Salutare 76

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mensile d’informazione per la Salute e il Benessere n° 76

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STRATEGIE DELLA REMISE EN FORME!

BENESSERE E SESSUALITÀ

UNA SCHIENA IN FORMA

SOLITUDINE E TERZA ETÀ


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Una sana abitudine


Sommario Benessere

12

Una schiena in forma per il benessere

16

Come sciogliere cervicale e collo

Sessuologia

18

Benessere e sessualità nella coppia

Epidemiologia

20

Cos'è il virus Ebola e quali sono i sintomi?

Odontoiatria

25

Malformazioni vascolari venose intraorali

News

Educazione Motoria Naturopatia

Oncologia

La ritenzione idrica

Psicologia Motoria Educazione

24

Solitudine e terza età

28

Educazione terapeutica dei pazienti oncologici IRST

17

Prevenzione

29

Il ruolo del tecnico della prevenzione nelle attività

6

9 Leggere

LMSC, il portale contro lo spreco di cibo sotto casa

23 Ricevi Salutare

Super-antibiotico

Pencil Printer: stampare con un mozzicone di matita

Mattone del cuore primo ospedale a edjugorje

L’occhio bionico che ridà la vista

26 Centrifugati

Sprout la matita che germoglia

L'energia è dentro di noi

30 Fobie

E-Dura, cyber protesi per la spina dorsale

Stampanti 3D per realizzare organi umani

Tutti gli articoli hanno solo finalità informativa ed educativa, non costituiscono motivo di autodiagnosi o di automedicazione e non sostituiscono la consulenza medica specialistica.

32 Sociale Salutare + BabyMagazine

sono in distribuzione gratuita

34 Eventi


Angolo dei Lettori Le macchie acromiche, iniziano solitamente a ripigmentarsi, dopo almeno un mese dall'inizio del pevaryl. Dermatologo dr. Del Sorbo Antonio www.ildermatologorisponde.it Gentile redazione, mi è stata diagnosticata una candida albicans, vorrei dei consigli su come curarla con metodi naturali.

Gentile dr. Del Sorbo, mi sono comparse delle macchie sulle spalle e ai lati del tronco. Volevo sapere se effettivamente è un fungo. Mi sono rivolto al farmacista che mi ha consigliato del Pevaryl soluzione cutanea non alcolica da spalmare la sera e come detergente il bagnoschiuma della Dermon. Ad oggi, dopo 12 giorni e 11 bustine applicate, le macchioline si sono attenuate ma non scomparse, sono ancora evidenti. È il caso di continuare con Pevaryl o altro? Grazie Emanuel Gentile Emanuel, la pitiriasi versicolor è un fenomeno molto comune, provocato da disidratazione, oppure quando viene prodotto un tipo di sudore, che predispone maggiormente a questo spiacevole inestetismo. Il pevaryl può andar bene e va utilizzato per almeno 3 settimane, magari in associazione ad un detergente specifico (ottimo ad esempio il biopur attivo), da utilizzare durante la giornata, secondo le proprie abitudini.

Questo spazio è dedicato a voi:

Se avete domande da porre ai nostri esperti o volete raccontare le vostre esperienze e disservizi in sanità, potete farlo scrivendo a info@salutare.info Forniremo risposte e approfondimenti per rendere l'informazione più chiara e dettagliata possibile.

Gentile lettrice, come sempre consiglio di parlarne col proprio medico, per un’esatta diagnosi e per un’eventuale terapia. Quello che ora suggerirò è un trattamento a base di prodotti naturali ed erboristici e, continuo a ripetere, è opportuno consultare il proprio medico prima di utilizzarli. Il buon trattamento anti-candida che consiglio è a base di lavaggi al tea tree (olio essenziale) abbinati ai semi di pompelmo (estratto di semi) e per via interna: ovuli vaginali alla calendula. Il trattamento a base di tea tree oil e semi di pompelmo combattono alcune infezioni (inclusa quella da candida albicans, un saccaromiceta che normalmente vive nell’intestino e che si attiva migrando nelle mucose, quando il sistema immunitario è fragile). Questi due prodotti lavorano su un duplice fronte: da una parte aumentano la reattività del sistema immunitario, dall’altra riducono la carica d’attacco dell’agente infettivo. Abbinati poi alla calendula (disinfettante ed emolliente), affrontano prurito e leucorrea, minimizzando i fastidi legati all’infezione. Attenzione i semi di pompelmo possono causare bruciori di stomaco, in questo caso, bisogna assumerli a stomaco pieno, dopo i pasti principali, ovviamente non assumerli se siete allergici agli agrumi. Al mattino sciogliere 6 gocce di olio essenziale di tea tree in un catino d’acqua e usare tale soluzione per lavaggi e sciacqui. Alle 11, alle 15 e alle 18 prendere due capsule di estratto di semi di pompelmo. Infine, la sera ripetere lo sciacquo al tea tree oil, e inserire un ovulo alla calendula. Naturopata Gianni Tomasino

Scrivete a: Salutare Via Due Principati, 278 83100 Avellino info: tel. 0825 74603 e-mail: info@salutare.info www.salutare.info www.salutare.info

Editore: Ass. Culturale Salutare Direttore Responsabile: Angela Romano Redazione: Maria Paola Aprea Progetto grafico: Promova Coop. Soc. Onlus Area web: Carmine Serino Collaborazioni: F. Basile, dr.ssa C. Berti, G. Tomasino dr.ssa T. Forlano, dr.ssa R. Melillo, dr.ssa D. Corrado, dr.ssa I. Boaglio, dr.ssa F. Trallo, dr. G.Galasso

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Pubblicazione mensile Anno X n° 76 - 2015 Distribuzione gratuita Reg. Tribunale Av in data 15/01/2004 N° 419

Per ricevere informazioni per una presenza sul mensile contattaci al numero Tel.: 0825.74603 e-mail: info@salutare.info Il materiale grafico e redazionale deve pervenire entro il giorno 10 del mese precedente alla pubblicazione. Gli autori degli articoli sono legalmente responsabili dei testi inviati.


Salutare

in questo numero: Salutare è una realtà editoriale che da dr.ssa Fiammetta Trallo spec. Ginecologia e Ostetricia

8 anni fornisce ai lettori un supporto

dr.ssa Roberta Melillo Farmacista

informativo di qualità, fruibile a tutti, convinti che la corretta informazione ed educazione sanitaria siano due strumenti indispensabili per la prevenzione e il miglioramento della

Fabio Basile Personal Trainer & Fitness Coach

qualità della vita.

dr.ssa Ilaria Boaglio Psicologa Clinica e di Comunità

Questa straordinaria mission è possibile grazie a tutti gli esperti che contribuiscono a rendere Salutare chiara, completa e affidabile.

dr.ssa Teresita Forlano Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa

dr. Gerardo Galasso Tecnico della prev. degli ambienti di vita e lavoro

Per migliorare e integrare le tematiche socio sanitarie, dagli approcci terapeutici al trattamento, estendiamo l'invito ai professionisti del settore a collaborare con articoli di pubblico interesse, scrivendo a:

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News News

LMSC, il portale contro lo spreco di cibo sotto casa Da società dei consumi a società degli sprechi il passo è stato breve e dispendioso. Solo tra pranzi natalizi e cenoni di capodanno quest'anno sono finite nella spazzatura 440mila tonnellate di cibo, mentre il Rapporto Waste Watchers sottolinea il peso economico che lo spreco alimentare comporta: 8 miliardi di euro ogni anno. Il cittadino è sempre più sensibilizzato su questo problema, ma difficilmente riesce a trovare soluzioni pratiche e semplici.

Contro lo spreco alimentare Proprio la semplicità e l'immediatezza sono le caratteristiche principali di Last Minute Sotto Casa, il portale che mette in contatto commercianti e clienti-utenti attraverso offerte mirate e geolocalizzate. Obiettivo principale? Mettere un freno agli sprechi alimentari partendo già dal negozio. Il fornaio che ha 5 chili di pane invenduto, la pescheria con un trancio di tonno da smaltire, il piccolo alimentari che il giorno successivo butterà una confezione intera di latte: tutti questi commercianti possono registrarsi gratuitamente al portale e inserire la propria offerta specificandone prezzo, durata e luogo. Attraverso la geolocalizzazione, questa sarà inviata a tutti gli utenti registrati in un certo raggio di distanza e interessati a quel determinato prodotto. "In questo modo vincono tutti: il commerciante, il cliente e l'ambiente” spiega ad Energie Sensibili Gaia Matteucci, responsabile dei rapporti con la community”. Per approfondire: I progetti italiani per combattere lo spreco di cibo

http://goo.gl/bnxsrw

Super-antibiotico: la Teixobactina per combattere la resistenza batterica Verso un super antibiotico, la Teixobactina, che ha la capacità di distruggere i batteri ultra resistenti. La notizia è stata pubblicata sulla rivista Nature da un gruppo di ricercatori coordinato da Kim Lewis della Northeastern University di Boston. Da anni ormai dal mondo sanitario viene lanciato l’allarme sulla comparsa di batteri che sono divenuti resistenti alle terapie antibiotiche e che, per questa ragione, sono diventati terribili e quasi impossibili da sconfiggere. Parliamo di batteri come il Clostridium difficile, il Mycobacterium tubercolosis e lo Staphylococcus aureus. Questo super antibiotico sarebbe in grado di spazzare via tutto, dallo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA), al batterio della Tubercolosi e, secondo i test effettuati, il nuovo farmaco guarirebbe velocemente infezioni che altrimenti potrebbero essere fatali. 6

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La Teixobactina potrebbe essere una potente arma nella guerra contro la resistenza agli antibiotici, in cui alcune infezioni, un tempo facili da trattare, sono divenute mortali, dopo che i batteri avevano trovato la capacità di eludere i farmaci. Il nuovo farmaco è stato scoperto dopo che i ricercatori britannici, tedeschi e statunitensi sono tornati alle origini studiando di nuovo, e forse con maggiore attenzione, dei batteri provenienti da un campo erboso in Maine negli Stati Uniti. Molti batteri e funghi, in maniera del tutto naturale, creano propri antibiotici che servono loro per tenere al sicuro lo spazio in cui si sviluppano e ad uccidere i concorrenti per i prodotti alimentari. La maggior parte degli antibiotici che usiamo oggi, infatti, hanno le loro radici nella natura. I ricercatori della Northeastern University di Boston, hanno inventato una metodologia che ha permesso loro di far crescere e studiare gli insetti e i loro microbi nella loro terra nativa. Hanno studiato e verificato circa

10.000 batteri e alla fine della loro ricerca la Teixobactina è risultata essere la sostanza antibiotica più promettente. Nei test effettuati su topi di laboratorio il farmaco ha ucciso una vasta gamma di batteri, compreso il MRSA ospedaliero. Le prove effettuate sui topi hanno mostrato che il farmaco era tossico per i batteri, ma non per i tessuti dei mammiferi, e i ricercatori ritengono, inoltre, che per i batteri sia improbabile avere la capacità a sviluppare una resistenza al teixobactin. Ovviamente ora saranno necessari test sull’essere umano che provino che la sostanza sia in grado di lavoratore anche nelle infezioni da batteri resistenti nell’uomo.


News

MATTONE DEL CUORE PRIMO OSPEDALE A MEDJUGORJE COME AIUTARE LE OLIMPIADI DEL CUORE

Cari pellegrini delle Olimpiadi del Cuore, lettori appassionati dei miei libri, telespettatori dei programmi TV e amici fedeli che ci seguite ogni giorno su www.paolobrosio.it - www.olimpiadidelcuore.it, Facebook e Twitter, finalmente ci siamo! Dopo il vostro grandissimo aiuto per l’operazione "Progetto Orfani ed Anziani - Nonni e Nipoti” a Vionica di Suor Kornelia, che stiamo ancora portando avanti con la costruzione della terza casa per anziani (le prime due, orfani e anziani, sono già finite grazie a voi), ora siamo pronti per il nuovo avvincente e meraviglioso progetto.

Portachiavi mattoncino "MATTONE DEL CUORE - PRIMO OSPEDALE DI MEDJUGORJE” Ecco come potete aiutarci indicando questa causale: "OSPEDALE MEDJUGORJE” Con una donazione al conto corrente delle OLIMPIADI DEL CUORE IBAN: IT 19 I 01030 01656 000002272778 PER EFFETTUARE LA DONAZIONE 5 x 1000: CODICE FISCALE DELL’ASS. ONLUS OLIMPIADI DEL CUORE: 96046960066 PER DONAZIONI SUL CONTO CORRENTE POSTALE: C/C POST. 1199820 Nota bene: inserire oltre alla causale anche i vostri dati per ricevere la RICEVUTA FISCALE "donazione, nome, cognome, via, c.a.p., comune, provincia".

MATTONE DEL CUORE E MATTONCINO DEL CUORE: a partire dai primi di dicembre 2014 come regalo di Natale, donate a tutti i mattoni del cuore (come soprammobile) e i mattoncini del cuore (come portachiavi), un’opera d’arte benedetta e firmata dal grande artista sacerdote della diocesi di Firenze don Silvio Zanelli e prodotta da Luigi Mariani, maestro del cotto fiorentino dell’Impruneta. Si tratta dell’immagine della visione profetica della Madonna che scende fra le guglie della Chiesa di Medjugorje.

Per ordinare prenotatevi a:

ASSOCIAZIONE ONLUS OLIMPIADI DEL CUORE Ufficio: 0584.752757, info@olimpiadidelcuore.it oppure direttamente l’impresa che produce il mattone (Mital Sas di Mariani Angelo e figli, di Luigi Mariani: info@terrecottemital.it - ufficio: 055/2011414).

SMS SOLIDALE:

su tutte le reti televisive italiane pubbliche e private andrà in onda lo spot con il numero solidale per raccogliere i fondi per l’ospedale. www.olimpiadidelcuore.it

Sprout la matita che germoglia Che cosa succede se invece di buttare i vostri mozziconi di matita, si possono piantare e farli crescere in qualcosa di delizioso, bello e divertente ma soprattutto ecologico? Si chiama Sprout, non si butta ma germoglia. Progettata da ingegneri e designer del Mit di Boston che hanno realizzato anche cartoline, biglietti d'auguri e segnalibri, tutti da seminare Basilico, salvia, timo, pomodoro, menta. I semi di 12 tipi, si trovano in una capsula all’estremità della matita.

Quando questa diventa troppo corta per essere usata, basta piantarla con la punta rivolta verso l’alto e innaffiarla. La capsula comincia a sciogliersi rilasciando i semi all’interno della matita: inizia così il processo di germinazione. "Sprout", la matita che si pianta (sprout in inglese significa «germoglio»), un'idea di un gruppo di ingegneri meccanici e designer di prodotto del Mit, il Massuchussets institute of technology, una delle università scientifiche migliori al mondo.

http://goo.gl/mZqYAz

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News

E-DURA, CYBER PROTESI PER LA SPINA DORSALE Un impianto flessibile, realizzato in silicone, oro e platino, può essere utilizzato per stimolare le cellule nervose del tessuto danneggiato. Il sogno dei dottori è consentire alle persone paralizzate di camminare nuovamente, utilizzando impianti che stimolano il midollo spinale, ma la tecnologia attuale non permette ancora di ottenere questo risultato, in quanto i dispositivi usati oggi provocano danni o infiammazioni ai tessuti nervosi. I ricercatori della Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) hanno forse trovato la soluzione al problema, realizzando una cyber protesi, denominata e-Dura. Gli scienziati francesi hanno testato l’impianto su topi paralizzati, consentendo loro di camminare. e-Dura è stato posizionato sotto la dura madre, la parte più esterna delle membrane che avvolgono l’encefalo e il midollo spinale. Questo piccolo dispositivo, flessibile ed estensibile, integra elementi elettronici che stimolano il midollo spinale nel punto danneggiato. Il substrato in silicone è ricoperto con tracce in oro che conducono elettricità, mentre gli elettrodi sono costituiti da microsfere in silicone e platino. Un microcanale permette di iniettare sostanze farmacologiche, in questo caso, neurotrasmettitori, che rianimano le cellule nervose del tessuto danneggiato.

quanto ha le stesse proprietà meccaniche della dura madre. La sua elasticità riduce al minimo l’attrito e quindi il rischio di infiammazioni. Il prototipo, testato sui topi, non ha causato nessun danno, nemmeno dopo due mesi. L’impianto non è solo biocompatibile, ma ha funzionato perfettamente, consentendo ai topi di riguadagnare l’uso degli arti posteriori dopo poche settimane di riabilitazione. e-Dura e-Dura dovrà ora essere testato sugli esseri umani, prima di diventare un dispositivo medicale pronto per la commercializzazione. L’impianto potrebbe essere utilizzato anche per monitorare gli impulsi elettrici del cervello in tempo reale, per l’epilessia e per il morbo di Parkinson.

A differenza dei tradizionali impianti superficiali, e-Dura può rimanere sul midollo spinale per un lungo periodo di tempo, in

Baby MAGAZINE

Salutare dedica a mamme e papà la rivista per poter meglio comprendere e affrontare il percorso della genitorialità, dalle cure mediche alla scelta dei migliori prodotti in commercio. Fornisce un servizio a 360 gradi che abbraccia tutti gli aspetti legati alla nascita e alla crescita di un figlio senza trascurare nessuna sfumatura. Valuta i prodotti per mamme e bambini favorendo una scelta consapevole. Si avvale della professionalità di medici, pediatri,

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Piace alla mamma, utile al bambino ginecologi, puericultori specializzati in infanzia e maternità, per discutere e confrontarsi. Le esperienze, i consigli dei nostri esperti sono un sostegno per quanti vivono questa meravigliosa esperienza.

Baby Magazine è distribuito in allegato

Scrivete, comunicate, informate su tutto ciò che riterrete opportuno divulgare, scambiamo idee e consigli, facciamo della rivista uno strumento informativo a disposizione di tutti.

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Il manipolatore affettivo e le sue maschere

dall’altruista al dipendente: queste le 10 principali tipologie di manipolatori psicologici.

L’identikit dei dieci manipolatori relazionali più pericolosi e come neutralizzarli.

Quelli che le donne incontrano ogni giorno e che le trasformano in vittime di molestie, stalking e talvolta peggio.

di Cinzia Mammoliti

Prezzo di copertina:

Dal bugiardo patologico al buon padre di famiglia; dal parassita al cyber vampiro; dall’uomo del mistero al salvatore; dalla finta vittima al mentore;

Dopo il successo de I serial killer dell’anima, uno strumento indispensabile per chi è vittima dei manipolatori.

Leggere

Editore: Edizione Sonda Formato 13x21 cm - Pagine 136 ISBN 978 88 7106 7230

€ 12,50

Cura delle malattie con ortaggi, frutta e cereali Salute e benessere dal mondo delle piante di Jean Valnet (Autore), M. G. Da Mosto (Traduttore)

Lo sapevate che il cavolo è un ottimo rimedio per il mal di schiena? Che la bronchite può essere curata con la carota? Jean Valnet ci introduce alla fitoterapia, la disciplina della medicina complementare che si fonda sull'uso delle piante, delle essenze e dei loro aromi nella cura delle malattie.

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€ 13,60

Copertina flessibile: 512 pagine Editore: Giunti Demetra (18 giugno 2014) Collana: Naturalmente medicina Lingua: Italiano ISBN-10: 8844043335 ISBN-13: 978-8844043339

Salute e benessere con gli oli essenziali di Camporese Alessandro

Il testo è rivolto a tutti coloro che vogliono approfondire l'utilizzo degli oli essenziali e conoscere il modo migliore di usarli in diverse situazioni quotidiane.

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Copertina flessibile: 154 pagine Editore: Tecniche Nuove (21 marzo 2003) Collana: Natura e salute Lingua: Italiano ISBN-10: 8848112803 ISBN-13: 978-8848112802

Piante officinali prontuario di Pedro Benjamin (Autore), Luigi Cristiano (Autore)

In un mondo dove tutto è artificiale e sintetizzato è estremamente piacevole conoscere i segreti di piante e rimedi che i nostri nonni conoscevano perfettamente e che noi abbiamo completamente dimenticato.

Copertina flessibile: 144 pagine Editore: Apogeo (26 agosto 2008) Collana: Urra Lingua: Italiano ISBN-10: 8850326319 ISBN-13: 978-8850326310

Prezzo di copertina:

€ 7,57

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News

Pencil Printer: stampare con un mozzicone di matita Vi abbiamo presentato tempo fa la rivoluzionaria Toshiba e-studio 306LP, ma se dobbiamo parlare di vera ecologia vi dobbiamo assolutamente mostrare la stampante da tavolo realizzata dai designer giapponesi Hoyoung Lee, Seunghwa Jeong e Jin-young Yoon. Il Pencil Printer è un progetto arrivato alla seconda versione. Come dice il nome del prodotto si tratta di una stampante che stampa utilizzando le tradizionali matite a grafite. Il procedimento è semplice: si inserisce la matita in un foro della stampante, questa la tempera, separa la grafite dal legno e ne usa la polvere per stampare, con l'estremo vantaggio che il foglio si può cancellare con una semplice gomma.

http://goo.gl/MTjyXY

L’occhio bionico che ridà la vista Dopo dieci anni di totale cecità a causa della retinite pigmentosa, una donna americana di 66 anni ha ricominciato a vedere grazie a un occhio bionico, denominato Argus II. Realizzato dalla società californiana Second Sight, l’operazione per l’impianto di tale sistema è semplice e apre la porta a nuove possibilità per curare la cecità. Nel mondo vi sono attualmnte 39 milioni di ciechi e 285 milioni di persone con problemi alla vista e l’americana Fran Fulton ormai non riusciva più a vedere da dieci anni. Ora, grazie al suo occhio bionico, la 66enne riesce a vedere nuovamente in bianco e nero, a bassa risoluzione e ha raccontato il suo stato emotivo durante un'intervista alla BBC. La tecnologia e la comprensione scientifica del sistema visivo migliorano anno dopo anno e pertanto le nuove tecniche per ridare la vista ai ciechi stanno finalmente progredendo. Negli Stati Uniti vi sono attualmente solo sei persone con l’occhio bionico Argus II ma i ricercatori sperano che in futuro il suo impianto venga esteso a molti altri pazienti. L’operazione è piuttosto semplice e non comporterebbe rischi. I medici necessitano infatti di qualche ora in sala operatoria per

inserire gli elettrodi in corrispondenza della retina compromessa, dopodiché il paziente torna a casa in giornata stessa. Dopo una settimana di riposo, l’occhio bionico Argus II viene attivato e, grazie al supporto di un paio di occhiali in cui è presente una videocamera simile a quella implementata negli smartphone, il paziente torna a vedere immagini in bianco e nero a bassa risoluzione (equivalente di 60 pixel). Grazie alla riabilitazione, il cervello inizia ad abituarsi alla nuova possibilità e la persona comincia a intravedere la forma delle cose e a distinguere il chiaro dallo scuro. http://goo.gl/4XXpoV

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L'energia è dentro di noi «Viviamo avvolti sospinti in una nuvola di gas. Siamo ospiti di un sistema armonico perfetto, unico del sistema solare, per vivere una grande illusione in un tempo intermedio». Queste le parole con cui il dr. Maurizio Insana introduce il suo libro "L’Energia è dentro di noi", uno studio-manuale sulla nutrigenomica, scienza che collega il cibo alla genetica dicendoci in particolare quali alimenti possono fare bene a ciascuno di noi. Questa una delle tantissime testimonianze di chi, grazie al suo aiuto ha ritrovato l’energia e il proprio corpo.

Era una mattina di luglio nell’anno 2014 e mi stavo preparando per assistere ad una delle giornate di formazione tenute dal Dr. Insana, quella mattina ero particolarmente preoccupata perché erano ricomparse da qualche giorno delle bollicine acquose sulle mie mani, la cosa più fastidiosa era che

mi procuravano un prurito così intenso che dovevo grattarmi continuamente a volte si laceravano e sanguinavano facendomi gonfiare le mani a tal punto che facevo fatica a chiuderle completamente. Era davvero diventato un problema serio perché questo fastidio mi impediva di svolgere il mio lavoro serenamente; sapevo che qualcosa "dentro di me" non stava più andando per il verso giusto, sapevo anche che ricorrere ai farmaci e ai cortisonici sarebbe stato per me solo un palliativo … volevo capire il "perché" mi accadeva questo! Durante la pausa il dr. Insana mi guarda e mi fa segno dicendomi: "si avvicini, venga qui… mi faccia vedere le sue mani", tra me e me dissi: "ma come ha fatto a capire da lì che ho un problema alle mani?" Dopo averle viste per qualche secondo mi chiese "ha anche prurito vero?" risposi di si e lui aggiunse: "infezione intestinale da intossicazione alimentare!". Tutto diventò chiaro in un attimo, avevo capito finalmente il perché mi accadeva tutto ciò; niente farmaci, mi scrisse su un foglio il tipo di alimentazione che avrei dovuto seguire per quattro settimane

tenendo conto dei miei orari dei miei gusti ma soprattutto mi diede delle "regole". In poche parole mi ha suggerito di fare quello che quotidianamente faccio sempre per gli altri…ascoltare…questa volta il mio corpo che per troppo tempo evidentemente ho ignorato stressandolo un po’ troppo! Dopo solo due giorni di "alimentazione restrittiva" le bollicine acquose sulle mie mani si erano completamente asciugate e dopo una settimana non erano neanche più visibili i segni delle lesioni! La mia vita è notevolmente migliorata, sento che le mie cellule hanno ripreso l’energia che avevano perso e non avverto più quella sensazione di stanchezza che rendeva le mie giornate particolarmente faticose, ho imparato a gestire la mia alimentazione ascoltando ciò che il mio corpo richiede. Grazie di cuore dr. Insana per avermi insegnato una lezione fondamentale: "nella vita per essere utili agli altri serve anche una buona dose di amor proprio". È proprio vero: "Quando la mente 'mente' il corpo rivela…" Roberta P. http://goo.gl/9WTHs2

Stampanti 3D per realizzare organi umani Ad ottobre una mostra al Science Museum di Londra ha presentato centinaia di oggetti realizzati con stampa 3d, tra questi componenti di aerei e veicoli, opere d’arte e di design e una vescica tridimensionale.

Operazioni che utilizzano le ossa stampate hanno già avuto luogo. Il materiale utilizzato per le riparazione ossee somiglia a un dentifricio in grado di indurirsi grazie all’acqua a temperatura di 37 gradi.

L’organo artificiale è rappresentativo della ricerca in corso che un domani rivoluzionerà la chirurgia e i trapianti. Kevin Shakesheff, professore in ingegneria dei tessuti presso l’Università di Nottingham, segue con partecipazione e passione la ricerca sulla riproduzione dei tessuti umani. "Sono ottimista sul fatto che la gente nel futuro guarderà a questo momento storico come all’inizio di nuova era per la medicina. La tecnologia di stampa 3d viene ora studiata per le applicazioni più semplici, come la riproduzione di ossa, tessuti tubolari e vasi sanguigni. Se lavoriamo duramente e siamo fortunati potremmo trasformare le tecniche di trapianto in modo da non dover più aspettare per una donazione".

La tecnologia in questione è ancora sotto osservazione: sarà possibile solo in futuro, mediante molteplici applicazione, constatare le possibilità di rigetto di tessuti biologici così prodotti. Tuttavia Shakesheff è certo che la stampa 3d sarà una tecnica fondamentale nella medicina del futuro.

Recentemente è stato realizzato un prototipo di orecchio umano. Altre sperimentazioni stanno dando ottimi risultati nella produzione di pelle e tessuto vascolare. Il team di Shakesheff sta attualmente lavorando su due progetti: uno per stampare le ossa e l’altro per ricreare un fegato. Mentre il secondo è ancora in fase embrionale, la produzione di ossa potrebbe essere utilizzato negli ospedali già entro 18 mesi.

http://goo.gl/QQ5gWF

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Benessere a cura di Fabio Basile Personal Trainer & Fitness Coach

Il mal di schiena è una di quelle cose, che tutti nella vita, almeno una volta provano. Il dolore compare e scompare senza apparenti motivazioni, crea disagi e molto spesso porta all’immobilità. Spesso la manifestazione del dolore dura poco, altre volte il dolore si cronicizza diventando fisso.

Una schiena in forma per il benessere Ma che cos'è il mal di schiena? Qualunque sia la causa o la frequenza dell'algia, il mal di schiena non è altro che un campanello d’allarme, un segnale che il corpo invia

al cervello tramite il dolore per indicare che qualcosa non funziona nel modo corretto a livello del rachide.

Come inizia? Può originare dal mal funzionamento o dalla lesione di una delle molteplici strutture che entrano in stretta correlazione con le funzioni della colonna. Tali eventi, traumatici e non, creano delle lesioni che possono interessare la muscolatura, i nervi, i dischi intervertebrali, i legamenti, le articolazioni. Non sempre queste lesioni danno un feedback doloroso, potrebbe anche accadere che una lesione risulti asintomatica. Il mal di schiena è una patologia multifattoriale perché la manifestazione del dolore è legata a numerosi fattori correlati che interessano non soltanto la sfera fisica, ma anche quella psicologica e sociale. La sfera psicologica e sociale è molto spesso sottovalutata, ha in realtà un ruolo molto importante nella comparsa del dolore. Gli stress, per via di un meccanismo nervoso riflesso, possono modificare la fisiologica tonicità muscolare, incrementandone la tonicità.

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Questo irrigidimento, riduce l'elasticità della muscolatura dorsale, e contribuisce alla comparsa del dolore. Stabilire le reali cause di questo disturbo multifattoriale è molto complicato, ma analizzando il soggetto, le sue abitudini e la sua attività lavorativa, si può arrivare a capire quali sono le cause scatenanti. Il mal di schiena infatti è più frequente in particolari categorie di soggetti, sono a rischio ad esempio i muratori, gli operatori agricoli, chi svolge lavoro sedentario in ufficio. I principali fattori di rischio sono correlati quindi alle abitudini di vita del soggetto, essendo le predisposizioni genetiche abbastanza rare. Il mal di schiena viene quindi identificato come una patologia che si acquisisce e insorge quando l'entità dell’evento traumatico supera la capacità di sopportazione e di compensazione della meccanica del rachide.


Prevenzione e Consigli Per questo motivo le strategie di prevenzione e trattamento del mal di schiena devono basarsi da un lato sulla riduzione delle sollecitazioni negative per la colonna e dall'altro sul rafforzamento delle strutture che la sostengono. Per ridurre i carichi che gravano sulla colonna si consiglia di: apprendere la corretta tecnica di sollevamento dei carichi, con gambe piegate, bacino arretrato, busto eretto e carico vicino al corpo; evitare le posizioni scorrette mantenute a lungo; indossare calzature adeguate. Per migliorare il grado di trofismo muscolare e di efficienza delle strutture che

Da tali considerazioni si evince che il movimento ha un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel trattamento delle patologie della colonna. Anche i medici indirizzano i pazienti affetti da questa sintomatologia dolorosa alla pratica regolare di attività motoria, finalizzata soprattutto alla riduzione del peso corporeo e al miglioramento della tonicità muscolare. Tutto passa quindi attraverso l’attività motoria, l'obiettivo primario di qualsiasi programma di esercizi rivolto alla prevenzione o al trattamento del mal di schiena è quello di intervenire a livello della muscolatura addominale, spinale, lombare e ischiocrurale, per renderla in base alla problematica da affrontare, più tonica, elastica, allungando o contraendo la muscolatura in misura adeguata. L’attività motoria è importante nell’aiutare a mantenere una buona postura nel corso della giornata e nel proteggere la colonna da sollecitazioni eccessive, inoltre grazie alla liberazione di endorfine, allevia il dolore e accelera il recupero migliorando la vascolarizzazione e l'ossigenazione dei tessuti. Oltre a questo le endorfine contribuiscono anche a migliorare l'umore e a scaricare gli stress. L'aumento del metabolismo basale e del conseguente consumo calorico favorisce la riduzione del peso prevenendo le patologie da sovraccarico della colonna. L’attività fisica è importante, ma non tutti gli sport sono ideali, sebbene tutti gli sport, siano in grado di migliorare le condizioni fisiche del soggetto sano, chi ha un problema più o meno grave deve obbligatoriamente valutare la disciplina più idonea.

mantengono in asse il rachide, proteggendolo da traumi, consentendo il miglioramento della postura, grazie a fenomeni di compenso, si consiglia di: praticare attività fisica adeguata regolarmente; mantenere il peso corporeo nella norma; evitare gli stress.

Esistono quindi delle regole per la prevenzione da seguire per evitare che l'attività fisica crei ulteriori traumi, indispensabile è scegliere comunque uno sport adatto al proprio livello di preparazione fisica. Chiaramente l’ideale sarebbe la ginnastica posturale e correttiva, ma anche attività come yoga e pilates se fatte in un rapporto personal posso essere molto utili. Le dinamiche che danno origine alle algie vertebrali vanno valutate da personale specializzato, che a partire dai sintomi, individuerà le probabili cause del dolore rendendo possibile stabilire un percorso rieducativo mirato.

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Benessere

Strategie della remise en forme! Dopo i banchetti delle feste, è meglio cominciare il 2015 con buoni propositi, rimodellando le forme a prova di spiagge estive.

Ritorna la linea e va via la cellulite! Inutile girarci troppo attorno: durante le feste non si rinuncia a qualche vizio in più e a tavola si esagera, talvolta anche con la giusta soddisfazione! Ma quando arriva il nuovo anno che secondo il noto detto apre ad una "vita nuova" giunge anche la consapevolezza che eccessi e calorie vadano depurati, per sentirsi meglio, tornare in forma e prepararsi ai bikini estivi. Ecco dove dedicarsi ad una perfetta remise en forme!

Il privilegio di un massaggio alla Madreperla d’ostrica è il desiderio di benessere possibile nel centro wellness bio Romantik Hotel Mulino Grande di Cusago (MI), gioiello di ecodesign del Parco Agricolo Sud, a pochi km da Milano e dall’Expo 2015. La BioSpa Medicallife propone a chi vuole rimodellare forme e spirito il Programma detossinante rimodellante. Oltre al massaggio alla Madreperla d’ostrica, sono previsti 4 fanghi detossinanti anticellulite, un prodotto autocura pancia-fianchi e 2 integratori detossificanti. Per informazioni: Romantik Hotel Mulino Grande Via Cisliano 26 - Cusago (Mi) - Tel. 02.90390731 - www.romantikhotels.com/Milano

Meno centimetri, più piacere! Eliminare quei centimetri di troppo al girovita lievitati durante le vacanze di Natale è possibile grazie al programma strong e specializzato delle Terme della Salvarola, sulle colline di Modena.

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Per arrivare tranquille alla prova costume c’è la proposta "Meno centimetri più piacere", che prevede 2 notti in camera doppia con trattamento di pensione completa, ma a base di pasti light e salutari, pat (mix di erbe officinali ed amminoacidi con alto valore proteico) e decotti personalizzati.

Per informazioni: Terme della Salvarola - località Salvarola Terme sulle colline di Modena Tel. 0536.871788 www.termesalvarola.it/balnea


Più detox, più energie.

Nell’esotica ed originale CXI Spa del Lido Palace di Riva del Garda(TN), gioiello della sponda trentina del Lago di Garda, si possono vivere 3 giorni dedicandosi completamente all’armonia del corpo e dello spirito, per cominciare il 2015 con una rinnovata energia. Il pacchetto "Detox del nuovo anno" prevede per il primo giorno un trattamento drenante e detossinante con esfoliazione al sale e zenzero, e un massaggio Akua di 50 minuti sul lettino ad acqua con oli essenziali drenanti e pompaggi linfatici, ottimi soprattutto per le gambe. Il secondo giorno si continua con l’idromassaggio stimolante agli oli essenziali, per detossinare i tessuti e drenare in profondità (5 Elements Bath, per 20 minuti).

Trattamento corpo CXI all’uva bianca di 80 minuti, che grazie alla manualità delle terapiste e ai cosmeceutici a base di caffeina e carnitina dona un effetto snellente e drenante, rinforzato dai benefici antiossidanti dell’uva bianca. L’ultimo giorno detox è dedicato alla riflessologia plantare: per 45 minuti i punti riflessi organici del piede vengono stimolati in modo da spronare il metabolismo basale e creare un effetto riattivante del drenaggio. Infine, c’è il trattamento rettilarium corpo di 50 minuti che ha un effetto drenante e rassodante, per compattare la pelle rendendola elastica e morbida al tatto e per rigenerarla in profondità. Per informazioni: Lido Palace - Viale Carducci, 10 - 38066 Riva del Garda (TN) Tel. 0464.021899 e Fax. 0464.021800 - www.lido-palace.it

Silhouette da urlo! Bellezza e benessere sono le parole magiche di Dolasilla, principessa della tradizione dolomitica a cui sono dedicati 5 piani di wellness all’interno di un Castello dal quale uscire sentendosi come nuovi dove, si può seguire il programma "Health & Slim – body styling" pensato per ritemprare il fisico in 5 giorni, con risultati visibili già da subito. Tanti sono anche gli sport, escursioni e i programmi fitness da poter fare nel resort. Nella palestra del Castello sono a disposizione degli ospiti attività cardio fitness in gruppo, ginnastica come circuit training, gambe-glutei e addominali, acquagym, ginnastica dolce, therabandgym, stretching, qi gong, meditazione, ginnastica per la schiena e pilates. Per informazioni: Excelsior Resort Via Valiares, 44 - 39030 San Vigilio di Marebbe (BZ) - Tel. 0474.501036 www.myexcelsior.com

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Educazione Motoria a cura della dr.ssa Carlotta Berti Educatrice Motoria

Come sciogliere cervicale e collo Mobilizzazione e stretching del rachide cervicale Prendersi cura del proprio collo per evitare dolori cervicali ogni volta che cambia la stagione o che si fanno lavori pesanti.

Quanti di noi possono dirsi indenni da dolori al collo e alla cervicale? Possiamo dire nessuno, anche perché il collo è spesso sede di accumulo di grosse tensioni muscolari e rigidità articolari dovute a posture scorrette sul lavoro, da stress e ansia, da sovraccarico, da artrosi ecc. Altra domanda: quanti di noi sanno che eseguendo 15 minuti di esercizi specifici al giorno questi dolori possono notevolmente attenuarsi? Molti ne sono sicuramente consapevoli, ma comunque non si prendono il tempo per farlo. Innanzitutto la mattina appena svegli bisognerebbe potersi fermare qualche istante seduti sul letto facendo un po’ di mobilizzazione articolare: qualche semplice rotazione delle spalle in avanti e indietro ed esercitarsi ad eseguire con la punta del naso dei cerchi nell’aria per preparare il distretto collo e cervicale ad esercizi più mirati.

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Anche delle banali rotazioni del collo posso risultare molto utili se eseguite lentamente: partendo con la testa centrale, quindi guardando dritto davanti a noi, espirare e ruotare il capo da una parte, inspirare e tornare centrali. Alternare la rotazione lenta a destra e sinistra per circa 3 volte. 6 secondi per espirare e ruotare la testa ed altri 6 secondi per inspirare e tornare centrali. Poi si passa a delle semi rotazioni basse della testa, vale a dire girare la testa verso la spalla destra e piegare il collo appoggiando il mento sulla spalla: espirando lentamente bisogna percorrere con il mento tutto il petto fino ad arrivare ad appoggiarsi sulla spalla sinistra. Così anche nell’altro senso di rotazione. In inspirazione rimaniamo fermi nella posizione laterale.

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Semi rotazione bassa perché lo sguardo è sempre rivolto al pavimento, mai sollevato al soffitto. Anche qui sono sufficienti 4/5 rotazioni per lato. A questo punto possiamo passare alle semi rotazioni alte seguendo lo stesso principio di prima, ovvero respirazione ed esecuzione del movimento molto lento, si parte sempre con il mento appoggiato sulla spalla destra e questa volta, in espirazione, si disegna un semicerchio con il mento fino ad arrivare ad appoggiarsi sulla spalla sinistra. In inspirazione stiamo invece fermi. Detto fatto, abbiamo impegnato circa 7/8 minuti della nostra mattinata, ce ne possiamo sicuramente permettere altrettanti e aggiungiamo dunque altri due esercizi di allungamento e stretching. Il primo consiste nella flessione laterale del collo per cui, partendo dalla posizione centrale, ogni volta che butto fuori l’aria piego lateralmente il collo cercando di avvicinare l’orecchio alla sua spalla, e quando prendo l’aria torno lentamente al centro. Alternando la flessione del collo a destra e sinistra possiamo eseguirne 5 per lato. Step successivo: medesimo esercizio ma, dopo aver avvicinato l’orecchio alla spalla, appoggio la mano sull’ orecchio libero (se siamo con la testa china a destra l’orecchio libero è il sinistro e viceversa) cercando di forzare la flessione del collo e spingo il braccio libero lontano dalla testa. Il tutto mentre butto fuori l’aria molto lentamente, quando invece prendo l’aria libero la testa e torno centrale. Il tempo impiegato per eseguire questi esercizi è circa di 12-15 minuti e l’ideale sarebbe farli tutte le mattine; garantisco che anticipare un attimo la sveglia in questo caso conviene! Buon lavoro.


Naturopatia a cura di Giovanni Tomasino - Naturopata

La ritenzione idrica I consigli che darò non sono sostitutivi a una cura medica, ma complementare ad essa e prima di cominciare, anche per una tisana, parlatene col vostro medico curante. Cosa bisogna fare per eliminare i liquidi in eccesso? Occorre un cambiamento di stile di vita e attenzione all'alimentazione. Una ritenzione idrica a volte definita edema, è più frequente nelle donne, per motivi ormonali, specialmente in periodo premestruale o in menopausa. Si manifesta con gonfiore delle caviglie, dei polsi e delle dita, rendendo a volte difficile estrarre gli anelli dalle dita e, in casi più gravi può anche interessare le cosce e la zona lombare. Quali sono le cause? La causa della ritenzione idrica può essere dovuta a uno stile di vita inadeguato, un'alimentazione scorretta e una condotta di vita sedentaria. Per quanto riguarda l'alimentazione la prima cosa da fare, anzitutto, è ridurre l'introduzione di sale, sia usandone poco e con parsimonia, sia eliminando i cibi che ne sono ricchi, tra questi gli alimenti pronti e confezionati in cui sono presenti sale e aromatizzanti. Occorre porre molta attenzione anche all'assunzione di dolci: in medicina tradizionale cinese i dolci sovraccaricano la milza che metabolizza i liquidi e "l'umidità", fattore quest'ultima che genera l'eccesso idrico. Bisogna ridurre o se possibibile eliminare l'uso di zuccheri raffinati, se proprio vogliamo usare dolcificanti è preferibile ricorrere allo sciroppo d'acero o allo zucchero di canna

che essendo meno solubile viene assunto in quantità ridotta. Tè e caffè è meglio assumerli possibilmente senza zucchero e questo, tra l'altro, dà la possibilità di apprezzarne meglio il loro sapore. Se non possiamo fare a meno del dolce consumiamolo al massimo una volta alla settimana. Porre attenzione anche all'uso di dolcificanti in special modo la saccarina. Per combattere la ritenzione, via libera invece ai cibi ricchi di potassio, che facilitano l'eliminazione del sodio e dei ristagni. Il potassio è presente in grande quantità nelle prugne secche, nelle pesche, nelle albicocche e nelle banane, che vanno assunte con cautela nei soggetti con trigliceridi elevati, è altresì presente nei fichi, datteri e pistacchi. Preziose anche le noci, le arachidi e le nocciole con la loro azione preventiva sulla degenerazione delle cellule cerebrali. Anche alcune verdure sono ricche di potassio: rucola, indivia, spinaci, cavolini di Bruxelles e patate. È consigliabile bere almeno un litro e mezzo d'acqua al giorno perché facilita la depurazione dalle scorie. L'acqua per stimolare il metabolismo idrico dev'essere iposodica possibilmente oligominerale e non gasata. Le acque oligominerali, oltre a essere assorbite in modo ottimale dallo stomaco, depurano fegato e reni, facilitando così l'eliminazione delle tossine. Per rendere più efficace l'effetto drenante dell'acqua occorre berla lontano dai pasti, così lo smaltimento delle scorie e della ritenzione risulta più veloce ed efficace.

L'assunzione giornaliera di un adeguato quantitativo di acqua, dev'essere accompagnata da una dieta sana e al riparo dagli eccessi di condimento, usare preferibilmente gli aromi del timo e dell'origano che stimolano lo smaltimento dei ristagni di liquidi. Nell'alimentazione non deve mai mancare il tarassaco, ipocalorico, nutriente e drenante. Cotto o crudo, aiuta a smaltire i cuscinetti localizzati e soprattutto depura il fegato. Ha un elevato potere diuretico, è particolarmente ricco di vitamine e minerali, ricchissimo di carotenoidi (più delle carote). È anche conosciuto come dente di leone per l'aspetto seghettato delle sue foglie e abbonda nei prati. Va assunto almeno per un mese, una volta al giorno, può essere mangiato: in insalata, oppure dopo averlo condito con olio, aceto e aglio a tocchetti, oppure da solo o mescolato ad altre insalate condito con olio, limone e peperoncino. Si può assumere anche sotto forma di decotto o tintura madre. Come preparare il decotto: occorrono trenta grammi di piante di tarassaco e trenta grammi di radice di gramigna: far bollire un cucchiaio del composto in 2,5 dl di acqua per sette - otto minuti, lasciar riposare per dieci minuti, filtrarlo e spremere bene le erbe. Bastano due tazze al giorno per quindici giorni. Se invece vogliamo assumere la tintura madre di tarassaco: 30 gocce due volte al giorno.

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Sessuologia a cura della dr.ssa Teresita Forlano Psicologa Sessuologa

Benessere e sessualità nella coppia

Il sesso fa bene al corpo e all’umore. I vantaggi per la salute di un rapporto appagante

Il nostro organismo ha bisogno di una buona attività sessuale per mantenersi in salute, come di dormire, bere, mangiare.

In alcune fasi della vita, poi, l’attività ormonale prodotta dalla sessualità aiuta a conservare la giovinezza, la salute e la bellezza. Migliora la qualità della vita, in termini scientifici, consente il corretto funzionamento del sistema psiconeuroendocrino. Il buon sesso è come una droga benefica. Gli ormoni rilasciati quando si vive una passione hanno effetti positivi sull’umore e sul fisico. Provare piacere a letto produce endorfine, sostanze che danno una sensazione di benessere e contrastano diversi disturbi dell’umore. Una buona attività erotica può prevenire la depressione, che infatti spesso colpisce le donne che pur essendo in coppia non hanno più una vita sessuale. In uno stato mentale positivo, anche le difese immunitarie ne escono rafforzate.

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L’incidenza di episodi infiammatori e infettivi, grazie all’alto livello di ossitocina prodotto dall’orgasmo, si riduce. L’attività sessuale può contrastare alcuni sintomi della sindrome premestruale perché l’eiaculazione maschile è in grado di regolarizzare un ciclo "ballerino". I capelli e la pelle risplendono; il tono muscolare migliora, la colonna vertebrale si mantiene elastica. Il sesso può essere definito un farmaco miracoloso: antidepressivo naturale, che rinforza il sistema cardiovascolare ed è imbattibile contro il mal di testa. Non ha controindicazioni e possiamo considerarlo un rimedio decisamente casalingo. Ma come assumerlo per otenere i massimi benefici? Per una perfetta funzionalità dell’organismo e

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quindi per il benessere, la dose raccomandata è un minimo di 2 volte alla settimana. Alcune indagini suggeriscono di non superare le 3 volte alla setimana per non indebolire troppo l’organismo. Altrettanto suggeriscono di consumare gli amplessi preferibilmente al mattino, per trarne maggiori benefici. Le donne possono aumentare la posologia a piacere: uno studio del Women’s Health Programme australiano sostiene che ottimismo, buonumore e vitalità sono presenti nelle donne che ottengono 1 orgasmo al giorno rispetto a quelle che ne hanno 2 al mese. Per sfruttare le potenzialità terapeutiche cardiovascolari del fare sesso, il rapporto ideale dovrebbe durare almeno 30 minuti. Quando è necessario, in seguito a piccoli traumi, scottature, mal di testa e dolori in generale, applicare le mani del partner sulla zona, oppure farsi a lungo accarezzare, il disagio fisico sarà percepito meno. L’effetto analgesico delle carezze è stato confermato dai ricercatori dell’Università della California. Per le donne che sono in menopausa è suggeribile aumentare gli incontri sessuali col partner: se a 20 anni non si fa sesso per qualche settimana, non accade nulla; dopo i 40, invece, avere una vita erotica diviene sempre più importante per attivare gli ormoni giusti per questa fase. Per gli uomini l’uso dei genitali protegge la loro funzione; la regolare espressione sessuale diminuisce il rischio di disfunzione erettile.


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Epidemiologia a cura della dr.ssa Roberta Melillo Farmacista

Ebola è un virus a RNA, composto da soli 7 geni, famiglia Filoviridae, come il virus Marbour, e va incontro a mutazioni non particolarmente rapide. È stato isolato per la prima volta da campioni di sangue infetto provenienti da Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo nel 1976 e nel Sud Sudan.

Fonte Direzione generale della prevenzione Organizzazione mondiale della sanità (OMS) Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). AIFA. EMA.

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Cos'è il virus Ebola e quali sono i sintomi? Sono stati identificati 5 ceppi diversi del virus, di cui 4 letali per l'uomo. È ritenuto per pericolosità un arma di terrorismo biologico. Nell'epidemia in atto l’Oms ha calcolato una letalità variabile dal 25 al 90%.

Da dove proviene ebola? Sorgenti d'infezione.

Il serbatoio naturale del virus è un chirottero, il pipistrello della frutta che vive nelle foreste tropicali; il virus in questi animali non dà sintomi. In Africa è stato documentato il contagio all'uomo per antropozoonosi attraverso il fenomeno del bush meat contratto con carni infette di animali selvatici, scimmie antropomorfe, antilopi e porcospini vivi o morti. Il fenomeno si è aggravato da quando compagnie occidentali e cinesi sono penetrate nella giungla per il disboscamento e la ricerca di fonti di minerali. Mangiando la carne di questi animali gli uomini possono essere rapidamente contagiati. Solitamente è virulento e se colpisce anche poche persone di un villaggio si diffonde rapidamente. È stato calcolato che un malato infetti mediamente 2 persone.

Chi è più a rischio? Durante un’epidemia le per-

sone a più alto rischio di infezione sono: gli operatori sanitari, familiari o persone a stretto contatto con pazienti infetti o con i defunti, cacciatori nella foresta pluviale. Sono necessarie ricerche per capire se le persone immunocompromesse o con patologie, siano più suscettibili a contrarre l’infezione. L'esposizione al virus può essere controllata attraverso l'uso di misure protettive di prevenzione primaria in strutture sanitarie. Eventuali casi sospetti in base al D.M. 15/12/1990 avendo classificato Ebola in Classe I Malattie Infettive per le quali si richiede segnalazione immediata devono essere comunicati con obbligo di notifica dal centro medico all'autorità sanitaria più vicina senza indugio. Cure mediche immediate sono essenziali per aumentare il tasso di sopravvivenza dalla malattia e anche per controllare la diffusione della stessa.

Epidemiologia

A ottobre 2014 sono stati registrati casi di contagio da virus Ebola e decessi (mortalità 46%) per la maggior parte localizzati nell'Africa Occidentale.


6 Chiunque rientri da un viaggio compiuto negli ultiEcco in forma di decalogo mi 21 giorni in un’area epidemica o sia stato a contatto cosa sapere sull'epidemia con un caso di Ebola negli ultimi 21 giorni, in caso di di sintomi riconducibili alla malattia (febbre e cosa fare in caso di rischio comparsa superiore a 38,6°C), deve subito contattare telefonicail proprio medico curante o la struttura ospeda1 In Italia non sono stati registrati casi di trasmissio- mente liera più vicina.

ne del virus Ebola.

2 In generale in Europa, il rischio di un'epidemia è improbabile. 3

Le autorità sanitarie pubbliche dell'Unione europea possono rilevare e confermare in modo efficiente i casi di Ebola e quindi prevenire la sua diffusione. Casi isolati secondari si sono verificati negli Usa e in Spagna tra gli operatori sanitari.

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Il virus Ebola non è contagioso come, per esempio, quello dell'influenza, poiché non è trasmissibile per via aerea. Si trasmette attraverso il contatto diretto con fluidi corporei o oggetti contaminati da fluidi corporei di persone malate. Anche il rischio di trasmissione secondaria in contatti stretti e personale sanitario è molto bassa se sono rispettate le procedure di sicurezza.

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Chi rischia di più sono gli operatori sanitari e il personale delle organizzazioni umanitarie non governative, che forniscono assistenza e cure mediche nelle zone colpite da Ebola.

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La persona che ha avuto un contatto con un caso di Ebola deve comunicarlo immediatamente al proprio medico curante o alla propria Asl per la profilassi adeguata.

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I medici, gli infermieri e i volontari delle organizzazioni non governative al rientro dai Paesi epidemici seguono un protocollo di sicurezza prestabilito. Il responsabile della missione deve certificare l'assenza di esposizione al rischio del volontario oppure che abbia completato il periodo di sorveglianza sanitaria prima di mettersi in viaggio. Il rientro in Italia è tracciato. Un nuovo controllo sanitario è previsto all'arrivo nell'aeroporto italiano.

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La rete sanitaria delle emergenze ha in atto protocolli per la gestione e il trasporto in sicurezza del caso sospetto in strutture ad alto isolamento.

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La diagnosi e il trattamento precoci aumentano la sopravvivenza.

www.salute.gov.it/ebola Secondo Medici Senza Frontiere l’epidemia 2014 ha avuto inizio in un villaggio vicino a Guéckédou, Guinea, dove la caccia al pipistrello è comune. I Paesi più colpiti sono stati Guinea (25/3/14), Sierra Leone (26/03/14), Liberia (31/3/2014) e Nigeria (agosto 2014). Un focolaio in Congo si è esaurito grazie alla messa in atto di misure di sorveglianza. L’08/08/2014 l’OMS ha affermato che l’epidemia EVD costituisce un caso di rischio sanitario internazionale. Il 30/07/2014 1° caso a Dallas, Texas. Il 06/10/2014 un caso autoctono in Spagna. L’OMS dichiara libero dalla trasmissione di EVD il Senegal, il 20/10/2014 la Nigeria.

Sintomi

EVD provoca un serie complessa di sintomi, alcuni confondibili con la Malaria che portano gli operatori sanitari non attenti alle procedure standard di profilassi per la cura di un malato a sottovalutare gli stessi. L'infezione da virus Ebola provoca una febbre emorragica. All’esordio i sintomi caratteristici sono: rialzo della temperatura, artralgia, tremori, meno precoci: diarrea, debolezza, mal di testa, dolori addominali, vomito. Il virus attacca le cellule del sistema immunitario che portano l'infezione al fegato, alla milza e ai linfonodi. Dopo circa 5 giorni possono comparire sfoghi cutanei sul viso, sul collo, sul dorso delle mani, ematomi, dolori al petto, sanguinamento da occhi, orecchie, naso, bocca e mucose. Solitamente dopo 5-7

giorni compaiono sanguinamenti a carico del tratto gastrointestinale (ematemesi e melena), ematuria, menometrorragie, convulsioni e disfunzioni multi-organo. Il periodo di incubazione (dal momento del contagio all’insorgenza dei primi sintomi) dura da 2 a 21 giorni, arco di tempo a cui fa seguito l'esordio improvviso dei sintomi (in media 6-10 giorni). Questa è anche una delle ragioni che limita la diffusione della malattia. La morte è fulminante e sopraggiunge nello stesso periodo (2-21 giorni).

Trasmissione

Il virus Ebola si trasmette per antroponosi agli uomini attraverso il contatto diretto con i fluidi corporei: muco, secrezioni, sangue, feci, sudore, urina, vomito, saliva, sperma e lacrime.

Le vie di ingresso del virus sono mucose, ferite sulla pelle, occhi, puntura di aghi infetti e oggetti appuntiti, trasfusioni, trapianto d'organo, per via sessuale e maneggiando cadaveri; non si trasmette per via aerea. Il contagio si verifica solo quando si palesano i sintomi e il virus raggiunge una concentrazione sufficiente nei fluidi. Il personale medico sanitario deve attenersi a rigidissime misure igieniche e dotarsi di una serie di dispositivi di protezione individuale usa e getta come mascherina a pieno facciale con filtro, guanti in nitrile, tuta impermeabile in polipropilene interno e polietilene esterno con nastro adesivo termosaldato, copricapo, presidi per gli occhi, occhiali in policarbonato. Dare la mano o stare a distanza ravvicinata con una persona malata, se privi di protezione, Salutare 21


Epidiomologia

potrebbe rivelarsi pericoloso. Il virus Ebola non è particolarmente resistente agli agenti atmosferici, viene ucciso facilmente da sapone, candeggina, luce solare, ma può vivere alcune ore all'esterno dell'organismo. Per questo motivo il contagio può avvenire anche sfregandosi il viso e gli occhi o la bocca se si toccano vestiti, lenzuola, oggetti (cellulare, maniglie, tastiera di bancomat) su cui si è depositato il fluido corporeo di una persona infetta; oppure mangiando il cibo del malato. Gli uomini, guariti dalla malattia, possono ancora trasmettere il virus a partner attraverso lo sperma, per un massimo di 7 settimane dopo la guarigione.

Diagnosi

L'aspecificità dei sintomi iniziali rende difficile diagnosticare l'infezione da virus Ebola nei primissimi giorni. Per la conferma di laboratorio occorre un esame del sangue finalizzato all'identificazione del genoma virale, di antigeni virali o di anticorpi contro il virus [Antibody-capture enzyme-linked immunosorbent (ELISA)test, test di rilevamento dell’antigene, test di neutralizzazione del siero, Reverse Transcriptase polymerase chain reaction (RT-PCR)]. Non esistono medicinali e vaccini approvati contro Ebola. Eventuali casi sospetti devono essere segnalati e la procedura prevede l'isolamento del paziente per 21 giorni. Nei malati, al momento si utilizza un protocollo di reidratazione, con apporto di fluidi ed elettroliti endovena, trasfusioni di anticorpi ottenuti dal sangue di pazienti guariti e antidolorifici, ossigenazione adeguata per sostenere le funzioni vitali e consentire al sistema immunitario di reagire. Alcune persone riescono a sopravvivere se opportunamente supportate come il caso del medico italiano. Nei casi in cui i pazienti non muoiano, si produce un miglioramento dopo una decina di giorni. In diversi laboratori sono allo studio farmaci e vaccini sperimentali. Il vaccino sperimentale utilizza come vettore un adenovirus modificato di scimpanzé affetto da raffreddore. Agisce provocando la reazione del sistema immunitario che non consente all’infezione di diffondersi nel corpo. Medicinali sperimentali hanno mostrato risultati in laboratorio.

La sperimentazione sull’uomo è stata

accelerata, sotto il controllo dell’Organizzazione 22 www.salutare.info

COS'È IL VIRUS EBOLA E QUALI SONO I SINTOMI? mondiale della sanità, per far fronte all’esplodere dell’emergenza dell’epidemia di Ebola. Se la sperimentazione avrà successo e dopo il via libera dell’Oms, si estenderà a un campione più vasto rispetto al primo di volontari, la tempistica per il passaggio a una produzione del vaccino sarà questione di pochi mesi.

Il "candidato vaccino" l’anti-Ebola italiano

L’anti-Ebola italiano classificato dall’OMS come cAd3-ZEBOV, prodotto nei laboratori a Pomezia, è nato dalle ricerche della Okairos, una società biotech indipendente italiana con casa madre a Basilea in Svizzera e laboratori a Pomezia e Napoli che lavora su nuovi tipi di vaccini.

È partito il braccio sperimentale sull’uomo:

negli USA, in Europa - in Gran Bretagna su 60 persone presso l’istituto Jenner dell’Università di Oxford – e in Africa su 40 persone tra Mali e Gambia: è la Fase 1 di sperimentazione su volontari sani appartenenti a 3 diversi ceppi continentali di popolazione. La Fase 2 potrà essere sperimentata nelle zone infettate per fornire protezione al personale sanitario. Di fronte all’emergenza Ebola è stato costituito un consorzio cui partecipano con Okairos e Glaxosmithkline, il NIH statunitense, l’Oms, l’MRC britannico. L’ altro vaccino rVSV-ZEBOV è stato sviluppato dalla Public Health Agency canadese a Winnipeg. I farmaci somministrati alle persone affette da Ebola sono stati il siero sperimentale biotecnologico ZMapp, studiato già nel 2012 su cavie, l’antivirale sperimentale Brincidofovir che ha come indicazione terapeutica il citomegalovirus e adenovirus in America e lo sperimentale farmaco inibitore Tkm-Ebola canadese e il BCX4430, analogo nucleoside inibitore della RNA Polimerasi virale.

Modalità per prevenire l'infezione da virus Ebola, consigli ai viaggiatori

Al fine di prevenire l'infezione e limitare o interrompere la trasmissione si deve evitare: il contatto diretto con i fluidi corporei di un paziente o di un cadavere e con oggetti che potrebbero essere stati contaminati; di consumare selvaggina non cotta; i rapporti sessuali non protetti. Tuttavia, se nel giro di alcune settimane dopo il soggiorno in una zona tropicale epidemica compaiono febbre, spossatezza immotivata, diarrea o altri sintomi gravi, si deve subito contattare l’assistenza medica e indicare i luoghi visitati per accertamenti e cure urgenti, avvertendo la struttura medica per telefono prima di recarvi, per consentire al personale medico di utilizzare gli opportuni dispositivi di protezione al vostro arrivo. Negli ultimi mesi del 2014 sono stati segnalati casi sospetti in Italia, in base ai criteri indicati da OMS e Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), quali l’insorgenza di alcuni sintomi e la provenienza geografica da aree affette, risultati negativi ai test di laboratorio per virus Ebola. Sono state attivate tutte le procedure previste dalle circolari emanate dal nostro Ministero, in linea con le indicazioni internazionali e recepite a livello regionale, tra le quali l’invio di campioni biologici all’INMI Spallanzani di Roma per le prescritte analisi di laboratorio, che mirano alla tutela del personale sanitario e della collettività.

Il Ministero della Salute italiano e la rete

sanitaria delle emergenze ha dato disposizioni per il rafforzamento delle misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali e ha messo in atto protocolli per la gestione e il trasporto in sicurezza del caso sospetto in strutture ospedaliere ad alto isolamento.


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Salutare 23


Psicologia a cura della dr.ssa Ilaria Boaglio Psicologa Clinica

Solitudine e terza età Nelle passate generazioni gli anziani occupavano un ruolo di primo piano all’interno della famiglia, gli venivano riconosciute autorità, esperienza e saggezza. La famiglia post-moderna in cui viviamo, costituita solo dai coniugi e i loro figli, è invece meno vincolata a legami con altri familiari.

L'aumento della popolazione anziana rappresenta un fenomeno importante della nostra Società.

La solitudine accompagna spesso l’anziano. Si tratta di quella solitudine che isola la persona e la fa sentire sola e abbandonata proprio da coloro da cui s’attenderebbe di essere invece amata, quella che svuota di senso le giornate, innescando o alimentando un disagio psicologico che può sfociare in ansia e depressione. Questo isolamento viene dalla mancanza di attività, dal trovarsi soli per lunghe ore della giornata, spesso in compagnia esclusivamente di altri anziani. L’anziano ha bisogno di una figura affettivamente significativa che ascolti la sua storia colmando eventualmente le lacune esistenti, o che gli rammenti il suo vissuto, tante e più volte, per mantenere viva una traccia, conservare un ricordo.

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scrivi a: psicologia@salutare.info

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Solitudine, psicologia e vecchiaia, indicano appunto il rischio di una perdita di significato sociale e affettivo della vecchiaia: l’anziano, soprattutto dopo la morte del coniuge, rischia di rimanere fortemente isolato da figli, nipoti e altri familiari più giovani, troppo distanti in termini reali ed affettivi. Gli anziani vengono considerati i soggetti più esposti al rischio della solitudine sia perché con la

cessazione dell’età lavorativa essi subiscono una perdita di ruolo sociale che a sua volta genera un forte senso di inutilità e di frustrazione; sia perché la perdita del coniuge e l’allontanamento dei figli ormai adulti fa sì che gli anziani perdano dei punti di riferimento fondamentali all’interno del nucleo familiare e si sentano spaesati in una società così estranea e diversa da quella in cui un tempo sono cresciuti ed in cui hanno trascorso gran parte della loro esistenza. Possono sentirsi soli pur vivendo in famiglia e non soltanto, come siamo abituati a credere, negli ospizi, nelle case di riposo. La solitudine, infatti, colpisce anche gli anziani che, pur inseriti in nuclei numerosi, vivono di fatto l’isolamento affettivo e l’emarginazione quando la convivenza con i congiunti crea problemi e frustrazioni reciproche. Hanno un grande e continuo bisogno di affetto ed una pressante esigenza di comunicazione che non trovano sempre corrispondenza nella famiglia. Può succedere che figli e nipoti non siano in grado di dare una risposta esaustiva ai bisogni esistenziali del loro congiunto, dandogli la triste sensazione di estraneità, quasi come se fosse

un intruso nel contesto affettivo e familiare. A ciò si aggiunge la paura e la sensazione di non essere più autosufficiente e neppure padrone di sé e dei propri atti: paura della malattia, dell’abbandono, della dipendenza, e soprattutto della morte. Spesso la paura genera l’aggressività nei confronti di chi sta attorno, frutto di impotenza, umiliazione e bassa stima di sé. Altre volte, inconsciamente spinto dalla paura e dall’aggressività, l’anziano diventa improvvisamente capriccioso e testardo. Provando a comprendere questo tipo di reazioni, si noterà che esse sono un modo, maldestro, ma reale, di far notare la propria presenza e la volontà di essere se stesso. È importante sottolineare che la solitudine può essere vissuta come una condizione subita e sopportata dall’anziano ovvero una solitudine che può sicuramente essere vista come una perdita di ruolo sociale sia nell’ambito lavorativo che in quello familiare; ma la solitudine può talvolta essere voluta e ricercata come momento fondamentale di ricerca e ritrovamento di sé stessi, come momento di quiete lontano dalla freneticità del mondo contemporaneo.


Odontoiatria

Malformazioni vascolari venose intraorali

a cura della dr.ssa Delia Corrado Medico Odontoiatra

Trattamento mediante laser a diodi Le anomalie vascolari del distretto testa-

collo, rappresentano un gruppo eterogeneo di alterazioni morfo- strutturali e funzionali di varia natura, opacità ed estensione e possono coinvolgere vasi di ogni tipo (venoso, arterioso, capillare, linfatico). Le malformazioni venose (emangiomi capillari e cistici) all'esame clinico si presentano come chiazze di colorito roseo o rosso-violaceo a margini netti e frastagliati in genere non rilevante. Fondamentale, per poter diagnosticare e gestire correttamente queste patologie, è una conoscenza profonda dell'origine delle anomalie vascolari. Le malformazioni venose sono frequenti a livello di labbra e lingua e rappresentano la metà circa di tutte le malformazioni vascolari. In genere sono presenti dalla nascita anche se spesso si manifestano nel corso dell'infanzia e dell'adolescenza. Alla pubertà si può verificare un lento e progressivo aumento di volume. Oggi, nella maggior parte dei casi, la tecnica di elezione per il trattamento di tali lesioni è quella che utilizza il laser.

Tale tecnica consiste nella disitratazione forzata con fotocoagulazione indotta (F DIP).

Le indicazioni al trattamento sono: sanguinamento, ostruzione causata da coaguli e stravasi venosi, crescita rapida, gonfiore. Il laser di elezione per il trattamento di tali lesioni è il laser a DIODI da 810 a 980 nm con fibre da 300nm ad una potenza media di 3,8

W (2,4 – 7,0 W) in modalità di emissione continua (CW) per 5-10 secondi a seconda delle dimensioni della lesione da trattare e senza mai venire a contatto.

La tecnica di fotocoagulazione indotta

è mini- invasiva e si può utilizzare con successo nei pazienti affetti da coagulopatia o in terapia con antiaggreganti o anticoagulanti, e in pazienti portatori di pace-maker. Il trattamento laser si esegue scaricando l'energia della luce laser sulla lesione sempre a distanza. Gradualmente l'energia agisce, chiudendo i capillari fino a 7-10 mm di profondità.

Prima e durante l'intervento il tessuto

viene raffreddato con soluzione fisiologica o aria per proteggerlo da un eventuale danno termico. Non si effettua anestesia. La disidratazione a cui è sottoposta la neoformazione, sfruttando l'affintà del diodo per l'emoglobina, fa si che scompaia dopo 2-4 settimane (a seconda della dimensione) assumendo dapprima un aspetto fibrinoso per poi avere una restitutio ad integrum.

In conclusione il laser a diodi (810,980mn)

risulta essere molto versatile nel trattamento degli emangiomi del cavo orale purchè venga utilizzato dopo un'accurata diagnosi e un accurato studio del caso. Inoltre l'uso del laser consente di effettuare l'esportazione della lesione senza anestesia con buona tolleranza da parte del paziente, garantendo un'ottima emostasi grazie all'affinità del diodo per l'emoglobina e non richiede sutura.

La terapia delle malformazioni a lento flusso (angiomi) varia a seconda delle dimensioni, posizione e compromissione funzionale. Pertanto è possibile utilizzare diverse opzioni terapeutiche: 1) l'asportazione chirurgica che può risultare indaginosa per l'elevato rischio di emorragia ed è poco indicata anche nel caso in cui la lesione coinvolga strutture vitali; 2) crioterapia 3) embolizzazione selettiva; 4) scleroembolizzazione; 5) cauterizzazione elettrobisturi; 6) terapia steroidea; 7) laserterapia.


Alimentazione

Centrifugati Yellow Utili consigli e idee per realizzare succhi al 100% naturali. Preparati in mix di tutte le varietà di frutta o verdura fresche senza aggiunta di zucchero, che vi daranno l'aiuto necessario per ottenere dei succhi puri, deliziosi ed eccellenti per la salute, dal sapore incomparabile. Grazie alla combinazione di verdure e frutti ricchi di vitamine, minerali e oligoelementi, essenziali per il corpo, farete il pieno di energia e vitalità.

PREPARAZIONE: 5 MINUTI PER 4 BICCHIERI VELOCITA’: 3 e 2 - 4 clementine - 1 mango - 1 limone - 1 papaya Tagliare la papaya e il mango a metà e sbucciarli. Togliere il nocciolo e i semi. Sbucciare gli agrumi eliminando la pellicina bianca. Accendere la centrifuga (velocità 3). Inserire prima la papaya, il mango, il limone e poi le clementine e le arance. Aggiungere un po' d'acqua minerale se la miscela è troppo densa. Servire e degustare immediatamente. Da sapere: la papaya è uno dei frutti più ricchi di vitamine, molto più di agrumi e fragole.

Memory PREPARAZIONE: 5 MINUTI PER 4 BICCHIERI VELOCITA’: 3 e 4 - 1 peperone rosso - 4 carote - 1 pompelmo - 2 arance - 1 limone Pulite e lavate le carote, i peperoni e togliete i semi. Sbucciate gli agrumi eliminando la pellicina bianca. Accendete la centrifuga (velocità 3) e inserite prima il peperone rosso, poi gli agrumi tagliati a metà. Aumentate la velocità in posizione 4 ed inserite le carote. Degustate immediatamente. Da sapere: il peperone è ricco di luteolina e flavonoidi, sostanze buone per la memoria 26 www.salutare.info


Sveglia PREPARAZIONE: 7 MINUTI PER 4 BICCHIERI VELOCITA’: 3 e 5 - 3 pomodori - ½ cetriolo - 1 limone - ½ mazzetto di prezzemolo - 6 foglie di cavolo - 1 piccola barbabietola cruda - 3 carote Lavate il prezzemolo e le foglie di cavolo. Lavate i pomodori e togliete il gambo, lavate poi le carote. Lavate rapidamente la barbabietola e il cetriolo. Sbucciate il limone togliendo la pellicina bianca. Accendete la centrifuga (velocità 3) e mettete i pomodori poi il cetriolo e il limone. Aumentate la velocità in posizione 5 e mettete il prezzemolo, le foglie di cavolo, la barbabietola e le carote. Gustate immediatamente. Da sapere: il cetriolo è ricco di magnesio, fosforo e ferro; il cavolo di vitamina C e beta-carotene.

Baby PREPARAZIONE: 5 MINUTI PER 4 BICCHIERI VELOCITA’: 4 - 1 mango - 6 carote - 3 mele Pulite e lavate le carote poi le mele. Sbucciate e togliete il nocciolo dal mango e tagliatelo a metà. Accendete la centrifuga (velocità 4) e inserite il mango poi le mele e infine le carote. Servite e degustate immediatamente. Consiglio: una bevanda che i bambini adoreranno.

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Oncologia a cura della dr.ssa Fiammetta Trallo specializzata in Ginecologia ed Ostetricia

Educazione terapeutica dei pazienti oncologici IRST La difficoltà spesso non è tanto informare, quanto comunicare e suscitare un'adesione libera e convinta alle terapie necessarie

Il progetto educazionale IRST si propone in primis di dialogare con il paziente e i suoi familiari per conoscere anche quelle che sono le sue esigenze quotidiane.

Non è una semplice informazione fatta di consigli e istruzioni sulla terapia, ma un progetto più complesso che implica una diagnosi educativa, la scelta di obiettivi d'apprendimento e l’applicazione di tecniche d'insegnamento personalizzate per chi riceve una terapia oncologica. Il progetto educazionale IRST si propone in primis di dialogare con il paziente e i suoi familiari per conoscere anche quelle che sono le sue esigenze quotidiane. In questo modo l’obiettivo non diventa piegarne la volontà per ottenerne l’obbedienza, ma suscitare una libera adesione al percorso di cura insieme ad una piena consapevolezza del suo stato di malattia e quindi della necessità di aderire con scrupolo alla terapia domiciliare. Il team di operatori IRST che partecipa all’educazione terapeutica è composto da medici oncologi, infermieri, farmacisti, comunicatori e psiconcologi che si impegnano attivamente per far si che chi inizia una terapia con farmaci oncologici abbia ampiamente recepito le informazioni base per ridurre al minimo i rischi e le tossicità e migliorarne i benefici. Il paziente e la sua famiglia vengono adeguatamente informati a guardare la realtà delle cose anche da altre prospettive. Questo tipo di approccio porta alla responsabilizzazione e alla collaborazione attiva. Secondo il modello classico il lavoro del medico finisce con la prescrizione: diagnosi-valutazione del quadro clinico-elenco dei farmaci e istruzioni sull’uso. Nelle malattie acute funziona molto bene perché le terapie sono di breve durata con l’obiettivo di una veloce guarigione. In oncologia questo incentivo manca. Le terapie durano mesi e spesso producono effetti collaterali importanti e visibili. Convincere il paziente a prendere farmaci che

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potrebbero farlo star male non è facile. Per questo è fondamentale educarlo attivamente, in modo che l’incentivo a procedere nelle terapie sia la sua stessa volontà. I farmaci del processo di cura oncologico sono specificatamente studiati per raggiungere e distruggere le cellule tumorali. La loro tossicità dipende dal fatto che oltre alle cellule tumorali possono colpire anche, purtroppo, quelle sane. Anche i più recenti e innovativi pur agendo più selettivamente non sono privi di effetti collaterali o di tossicità, se pur di intensità e grado diverso. Alcuni effetti avversi possono essere prevenuti e/o contrastati attraverso altre terapie, sia prima che in corso di terapia antitumorale. I farmaci antitumorali possono produrre reazioni avverse anche per l’interazione con altre cure assunte per malattie croniche tipo l’ipertensione. In tutte queste situazioni il paziente deve avere molta consapevolezza dei rischi correlati alla terapia oncologica, dalla quale non può sottrarsi perché fondamentale per la cura del suo tumore. Nello stesso tempo deve disporre delle conoscenze che gli permettono di collaborare con gli specialisti e con il medico di famiglia, per ottenere una buona gestione delle terapie antitumorali e di quelle per prevenire e curare le tossicità, di ridurre al minimo i rischi ed enfatizzare al massimo i benefici. Le tossicità più frequenti sono gastrointestinali (nausea e vomito), del sangue, pelle e mucose orali. La perdita dei capelli, poi, rappresenta il marchio del malato oncologico e a tutte le età scatena emozioni profonde, anche perché ogni mattina guardandosi allo specchio, prima di "indossare la parrucca" si è costretti inevitabilmente a pensare a quella brutta malattia che si chiama tumore.


Prevenzione a cura del dr. Gerardo Galasso Tecnico della prevenzione degli ambienti di vita e lavoro

Il ruolo del tecnico della prevenzione nelle attività Da ogni attività, da cui si pensa di ricavare il cibo per prolungare la vita e per nutrire la famiglia, derivano ai lavoratori disagi e malattie spesso molto gravi ed anche la morte. (B. Ramazzini) L’indagine di malattia professionale pervenuta dal Servizio dalla Medicina del Lavoro dell’Azienda Universitaria Policlinico – S.U.N. di Napoli riguardava un caso di saturnismo (anemia, colica intestinale, ipertensione arteriosa, ritardo dei riflessi, danni ai reni ed al sistema nervoso fino al coma) verificatosi a carico di un lavoratore assunto presso una ditta che produceva accumulatori al piombo. L’attività di prevenzione obbliga il datore di lavoro a determinare la presenza di agenti chimici pericolosi sul luogo di lavoro e valutare i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di tali agenti; deve provvedere ad eliminare i rischi derivanti dall’esposizione a sostanze pericolose e provvedere ad adeguata sorveglianza sanitaria in base all’art. 41 del T.U. 81/08. La sorveglianza sanitaria dev'essere effettuata prima di adibire il lavoratore alla mansione che comporta l’esposizione, periodicamente di norma una volta l’anno o con periodicità diversa decisa dal medico competente. Il medico competente informa individualmente

i lavoratori interessati e il datore di lavoro e qualora questo accada, il datore di lavoro deve sottoporre a revisione la valutazione dei rischi. Nel caso esaminato, il liquido contenuto nella batteria o accumulatore è chiamato acido solforico, una sostanza chimica altamente corrosiva che se maneggiata con disattenzione può ustionare la pelle, pericolosa per inalazione e ingestione. Il lavoratore, affetto da tecnopatia, aveva il compito di separare e introdurre, manualmente, le piastre ricoperte da un impasto di ossido di piombo in una macchina IMBUSTATRICE automatica con funzione di taglio.

L’indagine può essere suddivisa in quattro fasi: 1 - colloquio con la persona affetta dalla

malattia, per la raccolta dei dati anamnestici e ogni altra informazione utile all'evidenza del nesso causale: anamnesi patologica remota, anamnesi recente, prima diagnosi, le mansioni svolte, i periodi in cui queste sono state esercitate presso l’azienda in esame e/o altre aziende presso le quali il soggetto aveva lavorato.

2 - sopralluogo in azienda per la verifica delle condizioni di sicurezza e igiene del lavoro:

Indagine di malattia professionale

rischio chimico, le schede di valutazione delle condizioni microclimatiche, il registro infortuni, i verbali dei sopralluoghi effettuati dal medico competente, la documentazione attestante l’avvenuta formazione e informazione ai lavoratori.

3 - studio del caso finalizzato all'interpretazione

delle notizie raccolte: richiesta della cartella sanitaria e del rischio al datore di lavoro dell’azienda, per verificare eventuali inadempienze del medico competente nell’eseguire la sorveglianza sanitaria e fu predisposto un incontro con il medico competente, per un riscontro della documentazione che servirono come elementi su cui poggiare l’ipotesi di malattia professionale accertata.

4 - conclusioni del caso che possono preve-

dere la comunicazione agli organismi preposti e/o l’archiviazione del caso: le violazioni accertate si riferivano alla macchina "imbustatrice", nello specifico mancavano i sistemi di aspirazione per le polveri di piombo prodotte durante il taglio e dispositivi di arresto automatico della macchina. Al datore di lavoro furono impartite delle prescrizioni allo scopo di eliminare le contravvenzioni accertate e fu fissato, per la regolarizzazione, un tempo idoneo per adempiere.

Salutare 29


Fobie

Quali sono le fobie e le ossessioni più comuni? C’è chi evita l’ascensore e chi scappa davanti a un ragno. Chi più e chi meno, tutti abbiamo un’avversione verso un oggetto, un animale, o una situazione. Ma per parlare di vere e proprie fobie occorre valutare alcuni punti. La fobia è tale quando è sproporzionata rispetto al reale pericolo dell’oggetto o della situazione, non può essere controllata con spiegazioni razionali, dimostrazioni e ragionamenti e il soggetto, nonostante riconosca che la paura è irragionevole e che non è dovuta ad effettiva pericolosità, non riesce a controllare il proprio stato d’animo. La fobia diviene una vera e propria malattia quando ci impedisce il regolare svolgimento delle attività o ci condiziona la vita.

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Le 'classiche' fobie sono quelle sociali come l'agorafobia (paura degli spazi aperti), la claustrofobia (paura degli spazi chiusi), l'ereutofobia (paura di diventare rossi), la zoofobia (paura degli animali). Le ossessioni, invece, riguardano temi di violenza, di contaminazione, dubbi sull'affidabilità di cose o persone. Moltissime persone possono ammalarsi di fobie, ma in particolare ne soffrono le donne. Con la psicoterapia a orientamento cognitivo comportamentale è possibile sconfiggerle. Questo spazio è dedicato ad una classificazione delle fobie, dalle più comuni a quelle più insolite. Scoprite anche voi se siete veri e propri fobici, ossessionati o solo dei gran fifoni.

Ginecofobia

La ginecofobia (dal greco , donna, e , paura) è un'innaturale fobia della donna. La paura delle donne, da non confondere con la misoginia, sarebbe da ricondurre ad una fantasia maschile di castrazione. Freud parlava di questa paura delle donne come spiegazione della fantasia maschile della castrazione, che la donna non solo rappresenta, ma attivamente richiama in soggetti che, per le particolari caratteristiche della madre, non hanno raggiunto un sufficiente risolvimento del complesso edipico.


ACROFOBIA

(dal gr. "estremità" e "timore"). È una delle forme più comuni e frequenti di fobie, ossia di paure ossessive, di timori morbosi per certi oggetti o avvenimenti. Nelle forme più leggere questi timori si osservano anche nelle persone normali, ma quasi sempre in modo transitorio e per cause di solito ragionevolmente temibili. Nei fobici gli stessi timori tendono a ripetersi ostinatamente, sistematicamente, fino all'esagerazione, a presentarsi anche al semplice ricordo e ad imporsi in modo incoercibile malgrado venga riconosciuta la loro futilità.

Una delle forme più comuni anche nei normali è appunto l'acmfobia o timore delle altezze, paura di cadere o di cedere all'impulso di lanciarsi nel vuoto se si affacciano a un balcone, a una finestra, sul pianerottolo di una scala. In questo caso, alla pura fobia si associa quindi un elemento di rappresentazione motoria a tipo impulsivo.

BASOFOBIA

Timore ossessivo, nel camminare, di non reggersi in piedi, o di essere colti da malore, specialmente fuori di casa, come se il cuore possa arrestarsi anche per uno sforzo moderato. Gli ammalati restano in casa seduti, o non si alzano neppure dal letto, benché le loro forze muscolari e la loro capacità di locomozione siano normali (v. fobia; stasofobia)

Nomofobia

Il termine (formato col suffisso -fobia e un prefisso inglese, abbreviazione di no-mobile) è stato coniato in occasione di uno studio commissionato a YouGov, un qualificato ente di ricerca britannico, da Stewart Fox-Mills, responsabile del settore telefonia di Post Office Ltd (un ramo di Royal Mail, già poste del Regno Unito). Lo studio ha rilevato che quasi il 53 % degli utenti di telefono cellulare in Gran Bretagna tendono a mostrare uno stato ansioso quando "perdono il loro cellulare, esauriscono la batteria o il credito residuo o non hanno copertura di rete". Lo studio ha rilevato che circa il 58 per cento degli uomini e il 48 per cento delle donne soffrono di questa fobia, e che un altro 9 per cento è stressato quando il cellulare è fuori uso. Lo studio ha rilevato che i livelli di stress indotto mediamente dalla nomofobia sono paragonabili a quelli indotti dalla "tremarella del giorno delle nozze" o a quelli di quando si va dal dentista. Il dieci per cento degli intervistati ha detto di avere necessità di essere rintracciabile in ogni momento per motivi di lavoro. Più di un nomofobo su due non spegne mai il proprio cellulare.

Demofobia

Timore ossessivo degli affollamenti. Di solito s'associa all'agorafobia, alla claustrofobia o ad altre ossessioni. Se isolata è fra le ossessioni più miti e più tollerabili perché di più facile appagamento. È indizio di temperamento timido e ossessivo.

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scrivi a: fobie@salutare.info

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Informazione sociale @

Segnalate le campagne a: sociale@salutare.info Questo spazio è dedicato alla segnalazione di campagne di informazione sociale, di prevenzione per rendere visibili tutte le iniziative volte a migliorare gli stili di vita.

La comunicazione e la prevenzione sociale per definizione, aumentano il livello di consapevolezza e conoscenza dei cittadini relativamente a problemi di interesse generale, nella prospettiva di modificare comportamenti o atteggiamenti.

MEDICI SENZA FRONTIERE ITALIA Forniscono assistenza medica d’emergenza alle popolazioni colpite da guerre, epidemie, malnutrizione o catastrofi naturali. Curano le persone vittime di discriminazioni o escluse dall’assistenza sanitaria. Gli operatori umanitari di MSF lavorano per fornire assistenza sanitaria a persone che altrimenti non avrebbero accesso ad alcun tipo di cura. Ogni anno circa 3.000 operatori partono e collaborano con lo staff locale di MSF per aiutare le popolazioni in pericolo.

www. medicisenzafrontiere.it

Partire con MSF non è l'unico modo per collaborare. Cercano figure professionali specifiche anche per i progetti di Missione Italia rivolti agli stranieri regolari e irregolari che si trovano nel nostro Paese. Il vostro contributo permetterà di intervenire in modo indipendente ed efficace in oltre 60 paesi del mondo. Si farà fronte a malattie come la malnutrizione e la malaria, alla realizzazione di programmi di vaccinazione e garantire cure sanitarie, salvando ogni giorno vite umane. MEDICI SENZA FRONTIERE ITALIA - MSF Italy Via Magenta, 5 | 00185 Roma - Tel 06 88806000 | Fax 06 88806020 | CF 97096120585 | msf@msf.it

Sensibilizza gli altri Rendere il cancro sempre più curabile dipende dalle capacità e dalla passione dei ricercatori, ma molto dipende anche dalla partecipazione e dalla sensibilità di ciascuno di noi. TU puoi fare molto! Sensibilizza chi ti sta intorno sugli stili di vita sani e sui comportamenti corretti per prevenire il cancro. Convinci sempre più persone ad informarsi, a fare i controlli necessari e a prendersi cura della loro salute. DIFFONDI L’INFORMAZIONE! Se hai un profilo su Facebook o su Twitter condividi le informazioni presenti sul sito www.controilcancro.it

www.controilcancro.it

Francesco Curci ha vinto il Premio Letterario Internazionale Città di Arona 'Gian Vincenzo Omodei Zorini' grazie a un brano inedito di narrativa (tema libero in lingua italiana) dal titolo 'Volare'. La serata di premiazione ha avuto luogo lo scorso 15 novembre ad Arona, presso il prestigioso Hotel Concorde, alla presenza di autorevoli personalità del mondo dell'editoria e del giornalismo tra le quali spiccano quella di Gianni Minà, a cui è stato assegnato un premio speciale alla carriera, e di Giancarlo Andenna, a cui è stata conferita una medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Francesco Curci, cantante, compositore, autore e scrittore, all'età di quattro anni si esibisce per la prima volta in pubblico, riscuotendo un enorme successo. Scoperto da un'insegnante di canto lirico, comincia il suo percorso

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di studi. All'età di undici anni, in una sola estate, vince tutti i concorsi canori a cui prende parte. Si dedica presto allo studio del pianoforte e a tredici anni scrive di suo pugno le prime canzoni. Partecipa ad importantissime kermesse nazionali tra le quali, il Festival di Castrocaro nel 2008, Sanremo Giovani nel 2012. La scrittura musicale lo orienterà a sperimentare nuove formule. Scopre così, la scrittura in prosa. Nel 2012 pubblica il suo primo romanzo 'La vita tra le dita'. Si dedica inoltre alla scrittura di recensioni bibliografiche e musicali per testate nazionali online. Al momento sta ultimando il suo percorso di studi universitari con una tesi sul teatro del Novecento, da Strindberg a Ibsen, passando per Luigi Pirandello. Con il racconto 'Volare' è risultato vincitore della XVI edizione del Premio Letterario Internazionale "Gian Vincenzo Omodei Zorini" città di Arona.


VOLARE di Francesco Curci

Francesco Curci, scrittore foggiano vincitore del Premio Letterario Internazionale Città di Arona 'Gian Vincenzo Omodei Zorini'.

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una camminava mano nella mano con suo padre. Aveva solo sei anni e quel mondo che quella mattina di dicembre, a pochi giorni dal Natale, stava vivendo, le era del tutto estraneo. Si erano fermati davanti al reparto di ematologia, avevano aspettato qualche minuto, poi erano entrati. Riccardo doveva ritirare delle analisi del sangue, sua moglie era a lavoro e Luna non aveva nessun altro col quale restare. Mentre attraversava quel lungo corridoio, le era venuta voglia di percorrerlo correndo, per sprigionare tutta la felicità che provava per l'imminente arrivo del Natale. Si erano lasciati la mano e suo padre le aveva ordinato di rimanere ferma lì dove l'aveva lasciata. Ma non appena Riccardo si allontanò, Luna cominciò a girare per tutto il corridoio. Si fermava ad osservare in ciascuna di quelle stanze. Apparivano mute, sterili, contaminate dalla sofferenza. Poi in fondo, quasi verso la fine del corridoio, aveva preso a fissare qualcuno. Era un bambino. Sdraiato supino su quel letto, esanime, senza capelli. Era solo, dentro quel bunker. Era entrata ed aveva cominciato a camminare verso il letto. Le sembrava un alieno, a guardarlo così da vicino. -Ciao - esordì. Quel corpicino si era girato leggermente verso di lei e con una voce flebile le aveva contraccambiato il saluto. - Come ti chiami? - Mi chiamo Daniele. - Io sono Luna. Rimasero immobili per qualche minuto. - Perché sei qui?

- domandò Luna, con l'innocenza che contraddistingue i bambini. - Perché sono malato - rispose lui. Luna non aveva dato quasi peso a quelle parole. Anche lei, o i suoi compagni di classe, s’ammalavano ogni tanto. L'influenza, il raffreddore. Ma poi passava. - E i tuoi capelli? Perché non ne hai neanche uno? - Li ho persi, per la malattia - proseguì. - Non ho mai visto bambini che perdono i capelli quando si ammalano. Che malattia è? - La chiamano leu... - faticava a pronunciare il nome di quel mostro, - leucemia. - E che cos’è? - Non lo so - rispose Daniele. - Pensi che possa venire anche a me? - Ma no, non credo. Viene solo ai bambini cattivi. - E tu sei cattivo? - Penso di sì. Ho fatto arrabbiare la mamma tante volte. - Ah... - Perché sei qui? - Sono col mio papà. Tra poco devo andare. - Torna a trovarmi, se vuoi... - A Natale? Posso venire a Natale? - Sì...tanto io sono sempre qui. - Ci saranno i tuoi amici? - No. Non viene a trovarmi nessuno, perché dicono che non possono vedermi così. Sono tanto brutto? - Ma no - rispose Luna, ridendo. - Sei buffo! Risero insieme. - Adesso devo andare. - Va bene. Ti aspetto a Natale. - Ciao Daniele. - Ciao Luna.

Era uscita da quella stanza. Aveva ritrovato suo padre che nel frattempo l'aveva cercata ovunque e si era arrabbiato con lei per essersi allontanata. Luna le aveva raccontato di quell'incontro. Le aveva detto che aveva un nuovo amico. E gli aveva chiesto di accompagnarla il giorno di Natale lì. Ma Riccardo l'aveva totalmente ignorata, come fanno sempre gli adulti, con i bambini. La mattina di Natale Luna, per prima cosa, chiese a Riccardo di accompagnarla da Daniele. - Ma dai Luna, oggi è Natale! - Dai papà, ti prego, gliel'ho promesso - lo supplicò. Così erano ritornati in quel reparto, ripercorso lo stesso corridoio. Luna si ricordava perfettamente la stanza di Daniele. Si fermò d’avanti, spiò dentro, ma era vuota. Il letto di Daniele era stato rifatto. Le lenzuola stese, il cuscino gonfio. C'era una donna vicino. Stava raccogliendo i giochi di Daniele. Luna le si avvicinò. - Dov'è Daniele? La donna l'aveva fissata un istante. - E tu chi sei tesoro? - Sono un'amica di Daniele. - Tu devi essere Luna, vero? - domandò, prendendola in braccio. - Come fai a conoscermi? - Mi ha parlato Daniele di te. Ieri mi ha chiesto di salutarti e di augurarti buon Natale. - Perché? Lui dov'è andato? - Aveva un appuntamento. - Con chi? - Con il cielo. - E come ha fatto ad arrivare fin lassù? - Volando... - E non ci rivedremo più? - Certo che sì.

- Domani? La donna aveva esitato un attimo, prima di rispondere. - Sai tesoro, quando qualcuno va in cielo, non possiamo decidere il momento in cui lo rincontreremo. Sappiamo solo che arriverà quel momento. Daniele adesso è un angelo, non può venire tra noi. - Voglio diventare un angelo anch'io, voglio volare. - Imparerai anche tu a volare. Tutti noi impareremo. - Che bello. Hai sentito papà? Voleremo tutti! - disse Luna, girandosi verso suo padre. - Sì... - aveva risposto lui, con gli occhi lucidi. - Perché piangi? - domandò, avvicinandosi a lui. - Non sto piangendo, tesoro, mi è entrata qualcosa nell'occhio - rispose, con voce strozzata. - Torniamo a casa? - Sì... - Se non imparo prima a volare, non potrò rincontrare Daniele. - Ti insegno io a volare... - Così rivedrò Daniele? - Forse... Ma per ora, devi accontentarti di portare Daniele qui - le rispose, poggiando la mano sul cuore di Luna. - Lo farò oggi, che è Natale. - Brava tesoro. E si erano avviati, di nuovo mano nella mano, lungo quel corridoio, mentre quella donna li guardava allontanarsi e nel frattempo piangeva, perché anche lei avrebbe voluto imparare a volare, per riabbracciare suo figlio.

Salutare 33


Eventi

CONGRESSI, CONVEGNI, EVENTI e manifestazioni per la Salute e il Benessere

Roma, 29 gennaio 2015

Highlights in radioterapia: 2014

Congresso a Roma (Lazio) per Fisico, Medico chirurgo, Tecnico sanitario di radiologia Attività formativa per: Tecnico sanitario di radiologia medica, Medico chirurgo,Fisico Discipline di riferimento: Radioterapia Fisica sanitaria. Acquisizione competenze di sistema: scopo del convegno sarà l’aggiornamento dei partecipanti sulle ultime novità evidenziate nei maggiori congressi internazionali e loro applicazione nella pratica clinica radioterapica. Luogo di svolgimento: Centro Studi Area Radiologica Il Cardello Indirizzo: Via Del Cardello 20 Roma Crediti assegnati: 6 Durata del corso 6 ore Quota di partecipazione gratuita Segreteria Organizzativa: Studio E.r. Congressi S.r.l. Per info: info@ercongressi.it www.ercongressi.it

Bologna, 31 gennaio 2015

Dalla violenza al contenimento: una possibile ricerca di senso

Attività formativa per: Tecnico della riabilitazione psichiatrica, Psicologo, Medico chirurgo, Assistente sanitario. Discipline di riferimento: Psicoterapia, Psicologia, Psichiatria, Neuropsichiatria infantile, Neurologia. Acquisizione competenze tecnico-professionali: Specifiche di ciascuna professione, specializzazione e attività ultraspecialistica. Il ciclo di seminari intende fornire le conoscenze necessarie ad acquisire gli strumenti di base più adeguati per il raggiungimento di conoscenze e metodologiche specifiche. Luogo di svolgimento: Centro Psicoanalitico Di Bologna Indirizzo: Via Cesare Battisti 24 Crediti assegnati: 16 Durata del corso 4 ore Quota di partecipazione Euro 250

www.salutare.info

Segreteria Organizzativa: Lingo Communications Srl Per info: ecm@lingomed.it www.lingomed.it

Genova, 6 e 7 febbraio 2015

XVIII Congresso Nazionale Dermatologia in 3D Disease, illness, sickness

SIDEP IRCCS Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino Istituto Nazionale per la Ricerca sulCancro Clinica Dermatologica Luogo di svolgimento: Hotel NH Marina Molo PonteCalvi,5 - 16125 Genova Il Congresso sarà inserito da Aristea EducationProvider accreditato dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua con il numero di accreditamento 500, nel proprio piano formativo 2015 nell’ambito del Programma Nazionale E.C .M.(EducazioneContinuainMedicina). Il Congresso è destinato alle seguenti figure professionali: Medico Chirurgo, Infermiere, Psicologo, Farmacista. OBIETTIVO FORMATIVO LineeGuida, Protocolli, Procedure. Per iscriversi alCongresso visitate il sito www.sidepdermatologia.it Segreteria Organizzativa: Aristea. Segreteria: SIDEP ViaRoma,10 Genova mailgenova@aristea.com www.aristea.com

Milano, dal 23 al 26 febbraio 2015

19° Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia – SOPSI Luogo di svolgimento: MiCO Milano Congressi - Ingresso Ala Nord Via Gattamelata, 5 (Gate 14 e Gate 15) 20149 - Milano "Psicopatologia in tempo di crisi: stress, vulnerabilità e resilienza" Rivolto alle seguenti figure professionali e discipline:

Per comunicare congressi, convegni, eventi e manifestazioni per la Salute e il Benessere Tel.: 0825 74603 e-mail: info@salutare.info

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- Medico Chirurgo con specializzazione in Psichiatria, Geriatria, Neuropsichiatria infantile, Neurologia - Psicologo con specializzazione in Psicologia, Psicoterapia - Tecnico di Riabilitazione Psichiatrica con specializzazione in Tecnico di Riabilitazione Psichiatrica. Per un massimo di 1000 partecipanti. Obiettivo formativo: Fragilità (minori, anziani, tossico-dipendenti, salute mentale) Tutela degli aspetti assistenziali e socio-assistenziali. L’evento ha ottenuto n. 8 crediti formativi. Accreditamento n. 3 corsi pre-congressuali Segreteria Organizzativa: AIM Group International Via G. Ripamonti, 129 - 20141 Milano Tel. 02 566011 - Fax 02 56609045 informazioni generali: sopsi2015@aimgroup.eu registrazioni: sopsi2015.reg@aimgroup.eu

Napoli, dal 12 al 14 marzo 2015

XIII Congresso Nazionale SIPREC Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare

Congresso per Biologo, Dietista, Farmacista, Fisioterapista, Infermiere, Medico chirurgo Dal 12 al 14 Marzo 2015 si svolgerà presso l'Hotel Excelsior di Napoli la 13° Edizione del Congresso Nazionale della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare. Opinion Leader nazionali e internazionali si confronteranno sulle tematiche più attuali e interdisciplinari legate alla Prevenzione Cardiovascolare, rendendo il Convegno un appuntamento fisso e imperdibile per tutti i professionisti sanitari. Luogo di svolgimento: Hotel Excelsior Indirizzo: Via Partenope, 48, 80121 Napoli Crediti assegnati: 8 Durata del corso 12 ore Quota di partecipazione Euro 488 Segreteria Organizzativa: Aristea Education Per info: ecm@aristea.com



ANTIBIOTICI

USALI CON CAUTELA Non usarli in caso di raffreddore o influenza, assumili solo dietro prescrizione medica, nei tempi e nelle dosi indicate, altrimenti rischi di rendere i batteri piĂš resistenti alle difese e di neutralizzare la nostra arma preziosa.

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