1,4-lactone ed resveratrol as antioxidants in blood plantelets. Olas B, et al, . Department of General Biochemistry, Institute of Biochemistry, University of Lodz, Banacha 12/16, 90-237, Lodz, Poland. olasb@biol.uni.lodz.pl

Come districarsi nella scelta degli integratori che il mercato propone?

Le posso dire ad esempio, ciò di cui servo quotidianamente in queste situazioni: il Linfoimmuno sciroppo oppure ad esempio Probioflor cps, in quanto hanno una diretta azione sul sistema dell’immunità innata. Ovviamente tutto nel rispetto di un regolare

3. Inhibition of influenza A virus replication by resveratrol. Palamara AT , et al, 2005. Journal of Infectious Diseases May 2005 15;191(10):1719-29. PMID 15838800. 4. Scientists question power of resveratrol supplements. Retrieved 14 January 2006 http://groups. google.com/group/sci.lifeextension/ msg/8e6e0ad8fe958e3e 5. Resveratrol, a polyphenolic compound found in grapes and wine, is an agonist for the estrogen receptor. Proc. National.Gehm

regime alimentare nel quale i complementi alimentari devono essere assunti. A chi suggerire tali integratori? A tutti gli individui che hanno una ricorrenza ad ammalarsi; nei cambi stagionali; nelle forme di raffreddamento dei bambini e in particolare negli allergici. è noto, inoltre, che la vita in comunità favorisce l’insorgenza di frequenti episodi di adenoiditi e faringiti (spesso da causa virale), si consiglia quindi, in questi casi, l’utilizzo degli integratori per almeno tre mesi. Comunità, asili e aule di scuola sono delle banche di batteri e virus. Ciò non significa che i bambini debbano essere eccessivamente protetti, ma aiutati con l’utilizzo intelligente di integratori e di un regime alimentare corretto. La profilassi: quando iniziarla? In primo luogo è bene iniziare qualche mese prima dell’arrivo del picco influenzale per preparare il sistema immune all’attacco. Ottobre pare essere un buon inizio fino al termine dell’epidemia. Fondamentale in questo periodo è aumentare il consumo di frutta e verdura fresca per integrare vitamine ed oligoelementi. Ci può indicare le dosi del Linfoimmuno sciroppo in fase acuta e di mantenimento? Come già detto oltre all’alimentazione, in fase acuta febbrile, possono essere d’aiuto 5 ml due volte al giorno a digiuno; in mantenimento, per rafforzare le difese, la dose che consiglio rimane la stessa ma solo una volta al giorno, sempre a digiuno, (l’ideale sarebbe per es. appena svegli.)

BD, et al, . Academy of Sciences 1997 Dec 9;94(25):14138-43. PMID 9391166 6. Resveratrol-induced cyclooxygenase-2 facilitates p53-dependent apoptosis in human breast cancer cells. Tang HY, et al, 2006. 5 (8). PMID 16928824. 7. Modified cyclodextrins are chemically defined glucan inducers of defense responses in grapevine cell cultures. 8. Bru R, et al, Departamento de Agroquímica y Bioquímica, Facultad de Ciencias, Universidad de Alicante, Apartado 99,

E-03080 Alicante, Spain. Roque.Bru@ua.es 9. Resveratrol: Is There Any Effect on Healthy Subject? Kavas GO, et al, Faculty of Medicine, Department of Pathophysiology, Ankara University, Sıhhiye, Ankara, 06100, Turkey. 10. Anti-inflammatory responses of resveratrol. Das S, Das DK. Cardiovascular Research Center, University of Connecticut School of Medicine, Farmington, Connecticut, USA. ddas@neuron.uchc.edu.

Salutare 27


Normative a cura della dr.ssa Roberta Melillo Farmacista

Il futuro della farmacia Lo scenario farmaceutico italiano sta subendo un radicale cambiamento. Le iniziative presenti sul territorio nazionale nel nuovo quadro formativo sono volte alla diffusione dei "nuovi servizi” in favore dei cittadini.

Le recenti normative sanitarie e farmacologiche Nell’attuale contesto, le nuove norme, infatti, prevedono che la farmacia pur tenendo conto del tradizionale impegno professionale, non sia deputata solo alla dispensazione dei medicinali nell’ambito del servizio sanitario nazionale, sulla base di accordi nazionali e regionali, ma che abbia un nuovo ruolo imprenditoriale al fine di ampliare i servizi offerti. Secondo le norme di cui all’art. 102 del TULLSS la farmacia è "un presidio di erogazione di prestazioni e servizi di salute come potenziamento del SSN” come già considerata nell’art.22 del codice deontologico del farmacista "presidio socio-sanitario e centro dei servizi sanitari”. Nel rispetto dei piani socio-sanitari regionali i nuovi servizi assicurati dalla farmacia e autorizzati dalla legge 69/2009 sono: la partecipazione al servizio di assistenza domiciliare integrata attraverso la dispensazione e la consegna domiciliare; la dispensazione per conto delle strutture sanitarie dei farmaci a distribuzione diretta, la messa a disposizione di operatori

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socio sanitari, infermieri, fisioterapisti, per effettuare a domicilio le prestazioni professionali richieste dal medico; la collaborazione delle farmacie alle iniziative finalizzate al corretto utilizzo dei medicinali prescritti. L’erogazione dei servizi di I livello realizzando programmi di educazione sanitaria e campagne di prevenzione delle patologie a impatto sociale. L’effettuazione di servizi di II livello, prestazioni analitiche. Nella G.U. n. 57 del 10/03/11 sono evidenziati i limiti delle condizioni delle prestazioni analitiche di I istanza con l’uso dei dispositivi per "test auto-diagnostici” del sangue della glicemia, colesterolo, trigliceridi, emoglobina, creatinina, componenti delle urine, test di ovulazione, test di gravidanza, tele-cardiologie. Secondo l’art. 1 D.lgs del 15-32009 si possono usare dispositivi: di autospirometria per la misurazione non invasiva della saturazione della % di ossigeno;

di monitoraggio della pressione arteriosa; semiautomatici per la defibrillazione. Le farmacie dovranno riservare "spazi dedicati e separati" con la possibilità di effettuare esame dell’udito, della pelle, del capello, per le intolleranze, prenotazioni di esami col CUP. Nella regione Campania di recente sarà disposto lo stop alla distribuzione dei presidi diagnostici terapeutici diabetici (strisce reattive per il monitoraggio della glicemia, lancette pungi dito, siringhe ed aghi per l’insulina) per l’affidamento da parte della Soresa, società regionale per la sanità, tramite gara d’appalto ad un’azienda privata che provvederà a distribuire i kit a domicilio. Recente, nelle manovre di liberalizzazione, è l’accordo siglato fra Farmindustria e Poste italiane per la consegna a domicilio di farmaci acquistati e prescritti dall’ospedale, per cercare di andare incontro alle esigenze del paziente e rispondere al meglio ai bisogni di cure e assistenza.


I pazienti vedono nella farmacia un punto di riferimento per questioni relative alla salute e al benessere. Nell’attuale scenario nazionale si prospetta la possibilità che le figure professionali di riferimento in campo sanitario (medici, paramedici, farmacisti) siano in grado di prestare assistenza diretta ai singoli pazienti per favorire la continuità terapeutica tra ospedale e territorio, collaborando a verifiche nell’appropriatezza terapeutica nella compliance del paziente. Nella gestione delle terapie si delinea la valutazione dell'efficacia e della sicurezza dei trattamenti farmacologici multipli per ridurre le interazioni farmacologiche. L’interazione delle competenze possedute dai professionisti sanitari risponde alle esigenze poste dal sempre più complesso problema della gestione delle terapie in ambito clinico. Benché il farmacista possa utilmente erogare consulenze di carattere generale sulla appropriatezza dell’impiego del farmaco è innegabile che la valutazione clinica dell’efficacia nei singoli pazienti

in base all’anamnesi sia una funzione svolta dal laureato abilitato all’esercizio della professione medica con un sinergismo ciascuno in base alle proprie specifiche competenze. La farmacologia, inoltre, è entrata in una fase di rapida ed intensa trasformazione. Le nuove consulenze hanno originato nuove discipline scientifiche quali la farmacogenetica e la farmacogenomica. La farmacologia clinica sta ampliando i settori disciplinari che le erano tradizionalmente assegnati. La gestione delle terapie mediche sarà sempre più complessa e l’attuale panorama sanitario italiano deve tenerne conto. È necessario che il personale sanitario sia garante dell’uso appropriato in campo scientifico, tecnologico, e nella pratica clinica per ottimizzare l’efficacia delle terapie. È altrettanto importante valutare nella pratica clinica quotidiana le nuove modalità di assistenza basata sul sinergismo l’integrazione di competenze appartenenti a diverse figure professionali in campo sanitario.

Salutare 29


Informazione sociale @

Segnalate le campagne a: sociale@salutare.info

La comunicazione e la prevenzione sociale per definizione, aumentano il livello di consapevolezza e conoscenza dei cittadini relativamente a problemi di interesse generale, nella prospettiva di modificare comportamenti o atteggiamenti.

Super Messaggio Solidale

La solidarietà diventa un gesto semplice. Il Super Messaggio Solidale è il primo sistema in Italia che permette di fare una donazione inviando un SMS.

http://tinyurl.com/ccuj9n7

SMS 45503

Fondazione Don Bosco - La raccolta fondi servirà a finanziare il progetto "REGALA UN FUTURO AI BAMBINI DI KIYANGE BURUNDI". "Maison Cana" di Kiyange è un orfanotrofio nato in seguito alla guerra civile scoppiata in Burundi nel 1993 che si è protratta fino al 2007. La realizzazione di tale opera si deve a un gruppo di ragazze che hanno dato vita all'Istituto «Figlie di Maria Nostra Signora di Cana» con l'aiuto del salesiano Padre Vital MINANI e persegue l'obiettivo di dedicarsi ai poveri e alle persone più vulnerabili, agli ammalati e agli orfani, specialmente ai bambini da zero a sei anni diventati orfani di madre e/o abbandonati fornendo vitto, alloggio, supporto medico e psicologico e accesso all'istruzione. I bambini che vengono presi in cura provengono da ogni parte del paese. La raccolta fondi è aperta dal 18 al 27 dicembre 2011. Ogni SMS Solidale inviato al 45503 ha il costo di 2 euro. SMS 45502

Telethon - La raccolta fondi servirà a finanziare i progetti di ricerca in Italia dei più meritevoli ricercatori sulle malattie genetiche rare. La raccolta fondi e' aperta dall' 1 al 21 dicembre 2011. Ogni SMS Solidale inviato al 45502 ha il costo di 2 euro. SMS 45501 Anlaids - La raccolta fondi servirà a finanziare il progetto "Curare le persone per curare l'epidemia. La Ricerca per sconfiggere l'AIDS". L'obiettivo e' di sostenere la ricerca nell'individuazione dei gap delle terapie antiretrovirali e dunque favorire la prevenzione e la cura. La raccolta fondi e' aperta dall'1 al 21 dicembre 2011. Ogni SMS Solidale inviato al 45501 ha il costo di 2 euro. SMS 45599

Uniti Insieme - La raccolta fondi servirà a finanziare il progetto per la realizzazione di una Comunità

di Accoglienza Socio-Riabilitativa attraverso la realizzazione e l'avviamento di: "CENTRO DOPO DI NOI" e "CENTRO DIURNO SOCIO-EDUCATIVO E RIABILITATIVO". La raccolta fondi e' aperta dal 4 al 10 dicembre 2011. Ogni SMS Solidale inviato al 45599 ha il costo di 1 euro. SMS 45504 AIL - La raccolta fondi servirà a finanziare i Servizi di Cura Domiciliare già esistenti e attiverà nuovi Servizi di Assistenza Domiciliare destinati a bambini affetti da patologie onco-ematologiche. La raccolta fondi e' aperta dal 5 al l'11 dicembre 2011. Ogni SMS Solidale inviato al 45504 ha il costo di 2 euro. 30 www.salutare.info


Questo spazio è dedicato alla segnalazione di campagne di informazione sociale, di prevenzione per rendere visibili tutte le iniziative volte a migliorare gli stili di vita.

Bambino Gesù - La raccolta fondi servirà a finanziare la realizzazione di una Cell Factory. Un progetto innovativo a livello pediatrico, che consentirà di realizzare attività di ricerca nel campo dell'Ingegneria Tessutale, per garantire nell'immediato, la cura di numerose patologie immunologiche, oncologiche ed autoimmunitarie, grazie all'utilizzo di innovativi approcci terapeutici, e per offrire nuove speranze a pazienti affetti da malattie ancora oggi incurabili. La Cell Factory consentirà di realizzare attività di ricerca e cura, costituendo un laboratorio a livello pediatrico unico nel panorama nazionale. La raccolta fondi è aperta dal 2 al 25 dicembre 2011. Ogni SMS Solidale inviato al 45508 ha il costo di 2 euro.

LILA CAMPAGNA PREVENZIONE 2012 La nuova campagna di prevenzione della Lila punta ancora una volta ad attivare comportamenti sessuali sicuri e promuove l’uso del profilattico, unico strumento in grado di tutelare chiunque abbia una vita sessuale attiva. L’infezione da Hiv continua infatti a propagarsi e ha ormai assunto una precisa connotazione sessuale, con il 79% delle nuove infezioni dovute a rapporti sessuali.

Questa campagna ci consente di vedere quanto ci renda liberi proteggerci semplicemente, e ci mostra tutta la naturalezza di un gesto che può far parte della nostra intimità. Ringraziamo Giorgia Di Pasquale, Jordi Morell e tutte le persone che autonomamente e gratuitamente hanno dato vita a questa iniziativa di comunicazione che ha per noi un valore ulteriore e fondante: la partecipazione diretta e attiva delle persone, dei cittadini, nel contrasto all’Hiv.

L’uso del profilattico continua ad essere una delle strategie principali di contrasto all’HIV raccomandate da tutte le agenzie internazionali, che attraverso l’uso dei preservativi maschili e femminili, l’accesso al test e la terapia antiretrovirale, si sono date come obiettivo l’azzeramento dell’infezione come dice l’esplicita headline del World Aids Day 2011 "Getting to Zero”. "Aids. Proteggiti semplicemente” nasce da un gruppo di giovani creativi che hanno colto nel segno: rendere semplice e naturale ciò che è vissuto ancora con difficoltà. Basterebbe proteggersi usando il preservativo, eppure tanto semplice non è: barriere culturali, pregiudizi, cattiva informazione fanno del preservativo ancora un tabù.

Salutare 31


Fobie

Quali sono le fobie e le ossessioni più comuni? C’è chi evita l’ascensore e chi scappa davanti a un ragno. Chi più e chi meno, tutti abbiamo un’avversione verso un oggetto, un animale, o una situazione. Ma per parlare di vere e proprie fobie occorre valutare alcuni punti. La fobia è tale quando è sproporzionata rispetto al reale pericolo dell’oggetto o della situazione, non può essere controllata con spiegazioni razionali, dimostrazioni e ragionamenti e il soggetto, nonostante riconosca che la paura è irragionevole e che non è dovuta ad effettiva pericolosità, non riesce a controllare il proprio stato d’animo. La fobia diviene una vera e propria malattia quando ci impedisce il regolare svolgimento delle attività o ci condiziona la vita.

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Le 'classiche' fobie sono quelle sociali come l'agorafobia (paura degli spazi aperti), la claustrofobia (paura degli spazi chiusi), l'ereutofobia (paura di diventare rossi), la zoofobia (paura degli animali). Le ossessioni, invece, riguardano temi di violenza, di contaminazione, dubbi sull'affidabilità di cose o persone. Moltissime persone possono ammalarsi di fobie, ma in particolare ne soffrono le donne. Con la psicoterapia a orientamento cognitivo comportamentale è possibile sconfiggerle. Questo spazio è dedicato ad una classificazione delle fobie, dalle più comuni a quelle più insolite. Scoprite anche voi se siete veri e propri fobici, ossessionati o solo dei gran fifoni.

Dorafobia:

Viene definita come una paura per la pelle e delle pelli degli animali. Le persone che soffrono di questa fobia evitano di stare a contatto con animali pelosi quali cani, gatti, volpi, castori o conigli perché trovano la loro pelle ripugnante. Talvolta alcuni di questi fobici associano la pelle con storie infantili sul "lupo cattivo” e altri predatori con pelle. La loro paura non sempre è infondata, perché molti animali pelosi - includendo i pipistrelli i procioni, i cani e i gatti - possono essere portatori della rabbia, un'infezione virale acuta del sistema nervoso centrale. La terapia preferenziale per la dorafobia consiste nell'esposizione graduale e può portarsi a termine in una sessione unica o in molteplici o come un programma di autoaiuto.


Ecofobia:

Paura della casa. Coloro che patiscono questa fobia hanno paura di rimanere da soli nella propria casa. Una delle possibili cause potrebbe essere legata "all'abbandono” nell'infanzia.

Clinofobia:

La clinofobia è definita la paura di coricarsi a letto o andare a dormire. Coloro che la patiscono soffrono di ansietà benché capiscano che non vi è minaccia per il loro benessere nel fatto di andare a dormire. Ad ogni modo, sia perché temono di subire incubi o perché sono preoccupati di bagnare il letto, rimangono svegli e di solito presentano insonnia. Questo a lungo andare può sfociare in una vera minaccia per la salute della persona. Alcuni soggetti che patiscono questa fobia associano l'accostamento con la morte. Un esempio è la tradizionale frase "Se morissi prima di svegliarmi…” e la paura di essere seppelliti vivi (tafofobia). La paura di coricarsi può arrivare a generare i seguenti sintomi: senso di soffocamento, vertigini, secchezza in bocca, sudorazione eccessiva, nausee, tremori, aumento del ritmo cardiaco, incapacità di parlare o di pensare in modo chiaro, paura di morire, impazzire o perdere il controllo, senso di allontanamento dalla realtà o un forte attacco di panico.

Edonofobia: Paura del piacere.

Si tratta della più puritana delle fobie. Chi ne soffre tipicamente si sente consapevole per esperimentare piacere ancor quando normalmente possono rendersi conto che non vi è nulla di male nel sentire piacere. La loro colpa di solito dipende dal fatto che partecipano ad un'attività piacevole mentre altri intorno a loro o al mondo in genere sentono solo malattia, pena, difficoltà economiche e altri problemi dolorosi. Il termine edonofobia deriva dal greco "hedone” (piacere, gusto) e "phobos" (paura). Altre parole derivate da "hedone” includono "edonismo” (una filosofia che enfatizza il piacere come l'obiettivo massimo della vita) ed "edonista” (un cercatore d piacere).

Deipnofobia:

È definita come una paura delle cene e delle conversazioni al momento della cena.

La maggior parte delle persone che soffrono questa fobia sono sorprese di scoprire che non sono le uniche ma che si tratta di una fobia sorprendentemente comune, ma non tanto conosciuta. Gli adulti che ne soffrono comprendono che i loro timori sono irrazionali, con frequenza tentano di far fronte o pensano di farlo, la condizione di paura però causa attacchi di panico e ansietà. Un'approssimazione a questo problema è stato tentato dalla psicologia energetica, la quale vuole offrire soluzioni diverse a disfunzioni del tipo emotivo come la clinofobia. Si basa sul concetto che "la causa di tutte le emozioni negative è una rottura nel sistema energetico del corpo”. Non pone allora attenzione in fattori quali le idee, le abitudini o le credenze, che possono giocare un ruolo ma che sono considerate semplici ramificazioni, mentre il sistema energetico è la "radice”. Contrariamente ad altre alternative di terapia, questo contributo ha riportato un esito positivo nell'80% dei casi con un numero ridotto di sessioni.

Deshabiliofobia:

Paura di spogliarsi davanti a qualcuno.

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Salutare 33


Benessere a cura di Vincenzo D'Angelo Consuelor - Life Coach

I livelli logici di apprendimento e di cambiamento Alcune persone hanno spesso gli stessi atteggiamenti verso ciò che capita loro, reagiscono riproponendo continuamente modi di fare e di sentire negativi che danneggiano la loro autostima. Allora per fare chiarezza e capire, capita di aver bisogno di un professionista esterno come un life coach- counselor, che ti consente di accendere una luce negli angoli bui dove le nostre potenzialità giacciono dimenticate.

Il sistema umano e i suoi sottosistemi Questo mese l’articolo è una continuazione del precedente ma, un po’ più tecnico.

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scrivi a: benessere@salutare.info

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Il coach/counselor è un allenatore della mente, un facilitatore del successo personale. Ti aiuta a costruire un progetto, a formulare un obiettivo, a compiere delle scelte, ad acquisire sicurezza interiore attraverso la consapevolezza delle tue azioni, modi di fare e modo di essere. L’approccio del coach/counselor è molto lontano da qualsiasi forma di terapia, non si occupa di patologie o problematiche afferenti la sfera psicologica, non prescrive trattamenti. Questo metodo è "orientato al risultato” piuttosto che "centrato sul problema” è "focalizzato sulla soluzione” per incentivare lo sviluppo di nuove strategie di pensiero e azione, piuttosto che cercare di risolvere problemi e conflitti del passato. Un professionista che lavora su sei diversi livelli della vita delle persone: * • Ambiente • Comportamento • Capacità • Valori e convinzioni • Identità • Spiritualità La vera chiave del successo è nella coerenza fra valori, convinzioni e azioni. I sei diversi livelli sono parti integranti della persona, è come se dicessimo: la persona è l’insieme di parti diverse che organizzate tra loro costituiscono il sistema scheletrico, il sistema respiratorio, il sistema muscolare, il sistema ecc… fino a delineare così in tutta la sua parte. Questa però in realtà non è, solo, un insieme di sistemi di materia, ma è anche costituito da parti eteree non tangibili che sono proprio i livelli menzionati sopra. Penso che si capisca che l’approccio a cui mi riferisco, nei miei interventi di Counseling e Life Coaching, è quello sistemico, ma non è il solo. La teoria sistemica e il concetto di livelli loici di

apprendimento e cambiamento è stata inizialmente formulata come meccanismo nelle scienze comportamentali dall’antropologo Gregory Bateson, che si è basato sul lavoro di Bertrand Russel nella logica della matematica. Bateson identificò i livelli base di apprendimento e cambiamento: ogni livello comprendeva e organizzava gli elementi del livello sottostante, e ognuno aveva un maggior grado di impatto sull’individuo o sul sistema. Ogni sistema di attività è un sottosistema contenuto in un altro sistema, che è contenuto in un altro sistema, e così via. Questo tipo di relazione tra i sistemi produce differenti livelli di processo, a seconda del sistema in cui si sta operando. La struttura del nostro cervello, la lingua ed i sistemi sociali formano delle gerarchie naturali o livelli di processi. L’espressione livelli logici o livelli di pensiero è stata adattata dal lavoro di Bateson, dal suo allievo Robert Dilts, e si riferisce ad una gerarchia di livelli di processi all’interno di un individuo. La funzione di ogni livello è quella di sintetizzare, organizzare e dirigere le interazioni sul livello sottostante. Un cambiamento che si realizza ad un livello più alto si "irradia” verso il basso cioè ai livelli sottostanti. Cambiare qualcosa ad un livello più basso potrebbe (anche se non necessariamente) influenzare i livelli più alti. Questi livelli sono (dal più alto al più basso): (1) spiritualità, (2) identità, (3) valori e convinzioni, (4) capacità, (5) comportamento, (6) ambiente. Il livello più alto in assoluto è quello spirituale e può essere definito come una sorta di "campo relazionale” che comprende identità multiple, formando un senso di appartenenza ad un sistema più ampio, che vada oltre la propria identità individuale, questa percezione si riferisce al senso del per chi o per che cosa si agisce, e conferisce un significato e uno scopo ai propri comportamenti, capacità, alle proprie convinzioni, alla propria identità e al ruolo che essa è connesso.


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Salutare 35


Eventi

CONGRESSI, CONVEGNI, EVENTI e manifestazioni per la Salute e il Benessere

Caserta Belvedere di San Leucio 17 dic 2011

Oggi si può

Epigenetica: scienza medica che studia il rapporto cibo salute per la prevenzione primaria delle malattie da invecchiamento cellulare Aula magna Jean Monnet - Facoltà scienze politiche SUN Segreteria: Accademia di Micronutrizione 0823371615 ore 10:00 - 12:00 Trento, 14/01/2012

Criticità emergenti e prospettive diagnostico-terapeutiche nelle malattie infiammatorie croniche intestinali e nelle Intolleranze alimentari

dalla letteratura relativa alla radioterapia mammaria. Luogo di svolgimento: Centro Formazione Permanente Indirizzo: via Del Cardello 24 Crediti assegnati: 8 Durata del corso (in ore): 8 Corso gratuito Organizzazione:Gruppo Sc S.r.l. Studio Congressi Servizi Per La Comunicazione Tel. 06.3290250 Fax 06.36306897 sc@scstudiocongressi.it Foggia, 21 gennaio 2012

La early arthritis

L'incontro è dedicato alle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), alle intolleranze alimentari e alla celiachia: problematiche ad alto impatto sociale, argomento di interesse sia scientifico che clinico, anche per l'aumento della loro incidenza. Argomenti del congresso: Malattie infiammatorie croniche intestinali, Intolleranze alimentari, celiachia. Acquisizione competenze tecnico-professionali:in tema di Malattie infiammatorie croniche intestinali, intolleranze alimentari e celiachia si vuole andare verso un'ottimizzazione della diagnosi e delle terapie. Organizzazione: Servizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Ospedale S. Camillo di Trento Responsabile scientifico: dr. Franco De Berardinis gastroenterologia.tn@figliesancamillo.it

Attività formativa per: Medico chirurgo Discipline di riferimento: Reumatologia Radiodiagnostica Patologia clinica Ortopedia e traumatologia Nefrologia Medicina interna Medicina generale (medici di famiglia) Medicina fisica e riabilitazione Malattie infettive Geriatria Gastroenterologia Dermatologia e venereologia Allergologia ed immunologia clinica. Acquisizione competenze tecnico-professionali: protocolli diagnostico-terapeutici e lineeguida attuali, appropriatezza nella diagnosi e cura dell'artrite reumatoide in fase di esordio. Luogo di svolgimento: Ospedali Riuniti Di Foggia - Aula Turtur Indirizzo: Viale Pinto Crediti assegnati: 8.1 Durata del corso (in ore): 8 Corso gratuito Tel. 080 9905360 – 080 5681131

Roma, 20 gennaio 2012

Verona, 25/01/2012 - 27/01/2012

Percorsi clinico-assistenziali/diagnostici/riabilitativi, profili di assistenza - profili di cura. Specifiche evento Acquisizione competenze di processo:Aggiornamento confronto e dibattito sugli hot topics 2011

Luogo di svolgimento: Palazzo Della Ragione Indirizzo: Piazza Dei Signori - 37121 Quota di partecipazione: 350 € Acquisizione competenze tecnico-professionali:

Zoom journal club 2011

www.salutare.info

15° congresso asma bronchiale e bpco: obiettivi, rimedi, strategie

Per comunicare congressi, convegni, eventi e manifestazioni per la Salute e il Benessere Tel.: 0825 74603 e-mail: info@salutare.info

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la ricerca scientifica sulle patologie cronicoostruttive in ambito respiratorio, ed in particolare su asma bronchiale e bpco ha, negli anni recenti, aperto nuove vie interpretative dei fenomeni biologici che stanno alla base della loro patogenesi. Acquisizione competenze di processo: Ricerca, diagnosi e cura su asma e bpco Acquisizione competenze di sistema: Problematiche connesse ad asma e bpco Organizzazione: Idea Congress www.ideacpa.com Benevento, 26/01/2012

Test Obsoleti, Test "esoterici" e Test "difficili".

Il Ruolo della Medicina di Laboratorio Evento con il patrocinio di SIMeL Dipartimento di Medicina di Laboratorio Interaziendale/Provinciale di Benevento, AORN G. Rummo BN Per info: Congress Account S&B Congress S.r.l. Viale dell'Università, 4 - 82100 Benevento Tel. 0824/24652, Tel. 0824/23484 Fax 0824/1811031 - info@sbcongress.it www.sbcongress.it Montecatini Terme 27 e 28 gennaio 2012

3° congresso regionale della società italiana di allergologia e immunologia pediatrica

Update in allergologia, broncopneumologia, management 1° congresso infermieristico pediatrico empolese Dal territorio all'ospedale e dall'ospedale al territorio Pres. Roberto Bernardini Segreteria Scientifica Unità operativa complessa di pediatria - Azienda USL 11 - Empoli Nuovo Ospedale San Giuseppe Viale Boccaccio 54 50053 EMPOLI Luogo svolgimento: Centro Congressi Vittoria, Via guido Baccelli, 2 per info: www.ideacpa.com


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Vi diamo ascolto...

Centro Acustico dr. Nicola Topo www.f on e t op .it


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Unità operativa di Endoscopia Ginecologica Centro Nazionale per la diagnosi e il trattamento dell’Endometriosi Scuola di Alta Formazione (Provider ECM)

Endoscopica Malzoni si pone l’obiettivo di rafforzare la propria presenza come punto di riferimento internazionale per il trattamento endoscopico delle patologie ginecologiche. La creazione di un’unità operativa dedicata all’endoscopia, autonoma rispetto alla struttura ospedaliera, consente enormi vantaggi tra cui una più attenta valutazione del problema ginecologico dal punto di vista endoscopico. Inoltre, Endoscopica è dotata di un blocco operatorio con due sale operatorie Storz Or1 che fanno parte di una nuova generazione di sale operatorie “intelligenti” nelle quali l’operatore, grazie ad esclusivi sistemi informatizzati di integrazione di tutte queste nuove funzioni con tutte quelle preesistenti, impartendo semplici comandi vocali è in grado di gestire tutte le apparecchiature elettromedicali e tutte le funzioni ambientali collegate nonché tutte le modalità di comunicazioni disponibili.

Centro Unico Prenotazioni: 0825 686686 Lun. - Ven.: 09.00 -16.00 / Sab. fino alle ore 13.00


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